Volley Time Settembre 2020

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VOLLEY time www.marinopallavolo.it

1980

News from volleyball Settembre 2020

SOCIETA’ CARDIOPROTETTA

INIZIA UNA NUOVA STAGIONE


LE PERSONE SONO IL NOSTRO News from volleyball

Si possono raggiungere risultati eccellenti lavorando

Stars e Bulls significa far parte di

sono l’essenza del sentirsi Bulls e

ranta anni di appartenenza, proiet-

nell’affrontare le sfide quotidiane. Si

una entità solidificata da oltre qua-

Stars, qualità che ci accompagnano

tata verso il futuro, in cui le Persone

possono raggiungere risultati eccel-

Insieme ci misuriamo nelle gare e

tendo al primo posto il rispetto,

sono il Patrimonio più importante.

nelle sfide di ogni giorno, sopratutto

oggi in un un momento particolarmente difficile che stiamo vivendo. Insieme condividiamo la missione i

nostri valori e l’appartenenza che

lenti solo lavorando insieme, metl’appartenenza, la lealtà, la passione e la voglia di vincere.

Condividiamo tutti un forte legame,

amiamo la sfida e cerchiamo quotidianamente il miglioramento umano


PATRIMONIO PIÙ IMPORTANTE

News from volleyball News from volleyball

nel rispetto, nella passione e nella voglia di vincere.

e sportivo. Viviamo le emozioni

con il cuore, con l’entusiasmo e

l’orgoglio cercando sempre di essere i migliori sia in gara che nel rispetto degli avversari.

Le sfide di ogni giorno ci appartengono e ci ricordano che

siamo parte di una realtà unica

e straordinaria che suscita in

noi tutti grandi emozioni. Siamo consapevoli di appartenere ad

una storia riconosciuta ed apprezzata nel territorio, ricca di

valori anche sociali, che ci im-

pegna ad osservare un compor-

tamento

rispettoso,

onesto,

leale e coerente. Osserviamo

con attenzione ed apertura il

mondo esterno per accrescere

le nostre capacità e ci impe-

gniamo a perseguire quotidia-

namente l'Eccellenza.

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SPORT E DIFESE IMMUNITARIE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

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L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci sta costringendo a riprogrammare la nostra quotidianità. Ma lo sport abitua al sacrificio e in questo momento il miglior sacrificio che possiamo fare è quello di rispettare le regole.

La capacità di contrastare gli agenti patogeni, come i virus, dipende molto dalle capacità di reazione del nostro organismo. Per difenderci efficacemente bisogna stare bene, essere sani, forti, resistenti e avere un sistema immunitario che funziona correttamente. Sono numerosi gli studi scientifici infatti che evidenziano un’influenza positiva dell’attività fisica sul sistema immunitario, soprattutto se praticata con costanza e senza eccessi. È noto infatti che un’attività fisica regolare, con la giusta durata e intensità, aiuta a migliorare la risposta immunitaria dell’organismo. Tendenzialmente gli sportivi corrono un rischio molto basso di contrarre infezioni o di esporsi a contagi, rispetto a soggetti che non praticano sport. Quindi cosa bisogna fare? In questi giorni troviamo ovunque notizie di virus, di contagi, di polmonite, configurando uno scenario drammatico che certamente non aiuta a restare sereni. Abbiamo quindi 2 possibilità: Stare sul divano, o girare per casa senza fare nulla e poi tornare a dire a

crisi finita: ”non ho tempo per fare sport”. Dedicare un’ora del proprio tempo per un po’ di movimento casalingo (non c’è bisogno di chissà quali attrezzi per mantenersi in forma a casa). Un’attività fisica costante, condotta con rispetto del proprio grado di allenamento, aiuta concretamente il nostro sistema immunitario. Oggi più che mai c’è bisogno di essere pronti e in forma, quindi se continuo ad allenarmi mi garantirò uno stato di salute ottimale per affrontare serenamente anche un eventuale contagio. Al già presente stress dato dal momento, molti accentuano questa sensazione di disagio per l’impossibilità di fare l’attività sportiva che piace. Il consiglio è pertanto quello di continuare ad allenarsi, nel limite delle proprie possibilità organizzative (di spazio, di attrezzi, ecc) e nel rispetto delle restrizioni governative. Chi si allena in palestra potrebbe dedicare del tempo al miglioramento della mobilità articolare. Presto tutto tornerà alla normalità e saremo pronti e attivi per affrontare gare e impegni sportivi, oltre


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ad aver mantenuto una eccellente forma fisica. Qual è il ruolo del recupero in relazione alle difese immunitarie? Quando ci si allena è molto importante commisurare l’impegno alle proprie capacità. Un buon recupero lo si ottiene con: 1) Riposo adeguato 2) Alimentazione corretta Riposo significa dormire le ore necessarie, generalmente mai meno di 7 ore. Riposo significa anche dare i giusti tempi di recupero tra una sessione di allenamento e l’altra. Se prima eravamo sedentari non dobbiamo commettere l’errore di diventare tutto d’un tratto atleti professionisti. Le immagini

di podisti improvvisati che non avevano mai fato un passo di corsa negli ultimi 20 anni durante l’emergenza erano sotto gli occhi di tutti. L’alimentazione corretta è fondamentale per garantire all’organismo i nutrienti necessari per svolgere tutti i processi di ricostruzione muscolare e di recupero. Una alimentazione bilanciata è la base per accedere ad un buon stato di salute. In sintesi continuare a muoversi rende più attivo il sistema immunitario e di conseguenza migliora la protezione contro i virus. Buon allenamento a tutti

LA QUALITÀ ALLA BASE DEL NOSTRO SUCCESSO Punto vendita di Piazza Palmiro Togliatti, 23 Santa Maria delle Mole (Marino)

Aperto anche la domenica mattina

Punto vendita di via Nettunense km 0,100 Incrocio via Appia- via Nettunense (Marino) Aperto domenica mattina Tel 06/93548638

Punto vendita di via Silvio Pellico, 46 Santa Maria delle Mole (Marino) Chiuso la domenica mattina Riposo martedì pomeriggio Tel 06/69413464


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MARCO DI LUCCA ARRICCHISCE LO STAFF TECNICO DELLA MARINO PALLAVOLO

Lo staff della Marino pallavolo si arricchisce di un nuovo tecnico, Marco di Lucca proveniente dalla Pallavolo Velletri, è entrato a far parte dell’organico tecnico della Marino pallavolo. Già tecnico dei Centri di Qualificazioni Regionali e Provinciale mette al servizio della nostra società la sua pluriennale e qualificata esperienza. A Marco auguriamo buon lavoro e un’esperienza ricca di soddisfazioni.

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STAZI E MACRON: PARTNERS DELLA MARINO PALLAVOLO

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Anche quest’anno il main sponsor per le squadre della Marino Pallavolo sarà Stazi Macellerie, partner importante e qualificato che ancora una volta affiancherà il percorso della nostra Società per la prossima stagione agonistica. L’azienda Stazi, riconosciuta sul territorio come sinonimo di grande qualità, ha dimostrato con questa iniziativa la sua sensibilità per lo sport e di avere particolare attenzione al tessuto sociale del nostro territorio. A contorno dell’accordo sono state promosse delle iniziative realizzate in sinergia con il nostro Main Sponsor che favoriranno anche quest’anno tutti gli iscritti della Marino Pallavolo. Confermato lo sponsor tecnico della Marino Pallavolo sarà Macron. Tutte le squadre della Marino Pallavolo per le stagioni 2020 / 2021 vestiranno i capi di questo importante partner tecnico internazionale. Il materiale indossato dai nostri atleti è sportivamente performante e di alta qualità, e sarà utilizzato dai nostri ragazzi nei momenti di gioco e di tempo libero.


TREVI IN VOLLEY 2020

TREVI e il parco dei Monti Simb le montagne di Roma

Tr ev i n e l L a zi o

Il Parco dei Monti Simbruini

Antico centro preromano conserva, ancora oggi, resti di mura ciclopiche, il territorio situato nell'Alta Valle dell'Aniene tra altezze che vanno da 500 ai 1600 m.s.m. Si colloca tra i Monti Simbruini a Nord ed Ernici a Sud ed il clima risente di tale particolare collocazione geografica. Imponenti sono il Castello Caetani e la collegiata di Santa Maria Assunta dove è custodito il corpo di San Pietro Eremita.

Le montagne di Roma sono una tipica area protetta della montagna appenninica, costellati da cime che raggiungono i duemila metri, estese faggete, ampi pianori carsici, ricchezze d'acque sorgive caratterizzato al suo interno da piccoli centri abitati (i sette comuni del Parco) ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie.


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bruini

“Su b Imbribus" , la t erra d elle piog ge Il Parco Regionale dei Monti Simbruini si estende per circa 30.000 ettari, compreso fra la valle dell'Aniene, quella del Sacco, il confine abruzzese ed a sud est i monti Ernici. I Monti Simbruini costituiscono una delle principali dorsali montuose dell’Appennino centrale, a poche decine di km ad Est di Roma, essi racchiudono tutti i tratti tipici della montagna appenninica: migliaia di ettari di faggete, vette che superano i 2000 metri di quota, estesi altopiani e valli profonde solcate da limpide acque sorgive.


la Marino Pallavolo ha svolto nella bella cittadina di Trevi uno stage di studio e preparazione per la stagione sportiva 2020/21


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STARS E BULLS IN TOUR A TREVI Dopo tante ore di duro allenamento alcuni ragazzi del settore giovanile della Marino Pallavolo hanno potuto usufruire di qualche ora di svago, sono stati infatti accompagnati in tour nel centro storico di Trevi nel Lazio, guidati dalla competenza di Luisa Pietrangeli che ringraziamo per il supporto che ci ha fornito. L’escurzione è stata molto interessante e apprezzata dai ragazzi, che ha permesso loro di godere delle bellezze storiche del paese e di apprenderne la cultura le tradizioni e la storia. Un modo per conoscere gli usi, i costumi e le tradizioni di una popolazione che ha avuto nei secoli un percorso storico molto significativo. La visita ha avuto il suo culmine nella visita al Castello Caietani da dove i ragazzi hanno potuto ammirare dall’alto della torre, lo splendido panorama della valle dell’Aniene

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SPORT E BELLEZZA MIX VINCENTE

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Un posto ideale per vincere la fatica di una dura preparazione È stato un soggiorno pieno, Interessante e proficuo dal punto di vista sportivo, la vicinanza della struttura di Colle Mordani al palazzetto dello sport di Trevi ci ha permesso di ottimizzare al massimo i tempi impegnati per la preparazione sportiva.

COLLE MORDANI

Colle Mordani è una struttura di sport e di accoglienza bella ed importante incorniciata in uno splendido paesaggio dal clima ideale, dove la natura la storia, le tradizione e la cultura sono intrisi nell’aria. In questi luoghi ameni e solitari sono sorti nel corso dei secoli borghi pittoreschi , eremi, santuari e monasteri ancora oggi esempi unici di bellezza. Anche questo ha liberato la mente, aumentata la concentrazione e ci ha permesso di dare ed ottenere il massimo dal punto di vista atletico e tecnico. Vogliamo esprimere intensa gratitudine a quanti ci hanno permesso di realizzare Il progetto “Trevi in volley”. Co-


gliamo l’occasione per ringraziare l’Amministrazione Comunale, Il Sindaco Avv. Silvio Grazioli, il Direttore del Parco dei Monti Simbruini Dr. Carlo di Cosmo e tutto il nostro staff dell’accoglienza che ha collaborato con noi in modo molto professionale. La struttura di Colle Mordani e Il palazzetto dello sport di Trevi che ci sono stati messi a disposizione sono stati per noi fondamentali e ci hanno consentito di vivere una esperienza sportiva molto produttiva . Circa cento dei nostri ragazzi hanno potuto iniziare in modo intenso la preparazione al nuovo anno agonistico 2020/ 2021 che vedrà impegnata la Marino pallavolo a disputare 28 campionati Giovanili, di Eccellenza e di Categoria.

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Riflessioni con Francesco Ronsini Direttore tecnico della Marino Pallavolo

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La bellezza del gesto atletico,esprimesi ad un livello superiore rispetto alle proprie qualità, e la soddisfazione per la vittoria, questa è l’invidiabile ricompensa al sacrificio

Pallavolo vincendo diversi titoli regionali (Under 13 – Under 14 – Under 16) con relative finali nazionali. Ho contemporaneamente fatto parte dello staff del centro di qualificazione Territoriale (CQT Roma ) ed infine ho avuto il piacere e l’onore di essere chiamato a far parte come allenatore dello staff del Club Italia – Serie A2. Sono molte le gratificazioni che ho avuto fino ad ora, sopratutto con il conseguimento del cartellino di terzo grado, sono certo che molte altre soddisfazioni ancora dovranno arrivare.

FRANCESCO RONSINI

Chi è Francesco Ronsini attuale direttore tecnico e allenatore della Marino Pallavolo, qual è stato il tuo cammino di formazione? Quanta pallavolo c’è nella tua vita? Ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del Volley sin da piccolissimo, un mondo che mi ha sempre affascinato prima come atleta e successivamente come allenatore. Da giocatore ho vissuto molte esperienze positive e formative, uno dei ricordi che mi porterò sempre nel cuore è il titolo di Campione D’Italia vinto con la selezione Regionale del Lazio nel 2008, con successivo stage con la Nazionale pre-juniores. Come allenatore invece il mio percorso formativo è iniziato all’età di diciotto anni alla guida dei ragazzi più piccoli (Minivolley – Under 12), negli anni ho raggiunto importanti traguardi con la Marino

La performance di una squadra è solo un tassello di un percorso e non rappresenta mai un indicatore decisivo, da allenatore quali sono gli aspetti inerenti alla preparazione ai quali dare particolare attenzione? La preparazione fisica, mentale e tecnica sono aspetti rilevanti, a cui come allenatore dedico particolare attenzione. L’atleta deve sentirsi bene e sempre pronto fisicamente, stare in palestra con la massima serenità, in modo da dedicarsi al proprio accrescimento tecnico. Sono convinto che nello sport, corpo e mente devono avere un’alta correlazione positiva, al fine di innalzare la propria performance. Parliamo di “Relazione” e non di comunicazione, da cosa deve essere guidato un allenatore per svolgere bene il suo ruolo? La relazione e la comunicazione sono due cose distinte, hanno finalità diverse e si svol-


gono su piani ben separati. Il canale principale attraverso il quale si può creare la relazione sul piano umano, è la nostra attenzione verso un nostro atleta, in questo modo si apre un canale che, se corrisposto, ci permette di stabilire un contatto, che consente di entrare dentro la mente ed il cuore di ogni ragazzo/a ed avere anche la loro massima disponibilità.

Cosa può motivare un atleta a fare un ottimo lavoro, anche e sopratutto nei momenti di difficoltà? Come gestire la resistenza degli atleti al cambiamento? E´ assolutamente la verità, non ho ancora incontrato un gruppo che perde sempre ma con una grande “Mentalità Vincente”. Devo però osservare anche l’altra faccia della medaglia, i risultati a volte coprono alcuni aspetti tecnici da migliorare e ne sminuiscono l’importanza, solo perche il risultato arriva poiché ci si ritrova in un contesto di livello inferiore rispetto alle vere potenzialità del gruppo. In questo modo si corre il rischio di non proseguire un percorso di crescita solo perché sono arrivati i risultati. L’obiettivo di ogni alle-

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natore è quello di far esprimere nel migliore dei modi ogni atleta, e scoprire i mezzi per giungere ad una crescita ottimale, in genere con l’aumento delle proprie potenzialità diminuiscono i momenti di difficoltà e aumentano i risultati positivi.

Questo è un anno particolare, come vi preparate ad affrontarlo e mantenere alto il livello di concentrazione degli atleti? Un’esperienza nuova dettata dall’emegenza che stiamo vivendo, problemi ce ne sono inutile negarcelo, ma anche la voglia di fare sport è tanta. I ragazzi che hanno dedicato tanto tempo, tanta fatica e tanto impegno, difficilmente riescono a trovare un motivo per non continuare a perseguire gli ambizziosi obiettivi che ci siamo prefissi. Un motivo in più per accettare un’altra sfida insita nel nostro modo di essere sportivi, siamo comunque fiduciosi per un futuro migliore, attendiamo con impazienza le sfide quotidiane che ci attendono e ci prepariamo ad affrontare e vivere le emozioni, con entusiasmo e orgoglio cercando sempre di essere i migliori.


CONOSCIAMO SABRA SABRINA STEFANO LEONE ALLENATORE DELLA GIOVANE CAPITANO DELLE STARS News from volleyball

PRIMA SQUADRA DELLE STARS

La motivazione risiede nella follia di godersi il percorso: quello che otteniamo sarà solo una conseguenza. E durerà un attimo.

Parliamo di “Relazione” e non di comunicaChe significato ha per te vestire la maglia della zione, da cosa deve essere guidato un alMarino Pallavolo e di esserne il capitano? lenatore per svolgere bene il suo ruolo? “Anche se ho iniziato a giocare in un’altra soSono guidato da una grande voglia di stare cietà, sono cresciuta effettivamente Marino, in palestra , veder crescere le miealla atlete in quindi essere il capitano mi rende molto fiera un ambiente di lavoro sereno costituisce il e soprattutto sprona a dare sempre meglio. mio ideale mi di squadra. Il mio mottoil è “diNonostante ciò essere il capitano vuol dire vertisi allenandosi”.

STEFANO LEONE

Stefano Leone allenatore della prima squadra femminile della Marino Pallavolo, qual è stata la tua storia ad oggi? Sono nel mondo della pallavolo dal 1982 Conosciamo Sabra Sabrina capitano della prima da giocatore e poi da allenatore. Ho prima squadra femminile della Marino pallacalcato i campi per 25 anni prima in campiovolo.Ciao grazie per aver accettato nati regionaliSabrina, e poi nazionali . Ho iniziato ad di essere di questa rubrica! Coallenare nelprotagonista settore maschile inserie B per le domande. Come hai copoiminciamo passare alcon femminile.

minciato a giocare a pallavolo e perché?

La performance di una squadra è solo un tassello un percorso e nonarappresenta “Hodi cominciato a giocare pallavolo a 13mai anni unseindicatore decisivo, quali ricordo bene. Avevoda da allenatore poco smesso ginsono gli aspetti inerenti alla preparazione nastica artistica perché ero diventata troppo ai alta quali dare particolare attenzione? e la pallavolo mi si addiceva di più” LaQuali preparazione è un periodo al quale presto sono, secondo te, le caratteristiche che molto attenzione, serve per dare alla squadra distinguono la pallavolo da tutti gli altri sport? il carburante per caratteristiche alimentare unadi“Non pensonecessario ci siano molte stagione verse a competitiva livello di sport,e èper piùfar unaambientare differenza ai linuovi innesti è anche un un modo per creare vello di testa. Conta più quello che la forza fisica, il giusto spirito di squadra.

bisogna semplicemente avere molta forza di volontà e soprattutto spirito di squadra”

anche prendersi delle responsabilità e gestire delle dinamiche a cui ancora nonalla sono abituata, Quali sono gli aspetti inerenti preparama si può sempre migliorare” zione mentale ai quali prestare attenzione, Quali sono, secondo le caratteristiche che da allenatore? Comete,aiuti un’atleta a gestire un momento di difficoltà impatta distinguono la pallavolo da tuttiche gli altri sport? con prestazione? “Nonlapenso ci siano molte caratteristiche diL’aspetto mentale è unèfattore verse a livello di sport, più unaimportante differenza in a liquanto influenza l’aspetto tecnico e di vello di testa. Conta più quello che la forza fisica, squadra. La prima cosa che faccio neiforza mo- di bisogna semplicemente avere molta menti dell’atleta è cercare di capire volontàdifficili e soprattutto spirito di squadra”

di che cosa ha bisogno in quel momento. Se un problema tecnico cerco dilibero? dare inChehacosa ti piace fare nel tempo dicazioni in tempo merito con peri miei risolvere que“Passo molto amici oppure st’aspetto, se capisco che è mentale provo guardo un film, diciamo che dipende molto dalla a rassicurarlo e a dargli la necessaria seregiornata, può variare molto hahaha” nità o a spronarlo.

C’è una giocatrice, del passato o tutt’ora in attività, aaiuta cui tiaispiri? “Vincere vincere”: cosa ne pensi di “Negli anni passati ho cercato questa frase? Cosa può motivarediunprendere atleta esempio dalle ragazze più grandi di me e con a fare un ottimo lavoro, anche e sopratutto più esperienza cui mi allenavo, e ognuna nei momenti di con difficoltà? Come gestire la di loro mi ha lasciato Francesca, resistenza degli atleti alqualcosa. cambiamento? Sofia, Nicoletta, tante altre ex giocatrici Sicuramente le evittorie danno sicurezzadella e Marino. Sonoma state le mie guide per anni.” motivazione sono convinto chetanti anche Segui qualche ritoper scaramantico prima di le sconfitte servono creare delle vittorie. Non esistono ogni partita? vittorie senza alcune sconfitte. “Certo! A partire dalle canzoni che sento in macMotivare un atleta a cercare di fare sempre china mentre vado alla partita, alla risposta “Viva meglio e ad uscire dai momenti difficili è un il lupo” che dò all’arbitro, fino al numero di palleggi


S

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compito difficile. Io cerco di creare degli stimoli sia tecnici che mentali durante gli allenamenti per metterlo sotto pressione simulando quello che può succedere in partita, ma naturalmente dipende sempre dall’atleta da quanta voglia e forza ha di superare questi ostacoli. Il cambiamento prima di ogni battuta.èLail peggior nemico. atleti maggior parte diGliqueste tendono a resistere ai scaramanzie le condivido cambiamenti, il mio obietcon la squadra, inconsciativo e cercare di fargli camente ci rendono più tranpire che cambiare non quille” Quali sono le maggiori difficoltà che hai trosignifica peggiorare, ma aprirsi e confrontarsi Quali canzoni o generi musicali non pos- Quando l’approccio dei ragazzi in allenavato dovendo dedicare parecchio tempo a migliora sempre le propria sicurezza e la prosono mancare nella tua playlist? mento o in partita è fuori focus, ti rivolgi al questo sport? pria performance. “In generale apprezzo tutti i generi musicali, ma singolo, oppure coinvolgi sempre tutta la “È sicuramente impegnativo, però sono delnella Playlist della partita servono canzoni che evidenziando qualcosa di più glo- si Come ci si allena ad essere “giusti”? Nei giu- squadra l’idea che con un minimo di organizzazione danno carica. Che sia Techno, Trap o Rap, l’imQuanto è allenato il tuo uso della dizi, nelle scelte, nella relazione con staff e bale? possano incastrare gli orari.” portante è che mi faccia venire voglia di dare il e sono della stati, gestualità invece rigiocatori? Cosa ritieni importante fare per voce Quali finora,eilquanto momento più bello massimo. Poi, sempre come rito di squadra non nella emotività e neldella talento del moconquistare la fiducia dei tuoi giocatori? cade e il momento più brutto tua carriera? può mancare la canzone “Mollami”, che ci ac- mento? Come si costruisce la fiducia? “Di momenti belli per fortuna ce ne sono stato tanti, sempre alla squadra anche se il procompagna nelle da ormai 4 anni.èSenza Essere giusti e partite costruire la fiducia un Parlo ma in particolare ho segnato nel cuore l’anno in cui di essafondamentale il riscaldamento partita non inizia.” blema è di un singolo. Se ho qualcosa da aspetto nelpre rapporto tra allenasiamo diventate campionesse provinciali under 16. Che emozioniIo si cerco provano prima di unapropar- dire al giocatore, mi rivolgo in modo diretto tore e giocatori. di essere il più fessionale possibile, il mio comportamento non coinvolgendo il resto della squadra. tita importante? credo imparziale con tutta laansiosa squadraper e lo “Nonsia essendo io una persona for- Sono un allenatore che parla molto stimostaff. rispetto deiemozioni ruoli e delle persone per lando anche vocalmente l’intensità degli tuna,Il provo solo positive. In particome è essenziale, essere sempre sincero Poi e allenamenti. Durante le partite sono appalare carica e tanta voglia di vincere. onesto nelle scelte è la di compagnia vitale importanza. Perra- rentemente più tranquillo, ma vivo emotisicuramente anche delle altre vamente la partita in modo intenso, ma me gli atleti sonoiltutti uguali, il mio gazze durante riscaldamento miobiettivo trasmette è far capirequella che leè mie scelte sempre fi- sempre cercando di non far trasparire energia, la cosa più sono importante.” nalizzate al bene dellavita, squadra. aperto a grandi emozioni. Che cosa fai nella oltre Sono che giocare al dialogo e al confronto ma nello stesso pallavolo? tempo severo nei momenti in cui la necessità “Sto al secondo anno di università” lo impone.

Hai cominciato a giocare già da molti anni.


CONOSCIAMO DARIO BARBETTI CAPITANO DEI BULLS

Capitano e rappresentante degli atleti della Marino Pallavolo nel Direttivo della societa’

DARIO BARBETTI

Capitano della prima squadra maschile ormai da molti anni, Dario Barbetti è sicuramente l’atleta più rappresentativo della formazione marinese. Anche quest’ anno nonostante le note difficoltà dovute alle note vicende del coronavirus, si appresta a condurre ancora una volta la squadra nel campionato che speriamo inizierà la prima settimana di novembre.

Ciao Dario, grazie per aver accettato di essere il primo protagonista di questa rubrica! Cominciamo subito con le domande. Come hai cominciato a giocare a pallavolo e perché? Ciao a tutti, sono contento di partecipare a questa rubrica. Ho cominciato all’età di 16 anni, grazie ad un carissimo amico che mi ha convinto a provare questo sport, inizialmente preso come puro divertimento tra amici, ma che è diventato parte della mia vita e che mi ha regalato emozioni fortissime.

Quali sono, secondo te, le caratteristiche che distinguono la pallavolo da tutti gli altri sport? La pallavolo è uno dei pochissimi giochi effettivi di squadra, dove senza i tuoi compagni non è possibile raggiungere gli obiettivi.

Che significato ha per te vestire la maglia della Marino Pallavolo e di esserne il capitano?

La Marino Pallavolo mi ha accolto per la prima volta nell’anno ‘15-’16, un anno molto particolare per la società che ha rivoluzionato molto il suo staff tecnico. C’è stata una separazione di un anno per poi tornare a vestire questa maglia, da Capitano, per me è stata una forte emozione e una motivazione per dare qualcosa in più, soprattutto dopo quella separazione forzata. Che cosa ti piace fare in particolare nel tempo libero? Nel tempo libero amo uscire con gli amici e la mia ragazza, quando il tempo lo permette anche un’uscita con la moto è di certo un’ottima attività di svago e relax. C’è un giocatore, del passato o tutt’ora in attività, a cui ti ispiri? In pochi sanno il perché del cambio numero sulla maglia, quell’1 è in omaggio ad una grande persona, nonché mio ex capitano ai tempi di Velletri, Paolo Mazza che tutti conoscono come il mitico Pinna. Segui qualche rito scaramantico prima di


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campo e non riesci ad allenarti come vorresti, sei li che dai il tuo 100% ma non è sufficiente. Quale trofeo, che non hai ancora conquistato, sogni di vincere? Un trofeo che vorrei mettere in bacheca è siChe emozioni si provano prima di una par- curamente la Coppa Lazio. Quest’anno potetita importante? vamo lottare sicuramente per portarlo a casa, C’è sempre molta emozione, ma anche tanta ma sappiamo tutti com’è andato. voglia di fare bene. Bisogna però riuscire a gestire entrambe e trovare la giusta concentra- Quali sono stati, finora, il momento più zione che ti permette di giocare ad alto livello. bello e il momento più brutto della tua carriera? Che cosa fai nella vita, oltre che giocare a Il momento più bello finora è stato sicurapallavolo? mente la vittoria del campionato di serie C con Nella vita gestisco un’attività di ristrutturazione la Pallavolo Velletri. Sempre con questa soed impiantistica, un lavoro molto faticoso a cietà purtroppo, c’è stato il momento pegvolte, ma non rinuncio ad andare in palestra giore, retrocedere all’ultima giornata in un campionato nazionale è una cosa che non la sera ed allenarmi con i miei compagni. auguro a nessuno. Hai cominciato a giocare già da molti anni. Quali sono le maggiori difficoltà che hai Come ti auguri il tuo futuro sportivo? trovato dovendo dedicare parecchio Spero di continuare a giocare per molto ancora e soprattutto di continuare sempre a ditempo a questo sport? Forse la difficoltà maggiore è stata appunto vertirmi a prescindere da quei momenti causata dal mio lavoro. Andare in palestra ed negativi che potranno esserci. allenarsi ad un buon livello dopo una giornata di lavoro impegnativa richiede tanto sacrificio fisico e mentale, a volte purtroppo sei li in

ogni partita? Penso un po' come tutti, anche io ho qualche rito scaramantico pre gara, uno di questi è sicuramente la preparazione della borsa.


SABRA SABRINA GIOVANE CAPITANO DELLE STARS La motivazione risiede nella follia di godersi il percorso: quello che otteniamo sarà solo una conseguenza. E durerà un attimo.

SABRA SABRINA

Conosciamo Sabra Sabrina capitano della prima squadra femminile della Marino pallavolo.Ciao Sabrina, grazie per aver accettato di essere protagonista di questa rubrica! Cominciamo con le domande. Come hai cominciato a giocare a pallavolo e perché?

“Ho cominciato a giocare a pallavolo a 13 anni se ricordo bene. Avevo da poco smesso ginnastica artistica perché ero diventata troppo alta e la pallavolo mi si addiceva di più” Quali sono, secondo te, le caratteristiche che distinguono la pallavolo da tutti gli altri sport? “Non penso ci siano molte caratteristiche diverse a livello di sport, è più una differenza a livello di testa. Conta più quello che la forza fisica, bisogna semplicemente avere molta forza di volontà e soprattutto spirito di squadra”

Che significato ha per te vestire la maglia della Marino Pallavolo e di esserne il capitano? “Anche se ho iniziato a giocare in un’altra società, sono cresciuta effettivamente alla Marino, quindi essere il capitano mi rende molto fiera e soprattutto mi sprona a dare sempre il meglio. Nonostante ciò essere il capitano vuol dire anche prendersi delle responsabilità e gestire delle dinamiche a cui ancora non sono abituata, ma si può sempre migliorare” Quali sono, secondo te, le caratteristiche che distinguono la pallavolo da tutti gli altri sport? “Non penso ci siano molte caratteristiche diverse a livello di sport, è più una differenza a livello di testa. Conta più quello che la forza fisica, bisogna semplicemente avere molta forza di volontà e soprattutto spirito di squadra”

Che cosa ti piace fare nel tempo libero? “Passo molto tempo con i miei amici oppure guardo un film, diciamo che dipende molto dalla giornata, può variare molto hahaha” C’è una giocatrice, del passato o tutt’ora in attività, a cui ti ispiri? “Negli anni passati ho cercato di prendere esempio dalle ragazze più grandi di me e con più esperienza con cui mi allenavo, e ognuna di loro mi ha lasciato qualcosa. Francesca, Sofia, Nicoletta, e tante altre ex giocatrici della Marino. Sono state le mie guide per tanti anni.” Segui qualche rito scaramantico prima di ogni partita? “Certo! A partire dalle canzoni che sento in macchina mentre vado alla partita, alla risposta “Viva il lupo” che dò all’arbitro, fino al numero di palleggi


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prima di ogni battuta. La maggior parte di queste Quali sono le maggiori difficoltà che hai troscaramanzie le condivido con la squadra, incon- vato dovendo dedicare parecchio tempo a questo sport? sciamente ci rendono più tranquille” “È sicuramente impegnativo, però sono delQuali canzoni o generi musicali non pos- l’idea che con un minimo di organizzazione si sono mancare nella tua playlist? possano incastrare gli orari.” “In generale apprezzo tutti i generi musicali, ma nella Playlist della partita servono canzoni che Quali sono stati, finora, il momento più bello danno carica. Che sia Techno, Trap o Rap, l’im- e il momento più brutto della tua carriera? portante è che mi faccia venire voglia di dare il “Di momenti belli per fortuna ce ne sono stato tanti, massimo. Poi, sempre come rito di squadra non ma in particolare ho segnato nel cuore l’anno in cui può mancare la canzone “Mollami”, che ci ac- siamo diventate campionesse provinciali under 16. compagna nelle partite da ormai 4 anni. Senza Il momento più brutto invece è stato 2 anni fa di essa il riscaldamento pre partita non inizia.” quando siamo uscite dai playoff, ricordo di essere entrata negli spogliatoi e aver abbracciato una mia Che emozioni si provano prima di una par- compagna in lacrime, ci avevamo creduto molto..” tita importante? “Non essendo io una persona ansiosa per for- Come ti auguri il tuo futuro sportivo? tuna, provo solo emozioni positive. In particolare carica e tanta voglia di vincere. Poi “Spero quest’anno di riuscire a dare il 100% e sicuramente anche la compagnia delle altre ra- di raggiungere tutte insieme gli obiettivi che ci gazze durante il riscaldamento mi trasmette siano prefissate. Per il resto chi vivrà vedrà” energia, quella è la cosa più importante.”

Che cosa fai nella vita, oltre che giocare a pallavolo? “Sto al secondo anno di università” Hai cominciato a giocare già da molti anni.



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