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É primavera ed è tempo di gravel

È davvero una nuova categoria di biciclette che completa definitivamente l’offerta per chi ama pedalare o è solo l’ennesima azione di marketing del mercato? La moda delle gravel è recente e ha avuto una crescita notevole di considerazione e di vendite nel periodo della pandemia quando mezza Italia, grazie ai bonus, si è comprato una bici nuova. Le gravel sono quelle bici “da corsa” con un telaio un po’ più morbido e soprattutto pneumatici un po’ più larghi rispetto ai modelli da strada e sono adatte per pedalare sull’asfalto ma soprattutto su sterrati e strade bianche, dove sono meno confortevoli rispetto ad una MTB ma dove si possono tenere velocità ben superiori. Chi sceglie una gravel - o ovviamente anche il suo modello corrispondente a pedalata assistita - sceglie un po’ di fighettismo e di velocità sacrificando un (bel) po’ di comodità. La gravel è legittimamente il mezzo ideale con cui fare le proprie vacanze in bici, agganciando almeno un paio di borse ad hoc, sicuri

Di Enrico Corno

il rugby di poter viaggiare su qualsiasi tipo di strada, più o meno disastrata. Quale territorio del resto è più adatto alla pratica della gravel rispetto alle Colline Moreniche del Garda, dalla Ciclabile del Mincio in giù? E quale bicicletta è più adatta rispetto alla nuova LaPierre Pulsium All Road 5.0? Il telaio in carbonio è realizzato anche grazie ad un elastomero detto “SAT (Shock Absorption Technology)” che ha una capacità superiore di assorbire le vibrazioni a bassa frequenza e migliorare il confort sulle lunghe distanze. Le stesse geometrie del telaio sono state pensate per questo. Il manubrio in alluminio ha una apertura di 16 gradi e la parte superiore piatta per una migliore presa anche sui sentieri sterrati mentre le ruote hanno cerchi larghi, compatibili tubeless. La trasmissione meccanica è una Shimano GRX RX600, il passaggio dei cavi è interno (www.lapierrebikes.com).

Il torneo riservato alla categoria Under13 e dedicato al mitico pilone azzurro scomparso nell’aprile 2021 si terrà il 13 e il 14 maggio al Payanini Center.

Un torneo nel nome di Massimo Cuttitta a livello internazionale, come era il livello del suo gioco.

Un torneo che è il segnale di una volontà concreta di fare sport con la stessa programmazione, competenza e passione che Massimo Cuttitta ha saputo portare ovunque abbia lavorato.

Per questo il motto del torneo è una frase che Massimo Cuttitta diceva spesso: «Divertirsi per avere successo».

L’evento è stato ideato da Sergio Ghillani, ex pilone e caro amico di Massimo Cuttitta.

(08/10), Mazara del Vallo – Trapani (15/10) e infine Roma (22/10), tappa conclusiva del tour. Il Gruppo San Donato supporta da anni StraWoman, un’occasione per ricordare a tutte le donne l’importanza della salute, di adottare una corretta alimentazione e praticare un’attività fisica costante. Gli istituti ospedalieri bresciani, che sul territorio sono punto di riferimento per la cura e il benessere, sono sponsor della manifestazione, in un anno così fondamentale per la città. La quota di iscrizione è di 13 euro e comprende t-shirt tecnica, bag e pettorale gara, medaglia di partecipazione, ristoro finale, gadget offerti dai partner dell’evento, assicurazione gara e assistenza medica.

Assieme a lui c’è anche il fratello di Massimo, Marcello Cuttitta, storica ala della nazionale e attuale recordman di mete segnate in azzurro.

Alla prima edizione del Challenge Cuttitta, giocata l’anno scorso a Parma, hanno partecipato 40 società con oltre 700 ragazzi, 300 tecnici e migliaia di genitori che hanno supportato i giovani atleti provenienti da tutta Italia, assieme a una nutrita delegazione scozzese.

Quest’anno sarà il Payanini Center di Verona a ospitare l’invasione dei rugbisti Under 13 e a celebrare assieme a loro la memoria di Massimo Cuttitta, con una grande festa fatta di valori ovvero rispetto, amicizia e rugby.

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