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L’editoriale di Antimo Caturano
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Il mio, nostro amato autotrasporto... Nelle ultime settimane il nostro settore è travolto da tensioni, climi turbolenti, disorganizzazione, abbandono, disgrazie (prima il sindacalista ucciso da un camionista durante una manifestazione, poi il camion cisterna esploso sull'A1 che ha provocato la morte di due camionisti)... Lo so, non è bello iniziare un pensiero con negatività, ma aimè, il mondo dell'autotrasporto su strada continua ad avere diversi scossoni e per niente positivi. Il Mondo sta cambiando, il commercio, la produzione, la logistica, il costo delle materie prime e il prodotto finale, tutto si è ingarbugliato in uno strano meccanismo a circuito chiuso, dove i prezzi aumentano e le merci non si trovano. Ma in tutto questo la parte ricca della filiera è quella che gestisce la movimentazione della merce e vuole lavoratori deboli, già questo è quello che si sta verificando nella logistica a livello mondiale o, a dirla tutta, è quello che sta accadendo in Italia e in tutta il mondo occidentale, creandoci forti disagi economici tra gli operatori e i consumatori finali. L'Italia è il Paese più colpito da questo clima di disorganizzazione, dove inizia ad emergere uno stato di sfiducia da parte degli imprenditori che hanno sulle spalle grossi macigni da sorreggere, aziende con i relativi impegni economici e logistici da rispettare, ma come? Come si può far fronte a tutto questo peso da soli? Ancora una volta ci chiediamo cosa sta facendo il Governo per noi oltre a proporci "bandi" burleschi e sostegni al settore non sufficienti. Abbiamo bisogno di concretezza e potere economico creando unione tra Governo, Imprenditori e Autotrasportatori, abbiamo bisogno di leggi nuove che possano tutelare tutto e tutti, iniziando dalla sicurezza sul lavoro, abbiamo bisogno di una legge di mercato che blocchi la concorrenza sleale tra gli operatori, abbiamo bisogno di fondi sufficienti per sostenere il settore per evitare aumenti sproporzionati dei prezzi del trasporto che comunque andrebbero a ricadere sul costo dei prodotti finali... di quante cose abbiamo bisogno! Sono perplesso si miei cari amici, ogni mese spero di aprire questo editoriale con un pensiero positivo ma mi rendo conto che ogni volta sembra che facciamo un passo indietro. La categoria è in grande difficoltà, ecco perché nessuno vuole più fare l'autista.
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Luglio 2021