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Mensile delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia Anno XXIX n.11 - novembre 2010
osservatorio cristiano
Sei luce? “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta… La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo” (Giovanni 1:1-5,9). Chi è la luce che era dal principio e che stava per venire nel mondo e che le tenebre non avrebbero potuto vincere? Certamente essa era preesistente alla luce oggetto del momento creativo di Dio: “La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. Dio disse: “Sia luce!” E luce fu” (Genesi 1:1-3). Dal contesto appare chiaro che la Luce, di cui ci parla l’Apostolo Giovanni, è Gesù, l’Eterno Figlio di Dio, che con la Sua venuta ha illuminato il mondo e squarciato le tenebre del peccato: Gesù è la vera luce del mondo! Ci avviciniamo a un periodo di festività in cui si stanno per accendere molte luci come simbolo illusorio di una pace e di una fratellanza universali, che in realtà non ci sono. La vera luce, quella che può dare pace e illuminare il cuore dell’uomo, è solamente Cristo Gesù, il Signore! Egli, rivolto ai Suoi discepoli
CristianiOggi
Paura, io?
Chi non ha mai avuto paura nel corso della sua vita? Tutti vengono al mondo con la paura, la nascita di un bambino è accompagnata dal pianto, che testimonia la paura del neonato nel passare da un mondo buio, ovattato e protetto, a uno rumoroso e luminoso. Durante la crescita si avrà disse: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Vangelo di Giovanni 8:12). Gesù disse: “Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo” (Vangelo di Giovanni 9:5) Poi rivolto a coloro che Lo seguivano: “Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” (Vangelo di Matteo 5:14-16). Gesù, con queste parole, volle evidenziare la responsabilità personale di ogni credente di essere testimone in questo mondo di tenebre e di peccato.
attualità
spesso paura: l’incertezza dei primi passi, i primi rimproveri, la paura di un esame, la paura di perdere un’amicizia o di innamorarsi della persona sbagliata, la paura di un incidente... esistono paure che lasciano un solco nella vita, che dimorano indisturbate nel cuore e nella mente di talune persone.
Chi potrà liberare dalla paura? L’apostolo Giovanni scrive nella sua prima lettera: “L’amore caccia via la paura”. Le paure che attanagliano la tua vita possono essere vinte solo dall’amore di Dio.
Essere luce, come credenti, significa che la nostra testimonianza deve essere visibile e non solo udibile: non è sufficiente una testimonianza verbale in un mondo pieno di promesse inadempiute e parole vuote, ma la nostra vita deve parlare più forte delle nostre parole e la nostra condotta essere coerente con l’Evangelo di Cristo Gesù, il Signore. L’Apostolo Paolo disse: “Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose?” (Seconda lettera ai Corinzi 2:14-16).
Oggi il mondo non può vedere Cristo, ma può vedere le membra del Suo corpo, i credenti che vivono quotidianamente una vita che onora Colui che li ha chiamati dalla morte alla vita, dalla schiavitù del male e del peccato alla vera libertà, dal sogno di una vita di illusioni e delusioni alla vera realtà: vivere in Cristo e per Cristo (in corsa) verso il traguardo dell’Eternità con Lui! L’esortazione a tutti i credenti è: “Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute, perché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita, in modo che nel giorno di Cristo io possa vantarmi di non aver corso invano, né invano faticato” (Filippesi 2:14-16). Vincenzo Specchi
l’approfondimento è a pagina 4