INDICE
INTRODUZIONE
ANALISI
PAESAGGIO
AREA URBANA
PARCO
IV VIALE
INTRODUZIONE
P R E M E S S A “Le automobili finiranno … Rimarranno invece le autostrada, gli svincoli, i viadotti e le gallerie, e non solo non serviranno a nulla ma avranno sinistro significato se non ci si pensa prima quando vengono progettati” Giancarlo de Carlo Se guardiamo il nostro paesaggio lo vediamo attraversato dalle infrastrutture che permettono di collegare tutto il nostro territorio. Quest’ultime sono un segno forte che finisce per connotare il territorio che attraversa, connotazione che spesso è negativa: le infrastrutture provocano un degrado del contesto che le circonda e si estraniano da esso fino a costituire quasi un paesaggio a sé stante come avviene con le Los Angeles’ highway interchanges che si sviluppano anche su quattro livelli e che sono diventate un simbolo del traffico di Los Angeles creando un nuovo paesaggio urbano fruibile esclusivamente da macchine e tir. Questo avviene perché l’infrastruttura è concepita come un tubo “impermeabile” che collega due punti. Questa logica si può applicare per la metropolitana, ma non certamente per le ferrovie, le autostrade e le tangenziali che tagliano e frammentano il nostro territorio. Troppo spesso c’è un’imposizione di quest’ultime sul nostro paesaggio e sulle nostre città: la progettazione si limita alla sfera tecnica senza considerare il contesto nel quale vanno ad inserirsi, o meglio, intromettersi. Inoltre, il problema non è limitato all’infrastruttura in sé, ma anche e soprattutto alle aree attorno che diventano aree neglette, povere dal punto di vista paesaggistico, estetico ed ecologico.
PREMESSA
Central Artery Highway Boston, MA
INTRODUZIONE
PREMESSA
Anche nel caso della dismissione di un’infrastruttura vengono adottate misure incomplete: quante volte, sentendo parlare della dismissione di una ferrovia, si è parlato di realizzare una pista ciclabile? E’ vero, i tracciati e le pendenze delle ferrovie le rendono ideali per la realizzazione di una pista ciclabile, ma se le aree che questa poi attraversa non vengono riqualificate, il progetto risulterà inutile perché nessuno vuole attraversare in bicicletta in un’area degradata. Quindi, anche nel caso della dismissione, è necessario pensare e ragionare di più sul contesto nel quale si inserisce, su quali sono le reali necessità del luogo e quali opportunità possono nascere. La tesi pertanto non vuole affrontare la questione dell’infrastruttura come elemento progettuale in sé. Piuttosto si interroga sul rapporto di quest’ultima col contesto e di come questa possa diventare occasione per riqualificare un territorio e una città sia nel momento in cui l’infrastruttura viene dismessa che nel momento in cui viene realizzata e costruita.
PREMESSA
The Big Dig Boston, MA
MODELLI DI ESEMPIO High Line, New York Cheong Gya River, Seoul Buffalo Bayou Promenade, Houston Rails to Trails Tramvia Roma Est The BIG DIG
INTRODUZIONE
PREMESSA
H I G H L I N E La High Line è un parco lineare di New York realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata chiamata West Side Line facente parte della più ampia New York Central Railroad. La High Line Park utilizza la sezione meridionale in disuso della West Side Line di 2,33 km, che corre lungo il lato occidentale di Manhattan tra Gansevoort Street – tre isolati al di sotto della 14ª strada – nel Meatpacking District, attraversando Chelsea, fino all’altezza della 34ª strada, presso il Javits Convention Center nel West Village.
PREMESSA
PRIMA
DOPO Il progetto della passeggiata verde, voluto dall’allora sindaco di New York Bloomberg e portato avanti dall’assessore
all’urbanistica
Amanda Burden, fu realizzato, a partire dal 2006, dallo studio di architettura Diller Scofidio+Renfro e dallo studio di architettura del paesaggio James Corner Fied Operations.
INTRODUZIONE
PREMESSA
CHEONG GYE CHONG Cheong Gye Cheon era uno dei canali lungo i quali si è sviluppata la capitale della Corea del Sud, Seoaul. Dopo la seconda guerra mondiale venne la guerra di Corea. I rifugiati si trasferirono a Seoul, creando baraccopoli lungo il canale che divenne una fogna a cielo aperto. Presto il Cheong Gye Chon diventò un simbolo di povertà e sporcizia, e nel 1970 venne intubato e divenne la principale arteria stradale L’ex sindaco e attuale presidente della Corea del Sud, Lee Myung -bak , ebbe una visione di Seoul più ecologica e vivibile, e nel 2003 Cheong Gye Cheon ebbe inizio il progetto di restauro di circa 3,6 miglia.
PREMESSA
PRIMA
DOPO Questo spazio urbano aperto è diventato un luogo di incontro centrale per la città che ha beneficiato di un rinnovato rapporto della popolazione con il fiume. La vegetazione è cresciuta, così, spontanea e copiosa lungo gli argini del canale.
INTRODUZIONE
PREMESSA
BUFFALO BAYOU L’obiettivo del progetto è stato quello di convertire lo spazio sottostante gli highway interchanges da area degradata e dal difficile controllo idrico ad area di rigenerazione per la città di Houston. Incorniciando il Buffalo Bayou, fiume che scorre attraverso la città, viene realizzato un parco di 20 ha che con i suoi percorsi crea un’area di sfogo per la città.
PREMESSA
“
“Houston owes its very existence to Buffalo Bayou. Today, Buffalo Bayou Partnership is taking a neglected waterway and transforming it into an attractive and inviting gateway into downtown and beyond.”
— Sindaco Annise D. Parker, City of Houston
INTRODUZIONE
PREMESSA
RAILS TO TRAILS Un “rail trail” è la conversione di una ferrovia dismessa in un percorso multiuso. Le caratteristiche delle ferrovie abbandonate (pendenze molto dolci, lunghe distanze e passanti per aree di interesse storico-paesaggistico) le rendono ideali per diversi sviluppi. Il fenomeno Rails to Trails si è diffuso a livello mondiale e troviamo numerosi esempi non solo negli Stati Uniti, ma anche in Asia, Europa e in Australia. Per esempio, la Germania ha il maggior numero di rail trails d’Europa: 677 percorsi per un totale di 5.020 km. E in America esiste l’associazione no profit “Rails-to-Trails Conservancy “(RTC) che lavora con le comunità locali per la conservazione dei tratti di ferrovia inutilizzati da convertire in percorsi ciclabili.
PREMESSA
MaareMosel-Radweg rail trail, (39 km) Germania
DOPO The East Gippsland Rail Trail (96km, Victoria, Australia) E’ un percorso molto popolare che sfrutta l’ex ferrovia che collegava Barinsdale a Orbost che serviva l’industria agricola e del legno e che, per via della natura del terreno, richiedeva la costruzione di numerosi ponti.
INTRODUZIONE
PREMESSA
TRAMVIA ROMA EST ROMA 1993. Da Saxa Rubra a Laurentina, si disegna un asse attrezzato predisposto per il passaggio di una ferrovia urbana leggera. Ne saranno realizzati poco meno di 2km nel quartiere Nuovo Salario, lasciando il sedime e le stazioni compiute al completo abbandono. ROMA 2015. Ăˆ possibile riattivare il tracciato esistente e integrarlo in un nastro infrastrutturale che sia non solo dotazione di servizi di mobilitĂ pubblica, ma anche sistema capace di rigenerare i diversi paesaggi urbani attraversati. La tranvia diventa occasione per realizzare un nuovo parco lineare, prodotto dalla legatura e concatenazione di spazi aperti oggi incoerenti e separati, in grado di tessere nuovi dialoghi tra le parti di cittĂ esistenti che vi si attestano.
PREMESSA
Situazione attuale
Progetto portato avanti dallo studio SET architects per la riqualificazione della tramvia di Roma est che collega Saxa Rubra a Laurentina.
INTRODUZIONE
PREMESSA
INTRODUZIONE
PREMESSA
THE BIG DIG Boston, Massachusetts: la central artery era una highway sopraelevata da sei corsie che attraversava tutto il centro di Boston. Quando fu inaugurata nel 1959, permetteva il transito di 75,000 veicoli al giorno. Nel 1990 è arrivata a 200,000 veicoli al giorno diventando una delle highway più congestionate degli Stati Uniti. Il Big Dig è stato il più costoso progetto autostradale degli U.S.A ed è un megaprogetto che ha riconvertito l’Interstate 93, la principale autostrada cittadina di Boston, in un tunnel lungo 5,6 km (3,5 miglia) sotto la città permettendo di decongestionarla, riconnettere parti di città e migliorare la qualità ambientale.
PREMESSA
Central Artery Highway prima
THE BIG DIG progetto estremamente criticato, ha però permesso di decongestionare il centro di Boston, migliorando notevolmente la qualità ambientale dell’area.
ANALISI
POTENZIAMENTO INFRASTRUTTURE Il caso studio è situato nel comune di Galliate (Novara), uno dei comuni piemontesi del parco ovest del Ticino. La città è interessata da un progetto di spostamento dell’attuale tracciato ferroviario FN Milano -Busto Arsizio - Novara. Il progetto di collega ad un piano di potenziamento infrastrutturale più ampio che ha come obiettivo il miglioramento dei collegamenti TorinoMalpensa. Infatti, è prevista la realizzazione di una stazione intermodale che permetta lo scambio tra la linea ferroviaria dell’alta velocità, l’autostrada A4 TorinoVenezia e le ferrovie Nord che permettono di raggiungere l’aeroporto di Malpensa. Questo progetto è possibile grazie alla cosiddetta “Variante di Galliate”, inserita nella Legge obiettivo e parte integrante del potenziamento della linea delle Ferrovie Nord Milano (Fnm) da Novara a Saronno. Per poter raggiungere la nuova stazione, situata a sud della città, la ferrovia attuale deve essere spostata al di fuori del tessuto urbano per poter avere il raggio di curvatura necessario per arrivare fino alla stazione. Il tracciato esistente verrebbe invece dismessa per diventare, come previsto dal Piano Paesaggistico Regionale (PPR) una ferrovia verde che collega Novara al Parco del Ticino.
IL TERRITORIO
Inquadramento geografico dell’area di Galliate (NO)
ANALISI
INQUADRAMENTO TERRITORIALE NUOVI COLLEGAMENTI
malpensa
milano
autostrada a4 ferrovia
aeroporto di malpensa
galliate milano novara
IL TERRITORIO
Estratto dal PPR (Piano Pesaggisto Regionale)
ANALISI
spostamento ferrovia Spostamento della ferrovia fuori dal tessuto edilizio di Galliate.
Attuale tracciato FN Tracciato in progetto
a
b
Lo spostamento del tracciato delle ferrovie nord al di fuori del tessuto edilizio della città, invita a sviluppare due tipi di riflessioni: A- Valutare il progetto del NUOVO TRACCIATO dando indicazioni migliorative affinché questa nuova infrastruttura non sia sovraimposta sul territorio, ma che, al contrario, cerchi di instaurare un legame con esso; B- Pensare al RIUTILIZZO DEL SEDIME ESISTENTE nell’ottica di una ricucitura tra parti di città attualmente separate e tra città e campagna. L’integrazione di queste due riflessioni porta allo sviluppo di un nuovo assetto infrastrutturale che coniuga la mobilità su ferro con quella dolce aumentando le connessioni sul territorio per la sua fruizione e per aumentare la sinergia città-campagna.
IL TERRITORIO
galliate citta’ murata
tangenziale Tracciato in progetto
Interclusa tra le infrastrutture, Galliate tornerebbe come nel medievo ad essere una cittĂ murata
Mappa della cittĂ medievale di Excelsior
ANALISI
IL TERRITORIO
ex tracciato come cucitura L’ex tracciato ferroviario diventa invece una cucitura che permette di mantenere connessa la città col territorio passando attraverso le “porte” che bucano il muro di cinta “muro” ex tracciato porte
Porta Bra, Verona
NUOVO SISTEMA DI CONNESSIONI Il territorio novarese è fortemente frammentato dalle varie infrastrutture che lo attraversano. La dismissione della linea ferroviaria fn permette di pensare ad un sistema di mobilità dolce che, oltre a connettere in modo diretto i due principali poli territoriali (Novara - Parco del Ticino) ricuce i vari frammenti che altrimenti rischiano di rimanere isolati. Oltre all’ex tracciato, sono presenti anche alcuni collegamenti esistenti che potrebbero esser valorizzati: 1- la pista ciclabile lungo il Canale Cavour: di interesse interregionale, collega Torino a Vigevano; 2- la strada del Piaggio o strada di “costa” dalla quale si accede al Parco del Ticino e che collega le cosiddette “ville di costa”, cioè delle ville agricole risalenti al periodo medievale e di grande pregio architettonico; 3- la strada che collega Cameri a Galliate; i due centri distano meno di 4 km l’uno dall’altro il che vuol dire che si potrebbe favorire un collegamento diretto tra essi visto che attualmente l’unica connessione è rappresentata dalla strada extra-urbana che è altamente trafficata.
ANALISI
permeabilita’ barriere
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frazionamento territorio
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IL TERRITORIO
Foto delle infrastrutture che frammentano il territorio
torino
torino
novara
arona
vespolate
polo intermodale
cameri
bellinzago
autostrada a4 strade provinciali alta velocita’ ferrovia
galliate
ex tracciato ciclovie esistenti ciclovie progetto idrografia
vigevano
ANALISI
centri punti di incrocio punti di interscambio (mezzi diversi)
milano
ticino
busto arsizio
+ nuovo sistema di connessioni
novara
9 km
collegamento diretto parco del ticino
IL TERRITORIO
ANALISI
LA STORIA DEL TERRITORIO Al contempo però, non basta sviluppare una nuova rete, ma è necessario anche riqualificare gli spazi degradati che questa attraversa sia per motivi agro ambientali sia banalmente per motivi di piacevolezza nella fruizione da parte dei nuovi users di questa rete. Per far ciò, è necessario capire quali sono le caratteristiche del territorio che l’ex tracciato attraversa e come quest’ultimo possa interpretarle per assolvere alla sua funzione di ricucitura territoriale.
IL TERRITORIO
ANALISI
FORMAZIONE DEL TERRITORIO La pianura novarese si presenta oggi come un’area ad alto livello agronomico ed economico, con modestissimi spazi incolti. L’intervento ristrutturatore dell’uomo vi appare massiccio ed ha piegato la natura discontinua e malsana del terreno agli schemi di un assetto ordinato ed altamente razionale. L’attuale uniformità morfologica del territorio è abbastanza recente e nasconde una evoluzione storica complessa. Il livellamento odierno del suolo è causato dalla coltura risicola che, a partire dal XV secolo, ha con sempre crescente perentorietà mutato radicalmente il paesaggio della regione. Nonostante le trasformazioni di fondo, sia nella parcellazione delle terre sempre più strutturate in grandi aziende capitalistiche sia nell’assetto viario e nelle canalizzazioni totalmente riadattate alle esigenze della nuova conduzione agraria, sono notevoli i segni di un antico e grandioso schema di impianto unitario, ancora oggi conservati nel tessuto topografico. Numerosi percorsi stradali e di canalizzazione, il reticolo parcellare di vaste zone, alcuni tratti di confini intercomunali appaiono ancora oggi in modo evidente ricalcati sul tracciato di uno schema divisorio antico che risale alla romanità. È noto il grande salto di qualità verificatosi nella pianura padana in tale periodo, soprattutto sotto l’aspetto dell’organizzazione fondiaria. Studi specifici hanno posto in luce la vastità del reticolo parcellare romano superstite nelle regioni Lombardia, Veneto e Emilia Romagna (a queste regioni si aggiunge la pianura novarese compresa tra Sesia e Ticino). La colonizzazione romana della Gallia cisalpina fu un fenomeno massiccio, non limitato alle assegnazioni di terre ai veterani, ma teso all’organizzazione agricola del territorio con finalità di sfruttamento razionale delle risorse a beneficio di una economia centralizzata.
IL TERRITORIO
Alle classiche deduzioni di coloni da altre regioni italiche o da più lontane province dell’impero, alle assegnazioni, in più riprese di terre strategiche ai veterani dell’esercito, dobbiamo aggiungere la ridistribuzione di terre alle popolazioni locali, specie in concomitanza con la concessione dello jus latii. Questa molteplicità di eventi giustifica l’ampiezza territoriale del fenomeno. Si tratta evidentemente di una pianificazione colossale che risulta impressionante, soprattutto se si considerano la difficoltà del terreno e l’ampiezza degli spazi da misurare. Lo schema divisorio, ottenuto con limiti ortogonali tracciati a distanza multiple dell’actus ( 35,52 m) era in grado di assolvere anche precise funzioni catastali. Come appare chiaro, da un tipo di agricoltura frammentaria e dispersa di pura sussistenza, a livello di sparsi gruppi tribali gallo-liguri, condizione agricola che non ha inciso sulle strutture del territorio, si entra con la colonizzazione romana in una fase altamente organizzata e destinata a condizionare ancora oggi la topografia di vastissime aree. L’esame delle carte dell’Istituto Geografico Militarie al 25.000, riguardanti la pianura novarese, rivela però un quadro non uniforme di superstiti limites dell’impianto romano. E’ possibile distinguere: - una fascia di territorio con forte addensamento di testimonianze compresa fra il Ticino e il Terdoppio (GALLIATE); - una fascia centrale del tutto priva di indicazioni e una fascia occidentale lungo il Sesia con testimonianze modeste, omogenee però con il reticolo della fascia orientale.
ANALISI
Significativa appare la situazione tra Terdoppio e Ticino. Le testimonianze in questa zona sono di grande evidenza sia per la quantità che per la qualità degli allineamenti. È possibile, con la vasta documentazione disponibile, stabilire che la fascia di territorio novarese costituiva un unicum con la equivalente parcellazione sull’altra sponda del Ticino, ampiamente messa in luce da studiosi lombardi e con le terre del vigevanasco più a sud.
IL TERRITORIO
Impianto territoriale antico tra Agogna e Ticino
ANALISI
eTEROGENEITA’ PAESAGGIO 1885 catasto teresiano
4% sostanza organica nel terreno
connessione ecologica idrografia boscO frutteto / vigne prati agricoltura aree urbane
IL TERRITORIO
eTEROGENEITA’ PAESAGGIO 2005 ctr
1% sostanza organica nel terreno
connessione ecologica idrografia boscO pioppeto prati agricoltura aree urbane
ANALISI
Risaie
Immagine tratta dal film “Riso Amaro”
IL TERRITORIO
Il territorio novarese viene anche chiamato “mare a quadretti� per via del disegno creato dai confini delle risaie
ANALISI
IDROGRAFIA L’acqua ha disegnato e caratterizzato questo territorio. All’interno dell’area di progetto sono presenti due corsi d’acqua naturali: il fiume Ticino e il torrente Terdoppio. Questi due corsi d’acqua sono le principali fonti di approvvigionamento della fittissima rete irrigua che caratterizza il territorio. Questa rete si compone di canali principali, canali secondari e cavetti di distribuzione. Il canale principale è il canale Cavour: realizzato in soli 3 anni dal 1863 al 1866, è derivato dal Po a Chivasso e integrato con le acque della Dora Baltea attraverso il canale sussidiario Farini, nei pressi di Saluggia. La sua lunghezza è di 86 chilometri, di cui 26 tra Sesia e Ticino. Le acque del canale vengono portate a destinazione attraverso i suoi diramatori: - il diramatore Quintino Sella , che si diparte con direzione nord-sud da Novara ed è utilizzato fin dalla sua costruzione, nel 1872, oltre che per scopi irrigui anche per la produzione di energia idroelettrica; in territorio di Cilavegna si suddivide nei due subdiramatori Mortara e Pavia; - il diramatore Vigevano (lunghezza 31 km) venne ceduto al Demanio dello Stato nel 1893 dai Comuni che l’avevano costruito e successivamente ampliato e prolungato. Il diramatore Vigevano parte da Galliate fino ad arrivare a Vigevano. All’interno del parco del Ticino sono presenti altri due canali, il Naviglio Langosco e il Naviglio Sforzesco che servivano per inondare i prati di inverno (le cosiddette”marcite”) costruiti entrambi nel XVII secolo. Oltre ai canali principali di irrigazione, sono presenti anche diversi cavi di distribuzione che permettono il raggiungimento capillare dell’acqua: cavo Nivellina, cavo Pernate, cavo Peroni, cavo Montereggio, cavo della Speranza e il cavo Beccarino che scorre parallelo al Canale Cavour.
IL TERRITORIO
Canale Cavour, elemento strutturante del paesaggio agricolo
ANALISI
Parco del Ticino
Foto dall’area pre-parco (area buffer di protezione)
IL TERRITORIO
ANALISI
IDROGRAFIA E AGRICOLTURA
3
2 1
qualita’ ecologica aree agricole: parco del ticino area pre-parco area agricola di pregio agricoltura industriale tracce limitatio romana
corsi d’acqua naturali: fiume ticino torrente terdoppio corsi d’acqua artificiali: canale cavour (connettore ecologico) diramatore vigevano 1 diramatore quintino sella 2 naviglio sforzesco e langosco rogge di distribuzione
3
IL TERRITORIO
ticino
terdoppio
canale cavour
area pre parco
aree agricole di pregio
area agricola industriale
2
1
ANALISI
IL TERRITORIO
3
Mappa degli attrattori e dei detrattori visivi
ANALISI
attrattori
CUPOLA DI SAN GAUDENZIO
1
ALPI (MONTE ROSA)
2
VALLE DEL TICINO
3
IL TERRITORIO
ANALISI
detrattori
infrastrutture
x
poli industriali e logistici
x
deserto agricolo
IL TERRITORIO
PAESAGGIO
S T R A T E G I A La strategia per il paesaggio si basa su alcune linee guida fondamentali: 1- Valorizzare il Canale Cavour come corridoio ecologico ed elemento di connessione tra il torrente Terdoppio e il Fiume Ticino; 2- Valorizzare le viste identitarie del paesaggio e che costituiscono un fondamentale elemento di pregio e che rappresentano un “fattore scenico” per il fruitore che attraversa il territorio sia a piedi che in auto/treno. Al contempo è necessario anche mitigare i detrattori visivi (quali tangenziali, ferrovie e autostrade) nel momento in cui questi minano la godibilità del paesaggio da un punto di vista estetico e acustico. 3- Valorizzare le connessioni trasversali che permettono una maggiore fruizione del territorio aumentando la rete della mobilità dolce e la sinergia città-territorio. Per raggiungere questi obiettivi sono state identificate quattro aree intercluse tra la nuova e l’attuale ferrovia. Solitamente le aree intercluse tra le infrastrutture rappresentano quelle biologicamente più povere, aree neglette dimenticate dall’agricoltura e con condizioni poco favorevoli affinché vi si re instauri la natura. Pertanto si è lavorato concependo queste aree come fulcri di ricchezza ecologica, paesistica ed estetica che fossero in grado di far da tramite tra il paesaggio agricolo e le infrastrutture che lo attraversano, cercando di portare una nuova ricchezza in un ambienta altamente sfruttato. Le quattro aree diventando delle “stepping stones”: aree naturali di varie dimensioni poste in modo da costituire punti di appoggio per la biodiversità. In questo modo, invece di diventare aree neglette perché racchiuse tra ambiti poco definiti queste diventano esempio di ricchezza naturale estetica e biologica
STRATEGIA
SITUAZIONE STANDARD VS. OBIETTIVO
PAESAGGIO
Mappa strategica idrografia barriere nuova ferrovia ex ferrovia percorsi trasversali poli soglie porte aree intercluse mitigazione
AREE INTERCLUSE Infrastrutturale Agricola Urbana Boschiva
PAESAGGIO
AREA 1
I N F R A S T R U T T U R A La prima area interclusa si trova tra la periferia NordEst di Novara (quartiere San Rocco) e le numerose infrastrutture (autostrada, tangenziale, ferrovia, scalo merci e polo logistico). In particolare, il tracciato ferroviario dello scalo merci disegna un arco che limita in modo evidente la fruizione. Si è voluto mitigare la vista della linea ferroviaria grazie all’uso di filari che enfatizzano il disegno ad arco e l’apertura visiva verso la Cupola di San Gaudenzio.
AREA 1
IMMAGINE DELL’AREA
EDIFICIO DI RIFERIMENTO: CUPOLA DI SAN GAUDENZIO
PAESAGGIO
AREA 2
A G R I C O L T U R A In questa zona, dove sorgerà la futura stazione FN, sono presenti la maggior parte dei tracciati storici risalenti al periodo romano e sempre qua sorgeva Galliate vecchia, prima di esser distrutta nella Guerra tra Novara e Milano. Si è deciso di lavorare soprattutto con i filari per rimarcare la suddivisione della limitatio romana, ma anche per migliorare le condizioni agro ambientali e per creare delle barriere anti vento che nell’ultimo periodo hanno causato l’erosione del suolo.
AREA 2
IMMAGINE DELL’AREA
EDIFICIO DI RIFERIMENTO: NUOVA STAZIONE FN
PAESAGGIO
AREA 3
C I T T A’ P E R I U R B A N A Questa parte è quella più complessa dal punto di vista delle ricuciture perché si struttura per riconnettere non solo città e campagna, ma anche parti diverse di città. Qua lo scopo è quello di rinnovare un rapporto città-campagna che si è perso, realizzando un parco che abbia al suo centro il Canale Cavour (importante connettore ecologico).
AREA 3
IMMAGINE DELL’AREA
EDIFICIO DI RIFERIMENTO: CASTELLO DI GALLIATE
PAESAGGIO
AREA 4
L A S E L V A In questo caso si tratta soprattutto di valorizzare la situazione esistente: tramite delle fasce alberate si mitigano le aree industriali presenti, valorizzando invece un’apertura visiva verso la valle del Ticino. Inoltre, grazie alla realizzazione dell’ecodotto, è possibile far proseguire la strada del Piaggio che connette tutte le ville di costa, inclusa la “picchetta” oggi sede del Parco.
AREA 4
IMMAGINE DELL’AREA
EDIFICIO DI RIFERIMENTO: LA VECCHIA DOGANA
PAESAGGIO
TRACCIATO IN PROGETTO La linea ferroviaria attualmente attraversa il comune di Galliate a nord dell’abitato, intersecando con viabilità comunale di collegamento. Il territorio si presenta compatto, delimitato a sud dalla Autostrada Milano-Torino e attraversato da Sud-Ovest a Nord-Est dalla SS 341. Caratterizza il territorio comunale la presenza di un centro storico importante, che non è interessato da nessuna arteria di collegamento. Le previsioni di raddoppio in sede ferroviaria risultano molto difficoltose a causa della densità insediativa lungo la linea nel tratto d’attraversamento del centro abitato. Inoltre la medesima situazione non permette la realizzazione di opere di attraversamento in corrispondenza dei PL esistenti. Pertanto il progetto propone lo spostamento del tracciato ferroviario al di fuori dei confini cittadini permettendo così di raddoppiare i binari e affiancandosi in larga parte alla nuova tangenziale di collegamento per Cameri. Il progetto prevede: - la realizzazione di un ecodotto in prossimità del tracciato in trincea passante attraverso il Parco del Ticino, così da garantire la continuità per le specie viventi nell’area; - la realizzazione di un tratto sopraelevato per superare il Canale Cavour con relativo ponte sul canale; - la realizzazione della Stazione Intermodale FN, Alta Velocità, Autostrada a sud della città; - la realizzazione di una fermata intermedia tra Cameri e Galliate in corrispondenza del ponte sul Canale Cavour; - la realizzazione di sottopassi per tutte le vie in uscita dal centro cittadino;
TRACCIATO IN PROGETTO
ECODOTTO
PONTE SUL CANALE CAVOUR
FERROVIE NORD IN ESERCIZIO
PREDISPOSIZIONE SOTTOPASSO
NUOVA STAZIONE FN
Progetto proposto dal gruppo FN
PAESAGGIO
1- muro di cinta La ferrovia diventa il nuovo confine della città, definendo in modo chiaro il passaggio tra ambito rurale e urbano
2- PERMEABILITA’ La ferrovia non deve però rappresentare una nuova cesura, ma diventare permeabile per garantire la fruizione del paesaggio.
TRACCIATO IN PROGETTO
3- MODULAZIONE TRACCIATO 1- SOTTOPASSO ex tracciato 2- VIADOTTO che permette la fruizione della campagna verso Cameri 3- ECODOTTO già in progetto, per dare continuità alla strada del Piaggio e all’area pre-parco
3
2
1
4- viste da valorizzare
MONTAGNE
PAESAGGIO
interventi migliorativi
TRACCIATO IN PROGETTO
sottopasso iv viale Nel punto di incontro tra nuovo ed ex tracciato è stato previsto un sottopasso della futura via ciclopedonale. Tuttavia, vista la grande importanza che riveste quest’ultima nella strutturazione del territorio e della mobilità dolce, è stata proposto di sopraelevare leggermente (+2 m) la ferrovia e la strada extraurbana e di realizzare un sottopasso ampio e non totalmente interrato
viadotto Per permettere il proseguimento delle connessioni trasverali, si propone di far partire il viadotto (necessario per superare il Canale Cavour) all’altezza della via Adamello, invece di realizzare ulteriori sottopassi che renderebbero la ferrovia una vera e propria cesura
PAESAGGIO
inserimento paesaggistico La ferrovia, col suo andamento curvilineo, si presenta come un elemento eccezionale all’interno della regolare maglia agricola. Questa irregolarità che rompe la maglia è presente anche in un elemento tipico del paesaggio agrario: il fontanile. Il fontanile, o risorgiva, è una sorgente di acqua dolce naturale che a volte viene fatta emergere dall’uomo. Attorno ad essa si sviluppa una macchia boschiva irregolare che diventa un’interruzione della maglia agricola.
TRACCIATO IN PROGETTO
PAESAGGIO
EX TRACCIATO FN
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
La strategia per il paesaggio si basa su alcune linee guida fondamentali: 1- Valorizzare il Canale Cavour come corridoio ecologico ed elemento di connessione tra il torrente Terdoppio e il Fiume Ticino; 2- Valorizzare le viste identitarie del paesaggio e che costituiscono un fondamentale elemento di pregio e che rappresentano un “fattore scenico� per il fruitore che
novara centro
stazione fn
galliate
parco del ticino
EX TRACCIATO
1
novara centro
Il percorso parte dal centro di Novara rappresentata dalla cupola di San Gaudenzio, alta 121m che si staglia sul paesaggio della pianura.
PAESAGGIO
2- uscita da novara Sovrappasso ciclopedonale previsto dal PPR per superare il tracciato ferroviario che conduce allo scalo merci
3- sOTTOPASSO TANGENZIALE Il percorso ciclabile e la ferrovia si affiancano nel punto in cui è presente il sottopasso alla tangenziale
EX TRACCIATO
4- STRADA PER LA STAZIONE (VISTA DALLA STAZIONE) Le fasce alberate incorniciano la vista verso le montagne e il prato fiorito diventa un parterre colorato.
5- “porta” in ENTRATA Il sottopasso della ferrovia segna l’ingresso in città
PAESAGGIO
dentro la citta’ Cameri
Ticino
Viali esistenti
Promenade urbana
Viale urbano
EX TRACCIATO
6- “porta” in USCITA Questo “blocco” vegetale funge da snodo tra la ferrovia e il percorso ciclabile identificando un passaggio ben preciso.
7- mitigazione area industriale Mitigazione industria e apertura visiva verso la valle del Ticino
PAESAGGIO
8 vecchia dogana (accesso al parco del ticino) Il percorso arriva alla vecchia Dogana che segnala con la sua presenza i percorsi di discesa in valle
EX TRACCIATO
PAESAGGIO
MASTERPLAN PAESAGGIO
URBANO
L A C I T T A’ Come risulta dall’analisi effettuata, l’area interclusa tra la ferrovia e la città è quella che presenta le caratteristiche di ricucitura più complesse perchè deve mediare tra territorio urbano e rurale e permettere la riconnessione di tessuti assai diversi fra loro (residenza moderna, residenza agricola storica, aree industriali dismesse e centro storico) che sono sempre stati divisi dalla ferrovia. Galliate si è strutturata attorno al nucleo centrale del Castello Sforzesco ed ha sviluppato fin dall’inizio una struttura radiale ben definita che inizia dai viali, i quali racchiudono al loro interno il centro storico. Grazie a questa struttura radiale, si è sempre conservato un tessuto urbano piuttosto compatto che presenta in modo chiaro le sue stratificazioni: dopo il centro storico, estremamente denso, troviamo la cortina dei viali; procedendo verso l’esterno incontriamo il tessuto storico di derivazione agricola (cascine riconvertite in abitazioni) ed infine l’edilizia più recente, costituita in prevalenza da villette suburbane. Vi è un chiaro e graduale passaggio dalla densità del centro storico verso una sempre maggior porosità del tessuto urbano, fino a raggiungere quasi una compenetrazione tra edilizia e campagna.
CITTA’
citta’ che si dirada
campagna che si infiltra
Immagini dell’area interclusa
URBANO
CITTA’
C
D
E
G
F
A B
I
H
L
M
N
CITTA’
distanze:
servizi: a
l
1350 m
Scuole (A- nido, materna, elementari; L- medie)
1000 m
Sport (B- piscina; C- centro sportivo; D- stadio)
b
e
600 m
d
f
Sanitario (E- ospedale; F- casa di cura)
g
450 m
c
m
Supermercati
n
h
Cimitero
i
Oratorio
URBANO
CITTA’
castel
citta’ di prima formazione
cortina
castello
edilizia
centro storico Galliate presenta un tessuto storico compatto che si organizza attorno al Castello e alla piazza sul quale si affaccia.
cortina dei viali cortina deiIl tessuto viali storico si affaccia sul sistema viabilistico principale dei viali con i fronti allineati in modo da creare una cortina uniforme.
ediliizia periurb
edilizia storica di derivazione agricola
impiant
ediliizia moderna - palazzine e villette periurbane
impiant
CITTA’
Castello di Galliate Fotografia storica del viale Beato Quagliotti
URBANO
edilizia storica di derivazione agricola CITTA’
ediliizia moderna - palazzine e villette periurbane
1
Standartela
impianto produttivo storico
2
Cotonificio Zucchi
impianto produttivo recente
aree dismesse Aree industriali non più attive, presenti all’interno del tessuto storico della città.
CITTA’
Immagini del piano particolareggiato per le aree ex Zucchi e Standartela
URBANO
CITTA’
cortina dei viali
edilizia storica di derivazione agricola
azione
erivazione agricola
ediliizia moderna - palazzine e villette periurbane
tessuto di derivazione agricola Cascine convertite in abitazioni. Abitazioni in linea, attaccate fra loro che si affacciato sul fronte strada creando un fronte unico e lasciando libero dietro per il giardino/orto.
edilizia recente Villette monofamiglia o a schiera sviluppatesi nell’area periurbana della città a contatto diretto con la campagna. impianto produttivo storico
impianto produttivo recente
CITTA’
Immagine della città perirbana dove è maggiore la commistione città - campagna
URBANO
CITTA’
TRANSIZIONE DENSO - VUOTO Con questo cambio di densità si potrebbe aumentare la sinergia città/campagna, permettendo dunque un’infiltrazione del verde all’interno della città. Per ottenere questo scambio di densità si impiegano le aree industriali dismesse presenti all’interno del tessuto storico della città. Grazie alla loro riqualificazione è possibile: - realizzare un asse che colleghi in modo diretto Galliate (centro storico) – campagna – Cameri (centro storico) - Accompagnare il cambio di densità grazie a delle stanze di decompressione che permettono di realizzare nuovi spazi pubblici, assai necessari, e di aiutare l’infiltrazione del verde.
CITTA’
citta’ ( denso )
area interclusa ( poroso )
campagna ( “vuoto” )
CUCITURA TRAMITE AREE DISMESSE URBANO
ESSIONI
VIABILITA’ CITTA’
ricucitura tramite aree dismesse
2 1
1
Standartela
2
Cotonificio Zucchi
RELAZIONI CITTA’ E CONNESSIONI
CUCITURA TRAMITE AREE DISMESSE
relazioni e funzioni Connessioni Spazi di collegamento Bordi da definire Porte gradiente Asse ciclopedonale (Centro Galliate - Campagna - Centro Cameri)
parco
Ex tracciato fn (Novara - Galliate - Ticino) iv viale
Il tracciato si modula diventando il 4° viale che, grazie all’asse ciclopedonale, si collega col centro racchiuso dagli altri tre viali esistenti scuole elementari
viali esistenti
URBANO
CITTA’
SISTEMA DI STANZE
sistema di stanze
- apertura visiva sul paesaggio circostante
c
c
b - aumenta la porosità degli spazi e si inizia ad intravedere il paesaggio
b
a
a
a
- centro urbano denso dove la visibilità è limitata alla strada
A
CITTA’
Si sviluppa così una forte polarità tra il centro storico e l’ultima stanza, il parco periurbano, simile a quella presentata a livello territoriale fra Novara e il Parco del Ticino.
IL PARCO
IL PARCO URBANO Il parco urbano è l’ultima “stanza” prima di accedere alla campagna. Questo rappresenta l’elemento di decompressione finale. L’area del parco è compresa tra la città peri-urbana e la nuova infrastruttura. Diventa quindi un esempio di come queste aree intercluse tra ambiti “scomodi” possano diventare esempi di ricchezza culturale, paesistica ed ecologica, invece di aree neglette e abbandonate. Come affermato prima, il parco è l’elemento di mediazione tra la densità della città storica e il “vuoto” della campagna. Esso ha come riferimento il giardino del castello, costruito nel 1786 e distrutto verso la fine dell’ottocento. Un tempo il giardino aveva la fondamentale funzione di mediazione tra la campagna aperta e la città in espansione. Oggi, l’area in cui sorgeva il giardino è completamente edificata e la città circostante consolidata: è dunque il nuovo parco che assume questo ruolo di intermediario tra la campagna aperta e la città periurbana che continua a svilupparsi. L’area del parco include al suo interno il Canale Cavour, elemento fondamentale nel paesaggio agrario novarese per numerosi aspetti (storico, idrografico ed ecologico). Si è dunque deciso che il centro del parco, il suo cuore, dovesse essere il Canale che viene monumentalizzato e valorizzato. Per evidenziare ulteriormente il Canale, è stata disegnata una cornice boschiva che permette di dare ancora più risalto al vuoto che evidenzia il canale.
CONCEPT
Il giardino del castello
IL PARCO
CONCEPT
+
intenzione
vuoto
maglia agricola
CONCEPT
cornice
Il Canale Cavour, elemento fondamentale del nostro paesaggio, viene incorniciato e monumentalizzato.
IL PARCO
CONCEPT
fotografie dell’area
CONCEPT
IL PARCO
CONCEPT
struttura
IV Viale Anticamera attrezzata “Quadro” “ Cornice”
CONCEPT
Si vuole proporre un’esperienza contemplativa, simile a quella museale, accompagnata però anche da attività ricreative
IL PARCO
STRUTTURA
cameri
cameri
+
+
4
2 1
P
+
+
3 +
centro galliate
STRUTTURA
campo da basket
skatepark
P parcheggio
pergolato
aree sosta
+ fermata intermedia FN
chiosco
blocchi pioppi cipressini
promenade
RIFERIMENTI Park Am Gleisdreieck, Berlin Parc AndrĂŠ Citroen, Paris Abbey Lorsch Site, Lorsch Museumplein, Amsterdam
IL PARCO
RIFERIMENTI
park am gleisdreieck
RIFERIMENTI
parc andre’ citroen
IL PARCO
RIFERIMENTI
unesco heritage site abbey lorsch
RIFERIMENTI
meseumplein
IL PARCO
VEGETAZIONE
LA VEGETAZIONE La struttura dei percorsi e delle aree del parco è estremamente regolare, dal momento che segue la maglia agricola. Ma il vero ruolo strutturante è affidanto alla vegetazione. Infatti, ad essa son stati assegnati molteplici compiti: - definire la cornice del parco; - segnalare la presenza di eventi lungo l’asse di collegamento col centro; - interrompe questa regolarità e di accompagnare la graduale apertura visiva del visitatore verso la “grande stanza” che incornicia il canale. Quest’ultimo, fulcro del parco e anch’esso legato alle rigide geometrie derivanti dalla limitatio romana, si “svincola” è simodella con un disegno più organico, recuperando il rapporto perduto con le sue sponde.
VEGETAZIONE
elementi “marca passo”
+ blocchi pioppi cipressini
I pioppi cipressini, con il loro portamento slanciato, sono stati radunati in “blocchi” (quattro per blocco) così da diventare dei totem che segnalano le varie soglie che uno attraversa dal centro storico, fino all’uscita dal parco.
IL PARCO
VEGETAZIONE
bosco Il bosco aiuta a definire la cornice diventando un bordo pieno, in cui son presenti non solo alberi, ma anche arbusti e prato non sfalciato.
COLORI
Juglans regens (noce) Tilia platyphyllos(tiglio nostrano) Morus nigra (gelso)
Arbusti Corylus avellana (nocciolo) Prunus spinosa (prugnolo) Crataegus monogyna (biancospino) Cornus sanguinea (sanguinella) Prato non sfalciato Festuca rubra molinia caerulea heidebraut
Populus nigra (pioppo nero) Fraxinus excelsior (frassino)
VEGETAZIONE
Esempio di bosco a ridosso di un prato. La definizione del bordo è netta e chiara ed è la suggestione che viene riproposta per definire la cornice del parco.
IL PARCO
VEGETAZIONE
parco ornamentale Qui troviamo alberi molto più radi, radunati magari a gruppo. La permeabilità visiva è maggiore, ma non completa.
COLORI
VEGETAZIONE
IL PARCO
VEGETAZIONE
prato fiorito Il prato fiorito viene utilizzato sia per il suo valore estetico, ma anche per diminuire l’area di prato rasato da mantenere. Sono state scelte specie locali e anche alcune orticole come la carota e il topinambur.
COLORI
VEGETAZIONE
Helianthus tuberosus (topinambur)
Cyanus segetum (fiordaliso)
Calluna vulgaris (brugo)
Leucabthemum vulgare (margherita)
Daucus carota (carota)
Trifolium pratense (trifoglio)
IL PARCO
VEGETAZIONE
giardino del canale Il canale Cavour è affiancato da doppi filari di pioppi canadesi e da una roggia che scorre parallela ad esso. Una volta raggiunto il centro del parco, il canale prosegue senza variazioni, ma i filari si interrompono così da rivelare il “vuoto” del parco (altrimenti il percoros lungo il canale sarebbe quasi un percorso diretto senza interferenze) e la roggia si modella in una forma organica, ampliandosi. Leggeri dislivelli accentuano questa forma organica che crea un giardino contemplativo lungo il canale.
COLORI
VEGETAZIONE
Newark earthworks, Ohio. Uno dei più grandi landmark mai realizzati, il sito di newark è un luogo sacro costruito dagli indiani d’america.
IL PARCO
VEGETAZIONE
VEGETAZIONE
IL PARCO
VEGETAZIONE
VEGETAZIONE
IV VIALE
IL VIALE Il IV viale rappresenta l’elemento di cucitura fondamentale di tutto il progetto, il quale trova la sua maggiore articolazione all’interno della città, dove sorge attualmente la stazione FN. Il viale è la base di accesso al parco urbano, ma è anche l’elemento di snodo tra più percorsi ciclopedonali che permettono di collegare Galliate con tutte le polarità del territorio (Novara, Stazione FN, Cameri, Parco del Ticino, Centro storico): si è dunque organizzata l’area del IV viale in modo da avere una netta distinzione tra i percorsi veloci, quelli lenti e le aree di sosta. Per permettere questa suddivisione sono stati utilizzati tre elementi fondamentali: 1. EDIFICI ESISTENTI: l’attuale stazione ferroviaria e il capannone adiacente son stati costruiti all’inizio dell’ottocento e presentano delle caratteristiche estetiche apprezzabili. Si è deciso quindi di mantenerli e sfruttarli per organizzare lo spazio; 2. VEGETAZIONE: l’uso di filari di tigli ha permesso di separare la pista ciclabile dalle aree di sosta e identificarle con maggiore chiarezza; 3. PAVIMENTAZIONE: la pavimentazione richiama la trama della tessitura muraria tradizionale, composta da file di mattoni e ciottoli di fiume, riadattandola alle esigenze di uno spazio simile al IV viale. La direzione della trama è perpendicolare a quella dei filari di tigli che costeggiano la direzione del percorso ciclabile.
IV VIALE
Foto dello scalo ferroviario
IV VIALE
IV VIALE
IV VIALE
RIFERIMENTI Place de la Republique, Paris Las ramblas, Barรงelona Unter den Linden, Berlin
IV VIALE
IV VIALE
place de la republique
IV VIALE
las ramblas
unter den linden
IV VIALE
IV VIALE
struttura iv viale
EX STAZIONE La vecchia stazione ferroviaria diventa negozio di biciclette per la riparazione, ma anche per il noleggio di bici, pattini e skate da usare nel parco
CAPANNONE Il capannone diventa un bar. Sfruttando il suo attuale rialzo dal suolo di 1.00 m si è sviluppato un patio - rain garden che ne enfatizza il ruolo strutturante
Area sosta. Per segnalarne la posizione, oltre alla presenza delle panchine, la pavimentazione è leggermente ribassata
Sfruttando il rialzo del capannone, è stato disegnato un sistema di gradonate che offre ulteriori spazi di sosta e che permette di incorniciare il rain garden attorno al bar
IV VIALE
Il percorso ciclopedonale veloce (Novara - Ticino) è separato dal resto grazie ai filari che lo contornano e grazie alla pavimentazione (cemento drenante)
Percorso lento definito da quello che era il confine dello scalo ferroviario
I blocchi di pioppi cipressini sono come degli elementi “marca passo� che con la loro presenza segnalano un evento particolare.
Asse di collegamento diretto tra centro storico, parco e Cameri
IV VIALE
IV VIALE
filari e percorsi
trama pavimentazione
La pavimentazione riprende la trama delle murature storiche: file di mattoni riempite da ciottoli di fiume. Questa trama viene ripresa dai binderi in porfido e in pietra d’istra e dall’asfalto con conglomerato trasparente.
IV VIALE
IV VIALE
IV VIALE
pavimentazione
Il bordo del viale è segnato da paletti in ghisa che assolvono anche alla funzione di porta bici
IV VIALE
pista ciclabile
L’interruzione del cordolo permette di intercettare l’acqua che viene convogliata nell’aiuola e filtrata.
IV VIALE
IV VIALE
rain garden
La funzione principale di questo “sistema-giardino” è di ridurre l’effetto “runoff” filtrando più lentamente le acque di pioggia che vengono intercettate all’interno dell’aiuola.
asciutta intermedia
umida
intermedia asciutta
IV VIALE
lama d’acqua
La fontana è stata concepita come una lama d’acqua che intende richiamare il paesaggio tipico delle risaie novaresi
IV VIALE
IV VIALE
IV VIALE
IV VIALE
IV VIALE
IV VIALE
B I B L I O G R A F I A: • “Gajà d’un botà” Gruppo Dialettale Galliatese • “Il Castello di Galliate nella storia del Borgo” Gruppo Dialettale Galliatese • “La bassa novarese” Provincia di Novara e Consorzio Acque • “Storia del paesaggio agrario italiano” Sereni, Biblioteca Universale Laterza, 1982 • “Infrastrutture, Mobilità, Nuovi Paesaggi” La Triennale di Milano