Volley time n 6

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News by sports sectors

lealta coerenza solidarietà uguaglianza passione fair play professionalità rispetto educazione credibilità

VOLLEYBALL WOMEN’S WORLD CHAMPIONSHIP

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SOMMARIO

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VOLLEY time Lettera aperta di Mauro Berruto ai genitori

2014 i CaMpionati deL Mondo deL voLLey feMMiniLe a roMa e in itaLia

Benvenuto 2014 La paLLavoLo feSteggia iL nuovo anno.

iL punto SuLLa SituaZione teCniCa deLLe SQuadre. VOLLEY time

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L’orgogLio deLL’appartenenZa

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Se in un contenitore metti delle palline piene di acqua e non si aprono, usciranno con difficoltà una alla volta, ma se accettano di schiudersi e condividono il loro contenuto, uscirà con forza il loro insieme, questa è la ricchezza di una Associazione.

Ancora un anno, ancora uno spaccato di vita associativa da archiviare nel file dei ricordi, si, si è fatto, ma forse si poteva di più, è chiara e legittima la domanda che ci si pone ad ogni periodo che intervalla le frazioni del tempo, ma l’analisi e la sintesi del vissuto, nei diversi modi di fare, di essere e pensare di ognuno di noi, generano comunque ricchezza in una vita associativa. Accomunati da un sentire comune e da una esigenza di mettere a disposizione capacità, tempo ed entusiasmo come valori che contraddistinguono le differenze, evidenziando la passione come traino di un sistema e concependo le diversità come incubatoio di idee, si riesce a generare talento. Le diversità, che ogni volta inventando qualcosa di insolito, creano valori importanti che altrimenti non potrebbero essere, ma a volte se espresse in modo egoistico e su-

perficiale, limitano fortemente gli orizzonti del produrre. Le enigmaticità del pensiero di ognuno, spesso, dipendono dal fatto che sembriamo incapaci, a causa di certe sovrastrutture ideologiche, di decidere a quale criterio appendere le proprie capacità di analisi, o la cruda e assoluta osservazione analitica dei momenti, oppure la considerazione della ragione a tutti i costi, o addirittura essere vittima silente delle situazioni, o ancora essere sempre in costante critica alla ricerca di fumose e ipotetiche soluzioni finalizzate a se stessi. Questo, è un pensiero estendibile ad ogni frangia del nostro essere Associazione, se non che, risulta chiaro che se non si accettano gli embrioni della passione e dell’appartenenza, ma rimangono preminenti gli elementi e i criteri finalizzati alla persona, principi fra loro in contraddizione, ne


deriva allora quasi con certezza l’impossibilità di formulare proposte coerenti per la ricerca dell’optimum. Considerato che non esiste la perfezione a qualunque livello, neanche nello sport, ma sussiste reale la capacità di osservare decidere ed operare insieme, cercando di non sostenere l’esuberanza dell’io, solo allora il valore dell’interconnessione fra i soggetti rende più accettabile, ma soprattutto condivisibile anche l’errore di ognuno, per questo siamo Associazione. Lo sport è valore e competizione, ma ci sono importanti considerazioni che dovrebbero entrare nelle valutazioni di ognuno, la accettazione dei limiti,

anche delle vulnerabilità, come normale processo esistenziale, o quanto meno accedere con sapienza alla fase di una legittima discussione interiore, forse solo allora si entrerà nel requisito necessario al conseguimento di ogni tipo di obiettivo comune, forse anche utopistico. E’ tempo di questo ormai, anche e in analisi dei prossimi, inevitabili, forti impegni futuri, se ciò sarà, tutto potrà essere. Con gratitudine a tutti Sante Marfoli Presidente ASD Marino Pallavolo

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Lettera aperta di Mauro Berruto ai genitori

in un mondo dove il campione è colui che risolve le partite da solo, la pallavolo, cosa si inventa? C a r i g e n i to r i , mi rivolgo a voi in quanto esseri adulti, razionali e con la testa ben piantata su l l e sp a l l e . Pr e fe r i sc o e sse r e p r o p r i o io a dirvelo, con cognizione di causa e prima che lo scopriate sulla vostra pelle: la pallavolo è lo sport più peric o l o s o c h e e s i s t a . Vi h a n n o i n g a n n a t o p e r a n n i co n l a s to r i a d e l l a r e te , d e l l a mancanza di contatto fisico, del fair p l a y. C i s i a m o c a s c a t i t u t t i , i o p e r primo, il rischio è molto più profondo subdolo. Prima di tutto questa cosa del passaggio…In un mondo dove il c a m p i o n e è c o l u i ch e r i so l ve l e p a r ti te d a so l o , l a p a l l a v o l o , c o s a si i n v e n ta ? Se uno ferma la palla o cerca di controllarla toccandola due volte consecuti v a m e n te , l ’ a r b i tr o fi s ch i a i l fa l l o e g l i a vv e r s a r i fa n n o i l p u n to . D i a b o l i c o e d antistorico: il passaggio come gesto obbligatorio per regolamento in un mondo che insegna a tenersi strette le p r o p r i e c o se , i p ro p ri p ri vi l e g i , i p r o p r i s o g n i , i p ro p ri o b i e tti v i . P o i q u e l l a a n ti p a ti c a n e c e ssi tà d i mu o ve rsi i n ta n ti in uno spazio molto piccolo. Anzi lo spazio più piccolo di tutti gli sport di squadra! 81 metri quadrati appena… Accidenti, ci mettiamo tanto ad insegnare ai nostri figli di girare al largo

d a c e r ta g e n ta g l i a , a c i b a r s i d i i n d i v i d u a l i s m o ( p e r c h é è r i s a p u to c h e ch i fa d a s é fa p e r tr e ) , a te n e r s i d i sta n ti d a q u e l l i u n p o ’ tr o p p o d i v e r s i e p o i l i ve diamo tutti ammassati in pochi metri q u a d r a ti , a d o v e r m u o v e r s i i n m a n i e r a dannatamente sincronica, rispettando ruoli precisi, addirittura (orrore) scambiandosi ‘cinque’ in continuazione. Non c’è nessuno che può schiacciare s e n o n c ’ è u n a l tr o ch e a l z a , n e ss u n o c h e p u ò a l z a r e s e n o n c ’ è u n a l tr o c h e h a r i c e v u to l a b a ttu ta a v v e r s a r i a . U n a fastidiosa interdipendenza che tanto è fondamentale per lo sviluppo del gioco che rappresenta una perfetta antitesi del concetto con cui noi siamo cresciuti e che si fondava sulla legge: ‘La palla è mia e qui non gioca più ness u n o ’ . In fi n e c i s i m e tte a n c h e i l p u n te g g i o e i l s u o c o n ti n u o r i a z z e r a m e n to alla fine di ogni set. Ovvero, pensateci: hai fatto tutto benissimo e hai vinto il primo set? Devi ricominciare da capo nel secondo. Devi ritrovare energia, motivazioni, qualità tecniche e morali. Quello che hai fatto prima ( a n c h e s e e r a p e r fe tto ) n o n b a sta p i ù , devi rimetterlo in gioco. Viceversa, hai perso il set precedente? Hai una nuova oggettiva opportunità di rico-


minciare da capo. Assolutamente inaccettabile per noi adulti che lottiamo p e r tu tta l a v i ta p e r c o s tr u i r e l a n o s tr a zo n a d i co m fo r t d a l l a q u a l e , u n a v o l ta che ci caschiamo dentro, guai al m o n d o d i p e n s a r e d i u sc i r e . In s o m m a questa pallavolo dove la squadra conta cento volte più del singolo, dove i p r o p r i so g n i i n d i v i d u a l i n o n p o s s o n o che essere realizzati attraverso la squadra, dove sei chiamato a rimettere in gioco sempre ed inevitabilmente quello che hai fatto,

d i c i a m o c e l o c h i a r a m e n te , è u n o sp o r t da sovversivi! Potrebbe far crescere migliaia di ragazzi e ragazze che cred o n o n e l l a fo r z a e n e l l a b e l l e z za d e l l a squadra, del collettivo e della comunità. Non vorrete correre questo rischio, vero? anche perché, vi a v v is o, s e de c ide r e t e di f a r lo… non t or ne r e t e più indie t r o.

M a ur o B e r r ut o C om m is s a r io te c nic o de lla na z iona le m a s c hile di pa lla v olo

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2014 un anno di voLLey

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La rassegna iridata in rosa del prossimo anno si giocherà dal 23 settembre al 12 ottobre a roma, Bari, Modena, verona, trieste e nel capoluogo lombardo, che ospiterà la fase finale. il presidente federale Magri: "Sarà una grande consacrazione" ROMA - Il movimento femminile di pallavolo prova a trovare nuova linfa dall'organizzazione dei prossimi campionati del mondo targati "Italy 2014" per la prima volta in Italia dal 23 settembre al 12 ottobre. Un'esperienza che fa seguito alle due edizioni maschili nel 1978 a Roma e nel 2010 in dieci città sparse nella penisola e a quelli di beach volley del 2011. La travagliata stagione agonistica di serie A1, con diverse cancellazioni di società a campionato in corso e tanti problemi per la difficile situazione economica di altre realtà, non è certo un buon viatico ma la macchina organizzativa è già da tempo in moto. A Milano alla presenza del presidente del comitato organizzatore Carlo Salvatori e del presidente della Federazione italiana pallavolo Carlo Magri svelato il logo dell'evento e sviscerata la formula e le sedi di gioco. Il torneo iridato si giocherà in sei città: Roma, Bari, Modena, Verona, Trieste e Milano. La partita inaugurale si disputerà

nella Capitale. A Roma, al momento, manca una squadra di vertice ma ben presto potrebbe riemergere acquistando qualche titolo in giro. Per quanto riguarda il cammino della prima fase sono previste quattro pool da sei squadre ciascuna da giocarsi in quattro città. Il tabellone completo offre tre gare al giorno per ogni girone. A tornare a casa direttamente saranno le ultime due piazzate. La seconda fase coinvolgerà due palazzetti per altrettanti gironi composti da otto squadre con incroci tra le prime quattro e le seconde quattro. In pratica si affronteranno le nazionale proveniente dall'altro raggruppamento. A questo punto approderanno alla terza e ultima fase sei squadre. I match conclusivi si svolgeranno tutti nel capoluogo lombardo. Le nazionali in corsa verranno divise in due pool con girone all'italiana. Le prime e seconde classificate disputeranno le semifinali e finali. Sono in programma finale per il primo e terzo posto della graduatoria.




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Benvenuto


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La feSta di fine anno

tutti insieme , un modo di condividere appieno con tutte le componenti della Marino pallavolo le festivitĂ , un modo per concludere in allegria un anno pieno di emozioni non solo sportive, è stata una bella serata in cui tutti hanno potuto divertirsi, dai piĂš piccoli, con i giochi e le attrazioni varie e per i piĂš grandi lo stare insieme passando una serata tra musica e balli, il resto lo dicono le immagini‌


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2014 une grande annĂŠe


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M Bu ar LL in S o


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BuLLS aL giro di Boa, CaMpioni d’inverno

CAMPIONATO NAZIONALE SERIE B 2

Terminato il girone di andata e la prima squadra della Marino Pallavolo si trova prima in classifica, campione d'inverno in virtù del punteggio e del miglior quoiziente vittorie nei confronti delle inseguitrici.

Il cammino fin qui può definirsi più che soddisfacente, la strada lasciata alle spalle non è stata seguita con la perfezione, ma i pochi sbandamenti hanno fatto comprendere come saperla seguire.

Il 25 gennaio come detto si chiusala prima fase e i Bulls sono attesi in trasferta sel campo dagli avversari con particolare interesse percchè formazione in testa alla classifica a cui vanno riservate le attenzioni del caso.

Il segreto d’ora in poi sarà quello di guardare avanti, di non tener conto della classifica quale elemento distraente ma esprimere la giusta continuità affrontando le sfide con determinazione e consapevolezza dei propri mezzi.

Attualmente a contendersi i piani alti della classifica oltre ai Bulls, ci sono i sardi del Sarroch, i romani dell'Arvalia e Casalbertone ed i pontini dell'Hydra Latina. Ma siamo dell'idea che ogni giornata può rilanciare le ambizioni anche delle altre inseguitrici, poiché nulla riesce a definirsi a dispetto della qualità media del girone che presenta molte squadre di qualità.

Ci sono i presupposti per lottare con la voglia di emergere provando a consolidare quanto fin qui espresso, la strada che troveranno davanti presenterà molti più ostacoli di quelli fin qui incontrati per la semplice ragione che sono cambiate le ambizioni, le quali da sempre sono state elevate ma la reale consistenza la di può avere solo dopo aver percorso buona parte del cammino. Come di consueto al temine del girone di andata è prevista una sosta, l'occasione sarà utile per limare, riposare, e consentire la risoluzione di quelle problematiche che con il campionato in corso si fa fatica a compiere. La ripresa sarà ancora in trasferta in casa del-


l'Isola Sacra, formazione del litorale laziale la cui classifica non deve ingannare poichè il proprio roster è compisto da validi ed esperti elementi misti a giovani di belle speranze. Non ci resta che divertirci, tifare e soffrire.... utilizzando l'unica clausula di garanza certa! FORZA BULLS!!!


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StarS : un CaMpionato a faSi aLterne

Procede spedito il campionato di serie C delle ragazze della Marino Pallavolo e la giovane squadra castellana si ritrova sesta in classifica: un'inizio convincente ha permesso alle marinesi di portare a casa numerose vittorie contro squadre molto agguerrite come il Cali R o m a X I I I e i l Vo l l e y F r i e n d s e punti importanti permettendogli così di rimanere in scia delle contendenti al passaggio di categoria, in un girone dove tutte le squadre sembrano poter togliere punti anche alle prime della classe. Le Stars hanno dimostrato più volte di poter contrastare davvero chiunque, specialmente in casa dove le marinesi sembrano avere davvero una marcia in più. Dopo una serie di belle vittorie le Stars hanno cominciato a rallentare: 5 gare tutte concluse per 3 a 2 a volte vinte e a volte perse contro delle formazioni decisamente alla loro portata come i l P i v a P a l l a v o l o , L ' A l l Vo l l e y e l a Libertas Genzano, tutti sintomi di un periodo negativo che le ragazze stanno affrontando e da cui ancora non sono uscite fuori, complici pro-

babilmente una serie di infortuni ed assenze che hanno drasticamente ridotto le giocatrici a disposizione, tra cui quello del capitano Martina Spezzi ancora per molto fuori dai giochi a causa di problemi alla schiena. La giovane età e l'inesperienza spesso non hanno permesso alle ragazze di Sabatini di esprimersi al meglio e di risolvere situazioni difficili, regalando così molti punti che le avrebbero proiettate sicuramente in zone molto più alte. Il campionato è ancora lungo e bisogna subito rialzare la testa e guardare alle prossime partite, lasciandosi dietro quello che di brutto è stato fatto; la salvezza è ancora il traguardo più importante da raggiungere e solo dopo si potrà pensare ad un obbiettivo più ambizioso, sicuramente alla portata delle castellane. Finisce cosí il 2013, un anno davvero positivo per le Stars che le ha viste trionfare nel campionato di serie D a Maggio e che le vede ora posizionate a ridosso dei play off di serie C, risultati davvero notevoli per una squadra giovane e ambiziosa, con


ancora tanto potenziale da esprimere ed un gran margine di crescita; adesso il campionato entra nel vivo e dalla reazione delle marinesi alle prossime difficili gare si capirĂ se questa squadra potrĂ togliersi delle soddisfazioni anche in quest'annata o

se dovrĂ rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per la permanenza nella massima categoria regionale. Le ragazze devono solo ritrovare la grinta che le ha sempre contraddistinte, i risultati positivi saranno solo una conseguenza.


un ferMento Continuo....

Marino isola felice, con numeri in controdendenza rispetto alle statistiche nazionali under 12/13

Il chiasso, il pienone, le urla le grida... tranquilli non stiamo parlando di un concerto rock ma dei nostri entusiasti ragazzi delle under 12 e 13 che sempre in continuo aumento riempiono con gioia la struttura tenso di Cava dei selci. 30...35...40 la progressione delle iscrizioni, indice del gradimento, indice del divertimento, indice che l'entuasiasmo a Marino parte dalla base e sale fino alla punta dell'iceberg. E' semplicemente questo lo sguardo al futuro, poichè se i ritmi sono questi il prossimo anno oltre alle numerose squadre di under 12 e 13 si approderà ad avere due compagini di under 14 e allora si che ci sarà da divertirsi, perchè si è riprostana la fisiologica curva di un settore giovanile che non può permettersi ammanchi nella successione delle proprie squadre che di fatto rappresenta la giusta programmazione per la costruzione di progetti tecnicamente validi e socialmente utili.

under 14/15

Parlando proprio di quell'iter programmatico, la nostra Under 14 è il chiaro esempio del buon lavoro svolto l'anno precedente. Infatti aldilà degli ottimi risultati conseguiti fin qui sul campo, è da rimarcare la qualità del gruppo in tutti i suoi partecipanti. Un gruppo che esprime solidità e coinvolgimento caratteristiche proprie di un progetto che non nasce dal nulla, un progetto che avendo basi importanti ha consentito l'inserimento anche di neofiti che stanno pian piano raggiungendo importanti traguardi tecnici. Riconoscimento della qualità sta nel fatto che alcuni atleti sono stabilmente impegnati con le rappresentative federali provinciali indici di lavoro fruttuoso e proficuo.

under 16/17

Un gruppo che si sta cimentando nel campionato di eccellenza regionale, seppur con qualche difficoltà, ma anche qui gli obiettivi sono quelli di una generale crescita, con un occhio a percorsi individuali che hanno nell'intento il raggiungimento della specializzazione nei ruoli. Se la classifica di certo non strizza l'occhio, di certo l'impegno, il lavoro quotidiano fa parte del DNA di questi ragazzi che a testa bassa provano ad emergere cercando sempre di far bene. All'interno alcune talentuosità fisiche secondo la media regionale e soprattutto locale. Questo ha dato la possibilità a questi elementi di potersi confrontare con i pari età tecnicamente più dotati in alcuni stage della rappresentativa federale regionale.


under 19/21

Il gruppo più eterogeneo, che racchiude 17enni e 20enni, ragazzi che si confrontano in maniera veramente consapevole nei campionati di under 19 provinciale ed under 21 regionale, i più vicini per caratteristiche fisiche ai ragazzi della prima squadra, che per loro rappresenta un traguardo successivo. Questo poichè sono al termine del percorso giovanile ed è naturale che sentano e provino l'ambizione di voler essere chiamati nel gruppo di testa di questa Associazione. I nuovi innesti si sono da subito ben ambientati ed hanno consentito anche un miglioramento qualitativo. Sintomo che Marino è una ambita meta non solo per chi si approccia per la prima volta a questa disciplina, ma anche per chi proviene da altre esperienze avendo già un background pallavolistico formato.

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under 16 elite: facciamo il punto della situazione

Campionato strano ed indecifrabile quello sino ad ora disputato dalla squadra femminile “Under 16 Elite”: alti e bassi che non permettono al momento, di tracciare una decisa fisionomia del collettivo. Ricordiamo infatti l’esordio amaro del 24 novembre scorso contro il Frascati Pallavolo, da cui le ragazze sono uscite immeritatamente sconfitte di misura per 3 set a 2 ed il riscatto nel girone di ritorno con una meritata e spumeggiante vittoria; ricordiamo pure la sconfitta contro la ADS 2000 nel girone d’andata ed una convincente vittoria con la stessa squadra nel girone di ritorno; registriamo ancora vittorie con il Ciampino e l’ADR Centro e altrettante sconfitte con le medesime squadre negli incontri successivi; insomma un rendimento altalenante ed inaspettatamente di-

scontinuo che deve sicuramente far riflettere. Questa è una squadra che è capace di tutto e del suo esatto contrario; che sa entusiasmarti con partenze a razzo nel primo set e permettere magari alle avversarie di vincere in rimonta oppure che è in grado di giocare sottotono all’inizio per poi stravincere nel finale. Eppure è una squadra che ha nelle corde le caratteristiche per battere ogni avversario: quando vuole, è una squadra in grado di praticare gioco fluido, di operare battute potenti e ful-

under 13 femminile promozionale: un costante impegno per una continua crescita.

Formato per la maggior parte da ragazze neo iscritte, alle prese con le prime esperienze pallavolistiche, il gruppo under 13 è affidato al tecnico Martina Spezzi. Il lavoro che le ragazze stanno svolgendo, si concentra sull'affiatamento e sulla tecnica individuale in modo da raggiungere gli obiettivi prefissati nel tempo e nel modo programmato. Particolare attenzione è riservata all'osservanza delle regole con la pretesa di un costante impegno in palestra. Seguendo un percorso tecnico pianificato, abbinato a un sano stile di vita, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche sociale, s’intende raggiungere un completamento comportamentale propedeutico anche alla crescita sportiva. Questo gruppo formato da ragazze del 2001, 2002, 2003, sta dimostrando in palestra coerenza ed entusiasmo, nonostante che la maggior parte di loro è al primo anno di volley. La strada da percorrere per questo gruppo è ancora lunga ma già si intravedono i primi frutti. Il campionato che sta affrontando, è alla portata delle ragazze, perché siamo sicuri che andando avanti con impegno, arricchiranno il loro bagaglio tecnico e riusciranno a interpretare una buona stagione, togliendosi anche delle buone soddisfazioni. Forza Marino, forza Stars.

minanti e schiacciate perentorie, perdendosi però spesso in errori banali dovuti soprattutto a cali di tensione agonistica. Ci aspettiamo naturalmente di più dalle nostre atlete e siamo convinti che il tecnico Simone Cerro saprà infondere alle stesse la giusta concentrazione e la giusta preparazione per consentire loro di esprimere finalmente un gioco convincente e di alto livello tecnico. E se ciò accadrà…i risultati positivi di certo non mancheranno!


under 13 femminile di eccellenza: un futuro pieno di prospettive

Le difficoltà di inizio anno nell’affrontare un campionato di eccellenza sono state brillantemente superate dalla maggior parte del gruppo, che lavorando con impegno e dedizione in palestra è riuscito ad emergere, conquistando nel proprio campionato il momentaneo quarto posto. La lotta è serrata per arrivare il più in alto possibile in campionato e riuscirci migliorando parallelamente la tecnica ed acquisire la necessaria esperienza che serve a completare un percorso ben definito. La crescita del gruppo intero fa ben sperare per il futuro, importante è aver concepito il lavoro in funzione della squadra e non delle singole individualità, infatti esse possono emergere principalmente con la crescita del collettivo. Crescere insieme, per crescere tutti, ogni componente della squadra realizza la propria crescita tecnica e non solo, anche perchè valorizzato dal lavoro della squa-

dra, uniti e concentrati su un unico obiettivivo rende più facile il successo, quindi la consapevolezza delle proprie qualità, quindi la sicurezza che avvalora le prestazioni dei singoli. Fare propri i limiti e le capacità dell’altro, rende uniti e vincenti e rende superabili le deficienze tecniche insite in ogni gruppo. Uniti si vince.

under 14 femminile promozionale: tenacia e determinazione per raggiungere risultati importanti

D a u n p o ' è p a r t i t a u ff i c i a l m e n t e l a n u o v a s t a g i o n e a g o n i sti ca , n e l se tto r e fe m m i n i l e u n d e r 1 4 l a s o c i e tà p e r p a r te ci p a r e a d u n ca m p i o n a to p r o mozionale ha deciso di affidare la squadra a Marti n a Sp e zzi . L a co m p a g i n e è fo r m a ta d a r a g a zz e che hanno già partecipato negli anni scorsi a campionati federali quindi dotate di maggiore esperienza e una tecnica in via di consolidamento. Il loro impegno in allenamento finora è sta to co sta n te e d e te r m i n a to , ta n to d a m e tte r e i n ca m p o u n a sq u a d r a co m b a tti v a e te n a c e . Il c a mp i o n a t o c h e s t a a ff r o n t a n d o è s i c u r a m e n t e a l l a su a p o r ta ta , c i a u g u r i a m o q u i n d i ch e p o s s a p r o seguire a lungo nel cammino agonistico di questa sta g i o n e , e d i to g l i e r si g r a n d i so d d i s fa z i o n i . Fo r za M a r i n o , fo r za Sta r s.


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under 16: eSaLtare Le preStaZioni deL CoLLettivo Se i risultati sono un buon avviso e verifica del lavoro effettuato, l’andamento del gruppo dell’under 16 promozionale che ha iniziato l’anno con tre vittorie su altrettante partite, Albano, Sette soli e la capolista Genzano mai sconfitta, sembrano confermare che i progressi nel livello di gioco non sono casuali. Passati i postumi dell’impatto con un nuovo gruppo squadra, con ragazze provenienti da diverse realtà, e con un diverso modo di allenarsi, la squadra ha iniziato ad esprimere tutte le sue enormi potenzialità. Lo stesso allenatore Patrick Mineo aveva affermato in tempi non sospetti che il lavoro più grande sarebbe stato mentale e di atteggiamento al lavoro, cercare di convincere con argomenti tecnici e con regole per stare in gruppo, tutte le ragazze, non

è stato semplice, ma qualche buon risultato si inizia a vedere. Portare avanti l’obiettivo di giocare una pallavolo più calzante alle potenzialità delle singole giocatrici e allo stesso tempo forgiare un carattere vincente cercando di emergere nel campionato con delle buone prestazioni comporta sicuramente maggiore attenzione, carattere, grinta e pazienza qualora le cose non dovessero andare nel verso giusto. Caratteristiche che fanno mettere da parte gli interessi personali, che esaltano la prestazione del singolo non a discapito del gruppo, ma al suo servizio, attivando quel circolo virtuoso di cui beneficiano le squadre quando funzionano come sistema.



alimentazione e sport

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Basta una sana ed equilibrata alimentazione. Non hanno pregio le solite considerazioni del tipo che Tizio è arrivato all'oro olimpico seguendo il tal modello alimentare. Se si considerano i campioni olimpici e mondiali si scopre che seguono tanti modelli alimentari diversi. Ciò significa che esistono top runner (la situazione è valida anche per altri sport) che mangiano mediterraneo, altri che si nutrono a zona o in modo iperproteico, altri che hanno un'alimentazione orientata all'ovolatteovegetariano ecc. Questa è la migliore conferma che una posizione equilibrata come quella della dieta italiana è la più realistica possibile. Purtroppo nell'ansia di un miglioramento spesso impossibile l'atleta sposa un certo regime alimentare, sicuro che questo lo porterà ai massimi vertici. Nella prima fase lavora in modo maniacale su dettagli spesso insignificanti come qualche grammo di proteine in più o in meno, poi o evolve verso una visione più equilibrata e una coscienza alimentare oppure rimane invischiato in considerazioni inutili e astratte. Non si deve mangiare oltre il dovuto solo perché si teme di non avere energie o di avere carenze vitaminiche. Questo punto è importante perché rende evi dente che l'alimentazione e l'integrazione sono importanti solo se c'è carenza accertata (come nel caso di una maratona corsa sotto il sole, dove c'è carenza accertata di acqua! Carenza che invece è solo supposta per una corsettina di 30' nel parco!). E le carenze sono molto rare perché in genere provocano sintomi che non consentono una prestazione sportiva (per esempio le carenze vitaminiche provocano patologie abbastanza gravi e riconoscibili). Assumere acqua e zucchero prima di una prova (a prescindere da considerazioni sul tipo di carboidrato assunto, lo zucchero) non può essere interessante (a parte l'effetto scaramantico) perché si dà per scontato che l'atleta arrivi con scorte di carboidrati (scorte che comunque non si possono aumentare oltre una certa quantità) sufficienti a sostenere per lo meno l'impegno di un'ora. Idem sui pomodori secchi: sono ricchi di potassio, ma se il soggetto fosse carente di potassio avrebbe addirittura problemi cardiaci. Una sana alimentazione deve fornire la giusta

dose di calorie e la giusta ripartizione di macronutrienti, soprattutto la giusta dose di proteine. In quanto sana, sicuramente sono soddisfatti tutti i vincoli di base circa i micronutrienti; se il soggetto pratica agonismo intensamente o ha una certa età si può pensare all'uso di un'alimentazione più nutraceutica o all'uso di particolari integratori. Per quanto concerne le calorie è importante da un lato non eccedere (il grasso serve in pochissimi sport), ma è importante anche non seguire modelli ipocalorici; ogni sportivo dovrebbe conoscere il suo esatto fabbisogno calorico. Dal momento che il consumo calorico quotidiano dipende dalla quantità di calorie bruciate con l'attività fisica, è di fondamentale importanza sapere come fare a calcolare i consumi calorici relativi a quest'ultima. Per quanto riguarda la corsa (una delle attività sportive migliori per il mantenimento del peso o per il dimagramento) è necessario premettere che il consumo, checché molti siano portati a ritenere il contrario, non dipende dalla velocità alla quale si corre. Esiste una formula di facile comprensione e rapida applicazione che può aiutarci a determinare i consumi del running. Tale formula sfrutta la cosiddetta approssimazione di Margaria che quantifica in 1 kcal il consumo per ogni kg di peso e per ogni km percorso. Per quanto riguarda le proteine è importante non eccedere. Se si assumono troppe proteine, infatti, quelle in eccesso vengono trasformate in grassi di deposito e le scorie sono eliminate come urea con sovraccarico del rene che deve purificare il sangue dall'urea per la sua successiva eliminazione con le urine. Risulta chiaro che l'atleta non deve cercare l'alimentazione che lo mandi in paradiso, ma deve soprattutto evitare quella che lo manda all'inferno! Ecco perché la dieta italiana è importante! Perché rivoluziona il modo di pensare il rapporto fra alimentazione e sport. Se pensiamo anche alla considerazione finale del punto a), è chiaro che: non si deve cercare cosa mangiare per andare più forte, ma cosa si deve evitare per non peggiorare il proprio stato fisico! Quanti sono gli sportivi che prendono ottimisticamente integratori e poi non leggono le etichette dei cibi e scelgono per esempio quelli con grassi vegetali


idrogenati o con margarina (e quelli con oli vegetali o alimentazione e sporalimentazione e sport grasso vegetale nelle prime posizioni). Sono sostanze che ingannano le membrane cellulari e provocano un peggioramento delle loro prestazioni. Poiché le membrane sono fondamentali nei processi fisiologici è chiaro che un atleta non può permettersi di mangiare a colazione biscotti contenenti margarina o farsi in un fast food patatine fritte con olio di colza raffinato e parzialmente

idrogenato. Troppi sportivi danno un'eccessiva importanza a mangiare prima dello sforzo per "avere energie". Se si considera che i tempi di digestione possono essere molto lunghi (anche ore) si capisce che il cibo assunto poco prima dell'attività fisica non andrà a finire in energia che quando lo sforzo sarà terminato! E lo sforzo risulterà penalizzato dalla digestione in corso.


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Sport & medicina

nei BaMBini Con iL girovita Largo Conviene CoMinCiare preSto i ControLLi Ragazzini e donne sono categorie per le quali si tende a sottovalutare il problema

Siamo abituati a pensare all’ipertensione come a un problema da adulti: prima dei 40 anni pochi se ne preoccupano (moltissimi neanche dopo, a dir la verità). Forse dovremmo ricrederci e misurare la pressione anche ai nostri figli fin dalle elementari, visto che la quota di bambini e ragazzi ipertesi è in continua crescita: negli Usa ha segnato un balzo del 27 % in 13 anni, stando a una ricerca pubblicata su Hypertension. Si tratta di dati d’oltreoceano, dove certamente lo stile di vita è diverso e magari favorisce lo sviluppo della pressione alta; tuttavia pare non sia il caso di rilassarsi, visto che in Italia 1 bambino su 3 è sovrappeso e i chili di troppo, secondo gli autori della ricerca, sono fra i maggiori responsabili dell’ipertensione nei giovanissimi. I medici per arrivare alle loro conclusioni hanno messo a confronto oltre 3.200 bimbi e ragazzi fra gli 8 e i 17 anni che avevano partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey fra il 1988 e il 1994 (NHANES III) con più di 8.300 coetanei esaminati per il NHANES svolto fra il 1999 e il 2008. Sono stati valutati, oltre alla pressione arteriosa, anche parametri come peso, girovita, introito di sale giornaliero.

SOVRAPPESO - I risultati parlano chiaro: in appena 13 anni il numero di ragazzi con la

pressione alta è salito di quasi un terzo. I maschi sono più spesso ipertesi delle femmine, ma è fra le ragazze che il tasso di ipertensione è cresciuto maggiormente; il rischio di pressione alta è più elevato per tutti gli under 18 con girovita e peso eccessivi e purtroppo, come spiega Bernard Rosner, dell’Harvard Medical School di Boston, che ha coordinato la ricerca: «Nei ragazzini la diffusione del sovrappeso è aumentata durante l’arco di tempo trascorso fra le due rilevazioni: entrambi i sessi, ma soprattutto le femmine, hanno oggi una circonferenza vita più larga rispetto al passato. Accanto ai chili di troppo, anche l’eccesso di sale nella dieta pare responsabile dell’aumento della pressione fra i giovanissimi: chi ne consuma di più ha un rischio di pressione alta del 36% più elevato rispetto ai ragazzini che mangiano sale con maggior moderazione. Purtroppo l’80% degli under 18 introduce ogni giorno oltre 2,3 grammi di sale, in gran parte per colpa dei cibi industriali: ben di più rispetto al grammo e mezzo raccomandato dall’American Heart Association».

TROPPO SALE - Non va meglio in Italia, dove tutte le indagini sul tema indicano che mangiamo troppo salato rispetto a quanto dovremmo. Ridurre il sale nella dieta, invece, potrebbe aiutare ad abbassare la


categoria di pazienti in forte aumento per colpa di stili di vita sbagliati: sedentarietà, sovrappeso, alimentazione sbagliata, abuso di sostanze (dall’alcol alle droghe) oggi sono molto più diffusi rispetto al passato e tutti contribuiscono a far salire la pressione del sangue.

pressione arteriosa anche nei più piccoli, nei quali la diagnosi si fa quando almeno tre letture consecutive sono oltre la soglia stabilita per l’età, il sesso e l’altezza. «I bambini cicciottelli spesso hanno la pressione alta - conferma Gianfranco Parati, cardiologo dell’Università di Milano-Bicocca . Fin dall’età scolare dovremmo misurare la pressione a bimbi e ragazzini una volta all’anno: identificare presto chi ha valori alterati significa poter fare una vera prevenzione, educando a uno stile di vita sano per scongiurare danni agli organi che potrebbero manifestarsi poi dopo un certo numero di anni». Purtroppo avere la pressione alta fin da bambini espone infatti ancora di più (e prima) ai pericoli per cuore e vasi. Lo stesso vale per chi diventa iperteso da giovane adulto, un’altra

GIOVANI E STRESS - «Si tratta di elementi di rischio molto diversi da quelli di un sessantenne, che perciò vanno identificati e conosciuti per poter individuare i soggetti da valutare con maggiore attenzione: la SIIA sta portando avanti uno studio per stabilire quali siano i fattori che più incidono sulla probabilità di ammalarsi da giovani - spiega Massimo Volpe, cardiologo e scorso presidente SIIA . Sta emergendo, ad esempio, che fra gli adulti giovani lo stress è un pericolo da non sottovalutare: l’urbanizzazione, il lavoro eccessivo, o che non c’è, sono tutti elementi che incidono negativamente sulla pressione e contribuiscono a spiegare perché l’età di comparsa dell’ipertensione si stia abbassando. La diffusione del problema è cambiata anche nel sesso femminile: le giovanissime, ad esempio, sono più a rischio perché in alcune gli anticoncezionali ormonali possono far salire la pressione (aumentando la ritenzione di sodio, ndr). In più, le donne sono molto informate sul tumore al seno e le patologie ginecologiche, ma non pensano che le malattie cardiovascolari le riguardino davvero e non fanno controlli».


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