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PINACOTECA DELL'ORATORIO DI SANTA MONICA DI CARASSAI

L’interno del luogo di culto è attualmente adibito a piccola raccolta di opere d’arte provenienti dalle chiese sparse nel territorio comunale. La modesta qualità pittorica delle tele, aggravata dallo stato di conservazione, induce a ritenere questi lavori espressioni di ambito locale più attente alle esigenze di culto o alle richieste iconografiche della committenza che a valori artistici. La sala ha tetto a vista e un unico altare posto sul fondo. Esso è in stucco decorato a tempera su fondo bianco, due colonne poggianti su basamento sostengono un timpano spezzato con al centro l’immagine della Vergine ed il Bambino.

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PINACOTECA OPERE - PARETE SINISTRA

Crocifisso e Santi

Opera di un pittore anonimo della scuola dei fratelli De Magistris (metà del XVII secolo); la rappresentazione è dominata dalla figura del Cristo, ai piedi del quale compare la Maddalena che abbraccia la Croce. A sinistra si dispongono San Filippo Neri inginocchiato in abiti sacerdotali e Sant'Antonio abate in abito pontificale con la mitra ed il bastone pastorale; a destra figurano San Lorenzo vestito di dalmatica rossa ed un santo vescovo, forse San Barnaba. Questa è un’altra pala d’altare proveniente dalla chiesa di S. Filippo Neri, costruita fra il 1631 ed il ’32. L’opera mostra alcune incongruenze che fanno ipotizzare delle ridipinture a livello della croce, mentre la figura di Maria Maddalena è condotta in modo ripetitivo e legnoso, le pieghe della manica vengono trattate in modo tale da far pensare a un successivo intervento. Nello stesso modo sono disegnate le testine degli angeli e quella massa densa e cotonosa di nuvole in cui sono avvolte.

PINACOTECA OPERE - PARETE SINISTRA

Vergine col Bambino

Realizzata da autore ignoto nel XVI secolo, proviene dalla chiesa di San Pietro, sita all’interno della Rocca di Montevarmine. Nella parte bassa del dipinto, San Michele Arcangelo tiene legato Lucifero con una catena; ai lati sono visibili Sant’ Antonio da Padova (a sinistra) e Sant’ Antonio abate (a destra).

PINACOTECA OPERE - PARETE SINISTRA

San Giacomo apostolo

Rappresentato da Gioacchino Antonelli nel 1710 col bastone viatorio nella mano destra ed il viso espressivo rivolto verso l’alto.

Opera eseguita nel XVIII secolo da un pittore di scuola locale ispirato dallo stile di Guido Reni. L'immagine è racchiusa entro una cornice lignea di forma ovale, elevata da un supporto intagliato.

S.Barnaba apostolo tra i SS. Lorenzo ed Eusebio prete

Tela realizzata, secondo la tradizione locale, dal carassanese Giuseppe Vincenzini nel XVIII secolo. Una tela che merita attenzione. Sulla tradizione locale si basa l'attribuzione, proposta da Crocetti, al pittore carassanese Giuseppe Vincenzini. La tela in origine era collocata nella chiesa di S. Lorenzo presso l’altare dedicato a S. Eusebio. Davanti ad un colonnato sono disposti frontalmente i tre santi di cui al centro, benedicente ed in abiti pontificali, S. Barnaba patrono di Carassai, mentre ai lati S. Lorenzo, in dalmatica rossa e palma del martirio, e a destra S. Eusebio con pianeta ed un libro che rappresenta la copia dal vangelo di Matteo trascritta dal santo.

Sant'Anna e Maria bambina

Dipinto attribuito ad un pittore anonimo di scuola locale operante nella prima metà dell’Ottocento.

La traslazione della Santa Casa di Nazareth

La pala d’altare che rappresenta la traslazione della Santa Casa di Nazareth, sul cui tetto siede la Vergine con il Bambino Gesù sulle ginocchia, è seduta sul tetto della casa di Nazareth trasportata da una teoria di angioletti.; nella parte bassa compaiono Sant'Agostino in abiti pontificali (a sinistra) e Santa Monica in abiti monastici (a destra) che stringe un Crocefisso. Fra i due, in lontananza, piccoli borghi che misurano la distanza fra il primo piano e lo sfondo montagnoso.

La tela, ascrivibile alla prima metà del XVII secolo, è stata attribuita ad un artista locale influenzato dal manierismo di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, che risiedette nella Marca dal 1605 al 1616. La tela costituiva la pala dell’altare dedicato alla Madonna di Loreto, presso la chiesa di S. Lorenzo, e venne trasferita nell’oratorio di S. Monica in occasione della cerimonia di benedizione del luogo, per cui possiamo senza dubbio indicare gli ultimi anni del XVII secolo come la data post quem dell’opera.

PINACOTECA OPERE - PARETE DI DESTRA

San Francesco da Paola

San Francesco da Paola è un dipinto nel 1770 dal fermano Traiani. Un Santo dalla vita avvolta da un'aura di soprannaturale.

Nacque a Paola (Cosenza) nel 1416 da genitori in età avanzata devoti di san Francesco, che proprio all'intercessione del santo di Assisi attribuirono la nascita del loro bambino. Di qui il nome e la decisione di indirizzarlo alla vita religiosa nell'ordine francescano.

Il giovane lasciò il convento e proseguì la sua ricerca vocazionale con viaggi e pellegrinaggi. San Francesco da Paola fu eremita e fondò l’Ordine dei Minimi in Calabria, prescrivendo ai suoi discepoli di vivere di elemosine, senza possedere nulla di proprio né mai toccare denaro, e di mangiare sempre soltanto cibi quaresimali. Chiamato in Francia dal re Luigi XI, gli fu vicino nel momento della morte. Morì a Plessy presso Tours, celebre per la sua austerità di vita.

Madonna della cintura con Sant’Agostino e Santa Monica

Opera realizzata nella prima metà del XVII secolo, forse dalla stessa mano a cui si deve la tela conservata nell’altare maggiore. In alto sono visibili la colomba, simbolo dello Spirito Santo, e dieci angioletti. Al centro figurano la Vergine — seduta mentre sorregge il figlioletto nudo con un ginocchio — e San Giovannino. A sinistra compare S. Agostino, a destra S. Monica che sta ricevendo la cintura dalla Madonna. Questa tela era collocata presso l’altare di S. Monica nella chiesa di S. Lorenzo. L’iconografia, cara agli Agostiniani, è legata all’episodio presente nei testi apocrifi e poi riportato nella Leggenda Aurea da Jacopo da Varazze: Maria prima di morire avrebbe richiamato a sé tutti gli apostoli ed avrebbe donato a Tommaso la sua cintura. L’autore della tela divide la scena in due momenti: da un lato la Madonna che porge la cintola a S. Monica, dall’altro S. Agostino rivolto agli astanti sembra presentare al mondo il Cristo benedicente posto in braccio alla Vergine. In alto angeli osservano la scena assieme al S. Giovannino in parte dietro la Madonna. Crocetti ne attribuisce la paternità ad un artista locale influenzato dal manierismo di Cristoforo Roncalli.

Cristo Pantocratore, San Pietro apostolo e San Paolo apostolo

Tre dipinti del XVII secolo attribuibili a fra” Lorenzo Bonomi da Ripatransone (1603-1666). Le tre rappresentazioni sono inserite in altrettante piccole cornici che costituivano l’ornato del lato superiore di una cornice ben più grande, attualmente conservata nella chiesa di San Lorenzo.

Dipinto collocato sulla parte destra della controfacciata, realizzato nel 1710 dal fermano Gioacchino Antonelli e raffigurante San Pietro apostolo con la barba ed i capelli riccioluti e lo sguardo vivo e pensoso.

PINACOTECA OPERE - PARETE SINISTRA

San Pietro apostolo

PINACOTECA OPERE - PARETE DI DESTRA

San Paolo apostolo

Il secondo: il dipinto raffigura San Paolo apostolo. Proviene dalla Collegiata. Realizzato nel 1710. Autore Gioacchino Antonelli.

Furono corrisposti all'autore 32 scudi per 16 dipinti.

OPERE - PARETE DI DESTRA

PINACOTECA OPERE - PARETE DESTRA

Il Redentore

Opera di Gioacchino Antonelli (1710) nella quale Gesù è raffigurato coi capelli alla nazarena ed un’ampia scollatura nelle vesti.

Statua di Santa Monica recante una cintura nella mano destra

II manufatto in legno, raffigurante Santa Monica nelle tradizionali vesti monacali, è attestato dagli inventari dei secondo decennio del Settecento; presumibilmente fu scolpito fino dal periodo della costruzione della chiesa e certamente era presente allorché essa venne benedetta dal cardinale Baldassarre Cenci nel 1699. La statua è contenuta in una elegante credenza di abete collocata sulla parete destra della chiesa. Anche la detta credenza viene attestata dagli Inventari del primo Settecento. E’ ignota la mano dell’autore dell'immagine; si può considerare di discreta fattura sia per l’espressione del volto che per il panneggio ben delineato.

OPERE - PARETE DI DESTRA

Crocifissione

L'ultimo dipinto visibile lungo la parete destra consiste in una Crocifissione della fine del XVI secolo, il cui stato di conservazione risulta essere piuttosto scadente. Infine, alla sinistra del portale, è posizionata una tela con San Paolo apostolo realizzata nel 1710 dal fermano Gioacchino Antonelli.

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