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2
Se ti aiuto a vivere allora vivo anch’io
INTRODUZIONE
1
Don Davide Schiavon
IDENTITÀ
5
BRANO DEL VANGELO
17
Un cammino di carità alla luce di Giovanni
CAPITOLO 01
20
Lo stare con
CAPITOLO 02 Lo sguardo che orienta alla Libertà
CAPITOLO 03
34
50
La sequela che dà senso alla vita
CAPITOLO 04 In ascolto dei desideri profondi
CAPITOLO 05 Fare esperienza dell’Amore
CAPITOLO 06 Rimanere ed abitare il cuore dell’umanità
CAPITOLO 07 La Carità è condivisione, è condurre a Cristo
CAPITOLO 08 Un Amore che rinnova e che svela il proprio nome
BILANCIO ECONOMICO
56
64
78
88
102
108
Dati economici 2013
COME SOSTENERE CARITAS TARVISINA Il sostegno è l’incontro tra la fragilità e l’amore
118
di
paludi della marginalità e
Diocesana
dell’esclusione sociale; è
non è un documento
il sangue di chi sente che
amministrativo che ha
il
come obiettivo quello di
imprigiona
ribadire e far conoscere,
speranza e fa scivolare
come dal punto di vista
nella rassegnazione di una
economico,
sopravvivenza sterile.
Il
bilancio
una
sociale
Caritas
il
capitolo
gelo
dell’indifferenza la
propria
relativo ai poveri risulta
È il colore della sofferenza
essere sempre in passivo.
che segna il cammino di molti uomini e di molte
È uno strumento che vuole
donne,
aprire i cuori e la mente
nel
alla
con l’anelito di una vita
riflessione,
affinché
che
buio
brancolano
delle
povertà
vera
migliore, di una speranza
rivoluzione culturale ed un
viva. Ma è anche il colore
autentico rinnovamento dei
della passione per la vita
cuori.
e per l’uomo. È l’Amore
si
concretizzi
un
che dà senso ad ogni Il rosso non può essere
piccolo frammento della
solo il colore con cui si
vita e che si dona senza
evidenziano le passività
misura affinché cresca la
di bilancio, ma è il colore
vita, affinché ogni deserto
del sangue, della Vita,
possa fiorire e portare
dell’Amore.
frutto.
E
un
bilancio
Il bilancio sociale di Caritas
sociale
racchiude tutto questo. È
Tarvisina
espressione del sudore,
un segno di speranza e
della fatica, del sangue
di trasparenza. Non ha
che ha rigato il volto di chi
l’intenzione di celebrare le
si è trovato inabissato nelle
opere compiute da Caritas,
2
vuole
essere
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
ma vuole invitare alla lode
ma indica un cammino
e al ringraziamento perché
da compiere con fedeltà e
con l’aiuto di Dio l’Amore
costanza: “Maestro dove
continua
abiti ? Venite e vedrete”.
ad
irrigare
il
campo dell’umanità. È una piccola voce che È un umile tentativo di
con umiltà e schiettezza
mettere insieme la storia
desidera
e la vita di molte persone,
cosa con il proprio nome,
senza
come
distinzione
tra
chiamare
ci
ogni
ricorda
Papa
poveri e ricchi, bisognosi
Francesco nella Evangelii
e
con
Gaudium “La necessità di
la ricchezza e la loro
risolvere le cause strutturali
singolarità rendono unico
della
il grande mosaico della
attendere, non solo per
Vita. Ognuno è un pezzo
una esigenza pragmatica
unico ed insostituibile
di ottenere risultati e di
che racchiude un tratto
ordinare la società, ma per
unico del volto di Dio.
guarirla da una malattia che
volontari,
che
povertà
non
può
la rende fragile e indegna e che potrà solo portarla La vita di una Caritas e
a
nuove
crisi.
I
più ampiamente di una
assistenziali,
chiesa, è come un grande
fronte ad alcune urgenze,
mosaico. Il piccolo apporto
si dovrebbero considerare
di ciascuno nelle mani di
solo
Dio diventa il Tutto che
provvisorie. Finché non si
dà senso e valore ad ogni
risolveranno radicalmente
istante.
i
che
come
problemi
piani fanno
risposte
dei
poveri,
rinunciando all’autonomia Questo
strumento
assoluta dei mercati e della
non
speculazione
segna un punto d’arrivo,
3
finanziaria
e aggredendo le cause
dà fastidio che si parli di
strutturali
della
difendere i posti di lavoro,
non
risolveranno
inequità, i
dà fastidio che si parli
problemi del mondo e in
della dignità dei deboli, dà
definitiva nessun problema.
fastidio che si parli di un
si
Dio che esige un impegno L’inequità è la radice dei
per la giustizia. La comoda
mali sociali. La dignità
indifferenza di fronte a
di ogni persona umana
queste
e il bene comune sono
la nostra vita e le nostre
questioni che dovrebbero
parole di ogni significato”.
questioni
svuota
strutturare tutta la politica economica. Quante parole
È
bene
sono diventate scomode
presente che il bene va
per questo sistema!
fatto bene. Nel grande mosaico
tener
della
sempre
vita
Dà fastidio che si parli di
ognuno è chiamato a
etica, dà fastidio che si parli
seminare semi di luce e
di
speranza, a danzare la
solidarietà
mondiale,
Vita che vince la morte.
dà fastidio che si parli di distribuzione dei beni,
Don Davide Schiavon Direttore Caritas Tarvisina
4
IDENTITÀ
La Caritas è stata costituita in
il 27 settembre 1972 la propria
Italia nel 1971 da un’intuizione
idea di missione della Caritas.
di
Papa
Paolo
VI
come Caritas
Tarvisina
organismo pastorale finalizzato
La
a promuovere la testimonianza
l’organismo pastorale istituito dal
della
Vescovo al fine di promuovere,
carità
all’interno
della
comunità cristiana.
è
anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della
“La
Caritas
assume
prevalente
una
funzione
carità della comunità ecclesiale diocesana,
in
tutte
le
sue
pedagogica: il suo aspetto
articolazioni, in forme consone ai
spirituale
tempi ed ai bisogni, in vista dello
non
si
misura
con cifre e bilanci, ma con
sviluppo
la capacità che essa ha di
della giustizia sociale e della
sensibilizzare la Chiesa locale
pace, con particolare attenzione
e i singoli fedeli al senso e al
agli ultimi e con prevalente
dovere della carità in forme
funzione pedagogica.
integrale
dell’uomo,
consone ai bisogni e ai tempi”. La Caritas diocesana è lo
6
Così Papa Paolo VI espresse
strumento
ai
Caritas
Diocesi per la promozione ed
Diocesane al Primo Convegno
il coordinamento delle iniziative
Nazionale della Caritas Italiana
caritative assistenziali.
Presidenti
delle
ufficiale
della
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
Le finalità della Caritas diocesana sono molteplici: •
Animare la comunità nel senso della carità e della giustizia;
•
Coordinare le iniziative ecclesiali relative alla carità e alla promozione umana, operando con gli altri uffici di pastorale diocesana e con la Caritas Italiana;
•
Promuovere, aiutare ed armonizzare le Caritas parrocchiali e vicariali, secondo le indicazioni del Vescovo;
•
Favorire e sostenere il volontariato, specialmente se di iniziativa cristiana;
•
Formare gli animatori delle Caritas parrocchiali e gli operatori della carità;
•
Sensibilizzare la Chiesa locale al problema della fame, del sottosviluppo e delle varie forme di sfruttamento della persona;
•
Sostenere la solidarietà nelle emergenze, sia a livello locale che internazionale;
•
Avviare iniziative concrete rivolte a bisogni di particolare gravità, attivando opere-segno come modello e profezia.
Lo Statuto assegna all’organismo pastorale Caritas il compito di servire tre destinatari cui possono essere rispettivamente riferiti tre principali ambiti di azione pur mantenendo un mandato unitario di servizio e animazione: La chiesa - la promozione caritas I poveri - la promozione umana Il mondo - la promozione mondialità
7
Promozione Caritas La Caritas esprime il volto della Chiesa
attenta
e
impegnata
verso i poveri e quanti sono nella
L’area
sofferenza.
promozione
Caritas
ha
l’obiettivo di incoraggiare e accompagnare le parrocchie
parrocchie • Promozione e l’accompagnamento delle Caritas parrocchiali; • Formazione degli operatori delle Caritas parrocchiali; • Sensibilizzazione delle
e le collaborazioni pastorali
parrocchie sul tema della
nel
carità;
cammino
concreto
di
attenzione ai poveri attraverso la
presenza
della
Caritas
parrocchiale.
• Impegno ad una lettura costante delle povertà che incidono sul territorio diocesano
All’ambito Promozione Caritas afferisce la responsabilità di:
• Progettazione di forme di pastorale integrata con altri
Promozione Umana
uffici diocesani • Sviluppo dei Centri di ascolto e promozione della diffusa
I poveri costituiscono il “pulpito”
• Animazione della comunità
della
ecclesiale.
Caritas.
Se
non
li
incontrasse e non li servisse
capacità di ascolto nelle
• Attenzione alle varie aree di bisogno, ai volti di povertà • Attenzione al territorio,
essa non potrebbe svolgere
alle politiche sociali e alla
il proprio compito pastorale.
promozione di servizi socio-
La
pastorali
promozione
dell’uomo
e
l’animazione alla carità passa
• Interventi nelle situazioni
soprattutto attraverso le “opere
di emergenza a livello
segno” che la Caritas diocesana
nazionale, dalla risposta
promuove a favore dei più poveri.
immediata, alla riabilitazione e sviluppo
Si tratta di quei segni concreti nei
• Cura e coordinamento delle
quali si rende visibile l’impegno
risorse impegnate a servizio
cristiano nella carità e la “scelta
dei poveri: giovani, gruppi e
preferenziale dei poveri”.
realtà di volontariato vario, mondo della cooperazione,
All’ambito Promozione umana
istituti di religiosi e religiose,
sono riconducibili tutte le azioni
famiglie solidali
di sevizio ai poveri, dirette o
• Coordinamento e
indirette, quali, ad esempio:
collaborazione delle associazioni e delle realtà
• Promozione, attenzione e cura dei luoghi dell’ascolto, dell’accoglienza, del servizio e della relazione con i poveri
8
diocesane a carattere socioassistenziale
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
Promozione mondialità Lo Statuto chiede alla Caritas di farsi carico, in termini educativi, anche di altri destinatari: la comunità ecclesiale e il mondo,
Chiese sorelle • Azioni di difesa e tutela dei diritti dei popoli più poveri • Iniziative educative alla
inteso anche come territorio,
mondialità, all’interculturalità
con i suoi abitanti, le Istituzioni,
alla pace e riconciliazione
i servizi, le diverse realtà sociali.
• Promozione del volontariato all’estero
All’ambito Promozione mondialità
• Rete dei gruppi,
sono quindi riconducibili tutte le
associazioni, organizzazioni
azioni volte a stimolare:
non governative, impegnate sul fronte della mondialità
• Interventi nelle emergenze
(partecipazioni a campagne,
• Interventi di cooperazione
eventi, e iniziative di
internazionale e sviluppo
sensibilizzazione)
• Cammini di accompagnamento delle
Il metodo pastorale Dall’esperienza
trentennale
di promuovere nei singoli
di Caritas in Italia, è emerso,
e nella comunità forme
in modo evidente, ed è stato
progressive e diffuse di
rielaborato poi, uno specifico
responsabilità e impegno.
metodo pastorale, quale stile proprio
di
approccio
alla
Si
è
giunti,
realtà (poveri, Chiesa, mondo)
comprendere
caratterizzante l’organismo.
Caritas
infine,
che
la
diocesana
sviluppando Il metodo definisce “il modo di
di
fare Caritas” ed è basato su:
emergenza
questa
animazione e
a
stessa agisce funzione
coniugando quotidianità,
cioè tentando di portare un • L’ascolto come capacità di entrare in relazione • L’osservazione come
(funzione
educando prevalentemente
pedagogica) attraverso percorsi
capacità di interrogarsi, di
educativi (pedagogia dei fatti),
ricercare, di riflettere
insiemi
• Il discernimento come capacità di scegliere • L’animazione come capacità
9
cambiamento
organici
di
incontro,
di formazione, di servizio, di condivisione.
10
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
I QUARANT’ANNI DI CARITAS TARVISINA (1973-2013) UN CAMMINO ATTENTO AI SEGNI DEI TEMPI
Discorso di Gianfranco Agostino Gardin, Vescovo di Treviso, in occasione del convegno di gennaio 2013 “40 di caritas tarvisina”
Parlo con qualche esitazione,
vita della Chiesa e della nostra
quasi con imbarazzo, dell’attività
Chiesa, quale è, appunto, la
della
non
carità. Ricordare la realtà della
posso dimenticare le severe
Caritas non è un cantare le lodi
e illuminanti, parole di Gesù:
di noi stessi, ma ricordarci che
«Quando fai l’elemosina, non
non possiamo nemmeno tentare
suonare la tromba davanti
di essere “quelli di Cristo” se
a te, come fanno gli ipocriti
non pratichiamo, fattivamente
nelle
e con intelligenza, la carità.
Caritas,
perché
sinagoghe
e
nelle
strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico:
Le coordinate temporali della
hanno già ricevuto la loro
Caritas
ricompensa. Invece, mentre
si propone a tutta la Chiesa
tu fai l’elemosina, non sappia
diocesana con la storia dei suoi
la tua sinistra ciò che fa la
quarant’anni,
tua destra, perché la tua
e interagiscono con il tempo
elemosina resti nel segreto;
della Chiesa universale e della
e il Padre tuo, che vede nel
Chiesa italiana, senza peraltro
segreto, ti ricompenserà»
essere
(Mt 6,2-4).
del mondo di oggi, al tempo
Tarvisina,
si
estranee
che
oggi
intersecano
al
tempo
della gente, delle popolazioni Non
posso,
d’altra
parte,
diversamente
e
duramente
dimenticare una dimensione e
provate, in Italia e nei diversi
un impegno irrinunciabile della
continenti;
ma
evidenziano
11
anche
progressivamente
Concilio e lo assume come la
la propria vocazione e la
propria norma. La Chiesa italiana
capacità educativa, formativa,
ha poi generato, a partire dalla
spirituale
sensibilità conciliare, la Caritas
a
servizio
della
Chiesa.
Italiana ed essa, la Caritas, ha cominciato a parlare come la
Possiamo dire che la Caritas
Chiesa italiana e a nome della
attua uno degli aspetti essenziali
Chiesa italiana. Nella nostra
del Concilio Vaticano II, sognato
diocesi
e convocato da Giovanni XXIII nel
grazie ad uomini illuminati,
segno della carità, come il grande
sacerdoti e laici. Possiamo dire
Pontefice attesta nel discorso di
che la Caritas, quella italiana e
apertura del Concilio, l’11 ottobre
anche quella tarvisina, ha aperto
1962: la Chiesa, «per mezzo dei
gli occhi della Chiesa sul mondo.
suoi figli, estende dappertutto
Ha aiutato a guardare il mondo
l’ampiezza
con gli occhi di Gesù. La grazia
della
carità
questo
è
capitato
cristiana, di cui null’altro giova
ricevuta
maggiormente
strappare
attraverso la Caritas è – potremmo
i semi di discordia, e nulla è
dire, se mi è permessa questa
più efficace per favorire la
citazione – quella che Pasolini,
concordia, la giusta pace e
autore
l’unione fraterna».
sulla sconosciuta madre Teresa
a
dalla
del
nostra
primo
Chiesa
reportage
di Calcutta, così sintetizzava La Caritas è dunque figlia del
12
alludendo all’opera incredibile di
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
quella suora albanese, inviata in
futura e sul loro reciproco
India per insegnare lingue in un
rapporto.
collegio esclusivo, verso gli ultimi
conoscere il mondo in cui
degli ultimi, i paria dell’India e,
viviamo, nonché le sue attese,
successivamente,
il
le sue aspirazioni e la sua
mondo: «Gli occhi dei santi, lì
indole spesso drammatiche»
dove guardano vedono!». Ecco,
(Gaudium et spes, 4).
di
tutto
Bisogna
infatti
con la Caritas la Chiesa cerca di guardare per poter vedere.
Permettetemi questo
l’insistenza
sfondo
su
necessario,
Ma la Caritas, e con lei la Chiesa,
per noi, alla Caritas. Prima di
non si è posta semplicemente
incontrare e affrontare i problemi,
sulla linea delle emergenze, ma
la Caritas, come la Chiesa di
anche su quella della ricerca
cui è figlia, sente il mistero di
dei “segni dei tempi”, cioè di
Dio e dell’uomo, inseparabili.
quei tratti e luoghi nei quali i
Per questo essa non scade in
cristiani comprendono che la
attivismo caritativo e caritatevole,
storia degli uomini e la storia
pur
di Dio si incontrano, dando vita
fugge verso una olimpica e
ad un’unica storia di salvezza.
astratta affermazione di principi.
Afferma il Concilio: «È dovere
La Caritas crede che esista in
permanente della Chiesa di
ogni tempo una storia cristiana da
scrutare i segni dei tempi e
vivere con impegno e fantasia, un
di interpretarli alla luce del
“eroismo”, meglio una “dedizione
Vangelo, così che, in un modo
gratuita”,
adatto a ciascuna generazione,
come fu, per segnalare alcune
possa rispondere ai perenni
tappe di questo quarantennio
interrogativi degli uomini sul
caritativo, la presenza operosa
senso della vita presente e
nel Friuli colpito dal terremoto
meritorio,
dei
ma
nemmeno
giorni
feriali,
13
(1976), l’accoglienza della prima
(1999-2000);
ondata di profughi vietnamiti,
Caverzan
avanguardia di quelle moltitudini
Davide Schiavon (dal 2008).
don
Bruno
(2000-2008);
don
che sono ancora in cammino alla ricerca di una vita di pace
Mi domando: se non avessimo
e dignità (1979), l’emergenza
avuto
in Romania, Albania ed ex-
Caritas come sarebbe la nostra
Iugoslavia
così
Chiesa? E come sarebbe la
in Molise, colpito dal terremoto
società trevigiana, se non
(2002), e in Abruzzo per una
avesse avuto, nel corso di
uguale catastrofe (2009), fino
quarant’anni, la sollecitudine,
all’ultima pagina scritta dalla
nella
nostra Caritas con l’accoglienza
e
dei
e
allargare il proprio orizzonte?
accompagnati con un progetto
In questo la Caritas ha compiuto
di istruzione, di inserimento al
un’opera
lavoro, di autonomia abitativa,
lavorato per allargare la basi della
mentre nello stesso periodo la
società trevigiana, impedendole
piccola opera P.J. (Padre Joe)
di dividersi in se stessa; ma ha
accoglieva una decina di minori
fatto anche un’azione culturale,
(2011-2012).
in quanto ha messo in contatto
(1990-1991),
profughi
della
Libia
questi
forma
anche
di
quarant’anni
di
annuncio
denuncia,
sociale,
di
perché
ad
ha
positivo culture diverse, come
14
Come non ricordare i presbiteri
si è ripromesso, per esempio,
chiamati a presiedere questa
in questi anni il “Festival dei
avvincente avventura? Essi sono
popoli” di Giavera del Montello.
mons. Crozzolin (1973-1982);
Ma non è mancata nemmeno
mons. Bordin (1983); mons.
una
Pavanello
(1984-1994);
intesa
Giuseppe
Pettenuzzo
don
preoccupazione come
politica,
contributo
alla
(1995-
costruzione di una “polis”, cioè
1999); mons. Giorgio Marcuzzo
di una città, di una comunità che
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
non perda per strada nessuna
sostegno alle donne oggetto
di quelle componenti che fanno
di violenza, l’attenzione ai
più completa, più umana, una
portatori di disagio psichico,
convivenza: anche quelle che
la ricerca e l’orientamento
alcuni tendono a dimenticare o
al
ad emarginare.
l’accompagnamento
lavoro,
il
microcredito, di
imprenditori in difficoltà. La Caritas ha lavorato molto per questo territorio e io esprimo
Personalmente, come vescovo
ammirazione e riconoscenza per
di questa Chiesa, mi sento
tutti i collaboratori laici che hanno
profondamente
tradotto le intuizioni della Caritas
interpretato dalla Caritas, da voi
Tarvisina in istituzioni e iniziative
operatori della Caritas, poiché il
che arricchiscono di umanità, di
mio è il ministero di “presiedere
fantasia creatrice, di intelligenza
alla Carità” del popolo di Dio
efficace, i grandi principi ispiratori.
che mi è affidato dal Signore.
Penso ai grandi capitoli aperti
Vi porto in questo momento la
dalla
ai
gratitudine dell’intera diocesi, vi
nomadi e senzatetto, il Centro
porto l’augurio di poter realizzare
di
quello che il Vangelo e la storia
Caritas: Ascolto,
permanente
apertura
l’osservatorio dei
bisogni
e
delle povertà, l’apertura di
vi
suggeriscono,
vicino
o
forse
e
vi
chiedono con insistenza.
case per donne e uomini dell’emigrazione, la raccolta diocesana di indumenti, l’avvio
A te, don Davide, porto in
degli
strada,
particolare, la solidarietà mia
il progetto per il carcere
personale e quella del presbiterio
circondariale e minorile, il
di cui sei figlio. Ti esprimo
operatori
di
15
l’ammirazione per la dedizione, la tenacia, la chiarezza con cui hai impostato il tuo lavoro, per la grande capacità di coagulare attorno a te, moltiplicandole, le forze dei collaboratori. Tu sei custode e responsabile di un capitolo importante della storia della nostra Chiesa, che vuole essere presenza umile ma fedele del Vangelo in questo nostro tempo.
16
Venite e vedrete (Gv. 1,39)
Un cammino di carità alla luce di Giovanni Partendo dal brano del Vangelo di Giovanni ripercorriamo le principali attività svolte da Caritas Tarvisina nel corso del 2013
Il
giorno
dopo
Giovanni
si fermarono presso di lui;
stava ancora là con due dei
erano circa le quattro del
suoi discepoli e, fissando
pomeriggio.
lo sguardo su Gesù che passava,
«Ecco
disse:
Uno dei due che avevano
l’agnello di Dio!».
udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea,
E i due discepoli, sentendolo
fratello di Simon Pietro. Egli
parlare così, seguirono Gesù.
incontrò per primo suo fratello
Gesù allora si voltò e, vedendo
Simone, e gli disse: «Abbiamo
che lo seguivano, disse: «Che
trovato il Messia (che significa
cosa cercate?». Gli risposero:
il Cristo)» e lo condusse
«Rabbì
significa
da Gesù. Gesù, fissando lo
maestro), dove abiti?». Disse
sguardo su di lui, disse: «Tu
loro: «Venite e vedrete».
sei Simone, il figlio di Giona; ti
(che
chiamerai Cefa (che vuol dire Andarono dunque e videro
Pietro)».
dove abitava e quel giorno
Giovanni 1, 35-42
18
Giovanni stava ancora lĂ con due dei suoi discepoli (Gv. 1,35)
Lo stare con Una delle principali situazioni di difficoltà che ha
welfare e dello stesso tessuto sociale.
segnato in maniera molto forte anche il territorio della Diocesi di Treviso è senza dubbio la povertà relazionale. Indubbiamente il forte individualismo che è
In questo contesto le persone sono sempre più
cresciuto negli ultimi anni e la spessa coltre di
sole, isolate e si sentono spesso in balìa di un
indifferenza che ha rallentato le dinamiche della
destino oscuro e nefasto.
solidarietà e della vicinanza, hanno contribuito a rendere anonimi e spersonalizzati i luoghi della
L’isolamento, la povertà di relazioni hanno fatto
nostra vita quotidiana. La vita sociale si è appi-
precipitare molte persone nella povertà e resta-
attita sull’efficienza, sulla statistica, sui numeri.
no sempre un elemento di grande vulnerabilità.
L’approccio all’altro rischia di scivolare sovente
Chi vive queste dinamiche vede davanti a sé un
sul piano della contabilità, più che su quello della
orizzonte appiattito, sento che la speranza nella
relazioni.
vita si fa sempre più flebile e sente i propri desideri profondi inabissarsi nell’oscurità del proprio
Si valuta se un intervento è vantaggioso o
cuore spento. Molte persone si sentono tradite,
meno, prima di chiedersi se è per il bene del-
abbandonate dalla vita. Brancolano nel buio, vag-
le persone e della comunità.
abondeggiano in cerca di una dimora che non sanno neanche più desiderare.
Questo è certamente frutto dell’aver anteposto a più livelli il bene individuale al bene comune.
Stordiscono la loro solitudine nell’alcol, nelle
Così facendo si sono svuotate le relazioni e tutto
sostanze, nel sesso per anestetizzare la loro
è valutato in base al costo economico, tanto da
sofferenza. In questa deriva di senso qualcuno
indebolire in maniera significativa il sistema del
è arrivato anche al gesto estremo di togliersi la
20
“ Non è sufficiente fare qualcosa
vita, soffocato dal vuoto e dal non senso di una esistenza non più valorizzata dagli altri.
per i poveri, è necessario stare con loro, condividere i loro sogni e i loro
Queste persone hanno un volto, un nome, una storia. Non sono
incubi. “
numeri di una statistica, ma sono una terra sacra che va sempre onorata e rispettata. Il valore di ogni persona è unico ed intoccabile, qualunque sia la situazione in cui si trova. La Caritas nella sua attività ordinaria si impegna a rompere questo muro di indifferenza, cerca di essere uno strumento affinché si continui a tessere una rete relazionale significativa e robusta. Per ridare luce e speranza all’uomo di oggi, Caritas ribadisce che è necessario accompagnare le persone, farsi veri e fedeli compagni di viaggio. Sono molto preziosi gli interventi che si fanno a favore delle persone in difficoltà, per i più poveri, ma ancor più significativo è il cammino fatto insieme, è il camminare con. Non è sufficiente fare qualcosa per i poveri, è necessario stare con loro, condividere i loro sogni e i loro incubi. È necessario maturare una grande umiltà che ci porti a metterci alla scuola dei poveri, ad imparare da loro ad apprezzare il dono della vita, a percepire in fondo al cuore che quanto ci è affidato, ci è stato dato solo ed esclusivamente perché lo sappiamo mettere a disposizione del bene altrui e della crescita della comunione e dell’amore. Stare con i poveri chiede di scendere dal piedistallo della propria presunta onnipotenza e forza, per camminare allo stesso livello di chi è in difficoltà. È costruire insieme un percorso di rinascita, senza avocare a sé il diritto di proporre e sovente imporre progettualità per il bene degli altri, senza essere coinvolti profondamente con la vicenda dell’altro. Non è giocare ad essere spettatori della carità. Stare con è dare valore al cammino di ricerca del senso della vita di ciascuno, anche se segnato da fatiche e sofferenze. È condividere insieme l’attesa di “cieli nuovi e terra nuova” che sono già iniziati, ma che chiedono di accompagnare l’uomo verso una speranza viva. In questa ottica dello “stare con” trovano significato tutte le progettualità di Caritas. Particolarmente importante in questo percorso di promozione umana sono tre aree:
L’opera segno del Centro d’Ascolto I progetti di sostegno al reddito Il progetto Agape
22
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
L’OPERA SEGNO DEL CENTRO DI ASCOLTO Operatori e volontari sono chiamati ad “ascoltare” prima di tutto
Il Centro di Ascolto (CdA) è un luogo di ascolto,
La causa dominante è ancora una volta la mancanzavv di
accoglienza e accompagnamento per persone in situazione
lavoro. Chi è rimasto senza lavoro non riesce a far fronte
di disagio o difficoltà.
alle spese relative alla casa (utenze, affitto o mutuo), al sostentamento materi ario), all’educazione dei figli (materiale
Operatori e volontari sono chiamati ad “ascoltare”
scolastico, buoni mensa, trasporto scolastico).
prima di tutto, cioè ad accogliere la persona al di là del suo bisogno e a ipotizzare, partendo dalla sua condizione
Le richieste raccolte nei Centri di Ascolto (CdA) e nei
complessiva, soluzioni che la coinvolgano, attivino le sue
Centri di Distribuzione (CdD) presenti nel territorio della
capacità e stimolino un cambiamento del suo stile di vita.
nostra Diocesi hanno fatto emergere la crescente domanda di sostegno per il pagamento delle utenze e quella relativa ai
All’ascoltare
subentra
così
l’orientare,
il
fornire
generi alimentari per il sostentamento.
informazioni sulle risorse del territorio, verificandone la In Diocesi sono presenti e organizzate più di 100 Caritas
comprensione da parte della persona.
Parrocchiali, organismi pastorali presieduti dal parroco, Il terzo atteggiamento è quello del “prendersi carico”
istituiti per animare la parrocchia, soprattutto in ordine alla
ritenendo questa persona “unica”, non come un caso
carità.
da risolvere ma come una storia da assumere. Da qui l’opportunità di formulare un progetto con lo stesso soggetto
Tra queste, vi sono 55 Caritas Parrocchiali, vicariali o
interessato che, partendo dalla sua situazione reale, valuti
collaborazioni pastorali, che offrono un servizio di
le risorse disponibili, definisca degli obiettivi, individui le
ascolto accanto al servizio di distribuzione di beni
strategie e le modalità per affrontare il proprio problema, ne
materiali.
cerchi una possibile soluzione. Dal Centro di Ascolto Diocesano emerge il bisogno di In quest’anno gli interventi di aiuto materiale erogati sono
un’ inclusione sociale a più livelli, che permetta a tutti
aumentati ancora rispetto lo scorso anno. Aumenta il
i soggetti di accedere alle risorse di base, ai servizi sociali,
numero di soggetti che rischiano di entrare nella
al mercato del lavoro e ai diritti necessari per partecipare
condizione di povertà; consideriamo tra i soggetti a rischio
alla vita economica, sociale e culturale, e per godere di un
coloro i quali vivono in famiglie monoreddito o con reddito
tenore di vita e di un benessere considerati normali nella
molto basso, i quali non riescono a soddisfare i bisogni
società in cui vivono.
primari famigliari.
23
24
I PROGETTI DI SOSTEGNO AL REDDITO IL GRANELLO DI SENAPE CINQUE PANI E DUE PESCI PROGETTO PENELOPE
IL GRANELLO DI SENAPE: MICROCREDITO ED EDUCAZIONE ALL’USO DEL DENARO
Il “Granello di senape” è il
Banca
progetto di microcredito
Banca Monastier e del Sile,
etico sociale che permette
Banca di Romano e Santa
l’erogazione
Caterina,
di
prestiti
a
di
Marcon-Venezia,
Banca
Santo
persone o famiglie che vivono
Stefano,
nel territorio della Diocesi
Cassa Rurale Artigiana di
di Treviso e che si trovano
Treviso, Centromarca Banca,
in situazione di temporanea
Credito Trevigiano.
difficoltà economica a seguito
Il
di eventi di carattere non
ad
ordinario o improvviso.
l’aggravarsi di situazioni di
Questa progettualità è stata
potenziale esclusione sociale,
ideata in collaborazione con le
richiedendo
ACLI e le Banche di Credito
di essere parte attiva per il
Cooperativo
superamento delle difficoltà
presenti
nel
Banca
progetto
è
alleviare
e
ai
Padovana,
finalizzato prevenire
beneficiari
territorio diocesano: Banca
proprie o familiari.
del Veneziano, Banca della
L’agevolazione consiste in
Marca, Banca delle Prealpi,
un finanziamento
nel corso del 2013, i prestiti chiusi per morosità superiore a 6 mensilità sono stati pochi (da € 500,00 a € 3.000,00) a tasso agevolato, concesso
all’impegno di restituire il prestito ottenuto per garantire ad
dalle Banche di competenza convenzionate, da restituire
altri di poterne godere.
ratealmente in un massimo di 36 mesi. Nonostante il microcredito non sia sempre la soluzione definitiva Esso non può essere erogato per beni voluttuari. Durante gli incontri,
per il temporaneo disagio economico, è importante sottolineare che
i beneficiari vengono aiutati a gestire le proprie risorse.
l’incontro tra i volontari e le persone in difficoltà è importante per rimotivare questi ultimi ad essere parte attiva della propria vita.
Sono presenti 6 sportelli attivi nel territorio della Diocesi di Treviso: Castelfranco Veneto, Mirano, Montebelluna, Paese, San Donà di Piave e Treviso che coinvolgono 35 volontari. Nel corso del 2013 il progetto ha incontrato numerose difficoltà, dovute alla difficile situazione economica che le persone stanno vivendo; basti pensare che se i richiedenti hanno perso il lavoro, hanno una pensione minima insufficiente per la vita quotidiana o hanno contratto dei prestiti che presentano delle morosità, il microcredito non può essere erogato. Negli ultimi mesi, la maggior parte delle persone incontrate, non avendo i requisiti necessari per ottenere il prestito hanno beneficiato di una consulenza gratuita, su come affrontare quella particolare circostanza. Bisogna sottolineare che, nel corso del 2013, i prestiti chiusi per morosità superiore a 6 mensilità sono stati pochi; questo perché chi beneficia di questa progettualità, malgrado la 2009
difficile congiuntura economica, cerca di mantenere fede
26
2010
2011
2012
2013
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
CINQUE PANI E DUE PESCI “Cinque pani e due pesci” è il progetto del fondo di solidarietà per le famiglie e le persone che hanno perso il lavoro e di conseguenza la capacità di reddito.
Il fondo è finanziato dalla Diocesi di Treviso, dai Comuni aderenti e dalle offerte di enti e singoli cittadini. Ad ogni famiglia beneficiaria viene dato un contributo di 500 euro per tre mesi e in cambio viene richiesta ad uno dei componenti la disponibilità ad un lavoro di pubblica utilità o la partecipazione ad un corso di riqualificazione professionale.
Il poco nelle mani di Dio diventa tanto.
Per evitare di cadere in una mera forma di assistenzialismo, si ritiene indispensabile focalizzarsi sul sostegno alla famiglia e alla promozione umana dei suoi componenti, attraverso l’inserimento lavorativo in Cooperative sociali del territorio. Vista la particolare congiuntura economica anche le cooperative sociali si trovano in difficoltà di fronte alle richieste di inserimento lavorativo dato che il lavoro, fonte di dignità per ogni persona, diminuisce anche per loro. Questo ostacola inevitabilmente la progettualità; infatti nella maggioranza dei casi, le persone lavorano per tre mesi dopo dei quali non vi sono prospettive per un ulteriore impiego. In questi casi il contributo economico erogato in cambio di prestazioni lavorative è fine a sé stesso non potendo garantire, di fatto, un futuro lavorativo ai beneficiari.
Le persone che, nel corso del 2013, hanno beneficiato del progetto sono state complessivamente 40, 19 stranieri e 21 italiani. Di queste persone 2 hanno già ottenuto dalle cooperative sociali un contratto a tempo indeterminato e altre 4 sono in attesa di averne uno.
I comuni della diocesi che hanno aderito e contribuito attivamente al sostentamento del fondo di solidarietà sono stati:
Le cooperative sociali che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere e promuovere un percorso di reinserimento lavorativo sono:
27
Testimonianza da parte di una cooperativa La cooperativa sociale
Primavera
capaci, ma ancora incerte nello svolgere
Il soggetto si è dimostrato all’altezza
collabora dal 2010 al Progetto 5 Pani e
il
ulteriore
della situazione ed è stato assunto a
2 Pesci. Il progetto prevede l’assunzione
accompagnamento si è richiesta la proroga
tempo indeterminato. Le caratteristiche
a tempo determinato di persone in
del progetto. Tramite il progetto abbiamo
che sono state determinanti nella scelta
assenza di reddito, questo oltre che
conosciuto e inserito una persona che
di inserirlo a tempo indeterminato nella
consentire il miglioramento delle condizioni
ha iniziato a lavorare in cooperativa con
compagine lavorativa oltre alla capacità di
economiche di un nucleo per un periodo,
contratto dal 1° agosto
svolgere il compito specifico sono:
spesso la
e
bisognose
consente
riattivazione
capacità
lavoro
di
lavorative
“dormienti” da parte delle persone messe
di
al 31 ottobre
2012. • Disponibilità e velocità a rispondere
consente la riattivazione di capacità lavorative “dormienti”
Successivamente
alle richieste
il signore è stato assunto
in grossa difficoltà
con
il
progetto dal 25
dalla congiuntura di crisi verificatasi negli
marzo al 9 giugno 2013. Alla valutazione
ultimi anni.
del suo percorso fatta in itinere da parte dei colleghi si è avuto un riscontro
La cooperativa ha visto in questo progetto
molto positivo soprattutto riguardo la
un buon strumento per promuovere il
disponibilità resa.
• Una buona modalità relazionale, educata, gentile ed assertiva allo stesso tempo • Capacità di apprendimento Si è rilevato adeguato in diverse mansioni
benessere della comunità locale, come
e quindi più facilmente collocabile.
da sua mission, e anche per sperimentare
Abbiamo quindi richiesto un ulteriore
percorsi che possono portare nuove
proseguimento all’interno del progetto
A distanza di mesi la cooperativa rimane
competenze nella propria base lavorativa.
per poterlo sperimentare come aiuto
soddisfatta del lavoro svolto dal dipendente
magazziniere
di
il quale, tra l’altro, per migliorare le sue
una possibile assunzione; e abbiamo
competenze linguistiche ha richiesto di
successivamente prorogato il contratto fino
partecipare al corso di italiano attivato
a fine settembre 2013.
dalla cooperativa.
Per
alcune
delle
persone
inserite,
dimostratesi volonterose ed abbastanza
con
la
28
prospettiva
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
PROGETTO PENELOPE
Il progetto “Penelope” consiste in un centro di ascolto per imprenditori di micro-impresa in difficoltà. È nato grazie ad un lavoro paziente di tessitura di rete tra associazioni di categoria, istituti di credito, associazioni, ordine di professionisti e Caritas che si pone come obiettivo quello di salvaguardare e custodire l’uomo. La crisi economica ha messo in luce le difficoltà che stanno
PARTNER DEL PROGETTO
gravando sulle aziende e sulle famiglie di piccoli imprenditori ed
artigiani.
Questa
situazione
sta
chiaramente
indebolendo, o addirittura ha già indebolito, il tessuto sociale e sta innescando forme di disagio in molte persone. È facile constatare come le pagine della cronaca quotidiana mettono in luce come la vita della nostra società è contrassegnata da tensioni familiari, depressione, ricorso a finanziarie se non all’usura. Di fronte al dissesto finanziario della propria attività molti imprenditori brancolano nel buio e si aggrappano alla prima speranza utile. Nel momento del bisogno estremo, quando l’ansia toglie il respiro, non c’è spazio per la riflessione e molte soluzioni, a facile mercato, si dimostrano solo specchi per le allodole. L’obiettivo fondamentale di questo servizio è quello di
un orientamento e di una presa in carico dal punto di vista
accompagnare ed essere vicini a quegli imprenditori che
umano e relazionale.
soffocati dalla crisi non sanno più dove sbattere la testa. Non si tratta di una consulenza professionale, ma di
Come Caritas abbiamo sentito la necessità di lavorare in rete e di stimolare gli ordini dei professionisti e le associazioni di categoria a riscoprire dentro la propria ottica professionale la logica della gratuità e della prossimità, svolgendo un servizio di accompagnamento nella carità. Le persone intercettate nel corso del 2013 sono state 39, tutti piccoli imprenditori.
29
Storia di un imprenditore A febbraio 2013 abbiamo incontrato un artigiano di 64 anni con esperienza in settore arredi. Ha sempre operato per conto di terzi, senza dipendenti. Dal 2008 la situazione lavorativa è andata progressivamente peggiorando, per arrivare al 2012 con la mancanza totale di lavoro. Per lo svolgimento dell’attività dispone di un furgone e di un auto, ma anche il solo mantenerli utilizzabili rappresenta per la famiglia un impegno. Anche per la moglie, che prima era impiegata amministrativa, a febbraio è scattata la cassa integrazione straordinaria. Al momento del colloquio l’esposizione finanziaria è abbastanza importante: debito nei confronti di un istituto di credito; alcune rate arretrate di imposte relative ad anni precedenti; mutuo per acquisto dell’abitazione, con
Il contributo dei volontari del “progetto Penelope” ha
estinzione tra 10 anni; mensilità per l’acquisto di un’auto;
consentito di “sostenere” marito e moglie in un momento
arretrati su competenze del commercialista.
di particolare stato di depressione, con alcuni incontri che sono stati di confronto,
La
gestione
dell’amministrazione
era
affidata ad un commercialista, con il quale i rapporti si sono interrotti avendo un arretrato di competenze da corrispondere, tanto da intimarne il rientro. L’imprenditore ha manifestato una grande preoccupazione relativamente agli adempimenti fiscali non avendo alcun riferimento. A tal proposito, abbiamo coinvolto un professionista che potesse tranquillizzare l’artigiano e adempiere alle incombenze fiscali in scadenza.
Il contributo dei volontari del “progetto Penelope” ha consentito di “sostenere” marito e moglie in un momento di particolare stato di depressione
di aiuto a riacquistare fiducia in se stessi e ad evitare di far mancare al figlio l’affetto e l’attenzione dei genitori. Il primo incontro avuto ha messo in rilievo lo stato (che per il marito si protendeva già
da
due
anni)
di
depressione,
preoccupazione per la mancanza di lavoro e di conseguenza di sostegno economico per la famiglia, aggravata poi dalle prospettive negative derivanti dalla precaria posizione della moglie.
A fine 2013 la moglie ci contatta informandoci che lei ha ripreso il lavoro a tempo pieno e che anche il marito sta
La situazione è andata via via migliorando sino ad arrivare ad
ottenendo risultati soddisfacenti. La situazione complessiva
oggi che, pur non avendo superati tutti i problemi, consente
è notevolmente cambiata, arrivando ad un contesto di
maggiore tranquillità e serenità anche sotto il profilo di
tranquillità familiare.
rapporti familiari.
30
IL PROGETTO AGAPE
Fare che fa pensare Il progetto “Agape” è rivolto a persone senza
questo cammino di prossimità. La cura per l’altro
dimora, italiane e straniere e nasce per perseguire
che il progetto vuole promuovere va intesa anche
tre obiettivi principali:
come un “fare che fa pensare”, ovvero un agire capace di promuovere nel volontario degli
1 . Soddisfare i bisogni primari
stili di vita che, proprio a partire dall’esperienza
dell’alimentazione e dell’accoglienza notturna e
di aiuto trovano la motivazione che lo spingerà
intercettare bisogni, offrire ascolto, stabilire un
ad agire nel proprio territorio per la difesa dei
rapporto di fraterna accoglienza con gli ospiti
diritti degli ultimi, la rimozione delle cause del
attraverso l’operato di volontari e operatori
bisogno, il superamento di ogni forma di
Caritas;
assistenzialismo passivo.
2 . responsabilizzare la società civile attraverso
A questo scopo verrà offerta ai volontari una
il coinvolgimento del volontariato nella gestione
formazione permanente nel medio-lungo periodo
dei servizi mensa e accoglienza presso la Casa
per aiutarli a confermare ogni giorno l’impegno
della Carità;
assunto e divenire testimoni di un’esperienza e di uno stile che può contagiare anche chi
3 . fare advocacy e stimolare la progettualità
sta loro accanto.
delle istituzioni per la tutela dei diritti delle persone più deboli e per la loro presa in carico.
Risultati raggiunti 35 ospiti inseriti nelle due Accoglienze notturne
Il progetto è stato avviato alla fine del 2013 con
maschili dall’apertura (11 novembre 2013), 45
l’apertura di due accoglienze notturne per uomini
volontari operativi nelle diverse attività legate alle
e la realizzazione di due corsi di formazione per i
due Accoglienze.
volontari che prestano servizio nelle stesse. Prospettive future Si
intende
valorizzare
un
“volontariato
di
Nel corso del 2014 verranno ultimati i lavori di
prossimità” rivolto alla presa in carico “dell’altro”
riqualificazione della struttura perché possa
nel senso di avere a cuore il suo benessere.
ospitare anche un’accoglienza notturna femminile,
Benessere inteso come “stare bene in tutto il suo
una mensa serale, un mini appartamento di
essere”, aiutando quindi le persone accolte a
emergenza, una lavanderia e un nuovo ufficio
riprendersi in mano con responsabilità e fiducia.
dedicato all’accompagnamento delle persone
La sperimentazione di queste “relazioni corte”
che accederanno ai servizi.
è resa possibile sia dal contatto diretto che ogni volontario ha con le persone che usufruiscono dei
Anche
servizi e che è chiamato ad “accompagnare”,
l’accompagnamento dei volontari si realizzano
sia dal rapporto con gli operatori della
nell’arco di più anni con un investimento maggiore
Caritas diocesana che lo affiancheranno in
nella fase iniziale di avvio.
il
reclutamento,
la
formazione
e
Parallelamente, infine, verrà svolto anche un lavoro di advocacy e di rete (soprattutto con i Servizi Sociali e il Centro per l’Impiego della Provincia) per una presa in carico condivisa con le istituzioni e le comunità del nostro territorio. Partners/Collaborazioni Il Centro Servizi per il Volontariato di Treviso offre supporto nel reclutamento e nella promozione del volontariato nella fase di avvio e di ricaduta del progetto, la cooperativa Solidarietà di Montebelluna collabora nello studio e nell’implementazione presso la mensa della Casa della Carità del “progetto Eccedenze Alimentari Veneto” e il Centro per l’Impiego della Provincia di Treviso offrirà supporto all’Ufficio accompagnamento di Caritas Tarvisina nella ricerca attiva di lavoro e di una riqualificazione professionale nei casi in cui vengano avviati dei progetti individualizzati.
Storie “Sono partito dall’Afghanistan,
di soggiorno come richiedente
sono arrivato in Italia da pochi
asilo.”
Casa della Carità.”
giorni dopo un viaggio lungo
corso degli anni sono passato periodicamente
al
“Sono stato in carcere tre volte
d’ascolto
Caritas
della
Centro per
due mesi e cinque giorni. Mi
“Sono stato buttato fuori di
e sono appena uscito da un
chiedere un pasto e qualche
hanno scaricato a Treviso senza
casa da mia moglie, dalla quale
percorso di tossicodipendenza.
farmaco. Voglio rientrare nel
darmi nessuna informazione
mi sto separando. Dormivo nel
Attualmente non ho un lavoro
mio Paese d’origine. Sono
su dove mi trovassi. Per caso
garage di casa e non avevo
né un posto dove andare in
stato inserito in Accoglienza
in
una
la possibilità di mangiare e
quanto non ho più legami con
presso la Casa della Carità
persona che parlava la mia
lavarmi. Lavoravo nel settore
la mia famiglia d’origine”.
ma ho preferito la vita in
stessa lingua, mi portò prima in
dell’edilizia ma ho perso il
Questura e poi in Caritas. Ora
lavoro
d’anni.
“Dal 2009 dormo per strada,
sono in attesa del permesso
Adesso sono accolto qui in
sono un “senza dimora”. Nel
stazione
incontrai
da
un
paio
strada.”
32
Fissando lo sguardo su Gesù che passava disse “Ecco l’Agnello di Dio” (Gv. 1,36)
Lo sguardo che orienta alla Libertà In questo tempo l’attesa si
attimo fuggente di gloria o
come misura quella di non
è incanalata in vuoti ritornelli
di ricchezza. Questa è una
averne alcuna.
che invocano tempi migliori
grande povertà!
o
si
ritrova
schiacciata
Con molta umiltà siamo
e
È
necessario
la disperazione. La crisi
la
bussola,
economica di questi ultimi
fondamentale della vita
riempirlo di teorie o di
anni ha messo chiaramente
che non si può esaurire
moralismi, ma per stare
in luce che c’è una crisi,
nell’apparire, nell’avere o
insieme
ben più profonda e lunga,
nel fare.
venerdì santo di sofferenza
che riguarda tutto l’uomo.
Si tratta di tenere fisso lo
che
Viviamo dentro un grande
sguardo su Gesù, l’Amore
sboccerà prima o poi nel
disorientamento
Crocifisso che si è offerto
giorno radioso di Pasqua.
tra
la
rassegnazione
e
una
profonda confusione.
ritrovare il
senso
chiamati l’uomo
ad
accostare
ferito,
non
dentro
Gesù
ci
a
per
quel
assicura
per la salvezza di tutti. Nella comunione
della
Chiesa
La Carità si concretizza nel
riaccendere
la
È necessario mettere ordine,
siamo
affinché l’umanità ritrovi
riconoscere che siamo delle
speranza,
la luce della speranza e gli
persone ferite, che possono
respiro ai sogni di bene
uomini ritrovino la strada per
essere guarite solo dalla
che sono scritti nel cuore
coniugare le loro vere attese
misericordia di Dio. Non ci
di ogni uomo, nel donare
con i loro sogni profondi.
sono i più bravi, i più forti,
a ciascuno la possibilità
L’uomo che non sogna più,
ma solo persone guarite
di assaporare lentamente
ha perso, la sua libertà ed
dall’Amore che diventano
e profondamente il dono
è disposto a barattare il
capaci di amare secondo
inestimabile della libertà.
dono sacro della vita per un
il cuore di Cristo, avendo 34
chiamati
tutti
a
nel
dare
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
L’uomo che ha incrociato lo
sull’aridità e sulla durezza di
sguardo liberatore dell’Amore,
tanti cuori di uomini e di donne.
si apre al mondo e fa della sua
Veramente stiamo toccando le
vita un dono. Non trattiene nulla
conseguenze più drammatiche
per sé, ma trova piena gioia nel
dell’homo homini lupus est di
gettare semi di fiducia al vento
Thomas Hobbes.
per far fiorire il cielo di amore e speranza. Questo è il percorso
Tutto questo potrebbe gettarci
di resurrezione che Dio offre
nello
come possibilità ad ogni uomo
chiamati invece a fissare lo
e
che,
nella
donare a ciascuno
Caritas
la possibilità
tentiamo ogni giorno di fare. La
crisi
ma
siamo
s g u a r d o
nostra povertà, come
sconforto,
di assaporare lentamente e
ha
su
Gesù,
a
cogliere
che
Lui
è
q u e l l ’A m o r e che si china sulle
nostre
indebolito
profondamente il
u m a n e
così
dono inestimabile
ferite
tanto
l’uomo
da
della libertà.
fargli perdere il
per
riconsegnarci alla Vita.
proprio
animo
di
pellegrino
che
Dio non vuole fatica
per
che l’uomo muoia, ma che
conseguire
una
meta.
Lo
sperimenti la Sua Misericordia
ha
ad
essere
un
e viva. Caritas ribadisce che
cammina
la prima grande opera di carità
senza saper dove andare,
è orientare a questo Amore
cercando
i
che sana e libera. È aiutare le
santuari pagani del nostro
persone a cogliere che non c’è
tempo.
peccato che non possa essere
ridotto
vagabondo,
che ristoro
presso
perdonato se con cuore pentito Questo delle
abbruttimento persone
innescato
che non possa ricolmarsi di gioia
violenza,
e non c’è sogno che non possa
sopruso e abuso di una ferocia
realizzarsi nella misura in cui
inenarrabile.
impareremo a vivere da fratelli e
meccanismi
ha
si ritorna al Signore, non c’è vita
di Questo
sangue
versato attraversa i cieli e arriva
da figli.
direttamente al cuore di Dio e
“Il Signore è Colui che muta
le sue lacrime di misericordia
il nostro lamento in danza, la
cadono come rugiada risanatrice
nostra veste di sacco in abito di
35
gioia” (Salmo 29) e veramente
la condivisione di un cammino
“nulla è impossibile a Lui”.
che riguarda tutti. Solo la verità dell’Amore ci rende pienamente
La Caritas, sull’esempio di Gesù
liberi.
che si fa servo per la salvezza degli uomini, è chiamata ogni
In questa ottica dell’orientare
giorno
ad
offrire,
accanto
alla Libertà, trovano significato
gli
strumenti
tutte le progettualità di Caritas.
ciascuno
Particolarmente
all’assistenza, necessari sappia
affinché orientare
il
proprio
sguardo ed il proprio cuore alla
importanti
in
questo percorso di verità sono 4 aree con i loro relativi progetti:
Libertà. È aiutare ogni persona a scoprire che la stella polare che
Il carcere
orienta il proprio cammino ha il
Il disagio mentale
nome e il volto concreto di Gesù.
I minori
È
riaccendere
in
ognuno
La raccolta indumenti usati
il sogno di una vita bella, buona e vera. Questo passa attraverso
la
pedagogia
dei
fatti, ma soprattutto attraverso
36
CARCERE Quel giorno nei gesti e nei comportamenti di tutte le persone presenti, pubblico compreso, ho visto voglia di normalità, di passare un paio d’ore in compagnia senza pensare al motivo per cui ciascuno di noi fosse la dentro in quel momento.
Il carcere è una realtà difficile e
personale, e per agevolarne il
purtroppo costituisce nel territorio
reinserimento sociale.
un “pianeta a parte”. In relazione al carcere Caritas I detenuti, oltre a dover scontare la
anche in questo anno si è mossa
loro pena, devono accettare che
in tre direzioni:
la loro dignità venga calpestata.
Attività interne al carcere A Treviso è presente l’Istituto
Reinserimento sociale degli ex detenuti
di pena minorile (IPM) , unico
Sensibilizzazione della comunità
presente nel Triveneto, e la Casa Circondariale per i maggiorenni. Caritas si pone l’obiettivo di favorire il percorso rieducativo per ridare dignità alla persona, stimolandone
la
crescita
Attività interne al carcere La dinamica relazionale riduce
tante
molte attività ad essere vissute
angosce personali correndo su
dentro la logica di una sfida,
un campo e tirando quattro calci
che certamente non aiuta il
ad un pallone.
delle
loro
fatiche
ed
detenuto a maturare un percorso di riabilitazione. Dentro questo
Questa
contesto
diversi obiettivi: spicca su tutti
è
stato
opportuno
progettualità
pone
attivare il maggior numero di
l’educare
risorse affinché ogni intervento
sé
educativo sia volto al rispetto
motoria e ricreativa, mettendo in
e alla promozione della dignità
risalto l’iniziativa personale e la
personale
possibilità di mettersi in gioco.
detenuto.
di In
ogni
singolo
quest’ottica
alla
stessi,
conduzione
attraverso
di
l’attività
è
risultato prioritario saper offrire
Oltre a questa progettualità,
delle
Caritas
prospettive
nell’ambito
collabora
con
la
Alternativa
e
sportivo, ludico e culturale che
Cooperativa
riescano ad intercettare il bisogno
insieme hanno sostenuto un
e le capacità del singolo, specie
progetto
di chi tende all’isolamento.
Up”) all’interno dei laboratori
lavorativo
(“Start
occupazionali del carcere. La Caritas in collaborazione
più ampia di durata triennale.
Caritas attraverso il lavoro e lo
con il Giorgione Calcio 2000
Questa progettualità è nata dalla
Questo primo anno è stato
sport cerca di aiutare i detenuti
di Castelfranco Veneto ha
convinzione che il lavoro rimane
fondamentale per gettare le basi
a non rinchiudersi su se stessi,
portato avanti anche nel 2013
un aspetto indispensabile per
di un impegnativo e complesso
ma a migliorare le relazioni
il progetto “La Rivincita”.
percorsi
efficaci,
lavoro che vuole raggiungere
interpersonali.
in vista di un reinserimento
l’ambizioso obiettivo di avvicinare
lavora e in qualche maniera
costruttivo e sostenibile nella
al mercato del lavoro ordinario
è occupato, vive in modo più
società delle persone.
una realtà d’impresa “particolare”
tranquillo la relazione con le altre
come quella creata all’interno del
persone all’interno del carcere.
L’attività
sportiva
costituisce
all’interno della vita del carcere
rieducativi
un momento molto importante e di grande valore. I detenuti, infatti,
Il progetto ha rappresentato il
carcere di Treviso. All’interno
hanno la possibilità di canalizzare
primo passo di una progettualità
della
Casa
Treviso
sono
Circondariale
di
presenti
sei
laboratori (incisione su vetro, assemblaggi,
hardware,
digitalizzazioni, falegnameria, grafica) che nel corso del 2013
hanno
detenuti.
38
convolto
33
In
genere
chi
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
Reinserimento sociale degli ex detenuti Il
reinserimento
è
carcere) e don Riccardo Zanchin
sfide
(parroco di Varago) gestisce
più grandi. Per un detenuto,
una accoglienza (massimo 10
nel momento in cui termina
persone) in una parte della
di scontare la pena, si ritrova
canonica di Varago.
sicuramente
sociale
una
delle
a scontarsi con due problemi molto grossi: la casa e il lavoro.
Nel 2013 è stata ristrutturata
La maggior parte dei detenuti,
l’accoglienza ed è stata ampliata
quando escono dal carcere, si
la cucina e la sala da pranzo,
ritrovano soli, senza una rete
luogo dove gli ospiti hanno
familiare a cui agganciarsi.
occasione di relazionarsi.
In merito al lavoro, Caritas
In
Tarvisina
del
collaborato anche con l’UEPE,
progetto “Diamoci Dentro”,
attraverso l’inserimento di due
progetto che si pone come
persone, per favorire dei percorsi
obiettivo quello di trasmettere
alternativi al carcere per lo
ai detenuti più giovani delle
svolgimento di attività gratuita a
conoscenze e delle capacità
favore della collettività nell’ottica
che possano essere utili a
della riparazione del danno.
è
partner
questa
annualità,
si
è
loro, una volta scontata la pena, per il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro. In
merito
alla
casa,
come
negli anni precedenti, Caritas in
collaborazione
con
Cooperativa
Alternativa,
Piero
(cappellano
Zardo
La sensibilizzazione delle comunità
la don del
portato
avanti
attraverso il nuovo marchio
sensibilizzazione
anche
fuoridigabbia, casette per
Caritas la
ha
quest’anno
attraverso
la
uccelli costruite dai detenuti
collaborazione con don Piero
in carcere grazie al progetto
Zardo, con alcuni incontri
“Start Up”.
dove ha presentato la realtà del carcere.
Anche in questa annualità, è stato portato avanti il progetto
Con
il
progetto
“Diamoci
“Adozioni
a
vicinanza”,
Dentro”, sono stati fatti alcuni
che consiste nel sostegno
incontri e anche un concerto
economico ed educativo di
a Treviso per promuovere
alcune famiglie di detenuti.
la
realtà
carceraria,
e
Testimonianza allenatore in carcere Tre anni fa Graziano mi chiede se
ma comunque gestibile con un
carcerati
voglio andare in carcere con lui e
po’ di buon senso.
capisce, se uno ha voglia di
naturalmente, per non smentirmi,
contro
guardie:
si
osservare, il logico distacco fra le
rispondo di si senza neanche
Due sono gli aneddoti che vi
capire cosa mi avesse chiesto.
voglio raccontare e che più rappresentano
questa
mia
due parti... ho
messo
un
carcerato
Siamo entrambi uomini di sport,
esperienza: un giorno mando a
napoletano degno di totò a
mi spiega il progetto in cui vuole
bordo campo in modo rude un
fare l’arbitro, dopo dieci minuti
coinvolgermi e comincio allora
ragazzo che non la smetteva più
ha fatto una ramanzina ad una
a capire che avrei aumentato il
di protestare, lui si innervosisce
guardia che faceva casino come
numero degli amici che ho.
oltremisura e gira attorno al
i soliti giocatori indisciplinati.
campo per un’ora. Alla fine provo Scrivo così per farvi capire il mio
a scusarmi per due volte in tutti i
Hanno riso tutti,in campo e
approccio a questa avventura:
modi ma niente da fare. Ci sono
fuori,in quel momento eravamo
sono entrato in carcere e ho visto
rimasto male, ci ho pensato
tutti uguali. Fantastico!
persone che non conoscevo
spesso quella settimana ma
e con le quali avrei giocato a
ormai indietro non si poteva più
Quel giorno nei gesti e nei
calcio il mercoledì pomeriggio,
tornare.
comportamenti di tutte le persone
praticamente come giocare in
presenti,
pubblico
compreso,
una nuova squadra solo che
Il mercoledì dopo appena arrivo
ho visto voglia di normalità,
non era fine agosto come si fa di
mi viene incontro, mi abbraccia e
di passare un paio d’ore in
solito. Problemi particolari non ne
si scusa.
compagnia
senza
pensare
al motivo per cui ciascuno
ho mai avuti in questi due anni, tenendo conto naturalmente che
Da quel giorno ci salutiamo
di noi fosse la dentro in quel
parliamo di un gruppo, quello
sempre e scambiamo sempre
momento.
della sezione “penale”, molto più
qualche parola da amici sinceri;
nervoso di una squadra normale,
seconda esperienza la partita
40
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
IL DISAGIO MENTALE Nel nostro territorio crescono le situazioni di depressione, di “mal di vivere”, di disagio mentale. E’ un mondo silenzioso che soffre in maniera indicibile nell’indifferenza dei più. Tocca in maniera molto forte sia i giovani che le persone adulte, sia gli italiani che gli stranieri. Caritas Tarvisina, attraverso l’opera preziosa di don Mario Vanin, sta cercando di tenere viva questa attenzione attraverso due modalità: da una parte il dialogo con le istituzioni perché non vengano meno ai loro doveri, dall’altra la sensibilizzazione delle comunità parrocchiali perché non sentano queste situazioni come un corpo estraneo alla vita della parrocchia stessa. Durante il mese di aprile 2013 si è svolto un corso di formazione sul tema “Migrazioni e salute mentale. L’approccio etnopsichiatrico come chiave di accesso a culture diverse dalla nostra”.
41
42
MINORI La Caritas attraverso i progetti “Adozioni
a
vicinanza”
e
Progetto adozioni a vicinanza
“Pampas: spazi liberi per crescere!” ha messo in luce la necessità di farsi carico della situazione di molti minori che sono abbandonati a se stessi.
Il
progetto
nasce
tirocini
in
che facilitino il rientro delle
L’attivazione
collaborazione con: la Comunità
persone seguite nel circuito
formativi ha dato dei buoni
Murialdo,
produttivo. Inoltre, grazie alla
risultati e il monitoraggio in
consolidata
collaborazione
itinere ha confermato la positività
con la parrocchia di Varago,
dei processi messi in campo per
si è continuato a sostenere
la formazione teorica e pratica
Santa Maria Assunta di Varago, il
i
accoglienza
dei tirocinanti. Un altro punto
Centro d’Ascolto diocesano, don
abitativa già in atto nei locali
di forza del progetto è stato il
Piero Zardo (cappellano della
messi
coinvolgimento di don Piero
Casa Circondariale di Treviso),
parrocchia.
l’U.E.P.E.
Esecuzione
Penale
l’associazione Alternative,
la
(Ufficio Esterna), Possibili
parrocchia
di
percorsi a
di
disposizione
dalla
di
Zardo (cappellano della Casa
alcune Caritas Parrocchiali e
Circondariale di Treviso) per il
altri servizi presenti nel territorio
Tutti gli interventi realizzati si
suo ruolo di sostegno e raccordo
e,
basano sulla creazione di una
tra i detenuti e i famigliari e la
rete che coinvolge istituzioni,
sua conoscenza del territorio
Caritas parrocchiali e volontari
che ha orientato verso interventi
Vicinanza”, mira a sostenere
presenti
per
più efficaci e personalizzati.
alcune situazioni di difficoltà
poter garantire una maggiore
Inoltre, la sua testimonianza
che riguardano i minori, in
vicinanza e conoscenza delle
nelle parrocchie, ha favorito
particolar modo quelli che
situazioni
la
vivono la sofferenza di avere
affinché il sostegno sia mirato e
comunità
un genitore in carcere.
personalizzato secondo le reali
detenzione, della legalità e
esigenze riscontrate.
della prossimità.
nel
attraverso territorio
dell’iniziativa
la
promozione
della
diocesi
“Adozioni
a
nel
territorio
prese
in
carico,
sensibilizzazione ai
temi
delle della
Nella sua terza e ultima annualità,
Un aspetto positivo del progetto
il progetto ha puntato, oltre che
è stata la scelta di spostare
Anche la costituzione di un
sul supporto economico ed
l’attenzione
dall’emergenza
gruppo di lavoro efficace e
educativo a domicilio, anche
in
alla
il fatto di aver fornito delle
sul potenziamento della rete
promozione di un’autonomia
risposte coordinate tra diversi
per la ricerca di lavoro e il
duratura delle persone.
attori e servizi (che in questo
sostegno a percorsi formativi
stile
assistenziale
modo hanno anche aumentato
la conoscenza reciproca) è un
parrocchie
fattore positivo e rilevante.
hanno attivato a loro volta
della
diocesi
un proprio fondo, prendendo Tuttavia, nonostante il lavoro di
direttamente in carico i nuclei
rete, è risultata ancora limitata
familiari del proprio territorio.
la
comunità
Anche in conseguenza di ciò, il
parrocchiali di utilizzare questo
fondo diocesano “Adozioni a
strumento progettuale.
vicinanza” non ha registrato un
capacità
delle
aumento rilevante delle adesioni, per questo si è provveduto a Tale
dato
è
sicuramente
un
ulteriore
rilancio
con
un’informativa a tutti i sostenitori.
influenzato dal fatto che diverse
Prospettive future Nonostante il progetto triennale sia giunto al termine, il fondo diocesano delle “Adozioni a Vicinanza” continuerà ad essere attivo e ad aver bisogno di essere alimentato attraverso nuove donazioni per poter ancora far fronte alle diverse dimensioni del disagio minorile presenti sul territorio diocesano.
44
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
PROGETTO PAMPAS
Spazi liberi per crescere Nel 2013 si è conclusa la terza annualità del
delle relative sanzioni e la gestione creativa dei
progetto Pampas: spazi liberi per crescere,
conflitti.
finanziato con fondi CEI 8 x mille da Caritas Italiana, promosso da Caritas Tarvisina in collaborazione con la Cooperativa Servire, il
“La StanZetta”, spazio fisico dove si sono svolte
Noi Treviso e l’ufficio diocesano per la Pastorale
tutte le attività educative proposte ai ragazzi,
Giovanile di Treviso. Il progetto aveva come
dopo una prima sperimentazione nei locali
obiettivi, oltre alla creazione di una rete operativa
della Caritas diocesana, ha trovato realizzazione
con tutti i soggetti coinvolti, la realizzazione di un
presso la parrocchia di San Zeno.
contenitore multiforme (“La StanZetta”) destinato ai pre-adolescenti e capace di favorire, attraverso
I ragazzi che l’hanno frequentata sono stati
la creazione di attività adeguate, l’incontro tra i
numerosi e costanti sentendosi protagonisti attivi.
ragazzi, in un clima di confronto, accoglienza e Hanno vissuto quello “spazio” come il loro
inclusione.
spazio di gioco, di incontro con gli amici, un Particolare
è
luogo in cui sentirsi sicuri e
stata data a quei minori
sereni. Per moltissimi di loro
che
attenzione
vivono
di
situazioni
sofferenza/disagio
e mancano di una rete famigliare solida. Si
è
puntato
all’estensione buone
prassi
sperimentate
inoltre delle
educative, negli
anni
precedenti, alle strutture
Hanno vissuto quello “spazio” come il loro spazio di gioco, di incontro con gli amici, un luogo in cui sentirsi sicuri e sereni.
è diventato un impegno, un appuntamento a cui non poter mancare, scelto in libertà, senza essere imposto dalla scuola o dai genitori. Le di
regole
e
amicizia,
il
clima sempre
presente, hanno aiutato i
parrocchiali della diocesi
ragazzi ad apprendere certi
di Treviso, attraverso un
comportamenti
di
base
percorso formativo capace di fornire strumenti
che si spera li supportino nel saper valutare e
operativi per promuovere un lavoro sinergico di
scegliere, in modo opportuno, le varie possibilità
lotta all’esclusione sociale e di prevenzione alla
che incontreranno nel loro percorso di crescita.
marginalità. La proposta formativa ha toccato temi quali le trasformazioni fisiche, cognitive e
È emerso, dall’incontro degli educatori con alcuni
socio-relazionali nell’età della preadolescenza, il
insegnanti, delle scuole frequentate dai ragazzi,
ruolo dell’educatore, la comunicazione educativa,
come alcuni di loro prima chiusi, molto riservati e
la gestione delle regole, delle trasgressioni e
con piccoli problemi relazionali, hanno cambiato
45
positivamente il modo di porsi in classe, con i compagni e con i docenti stessi.
Nel nostro territorio non è ancora pienamente maturata una sufficiente disposizione ad
La “Stanzetta” si è rivelata una risorsa per
impegnarsi nella formazione ritenendo che
l’intera città, i ragazzi che l’hanno frequenta
sia sufficiente la buona volontà, per altro
venivano da molti quartieri di Treviso, erano
sempre lodevole. Il tempo messo a disposizione
ragazzi per lo più stranieri con poche opportunità
da molti volontari è senza dubbio una risorsa
di svago.
fondamentale, ma ciò che a volte si registra da parte degli animatori, di fronte alle nuove
La proposta formativa nei vicariati della diocesi,
generazioni, è una sorta di scoraggiamento che
anche se non ha raccolto un’ampia adesione,
spesso diventa rassegnazione.
ha incontrato, in quelle realtà che hanno aderito all’iniziativa,
una
partecipazione
visibilmente
La fatica che ancora permane è quella di
motivata, lasciando intravedere che, l’iniziale
accettare che il cambiamento richiesto è rivolto
domanda formativa espressa dalle stesse, ha
a noi adulti. C’è ancora una certa difficoltà a
trovato piena soddisfazione.
trasformare gli oratori da spazi “per” i ragazzi a spazi “dei” ragazzi da vivere “con” i ragazzi e, da
Confortante è stata la riflessione, al termine di
parte di tutta la comunità, ad assumersi in pieno
alcuni percorsi formativi realizzati, di alcuni
la responsabilità di accompagnare le nuove
gruppi di partecipanti su come poter attivare nel
generazioni verso una crescita sana. Il crescente
loro territorio “spazi” sul modello “StanZetta”,
bisogno di trovare nuove motivazioni può, invece,
riconoscendo il bisogno da cui è partito il
essere letto come segno positivo della voglia di
progetto non solo nella grande città, ma anche
mettersi in discussione.
nei loro paesi.
Prospettive future La sfida per il futuro è quella, da una parte di intensificare la nostra presenza fisica nel territorio per ascoltare e accogliere i dubbi, le difficoltà e le domande che nascono da chi lavora sul campo, per una sempre maggiore co-costruzione dei percorsi formativi, dall’altra di avviare con più forza una collaborazione con tutte le realtà pastorali presenti nei contesti parrocchiali per promuovere e sostenere esperienze educative capaci di “abitare i luoghi dei giovani” e, come Gesù, “farsi invitare” da loro, per condividere la loro storia, le loro difficoltà, le loro paure, costruendo “ponti”.
46
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
LA RACCOLTA INDUMENTI USATI La Caritas Tarvisina, da anni,
Quella occasionale, nata nel
conta tra le sue attività la
1975,
raccolta indumenti usati che
oggi una volta all’anno, nel
si articola in due modalità
mese di ottobre e coinvolge
distinte: una permanente e
le parrocchie della Diocesi di
una occasionale.
Treviso con una raccolta porta
viene
effettuata
ad
a porta tramite dei sacchetti Quella
permanente
si
distribuiti alle famiglie.
effettua tramite i cassonetti gialli dislocati nel territorio
Tutta
diocesano e si avvale per lo
viene ceduta ad una ditta
svuotamento degli stessi di
specializzata nel commercio
due Cooperative sociali, che
degli indumenti usati e la
con i ricavati sostengono,
Caritas Tarvisina con i ricavati
in parte, le loro attività di
sostiene
inserimento
progetti a favore dei meno
lavorativo
persone svantaggiate.
di
la
merce
alcuni
raccolta
dei
suoi
abbienti.
47
Meno sprechi PiĂš solidarietĂ
48
I due discepoli udirono le sue parole e seguirono Ges첫 (Gv. 1,37)
La sequela che dà senso alla vita Nell’attuale contesto il povero, la persona che
alla deriva nel mare dell’indifferenza. Questi uomini
vive delle difficoltà, è sempre più considerato un
e queste donne hanno bisogno di una parola
peso economico. Viene lasciato ai margini e
vera, che riscaldi il cuore, che riattivi la fiducia,
soprattutto si cerca di “scaricarlo” a qualcuno.
che aiuti a trovare il senso della propria vita. Ogni
È chiaro che chi respira quest’aria di giudizio e a
uomo, compreso il povero, non è un numero, non è
volte di insofferenza sulla propria situazione di
parte di una statistica, ma è portatore di una storia
difficoltà, sente che la speranza di un futuro
unica ed irrepetibile.
migliore si va spegnendo nel proprio cuore. È un tesoro inestimabile che Aumenta la rassegnazione che porta ad affondare nelle paludi della
sopravvivenza,
senza
alimentare più il desiderio di una vita bella e buona, di un riscatto.
percorre i sentieri della storia in
Questa umanità ferita e sanguinante va incontrata nella sua profonda dignità
un determinato spazio e in un determinato tempo. Ognuno riconosciuto
desidera in
questa
essere sua
originalità, aspira ed essere
Da più parti e in diversi contesti nei confronti dei poveri si continuano a dire molte
un qualcuno non un “qualunque”. Ciò ci aiuta
parole, a fare promesse vuote. Tutto questo genera
a cogliere come il tempo che viviamo è un tempo
profonda rabbia e blocca la fiducia di chi si sente
straordinario, è il tempo della salvezza (Kairos) in
inchiodato nei bassifondi di una vita schiacciata tra
cui siamo chiamati a far crescere il bene. È questo
il non senso e la miseria.
il senso che da pienezza alla vita.
Questa
umanità
ferita
e
sanguinante
va
È fondamentale allora metterci alla sequela di Gesù,
incontrata nella sua profonda dignità, non può
ascoltando le sue parole di verità che fanno luce
essere dimenticata, non può essere lasciata andare
sulla propria vita, sugli aspetti positivi e anche su
50
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
quelli meno belli. Il povero non va accostato con
con la propria storia e con le proprie ferite, di
presunzione, ma con grande umiltà. Ci si mette
resurrezione dalle proprie morti, di rielaborazione
in ascolto della Verità per imparare a chiamare per
dei propri lutti.
nome le cose, per riprendere fiducia nella vita, per ritrovare il desiderio di una vita bella e buona.
È uscire dalle tenebre incontro al giorno nuovo che viene.
È un cammino che si fa insieme nel quale ci sostiene a vicenda, perché prima o poi le povertà
La parola di Gesù permette di recuperare anche i
e le debolezze di ciascuno si
cocci della propria storia fino ad
faranno sentire.
arrivare ad amarne ogni pagina, ogni frammento.
Seguire
Gesù
significa
concretamente camminare insieme agli uomini e alle donne del nostro tempo, imparando
a
Ci si mette in ascolto della Verità per imparare a chiamare
condividerne
le gioie e i dolori. È avere sempre
il
coraggio
per nome le cose
Questo è il cammino della Carità. La Caritas, pur nella sua povertà e debolezza, cerca di essere
di
strumento trasparente affinché
riorientare la vita verso la Vera
questa parola di salvezza arrivi al
Sorgente che non si spegne
cuore di ogni uomo, specie dei
mai. È crescere nella consapevolezza che non c’è
poveri.
difficoltà che non possa essere superata, non c’è ferita che non possa essere guarita. Dinanzi alla
La fondamentale missione della Caritas non è
miseria e all’angoscia dell’uomo c’è una risposta
quella di dare delle cose, ma di accompagnare le
concreta e chiara: la Carità di Cristo.
persone a scoprire che solo l’Amore di Dio riempie di senso la storia di ciascuno.
Questo Amore Crocifisso chiede di essere declinato dentro la storia di ogni persona, senza superficialità
La Caritas trova il suo compito specifico in questa
e banalizzazioni. Ognuno deve poter avere la gioia
dimensione dell’accompagnare a Cristo e del
di gustare il senso della propria vita, di coglierne la
farsi prossimo affinché ciascuno possa vivere un
fecondità.
cammino di riconciliazione con la propria storia. Particolarmente prezioso è allora il lavoro svolto
È necessario recuperare il valore della persona
capillarmente nel territorio:
e della parola. L’uomo di oggi, soprattutto chi vive nella difficoltà e nella sofferenza, ha bisogno di
Caritas parrocchiali
parole autentiche che guariscano il cuore. C’è un grande bisogno di ritrovare fiducia e di ricomprendere la propria storia alla luce della misericordia di Dio. La sequela di Gesù è un cammino graduale di guarigione, di riconciliazione
51
52
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
Caritas parrocchiali Quest’azione permette di crescere nell’ascolto e nella cura dei vari bisogni che in modo sempre più incalzante vengono alla luce nelle comunità, ma che necessitano ancora dell’attenzione di ogni singolo credente
La
Caritas
principalmente
parrocchiale uno
è
che nella comunità si rendono
bisogni e le povertà delle nostre
strumento
più disponibili a diventare voce
comunità.
educativo che nasce all’interno
e
delle singole comunità cristiane
di tutto non dal fare, ma dallo
Nel corso del 2013 la Caritas
e/o interparrocchiali.
studio e da proposte che aiutino
diocesana si è impegnata
a riflettere sulla natura della
a
I suoi compiti principali sono
Caritas,
inserimento
parrocchiali avviate da tempo,
quelli
nella vita parrocchiale e nella
e ad accompagnare la nascita
della carità in parrocchia e nel
programmazione
pastorale,
di altre, ogni qual volta le
territorio; di antenna per cogliere
sulle finalità che è chiamata a
parrocchie abbiano chiesto un
vecchie e nuove povertà; di
perseguire.
sostegno; questo grazie anche
della
testimonianza
operosità,
partendo
sul
suo
prima
impulso per suscitare, avviare e
stimolare
nuove
forme
sostenere
le
Caritas
alla pubblicazione dei documenti Le
Caritas
parrocchiali
sono
su “Caritas Tarvisina e Caritas
di attenzione e d’impegno
ormai una realtà diffusa nelle
Parrocchiali” del maggio scorso.
verso gli ultimi svolge anche la
nostre comunità cristiane. Nella
funzione di esser un crocevia per
nuova configurazione pastorale
Nel 2013 si sono realizzati più di
l’armonizzazione fra i vari gruppi
della
e le varie espressioni della carità.
crescendo
diocesi,
inoltre,
stanno
una dozzina di incontri di sostegno
Caritas
della
e accompagnamento, soprattutto
Collaborazione Pastorale che
di Caritas della Collaborazione e
Normalmente è costituita dal
si configurano come strumenti
Vicariali: 2 incontri a Carbonera;
parroco e da persone sensibili
più efficaci nell’animazione del
4 incontri Caritas vicariale di
e attente, giovani e adulte, di
territorio e nel porre segni e opere
Noale, Montebelluna, San Donà;
cui una è nominata referente,
che intercettano maggiormente i
a livello di Collaborazioni 4
le
53
incontri Altivole; 2 a Breda di
delle Caritas parrocchiali.
modo sempre più incalzante
Piave; 2 a Resana; 1 a Frescada;
vengono alla luce nelle comunità,
1 a Merlengo; 1 a Vedelago; 1 a
L’
Volpago.
Caritas nel territorio è un
dell’attenzione di ogni singolo
servizio tra i più preziosi svolti
credente, perché la “rete” di
dalla Caritas Diocesana.
sostegno per gli ultimi sia più
Sono stati realizzati più interventi
accompagnamento
delle
ma
anche in alcuni consigli pastorali
che
necessitano
ancora
forte e solida.
di 3 Collaborazioni - 1 a Meolo,
Quest’azione
permette
di
2 a Resana, 3 a Marcon - proprio
crescere nell’ascolto e nella
per elaborare una riflessione con
cura dei vari bisogni che in
tutti i membri delle comunità, ed accompagnare l’avvio di Caritas parrocchiali e opere segno, quali il Centro di Ascolto. L’azione
di
promozione
Prospettive future
e
sostegno offre poi a tutte le
Avvertiamo
che
in
futuro
questo
lavoro
e i fratelli ultimi, condividendo non solo i beni
persone che ruotano attorno alle
territoriale dovrà essere potenziato, perché
materiali, ma la speranza e la fiducia nella vita che
Caritas parrocchiali, due momenti
crediamo che il lavoro quotidiano e silenzioso di
viene dall’incontro con Cristo.
a livello diocesano: l’Assemblea
molte persone vada maggiormente valorizzato
di novembre e il Convegno di
e rimotivato-rifondato laddove si avverte la fatica
maggio; accanto a questi due –
dell’impotenza nel dare risposte, e il desiderio di
tre incontri annuali con i referenti
camminare comunque accanto e con le sorelle 54
Che cosa cercate? (Gv. 1,38)
In ascolto dei desideri profondi Sempre più la brama di soddisfare il bisogno
sbagliate. Questo non per formulare giudizi, ma
immediato toglie spazio alla capacità di mettersi
per avere la capacità di coniugare carità e verità
in ascolto dei desideri profondi che abitano nel
attraverso l’esercizio dell’assunzione delle proprie
cuore di ogni uomo.
responsabilità.
Sovente le esperienze della vita, soprattutto
Carità e verità non si possono disgiungere
quelle più faticose ed ambigue, lasciano residui
per non cadere nella rigidità di giudizio o nel
che inquinano il cuore e che stabilizzano la vita
buonismo.
sulla mediocrità. È
necessario
educare
alla
responsabilità,
La domanda di Gesù “Che cercate?” non
mettendo fine a quello stillicidio che vuole
è solo un invito ad ascoltare il profondo
sempre trovare un capro espiatorio e scaricare
del proprio cuore, ma è anche un appello
la colpa su qualcuno. Educare alla responsabilità
a rivisitare i nostri stili di vita e le nostre
significa, come ci ricordava il Beato Giovanni
priorità.
Paolo II, “prendere il largo” (Duc in altum), cioè sognare in grande, credere che i desideri
Il Signore ci ricorda che “la dove è il tuo tesoro, è
profondi seminati nel nostro cuore da Dio sono
il tuo cuore”. È importante allora che sappiamo
realizzabili e chiedono di essere concretizzati nel
fermarci, fare silenzio, per cogliere dove è il
“qui ed ora” della nostra storia.
nostro tesoro. Il profondo di ciascuno è abitato da Dio, per Forse potremo accorgerci che tante storie
cui non c’è distinzione tra ricchi e poveri.
“sballate” o devastate hanno all’origine la ricerca
Quali sono allora i desideri profondi che abitano
di un tesoro fasullo, sono frutto anche di scelte
il cuore di ogni uomo? Prima di tutto c’è un
56
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
profondo anelito alla gioia, a vivere una vita
pace del cuore e nelle relazioni con gli altri è un
piena senza rimpianti perché ricolma di bene e di
dono inestimabile, perché allarga l’orizzonte e
amore. Ciò non significa che non vengono tenute
allieta il cuore.
in considerazione possibili prove e difficoltà, ma che la forza dell’amore è più forte di tutto.
Gioia, giustizia, libertà e pace sono i desideri profondi che si nascondono dietro ai bisogni
Vivere nella gioia significa aver trovato
immediati.
nell’amore il senso della vita, anche quando questo ci chiede di passare per la sofferenze
È importante che impariamo ad ascoltarli per
e la prova.
non appiattire l’orizzonte della nostra vita solo sul consumo e sull’edonismo. Questa è una ricerca
Un secondo grande desiderio che abita il cuore
che Caritas continua a vivere ogni giorno, dentro
dell’uomo è quello della giustizia.
il cammino della Chiesa, sperimentando che non si è mai degli arrivati, ma che ogni giorno
Nel profondo di ogni cuore c’è questo anelito
è un nuovo inizio. Tra le varie attività, particolare
che ci porta a desiderare un mondo giusto e non
attenzione va riconosciuta a:
iniquo come quello attuale. Pur nella singolarità e diversità di ciascuno,
Educazione alla mondialità
ognuno deve avere le medesime possibilità
Lavoro di rete e Ruolo di advocacy
per vivere bene e con dignità la propria vita. È evidente che lo squilibrio attuale tra ricchi e poveri, chiede non solo una seria riflessione sui temi della ridistribuzione e della restituzione, ma delle scelte concrete (Beyond 2015). Un altro desiderio profondo è quella della libertà, di essere riconosciuti comunque e sempre nella dignità del proprio essere. La libertà dell’uomo è sacra e va rispettata ed onorata sempre, anche quando una persona ha fatto delle scelte sbagliate. Infine un altro grande desiderio che abita il cuore dell’uomo è quello della pace, del vivere rapporti di fiducia, serenità e fraternità con gli altri. La
57
Vivere nella gioia significa aver trovato nell’amore il senso della vita, anche quando questo ci chiede di passare per la sofferenze e la prova.
58
EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ EDUCARE ALLA MONDIALITÀ SIGNIFICA PROMUOVERE UNA VISIONE DELLA PERSONA COME PARTE DI UN TUTTO
che
Educare
Caritas è chiamata a svolgere
significa
si
visione della persona come
Il
compito
pedagogico
esprime
anche
attraverso
alla
mondialità
promuovere
di
un
tutto,
una
un’attenzione specifica all’ambito
parte
della mondialità.
scelte che aiutino a rompere gli
favorire
steccati dell’individualismo per La situazione attuale ci chiede di
avviarsi verso una fratellanza
cogliere le interconnessioni tra il
autenticamente vissuta.
nostro quotidiano e quanto accade nel resto del mondo, di essere
Questo
consapevoli che molti gesti
sentirsi, così insito anche nella
hanno
anche
fede cattolica, potrà aiutarci ad
apparentemente
assumere e a promuovere nuovi
molto lontani nello spazio
stili di vita, oltre ad avere una
e nel tempo (pensiamo alle
presenza più significativa nel
generazioni future), ma ormai
territorio in cui ciascuno di noi è
indissolubilmente legati a noi.
chiamato a vivere.
in
ripercussioni
luoghi
modo
di
essere
Alcune proposte concrete: Diventa,
quindi,
importante
imparare a ragionare in un contesto di mondialità per sapersi orientare
e
per
condizionare
positivamente il cambiamento.
e
Bomboniere solidali
La bomboniera solidale è la scelta
causa, il momento felice può
di sostituire l’acquisto di oggetti
trasformarsi
che accompagnano il ricordo di
d’amore concreta verso chi è
occasioni speciali (matrimonio,
in difficoltà.
battesimo,
in
un’azione
cresima,
comunione,
anniversario,
Nel
2013
Caritas
Tarvisina
laurea, …), con una donazione
ha
a sostegno di specifici progetti
bomboniere
Caritas:
ricavato totale di 1.100 euro.
situazioni
di
disagio
avuto
richiesta solidali
per per
127 un
minorile sul territorio diocesano
Durante l’anno 2013 l’iniziativa
(progetto Adozioni a Vicinanza)
“bomboniere solidali” è stata
in Africa (progetto “Emmanuel”,
rivisitata nell’estetica dell’oggetto
Togo) in Asia (progetto “Orizzonti
vero e proprio, con nuove strategie
di Luce”, India).
di diffusione, con la speranza che possa divenire strumento
Così
facendo,
sensibilizzare
e
oltre
a
condividere
concreto di testimonianza della carità.
con i propri cari un’importante
Bilanci di pace Bilanci di pace è un’iniziativa
è tenuto martedì 8 gennaio
pubblica
uffici
2013 sul tema “Le religioni,
della diocesi (Caritas - Centro
una risorsa per la pace” con
Missionario
-
intervento di Brunetto Salvarani,
Pastorale Sociale del Lavoro,
teologo, saggista, direttore di
della Giustizia, della Pace e
Cem Mondialità, nonché uno
della Salvaguardia del Creato
dei maggiori esperti italiani di
-
dialogo interreligioso.
che
Pastorale
-
cinque
Migrantes
della
Salute)
propongono per sensibilizzare la popolazione su temi che di
Il secondo incontro si è tenuto
volta in volta sono individuati
martedì 15 gennaio 2013 con
come attuali e stimolanti per la
titolo “Per costruire la pace,
riflessione.
guarire le relazioni” incontri di vita tra musulmani e cristiani, il
La proposta prevede due incontri
quale ha visto l’intervento di più
nel mese di gennaio.
persone con esperienze diverse che vivono la multi-cultura nel
Nel 2013 il primo incontro si
60
proprio quotidiano.
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
LAVORO DI RETE E RUOLO DI ADVOCACY Uno dei compiti fondamentali di
È essere luogo di relazione e
Caritas è il ruolo di advocacy, la
di relazioni per favorire un lavoro
capacità cioè di tessere una rete
di rete con il mondo ecclesiale
di relazioni per favorire azioni
e civile per cercare di costruire,
coordinate tra società civile e
insieme, percorsi ed itinerari di
potere politico al fine di tutelare i
prossimità alle emergenze e ai
diritti umani calpestati.
disagi del territorio.
È il ruolo di dare voce a chi
Caritas Tarvisina partecipa a
non ha voce.
diversi tavoli istituzionali e non, dove
cerca
quotidianamente
È rendere visibili gli invisibili,
di mettere in atto la sfida
quelli che nessuno vede, quelli
dell’advocacy.
che non sono di nessuno, non
esempi:
Ecco
alcuni
sono di moda, non entrano nelle agende politiche ed istituzionali.
Incontri con altri Uffici Pastorali Piani di Zona Delgazione Caritas Nord-Est Coordinamenti Nazionali di Caritas Italiana Tavoli di confronto con Cooperative ed Enti del Terzo Settore
61
Il ruolo di dare voce a chi non ha voce.
62
Venite e vedrete (Gv. 1,39)
Fare esperienza dell’Amore Oggi stiamo vivendo un tempo nel quale il peso
voce. Si è chiamati a pagare un prezzo, ad andare
delle sofferenze e delle difficoltà sta mettendo
controcorrente e questo, solo e sempre, per amore.
sempre più in ginocchio molte persone. Dinanzi a tutto ciò risuona forte la parola di Gesù “Venite
Allora la prima cosa è di accogliere l’invito di Gesù
a me, tutti voi affaticati ed oppressi, ed io vi
ad andare e vedere. Si tratta di muoverci dalla
ristorerò”.
sterilità delle nostre posizioni di prestigio, per dare forma alla chiesa del grembiule che si china come
L’uomo ha bisogno di questo ristoro, di trovare
il Maestro sulle ferite dell’umanità.
forza e speranza in un Amore che è più forte della morte. È necessario però che tutto questo
È
non resti solo una bella teoria, non rimanga scritto
nostre
nei libri di teologia, ma diventi storia concreta, sia
roccaforti
di
lasciarsi amare
inciso nei cuori.
benpensanti che
in profondità,
uscire
dalle
comode
hanno
Significa
buone
ma anche
Vivere la Carità di Cristo, che si china sull’umanità
maniere,
per
lasciarsi ferire,
ferita per santificarne il cammino con l’umile gesto
lasciarci
ferire
della lavanda dei piedi, significa fare esperienza
in
sporcarsi le
dell’Amore.
Significa
lasciarsi
amare
in
profondità
dall’odore
acre
mani.
profondità, ma anche lasciarsi ferire, sporcarsi
della miseria e
le mani.
della sofferenza.
Nel campo della carità non esiste la neutralità,
È necessario andare presso la casa di Gesù,
non si può rimanere seduti su due sedie, ci si
sostare presso il suo cuore per incontrare la
deve schierare. Si è chiamati a stare dalla
Misericordia che dona speranza e luce a chi va
parte degli ultimi, di chi non conta, di chi non ha
in giro solo con il suo sacco pieno di lacrime e di
64
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
stenti. È lì presso quella umanità
dalle paludi delle esitazioni e
ferita che siamo chiamati a
dei rimpianti, per lasciarvi ferire
cogliere il valore prezioso della
dall’Amore, per giocare la vostra
fraternità.
vita senza paura, per amare alla maniera di Gesù, senza misura.
È lì, presso il cuore di Gesù, che possiamo aprire il nostro cuore
N
allo stupore per la meraviglia
dobbiamo
dell’incontro con questa umanità.
f a r e
Lo stupore per degli incontri che
migliaia di
resteranno per sempre perché
chilometri,
inseriti nell’amore eterno di Dio.
n
o
o
n
n
s i a m o È, come ci ha ricordato papa
chiamati
Francesco, “solo assumendo
a
l’odore
del
gregge”
che
Noi siamo chiamati a custodire e promuovere la vita
chi è
ci stato
affidato.
fare questo è necessario non rimanere spettatori della storia, ma “incarnarsi” in essa, imparando
impareremo a vivere gli incontri,
Con
le
ad amare questo mondo e questa
soprattutto con i più poveri, come
p a r o l e
umanità nella concretezza e nella
spazi di resurrezione e non come
realizzare imprese eroiche, ma
di papa Giovanni XXIII “dinanzi
storicità del tempo che viviamo.
frammenti casuali della nostra
aprire il cuore per cogliere che
alle sofferenze del mondo, non
“Venite e vedrete” significa in
vita.
Gesù abita nella casa accanto,
possiamo più dire non sapevo, non
definitiva apri gli occhi sul mondo
“Venite e vedrete” significa
per imparare ad ascoltare la voce
conoscevo, non potevo”.
e amalo senza paura, spendi
trovate il coraggio di uscire
e il lamento di
pure tutta la tua vita per amore, I fratelli e il cammino della loro
perché la ritroverai in pienezza
vita è affidato anche alla nostra
nella comunione dei santi, dove
custodia, non possiamo tirarci
ritroverai come fratelli, ricchi e
indietro come ha tentato di fare
poveri, senza alcuna distinzione.
Caino (“Sono forse io il custode di mio fratello ?).
Questo
“venire
e
vedere”
è
insieme all’ascolto parte costitutiva Noi siamo chiamati a custodire
dell’agire Caritas e si concretizza
e promuovere la vita, ma per
in alcune luoghi specifici:
L’OSSERVATORIO DELLE POVERTÀ E RISORSE LE EMERGENZE I PROGETTI DI COOPERAZIONE
65
66
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
67
L’OSSERVATORIO DELLE POVERTA’ E RISORSE L’Osservatorio
delle
stimolare eventuali proposte
e delle Risorse (OPR) della
di intervento».
Caritas Tarvisina nasce quale
(CEI, Nota pastorale “La Chiesa
«strumento
in Italia dopo Loreto”, 1985).
della
a
Chiesa
disposizione locale,
per
aiutare la comunità cristiana
L’OPR della Caritas Tarvisina è
a osservare sistematicamente
composto dal Direttore, da alcuni
le situazioni di povertà, di
membri dell’équipe e da alcune
disagio,
emarginazione,
persone vicine per sensibilità
di esclusione presenti sul
alla Caritas e che gravitano, per
territorio e le loro dinamiche
lavoro o per volontariato, nel
di sviluppo, comunicando e
mondo del sociale.
di
rivolgendosi
68
Povertà
alla
comunità
ecclesiale
e
all’opinione
pubblica,
favorendo
il
Nell’anno pastorale 2012-2013 l’OPR ha ritenuto necessario
coinvolgimento e la messa in
approfondire
rete dei diversi attori sociali
dipendenza da gioco, analizzando
impegnati
sul
territorio
le diverse componenti che vi
verificare
ed
approfondire
l’utilizzo
delle
risorse
– e
stanno sotto.
il
tema
delle
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
LE EMERGENZE PAKISTAN Il terremoto del 24 settembre ha causato centinaia di vittime, sono crollate l’80% delle abitazioni di fango nel distretto di Awaran.
SIRIA Terribile conflitto che dilania il Paese da tre anni e che ha causato quasi 140.000 vittime. Giordania, Libano, Turchia, Iraq, Egitto sono solo alcune delle nazioni che accolgono circa 2,5 milioni di rifugiati siriani.
REPUBBLICA CENTRAFRICANA I dati ad oggi sono allarmanti: oltre 2 milioni di persone vivono in uno stato di grave povertà, i servizi di base sono interrotti, le condizioni igieniche disastrose e il rischio di epidemie è molto alto. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) almeno 400 persone sono state uccise in combattimenti o esecuzioni e 400mila sono state costrette ad abbandonare le loro case. 69
EMILIA ROMAGNA Proseguono
gli
interventi
post-terremoto.
Nel
2013
la
delegazione Caritas nord-est ha contribuito alla realizzazione di centri di comunità nella regione.
SARDEGNA La caduta di 440 millimetri di acqua in 24 ore ha causato un’alluvione devastante con 16 morti e centinaia di sfollati.
LAMPEDUSA Ennesimo naufragio in cui hanno perso la vita 366 persone tra cui donne e bambini, causato da un fuoco acceso sull’imbarcazione per segnalare la propria presenza.
70
I PROGETTI DI COOPERAZIONE
PROGETTO “OLI ELLAKALAI” (Orizzonti di Luce), INDIA Il
Oli
progetto
(Orizzonti di Luce) la
costruzione
del
Ellakalai
I destinatari del progetto sono
sostiene
i giovani della diocesi di
centro
Pondicherry
e
Cuddalore,
“Information & Communication
ed in particolare coloro che
Technology,
vengono
Skills
development”,
dalle
campagne
e
nell’arcidiocesi
sono privi di mezzi e risorse per
di Pondicherry e Cuddalore, nella
sostenere la propria formazione e
zona sud-orientale della’India.
qualificazione professionale.
Attraverso la realizzazione del
La collaborazione tra Caritas
centro, i destinatari potranno
Tarvisina e la zona interessata
godere
formazione
dal progetto ha visto il suo avvio
specifica ed un’acquisizione di
ufficiale ad inizio dicembre 2013.
di
una
competenze in ambito informatico che permetterà loro di qualificarsi
I lavori di edificazione della
in un settore in espansione nella
struttura a Pondicherry di fatto
zona.
sono iniziati il 10 febbraio 2014, a causa dello stop decretato dal governo dello stato del Tamil
Nadu
sull’estrazione
della
esempio l’Istituto Nazionale per
sabbia nella zona. Il costo
le Piccole e Medie Imprese
della sabbia, a causa di ciò,
(NIMSME), il credito agricolo
è schizzato fuori controllo ed i
nazionale
lavori si sono bloccati.
rurale (NABARD), la società nazionale
Inoltre
esiste
questione
anche
culturale
per
lo
per
lo
sviluppo sviluppo
una
delle competenze ed abilità
legata
(NSDC), gli istituti formativi
alle tradizioni del Paese ed in
di
particolare della zona, per cui
Karaikkal ed il distretto di
si crede che i lavori di nuova
Villupuram.
Pondicherry,
Cuddalore,
costruzione devono iniziare dopo il 14 gennaio.
Il progetto ha durata triennale. Il centro, di cui Caritas Tarvisina
Per questa ragione è stato
sostiene
sottoscritto
l’edificazione,
l’accordo
con
nello
specifico
prevede
un
le ditte di costruzione il 20
contributo complessivo di
gennaio 2014.
75.000 euro.
Contestualmente
all’avvio
del progetto sono avvenuti numerosi incontri, scambi di informazioni a diversi livelli con istituzioni governative come per
72
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
PROGETTO “EMMANUEL” AFRICA
Premessa Stendere un bilancio di questo
», ed é da qui che si deve partire,
primo anno di progetto non é
ed é da qui che siamo partiti.
Tessere relazioni, conoscere e farsi conoscere, sforzarsi
impresa facile, perché richiede la capacità di guardare oltre
Tessere relazioni, conoscere
alle semplici attività realizzate,
e farsi conoscere, sforzarsi
per riconoscere un cammino di
di entrare in punta di piedi
conoscenza e di collaborazione
in questa
che pazientemente si é avviato,
e piena di sfumature é stata
tra mondi culturalmente molto
la priorità che ha orientato
distanti.
questo primo anno.
di entrare in punta di piedi in questa realtà complessa
realtà complessa
e piena di sfumature é stata la priorità che ha orientato questo primo anno.
Se dici « Africa » dici « Relazione
Breve descrizione del contesto La parrocchia Notre Dame de
Il territorio é diviso in 3 cantoni,
Fatima di Niamtougou, nella
Niamtougou, Koka e Yaka.
regione della Kara, nel nord del Togo, raccoglie un territorio
Attività principale é l’agricoltura e
abbastanza
l’allevamento ed ogni domenica,
esteso
con
una
popolazione complessiva di circa
Niamtougou,
20.000 abitanti.
commerciale della zona con il
diventa
il
polo
mercato grande.
73
Prima annualità Al mio arrivo a Niamtougou
comunità il sabato mattina.
e dei gruppi e movimenti della
la trattativa per l’acquisto del
parrocchia, dalle suore del foyer,
Grazie al contributo umano e
terreno era ancora in corso e si
La risposta della gente é
dai vicari del parroco, da alcune
tecnico del sig. Rampazzo é
é conclusa con il versamento
alterna, si mescola impegno
persone scelte dal parroco ed é
stato possibile avviare l’attività
della
e disinteresse, ma per lo più
presieduto da don Francis.
di compostaggio, una prima
somma
concordata
di
12.000,00€ al capo cantone
l’atteggiamento é positivo.
esperienza
di Koka (rappresentante dei proprietari) in data 11 dicembre
Il
2012.
realizzazione
primo
tentativo del
di
produzione
di
Purtoppo la presenza alle riunioni
conserva di pomodoro e ad
per
la
non é molto estesa ma con chi é
identificare le necessità tecniche
pozzo
é
presente si lavora bene.
che il progetto richiede per il suo
negativo e questo blocca i lavori
sviluppo futuro.
Purtroppo, a causa della lentezza
per diverso tempo, solo dopo
È stato possibile dividersi i
del geometra del comune, solo
3 mesi é possibile ripetere il
compiti riguardanti la messa a
Alcuni macchinari diventano
verso la fine di febbraio é stato
sondaggio e finalmente realizzare
terra delle piante perenni (palme,
indispensabili
possibile avere una planimetria
il pozzo.
manghi e anacardi), la creazione
un
dei
10
ettari
acquistati,
di
modo da iniziare a conoscere il
In
terreno, analizzare il contesto e
p r i m o
programmare i lavori.
periodo c’é
questo
stata anche
La risposta della
delle casette per le
all’interno
gente é alterna, si
api e la costruzione di
progettualità.
mescola impegno e disinteresse,
Primo passo essenziale é stato
l’elezione
ma per lo più
l’avvio della pulizia del terreno
del
dagli arbusti e dai sassi e il primo
consiglio
tentativio
parrocchiale, elemento
di
trivellazione
per
l’acqua.
nuovo
minimo
per di
portare
innovazione
della
nostra
un piccolo magazzino. Inoltre, insieme al consiglio si é L’accelerazione
nei
deciso di organizzare la gestione
lavori a partire dai
del
l’atteggiamento é
primi
maggio
prossimo anno, in questo modo:
positivo.
é
alla
un equipe stabile di lavoro di 4
spinta
essenziale
elementi (Daniel, Valéry, Jean
di
Francis
e
Paul e Dominique), un equipe
don
di esperti nel campo tecnico per
di dovuta
don
progetto,
almeno
per
il
chiave per dare continuità e
all’imminente
viene
vigore al progetto. Nei primi giorni
Davide.
formando nel tempo, all’inizio
di maggio si é, per la prima volta,
é formata da 3 elementi che mi
riunito il consiglio per discutere
Visita che si é svolta dal 20
come coordinatore del progetto
affiancano nel lavoro, Daniel,
del progetto e suddividere i
al 31 maggio e che ha visto
(don Amédée).
Valéry e Jean Paul.
compiti operativi.
partecipare anche il sig. Giovanni
L’equipe
di
lavoro
si
visita
di
orientare l’azione(Jonas e Daniel) e un rappresentante del consiglio
Rampazzo
come
consulente
Il lavoro procede lentamente
Il
dai
tecnico. Il soggiorno di Giovanni
durante la settimana e si cerca
rappresentanti dei vari CCCB
si é protratto fino al 21 giugno
di coinvolgere le persone della
(comitati di quartiere per la carità)
2013.
consiglio
é
formato
74
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
Alcune problematiche riscontrate •
Attività svolte
La diocesi di Kara, al momento, ha come priorità l’attività
•
Pulizia dei primi 3 ettari di terreno
scolastica rispetto ad azioni nel campo sociale, pertanto non vi
•
Recinzione di jatropha completata su tutto il perimetro
è un grosso sostegno a livello diocesano.
•
Realizzazione pozzo e serbatoio
Precedente esperienza negativa in rapporto ad una progettualità
•
Realizzazione di un piccolo ricovero attrezzi-magazzino
parrocchiale (terreno di Douga Heni)
•
Realizzazione ed istallazione di 5 alveari
•
Divisioni e piccole rivalità tra i vari cantoni
•
Messa a terra di : 89 palme, 52 anacardi, 52 manghi
•
Difficoltà nel coinvolgimento attivo dei CCCB (comitati di
•
Semina e raccolta di : sorgo, fagioli e soia
quartiere per la carità)
•
Produzione di : insalata, pomodori, cavoli, peperoncino
•
Scarsità d’acqua
•
Avviata l’attività di compostaggio
•
Consumo eccessivo di carburante per alimentare la pompa
•
Avviata l’attività di allevamento suini
•
Sperimentazione della produzione di conserva di pomodoro
•
Realizzazione di riprese video per la sensibilizzazione
•
Realizzazione di una serata di informazione/sensibilizzazione in
•
parrocchia
Attività future previste •
Realizzazione di un secondo pozzo per garantire la presenza d’acqua durante tutto l’anno
•
Realizzazione di un sistema a pannelli solari per alimentare la
pompa •
Proseguire nella pulizia del terreno per incrementare l’area
coltivabile •
manghi e anacardi) •
Proseguire nella cura delle piante perenni già installate (palme, Realizzazione di un sistema di irrigazione a goccia per il risparmio idrico
•
Intensificare la produzione di ortaggi
•
Acquisto di attrezzature per la meccanizzazione del lavoro
•
Avviare la produzione di conserve e marmellate
•
Realizzazione e attivazione del centro di accoglienza per bambini detti « sorcier »
75
76
Andarono, videro e si fermarono. Erano circa le quattro del pomeriggio (Gv. 1,39)
Rimanere ed abitare il cuore dell’umanità Ci sono incontri nella vita che restano impressi
lasciarsi vincere dalla tentazione di scappare via, di
in maniera indelebile nel cuore di chi li vive.
rinunciare. Gesù ci ricorda che quando abbiamo
Sono momenti che cambiano radicalmente il
lasciato entrare nel nostro cuore le fatiche e le
cammino della propria esistenza, che dischiudono
sofferenze degli altri, cambia radicalmente il
orizzonti di speranza e di fiducia dove ormai
nostro punto di vista. Si guarda all’altro in modo
sembrava le tenebre avessero la meglio.
diverso, si comincia ad assaporare la dolcezza di vedere fiorire il bene dentro e intorno a noi.
È l’ora della salvezza, della rinascita e di quest’ora particolare resta impresso
Prima di tutto è importante
nel cuore il profumo, il colore
allora
ed il sapore. È vita che riaffiora e che esplode
come
dentro la realtà senza paura
del povero è necessario
di sporcarsi le mani e di
ascolto, sospendere il
primavera, è il deserto che
giudizio e lasciare che
fiorisce in maniera del tutto
l’Amore sani ogni ferita.
inaspettata.
restare
Presso il cuore ferito fermarsi, rimanere in
nuova
rimanere,
dover
faticare.
Rimanere
significa affermare che la vita dell’altro mi interessa (I Care di don Lorenzo Milani),
che
viviamo
la
fraternità non solo a parole, Presso il cuore ferito del
ma
nella
concretezza
povero è necessario fermarsi, rimanere in
delle scelte. Significa gioire con chi gioisce e
ascolto, sospendere il giudizio e lasciare che
piangere con chi piange. È stare fermi solo per
l’Amore sani ogni ferita.
amore, anche quando tutto ciò che ci circonda ci stringe attorno e ci spinge alla fuga. Rimanere
Dinanzi alla sofferenza, alla povertà, agli scenari di
nella storia delle persone vuol dire togliersi i calzari
morte che si levano davanti ai nostri occhi, è facile
dei piedi, per onorare il percorso e la dignità di
78
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
ciascuno, anche se segnata da
che ho te lo dono: in nome
qualche difficoltà.
di Gesù alzati e cammina”. È incoraggiare alla vita. Purtroppo,
È custodire la vita, è prendersi
oggi, tante volte i poveri e le
cura di quel “prezioso tesoro
loro storie destano profonda
che è contenuto in fragili vasi
attenzione solo quando fanno
di creta”, sapendo che è un
aumentare
dono per tutti. Rimanere è dare
trasformano
fiducia alla credibilità di ciascuno,
baraccone.
l’audience in
o
si
fenomeni
da
è vivere la fedeltà all’uomo. Abitare la storia dell’uomo di Questo con
dimorare
l’altro
nell’incontro
diventa
oggi, con le sue solitudini, le
stimolo
sue angosce, i suoi drammi e le
importante ad abitare i luoghi
sue ferite, significa scendere con
dell’umano. È dare dignità, è
coraggio nell’infermo tenebroso
umanizzare la sofferenza e la
di molte persone offrendo una
povertà, imparando ad abitarla
vicinanza
nella nostra impotenza e nella
nessuno è mai solo e mai verrà
nostra debolezza.
abbandonato dal Signore.
che
assicura
che
È dire con Pietro “Non abbiamo né oro, né argento, ma quello
Abitare è farsi carico della storia
79
dell’altro con la consapevolezza
suo cuore che ogni realtà viene
che l’ultima parola sulla nostra
recuperata dall’Amore.
esistenza e su quella degli altri è la Resurrezione, è l’Amore.
Abitare
Abitare in definitiva chiede di
contemporaneo significa portare
fare spazio dentro di noi, perché
la luce della misericordia di Dio
il povero possa trovare sempre
nella
accoglienza e riparo nel nostro
nell’educazione, nella famiglia,
cuore.
nel lavoro e in ogni frangente
i
luoghi
politica,
dell’uomo
nell’economia,
umano. È fare nostra la logica Significa non vergognarsi della
della debolezza di Dio, della sua
propria debolezza, ma metterla
semplicità per arrivare in ogni
nelle mani di Gesù, sotto la sua
angolo della terra a dire che la
mirabile custodia.
Carità resterà sempre sorgente inesauribile di vita.
Come
Caritas
è
importante
che sia vissuta questa fedeltà
I luoghi e le azioni pastorali della
all’uomo e alla sua storia. Abitare
Caritas che sembrano rispondere
significa entrare con delicatezza
meglio, sono:
nei
gagli
dell’uomo,
vitali per
dell’esistenza sussurrare
al
I SENZA DIMORA E LA MARGINALITÀ LE DONNE L’ACCOGLIENZA PROFUGHI
80
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
I SENZA DIMORA E LA MARGINALITA’ Persone definite “senza dimora”,
diverse realtà che si occupano
2013 Caritas ha avviato una
che
marginalità
di loro ognuno aderendo alle
riflessione
riferimento e di accoglienza per
estrema senza un luogo fisso
proprie finalità; oltre a Caritas,
freddo”
quelle persone che si ritrovano
dove dormire e vivere, senza una
cooperative,
associazioni,
ritroviamo a gestire all’ultimo
a non avere alcun tipo di
sicurezza
parrocchie del territorio, servizi
momento. Poiché il freddo arriva
sostentamento e di rete.
di cui disporre, spesso senza
pubblici...
ogni anno, e nel territorio ogni
La
Caritas
è
considerata
da
un
sempre
luogo
di
vivono
nella
economica
minima
nemmeno una residenza. Sono
sull’ che
“emergenza
ogni
anno
ci
anno ci si ritrova impreparati nella
Centro
persone che hanno mille bisogni,
Ci siamo resi conto che la
soluzione
di Ascolto e il Servizio di
ma che spesso non sanno
complessità del fenomeno ci
a
Accoglienza Notturna abbiamo
nemmeno cosa chiedere perché
obbliga a lavorare in rete, a non
cooperativa Servire, parrocchie
la
incontrare
tutto è necessario e accettano
camminare da soli, a condividere
del centro di Treviso, Comunità
quelle persone che don Piero
il minimo: un pasto caldo, un
obiettivi
Per
di Sant’Egidio e Amministrazione
Zardo, cappellano della casa
posto letto, una doccia, dei vestiti
non
poche
Comunale, con il dovuto anticipo,
circondariale di Santa Bona, ha
puliti...
risorse economiche, per essere
si sono seduti attorno ad un
realmente
le
tavolo con l’obiettivo di trovare
Insomma quello che possiamo
persone che chiedono aiuto e
luoghi adatti per l’accoglienza
fare, il minimo della dignità.
per non rischiare di realizzare
notturna almeno per i mesi più
più progetti diversi per la
freddi dell’anno.
Attraverso
il
possibilità
nostro
di
definito i “nostri profughi”. Persone
che
non
sono
di
nessuno, che non hanno “patria”
e
progettualità.
disperdere educativi
le
verso
questo
anche
temporanea
problema,
Caritas,
stessa persona.
pur essendo italiani o residenti
Al di là dell’aiuto concreto ciò che
da anni nel nostro territorio, che
diventa urgente per loro è proprio
non hanno una casa, un lavoro,
il ritrovare la dignità, è tornare a
Con questi obiettivi Caritas ha
di proposte e idee che ha
ma soprattutto non hanno legami
importare a qualcuno, é cessare
deciso di creare dei tavoli di
visto interagire anime diverse,
affettivi, rete parentale, qualcuno
di essere e sentirsi ignoti.
riflessione ma anche decisionali
ma con l’obiettivo minimo ma
relativi a questa fascia di persone.
fondamentale di assicurare un
E’ stato un confronto importante
a cui importa la loro esistenza. Il fenomeno certo è complesso Appunto non sono di nessuno.
letto a chi non ha nulla. Nello specifico a settembre
e nel nostro territorio ci sono
81
Tutti hanno contribuito ad avviare
una a
concreta favore
di
advocacy
persone
che
riflessione
sulla
marginalità
estrema.
Fanno
vivono nella marginalità, per
questo
tavolo:
sollecitare
l’Amministrazione
Tarvisina, Cooperativa Servire,
Comunale
ai
Cooperativa
suoi
doveri
parte
di
Questi
hanno diversi obiettivi:
voluti non solo da Caritas,
Caritas
Alternativa
Ambiente,
é stata l’apertura di un
Comunità
di
asilo
comunale
Comunità Emmaus (maschile
di 20 posti letto sito in via
e femminile), don Mario Vanin
tavoli
di
riflessioni
concretizzano quella funzione
Alternativa,
pubblici. Il risultato concreto notturno
Sono incontri periodici che
Ceis,
Sant’Egidio,
• conoscenza e messa in
pedagogica propria di Caritas,
rete delle diverse realtà
che ha la finalità di aiutare la
che nel territorio realizzano
comunità ecclesiale e civile
progettualità a persone in
a
marginalità estrema;
nel territorio prima di tutto a
• confronto sulle
lavorare
efficacemente
favore degli ultimi; così da
Pasubio a Santa Maria sul
evitare inutili sprechi di risorse
Sile (Treviso) per il periodo
e valorizzando il bene che
dell’emergenza
freddo,
ma
soprattutto la collaborazione tra i diversi partner del tavolo nella gestione dell’avvio, nella
Mettere insieme le forze produce un “in più” che lavorando da
stesura di prassi condivise e nell’attenzione
alla
soli si perde
ricaduta
ogni
settore/servizio
della
comunità, nella sua peculiarità, può dare sia agli utenti che agli altri enti e servizi. Mettere insieme le forze
stata
produce un “in più” che
invitata la cittadinanza ad una
lavorando da soli si perde
sulla
cittadinanza
(è
serata di presentazione del
per il disagio psichico, don
progettualità legate a casi
e aiuta a tenere presente
progetto di apertura dell’asilo
Piero Zardo cappellano del
specifici;
con
notturno).
carcere, don Riccardo Zanchin
L’altro passaggio importante
• advocacy a favore di chi
referente dell’accoglienza nella
viene privato dei diritti
parrocchia di Varago.
minimi;
nell’attenzione agli ultimi è
• condivisione di prassi
stato l’avvio di un tavolo di
operative.
82
è
umiltà
che
indispensabile
diveniamo utili.
nessuno ma
tutti
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
LE DONNE La
violenza
sulle
donne
è,
recuperare fiducia in se stesse e
purtroppo, una realtà che esiste
negli altri, e ritrovare risorse per
nel nostro territorio, ed è spesso
rinnovarsi e ripartire.
nascosta e vissuta con vergogna, Non
nella solitudine e nel silenzio.
è
soprattutto Sono
vittime
cosa
semplice,
quando
questa
di
violenza
violenza si sviluppa in famiglia,
donne
straniere,
entro i legami più intimi, e fa
scappate dai loro Paesi in cerca
crollare un po’ tutto: sogni,
di condizioni di vita migliori,
progetti, speranze.
moltissime
e che qui vengono sfruttate per il “lavoro” in strada o negli
È
necessario
appartamenti. Ma sono
ferite nel corpo e nell’animo. Si ritrovano disorientate e impaurite
anche tante altre donne, di qualsiasi livello
ascolto
accogliente
vittime
provenienza,
un
età,
sociale,
nel chiuso delle mura domestiche,
che
aiuti le donne ferite a
ricostruire
un
quadro di senso e di riferimento. In
quest’ottica,
dopo i vari progetti
quando le relazioni familiari e
di accoglienza e di sostegno alle
di coppia vanno in tensione
donne vittime di tratta attuati negli
e
di
ultimi anni (progetto della Casa
prevaricazione del più forte sul
di accoglienza per donne di S.
più debole.
Angelo; progetto appartamenti
sfociano
in
forme
donne) si è avviata in Casa della Anche nell’ultimo periodo gli
carità, grazie alla collaborazione
episodi
con
in
questa
direzione
l’Associazione
Emmaus,
son aumentati. Le donne che
una casa famiglia per donne in
subiscono violenza spesso si
difficoltà. Continua ad essere viva
chiudono nel silenzio, ferite nel
e significativa la collaborazione
corpo e nell’animo. Si ritrovano
con le Discepole del Vangelo e
disorientate e impaurite. Hanno
con le suore di Villa Regina Mundi
bisogno di essere accolte,
per altre forme di accoglienza e
di
accompagnamento di donne in
essere
riprendere
accompagnate in
mano
la
a loro
emergenza.
situazione, personale, affettiva, passo
dopo
passo,
per
83
Appartamenti donne Questo progetto, concluso a
di seguire le donne ospitate e
giugno 2013, ha avuto come
i loro figli, nella convivenza e
destinatari donne sole o con figli
realizzare progetti su di essi per
in emergenza abitativa ed è stato
la ricerca di un nuovo alloggio e
realizzato in collaborazione con
di un’autonomia economica e
la Cooperativa Servire che ne ha
sociale.
seguito l’aspetto educativo ed amministrativo.
Si é cercato altresì di creare un’efficace rete sociale attorno
Alle donne che chiedevano per
a questi nuclei interpellando i
sé e per i loro figli una soluzione
servizi sociali, le asl, le scuole e
abitativa
le parrocchie.
è
stata
proposta
una stanza all’interno di due appartamenti con l’utilizzo della
Nel corso del 2013 si è conclusa
cucina in comune, in autogestione.
l’accoglienza
I due educatori della Cooperativa
familiari.
per
tre
nuclei
Servire hanno avuto il compito
Casa di accoglienza per donne immigrate in situazione di disagio – Emmaus / Caritas A partire dal mese di maggio 2013
per ritrovare gradualmente una
e non soggetti emarginati dalla
si è avviata una collaborazione tra
propria stabilità ed autonomia.
società.
Caritas Tarvisina e l’associazione di volontariato “Emmaus Treviso”,
La casa ha potuto accogliere
già presente nel territorio dal
Le persone accolte partecipano
e
2008, che ha portato all’apertura
attivamente al sostentamento
per le quali Caritas Tarvisina
di una casa di accoglienza
della
al
garantisce inoltre un supporto
destinata a donne immigrate
finanziamento di altri progetti
tecnico, attraverso il suo Centro
che vivono in situazioni di
di solidarietà del movimento
d’Ascolto e le figure professionali
disagio
perché
Emmaus in Italia o all’estero,
ad esso connesse.
vittime di violenza, sfruttamento o
attraverso un’attività di recupero
in emergenza abitativa.
di
temporaneo
struttura
materiale
e
riutilizzabile
poi
distribuito in un “mercatino L’obiettivo è che le persone
solidale
possano essere accolte in un
attività permette a coloro che la
contesto familiare, sostenute nel
realizzano di sentirsi protagonisti
reinserimento sociale e lavorativo
e coinvolti in azioni di solidarietà
84
dell’usato”.
Tale
accompagnare
4
donne,
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
L’accoglienza profughi
A partire dal 7 maggio del 2011
Il traguardo più importante non
e all’interno di quella esperienza
è stato solo il conseguimento di
denominata Emergenza Nord
un permesso di soggiorno, ma il
Africa, la Caritas Tarvisina è
meraviglioso dischiudersi di
stata
tanti sorrisi di rinascita, di vita
coinvolta
gradualmente
nell’accoglienza di 38 persone.
nuova. Il dono più bello è stato quello di veder rifiorire la speranza
Questa
progettualità
si
è
nel cuore di chi era precipitato
conclusa nel corso dei primi
nelle paludi della disperazione. È
mesi del 2013.
stata un’esperienza meravigliosa, un dono di Dio che ci ha rivelato
Senza ombra di dubbio è stato
ancora
un tempo prezioso e fecondo che
medicina che guarisce ogni ferita
ha permesso alla nostra realtà
è l’Amore e come la Vita vince
caritativa di crescere e di tenere
sempre.
una
volta
come
la
vivo l’appello all’accoglienza in un contesto territoriale segnato
E questi 38 amici dove sono?
da grande indifferenza e chiusura.
Cosa fanno? Com’è ora la loro vita? Il ponte con questi amici
La
condivisione
vita,
non si è interrotto, anzi continua
la rielaborazione di ferite e
ad essere un elemento di forza
sofferenze, il desiderio di dare
e continuo sostegno. In Italia
forma
sogni
sono rimasti in 23 e quasi tutti
che ognuno porta nel proprio
lavorano, 13 si sono trasferiti in
cuore sono stati gli elementi
altri paesi europei presso amici
portanti di questa esperienza di
o parenti e due sono rientrati in
accoglienza.
Africa, uno nel proprio paese di
e
sostanza
di
ai
origine e uno in Libia. La relazione schietta e leale
Ogni frammento di vita condiviso
che si è instaurata tra volontari,
insieme resta una scia di luce
operatori e persone accolte ha
che illumina il cielo e l’orizzonte
arricchito tutto e continua ad
del nostro cammino e si chiama
essere ancor oggi un filo rosso
Carità.
che continua a tenere unite queste persone, al di là delle distanze di spazio e tempo.
85
non è stato solo il conseguimento di un permesso di soggiorno, ma il meraviglioso dischiudersi di tanti sorrisi di rinascita
86
Andrea incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» e lo condusse da Gesù (Gv. . 1, 40-41)
La Carità è condivisione, è condurre a Cristo La Carità è l’Amore gratuito di Dio che offre la sua
forza della condivisione che abbatte i muri, scioglie
vita perché gli uomini possano vivere in pienezza e
le indifferenze, accorcia le distanze.
abbiano gioia in abbondanza. Siamo allora chiamati a condivider il pane, la casa, La Chiesa nella sua fragile umanità è chiamata
le risorse, ma ancor di più il senso della vita e le
ad essere il volto concreto e visibile di questo
ragioni della nostra speranza.
amore. Per cui vivere la carità è prima di tutto un cammino di comunione e di condivisione.
Siamo chiamati a condividere l’esperienza di Amore di Gesù che riscalda il cuore e
La logica dominate non deve
ci dischiude gli orizzonti di una
essere quella del potere e della
fraternità che è per sempre.
forza, ma quella del servizio e
La Carità chiede allora
Condividere significa spezzare
della generosità. È la dinamica
di superare il proprio
il pane della nostra vita perché
dei cinque pani e due pesci, del
orgoglio e il proprio
poco che nelle mani del Signore
egoismo
diventa dono sovrabbondante.
tutti
ne
possano
mangiare,
significa dare ad ognuno la possibilità di sentire il suo cuore inondato di fuoco vivo quando
In
questa
logica
della
realizza il bene. La condivisione
condivisione non ci è chiesto di
è la strada maestra perché nelle
dare il necessario o il superfluo, tanto o poco, ma
nostre case, nelle nostre vie resti sempre accesa la
semplicemente tutto. È la radicalità evangelica che
lanterna della speranza e della carità.
chiede “al chicco di grano, caduto in terra, di morire per portare frutto”. La Carità chiede allora
La Carità però chiede anche tanta umiltà e ci chiede
di superare il proprio orgoglio e il proprio egoismo,
di avere sempre l’onestà e il coraggio di orientare
per trasformare il “mio” ed il “tuo” in “nostro”. È la
al Maestro, di rinviare alla sorgente. Servire Carità
88
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
chiede prima di tutto un cuore libero e trasparente. Non ci
Si
devono essere doppi fini. La
imparare a vivere nella certezza
gioia più grande è quella di
che la Pasqua sconfigge il nostro
vedere che l’incontro con Cristo
peccato,
risana e dona nuovi orizzonti a
paure e ci fa vedere le tristezze,
chi sembrava ormai perso nei
le malattie , i soprusi e perfino
meandri dell’oscurità e del non
la morte, dal versante giusto:
senso.
quello del “terzo giorno”. Da lì
tratta
di
camminare
frantuma
le
La generosità senza fede non è carità e prima o poi collassa su se stessa.
per
nostre
le sofferenze del mondo non Condurre a Cristo è la più
saranno più i rantoli dell’agonia,
grande forma di carità e
ma i travagli del parto. E le
questo non possiamo mai
stigmate lasciate dai chiodi nelle
dimenticarlo.
nostre mani saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin
Certamente questo non avviene
d’ora le luci di un mondo nuovo.
in una forma magica o dottrinale,
La generosità senza fede non
ma attraverso la pedagogia dei
è carità e prima o poi collassa
fatti, attraverso una quotidianità
su se stessa.
che orienta sempre alla ricerca del senso pieno della vita.
Se la fede ci fa essere credenti e la speranza ci fa essere credibili
È fondamentale allora, sia per
è solo la carità che ci fa essere
gli operatori che per i volontari
creduti. Fede, speranza e carità
della Caritas, che la strada
sono inscindibili se vogliamo
della condivisione e quella
veramente essere sale della terra
di condurre a Cristo sono
e luce del mondo, se vogliamo
le vie principali per essere
cambiare il mondo attraverso la
testimoni autentici e credibili
carità.
del Prima
Vangelo delle
della
Carità.
competenze
e
La fede in Cristo che è la Carità di
prima della propria generosità è
Dio, è elemento imprescindibile
fondamentale il propri cammino
se vogliamo servire Carità ed
di fede, la propria adesione
essere strumenti vivi nella mani
a Cristo. Essere credibili agli
del Padre. Per tenere viva questa
uomini e alle donne di oggi, è
dimensione
possibile solo se, nella fede,
Caritas
siamo profondamente uniti a
proposte:
si
fondamentale avvale
di
la
queste
Cristo, come i tralci con la vite. La fede è un cammino, ma è
LABORATORIO
fondamentale
CORSI DI FORMAZIONE
percorrerlo
con
coraggio se vogliamo essere strumenti di carità.
ANNO DI VOLONTARIATO SOCIALE (AVS) ALTRE PROPOSTE LEGATE AL MONDO GIOVANILE
89
90
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
LABORATORIO Il Laboratorio Caritas è uno
mondo della scuola; valorizzare
strumento che nel corso del 2013
il
ci ha permesso di mettere a fuoco
prevenzione su varie tipologie di
alcune tematiche importanti su
dipendenze giovanili, per aver poi
cui portare la nostra attenzione.
una ricaduta pastorale) abbiamo
patrimonio
del
lavoro
di
messo a tema che attraverso È costituito da una piccola
la dimensione del servizio alla
equipe di operatori della caritas
persona possiamo educare ad
diocesana, volontari del territorio
una antropologia cristiana.
e
Rimangono
presbiteri
che
nell’ambito
della
Durante
serate
3
nell’anno cercato
prossimità.
pastorale, di
distribuite abbiamo
sviscerare
argomenti, partendo
servono
aperte
altre domande di fondo che quotidianamente povertà dei giovani
semplicemente
di oggi: le domande
domanda
di senso; il dialogo
fondamentale di come servire
intergenerazionale;
carità.
quali orizzonti di speranza
Ci
siamo
soffermati
maggiormente su una domanda
ci
poniamo
nell’incontro con le
alcuni
dalla
molte
porre
sul cammino dei giovani, ecc.
di fondo che attualmente ci
come interessare i giovani alla Caritas?
interpella: come interessare i
Dal questo tavolo di
giovani alla Caritas?
lavoro ci siamo rafforzati nell’idea che è sempre più necessario
Dopo un’analisi delle progettualità
lavorare in sinergia con gli altri
già in atto (Anno di volontariato
uffici diocesani che intercettano
sociale; progetto “Chi è il mio
le istanze del mondo giovanile e
prossimo?”; la collaborazione
con umiltà cercano di dare una
con la Pastorale Giovanile; la
risposta.
necessità di rimettere a tema il
91
92
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
Corsi di formazione Caritas Tarvisina nella sua opera
fondante, a lasciarsi provocare
di ristrutturazione, richiesta per
dallo scandalo della sofferenza
poter offrire nuovi servizi rivolti
e dell’ingiustizia rispondendo ad
agli ultimi, ha voluto puntare
esso con la scelta del donarsi
con forza sulla valorizzazione
all’altro.
e promozione del volontariato. Per Vivere il volontariato in Caritas è
Tarvisina vita
come
intendere
stile
di
nuova
questo
nuovo
inteso
come
vita,
cittadinanza
fondata
alla
sulla condivisione, la Caritas
comunione, che trova il suo
diocesana, dopo aver incontrato
senso più profondo e autentico
le persone che hanno richiesto
nel
vocazione
la
assumere
donare
di
condividere
si
un
cammino
quanto ha
ricevuto.
E’
accanto
vivere,
attraverso
lo
stile
Caritas,
una
nuova
cittadinanza fondata
sulla
condivisione, che
agli
ultimi,
costruire insieme a chi si trova in difficoltà risposte adeguate ed efficaci
ha
proposto
una
formazione in
due
direzioni:
una
formazione ai
formatori
(anch’essi
si
concretizza
volontari)
nella
una formazione
di
capacità coinvolgersi
con
chi
è
ai
volontari
che
e
svolgeranno
emarginato, per rimuovere le
il loro servizio all’interno della
logiche dominanti, le cause del
Casa della Carità. Parallelamente
disagio e costruire insieme
ai percorsi formativi proposti,
a chi si trova in difficoltà
sono state previste delle pratiche
risposte adeguate ed efficaci,
di
nel rispetto della complessità
di garantire, oltre la capacità di
dei bisogni e dei diritti e nella
essere efficienti ed efficaci, un
vicendevole accoglienza.
continuo sostegno, per arrivare
accompagnamento
capaci
ad una reale soddisfazione come La
formazione
dei
volontari
vuole aiutare le persone, ed è
questo
il
suo
risultato di una serie di relazioni vissute positivamente.
significato
93
Formazione dei formatori volontari servizi Casa della Carità
Accompagnamento volontari servizi Casa della Carità
Percorso formativo realizzato
particolarmente ricche di
L’accompagnamento dei volontari
relazioni, la partecipazione, la
coinvolgendo alcuni volontari
competenze
esperienziali.
è realizzato come affiancamento
collaborazione, la democrazia,
che,
attraverso
esperienze
Anche se non sono mancati
e sostegno, attraverso momenti
ecc.
hanno
condiviso,
dei piccoli timori per essere
di supervisione di gruppo,
liberi” con una forte valenza
vissuto e maturato lo stile
stati chiamati ad un ruolo così
consulenza personale e una
formativa, dove potersi esprimere
Caritas,
importante, la partecipazione
formazione
e
volta diventino formatori di
è
da
momenti hanno una forte valenza
scambio di impressioni, idee,
piccoli
gruppi
di
volontari.
un
sincero
valoriale, in quanto sono il banco
difficoltà ed eventuali proposte,
Questa
scelta
si
inserisce
entusiasmo.
di prova dell’effettiva coerenza con
nella prospettiva di un continuo
nella prospettiva di rendere
alcuni presupposti fondamentali
miglioramento del servizio svolto.
protagoniste
nell’area
quali
della
persone
diverse,
affinché
formazione
a
loro
stata
caratterizzata
evidente
e
continua.
l’attenzione
Questi
Sono
autentici
confrontare,
“spazi
attivando
uno
alle
Altre proposte formative Sono innumerevoli i corsi di formazione che a vario livello sono stati realizzati nel corso di quest’anno. In particolare si è curata la formazione degli operatori della carità attraverso tre proposte diversificate:
Corso di formazione per opCorso base “Essere a
eratori del Centro di Ascolto
servizio dei fratelli”,
“Ascolto Solidale”,
destinato a giovani e adulti
destinato
interessati ad approfondire i
Biennio di formazione alla prossimità in
delle persone che svolgano
intendono fare servizio presso
collaborazione con il Centro
un ruolo di sensibilizzazione
temi base del servizio in una
il Centro di Ascolto di una
Missionario,
di
e di attenzione verso i
prospettiva cristiana. Questo
Collaborazione Pastorale o
Pastorale Sociale del Lavoro
poveri. Si tratta di creare una
corso si rivela fondamentale per
di un vicariato e alle persone
e Salvaguardia del Creato,
sensibilità che realmente aiuti
tutti coloro che si avvicinano al
che desiderano avvicinarsi alla
Migrantes e l’ufficio di Pastorale
le nostre comunità cristiane
mondo caritas, o che in qualche
realtà della povertà e al modo di
della
destinato
a mettere al centro i poveri e,
modo avvertono il bisogno di
operare della caritas, in vista
ad
pastorali.
in un cammino di prossimità
fare chiarezza sul desiderio di
di un futuro impegno personale
L’obiettivo è quello di offrire un
e condivisione, promuovere
“fare qualcosa per gli altri”
o per una propria crescita.
percorso formativo affinché nel
la loro persona e la loro
territorio della Diocesi ci siano
dignità.
ai
volontari
che
Corso
che diventa mettersi accanto ai fratelli per ridare loro dignità a partire dallo stile di Gesù.
94
realizzato
Salute, operatori
l’ufficio
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
Anno di Volontariato Sociale (AVS) È una esperienza che nelle sue
poiché vengono proposti e svolti
motivazioni
servizi settimanali maggiormente
profonde
ricalca
quella del servizio civile.
differenziati,
e
non
preclude
l’eventuale possibilità di svolgere, Caritas Tarvisina propone questa
una volta conclusosi, il servizio
opportunità che si articola in
civile presso altri enti.
momenti di formazione, servizio e condivisione.
Nel corso del 2013, 4 giovani (2 femmine e 2 maschi) hanno
L’anno di volontariato sociale
portato a termine l’esperienza
si differenzia dal Servizio Civile
dell’AVS.
Nazionale perché è rivolto a giovani dai 18 ai 25 anni; dura
Ascoltiamo i frutti di ciò che
un anno con regolare cadenza da
hanno vissuto servendo i poveri
novembre ad ottobre dell’anno
dando voce alle loro riflessioni.
successivo; offre la possibilità di conoscere molteplici esperienze,
95
96
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
Susanna La motivazione più forte che
certamente una conferma che
aprire gli occhi su molte realtà di
alle altre persone di darci
mi ha portato ad arrivare qui in
durante questi mesi ho avuto
sofferenza.
qualcosa è forse altrettanto
Caritas è stato il mio bisogno
ogni giorno.
quanto
importante dell’essere pronti
r i g u a r d a
a dare e donarsi, perché riconosce
Per
di cambiamento profondo, il bisogno di uscire da un periodo
Così come è
invece
di “chiusura” (fatto di studio,
una conferma
scoperte, forse
all’altra persona, le riconosce
sacrifici e soprattutto grande
la mia voglia
la più bella e
che è importante per noi.
solitudine), che mi aveva portato
irresistibile
a vivere un momento di seria
di prendermi
crisi, in cui ogni cosa si era
cura, di voler
svuotata di significato e in cui ho
bene,
messo in dubbio tutto, persino il valore della mia stessa vita.
amare è l’unica cosa che conta
le
inaspettata
dignità
e
rispetto
di
questi
mesi
Ho
è
così
accettare un aiuto o anche solo
come si deve
una dimostrazione di affetto,
sentirmi utile,
dare
senza
di stima o di gratitudine ma
di mettermi a
chiedere nulla
ora mi rendo conto che per
servizio.
in cambio, allo
quanto io possa pensare di non
stesso
tempo
meritarlo, negare agli altri di
è
non si può dare senza ricevere.
darmi qualcosa è assolutamente
demolizione di tutte le mie
anche l’aspettativa che questa
Nell’ultimo periodo ho riflettuto
ingiusto, come non accettare un
certezze e che anzi in mezzo alla
esperienza
me
spesso sul fatto che pensare di
regalo fatto col cuore e può far
grandezza del buio sembrava
un’importante
opportunità
dare senza accettare di ricevere
capire agli altri che non li ritengo
risplendere, è stata la fiducia
formativa (nel senso più ampio
nulla è forse paradossalmente
degni o capaci di essere o fare
nel fatto che amare è l’unica
del termine), che mi aiutasse ad
il
per me qualcosa.
cosa che conta. E questa è
aprire i miei orizzonti e anche ad
presuntuoso.
di
Forse l’unica cosa che ha resistito
alla
meticolosa
Pienamente
adempiuta fosse
per
97
pensiero
più
che
egoista
e
Permettere
sempre
fatto
fatica
ad
Gianluca In questi anni mi sono trovato
Chiesa e per primo chiamato a
non sia giusto dare le solite
lottare è un senso di impotenza,
diverse volte a pormi questo
darmi da fare...io Gianluca devo
etichette, senza considerare
perché spesso queste povertà
punto con domande e anche
essere testimone della presenza
il sacrificio, il tempo dedicato,
partono da noi; anche in noi
a dover dare risposte a me
di Dio in questo mondo.
l’amore, le delusioni, le sconfitte,
cristiani non solo al di fuori.
e ad altri. Sono numerosi i
le vittorie ecc, di chi nel suo
luoghi comuni e le critiche che
Tutti noi battezzati siamo parte
piccolo provi a trasmettere il
Sarebbe assai limitante confinare
vengono fatti: perché la Chiesa
della Chiesa per cui la sua
suo incontro con Dio per far si
questo capitolo solo alla Caritas,
è così ricca? Perché non vende
ricchezza spesso
che sia, incontro
qui certamente il contatto è
i suoi bene se Gesù nella sua
per me è il male
anche
molti
diretto e prende dentro ogni
vita, più volte ci ha insegnato
minore, il male
poveri
tipologia di povero ma tutti
che la ricchezza materiale non
maggiore è la non
è la strada verso Dio?! Intanto i
relazione e la non
poveri muoiono,... Benedetto XVI
ricerca di Dio...
ha detto che: “la Chiesa non è
se Lui non vive
mai una semplice istituzione,
in me, in chi ho
perso la voglia di
non è mai una Chiesa in
attorno, c’è poco
lottare è un senso
senso
da lamentarsi, da
di impotenza
burocratico
che
si
può mettere da parte. Non
di
Un giovane in crisi altri...più per me è un pugno nello stomaco, una persona che ha
perché
non
conoscono
possiamo mai allontanarci da
lottare
contro
le
povertà...noi per primi dobbiamo
hanno perso il Dio
farci i conti. Mi piace concludere
della gioia...il Dio
con le parole di una missionaria,
che
discepoli
uccisa nel 2003: “Gesù non ha
Emmaus
mai parlato di risultati. Lui
visto
ha parlato solo di amarci, di
dopo del tempo,
lavarci i piedi gli uni gli altri,
quando
hanno
di perdonarci sempre. I modi
i
di hanno
giudicare.
dobbiamo
o
lei perché Dio l’ha voluta per
Difatti
la
sperimentato la gioia di stare con
del servizio sono infiniti e
sempre e, nonostante tutti i
problematica che più provoca in
Lui...e pensare che credevano
lasciati all’immaginazione di
peccati, non la abbandona.
me riflessione, stia nelle povertà
di aver vissuto la più grande
ciascuno di noi.” Sembrano
La Chiesa è la presenza
che incontro: povertà materiali
sconfitta della loro vita.
cose semplici...ma la strada è
di Dio fra gli uomini e per
con cui in Caritas ci si misura
questo dobbiamo amarla.”
ogni giorno, povertà interiori
Mi porto dentro la fatica e la
di chi Dio non lo conosce, non
gioia di anni a darmi da fare
Se prima di partire, incontrando
Inoltre: “la missione della Chiesa
vuol conoscerlo o ha deciso non
per quelle povertà interiori che
qualcuno, facessimo i conti con
consiste nel far germogliare e
faccia per lui (scomparsa della
spesso
mi
i risultati che vorremmo, a volte
crescere in tutti i popoli il regno
dignità, depressioni, cattivo uso
lasciano triste...e questa è la
non partiremmo mai...forse sta
di Dio che è cominciato già con
del corpo, allontanamento da
Chiesa in cui vivo...in cui vivono
tutto nel partire, un po’ come
Gesù.”
Dio ecc..) con cui non solo la
migliaia di cristiani!
qui: darsi da fare, agire con
ritengo
che
molto lunga!
mi
dispiacciono,
cuore e testa e poi si vedrà...
Caritas ma ogni cristiano che si Per
quanto
certe
scelte,
dà da fare, deve fare i conti.
Un giovane in crisi per me è
situazioni anche io faccia fatica a capirle, so di essere parte della
un pugno nello stomaco, una Credo
profondamente
che
98
persona che ha perso la voglia di
io intanto parto!!
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
Altre proposte legate al mondo giovanile
PROGETTO: Chi è il mio prossimo?
Campo 17enni – AC/Caritas
Si
pone
l’obiettivo
di
il giovane presta servizio per
Anche quest’anno nell’ultima
del vicariato di Noale. Di fatto
accompagnare i giovani, dai 17
2 ore settimanali. Il progetto
settimana
ai 21 anni, in una esperienza
prevede due momenti formativi
contribuito
di servizio nel territorio in cui
si
è
è un’esperienza feconda, che
avviare
e
richiede pazienza, cura ed
annuali: uno dopo l’avvio e uno
realizzare un campo di servizio
energia, per far vivere al meglio
vivono. Con questo progetto
verso la fine dell’esperienza.
con l’Azione Cattolica giovani
il servire carità.
si intende dare ai giovani
Il progetto è realizzato in
una possibilità di aprire gli
collaborazione con la Pastorale
occhi sulle realtà di bisogno
Giovanile, gli Scout Agesci e
che sono accanto a loro e di
l’Azione Cattolica diocesana.
sporcarsi
concretamente
di
luglio
ad
le Altre esperienze
mani in un opera di servizio. Quest’anno
è
“decollato”
Nell’ambito
del
solo nella zona di San Donà,
giovanile
è
Durante la loro esperienza di
con una ventina di giovani
servizio nelle diverse strutture
scout inseriti in vari servizi
del territorio, i giovani saranno
(minori,
comune,
accompagnati e seguiti da un
doposcuola, ecc), poiché da
volontario della Caritas e dagli
anni è collaudata l’esperienza
presso vai gruppi parrocchiale
operatori delle relative strutture.
e i frutti del servizio vissuto da
Il servizio ha una durata che
questi giovani sono una buona
varia da un minimo di 3 mesi
testimonianza.
anziani,
fino a 6 o 9 mesi o un periodo più prolungato. Normalmente
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volontariato
e scout, anche con classi delle
importante
scuole superiori. Ogni incontro
ricordare che spesso i giovani
si è rivelato particolarmente
dell’AVS sono chiamati a fare
efficace, poiché sono i giovani
incontri e dare testimonianza
a parlare ai giovani sul servizio
della loro esperienza di servizio
e vivere la carità.
Vivere il volontariato in Caritas Tarvisina è intendere la vita come vocazione alla comunione, che trova il suo senso piÚ profondo e autentico nel donare quanto si ha ricevuto.
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Gesù fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, figlio di Giona, ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)»” (Gv. . 1, 42)
Un Amore che rinnova e che svela il proprio nome La Carità è l’incontro fondamentale con
il nemico in amico, lo straniero in concittadino, il
l’Amore che rinnova e rilancia tutta la vita.
diverso in uguale.
Tutto quello che riguarda il mondo della Caritas ha a che fare con le relazioni, anzi è importante
La carità è un modo di relazionarsi, di instaurare
far comprendere che in questo servizio alla verità
relazioni, di porsi di fronte all’altro uomo, che, alla
dell’uomo la Chiesa non è chiamata a moltiplicare i
fine, è come porsi di fronte a Dio. Non dobbiamo
servizi, ma a percorrere una strada di rinnovamento
aumentare i servizi di carità, o incrementare la
delle relazioni.
generosità, bisogna cambiare le relazioni.
L’Amore di Dio quando tocca il
Non si tratta di garantire
cuore lo rinnova profondamente,
degli interventi sociali, ma
lo riporta alla sua verità. Ed
oggi
questo
avvertiamo bisogno
di
forte cuori
rinnovati, capaci di amare
il nemico in amico,
riconoscere la condizione del
lo straniero in
povero come qualcosa che ci
concittadino, il diverso in uguale.
riguarda, qualcosa che ha un significato.
profondamente, liberati dalle
Le persone sono accostate a
briglie della funzionalità e del
partire anche dai loro bisogni,
formalismo.
ma
in quanto fratelli, figli di
Dio. Cercare una comunione di vita tra “emarginati La carità è un cambiamento della relazione. Da
e non”, tra sani e malati, tra giovani e vecchi, tra
indifferente a interessata, da superficiale a profonda,
uomini e donne, permette di anticipare la “terra
da burocratica ad amichevole, da affrettata a
nuova” dove sarà asciugata ogni lacrima. E’ proprio
paziente. La carità “partecipa” dell’altro, della
questo riconoscimento dell’altro come fratello che
sua fragilità, dei suoi problemi. La carità cambia
fonda l’esigenza della prossimità. Nel regno di Dio
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CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
L’incontro con Cristo, che è la Carità di Dio, non solo ci spinge a rinnovare le nostre relazioni, ma ci sostiene nella ricerca della nostra verità, del nostro vero “nome” davanti a Dio e alla storia della salvezza
e quindi anche nella comunità
È importante che, illuminati dalla
i poveri, prima di essere degli
grazia di Dio, ci chiediamo qual
indigenti, sono dei soggetti e
è il nome che il Signore ci ha
non tanto oggetti della nostra
dato e che non perirà in eterno.
compassione.
Concretamente
significa
scoprire alla luce dell’Amore Prima di ogni aiuto viene
qual è la nostra missione nel
la solidarietà ed è proprio il
progetto di salvezza di Dio.
riconoscimento della fraternità che è in grado di prefigurare la
Significa scoprire il senso vero
“vita nuova” di cui la comunità
della nostra vita, percependo
cristiana dev’essere come un
fino in fondo che noi veniamo
anticipo.
dall’Amore e verso di Esso torniamo. Veramente non c’è
Il riconoscerli come fratelli
gioia più grande di quella di
è la condizione perché essi
sperimentare che tutto è grazia
a loro volta ci riconoscano
nella nostra vita, tutto è dono
come fratelli e non solo come
di Dio e che ogni istante della
dei benefattori.
nostra vita è prezioso e non andrà mai perduto.
La carità ha, per natura sua, una
struttura
di
reciprocità.
Scoprire
il
proprio
nome
Se la comunità cristiana, e
davanti a Dio significa trovare
in essa i cristiani, si limitano
il senso autentico del proprio
semplicemente ad alleviare le
esserci e questo dona gioia e
sofferenze, a curare le ferite, a
serenità anche dentro le prove
favorire compensazioni sociali, la
e le fatiche della vita. Questo
loro carità perde la connotazione
cammino verso la propria verità
cristiana e diventa parte dei
è in sintesi la vera promozione
servizi dello Stato sociale.
umana, è la capacità di dare senso a tutti i frammenti della
L’incontro con Cristo, che è la
propria storia. È un cammino di
Carità di Dio, non solo ci spinge
lotta, di riconciliazione, di pace,
a rinnovare le nostre relazioni,
di dono.
ma ci sostiene nella ricerca della nostra verità, del nostro vero
È vivere i nostri giorni secondo
“nome” davanti a Dio e alla storia
la cifra del mistero pasquale
della salvezza.
imparando a stare dentro il venerdì santo di passione e
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sofferenza, ad ascoltare il silenzio del sabato santo, ad accogliere
Il cammino di accompagnamento
l’amore luminoso del mattino di
e di prossimità che la Caritas
Pasqua.
propone nel territorio ad ogni uomo ha come obiettivo quello di
Questo è il frutto maturo e più bello
scoprire il proprio nome agli occhi
della carità: accompagnare ogni
di dio e della storia della salvezza.
uomo a scoprire il senso della propria vita, a percepire che non
Questo riguarda tutti: la comunità,
esiste per caso, ma che ognuno,
gli operatori, i volontari, chi è in
anche nella sua debolezza e
difficoltà, perché ognuno ha il
fragilità, è una parola preziosa
diritto sacrosanto di gustare e
pronunciata da Dio per il bene e la
contemplare la bellezza del suo
salvezza dell’umanità.
esserci e del suo esserci per qualcuno.
Madre Teresa di Calcutta ha scoperto
che
il
nome
che
Questa
ricerca
preziosa
deve
dall’eternità Dio aveva pensato per
essere tenuta viva in tutti gli ambiti
lei era matita di Dio, San Francesco
di azione della Caritas, soprattutto
il giullare di Dio, Santa Teresina di
attraverso
Lisieux l’amore di Dio, un amico
animazione che non deve essere
missionario comboniano (padre
finalizzato solo a fare delle attività,
Gianni) pane spezzato …. e così
ma a suscitare il desiderio di una
ognuno di noi. Scoprire il nostro
vita secondo il cuore di Cristo:
il
suo
compito
di
nome significa vivere in pienezza la propria storia.
COMUNITÀ CRISTIANA, TERRITORIO, OPERATORI
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CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
COMUNITA’ CRISTIANA, TERRITORIO, OPERATORI Da ultimo, un rilievo su una
che
risorsa (in)visibile nel bilancio e
posseggono
nei dati economici della Caritas
diverse, alcuni anche qualificate,
di Treviso: gli uomini e le donne
e che le mettono a disposizione
della carità che ogni giorno
con regolarità e con continuità.
coinvolge
persone
che
competenze
prestano il loro servizio, per La
creare nuove reti di prossimità.
speranza
di
Caritas
Tarvisina è di riuscire, nel a
tempo, a raccontare sempre
tutti i volontari delle Caritas
di più anche le storie di questi
Parrocchiali
delle
uomini e donne, di dargli
risposte alle diverse situazioni
un volto, di dargli un nome.
di bisogno hanno preso forma.
Grazie a tutti!!!!!
E’
Si
grazie
tratta
a
loro, che
di
un
grazie
molte
volontariato
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Grazie a tutti!
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Dati economici 2013 Risorse e impieghi
Lettura delle risorse Le entrate di Caritas Tarvisina
Anticrisi 2013” (€ 30.200) per
dell’anno 2013 provengono per
l’ambito degli aiuti a singoli e
la maggior parte dai fondi messi
famiglie; “Agape” per ambito
a disposizione della Diocesi di
nuovi servizi di accoglienza in
Treviso. La quota corrisposta
Casa della Carità (€ 30.000).
annualmente
si
aggira
generalmente intorno ai 300mila
I
contributi
pubblici
euro, a cui negli ultimi due
riferiscono
anni si aggiungono dei fondi
erogati dalla Regione Veneto
straordinari destinati all’opera
e dalla Prefettura di Treviso
di ristrutturazione in atto della
per l’ospitalità dei profughi
Casa della Carità.
terminata nel mese di maggio
a
si
contributi
2013. Nel corso del 2013 sono stati particolarmente
significativi anche
La solidarietà delle comunità della Diocesi non è venuta meno neanche in occasione delle numerose emergenze nazionali ed internazionali
Tra i contributi su specifici progetti
i
e iniziative € 105.199,33 sono
contributi
relativi alla raccolta ordinaria e
messi
straordinaria di indumenti usati.
a
disposizione da
Caritas
Le offerte e donazioni di parrocchie
Italiana.
e privati sono in aumento rispetto
Si
tratta
alla precedente annualità. La
di
fondi
solidarietà delle comunità della
destinati
a
Diocesi non è venuta meno
specifiche
neanche
o p e r e
numerose emergenze nazionali
s e g n o ,
ed internazionali che anche nel
relative
corso del 2013 hanno colpito
ai seguenti progetti: “Adozioni
in
occasione
delle
diverse zone del mondo.
a Vicinanza” (€ 108.623,45) e “Pampas: spazi liberi per
Tali offerte non transitano nel
crescere” (€ 37.272) per l’ambito
conto economico, ma vengono
minori; “Start Up” (€ 138.400)
dettagliate successivamente.
per l’ambito carcere; “Fondo
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Lettura dei costi Nella macrovoce “acquisti e servizi attività
della mensa.
istituzionale” sono comprese tutte le spese che Caritas Tarvisina ha sostenuto per svolgere
Tra le spese per il personale sono compresi
l’attività pastorale e di sensibilizzazione sul
i costi relativi ai dipendenti e collaboratori,
territorio.
assunti dalla Servitium Emiliani Onlus e dalla Carità Diocesana Onlus. Vi sono poi dei costi
Le
spese
per
“locandine,
pieghevoli,
residuali relativi a consulenze richieste ad Enti
pubblicazioni” presentano un importo maggiore
o Cooperative esterne, per lo svolgimento di
rispetto al 2012 in quanto il 26 gennaio
specifiche progettualità.
2013 si è festeggiato il 40° anniversario.
Dati economici 2013
Per tale occasione è stato realizzato il Dvd
La
“40 anni di Caritas Tarvisina”, uno strumento
comprende:
macrovoce
“interventi
di
solidarietà”
a disposizione delle comunità e del territorio per sensibilizzare e promuovere le attività e le progettualità Caritas.
• I contributi erogati dal Centro di Ascolto diocesano per i bisogni di singoli e famiglie • I contributi erogati e le spese sostenute per
Nelle macrovoci “acquisti per funzionamento”
ultimare l’accoglienza dei profughi in Casa
e “servizi e oneri per funzionamento” sono
della Carità, cessata nel mese di febbraio 2013.
comprese tutte le spese di gestione della Casa
Oneri
della Carità.
Complessivamente gli interventi sono stati pari ad €174.342,24: €57.259,33 a favore del
Nel corso del 2013 sono proseguiti i lavori
Centro di Ascolto e €116.982,91 a favore
di
dei profughi.
ristrutturazione
notevolmente
la
che voce
incrementano “manutenzione
immobili”. I lavori realizzati hanno consentito
Nella
di aprire nel mese di novembre l’accoglienza
Associazioni” sono compresi tutti i contributi
notturna maschile (progetto Agape), la
erogati a Enti, Cooperative e Associazioni
ristrutturazione degli uffici Caritas, la
con cui da anni Caritas collabora per portare
ristrutturazione e creazione di nuovi spazi
avanti
da adibire a sale per incontri e laboratori.
maggiore, carcere minore, Comunità Murialdo,
macrovoce
specifiche
“contributi
a
progettualità:
Enti
e
carcere
Cooperativa Alternativa, Ass. Ritmi e Danze Ancora in atto invece i lavori, che proseguiranno
dal Mondo, Servire Cooperativa Sociale, Ceis
per tutto il 2014, per la realizzazione
Treviso, Villa Regina Mundi, …
dell’accoglienza femminile, della lavanderia e
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Dati economici 2013 Oneri
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Solidarietà 2013 Tra i proventi non transitano tutte
Su queste offerte Caritas Tarvisina
le offerte destinate a:
non trattiene alcuna percentuale per
• Emergenze nazionali ed internazionali (€ 92.190,26)
costi
di
gestione,
ma
vengono interamente destinate a Caritas Italiana o direttamente alle persone in disagio.
• Progetti di cooperazione allo sviluppo (€ 35.590,00)
Quindi
ai
proventi,
vanno
aggiunte offerte di privati, • Fondi di rotazione dei progetti Adozioni a Vicinanza, 5 Pani e 2 Pesci, Penelope (€ 94.346,00)
parrocchie, enti locali pari ad euro 221.126,26.
100000
OFFERTE PER
80000
EMERGENZE NAZIONALI E
60000
INTERNAZIONALI
40000
€ 92.190,26
20000 0
€ 130,00
€ 222,00
Mali
Terremoto Nord Italia
€ 5.185,00 € 81.366,00 € 5.237,00 Siria
Filippine
Sardegna
€ 50,00 Centrafrica
€ 12.090,00 Togo
OFFERTE PER PROGETTI DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO € 35.590,00
€ 23.500,00 Repubblica Democratica del Congo
€ 700,00 Offerte per Fondo Penelope
OFFERTE PER FONDI DI € 36.440,00 Offerte per Fondo Adozioni a Vicinanza
€ 57.206,00 Offerte per Fondo 5 Pani e 2 Pesci
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ROTAZIONE CARITAS € 94.346,00
CARITAS TARVISINA
Bilancio sociale 2013
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La palla in meta la schiaccia solo un uomo, ma la maggior parte del merito è di chi lo ha sempre sostenuto: la squadra Caritas Tarvisina cerca volontari. Scopri come candidarti sul sito www.caritastarvisina.it
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Il sostegno è l’incontro tra la fragilità e l’amore
CARITAS TARVISINA Via Venier, 50 – 31100 Treviso Telefono: 0422-546585 Fax: 0422-412011 E-mail: caritas@diocesitv.it Web: www.caritastarvisina.it DONAZIONI E CONTRIBUTI Per sostenere concretamente i progetti di Caritas Tarvisina puoi effettuare una donazione sul seguente conto corrente: •
Versamento in banca Credito Trevigiano Iban: IT04H0891712000029003332325 Intestato a Diocesi di Treviso-Ufficio Caritas Tarvisina, via Venier n° 50 – 31100 Treviso
•
Versamento in posta c/c n° 17952318 Intestato a Caritas Tarvisina via Venier n° 50 – 31100 Treviso
•
Versamento presso gli uffici Caritas, in via Venier n° 50 a Trevisodal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.00
Per usufruire della deducibilità fiscale: Effettuando il versamento tramite c/c bancario o tramite bollettino postale alla Carità Diocesana di Treviso Onlus, l’importo sarà deducibile, per effetto dell’art. 1 D.L. 35 del 2005, dalla dichiarazione dei redditi •
Versamento in banca Credito Trevigiano Iban: IT57H0891712000029003332341 Intestato a Carità Diocesana di Treviso – ONLUS
•
Versamento in posta c/c n. 61962726 Intestato a Carità Diocesana di Treviso – ONLUS
PER DESTINARE IL 5Xmille a Carità Diocesana di Treviso – Onlus Codice Fiscale: 80009810260
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