Edizione Gennaio 2019 - Free Services Magazine

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L’editoriale Due pesi, due misure Antimo Caturano Da qualche anno le mete più gettonate da molti operatori del settore autotrasporto sono Nova Gorica e Maribor, in Slovenia. Di solito solo per un weekend: tanto basta, con 500 euro, per avere il patentino ADR. Un fenomeno arcinoto, un segreto di Pulcinella che tutti conoscono, ma nessuno fa niente, a discapito non soltanto di chi ottiene il patentino regolarmente in Italia, ma anche della sicurezza, perché con questa licenza – è bene ricordarlo – gli autisti sono autorizzati a trasportare merci pericolose, infiammabili ed esplosive: facile immaginare cosa comporterebbe un’incauta gestione del trasporto. Il patentino si può ottenere in qualunque Paese dell’Unione europea, è vero. Ma non è possibile che ci siano Paesi in cui tutto si risolve in un fine settimana, mentre in Italia i tempi sono lunghi e gli esami complessi, difficili da superare. Perché questa corsa laddove peraltro si parla un’altra lingua? I dubbi sulle modalità con cui si svolgono questi corsi sono tanti. Servono più controlli e soprattutto serve un’Europa senza divari così evidenti, soprattutto in nome degli enormi sacrifici che facciamo pur di farne parte: per rispettare i limiti che ci sono stati imposti, abbiamo una legge di bilancio che prevede tagli, risorse congelate e nuove tasse. A rimetterci è stato ancora una volta l’autotrasporto che, con il taglio del fondo specifico per gli investimenti di 50 milioni di euro, ha visto sfumare la possibilità di rinnovare il parco circolante, il più vecchio d’Europa, proprio ora che le aziende sembravano più sensibili al tema dell’ammodernamento. Ricordiamoci che a causa dei tanti mancati interventi strategici per il settore e la chiusura di tante imprese, lo Stato ha perso 105 milioni di euro di mancato gettito fiscale, i costruttori circa un miliardo e mezzo di fatturato e l’occupazione del settore ha visto perdere 135mila posti di lavoro, senza contare l’indotto. Quale futuro ci attende? Difficile dirlo. Per ora non resta che augurarci buon anno.

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Attualità (PAG. 22)

Volvo Truck (PAG. 26)

Nissan (PAG. 40)

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Attualità – Unrae sul comparto del trasporto

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Mondo Truck – Volvo Truck

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Mondo Truck – Renault Truck

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Mondo Truck – Scania

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Mondo Truck –Iveco

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Mondo Truck –Man Truck

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Mondo Van- Mercedes Vans

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Mondo Van –Ford

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Mondo Van- Nissan

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Componenti - Goodyear

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Logistica–Porto di Salerno

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Logistica – Freight Leaders Council

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Reportage – Dakar 2019

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Classic: Berlingò Citroen

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Truck Cult : McLaren Speed tail

Le Nostre Rubriche Reportage (PAG. 48)

SOMMARIO

Anno 11 | numero 01 | Gennaio 2019

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Editoriale

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FS Informa

16 Il mese in cifre 18 Tags di Novembre 20

L’opinione

Redazione Free Services Magazine T. 0823/1766542 F. 0823/1763076 email: magazine@freeservices.it | www.freeservices.it Direttore Responsabile: Sonia Pampuri | Hanno collaborato: Barbara Adriani e Gabriele Bondioli Editore : Consorzio Free Services Via Libertà 33 81024 Maddaloni (ce) Presidente Consorzio Free Services Antimo Caturano | Coordinatore Editoriale: Lina Farbo Impaginazione: Remote-office.it | Responsabile Annunci: Vincenzo Lignelli Stampa: Tuccillo Arti Grafiche Afragola (Na) Autorizzazione del Tribunale di S.Maria C.V. N. 754 del 3/3/2010


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NASCE MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA

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onnettività, guida autonoma, digitalizzazione dei servizi di trasporto ed elettrificazione sono solo alcune delle innovazioni che stanno rivoluzionando il concetto di mobilità. In qualità di costruttori leader di mercato, l’obiettivo è quello di affermarsi sempre di più nella fornitura di prodotti e di servizi per la mobilità del futuro mettendo al primo posto la soddisfazione del Cliente. In questo scenario, Daimler ha messo in campo “la strategia delle 5 C” incentrata sullo sviluppo di 5 aspetti strettamente collegati tra loro volti alla crescita ed al successo del gruppo: rafforzare a livello globale il core business (CORE), affermarsi come leader nei nuovi settori della mobilità di domani (CASE), adattare la cultura aziendale in termini di innovazione e sostenibilità (CULTURE), consolidare e rendere più flessibile la struttura divisionale (COMPANY). Lo standard di riferimento di queste componenti strategiche è rappresentato dalla quinta C, che è anche la più importante: i Clienti (CUSTOMER). Nell’ambito del quarto pilastro COMPANY, nel mese di luglio 2018, il Board of Management e il Consiglio di Supervisione di Daimler AG hanno approvato la nuova struttura societaria del Gruppo che prevede tre entità legalmente distinte-Mercedes-Benz AG per le divisioni Cars e Vans, Daimler Truck AG per le divisioni Trucks e Buses e Daimler Mobility AG per Daimler Financial Services AG– sotto l’egida di Daimler AG.

La fase di implementazione denominata “PROJECT FUTURE” della nuova struttura societaria è iniziata nel 2018 e dovrà essere sottoposta all’approvazione degli azionisti all’Assemblea generale annuale di Daimler AG nel 2019. In ambito europeo, alcuni paesi hanno avuto la possibilità, in accordo con Daimler, di attuare questo processo e la divisione Trucks di Mercedes-Benz Italia ha deciso di cogliere questa opportunità per offrire soluzioni sempre più mirate ai propri Clienti. A partire dal 1° gennaio 2019, nascerà infatti, Mercedes-Benz Trucks Italia S.r.l., società legalmente indipendente. Maurizio Pompei, futuro CEO di Mercedes-Benz Trucks Italia ha dichiarato: “Abbiamo deciso di creare una nuova struttura legalmente distinta che ci assicuri una maggiore libertà imprenditoriale, un ulteriore rafforzamento dell’orientamento al mercato e ai clienti, partnership più veloci e flessibili e che ci consenta di concentrarci al meglio per il successo del nostro business. Il 2019 si prospetta pertanto un anno stimolante ricco di sfide. Oltre alla nuova struttura societaria, lanceremo sul mercato Italiano il nostro prodotto di punta, il Nuovo Actros, massima espressione di innovazione, tecnologia e sicurezza. Noi siamo pronti!”

“Connettività, guida autonoma, digitalizzazione dei servizi di trasporto ed elettrificazione...”

UN DAF A1600 CHE È ARRIVATO ALLA VENERANDA ETÀ DI 50 ANNI E VA ANCORA FORTE

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AF aveva annunciato la ricerca del proprio veicolo più vecchio all’inizio di quest’anno, in occasione del 90° anniversario dell’azienda. La ricerca è stata lanciata con un video sui social media che mostra un commerciante di bestiame che gira per l’Irlanda con il suo veicolo DAF risalente ai primi anni Ottanta. Il video ha registrato quasi mezzo milione di visualizzazioni, dando il via a una miriade di segnalazioni su possibili aspiranti al titolo. Sono arrivate risposte da tutto il mondo, ma il veicolo più vecchio è stato trovato praticamente nel giardino sul retro dello stabilimento DAF di Eindhoven. Per essere più precisi, nel paese di Bakel. DAF è stata sommersa da segnalazioni di veicoli utilizzati sin dalla fine degli anni Cinquanta e dall’inizio degli anni Sessanta, tra cui un’autopompa del 1963 che

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viene ancora oggi impiegata per dei tour e un veicolo molto vecchio, sprovvisto di targhe, che viene usato per il trasporto delle colture nel periodo di raccolta. Tuttavia, questi veicoli non soddisfacevano i criteri. Il vincitore doveva essere un veicolo che non solo fosse ancora utilizzato per il trasporto commerciale su strade pubbliche, ma che lo fosse anche regolarmente. Gli orgogliosi proprietari del veicolo DAF più vecchio sono la famiglia di giostrai olandesi Hoefnagels, che utilizza il veicolo per trasportare le proprie attrazioni in tutti i Paesi Bassi. La foto inviata a DAF tramite Facebook da Frits e Nicky Hoefnagels, padre e figlio, mostra non meno di quattro classici veicoli DAF, tutti in ottime condizioni grazie alle attenzioni e alla cura costante a cui sono sottoposti.

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Frits Hoefnagels spiega: “La nostra attrazione si chiama Cake Walk. Usiamo veicoli DAF per trasportare il nostro luna park: erano tutti nuovi quando li abbiamo aggiunti al nostro parco veicoli. Il luna park si ferma in inverno, ma, a parte questo, siamo in viaggio da inizio primavera a fine autunno, trasportando questo enorme complesso di attrazioni da una festa all’altra”. “Oltre a un 2800 del 1975 e a un 1600 del 1971, abbiamo due A1600. Uno dei nostri “kikker” DAF, (termine che in olandese significa “rana” e che viene usato come soprannome per questi veicoli per via del loro aspetto) risale al 1968, mentre l’altro è del 1969. E con loro non ci andiamo di certo leggeri”, ride Hoefnagels.


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’azienda è nata nel 1968 per volere di Rossano Pistoresi che, da sempre grande appassionato di camion, decide di unire la propria passione alla grande voglia di lavorare acquistando un primo veicolo per il trasporto carta e cartone nelle cartiere locali. Rossano Pistoresi però, aveva ambizioni ben più importanti, ecco perché decide presto di dedicarsi al trasporto di generi alimentari, prodotti freschi e surgelati accrescendo passo dopo passo la propria flotta e diventando una realtà di riferimento per il trasporto a temperatura controllata.

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motori DTI 5, DTI 8 e DTI 11 sono già conformi alla normativa Euro 6 Step D che entrerà in vigore il 1° settembre 2019. I motori dei Renault Trucks D e D Wide sono stati aggiornati ed è stato integrato un filtro antiparticolato di nuova generazione. Per ottimizzare il consumo di carburante, i motori DTI 5 e DTI 8 dispongono di un nuovo software motore. Anche tutti gli equipaggiamenti di bordo sono stati rivisti: i Renault Trucks D e D Wide montano un nuovo sistema di raffreddamento dell’olio ed una pompa dell’acqua a bassa portata. I recenti lavori condotti da Renault Trucks con il veicolo sperimentale Urban Lab 2 hanno dimostrato che l’ottimizzazione aerodinamica è uno degli elementi principali per ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2 dei veicoli dedicati alla distribuzione, in particolare quando operano nelle zone periferiche. L’aerodinamicità dei Renault Trucks D e D Wide è stata quindi ottimizzata per favorire il passaggio dell’aria e ridurre significativamente il consumo di carburante. Nella versione 2019 questi automezzi sono dotati di nuovi deflettori laterali e di un nuovo deflettore di padiglione con 12 regolazioni che si adatta ad ogni tipo di carrozzeria. Per maggiore sicurezza e comfort di guida i Renault Trucks D e D Wide sono equi-

PISTORESI ROSSANO: IL FUTURO È NEL SEGNO DEL METANO Autotrasporti Pistoresi Rossano è ora pronta a fare un passo importante nel percorso verso un trasporto sostenibile, con la scelta dei nuovi veicoli a metano (LNG) di Scania, mezzi pensati per le missioni a lunga distanza grazie a prestazioni paragonabili a un motore a diesel di pari potenza. I nuovi veicoli da 13 litri, 410 CV e una coppia di 2000 Nm assicurano una riduzione delle emissioni di CO2 del 15% con l’utilizzo di metano di origine fossile. L’impegno di Pistoresi Rossano in ambito sostenibilità, però, non si ferma qui: l’azienda ha offerto ai propri autisti la possibilità di partecipare al programma Driver Training di Scania, così da consentire loro di apprendere uno stile di guida più attento ai consumi e rispettoso dell’ambiente. “Sono partito da zero con un solo veicolo, anno dopo anno la nostra realtà è cresciuta fino a vantare oggi una flotta di mezzi di ultima generazione,

arricchita ora ulteriormente dai nuovi veicoli a metano. Abbiamo scelto la strada della sostenibilità perché crediamo che sia una nostra responsabilità dare vita ad un sistema di trasporto maggiormente rispettoso dell’ambiente. I nuovi veicoli ci consentono inoltre di rispondere alle richieste di una committenza sempre maggiormente esigente ed attenta a tematiche legate alla sostenibilità”, ha evidenziamo Rossano Pistoresi, titolare e fondatore dell’azienda Autotrasporti Pistoresi Rossano. “Abbiamo deciso inoltre di iscrivere i nostri autisti ai corsi di guida efficiente proposti da Scania perché, grazie agli insegnamenti degli istruttori, riusciremo ad avere un’ulteriore riduzione dei consumi di carburante, con importanti vantaggi sia dal punto di vista economico che ambientale”. “Sono sempre di più le aziende di trasporto che hanno compreso le opportunità dettate dalla scelta di veicoli a basso impatto ambientale”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Autotrasporti Pistoresi Rossano è una realtà di grande eccellenza che ha colto l’importanza di rinnovare il proprio parco circolante con veicoli a metano, mezzi che le consentiranno di rispondere al meglio alle esigenze di trasporto della grande distribuzione”.

RENAULT TRUCKS D 2019: FINO AL 7% DI RISPARMIO DI CARBURANTE Nella versione 2019 questi automezzi sono dotati di nuovi deflettori laterali e di un nuovo deflettore di padiglione con 12 regolazioni che si adatta ad ogni tipo di carrozzeria. Per maggiore sicurezza e comfort di guida i Renault Trucks D e D Wide sono equipaggiati di nuovi sistemi di assistenza alla guida. Il regolatore di velocità adattativo (ACC) permette di mantenere automaticamente la distanza minima dal veicolo che precede, consentendo al conducente una guida più fluida e rilassata in condizioni di traffico intenso. L’offerta include anche il limitatore regolabile di velocità (ASL). I comandi dei due sistemi sono a portata di mano e il conducente può guidare in condizioni di maggiore efficienza e sicurezza.

L’insieme dei nuovi equipaggiamenti e delle migliorie consentono di ottenere una diminuzione del consumo di carburante del 7% rispetto alla generazione precedente. I Renault Trucks D e D Wide 2019 sono già disponibili per essere ordinati, sono compatibili Biodiesel (fino al 100%) e proposti anche in versione a gas CNG.

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HERTZ: DISPONIBILE ANCHE IL PICK-UP TRA I VEICOLI COMMERCIALI

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cantieri di lavoro o per effettuare la manutenzione ad esempio di impianti eolici, insomma la versatilità che contraddistingue questo mezzo consente ad Hertz di soddisfare le diverse necessità di una clientela molto esigente. Un mezzo che non lascia nulla al caso, predilige il comfort di bordo grazie ai sedili ergonomici negli interni spaziosi e perfettamente insonorizzati. Un mezzo che non lascia nulla al caso, predilige il comfort di bordo grazie ai sedili ergonomici negli interni spaziosi e perfettamente insonorizzati. L’innovazione che contraddistingue Hertz è stato uno dei motivi che maggiormente ha guidato la scelta dell’azienda di introdurre questo mezzo nella propria

flotta, infatti il Fullback fa dell’innovazione uno dei suoi punti di forza, il motore ad esempio è completamente in alluminio, inoltre è dotato di una vasta gamma di dispositivi di serie che garantiscono la massima protezione al guidatore e ai passeggeri. I veicoli commerciali sono un business molto importante per Hertz. Rappresentano un’area anche molto complessa perché oltre alla varietà della flotta, che prevede nel caso di Hertz anche molte soluzioni diverse come mezzi trasformati per utilizzi specifici (es.: mezzi con cassoni refrigerati), presuppone anche personale con professionalità ad hoc, che viene formato continuamente per poter dialogare con i clienti che operano in questo segmento e poter gestire le necessità molto diverse dei vari settori professionali.

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ovità assoluta nella gamma dei veicoli professionali, Hertz introduce per la prima volta un pick-up. Si tratta di Fiat Fullback*, un veicolo progettato per rispondere alle molteplici e variegate esigenze di chi ha bisogno di un alleato affidabile, robusto e versatile, il mezzo ideale per il lavoro. Hertz offre Fiat Fullback, omologato autocarro, con allestimento SX, nella versione doppia cabina per coniugare la possibilità di ospitare fino a 5 persone a bordo e avere tanto spazio sul piano di carico del cassone posteriore. Alimentato da un potente 2.4 litri turbodiesel da 150 CV, il pick-up Fullback con la sua trazione 4x4 e le marce ridotte consente il transito anche su percorsi impervi, in fuoristrada per raggiungere agevolmente

MERCEDES-BENZ VANS: CONVERSION WORLD

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er Mercedes-Benz Vans è cruciale la collaborazione con partner specializzati in allestimenti e interventi di modifica, rappresentando per la Casa della Stella uno dei fattori che contribuisce al successo dell’azienda nel settore. In occasione dell’IAA 2018, Mercedes-Benz Vans ha presentato per la prima volta il cosiddetto “Conversion World”. Si tratta di una piattaforma digitale su cui i clienti hanno l’opportunità di individuare e confrontare diverse sovrastrutture e modifiche disponibili prima di contattare direttamente i fornitori. Diviso in otto settori e disponibile in 13 lingue, il sito web propone più di 110 articoli, oltre a dare la possibilità di mettersi in contatto con allestitori certificati. Tra i prodotti disponibili, ad esempio, cassoni ribaltabili per i modelli Sprinter, scaffalature per i modelli Vito e impianti di refrigerazione per i furgoni Citan dedicati alle consegne urbane.

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IL NUOVO CARBURANTE RIGENERATO R33 BLUEDIESEL AIUTA A RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2 DELLE FLOTTE

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’R33 è stato sviluppato dalla Volkswagen e dall’Università di Coburgo in collaborazione con altri partner. L’attuale fornitore da gennaio 2018 è Shell Global Solution in cooperazione con Tecosol e Neste, che hanno fornito carburanti certificati in conformità agli standard europei. L’R33 BlueDiesel è conforme agli standard DIN EN 590 per il gasolio e rispetta tutti i criteri per l’uso di un carburante standard senza necessità di ulteriori requisiti.

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Questo carburante innovativo è di particolare interesse per i grandi Clienti flotte della Volkswagen i cui veicoli Diesel percorrono molti chilometri l’anno, in quanto il suo utilizzo contribuisce al raggiungimento degli obiettivi aziendali di tutela ambientale. Le patatine fritte hanno un ruolo importante nella produzione di materiali grezzi per biocarburanti, poiché i grassi che vengono usati per cucinarle di norma andrebbero smaltiti. Invece, i moderni processi permettono di utilizzare questi rifiuti in modo intelligente. Il grasso viene filtrato, ripulito e processato in una miscela di paraffina o biodiesel, che viene poi aggiunto al gasolio tradizionale. L’R33 BlueDiesel, per esempio, è realizzato fino al 33% con componente bio proveniente esclusivamente da materiali di scarto. Questo permette di ridurre le emissioni di CO2 rispetto al gasolio convenzionale almeno del 20%. Inoltre, il carburante

può essere utilizzato dai motori Diesel senza bisogno di conversione, poiché rispetta appieno gli standard del gasolio. A seguito del successo della fase di test, l’R33 BlueDiesel ora viene utilizzato in modo permanente nelle stazioni di rifornimento della Volkswagen a Wolfsburg. Un’altra stazione di prova è stata avviata anche allo stabilimento Volkswagen di Salzgitter. La scorsa estate, hanno cominciato a erogare R33 anche alcuni partner del progetto come Robert Bosch GmbH. In futuro, si aggiungeranno altre stazioni. Il responsabile del progetto al Dipartimento Sviluppo della Volkswagen Thomas Garbe condivide la sua visione del futuro: “La risposta all’R33 BlueDiesel è molto incoraggiante per la Volkswagen e per gli altri partner. L’R33 BlueDiesel è particolarmente adatto ad aziende che utilizzano molto veicoli Diesel in virtù delle grandi autonomie e tuttavia vogliono tutelare l’ambiente. Ci stiamo preparando a un significativo aumento nel medio termine della richiesta di carburanti liquidi prodotti da scarti e di biocarburanti avanzati. Spero che presto anche le stazioni di rifornimento aperte al pubblico proporranno l’R33 come un gasolio premium ed ecologico”.

LA POSIZIONE DELL’AMMINISTRATORE REFERENTE DI RENAULT

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hilippe Lagayette, Amministratore referente e Presidente in carica del Consiglio di Amministrazione di Renault, smentisce le voci diffuse dalla stampa secondo cui ci sarebbero state divergenze nel Consiglio in occasione della seduta ordinaria tenutasi in data 13 dicembre 2018. Il Consiglio ha precisato nel suo comunicato che, considerati gli elementi a sua disposizione, ha deciso di mantenere invariato il dispositivo di governance attuale così come stabilito nella seduta del 20 novembre 2018. Non ha preso i n esame la questione dell’eventuale successione di Carlos Ghosn. Il Consiglio di Amministrazione, contrariamente a certe asserzion i della stampa, si è altresì congratulato con il management della Società per il suo impegno e la gestione efficace nell’attuale situazione.

“Il Consiglio ha precisato nel suo comunicato” Free Services Magazine 7


PEDAGGI AUTOSTRADALI, RESO NOTO IL PAGAMENTO DEI RIMBORSI 2017 CON LE RELATIVE PERCENTUALI DI SCONTO

NORMATIVA

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on Delibera d’urgenza n.6 del 4 dicembre 2018 il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha fissato ad euro 162.389.284,37 la somma destinata al rimborso dei pedaggi autostradali con i relativi coefficienti effettivi di riduzione da applicare per i transiti autostradali effettuati nell’annualità 2017. Nella tabella, sono riportate le percentuali effettive di sconto aggiornate, rispetto a quanto previsto da quelle teoriche indicate nella delibera n.1 del 21 maggio 2018, spettanti alle imprese in base allo scaglione di fatturato annuo realizzato ed alla classe ecologica di appartenenza del veicolo con cui sono stati effettuati i pedaggi autostradali:

MERCI PERICOLOSE, PUBBLICATA IN G.U.U.E. LA DIRETTIVA 2018/1846

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ulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n.299 del 26.11.2018, è stata pubblicata la direttiva della Commissione n.2018/1846 del 23 novembre 2018 che modifica gli allegati della direttiva 2008/68/CE relativa al trasporto interno di merci pericolosi, al fine di tenere conto del progresso scientifico e tecnico. Gli Stati membri dovranno adeguarsi alle disposizioni della direttiva in questione entro il 30 giugno 2019 mentre lo stesso provvedimento entrerà in vigore dal 16 dicembre prossimo, ovvero il ventesimo giorno successivo dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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NORMATIVA

“Gli Stati membri dovranno adeguarsi alle disposizioni”


NORMATIVA

RIDUZIONE, PER L’ANNO 2019, DELL’IMPORTO DEI PREMI E CONTRIBUTI INAIL

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l Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato, in data 7 dicembre 2018, il Decreto Interministeriale n. 3453 del 22 ottobre 2018, concernente la riduzione, nella misura del 15,24 % per l’anno 2019, dell’importo dei premi e contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, di cui ai provvedimenti attuativi dell’articolo 1, comma 128, Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – cd. Legge di stabilità 2014). La misura della riduzione per il 2019, è stata adottata sulla base della determinazione INAIL n. 356 dell’8 agosto 2018.

“La misura della riduzione per il 2019”

NORMATIVA

LAVORO IN NERO, L’INL CHIARISCE CHE SE PAGATO IN CONTANTI SI CUMULANO LE SANZIONI

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’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro), con circolare n.9294 del 9 novembre 2018, ha definitivamente chiarito che la maxi sanzione collegata all’utilizzo dei lavoratori in “nero” si cumula con quella prevista dall’art.1, comma 913 della Legge 205/2017, nel caso in cui la retribuzione di questi lavoratori venga corrisposta in contanti, violando così il divieto previsto dalla legge sopracitata che punisce il datore di lavoro al pagamento di una somma che va dai 1.000 ai 5.000 euro per ciascuna mensilità corrisposta. Tutte e due le sanzioni sono applicabili dagli organi ispettivi una volta che gli stessi abbiano accertato l’esistenza dei presupposti delle norme violate (utilizzo dei lavoratori in nero ed il loro pagamento in contanti). L’ispettorato ha anche posto l’accento sulla periodicità con la quale viene retribuito il lavoratore in “nero” che può essere diversa da quella mensile. Con ciò potrebbero configurarsi casi di tanti illeciti quante sono le giornate di lavoro nero prestato; Resta ferma, inoltre, l’adozione della diffida accertativa quando, una volta verificata la corresponsione della retribuzione, anche se tramite contanti, quest’ultima risulti inferiore all’importo dovuto in base al CCNL applicato dal datore di lavoro.

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SEMPRE IN CALO IL MERCATO DEI VEICOLI RIMORCHIATI: NOVEMBRE REGISTRA -15%, I PRIMI 11 MESI SCENDONO A -2,6%

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l Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha elaborato una stima del mercato dei Rimorchi e Semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5 t che per i primi undici mesi del 2018 indica una diminuzione del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2017 (con 14.220 unità immatricolate contro 14.598). Il mese di novembre ha contribuito con una flessione del 15%.“Nel commentare i dati pubblicati nel mese scorso - afferma Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, l’Associazione delle Case estere - sottolineavamo come l’andamento negativo del mercato, in costante ribasso dallo scorso mese di maggio, sia da imputarsi alla mancanza di una politica di sostegno strutturale agli investimenti per l’acquisto di veicoli destinati al rinnovo del parco.Per quanto riguarda in particolare il settore dei veicoli rimorchiati, il Ministero dei Trasporti ha comunicato che gli incentivi relativi all’acquisto di rimorchi e semirimorchi intermodali ha ecceduto di molto le previsioni e per le domande inoltrate nel 2016 l’importo sarà ridotto del 45% rispetto a quello previsto.

Ad oggi, inoltre, non si conoscono ancora i dati relativi alle domande inviate nel 2017. Al contrario rimangono fortemente obsoleti - in mancanza di sostegno - i veicoli destinati al trasporto stradale che si svolge sulle strade italiane, compromettendo gravemente la sicurezza. Tutto questo sta influenzando negativamente gli investimenti del 2018 e 2019”. “I veicoli rimorchiati di ultima generazione - continua Mantella - non solo possono contribuire a contenere i consumi dei complessi stradali, ma sono anche in grado di garantire la massima sicurezza del trasporto con l’impiego di dispositivi destinati al costante controllo della sicurezza attiva”.

MERCATO

“Se la scelta dei vettori da parte della committenza - conclude Mantella - come dimostrano alcuni studi sulla logistica soprattutto per prodotti “sensibili” (quali alimentari, medicinali, materie pericolose), è legata non tanto al costo del trasporto, quanto alla sua affidabilità, l’impiego di veicoli e allestimenti che garantiscono il mantenimento della qualità della catena logistica, nonché la sua sostenibilità complessiva diventa un “must” per le imprese di trasporto che vogliono rimanere competitive. I veicoli ci sono, manca invece - da troppo tempo - un programma strutturale di sostegno finanziario e/o fiscale che li accompagni adeguatamente nel passaggio dalle linee di montaggio di costruttori e allestitori alla strada”.

IL MERCATO DEI VEICOLI DA LAVORO CONTINUA A FLETTERE: NOVEMBRE A -6,0%. IMPRESCINDIBILE IL RINNOVO DEL PARCO

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niziata a marzo 2018, dopo un bimestre in aumento di circa il 10%, la flessione del mercato prosegue ancora nel mese di novembre per il settore dei veicoli commerciali (autocarri con ptt fino a 3,5t). Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, le immatricolazioni di veicoli commerciali a novembre sono state 18.897 e hanno registrato un calo del 6,0% rispetto alle 20.101 immatricolate nello stesso mese dello scorso anno. Il periodo gennaio-novembre 2018, quindi, totalizza quasi 162.000 vendite (161.930) e fa segnare una flessione del 5,2% rispetto alle 170.822 immatricolate nei primi 11 mesi dello scorso anno. “Come descritto nelle ultime stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE sul parco circolante - commenta Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE - al 30 giugno scorso i veicoli da lavoro circolanti in Italia erano 3.795.000 e di questi ben oltre la metà (52,3%) risponde alle Direttive di emissione ante Euro 4”. “Non è immaginabile - prosegue Crisci - che in un Paese come l’Italia oltre la metà dei veicoli in circolazione abbia più di 12 anni. Lo stiamo ribadendo da molto tempo e continueremo a farlo finché non saranno prese delle concrete misure di sostegno, che siano incisive per la risoluzione del problema

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dello svecchiamento del parco circolante di veicoli che transitano quotidianamente all’interno delle nostre città. Rinnovare il parco è l’unica possibilità per aumentare la sicurezza sulle nostre strade e dare un maggiore contributo alla qualità dell’aria che respiriamo soprattutto nelle città”. “Non possiamo non sottolineare – conclude il Presidente – gli enormi sforzi delle Case automobilistiche negli investimenti in ricerca e sviluppo per l’adeguamento alle stringenti normative ambientali e per la salvaguardia della sicurezza, potendo fare ora affidamento su tecnologie che 12 anni fa non erano disponibili.” Da un’analisi della struttura del mercato dei primi 10 mesi del 2018 (ancora leggermente provvisori ma che andranno a consolidarsi nei prossimi due mesi, considerati i ritardi di immatricolazione), quando il mercato totalizzava un decremento del 5,3%, da rilevare un forte calo delle vendite a privati che hanno perso il 7,7% (con 30.902 unità) e 0,5 punti percentuali di quota. Flessione che coinvolge anche le società (-6,7% sullo stesso periodo dello scorso anno e in calo anch’esse di 0,5 p.p.). Sempre in calo, ma più moderatamente, il canale del noleggio, in cui la flessione si attesta su un -1,2% nei primi 10 mesi 2018, al 48,2% di quota sul totale.

MERCATO

Da registrare, in particolare, il -9,5% del breve termine con 4.839 unità a fronte di un aumento dello 0,4% del lungo termine con 35.094 veicoli. Nell’analisi per alimentazione del mercato dei veicoli commerciali, infine, da segnalare il decremento del 6,3% del diesel che archivia 132.076 immatricolazioni e si attesta sul 92,5% (dal 93,6% del gennaio-ottobre 2017 scorso anno). Aumento a doppia cifra, invece, per il metano (+14,9% con una quota del 2,5%) e per i veicoli elettrici (+14,2%, allo 0,4% di rappresentatività) con, rispettivamente, 3.588 e 508 immatricolazioni. Crescita del 9%, infine, per la benzina che guadagna 0,3 p.p. sui 10 mesi 2017 con 3.374 unità e per il Gpl, che guadagna il +3,8% con 2.762 vendite.


MERCATO

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ulla base dei dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE ha elaborato una stima del mercato dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 t in diminuzione a novembre di -5,5% rispetto allo stesso mese del 2017 (con 2.085 unità immatricolate contro 2.207). Il cumulato dei primi undici mesi del 2018 riduce la crescita al 9,4% rispetto allo stesso periodo del 2017 (23.181 unità contro 21.196). Nel comparto dei veicoli pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore a 16 t, a novembre si è registrata una perdita di -9,8% rispetto al novembre del 2017 (con 1.665 unità immatricolate contro 1.845). Ne consegue che il cumulato del periodo gennaio-novembre 2018 cresce del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2017 (18.719 immatricolazioni contro 17.078). “Il mercato 2018 chiuderà in crescita rispetto all’anno precedente - osserva Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - ma quello che ci preoccupa è l’andamento altalenante

MERCATO

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L’INCERTEZZA CONTINUA A PENALIZZARE IL MERCATO: A NOVEMBRE -5,5%. IN CALO registrato negli ultimi mesi, sintomo di un’incertezza diffusa nel settore dell’autotrasporto al momento di decidere se investire nell’acquisto di nuovi mezzi. Se le condizioni nelle quali si dibatte il settore non miglioreranno decisamente, almeno con la riconferma dei contributi finora concessi in particolare agli investimenti, la brusca frenata registrata dal mercato continuerà, ed è difficile ora non prevedere che per il 2019 possa esserci un calo del mercato intorno al -10% rispetto al 2018. Una previsione estremamente allarmante in quanto in gioco ci sono sostenibilità e sicurezza di un settore strategico per il Nostro Paese”. Dai dati delle ricerche presentate il 29 novembre scorso in occasione della Conferenza Stampa UNRAE di settore, l’Italia, quinto Paese esportatore nel mondo, si trova al 19° posto nella classifica delle performance logistiche e ha visto le sue imprese di autotrasporto ridurre del 75% la presenza sulle rotte internazionali. Le aziende maggiori e più strutturate sono emigrate, le più piccole sono scomparse, in conseguenza soprattutto degli alti costi di gestione (in particolare del personale),

della pressione fiscale e delle difficoltà burocratiche. Dal 2008 l’occupazione del settore in Italia è diminuita di 135.000 addetti, senza contare l’indotto. La finanza pubblica ha perso € 105 milioni in termini di sola IPT, a cui si aggiungono tutte le altre mancate entrate fiscali per lo Stato, i Costruttori di veicoli industriali nello stesso periodo hanno visto diminuire il loro fatturato di € 1,5 miliardi.

IN ITALIA IN CIRCOLAZIONE 135.194 AUTOCARRI ALIMENTATI CON CARBURANTI ALTERNATIVI (+21,3% RISPETTO AL 2013)

al 2013 al 2017 il numero di autocarri per trasporto merci in circolazione nel nostro Paese con alimentazione alternativa (e cioè ibrido-elettrica, a metano e a gpl) è passato da 111.439 a 135.194 unità. In cinque anni, quindi, vi è stato un aumento del 21,3%. Questi dati, di fonte Aci, derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici). Dall’elaborazione di Airp emerge anche la situazione della crescita dal 2013 al 2017 degli autocarri in circolazione in base al tipo di alimentazione alternativa. In particolare, gli autocarri ibridi-elettrici sono quelli che hanno la quota più bassa ma hanno registrato la crescita maggiore nel periodo considerato (+51%), seguiti da quelli a metano (+21,1%) e da quelli a gpl (+19,2%). Nonostante la crescita, vi è da dire però che gli autocarri con alimentazione alternativa rappresentano ancora una quota marginale del totale del parco circolante di autocarri. Secondo gli ultimi dati Aci disponibili, infatti, la quota di autocarri con carburanti alternativi nel nostro Paese è del 3,3%.

Ciò vuol dire che vi è ancora ampio margine per la crescita di questo tipo di motorizzazioni. Un aumento della loro quota potrebbe contribuire ad abbattere in maniera significativa l’impatto ambientale del settore dei trasporti su strada. A proposito di ambiente, sottolinea Airp, un contributo di rilievo per diminuire l’impatto ambientale degli autocarri, e in generale di tutti gli autoveicoli in circolazione, può venire dalla messa in pratica di una serie di comportamenti virtuosi. Fra questi comportamenti sono da citare le revisioni obbligatorie per legge, gli interventi di manutenzione e i controlli sistematici sullo stato di usura e della pressione di gonfiaggio dei pneumatici, che hanno una notevole influenza sul consumo di carburante di un veicolo e sulle sue emissioni di CO2. Inoltre, una soluzione eccellente per migliorare l’impatto ambientale di tutti i veicoli, ricorda Airp, è l’utilizzo di pneumatici ricostruiti. I pneumatici ricostruiti hanno infatti una forte valenza ecologica in quanto consentono di ridurre sensibilmente l’esigenza di smaltire i pneumatici usati, con notevoli benefici per l’ambiente.

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A BRUXELLES PRESENTATA LA EHIGHWAY ITALIANA, UN PROGETTO VERSO LE ZERO EMISSIONI, OBIETTIVO DELLA UE

FS INFORMA

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olo qualche giorno fa è stato presentato a Bruxelles un documento strategico da parte del vicepresidente dell’esecutivo comunitario all’Unione dell’energia Maros Sefcovic e del commissario al clima Miguel Arias Canete, che vede l’UE in posizione di leadership globale sulla lotta al cambiamento climatico, partendo dalla realizzazione degli accordi di Parigi. L’obiettivo ambizioso è quello di avere un’Europa a impatto zero sul clima entro il 2050, raggiungendo il livello di zero emissioni nette a effetto serra. Il documento prevede una combinazione di tanti elementi di intervento congiunti quali mobilità alternativa, rinnovabili, economia circolare, efficienza energetica, biocarburanti, idrogeno ed e-carburanti, con il coinvolgimento del settore dei trasporti, agricolo e forestale, così da riuscire a raggiungere una compensazione totale della CO2 prodotta. Perfettamente in linea con i propositi europei si è inserito il workshop organizzato oggi, proprio a Bruxelles, da parte di CAL (Concessioni Autostradali Lombarde) e A35 Brebemi dal titolo “eHighway per il trasporto elettrico delle merci”, che ha visto la partecipazione di tutti i partner del progetto pilota italiano, quali Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Scania, Siemens oltre che di rilevanti testimoni europei di realtà del settore come Nils-Gunnar Vågstedt Chief Engineer Electromobility presso Scania CV AB, Michael Lüken VDI/ VDE Innovation and Technik GmbH, Future Technologies e Jan Pettersson, Trafikverket, Swedish transport administration, Director at Strategic development. Durante il workshop sono intervenuti importanti rappresentati della Commissione Europea come Antongiulio Marin, Deputy Head of Transport Investment Unit, DG Mobility and Transport; Axel Volkery, Policy coordinator clean transport, DG Mobility and Transport e Carlo Secchi, TEN-T Atlantic Corridor Coordinator.

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In questa mattinata di incontri e di aggiornamento si è parlato del contesto istituzionale ed ambientale in cui sta avanzando il progetto pilota di elettrificazione di A35 Brebemi, della maturità tecnica di questa soluzione sia per quanto riguarda l’infrastruttura che per quanto riguarda i mezzi (trucks), delle esperienze di successo già in corso in Europa e di come la Commissione Europea possa concretamente sostenere questo percorso, così rivoluzionario nell’ambito della mobilità delle merci in Italia (e non solo). Il progetto pilota,

ricordiamo, prevede l’elettrificazione della A35 tra i caselli di Romano di Lombardia e Calcio (Bg) dove verranno installate delle linee di corrente per l’alimentazione dei veicoli predisposti. Il passo successivo sarà un’autostrada ad economia circolare con la produzione di energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici lungo la tratta. “Anche questo workshop, così come gli incontri proficui che abbiamo avuto qui a Bruxelles in questi giorni, non hanno fatto altro che confermare che siamo sulla giusta strada -ha affermato Francesco Bettoni, Presidente A35 Brebemi. Il futuro sostenibile dell’Europa, e non solo, passa per un nuovo concetto di mobilità e A35 Brebemi, con CAL, Regione Lombardia e gli importanti partner che ci affiancano, sono in prima linea per entrare nel futuro il prima possibile, dando un segnale forte a tutti gli attori in questo ambito. In tale contesto l’obiettivo di divenire nei tempi più brevi possibili una delle prime autostrade d’Europa ad economia circolare, è particolarmente strategico”.

IN EVIDENZA

“ Il progetto di eHighway presentato qui oggi a Bruxelles porta l’Italia e la Lombardia in particolare, ad assumere un ruolo centrale tra gli stakeholder internazionali che cercano soluzioni serie e tecnologicamente mature per risolvere le gravi problematiche connesse all’inquinamento dell’aria in coerenza con gli obbiettivi dell’Agenda 21 e con le sue continue evoluzioni - ha affermato Gianantonio Arnoldi, Amministratore Delegato di Concessioni Autostradali Lombarde. Con il sostegno del Ministero delle Infrastrutture, del Ministero dell’Ambiente e di Regione Lombardia, CAL è fiduciosa che i risultati del progetto pilota di elettrificazione della A35 Brebemi possano essere determinanti sulle scelte e sulle politiche europee ed internazionali”. “Nel mese di novembre i quattro quinti del Parlamento europeo hanno approvato, con l’introduzione di ulteriori emendamenti restrittivi, una proposta di regolamento della Commissione che impone limiti alle emissioni di CO2 anche per i mezzi pesanti, che dovrebbero essere ridotte nel 2030 del 35% rispetto a quelle attuali. Sono obiettivi estremamente ambiziosi, che impongono un approccio rivoluzionario al tema della sostenibilità, concepibile soltanto lavorando insieme, a livello di ecosistema, coinvolgendo le aziende di trasporto, la committenza, i produttori e fornitori di energia, le istituzioni e i legislatori. Il progetto di A35 Brebemi va esattamente in questa direzione, ponendosi non solo l’obiettivo di ridurre le emissioni ma di dare vita alla prima autostrada ad impatto zero”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania.


AMBIENTE

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e esigenze emergenti del mercato dell’elettrificazione richiedono produttori di consolidata esperienza, con costi contenuti e servizi completi, in grado di sviluppare soluzioni efficienti di assemblaggio e collaudo per la produzione di veicoli elettrici e ibridi. Per far fronte a queste sfide, AVL List GmbH, attiva nel settore delle tecnologie di sviluppo, simulazione e collaudo di sistemi powertrain, e Comau, azienda produttrice di componenti e sistemi per l’automazione industriale, hanno unito le loro forze per offrire soluzioni innovative, modulari e flessibili. A partire dal 1º gennaio 2018, AVL e Comau hanno avviato una cooperazione aperta per la simulazione, la progettazione, l’assemblaggio e il collaudo di componenti powertrain, sia per veicoli tradizionali che elettrici. Grazie a questo accordo, i clienti avranno accesso a soluzioni standard e affidabili su scala globale, sostenute da una presenza aziendale locale, consentendo così di ottenere una più elevata qualità e un time-to-market più breve. Il focus iniziale della partnership riguarderà i sistemi di assemblaggio e di collaudo di fine linea delle batterie per autoveicoli.

UNA PARTNERSHIP STRATEGICA “Questa partnership unisce due aziende leader nei rispettivi settori. Grazie a obiettivi condivisi e a competenze complementari, siamo in grado di offrire ai clienti il meglio dei rispettivi ambiti di attività, mettendo a disposizione del mercato un unico referente per l’intero processo di assemblaggio, dalla progettazione all’esecuzione del progetto”, spiega Andrew Lloyd, Automation Systems COO di Comau. “La combinazione tra il know-how di Comau, con le sue soluzioni avanzate per Industry 4.0, e di AVL, con la sua esperienza progettuale nell’integrazione di componenti powertrain e delle metodologie per il loro collaudo, porterà l’assemblaggio delle batterie e i test di fine linea ad un livello sempre più elevato”, aggiunge Urs Gerspach, Executive Vice President presso AVL List GmbH.


IL PROGETTO IN ZONA DI NEXIVE SI ESTENDE ALLE STAZIONI DI SERVIZIO: SIGLATA UNA PARTNERSHIP CON ASSOPETROLI-ASSOENERGIA

FS INFORMA

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exive, primo operatore postale privato in Italia e Assopetroli-Assoenergia, associazione di imprenditori italiani che operano nel mercato nazionale della distribuzione dei prodotti petroliferi ed energetici, hanno siglato un accordo per offrire servizi postali sempre più evoluti, efficienti e vicini a cittadini, pubbliche amministrazioni e imprese. L’iniziativa, rivolta agli oltre 12.000 punti vendita associati ad Assopetroli, ha già visto l’adesione di una prima stazione di servizio a Napoli, che sarà operativa a breve.Le stazioni di servizio associate ad Assopetroli entrano così a far parte della rete di Inzona, il servizio di Nexive che risponde in modo concreto alla necessità di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni di servizi postali capillari sul territorio ed efficienti. Con il progetto InZona, avviato nel 2016 con il coinvolgimento in prima battuta delle edicole e di altri esercizi merceologici con diffusione capillare, Nexive ha esteso ulteriormente il proprio network, dando la possibilità ai cittadini di ricevere e di inviare corrispondenza e pacchi in modo più comodo, grazie a punti di prossimità diffusi sul territorio e aperti con orari più flessibili rispetto a quelli dei tradizionali uffici postali.

“Con il progetto ‘In Zona’, che oggi estendiamo anche alle stazioni di servizio, abbiamo introdotto nuove modalità per agevolare i cittadini nelle operazioni quotidiane legate al ritiro della propria corrispondenza, che sia una raccomandata o un acquisto fatto online. Si tratta di un’iniziativa che capitalizza il costante impegno di Nexive per guidare l’innovazione del settore postale grazie a un’integrazione sempre maggiore tra fisico e digitale. Ad oggi, oltre ai 500 punti diretti su tutto il territorio nazionale abbiamo attive già un totale di 1400 tra edicole, cartolerie e tabaccherie. Con questa nuova partnership ci auguriamo di offrire un servizio sempre più capillare, per consentire a tutti di ritirare e inviare buste e pacchetti in modo comodo e flessibile.” Ha dichiarato Luciano Traja, Amministratore Delegato di Nexive.

ANSF, FIRMATA A FIRENZE LA DICHIARAZIONE SULLA CULTURA EUROPEA DELLA SICUREZZA FERROVIARIA

È

stata sottoscritta a Firenze da 33 operatori ferroviari la Dichiarazione per una cultura della sicurezza ferroviaria in Europa nell’ambito della Conferenza “Cultura della sicurezza - Modelli ed esperienze ferroviarie a confronto” organizzata dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) in collaborazione con l’Agenzia dell’Unione Europea per le Ferrovie (ERA). La Dichiarazione, proposta dall’ERA, ha l’obiettivo di unire e compattare i più importanti soggetti ferroviari europei nella promozione di una positiva cultura della sicurezza all’interno del settore. “Siamomolto colpiti dall’ampia partecipazione degli operatori ferroviari econvinti che la diffusione di una buona cultura della sicurezza sia fondamentale anche nell’ambito ferroviario – ha dichiarato Marco D’Onofrio, Direttore dell’ANSF – Sull’esempio del trasporto aereo e della sanità, la cultura della sicurezza si rivolge principalmente all’elemento umano, rafforzando gli effetti e la capacità di reazione di tutto il sistema in un impegno collettivo”.

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LOGISTICA

LOGISTICA

Questi i principi più importanti espressi nella Dichiarazione: • La sicurezza è il principale motore dell’efficienza e dell’affidabilità dei servizi ferroviari. In caso di conflitto tra diversi obiettivi aziendali, la sicurezza non deve essere compromessa. • Le organizzazioni promuoveranno la sicurezza, la comunicazione ed i principi della cultura della fiducia e non punitiva, tra i dirigenti, i dipendenti e le altre parti, compresi gli appaltatori e i fornitori di beni e servizi. • Le organizzazioni hanno la responsabilità di incoraggiare comportamenti corretti e di fornire l’ambiente appropriato per consentire di lavorare in modo sicuro, comprese la progettazione del lavoro, la messa a disposizione di strumenti, la formazione e le procedure • In caso di incidenti o situazioni pericolose, le indagini e le analisi degli eventi devono concentrarsi innanzitutto sulle prestazioni del sistema, sulle condizioni e i fattori che influenzano le pratiche lavorative, piuttosto che sull’attribuzione di colpa o della responsabilità individuale.


CURIOSITA’

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DAL 2013 AL 2017 IL PARCO CIRCOLANTE ITALIANO DI MOTRICI È CRESCIUTO DEL 15,7%

l parco circolante di motrici, secondo i dati più recenti disponibili (che si riferiscono al 2017), in Italia è composto da 172.921 unità ed è cresciuto del 15,7% rispetto al 2013. Il parco veicolare italiano di rimorchi, sempre secondo i dati più recenti disponibili, è composto da 379.126 unità ed è aumentato del 9,4% rispetto al 2013. Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro sulla base dei dati Istat. L’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro include anche un prospetto dei dati a livello regionale, prospetto da cui emerge che nel comparto delle motrici le regioni che hanno fatto registrare il maggior aumento del parco veicolare dal 2013 al 2017 sono Il Molise (+38,1%), la Campania (+24,1%) e il Trentino Alto Adige (+18,3%). Le prime due regioni si confermano in testa anche nella graduatoria delle regioni in base alla crescita del parco veicolare di rimorchi: infatti i rimorchi in circolazione dal 2013 al 2017 in Molise sono aumentati del 25,9% ed in Campania del 20,2%. Dietro Molise e Campania si colloca la Sicilia, con un aumento del 15,4%. “La crescita del settore dei trasporti su strada - sottolinea Enrico Moncada, responsabile della Business Unit Truck Replacement di Continental Italia – passa anche dalla capacità di rispondere a molteplici sfide e dai miglioramenti conseguiti per ciò che riguarda l’efficienza e la compatibilità ambientale delle attività di trasporto. Per questo Continental fornisce una gamma completa di prodotti e servizi alle aziende che operano in questo settore, con l’obiettivo di affermarsi come un vero e proprio Solution Provider in grado di supportare le società di trasporto in ogni fase della loro attività, in Italia così come all’estero”.


Le cifre del mese Prosegue nuova rubrica che cercherà attraverso una serie di numeri significativi di darvi una fotografia chiara dell’andamento mensile del comparto dell’autotrasporto merci sotto vari aspetti. A cura della redazione

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3,5%

nel groupage

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RUBRICA

Cargo aereo

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Le rinfuse liquide

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nell’internazionale a carico completo

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2,3%

Corrieri Nazionali

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numero di autocarri euro 4

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Corrieri Internazionali

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Le rinfuse solide

a ottobre 2018 17163 truck ottobre 2018

prezzo del gasolio alla pompa

2,1%

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Cargo Marittimo

veicoli oltre le 3,5 t

1531

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transhipment

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i RO-RO

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Produzione Industriale

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VAN immatricolati a ottobre 2018

a ottobre 2018

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4,1

milioni autocarri parco circolante

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13%

merci su rotaia



RUBRICA

I TAGS DI DICEMBRE

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L’OPINIONE

Di Sonia Pampuri

Ogni mese vi dirò la mia opinione “tra il serio e il faceto” su alcuni degli avvenimenti principali che hanno scandito la vita e l’evoluzione del mondo del trasporto merci in Italia e nel Mondo!

RUBRICA

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Quel pasticciaccio brutto del SISTRI !

Il Consiglio dei Ministri, nella sua seduta del 12 dicembre ha varato il cosiddetto Decreto Legge “sulle Semplificazioni” - Tra le misure annunciate nel Comunicato Stampa del Governo, spicca quella, di rilevantissima importanza per le imprese di autotrasporto operanti nel mercato della gestione dei rifiuti, consistente nell’abolizione definitiva, a far data dal 1 gennaio 2019, del SISTRI e dei connessi adempimenti. Recita infatti il Comunicato: “soppressione dell’attuale “Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” (SISTRI). Dal 1° gennaio 2019 resta la tracciabilità dei rifiuti con il sistema cartaceo, in attesa della realizzazione di un nuovo sistema di tracciabilità coerente con l’assetto normativo vigente, anche di derivazione comunitaria” Fin qui la notizia. Che è l’unica cosa che ci è data di sapere mentre scriviamo. Cosa accadrà dopo? Con cosa verrà sostituito il sistri , sistema macchinoso , cervellotico, costosissimo e sempre disatteso? Chi rimborserà le imprese che ne hanno rispettato scrupolosamente i complessi adempimenti ? Senza risposte!

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L’Unione fa la forza, ma…

Nei primi giorni dello scorso mese di dicembre un comunicato congiunto di tutte le sigle sindacali agenti oggi nel nostro paese a tutela del comparto dell’autotrasporto ha lasciato senza parole un po’ tutti i commentatori. Tutti d’accordo. Organici come la Fai e non organici come TraportoUnito all’azione politica governativa. Sostanzialmente in questo comunicato le sigle i auguravano un’azione determinata , decisa e immediata del Governo a favore dello svecchiamento del parco circolante. E’ notizia certa al momento in cui scriviamo che il documento di programmazione finanziaria NON contenga il prolungamento del superammortamento! Voci che gridano nel deserto!

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Scania e la donna meccanico

“E’ donna, la vogliamo in officina con noi. La assumiamo noi”. Franco Fenoglio, presidente e amministratore delegato di Italscania apre le porte alla 17 enne della scuola professionale ‘Lombardi’ di Airola di cui il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli aveva denunciato la difficoltà a trovare un posto, dove farle fare “l’alternanza scuola-lavoro”. Per Fenoglio, “poco importa, infatti, che si tratti di uomo o donna, quello che conta è che sia una persona di valore e che abbia voglia di entrare a far parte di un settore, quello del trasporto merci e persone, di cruciale importanza per il nostro Paese”. “L’8 marzo scorso - ricorda - abbiamo annunciato l’assunzione della prima donna-meccanico della nostra rete presso l’officina Ormia di Fiano Romano”. “Siamo pronti ad accogliere noi -conclude Fenoglio- questa ragazza per un percorso di alternanza scuola-lavoro, abbiamo una rete di 18 concessionarie e oltre 100 officine in Italia. Una presa di posizione diretta , chiara e senza mezzi termini che ci trova del tutto concordi quella dell’AD di Scania. Vivissimi applausi!

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E’ nata Mercedes Benz Trucks Italia!

Il Board of Management e il Consiglio di Supervisione di Daimler AG hanno approvato la nuova struttura societaria del Gruppo che prevede tre entità legalmente distinte-Mercedes-Benz AG per le divisioni Cars e Vans, Daimler Truck AG per le divisioni Trucks e Buses e Daimler Mobility AG per Daimler Financial Services AG– sotto l’egida di Daimler AG. La fase di implementazione denominata “PROJECT FUTURE” della nuova struttura societaria è iniziata nel 2018 e dovrà essere sottoposta all’approvazione degli azionisti all’Assemblea generale annuale di Daimler AG nel 2019. In ambito europeo, alcuni paesi hanno avuto la possibilità, in accordo con Daimler, di attuare questo processo e la divisione Trucks di Mercedes-Benz Italia ha deciso di cogliere questa opportunità per offrire soluzioni sempre più mirate ai propri Clienti. A partire dal 1° gennaio 2019, nascerà infatti, Mercedes-Benz Trucks Italia S.r.l., società legalmente indipendente, che avrà come suo responsabile Maurizio Pompei. I migliori auguri a questo rinnovato player del mercato perché sappia dare al brand tedesco quella popolarità che ha sempre faticato a conquistare nel nostro Paese! Avventurosi!

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Toninelli : Avanti Tutta… con il terzo Valico !

Il totale dei costi del recesso per lo stop al Terzo Valico “ammonterebbe a circa 1 miliardo e 200 milioni di euro di soldi pubblici. Di conseguenza il Terzo Valico non può che andare avanti”. Ad annunciarlo è stato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, in un post su Facebook, come di suo consueto , pare che un lancio di agenzia non si usi più e un più adeguato comunicato stampa richieda troppo lavoro al suo staff. . “Ma farlo andare avanti non significa condurlo a termine così com’è, bensì rendere l’opera efficiente rispetto agli scopi”, puntualizza. “Se vogliamo rimediare almeno in parte ai danni del passato, rendendo il Terzo Valico una infrastruttura utile dal punto di vista logistico e adatta a migliorare anche il servizio regionale sulla tratta parallela - ha sottolineato il ministro -, bisogna innanzitutto che esso sia davvero ben collegato con Genova: dunque, i binari devono arrivare fin dentro il porto”. “Sapete - ha aggiunto - quanto Genova conti nei pensieri e negli sforzi del Governo. Allora facciamo in modo che il Terzo Valico sia veramente utile alla città”. Conci dell’amore del Minitro per la città della lanterna ci auguriamo che portare i binari dentro il porto non i debbano aspettare “anni forse decenni!”. Surreale!



ATTUALITÀ

UN 2019 COLMO DI BUONI PROPOSITI! 22

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Negli ultimi 10 anni i Costruttori hanno perso 1,5 miliardi di fatturato, l’autotrasporto 135.000 posti di lavoro, lo Stato 105 milioni di entrate fiscali.

Di Barbara Adriani

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L’ormai consueto appuntamento d’autunno nel quale UNRAE esamina la situazione del mercato dei Veicoli Industriali, quest’anno è stato dedicato all’analisi dell’aggiornamento delle dinamiche e delle prospettive dell’autotrasporto italiano, in funzione del raggiungimento degli obiettivi di una mobilità più sostenibile, sicura ed efficiente.

“LO STUDIO PREVEDE VARI SCENARI SECONDO DIVERSI PIANI DI RINNOVAMENTO DEL PARCO CIRCOLANTE DEI VEICOLI INDUSTRIALI.”

ATTUALITÀ

GLI STUDI Sono quindi stati illustrati gli studi dei due enti di ricerca (GiPA, Istituto di ricerche di mercato specializzato nell’after sales automotive e RIE, Centro Ricerche Industriali ed Energetiche) intesi a far conoscere la situazione reale dell’autotrasporto e individuare le strade razionalmente percorribili per raggiungere possibili obiettivi realistici di efficace sostenibilità ambientale ed economica, sottraendo l’evoluzione di un settore strategico come quello dell’autotrasporto a tentazioni demagogiche e soluzioni improvvisate. INDAGINE GIPA Secondo l’indagine GiPA, giunta alla sua terza edizione per conto di UNRAE, l’Italia ha in mano un’opportunità straordinaria di rinnovare il suo parco circolante – tra i più vecchi d’Europa - e raggiungere simultaneamente più obiettivi: dalla diminuzione dei consumi e delle emissioni di CO2 e di inquinanti atmosferici, alla riduzione della spesa per il carburante, ai benefici per la sicurezza stradale. Marc Aguettaz, Amministratore Delegato di GiPA Italia ha sottolineato che “Lo studio prevede vari scenari secondo diversi piani di rinnovamento del parco circolante dei veicoli industriali. Gli scenari maggiormente efficaci fanno riferimento ad un orizzonte temporale di medio periodo, ma saranno realizzabili a patto che tutte le forze in campo abbiano un obiettivo comune e riconoscano all’autotrasporto la centralità che gli spetta nel sistema paese.” IMPATTO AMBIENTALE Dal punto di vista ambientale, afferma l’indagine di GiPA, per quanto sia difficile quantificare le riduzioni di CO2 emessa negli ultimi anni, poiché esiste una relazione diretta tra i consumi di carburante e le emissioni di CO2, è possibile stimare che in Italia, tra il 2000 e il 2016, per il solo contributo delle innovazioni tecnologiche

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introdotte, ci sia stata una riduzione di circa il 16% delle emissioni di gas serra imputabili al trasporto merci. RINNOVO PARCO CIRCOLANTE Tale riduzione è stata ottenuta faticosamente in mancanza di un adeguato rinnovo del parco circolante. “Assumendo che l’entità del parco circolante italiano per il trasporto di merci rimanga ora costante - ha affermato Aguettaz - e nella prospettiva assolutamente teorica che i consumi per ogni singolo veicolo nuovo non si riducano più, in una ipotesi di completo rinnovo del parco in venti anni, da qui al 2039 si avrebbe un risparmio di 22 miliardi di litri di gasolio, pari ad una riduzione della CO2 emessa di 58 milioni di tonnellate”. LO STUDIO RIE Lo studio di RIE (Centro Ricerche Industriali ed Energetiche) è stato condotto con l’obiettivo di valutare in che modo e con quale impatto le nuove tecnologie motoristiche potranno dare risposte concrete alla transizione energetica. Partendo dall’analisi dei dati del settore dal punto di vista delle motorizzazioni presenti e delle ipotesi di rinnovo del parco circolante, lo studio riconosce che la possibilità di ridurre le emissioni inquinanti certamente continuerà nei prossimi anni, ma sarà fortemente condizionata dalla rapidità con la quale verrà rinnovato il parco applicando il principio della neutralità tecnologica. RIVOLUZIONE NELLA MOBILITÀ DELLE MERCI “Ragioni tecnologiche, economiche e sociali rivoluzioneranno anche il futuro della mobilità delle merci. Ma non sarà certamente scommettendo su una sola tecnologia - ha sottolineato Alberto Clô, Presidente di RIE e coordinatore

della ricerca - che si otterranno rapidamente i minori impatti ambientali possibili. Il diesel continuerà a governare la transizione energetica in corso, in virtù delle sue caratteristiche funzionali e grazie alle sofisticate tecnologie motoristiche adottate, destinate all’abbattimento delle emissioni”. “Progressive evoluzioni radicali sono certo prevedibili - ha continua to Clô ma tutt’altro che rapide. Al momento, il rinnovo del parco circolante che punti ad un rapido ricambio delle motorizzazioni più vecchie con le declinazioni diesel di ultima generazione (quale l’Euro VI-d) rappresenta la scelta più realistica ed efficace in termini di abbattimento degli inquinanti. Il mercato ci dimostra come questa considerazione sia realistica, non reazionaria.”. LA POSIZIONE DEL GOVERNO Il Sottosegretario Gava ha ricordato come sia compito del Governo fare tesoro dell’esperienza e dei suggerimenti degli attori storici del settore, che hanno finora sopportato con costi


“DAL 2008 IL SETTORE HA PERSO IN ITALIA 135.000 ADDETTI, SENZA CONTARE L’INDOTTO. IL BILANCIO DELLO STATO HA PERSO €105 MILIONI DI ENTRATE FISCALI, I COSTRUTTORI DI VEICOLI INDUSTRIALI €1,5 MILIARDI DI FATTURATO” per ridurre le emissioni nocive allo scarico dei veicoli, mentre dall’altro non si impegna in alcun modo serio a favorire la più rapida entrata in circolazione di quegli stessi veicoli, emanando provvedimenti sulla circolazione provvisori e scoordinati (soprattutto a livello locale) e destinando risorse finanziarie al mantenimento di misure improduttive in termini tanto di reale riduzione dell’inquinamento ambientale, quanto di razionalizzazione dell’autotrasporto. LE FORME DI SOSTEGNO AL COMPARTO

spesso eccessivi e prospettive precarie la carenza di strategie politiche, preoccupandosi di creare le condizioni migliori per favorire un’inversione di tendenza che riporti a casa entrate fiscali ed occupazione. L’On. Gava ha quindi sottolineato che nell’ambito di una politica coerente di sviluppo della mobilità sostenibile è necessario fare tutto il possibile, soprattutto sul piano normativo, per garantire che il parco dei veicoli per il trasporto merci possa raggiungere almeno gli standard europei, ponendosi già nella prospettiva della decarbonizzazione più rapida possibile. L’OPINIONE DI UNRAE Il Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, Franco Fenoglio, ha esordito ricordando che UNRAE ha deciso di commissionare le ricerche presentate oggi nell’intento di portare un contributo di chiarezza e di realismo nell’informazione sul settore, sottolineando come si dimostri strabica e priva di ogni fondamento ragionevole e concreto una politica che da un lato obbliga i costruttori ad impegnarsi in sforzi finanziari e tecnologici inauditi

Per questo UNRAE chiede al Decisore politico di salvaguardare le forme di sostegno esistenti, in grado di favorire lo spostamento del sistema dei trasporti verso un futuro concretamente più sostenibile, mantenendo gli strumenti per realizzare politiche efficaci di sostegno al rinnovo del parco circolante, quali possono essere il superammortamento e l’iperammortamento. “Parlare di “obiettivi di sistema condivisi” - ha continuato Fenoglio - può sembrare arduo, in presenza di risorse scarse e in assenza di programmazione politica certa e razionale dello sviluppo. Riconosciamo l’esistenza di un problema e sappiamo di esserne parte. Vogliamo quindi essere parte della sua soluzione e non intendiamo affatto sottrarci all’impegno per quanto di nostra competenza. UNRAE ha sempre creduto in un approccio di sistema e cercato con convinzione di condividere gli obiettivi strategici con le altre forze in campo, sia imprenditoriali che di governo, per una azione comune. Mentre noi - ha continuato Fenoglio - discutiamo ancora su tavoli diversi come spendere i fondi destinati all’autotrasporto, la Germania offre due anni di transito gratuito sulle autostrade agli autoveicoli dotati di motorizzazioni di ultima generazione e studia un piano di rottamazione programmata, cosa che sta facendo anche la Spagna. Nel frattempo l’Italia, quinto Paese esportatore nel mondo, è finita al 19° posto nella classifica delle performance logistiche e ha visto le sue imprese

ce logistiche e ha visto le sue imprese di autotrasporto ridurre del 75% la presenza sulle rotte internazionali. Le aziende maggiori e più strutturate sono emigrate, le più piccole sono scomparse, in conseguenza soprattutto degli alti costi di gestione (in particolare del personale), della pressione fiscale e delle difficoltà burocratiche. Dal 2008 il settore ha perso in Italia 135.000 addetti, senza contare l’indotto. Il bilancio dello Stato ha perso €105 milioni di entrate fiscali, i Costruttori di veicoli industriali €1,5 miliardi di fatturato”. UNO SGUARDO AL MERCATO 2018 Passando poi all’esame dell’andamento dei più recenti dati di mercato e delle stime che su di essi si possono ricavare, visto il perdurare dell’incertezza che da troppo tempo accompagna l’economia italiana, il Presidente Fenoglio ha commentato che “non ci sono elementi che consentano di andare oltre una previsione di calo del mercato nel 2019 pari al 10% rispetto al 2018, che - a sua volta - dovrebbe far registrare circa 27.000 unità (+10,9%)”. LE PROPOSTE Dopo aver dato uno sguardo critico al modo nel quale le Istituzioni europee gestiscono i problemi dell’autotrasporto sia sul piano organizzativo che su quello ambientale, Fenoglio ha elencato le proposte di UNRAE per creare migliori condizioni allo sviluppo dell’autotrasporto e del mercato dei veicoli: • rendere strutturale il sostegno agli investimenti, • costruire un sistema di incentivazione al rinnovo del parco basato sul principio “chi più inquina ed è meno sicuro, più paga”, •ridare efficienza alla burocrazia amministrativa e tecnica, • impiegare risorse nella preparazione professionale dei giovani, • adoperarsi in Europa per ristabilire le regole di una corretta competitività anche nell’autotrasporto.

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VOLVO TRUCKS TAGLIA I CONSUMI Gli aggiornamenti apportati ai motori diesel Volvo Trucks, D11 e D13 per Volvo FH, FM e FMX, soddisfano il nuovo regolamento Euro 6 Step D e contengono una serie di miglioramenti che consentono di ridurre i costi del carburante.

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“Con il consumo di carburante che pesa per circa un terzo dei costi dei trasportatori, continuiamo ad impegnarci per trovare nuovi modi per ridurre il consumo di carburante nei nostri veicoli”, afferma Claes Nilsson, Presidente di Volvo Trucks. “Questa volta, una combinazione di piccoli miglioramenti consente notevoli risparmi sui costi dei nostri clienti, tutto ciò senza compromettere le prestazioni o la produttività.” REGOLAMENTO EURO 6

“UN NUOVO SOFTWARE DEL MOTORE E UN RIVESTIMENTO MIGLIORATO NEL SISTEMA DI POST-TRATTAMENTO DEI GAS DI SCARICO.”

Il nuovo regolamento Euro 6 Step D si concentra sull’assicurare che i veicoli siano conformi agli standard sulle emissioni nelle normali operazioni d’uso. I passi di Volvo Trucks per soddisfare i più severi standard sulle emissioni includono un nuovo software del motore e un rivestimento migliorato nel sistema di post-trattamento dei gas di scarico. Inoltre, il motore diesel D13 aggiornato utilizza un nuovo tipo di olio a bassa viscosità VDS-5 e nuovi anelli raschiaolio sui pistoni che riducono il consumo di carburante e l’attrito interno. Inoltre, il motore da 500 CV risparmia ancora più carburante avendo lo stesso rapporto di compressione delle versioni da 460 e 420 CV.

SOFTWARE I-SEE Il software I-See utilizza i dati della mappa per visualizzare in anteprima la topografia del percorso e si occupa della selezione delle marce, dell’accelerazione e del rallentamento del motore. È progettato per utilizzare nel miglior modo possibile l’energia che ha il veicolo in movimento ed è stato migliorato con una serie di aggiornamenti, come una nuova strategia di selezione delle marce e la gestione avanzata dell’inerzia NUOVO ANNO. NUOVI MOTORI “Questi aggiornamenti supporteranno i nostri clienti a rimanere aggiornati sulla nuova normativa sulle emissioni, e allo stesso tempo migliorando il consumo di carburante per i nostri camion Volvo FH, FM e FMX”, afferma Claes Nilsson. I nuovi motori saranno disponibili per l’ordine dalla fine di dicembre 2018.

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RENAULT TRUCKS T 2019: COMFORT, RISPARMIO DI CARBURANTE E MINORI EMISSIONI DI CO2 I Renault Trucks T e T High versione 2019 montano già i motori DTI 11 e DTI 13 Euro 6 Step D conformi alla normativa che entrerà in vigore il 1° settembre 2019 e dispongono di un sistema di post-trattamento di nuova generazione che integra nuovi materiali che ne aumentano il tempo di vita. È stato inserito un sensore della qualità di Adblue ed è stato eliminato il settimo iniettore.

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OPTIVISION Il Renault Trucks T 2019 è dotato del sistema Optivision di nuova generazione, un regolatore di velocità predittivo che utilizza la topografia stradale per ottimizzare il cambio marcia e immagazzina i dati direttamente nel veicolo. È stato migliorato il comfort del conducente: la connessione infatti non viene più interrotta, neanche nelle zone in cui i GPS non danno informazioni, come in galleria. Le informazioni sul percorso sono più precise e permettono al conducente di prevedere meglio l’itinerario. Infine il regolatore di velocità adattativo Eco Cruise Control offre nuove possibilità di parametrizzazione che consentono di risparmiare carburante. L’insieme dei nuovi equipaggiamenti e delle migliorie consentono di ottenere una diminuzione del consumo di carburante del 3% rispetto alla generazione precedente.

MIGLIORE COMFORT DI GUIDA E DI VITA A BORDO La cabina dei veicoli della gamma T versione 2019 presenta nuove rifiniture di alto livello. All’interno la plancia di bordo ha rifiniture in carbonio, riprese all’interno delle porte, selleria in pelle nera e celetto grigio per creare una nuova armonia. All’esterno la calandra e i retrovisori sono personalizzabili e sono proposte due verniciature: nero lucido o arancione anodizzato. Le targhe identificative dei veicoli sono semplificate e più leggibili e recano il nome del veicolo, la potenza ed il motore. Rimane disponibile una linea personalizzabile dal cliente. I Renault Trucks T e T High versione 2019 possono già essere ordinati.


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SCANIA

TOP TEAM 2018! Il team di Affini Service si appresta a partire alla volta della Svezia per affrontare la finale mondiale in programma a Södertälje. A cura della redazione

Simona Sandrini, Omar Bernini, Marco Baiguini, Luca Migliori, Angelo Regna: sono questi i nomi dei ragazzi guidati da Stefano Affini e coordinati da Tiziano Bergamo che hanno affrontato la finale mondiale di Södertälje

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12 TEAM

GLI ITALIANI

I 12 team in gara, provenienti da tutto il mondo, si sono sfidati nella semifinale in programma il 6 dicembre: solo le 4 squadre migliori hanno avuto accesso alla finale mondiale che si è tenuta il giorno 7 dicembre alle ore 15:00. Scania Top Team mette in evidenza le abilità pratiche e teoriche della rete di officine Scania: focus di questa edizione l’impegno di tutti i membri dell’azienda nel guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile.

Il team italiano si è allenato duramente ed è pronto a sfidare le altre squadre in gara mettendo in campo grande competenza, conoscenza e determinazione. Alla finale di Södertälje sono presenti squadre provenienti da tutto il mondo, in particolare Argentina, Austria, Brasile, Cina, Finlandia, Nuova Zelanda, Polonia, Svizzera, Taiwan, Paesi Bassi e Emirati Arabi Uniti, tutte determinate a conquistare il titolo di migliore officina del mondo.


L’OPINIONE DI FRANCO FENOGLIO “Abbiamo fatto il tifo per il team di Affini Service”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Scania Top Team è un’occasione importante per mettere alla prova le conoscenze e competenze delle nostre officine e per dimostrare il grande valore della rete Scania. E’ un evento di primaria importanza che pone sotto i riflettori meccanici, magazzinieri, accettatori, elettrotecnici ed elettromeccanici, persone che ogni giorno lavorano nelle nostre officine e che meritano un grande riconoscimento per l’impegno e la dedizione con cui assistono quotidianamente i nostri clienti”.

SIMONA SANDRINI: L’UNICA RAGAZZA IN GARA Il team italiano si contraddistingue tra le diverse squadre in gara per una peculiarità: si presenta alla finale mondiale con una ragazza nel team, l’unica in gara in Svezia. Si tratta di Simona Sandrini, accettatore presso l’officina Affini Service, una ragazza solare e di grande carisma che ha saputo dare energia al team durante tutto il percorso. Un vero e proprio motivo di orgoglio per la squadra italiana che si appresta ad affrontare la finale mondiale dopo un periodo intenso di studio e preparazione sotto gli occhi attenti del capitano Omar Bernini.

LA COMPETIZIONE: TOP TEAM Il Top Team è una competizione estremamente dura, sono oltre 8.000 i partecipanti, in rappresentanza di 70 Paesi. Al termine delle 6 semifinali (3 per l’Europa, 1 per il Sud America + Africa, 2 per Asia e Oceania) sono stati decretati i 12 team che si sfideranno a Södertälje in occasione della finale mondiale. Al termine di questo lungo percorso, il team vincitore si aggiudicherà 50.000 €.

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IVECO PUNTA SUL BIO LNG Bio LNG Euronet promuove la decarbonizzazione del trasporto su strada in Europa con il gas naturale liquefatto

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BioLNG EuroNet ha annunciato l’intenzione di promuovere ulteriormente l’impiego dell’LNG (gas naturale liquefatto) come combustibile per il trasporto su strada in Europa, attraverso lo sviluppo di nuove infrastrutture che ne assicurino un successo a lungo termine e l’adozione su vasta scala.

IL CONSORZIO I membri del consorzio, che comprende Shell, DISA, Scania, IVECO, CNH Industrial Capital Europe con il marchio IVECO Capital e Nordsol, concentreranno ciascuno le proprie energie e il proprio impegno in attività. separate, che comporteranno l’introduzione di altri 2.000 truck a LNG in circolazione, la nascita di 39 stazioni di rifornimento di LNG e la costruzione di uno stabilimento di produzione di BioLNG nei Paesi Bassi. 32

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LE STAZIONI DI RIFORNIMENTO Le stazioni di rifornimento di LNG costituiranno parte di una rete paneuropea e saranno costruite in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia e Spagna. Saranno posizionate all’incirca ogni 400 km lungo i corridoi chiave della rete stradale che si estende dalla Spagna alla Polonia orientale.

LNG “Il gas naturale liquefatto . un combustibile sempre più accessibile per i veicoli adibiti al trasporto pesante ed ., pertanto, destinato a diventare un’importante fonte di energia di pari passo con l’evoluzione del settore dei trasporti”, ha dichiarato Istvάn Kapitάny, Executive Vice President, Shell Retail. “Shell si impegna ad offrire ai propri clienti una fonte di energia con un contenuto inferiore di carbonio, e le nuove stazioni di rifornimento al dettaglio di LNG rappresentano una colonna portante del progetto. Attendo con grande entusiasmo di vedere questa importante rete di stazioni al servizio dei clienti europei negli anni a venire”.


UN PROGRAMMA DI ESPANSIONE “Il programma prevede l’espansione della rete delle stazioni di rifornimento, la produzione di biocarburante e l’erogazione di sussidi, tutti fattori essenziali affinchè. i clienti orientati al futuro decidano di investire nei truck, malgrado il costo extra iniziale”, ha spiegato Jonas Nordh, Director, Sustainable Transport Solutions, Scania. “Mentre l’LNG, che riduce le emissioni di CO2 fino al 20 %, . oggi disponibile su più. ampia scala, il biogas, che riduce le emissioni CO2 per oltre il 90 %, verrà. Sempre più. spesso offerto in combinazione con il gas naturale e la sua produzione verrà. intensificata.”

LA POSIZIONE DI IVECO Pierre Lahutte, IVECO Brand President, ha aggiunto: “Questo progetto offre la possibilità di una transizione senza soluzione di continuità ad un approccio a un’economia circolare basato sulla generazione di energia dai rifiuti, che rende possibili perfino le emissioni di GHG negative ed il sequestro del carbonio. Il finanziamento di questo progetto ci consentirà di supportare i nostri clienti nella conversione delle loro flotte all’LNG attraverso piani di finanziamento e leasing IVECO Capital competitivi, incrementando il numero di veicoli a gas naturale in circolazione sulle strade europee e facendo ulteriori passi avanti verso un settore dei trasporti sostenibile”.

Lo stabilimento di BioLNG produrr. 3000 MT/anno di BioLNG e utilizzerà il biogas generato da rifiuti organici, che verrà anche venduto agli utenti finali attraverso la rete dell’LNG. BIOLNG “Il via libera al BioLNG porterà l’LNG a diventare la fonte di energia del futuro per il vasto settore dei trasporti”, ha affermato Jerom van Roosmalen, partner fondatore di Nordsol. “Nordsol è determinata a rendere il BioLNG d’uso comune in quanto biocarburante avanzato pulito e sicuro, ampiamente diffuso e ad un prezzo accessibile. Il nostro concetto di BioLNG ruota intorno a questa missione, e siamo orgogliosi di presentare questa espansione con i partner del consorzio”. BioLNG EuroNet punta a promuovere ulteriormente l’espansione dell’LNG come carburante per il trasporto su strada in Europa in futuro. Free Services Magazine 33


MAN E IRONMAN: UNA PARTNERSHIP AD ALTISSIME PRESTAZIONI

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MAN Truck & Bus AG è il partner ufficiale degli eventi di triathlon IRONMAN in Europa. Il costruttore tedesco e l’organizzatore hanno firmato, a fine settembre, un accordo di partnership. A cura della redazione

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MAN Truck & Bus e Ironman hanno raggiunto un accordo di collaborazione in occasione del salone IAA 2018. La partnership prevede la fornitura di veicoli MAN per la logistica di Ironman, organizzatore di gare di triathlon, di fama mondiale, in oltre 10 paesi europei. MAN ha presentato i propri modelli in versione XLION in occasione dell’annuncio della partnership. PARTNERSHIP PRESTIGIOSA Affidabilità, alte prestazioni e grande resistenza alla fatica e agli sforzi: queste le caratteristiche delle stelle del triathlon Ironman. E queste sono anche le qualità che gli autisti apprezzano e riconoscono ai veicoli MAN. “Abbiamo un connubio unico perché i valori dei due brand si abbinano perfettamente: affidabilità, robustezza, efficienza, prestazioni elevate e innovazione”, così Björn Loose, Senior Vice President di MAN Truck & Bus AG, Marketing and Brand, ha presentato la partnership.

Un’edizione speciale che comprende pacchetti di equipaggiamento su misura per ogni gamma lungo raggio, distribuzione e cava-cantiere. MAN è fiera di sostenere gli eventi Ironman in tutta Europa come fornitore ufficiale”, ha aggiunto Loose. “Siamo sempre alla ricerca di collaborazioni con marchi che sappiano condividere la nostra filosofia e i valori propri di Ironman, sono quindi lieto di affermare che questo è certamente il caso di MAN”, ha spiegato Peter Gallagher, Direttore di Ironman Global Partnerships EMEA. “Per i nostri atleti è tutta una questione di resistenza, alte prestazioni e raggiungimento dell’obiettivo che si sono prefissati quando hanno iniziato l’esperienza sportiva di Ironman. Riconosciamo tratti simili nel marchio MAN e non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con loro”, ha aggiunto Gallagher. MAN XLION sarà utilizzato nella logistica Ironman fin dalla prima gara europea del 2019 che avrà luogo, ad aprile, a Marbella.

XLION

I PACCHETTI XLION

“Il nostro obiettivo è rendere più facile, efficiente e quindi più efficace il business dei nostri clienti che hanno esigenze quotidiane impegnative. Ed è con questo spirito che MAN ha creato la versione XLION, estrema come le prestazioni sportive di un triatleta Ironman.

I pacchetti XLION offrono dotazioni speciali per il trasporto a lungo raggio la distribuzione e l’utilizzo cava-cantiere, combinando equipaggiamenti di alta qualità con pacchetti di servizi che soddisfino le esigenze dei clienti. MAN XLION è il re della strada, esternamente la cabina si caratterizza per il design distintivo e accattivante; con il leone MAN e la scritta XLION a personalizzare le fiancate. Per ulteriori informazioni si veda il comunicato allegato da titolo “MAN XLION – tutta l’affidabilità e la qualità di MAN in un modello speciale”.

“Il nostro obiettivo è rendere più facile, efficiente e quindi più efficace il business dei nostri clienti “ Free Services Magazine 35


MERCEDES-BENZ SPRINTER 4X4

La terza generazione di Sprinter è disponibile anche con trazione integrale. Grazie al comfort, ergonomia e funzionalità Mercedes-Benz Sprinter ridefinisce il vertice del segmento ai livelli delle vetture della Casa della Stella.

MERCEDES-BENZ

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Sin dal suo lancio sul mercato nel 2011, lo Sprinter 4x4 è diventato sinonimo di Van di grandi dimensioni in grado di affrontare con successo anche le condizioni di guida più difficili, pur conservando le caratteristiche di comfort dei modelli con configurazioni di trazione tradizionali. La terza generazione dello Sprinter a trazione integrale sfida, senza esitazione, gli innevati passi di montagna come il Timmelsjoch, sulle Alpi, o su strade dissestate, in condizioni meteo difficili, migliorando così la sicurezza e la dinamica di marcia. Il prezzo base per il furgone con passo standard è pari a circa 43.000 euro (IVA escl.), per la versione autotelaio 39.000 euro (IVA escl.). Per lo Sprinter è anche disponibile, per la prima volta, il cambio automatico 7G-TRONIC PLUS, che coniuga un cambio di marcia estremamente fluido con un risparmio di carburante eccellente. COMANDI ED EQUIPAGGIAMENTI AD UN NUOVO LIVELLO Mai come oggi Mercedes-Benz Vans utilizza le tecnologie del gruppo Daimler per ridefinire ex novo la classe dei van sul fronte del comfort, dell’ergonomia e della funzionalità. Il nuovo Sprinter convince per molti particolari di equipaggiamento e soluzioni di comando che elevano il segmento Large Van ad un livello mai raggiunto prima. Tra le principali novità figurano tra l’altro i nuovi sistemi multimediali MBUX (Mercedes-Benz User Experience), il concept di azionamento dei comandi e visualizzazione sulla plancia, sedili ergonomici e moderni sistemi di assistenza.

SPRINTER 4X4 “Lo Sprinter 4x4 è il van più versatile tra i nostri prodotti e viene sempre ordinato dai nostri clienti quando la trazione posteriore e la trazione anteriore, recentemente introdotta, raggiungono i loro limiti. Questo vale ad esempio per operazioni in cantiere su terreno difficile o per l’uso come navetta VIP nelle località sciistiche. I dati di vendita del modello a trazione integrale erano già in costante crescita per la seconda generazione dello Sprinter ed intendiamo accelerare questa tendenza con la nuova terza generazione. Desideriamo inoltre rafforzarla ulteriormente nei mercati più importanti, come gli Stati Uniti e l’Europa”, ha dichiarato Norbert Kunz, responsabile Sprinter Product Management presso Mercedes-Benz Vans. UN’AMPIA SCELTA DI VARIANTI Cantieri e montagne, regioni innevate e campagna: il nuovo Sprinter 4x4 dimostra in differenti contesti il proprio valore. Questo vale sia per le operazioni in cantiere, per i settori alberghieri e del turismo. Inoltre, gli amanti dell’avventura apprezzano anche l’abbinamento di vano di carico generoso e comfort a livello di una vettura. Per soddisfare questa vasta gamma di applicazioni differenti, la scelta delle varianti è più ampia che mai. Le varianti base Furgone, Tourer e Telaio, più le configurazioni della cabina, le lunghezze, le portate e le altezze del vano di carico, insieme a trazione anteriore, posteriore ed integrale, consentono di ottenere oltre 1700 diverse versioni.

Diversamente da quanto avviene su altri modelli, la trazione integrale dello Sprinter è inseribile riducendo al minimo i consumi di carburante nell’impiego quotidiano. PERFETTAMENTE CONNESSI CON IL SISTEMA MULTIMEDIALE MBUX La terza generazione dello Sprinter definisce parametri assolutamente inediti a livello di telematica. I nuovi sistemi multimediali soddisfano qualsiasi desiderio in tema di connessione e di tecnologie all’avanguardia. Il sistema multimediale MBUX (Mercedes-Benz User Experience) è dotato di display da 7 (di serie) o 10,25 pollici con definizione HD e si attiva mediante pulsanti sul volante, touchscreen o un nuovissimo sistema di comando vocale. Il display centrale è il centro di comunicazione per tutte le informazioni che si raccolgono qui. I servizi di connessione Mercedes PRO, come il navigatore dinamico Live Traffic, sono supportati da algoritmi intelligenti: il sistema telematico acquisisce una conoscenza dell’utente in base ai suoi comportamenti precedenti e fornisce utili suggerimenti come destinazioni, contatti o stazioni radio. È anche possibile aggiungere dei POI (punti di interesse) personali mediante interfaccia USB o mediante Mercedes PRO connect. È inoltre possibile visualizzare ulteriori informazioni, quali il prezzo del carburante in diverse stazioni di servizio nei pressi o dati sul meteo per la prossima gita in montagna.

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FORD PUNTA SULL’ELETTRIFICAZIONE E L’AMBIENTE Ford ha annunciato l’estensione, nella città di Colonia, del progetto finalizzato a migliorare la qualità dell’aria, grazie all’introduzione di veicoli commerciali ibridi Plug-In sui percorsi urbani A cura della redazione 38

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a emissioni zero è una questione fondamentale per il futuro. Ogni progetto di ricerca in tal senso andrà a beneficio della nostra città. Sono lieto che Ford, in qualità di produttore automobilistico, che ha la sua sede europea proprio a Colonia, intraprenda questa sperimentazione” ha dichiarato Henriette Reker, sindaco della città di Colonia. SISTEMA IBRIDO AVANZATO

10 TRANSIT CUSTOM PLUG-IN HYBRID Dalla primavera del 2019, in collaborazione con le istituzioni municipali di Colonia, una flotta di 10 Transit Custom Plug-In Hybrid (PHEV), debutterà sulle strade della città, al fine di comprendere le capacità del nuovo veicolo nell’apportare il suo contributo nel miglioramento delle condizioni dell’aria. Sostenuta da Ford, la sperimentazione avrà inizialmente una durata di 12 mesi, in cooperazione con alcune flotte municipali, completando i test già condotti a Londra e Valencia, rispettivamente con flotte di grandi e medie dimensionizazione sulla plancia, sedili ergonomici e moderni sistemi di assistenza.

CITY OF TOMORROW “Ford riconosce Colonia come una città di importanza strategica per la mobilità futura. Insieme alle Istituzioni della città, inizieremo a studiare un futuro nelle quali le aree urbane possano offrire una migliore qualità dell’aria”, ha dichiarato Gunnar Herrmann, Chairman of the Management Board, Ford of Germany. Ford ha annunciato la sperimentazione durante l’evento “City of Tomorrow”, tenutosi a Colonia, che ha riunito diversi esponenti del settore pubblico e privato, compresi urbanisti, politici ed esperti di mobilità, per discutere una visione comune sul futuro della mobilità. “Per la città di Colonia, oggi in rapida crescita, la mobilità

L’innovativo Transit Custom PlugIn è equipaggiato con un sistema ibrido avanzato, in grado di garantire un’autonomia di percorrenza a emissioni zero fino a 50 chilometri. Il pluripremiato motore a benzina EcoBoost 1.0 ricarica le batterie di bordo quando necessario, per i viaggi più lunghi, durante gli intervalli di ricarica, e consente di estendere l’autonomia di percorrenza fino a 500 chilometri, offrendo, in questo modo, agli operatori un’efficienza e una flessibilità eccezionali. Presentato nella versione definitiva ad Hannover lo scorso settembre, il Transit Custom Plug-In dispone di batterie agli ioni di litio raffreddato a liquido, situate sotto il piano di carico, che ne preservano l’intero volume di carico offerto nella versione standard. Sul paraurti anteriore è posizionato l’attacco per la ricarica, che può essere completata in sole tre ore tramite un alimentatore da 240 volt con 16 o 32 ampere. Tutti i partner utilizzeranno l’infrastruttura di ricarica già esistente. Inoltre, i veicoli saranno dotati di Ford Telematics e Ford Data Services, le soluzioni connesse sviluppate internamente dal Team Ford Smart Mobility, in grado di fornire un supporto agli operatori nella gestione dei veicoli. Attraverso l’applicazione sarà possibile massimizzare l’utilizzo dei veicoli a disposizione, ottimizzarne i costi di gestione e operare sul coordinamento dei conducenti. Free Services Magazine 39


DEBUTTA A ROMA IL NISSAN E-VAN SHARING:

MONDO VAN

IL TUO VAN ELETTRICO IN COMUNE CON LE CONCESSIONARIE NISSAN

Al via dal 1° dicembre 2018 l’innovativo servizio di e-Van Sharing, che permetterà di effettuare consegne e trasportare merci liberamente nella Capitale grazie al noleggio presso le concessionarie Nissan di veicoli commerciali 100% elettrici A cura della redazione 40

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Consegnare merci o trasportare carichi ingombranti all’interno della città con un veicolo elettrico e “in condivisione”. Da 1° dicembre a Roma basterà un click per noleggiare presso le concessionarie Nissan un veicolo commerciale 100% elettrico e consegnare le merci nel centro storico senza vincoli tariffari, limiti di orario e soprattutto in totale assenza di inquinamento atmosferico e acustico. E-VAN SHARING

NISSAN

NISSAN E-NV200

È questa la novità introdotta dal progetto di e-Van Sharing lanciato da Nissan Italia in collaborazione con la propria rete delle concessionarie nell’area romana (inizialmente Mirauto, Numero Sette, Roscini Veicoli Industriali). Il servizio, rivolto a piccoli imprenditori, liberi professionisti e cittadini, consentirà di noleggiare un van e-NV200 per il periodo necessario al trasporto e alla consegna delle merci in centro città. Gli interessati potranno usufruire del servizio registrandosi ad un apposito sito* e poi utilizzando l’app denominata Glide per prenotare il veicolo e pagare al termine dell’utilizzo.

Il progetto Nissan e-Van Sharing si inserisce in un’autentica concezione sostenibile del lavoro e della vita quotidiana attivando importanti sinergie con le politiche comunali volte a facilitare il ricorso al trasporto pubblico locale: l’assenza totale di emissioni, la silenziosità e la tecnologia innovativa sono solo alcuni degli elementi che rendono la diffusione della mobilità elettrica un elemento fondamentale per il contrasto all’inquinamento e il miglioramento della qualità della vita nelle città. A livello globale e nazionale Nissan persegue il proprio impegno per la mobilità sostenibile sia tramite la produzione di veicoli elettrici sempre più performanti, sicuri e connessi sia promuovendo la costruzione di un’estesa e moderna rete infrastrutturale elettrica con partner nazionali e internazionali, utilities e amministrazioni locali.

In particolare nella Capitale Nissan LEAF e il van Nissan e-NV200 100% elettrici sono entrati a far parte, ad aprile 2018, dell’autoparco comunale attraverso un avviso pubblico per la fornitura di veicoli elettrici in comodato d’uso gratuito. È stata inoltre installata di recente, in collaborazione con SCAME, la prima stazione di ricarica a parete (wall box) del Campidoglio, a disposizione dell’amministrazione comunale.

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GOODYEAR LANCIA OMNITRAC IL PNEUMATICO DEL FUTURO! COMPONENTI

Maggiore robustezza e maggiore durata oltre alla garanzia contro i danni accidentali e per la ricostruzione A cura della redazione

Goodyear lancia una nuova gamma di pneumatici autocarro per impieghi misti che offre una resistenza ottimale contro i danni e una durata superiore a quelle del modello precedente, a cui si aggiunge una garanzia contro i danni accidentali e una garanzia di ricostruibilità. La nuova gamma OMNITRAC è dotata della nuova tecnologia DuraShield e associa un’eccellente robustezza a prestazioni potenziate e a una maggiore ricostruibilità.

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LA GAMMA OMNITRAC

OMNITRAC S

La nuova gamma OMNITRAC comprende 10 misure (6 pneumatici per asse sterzante OMNITRAC S e 4 pneumatici per asse motore OMNITRAC D), inclusa una nuova misura nell’industria degli impieghi misti: la 315/70R22.5, che risponde alla tendenza sempre più diffusa di usare motrici standard in questo settore. DuraShield è una nuova tecnologia di Goodyear che presenta un’esclusiva cintura della sommità per offrire una resistenza supplementare contro i danni alla carcassa e una migliore ricostruibilità. La nuova gamma OMNITRAC offre una maggiore resa1 e presenta la marcatura 3PMSF che certifica il superamento di rigorosi test in condizioni invernali severe.

Il pneumatico per asse sterzante OMNITRAC S è progettato per affrontare le condizioni specifiche incontrate nell’edilizia moderna e in applicazioni analoghe, dove oltre all’utilizzo nei cantieri si riscontra anche un elevato uso su strada. Questo pneumatico offre un’ampia serie di benefici tra cui usura uniforme su strada, elevati livelli di resistenza ai danni del battistrada ed eccellente ricostruibilità grazie all’innovativa tecnologia DuraShield.

TECNOLOGIA RFID Un’ulteriore caratteristica di questa gamma è l’integrazione della tecnologia RFID (identificazione a radiofrequenza) all’interno di ciascun pneumatico, che consente una semplice identificazione con un dispositivo esterno che si collega al sistema di gestione dei pneumatici. La garanzia Goodyear OMNITRAC2 assicura alle flotte l’ulteriore tranquillità di potere coprire i danni da impatti accidentali che rendono un pneumatico non riparabile e non utilizzabile. Assicura anche l’ulteriore garanzia di accettazione del 100% delle carcasse3.

OMNITRAC D Il nuovo pneumatico per asse motore OMNITRAC D è dotato di un battistrada con 3 file di tasselli lamellati direzionali, che ottimizzano le prestazioni invernali e in autostrada. L’OMNITRAC D fornisce buone prestazioni di usura su strada, un’eccellente trazione su tutte le superfici per tutta la durata di vita, una maggiore resa chilometrica e garanzia di ricostruibilità.

Grazie alla tecnologia DuraShield, la durata del pneumatico e la resistenza ai danni del battistrada sono stati aumentati notevolmente, con un’elevata resistenza alle schegge/oggetti di alto spessore anche con l’applicazione di una coppia elevata, compresa quella derivante dall’uso del retarder. PNEUMATICI RIMORCHIO I pneumatici rimorchio Goodyear OMNITRAC MST II 385/65R22.5 e 445/65R22.5 completano la gamma di pneumatici per servizio misto di Goodyear e offrono un elevato chilometraggio e una maggiore aderenza nelle applicazioni su strada e in fuori strada. Questi pneumatici presentano un battistrada ampio e assicurano usura uniforme e resa chilometrica, abbinati a un’ottima resistenza ai danni ed elevata stabilità. DISPONIBILITÀ La gamma OMNITRAC e le versioni ricostruite a caldo TreadMax saranno disponibili dall’inizio di dicembre 2018.

“Uniforme su strada, elevati livelli di resistenza ai danni del battistrada ed eccellente ricostruibilità”

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DUE NUOVE MAXI-GRU CONSEGNATE A SALERNO CONTAINER TERMINAL Piano d’investimenti della società pari ad oltre 20 milioni A cura della redazione

LOGISTICA

Salerno Container Terminal - controllato dal Gruppo Gallozzi SpA - si è dotato di due nuove gru per contenitori su gomma della più avanzata tecnologia e dimensione operante in Europa: altezza totale della torre m.57,5; lunghezza del braccio m. 65, altezza della cabina di manovra m. 41, capacità operativa su navi con 22 contenitori di larghezza (portata di 13/15.000 teus-containers).

UN INNOVATIVO BREVETTO LIEBHERR Le gru usufruiscono di un innovativo brevetto della Liebherr - il sistema Pactronic - che, accumulando l’energia sviluppata in fase di discesa del carico, la esprime in fase di sollevamento con un incremento del 30% della perfomance. Anche queste due nuove gru - come la Liebherr in funzione già da qualche mese - dispongono dello spreader che consente la movimentazione simultanea di due contenitori per volta del peso di tonn. 32,5 ciascuno, per complessive tonn. 65 per alzata.

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Insieme con le due gru sono state consegnate anche quattro nuove macchine semoventi da piazzale per le attività di movimentazione dei contenitori nelle aree del terminal portuale. MASSICCIO INVESTIMENTO Complessivamente ammontano, quindi, a tre le gru di nuova generazione della Liebherr in esercizio presso il Terminal Sct, oltre le tre gru Gottwald già pesenti nel parco mezzi. A metà gennaio, inoltre, saranno consegnati sei nuove motrici portuali - prodotte dalla svedese Kalmar - e dodici rimorchi portuali della olandese Houcon.

“Il massiccio investimento in impianti terminalistici ed in macchine da movimentazione su banchina - ha evidenziato il Presidente del Gruppo Gallozzi SpA Agostino Gallozzi - è la nostra risposta concreta, come sempre, alla competizione derivante dal fenomeno sempre più diffuso del gigantismo navale. Il porto di Salerno rafforza notevolmente la sua già importante capacità operativa ed è pienamente in grado di lavorare navi fino a 15.000 contenitori di portata. In questo modo sarà possibile far crescere ulteriormente i traffici rendendo Salerno il porto di riferimento del Sud Italia per


le linee di navigazione che collegano i maggiori mercati del mondo”. SCT “L’investimento che stiamo realizzando - ha spiegato Gallozzi - è il maggiore messo complessivamente in campo da SCT ed è quello di più ampie dimensioni in atto nell’ambito della Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrale (Napoli, Castellammare, Salerno). Lo sforzo imprenditoriale è strettamente legato all’avvio programmato nel 2019 dei lavori di riqualificazione portuale - dragaggi, allargamento dell’imbocca-

tura - che ci porrà in primo piano rispetto al rafforzamento dei traffici marittimi internazionali ed intercontinentali”. “Va in ogni caso aggiunto - ha concluso Gallozzi - che l’arrivo di queste gru evidenzia ancora una volta il disallineamento tra i tempi velocissimi dell’iniziativa privata (e la conseguente propensione agli investimenti) e quelli cronicamente in ritardo della Pubblica Amministrazione in relazione alle opere infrastrutturali di sua competenza. E’ senza dubbio questo il più forte punto di criticità che condiziona negativamente lo sviluppo del nostro Paese, condannato a tassi di cresci-

ta da fanalino di coda dell’Europa. Inutile dire che senza spinta propulsiva coordinata tra pubblico e privato non c’è sviluppo economico ed occupazionale. Ma noi restiamo sempre fiduciosi e continuiamo a fare la nostra parte, auspicando una forte accelerazione da parte di tutte le Istituzioni competenti per arrivare all’avvio ed alla realizzazione di tutte le opere infrastrutturali previste nel porto di Salerno nel più breve tempo possibile”.

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FOCUS INTERMODALITA’ FERROVIARIA! Il Freight Leaders Council presenta il Quaderno 27: ecco le misure da attuare per rilanciare il sistema logistico nazionale A cura della redazione

LOGISTICA

Abbattere le strozzature del sistema logistico italiano ingegnerizzando il processo intermodale attraverso maggiori investimenti da parte delle aziende, del gestore dell’infrastruttura e da parte dello Stato. Gli incentivi sono utili, ma non sufficienti: il trasporto intermodale ferroviario è l’unica modalità in declino (-0,8%, dati Confetra) nel primo semestre 2018 nonostante l’avvio del Ferrobonus.

CAMBIO DI PASSO DEL GOVERNO Il cambio di passo per attuare realmente lo switch dalla gomma al ferro, evidenziato anche nel contratto di Governo, passa attraverso diverse azioni tese ad annullare le molte anomalie che l’Italia della logistica intermodale continua a portarsi dietro nei confronti dei competitors europei e che frenano sia la domanda che l’offerta. In primis, il doppio macchinista, una misura tecnicamente non più giustificata, superata altrove, che in Italia gonfia i costi degli operatori intermodali. Occorre velocizzare il piano di adeguamento della rete e dei IL QUADERNO 27 È quanto emerge dal Quaderno 27 “Intermodalità ferroviaria, un’occasione per crescere”presentato oggi dal Freight Leaders Council nell’ambito di un convegno organizzato a Roma presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza del Viceministro Edoardo Rixi. Il documento, coordinato dall’associazione che raggruppa i maggiori operatori logistici guidata da Antonio Malvestio. FREIGHT LEADERS COUNCIL L’intermodalità ferroviaria è morta più

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terminal per la circolazione di treni più lunghi e pesanti: in Europa lo standard tecnico è 750 metri e 2000 tonnellate, mentre in Italia i treni raggiungono a mala pena i 600 metri e le 1600 tonnellate. Inoltre, non sono più rimandabili i potenziamenti dei raccordi portuali e interportuali: oggi la maggior parte dei traffici nei porti viaggiano su gomma. RIFORMA PORTUALE Occorre anche procedere nell’attuazione completa della riforma portuale con l’attivazione dello sportello unico, dare impulso alla digitalizzazione dei processi, dei documenti e delle di una volta– ha dichiarato il presidente del Freight Leaders Council, Antonio Malvestio.- Ora che, grazie ad aiuti e ad azioni ad hoc, sta lentamente risorgendo, si deve tener conto dell’innovazione e dell’ingegnerizzazione dei processi. E notiamo che ci vuol poco a regredire come appena successo. Non servono rivoluzioni: basterebbe accelerare su progetti come quello dell’alta velocità delle merci, dare certezza agli imprenditori sul piano degli incentivi e della realizzazione delle infrastrutture necessarie a sbloccare i colli di bottiglia evidenziati nel nostro Quaderno.”

connessioni tra operatori della supply chain. Prevedere misure in grado di elevare l’appeal della rotaia per il mondo dell’autotrasporto come per esempio la riduzione del bollo ai Tir che fanno combinato e l’introduzione di speciali deroghe nel calendario dei divieti per la circolazione dei mezzi pesanti. Insomma, un patto per l’intermodalità tra strada e rotaia nel segno della maggiore sostenibilità (sia economica che ambientale) del sistema dei trasporti nel nostro Paese.



LA DAKAR 2019

DESTINAZIONE PERÙ!

Il celebre rally marathon scatterà il 7 gennaio da Lima per concludersi 10 giorni dopo nella stessa capitale e si snoderà su un percorso di più di 5.500 REPORTAGE

km, il 70% dei quali composto da dune e deserto. A cura della redazione

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Il Rally Dakar (o semplicemente La Dakar e precedentemente Parigi-Dakar), è uno dei rally di automobilismo e motociclismo più famosi al mondo, che prevedeva fino al 2007 la tappa finale nella capitale del Senegal, nell’Africa occidentale. È noto anche come “Parigi-Dakar” in quanto nelle prime edizioni (dal 1979 al 1991 e ancora nel 1993, 1994, 1998, 2000 e 2001) il percorso iniziava appunto dalla capitale francese per terminare in quella del Senegal. In seguito, mentre l’arrivo si è mantenuto quasi sempre a Dakar, la sede di partenza ha subito diversi spostamenti dal 1995.

LA GARA La gara, dopo un prologo in Europa, attraversava diversi paesi africani e il deserto del Sahara fino ad arrivare a Dakar. Dopo l’annullamento dell’edizione 2008, proprio quando la gara era pronta a partire, per le serie minacce di attentati terroristici, dal 2009 la corsa ha spostato il suo percorso in Sudamerica, mantenendo comunque la denominazione di Dakar. Alla gara partecipano auto, moto, camion e quad. I mezzi che intraprendono questa durissima gara sono dotati di GPS e si vedono rinforzare le proprie parti meccaniche per sopportare il gran caldo e le sollecitazioni.

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LA STORIA

REPORTAGE

La gara è stata ideata da Thierry Sabine, che dopo aver rischiato di perdersi nel deserto durante la Abidjan-Nizza (un altro raid) nel 1976, decise di creare un rally raid che percorresse la direzione inversa della Abidjan-Nizza. Dal 1979 (anno della prima gara) la Parigi-Dakar ha toccato praticamente tutti i paesi dell’Africa nord-occidentale e parecchi paesi dell’Africa centrale e meridionale nel corso dell’edizione del 1992, quando la corsa arrivò addirittura a Città del Capo, in Sudafrica. L’edizione del 1982 fu caratterizzata dalla costosissima missione internazionale di ricerca e salvataggio di Mark Thatcher, figlio dell’allora Primo Ministro britannico Margaret smarritosi nel Sahara mentre partecipava alla competizione con la sua Peugeot 504.

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La notizia ebbe immediata e vastissima eco nei mass media di tutto il mondo. Sua madre intervenne personalmente e, alla fine, il 14 gennaio 1982, un Hercules C-130 dell’aviazione militare algerina lo ritrovò. Oltre all’indiscusso fascino questa competizione è tristemente famosa per la sua pericolosità, infatti molti piloti hanno perso la vita nel tentativo di compiere questa impresa, come ad esempio il campione toscano Fabrizio Meoni, vincitore delle edizioni 2001 e 2002, è deceduto tre anni dopo l’ultimo successo. Anche la popolazione locale è stata spesso coinvolta in incidenti mortali mentre il fondatore della corsa, Thierry Sabine, ha perso la vita precipitando in elicottero.


L’EDIZIONE 2019 La Dakar 2019 andrà in scena dal 6 al 17 gennaio, con partenza ed arrivo a Lima, capitale e città più popolata del Perù. Lo Stato dell’America meridionale sarà l’unico interessato dall’evento nella sua prossima edizione: una novità rispetto al passato, quando i paesi coinvolti erano più numerosi. Sono attesi ai nastri di partenza 334 equipaggi, distribuiti su 126 auto, 41 camion, 167 moto e quad. Dieci, in totale, le tappe da disputare, su 5.541 km, di cui 2.889 cronometrati. A fare da cornice al confronto agonistico saranno, nel 70% dei casi, sabbia e duna, con il loro carico di incognite. Entriamo nel dettaglio del percorso.

DAKAR 2019: PROGRAMMA DI GARA - 6 gennaio: Partenza Lima - 7 gennaio: Stage 1 Lima-Pisco 331 km 84 km - 8 gennaio: Stage 2 Pisco-San Juan de Marcona 554 km 442 km - 9 gennaio: Stage 3 San Juan de Marcona-Arequipa 799 km 331 km - 10 gennaio: Stage 4 (Marathon) Arequipa-Moquegua 511 km 352 km - 11 gennaio: S tage 5 (Marathon) Moquegua-Arequipa 776 km 452 km - 12 gennaio: Relax Arequipa - 13 gennaio: Stage 6 Arequipa-San Juan de Marcona 839 km 291 km - 14 gennaio: Stage 7 San Juan de Marcona-San Juan de Marcona 387 km 323 km - 15 gennaio: Stage 8 San Juan de Marcona-Pisco

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KAMAZ

REPORTAGE

ll dominio della squadra rusa Kamaz che è proseguito nel 2018 con la terza vittoria di Eduard Nikolaev, nonostante gli insuccessi di Federico Villagra, è indiscutibile. Ma tra i 41 camion attesi all’inizio a Lima, il Team De Rooy sarà più forte con il ritorno di Gerard De Roy alla Dakar. Il duello tra le due squadre preferite dai tifosi per il titolo potrebbe ad esempio diventare una schermaglia ancora più grande grazie ai piloti cechi Martin Macik, Ales Loprais e Martin Kolomy. La foto del podio di Cordoba lo scorso gennaio è stata una sorta di “déjà vu”, e per una buona ragione. Eduard Nikolaev aveva appena vinto la sua seconda Dakar consecutiva e il terzo assoluto in una categoria dominata da Kamaz con 15 titoli in 22 anni (8/10 in Sud America).

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La celebrazione collettiva russa, con i piloti lanciati in aria e il dispiegamento della bandiera della nazione, è stata comunque un sollievo dopo un enorme spavento nei giorni calanti della manifestazione. Il giovane “Zar” che segue le orme di Vladimir Chagin ha avuto solo un secondo di vantaggio all’inizio della penultima prova speciale dall’argentino Federico Villagra, che è finito in un vicolo cieco con un problema meccanico mentre prevedeva un trionfo su suolo domestico L’episodio deludente è stato digerito dagli argentini e stavolta il Team De Rooy, l’unica squadra a contestare la supremazia della Blue Armada nell’ultimo decennio, intende schierare una formazione completa. Dopo una pausa nel 2018, Gerard De Rooy, due volte vincitore della classe truck, (2012 e 2016) torna con ambizioni elevate. E oltre al suo partner argentino nel crimine, il boss potrà anche contare su Ton van Genugten, che ora è una seria minaccia dopo aver vinto quattro tappe nell’ultima Dakar.


IVECO Grazie ai due piloti di punta, Gerard De Rooy e Federico Villagra, e il Team Petronas De Rooy Iveco più forte di sempre, Iveco punta a ripetere le vittorie della Africa Eco Race dello scorso anno e delle edizioni del 2012 e del 2016 del Dakar. Il team Petronas De Rooy Iveco affronterà i terreni estremi della gara a bordo di quattro Iveco Powerstar. Per il nono anno consecutivo, il costruttore sarà fornitore ufficiale di veicoli, motori e ricambi del Team Petronas De Rooy Iveco. Il leader Gerard De Rooy gareggerà al volante dell’Iveco Powerstar ad assale fisso che l’ha portato alla vittoria nella Africa Eco Race 2018. Tutti i veicoli in gara sono equipaggiati con motori Iveco Cursor 13 con potenza fino a 1000 CV, appositamente progettati dal marchio di motopropulsori FPT Industrial del gruppo CNH Industrial.

Pierre Lahutte, Iveco Brand President, ha commentato: “Siamo entusiasti di mettere alla prova i nostri veicoli nel rally più difficile al mondo, ad ulteriore dimostrazione che la reputazione dei veicoli off-road di Iveco di una qualità e un’affidabilità eccezionali è ben meritata. Con Federico Villagra insieme al campione Gerard De Rooy per la prima volta a guidare gli equipaggi dei quattro veicoli quest’anno siamo pronti a gareggiare con un team incredibilmente forte: due piloti di prima classe che vantano performance sempre al top della categoria, e due piloti estremamente esperti, Ton van Genugten e Maurik van den Heuvel, a completare il team.

I PILOTI DEL TEAM ITALIANO Gerard De Rooy, vincitore del Dakar nel 2012 e nel 2016, punterà a ripetere la vittoria al volante di un IVECO Powerstar Evo 3, con il numero #503, insieme al copilota Moi Torrallardona. A bordo anche il meccanico Darek Rodewald per fornire assistenza tecnica durante l’evento. Federico Villagra, punterà al podio al volante del secondo IVECO Powerstar Evo 3, con il numero # 505, insieme al copilota Ricardo Torlaschi e al meccanico Adrian Yacopini. Anton van Genugten, vincitore di quattro tappe e pilota di maggior successo al Dakar 2018, sarà al volante del terzo Powerstar Evo 2 (#509) insieme al copilota Bernardus Der Kinderen e al meccanico Peter Willemsen. Maurik van den Heuvel, nuovo arrivato del Team PETRONAS De Rooy iVECO che ha sempre concluso le gare precedenti nella top 10, guiderà il quarto Powerstar Evo 2 (#513) come rapida assistenza in gara insieme al navigatore Peter Kuijpers e al meccanico Martijn van Rooij.

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CLASSIC

CITROËN BERLINGO: UNA STORIA DI SUCCESSO DI UN MODELLO GIUNTO ALLA TERZA GENERAZIONE

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La storia di Berlingo, che dura da oltre 20 anni, è descritta nel dossier allegato, che ripercorre la storia di CitroÍn Berlingo dal 1996 ai giorni nostri, e la sua ricca eredità , omaggio alla 2CV furgonette, Acadiane e C15. di Barbara Adriani

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CLASSIC

Citroën Berlingo è frutto di una lunga tradizione nata nel 1950, esattamente a metà del XX° secolo. 1950 – CITROËN 2 CV FURGONCINO

1978 – CITROËN ACADIANE

1984 – CITROËN C15

È l’anno in cui viene presentata la leggendaria 2 CV in versione van. Il furgoncino compatto con trazione anteriore offre tutti i vantaggi di un modello pratico ed economico, e diventerà uno dei più grandi successi del XX° secolo nella sua categoria. Passerà alla storia come il primo furgoncino a trazione anteriore prodotto in serie. Già alla nascita del Marchio agli inizi degli anni ‘20, André Citroën intuisce l’importanza di offrire una vasta gamma di veicoli, da quelli commerciali veri e propri fino alle berline di lusso, e la seconda metà del secolo gli dà ragione. Prodotto dal marzo 1951 al marzo 1978 in 1.246.335 esemplari, è diventato un modello di culto che oggi è collezionato in tutto il mondo. I fornitori di equipaggiamenti capiscono immediatamente le sue potenzialità. Dalla metà degli anni ‘50, sono molti i fornitori che propongono accessori per trasformare 2 CV furgoncino in quello che possiamo definire un precursore del ludospace. La fabbrica Citroën di Forest, in Belgio, lancia addirittura una versione di serie chiamata “Week-end”: il primo antenato di Berlingo

Nel 1978, Acadiane prende il posto di 2 CV Furgoncino. In sintesi, è lo stesso modello ma con il frontale di Dyane. Prodotta per nove anni, è la prima a proporre una versione GPL, poco prima della fine della produzione nel 1987. Ne verranno prodotti in tutto 235.393 esemplari. In Benelux sarà proposta una versione “Mixta” per sostituire la “Week-end” nata da 2 CV, mentre in Italia troveremo una versione “Oasi”, praticamente un camper.

Dopo i piccoli motori bicilindrici su 2 CV e Acadiane, il nuovo modello lanciato nel 1984, C15, prevede un motore a quattro cilindri raffreddato ad acqua. Nato da Visa del 1978, C15 sarà prodotto per molto tempo, ovvero fino al 2006, circa dieci anni dopo il lancio di Berlingo. Robustezza e solidità ne faranno un leader del segmento, come l’offerta di una motorizzazione Diesel che contribuirà ad aumentare le vendite. Prodotto in 1.181.471 esemplari in 22 anni, si avvicina molto ai risultati ottenuti dalla 2 CV in 37 anni di produzione. Nel 1986, la concept-car “Aventure” basata su C15 è un’antesignana dei ludospace. Su C 15 sarà anche sperimentato l’elettrico, con un primo modello presentato a luglio 1987, seguito da una versione di serie nell’ottobre 1990. Questa versione assolutamente innovativa sarà prodotta in una sessantina di esemplari circa. Le fabbriche Dangel proporranno due versioni a trasmissione integrale tra il 1991 e il 1993. Nel settembre 1991, C15 “Familiale” con la sua panchetta posteriore anticiperà la versatilità del futuro Berlingo. Dal 1996, C15 sarà anche disponibile con doppia alimentazione NGV. Il GPL sarà in opzione, anche se non di serie.

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1996 – CITROËN BERLINGO 1ª GENERAZIONE Alla fine del 20° secolo, arriva una nuova rivoluzione: a luglio 1996, Berlingo di prima generazione mette in discussione ancora una volta i codici automobilistici proponendo innumerevoli innovazioni. A metà strada tra la berlina e il monovolume, è un modello decisamente sfaccettato. Berlingo “Multispace”, una versione pensata per le famiglie e il tempo libero, diventa subito un grande successo commerciale, ideale per chi vuole un veicolo più spazioso e modulabile di una berlina ma meno di una monovolume. Nasce un nuovo segmento di mercato: il ludospace. Berlingo 1ª generazione viene ancora prodotto per alcuni mercati (Argentina, Brasile). Gli esemplari già fabbricati sono 1.200.000. La principale novità è che per la prima volta il modello non deriva da una berlina ma è assolutamente nuovo.

Dopo il lancio nel 1996, saranno proposte versioni originali come Berlingo Grand Large e la concept-car Plage e Berlingo Bulle, che ricorderà una certa 2 CV… Nel 1997, nello spirito dei Raid Citroën in 2 CV dei primi anni ‘70, Citroën organizza il Raid Parigi-Samarcanda-Mosca per 198 giovani piloti europei a bordo di Berlingo. Come C 15, Berlingo è disponibile in diverse versioni: GNV, GPL, Elettrico, 4x4... Nel 1999, al Salone dell’Auto di Ginevra Citroën presenta il veicolo sperimentale Berlingo Dynavolt, un modello poco inquinante che abbina un motore elettrico e un motore termico a GPL. Nel 2000, Berlingo propone il Modutop®, un intelligente sistema che permette di utilizzare al massimo lo spazio utile nell’abitacolo. Nel 2002, Berlingo è sottoposto a un profondo restyling che interessa anche il frontale e la plancia. Nel 2003, il modello XTR propone une versione fuoristrada. 2008 – CITROËN BERLINGO 2ª GENERAZIONE Nuovo Berlingo viene lanciato nel 2008. Come ogni generazione, propone equipaggiamenti innovativi, tra cui tre sedili posteriori indipendenti, un lunotto posteriore apribile e un nuovo Modutop®. Nel 2009 esce una versione Grip Control® con un sistema che garantisce migliore trazione in tutte le condizioni, seguita da Berlingo elettrico nel 2013. Il restyling di Berlingo è stato proposto nella primavera 2015 al Salone di Ginevra.

Qualche giorno prima del modello di serie, veniva presentata la versione “Mountain Vibe”, un concept-car pieno di ottimismo ed energia, con rinforzi per la carrozzeria e accessori pensati per esplorare la natura e raggiungere le vette più alte. Nel 2016, per festeggiare i compleanni di 2 CV Furgoncino (65 anni) e di Berlingo (20 anni), Citroën crea due modelli unici per la boutique Colette: 2 CV Furgoncino Colette e Berlingo Colette, che diventano immediatamente veicoli da collezione. A marzo 2017, dopo più di 2,9 milioni di esemplari prodotti dal lancio della prima generazione nel 1996, la gamma Berlingo cresce ancora con E-Berlingo Multispace, una versione elettrica di Berlingo Multispace che completa l’offerta Citroën composta da C-Zero, E- MEHARI ed E-Berlingo Electric in versione veicolo commerciale. 2018 – CITROËN BERLINGO 3ª GENERAZIONE Nuovo Berlingo in versione autovettura ha fatto il suo debutto internazionale ai primi di marzo al Salone dell’Auto di Ginevra.

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MCLAREN ALBERT PRONTA AL DEBUTTO La nuova “Hyper GT” di McLaren si prepara per un anno di intensi test per lo sviluppo della nuova ibrida da 403km/h (250mph) con posizione di guida centrale di Barbara Adriani

CULT

ll primo prototipo con propulsore ibrido dell’affascinante modello porta bandiera della Ultimate Series della McLaren Automotive, la McLaren Speedtail, inizia ufficialmente questa settimana un programma di test che durerà un anno, atto a completare lo sviluppo di questa prima Hyper-GT di McLaren. Questo importante programma di test e sviluppo vedrà i prototipi della Speedtail impegnati sino al momento della produzione previsto per la fine del 2019. I test prendono il via prima in strutture per i test a “porte chiuse” e in seguito calcheranno le strade di Europa, Nord America ed Africa.

SPEEDTALIL La messa su strada del primo prototipo di pre-produzionde della Speedtalil segna un momento importante nelle fasi di sviluppo della vettura McLaren più veloce, più aerodinamica e più elegante mai costruita. Il prototipo porta il nome in codice di MVY02* ma ricordando i nomi assegnati ai prototipi pre-serie della sua leggendaria antesignana, la McLaren F1 del 1992, questo nuovo prototipo è stato battezzato “Albert”. Per ricordare la storia, la tradizione e i luoghi dove venne sviluppato il prototipo “Albert” della McLaren F1, esattamente in Albert Drive a Woking. ALBERT Per la fase di sviluppo è stata scelta una singolare livrea camu per “Albert”, dotata di un telaio su specifiche di produzione, ed un motore ibrido elettrico-benzina, oltre all’abitacolo unico nella sua specifica a tre posti con posizione di guida centrale. Mentre il programma di sviluppo e di convalida prende il via ogni aspetto della

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Speedtail sarà affinato per far si che tutti e 1,050PS disponibili per chi si porrà al volante della Speedtail possano essere sfruttati, cosi da spingere il prototipo a raggiungere i 403km/h (250mph)– in questo programma sono ovviamente inclusi i test ad alta velicità con il Chief Test Driver di McLaren Automotive ed ex campione dell’Indycar Kenny Bräck al volante. “L’inizio dei test in condizione reali rappresenta un passo molto importante nello sviluppo della McLaren Speedtail. I primi prototipi che portano il nome, “Albert” permetteranno di costruire sulla base del lavoro di sviluppo che ancora continua, ma ha preso il via con i modelli di sviluppo precedenti, cosi permettendoci di convalidare alcune delle peculiarità della vettura quali: la dinamica del telaio; prestazioni dei freni; messa a punto degli ammortizzatori; gomme; NVH e aspetti dell’ergonomia e del comfort. Con molti aspetti già definiti, la McLaren Speedtail è sulla buona strada per adempiere al suo destino, quello di diventare la migliore vettura da strada McLaren

mai concepita. Ben Gulliver, Head of Vehicle Development, McLaren Automotive POSIZIONE DI GUIDA CENTRALE La posizione di guida centrale e il layout a tre posti della Speedtail sono stati introdotti dall’iconica McLaren F1 nel 1992. Questa configurazione esclusivamente McLaren, rimanendo esclusiva nel settore delle vetture stradali sono a che nel novembre 2016 McLaren Automotive non confermò che avrebbe ripreso il layout per il suo prossimo modello della Ultimate Series, che ai tempi portava il nome in codice del progetto BP23.La produzione della McLaren Speedtail con un prezzo di 1.75 milioni di sterline (più le tasse locali) è prevista per la fine del 2019, con le prime consegne inizio 2020. Come per la McLAren F1, 106 saranno le vetture disponibili e sono state già tutte assegnate ai proprietari.


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