Il testo poetico Antonio Peluso junior
come gli occhi sotto le ciglia.
Giovanni Pascoli
Le caratteristiche di una poesia
Esistono particolari testi poetici scritti per far divertire il lettore come: la filastrocca che è scritta in rima; il nonsense che crea situazioni senza senso e irreali ma molto divertenti; Il limerick è, invece, un testo poetico senza senso in cinque versi;
LA FORMA
il calligramma è una poesia scritta per essere guardata oltre che letta. Le parole infatti sono disposte nella pagina in modo da creare un’immagine che ricorda l’argomento della poesia; lo scioglilingua è un gioco di parole molto divertente ma difficile da pronunciare; l’haiku è un breve componimento poetico nato molto tempo fa in Giappone.
Filastrocca dei mesi Gennaio mette ai monti la parrucca. Febbraio grandi e piccoli imbacucca. Marzo libera il sol di prigionia. Aprile dei bei colori orna la via. Maggio vive tra musiche di uccelli. Giugno ama i frutti appesi ai ramoscelli. Luglio falcia le messi al solleone. Agosto, afoso, ansando le ripone. Settembre i dolci grappoli arrubina. Ottobre di vendemmia compie le tina. Novembre ammucchia foglie morte in terra. Dicembre ammazza l’ anno e lo sotterra.
Il NON-SENSE, crea situazioni senza senso ma divertenti.
Il limerick è un testo senza senso di 5 versi. Un vecchio di Messina C’era un vecchio di Messina Che aveva il naso a patatina, Tutti i passanti lo vedevano E in faccia li ridevano, A quel’ buffo vecchio di Messina.
Il Limerick
Il limerick è un breve componimento poetico di contenuto nonsense e umoristico, è stato inventato da Edward Lear ed il termine è il nome di una località dell’Irlanda, nonché contea; ha il proposito di far ridere o quantomeno sorridere. Un limerick è sempre composto di 5 versi, di cui i primi due e l’ultimo, rimati tra loro, così come il terzo e il quarto. Le rime seguono dunque lo schema AABBA. Nel limerick più comune il primo verso deve sempre presentare il protagonista, un aggettivo per lui qualificante e il luogo geografico dove si svolge l’azione, mentre i restanti versi sintetizzano l’aneddoto e nell'ultimo verso (solitamente) viene richiamato il protagonista, magari definendolo meglio.