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All A scopertA del VAldobbiAdene prosecco superiore docG nettAre deGli dei

Un vino, il suo territorio. E’ la storia del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e delle sue colline, “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”, dove l’uomo, in un ambiente difficile, ha dovuto e saputo, per secoli, adattarsi. Il sito, dal 2019 patrimonio Unesco, comprende la fascia collinare in provincia di Treviso che da Valdobbiadene si estende fino a Conegliano e a Vittorio Veneto.

Un vino – che a ragione può essere definito “nettare degli Dei”! – che sale sempre più in alto. In una magnifica vetrina, addirittura al Lagazuoi Expo Dolomiti, a 2732 di altezza, all’interno dello storico omonimo rifugio sopra Cortina. Ben 26 aziende, associate al Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, hanno aderito al progetto.

Un gemellaggio simbolico, considerato che sia le colline del Prosecco che i Monti Pallidi, le magnifiche Dolomiti sono Patrimonio dell’Umanità. Entrambi i siti condividono il concetto di verticalità: i vigneti, coltivati su versanti ripidi, una sorta di “viticultura eroica”. In parallelo alle pareti scoscese delle cime montuose che al tramonto si tingono di rosa.

Un felice connubio: le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono caratterizzate da una particolare conformazione geomorfologica costituita da una serie di rilievi irti, intervallati da piccole valli parallele tra loro. Infatti nei secoli i vignaioli hanno dovuto affinare le tecniche agricole creando i ciglioni, particolari tipologie di terrazzamento, che utilizzano la terra al posto della pietra poiché questa contribuisce alla solidità dei versanti e riduce l’erosione del suolo.

Non a caso proprio a Conegliano, già nel 1876, è stata aperta la prima scuola enologica italiana, l’Istituto Cerletti. In questa terra, che ancora oggi è limitata a quindici Comuni – val la pena di ricordarli tutti: Conegliano, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Susegana, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Miane, Vidor e Valdobbiadene - nasce lo straordinario Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Provare per credere: una gita o un weekend con degustazione sono d’obbligo.

LE TRE DENOMINAZIONI

Conegliano Valdobbiadene è il cuore pulsante di un’area molto più vasta che rappresenta l’intero mondo del Prosecco, un variegato panorama di natura e sapori che comprende le tre denominazioni: il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, l’Asolo Prosecco Superiore DOCG e il Prosecco DOC. Tutte e tre corrispondono a territori diversi per estensione e aspetto paesaggistico. La complessità della produzione del Prosecco e le differenze tra denominazioni sono rappresentate da una piramide ideale: alla base troviamo il Prosecco DOC, prodotto in un territorio molto ampio (nove province tra Veneto e Friuli Venezia Giulia); nella parte centrale si posiziona l’Asolo Prosecco Superiore DOCG e, al vertice, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

Il vino spumante prodotto sulle colline tra Conegliano e Valdobbiadene rappresenta l’espressione della miglior qualità del Prosecco. Sempre quest’ultimo raggiunge le posizioni più alte con le raffinate selezioni del Rive e, al vertice, con il Superiore di Cartizze DOCG, “Grand Cru” del Conegliano Valdobbiadene.

La mia passione per iL vino nasce con me, mio padre e’ di casTaGneTo cardUcci, i miei nonni avevano Un risToranTe aLL’eLba, si pUò dire che in famiGLia siamo cresciUTi con iL fiasco in mano.

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