1 Agosto - Settembre 2014
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FREESERVICES MAGAZINE
> E ditoriale
3 Agosto - Settembre 2014
La Divisione Logistics di Gi Group, prima multinazionale italiana del lavoro, è leader nella creazione di soluzioni in grado di ottimizzare la gestione delle risorse umane del Settore Logistico. I nostri Clienti sono:
I nostri vantaggi:
• Providers logistici. • Aziende del settore trasporti. • Operatori settore aeroportuale, portuale ed intermodale. • Aziende industriali con la logistica esterna da riorganizzare. • Consorzi ed operatori logistici con esigenze di flessibilità verso i loro committenti.
• Essere partner quotidiano del cliente; non solo un fornitore. • Garantire un DB specializzato in profili logistici. • Fornire un’organizzazione del servizio snella con referenti dedicati per gli aspetti organizzativi, amministrativi e di selezione. • Assicurare il raggiungimento dell’obiettivo flessibilità tramite contratti personalizzati. • Tutelare al 100% i nostri clienti sulla responsabilità solidale grazie ai vantaggi offerti dalla Legge Biagi. • Finanziare percorsi formativi pre-assuntivi ed On The Job grazie al fondo Forma.Temp.
Con l’esperienza maturata negli anni, la Divisione Logistics è in grado di individuare soluzioni organizzative appositamente studiate per i propri clienti su tutto il territorio nazionale. Le circa 200 filiali assicurano tempestività e qualità nel servizio erogato.
GI GROUP SPA - DIVISIONE LOGISTICS Piazza IV Novembre 5 - 20124 Milano Riiferimenti: Giuseppe Mandurino, Logistics Division Manager Cell: 3488873066 - www.gigroup.it - logistics@gigroup.com
Group G YOUR JOB, OUR WORK Y
LOGISTICS
Gi Group Group SpA SpA -- Aut. Aut. Min. Min. 26/11/2004 26/11/2004 Prot. Gi Prot. n° n° 1101 1101-- SG SG -- Iscrizione Iscrizione all’Albo all’AlboInformatico Informaticodelle delleAgenzie Agenzieper peril ilLavoro Lavoro- Sez. - Sez.I I
40 > Costarica
58 > Campionato europeo
46 > Auto da corsa Mercedes
34 > Piccola distribuzione
38 > Continental
62 > Truck tuning
>S ommario
Anno 6 / numero 8 / Agosto-Settembre 2014
26 INCONTRI/Un cambio di marcia
46 CLASSIC/I primi 120 anni
28 INCONTRI/Q8 alla conquista dell’Italia
50 CURIOSITA’/La più grande del mondo
30 ATTUALITA’/Il trasporto prossimo venturo
53 RADUNI/Un’estate di eventi
32 ATTUALITA’/Lotta al cabotaggio irregolare
58 TRUCKRACING/Questione privata
34 NOVITA’/Ed ecco il nuovo Vito
62 SUPERTRUCK/Il primo Capriccio
38 NOVITA’/Generazione 3
66 SALUTE/Il killer silenzioso
40 REPORTAGE/Una Bibbia per compagno
69 SHOP/Free Services
Redazione Free Services Magazine
T. 0823.1766542 - F. 0823.1763076 e-mail: magazine@freeservices.it www.freeservices.it Direttore Responsabile Ferruccio Venturoli In redazione Anna Francesca Mannai, Mariarosaria Di Cicco Editore Consorzio Free Services - Via Libertà, 33, 81024 Maddaloni (Ce) Presidente Consorzio Free Services Antimo Caturano Coordinatore Editoriale Lina Farbo Impaginazione Advant di Antonello Segretario Direttore Marketing Marco Scala Responsabile Annunci Vincenzo Lignelli Stampa Poligrafica Industriale S.r.l. Napoli Autorizzazione del Tribunale di S.Maria C.V.n° 754 del 03/03/2010
Le pubblicazioni degli annunci e delle inserzioni non conformi, esclude ogni responsabilità da parte del Consorzio Free Services.
3 >EDITORIALE 6 >ALBUM 8 >FREESERVICES INFORMA Costi Minimi / Divieti di Circolazione Scadenze Fiscali / Il Consulente
14 >NOTIZIE 22 >VIVA VOCE 5 Luglio - Agosto
2014
> A lbum
A proposito di distribuzione: il camion della Società Ghiaccio e Birra Peroni (forse un FIAT 18BL), a Roma, all’inizio degli Anni Venti.
> F reeServicesInforma Errore formale, il decreto che estinava i 300 milioni per l’autotrasporto è nullo
I 300 milioni di euro destinati dal Governo all’Autotrasporto sono al momento congelati e lo resteranno fino al termine della procedura necessaria a recuperare l’errore compiuto in sede di definizione del decreto di ripartizione delle risorse. L’ammissione delle responsabilità da parte dello stesso Governo è arrivata durante una riunione dell’Albo, nel particolare sembra che si sia trattato di un errore definito “formale”, relativo all’indicazione numerica dello stanziamento, andava scritto in milioni e invece è stato indicato in migliaia. Ora l’atto normativo risulta viziato e di conseguenza è nullo, il decreto deve essere riproposto. I tempi ordinari metteranno in difficoltà le aziende che, dopo l’approvazione definitiva avvenuta nella seconda metà di maggio, confidavano nello stanziamento. Si auspica la possibilità di creare una corsia preferenziale per rimediare nel più breve tempo possibile.
TEMPI DI GUIDA E RIPOSO Registrazione del tempo trascorso a bordo di una nave traghetto o di un treno Come si deve conteggiare il tempo che un autista perde sulla nave nei trasporti combinati strada/mare? Alfio, Catania
In generale, ai sensi dell’articolo 4, lettera f) del regolamento (CE) n. 561/2006, durante un periodo di riposo il conducente può disporre liberamente del proprio tempo.Tuttavia, i conducenti sono autorizzati a effettuare un periodo di interruzione o di riposo, giornaliero o settimanale, quando viaggiano a bordo di una nave traghetto o di un convoglio ferroviario, a condizione che dispongano di una branda o di una cuccetta. Questa situazione deriva dalla formulazione dell’articolo 9, paragrafo 2, dello stesso Regolamento che stabilisce che il tempo trascorso in viaggio “non è considerato come riposo o interruzione, a meno che il conducente si trovi su una nave traghetto o un convoglio ferroviario e disponga di una branda o di una cuccetta”. Inoltre, in conformità dell’articolo 9, paragrafo 1, un periodo di riposo giornaliero regolare di almeno 11 ore effettuato a bordo di una nave traghetto o di un convoglio ferroviario (se il conducente dispone di una branda o di una cuccetta) può essere interrotto al massimo in due occasioni per effettuare altre attività (come per esempio le operazioni di imbarco e di sbarco). La durata totale di queste due interruzioni non può essere superiore a 1 ora. In ogni caso, questo periodo non deve provocare una riduzione di un periodo di riposo giornaliero regolare. Nel caso di riposo giornaliero effettuato in due periodi, il primo dei quali deve essere di almeno 3 ore e il secondo di almeno 9 ore (come stabilito all’articolo 4, lettera g)), il numero di interruzioni (al massimo 2) riguarda l’intero periodo di riposo giornaliero e non ciascuna parte di un riposo giornaliero effettuato in due periodi. La deroga di cui all’articolo 9, paragrafo 1, non si applica al periodo di riposo settimanale, indipendentemente dal fatto che sia ridotto o regolare.
APPROFONDIMENTI Tempi di guida e riposo Germania, gli stranieri pagheranno le autostrade
Le mitiche autostrade tedesche, famose in tutto il mondo per i tratti senza limiti di velocità e attualmente gratuite per tutti i veicoli fino a 3,5 tonnellate, potrebbero presto diventare ha pagamento. Il Ministro dei Trasporti ha presentato un progetto per introdurre il 8
FREESERVICES MAGAZINE
I tempi di guida e di riposo degli autisti sono disciplinati in tutta Europa dal Regolamento CE 561/2006 che rappresenta il punto di riferimento per tutti gli autisti che guidano, a qualsiasi titolo (soci, collaboratori, dipendenti, etc.) veicoli adibiti al trasporto di merci di massa massima ammissibile, compresi eventuali rimorchi o semirimorchi, superiore a 3,5 tonnellate; oppure al trasporto di passeggeri effettuato da veicoli che, in base al loro tipo di costruzione e alla loro attrezzatura, sono atti a trasportare più di nove persone compreso il conducente e destinati a tal fine. La normativa che, invece, stabilisce quali siano le caratteristiche dell’apparecchio cronotachigrafico, sia analogico che digitale, carte tachigrafiche, dischi cartacei, modalità di utilizzo, è il Regolamento CEE 3821/1985. Mentre le “regole” relative ai tempi di guida e di riposo sono stabilite dalla Comunità Europea, il sistema sanzionatorio è stabilito da ogni singolo Stato. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’articolo del Codice della Strada che norma questo aspetto è il 174, che è stato completamente riscritto con la Legge120/2010. Il Ministero dell’Intero, congiuntamente con quello
Vuoi fare una domanda ai consulenti del Consorzio Free Services? Scrivi una email a magazine@freeservices.it
dei Trasporti, nel 2011 ha pubblicato una circolare che fornisce degli indirizzi interpretativi relativi al Regolamento CE 561/2006 e all’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 174 del Codice della Strada. La Circolare, in particolare, entra nel merito delle seguenti materie: calcolo della durata minima del periodo di riposo giornaliero; modalità di calcolo delle interruzioni in caso di guida con frequenti soste, codificando una tolleranza per il tachigrafo digitale; spostamenti del veicolo durante l’interruzione o il riposo giornaliero; modalità di registrazione del riposo giornaliero; non applicabilità del Regolamento CE 561/2006 per determinati veicoli; compilazione del modulo assenze dei conducenti; attestazione del riposo settimanale; consegna dell’attestato per ferie o malattie; frazionamento delle interruzioni; decurtazione dei punti; durata massima della guida in due settimane consecutive; violazioni accertate dall’esame dei dati scaricati; circolazione di veicoli in aree private; gabbia di contenimento della cavetteria e sigillo posti sul retro dell’apparecchio digitale; documentazione da esibire in caso di guida promiscua analogico-digitale; riposo giornaliero in caso di “multipresenza”. Ci sono, poi, una serie di Note Orientative fornite dalla Comunità europea al fine di dare corretta lettura e applicazione alle normative in vigore: 1.deroga in casi eccezionali; 2. pausa alla guida in “multipresenza”; 3. ordinare interruzione di pausa o di riposo; 4. tolleranza per digitale con frequenti soste; 5. uso del modulo assenze autista; 6. riposo effettuato in cuccetta a bordo di nave o convoglio.
APPROFONDIMENTI Passi avanti verso l’istituzione del reato di omicidio stradale L’introduzione del reato di omicidio stradale sembra avvicinarsi grazie all’approvazione di un emendamento in Commissione Trasporti della Camera. Certamente con questo passaggio legislativo si è intrapresa la “strada” per il via libera alla legge delega che porterà alla riforma della Codice della Strada, con l’obiettivo di rendere più sicura la circolazione ed evitare le stragi sulle strade che puntualmente popolano gli spazi di giornali e telegiornali. Ogni giorno contiamo i morti sulle nostre strade. Le statistiche fornite dal Presidente ASAPS Giordano Biserni sono eloquenti e l’associazione è stata la prima a muoversi attraverso siti e testate giornalistiche affinché via sia una sensibilità sulla problematica. Anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi si è schierato in prima persona affinché il provvedimento presentato non incontri ostacoli di percorso. Il testo della legge delega è adesso in discussione a Montecitorio e solo dopo aver superato questo punto potranno essere apportate delle modifiche al Codice penale affinché il reato di omicidio stradale venga riconosciuto dall’ordinamento giuridico. Oltre a rispondere penalmente, l’emendamento stabilisce anche che chiunque provochi un incidente mortale violando le norme della circolazione stradale sarà passibile di una serie di sanzioni amministrative accessorie. Tra queste c’è il ritiro della patente di guida, che potrà essere temporaneo o a tempo indeterminato e valido su tutto il territorio italiano. “È una giornata importante, la aspettavo da tempo” ha commentato il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, che ha parlato di “ergastolo della patente”. Una fattispecie attesa, quella dell’omicidio stradale; sono 114 i morti nel solo 2013 caduti sulle strade per la guida spericolata dei cosiddetti “pirati” della strada. Girolamo Simonato Esperto in materia di sicurezza stradale e sicurezza luoghi di lavoro
pedaggio a partire dall’1 gennaio 2016, una tassa che potrebbe essere anche estesa a tutta la rete stradale, ma solo per gli stranieri. Infatti, per non trovarsi contro tutta l’opinione pubblica e, allo stesso tempo, per non infrangere platealmente le norme dell’Unione Europea sulla non discriminazione a seconda della cittadinanza, ci sarà un escamotage molto poco teutonico. Gli automobilisti tedeschi dovranno sì pagare il pedaggio annuale, con una “vignette” del tutto simile a quella che si usa in Svizzera, ma l’importo gli verrà scontato dal totale della tassa di circolazione. In questo modo la Germania spera di incassare 620 milioni di euro ogni anno per finanziare gli investimenti nelle infrastrutture, una stima basata sui 170 milioni di transiti che avvengono annualmente sulle strade tedesche. Gli adesivi si potranno acquistare via internet o nelle stazioni di servizio, sia per le auto che per le moto, con un importo variabile secondo la cilindrata, l’età del veicolo e la durata d’utilizzo (10 euro per dieci giorni, 20 per due mesi, fino a 150 euro per un anno).
In Francia, il passaggio di un TIR costerà 0,13 euro al chilometro
Scampata l’Ecotax, il Governo francese sta per varare un provvedimento che, a partire dal primo gennaio 2015, imporrà ai Tir e agli altri veicoli per trasporto merci oltre le 3,5 tonnellate di MTT il pagamento di una tassa di passaggio. Il pedaggio riguarderà un totale di 4mila km di strade e autostrade (inizialmente il fallito progetto Ecotax ne prevedeva 15mila) e - secondo quanto dichiarato dal ministro per l’ambiente Ségolène Royal - ‘’porterà nelle casse dello Stato circa 500 milioni di euro all’anno’’. La riscossione del pedaggio sarà effettuata, come già avviene in altri Paesi, con un 9 Agosto - Settembre 2014
dispositivo GPS che localizza il veicolo e ne registra il tragitto. L’importo di questa “tassa di passaggio”, che riguarderà tutti i grandi itinerari internazionali dell’autotrasporto, come quello verso la Gran Bretagna o, a Sud, quello verso la Spagna, dovrebbe essere in media - secondo quanto afferma AFP - di 0,13 euro al chilometro, modulabile però a seconda della percorrenza, del numero di assi del veicolo e del livello di emissioni della motrice.
> F reeServicesInforma 20 Agosto Unico e Irap 2014 Persone Fisiche - Versamenti
Le persone fisiche e le società di persone ed enti equiparati, che esercitano attività per le quali sono stati approvati gli studi di settore o che partecipano a soggetti “interessati” dagli studi di settore, che si avvalgono della facoltà di effettuare i versamenti entro il trentesimo giorno successivo al termine previsto (7 luglio), devono pagare, in unica soluzione o come prima rata, le imposte risultanti dalle dichiarazioni Unico e Irap 2014, con la maggiorazione dello 0,40%, e il saldo dell’Iva relativa al 2013 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorato dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/3/2014 - 16/6/2014, con l’ulteriore maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
Unico e Irap 2014 Soggetti Ires - Versamenti
Occhio a “Vergilius”, controlla la velocità sulla Salerno-Reggio Calabria e sulla Sorrentina
Sul tratto salernitano della nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e nella Galleria “S. Maria di Pozzano”, della strada statale 145 “Sorrentina”, in provincia di Napoli è stato installato il sistema di controllo della velocità media e istantanea “Vergilius”. Così come quelli già in funzione su altre tratte di strade statali dal giugno 2012 (SS1 “Aurelia”, SS7 quater “Domitiana” e SS309 “Romea”), il sistema Vergilius sarà gestito dal Servizio Polizia Stradale, grazie ad un accordo sottoscritto con Anas. In particolare, sulla nuova autostrada A3 “Salerno-Reggio Calabria” sono stati previsti 16 portali di rilevazione in direzione Sud e 14 portali in direzione Nord, tra gli svincoli di Salerno e lo svincolo autostradale Sicignano-Potenza, senza esclusione di alcuna uscita/ingresso, dove il limite di velocità in vigore è di 130 km/h. Il sistema consentirà di estendere i benefici per i cittadini, già rilevati nelle tratte sulle quali il Vergilius è stato sinora attivo, relativi alla riduzione dell’incidentalità, alla regolarità di andatura della corrente di traffico, all’uniformità e chiarezza del limite di velocità imposto. L’obiettivo è quello di aumentare la sicurezza sulle strade avvalendosi anche della forza deterrente del sistema che permetterà di dedicare le pattuglie a tutte quelle opera10
FREESERVICES MAGAZINE
I soggetti Ires, con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare e che approvano il bilancio entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, che esercitano attività per le quali sono stati approvati gli studi di settore o che partecipano a soggetti “interessati” dagli studi di settore, che si avvalgono della facoltà di effettuare i versamenti entro il trentesimo giorno successivo al termine previsto (7 luglio), devono pagare, in unica soluzione o come prima rata, le imposte risultanti dai modelli Unico e Irap 2014, con la maggiorazione dello 0,40%, e il saldo dell’Iva relativa al 2013 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorato dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/3/2014 - 16/6/2014, con l’ulteriore maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
Ravvedimento - Versamenti
Ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 luglio 2014 dai contribuenti tenuti al versamento unitario di imposte e contributi. Il versamento delle imposte e delle ritenute, maggiorate degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%
Riallineamento - Imposta sostitutiva
ATTENZIONE: Le scadenze riguardano i contribuenti che esercitano attività per le quali sono stati approvati gli studi di settore e partecipano a soggetti “interessati” dagli studi di settore, e che si avvalgono della facoltà di effettuare i versamenti entro il trentesimo giorno successivo al termine previsto (7 luglio), con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
Contribuenti Iva - Adempimenti
I contribuenti Iva devono provvedere al versamento della sesta rata dell’Iva relativa al 2013 risultante dalla dichiarazione annuale, con la maggiorazione dello 0,33% mensile a titolo di interessi.
Scadenze Fiscali Iva - Riepilogo fatture vendita
Ultimo giorno utile per effettuare l’annotazione in un unico documento riepilogativo delle fatture di importo inferiore a 300 euro emesse nel mese di luglio. Sul documento vanno indicati i numeri delle fatture, l’imponibile complessivo e l’ammontare dell’Iva complessiva distinto per aliquota.
Iva – Fatturazione differita
I contribuenti Iva devono provvedere all’emissione e alla registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese di luglio, risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti contraenti.
Sostituti d’imposta - Versamento ritenute
I sostituti d’imposta devono versare le ritenute effettuate nel mese di luglio sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni, redditi di capitale, redditi diversi. Il versamento va effettuato utilizzando il modello F24 telematico.
Sostituti d’imposta - Imposte su premi di produttività
I sostituti d’imposta devono versare l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionale e comunale, nella misura del 10%, sulle somme erogate, nel mese di luglio, ai dipendenti del settore privato in relazione a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza legati all’andamento economico delle imprese.
25 Agosto Elenchi intrastat Presentazione
Gli operatori intracomunitari con obbligo mensile devono presentare in via telematica gli elenchi riepilogativi delle cessioni e/o acquisti di beni e delle prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese di luglio.
zioni che non possono essere delegate alla tecnologia, come le verifiche sulle condizioni psico-fisiche dei conducenti, i controlli sull’efficienza dei veicoli, nonché l’attività di soccorso e di rilievo dei sinistri stradali. http://vergilius.stradeanas.it tipo, alla categoria, alle emissioni e alla potenza del veicolo e potrà essere aumentata fino a un 30% massimo dalle Regioni rispetto alla tariffa base. Un decreto, nei prossimi mesi chiarirà meglio gli importi e le tariffe, ma il bollo, soltanto nel 2015, potrebbe essere aumentato dalle Regioni fino al 12% (invece dell’attuale 10%), abolito il “superbollo” sulle auto più potenti.
Autotrasporto, siglato il decreto per la formazione professionale
Il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha siglato il decreto con il quale vengono individuate le modalità per lo svolgimento delle attività formative per l’anno 2014 a favore delle imprese di autotrasporto di merci in conto terzi iscritte al Registro elettronico nazionale (titolari, soci, amministratori, dipendenti a cui si applica il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione). Le attività saranno realizzate attraverso piani formativi aziendali, interaziendali, territoriali o strutturati per filiere. Risultano esclusi dagli incentivi i corsi di formazione finalizzati per l’accesso alla professione di autotrasportatore e all’acquisizione o rinnovo di titoli richiesti obbligatoriamente per l’esercizio dell’attività di autotrasporto. Il contributo massimo è di 150mila euro per impresa nel limite delle risorse stanziate pari a 10 milioni di euro. Ai fini del finanziamento, l’attività formativa potrà essere avviata dal 1° dicembre 2014 e va terminata entro e non oltre il 22 maggio 2015. Entro e non oltre il 29 maggio 2015 dovrà essere inviata la rendicontazione dei costi. Le domande per accedere ai contributi potranno essere inviate solo successivamente alla pubblicazione del decreto in Gazzetta, entro il termine perentorio del 15 settembre 2014, utilizzando esclusivamente il modello allegato al Decreto Ministeriale. L’impresa richiedente deve indicare, nella domanda, a pena di inammissibilità, il soggetto o i soggetti attuatori delle azioni formative, che devono essere solo enti di diretta emanazione di associazioni nazionali di categoria presenti in seno al Comitato Centrale dell’Albo.a Fai e a Conftrasporto Trasporti, ora sarebbe la volta di Anita o di Fiap, ma le altre sigle non sono d’accordo. Vista la difficoltà tra le associazioni si è pensato di rimandare tutto al 10 luglio, elaborando nel frattempo una lista 11 Agosto - Settembre 2014
di candidature, in cui i segretari di Anita e di Fiap - Giuseppina Della Pepa e Silvio Faggi sono in prima linea, ma non sono le uniche. Alla prossima riunione si procederà a votare i diversi canditati e chi otterrà la maggioranza delle preferenze dovrebbe essere eletto.
> F reeServicesInforma VEICOLI FINO A 3,5 ton costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi
Lunghezza tratta
costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
% costo carburante
0,134 0,134 0,134 0,134 0,134
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costo km totale
costo carb. per km
1,026 0,851 0,781 0,707 0,616
13,030 15,704 17,120 18,909 21,713
% costo carburante
0,134 0,134 0,134 0,134 0,134
costo km totale
0,936 0,761 0,701 0,637 0,556
14,283 17,560 19,074 20,986 24,058
VEICOLI DA 3,5 A 7,5 ton Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi costo carb. per km
Albo, eletto il vice presidente, metà delle associazioni si astiene dalla votazione
Silvio Faggi della Fiap è stato eletto vice presidente dell’Albo dell’autotrasporto con i voti di: Confartigianato, Casa Artigiani, Fai, Unitai e Fiap (Conftrasporto). Metà delle associazioni (Anita, Fedit, Lega Coop, Confcooperative e CNA-Fita) si è astenuta dalla votazione.
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,191 0,191 0,191 0,191 0,191
% costo carburante
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costo km totale
costo carb. per km
1,251 1,038 0,957 0,825 0,747
15,262 18,399 19,960 23,150 25,573
% costo carburante
0,191 0,191 0,191 0,191 0,191
costo km totale
1,111 0,928 0,857 0,735 0,667
17,185 20,580 22,290 25,985 28,641
VEICOLI DA 7,5 A 11,5 ton costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi
Lunghezza tratta
costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
% costo carburante
0,204 0,204 0,204 0,204 0,204
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costo km totale
costo carb. per km
1,381 1,153 1,046 0,905 0,833
14,755 17,685 19,481 22,514 24,471
% costo carburante
0,204 0,204 0,204 0,204 0,204
costo km totale
1,231 1,023 0,926 0,805 0,743
16,552 19,933 22,005 25,310 27,435
VEICOLI DA 11,5 A 26 ton Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
% costo carburante
0,249 0,249 0,249 0,249 0,249
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costo km totale
costo carb. per km
1,591 1,324 1,214 1,068 0,990
15,658 18,817 20,520 23,330 25,155
% costo carburante
0,249 0,249 0,249 0,249 0,249
costo km totale
1,421 1,174 1,074 0,938 0,870
17,531 21,222 23,195 26,565 28,624
VEICOLI MASSA SUPERIORE A 26 ton costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi
Lunghezza tratta
costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
Arrivano gli incentivi statali sull’acquisto di camion ecologici
Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha emanato il decreto sulle agevolazioni (15 milioni di euro) agli investimenti delle imprese di autotrasporto per l’anno 2014. Prima di entrare in vigore, il decreto deve essere registrato presso la Corte dei Conti e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è ammessa al contributo l’acquisizione (anche tramite leasing) dei seguenti beni: a) 2.400 euro per autoveicoli nuovi adibiti al trasporto di merci di massa complessiva da 3,5 a 7 t, a trazione alternativa a gas naturale o biometano; b) 9.200 euro per autoveicoli nuovi adibiti al 12
FREESERVICES MAGAZINE
% costo carburante
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costo km totale
19,410 20,826 22,903 28,396 30,487
costo carb. per km
1,925 1,794 1,632 1,316 1,226
% costo carburante
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
costo km totale
1,715 1,594 1,442 1,166 1,086
21,787 23,439 25,921 32,049 34,418
VEICOLI MASSA SUP. 26 ton. Trasporto Cisternato ADR
Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
18,404 19,883 21,808 24,397 27,607
costo km totale
2,030 1,879 1,713 1,532 1,354
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione costo carb. per km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costo km totale
1,810 1,679 1,523 1,362 1,204
20,640 22,251 24,528 27,443 31,048
VEICOLI MASSA SUP. 26 ton. Allestito con cassone ribaltabile
Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
15,461 20,912 24,282 25,339 29,225
costo km totale
2,417 1,787 1,539 1,475 1,279
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione costo carb. per km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
17,406 23,400 27,298 28,423 33,109
costo km totale
2,147 1,597 1,369 1,315 1,129
trasporto di merci di mtt pari o superiore a 16 t, a trazione alternativa a gas naturale o biometano; c) semirimorchi nuovi per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO: contributo pari al 20% del costo di acquisizione, fino a un massimo di 4.500 euro. Se il nuovo mezzo è dotato di pneumatici di classe C3 con coefficiente di resistenza al rotolamento inferiore a 8,0 kg/g (classe di efficienza energetica da A ad E di rolling resistance), dotati di Tyre Pressure Monitoring System (TPMS) e contestualmente all’acquisto vi sia la radiazione di un rimorchio o semirimorchio con più di 10 anni di età, il contributo sale al 25% del costo, con tetto massimo di 6mila euro. Vi sono, poi, tre eccezioni: A) tutte le somme riportate sono maggiorate del 10% se l’acquisto è stato effettuato da piccole e medie imprese; B) il contributo non scatta in caso di veicoli nuovi acquistati all’estero e reimmatricolati successivamente in Italia; C) una singola impresa, sommando i diversi contributi, non può ottenere più di 500mila euro. Una volta acquistati, questi beni non possono essere alienati fino al 31 Dicembre 2017.
Costi Minimi VEICOLI MASSA SUP. 26 ton. Trasporto Cisternato Alimentare Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costo km totale
costo carb. per km
2,294 1,884 1,713 1,537 1,364
16,292 19,830 21,808 24,317 27,405
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costo km totale
2,074 1,684 1,523 1,367 1,214
18,020 22,185 24,528 27,342 30,792
VEICOLI MASSA SUP. 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costo km totale
costo carb. per km
2,224 1,773 1,635 1,483 1,317
16,801 21,077 22,858 25,199 28,374
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costo km totale
1,974 1,573 1,445 1,313 1,167
18,928 23,757 25,865 28,462 32,021
VEICOLI MASSA SUP. 26 ton. Trasporto mangimi in cisterna
Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costo km totale
costo carb. per km
2,214 1,763 1,625 1,473 1,307
16,877 21,197 22,999 25,370 28,591
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costo km totale
1,964 1,563 1,435 1,303 1,157
19,025 23,909 26,045 28,681 32,298
VEICOLI MASSA SUP. 26 ton. Trasporto collettame e messaggerie
Lunghezza tratta
costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costo km totale
costo carb. per km
1,773 1,494 1,380 1,230 1,146
21,073 25,016 27,070 30,382 32,615
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costo km totale
1,573 1,324 1,230 1,090 1,016
23,752 28,229 30,370 34,285 36,790
VEICOLI MASSA SUP. 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi solo andata
Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione
costo km totale
2,534 2,197 1,790 1,677 1,490
0,147 0,170 0,209 0,223 0,251
costo carb. per km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
0,165 0,189 0,235 0,251 0,283
costo km totale
2,264 1,977 1,590 1,487 1,320
Il balzello segreto dell’Anas, i camion pagano 18 cent/km in più per un servizio inesistente
VEICOLI MASSA SUP. 26 ton. allestito con cella frigo ed impianto di refrigerazione, per Trasporto in ATP
Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km Lunghezza tratta
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
costo km totale
2,073 1,789 1,681 1,573 1,414
18,026 20,884 22,235 23,749 26,429
Complessi veicolari di massa complessiva superiore a 26 ton. Sola trazione di semirimorchio adibito a trasporti in "ADR" che rienta nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore committente. costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
% costo carburante
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
23,062 27,417 32,370 34,588 35,305
costi minimi di esercizio in riferimento all'impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attivita' di subvezione costo carb. per km
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
Lunghezza tratta
costo km totale
1,620 1,363 1,154 1,080 1,058
% costo carburante
20,611 23,512 25,069 26,817 29,802
1,813 1,589 1,491 1,393 1,254
Complessi veicolari di massa complessiva superiore a 26 ton. Sola trazione di semirimorchio adibito che rienta non nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore committente. costo carb. per km
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
costo km totale
0,374 0,374 0,374 0,374 0,374
% costo carburante
25,072 29,601 34,701 38,371 41,052
costo km totale
1,490 1,262 1,077 0,974 0,910
Una recente inchiesta de “Il Fatto Quotidiano” ha portato alla luce che su ogni transito autostradale c’è un piccolo balzello sconosciuto: 18 centesimi a chilometro per ogni veicolo da trasporto e 6 centesimi al chilometro per le automobili. Questa maggiorazione del pedaggio, che complessivamente ogni anno vale circa 20 milioni di euro va a finire nelle casse dell’Anas per “effettuare un servizio di sorveglianza” che, però, oggi non viene più svolto. L’inchiesta ha svelato anche che in questo modo l’Azienda pubblica “a fine anno si pavoneggia vantando un utile (3 milioni nel 2013) che senza quel balzello non ci sarebbe proprio”.
13 Agosto Gennaio- Settembre | 2014 2014
> N otizie
È stato presentato a La Sapienza di Roma il Daily 4x4 che Iveco ha fornito all’Università per la missione archeologica ad Abu Tbeirah, in Iraq meridionale, diretta da Franco D’Agostino, ricercatore del Dipartimento – Istituto Italiano di Studi Orientali. Si tratta di un Daily 4x4 con cabina doppia, che verrà impiegato a supporto dei lavori di scavo che la missione archeologica conduce da oltre quattro anni nella zona di Nasiriyah. In particolare, il veicolo sarà utile per rendere più agevoli ed economici gli spostamenti degli archeologi e della strumentazione in loro possesso: infatti, alle campagne di scavo a Sud di Nasiriyah si è aggiunta l’attività di mantenimento e di restauro di altri tesori dell’area. La fornitura esprime la volontà dell’azienda di contribuire alla riabilitazione della cultura di un Paese, l’Iraq, che condivide una storia millenaria pari solo a quella italiana, supportando in modo concreto il lavoro di eccellenza svolto dal team di archeologi guidati dal Professor D’Agostino. Inoltre, la collaborazione con il Dipartimento-Istituto Italiano di Studi Orientali de l’Università La Sapienza che opera in Iraq ribadisce l’importanza che l’area Africa e Medio Oriente ha per Iveco che, negli anni, ha rafforzato e continua a rafforzare la sua presenza in Iraq. www.iveco.com
Tra cinquant’ anni niente più carburante
Il Comune di Palermo sceglie Il Comune di Palermo punta sulla Casa della Stella per i servizi municipali, con una flotta di nove Econic a metano che, grazie alle basse emissioni, costituiscono l’alternativa “verde” ai veicoli impiegati fino ad oggi. Grazie alle numerose possibilità di allestimento, gli Econic non si limiteranno a svolgere la raccolta dei rifiuti, ma affiancheranno gli operatori nello svolgimento di diverse attività, nella massima sicurezza e con un basso impatto ambientale. Nella cornice di Villa Niscemi, la Comer Sud, Concessionaria Mercedes-Benz Veicoli Industriali per la Sicilia, con l’allestitore Tech Servizi, ha presentato i nove veicoli Mercedes-Benz Econic. L’Econic è un veicolo che non si limita all’ormai usuale allestimento con compatta-
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FREESERVICES MAGAZINE
Econic
tore dedicato alla raccolta dei rifiuti, ma che dimostra di poter vestire molte più divise all’interno dei servizi municipalizzati. La cabina ribassata, il cambio automatico, le sospensioni pneumatiche e i freni a disco con ABS costituiscono soluzioni ottimali in termini d i fa cilit a z ion e e sicu rezz a s u l l a vo ro , ch e, combin a t e a lle ba sse emissioni de lla propulsione a metano, fanno dell’Econic l’emblem a de l v a lo re d e l l a re s p on sa bilit à , fon da n t e la filosof i a Me rc e des-B en z . La flot t a di E con ic scel ta d a l Comune di Palermo, quella nella sua motorizzazione più ecologica e d e c o n o m ica a met a n o da 280 C V e ca . 6 0 0 k m d i a u t on omia a zero emission i, è p ro n ta p e r en t ra re in eserciz io.
Le riserve mondiali di petrolio, comprendenti anche gpl e condensati, al tasso attuale di consumo, potrebbero essere sufficienti fino al 2067. L’umanità può contare su riserve accertate alla fine dello scorso anno pari a 1.687,9 miliardi di barili, sufficienti a rispondere alla domanda globale per 53,3 anni. consumi globali, nel 2013, sono cresciuti dell’1,4%, un valore più elevato rispetto alla produzione (+0,6%). Lo afferma la 63/a edizione della Statistical Review of World Energy realizzata dalla British Petroleum, che evidenzia come nel 2013 la maggiore crescita nei consumi sia stata registrata negli Stati Uniti con un incremento di oltre 400mila barili di petrolio al giorno, superando - per la prima volta dal 1999 - la Cina che si è fermata a 390mila barili. A livello di incremento delle riserve di petrolio, i più importanti contributi sono arrivati dalla Russia, che ha contribuito con 900 milioni di barili e dal Venezuela con 800 milioni. I membri dell’OPEC continuano comunque a detenere il 71,9% del totale delle riserve. Nello scorso decennio, le scorte di petrolio sono comunque aumentare del 27%, per un totale di 350 miliardi di barili. Lo studio della BP evidenzia come il prezzo del barile del petrolio (che influenza quello dei carburanti alla pompa) sia rimasto negli ultimi tre anni sempre al di sopra dei 100 dollari per il terzo anno consecutivo, con una leggera diminuzione (-3,01 dollari) rispetto al prezzo del 2012 quando lo scorso anno il prezzo medio del Brent è stato di 108,66 dollari al barile.
Cento anni fa il debutto della prima auto di servizio per i carabinieri. Nel 1914, dopo i cavalli, i Carabinieri passarono infatti al mezzo a motore: la prima quattro ruote in divisa fu una Fiat Zero 12-15 HP, ma solo venti anni più tardi, con il Regio Decreto 865 del 16 aprile 1934, il mezzo motorizzato trovò una più ampia diffusione con le Fiat 508 C consegnate agli ufficiali. Prima della Seconda Guerra Mondiale, nel 1937, fu la volta della 508 C Coloniale e nel 1939 della 508 C Militare, antesignane delle moderne fuoristrada. A partire dal 1945 entra in scena la Jeep - eredità dell’Esercito Usa - a cui segue nel 1951 la Fiat Campagnola AR 51. È invece del 1953 la prima importante fornitura Alfa Romeo all’Arma: 120 fuoristrada 1900 M, modello più conosciuto come Matta, con verniciatura verde opaco (colore che verrà rimpiazzato in tutte le auto dal blu/bianco alla fine del 1971). Successivamente i Carabinieri acquisiscono per il servizio auto di grande produzione, tra cui la Fiat 1.100 e la 600. Nel 1956 proprio con le Fiat 1.100-103 muove i primi passi l’importante Servizio di Pronto Intervento che si sviluppa e assume dimensioni nazionali grazie all’adozione nel 1962 delle veloci Alfa Romeo Giulia ti da 95 Cv e capace di 170 km/h. Dopo la Giulia, il Biscione continua a svolgere un ruolo determinante nelle forniture, con Alfetta, Alfa 75, Alfa 90, 155, 156 e l’attuale 159. Negli anni si rinnova anche il parco dei fuoristrada, con Fiat Nuova Campagnola, Fiat Panda 4x4, Bertone Freeclimber, Land Rover Defender 90 e 100 e, in tempi più recenti, Subaru Forester, Land Rover Freelander e Discovery. Numerose anche le Fiat nell’autoparco: 127, 128, Uno, Punto, Grande Punto, Bravo, Brava e Stilo.
accordo tra le grandi per lo sviluppo delle batterie Una partnership che coinvolgerà tre grandi produttori di auto elettriche, potrebbe presto portare presto allo sviluppo di un’unica tecnologia per la ricarica veloce. L’indiscrezione sul nuovo triumvirato dei marchi Nissan, BMW e Tesla Motors, proviene da un recente articolo del Financial Times su una serie di incontri tra i big dell’e-mobility. L’obiettivo è quello di condividere le conoscenze delle tre case, sui differenti standard utilizzati per la ricarica veloce delle auto elettriche. Allo stato attuale dell’arte infatti, i tre marchi utilizzano diverse tecnologie per il rifornimento rapido. Tesla ha il sistema “Superchargers” che offre una ricarica da 135 kW per 20 minuti di “plug-in” dell’auto elettrica (sufficienti a coprire oltre 200 chilometri). BMW invece utilizza la tecnologia “SAE Combo” insieme con le altre case automobilistiche statunitensi ed europee, mentre Nissan si affida al sistema “CHAdeMO” che vanta oltre 3.600 stazioni di ricarica in tutto il mondo. L’utilizzo di un sistema condiviso di ricarica veloce per auto elettriche, porterebbe a una compatibilità dei modelli prodotti dalle case automobilistiche, con l’utilizzo di batterie standardizzate da integrare nei veicoli. In questo modo, i tre marchi avrebbero modo di lanciare sul mercato auto elettriche dalle autonomie più alte (superando la famosa soglia dei 300 km), costituendo al contempo una seria autonomia di scala.
15 Agosto - Settembre 2014
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I veicoli commerciali Fiat raccolgono successi Oltremanica. Il Fiorino, per il terzo anno consecutivo, ha vinto il titolo di “Best Light Van” assegnato dal “Van Fleet World Honours 2014”, mentre il Doblò Cargo è “Fleet Van of the Year” nell’ambito del “Motor Transport Awards”. Doblò Cargo non ha solamente dimostrato la propria qualità e versatilità, ma ha evidenziato anche l’impegno che Fiat dedica nel rispondere alle necessità dei clienti e alla loro soddisfazione. Secondo la giuria del “Motor Transport Award” il Fiat Doblò Cargo offre “un’impareggiabile offerta per i gestori di flotte grazie a un basso costo totale di ciclo di vita e un’estesa rete di concessionari, pronti a rispondere a qualsiasi necessità di riparazione, manutenzione e richiesta post-vendita”. I giudici hanno anche premiato Fiat Professional per i recenti e importanti contratti e per il volume di vendita in aumento in molti settori. Ultima la scelta di Openreach (azienda del Gruppo British Telecom specializzata in infrastrutture di comunicazione) di arricchire la propria flotta con 1.800 Doblò Cargo Maxi per estendere i benefici della banda larga ad alta velocità ai comuni del Regno Unito. Successo anche per il Fiorino. In particolare, la giuria ha apprezzato la sua versatilità, la sua capacità (portata utile fino a 660 kg), il volume di carico fino a 2,5 metri cubi (2,8 con sedile passeggero ripiegabile come optional), i bassi costi di esercizio, i lunghi intervalli di manutenzione, i bassi costi di riparazione e il consumo, nel ciclo misto, pari a soli 3,62 l/100 km. www.fiatprofessional.com
DAF, prodotta in Belgio la milionesima cabina
La DAF Vlaanderen in Oevel (Belgio) ha prodotto la milionesima cabina “Questa è una straordinaria pietra miliare nella storia della fabbrica” ha detto Harrie Schippers, Presidente di DAF Trucks N.V. “La Space Cab è stata consegnata simbolicamente a Louis De Wael, Managing Director dell’azienda belga “Vervoer Van Dievel” di Mechelen. DAF ha aperto i suoi stabilimenti in Belgio nel 1966, iniziando la produzione di cabine, per poi proseguire con quella degli assali nel 1971. Oggi, ogni giorno, vengono prodotte 180 cabine, destinate alle serie DAF CF e XF. Negli anni passati, su quest’impianto, sono stati effettuati numerosi investimenti in vista dell’introduzione delle nuove generazioni Euro6, la cui produzione è iniziata nel 2013. Gran parte del processo produttivo è stato, poi, completamente automatizzato ed è stata creata un’area completamente nuova per installare il tetto della Super Space Cab, la cabina DAF più spaziosa. Negli ultimi 10 anni DAF ha investito circa mezzo miliardo di euro nello stabilimento. La produzione avviene in modo sequenziale, secondo la logica del “just in time”; ciò significa che le cabine vengono consegnate allo stabilimento di assemblaggio presso Eindhoven e Leyland Trucks in Gran Bretagna nel momento in cui arriva l’ordine. www.daftrucks.com 16 FREESERVICES MAGAZINE
Sei nuovi trattori MAN TGX 18.480 e un carro MAN TGX 26.440, tutti in allestimento “EfficientLine”, da pochi giorni sono entrati in servizio presso la Purple Trasporti S.r.l. di Mozzecane, in provincia di Verona, che ha così visto salire a 65 gli autocarri MAN al proprio servizio, in pratica il 100% della flotta. Le ragioni del nuovo acquisto e della scelta che da sempre lega la Purple Trasporti a MAN li spiega Alessandro Guerrazzi, che ha fondato e fatto espandere l’azienda: “Purple Trasporti nasce nel 2000 da una organizzazione prettamente familiare e da allora siamo cresciuti anno dopo anno. Dal 2006, grazie alla fiducia dei clienti, abbiamo consolidato l’attività con un’accelerazione che ci ha portato alla dimensione attuale. Il nostro core-business sono i trasporti a temperatura controllata con rotte in tutta Europa, in particolare le nostre specializzazioni sono i settori alimentare, florovivaistico e ortofrutticolo, ma un ramo d’azienda segue anche le spedizioni industriali, per cui la nostra flotta si compone di 50 veicoli frigorifero e 15 telonati”. www.truck.man.eu
Nell’ambito di una ricerca sulle migliori soluzioni nel trasporto merci basate sullo sviluppo sostenibile, Renault Trucks e Guerlain stanno testando un veicolo totalmente elettrico, il Renault Trucks D100% elettrico, gestito dalla Speed Distribution Logistique. Questo mezzo, con una MTT di 16 tonnellate, consegnerà i prodotti alle boutique Maison de Parfums & Cosmétiques a Parigi durante i prossimi due anni. Il Renault Trucks D100% elettrico non produce alcuna emissione inquinante, né alcuna emissione acustica e verrà testato su tragitti di consegna di oltre 200 km, in un ciclo di utilizzo di 24 ore, più ricariche. Il suo percorso, infatti, è stato progettato in modo che possa svolgere due ricariche parziali durante il giorno e una ricarica totale di 7 ore durante la notte. “I primi test effettuati utilizzando questa tecnologia, in reali condizioni operative, con i nostri clienti sono stati molto soddisfacenti”, spiega Christophe Vacquier, Project manager di Renault Trucks. “Stiamo andando avanti con Guerlain e Speed Distribution Logistique, utilizzando il veicolo su un percorso di 200 chilometri che, per il futuro, ci dà fiducia su questa tecnologia”. Il test è previsto fino alla fine del 2015. Verrà poi effettuata una valutazione completa che arricchirà le competenze di Renault Trucks in materia di veicoli elettrici di medio tonnellaggio e permetterà di comprendere meglio le richieste e i bisogni di questa peculiare tipologia di clienti. www.renault-trucks.com
Guerlain si affida al Renault Trucks D elettrico
VDO, marchio del Gruppo Continental, ha ampliato il ventaglio di servizi disponibili nel portale TIS-Web, ottimizzando il controllo e semplificando la gestione della flotta. Tre nuovi servizi per
migliorare il monitoraggio degli autisti e favorire il rispetto della normativa vigente, servizi che permettono di migliorare la connessione tra azienda e autisti, semplificando la comunicazione, riducendo al minimo i tempi di inattività e rendendo la flotta più efficiente. TIS-Web Fleet (controllo dello stato del veicolo prima di iniziare la guida) è un’App che mette in comunicazione diretta il gestore della flotta con gli autisti, consentendo uno scambio delle informazioni in tempo reale. TIS-Web Communicator (trasmissione diretta dei messaggi da TIS-Web allo smartphone del conducente) permette al gestore della flotta di essere aggiornato in ogni momento sulle attività della flotta, con la possibilità, ad esempio, di inviare messaggi di promemoria agli autisti. TIS-Web Mapping (pianificazione ottimale delle attività) consente di conoscere lo stato dei veicoli, mostrando la loro posizione e condizione in tempo reale: dove si trovano esattamente? Quanto sono carichi? Quante ore di guida sono rimaste agli autisti?. I veicoli devono semplicemente essere dotati di un tachigrafo digitale VDO DTCO (versione 1.3 o superiore) e del dispositivo Bluetooth DTCO SmartLink che trasmette i dati del conducente e altri dati in memoria dallo smartphone dell’autista a TIS-Web, tramite l’App TIS-Web Fleet. www.vdo.com
17 Agosto - Settembre 2014
> N otizie Utilizzare le bici cargo per il trasporto delle merci in città ad impatto zero con l’ambiente. Deve aver pensato questo il governo tedesco quando ha deciso di spostare la sua attenzione verso l’impiego dei pratici mezzi a due o tre ruote, che utilizzano un ampio contenitore integrato nel telaio per trasportare oggetti anche molto pesanti. Secondo le ultime dichiarazioni del Ministero dei Trasporti, Birgitta Worringen, le bici cargo sono “un buon mezzo di trasporto, non fanno alcun rumore e non inquinano; inoltre, più di tre quarti di tutti gli spostamenti in Germania – ha detto ancora la Worringen - sono fatti in meno di 10 chilometri e le cargo bike sono perfette per realizzarli.” La Germania sembrerebbe dunque decisa ad incentivare il trasporto delle merci tramite bici, anziché camion o auto. Ad aderire a questa nuova “visione politica” ci ha già pensato il corriere UPS, che per le proprie consegne sta iniziando a usare cargo bike in sei diverse città tedesche. Oltre 80 milioni di euro all’anno vengono spesi dal Governo tedesco per infrastrutture dedicate alle biciclette. Tra i vari investimenti “verdi”, fondamentale è stata la realizzazione di una vera è propria autostrada ciclabile, la Radler B-1, che collega Dortmund a Duisburg.
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Dopo Maserati, anche un altro marchio di Fiat Chrysler, quello della Dodge, compie i suoi primi cento anni di attività. E se a Bologna erano stati i fratelli Alfieri a dar vita alla Casa del Tridente, a Detroit furono i fratelli John Francis e Horace Elgin Dodge a trasformare nel 1914 la loro azienda (la Dodge Brothers Bicycle & Machine Factory) in Dodge Brothers Motor Vehicle Company. La nascita della Casa automobilistica pare essere legata al rifiuto da parte di Henry Ford, della cui azienda i fratelli Dodge erano stati azionisti con il 10%, di acquistare a sua volta la Dodge che era, prima del 1914, solo un produttore di cuscinetti e altre parti meccaniche. La prima automobile Dodge debuttò nell’autunno di cento anni fa: era la Torpedo 30-35 a 5 posti, dotata di un motore 4 cilindri da 35 CV, con la grande novità dell’avviamento elettrico al posto di quello a manovella. Nel 1917 Dodge iniziò anche la produzione di mezzi da trasporto per l’esercito americano durante la Prima Guerra Mondiale, per poi debuttare sul mercato civile alla fine del conflitto. Solo 6 anni dalla nascita della loro azienda, nel 1920, entrambi i fratelli Dodge scompaiono a poca distanza di tempo l’uno dall’altro. Nel 1925, la Dodge Brothers Company venne venduta alla banca d’affari Dillon Read & Company per 146 milioni di dollari, cifra elevatissima che ne fece la più grande operazione finanziaria dell’epoca. Tre anni dopo, nel 1928, la Dillon Read cedette a sua volta la Dodge al Gruppo Chrysler, di cui il brand Dodge fa ancora oggi parte. Va ricordato il valore di questa grande marca americana e le importanti tappe che hanno segnato i suoi primi 100 anni di storia: le innovazioni tecnologiche degli Anni ‘30 e ‘40, l’evoluzione del design degli Anni ‘50, l’eredità delle competizioni negli Anni ‘60, la corsa alle potenze elevate degli Anni ‘70, la ricerca dell’efficienza negli Anni ‘80 e l’incredibile evoluzione stilistica degli Anni ‘90. www.fiatspa.com
Goodyear ha pubblicato le statistiche sui tempi medi di risposta per l’assistenza stradale fornita dalla sua rete TruckForce. Nel 2013, in tutta Europa, dal momento in cui è stata ricevuta una richiesta di assistenza fino a quando il camion è stato rimesso in condizioni di viaggiare, il tempo medio è stato di soli 138 minuti. Questo dato tiene conto anche di alcune aree remote d’Europa in cui vi sono vaste zone disabitate, dove non è possibile avere un’assistenza nelle vicinanze. La rete Goodyear TruckForce comprende circa 2mila fornitori di servizi, dislocati in zone strategiche, in 28 Paesi europei e ogni sede dispone delle attrezzature necessarie e del personale specializzato per affrontare tutte le richieste legate agli pneumatici. Se un veicolo richiede assistenza stradale, ad esempio per una foratura, il conducente chiama il Serviceline24h di Goodyear e gli viene inviato il veicolo di servizio più vicino disponibile. In Italia, la Rete è formata da 132 rivenditori specialisti del settore distribuiti sull’intero territorio (isole comprese), tutti muniti di almeno un furgone per assistenza esterna, buona parte di essi con servizio di assistenza stradale garantito sulle 24h, giorni festivi compresi. Con la rete TruckForce e l’assistenza stradale Serviceline24h, oltre al sistema di gestione delle flotte via Internet FleetOnlineSolutions, Goodyear offre i più ampi servizi dedicati del settore. Il più recente servizio di supporto alla clientela è RoadsideAssistanceSolutions (RAS), che migliora il servizio Serviceline24h offrendo una comunicazione più precisa per contribuire a ridurre i tempi di fermo del veicolo. Il sistema RAS permette all’operatore del veicolo di seguire l’evoluzione di una chiamata di emergenza effettuata attraverso Serviceline24h. www.goodyear.com
Mercedes-Benz Truck lancia l’iniziativa “Price Strategy”, che offre condizioni particolarmente vantaggiose sull’acquisto di ben 160 ricambi originali. L’offerta riguarda tutti i modelli della famiglia Mercedes-Benz Truck e rappresenta un nuovo invito a prendersi cura del proprio veicolo attraverso la professionalità di tecnici altamente specializzati, utilizzando esclusivamente ricambi originali Mercedes-Benz. La sicurezza è da sempre uno degli elementi fondanti della filosofia della Stella e il perfetto stato di manutenzione dei veicoli, anche attraverso la scelta di ricambi originali, rappresenta una delle chiavi per garantire nel tempo questo valore. Attraverso l’iniziativa “Price Strategy”, la Casa di Stoccarda offre per tutto il 2014 sconti e condizioni estremamente vantaggiose su ben 160 ricambi originali, tra cui dischi e pastiglie freno, fari, radiatori, comandi ventola, tiranti sterzo e numerose altre componenti, particolarmente soggette a usura. Tutti i ricambi della Stella sono sottoposti a numerosi test per garantire l’affidabilità e la sicurezza, indispensabili nell’impiego professionale di tutti i giorni. www.daimler.com
Bosh, 100 anni fa il primo motorino d’avviamento
Nel 1914 Bosch ha presentato il primo motorino di avviamento per autovetture. Avviare a mano i grossi e pesanti motori di inizio ‘900 era, molto, molto faticoso e c’era anche il forte rischio che la manovella potesse sfuggire dalle mani, girare a vuoto o trasmettere contraccolpi causando seri danni alla persona. L’alimentazione del motorino elettrico di avviamento proposto da Bosch derivava dalla batteria, parte integrante del sistema d’illuminazione che la stessa Bosch aveva lanciato solo poco prima. Mentre i primi motorini pesavano quasi dieci chili e sviluppavano potenze non superiori a 0,6 kilowatt, gli attuali avviatori pesano tra 1,9 e 17 kg e coprono un range di potenza tra 0,8 e 9,2 kilowatt, dimostrando i progressi fatti da questo componente. Fu Gottlob Honold, ingegnere capo della Bosch, ad avere l’idea di utilizzare un motore elettrico per avviare il propulsore a scoppio. Altri produttori avevano già provato a fare lo stesso ma i motorini di avviamento continuavano ad
essere poco adeguati all’uso quotidiano e alla produzione in serie. Non era raro, per l’autista, procurarsi delle ferite manovrando la manovella di avviamento. Un problema, questo, che avrebbe potuto seriamente limitare la diffusione dell’auto. I proprietari che decidevano di rinunciare allo chauffeur per il piacere della guida chiedevano alternative più comode e sicure. Un motorino elettrico di avviamento poteva essere azionato comodamente con un comando a pedale o un pulsante. Inizialmente, la maggior parte delle richieste per motori elettrici di avviamento provenivano dal Nord America. Questo motivo fu sufficiente, per Robert Bosch, nel 1914, per incrementarne la produzione nella fabbrica in Plainfield, New Jersey. Inizialmente, la vendita dei nuovi dispositivi fu modesta; sino al 1927 Bosch aveva venduto solo 11mila unità. Poi, i motorini elettrici di avviamento divennero sempre più richiesti e, nel 1933, ne furono venduti circa 550mila. Ma ci sono voluti decenni affinché la manovella scomparisse definitivamente dal mercato. www.bosch.it
19 Aprile
2014
> N otizie Il Renault Trucks D ACCESS è ora disponibile con motore Euro6. Particolarmente indicato per la raccolta rifiuti, questo veicolo a cabina ribassata è concepito per le attività che richiedono numerose salite e discese da parte degli autisti e dell’equipaggio e, con la sua larghezza di soli 2,29 m, può circolare praticamente ovunque. Il D ACCESS presenta l’altezza del primo gradino a soli 435 millimetri da terra e offre anche una porta tipo “Bus” dal lato passeggero e un’apertura a 80° per migliorare l’accesso in cabina. L’ampio parabrezza, che presenta un campo visivo di 220° e meno di 15° di punti ciechi complessivi, favorisce il perfetto controllo della strada, mentre la posizione di guida a livello pedonale permette agli autisti di destreggiarsi tra le strade della città in perfetta sicurezza. Come tutti i veicoli della gamma Distribuzione, il veicolo presenta un nuovo sedile conducente e una panca a tre posti, mentre il pavimento completamente piano del Renault Trucks D ACCESS e l’altezza interna di 2 m rendono molto facile muoversi all’interno della cabina consentendo agli utilizzatori di circolare in piedi. Progettato per l’utilizzo in ambienti urbani (raccolta rifiuti e distribuzione), il Renault Trucks D ACCESS è disponibile in svariate configurazioni, con larghezze complessive di 2,29 m, (la migliore sul mercato) o 2,5m e un raggio di curvatura di soli 6,60 m. Nella versione 6x2, l’assale sterzante posteriore a controllo elettronico offre ancora
Renault Trucks D Access:
il veicolo a cabina ribassata per andare ovunque
maggiore manovrabilità a basse velocità e migliora il controllo direzionale a velocità più elevate. Stabilità che è ulteriormente migliorata grazie a un nuovo sistema di sospensioni pneumatiche. Il Renault Trucks D ACCESS è equipaggiato con il motore DTI 8 Euro6, disponibile in due potenze: 280 e 320 CV, cambio automatico Allison 3000, adatto alle particolari esigenze dei mezzi per la raccolta rifiuti sottoposti a continue partenze e fermate. Come gli altri veicoli delle nuove gamme Euro6 di Renault Trucks, il D ACCESS può essere equipaggiato con un’ampia varietà di allestimenti. Il suo peso
a vuoto è di soli 5.890 kg, ed è disponibile con una scelta di 16 interassi, avente una lunghezza del telaio che varia da 3,25m a 8,78 m. Il montaggio dell’allestimento è reso più facile da 7 prese di forza e uno spazio retrocabina di soli 95 centimetri. Facile accesso in cabina, versatilità, modularità e comfort, il Renault Trucks D ACCESS può essere utilizzato per una vasta gamma di applicazioni (distribuzione, camion cisterna, fornitore di carburante, ecc), pur rimanendo il veicolo ideale per la raccolta dei rifiuti. www.renault-trucks.com
Tacchi a spillo, esperta di danza del ventre, si chiama Marianna Dal Degan, ha 33 anni ed è la fresca vincitrice del “Sabo Rosa”, il premio che va alla camionista dell’anno. “Mi piacciono molto i mezzi pesanti e la mia passione è sempre stata quella di lavarli e di farne manutenzione - ha dichiarato Marianna - otto anni fa ho provato a guidarne alcuni ed è sbocciato l’amore. L’anno scorso però ho avuto un incidente, causato da un malore mentre guidavo. Successivamente l’azienda di trasporti per cui lavoravo, a causa della crisi, ha dovuto chiudere i battenti. Io continuo a coltivare il mio sogno, tornando in cabina per fare sostituzioni e lavorando in un’azienda di ricambi”. Gli organizzatori del “Sabo Rosa” spiegano che “Marianna è una donna che ha dimostrato intraprendenza, senza mai rinunciare a quello che per lei significa femminilità. Autista in giovane età, dopo un pericoloso incidente, non si arrende alla paura e risale alla guida. Nonostante abbia poi perduto il lavoro, eccola ancora oggi al volante per le sostituzioni dei colleghi e, quando resta a terra, Marianna Dal Degan lavora per un’azienda di ricambi. In tutto questo non rinuncia all’altra faccia del suo essere, quello legato alla moda, alle passerelle, alla bellezza. Coniugando due passioni agli antipodi, Marianna Dal Degan dimostra l’estro e la tenacia femminili e quando scende dal Tir ha già pronto un bel completo elegante e seducente, magari da indossare sulle passerelle. Il suo sogno è quello di sfondare nel mondo dello spettacolo. Modella, attrice, conduttrice, ancora non lo sa per certo.
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Tre Stralis Hi-Way
per il team più famoso della Formula Uno Iveco continua a legare il proprio nome a quello della Scuderia Ferrari con la conferma della fornitura di tre Stralis Hi-Way, brandizzati con il rosso che identifica il Team di Maranello, che si aggiungono a una più ampia flotta di veicoli Iveco costituita nel corso degli anni. I tre veicoli sono dotati delle più recenti tecnologie come l’Iveconnect, l’esclusivo sistema Iveco che integra in un unico dispositivo i servizi di infotainment, navigazione e assistenza alla guida e il Driver Attention Support, il sistema che monitora costantemente il livello di attenzione dell’autista, elaborando i movimenti dello sterzo e, nel caso in cui venga rilevato uno stato di sonnolenza, avvertendo il conducente con un segnale acustico e visivo. La storica collaborazione tra Iveco e Scuderia Ferrari è attiva dal 2000 ed è stata rinnovata ancora per tutto il 2015. I tre Iveco Stralis Hi-Way, che seguiranno tutte le gare del circuito europeo della Formula 1, saranno utilizzati dal Team come uffici mobili. Il coinvolgimento di Iveco nel mondo della Formula 1 rientra nella più ampia strategia di comunicazione dell’azienda che, in piena sintonia con la sua identità internazionale e con la continua ricerca di iniziative che siano espressione della propria vitalità, è sempre fortemente orientata al mondo dello sport. Inoltre, la Formula 1 è la massima espressione di innovazione tecnologica applicata al mondo dello sport in campo automobilistico: la stessa forte vocazione all’innovazione a cui si ispira Iveco nella progettazione e nella realizzazione dei propri prodotti e dei servizi da offrire ai clienti.www.iveco.com
21 Agosto - Settembre 2014
> V ivavoce
di Fabrizio Piras (Camionista scrittore)
LA VITA IN UN FORMAT
Qualcuno, alla fine, riuscirà ad andare in profondità nel nostro mare? Arranco all’interno della cassa di legno e lamiera, che diventa un forno sotto la scure implacabile del sole estivo. Grondo sudore mentre scarico piani di lavoro in marmo per cucine, pensili, basi, colonne frigo col frigo già dentro. E la Costa Azzurra, nel Sud della Francia, rimane affascinante solo per i turisti, non certo per uno come me che si disidrata lavorando. I tendini dei gomiti, infiammati in modo cronico, in questi momenti di sforzo fisico intenso, urlano vendetta. Oramai sono alla frutta, la testa è già in ferie e il corpo va avanti per inerzia. Come accade ogni anno, raschio dal fondo della mia volontà le ultime motivazioni che mi facciano arrivare all’agognato traguardo del riposo estivo. In un periodo così carico di lavoro e fatiche, la voglia e l’interesse per gli argomenti più impegnativi, scemano drasticamente, giacché anche il solo pensare di, che ne so, lavare il camion, mi pesa tanto. Figurarsi il resto! Ma “grazie” ai social network, che ci tengono accesi e connessi tutti quanti e ovunque, evitare confronti, se non anche scontri, con altri colleghi sui soliti temi scottanti del nostro caro e indigente comparto lavorativo, è praticamente cosa impossibile. UN PROBLEMA DI SOCIETÀ Nel guazzabuglio di pensieri mediatici, ci stanno anche le critiche per dei semplici video che ci riguardano. Da qui, al “magari ci aspettavamo una tua opinione sul programma di La7”, il passo è stato breve. “Gli inarrestabili”, condotto da Marco Berry, è un programma di non so quante puntate
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che vuole raccontare alcune vite di camionisti e camioniste, con l’intento (forse), di mostrarne la durezza, intrinseca alla nostra passione. Così, mi sono armato di pazienza e su Youtube (non ho la televisione da anni...) mi sono guardato le prime tre puntate sinora uscite. Non mi interessa minimamente giudicare le persone scritturate e riprese per il programma. Non mi interessa minimamente se tali persone sono brave, buffoni o zoccole. Entrare in questo tipo di commenti, personalmente trovo sia ridicolo e ignorante (dal latino ignorare) perché apostrofare qualcuno solo per poche immagini che si vedono, è quantomeno parziale. Quello che mi ha colpito de “Gli inarrestabili”, è l’assurdità di voler raccontare delle vite in pochi minuti. Far star dentro ad un format televisivo la vita di una persona, è un insulto alla persona stessa. E la stessa riflessione l’ho fatta una volta visto il film TIR, di Fasulo. E la stessa riflessione l’ho fatta una volta visto video e foto che vorrebbero dar risalto al mondo camion. E’ forse, allora, un problema di educazione artistica di registi, ideatori, fotografi che alla fine provengono tutti dalla stessa scuola di pensiero e di concepimento di un’idea? O, forse, è un problema di società, dove non vengono formulati i pensieri e le domande giuste? Dove non si concede, il tempo giusto? Il programma di Berry, come tutto il resto in circolazione su di noi, al momento mi lascia indifferente e rimarrò indifferente fino a quando qualcuno non sarà capace di andare in profondità, nel nostro mare. Buone ferie a tutti.
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> V ivavoce
di Mauro La Pietra (Addetto alla logistica Transports Vetois, Marsiglia)
SERENI AL DI LÀ DEL CONFINE
Qualche consiglio per evitare le infrazioni stradali in giro per l’Europa Quando si oltrepassa un confine, bisogna sempre fare molta attenzione a come ci si comporta alla guida, perché alcuni Stati, anche se sono membri dell’ Unione Europea, hanno regole più o meno diverse dalle nostre. Ecco qualche consiglio per evitare le infrazioni. Prima di tutto, bisogna specificare che i controlli stradali da parte di tutte le forze dell’ordine in tutti i Paesi europei hanno in comune la particolare attenzione al rispetto delle regole sui tempi di guida e di riposo e sulla conformità del tachigrafo. Controlli, quindi, che riguardano direttamente l’autista che, da una parte, è responsabile della regolarità de documenti di trasporto e del corretto uso del tachigrafo e, dall’altra, a livello personale, deve curarsi della sua patente professionale e della sua scheda tachigrafica. Ma non basta, gli autisti che fanno regolarmente trasporti transfrontalieri sono tenuti a conoscere anche tutti i divieti locali, regionali o nazionali. Poi, in ciascun Paese c’è una particolarità, qualcuno è molto sensibile anche allo stato del veicolo, qualcun altro allo stato degli pneumatici, in Francia, per esempio, le forze di polizia fanno molta attenzione anche alla presenza a bordo dell’estintore. Ognuno ha le sue fissazioni. GERMANIA, ITALIA E SPAGNA I PIU SEVERI Ogni Paese europeo, poi, ha il proprio Codice della Strada e gli autisti stranieri devono rispettare le regole dello Stato in cui circolano, in caso di infrazione sono passibili delle stesse sanzioni a cui sono sottoposti gli autisti nazionali. Ci sono, però, sette tipi di infrazioni ben determinate per
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cui l’autista straniero comunitario può essere perseguito al ritorno, nel suo Paese d’origine, o meglio, nel Paese in cui è immatricolato il veicolo (tranne che in Irlanda, Regno Unito e Danimarca): non perderà punti, ma pagherà sicuramente una bella multa. Queste sette infrazioni stradali sono: 1) l’eccesso di velocità, 2) l’assenza di cintura di sicurezza, 3) il non rispetto del semaforo rosso, 4) la guida in stato di ebrezza, 5) la guida sotto l’effetto di droghe, 6) la circolazione in una strada vietata, 7) l’uso del cellulare senza auricolari. I Paesi europei considerati più severi, a parte l’Italia dove, però noi siamo di casa, sono la Spagna e la Germania. In Spagna (come in Italia) c’è una particolare attenzione sul fissaggio del carico, sul rispetto del Codice della Strada, sulla conformità di peso e dimensioni, sul rispetto dei divieti di circolazione, soprattutto la domenica. In Germania i controlli sono molto approfonditi e riguardano in particolar modo i documenti di bordo, dall’autorizzazione a trasportare materie pericolose al tipo di carico. In Francia le forze dell’ordine sono molto attente a capire se l’autista imbroglia o no. Per esempio, se i documenti di bordo mancano o sono incompleti non è consigliabile dire che sono stati rubati o inventare strane storie. Va detto, comunque, che tra i vari Paesi europei le regole non sono tutte diverse e si sta tentando un’armonizzazione. Oltre all’ormai universale obbligo di indossare la cintura di sicurezza, anche sul tasso alcolemico consentito c’è una certa uniformità, generalmente è pari a 0,5 g/l (tranne che in Polonia, Svezia e Spagna, dove è lo 0,2 g/l).
25 Luglio - Agosto
2014
> I ncontri
Un cambio di marcia
Alcune Associazioni stanno cercando, attraverso il confronto con il Governo e il dialogo tra loro, di trovare la giusta strada per superare le enormi criticità economiche e operative che da troppo tempo stanno attraversando il settore di Giorgio Maraschini
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ei mesi scorsi, non senza una certa lungimiranza, alcune Associazioni di Categoria dell’autotrasporto, hanno condiviso un importante e necessario lavoro preliminare di approfondimento dei principali temi di riforma del settore, nel presupposto che, indipendentemente dagli esiti della decisione della Corte di Giustizia Europea in tema dei “costi minimi”, sia assolutamente necessario intervenire per superare tutte quelle criticità economiche e operative che stanno portando a un lento ma inesorabile fallimento del “sistema” autotrasporto. Di questi argomenti abbiamo parlato con Attilio Musella, Segretario Regionale Trasportounito Campania.
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LE PROPOSTE DI CONFETRA A CONFINDUSTRIA 1. La forma scritta del contratto di trasporto come elemento fondamentale di chiarezza nei rapporti tra le parti; 2. La trasparenza dei “rating di legalità” introdotti dalla legge “Cresci Italia”, cui collegare elementi di premialità/penalizzazione nella scelta del partner logistico; 3. La certezza dei tempi di pagamento mediante l’introduzione contrattuale di una clausola penale; 4. La tracciabilità dei pagamenti per contribuire a contrastare le pratiche illecite; 5. L’introduzione di limiti al ricorso alla subvezione, per evitare lo sfruttamento dell’ultimo anello della filiera; 6. La promozione di clausole di durata per stabilizzare i rapporti. 7. Il riconoscimento certo, non negoziabile, del costo del gasolio e dei pedaggi come costi fissi non dipendenti dalle capacità imprenditoriali; 8. La semplificazione delle controversie attraverso il tentativo di mediazione presso le associazioni di categoria o mediante clausole arbitrali; 9. La razionalizzazione del regime assicurativo della merce trasportata.
Allora, Musella, che fase politica sta vivendo Trasportounito? La nostra Associazione ha riaperto in questi ultimi due mesi il confronto con il Governo, presentando un pacchetto di linee guida al sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, che ha ricevuto una delegazione guidata dal presidente nazionale, Franco Pensiero, e dal segretario nazionale, Maurizio Longo. Trasportounito ha sottoscritto anche un protocollo di intesa con altre Associazioni di categoria che è stato inviato al Governo; come è nato questo documento presentato al Ministro e al Sottosegretario (vedi box) IL perdurare delle difficoltà delle nostre imprese, l’inefficacia di un sistema normativo che fa acqua da tutte le parti e il cambio di interlocutore politico - in questo caso mi riferisco alla sostituzione del Sottosegretario - ci hanno imposto di fare una analisi critica della situazione attuale e quindi proporre ai nostri Rappresentanti di Governo dei punti sui quali bisogna necessariamente intervenire, anche attraverso un confronto costruttivo con la nostra committenza. Come è stato, in questo caso, il dialogo con Confetra e Confindustria? Nel corso dell’incontro sono emerse forti convergenze sulla necessità di intervenire con decisione nel settore, creando nuove condizioni per la sopravvivenza dell’autotrasporto italiano, affinché questo possa davvero fornire un apporto determinante all’economia nazionale. L’adesione di Trasportounito a Confetra va nella direzione della convergenza e dell’ unione di intenti anche con soggetti che, fino a ieri, vedevamo come nostri “oppositori” Andando ad analizzare il documento, quali sono i punti sui quali maggiormente vi siete confrontati? In particolare la regolarità del mercato, la legalità e la trasparenza dei rapporti contrattuali, la disciplina dei rapporti commerciali e la regolamentazione della subvezione. Il documento punta a due obiettivi: quello di permettere alle nostre imprese di crescere attraverso la programmazione e quello di muoversi in un contesto normativo semplificato e di facile applicazione. Solo attraverso la continuità del rapporto di lavoro e la
certezza del credito, le nostre imprese possono investire e crescere. In questa direzione puntano le proposte riportate al punto 1-3-4 dell’accordo. E poi? E poi è necessario guardare altri aspetti come, per esempio, la riduzione della filiera logistica attraverso la limitazione della sub-vezione, non è possibile trovarsi in molti casi davanti a dei viaggi di “terza-quarta mano”; non è possibile confrontarsi nello stesso mercato ma avere delle regole diverse. In che senso? In questo caso mi riferisco sia ai vettori stranieri che a quelli italiani, che utilizzano manodopera straniera (soprattutto proveniente dall’Est Europa) e che operano liberamente nel nostro mercato, ma che hanno regole e costi di gestione molto diversi rispetto alle imprese italiane al “100%”. Il tema del cabotaggio e della manodopera transfrontaliera rappresentano , e rappresenteranno, problemi sempre più importanti per le nostre imprese. Secondo noi, su questo argomento, si deve fare ancora molto, prima di tutto la qualificazione e la quantificazione dei controlli su strada, soprattutto sulle targhe estere. Poco fa ha parlato anche di semplificazione normativa, sappiamo che negli ultimi anni Trasportounito ha avuto un rapporto molto critico rispetto al sistema normativo attuale; un atteggiamento che vi ha portato anche ad attuare due fermi nazionali, ci spiega il vostro punto di vista? Le nostre decisioni partono sempre da un confronto con le nostre imprese, dalle difficoltà che queste ogni giorno ci evidenziano e dall’analisi anche del contesto economico generale. I fatti dimostrano chiaramente che il sistema normativo attuale, soprattutto quello che dovrebbe tutelare e garantire alle nostre imprese il riconoscimento dei “costi minimi”, è un sistema normativo inefficace. In passato si è pensato a fare Leggi e Norme con bei nomi, basandosi anche su concetti giusti, ma praticamente inapplicabili nella quotidianità. Purtroppo sono mosche bianche quelle imprese a cui vengono riconosciuti i costi minimi
di sicurezza. Secondo noi bisogna rivedere queste norme e rendere possibile il riconoscimento, non negoziabile, del costo del gasolio e dei pedaggi come costi fissi e non dipendenti dalle capacità imprenditoriali. Sembra che anche sulla governance del settore, in Trasportounito abbiate abbiate un atteggiamento critico. E’ così? Come le dicevo prima, noi dobbiamo puntare a una semplificazione del sistema normativo e cercare di rendere applicabili quelle norme che tutelano le nostre imprese. Per quanto riguarda la governace, noi riteniamo che sia inutile e superato il sistema basato sull’Albo degli Autotrasportatori; le ricordo che con l’entrata in vigore del REN (Registro elettronico Nazionale) le nostre imprese sono gli unici soggetti giuridici che per svolgere la loro attività devono essere iscritti a due registri, uno gestito dalle Province e uno dal Ministero. Ecco, questo mi sembra un’ inutile duplicazione che danneggia soltanto le nostre imprese. Per concludere, cosa si aspetta Musella dal prossimo futuro? Mi aspetto un cambio di marcia e più attenzione del Governo verso le difficoltà delle nostre imprese. Spero sinceramente che vengano “rottamate” anche quelle logiche associative che, in questo ultimo decennio, hanno paralizzato, ingessato e quasi distrutto un settore che è il motore della nostra economia.
27 Agosto - Settembre 2014
> I ncontri
Q8alla conquista dell’italia Kuwait Petroleum, con l’acquisizione dell’intera Rete italiana Shell, diventa il secondo operatore nazionale dopo ENI. Ne parliamo con Roberto Zaccaro
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di Mariarosaria Di Cicco
ar tita all’inizio di quest’anno, l’operazione di acquisto delle attività di distribuzione di carburanti Shell in Italia da parte di Kuwait Petroleum Italia S.p.A., si è conclusa a fine giugno; un’operazione che fa diventare Q8 il secondo operatore nel mercato petrolifero del Paese dopo Eni. Il marchio Shell ha abbandonato la rete dei distributori di carburanti in Italia e viene sostituito da Q8, secondo l’accordo raggiunto tra i due operatori. Le stazioni di servizio “ribrandizzate” sono 830 e l’operazione coinvolge circa 220
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dipendenti di Shell, che passeranno a lavorare per Kuwait. Ne abbiamo parlato con l’ingegner Roberto Zaccaro, di origini napoletane, che in Kuwait Petroleum Italia S.p.A ., oltre a essere consigliere di amministratore, è direttore Logistics & Operations SSHE, IT e Innovazione; in KRI S.p.A . (già Shell Italia) è direttore generale con la responsabilità della gestione operativa ed è presidente di Kuwait Raffinazione e Chimica S.p.A .
Ingengner Zaccaro, quali sono i principali effetti di questa operazione, sia per il Gruppo ma anche per il mercato petrolifero? È un’operazione che ha effetti di grande rilievo perché, grazie a questa, Q8 diventa il secondo operatore del settore petrolifero nazionale, rafforzando in maniera significativa la sua posizione competitiva in un’ottica di lungo periodo. Gli oltre 800 impianti acquisiti dalla Shell Italia, porteranno la Rete Q8 a contare su circa 3.500 punti vendita. La presenza geografica di Q8 si rafforzerà in particolare nel Nord Italia, dove era meno capillare e nel complesso l’offerta commerciale Q8 acquisirà una maggiore prossimità alla clientela. Importanti sinergie deriveranno, inoltre, anche nella logistica e nella distribuzione, con un rafforzamento e un’ottimizzazione del sistema logistico, nonché nel business dell’aviazione. Certamente la nuova azienda che risulterà da questo progetto sarà, quindi, più competitiva sul mercato e, ci auguriamo, più profittevole anche per gli azionisti grazie ai vantaggi che l’operazione apporta. Si tratta di vantaggi di diverso tipo ma, in definitiva, tutti riconducibili alle economie di scala e alla possibilità di ripartire meglio gli elevati costi fissi che caratterizzano il nostro settore. La rete aumenta in maniera significativa i punti vendita: quali saranno le novità in termini di innovazione e sostenibilità? La Q8 si è distinta dai suoi competi-
tor, sin dal suo ingresso in Italia, per l’originalità e la differenziazione della sua offerta, rappresentando così la vera novità del settore. Più grandi e più presenti sul mercato potremo capitalizzare queste caratteristiche ed essere ancora più vicini al crescente numero di automobilisti che si rivolge al marchio Q8 sviluppando nuove iniziative, nuovi prodotti e nuovi format. Penso a nuovi prodotti prestazionali o a nuove iniziative promozionali che presto i consumatori troveranno sulla nostra Rete. E quando parlo di format mi riferisco anche ai Q8easy, la linea di punti vendita ad alta automazione diffusi in tutta Europa e che Q8 ha promosso prima degli altri operatori e i cui risultati ci confermano il grande apprezzamento che stanno riscontrando fra i consumatori. Apprezzamento motivato principalmente dalla convenienza dei prezzi, dalla facilità di pagamento con moneta elettronica con profili di maggiore sicurezza e dalla sostenibilità anche ambientale come i sistemi di azzeramento delle emissioni presenti su molti Q8easy – di questi impianti. Perché il prezzo del carburante, in Italia, si attesta sempre su livelli più alti rispetto agli altri Paesi europei? Innanzitutto tengo a precisare che in base ai dati ufficiali il prezzo industriale della benzina in Italia a giugno 2014 è aumentato di 1,7 centesimi euro/litro contro i 3,6 centesimi a livello internazionale. Analogamente nello stesso periodo il gasolio è au-
mentato in Italia di meno di 1 centesimo mentre a livello internazionale l’apprezzamento è stato di ben 3 centesimi. E questo mi sembra già un dato che dovrebbe far riflettere, facendo venire meno alcuni luoghi comuni che alimentano un atteggiamento tanto pregiudiziale quanto infondato verso il settore petrolifero. Rispetto agli altri paesi Europei in particolare lo stacco con l’Europa a giugno è stato inferiore ai 2 centesimi in media annua. Sempre rispetto all’Europa, però, non si può tacere che oggi è “lo stacco fiscale” che sta penalizzando il consumatore italiano rispetto all’automobilista europeo. Qual è, attualmente, dal Suo punto di vista, lo stato dell’arte del settore petrolifero italiano? Restando alla rete carburanti e in considerazione del significativo crollo dei consumi verificatosi negli ultimi anni, dobbiamo pur troppo prendere atto che il nostro sistema distributivo è da considerarsi antieconomico e non più sostenibile. Analogamente la raffinazione versa in uno stato di crisi ormai strutturale, unanimemente riconosciuto anche in sede UE, ma è impor tante che rimanga un settore strategico perché deve continuare a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici sia in Italia sia in Europa. L’industria è pronta a fare la sua parte, ma ci aspettiamo che anche le Istituzioni facciano la loro. Che cosa penalizza il settore e
di quali riforme/misure avrebbe bisogno? Ripar tendo dallo stato dell’ar te del settore sopra analizzato ci aspettiamo un’urgente misura di ristrutturazione e razionalizzazione della rete distributiva, anche autostradale, tale da rendere la rete più sicura, eliminando i punti vendita incompatibili, e più sostenibile anche economicamente per gli operatori. Di tale misura, a mio avviso, potranno beneficiare in ultima analisi gli stessi automobilisti che avranno a disposizione una rete più efficiente e qualitativamente migliore. Per la raffinazione occorrono, poi, interventi coraggiosi anche in sede europea per proporre una nuova visione delle normative ambientali che privilegi un approccio costi-benefici. E ciò anche per far fronte alla crescente concorrenza della raffinazione extra UE, che spesso non solo non rispetta vincoli normativi così stringenti come quelli europei, ma può contare addirittura su incentivi e sussidi statali.
29 Agosto - Settembre 2014
> A ttualità
Il trasporto
prossimo venturo Ufficializzati i risultati di un’indagine di Goodyear sul futuro della mobilità in Europa. 600 aziende interpellate per realizzare un Libro Bianco per l’UE
I
n quale direzione va la mobilità del futuro? Quali saranno le principali novità nel settore dei trasporti e, soprattutto, quali saranno le sfide che le aziende, le grandi flotte, si ritroveranno a dover affrontare? A queste domande risponderà il Simposio sulla Mobilità del Futuro, organizzato da Goodyear, che si terrà a Bruxelles a ottobre. Nel frattempo, però, il grande costruttore di pneumatici ha voluto fornire qualche anticipa-
zione, frutto di una sua ricerca sull’industria europea del trasporto pesante. Da questa indagine, il primo dato importante rilevato, è il ruolo cruciale che l’Unione Europea dovrà svolgere nel futuro del trasporto stradale. L’indagine di Goodyear ha riguardato circa 600 grandi aziende di trasporto di nove mercati europei e mo-
stra come i regimi normativi abbiano un grosso impatto sulla possibilità delle flotte di aumentare la loro redditività e sostenibilità. A parte il costo del carburante, l’impatto dei regolamenti europei è la voce più comunemente citata dalle aziende. Le aziende con flotte più piccole risentono maggiormente dei regolamenti; infatti un quarto delle aziende con 25-50 veicoli, dichiara che i regolamenti dell’Unione Europea hanno l’impatto maggiore sulla loro attività, dopo i consumi di carburante. Anche la sfida di assumere e mantenere il personale è impor tante. Con l’innalzamento dell’età media degli autisti, questo aspetto avrà un impatto sempre più rilevante nei prossimi anni.
INVESTIMENTI SUL FUTURO
L’indagine evidenzia che l’industria del trasporto pesante investe nel futuro e rivela anche
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FREESERVICES MAGAZINE
L’indagine era composta da 24 domande poste a gestori di grandi aziende di 9 Paesi: Belgio, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Turchia e Regno Unito. In totale 576 aziende hanno completato l’indagine tra aprile e giugno 2014 che molte flotte sono favorevoli agli obiettivi dell’Unione Europea di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Il 76% delle aziende ha formato gli autisti per una guida che consenta un risparmio di carburante. Più della metà dichiara di utilizzare gli autocarri più efficienti dal punto di vista dei consumi. Se le aziende sono preoccupate per le imposte elevate sul carburante, solo un quarto di queste richiede norme legate alla riduzione delle emissioni di CO2. Ciò testimonia che gli sforzi delle flotte per ridurre i costi del carburante sono allineati con l’agenda verde dell’Unione Europea. Dal momento che le flotte stanno investendo nel futuro, desiderano che l’Unione Europea svolga il suo ruolo a sostegno dell’industria. Visto l’impatto delle condizioni stradali sull’efficienza delle flotte, il 68% vorrebbe che si facessero investimenti per la manutenzione delle strade. Più della metà delle flotte accoglierebbe positivamente incentivi per i veicoli più verdi e per le flotte che investono nell’aerodinamica e in pneumatici atti a ridurre il consumo di carburante (60%). E’ vista anche con favore la possibilità di far viaggiare veicoli più grandi (è d’accordo il 51%). La stragrande maggioranza dell’industria del traspor to pesante (68% favorevoli, 14% contrari) vuole una maggiore armonizzazione dei regolamenti.
UN LIBRO BIANCO
sta delineando il suo programma per i prossimi quattro anni, è essenziale che i membri del Parlamento Europeo, insieme alla Commissione Europea, esaminino come possono continuare a sostenere l’industria del traspor to pesante. “La nostra indagine - ha affermato Michel Rzonzef, Vicepresidente Commercial Tires di Goodyear Europa, Medio Oriente e Africa - indica che, concorde con l’approccio dell’Unione Europea di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, le aziende comprendono l’esigenza di diventare ancora più efficienti dal punto di vista dei consumi e più rispettose dell’ambiente. Quando saranno convocati il Parlamento Europeo appena eletto e il Collegio dei Commissari Europei, attireremo la loro attenzione sulle principali sfide che l’industria europea dei traspor ti deve affrontare. E’ fondamentale che il regime normativo aiuti le flotte a diventare ancora più sostenibili. Le informazioni raccolte dalla nostra indagine – ha detto ancora Rzonzef - costituiranno la base
per un Libro Bianco indipendente, che Goodyear presenterà il 14 ottobre a Bruxelles. Siamo desiderosi di condividere i nostri risultati e raccomandazioni con i legislatori, i responsabili delle flotte e il settore industriale in occasione di quest’evento.”
L’IMPEGNO DI GOODYEAR
Il simposio di Goodyear, di ottobre, sul futuro della mobilità fa seguito a un evento organizzato nel 2012, incentrato sull’efficienza dei consumi. L’appuntamento di quest’anno riunirà i principali decisori di tutta Europa, le flotte e i principali esponenti dell’industria. La ricerca del 2014 si basa sull’impegno di Goodyear a lungo temine per investire in idee chiare, che emergono dai dati e da un nuovo modo di pensare, per contribuire a delineare il futuro del trasporto pesante in Europa. (M.D.C.)
Dato che il nuovo Parlamento Europeo
31 Agosto - Settembre 2014
> A ttualità Lotta dura al cabotaggio ir
La mannaia francese cade sulla concorrenza sleale da parte dei Paesi dell’Est, ormai insostenibile per le aziende nazionali: 30mila euro di multa a chi fa il riposo settimanale in cabina di Anna Francesca Mannai
È
il tema caldo dell’estate che, da mesi, infiamma l’autotraspor to di tutta Europa: combattere il cabotaggio ir regolare, una for ma di concor renza sleale da par te dei Paesi dell’Est, or mai insostenibile per le aziende nazionali.
LA GHIGLIOTTINA FRANCESE L’Assemblea Nazionale francese ha recentemente approvato una Legge che contrasta il cosiddetto dumping sociale, ossia l’uso di personale straniero a basso costo proveniente principalmente dai Paesi dell’Est Europa. La Legge prevede anche misure per l’aut o traspor to e, in par ticolare, multe pesantissime per le aziende che 32
FREESERVICES MAGAZINE
“consentono” agli autisti di fare il riposo di 45 ore in cabina. La sanzione, di tutto rispetto, non lascia spazio alle interpretazioni: 30mila euro di multa e un anno di prigione ai proprietari delle aziende di autotraspor to che fanno in modo che i propri conducenti trascor rano le 45 ore minime del riposo settimanale interamente all’inter no della cabina. La Commissione Affari S o c i a l i d e l l ’ A s s e m b l e a nazionale francese, inoltre, ha ratificato con un emendamento in vigore da giugno, con cui viene istituito il reato penale per chi viola le nor mative comunitarie sui tempi di guida e di riposo dei conducenti. Qualora
non fosse chiaro, il fenomeno che si mira a punire è quello del cabotaggio irregolare.
CABOTAGGIO E CONCORRENZA SLEALE
La modalità più diffusa, non solo in Francia, con cui oggi viene attuato il cabotaggio da par te di vettori europei (soprattutto dell’Est) prevede una tratta di andata verso un Paese straniero e poi il viaggio di ritorno soltanto dopo aver trovato un carico da traspor tare: spesso possono volerci settimane, settimane durante le quali, per abbattere i costi, l’autista è costretto a vivere e dormire nella cabina del veicolo, cosa che però è vietata dalla normativa europea. Per
regolare
IL BELGIO SEGUE LA FRANCIA E MOLTIPLICA LE SUE SANZIONI 30 VOLTE
Sulla scia della Francia, anche il Belgio ha approvato di recente una norma “anti-dumping” che è entrata in vigore il 21 luglio scorso: alle imprese di autotrasporto i cui veicoli siano stati trovati sprovvisti della documentazione idonea a dimostrare la regolarità del cabotaggio ora viene una sanzione di 1.500 euro contro 33applicata FREESERVICES MAGAZINE i 55 euro previsti dalla normativa precedente: quasi 30 volte più cara. Inoltre, se la multa non viene saldata subito, gli organi di controllo dispongono il fermo immediato del veicolo. Vietato, quindi, effettuare il riposo settimanale di 45 ore all’interno della cabina, qui la sanzione per chi trasgredisce è di “soli” 1.800 euro.
LA SOLUZIONE ITALIANA: FERMI TUTTI E POI DECIDA L’EUROPA
In Europa, la lotta al cabotaggio irregolare viene affrontata in modo diverso da ciascun Paese; la soluzione francese è, ormai, la più nota e clamorosa, ma anche in Italia esiste un dibattito in merito. La base di partenza, per tutti, è che il fenomeno è completamente fuori controllo, in Italia, la strada 33 individuata da molte associazioni di categoria è FREESERVICES MAGAZINE quella di aspettare che la soluzione arrivi dalla Commissione europea, appellandosi, nel frattempo, alla cosiddetta “clausola di salvaguardia”, chiedendo, cioè, una sospensione del cabotaggio per un periodo di sei mesi, eventualmente rinnovabile di altri sei mesi. L’intero blocco di associazioni di categoria ha chiesto un incontro urgente a Lupi, un incontro in cui verrà proposto di applicare la massima sanzione sulla mancata documentazione richiesta per il cabotaggio (multa da 5mila a 15mila euro e fermo del veicolo per tre mesi) in ogni caso e non solo per i trasporti effettuati nei sette giorni precedenti. Attualmente, in caso di mancata o carente documentazione riferita esclusivamente al viaggio in corso la sanzione viene equiparata a quella prevista per mancanza di scheda di trasporto e quindi non va oltre i 600 euro.
risparmiare ancora di più sul costo del lavoro, molte aziende di traspor to quantificano la retribuzione degli autisti solo in base ai chilometri percorsi, questo rappresenta un pericolo per la società, visto che si mette a repentaglio la sicurezza stradale e induce i lavoratori a non rispettare i tempi di guida e di riposo: multa fino a 30mila euro e fino a un anno di prigione anche in questo caso. La Commissione Affari Sociali dell’Assemblea nazionale francese, inoltre, ha adottato un altro emendamento che riguarda il regolamento europeo sul cabotaggio (3 viaggi in 7 giorni dopo l’ingresso nel Paese) e lo estende anche ai veicoli commerciali leggeri sotto le 3,5 tonnellate.
POLONIA, CRESCONO I DIRITTI PER I LAVORATORI: FINE DELLA CONCORRENZA SLEALE?
In Polonia, per gli autisti, i diritti crescono e, per le aziende, i profitti diminuiscono visto che, forse, a questo punto, saranno costrette ad applicare tariffe più vicine a quelle della “nostra Europa”. Secondo la Corte Suprema della Polonia gli autisti dipendenti di un’azienda di autotrasporto che svolge trasporti internazionali hanno diritto allo stesso alloggio stabile che 33 FREESERVICES MAGAZINE la legge polacca riconosce a qualsiasi altro dipendente che effettui viaggi d’affari all’estero. La spesa necessaria per soddisfare questo diritto va rimborsata, seguendo i parametri e i calcoli presenti nella legge. La recente risoluzione adottata dalla Corte polacca specifica, inoltre, che, per il riconoscimento del diritto a un alloggio stabile, non è sufficiente l’offerta della cuccetta del camion. Un’azienda di autotrasporto polacca è già stata condannata a pagare a un proprio autista,33 Miroslaw D.- S., la somma2014 di Agosto Settembre 67.217,82 Złoty polacchi, poco meno di 17mila euro. 33 Agosto - Settembre 2014
> N ov it à
Ed ecco il nuo
Anche Mercedes presenta il suo campione nell Vans con tante novità,dalla trazione anteriore
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di Cesare N. Venturoli
ome se si fosse nell’ambito dell’alta moda, in questa primav e r a estate la maggior par te delle case ha presentato la sua nuova “collezione”: nuovi o rinfrescati design, nuovi motori, nuove soluzioni all’insegna della massima redditività. Non poteva cer to mancare la Stella che ha aspettato la vigilia delle vacanze per presentare, a Berlino, quello che, da molti anni, è il suo “ambasciatore” nella ricca categoria dei MidsizeVans (tra 2,5 t e
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3,2 t di ptt ), il nuovo Vito. Il nuovo veicolo si presenta con un look inconfondibile e un design che non è fine a sé stesso. Con un valore di Cx di 0,32, la bassa resistenza areodinamica contribuisce a ridurre i consumi di
TRAZIONE ANTERIORE, POSTERIORE E INTEGRALE
ovo Vito
la ricca categoria dei Midsizeal nuovo motore da 1,6 litri carburante e a migliorare le prestazioni di marcia. Come e più delle precedenti versioni, la car rozzeria del nuovo Vito trasmette subito u n a s ensazione di qualità, esaltata, per esempio, dalle sottili e uniformi giunzioni della car rozzeria.
I N T E RNI RIPRO GE TTATI E N U OVA PLA N CIA
A b ordo, autista e pass e g g e r o a n t e r i o r e d ispongono d i s e d i l i c o n for tevoli all’inter no di un abi-
tacolo ancora più spazioso. La p lan c i a , c o m p l e t a m e n t e rip roget tata, è un esempio di funzionalità ed ergonomia: chiara e ordinata, la str uttura sim m e t r i c a g a r a n t i sce la massima funzionalità dei comandi. Una fase essenziale n e l l o s v i l u p p o d e lla nuova plancia è stata l’accurata configurazione dei vani per lo stivaggio; perché per molti dei suoi utenti il Vito è allo stesso tempo ufficio e spazio da vivere.
La versatilità del nuovo Vito emerge con evidenza quando si parla di trazioni. Primo veicolo nella sua categoria, il nuovo Vito è disponibile a scelta con trazione posteriore, integrale, e adesso anche anteriore. La nuova trazione anteriore si inserisce nella gamma nel segno della leggerezza. A veicolo vuoto o con poco carico presenta, infatti, indubbi vantaggi, con un prezzo d’acquisto che dovrebbe essere piuttosto competitivo. La tradizionale trazione posteriore è, invece, la soluzione più adatta per gli impieghi con pesi elevati, carichi rimorchiabili cospicui e una dinamica di marcia par ticolarmente elevata. La trazione integrale è, infine, par ticolarmente indicata in condizioni stradali sfavorevoli o su strade non asfaltate. Grazie alla nuova struttura integrata della trazione integrale, l’altezza del Vito 4x4 corrisponde all’altezza dei modelli con trazione anteriore e posteriore.
DUE MOTORI E CINQUE POTENZE
Esercizio prevalentemente senza rimorchio ed elevato carico utile, a costi bassi: su questo profilo è tarato il nuovo Vito a trazione anteriore con motore montato trasversalmente. Il compatto 4 cilindri da 1,6 l di cilindrata è disponibile in due livelli di potenza: Vito 109 CDI da 65 kW (88 CV) e Vito 111 CDI da 84 kW (114 CV). Grandi esigenze in termini 35 Agosto - Settembre 2014
> N ov it à
DUE PASSI, TRE LUNGHEZZE, QUATTRO VERSIONI DI PESO Rispetto alle versioni precedenti tutte e tre le lunghezze del Vito sono creasciute di 140 mm, un aumento riconducibile sostanzialmente all’avancorpo allungato a vantaggio della protezione pedoni. Ne derivano lunghezze di 4.895 mm, 5.140 mm e 5.370 mm, mentre l’altezza massima, a seconda del modello, raggiunge i 1.910 mm. Tutte le versioni restano nettamente al di sotto dell’importante soglia dei due metri, che permette di accedere ai comuni garage, autosilo e impianti di lavaggio. Al centro della gamma si pongono le versioni da 2,8 t e 3,05 t di p.t.t., cui si aggiungono una versione con carico diminuito da 2,5 t e una con carico aumentato da 3,2 t. La nuova trazione anteriore unita al compatto motore diesel portano il peso a vuoto del Vito Furgone di lunghezza media con equipaggiamento di serie a soli 1.765 kg. Il Vito da 3,05 t di p.t.t. perviene così al carico utile record di 1.285 kg. Furgone: vano di carico identico, carico utile superiore Il vano di carico del Furgone corrisponde nelle sue dimensioni quasi invariate a quello del modello precedente. L’altezza interna è 1.408 mm, mentre la lunghezza di carico è 2.433 mm nel nuovo Vito Compact, 2.668 mm nel Vito Long, 2.908 mm nel Vito Extralong. Utile, nel Vito Furgone, è anche la possibilità di carico passante sotto i sedili anteriori, con un aumento della lunghezza di carico di altri 153 mm per tutta la larghezza. Il vano di carico è largo 1.685 mm; la distanza di 1.270 mm tra i passaruota consente di caricare senza problemi trasversalmente europallet in direzione di marcia. Le dimensioni del vano di carico del nuovo Vito restituiscono una capacità di carico di 5,5 m³ per il Vito Compact, 6,0m³ per il Vito Long e 6,6 m³ per il Vito Extralong. Grazie alla trazione anteriore appena introdotta e a un compatto motore diesel, il peso a vuoto del Vito Furgone ammonta a soli 1.765 kg per la versione di lunghezza intermedia con equipaggiamento di serie. Il Vito da 3,05 t di peso totale a terra raggiunge così il carico utile record di 1.285 kg.
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di prestazioni di marcia, peso totale a terra fino a 3,2t ed esercizio con rimorchio: per queste necessità il nuovo Vito a trazione posteriore con il 4 cilindri da 2,15 l di cilindrata è la scelta giusta. È disponibile in tre versioni di potenza: Vito 114 CDI, 100 kW (136 CV), Vito 116 CDI, 120 kW (163 CV) e Vito 119 BlueTEC, 140 kW (190 CV). Il Vito 119 BlueTEC è già conforme alla futura norma sui gas di scarico Euro 6. La trasmissione della forza motrice è affidata di serie a un cambio manuale. Il cambio automatico con conver titore 7G-TRONIC PLUS è disponibile a richiesta per il Vito 114 CDI e il Vito 116 CDI, di serie per il Vito 119 BlueTEC e per il Vito 4x4 a razione integrale. Si tratta di un automatico con conver titore a sette rappor ti, unico sul mercato mondiale per i veicoli commerciali. L’ elevata qualità dell’assetto è stata ulteriormente migliorata. A cominciare dallo sterzo con servoassistenza elettromeccanica e cinematica modificata, per finire con l’asse posteriore a bracci obliqui con molle elicoidali e nuova taratura di molle e ammor tizzatori. Vito Furgone e Mixto sono dimensionati per carichi elevati. Una par ticolarità sono le sospensioni meno rigide e una maggiore sensibilità degli ammor tizzatori.
LA SICUREZZA
Il nuovo Mercedes-Benz Vito, secondo la Casa, fissa nuovi parametri in termini di sicurezza. Precisione dello sterzo, freni a disco decisi su tutte le ruote (a seconda del modello, impianto frenante da 16” o 17”): e ADAPTIVE ESP di serie sottolineano lo standard di sicurezza della nuova generazione. Il nuovo Vito è l’unico veicolo commerciale della sua categoria, già dotato di serie di airbag e segnalazione cintura non allacciata lato guida e passeggero anteriore. L’equipaggiamento di serie del nuovo Vito include, fra l’altro, l’Attention Assist, un sistema di assistenza alla guida che sulla base di vari parametri effettua delle deduzioni sulle condizioni del guidatore. Unico nella sua categoria, il nuovo Vito è dotato di serie del sistema di assistenza in presenza di vento laterale, che compensa pressoché totalmente l’azione esercitata sul veicolo dalle raffiche di vento. Anche il monitoraggio della pressione degli pneumatici fa par te della dotazione di serie. Ulteriori sistemi di assistenza alla guida permettono di personalizzare l’equipaggiamento del nuovo Vito. Una novità
esclusiva per i veicoli commerciali è il Park Assist, e altrettanto esclusivo in questo segmento, il sistema di assistenza per la segnalazione della distanza. Durante i cambi di corsia, il Blind Spot Assist avvisa il guidatore dell’eventuale presenza di altri veicoli nel cosiddetto angolo cieco, e il sistema antisbandamento
EFFICIENZA IN TERMINI DI CONSUMI I progettisti hanno concepito il nuovo Vito nell’ottica della massima efficienza in termini di consumi: cambio asse posteriore ad attrito ridotto, sterzo elettromeccanico e gruppi secondari. Il consumo di gasolio NEDC rispetto alla versione precedente scende, in media, di circa il 20%. Ancora più parco nei consumi con pacchetto BlueEFFICIENCY, disponibile a richiesta per il nuovo Vito a trazione posteriore, l’omologazione come autovettura, e in abbinamento alla motorizzazione più potente. Il valore certificato di 5,7 litri/100 km per il Vito 116 CDI BlueEFFICIENCY con omologazione autocarro è senza pari in questa categoria di veicoli. Tutte le motorizzazioni del nuovo Vitobeneficiano, inoltre, di lunghi intervalli di manutenzione (massimo 40.000 km o due anni). 37 Agosto - Settembre 2014
> N ov it à
Continental ha presentato la nuova gamma di pneumatici con la quale stabilisce nuovi standard di riferimento nel trasporto merci. Ma non solo
E
di Cesare N. Venturoli fficienza, attenzione ai singoli costi, performance su strada, risparmio di carburante, rispetto per l’ambiente: la scelta di un pneumatico va fatta tenendo conto di tutti questi fattori. “I pneumatici, influenzando il 45% dei costi di gestione di una flotta, sono una scelta deter minante, in grado di deter minare il successo o il fallimento del business.Per questo Continental sviluppa il ventaglio d’offer ta più ampio per le aziende”. Così 38
FREESERVICES MAGAZINE
ha esordito Alessandro De Mar tino, amministratore delegato di Continental Italia, aprendo l’incontro con stampa e clienti, che Continental ha organizzato per fare il punto sulle sue ultime novità. Per anni – ha detto De mar tino - la tipologia di strade percorse ha deter minato e limitato la scelta degli pneumatici da utilizzare. Oggi, con i prodotti della “Generazione 3” è possibile restituire la giusta priorità al business senza condizionamenti tecnici.”
Dunque, la nuova gamma “Generazione 3, Conti EcoPlus”, con la quale Continental stabilisce nuovi standard di riferimento nel traspor to merci. Massima ottimizzazione della resistenza al rotolamento senza compromessi in termini di chilometraggio: questo è l’aspetto saliente di questi nuovi pneumatici, destinati a qualsiasi strada e percorso. Dopo il lancio di Conti EcoPlus HT3, per rimorchi, la famiglia si completa ora con l’introduzione di Conti EcoPlus HS3, per l’asse
sterzante, e di Conti EcoPlus HD3, per quello trattivo. Secondo i test di Continental, la diminuzione della resistenza al rotolamento, può ar rivare al 26% rispetto alla precedente generazione. Il nuovo pneumatico per asse ster zante, Conti EcoPlus HS3, con il suo innovativo battistrada, prova che è possibile migliorare contemporaneamente la resis t e n z a al rotolamento e l’aderenza su fondi bagnati. Le spalle chiuse danno a questo pneumatico la stabilità necessaria per ridur re le defor mazioni, mentre le micro lamelle sul battistrada assicurano ottima aderenza su fondi bagnati. Il design str utturale che consente una maggiore capacità di carico, si è reso necessario con l’entrata in vigore dei motori Euro6, più pesanti rispetto ai precedenti. Tutti gli pneumatici della linea Conti EcoPlus dispongono dell’Indicatore VAI (Visual Alignment Indicator), che rileva disallineamenti delle ruote dei veicoli.
HD3 PER ASSE TRATTIVO
Della nuova gamma EcoPlus fa par te anche il pneumatico per asse trattivo HD3. L’ampio disegno del battistrada con lamelle multiprofilo sostituisce il classico battistrada a tasselli, tipico dell’asse trattivo. Le microscanalature, che si estendono fino alla base del battistrada, assicurano una trazione superiore ottimizzan do l’impronta al suolo. Questo sviluppa minor energia di deformazione e p e r m e t t e u n a r i d u z i o n e d e i consumi di carburante. Per l’EcoPlus HD3, è stata utilizzata una nuova mescola, contribuendo al miglioramento del 16% della resistenza al rotolamento. Un altro pu n to di forza dell’ HD3 sta nelle sue spalle, mussate sui lati: lo speciale bordo smussato riduce l’ampiezza delle deformazioni nella zona del fianco e del tallone, migliorando la resistenza al rotolamento e, e allo stesso tempo, raffor za la str uttura laterale. Lo pneumatico HD3 è marchiato con il simbolo “3PMSF ”, con il fiocco di neve su 3 picchi di montagna, che forse diventerà il nuovo standard per gli pneumatici invernali.Il terzo membro della nuova famiglia EcoPlus è l’HT3 per rimorchi. Robusto, con str uttura delle spalle
chiusa e una mescola ottimizzata, por ta significativi miglioramenti in termini di resistenza al rotolamento e nelle fasi di manovra. Le barre triangolari a forma di piramide alla base delle scanalature del battistrada, danno stabilità e minimizzano la torsione della gomma. Le spalle chiuse concedono un’ampia area di contatto, una stabilità ottimale e riducono le distorsioni, soprattutto nelle manovre più impegnative. Come tutti gli pneumatici della Generazione 3 gli EcoPlus
possono essere riscolpiti e sono dotati di AirKeep, una tecnologia innovativa della carcassa, che mantiene fino a un 50% più a lungo la pressione.
NON SOLO PNEUMATICI Oltre alle novità di prodotto, durante l’incontro sono state ricordate le soluzioni di servizio per le aziende, come Conti360° Fleet Services, un’ampia gamma di servizi per le flotte, resi possibili da soluzioni personalizzate, da una rete internazionale e da un network dedicato o il ContiPressureCheck, un sistema di monitoraggio della pressione che tramuta le informazioni in un valore concreto. Quando la pressione diminuisce, lo pneumatico è soggetto a uno sforzo di rotolamento maggiore, a causa del surriscaldamento. Tramite un sensore posto all’interno dello pneumatico stesso e collegato in wireless al ricevitore centrale, ContiPressureCheck elabora dati, memorizza segnalazioni e le invia, in tempo reale, al display in cabina. Tramite i sistemi di gestione telematica del veicolo permette alle aziende di agire preventivamente per evitare possibili conseguenze negative. Anche l’autista può adottare misure correttive per impedire danni allo pneumatico. Ogni variazione è monitorata e segnalata sullo schermo, non soltanto per verificare che non vi siano perdite di pressione, ma soprattutto per assicurare che tutti gli pneumatici siano sempre riempiti con un’uniforme massa d’aria. Ciò si traduce direttamente in risparmio di carburante, aumento della vita utile del pneumatico, e non per ultimo, maggior sicurezza. 39 Agosto - Settembre 2014
> R eportage
Una bibbia per compagno
In Costarica, alla guida dei vecchi camion americani, non si rispettano i limiti, si guida più o meno come si vuole, certi dell’immancabile aiuto dal Cielo
di Fergus G. Flaherty, fotografie di Richard Kienberger
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osta Rica, piccola nazione sudamericana che si affaccia sul Mar dei Caraibi. Caldo terribile, umidità a mille e poco altro da raccontare. E gli italiani si sono accorti dell’esistenza di questo Paese di poco
più di 4 milioni e mezzo di abitanti quando un certo Bryan Ruiz semisconosciuto giocatore della nazionale di quel Paese, in un afoso pomeriggio di giugno, all’Arena Pernambuco di Recife in Brasile, ha infilato di testa la
palla nella rete di Gianluigi Buffon. Da quel momento in molti hanno appreso dell’esistenza del Costa Rica. Ma noi, in Costa Rica, ci eravamo già andati, ignari dell’importanza che, di li a pochi mesi, quel Paese avrebbe avuto per gli 41 Agosto - Settembre 2014
> R eportage
Il Paese centroamericano, anche a causa della rigogliosa vegetazione che lo ricopre, è soggetto a fitte e improvvise nebbie; lo avverte anche il cartello amanti dell’italica nazionale. E in Costa Rica la maggior par te dei circa 200mila camion circolanti, guidano con la bibbia sul sedile del passeggero. Si, perché nel cattolicissimo paese latinoamericano, tra camion vecchi, strade dissestate e assoluta mancanza di regole elementari di guida, è Dio, a volte, che si mette al volante del veicolo. Gli autisti che viaggiano con la bibbia sul sedile del secondo autista, non sono una rarità.
DIO MI GUIDA
“Dio mi guida!” Antonio, sessantadue anni, quasi lo urla, grato per
l’aiuto ricevuto, si sporge dal finestrino e alza le mani al cielo come un sacerdote. Per farsi scattare una foto, prima prende la bibbia, unta e sciupata a for za di letture, poi apre la pagina che ha studiato durante la sua ultima pausa. Per un europeo può sembrare un po’ strano, ma nell’America Centrale, la lettura della bibbia nella cabina è piuttosto nor male, così come sono nor mali le immagini di Gesù dipinte sul camion o le croci sulla griglia frontale. Anche se, qualche volta qualcuno non è d’accordo e allora è Che Guevara che campeggia sul muso dell’autocar ro.
INFLUENZA AMERICANA È una cosa da lungo risaputa che gli Stati Uniti ritengono il Centroamerica come una sorte di giardino di casa e qui un finto “american way of life” si manifesta molto, almeno nella vita pubblica. I nomi conosciti della grande distribuzione, come McDonald’s o Burger King sono presenti in tutta la zona e anche in Costarica. Naturalmente, anche il mercato dei veicoli, e di quelli pesanti in particolare, si presenta dominato dagli USA, fatto piuttosto sorprendente in quanto alcune centinaia di chilometri più a Sud, i camion americani svolgono soltanto un ruolo marginale. Freightliner è di gran lunga il marchio più presente 42 FREESERVICES MAGAZINE
Un po’di aiuto dal Cielo, in effetti, non fa male ad Antonio, viste anche condizioni del suo camion. E’ un vecchio Inter national a cabina
avanzata, ver niciato di un strano rosso -arancio. Cosa abbastanza comune da queste par ti, il veicolo ha tre assi e por ta in giro un tipico semirimorchio americano con un unico assale molto spostato verso la par te posteriore. In realtà questi rimorchi americani sono poco pratici se si guarda la topografia del Costa Rica. Il Paese è pieno di montagne, strade con pendenze difficili e cur ve strette. Poi, su molti ponti, che in modo “intelligente” sono stati costr uiti in piena cur va, mancano le limitazioni all’entrata e all’uscita; il raggio di ster zata delle combinazioni americane non lascia all’autista altra scelta che “fare il pelo” alle strettoie. Qualche volta devo no anche manovrare indietro per poter chiudere le cur ve.
VAYA CON DIOS Antonio 62 anni, una vita in cabina ha un compagno fisso: la Bibbia. Un vecchio libro unto e consunto dall’uso. Tutte le sere, quando si ferma da qualche parte per dormire prima di addormentarsi legge una pagina del Libro e la impara a memoria. Il traffico stradale in Costa Rica è n or malmente piuttosto sostenuto. Qualcuno ci ha detto con una cer ta dose di fierezza: “noi del Costarica abbiamo una grande pazienza, quasi nessuno si lamenta quando deve fare ore di fila dapper tutto”. Ma sulle strade è tutt’altra storia.
UNA GUIDA DISINVOLTA
Uno stile di guida piuttosto “disinvolto” si manifesta sempre quando si viaggia per il Paese. La maggior par te dei camionisti ignora, trattandole quasi con disprezzo, tutte le indicazioni di divieto, di sorpasso e, naturalmente, i limiti di velocità, soprattutto quando guidano veicoli agili e leggeri come, per esempio un
autotreno carico di blocchi di calcestruzzo. Sicurezza del carico? Altro concetto sconosciuto in Costa Rica: dopo tutto funziona tutto cosi bene anche senza sponde e cinghie! Lo spago che tiene unito un pallet di mattoni è sufficiente. Almeno il più delle volte, perché, qualche volta, il carico si sposta e, se tutto va bene, l’autista si ferma da qualche par te sul bordo della strada e rimette la sua merce in ordine. Però può anche succedere che gli altri sulla strada finiscano sotto il suo carico Ma è il cielo, probabilmente, che lo ha voluto; dunque, che nessuno si lamenti. Il giovane Andres ha fissato bene il suo carico. Altrimenti correrebbe facilmente il pericolo di diventare lui
una delle molte vittime della strada: ha caricato sul semirimorchio tre tronchi d’albero lunghi e tre cor ti - il peso, molto approssimativo, è di 35 tonnellate e quindi supera di parecchio il peso limite di 40 tonnellate complessive consentito dalla legge. La parete posteriore della sua cabina Freightliner è, nonostante le cinghie di contenimento, piuttosto piegata, il danno sembra fresco. “Ho preso una curva troppo stretta - ride - e il carico ha ammaccato la cabina; ma non sembra essere un problema per Andres, detto Boby.
UN CHILOMETRO AL LITRO Lo incontriamo pochi chilometri fuori San Jose, dove ha fatto una
BOBY E IL SUO FREIGHTLINER Boby, al secolo Andrei, trasporta enormi tronchi sul semirimorchio, agganciato a un vecchio Freifhtliner, che appartengono alla piccola azienda di famiglia. Ci mostra il retrocabina fortemente ammaccato: un tronco ha cercato di “entrare”. 43 Agosto - Settembre 2014
> R eportage
Un camion carico di ananas si arrampica su per una delle tante strade montuose del Costarica: molte non sono asfaltate e spesso costeggiano i dirupi
Il carico di mattoni è fissato con un semplice spago: se si muove l’autista si ferma e lo sistema. Se poi il carico va a finire su una vettura che segue…pazienza, è la volontà del Cielo pa usa alla fine di un tratto di strada con salite e discese piuttosto impegnative: “faccio riposare un po’il vecchio” dice indicando il Freightliner. E intanto prova a fare due con ti per capire quanto carburante ha consumato e, di conseguen44
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za, quando guadagnerà con quel carico. Le sue stime parlano di u n chilometro al litro. In Costarica non soltanto i veicoli e i rimorchi ar rivano dagli Stati Uniti (oppure dal Canada), ma anche il sistema dei traspor ti è improntato in un
modo simile. Esistono pochissime “grandi aziende”, per la maggior parte si tratta di padroncini monoveicolari che svolgono un lavoro quasi esclusivamente da trazionista: posseggono solo il trattore o la motrice e agganciano rimorchi o semirimorchi
che poi lasciano al punto di destinazione. In media un viaggio viene pagato circa 500 Colones (equivalente a un dollaro americano) per ogni chilometro: una cifra che, in questo momento vale esattamente un litro di gasolio. A causa delle pessime infrastrutture non è possibile fare più
di 400 chilometri al giorno. Ma siccome il Costa Rica è un vero paradiso per i camionisti – in che altro modo si dovrebbe chiamare un Paese senza limitazioni di guida – i ragazzi viaggiano, a seconda delle tratte, non meno di dodici ore. Alcuni però ci riescono grazie all’aiuto del Cielo.
IL COSTARICA
“Cedere il passo” dice il cartello stradale; certo se si incontrano due bei trattori con tanto di semirimorchio…le condizioni delle infrastrutture in Costarica sono davvero pessime
Il Costarica è uno dei pochi Paesi che riesce a cavarsela senza un esercito. Un qualche saggio presidente decise, molto tempo fa, di investire il denaro in scuole ed educazione invece di spenderlo per armi da fuoco e soldati. Cosa che ha funzionato, fino a oggi, abbastanza bene. Persino la onnipresente polizia (“fuerza publica”) non ha una struttura paramilitare. Il Paese centroamericano deve riuscire a vivere con due vicini, Panama a Sud e Nicaragua a Nord ed è bagnato da due mari. Con la costa pacifica leggermente più lunga di quella atlantica o caraibica.Per l’economia del piccolo stato, che con i suoi 51.100 km è per un quarto più grande della Svizzera o dell’Olanda, sono importanti soprattutto i prodotti agricoli e il turismo. Il partner commerciale principale è naturalmente rappresentato dagli Stati Uniti, ma le banane e gli ananas del Costarica sono conosciuti praticamente in tutto il mondo. Il suo caffè, poi, è sicuramente contenuto in molte miscele, ma soltanto in NordEuropa un marchio che si chiama come la repubblica è riuscito a diventare un leader nel settore: un caffè di nome Costarica è la bibita preferita dei Finlandesi, quando non si fanno una “birretta”. 45 Agosto - Settembre 2014
> C lassic
I PRIMI 120 A Mercedes-Benz festeggia l’anniversario dalla prima parte gara automobilistica. Una storia di successi, fatta non solo
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di Cesare N. Venturoli l 22 luglio del 1824, si corse quella che è considerata la p r i m a g a ra automobilistica ufficiale della storia. Si corse da parigi a Rouen, circa 50 chilometri: vinse una De Dion, ma una Daimler con motore Peigeot ar rivò seconda e due Daimler con motore Panhard si piazzarono terza e quar ta. Da allora sono passati 120 anni e da quelle pionieristiche vetture sono poi ar rivate le Frecce d’Argento e le loro leggendarie vittorie in tutto il mondo. La straordinaria continuità nell’eccellenza spor tiva di Mercedes Benz è stata festeggiata al recente Festival of Speed, di Goodwood, in Inghilter ra, dove
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la casa di Stoccarda ha por tato alcune di quelle indimenticabili vetture.I momenti magici che hanno costellato i 120 anni di storia del marchio Mercedes-Benz nel Motorspor t sono, in primo luogo, tutte quelle vittorie entusiasmanti che hann o reso leggenda le auto da competizione del marchio di Stoccarda ed i loro piloti: la triplice vittoria dell’auto da corsa Merce des Grand Prix di 100 anni fa, a l Gran Premio di Francia del 1914. La nascita delle Frecce d’Argento nel 1934. L’unica corsa della Mercedes-Benz W 165 di 75 anni fa, che destò meraviglie a livello inter nazionale: al Grand
Prix di Tripoli la Freccia d’Argento ottenne una sorprendente duplice vittoria. Due volte campione del mondo e tempo record alla Mille Miglia negli anni del dopoguerra. Infine il trionfo della SauberMercedes C 9 di 25 anni fa, alla 24 Ore di Le Mans, nel 1989, che fu solo il preludio del ritor no di Mercedes-Benz alle gare in circuito. Sulle vetture con la Stella si so n o alter nati piloti entrati or mai nella leggenda, da Kling a Fangio, da Tar uffi a Moss, da von Braushtitsch a caracciola, per ar rivare, ai gior ni nostri a Shumacher e Hamilton. Ma forse nessuna di queste leggende, come forse nessuna vettura, per
quanto ben progettata, avrebbe mai potuto diventare una stella senza la vera spina dorsale delle corse, i “racing tr ucks”, le bisarche, i camion destinati a traspor tare le “frecce” sui circuiti di tutta Europa.
L’LO 2750 PER LA W25
ANNI
Nel 2009, per festeggiare i 75 anni, dall’esordio della W25, la prima vera Stella d’Argento, il Mercedes Benz Classic Center ha ripor tato alla luce il LO 2750, per molti anni la bisarca, l’officina mobile, il fedele comp a g n o d e l l e Fr e c c e A r g e n t o e d i tutta la squadra. Spesso questo “racing tr uck” accompagnava le Fr e c c e a n c h e n e l l e c e r i m o n i e impor tanti, dopo le grandi vittorie, traspor tandole con i teloni abbassati, tra la folla festante. Pur troppo, i camion che hanno ser vito nel mondo delle corse la Casa tedesca, compresi i modelli delle Serie LO 2000, 2500 e 3750, negli anni sono andati perduti. La Casa della Stella, in soli sei mesi ha ricostr uito questo gioiello “alla vecchia maniera”, basandosi appunto sul’LO
2750, costr uito nel 1936, con un motore da 70 cavalli a benzina e una cilindrata poco al di sotto dei 5 litri. Il risultato è eccezionale, il nuovo LO sembra davvero uscito dagli anni ‘30, come se fosse rimasto congelato nel tempo. D’altra par te Mercedes non è nuova a queste opera-
cipazione a una di vetture
1936, le W25 di Caracciola e von Brauchitsh con la loro bisarca lo 2750 al Nurburgring per le prove del Gran Premio di Germania
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> C lassic
zioni. Qualche anno fa fu rifatto completamente il famosissimo Po r t e n t o B l u ( v e d i F r e e S e r v i ces Magazine di giugno 2014), il transpor ter che rimase in servizio nel mondo delle corse per soli due anni, ma quelli d e c i s i v i , i n c u i Fa n g i o v i n s e i l mondiale del ‘54 e del ’55.
IL MITICO PORTENTO BLU
I l Po r t e n t o B l u f u l a r e a l i z z a zione di un audace progetto d i A l f r e s N e u b a u e r, a l l ’ e p o c a direttore spor tivo della squadra corse Mercedes, che già nel 1924 aveva ideato e fatto costruire qualcosa di simile per traspor tare le vetture da c o r s a s u i c i r c u i t i . I l Po r t e n t o Blu montava il motore 300 SL della famosa “ali di gabbiano”, e riusciva a raggiungere i 170 chilometri l’ora, prestazioni che pochi altri veicoli del genere garantivano. Quando Mercedes nel ‘57 si ritirò dalle competizioni, la stessa sor te toccò al Po r t e n t o , c h e n e l 1 9 6 7 v e n n e rottamato. Ricostruirlo richiese ben 7 anni e seimila ore di duro lavoro, visto che non esistevano più progetti, disegni e specifiche tecniche, solo qualche foto e il ricordo di chi lavorava
Nel 2009 il Mercedes-Benz Classic Center ha riportato alla luce il LO 2750, per molti anni la bisarca, l’officina mobile, il fedele compagno delle Frecce Argento e di tutta la squadra. La Casa della Stella, in soli sei mesi lo ha ricostruito “alla vecchia maniera”, basandosi sull’LO 2750, costruito nel 1936, con un motore da 70 cavalli a benzina e una cilindrata poco al di sotto dei 5 litri. 48
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Il Portento Blu, il veicolo rivoluzionario e davvero Montava il motore della Mercedes Sl “Ali di gab
Alfred Neubauer, pilota e poi per lunghissimi anni direttore sportivo di Mercedes, ebbe l’idea di costruire un “transporter” per le due litri, otto cilindri da corsa, in occasione del Gran Premio d’Italia del 1924. Fece trasformare una vettura Mercedes Tipo 24/100/140 per quello che oggi è condiderato uno dei primissimi, forse il primo, veicolo realizzato come transporter di una vettura da corsa nel repar to corse. Grazie, però, a una ricerca intensa, tra gli ex fornitori e gli ex collaboratori, comparvero altre foto, qualche specifica tecnica, alcuni disegni, fino a far risorgere il Po r t e n t o B l u d a l l e s a b b i e d e l tempo. Ma oltre ai due veicoli restaurati, vogliamo ricordare le decine di camion che, negli anni, hanno accompagnato le vetture della Stella sui circuiti di tutto il mondo. E noi vor remmo si festeggiare si l’anniversario, ma vor remmo farlo non attraverso le gloriose Stelle d’Argento, ma attraverso i più umili, ma non per questo meno impor tanti “transpor ter ” di 120 anni di corse.
1956, dopo la vittoria nel Gran Premio d’Inghilterra foto ricordo per piloti e staff; si riconoscono Juan Manuel Fangio, Piero Taruffi, Sterling Moss e Karl Klig. L’ultimo a destra è Alfred Neubauer, pilota Mercedes negli Anni venti e poi grande direttore sportivo; fu lui a ideare e gestire tutta la logistica e i transporter della Stella, fino agli Anni Cinquanta
audace che serviva per il trasporto veloce delle vetture dall’officina ai circuiti europei. biano” e fu voluta e ideata da Alfred Neubauer 49 Agosto - Settembre 2014
> C u r io s it à
LA PIÙ GRAN DEL MONDO
Con i suoi 18mila camion, di cui la metà Volvo, l’americana Swift Trasportation, è la maggiore azienda di trasporti del pianeta. 18 mila autisti e 3,2 miliardi di dollari di fatturato 50
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l Volvo VN 670 di Alber t si districa nel traffico pomeridiano di Phoenix. Jim lavora per la Swift Transpor tation azienda leader, con sede a Phoenix in Arizona. Dopo aver girato per sei mesi in lungo e in largo per gli Usa, ora gli tocca il turno di “riposo”. Il suo compito è quello di guidare gli autocarri incidentati, fino a una delle officine Swift, situata in un carcere, alle por te di Phoenix: 120 detenuti riparano i camion in cambio di una paga, di una formazione e del sogno di una vita migliore in futuro. La Swift Transpor tation è stata fondata nel 1966 da un uomo che disponeva di un unico autocarro, oggi è,
probabilmente, la maggiore azienda di traspor ti del mondo, con un fatturato che si aggira intorno ai 3,5 miliardi di dollari e una flotta di oltre 18mila veicoli, di cui quasi 10mila sono Volvo. Ogni giorno, qualcuno degli oltre 18mila autisti della ditta ( tra dipendenti e padroncini), traspor ta beni di consumo, frigoriferi, bevande, materiali edili, prodotti di car toleria, alimentari a temperatura controllata e molto altro sulle strade di tutto il Nord America, Canada e Messico compresi. “È grazie al nostro fondatore, Jerry Moyes, che siamo arrivati fin qui”, dice Rober t W. Cunningham, direttore del Gruppo. Ci racconta le pietre miliari nella sto-
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Jim Joerger uno dei veterani tra i 18mila autisti della Swift ria della Swift, la quotazione in borsa nel 1990,il boom dei consumi che ha fatto schizzare gli introiti, la prima società acquisita sulla costa orientale, nel 1988, e l’ultima, la messicana Trans Mex, nel 2004, poi la crisi che ha costretto l’azienda a un ridimensionamento, alla chiusura di qualche sede secondaria e, pur troppo a qualche licenziamento. “Metà della nostra crescita è avvenuta a livello di organico, il resto ha avuto luogo attraverso acquisizioni da quando, nel 1988, è stata presa la decisione strategica di espanderci - dice ancora Cunningham - ma continuare a espandersi come in passato diventa difficile.”
LA SWIFT TRANSPORTATION La maggiore azienda di autotrasporti quotata in borsa del mondo. La sede principale si trova a Phoenix, Arizona, con attività negli USA, Canada e Messico. Dispone di 35 terminal e magazzini di stoccaggio regionali diffusi in tutti gli Stati Uniti, Canada e Messico da cui vengono gestiti tutti i trasporti. La flotta è composta da 17mila trattori (circa 13mila di proprietà e 4mila di padroncini esterni), 48.600 semirimorchi 4.500 containers intermodali Più della metà degli autocarri ha il marchio Volvo, cosa che rende Swift il maggiore cliente Volvo del mondo. 22mila dipendenti, di cui circa 18mila autisti. Nel 2005, anno record, l’azienda ha registrato un fatturato di 3,2 miliardi di dollari. Swift trasporta soprattutto merci per il commercio al dettaglio, ma anche materiale per costruzioni, cartoleria, bevande, elettrodomestici e alimentari in regime di temperatura controllata.
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I camion della Sift trasportano beni di consumo, frigoriferi, bevande, materiali edili, prodotti di cartoleria, alimentari a temperatura controllata e molto altro sulle strade di tutto il Nord America, Canada e Messico compresi
IL PROBLEMA AUTISTI
Oltre alla grande crisi economica che ha colpito un po’tutti, sia Swift che l’intero mondo dei trasporti americano soffrono da tempo di penuria di autisti di qualità, un vero problema per chi vuole espandersi, e il leader del mercato, non fa eccezione. “Questa – dice ancora - è ora la nostra principale sfida; la causa del problema sta nella geografia americana. Visto che il Paese è così grande, gli autisti devono restare sulla strada per periodi molto più lunghi dei colleghi in altre parti del mondo. Ciò fa sì che molti, come Jim Joerger, abbiano difficoltà a condurre una vita privata. E, nonostante la crisi non è così è difficile trovare nuovi datori di lavoro a livello locale, per quegli autisti che, anche guadagnando meno, vogliono tornare a casa tutti i giorni.” Questa situazione crea una concorrenza spietata tra le aziende di trasporto per accaparrarsi la manodopera. Ecco perché uno degli impegni principali della Swift è quello di occuparsi degli autisti, anche con forti investimenti in tecnologia e formazione, per rendere migliori la vita e il lavoro. Ecco allora la creazione della Swift Academy e dei programmi per i veterani dell’Esercito. Dal 2003, Swift Transportation, ha stretto un accordo con Volvo e, nel 2007, quando acquistò 6mila veicoli, ne è diventata il maggiore cliente nel mondo. “I nostri camion – dice ancora Cunningham - rivestono una notevole importanza quando si tratta di attirare autisti. Devono essere belli, comodi e della massima qualità, perché sono la loro seconda casa..” 52
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Da una decina d’anni Swift è diventato il miglior cliente del mondo di Volvo Trucks; metà della flotta porta il marchio della casa svedese
SWIFT VETERANS PROGRAM Da un paio d’anni Swift ha ideato e messo in atto, in collaborazione con il Governo Americano, un programma di riqualioificazione professionale per I tanti veterani delle forze Armate USA. Ogni anno sono state messe a disposizione mille borse di studio per frequentare la Swift Academy, una vera e propria accademia interna, nella quale l’Azienda forma il suo personale: autisti, addetti alla logistica, amministrativi ma anche dirigenti.
> B ac h e c a La stagione dei truck show è in corso! Ecco i prossimi appuntamenti
23° Raduno Coast to Coast Truck Team, Giussano (MI), 29, 30, 31 agosto
7° Truck Raduno Spirano, Spirano (BG), 5, 6 e 7 settembre
B&B 2014, Camion Raduno Belli&Budelli, Grisignano di Zocco (VC), 13 e 14 settembre
RED ENIGMA, LA NOTTE ROSSA, 13 SETTEMBRE Dopo aver parecchio “svecchiato” l’evento raduno con i suoi International Truck Day Show, il presidente Mirko Zapparoli quest’anno introduce un nuovo “format”, un’altra idea molto innovativa che, ancora una volta, darà una bella scossa al mondo delle manifestazioni camionistiche. L’evento nasce in collaborazione con il Ferrari Club di Mantova e ospiterà 30 Ferrari, 35 camion rigorosamente rossi e una selezione di camion “non rossi” nell’area Prestige Trucks. Mentre scriviamo non è ancora stata scelta la location, tra Mantova e Cremona, forse un castello all’interno di un parco storico, sono in corso i sopralluoghi e le misurazioni: non è certo un contesto usuale per un raduno, ma anche questo fa parte della novità. Lo spazio sarà, quindi molto suggestivo e abbastanza ristretto, si potrà partecipare solo su invito e con un pass. Un solo giorno, sabato 13 settembre, e non solo motori, in serata verrà disputata la finale del concorso di bellezza “Fotomodella italiana 2014”. Il logo dell’evento è il guerriero Red Enigma “il significato delle nostre iniziative è sempre lo stesso – ci ha spiegato Mirko Zapparoli – in un periodo storico di grandi difficoltà come quello che stiamo vivendo, bisogna tenere duro e andare avanti, noi andiamo sempre avanti e per questo il guerriero è il nostro simbolo”. Le anticipazioni sono tutte qui, per scoprire di più bisogna tenere d’occhio la pagina Facebook dell’International Truck Day Show.
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> R ad u n i
RADUNI“HOME MADE” Prima dei moderni Truck Show c’erano i raduni “fatti in casa” che continuano a raccogliere successi e a movimentare l’estate dei camionisti italiani
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di Anna Francesca Mannai l panorama degli eventi camionistici, ormai, si divide in due categorie, da una parte i grandi raduni, che ormai chiamiamo i “truck show”, con alle spalle grandi organizzazioni e grandi sponsor, dall’altra i raduni tradizionali, organizzati come si faceva una volta, quasi “in casa”.
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IL RADUNO DI SERIATE
Nato dall’idea e dall’entusiasmo di Michela e Cristian Ciri, il Truck Raduno XXsecolo di Seriate cresce ogni anno, tanto che, ormai alla settima edizione, è entrato di diritto nell’albo degli eventi camionistici di mag-
giore successo. Qualcuno potrebbe dire che la cittadina bergamasca gode di una posizione privilegiata, qualcun altro ha detto che anche l’abbinamento con la festa della bir ra di Seriate ha il suo peso nell’economia generale dell’affluen-
Niente premiazioni Truck Raduno XXsecolo “per noi i camion sono tutti belli, impossibile sceglierne uno”
za di pubblico. La verità, a nostro avviso, è che la zona è “strategica” e quindi popolata d i moltissimi eventi che coinvolgono i camion, ma non tutti riscontrano la stessa popolarità. Sicuramente la festa della bir ra attira spettatori, ma, alla fine, va detto che a Seriate c’erano veramente moltissimi camion, 150 tondi tondi. Un mix per fetto di ser vizi, intrattenimento, goliardia, professionalità e impegno sociale, tutto il ricavato della “cassetta of f e r te” più l’ammontare residuo degli sponsor, come ogni anno, è stato devoluto in beneficenza.
Anche quest’anno, il raduno di Malo, alla sua quarta edizione, si è confermato un successo, cosa non facile quando si tratta di ben tre giorni di manifestazione
RADUNO DI MALO
Un week end passato tra amici, insieme alla famiglia, ma anche un esempio prezioso di quanto sia grande il cuore dei camionisti italiani. Anche quest’anno, il raduno di Malo, alla sua quar ta edizione, si è confermato un successo, cosa non facile quando si tratta di ben tre giorni di manifestazione. Anche in questo caso il merito va all’energia e all’impegno di una coppia infaticabile di organizzatori, Debora e Tonino Masella. I sorrisi, poi, non sono cer to mancati, Debora ha ringraziato prima di tutto
“i camionisti” e l’associazione Onlus “Energia e Sorrisi” di Altavilla Vicentina, la manifestazione, infatti, si è caratterizzata per l’impegno sociale, dimostrando per l’ennesima volta, quanto i camionisti siano generosi. Poi, l’organizzatrice ci ha raccontato: “è stato un raduno all’insegna dell’amicizia, circa cinquanta i mezzi presenti, provenienti da tutta Italia e dall’estero”. Adrien Ur zi, ad esempio, è par tito da Charleroi, in Belgio, “Ho conosciuto gli organizzatori tramite facebook – ha commentato – per me 55 Agosto - Settembre 2014
sono come dei fratelli. Ho percorso 1.200 per esserci”. Tre i g i o r n i d i f e s ta che si sono susseguiti velocemente tra giochi, gare di tiro alla fune, caccie al tesoro, “cocomerate” e concorsi goliardici come “Mister panza bagnata”.
RADUNO FRIGENTI
Dopo il Mediterranean Truck di Eboli, Free Services ha partecipato a un altro raduno del Sud, questa volta a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, il Week End Truck organizzato dall’autocarrozzeria Frigenti. Una cinquantina i camion presenti, nonostante il brutto tempo del sabato, il clima era quello di un incontro tra grandi amici, quasi una famiglia, tanto che i ringraziamenti accorati dei par tecipanti sono proseguiti ancora su Facebook nei giorni successivi. Il raduno Frigenti è stato anche un evento impor tante per il territorio, che ha generato un indotto tra le attività commerciali locali, “abbiamo riempito due alberghi e fatto lavorare bar e ristoranti della zona” ha commentato Rosario Frigenti a margine di qualche polemica sollevata da alcuni residenti. Nel programma il campionato auto tuning One Bass e tanta goliardia, tra i presenti, lo Scania musone di Luca Rimorchio e la Sirenetta di Antonella Gallo.
IMPEGNO E ORGANIZZAZIONE
Nonostante il brutto tempo del sabato, il clima del Raduno Frigenti era quello di un incontro tra grandi amici, quasi una famiglia, tanto che i ringraziamenti accorati dei partecipanti sono proseguiti ancora su Facebook nei giorni successivi 56
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Insomma, il segreto di un raduno “fatto in casa”, come quelli che si facevano una volta è, prima di tutto, l’impegno: “l’organizzazione è sempre dura… tanto lavoro per due persone sole, ma ne vale la pena ogni volta – ha raccontato Michela subito dopo la chiusura di Seriate, aggiungendo, però – siamo pronti a ripar tire per l’8° raduno, ma magari, aspettiamo un pochino, perché siamo parecchio stanchi, direi sfiniti dalle tante, troppe emozioni che hanno riempito questi due gior ni di festa”. In definitiva, una vera e propria ricetta non c’è, l’ingrediente principale del successo del Raduno di Seriate, del Raduno di Malo o del Raduno Frigenti, sono proprio loro, gli organizzatori, in grado di creare, anno dopo anno, un c l i m a a c c o g l i e n t e , f e s t o s o e solare, per tutti i camionisti pres e n t i e p e r g l i s p o n s o r.
> R ad u n i
EUROPEAN TRUCK FESTIV AL Ecco il primo raduno italiano dedicato per intero agli appassionati
della customizzazione dei camion, con una dichiarata vocazione europea. Sabato 27 e domenica 28 settembre
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hiamati all’appello i camionisti di tutta Europa, a partire dagli italiani, ma l’ European Truck Festival si rivolge a tutti gli appassionati, agli addetti del settore e non solo. L’appuntamento è per sabato 27 e domenica 28 settembre 2014 e, non a caso, è stata scelta come location l’area di servizio più grande d’Europa, l’Autoparco Brescia Est, una struttura “a misura di camion”, pensata per ospitare i camionisti. Sui 173mila mq dell’Autoparco, l’area dedicata all’Evento sarà di 35mila mq, con 170 posti camion e un
vasto spazio espositivo per ospitare Truck Tuning Expo (esposizione veicoli decorati provenienti da tutta Europa), Truck Show (eventi di intrattenimento che ruoteranno sempre intorno ai mezzi) e Show Room (esposizione dei migliori brand di settore nazionali e internazionali).
EROI SU STRADA
L’European Truck Festival è parte di un nuovo concetto di evento di settore, più vicino all’idea di Expò, che, oltre al tradizionale raduno, vuole valoriz-
LE ISCRIZIONI SONO APERTE
Il programma del Truck Show (eventi di intrattenimento che ruoteranno sempre intorno ai camion) è ancora in fase di definizione, ma le iscrizioni al Truck Tuning Expo (esposizione veicoli decorati provenienti da tutta Europa) sono già partite, per partecipare basta collegarsi al sito www.europeantruckfestival.it e entrare nell’area “Iscrivi il tuo camion”. Tra i primi iscritti la scuderia Perrotti e il nuovo Blu Shark di Juru Furru, sarà possibile anche vedere dal vivo l’allestimento dell’Actros “Brutale 630”, lanciato da Mercedes-Benz a Misano.
zare e mostrare a un pubblico il più ampio possibile l’affascinante mondo dei camion e del truck tuning, con un respiro internazionale. “Il claim della manifestazione, “Eroi su strada” - ha spiegato l’organizzatore, Rino Ventura Acito – riassume la filosofia del settore, dove l’autista non è solo un addetto, ma un Uomo, il viaggio non è solo un trasferimento di merce, ma un’avventura, la guida non è solo un lavoro, ma un vero e proprio stile di vita”. L’evento è promosso da Autoparco Brescia Est e Acitoinox, azienda italiana leader nella lavorazione dell’acciaio inox per impieghi industriali declinati in vari settori, fino al core business della produzione di accessori per camion. Tra i Media Partner, Free Services Magazine, main sponsor, Tristar Accessories e Datacol. Tristan Accessories, lo shop dell’Autoparco Brescia Est, specializzato nell’aftermarket e accessori camion, auto e moto. Datacol, azienda leader nei settori Truck, Automotive, Oleodinamica, Costruzioni, Legno, Metallo e Impianti commercializza sistemi per il fissaggio e il montaggio, minuteria metallica e plastica, utensileria a mano, elettrica e pneumatica, attrezzature oleodinamiche, prodotti chimici, abbigliamento e attrezzatura antinfortunistica, sistemi di immagazzinamento e allestimenti per officine. 57 Agosto - Settembre 2014
> T ru c k r a c in g
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opo il week end del Nürburgring, ovvero dopo la quinta tappa del Tr uckracing 2014, i primi tre della classifica, Albacete, Kiss e Hahn, che con tutta probabilità si giocheranno la vittoria finale, si combattono nello spazio di un fazzoletto di 11 punti. Tra loro decisamente una bella battaglia che contribuisce a rendere più avvincente un campionato che, pur troppo, e a meno di clamoro-
si (quanto imprevedibili) sviluppi resterà una questione “privata” tra loro tre. Ancora più privata se prendiamo in considerazione i veicoli. Sono anni, or mai, nonostante la fugace quanto impegnativa par tecipazione di Renault Tr uck che il campionato si è ridotto a una questione di famiglia di casa MAN. Si tratta di scuderie private, è vero, ma dietro alle quali (anche se quest’anno in misura minore) c’è l’ombra della Casa madre. Su tre squadre in testa, la Cepsa Tr uck Team di Albacete, la Castrol Team Hahn Racing, di Jochen Hahn e la GFS Oxxo Energy Team di Norber t Kiss, solo quest’ultima è nuova alle alte vette della classifica cosi come lo è il giovane ungherese Norber t Kiss. Tutti gli altri piloti e le altre squadre non riescono ad andare oltre e il r uolo di più o meno pericolosi comprimari in grado, semmai, di aggiudicarsi Gara 2 e 4, quelle nelle quali i primi otto della gara precedente par tono a posizioni inver tite, gare che danno diritto a un punteggio dimezzato. Cer to, una situazione “agonistica” del genere, nonostante lo spet-
tacolo non manchi mai, rende il campionato assai meno avvincente ma soprattutto meno affascinante per il grande pubblico. Un pubblico, peraltro, almeno in Italia, che non ha nessun modo per seguire le vicende del “circus” dei camion da corsa, visto che, tranne qualche ar ticolo sulle riviste che parlano di camion o di traspor to, di notizie non ne escono.
NESSUNA VISIBILITÀ
All’estero, naturalmente è assai diverso, in par ticolare in Ger mania, Francia, ma anche nel Regno Unito e nell’Europa dell’Est dove il Tr uckrace è un evento a tutti gli effetti, sia da un punto di vista del mero interesse “motoristico” sia da quello della “passione camion” sia da quello meramente commerciale. Naturalmente è il classico cane che si morde la coda: in Italia gior nali e televisioni non ne parlano quindi il Campionato “non esiste”. Quando a maggio, a Misano, si è avuto il primo appuntamento della stagione, non siamo stati in grado di leggere un ar ticolo ma neanche una notizia, sui gior nali che non fossero prettamente di settore. Pur troppo un tempo, tra la fine degli ANNi ’90 e l’inizio dei 2000) quando il campionato coinvolgeva diverse grandi Case, quando anche DAF schierava 59 Agosto - Settembre 2014
> T ru c k r a c in g
due veicoli e Mercedes addirittura cinque (con un pilota italiano), la comunicazione e l’infor mazione era spinta dalle abili e agguer rite str utture di comunicazione delle stesse Case e qualcosa di più i otteneva.
ARIA NUOVA IN PISTA
CLASSIFICA GENERALE PILOTI
60
N.
#nr PILOTA
NAZ
TEAM/ CAMION
PUNTI
1
#2 Antonio Albacete
ESP
Cepsa Truck Sport Lutz Bernau | MAN
220
2
#4 Norbert Kiss
HUN
OXXO Energy Truck Race |MAN
217
3
#1 Jochen Hahn
GER
Castrol Team Hahn Racing | MAN
209
4
#55 Adam Lacko
CZE
Buggyra Int Racing System |Freightliner
163
4
#7 Markus Boesiger
SUI
Truck Sport Lutz Bernau | MAN
144
6
#33 David Vrsecky
CZE
Buggyra Int Racing System | Freightliner
136
7
#77 René Reinert
GER
Team Reinert Adventure | MAN
81
8
#10 Benedek Major
HUN
OXXO Energy Truck Race | MAN
49
9
#44 Steffi Halm
GER
Lion Truck Racing | MAN
38
10
#21 Frankie Vojtisek
CZE
Frankie Truck Racing Team | MAN
28
11
#27 Gerd Koerber
GER
Iveco
26
12
#11 Anthony Janiec
FRA
truckdrive – JRT | MAN
16
12
#23 José Teodosio
POR
VTR-SM/Europart Racing | Renault-Trucks
16
14
#18 Jeremy Robineau
FRA
MAN
6
15
#20 Javier Mariezcurrena
ESP
Lion Truck Racing | MAN
5
16
#28 Markus Altenstrasser
AUT
Schwaben Truck | IVECO
3
17
#20 Jean Pierre Blaise
BEL
Lion Truck Racing | MAN
0
18
#26 Pedro Garcia
ESP
Iveco
0
19
#26 Pedro Garcia
ESP
Iveco
20
#15 Erwin Kleinnagelvoort
NED
Scania
0
21
#24 André Kursim
GER
Tankpool24 Racing |Mercedes-Benz
0
22
16 Ellen Lohr
GER
truckdrive - JRT | MAN
0
23
#20 Javier Mariezcurrena
ESP
Lion Truck Racing | MAN
0
24
#19 Dominique Orsini
FRA
Tankpool24 Racing | Mercedes-Benz
0
25
#19 Florian Orsini
FRA
Tankpool24 Racing | Mercedes-Benz
0
26
#14 José Rodrigues
POR
VTR-SM/Europart Racing Renault-Trucks
0
FREESERVICES MAGAZINE
E veniamo alle ultime vicende agonistiche vere e proprie. Come già abbiamo avuto modo di dire la prima par te della stagione ha mostrato (finalmente) qualche sorpresa. Una sorpresa di nome Norber t Kiss, ventinovenne ungherese alla sua terza stagione nel tr uckracing, dopo alcune stagioni con ottimi piazzamenti in varie categorie automobilistiche. I due piloti più accreditati, più famosi e più vincenti, Hahn e Albacete, sono stati relegati alle sue spalle dal primo appuntamento, a Misano, sino a al Nurburgring, cioè sino alla quinta tappa , dove il solo spagnolo lo ha raggiunto e superato di soli tre punti, mentre Hahn naviga in terza piazza con un ritardo di undici punti sul leader. È vero che il tedesco è stato vittima di una serie di piccoli grandi inconvenienti che ne hanno condizionato il rendimento, ma è anche vero che stavolta ma è anche vero, secondo noi, che quest’anno finalmente sembra arrivata un po’ di aria nuova. E dietro il terzetto di
testa? Ha decisamente deluso l’ormai anziano svizzero Markus Bosiger (57 anni) che dopo due stagioni con Renault Tr ucks ha preso il posto di Markus Oestrich sul MAN della Tr uck Spor t Lutz Ber nau: un veicolo giudicato tra i migliori ma con il quale non è riuscito ad andare oltre il quinto posto in classifica generale. Chi, invece sta facendo un buon campionato, nonostante i limiti del suo musone Freightliner, l’altro ex pilota Renault, Adam Lacko,
che si è attestato al quar to posto della graduatoria. Nella lista dei “comprimari” vanno senz’altro ricordati Benedict Major, diciottenne ungherese, seconda guida di Kiss e la tedesca Steffi Halm con il MAN della Lion Tr uck racing, bellissimo da vedere ma, a quel che sembra, non troppo per for mante. Il Tr uckracing, dopo la pausa estiva, tradizionale “giro di boa” del campionato, riprenderà il 30 agosto con la tappa di Most, poi zolder, Jarama, per il gran finale sul mitico circuito di Le Mans.
I PUNTEGGI DELL’ ETRC Ogni appuntamento del Campionato europeo Truck dura due giorni, nel primo ci sono due sessioni di prove libere di 20 minuti, una prova di qualificazione di 15 minuti (Q1) a cui partecipano tutti i camion iscritti in gara e una “Super Pole”, cioè una prova di qualificazione di 10 minuti a cui partecipano solo i dieci camion che hanno ottenuto i tempi migliori nella prova precedente. La Super Pole serve per determinare le prime dieci posizioni sulle griglie di partenza della prima
gara. Le gare del primo giorno sono due, ognuna di circa 45 chilometri, ma nella seconda gara l’ordine di partenza, entro le prime otto posizioni, è inverso a quello d’arrivo del primo match, cioè, in pratica, chi ha finito ottavo parte per primo, il settimo per secondo e così via. Il secondo giorno si ricomincia: prima c’è uno warm up di 15 minuti, poi una prova di qualificazione di 15 minuti (Q2) per tutti i partecipanti e una “Super Pole” di 10 minuti, quindi le due gare di 45 chilometri.
61 Agosto - Settembre 2014
> S u p e r tr u c k
62
FREESERVICES MAGAZINE
Truck tuning, oggi è popolare come quello di auto e moto, ma fino a qualche anno fa i camion “personalizzati” erano solo quelli con importanti aerografie
O
ggi il tr uck tuning è esploso ed è diventato un fenomeno popolare come quello delle auto e delle moto, merito di alcune grandi scuderie, come Acconcia per il Sud e Valcarenghi per il Nord Italia, e della nuova generazione di raduni intesi, or mai, più come dei tr uck show all’americana. Fino a qualche anno fa, invece, in Italia i camion “personalizzati” erano solo quelli aerografati dai grandi maestri come Vanni Trevisan e Se r g i o C a r a z z a ( p e r c i t a r e due nomi nostrani e tralasciando la grande tradizione degli ar tisti europei, soprattutto del Nord E u r o p a ) . Tr a i p r i m i s s i m i c a m i o n personalizzati nel senso “moder-
no” del ter mine c’è il “Capriccio”, lo Scania Atelier R630 della Scuderia Per rotti.
TRUCK T UNI NG MADE I N ITALY
Fin dal suo debutto, nel 2007, del “Capriccio” si è sempre detto molto, nel bene e nel male, e quando si presentò al Raduno di Misano nel 2009 vinse subito il primo premio come “camion più accessoriato d’Italia”, suscitando nel popolo dei tr uck emozioni molto for ti e contrastanti: ammirazione da una par te e invidie dall’altra. All’epoca il tr uck tuning era ancora pane per un pubblico ristretto fatto di camionisti puri;
TUNING Il “tuning” nasce negli Stati Uniti d’America negli anni Sessanta con le Hot rod, le T-bucket e le Lowrider se restiamo nel campo delle quattro ruote o con i Chopper, in campo motociclistico. Solo in un secondo momento, il tuning raggiunge l’Europa e quindi l’Italia, diventando un fenomeno conosciuto in tutto il mondo, ma attecchisce ufficialmente soprattutto su automobili, ciclomotori, moto, kart e quad. Sotto questa denominazione rientrano tutte le modifiche effettuate su un determinato veicolo: estetiche (alla carrozzeria o parti di essa), meccaniche (al motore, all’impianto frenante, al sistema di scarico o all’assetto di guida); all’impianto di illuminazione; all’impianto audio; agli interni. Va da se che i truck, pur essendo gli ultimi arrivati, in Italia, nel mondo ufficiale delle personalizzazioni, in realtà, forse, sono stati i primi. Tutte le modifiche almeno in Italia, sono difficilmente uniformabili dal punto di vista legale e se non sono omologate possono diventare fonte di multe salate da parte degli organi di controllo. All’estero non è sempre così, soprattutto in Germania dove esiste il TÜV che certifica e controlla le modifiche effettuate omologando il veicolo. In Italia, fatta eccezione per la sostituzione della parte terminale dell’impianto di scarico, che se effettuata utilizzando un componente omologato e specifico, non richiede l’aggiornamento della carta di circolazione, quasi tutte le altre modifiche di carattere estetico o meccanico effettuate, sono ammesse solo dopo aver effettuato regolare collaudo del veicolo presso le sedi della Motorizzazione Civile, muniti di nullaosta della Casa costruttrice. La sostituzione dei cerchi, se effettuata con altri di uguale misura o di misura diversa, ma riportata in origine sul libretto di circolazione del veicolo, è ammessa senza sostenere l’onere di alcuna revisione. È, però, fondamentale verificare poi che siano idonei alla massa del veicolo in questione.
i non addetti ai lavori lo consideravano piuttosto una specie di inutile follia, una di quelle strane cose che i camionisti fanno e che l’altra gente non capisce, come sp end ere cen t i n a i a o m i g l i a i a di euro per abbellire un mezzo da lavoro: un capriccio. Il tr uck tuning, fino a pochi anni fa, quindi, non era molto considerato dalle riviste di settore ed era poco diffuso persino nei “Concorsi di bellezza” dei raduni tradizionali. Nonostante questo, p e r ò , q u a n d o u s c ì , i l “ C a p r i c cio” fece parlare molto di sé, anche fuori dall’Italia, soprattutto in Ger mania, e ancora oggi, sebben e l e c o s e s i a n o c a m biate molto
> S u p e r tr u c k
Nel 2009, lo Scania Atelier R630 di Francesco Perrotti vinse il primo premio come “Camion più accessoriato d’Italia” nel concorso di bellezza del raduno di Misano
64
FREESERVICES MAGAZINE
LA SCUDERIA DEL CAPRICCIO Il “Capriccio” è stato il primo camion “decorato” della Scuderia Perrotti di Lucera, in provincia di Foggia, oggi la flotta conta sette mezzi, sei Scania e un Daf, impiegati nell’azienda di Michele Perrotti, specializzata nel trasporto di tutti i tipi cereali e sottoprodotti. L’impresa foggiana ha ereditato il know how della precedente azienda paterna, fondata nel 1974, dove i cinque fratelli Perrotti sono cresciuti a pane e camion. Il capostipite della scuderia è stato proprio il “Capriccio”, ideato e fortemente voluto dal compianto Francesco Perrotti, uno dei cinque fratelli, prematuramente e tragicamente scomparso nel 2008. I “successori” non potevano essere da meno, gli ultimi due arrivati, lo Scania R730 “Joker ” e lo Scania “R800” hanno già vinto molti premi, il primo come “Camion più bello d’Italia” all’ultimo Raduno di Misano, il secondo, si è aggiudicato il premio “Camion più bello dell’Emilia Romagna” al Truck Show di Mantova.
velocemente, rimane un punto di riferimento intramontabile. Alla base dello Scania Atelier R630 “Capriccio” c’è un’accurata attenzione nella scelta della livrea ester na, color “sabbia dorata” a cura della Casa madre, DVG Inox si occupò dell’allestimento in acciaio: dai bullbar ai suppor ti fari, dalla mascherina anteriore alle pedane, ai por tatarga, alle coper ture fino all’impianto luci
a LED. Le altre decorazioni esterne adesive furono affidate a Decor Line, mentre gli interni di capitonné a rombi di seta beige furono compito della Tappezzeria Duraccio. All’interno, poi, una dotazione di accessori che gli valse il titolo, appunto, di “camion più accessoriato d’Italia”, prima di tutto l’Interactor 600, il sistema di gestione flotte di Sca-
nia nella sua versione top di gamma, integrato nel cruscotto con un ampio touch-screen, porta USB, lettore/riproduttore CD-DVD e possibilità aperte per intrattenimento di bordo e TV. Poi, vetri termici, impianto hi-fi Alpine, doppia TV, macchina del caffè, forno a microonde. Il “Capriccio” non partecipa più ai raduni dal 2010, la sua ultima presenza è stata il Raduno del Mediterraneo di Eboli, ma lavora abitualmente come parte integrante della flotta aziendale Perrotti. Michele, il titolare, dopo il successo degli ultimi “Joker ” e “R800” pluripremiati nel 2014, sta meditando un restyling del “Capriccio” per por tarlo di nuovo sotto le luci della ribalta, forse già nel 2015.
Quando uscì, il “Capriccio” fece parlare molto di sé, anche fuori dall’Italia
Il “Capriccio” non partecipa più ai raduni dal 2010, ma Michele Perrotti sta meditando un restyling per portarlo di nuovo sotto le luci della ribalta, forse già nel 2015
65 Agosto - Settembre 2014
> S alute
IL KILLER SILENZIOSO Con Iveco Check Stop, un’iniziativa per il controllo dello stato di vigilanza, sonnolenza e fatica dell’autista, la Casa torinese ha puntato i riflettori sui pericoli legati al sonno. Ne abbiamo parlato con il professor Sergio Garbarino, del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova
S
di Mariarosaria Di Cicco
ulle strade del mondo ogni gior no muoiono 3000 persone, per un totale di oltre 1,3 milioni di mor ti e 50 milioni di feriti ogni anno. E tutto questo ha delle conseguenze economiche 66
FREESERVICES MAGAZINE
oltreché sociali: alla tragedia umana vanno infatti sommati i costi dell’incidentalità che sfiorano il 3% del PIL mondiale, per un totale annuo di oltre 500 miliardi di dollari. Ma perché accadono gli incidenti? Le
cause possono essere molte, ma quella più frequente è la sonnolenza. Il “nemico silenzioso”, quello che non “avvisa” prima di ar rivare. Recenti studi, infatti, hanno dimostrato che i colpi di sonno sono tra
le principali cause di incidenti mortali che si verificano in autostrada. Par tendo da questo e da altri dati ricavati anche dalle ricerche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è nata l’iniziativa “Iveco Check Stop”, un ser vizio itinerante e gratuito di controllo, insieme a un ser vizio di verifica delle funzionalità primarie del veicolo. Dopo Torino, Novara, Verona, Bologna e Roma, l’ultima t appa è stata l’interpor to di Nola, uno dei poli di concentrazione dei traf fici più impor tanti d’Italia. Perché è proprio negli autotrasportatori che le problematiche legate al sonno sono più frequenti.
ALIMENTAZIONE E RIPOSO
Già nel numero precedente abbiamo parlato dell’impor tanza di una corretta alimentazione per chi di mestiere svolge un’attività sedentaria e stressante, come quella del camionista e della cor relazione tra alimentazione e riposo, poiché dor mire è impor tante anche relativamente all’orario e alla quantità dei pasti e delle bevande (acqua, vino).Anche se il sonno occupa un terzo della nostra vita, è un aspetto forse ancora troppo sottovalutato, perché spesso ci si dimentica di rispettare i tempi di riposo e dor mire poco ha senz’altro effetti
negativi, sia sul livello di vigilanza e attenzione, sia sul benessere psicofisico. Ovviamente non tutti hanno bisogno delle stesse ore di sonno: la media è di 7 ore, ma c’è chi ottiene beneficio dor mendo 4/5 ore (shor t sleepers) e chi, invece, ha bisogno di dor mire per 9/10 ore per sentirsi bene. Ma avere sonno durante il gior no può essere il sintomo di una malattia. Ma attenzione, se state pensando che, in effetti, nell’orario tra le 14 e le 16 avete sonno… Niente paura. Quel senso di assopimento a quell’ora, specialmente d’estate, è normale. “Dalle 14 alle 16 è fisiologico che si verifichi
IVECO CHECK STOP
Iveco si prende cura della sicurezza degli autotraspor tatori e dei loro mezzi: è questo in sintesi il messaggio della campagna “Iveco Check Stop”, l’iniziativa che ha offer to un servizio gratuito di controllo sullo stato di vigilanza, sonnolenza e fatica dell’autista e di verifica delle funzionalità primarie del veicolo. In collaborazione con il Dipar timento di Neuroscienze (DINOGMI) dell’Università degli Studi di Genova e patrocinata dal Ministero dei Traspor ti, dall’Associazione Italiana Medici del Sonno, dal Dipar timento di Scienze della Salute (DISSAL) dell’Università di Genova e dall’Unione Interpor ti Riuniti, la Casa torinese ha allestito specifiche aree di ser vizio su cui è stato posizionato uno speciale veicolo hospitality allestito a sala medica per effettuare le visite per il controllo di tutti i sintomi e i segni che contribuiscono a identificare un disturbo del sonno o della vigilanza, che comportano sonnolenza alla guida. Gli autisti si sono sottoporsi a un test completamente anonimo e gratuito sulle problematiche legate al sonno, effettuato da personale medico altamente qualificato dell’Università di Genova (DINOGMI) e, al ter mine, hanno ricevuto infor mazioni e consigli per un corretto approccio nel sospetto di presenza di patologie del sonno. Sei le tappe dell’iniziativa: Torino, Novara, Verona, Bologna, Roma e Nola. Nelle varie tappe è stata allestita anche un’area tecnica dove è stato effettuato anche un check sui veicoli. Con Iveco Check Stop, Iveco conferma ancora una volta il proprio impegno rivolto al tema della sicurezza stradale. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle iniziative di sostenibilità dell’azienda, brand del Gruppo CNH Industrial che, anche nel 2013, si è confermata Sector Leader negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe. 67 Agosto - Settembre 2014
> S alute una riduzione del livello di vigilanza e di attenzione”, afferma il professor Sergio Garbarino, docente presso il Dipar timento di Neuroscienze dell’Università di Genova, che da anni si occupa approfonditamente di disturbi del sonno, in par ticolare legati alla performance alla guida. “Non è il cibo che “fa addormentare” – spiega Garbarino- ma è il nostro “orologio biologico” che, a un cer to punto della giornata, induce quel senso di sonnolenza. Non dobbiamo dimenticarlo e, se possibile rispettare questo calo fisiologico quando organizziamo la nostra attivitòà lavorativa e le relative pause.”
SENSO DI SONNOLENZA
Se il senso di sonnolenza è cronico, se r ussiamo spesso, se ci si alza spesso durante la notte per fare pipì e al mattino ci si sveglia col mal di testa e con uno strano senso di secchezza alla bocca, allora è il caso di porsi qualche domanda, soprattutto se si è sovrappeso. Questi sintomi potrebbero essere dovuti a una malattia pur troppo, ancora oggi, poco considerata, ma che colpisce il 10% della p opolazione maschile sopra i quarant’anni e il 15-30% degli autotraspor tato ri. Si tratta della sindrome delle apnee ostr uttive nel sonno, nota anche con l’acronimo OSA S (Obstr uctive Sleep Apnea Syndrome). Il sintomo più evidente di questa malattia è rappresentato da improvvise pause nella respirazione durante il sonno, l ’ a p n ea, appunto. L’ apnea, infatti, si ha proprio quando una persona smette di respirare durante il sonno per oltre 10 secondi o più. Queste pause nella respirazione sono dovute all’ostr uzione parziale o totale delle prime vie aeree e causano una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue. Ma, come abbiamo detto, c’è ancora un altro sintomo, dal punto di vista clinico, che deve attivare il campanello 68
FREESERVICES MAGAZINE
TEST OBBLIGATORI DAL 2015
La sind rome delle apnee ostruttive nel sonno è entrata a pieno titolo nell’Annex III, cioè nella direttiva europea che disciplina l’idoneità psicofisica alla guida dei veicoli a motore in Europa. ”Un importante traguardo – dice ancora Garbarino – dopo oltre dieci anni di studi e ricerche; nel 2003 fu proprio l’Europa a chiedere uno studio sui fattori di rischio di incidenti. Tutti pensavano alla droga, all’alcol e invece il dato sconvolgente fu che più delle sostanze stupefacenti, sono l’OSAS e la narcolessia (eccessivo stato di sonno, ndr) le principali cause di incidenti mortali sulle nostre strade”. Il professor Garbarino ha contribuito fattivamente alla stesura della nuova direttiva europea, che coinvolge 499.739.185 abitanti della UE, numero importante se si tiene conto che il fattore umano è responsabile dell’80% degli incidenti, dei quali il 22% è da attribuire alla sonnolenza. “Il sonno è un “killer silenzioso” - ha sottolineato Garbarino - che solo in Italia ha un costo sociale di circa 850 milioni di euro l’anno. Con la nuova normativa dal 2015 la Comunità Europea renderà obbligatoria la valutazione dell’OSAS per il rilascio delle idoneità alla guida con un enorme passo avanti nella prevenzione dell’infortunistica. Coloro che verranno riconosciuti affetti, potranno comunque mantenere la patente se adeguatamente trattati, perché l’OSAS è facilmente curabile e si può guarire”. d’allar me: il r ussamento nel sonno. Il dato allar mante è che la sindrome delle apnee ostr uttive nel sonno è molto più comune di quanto si pensi. Cer to, è più frequente nelle persone in sovrappeso od obese o nelle persone che hanno il collo taurino, cor to e tozzo, ma non è detto che una persona dal fisico “nor male” non possa esser ne affetto: questo disturbo, infatti, colpisce anche chi ha ostr uzioni delle prime vie aeree, cioè a livello del naso, della bocca o della gola. E il problema, spesso, è che la persona affetta da questa malattia, non si accorge di averla, se non perché chi le sta accanto comincia a lamentarsi per il r ussamento, oppure si spaventa non sentendola più respirare durante il sonno.”
ALTO RISCHIO DI INCIDENTALITÀ
Gli autotraspor tatori colpiti da questa malattia – sottolinea Garbarino – hanno un rischio di incidentalità sette, otto volte maggiore della media. Una malattia che fino a qualche tempo fa era assolutamente sottovalutata, mentre oggi si ha la consapevolezza che è diffusa e frequente tanto quanto il diabete. La diagnosi precoce dell’OSAS è fondamentale anche perché è riconosciuta essere un impor tante fattore di rischio indipendente per infar to cardiaco e ictus. In Italia l’OSAS colpisce circa 2milioni di pazienti, di cui solo tra gli 85mila e i 100mila sono diagnosticati. Ecco perché iniziative come quella di Iveco sono impor tanti, perché è fondamentale fare lo screening”.
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Euro 9,99/cad
Euro 9,99/cad
farfalla
Euro 9,99 74
capacità 20 lt
4,99
FREESERVICES MAGAZINE
tutti i prezzi si intendono iva esclusa
info: 347 8639688
SHOP|Accessori
Cricchetto con gancio unito
Cricchetto con gancio sponda
Cinghia di ancoraggio
Euro 7,50
Euro 6,50
Euro 84,99
Ancoraggio per bisarche e carroattrezzi
Cinghia di ancoraggio
100 mt, larghezza 5 cm
9,5 mt con cricchetto
con gancio ad uncino
con gancio sponda
Euro 19,99
Euro Euro4,99/cad 8,99
Euro 9,99/cad Euro 8,99
Cinghia fermacarico
Portatarga Inox con cerniera
Porta targa a molla
Euro 14,99
Euro 14,99
Euro 5,99
Profilo alluminio anodizzato
Bandelle fermacarico orizzontale
Transpallet 20 q.li
per semirimorchi frigo
135 x24,2 x 33 mm
530 x 520 mm
6,6 mt
misura 3000 mt
ruota singola
Euro 44,99 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
Euro 19,99
due ruote
Euro 250,00 265,00 75 Agosto - Settembre 2014
SHOP| ADR
www.freeservices.it
Borsone ADR
PREZZO EURO 9,99
Classe 1 PREZZO EURO 130,00
Composizione: 2 triangoli CE, 1 gilet alta visibilità, 1 torcia anti deflagrante, 1 paio guanti anticalore, 1 paio occhiali a mascherina, 1 cassetta prontosoccorso,
Classe 2 PREZZO EURO 175,00
Composizione: 1 borsa, 1 cuneo di plastica, 2 triangoli CE, una soluzione lavaoccihi, un gilet alta visibilità, una torcia anti deflagrante, un paio di guanti anticalore, un paio di occhiali a mascherina, una semimaschera antigas con due filtri, una cassetta pronto soccorso
Classe 3 PREZZO EURO 180,00
Composizione: 1 borsa, 2 triangoli CE, 1 soluzione lavaocchi, 1 gilet alta visibilità, 1 torcia antideflagrante, 1 paio di guanti antisolventi, un paio di occhiali, 1 badile pieghevole, 1 tappeto copritombino, 4 coni segnaletici, 1 cassetta prontosoccorso, 1 cuneo plastica
Classe 8 PREZZO EURO 205,00
Composizione: come classe 3 + guanti antiacido e tuta antiacido TWEK
Classe 9 PREZZO EURO 199,00
Composizione: come classe 3 + guanti anticalore
Buste in nylon per numeri ADR
Tabella ADR
Tabella Guida portatarghe portanumeri ADR inox ADR
30 x 40 inox
Euro 6,99
Euro 9,99
Piastrina numerica inox ADR
Portacartelli zincati 4 asole 300 x 300
30 x 40
Euro 17,50
19,99
Tabella ADR
pieghevole conf. 6 pz.
95 x 135 mm
100 x 100mm alluminio
Euro 10,99/cad 400 x 300mm alluminio/
Ordine min. 30 pz
Euro 1,70 76
1,40
FREESERVICES MAGAZINE
Euro 9,99
zincate
Euro 39,99 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
info: 347 8639688
SHOP| Adr
Maschera pieno facciale
Armadietto primo soccorso
Euro 69,99
Euro 69,99
Euro 19,99
Filtro maschera pieno facciale
Semimaschera bifacciale
Filtri per semimaschera bifacciale
Euro 19,99
Euro 19,99
Euro 9,99
Guanti antiacido
Portaestintore
Estintore a polvere
DL GS81
lunghezza 35 cm
9/12 Kg
Euro 4,99
Stivale PVC
- rinforzi sul puntale e nella parte anteriore - lamina antiperforazione
Euro 44,99
Tuta antiacido
Colore bianco, giallo e verde
Euro 14,99 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
Valigetta pronto soccorso
6 Kg
29,99
KG 1: Euro 14,99 KG 2: Euro 16,99 KG 6: Euro 19,99 KG 9: Euro 29,99 KG 12: Euro 39,99
Euro 15,99 Si effettuano ricariche e manutenzioni su estintori 77 Agosto - Settembre 2014
SHOP| Antifortunistica
www.freeservices.it
Elmetto in polietilene
Tuta monouso
Euro 1,99/cad
Euro 3,50/cad
Euro 1,49
Occhiali a mascherina
Cuffia antirumore
Guanti NBR
Euro 2,99
Euro 6,99
Imbracatura anticaduta
Dispositivo anticaduta retrattile
Gilet catarifrangente 100% poliestere con zip
regolazione coppe in altezza
rlunghezza: 10 mt carico massimo: 100 kg peso: 5,2Kg
78 
Euro 29,99
Euro 249,99
Guanti in nylon
Guanti in lattice
conf. 12 pz.
conf. 100 pz.
Euro 0,99
Euro 5,99
FREESERVICES MAGAZINE
in polipropilene
Interamente rivestiti
Euro 1,50
Guanti fiore bovino
con elastico sul dorso
conf. 12 pz.
Euro 2,59 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
info: 347 8639688
SHOP|Cancelleria
Carta formato A4 80gr
Scheda D/A/S
500 fogli
lunghezza 35 cm conf. da 100 pz.
14,8x21
Euro 3,99
17x24
Euro 5,99
Punti zenith
mis. 6/4
Buste portalistino pezzi 100
conf. 5 risme
Euro 2,49/cad
Euro 3,99
Cucitrice
Levapunti zenith 580
Euro 5,99
Euro 5,99/cad
24/6 - 26/6
conf. 10 pz.
Euro 6,50/cad
Correttore
coprex mini roller
Evidenziatori tratto video
Fermagli conf. 10 pz.
conf. 20 pz
N5
N6
Euro 0,69/cad
Euro 0,49/cad
0,69/cad
Calcolatrice da tavolo
Cartelle con lembi 50 pezzi
conf. 20 pz.
Euro 9,99 Raccoglitori Oxford G 85 rosso-verde-blu
conf. 6 pz.
12 cifre
Euro 6,99 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
Euro 5,99
Euro 2,49 79 Agosto - Settembre 2014
SHOP| Accessori
Avvitatore cacciavite Hitachi DB3DL2 db3dl2 batteria al litio 3,6v 1,5 AH
www.freeservices.it
Martelli tassellatori Hitachi DH26PC
Trapano avvitatore Hitachi DV18DCL2 peso 1,6 Kg potenza 15 AH
peso 2,8 Kg potenza 830 W
Euro 79,99
Euro 179,99
Euro 149,99
Smerigliatrice G12SS
Smerigliatrice G23SS
disco 115mm
disco 230mm
Termosoffiatore Hitachi RH600T 2000 W
peso 1,4 Kg potenza 580 W
Euro 39,99
peso 4,3 Kg potenza 1900 W
Euro 79,99
Euro 29,99 Hitachi
Avvitatore Bosch GSR
Smerigliatrice professionale
compreso di accessori
GWS 850 C
Euro 119,99
Termo soffiatore Bosch PHG 600
Euro 69,99 80 
FREESERVICES MAGAZINE
Euro 69,99
Rivelatore di distanza
Smerigliatrice professionale
Misurazione 80 mt ricaricabnile tramite USB
GWS 22-230 LVI Professional
Euro 129,99
Euro 89,99 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
info: 347 8639688
SHOP|Accessori
Scala telescopica a cavalletto 3,80 mt alluminio pieghevole
Euro 119,99 Scala 9 pioli
Scala telescopica in alluminio
3,80 mt
2,60 mt
Euro 79,99
109,99
Scala multiposizione in alluminio
3,80 mt
Euro 54,99
Euro 59,99
Pistola per siliconare
Kit aria
Euro 11,99
Euro 29,99
tutti i prezzi si intendono iva esclusa
5 pezzi
Set attrezzatura professionale 94 pz.
Euro 119,99 81 Agosto - Settembre 2014
SHOP| Carrozzeria
www.freeservices.it
Paraspruzzi
Coppia paraspruzzi truck
coppia solo zebrato
solo zebrato
1200 x 1200 x 350 cm
2400 x 350 cm
Euro 29,99
450 x 350 mm
530 x 370 mm
Euro 14,99
Euro 15,99
620 x 400 mm
650 x 400 mm
Euro 16,99
Euro 17,99
Euro 29,99/cad
zebrato con segnali in rilievo
coppia zebrato con segnali
2400 x 350 cm
1200 x 1200 x 350 cm
Euro 39,99
Euro 34,99
Tappo antifurto serbatoio gasolio
con valvola diametro 85 mm
diametro 105 mm
Euro 95,00
89,99
Cavi soccorso 3mt
4,5 mt
Euro 19,99 82 
senza valvola diametro 85 mm
diametro 105 mm
Euro 22,00
19,00
Portacuneo
3 mt
EURO 9,99
FREESERVICES MAGAZINE
Pre filtro gasolio
Euro 2,99
Cuneo fermaruota
in ferro
in pvc
Euro 11,99
16,99
Euro 18,99/cad tutti i prezzi si intendono iva esclusa
info: 347 8639688
SHOP|Carrozzeria
Kit paraurto
composto da: 2 fanali 7 funzioni, 2 fanali targa, 1 paraurto inox semplice da 190 a 240 cm
Euro 139,99
Euro 99,99 solo paraurto inox da 230 a 240 cm
Kit paraurto
composto da: 2 fanali Europoint 1 serie, 2 fanali targa, 1 paraurto inox smussato da 230 a 240 cm
Euro 205,99
Euro 129,99 solo paraurto inox da 230 a 240 cm
Paraurto posteriore in ferro 240 cm
Euro 39,99
Fanale posteriore
europoint II Serie
europoint I Serie
Fanale 7 funzioni
Euro 47,99
Euro 29,99
Euro 19,99
tutti i prezzi si intendono iva esclusa
83 Agosto - Settembre 2014
SHOP| Componenti elettrici
www.freeservices.it
Disponibile anche fanaleria a led Fanali targa
Fanale posteriore
Ecopoint c/triangolo
5 funzioni
Euro 7,99
Euro 9,99
Euro 34,99
Luce laterale flatpoint
Fanale ingombro
con cavo
a led inclinato
braccio curvo piegato
Euro 12,00
braccio dritto
braccio curvo piegato
Spirale elettrica ABS
Euro 8,99/cad Euro 8,99
Euro 9,99/cad Euro 9,99
Euro 39,99
Spirale 15 poli
Spirale EBS
Coppia spazzole
sdoppiata 24N/25S
7 poli
cm 65
per collegamento semirimorchio
Euro 49,99 84 
FREESERVICES MAGAZINE
tergicristallo universale
Euro 49,99
Euro 29,99 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
info: 347 8639688
SHOP| Componenti elettrici
Spirale aria
Spirale elettrica
Spirale elettrica
Euro 11,99
Euro 17,99
Euro 39,99
rossa - gialla compresa di raccordo
24 N ISO 1185 femmina 24 N ISO 3731 maschio
15 poli
Batteria 200 AH
220 AH
Euro 149,99 HELP BATTERY
Euro169,99
Euro 21,00
H7
H5
zoccolo P45t potenza nominale W75/70 24V
zoccolo BAY9s potenza nominale W21 24V
ordine min. 10 pz.
ordine min. 10 pz.
ordine min. 10 pz.
Euro 4,16
Euro 3,49
Euro 3,86
PY21 W
H1
H4
conf. 10 pz.
ordine min. 10 pz.
ordine min. 10 pz.
Euro 1,89
Euro 1,95
Euro 2,15
zoccolo PX 26d 24 V
gialla 24V
tutti i prezzi si intendono iva esclusa
zoccolo P14,5s potenza nominale W70 24V
H21W
zoccolo p43 t-38 potenza nominale W75/70 24V
85 Agosto - Settembre 2014
SHOP| Componenti elettrici
H3
P21W
T4W
ordine min. 10 pz.
conf. 10 pz.
conf. 10 pz.
Euro 2,09
Euro 2,42
Euro 1,98
P21/5W
W5W
C5W siluro
conf. 10 pz.
conf. 10 pz.
conf. 10 pz.
Euro 2,99
Euro 2,10
Euro 2,64
B8,5d
R10W
R5 W
conf. 10 pz.
conf. 10 pz.
conf. 10 pz.
Euro 4,51
Euro 2,53
Euro 1,95
W5/1,2W
W3W
Adattatore
conf. 10 pz.
conf. 10 pz.
Euro 2,75
Euro 2,53
zoccolo PK22s potenza nominale W70 24V
2 filamenti zoccolo BAY 15dpotenza nominale W21/5 24V
zoccolo B8,5d
zoccolo W2x4,6d potenza nominale W1,2 24V
86 
www.freeservices.it
FREESERVICES MAGAZINE
1 filamento goccia zoccolo BA15s potenza nominale W21 24V
zoccolo W2,1x9,5d potenza nominale W5 24V
1 filamento sfera zoccolo BAY 15s potenza nominale W10 24V
tuttovetro
zoccolo BA9s Potenza nominale W4 24V
zoccolo SV 8,5 potenza nominale W5 24V.
1 filamento sfera Zoccolo BA 15S potenza nominale W5 24 V conf. 10 pz.
presa elettrica gancio traino
Euro 15,99 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
info: 347 8639688
SHOP|Grassi
Ingrassatore per cartucce
Manuale
Euro 19,99
Cartucce grasso
Euro 6,99
Euro 4,99
600 gr
da 400 gr
Pneumatica
89,99
Grasso per cuscinetti
Grasa litica MP2
5 Kg
20 Kg
Euro 110,00
ENI MP Grease
49,99
Grasso Blitz per cuscinetti
5 Kg
Euro 24,99/cad
Pompa per grasso
barile da 16 Kg, completo di tubo flessibile, rubinetto e tubetto rigido
con ruote
Euro 89,99
18/45 Kg
180 Kg
Euro 3,80/ Kg
Euro 3,50/ Kg
Kit carrellato grasso
Kit carrellato grasso
Euro 299,99
Euro 379,99
adatto per fusti da 18/30 Kg, max 400 bar, pistola con tubetto e testina 4 griffe, coperchio coprifusto
adatto per fusti da 180 Kg, max 400 bar, pistola con tubetto e testina 4 griffe, coperchio coprifusto
senza ruote
69,99
tutti i prezzi si intendono iva esclusa
87 Agosto - Settembre 2014
SHOP|Lavaggio
www.freeservices.it
Shampoo
Shampoo con cera
25 Kg
Euro 19,99
10 Kg
EURO 9,99
25 Kg
Euro 29,99
10 Kg
EURO 12,99
Free wash II Rosa
Free wash
sgrassante elevata concentrazione
10 Kg
EURO 14,99
Free cem
decementante concentrato ad azione rapida tanica 25 kg
25 Kg
Euro 39,99
lucidante per pneumatici
10 Kg
EURO 19,99
Free acciaio disincrostante per la pulizia di acciao - inox e superfici in alluminio tanica 25 kg
Euro 34,99
Euro 39,99
Lancia idropulitrice
Lancia nebulizzatore
completa di pistola e ugello
Euro 1,99 Nero gomme
Detergente concentrato ad elevato potere sgrassante
25 Kg
Euro 34,99
Spugna
tanica Kg 25
12 Kg
1 Kg
Euro 24,99
EURO 2,99
Nebulizzatore per detergente
90 cm
Euro 129,99 da 25 lt Euro 169,99 da 50 lt Euro 349,99 da 100 lt
Euro 80,00 88 
FREESERVICES MAGAZINE
Euro 34,99 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
info: 347 8639688
SHOP|Lavaggio
Deodorante
Detergente per superfici vetrose
Neutralizza i cattivi odori, donando una profumazione fresca
Pasta lavamani
flacone 1 kg
flacone 1 kg
1 Kg
4 K9
Euro 2,49
Euro 1,49
Euro 1,99
Sapone liquido concentrato
Bobina carta 800 strappi
Supporto a cavalletto
Euro 6,99
Euro 19,99
Spazzola idrobrush
Pistola aria cabina
Euro 11,99
Euro 15,99
Euro 12,99
Spazzolone idrocar sintetico
Asta per spazzola idrocar
Lucida cruscotto
Euro 9,99
Euro 2,49
per l’igiene delle mani
10 lt
Euro 14,99
in pura cellulosa 2 rotoli
EURO 9,99
per bobine di carta
5 lt
EURO 9,99
Asta allungabile fino a 260 cm
piĂš tubo spirale
setola morbida
600 ml
misura 180 cm
Euro 9,99 tutti i prezzi si intendono iva esclusa
SHOP| Lubrificanti
www.freeservices.it
Olio idraulico
ENI Hydroil GF 32/46/68
Eni Sigma Monograde 10W 20
20 lt
205/1000 lt
Euro 2,40/lt
2,05/lt
Olio motore
Eni performance E410W 40
Euro 3,75/lt
205/1000 lt
2,45/lt
Olio motore
Eni Sigma top MS 15W 40
Euro 3,35/ lt 90 
20 lt
205/1000 lt
3,40/lt
Euro 3,95/ lt
3,60/lt
20 lt
Euro 3,20/ lt
205/1000 lt
2,85/lt
Eni Sigma top MS 10W 40
Olio motore
20 lt
2,50/lt
205/1000 lt
Eni performance E7 15W 40
Eni performance E3 15W 40
Euro 2,80/ lt
Euro 3,35 lt
205/1000 lt
Eni Sigma Top 10W 40
20 lt
20 lt
20 lt
20 lt
Euro 4,70/ lt
205/1000 lt
4,35/lt
Eni Sigma Top MS 5W 30
205/1000 lt
20 lt
205/1000 lt
3,00/lt
Euro 4,10/ lt
3,75/lt
FREESERVICES MAGAZINE
Eni Sigma Top 5W 30
20 lt
Euro 4,85/ lt
205/1000 lt
4,50 /lt
tutti i prezzi si intendono iva esclusa
SHOP|Lubrificanti
Eni Rotra 75W 80
Eni Rotra 80W 90
Eni Rotra LSX 75W 90
20 lt
205/1000 lt
Euro 4,75/ lt
4,30/lt
20 lt
Euro 4,70/ lt
205/1000 lt
4,35/lt
20 lt
205/1000 lt
Euro 3,30/ lt
2,95/lt
Grasso liquido
20 lt
Euro 3,25/ lt
Euro 3,20/ lt
2,85/lt
liquido freni 1 Kg
205/1000 lt
conf. 24 pz.
2,85/lt
Euro 3,50/cad
Pompa travaso olio
Sbloccante e lubrificante
da 400 ml.
205/1000 lt
Dot 4
Eni Rotra ATF II D
Eni Rotra 85W 140
20 lt
portata 30 lt/min.
da 400 ml.
conf. 12 pz.
conf. 12 pz.
Euro 2,49/cad
Pompa olio
Euro 89,99
Kit mobile per olio
Kit erogazione olio
barile capacità 16 lt con tubo di erogazione in PVC e tubetto ricurvo
con ruote
Euro 29,99
Euro 1,99/cad
unità pneumatica di distribuzione olio per fusti da 208 lt
unità pneumatica di distribuzione olio per fusti da 208 lt
senza ruote
69,99
tutti i prezzi si intendono iva esclusa
senza contalitri
con contalitri
Euro 249,99 349,99
senza contalitri
con contalitri
Euro 349,99 449,99
Olio cambio e trasmissione
info: 347 8639688
SHOP| Pneumatici
www.freeservices.it
315/80 R 22.5 315/70 R 22.5 385/65 R 22.5 385/55 R 22.5
315/80 R 22.5 KMAXS 315/80 R 22.5 KMAXD 315/80 R 22.5 LHDII+ RHDII+ 315/70 R 22.5 LHSII+ LHDII+ 385/65 R 22.5 KMAXT 385/65 R 22.5 KMAXS ANT. 385/65 R 22.5 LHTII+ RHTII+ 13 R 22.5 OMNITRAC MSDII
315/80 R 22.5 XZE2+ 315/80 R 22.5 XZA2+ 315/80 R 22.5 XDE2+ 385/65 R 22.5 XTE3 385/55 R 22.5 XFA2
315/80 R 22.5 HSL2 - HSR2 315/80 R 22.5 HDL2 - HDR2 385/65 R 22.5 HTL2 - HTR2 315/70 R 22.5 HSL2 - HSR2
92
FREESERVICES MAGAZINE
Euro 370,00 Euro 380,00 Euro 350,00 Euro 360,00 Euro 360,00 Euro 400,00 Euro 350,00 Euro 310,00
Euro 450,00 Euro 450,00 Euro 440,00 Euro 440,00 Euro 530,00
Euro 350,00 Euro 350,00 Euro 355,00 Euro 360,00
Euro 225,00 Euro 225,00 Euro 240,00 Euro 240,00
385/65 R 22.5 CARGO C3 Euro 290,00 315/80 R 22.5 ORJACK 03 Euro 285,00
Euro 340,00 315/80 R 22.5 FH01 Euro 345,00 315/80 R 22.5 TH01 315/80 R 22.5 FH88 TH88 Euro 310,00 315/70 R 22.5 FH88 TH88 Euro 310,00 385/65 R22.5 ST 01 Base Neverending
Euro 325,00
315/70 R 22.5 Anteriori e Posteriori 315/80 R 22.5 Anteriori e Posteriori 385/65 R 22.5 Trailer
Euro 290,00
tutti i prezzi si intendono iva esclusa
info: 347 8639688
SHOP|Pneumatici
315/70 R 22.5 R249 - M749 Euro 375,00 385/55 R 22.5 R249 Euro 390,00 385/55 R 22.5 R109 Euro 390,00 315/80 R 22.5 R249 - M749 385/65 R 22.5 R249 385/65 R 22.5 R109 385/65 R 22.5 R168
Euro 370,00 Euro 375,00 Euro 365,00 Euro 355,00
Cerchi in ferro
Pneumatici KAMA
315/80 R 22,5 NF201 315/80 R 22,5 NR201
Euro 280,00
Pneumatici ricostruiti a freddo
315/80 R22.5 Posteriore Lunga Percorrenza carcassa no Michelin carcassa Michelin
9 R22.5 11.75 R22.5
Euro 185,00
Euro 195,00
385/65 R22.5 carcassa no Michelin
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ORIZZONTALI 1 Ha diretto Metro per tre anni. 5 È nata nell’autunno del 2008... ma ha “visto la luce” solo il 31 gennaio 2011. 11 Il filosofo dei corsi e ricorsi storici. 12 Quella in cui si trova la redazione milanese è dedicata a Gian Battista Brocchi. 13 Popolare videogioco che... piacerebbe molto a Pisapia (almeno secondo la Moratti). 14 Il direttore editoriale. 17 Il colore delle auto... ufficiali. 20 Tocco senza pari. 21 Lo sono 60 000 000. 24 Il risultato dell’addizione. 25 La sigla più usata negli annunci. 26 Avvocato in breve. 28 In inglese si chiama anche résumé. 30 L’ultimo è stato Vittorio Emanuele III. 31 Il Goria che cura l’economia. 34 In un anno ce ne sono dodici. 35 Le iniziali di Balp. 36 Fa da navetta fra i voli. 38 In Sicilia e a Napoli l’immondizia è controllata da loro. 41 I pali del goal. 42 Una possibile risposta al referendum. 43 La cronista di origini sarde. 44 Los Angeles. 45 Più o meno 46 Il mago di Dorothy. 47 Pordenone. 48 Firma ricorrente nei pezzi sul caso Parmalat. 52 La misura inglese più vicina al metro. 55 La costellazione del Cacciatore. 56 Quell’erba lì non cresce nemmeno nel giardino del... 30 orizzontale. 59 “Genovese di origine e fisico di formazione.” 62 L’inter... naviga sul web. 65 L’avvocato del Consiglio di Amministrazione, un po’ regista, un po’ cappello. 66 Quello cattivo insegna a odiare.
VERTICALI 1 Favo senza pari. 2 Suite... sconfinata. 3 Il manager del Consiglio di Amministrazione. 4 È fallata quella di Leonardo sul Naviglio Pavese. 5 È insieme a Stitch in un film della Disney. 6 Nel 1945 vi si tenne una famosa Conferenza... seduta. 7 La fine più emozionante degli incontri di pugilato. 8 Lui soggetto. 9 Scalda a legna o a carbone. 10 Le iniziali di Amirante. 12 Venezia. 15 È richiesto come condizione per la punibilità dei crimini. 16 Lo sono gli abitanti dello Stivale. 17 La popolare serie a scrisce preistorica di Johnny Hart. 18 Il nome del mio blog.
19 Ha scritto Avanti Po. 22 Ortodossia agli estremi. 23 Sono consonanti nella riviera. 27 L’imprenditore di First Generation Network. 29 Giornalista economista maturato alla scuola di Carlo De Martino. 32 Il prefisso della terra. 33 Sono... vecchi i rigattieri. 34 Macchina da latte. 37 Se è noiosa è un’alternativa alla pizza... 39 Le iniziali di chi ha firmato il pezzo su “Micheli, il finanziere scaltro che suona in tutte le stagioni”. 40 Come si legge nell’inchiesta “Il sogno della maternità costa fino a 45mila euro” di A. Gennaro è uno dei pochi metodi per avere figli consigliati alle coppie infertili.
41 Le iniziali di La Pira. 45 L’auto inglese. 49 Robot di creta. 50 A rigor di logica, questo nome dovrebbe essere riservato solo a indiani e persiani. 51 Informazione, stimolo. 53 Senza dio. 54 È profondo in Gran Bretagna. 56 Volume. 57 Gran Turismo. 58 Lo Zedong della Grande marcia. 59 Calcolatore. 60 Il Patrick dello sport statunitense. 61 Adesso, ora. 63 Le iniziali di Scotti. 64 Terni.
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