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Mensile delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia Anno XXIX n.11 - novembre 2010

osservatorio cristiano

Sei luce? “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta… La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo” (Giovanni 1:1-5,9). Chi è la luce che era dal principio e che stava per venire nel mondo e che le tenebre non avrebbero potuto vincere? Certamente essa era preesistente alla luce oggetto del momento creativo di Dio: “La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. Dio disse: “Sia luce!” E luce fu” (Genesi 1:1-3). Dal contesto appare chiaro che la Luce, di cui ci parla l’Apostolo Giovanni, è Gesù, l’Eterno Figlio di Dio, che con la Sua venuta ha illuminato il mondo e squarciato le tenebre del peccato: Gesù è la vera luce del mondo! Ci avviciniamo a un periodo di festività in cui si stanno per accendere molte luci come simbolo illusorio di una pace e di una fratellanza universali, che in realtà non ci sono. La vera luce, quella che può dare pace e illuminare il cuore dell’uomo, è solamente Cristo Gesù, il Signore! Egli, rivolto ai Suoi discepoli

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Paura, io?

Chi non ha mai avuto paura nel corso della sua vita? Tutti vengono al mondo con la paura, la nascita di un bambino è accompagnata dal pianto, che testimonia la paura del neonato nel passare da un mondo buio, ovattato e protetto, a uno rumoroso e luminoso. Durante la crescita si avrà disse: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Vangelo di Giovanni 8:12). Gesù disse: “Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo” (Vangelo di Giovanni 9:5) Poi rivolto a coloro che Lo seguivano: “Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” (Vangelo di Matteo 5:14-16). Gesù, con queste parole, volle evidenziare la responsabilità personale di ogni credente di essere testimone in questo mondo di tenebre e di peccato.

attualità

spesso paura: l’incertezza dei primi passi, i primi rimproveri, la paura di un esame, la paura di perdere un’amicizia o di innamorarsi della persona sbagliata, la paura di un incidente... esistono paure che lasciano un solco nella vita, che dimorano indisturbate nel cuore e nella mente di talune persone.

Chi potrà liberare dalla paura? L’apostolo Giovanni scrive nella sua prima lettera: “L’amore caccia via la paura”. Le paure che attanagliano la tua vita possono essere vinte solo dall’amore di Dio.

Essere luce, come credenti, significa che la nostra testimonianza deve essere visibile e non solo udibile: non è sufficiente una testimonianza verbale in un mondo pieno di promesse inadempiute e parole vuote, ma la nostra vita deve parlare più forte delle nostre parole e la nostra condotta essere coerente con l’Evangelo di Cristo Gesù, il Signore. L’Apostolo Paolo disse: “Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose?” (Seconda lettera ai Corinzi 2:14-16).

Oggi il mondo non può vedere Cristo, ma può vedere le membra del Suo corpo, i credenti che vivono quotidianamente una vita che onora Colui che li ha chiamati dalla morte alla vita, dalla schiavitù del male e del peccato alla vera libertà, dal sogno di una vita di illusioni e delusioni alla vera realtà: vivere in Cristo e per Cristo (in corsa) verso il traguardo dell’Eternità con Lui! L’esortazione a tutti i credenti è: “Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute, perché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita, in modo che nel giorno di Cristo io possa vantarmi di non aver corso invano, né invano faticato” (Filippesi 2:14-16). Vincenzo Specchi

l’approfondimento è a pagina 4


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c’è un messaggio per te

Antidoto per l’ansietà L’ansietà può essere definita come uno stato nevrotico che frammenta i pensieri e turba la mente. Inibisce il sonno, interrompe la concentrazione, impedisce la produttività, priva la persona di serenità. Se l’ansietà non viene curata, può avere effetti devastanti. Pensieri disturbati offuscano i ragionamenti e conducono a scelte sbagliate. Lavorare tesi e nervosi diminuisce l’efficienza in ambito produttivo, aumentando lo spreco di tempo ed energia. L’ansietà logora le relazioni tra coniugi, familiari, colleghi e amici. Inoltre, significativi effetti dannosi per la salute non vanno sottovalutati. L’apostolo Paolo scrivendo alla chiesa dei Filippesi offre come antidoto all’ansietà una triplice formula: “Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. Quindi fratelli tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le coste giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatale; e il Dio della pace sarà con voi” (Lettera ai Filippesi 4:6-9). Dal verso scopriamo la formula

proposta dallo scrittore: una preghiera sincera; una mente sana, una vita santa. Molti cercano chi li possa ascoltare; si pagano cifre esose per trovare professionisti con cui parlare delle proprie paure e a cui raccontare i propri problemi. La Bibbia indirizza in primo luogo l’uomo a Dio, la persona che è sempre pronta ad ascoltare il grido del cuore umano. La preghiera è dialogo, si parla con il Padre celeste per mezzo dell’intercessione di Gesù. Con sincerità e spontaneità è possibile gettare i pesi sul Signore il quale ne avrà cura. La mente di tanti non riposa mai, elucubra pensieri di ogni genere, riproducendo momenti vissuti durante la giornata e riproponendo scene e parole spiacevoli, a volte agghiaccianti. Le cose che leggiamo, vediamo e alle quali ci esponiamo influenzano il nostro pensiero. Si permette a troppa “spazzatura” di entrare nella nostra mente! La carta stampata, la TV, internet spesso offrono argomenti, programmi e siti che non fanno altro che inquinare e confondere l’intelligenza. La Sacra Bibbia offre un sollievo per la mente umana. Essa è un archivio che, se consultato, fornisce promesse divine consolanti, consigli preziosi e verità rassicuranti. La Bibbia non è altro che la voce di Dio, che sussurra all’uomo parole di vita, pace e luce;

in chi la medita scompare la confusione e subentrano certezza e chiarezza. Non vi è nulla di più buono, puro e onorevole della Parola di Dio. Purtroppo non sempre si vive in maniera ordinata. Persone ansiose a volte conducono uno stile di vita poco disciplinato, troppo frenetico e altamente rischioso. Alcuni, raggiunta la tanto anelata libertà, vantano di poter fare tutto ciò che vorrebbero; tuttavia rimangano vuoti, insoddisfatti e spaventati dalle vicissitudini dell’esistenza. La pace che Dio offre non si trova in una pastiglia, né si esaurisce in un unico gesto. Bisogna stabilire un rapporto personale con Gesù Cristo, diventare un Suo discepolo e apprendere i sani principi di vita che Egli offre. Cristo disse: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre” (Vangelo di Matteo 11:28, 29). L’ansietà è guarita dove Cristo Gesù regna e governa. D’altronde Egli è il principe della pace. Guerino Perugini


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attualità

Paura, io?

Paura: chi non ha mai avvertito questo sentimento nel corso della sua vita? Tutti gli uomini vengono al mondo con la paura, basti pensare che la nascita di un bambino è sempre accompagnata dal pianto, il quale, oltre ad attivare il sistema respiratorio, testimonia la paura del neonato nel passare da un mondo buio, ovattato e protetto, ad uno rumoroso e particolarmente luminoso. Anche la crescita sarà spesso caratterizzata dalla paura: un rumore improvviso, l’incertezza dei primi passi, le prime cadute, i primi rimproveri, la paura di essere interrogato, la paura di un esame, la paura di perdere un’amicizia o di innamorarsi della persona sbagliata, la paura di un incidente, di un terremoto, di un male incurabile...

Molte di queste col tempo saranno rimosse naturalmente, ma esistono paure che lasciano un solco profondo nella vita dell’uomo, paure difficili da raccontare e da condividere, le quali, proprio per questo, alloggiano indisturbate nel cuore e nella mente di talune persone. UNIVERSALITÀ DELLA PAURA Un moderno dizionario dà la seguente definizione di paura: “Stato d’animo costituito da inquietudine e grave turbamento che si prova al pensiero o alla presenza di un pericolo vero o apparente”. Ogni uomo è soggetto a qualche genere di paura; almeno una vola nella vita teme di ammalarsi, di perdere il posto di lavoro, di assistere alla disgregazione della propria famiglia o ha paura della morte. Dobbiamo altresì riconoscere e confessare che a volte abbiamo paura persino di noi stessi. È importante capire che la nostra paura proviene da una sorgente molto lontana. Capirlo è essenziale, perché può aiutarci a diventare delle persone nuove e senza paura. Al principio Dio creò l’uomo a Sua immagine e lo creò in modo che potesse avere una relazione intima con Lui. Dio incontrava l’uomo la sera nel meraviglioso giardino che aveva piantato per lui, affinché lo abitasse e fosse felice. Il Signore aveva dato all’uomo una compagna e aveva messo a loro disposizione ogni frutto, eccetto


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quello dell’albero della conoscenza del bene e del male. Adamo e Eva, però, disubbidirono a Dio e mangiarono il frutto proibito. Quando Dio li chiamò, come faceva di solito, i due ebbero paura e si nascosero. Adamo disse a Dio: “Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto” (Genesi 3:10). Fino ad allora, non avevano mai avuto paura. Non avevano paura della notte quando calava nel giardino, non avevano paura degli animali che vivevano accanto a loro, non avevano paura di Dio. Il loro peccato determinò la paura e, da quel giorno, il peccato si è esteso a tutti gli uomini e con esso è nata la paura. È così che l’angoscia ha sempre accompagnato l’umanità. L’uomo moderno è pauroso quanto i suoi antenati. A questo riguardo, non vi è alcuna differenza fra l’uomo primitivo e l’uomo civilizzato, fra l’adulto ed il bambino. Per quanto certuni rifiutino di ammetterlo, tutti sono in preda alla paura che si esprime in maniere diverse e con nomi diversi, come depressione o disperazione. Moderni psichiatri riconoscono che una delle cause più comuni di taluni disturbi mentali è la paura e lo conferma l’enorme consumo di farmaci legati alla depressione e all’ansietà. Quante persone restano rintanate in casa per paura dell’imponderabile? La loro abitazione presto o tardi diverrà per loro una prigione, dalla quale usciranno con grande difficoltà. IL CREDENTE E LA PAURA “Quando il faraone si avvicinò, i figli d’Israele alzarono gli occhi; ed ecco, gli Egiziani marciavano alle loro spalle. Allora i figli d’Israele ebbero una gran paura... E Mosè

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disse al popolo: «Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il Signore compirà oggi per voi” (Esodo 14:10,14). Israele, guidato da Mosè, è uscito dall’Egitto, ma il Faraone, con seicento carri, è alle sue spalle, pronto a riportarlo in Egitto per schiavizzarlo nuovamente. Tutto il popolo è giunto in una località chiamata Pi-Achirot, che sembra essere una terribile trappola: di fronte il Mar Rosso, attorno le montagne ed alle spalle gli egiziani che avanzano. Tutto il popolo ha una grande paura. Molte volte anche il credente si trova in simili circostanze. I monti dei problemi riducono la sua visione, il mare delle difficoltà è di fronte a lui e l’eservito delle preoccupazioni è alle sue spalle. Ecco allora che la paura cerca di occupare il cuore. Anche i discepoli ebbero una grande paura: “La barca, già di molti stadi lontana da terra, era sbattuta dalle onde, perché il vento era contrario. Ma alla quarta vigilia della notte Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «È un fantasma!» E dalla paura gridarono. Ma subito Gesù parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!»” (Matteo 14:26-28). I discepoli furono incoraggiati dalle parole di Gesù a restare tranquilli e sereni, infatti di lì a poco la tempesta sarebbe stata sedata. Israele vide il Mar Rosso aprirsi e poté passare a piedi asciutti all’altra riva, per poi vedere le stesse acque richiudersi al passaggio degli egiziani. Questi due avvenimenti ci ricordano che, quando nel nostro cuore si affaccia la paura, Dio è l’unico in grado di scacciarla. LA RICETTA CONTRO LA PAURA Qualcuno ha rilevato l’esistenza di due soli sentimenti: l’amore e la

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paura; di due sole lingue: l’amore e la paura; due sole motivazioni, due sole procedure, due soli quadri di riferimento, due soli risultati: l’amore e la paura. Non afferma che la paura è l’opposto dell’amore, ma parla di ciò che motiva la nostra vita di ogni giorno. L’apostolo Giovanni scrive al capitolo 4 della sua prima lettera: “L’amore caccia via la paura”. Notate che egli non dice come la risposta alla paura sia avere più coraggio: questa potrebbe essere la nostra risposta umana. Per affrontare le tante paure, occorre cambiare il proprio punto focale. Solo Dio, la presenza di Dio, l’amore di Dio, cacciano via la paura: “Il Signore è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? Il Signore è il baluardo della mia vita; di chi avrò paura?...Se un esercito si accampasse contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; se infuriasse la battaglia contro di me, anche allora sarei fiducioso” (Salmo 27:1,3). Gesù ha promesso la Sua pace, grazie alla quale la paura non attecchisce nel cuore dell’uomo: “Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti”, “A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida. Confidate per sempre nel Signore, perché il Signore, sì il Signore è la roccia dei secoli” (Giovanni 14:17; Isaia 26:3,4). Qualcuno un giorno ha detto: “Quando la paura bussa al tuo cuore, lascia rispondere la fede e, una volta aperta la porta, non troverai nessuno”. Le paure che attanagliano la tua vita possono essere vinte se solo ti arrendi nelle mani di Dio: “Nel giorno della paura, io confido in te” (Salmo 56:3). Giovanbattista Bondesan


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La scelta “Chi è l’uomo che teme il Signore? Dio gli insegnerà la via che deve scegliere” (Salmo 25:12) Il giorno di Pentecoste, la festa ebraica della raccolta delle messi, i discepoli erano radunati in una certa sala di sopra, in attesa della promessa del Signor Gesù, che aveva detto loro: “Fra non molti giorni...” (Atti degli Apostoli 2:5). Per la sorpresa dei fatti che stavano accadendo, molte persone si radunarono in quel luogo: quel rumore di vento impetuoso, quel gioioso vocio... Molti sentivano glorificare il nome del Signore, ma altri beffeggiavano i credenti, prendendoli per ubriachi, malgrado non fossero che le nove del mattino. L’apostolo Pietro, allora, alzò la voce e dichiarò che si stava realizzando la promessa di Dio predetta dal profeta Gioele: “Avverrà negli ultimi giorni”, dice Dio, “io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona…”. Detto questo, cominciò ad annunciare Cristo, crocifisso per pagare il debito di ogni peccatore verso Dio, il Quale è risorto, è salito al cielo e ha mandato lo Spiri-

to Santo secondo la Sua promessa. Ascoltando l’invito al ravvedimento, molti cuori furono toccati dallo Spirito di Dio e chiesero ai discepoli che cosa dovessero fare per essere salvati (Atti degli Apostoli 2:37). La necessità di accettare la volontà di Dio È manifesta nella decadenza dei principi morali della società, eppure Dio vuole che ogni persona sia salvata e giunga alla conoscenza della verità (1 lettera a Timoteo 2:4). “Gesù è la Via, la Verità e la Vita” e per esser salvati è necessario conoscere ed accettare Gesù come personale Salvatore. Nessuno va al Padre se non per mezzo di Gesù Cristo (Vangelo di Giovanni 14:6). Il Signore ha affidato il compito di predicare il Vangelo a degli uomini consacrati, ambasciatori che annunciano il regno di Dio e la salvezza in Cristo Gesù. La prima predicazione dell’apostolo Pietro si conclude con questo appello: “Salvatevi da questa perversa generazione” (Atti degli Apostoli 2:40).

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mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no. Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio” (Lettera ai Romani 7:18,19). La volontà di Dio non è una sfilza di regole, ma è una libera scelta. I samaritani all’annuncio della verità fecero una scelta e ci fu una conseguenza. Scegli la volontà di Dio La donna che incontrò Gesù La volontà di Dio non è una al pozzo di Giacobbe compresfilza di regole, ma è la dimose che Egli era il Messia e, senza strazione dell’amore di Dio. vergogna, tornò ad annunciaNell’Antico Testamento fu data la Legge che sanciva i casi re a tutti che aveva incontrato il Signore: “Venite, venite a vededi morte. re ho incontrato il Messia… Poi, Gesù ha dato un comandamento nuovo, il comandamen- dopo che furono andati a Lui, i to dell’amore, verso Dio prima samaritani credettero al Signore, quindi dissero alla donna: «Non e poi verso il prossimo, insegnandoci così ad amare anche è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi. noi stessi abbiamo udito e sapLa volontà di Dio non è una sfilza di regole, ma è vera liber- piamo che questi è veramente il tà. “Voi conoscerete la verità e la Salvatore del mondo» (Vangelo verità vi renderà liberi (Vangelo di Giovanni 4:6-42). Dio ti chiama! Apri a Lui il di Giovanni 8:32). tuo cuore e ricevi salvezza e viCi sono persone che si sforta eterna in dono! zano di compiere opere meriNon aspettare, scegli di fare tevoli di lode, ma le cronache spesso rivelano come poi, sotto, la volontà di Dio! Potrai collale cose non siano sempre come borare con Lui, affinché anche altri che sono ancora perduti appaiono. L’apostolo Paolo mette in evi- ricevano l’annuncio della Buona Notizia del Vangelo della denza quanto sia difficoltoso per gli esseri umani mettere in Grazia in Cristo Gesù! Qual è la tua scelta? pratica i buoni principi: “DiGuerino Boscariol fatti, io so che in me, cioè nella Purtroppo molti, davanti alla decisione richiesta, vacillano, come accadde per il giovane ricco presentato nel vangelo di Marco (10:17-30) che aveva troppi interessi per fare la scelta giusta. Ma coloro che scelgono Cristo non saranno lasciati soli: “Io, dice il Signore, vi manderò un altro Consolatore” (Vangelo di Giovanni 14:12-16).

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Radioevangelo: la buona notizia in tutte le case Radio Evangelo trasmette programmi di edificazione e musica cristiana in varie zone di Italia a carattere locale. Ecco l’elenco delle emittenti locali, alcune delle quali si possono anche ascoltare online dal sito www.assembleedidio.org EMILIA ROMAGNA Bologna 88,450 Mhz e 88,300 Mhz, Rimini 95,00 Mhz LAZIO Roma 101,700 Mhz, Colleferro 107,500 Mhz, Rieti 101,950 Mhz, Latina Sonnino 93,500 Mhz, Frosinone 89,300 Mhz, Sora 89,400, Cassino 89,300 Mhz, Atina 102,800 Mhz, Isola Liri 101,400 Mhz ABRUZZO L’Aquila Valle di Roveto 92,600 Mhz CAMPANIA Napoli 102,800 Mhz, Monte Faito 102,800 Mhz, Avellino Casalbore 96,300 Mhz, S.Angelo dei Lombardi 91,200 Mhz, Salerno Atena Lucana 88,400 Mhz, Benevento Ponte 88,800 Mhz CALABRIA Reggio Calabria 107,700 Mhz, Melito Porto Salvo 104,300 Mhz, S. Lorenzo Superiore 101,700 Mhz, Palizzi 104,800 Mhz, Ardore Marina 88,800 Mhz, Crotone Isola Capo Rizzuto 104,900 Mhz, Caccuri 107,400 Mhz, Catanzaro Monte Pero 90,500 Mhz, Striano 106,300 Mhz, Satriano Centro 95,00 Mhz PUGLIA Bari 91,500 Mhz, Gravina di Puglia 103,500 Mhz. BASILICATA Matera 98,300 Mhz e 93,00 Mhz, Taranto Ginosa 102,300 Mhz SARDEGNA Cagliari 101,750 Mhz SICILIA Catania 91,00 Mhz, Macchia di Giarre 93,800 Mhz, Praino di Milo 93,400 Mhz, Acireale 92,500 Mhz, Acireale Piano D’Api 92,800 Mhz, Messina 99,00 Mhz, S’Agata di Militello 88,250 Mhz, Naso 91,200 Mhz, Forza D’Angrò 87,500 Mhz, Trapani Erice 103,00, Salemi 98,900 Mhz, Caltanissetta Gela 104,200 Mhz, Agrigento Raffadali 98,500 Mhz, Palermo Misilmeri 99,500 Mhz.


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io so in Chi ho creduto

Nella mia vita c’era quasi tutto Mi chiamo Angela e ho 29 anni, fino a 3 anni fa avevo una vita normale. Ero cattolica non praticante, andavo in chiesa alle feste comandate e ai matrimoni. Nella mia vita c’era quasi tutto: amici, una famiglia unita, un armadio pieno di vestiti, un marito… Pensavo che la mia esistenza fosse buona, ero convinta che quella fosse la vita che spettava a tutte le persone normali. Tutto questo fino al momento in cui Dio si è rivelato entrando nella mia vita piano piano, ma rivoluzionandola del tutto. Tutto è iniziato quando mia nonna, una credente evangelica, si è ammalata gravemente nel 2007. Vedevo che in casa mia stava accadendo qualcosa di terribile che non avevo mai vissuto prima. Si avvicinava la morte di qualcuno che per me era molto importante e non potevo accettarlo. Quasi tutti i giorni venivano a trovarla delle credenti della comunità evangelica che ci incoraggiavano, ci

esortavano e ci invitavano a pregare, a rivolgerci al Dio vivente che può ogni cosa. Decisi di provare a rivolgermi a Lui e, man mano che il tempo passava, sentivo nel mio cuore che quella era la strada giusta. Mi rendevo conto che, ogni volta che entravo nella mia stanza per pregare, accadeva qualcosa di veramente bello! Dio mi consolava, toglieva in un attimo la disperazione dal mio cuore, sostituendola con una pace profonda. Purtroppo, persò, anche se nel mio cuore Gesù si faceva sempre più spazio, io ero sempre e comunque presa dai vizi che il mondo propone, come il fumo. A me piaceva fumare e non avevo mai pensato di smettere, oltretutto non in quel momento! Ma Dio metteva sempre di più nel mio cuore un peso, come se ogni volta che accendevo una sigaretta Lo stessi tradendo. Non potevo più sopportare questo peso, nonostante il mio vizio fosse ben radicato! Per me Dio stava diventando davvero indispensabile e perciò decisi di

fare la mia prova con Lui. Decisi di parlarGli e dirGli che io mi sarei impegnata a non fumare più se Lui mi avesse aiutato togliendomi definitivamente la voglia di farlo. Così feci e, davvero, così fu! Per i giorni successivi non mi sembrava vero che Dio mi avesse ascoltato e preso in parola! Visto il successo di quella richiesta, pensai di chiedere al Signore di liberarmi ancora, questa volta dall’uso di psicofarmaci che assumevo ormai da un paio d’anni per vivere senza attacchi di panico. Anche per quella richiesta Dio fu fedele e mi guarì dandomi l’opportunità di seguirLo liberamente, senza il peso di medicinali. Stentavo quasi a crederlo: in un paio di mesi Dio mi aveva liberato completamente da due grandi schiavitù. Il Signore ha aggiunto, poco per volta, qualcosa di Suo nella mia vita. Ho sempre sofferto la mancanza di vere amicizie e del continuo chiedevo a Dio di fare qualcosa, di provvedere.

Gesù mi ha donato Se Stesso, si è messo a mia disposizione, è presente in ogni momento, non si stanca di ascoltarmi, di incoraggiarmi e consolarmi. Ma Dio non si è limitato a questo! Lui, che conosce le nostre debolezze e i nostri bisogni, ha creato dei bellissimi legami fraterni con alcune credenti della comunità. Tra noi c’è un amore sincero, fraterno: solo Dio può creare queste bellezze! Sono passati tre anni da quando ho conosciuto il Signore e non posso più fare a meno di Lui. Sono stati anni belli anche se duri perché le prove si sono susseguite senza sosta, ma il Signore non mi ha lasciata mai sola! Le prove non sono finite, anzi anche adesso attraverso il fuoco, ma sono certa che al momento giusto Dio interverrà. Tengo sempre nel cuore una delle tante promesse che Dio mi ha fatto: “Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché io sono il Signore, il tuo Dio, il Santo d’Israele, il tuo Salvatore” (Isaia 43:2-3). Dio ha benedetto la mia vita in modo straordinario e domenica 10 ottobre ho testimoniato pubblicamente della salvezza in Cristo con il battesimo per immersione. Sono felice di poterLo servire con tutto il mio cuore! Spero e prego che questa mia testimonianza sia di incoraggiamento a quanti desiderano le stesse benedizioni da Dio. Angela

Cristiani Oggi - nel prossimo numero: Scorciatoie - Per prenotare copie aggiuntive telefonate allo 049.605127 o inviate un fax allo 049.612565 Cristiani Oggi - Mensile delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia”.  Direttore Responsabile: Vincenzo Specchi. Comitato di Redazione di Cristiani Oggi - Risveglio Pentecostale: Vincenzo Specchi (sostituto del presidente ex officio), Salvatore Esposito, Lorenzo Framarin, Domenico Modugno, Elio Varricchione. Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Tel. 049.605127, fax 049.612565

e mail: cristiani.oggi@assembleedidio.org Registrazione: n.12/82 del 7/1/1982 Tribunale di Roma Versamenti sul c/c postale n.72198005 intestato a: Cristiani Oggi, Via Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Stampa: Cooperativa Tipografica Operai srl Vicenza La pubblicazione, distribuita a membri e simpatizzanti delle Chiese Cristiane Evangeliche A.D.I., è sostenuta da offerte volontarie.

In conformità al D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati personali, la Redazione di Cristiani Oggi garantisce l’assoluta riservatezza di quelli di cui è in possesso. Inoltre assicura i lettori che i loro dati personali sono custoditi in un archivio elettronico presso la sede del giornale e verranno utilizzati soltanto per inviare la corrispondenza relativa a Cristiani Oggi. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente i loro autori. I manoscritti non pubblicati non si restituiscono.

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