Maldive Alternative Magazine - luglio

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Maldive Alternative Magazine numero 5 luglio 2010

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Claudia, this is me

Tornata a casa dopo due intense set-

timane a Keyodhoo, penso già al nostro prossimo viaggio e mi rendo conto che, quando torneremo alle Maldive, Iba, Sheefu, Alco e tutti i bambini dell’isola saranno cresciuti molto. Abbiamo infatti deciso di cambiare mèta per questo agosto, dopo gli ultimi tre anni passati tra gli isolotti dell’atollo di Felidhoo. Durante queste due settimane, una delle quali passate con Ilaria&Pietro, abbiamo visto e assaporato i due veri lati delle Maldive, che spesso si trovano ad affrontare le persone che decidono di partire “fuori stagione”. Nella prima settimana abbiamo vissuto il monsone nel pieno della sua forza.

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Le piogge della seconda notte ci hanno svegliati e ci siamo messi alla finestra ad ammirare la forza del vento e della pioggia, scoprendo per la prima volta che esistono tuoni e fulmini anche alle Maldive. La mattina usciva un caldo sole, che poi, nel pomeriggio portava un veloce e forte acquazzone: il mare mosso, le onde, un paesaggio piuttosto inconsueto. Ovviamente ne hanno risentito anche i fondali che, a causa del mare mosso, non avevano la stessa limpidezza del solito. Questo però non ci ha impedito di vedere una bellissima manta e una grande tartaruga! Alla rientro in Italia di Ilaria&Pietro, partiti per Keyodhoo in occasione del decimo anniversario da festeggiare, il tempo, tutto ad un tratto, è cambiato.

Mare calmo, sole, neanche un alito di vento, acqua limpidissima. Sembrava di essere a marzo, con quel caldo soffocante che ti costringe a stare tutto il giorno in acqua per poter sopravvivere... Queste, nel bene e nel male, sono le Maldive ed è bello trascorrere le vacanze con persone consapevoli di poter trovare “un po’ d’acqua” e felici e divertiti da una bella corsa sotto la pioggia. Dico sempre che la riuscita di un buon viaggio alle Maldive è costituita dal 50% dal sole e vorrei che le persone che partono nei prossimi mesi, partano felici e tranquille, con l’idea di fare una bella esperienza, senza la preoccupazione che una giornata di pioggia possa rovinare tutto. Buon viaggio a tutti!

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Il rumore delle vuvuzela arriva fino a Key dh !!! pagina 4

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Le partite dei mondiali, viste alle Maldive italia sakarà!

Si riesce a scandire il tempo con il suono di quelle fastidiosissime trombette sudafricane anche alle Maldive, anche in un piccolo villaggio come Keyodhoo, dove tutte le partite dei mondiali di calcio assumono una veste particolare, un interesse per tutti i ragazzi dell’isola. Il calcio unisce tutti e nonostante il fatto che le Maldive non rientrino tra le 32 squadre partecipanti, i maldiviani sono più appassionati che mai! La maggior parte dei ragazzi di Keyodhoo si schiera con i più forti: Argentina, Portogallo e Brasile, pochi tifano Italia. E non mancano ovviamente le t-shirt originali, comprate a Male per l’occasione.

Lunedì 14, in occasione della prima partita dell’Italia, alle 11 e mezzo di sera, pensavo di poter resistere ma, nonostante avessi dormito un’ora nel pomeriggio, sono crollata e non ho sentito neanche l’inno nazionale. Alessandro invece, non vedeva l’ora e alle 11 era assieme agli altri davanti allo schermo, pronto per tifare Italia. A fine primo tempo durante le partite serali, il cuoco Ammado offriva a tutti cocomero fresco e torta, giusto il tempo per sedersi di nuovo e vedere il secondo tempo!

L’isola, come altre del resto, è ben organizzata, con un videoproiettore, che a seconda delle condizioni climatiche trasmette le partite nel piazzale esterno oppure all’interno del campo da badminton. L’affluenza varia molto a seconda del match e per le partite più interessanti, è difficile trovare una sedia libera. Le partite vengono trasmesse in diretta, cioè con 3 ore di fuso orario quindi la partita che viene giocata alle 20,30 viene vista a Keyodhoo alle 23,30… ma i maldiviani resistono anche fino ai rigori! Facendo un giro per l’isola verso le otto di sera, si percepisce nel silenzio, la mancanza dei rumori quotidiani e un filo conduttore: le vuvuzela che saranno il simbolo di giochi che, con quel suono inconfondibile ci faranno ricordare i primi mondiali giocati in Africa.

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il matrimonio di Tikey e Aisha Sposa, Sposo e invitati, tutti in rosa! pagina 6

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Tikey e Aisha, due giovani ragazzi di Keyodhoo, dopo pochi mesi dal loro fidanzamento hanno deciso di sposarsi. “Ma loro abitano sulla stessa isola!, mi ha detto Sofoora davanti al mio stupore, dopo che ho saputo che avevano deciso le nozze dopo una conoscenza tuttosommato breve. Era una calda mattinata a Keyodhoo e passando davanti a casa di Mario per andare in spiaggia, ho incontrato un gruppo di simpatiche donne al lavoro. Stavano tagliando patate, carote, cipolle in grandi quantità e poco dopo ho capito che stavano preparando il banchetto per una festa. “Tonight there is the party!” mi ha detto una delle ragazze più giovani, dopodichè una delle signore ha aggiunto: “Koba vali? (dov’è il coltello?) e me l’ha passato, assieme a tre patate. Lo spirito di gruppo della comunità è sempre presente e sono stata felice di aiutarle nella preparazione. Nel pomeriggio poi, durante la merenda, abbiamo ricevuto l’invito. Un biglietto, anch’esso in rosa, annunciava la festa del matrimonio dei due ragazzi, Ticky e Aisha, alle 20,30 presso uno dei due ristorantini dell’isola. Il fatto che l’invito fosse rosa, mi ha fatto poi capire quello che era il colore della serata, considerando che tutti, dalla madre della sposa al padre dello sposo, passando per la maggior parte degli invitati aveva qualcosa in questa tinta.

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Alle 20,30, ci siamo ritrovati davanti al bar, dopo aver comprato il regalo di nozze, composto come vuole la tradizione da prodotti per la casa (niente lavatrici o servizi da 12 in porcellana, ma bagnoschiuma, profumi, biscotti e altre cose utili). Loro, timidi e silenziosi erano davanti ad un pannello decorato, pronti ad accogliere, uno per uno, gli invitati al matrimonio, ovvero, tutta l’isola. Tikey con un abito nero e camicia rosa shocking se ne stava accanto ad Aisha che scintillava nel suo abito dalle varie tonalità di pink, con tanto di bouquet in tinta. Tra di loro, la piccola Nadjuva, sorella dello sposo che faceva da damigella, prendendo i regali che gli invitati consegnavano agli sposi. Vi lascio immaginare di che colore fosse il suo bellissimo abitino. E così, per tre ore, sono rimasti a fare foto e a stringere mani, mentre tutti gli invitati passavano dal ricco buffet preparato per l’occasione. La varietà dei piatti era notevole e così abbiamo potuto anche apprezzare cose inusuali per la nostra cucina. Il matrimonio era per Keyodhoo un evento, a cui nessuno voleva mancare. Così alcuni dei ragazzi che lavorano ad Alimathà sono arrivati per l’occasione e a mezzanotte sono ripartiti, altri sono arrivati da Male, perchè ci tenevano davvero: l’amicizia e lo spirito di unione della comunità in queste occasioni sono ancora più forti.

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Ilaria e Pietro

Maldive...lato B!!

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L

di Ilaria e Pietro

’idea di festeggiare il 10° anno di matrimonio era nell’aria da un po’ ma credo che pochi di quelli che ci conoscono avrebbero immaginato la mèta del nostro viaggio: le Maldive! Tutti i nostri amici ci hanno guardato increduli… voi alle Maldive? Ma… siete sicuri? Dieci giorni circondati dal mare senza altro da fare che prendere il sole, dormire, mangiare, leggere sotto una palma?! In effetti la nostra ultima vacanza non era stata proprio all’insegna del riposo… 800 km a piedi, in poco meno di un mese, in pellegrinaggio verso Santiago di Compostela! E invece, per una volta nella vita, avevamo voglia di provare qualcosa di diverso. Andare in un posto che ci costringesse al riposo, senza tentazioni e senza guida turistica alla mano… è stato allora che mi sono imbattuta in Maldive Alternative! Il sito internet trasmetteva tanta allegria e una promessa: passare una settimana in sintonia con la popolazione maldiviana lontano dai resort turistici… c’era bisogno di farselo ripetere due volte?! E’ così che abbiamo vissuto per una settimana sull’isola di Keyodhoo.

Con Idris, così preoccupato che non potessimo godere appieno della bellezza della sua terra in una stagione non ideale per ammirare l’esplosione dei colori nelle giornate di sole o i famosi tramonti che colorano d’arancio ogni cosa! Ci ha guidato ogni giorno sulla barriera corallina dove, anche con il mare mosso e qualche nuvola, siamo rimasti a bocca aperta (si fa per dire… col boccaglio!) davanti allo spettacolo di una manta gigante, di pesci di ogni colore, di coralli rosa, azzurri, bianchi… Ha cucinato per noi, ci ha insegnato a pescare insomma… si è veramente fatto in quattro! E poi la sua famiglia… Iba, la bimba più serena che conosca e Sufura che ho potuto conoscere poco ma che mi ha ispirato tanta dolcezza. E Alibé! Si dice che le bellissime decorazioni floreali sul nostro letto fossero le sue! E sua era la mano al timone del Dhoni, la barca compagna di molte delle avventure nella nostra settimana alle Maldive. Grazie a Mario, ragazzo dal sorriso contagioso, abbiamo scoperto che… si fa presto a dire cocco! Quello più comune è solo uno dei tanti commestibili!

Sempre che siate in grado di aprirli… ma per un maldiviano questo non è certo un problema! E poi Suja la cui abilità nel lavorare il cocco ha prodotto serpenti, elefanti, tartarughe e scimpanzé attualmente in bella mostra nel nostro salotto! E sempre a proposito di cocco… l’abbiamo gustato veramente in mille modi, a volte a dir poco improbabili: uno su tutti il mitico “tonno, cipolla e cocco” di cui - soprattutto mio marito - ha fatto incetta tra una frittata, un wurstel e una fetta di pane, burro e marmellata!!! E ancora i dolcetti squisiti gustati a merenda nel bar del paese o, al posto del pane, per accompagnare l’ottimo pesce, curry e limone, cucinato da Idris sulla barca! Insomma, le giornate sono passate velocemente, come sempre accade quando si è in buona compagnia! Le previste letture sotto la palma hanno lasciato il posto alle chiacchierate con Claudia e Alessandro, alle merende a casa di Idris, alla pesca al bolentino, a quattro chiacchiere sul muretto del porto durante le partite di pallavolo serali. Le nostre Maldive mi hanno fatto pensare alla sensazione che si provava con i 45 giri di una volta, che compravi per il brano che era pubblicizzato sulla copertina, certamente il più orecchiabile... e una volta a casa scoprivi il lato B, infinitamente più bello! Per dire… “Emozioni” di Lucio Battisti è il lato B di “Anna”! Ecco… Keyodhoo è la mia “Emozioni”!

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Con un pizzico di curry! Tre ricette in una, a seconda di cosa avete in frigo! ingredienti per 4 persone: aolio auna cipolla, un aglio aerba iccandi (facoltativa) a2 cucchiai di curry in polvere a200 ml di latte di cocco apesce, carne di pollo o verdure ariso bianco per accompagnare

Procedimento: 1 Far soffriggere aglio, cipolla, peperoncino e erba iccandì nell’olio; aggiungere poi il latte di cocco, il curry e infine il pesce o il pollo o le verdure; far cuocere per circa 10 minuti aggiungendo un po’ di acqua per volta. E’ consigliabile accompagnare il piatto con del riso bianco che sta bene con il brodo al curry!

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Pan-Cake (cioè dolce di pane) ingredienti per una torta: a3 uova a300 gr di latte condensato a5 fette di pancarrè a70 gr di cocco a200 ml di latte aVaniglia

Procedimento: Ammorbidire il pane assieme al cocco e al latte e mescolare bene con le mani. Aggiungere poi le uova e il latte condensato e la vaniglia. Cuocere in forno per circa 30 minuti a 150° oppure in una teglia antiaderente sul fuoco. Una volta cotto, tagliarlo a pezzi e servire anche freddo.

Ricette di Uda

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Il racconto di Francesca e Marco

parte seconda

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V

enerdì 30 aprile 2010

Anche per oggi sono in programma due uscite di snorkeling. Anche questa volta il fondale è pieno di vita, incrociamo branchi di pesce farfalla e bandiera e piccoli pesciolini blu: è uno spettacolo! Vediamo anche un’aragosta e delle bellissime stelle marine! Ci spostiamo un po’ e raggiungiamo un altro punto interessante per lo snorkeling. Qui abbiamo la grande fortuna di incontrare una tartaruga grossa. La notiamo sul fondo e Idrees prova ad avvicinarsi, ma la tartaruga inizia a nuotare e ad allontanarsi. Nel frattempo riusciamo però ad immortalarla in un breve video… Alle 12 è l’ora della preghiera, quindi dopo una breve tappa a vedere l’allevamento delle cernie, ci portano con la barca direttamente alla spiaggia di Keyodhoo. Ci mettiamo un po’ all’ombra, e ci rilassiamo ascoltando il suono delle onde. Alle 13:30 è pronto il pranzo, come sempre da Ammado. Nel tardo pomeriggio abbiamo programmato la gita a Felidhoo, l’isola dei pescatori di fronte a Keyodhoo, capitale dell’atollo di Vaavu. Appena arrivati a Felidhoo, il caldo è impressionante e quando ci avviciniamo all’allevamento di pesci, diventano insopportabili anche le zanzare. Sulla strada verso l’allevamento passiamo davanti al triste spettacolo delle discariche a cielo aperto: purtroppo manca un buon sistema di smaltimento dei rifiuti. Qui vengono ammassati appena fuori del paese e l’unico modo che hanno per ridurli è bruciarli. Per i maldiviani questo sembra essere l’unico modo per smaltirli.

Forse servirebbe diffondere una “cultura” dello smaltimento alternativo, cercando almeno di differenziare ciò che si può riciclare, ma non è così semplice. In parte, tutti i turisti contribuiscono inevitabilmente a incrementare questo problema, il consiglio per tutti e di riportarsi a casa le confezioni di plastica vuote, cercando di gravare un po’ meno sull’equilibrio ambientale di questo paradiso. Tornando al racconto, eravamo rimasti a Felidhoo! Visitiamo la casa di un amico di Idrees, che ha un negozio lì vicino e abbiamo modo di vedere come sono dall’interno. Il giardino è abbastanza ampio. Un gruppo di donne sta giocando a Carrom e fumando narghilè. Non sembrano troppo disturbate dal nostro arrivo e qualcuna di loro ci sorride. C’e’ anche una bimba con la sua mamma, è un po’ intimidita, ma si fa’ scattare qualche foto tenendo per la mano la mamma. Nel giardino ci sono anche una voliera, una piccola piscina con dei pesci e alcune piante. Entriamo poi nel suo negozio, diamo uno sguardo, ma abbiamo intenzione di continuare a comprare da Idrees. Per le strade incrociamo un sacco di persone, passa anche un gruppo di militari in divisa di passaggio sull’isola. I bambini giocano a palla e sono un po’ incuriositi dalla nostra presenza. Una bimba si avvicina con la sorellina più piccola, scatto qualche foto e poi distribuisco qualche caramella. I loro sorrisi sono davvero spettacolari e alcuni degli scatti sono davvero stupendi! Riprendiamo poi la nostra passeggiata, dirigendoci verso la barca.

Ritornati sull’isola andiamo a fare l’aperitivo da Franco (Mohamed), che ci accoglie con sua moglie Fatima. Sono davvero molto gentili, ci fanno sistemare tutti su una panca improvvisata e ci mostrano con orgoglio la loro casa. All’interno c’e’ anche un piccolo quadretto con il loro albero genealogico! La casa è molto carina e gli facciamo i complimenti! Franco e Idrees vanno a raccogliere il cocco per tutti: nel suo giardino ci sono infatti piante di cocco e di banane! Fatima ci serve quindi cocco da bere con la cannuccia e al termine Franco li divide in due per permetterci di mangiare la polpa con il cucchiaino! Sono davvero buonissimi! Questa sera c’e’ anche una piccola sorpresa: hanno organizzato la cena maldiviana. Al nostro arrivo la tavola è imbandita all’esterno. Ammado, orgoglioso dei piatti che ci ha cucinato, li dispone con cura su un tavolo. Proviamo un sacco di specialità maldiviane: alcune frittelle piccanti con diversi ripieni tra cui le migliori con tonno, una salsa fatta con pesce “essicato” da spalmare sulle piadine, uno sgombro cotto in una sorta di brodo, pesce grigliato, pasta, riso e anche il dolce! Appena terminata la cena, arriva un’imbarcazione di pescatori: ci avviciniamo per dare uno sguardo e rimaniamo sbalorditi da quante varietà di pesci sono riusciti a pescare. Dopo un gelato e qualche chiacchiera, torniamo a casa. Il tempo vola e senza renderci conto ci stiamo avvicinando alla fine della vacanza. Mi addormento con le immagini dei bellissimi posti dove siamo stati in questi giorni e degli splendidi sorrisi che tante persone mi hanno regalato.

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Sabato 01 maggio 2010 Oggi c’e’ finalmente la tanto attesa gita a Bodhumura. Dopo la nostra solita colazione, ci dirigiamo alla barca. Il tragitto fino all’isola non è breve, ci rilassiamo chiacchierando e ascoltando un po’ di musica. Facciamo anche un po’ di snorkeling prima di arrivare a destinazione e avvistiamo alcune aquile marine che nuotano sul fondo: è stupenda l’eleganza con cui si muovono sembrano quasi degli uccelli! Lo spettacolo, non appena ci fermiamo ci lascia senza parole: una piscina azzurrissima si estende fino ad arrivare all’isola, dove il verde delle palme contrasta con una spiaggia quasi bianca. E’ uno spettacolo! Il tempo di ancorare il dhoni e siamo già in acqua. Arrivati sull’isola attrezziamo il solito telo e ci prepariamo subito per l’esplorazione dell’isola. E’ proprio qui infatti che si trova la palma che ormai tutti hanno fotografato e che con l’alta marea viene sommersa completamente dall’acqua. Il tragitto richiede circa 20 minuti a piedi: il paesaggio è fantastico, Idrees ci dice che alcune persone vivono qui, in effetti in mezzo all’isola si sente un generatore che va e si vedono alcune casette. In alcuni tratti, purtroppo anche qui ci sono rifiuti abbandonati. Ma come è possibile! Questo posto è così bello, come può una persona abbandonare vicino al mare bottigliette di plastica e lampadine!?!

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Arrivati alla palma, scattiamo le varie foto di rito: sembra di essere davanti ad un poster, i colori dell’acqua, la palma e il sole alto nel cielo creano dei contrasti fantastici…. Ci spostiamo poi poco più in là dove c’e’ una seconda palma più alta, le cui foglie si bagnano in mare creando una sorta di “ombrello” naturale che ci ripara dal sole. Decidiamo di fermarci un po’ in questo paradiso, rilassandoci in acqua e all’ombra e scambiando quattro chiacchiere.

La macchina fotografica purtroppo ci abbandona e quindi decidiamo di fare di nuovo tappa qui nel pomeriggio, anche se ci sarà l’alta marea. Al nostro ritorno tutto è quasi pronto per il pranzo sulla barca e dopo pranzo ci rilassiamo un po’ cullati dal mare. Alibé si è portato del lavoro da fare: una delle sdraio tradizionali che si trovano sull’isola, da preparare intrecciando dei fili.. per l’ora di pranzo è già completa!

Verso le 14.30 sbarchiamo nuovamente sull’isola e ci ritroviamo quasi a riva con un branco di piccoli squaletti: sono davvero tantissimi e scattiamo qualche foto. Il tragitto per tornare alla palma non è dei più facili: la marea è salita in modo evidente e gran parte del percorso è da fare in acqua e ci sono anche delle razze che nuotano vicino a noi. Troviamo la prima palma totalmente sommersa e quindi ci spostiamo alla seconda per fare qualche scatto. Tornati alla “base”, dopo esserci ben spalmati di crema, ci rilassiamo all’ombra e poi decidiamo di fare un bagno rigorosamente con cappello. Nel frattempo Idrees e Shabin stanno raccogliendo qualcosa dalla sabbia, che poi scopro essere piccole vongole, con cui Ammado ci preparerà alla sera gli spaghetti. Ritorniamo a casa, doccia e poi usciamo a fare due passi per il paese. Dopo cena Idrees ci apre nuovamente il negozio per fare ancora qualche acquisto. Torniamo poi in piazza dove chiacchieriamo e mangiamo il gelato. Tornati a casa, cerco di riunire tutte le emozioni di questa vacanza per scrivere sul libro dei ricordi per gli degli ospiti di Casa due Palme. Rileggo i commenti degli altri: noi siamo i terzi! Incomincio a buttare giù qualche riga anche perché non mi rimane poi molto tempo.

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Domenica 02 maggio 2010 Questa mattina siamo d’accordo con Idrees per andare alla scuola: sveglia all’alba perché alle 7:00 dobbiamo già essere lì. Qui la scuola è chiusa il venerdì e il sabato e ogni domenica viene organizzata una sorta di “inaugurazione” della settimana con canti e l’alza bandiera maldiviana. Ascoltiamo senza capire i discorsi degli studenti e della preside, fino al momento in cui suona la campanella e gli alunni entrano nelle aule. Idrees ci presenta alla preside che ci fa accomodare nel suo ufficio, dove lasciamo quaderni e matite colorate. Facciamo poi un giro veloce per la scuola, Idrees ci spiega che le classi qui arrivano fino al grade 14, poi se i ragazzi vogliono continuare devono andare a Male. Passiamo vicino alle aule, molte con un lato interamente aperto, qualche bimbo ci saluta altri ci sorridono. Hanno tutti la loro divisa, alcuni bianca altri blu. Tutte le bimbe hanno i capelli raccolti in una treccia con fiocchetti blu, che mi fa’ un po’ ripensare a quando ero piccola. Cerchiamo di non disturbare troppo e dopo un piccolo giro usciamo e andiamo a fare colazione. Oggi abbiamo deciso di tornare alla lingua di sabbia, quindi ci godiamo il tragitto e prendiamo anche qualche goccia di pioggia che per fortuna dura poco. Sbarchiamo sull’isola e facciamo una bella passeggiata: scattano le foto di rito. Anche una alla sabbia, fatta di tanti piccoli pezzi di corallo. Il caldo si fa’ sentire e verso le 13 torniamo sulla barca, questa volta per un pranzo leggero: tramezzini, cocco e anguria. Nel frattempo arrivano anche Alibé e un ragazzo che hanno pescato due polipi.

Durante la mattinata avevo visto che erano indaffarati ad acchiappare i piccoli granchietti sulla spiaggia, ma non capivo il perché: erano le esche necessarie per la pesca! Torniamo sull’isola ancora per un bagno, Marco si lancia in una partita a pallavolo e io scatto qualche foto. Poco prima di partire, portano i polipi sulla spiaggia per la pulizia: aiuto i ragazzi a togliere la pelle al polipo più grande, con poco successo però! Loro sono molto veloci e precisi, io non riesco poi a toglierla così facilmente! Appena hanno terminato riprendiamo le nostre cose e saliamo in barca per tornare all’isola. E’ ancora presto, quindi abbiamo il tempo di fare una doccia e girare per Keyodhoo alla ricerca di qualche altro scatto interessante. Appena uscita incontro Alco: mi viene incontro con un piatto pieno di jarmboude: è davvero tenero! Incontriamo alcuni bambini verso il porto vecchio, dove abbiamo la possibilità di vedere ancora una volta la pulizia del pesce. Non appena il sole inizia a tramontare corriamo alla spiaggia per goderci in solitaria l’ultimo romantico tramonto: i colori che si alternano sono stupendi, coprono tutta la gamma dei gialli arancioni e rosa. Rimaniamo in silenzio a goderci questo spettacolo che non ha bisogno di parole per quanto è bello. Anche se hanno cercato tutti di tenere il segreto, abbiamo capito che per questa sera c’e’ un’altra sorpresa… ci passa a prendere Idrees verso le 20 e ci accompagna verso la spiaggia. Il vialetto è tutto illuminato con torcie a olio ed è molto suggestivo… per non parlare dell’arrivo alla spiaggia. Tutto è apparecchiato e decorato con fiori e piante a pochi metri dall’acqua.

Hanno anche creato un simpatico squalo balena con la sabbia, illuminato sempre dalle torcie. E’ davvero bello cenare qui, la cucina di Ammado è sempre ottima, per non parlare del polipo cotto con patate e peperoni che è a dir poco superbo! Alla fine della cena, tanti ragazzi del villaggio arrivano e ci suonano alcuni brani tipici maldiviani e alcuni si lanciano anche in qualche danza. E’ stato tutto organizzato alla perfezione per essere l’ottima conclusione di questa bellissima settimana. Torniamo a casa due palme e chiudiamo i bagagli. Siamo un po’ tristi per l’imminente partenza di domani mattina e scriviamo sul “libro dei ricordi” i nostri pensieri su questa settimana.

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Lunedì 03 maggio 2010 Questa mattina la partenza è molto presto: alle 6:30 la barca è già pronta per partire. Saltiamo la colazione e la facciamo a Casa due Palme, per gustarci gli ultimi momenti in questo bellissimo posto. Passiamo a salutare Ammado e a ringraziarlo per la sua cucina ottima e poi saliamo in barca. Il viaggio è molto più tranquillo dell’andata e alla fine mi addormento anche a tratti. Lasciamo in aeroporto i nostri bagagli e prendiamo un breve traghetto per andare a Male. Idrees è gentilissimo, si è offerto per accompagnarci a fare un giro per la città, ci mostra le principali moschee, il parco e gli edifici del governo. Facciamo anche un giro per il mercato del pesce e per quello della frutta e verdura, dove compro un dolce al cocco e il frutto dell’albero del pane.

Conclusioni Questa vacanza è stata davvero indimenticabile… ricordo come ero un po’ incerta prima di partire e quanto abbiamo bombardato Claudia di domande e curiosità su Keyodhoo. Lei è sempre stata gentilissima e disponibile e questo ci ha un po’ rincuorati. Adesso, tornata a casa da poco più di una settimana sono davvero contenta di avere colto questa opportunità e di avere potuto conoscere seppur sommariamente alcune persone di quest’isola. Ho apprezzato la loro ospitalità, i loro sorrisi, la loro gentilezza. Mi hanno davvero colpito con la loro serenità, i loro ritmi lenti… molto lontani dalla nostra vita quotidiana… Idrees è stato non solo una giuda, ma un amico. Sempre disponibile a esaudire le nostre curiosità sulla sua cultura, gentile e generoso. E’ davvero un punto di riferimento per tutti durante la vacanza e nel nostro caso ha contribuito a renderla così speciale!

Casa due Palme è bellissima: arredata in modo originale, molto colorata ed accogliente. Non manca proprio nulla: la cucina è fornitissima e le camere sono funzionali e spaziose. Noi ci siamo sentiti subito a casa! Spero che Keyodhoo possa continuare a rimanere così e che il flusso di turisti non rovini questa splendida isola, dove si possono assaporare le Maldive reali in modo alternativo. Allo stesso tempo, credo però che questa non sia una vacanza per tutti. E’ necessario avere un minimo spirito di adattamento. Un altro aspetto importante: il rispetto. Alle Maldive la popolazione è musulmana e le donne vestono sempre il velo, braccia e gambe coperte qualsiasi cosa facciano, anche quando giocano a pallavolo. Credo che sia giusto, nel rispetto dei loro usi, utilizzare quindi un abbigliamento adeguato alla situazione. Noi siamo ospiti in questa isola, non clienti di un resort!

Raggiungiamo poi sua moglie e Iba, la sua bimba in un bar. E’ davvero una bambina simpaticissima, e ci regala tanti sorrisi. Ci mettiamo subito a giocare e sembra che si diverta molto. Mi stupisce molto la sua intelligenza: a 4 anni è già in grado di leggere e sa pronunciare tutti i nomi dei frutti in inglese! E’ un piccolo fenomeno! Facciamo anche qui qualche foto, fino a che è purtroppo ora di tornare in aeroporto. Ci accompagnano Idrees e Iba, che salutiamo un po’ tristi e con il desiderio nel cuore di tornare a trovarli ancora.

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1° Concorso di Maldive Alternative

Ho Bisogno di una Vacanza... Vinci un viaggio alle Maldive!

COSA SI VINCE?

COME PARTECIPARE

DATE

E’ partita la corsa per vincere un soggiorno a Keyodhoo e anche tu puoi essere il vincitore!

Partecipare è facilissimo! Devi darci un buon motivo per cui noi dobbiamo scegliere te, un valido motivo per cui tu meriti un viaggio a Keyodhoo più di altri. Puoi scegliere tu in quale forma esprimere meglio la tua motivazione. Puoi inviarci un video, una foto, una mail, una poesia, una canzone, insomma, tutto ciò che ti rappresenta e tutto ciò che ci può convincere.

Puoi inviarci il materiale all’indirizzo claudia@maldivealternative.com fino al 31 dicembre 2010 e il vincitore sarà deciso entro il 10 gennaio 2011.

Tutti possono partecipare e il concorso è gratuito. Il vincitore avrà un soggiorno di una settimana a Keyodhoo, per una persona con escursioni e uscite di pesca; le date verranno concordate assieme.

Il materiale inviato potrà essere poi utilizzato e divulgato sui nostri canali Facebook, You Tube, Maldive Alternative Magazine.

Partecipa al concorso e vinci le Maldive


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Tour delle isole in Safari Boat : i l i b oni

sp i d i post

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esplora ofni giorno un’isola diversa!

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Offerta Speciale dal 3 all’11 agosto -Sistemazione in camera doppia -Pensione completa con bevande analcoliche -3 immersioni giornaliere -Noleggio bombole e pesi -Escursioni nelle isole dell’atollo -Trasferimento dall’aeroporto di Male alla barca

viaggio indicato per: -sub -amanti della barca -giovani coppie

Prezzo per Sub: 700 euro Prezzo per non sub: 550 euro L’equipaggio parla italiano e inglese!

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MALDIVE ALTERNATIVE FACEBOOK: MALDIVE ALTERNATIVE

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