Anteprima: Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini - Stagione 1

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TORALDO • SPIANELLI • AMICI • TAGLIASACCHI • CHIABOTTI • LANZA • ALESSI ANGHINI • CASAGRANDE


TORALDO • SPIANELLI • AMICI • TAGLIASACCHI • CHIABOTTI • LANZA • ALESSI ANGHINI • CASAGRANDE


Agenzia Investigativa CARLO LORENZINI Creato da Manfredi Toraldo, Toraldo Laura Spianelli e Davide Amici Š Manfredi Toraldo/ManFont Storia Manfredi Toraldo Disegni prima parte Laura Spianelli Colori prima parte Davide Amici Disegni seconda e terza parte Jacopo Tagliasacchi Chine seconda e terza parte Virginia Chiabotti e Alessandro Alessi Anghini Colori seconda e terza parte Giorgia Lanza Disegno di copertina Elena Casagrande Colori copertina Giorgia Lanza Team coordinator Luca Baino Correzione bozze Barbara Nosenzo -----

CEO Manfredi Toraldo Editor in Chief Luca Baino Sede legale via Marconi, 7 10030 Vische (TO) - Italy www.manfont.com manf@manfont.com Finito di stampare nel mese di ottobre 2014 presso A4 Servizi Grafici, Chivasso (TO)



£INTRODUZIONE QUELLO CHE LE STORIE NON DICONO_ Nel libro che state per leggere incontrerete molti personaggi della letteratura classica inseriti in un contesto moderno. Di alcuni ricorderete solo il nome, di altri ogni singola avventura. Ammettiamolo: può sembrare un incipit ormai abusato. Ma vi basteranno poche pagine per rendervi conto che Carlo Lorenzini è un'emozione diversa. Non è Fables e non è Once Upon a time. È qualcosa di elegante, di garbato, di onesto. In un parallelo molto alto, è simile alla Lega degli Straordinari Gentlemen... ma più dolce. Quindi... che cos'è? Carlo Lorenzini racconta una storia di creazione antica quanto il mondo stesso. Gli uomini inventano storie per rendere la loro vita migliore e così facendo, donano la vita a personaggi immaginari. Questi personaggi, grazie all'amore dei loro lettori, diventano reali. È un concetto così semplice e al tempo stesso così assurdo, così umano e così divino. Un circolo virtuoso di vita, che parte da poche parole per arrivare alla mente e al cuore di tutti. Ma queste storie vanno oltre, perché usano uno degli strumenti più potenti della scrittura: il non detto. Ogni storia deve trovare il proprio equilibrio e, se si è dei bravi narratori, ci si ferma un attimo prima di aver detto tutto... lasciando alla coscienza del lettore abbastanza spazio per emozionarsi. È un meccanismo molto difficile, e quando il non detto si trasforma in suggerito, ci si trova davanti a un grande gioco di prestigio. Sì, perché alla fine, Carlo Lorenzini è solo un trucco... una scusa. Una scusa per giocare con il nostro immaginario. Una scusa per sederci e rivivere quelle storie che ci hanno accompagnati per tutta la vita. Una scusa per ricordare quando, da bambini, i nostri genitori ci leggevano le storie, o i nostri nonni ce le raccontavano per farci addormentare con il cuore gonfio di emozioni. Il personaggio di Pinocchio, protagonista di questo libro, viene chiamato Custode delle Storie Storie; ma è solo un'etichetta. Lui è il primo a lasciare che le storie siano libere di muoversi, di camminare tra noi, di vivere grazie a noi... permettendo a noi di vivere meglio, grazie a loro.


Perché le storie ci ispirano, ci fanno sognare, ridere, piangere, gioire... e a volte, ci aiutano a essere persone migliori. Anche quando la realtà è difficile, anche quando fare la scelta giusta è doloroso, anche quando essere persone migliori ci sembra impossibile. E se alla fine di questo volume avrete, di nuovo, il cuore gonfio di emozioni, sappiate che, in parte, è merito vostro. Perché ciò che non viene detto, viene lasciato alla fantasia del lettore... il terreno più fertile per ogni storia. Luca Baino



PRIMA PARTE• DEI DELITTI E DELLE PENE

Storia MANFREDI TORALDO Disegni LAURA SPIANELLI Colori DAVIDE AMICI


£ • CL

per quanti sforzi facciamo nel crudele intento di strappare, di distruggere le illusioni che la provvida natura ci aveva create a fin di bene, non ci riusciamo. per fortuna, l'uomo si distrae facilmente. Luigi Pirandello


A causa delle manie sugli attacchi terro-

i controlli si sono fatti molto più serrati rispetto a qualche tempo fa.

ristici, sembra che le stazioni dei treni non siano più quelle di una volta.

scordatevi di nascondere la ventiquattrore, piena di gioielli rubati, nel deposito bagagli.

… è ancora tanto facile trovare qui le persone scomparse?

e allora, come mai…

EPISODIO 1 £•

CARTE D’IDENTITÀ †¢

- MILANO, STAZIONE CENTRALE...

Signor Biancaro?

{}uhu?

Piero Biancaro... le dice nulla questo nome?

Mi chiamo Carlo Lorenzini.

sono un detective privato.


a Milano circola voce che chi ha un caso troppo... strano... possa rivolgersi a lei...

piero non è scomparso! c’è un uomo che dice di essere lui...

ma non è il mio piero... non è lui!

mmm... e cosa ci sarebbe di così strano nella scomparsa di una persona?

...oddio, mi prenderà per pazza ma...

S ì, sì, intuito femminile... già!!!

buongiorno, devo parlare col dottor biancaro.

Trovare il vero piero è stato facile, altrimenti che detective sarei?

no.

ha un appuntamento?

gli dica che deve restituire un libro alla biblioteca. mi riceverà.

M

a c’era ancora una cosa da fare...

come? un libro...? ma cosa... aspetti...

gli chieda quale libro.

...

sì.

... lo faccia salire.


correggimi se sbaglio ...

non avere una tua identità ti pesa ancora... giusto?

un tempo, le personalità, le inventavi.

ho sentito parlare di te. intervieni a sistemare le cose quando uno di noi si fa notare.

purtroppo per te, oggi, tra documenti e archivi digitali, serve un vero passato...

lei è tornata. tu non la conoscevi, e ti sei tradito.

e hai cominciato a rubare la vita alle persone.

le studi, le svuoti di loro stesse, e ne prendi il posto.

che errore ho commesso?

devi restituirgliela, la sua vita, mattia.

poi ti porterò davanti al tribunale delle storie per essere giudicato.

così, l’amore mi ha fregato ancora una volta. per questo scelgo sempre persone sole.

hai fatto male i compiti, dimenticando una donna che biancaro amò e lasciò anni fa.

quando hai citato quel libro, ho capito che era finita. mi arrendo! non ho intenzione di ribellarmi. avrei dovuto accontentarmi dell’identità di Adriano Meis, tanti anni fa...

k sta portami... portami via.

credevo non avesse nessuno di speciale nella sua vita.

era Mattia pascal, eh?

già.

sai qual è la cosa più triste?

ho un grande talento nel riconoscere le bugie e lui non mentiva. Desiderava così tanto essere Piero Biancaro da crederci veramente.


è sempre triste. quando i personaggi letterari impazziscono, lo fanno perché non riescono a reggere la vita nel mondo degli umani.

ci vediamo più tardi, Angie. vado a giocare un po’ con i miei amici. non passarmi telefonate, per favore.

certo, “carlo”. come sempre.

non tutti trovano un’occupazione come te, come nemo o l’innominato...

già, un interesse vero... qualcosa che ci impedisca di essere preda delle nostre nevrosi.

ciao, Arlecchino, ciao, Pulcinella... giochiamo un po’?

“dottore, un signore vuole vederla.” “dice che deve restituire un libro alla biblioteca.” “... sì...” "il dottor biancaro mi chede di quale libro si tratta...”

“gli dica: Pinocchio.”

Fine dell’Episodio


c@##o... orlando!

EPISODIO 2 £•

DIRÒ D'ORLANDO.. †¢

ah, sì... ho visto qualcosa su internet...

forse è meglio un carro armato...

angie...! dove lo trovo un bazooka?

non mi piacciono i carabinieri... vecchie beghe...

rilassati! in rete dicono che venti carabinieri, in tenuta antisommossa, l’hanno portato dentro!

orlando è impazzito di nuovo!

aspetta... hai detto che è in prigione!?

però mi hanno risparmiato la fatica.

tutto è bene quello che...

Gli Sconosciuti

allora devo andare al bar.

£

£

in attesa di processo.

£

£

Casa circondariale di San Vittore.


no, niente ostriche... mi sembra sempre che piangano...

una banca, caro erik, non ha cunicoli e passaggi segreti come un teatro...

e io gli ho preso...

meglio guardarsi da quel maggiordomo...

che dire di rosencrantz e guildenstern?

non è granché, ma devo ringraziare per quel poco che ho...

mai visto morto che beve! Bevete sempre e non morirete mai. ho una fame enorme... avete delle balene?

sì. sì...

o come una cattedrale, vero "Visconte d'Andrésy"?

Lo sai... fosse per lui questo pub sarebbe “angusto e uggioso”. Sarei rimasto a comandare un sommergibile - gli faccio io - per stare in un posto del genere!

ciao, Carlo. come stai? ciao, capitano.

avete proprio scelto il lavoro giusto!

qualche pensiero.

dov'è il tuo socio?

Così, lui si occupa dei fornitori e io del locale... e andiamo d'amore e d'accordo.

{Umpf} Che ti servo, Carlo? Birra, vino o informazioni?

già! uno non vuole che entrino gli inglesi e l'altro non vuole che si servano gli spagnoli.

un bicchiere di brunello, grazie.

e... hai una boccetta di senno?

Ecco qui conte. La lutèce l'ho finita... ma questa bontà non la trova neanche a Marsiglia.

orlando ha sclerato di nuovo?

non ho quella roba.

devi chiedere a uno dei viaggiatori. A luciano... o al barone...


A

C omunque, tra tanti immigrati

volte mi chiedo come mai tanti personaggi si siano stabiliti qui.

clandestini, in italia vivono anche centinaia di classici.

luciano?

sarĂ il clima? a Milano? ... figuriamoci...

F

orse cercano solo la libertĂ di pensiero... e qui pensiamo tutto, diciamo tutto... forse troppo.

Vendo solo cose vere!

Bello questo turchese, piacerebbe molto a una mia amica. Ăˆ vero? dannato marmo...

sono io. posso aiutarla?

Luciano, sono Carlo Lorenzini, forse non hai mai sentito parlare di me, ma le bugie le riconosco lontane un miglio...

Carlo lorenzini?

sei il burattino delle Forze dell'equilibrio.

non mi dare del burattino.

Dimmi... dai tuoi viaggi sulla luna, hai portato con te una boccetta di senno? roba originale, questa volta...

5 euro... un turchese autentico? Certo...


P

Roba originale...

er fortuna mi è rimasto qualche euro dall'ultimo caso, altrimenti sarei messo male.

infatti è costata uno sproposito!

A

ngie si è spacciata per il suo medico curante, gli ha fatto bere il senno perduto e l'ha portato fuori.

Nessuno mi ha assunto... queste spese a chi le metto in conto?

Beh... peggio.

S

Perché è “partito” 'sta volta?

arei andato io, ma se avessi raccontato balle il mio naso avrebbe cominciato a crescere.

una storia come un'altra, insomma...

Come se non fose già sufficientemente grosso.

Ha una palestra. Voleva rinnovare i locali... ma gli hanno rifiuta- Ha un brutto il preto carattere, stito. ma è un caro ragazzo.

Ah... quasi mi dimenticavo... questo è per te!

? Cos'è?

Un anello con turchese!

ecco... lo sapevo... il naso...!

Fine dell’Episodio


e tornando alla cronaca locale...

... una ragazza ha confessato di essere l'autrice del furto avvenuto l'altro giorno alla gioielleria di via langoni a milano...

i carabinieri hanno arrestato la ragazza che adesso è in attesa di parlare con gli inquirenti...

!? ancora lei...!

EPISODIO 3 £•

RICADANO LE COLPE! †¢

ho controllato. È proprio lei.

È Mila, la figlia di iorio.

Cioè... noi personaggi letterari, pur con le nostre manie, abbiamo personalità autonome, ben definite...

Guarda Amleto!

Quelli teatrali sono pura mania senza logica.

Tom Stoppard

porc! Lo sapevo... odio dovermi occupare dei personaggi teatrali.

Se fosse un personaggio letterario farebbe il becchino o l'analista...

Rose n Sono crantz & Mor Gui ti lden stern

Che tipo è?

Non Amleto... Mila...

“La figlia di iorio” venne rappresentato a teatro per la prima volta nel 1904, ottenendo un enorme successo.

Fu così che Mila divenne un classico e prese vita subito, rimanendo immatura e poco “definita”.

invece fa il paziente in un manicomio di Dover.

quando mi occupai di Orlando, la prima volta, lei ne era innamorata. ha la mania di addossarsi le colpe degli altri.

Beh, ti giuro che Mila cercò di convincermi, per giorni, che era stata lei a ribaltare un trattore a mani nude. È il problema dei “teatrosi”...

è una brava ragazza. Un po' svanita, ma molto bella. è figlia di un mago e si è ad... che ha dossata le colpe ucciso un del ragazzo che tipo, per diamava... fenderla.

loro si attaccano a tutto pur di sentirsi vivi.

Come diceva Pirandello: “Uno, nessuno e centomila”.

schizofrenia.


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