Chartae collettiva di incisione

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CHARTAE COLLETTIVA D’INCISIONE


CHARTAE COLLETTIVA D’INCISIONE

DAL 09 AL 16 MAGGIO 2015


CHARTAE COLLETTIVA D’INCISIONE DAL 09 AL 16 MAGGIO 2015 MANSOURCING SPAZIO CONTEMPORANEO VIA ACQUANUOVA 244 CALTAGIRONE (CT) CURATORE SALVO LIGAMA TESTO IN CATALOGO LIBORIO CURIONE FOTO PROPRIETA’ DEGLI AUTORI IMPAGINAZIONE DEMETRIO DI GRADO CONTATTI: ASSOCIAZIONEMANSOURCING@GMAIL.COM MANSOURCING.WIX.COM/SPAZIOCONTEMPORANEO FACEBOOK.COM/ASSOCIAZIONEMANSOURCING


CHARTE In questa mostra si presentano opere su carta realizzate dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania nei laboratori di Grafica. È grazie alla carta nata nel 280 a.C. che la trasmissione del sapere non fu solo appannaggio delle classi aristocratiche, ma dell’intera popolazione. Dalla stampa dei libri alla stampa di opere grafiche. Dall’analfabetismo imperante si passò ad una conoscenza acquisita non per trasmissione (cultura orale) ma per apprendimento (cultura chirografica). L’uso e le trasformazioni industriali della carta sono quelle che hanno permesso un’evoluzione della Grafica dal piccolo medio formato al grande formato. Non è la storia della carta che ci interessa in questa sede ma come questa ha permesso lo sviluppo dell’incisione e come su questa disciplina si sono verificate una serie di teoremi intellettuali che hanno distinto e continuano a distinguere la realizzazione dell’opera grafica. Ognuna di queste è legata al tempo in cui è nata ma ci consente di conoscere e di analizzare come storici ed artisti hanno vissuto i problemi legati alla tecnica grafica. Nel suo discorso preliminare nel libro “Memorie spettanti alla storia della calcografia” Leopoldo Cicognara fa questa affermazione “…È quando si dice imprimere negli scritti il marchio del proprio secolo, non vuolsi già intendere che gli errori od i vizi della età debbono formare il carattere distintivo degli scrittori, poiché l’umana specie non pone soltanto il segnale dei tempi col mezzo dei difetti, ma imprime ben anche una più utile e più visibile caratteristica colle virtù, colla scienza col debellamento della superstizione e dell’ignoranza…”. Continua dicendo che “Le cognizioni umane percorrono come ogni altra cosa il loro stadio, camminano nella loro orbita, non ritrocederanno più mai senza sconvolgimento del globo, né abbiamo a temere più certamente la caligine dei secoli barbari dopo l’invenzione della stampa, e l’immenso perfezionamento dello spirito umano” Certo estrapolare una frase, un periodo da un contesto non sempre da la possibilità di interpretare il giusto significato delle stesse, ma ci consente di non leggere il testo nella maniera restrittiva così come spesso viene


fatto. Il Cicognara è legato al contorno così come chiaramente rimprovera a chi fra quella scuola copiosa d’artisti legati non ai fieri contorni e larghi tocchi, ma ponevano più attenzione ad intagliare in minuziosissime porzioni di spazio intere storie allontanandosi dal fuoco divino del pensiero, dell’espressione, usurpata dal freddo e dal meccanico gesto che non lascia altro che la sterile ammirazione di se stesso e la più servile delle virtù, la pazienza. Interpretando tutto ciò come il desiderio di chi vorrebbe far sì che l’incisione ritornasse ad essere lo strumento che ha permesso la divulgazione dell’arte, riproducendo le opere, così che queste potessero essere viste da tutti; ed è ancora uno strumento di comunicazione artistica, basti pensare che nel disegno prima e nell’incisione dopo gli artisti verificavano le proprie idee sullo spazio, sulla forma, sulla luce, dovrebbe essere più facile capire perché il Cicognara era più votato al segno-contorno, e non alle fatiche della pazienza. Rileggendo ora e reinterpretandolo possiamo solo che essere d’accordo con Lui che la virtù, la scienza e il debellamento della superstizione e dell’ignoranza si possono tradurre in volontà di apprendimento tecnico didattico della storia, scienza e conoscenza del fare, abbandono e superamento della superstizione e dell’ignoranza per legarsi all’espressione contemporanea. Abbiamo abbandonato l’idea che l’incisione è solo un mezzo di traduzione di altri linguaggi, certo è anche questo, ma nei laboratori di Grafica dell’Accademia di Belle Arti di Catania dopo l’apprendimento storico delle discipline tecniche si lavora ricercando processi tecnici che meglio realizzano e producono le opere di ogni singolo allievo. Partendo dall’idea che la manifestazione del segno è espressione soggettiva e che quindi s’interviene sulla lastra, in maniera diretta o indiretta all’interno della superficie, o aggiungendo materiale confacente sopra la superficie, il risultato sarà sempre diverso per ogni tipologia di lavoro. Elemento fondamentale è il segno ed è a questo che questi giovani allievi-artisti affidano le proprie intenzioni intellettuali rendendo l’opera grafica specchio sensibile del proprio sentire. Liborio Curione


MELANIA ABATE NOEMI AMATO TIZIANA ALBERGHINA MICHELE PIO BARBAGALLO SONIA BENVENUTO GIUSEPPE CALDERONE EMANUELE COSTANTE ALESSANDRO COSTANZO LIBORIO CURIONE SEBASTIANO FERRARO

MICHELA GIUFFRIDA LUCA INDACO PATRIZIA LEONARDI SALVO LIGAMA MASSIMILIANO MARZO SERENA MARINO MANUELA PANEBIANCO FEDRA PARISI ALFIO PENNA SIMONE PITROLO GENTILE

PIERLUIGI PORTALE FILIPPO PULVIRENTI ASIA ROMANIUK GABRIELE RAIMONDO GIOVANNA RUGGIERI FEDERICO SEVERINO GIUSEPPE STISSI GIUSEPPE TRINGALI IVANA TROPEA NUNZIO URZI’



Melania Abate “Natura morta� 2015 Xilo 50x70


Tiziana Alberghina “Intime Visioni” Punta secca 35 x 45


Noemi Amato “Luana” Xilo 70 x 50


Michele Pio Barbagallo “Senza Titolo” 2015 Calcografia 50x70


Sonia Benvenuto “Orizzonti riflessi� 2015 Calcografia 50x70


Giuseppe Calderone “Exit Human” 2010 Linoleumgrafia 70x50


Emanuele Costante “Ibiscus” 2015 Xilo 70x50


Alessandro Costanzo “Riflessioni “ 2014 Calcografia 50x70


Liborio Curione “Genesi - La Terra “ Stampa su fondino materico 40x30


Michela Giuffrida "Tracce" 2011 Acquaforte su collage 35x50


Sebastiano Ferraro "Sono un capitolo senza titolo" 2013 Calcografia 38 x 44


Luca Indaco “Ma-donna 2014” Calcografia 70x100


Patrizia Leonardi “Composizione con fiore rosso� 2015 Xilo 70x50


Salvo Ligama “Lunae” 2014 Collograph 50x70


Massimiliano Marzo “Cassette n.12� 2009 Maniera a matita 50X70


Serena Marino “Studio di donna” 2015 Xilo 50x70


Manuela Panebianco “Ofelide� 2015 Calcografia 50x70


Fedra Parisi “Senza titolo” Xilo 50x70


Alfio Penna “Elementi e segno” 2015 Xilo 70x50


Simone Pitrolo Gentile “Lunaroli” Acquatinta 20x30


Pierluigi Portale “Speranza naufragata� 2014 Calcografia 50x70


Filippo Pulvirenti “Senza Titolo” 2015 Calcografia 50x70


Asia Romaniuk "Pace e libertĂ " 2015 Linoleumgrafia 70x100


GAB_el Gabriele Raimondo "Prunus Calculata" Acquaforte 50x35 .


Giovanna Ruggieri “Frenesia” 2014 Xilografia 50x70


Federico Severino “Luce del Lampione” 2015 Xilo 70x50


Giuseppe Stissi “ Un Viaggio 2015� Libro D'artista; Xilografia, Collograph, Stampa A Secco, 25X35 chiuso, aperto misure variabili.


Giuseppe Tringali “Levriero Afgano” Punta secca 70x50


Ivana Tropea “Natura morta con cesto rosso� 2015 Xilo 50x70


Nunzio Urzi' “Quel che resta del cielo” 2014 Calcografia 70x50


MANSOURCING SPAZIO CONTEMPORANEO VIA ACQUANUOVA 244 – CALTAGIRONE (CT) MAGGIO 2015


AccademiaBelleArtiCatania



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