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Problema clinico e gestione corrente

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Appendice II

Appendice II

Rumi F, Fiore A, Cicchetti A

Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari (ALTEMS) Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

La stomia caratteristiche cliniche

Lo stoma è il risultato di un intervento con il quale si crea un’apertura sulla parete addominale per poter mettere in comunicazione l’apparato intestinale o urinario con l’esterno. L’abboccamento di un viscere alla cute è una necessità terapeutica estrema e complessa, conseguente a volte all’evoluzione di patologie tumorali dell’intestino o dell’apparato urinario oppure ad incidenti, eventi occlusivi, o patologie come il Morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. La stomia può interessare individui di tutte le età e con condizioni cliniche diverse, e essendo sprovvista di terminazioni nervose o muscoli, tali da consentirne il controllo volontario, dovrà essere gestita il più possibile in maniera autonoma. Il portatore di stomia (urinaria o digestiva) si trova in seguito all’intervento chirurgico a dover affrontare una nuova condizione fisica e clinica con tutti i cambiamenti psico-fisici e gestionali che implica. È importante quindi garantire a questa popolazione un’assistenza sanitaria multidisciplinare ed un’adeguata educazione alla scelta e all’utilizzo dei dispositivi in modo da permette una buona gestione che deve necessariamente prevedere il coinvolgimento attivo della persona. Tale gestione deve prevedere un’assistenza continua attraverso un processo di riabilitazione complesso ed articolato che comprende più aspetti: psicologico-relazionale, dell’alimentazione, gestione dell’igiene dello stoma e della cute peristomale, educazione terapeutica all’autogestione dei dispositivi e alla prevenzione delle complicanze. Le stomie possono essere digestive o urinarie e prendono il nome dal tratto che viene collegato alla parete addominale. Le stomie del tratto digestivo si effettuano a scopo nutrizionale o evacuativo. Le più frequenti sono la colostomia e l’ileostomia, che possono essere temporanee (quando è previsto il ripristino chirurgico della continuità intestinale) o definitive (quando il ripristino non è previsto). In caso di stomie intestinali temporanee per impedire all’ansa di retrarsi nella cavità addominale, viene posizionata una “bacchet-

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