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Normativa di riferimento relativamente alla libera scelta
di una gamma di modelli idonei a soddisfare le specifiche esigenze degli assistiti”.
Normativa di riferimento relativamente alla libera scelta
Gli stomizzati per legge hanno diritto alla libera scelta del dispositivo protesico più idoneo da applicare sull’epidermide. In merito esistono diverse sentenze e circolari ministeriali, la più esaustiva è la Lettera-Circolare del Ministro della Sanità, n. 100/SCPS/3.9743, del 5 agosto 1997 (n.d.r.: pubblicata integralmente dopo la modulistica). Essere incontinenti 24 ore su 24 è cosa semplice a dirsi, ma non a farsi, poiché comporta innumerevoli problematiche relazionali, sociali, igieniche e psichiche. Al fine di assicurare agli stomizzati una migliore “qualità della vita”, le protesi, in sintonia con la normativa europea (non sempre trasparente e con certezze di sicurezza per l’utente), devono possedere le seguenti principali caratteristiche: •essere confortevoli; •essere maneggevoli; •devono essere resistenti e leggere; •non devono essere chimicamente dannose alla salute; •devono essere compatibili con l’epidermide; •devono agevolare al massimo la libertà personale di spostamento; •senza irritare devono assicurare una buona tenuta sull’epidermide; •devono garantire la massima igiene; •devono garantire la massima sicurezza; •non devono essere maleodoranti. Come ogni disabilità, con l’avanzare degli anni anche gli stomizzati diventano sempre più esperti nella gestione della stomia e sull’utilizzo più appropriato delle loro protesi, grazie ad una migliore conoscenza del proprio corpo e delle protesi. Appare ovvio che la scelta del dispositivo da utilizzare è demandata unicamente alle necessità fisiologiche del soggetto stomizzato e vi concorrono i fattori sopra descritti, tutti convergenti. Per tali motivazioni lo stomizzato non deve mai commettere l’errore di utilizzare sempre l’identico sacchetto, magari applicato dall’infermiere nel decorso post-operatorio; ma al contrario deve aggiornarsi quotidianamente sui prodotti in commercio, testandoli tutti (specie se innovativi), poiché è l’unica strada per giungere celermente alla determinazione del prodotto migliore da applicare, in sintonia con la ricerca