LA MAGIA DI UN FARO

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La magia del faro Esercitazione di scrittura creativa DaD Classe IA Anno scolastico 2019-20

Nell’immaginario di ogni individuo c’è un faro: sentinella nella notte, punto fermo verso cui dirigersi, dimensione immaginaria in cui vivere sospesi tra terra, mare e cielo!


Attività 1)

IL RIASSUNTO…

(testo realizzato in collaborazione dagli alunni, su file condiviso, dopo aver ascoltato un audio-racconto)

GIORDANO DEL FARO Il protagonista di questa storia si chiama Giordano, un bambino che vive in un faro. Giordano è molto contento della sua casa, anche se è del tutto particolare, con le sue pareti tonde e la luce sempre accesa. Le giornate di Giordano trascorrono tra letture, corse e giochi in riva al mare, è contento di tutto ciò che lo circonda. A Giordano piace molto anche la nebbia, a suo padre, invece, no, perché è una vera “maledizione” per coloro che navigano e che hanno bisogno di vedere con precisione la luce del faro per raggiungere la terra ferma. Giordano ama il mare, che è un grande amico per lui, infatti tutti i giorni gli fa dei regali bellissimi: bastoncini di legno dalle forme più strane e bellissimi sassi levigati che sembrano le guance di un bambino. Anche Giordano fa dei regali al mare: spesso gli affida dei messaggi chiusi in bottiglie colorate e dalle forme diverse e aspetta che qualcuno al di là dell’orizzonte possa leggere i suoi messaggi e possa rispondergli. Un giorno, inaspettatamente, succede una cosa bellissima... Giordano trova una bottiglietta rossa con il tappo bianco che contiene una risposta: è quello che aspettava da sempre! Apre emozionato il bigliettino contenuto nella bottiglietta e legge: “Al di là del mare ci sono io: Paloma!” Il papà di Giordano spiega al bambino che Paloma è un nome spagnolo che significa “Colomba“. Giordano è felicissimo di avere una nuova amica, che si chiama Paloma e inizia a comunicare con lei, anche se i tempi impiegati dal mare per recapitare i messaggi sono molto lenti. Nel frattempo Giordano si impegna per imparare la lingua di Paloma: lo spagnolo! Poi, un giorno, decide di andare a trovarla, inserisce in una bottiglietta un brevissimo messaggio, ”ARRIVO!”, prende lo zainetto e si imbarca sulla nave che lo avrebbe portato al di là del mare.


Quando giunge a destinazione, vede Paloma, non ha bisogno di conferme: la ragazza è intenta ad aprire una bottiglietta, proprio quella contenente il messaggio relativo al suo arrivo.


Attività 2)

ORA PROVA TU…

“SCRIVI UN BREVE TESTO IN CUI IMMAGINI DI VIVERE COME GIORDANO IN UN FARO. COME SAREBBE LA TUA VITA? COME TRASCORRERESTI LA GIORNATA? CON CHI TI PIACEREBBE GIOCARE? RACCONTA! “

svolgimento Ciao sono Giulia e ho 11 anni, vivo in una casa molto particolare e stravagante ma allo stesso tempo bellissima. In questa casa siamo in 4 persone: mia mamma Anna mia sorella Francesca mio padre Pasquale e io. Sapete, ha stanze molto calde e accoglienti, con un tetto cupo, e come se non bastasse ha anche una scala molto antica: con i gradini spessissimi, ed infine c’è la soffitta ,purtroppo mio padre non mi fa salire lì perché è il suo laboratorio, dove costruisce barche di tutte le dimensioni, forme e colori che poi usa per andare a pescare. Al difuori le pareti sono tutte arancioni perché deve essere molto visibile di sera, ha una piccola finestrella di colore nero, in cima alla mia casa c’è una grande luce che molti marinai chiamano lampada. Ebbene sì, io abito in un faro. Non ho molti amici ma in compenso ho la mia famiglia con cui faccio continuamente gite in barca. Ci piace molto fare immersione per questo motivo a natale mi sono fatta comprare un macchina fotografica che può scattare foto sott’acqua. L’altro giorno pensate che sono riuscita addirittura a fotografare

una

tartaruga e sono subito corsa a farla vedere a mia sorella. Quando non posso fare immersioni mi dedico ad un altra mia grandissima passione: il surf, quando cavalco le onde, utilizzando la mia bellissima tavola bianca e gialla mi sento libera e indipendente. La


sera se è bel tempo io e la mia famiglia ci riuniamo sul tetto per ammirare le stelle, molto spesso diamo nomi inesistenti alle costellazioni, solo per divertirci un po’. Beh, dai alla fine vivere in un faro non è poi cosĂŹ male, certo la mattina vieni svegliato alle 5:00 dalle navi che passano di lĂŹ, ma ormai ci sono abituata.


Svolgimento Mirko viveva in un faro, nel bel mezzo del mare. Lui adorava il suo faro, grande, rosso e con una luce che la notte illuminava le onde calme del mare. Lui giocava col mare, si scambiavano bottiglie di vetro con dentro messaggi. Mirko, però, non sapeva chi c'era di là dal mare. Era un ragazzo curioso e non vedeva l'ora di andare a vedere con chi si scambiava i messaggi. Però doveva aspettare il ritorno del padre che era andato in città a fare spese. Quando il padre tornò, Mirko, affidò al mare una bottiglia vuota, poi la seguì con la barca. Al di là dal mare incontrò Paolo e divennero grandi amici.


Svolgimento Su un’isola in mezzo al mare, tra gli scogli, c’è un faro color rosso in cui passo tutte le mie giornate. Sulla cima del faro c’è una grandissima sfera lucente che illumina tutto il mare appena scende la sera. Un giorno, quando ero piccola e mi trovavo nel mio solito posto sulla riva del mare, all’improvviso arrivò un’onda gigantesca che portò con sé tanti pesciolini. Tra questi c’era uno diverso dagli altri: era di colore rosso. A prima vista pensavo fosse morto, allora presi il mio secchiello, lo riempii d’acqua e misi al suo interno il pesce rosso. Appena toccò l’acqua, capii che era vivo perché incominciò a nuotare. Io ero molto felice, così decisi di portarlo nel faro e tenerlo con me. Da quel giorno, ogni mattina mi prendo sempre cura di lui, gli cambio l’acqua, gli do da mangiare e gli ho attribuito anche un nome: Nemo. Qualche volta lo riporto nel mare e lo lascio libero, ma lui, ormai abituato, torna sempre da me. Adesso che sono diventata più grande, quando tutti i pomeriggi vado sulla riva lo porto con me e gli faccio anche qualche discorso. Lui sembra rispondermi perché

mi

guarda e si scuote nell’acqua. Mi diverto molto con Nemo e sono molto felice di averlo trovato perché mi fa compagnia tutti i giorni


Svolgimento Vittorio abitava in un faro insieme al padre. Lui amava molto la luce del sole, perché rendeva ogni cosa molto luminosa. Vittorio, come unici amici aveva i pesci, i granchi e i gabbiani. Si divertiva molto a giocare con loro, ma il suo sogno era quello di avere un amico vero. Vittorio si chiedeva chi ci fosse al di là del mare. Ogni giorno

buttava in

acqua una bottiglia con dentro un messaggio. Un giorno

mentre

cercava

conchiglie e pesci, sentì un rumore che proveniva dal suo faro. Andò a controllare cosa fosse, e vide che accanto alla porta del faro c'era una bottiglia rosa con il tappo bianco portata lì dalle onde del mare che conteneva un messaggio. Molto curioso di sapere cosa diceva quel messaggio, aprì la bottiglia e prese il foglio all'interno. Il messaggio diceva che al di là dal mare c'era Lorenzo. Vittorio emozionato, chiamò il padre e insieme andarono da Lorenzo che li stava aspettando. Vittorio, prima di incontrare Lorenzo, passava le sue giornate a guardare l'orizzonte. La sera invece rientrava nel faro e guardava fuori dalla finestra e pensava se avrebbe mai avuto un amico. Ora che sta con Lorenzo si diverte molto ed è felice.


Svolgimento Ciao, mi chiamo Nicola e vivo in un grandissimo faro, bianco e rosso. Mi sono trasferito da poco qui, quindi non conosco bene il posto. E’ strano stare qui, anche se quando ti svegli la mattina, affacciandoti alla finestra vedi il sole che sorge mentre la notte insieme a mio padre, mio fratello e mia madre apriamo la botola per accendere il faro e guardiamo insieme il cielo stellato. Il mio faro è molto alto, con pareti fatte di cemento e il pavimento fatto di mattonelle; ogni giorno mi sveglio e insieme alla mia famiglia faccio colazione. Il pomeriggio per passare del tempo scrivo delle poesie che getto in mare. La mia preferita si intitola “Andrà tutto bene”, l’ho scritta appena siamo arrivati qui e non me la sono mai più tolta dalla testa. Domenica pomeriggio io e mio fratello andiamo insieme a mio padre a pescare e ci divertiamo tantissimo. La domenica del 29 giugno siamo andati a pescare: ha abboccato un pesce molto grande, che ha tirato la lenza con così tanta forza da trascinare mio padre in acqua: e’ stata la domenica più bella di sempre. Oggi ho mandato una lettera al mio migliore amico con su scritto: “Ciao sono Nicola, ti ricordi di me? Sono passati ben 2 mesi da quando ci siamo visti l’ultima volta! Spero che lì da te vada tutto bene, qui si! Mi auguro di rivederci presto, un saluto dal tuo migliore amico, Nicola!!


Svolgimento In un faro molto lontano viveva una ragazza di nome Shayra che amava il mare e la luce della notte sempre accesa, che illuminava il mare non appena il sole calava. Era una ragazza molto riservata, infatti amava il silenzio, le onde del mare e il rumore delle navi. Soprattutto amava mandare lettere imbottigliate nel nulla con sopra scritte frasi riguardanti il mare. Un esempio di queste frasi che scriveva erano queste: “Il mare, attraverso le sue profondità misteriose, i pericoli che nasconde, la sua enorme vastità e la sua grande forza mi ha sempre affascinato. Ma il mare è anche divertimento, estate e romantici tramonti che si riflettono sull’acqua”. Questa ragazza passava la maggior parte dei suoi giorni a scrivere meravigliose frasi, ma oltre a fare tutto ciò, Shayra giocava quasi ogni pomeriggio con la sua piccola amica foca di nome Sasha. La foca era molto affezionata a Shayra, infatti passavano pomeriggi interi a giocare con la palla. Shayra era molto appassionata a questo faro infatti non lo lasciava un secondo senza la sua sorveglianza.


Svolgimento Ciao ragazzi, io mi chiamo Federica e vi racconterò brevemente la mia storia. Io vivo con la mia famiglia in un faro, voi sapete cos’è? Il faro è un impianto di segnalazione luminosa che serve alle navi per non perdere la rotta, soprattutto nella notte e giungere sicure al porto. Si può dire che la mia casetta è un po’ particolare, infatti, è tutta tonda, le pareti della stanza sono rotonde. La cosa più bella che c’è nella mia cameretta è quella che dalla finestra si può riuscire a vedere l’orizzonte il più lontano possibile. Vivere in un faro è un po’ strano, perché, per poter far venire i miei amici a trovarmi, devo mettergli a disposizione una piccola barchetta, naturalmente quando il mare è calmo. Sai, ci divertiamo molto a guardare le grandi navi ed immaginare noi lì sopra a fare i pirati e a navigare per i grandi mari del Nord. Un’altra cosa che mi tiene compagnia durante il giorno sono i gabbiani e gli aironi che ogni vengono sulla roccia davanti al faro, dove metto delle briciole di pane per loro. Poi mi siedo sulle rocce e immagino come sarebbe stata la mia vita se non fossi nata in questo faro, allora mi chiedo dove avrei abitato e

quale panorama avrei potuto ammirare.

La notte, per me, è stupenda perché non devo aver paura del buio, ho la luce del faro che mi fa compagnia e ogni tanto in lontananza ci sono delle navi che ci salutano.



Svolgimento Ciao! Sono Francesca e abito, insieme alla mia famiglia, in un faro. Il mio faro è particolare: molto alto, con colori molto accesi e con una grande scalinata a chiocciola al suo interno; la mia stanza è in cima, vicino alla grande luce. Non ho nessun amico perché non c’è nessuno che viva vicino al mio faro! In realtà, ora che ci penso, un’amica ce l’ho, è la mia tartarughina Lilly, l’ho salvata da una busta di plastica, nel mare e la sto aiutando a riprendersi dalle ferite che si era procurata sul corpo. Ogni giorno faccio molte attività: nuoto e realizzo piccole costruzioni, sì, lo so sembra strano , mi direte: “le costruzioni in un faro?” Io lo posso fare perché mio padre ripara le navi e ha molti attrezzi e spesso lo aiuto anche se faccio “molti casini”. Io adoro il mio faro ma vorrei sapere cosa c’è fuori di qui, così ogni tanto invio messaggi al mare, chiusi in una bottiglia, ma

per ora

nessuno mi ha risposto. Recentemente, mio padre mi ha detto che ha trovato un nuovo lavoro al porto e che quindi tra poco vivremo in una


vera città! Sono super felice di questo perché, così, non studierò solo con la mamma e perché mi troverò degli amici, ovviamente porterò con me Lilly e so che mi divertirò tanto, anche se un po’ mi dispiace di abbandonare il mio faro, ecco ora vi faccio un suo dipinto vi piace?.


Svolgimento Ciao, sono Leo, un ragazzo di undici anni. Vivo con mio padre in una casa particolare. E’ molto alta; ha le pareti tonde; all’interno ci sono stanze piccole, ma confortevoli; una simpatica scala a chiocciola che collega i diversi piani e termina in un grande terrazzo illuminato da una luce intermittente. All’esterno i muri sono colorati con ampie strisce rosse e bianche perché sia ben visibile anche da lontano. Ebbene sì, abito proprio in un faro! Anche se non ho molti giochi, le mie giornate le trascorro facendo molte attività. Quando fa molto caldo, io e mio padre ci avventuriamo al largo con la nostra piccola barca, pescando e tuffandoci in acqua. Durante i lunghi pomeriggi estivi amo andare alla ricerca di conchiglie per collezionarle. Ne ho tantissimi esemplari. Durante le giornate di pioggia, invece,

mi diverto ad osservare il mare e le onde che si

infrangono sugli scogli. In queste giornate piovose, spesso, si avvicinano alla costa i delfini, E’ uno spettacolo magnifico! Nelle notti estive io e mio padre saliamo sul terrazzo e ammiriamo le migliaia di stelle che ci sono nel cielo. Facciamo a gara a chi conta più costellazioni possibili. Le conosciamo tutte! Finisce spesso che ci addormentiamo lì fuori e a svegliarci è il garrito felice dei gabbiani. Sono pronto per cominciare un nuovo giorno!



Svolgimento Ciao io sono Antonio del faro e ho 11 anni, vivo in una gigantesca casa insieme alla mia famiglia composta da: mio padre Antonio, mia madre Maria e mia sorella Cristina. Ogni mattina vengo svegliato con il dolce rumore della brezza e con le parole di mia mamma che dicono di andare a fare colazione, una volta svegliati tutti andiamo a fare una bellissima colazione in riva al mare come ogni mattina, nella mattinata io e mio padre andiamo a pescare in barca e una volta arrivati ci gustiamo il nostro pranzo a base di pesce. Nel pomeriggio vado a chiamare mia sorella e insieme partiamo per arrivare sugli scogli da cui facciamo tuffi strepitosi. Ma la nostra giornata non è finita qui subito dopo gli scogli ci sono tantissimi pesciolini che ogni volta vengono sotto gli scogli per prendere il cibo che noi gli offriamo . Una volta arrivati al faro diamo da mangiare alla piccola Abù la nostra tartaruga marina che abbiamo trovato sulla spiaggia ferita, e allora noi ci siamo presi cura di lei e ora la sua casa è qui. Arrivata la sera mangiamo sotto al gazebo che papà ha costruito per vedere e per dar da mangiare ai delfini e mentre mangiamo ci godiamo il tramonto che fa diventare l’acqua di un colore fatato, se non è troppo tardi mamma ci permette di fare l'ultimo bagno di giornata, e calata la notte ci rechiamo dentro al faro dove a volte quando c’è tanta nebbia mio padre mi fa accendere il grandissimo occhio di luce che illumina tutto il mare. Finita la giornata me ne vado a letto pensando che domani sarà una bellissima giornata come questa di oggi



Svolgimento Ciao a tutti, mi chiamo Camilla e vivo in faro. Ebbene si, lo so che non vi sembra vero, ma io vivo in un faro. Pensate sia bellissimo, infatti lo è, la mattina mi sveglio presto e vado a fare un bagno mentre mamma prepara la colazione. fatta colazione faccio un passeggiata sulla spiaggia per raccogliere conchiglie e sassi. Mi diverto anche a fare snorkeling ed enormi castelli di sabbia da fare invidia ai più ricchi principi. Ci sono anche degli aspetti negativi, ad esempio non ho molti amici. Una mattina mentre facevo una passeggiata ho visto una tartaruga sulla sabbia, mi sembrava che non stesse bene e l’ho portata al faro. Ci siamo presi cura di lei e dopo qualche giorno l’abbiamo riportata in mare, da quel momento siamo diventate amiche e tutti i giorni viene a salutarmi. Non è il massimo come amica ma di lei posso fidarmi. La notte vado sempre a guardare le stelle sulla spiaggia, si vedono bene perchè non ci sono luci, a parte quella del faro. Alla fine è davvero bello vivere in un faro.


Attività 2)

Insieme su jamboard… COMPLETA

Se vivessi in un faro…

Fine



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