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Giustizia

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Autonomia

Autonomia

nire le complicanze e favorire la riabilitazione post operatoria; 2. quella del supporto e dell’attenzione al momento della dimissione dall’ospedale; 3. quella del supporto ai caregivers per ripristinare l’autonomia della persona; 4. del ritorno alle attività quotidiane e al reinserimento sociale. Se dunque, in una prima fase, l’attenzione è rivolta alla buona riuscita dell’intervento e ad istruire i caregivers, è soprattutto a partire dal trentesimo giorno in poi, seguendo questo schema, che si “ricostruisce” gradualmente l’autonomia della persona fino a condurlo al pieno reintegro nelle attività quotidiane e della vita sociale. È soprattutto in questa seconda fase di graduale coinvolgimento dell’individuo che il servizio di supportive care di Coloplast può rivelarsi molto utile. In questa fase infatti, è presumibile un calo di “attenzione medica” e di supporto dei caregivers e, pertanto, un servizio di supporto esterno fornito alle persone non può che essere benefico ai fini del ripristino di ottimali livelli di autonomia. Come per qualsiasi altro intervento medico, anche nel caso del supportive care Coloplast, l’individuo dovrà essere informato in modo esaustivo sulle specifiche del servizio, i possibili rischi e le possibili alternative, e dovrà fornire un consenso (preferibilmente in forma scritta) sulla volontà di ricevere il servizio. Particolare attenzione dovrà essere posta infine nel mettere in atto tutte le misure necessarie per la protezione dei dati personali sulla base del regolamento (UE) n. 2016/679 sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation, GDPR).

Giustizia

Un ulteriore elemento per valutare l’eticità dell’uso di un determinato trattamento sanitario riguarda la giustizia (Palazzani 1996; Sacchini e Refolo 2006). In questo caso, il riferimento è in particolare a due temi distinti ma strettamente connessi, ossia la possibilità di accesso all’impiego della tecnologia e la giusta allocazione delle risorse. Senza entrare nel dettaglio di questo discorso articolato, essendo peraltro la giustizia declinabile secondo diverse concezioni, a livello generale, si può affermare che nei sistemi sanitari a matrice egualitarista (modello “welfare”) ci si regola fondamentalmente attraverso il ricorso a valutazioni sul rapporto costo/efficacia e di budget impact. L’impiego di un intervento è cioè giudicato positivamente in termini di giustizia, allorché riceva una valutazione positiva in riferimento a questi due tipi di analisi economica. Non è un caso che queste ultime vengano utilizzate da gran parte delle agenzie regolatorie al fine di stabilire la rimborsabilità dei farmaci. Dall’analisi economica condotta (vedi il Capitolo

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