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Il lato oscuro dei solari

Silvia Carlini per Officina Naturae

Impariamo a leggere bene le etichette per scegliere un prodotto sicuro ed efficace Ecco finalmente l’estate e la nostra pelle sente urgente bisogno di respirare aria tersa, di assaporare il sale del mare, di essere baciata dal sole e avvertire il benessere tanto atteso nelle precedenti stagioni. Gli spiacevoli effetti di un’eccessiva esposizione al sole sono però dietro l’angolo: niente paura, tra il sole e la nostra pelle, ci sono i prodotti solari a proteggerci! Attenzione, però, a tanti aspetti: la luce del sole cambia di intensità durante l’arco della giornata e ognuno di noi si distingue per colore della carnagione, capelli e occhi, connotazioni che necessitano specifiche accortezze”. Infine, i solari non sono tutti uguali! Ognuno di noi ha caratteristiche differenti per quantità di melanina presente specialmente nella pelle, nei capelli e nel colore degli occhi: è ciò che ci protegge naturalmente dagli effetti dannosi dei raggi ultravioletti. Quando ci esponiamo ad essi il nostro corpo ne produce in quantità differenti secondo fattori presenti nel nostro DNA. Così la dermatologia stabilisce una classificazione per “fototipo” a seconda della presenza di melanina, come si può vedere dal box a fianco. In pratica, ogni fototipo deve utilizzare un grado di protezione diversa. Per questo, ci viene incontro la classificazione SPF (Sun Protection Factor), che dev’ssere indicata, come da Racc. 22 settembre 2006, n. 2006/647/CE, su qualsiasi solare e stabilisce per quanto tempo un

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• Fototipo II: carnagione chiarissima – occhi azzurri/verde chiaro – capelli rossi o biondo chiaro – moltissime lentiggini. Fototipo II: carnagione molto chiara – occhi azzurri/verdi – capelli biondi – molte lentiggini. Fototipo III: carnagione chiara – occhi azzurro scuro/verde scuro – capelli biondo scuro/castani – alcune lentiggini. Fototipo IV: carnagione leggermente scura/olivastra – occhi marroni/marrone chiaro – capelli castani/castano scuro – pochissime lentiggini. Fototipo V: carnagione scura – occhi marroni – neri – nessuna lentiggine. Fototipo VI: carnagione scurissima/nera – occhi marrone scuro – capelli neri – nessuna lentiggine.

determinato fototipo può essere esposto al sole prima di procurarsi un eritema solare: SPF 6 e 10: categoria di protezione bassa SPF 15 e 20: categoria di protezione media SPF 30 e 50: categoria di protezione alta SPF 50+: categoria di protezione molto alta Facendo un esempio, una persona che subisce un’eritema in un tot di tempo senza protezione, applicando un fattore di protezione 30, moltiplica per 30 il tempo in cui “potrebbe” esporsi senza rischi. Questo, sempre considerando il fototipo: più basso è il fototipo, più alta dev’essere la protezione. Nella realtà alcune indicazioni vanno assolutamente rispettate per ottenere la protezione indicata: • spalmare la corretta quantità di prodotto, che corrisponde a 2 mg/cm2, pari a 6 cucchiaini da tè (circa 36 gr);


SPECIALE PELLE AL SOLE

Acquistare un solare sicuro si può rivelare molto complesso: è sempre valido il consiglio di leggere attentamente etichette e ingredienti, ma anche affidarsi a produttori che da sempre dedicano profonda attenzione alla salute

• applicare più volte al giorno, in particolare dopo il bagno. I filtri solari L’azione protettiva di un solare è svolta dai filtri che sono contenuti negli ingredienti. Questi possono essere sia fisici che chimici. I filtri fisici sono ottenuti da minerali presenti in natura agiscono da barriera riflettente contro le radiazioni solari. I più comuni sono l’ossido di zinco e il biossido di titanio, che i più rigorosi produttori di cosmetici, con una particolare attenzione nei confronti della salute, utilizzano nella forma “incapsulata”, ovvero rivestiti da una sostanza tipo l’acid stearic (riscontrabile fra gli ingredienti o INCI). Questo rivestimento evita il contatto diretto della pelle con questi due minerali che, in particolari condizioni, potrebbero dare origine alla formazione di radicali liberi o alla fuoriuscita di nanoparticelle. I filtri chimici, invece, sono sostanze che assorbono le radiazioni ultraviolette, trasformandole parzialmente in calore, con una vera e propria reazione chimica sulla pelle (per questo motivo si percepisce più caldo dopo essersi cosparsi di crema solare). Esistono diversi filtri chimici che si distinguono secondo la lunghezza d’onda della luce solare assorbita (UVA/UVB). Per questo nei solari che li utilizzano sono presenti in numero elevato. Sono però causa di bioaccumulo e non eco-compatibili. Inoltre, devono essere necessariamente fotostabili, cioè resistenti al calore o essere stabilizzati con altre molecole sintetiche.

Il lato oscuro dei filtri solari chimici Alcuni filtri chimici non sono sicuri per la salute perché accusati di interferire con il sistema endocrino, come Homosalato e Benzofenone-3. Ce ne sono poi altri tipi, creati dall’industria chimica recentemente e purtroppo contenuti in molti solari in commercio, di cui non si conosce ancora bene la sicurezza a lungo termine, visto il loro limitato utilizzo nel tempo.

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Altri “lati oscuri” nascosti negli INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) dei solari: ALLERGIZZANTI, presenti come profumazioni; COMPLESSANTI quali l’EDTA, che non sono biodegradabili e creano accumulo di metalli pesanti nei pesci; SILICONI che rendono i solari più spalmabili e meno idrosolubili ma non sicuri per la pelle; COLORANTI E CONSERVANTI tossici come i cessori di formaldeide; PARABENI, alcuni studi sembrano evidenziare una loro pericolosità per il sistema ormonale.

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In sintesi, acquistare un solare sicuro si può rivelare molto complesso. Per questo è sempre valido il consiglio di leggere attentamente etichette e ingredienti ma anche affidarsi a produttori che da sempre dedicano profonda attenzione alla salute, in particolar modo quella dei bambini e dei soggetti più sensibili, nonché al rispetto dell’ambiente. Per ogni approfondimento visita il sito www.officinanaturae.com

Silvia Carlini Laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, crea, assieme a Pierluca Urbinati, nel 2004 Officina Naturae, azienda produttrice di soli cosmetici naturali e detergenti ecologici, che utilizza materie prime di origine vegetale innovative ed eco-packaging da fonti rinnovabili. Tiene corsi di formazione su cosmesi e detergenza con GAS e associazioni culturali per aiutare il consumatore finale a essere più consapevole.

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