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Mal che vada diventeremo migliori
Luigi e i suoi Fantastici erano quasi pronti.
Si era impostata una direzione, un obiettivo da qui al 2050 e si erano iniziati a preparare il luogo e la nuova insegna.
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Mancavano loro. Non sull’aspetto professionale perché negli ultimi anni tutti si erano dedicati alla formazione tecnica e ad alcune specializzazioni, come la postura, che andavano a consolidare la loro expertise optometrica.
I nostri, per realizzare il grande salto di qualità dovevano iniziare dalle loro parti deboli. Chi è forte sul suo campo spesso minimizza il valore delle competenze immateriali. La maggior parte dei problemi tra medico e paziente nascono dalle incomprensioni e dalle parole non dette piuttosto che da una cura sbagliata.
“Bisogna avere cura di dare la cura”.
Era questa la frase che venne stampata a lettere cubitali nello studio optometrico e che diede l’inizio a una nuova era formativa dei Fantastici Quattro.
La mentore aveva parlato a loro di soft skill, ovvero tutte quelle competenze personali trasversali che aiutano il soggetto a comunicare ed entrare in empatia con il proprio interlocutore ottenendone la fiducia. Intervenne come sempre e velocemente Nicola via Zoom. “Dovete essere i numeri 1 del vostro settore in almeno cinque soft skill per voi strategiche. Per prima cosa il personal branding, ovvero essere voi stessi una marca con dei valori riconosciuti”. Luigi chiese a Nicola un esempio a tal proposito e Nicola rispose: “Luigi se la tua azienda
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fosse un’auto, che auto sarebbe?”. Bella domanda, pensò Luigi. E quello che penso io lo pensano tutti gli altri tre? Fecero un rapido giro di tavolo e furono tutti concordi che la loro azienda era un Suv da città, ibrido e tecnologico. “Bene”, disse Nicola, “in quest’auto risiedono i vostri valori e l’immagine che darete al vostro pubblico”.
Nicola poi parlò loro dello storytelling. La Mamma non era molto convinta della cosa, le sembrava un modo di raccontar storie senza polpa. Nicola le spiegò perché sbagliava. “Lo storytelling dà aerodinamicità ai fatti che da soli non prendono il volo. Una sterlina d’oro inglese non sarebbe tale se non ci fosse incisa l’immagine della Regina. Fatti e storia. Oro ed Effige. Questo vale anche per un occhiale. Cosa significa che è realizzato in titanio? Cosa ci sta dietro?”.
La terza soft skill era il “parlare con il pubblico”. Nessuno dei Fantastici Quattro era mai stato indottrinato sull’arte della retorica ma le poche parole di Nicola fecero loro comprendere che non si poteva improvvisare. “Lavorate in particolare sull’incipit”disse - “è la fase del decollo di un discorso: se non siete preparati e sicuri perderete sia la stima dell’equipaggio che la fiducia dei passeggeri”.
La penultima skill si riferiva all’identità digitale. Qui i Fantastici Quattro erano indietro. Avevano lavorato spizzichi e bocconi senza una vera strategia social e web. Nicola fu categorico. “La nuova gente vi vede prima sulla rete e poi in negozio. Se le due identità - fisica e immateriale - non coincidono, scatta il primo cortocircuito e sarà difficile ripristinare la luce. Non dobbiamo fare il metaverso ma essere coerenti e credibili sulla rete portando anche lì i nostri valori”.
Luigi stava prendendo appunti e alzò la testa come per chiedere pietà. Si poteva evitare la quinta skill...? “No” - disse Nicola - “perché paradossalmente vi state già allenando da tempo. È il “problem solving” ovvero la capacità di risolvere problemi difficili in maniera semplice. Siete ancora lontani dal vostro primo traguardo ma avete iniziato a camminare in quella direzione. E quello che imparerete per voi lo utilizzerete a favore dei vostri clienti”. “Credetemi, la gente ha bisogno di problem solver, persone in grado di intervenire subito e agire allo stesso tempo portandovi fuori dalle sabbie mobili nel minor tempo possibile. Questa sarà la vostra missione: essere il problem solver dell’Ottica per il vostro bacino di clienti. Questa è la promessa forte che se issata nel vostro negozio terrà lontani i nemici e vi farà amare dalla gente. Iniziare a divulgare esperienza, conoscenza, competenza in forma gratuita sarà il modo più semplice perché la gente inizi ad apprezzarvi e scegliervi. Per la regola della psicologia quando qualcuno fa qualcosa per te, tu farai altrettanto”.
Nicola chiuse la riunione e lasciò i quattro a guardarsi fra di loro. La sfida era importante. Lavorare su loro stessi.
“Male che vada” - disse Sara - “diventeremo persone migliori”.