Enrico IV di
Luigi Pirandello Regia di
Franco Branciaroli La trama si svolge in un castello dove sono rappresentate due figure giovanili Matilde, la protagonista femminile, in un quadro che la raffigura da giovane, vede la figlia Frida
.
Da qui inizia la vera e propria trama. Vent’anni prima Matilde era giunta in quel castello, con un giovane da lei amato, per una cavalcata mascherata. Belcredi, anche lui innamorato di Matilde, fa cadere da cavallo il giovane rivale. Da quel momento il giovane si sente re Enrico IV, e Berta è la sua amata moglie, infatti battendo la testa è impazzito. Parenti ed amici lo assecondano nella sua follia. A un tratto però rinsavisce tanto che Matilde crede di essere riconosciuta. Il medico non crede a questa tesi, ma Matilde ne è sicura poiché ricorda che lei da giovane era bruna e non bionda come ora. Infatti gli anni son passati ed ora il giovane che era, si è ingrigito, come lui stesso fa notare, da qui la riflessione sulla giovinezza ormai perduta.
Non sicuri del suo rinsavimento tutta la corte lo circonda, anche il Papa Gregorio VII partecipa alla farsa. La realtà è che il protagonista ha recuperato la memoria e lo dice alle guardie all’insaputa di Matilde Frida e Belcredi, in una notte di luna piena. Ora sa chi è veramente e si prende gioco degli altri che lo credono ancora pazzo. L’unica ad avere nostalgia dei tempi andati è Matilde che vuole ancor essere avvenente come donna ai suoi occhi. Il protagonista, il falso Enrico IV, ingannato da Belcredi che ha sposato la sua amata Matilde, è adirato; abbraccia Frida, la figlia di Belcredi, perché somiglia a Matilde da giovane. Belcredi, si avvicina a lei, e il falso Enrico IV lo uccide. Da qui in poi Enrico IV resta pazzo per convenienza. E’ tutta una realtà poliedrica, un gioco di interpretazione della realtà passata e presente. Morale: non sei quello che sei, ma quello che gli altri credono che tu sia.