Massena aprile 2017

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MASSENA20

Rivista mensile a cura dell’Ufficio Stampa dell’Ascom di Torino e Provincia

APRILE 2017

DOPO I VOUCHER: Quali alternative? VIABILITA’ serve un piano strategico (pagina 9)

APPRENDISTATO nuovo catalogo (pagina 32)

ENTI BILATERALI elenco corsi gratuiti (pagina 33)


l’editoriale

ABOLIZIONE VOUCHER PENALIZZATI COMMERCIO E TURISMO. IL PUNTO DELLA NOSTRA PRESIDENTE IN TRE DOMANDE

Chi paga questa situazione? “La nostra Associazione si trova a rispondere quotidianamente alle richieste delle imprese, private improvvisamente di uno strumento che aveva dimostrato sul campo la sua validità, imprese che in molti casi non trovano valide alternative per prestazioni di breve durata negli altri strumenti del mercato del lavoro, al punto di essere costrette a rinunciare all’impiego di altri lavoratori. Questo strumento ha permesso negli anni la riduzione della cosiddetta “area grigia” del mercato del lavoro e un sostegno economico a giovani e donne impegnate nei vari settori. Se si privano le aziende di uno strumento

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Presidente qual è la sua posizione in merito all’abolizione dei voucher da parte del governo? “L’abolizione dei voucher e il relativo vuoto normativo che si è determinato in questo delicato momento che sta attraversando l’economia italiana, hanno fortemente danneggiato le esigenze di flessibilità di tantissime nostre attività imprenditoriali, penso al commercio, al turismo, la cultura, l’organizzazione di eventi e i servizi alla persona. Sono tutti settori in cui l’introduzione dei voucher ha permesso alle nostre imprese di garantire un adeguato servizio alla clientela in un momento di difficoltà economica che abbiamo attraversato. Oltre al danno siamo alla beffa: i voucher acquistati prima del nuovo decreto legge si posso utilizzare fino a fine anno, ma il legislatore ha abrogato tutte le norme senza lasciare un periodo transitorio: dall’uso, all’eventuale abuso in taluni casi, al caos.

editoriale abolizione voucher

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lavoro intermittente o a chiamata

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viabilità serve un piano strategico

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fiscale distributore automatici

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scadenziario fiscale aprile 2017

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attualità approfondimenti

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formazione alternanza scuola-lavoro

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dalle categorie notizie varie

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dalla provincia notizie e approfondimenti

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l’editoriale ABOLIZIONE VOUCHER

importante in grado di operare nella legalità l’unica alternativa rimane inevitabilmente il lavoro nero, uno dei problemi più grandi del mercato italiano.

Come intervenire? “E’ necessario che il governo elabori al più presto delle alternative, siamo convinti che su questa materia occorra superare gli ideologismi e guardare al mondo dell’economia e delle imprese con occhi e strumenti nuovi. Sento parlare di buoni lavoro per le famiglie, per negozi e micro imprese. Sarebbe utile che il governo presentasse rapidamente le sue proposte anche in considerazione del rischio di aumento del lavoro nero e della scadenza non lontana delle legislatura. Noi di Confcommercio siamo pronti come sempre al confronto, vogliamo continuare a dare il nostro contributo per lo sviluppo delle imprese e del paese.

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lavoro

E DOPO IL VOUCHER? QUALI ALTERNATIVE? E’ la domanda di tutti i committenti – imprenditori o singole persone fisiche - che dal 17 marzo non possono più acquistare i voucher per pagare prestazioni di lavoro occasionale! Incominciamo col dire che per evitare il referendum già indetto, il Governo ha emanato un decreto legge – che dovrà essere convertito entro il 16 maggio prossimo – con cui da un lato ha abrogato il testo di legge che regolamenta i voucher, dall’altro ha consentito l’utilizzo con le vecchie regole – che però non esistono più! – entro il 31 dicembre 2017 per i buoni già acquistati. E lo ha chiarito con un comunicato stampa. Oltre alla scelta politica improvvida una tecnica legislativa da grandi giuristi!! Al di là di questo però, il problema è come remunerare oggi le prestazioni occasionali e saltuarie che sono sempre più necessarie per rispondere alle esigenze di un mercato ogni giorno più flessibile. Il legislatore, i Sindacati, le Associazioni imprenditoriali, tutte le imprese, devono poter risolvere questa banale equazione: rispetto delle regole + contenimento dei costi + esigenze di servizio mirate e puntuali = ? Il Voucher, nella sua fisiologia, era stato utile a fare fronte ad esigenze sporadiche sia dei committenti sia dei prestatori di lavoro, ma era stato anche porta di ingresso per rapporti di lavoro subordinato (i dati 2015 dicono che il 30% dei prestatori ha avuto con la medesima impresa nello stesso anno un rapporto di lavoro dipendente attivato successivamente al voucher e solo il 6% ha vissuto la situazione contraria). Cosa ci rimane? Una iniziativa del Governo che torni sui suoi passi creando un’alternativa similare al voucher? Tutto da verificare (segue)

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lavoro E DOPO IL VOUCHER? QUALI ALTERNATIVE? (continua) Il contratto d’opera, previsto all’art.2222 del codice civile dopo che il Jobs Act ha abolito anche le mini co.co.co. è rimasto in essere, tra le prestazioni occasionali, solo più il “lavoro occasionale autonomo” del codice civile. Attenzione perché si deve realmente trattare di attività realizzata in modo autonomo, senza alcun coordinamento con il committente, senza orari o continuità della prestazione, legata esclusivamente al tipo di attività svolta che deve essere del tutto episodica e circoscritta, senza alcun inserimento funzionale nell’organizzazione aziendale. Il Jobs Act, tra l’altro, ha previsto una specifica presunzione di subordinazione in tutti i casi in cui la prestazione occasionale sia svolta in modo esclusivamente personale, continuativa e le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Sanzioni ed oneri contributivi non valgono il rischio! Il lavoro a chiamata, anche noto come lavoro intermittente. In ogni caso è un rapporto subordinato, che può essere a tempo determinato o indeterminato, consistente in una prestazione che viene resa sulla chiamata del committente. Ci sono vincoli di mansione, di età, di modalità di svolgimento, che illustriamo nel box di seguito. In ogni caso ci sono differenze di costo estremamente evidenti. Si tratta di una forma di rapporto dipendente, soggetto ai criteri di legge e di contratto (incidenza delle mensilità supplementari, ferie, …) incrementato necessariamente dai costi determinati dalla gestione di un dipendente. Una simulazione di massima è

Per un’ora di lavoro voucher Intermittente commesso IV livello Intermittente barista V

Costo aziendale 10 euro 16,27 euro 14,24 euro

Netto percepito 7,50 euro 8,63 euro 7,43 euro

Una vera iniziativa legislativa che riduca il cuneo fiscale abbattendo il costo del lavoro in modo strutturale. Ma qui la strada è tutta da tracciare, purtroppo. A meno che si voglia abdicare al rispetto delle regole ed allora il rischio è un pericoloso incremento del lavoro irregolare…… ma questo è un altro film che non risolve l’equazione di partenza!

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lavoro

IL LAVORO INTERMITTENTE O A CHIAMATA Con l’abrogazione del lavoro accessorio l’unico strumento flessibile per le aziende che consente di far fronte a picchi dell’attività lavorativa è il lavoro intermittente - c.d. a chiamata, disciplinato dagli art. 13 e seguenti del D.Lgs. n.81/2015. Il contratto di lavoro intermittente è un contratto di lavoro subordinato, che può essere realizzato a tempo determinato o indeterminato, mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente per le sole attività indicate nel R.D. n.2657/1923 (requisito oggettivo, senza limiti di età): nei nostri mondi di riferimento il regio decreto prevede ad esempio commessi di negozio, addetti ai centralini telefonici, camerieri, personale di servizio e di cucina negli alberghi, trattorie, esercizi pubblici. Indipendentemente dal requisito oggettivo può essere concluso con lavoratori che abbiano i seguenti requisiti soggettivi: meno di 24 anni di età, purché le prestazioni lavorative siano svolte entro il venticinquesimo anno; più di 55 anni. Il lavoro intermittente è ammesso, per ciascun lavoratore con il medesimo datore di lavoro, per un periodo complessivamente non superiore a quattrocento giornate di effettivo lavoro nell'arco di tre anni solari. In caso di superamento del predetto periodo il relativo rapporto si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Tale limite non si applica per i settori del turismo, pubblici esercizi e dello spettacolo. Prima dell'inizio della prestazione lavorativa o di un ciclo integrato di prestazioni di durata non superiore a trenta giorni, il datore di lavoro è tenuto a comunicarne la durata all’Ispettorato Territoriale del Lavoro - ITL - competente per territorio, mediante il sito internet www.cliclavoro.it, posta elettronica certificata, tramite App Lavoro intermittente o sms esclusivamente in caso di prestazione da rendersi non oltre le 12 ore dalla comunicazione. In caso di violazione degli obblighi di comunicazione si applica la sanzione amministrativa da euro 400 ad euro 2.400 in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione. Per ogni approfondimento potete contattare i nostri Servizi Sindacali relazionisindacali@ascomtorino.it, ovvero ai numeri telefonici 0115516- 256, 337, 123.

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all’indirizzo

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l’approfondimento del mese

VIABILITA’ : BASTA ANNUNCI SERVE UN PIANO STRATEGICO In questi giorni si moltiplicano le preoccupazioni e le proteste tra gli operatori commerciali della zona centrale della Città di fronte alla ventilata idea da parte del Comune di allungare l’orario e forse anche il perimetro della ZTL attiva nel centro di Torino. Un’ idea che la presidente Maria Luisa Coppa non esita a definire: “Una follia, se fosse vera!” e rispetto alla quale precisa: “Vogliamo credere alle ripetute rassicurazioni degli Assessori e della stessa Sindaca circa il fatto che nulla è stato ancora deciso sul tema e che qualsiasi scelta sarà preceduta da una fase di serio confronto con le rappresentanze anche di quanti vivono e lavorano in quella zona!” “Se così non fosse – prosegue la presidente – l’Ascom sarà al fianco degli operatori nella salvaguardia delle fondamentali condizioni di vivibilità e vitalità sia della zona che delle sue attività!” Nell’occasione si vuole anche rimarcare che nell’immaginario collettivo il centro cittadino è quello dove le attività commerciali stanno meglio e guadagnano di più, ragion per cui “nel dibattito politico le loro esigenze rischiano di venire sottovalutate o peggio ancora sacrificate in nome di facili demagogie di taglio ambientale o sociale”. “Un’ immagine – prosegue la presidente Coppa – profondamente sbagliata dal momento che, come dimostrano i dati elaborati dall’Ufficio Studi della Allungare l’orario e il Confcommercio Nazionale, le attività commerciali ubicate nei centri storici, sono state quelle che hanno risentito perimetro della ZTL? maggiormente della crisi nel corso degli ultimi otto anni, “una follia se fosse vera” anche a causa del costo degli affitti, degli effetti depolarizzanti dei centri e parchi commerciali (Coppa) semiperiferici o esterni, del crescente peso della fiscalità e dei tributi locali, nonché della mancanza di adeguate politiche locali di recupero e valorizzazione di tali ambiti”. Una tendenza che si conferma anche su Torino dal momento che il centro ha perso nel corso degli ultimi 8 anni ben 295 negozi pari al 16,5% del totale della zona, con una incidenza nettamente superiore al calo medio registratosi in tutte le altre zone di Torino (- 14,2%).

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l’approfondimento del mese VIABILITA’ : BASTA ANNUNCI SERVE UN PIANO STRATEGICO (segue) Per altro a conferma della pesantezza della situazione (e degli effetti depolarizzanti dei centri commerciali semiperiferici ed esterni) appare interessante osservare come la contrazione abbia interessato tutte le merceologie con una marcata incidenza anche sugli esercizi specializzati (abbigliamento e tessuti – giochi e librerie – farmacie – ecc.), “una situazione che, ove non si intervenisse adeguatamente – osserva la presidente – potrebbe facilmente peggiorare per la nuova pesante concorrenza che iniziano a generare alcuni nuovi parchi commerciali sorti recentemente (esempio Outlet di Settimo Torinese)”. “Di qui la necessità – prosegue la presidente dell’Ascom di Torino – di superare la logica degli interventi spot e degli annunci sui giornali! Il Centro di Torino è potenzialmente un unico grande ed importante sistema commerciale articolato in alcuni centri commerciali naturali con rilevanti opportunità economiche ed occupazionali. Come qualsiasi entità economica, che debba competere con dei concorrenti, ha necessità di programmazione, di strategie complessive, di sinergie tra pubblico e privato, e di valorizzazione del proprio patrimonio storico culturale e di eccellenze locali”. E’ quindi giunta l’ora di lavorare per l’elaborazione di un organico piano strategico di sviluppo e di valorizzazione della zona di ampio respiro e prospettiva che possa guidare le varie iniziative ad iniziativa pubblica e privata. “Per quanto ci riguarda come Ascom e come Associazioni di territorio che fanno riferimento alla nostra Associazione – conclude la presidente Coppa - siamo pronti a fare la nostra parte. Ci auguriamo di poter contare su di una analoga volontà da parte della Civica Amministrazione!”. In quest’ottica invitiamo le imprese in forma singola o organizzata in movimenti associativi, interessati al tema, a prendere contatto con la nostra Associazione per collaborare all’elaborazione del progetto Riferimento: dr.ssa Federica Fiore tel. 011.5516336 e mail: ffiore@ascomtorino.it)

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2017 Ascom

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CAMPAGNA ASSOCIATIVA DUEMILADICIASSETTE

INNOVAZIONE

OPPORTUNITA’

RISPARMIO

TUTELA

INCONTRI TRA IMPRESE E STARTUP IN COLLABORAZIONE CON IL POLITECNICO DI TORINO

CONTRIBUTI ECONOMICI E SERVIZI SPECIALISTICI ALLE AZIENDE DI NUOVA APERTURA

ENERGIA E GAS: SPORTELLO ENERGIA DI ASCOM, PREZZI DEDICATI AI SOCI, RIDUZIONE DELLE ACCISE GAS

RAPPRESENTANZA POLITICO SINDACALE A TUTELA DELLA TUA CATEGORIA

ORIENTAMENTO INDIVIDUALE PER LO SVILUPPO DELLA TUA IMPRESA ON-LINE

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CONTRATTO DI LAVORO CONSULENZA E ASSISTENZA NELLA GESTIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO

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INSERIMENTI LAVORATIVI AGEVOLATI CON TIROCINI GRATUITI CREDITO: PLAFOND DEDICATI CON PERSORSI MIP, FARE IMPRESA, LEGGI REGIONALI

VITTORIA E GENERALI ASSICURAZIONI:PREZZI SCONTATI PER I SOCI CON OFFERTE DEDICATE ALLE SINGOLE CATEGORIE CONVENZIONI SU SERVIZI E PRODOTTI PER LA TUA AZIENDA

INFORMAZIONE COSTANTE SUL FRONTE FISCALE , SINDACALE E SULLE OPPORTUNITA’ DI INTERESSE PER LA TUA IMPRESA SIAE E SCF SPORTELLO CON CONSULENZA GRATUITA IN BASE ALLE NUOVE NORMATIVE

FONDO SANITARIO: STRUMENTO DI ASSISTENZA SANITARIA PER I TITOLARI DELLE AZIENDE E I LORO FAMIGLIARI.

BASTANO POCHE PAROLE. SONO LE NOSTRE AZIONI. PER TE


fiscale

DISTRIBUTORI AUTOMATICI IL GRADUALE CAMBIAMENTO DELLE REGOLE PER L’INVIO DEI CORRISPETTIVI Distributori automatici: cosa prevede il Decreto Legislativo del 2015

Il D.Lgs. n. 127/2015 ha introdotto l’obbligo - dal 1° aprile 2017 - della memorizzazione elettronica e della trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi per i soggetti passivi che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici - c.d. vending machine. L’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica viene assolto mediante soluzioni tecniche che, tenendo conto dei normali tempi di obsolescenza e rinnovo delle vending machine, consentano di non incidere sull’attuale funzionamento degli apparecchi, garantendo comunque livelli di sicurezza e inalterabilità dei dati dei corrispettivi. A tal fine, si è resa necessaria una “fiscalizzazione graduale” delle vending machine, costituita da una soluzione “transitoria” e da una soluzione “a regime” (che verrà disciplinata con successivo provvedimento dell’Agenzia delle entrate). In base al D.Lgs. n. 127/2015, con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, possono quindi essere stabiliti termini differiti, rispetto al 1° aprile 2017, di entrata in vigore dell'obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi, in relazione alle specifiche variabili tecniche di peculiari distributori automatici.

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fiscale Distributori automatici: cosa prevede il provvedimento 30 giugno 2016

Con provvedimento del 30 giugno 2016, l’Agenzia delle Entrate ha disciplinato una prima soluzione transitoria valida per i distributori che siano dotati di: - una o più “periferiche di pagamento” Gettoniere rendiresto, validatori, selettori di moneta o di altri supporti, lettori di banconote, dispositivi cashless di tipo contact o contactless, bluetooth, lettori di carte di debito/credito e/o altri supporti, sistemi basati su riconoscimento di caratteristiche fisionometriche, schede PC o PC dedicati allo scopo, periferiche di comunicazione con dispositivi esterni - smartphone o i tablet - e qualsiasi altro dispositivo elettronico in grado di abilitare l’erogazione di un bene/servizio - un “sistema master”, ossia un sistema elettronico dotato di CPU e memoria, capace di raccogliere i dati dalle singole periferiche di pagamento e memorizzarli Ad esempio: Schede di controllo generalmente definite “scheda CPU”, “scheda madre”, “scheda di controllo o VMC Vending Machine Controller”, etc. - un “erogatore” di prodotti o servizi; - una “porta di comunicazione”, necessaria al fine di comunicare/trasferire digitalmente i dati, tra cui quelli di interesse fiscale, ad un dispositivo esterno atto a memorizzarli e trasmetterli al Sistema dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto, dal 1° aprile 2017 tutti i soggetti passivi che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi tramite distributori automatici dotati di tali caratteristiche, sono tenuti alla memorizzazione elettronica e alla trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi. Distributori automatici: cosa prevede il provvedimento 30 marzo 2017

Con il provvedimento del 30 marzo 2017, l’Agenzia delle Entrate si rivolge ai soggetti passivi IVA che utilizzano distributori automatici privi, alla data del 1° aprile 2017, della “porta di comunicazione”, attiva o attivabile, che consente di trasferire digitalmente i dati ad un dispositivo atto a trasmettere gli stessi al sistema dell’Agenzia delle entrate.

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fiscale Nota bene

Restano esclusi dal perimetro di regolamentazione del provvedimento: - i distributori automatici di carburante (un successivo provvedimento dell’Agenzia disciplinerà termini e regole tecniche di avvio dell’adempimento), - i distributori automatici gestiti da Comuni (la trasmissione dei dati dei corrispettivi per i Comuni viene definita nell’ambito delle Convenzioni di cooperazione informatica in vigore). I soggetti passivi IVA che utilizzano tali vending machine comunicano all’Agenzia delle Entrate, entro la data di messa in servizio degli stessi, la matricola identificativa dei sistemi master che gestiscono, l’informazione che l’apparecchio non è dotato di una porta di comunicazione nonché le altre informazioni dettagliatamente indicate nelle specifiche tecniche, al fine di consentirne il censimento a livello territoriale.

In fase di prima applicazione, il censimento avviene a partire dalla data del 1° settembre 2017. Il processo di censimento si conclude con la produzione di un QRCODE che i soggetti obbligati appongono in luogo visibile e protetto sulla singola vending machine.

Il provvedimento individua le informazioni da memorizzare e trasmettere telematicamente, nonché le modalità e i termini di memorizzazione e trasmissione delle informazioni, e stabilisce che - in fase di prima applicazione - questa avverrà a partire dalla data del 1° gennaio 2018.

Al fine di non incidere sul funzionamento delle vending machine in essere, in fase di prima applicazione, i soggetti passivi IVA conservano, anche elettronicamente, i dati ed ogni altro elemento informativo ad essi riconducibile riferiti alle singole rilevazioni degli incassi effettuate dal sistema master nel corso dell’anno di riferimento. Tra gli elementi informativi riconducibili ai dati dei corrispettivi sono conservati almeno i rapporti di conteggio del denaro contante prelevato dalle relative periferiche di pagamento al momento della rilevazione degli incassi.

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scadenziario fiscale SCADENZIARIO FISCALE APRILE 2017

LUNEDI’ 10 APRILE 2017 - INPS-PERSONALE DOMENSTICO Versamento contributi previdenziali per il personale domestico (trimestre precedente) - FONDO M.NEGRIM M.BESUSSO E A.PASTORE Versamento dei contributi previdenziali e di assistenza integrativa (trimestre precedente) - ELENCHI CLIENTI E FORNITORI (SPESOMETRO) invio telematico delle operazioni effettuate nel 2016 da parte dei soggetti che effettuano le liquidazioni IVA con cadenza mensile MARTEDI’ 18 APRILE 2017 - RITENUTE Versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvigioni nonché su corrispettivi per contratti d'appalto nei confronti dei condomini (mese precedente) - ADDIZIONALI Versamento addizionali regionali/comunali su redditi da lavoro dipendente del mese precedente - IVA LIQUIDAZIONE MENSILE Liquidazione nonché versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese precedente - IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese precedente - CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento all'INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente - CONTRIBUTI INPS - GESTIONE EX ENPALS MENSILI Termine per il versamento contributi previdenziali a favore dei lavoratori dello spettacolo - CONTRIBUTI INPGI Versamento dei contributi previdenziali dei giornalisti professionisti relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente - GESTIONE SEPARATA INPS COMMITTENTI versamento contributi relativi al mese precedente GIOVEDI’ 20 APRILE 2017 - PREVINDAI E PREVINDAPI Versamento dei contributi previdenziali integrativi a favore dei dirigenti di aziende industriali relativi alle retribuzioni maturate nel trimestre precedente - ELENCHI CLIENTI E FORNITORI (SPESOMETRO) invio telematico delle operazioni effettuate nel 2016 da parte di tutti i soggetti IVA diversi da quelli che effettuano le liquidazioni IVA mensili MERCOLEDI’ 26 APRILE 2017 - ELENCHI INTRASTAT (contr. mensili e trimestrali) presentazione contribuenti mensili e trimestrali

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attualità

GRANDE SUCCESSO DELLA FESTA DEL GELATO A PRIMAVERA PARTE DA TORINO E ROMA LA BATTAGLIA PER IL MARCHIO DOC AL GELATO ARTIGIANALE ITALIANO Dopo il successo della scorsa edizione anche quest’anno l’Associazione Gelatieri di Ascom Confcommercio di Torino e provincia e Epat Torino e provincia ha promosso nelle scuole elementari del torinese, dal 18 al 22 marzo, il grande evento “Gelato a Primavera” Festa del Gelato Artigianale e del latte Fresco. Grazie a questa importante iniziativa, a cui hanno aderito una trentina di gelatieri torinesi, gli alunni di trenta scuole elementari di Torino e provincia hanno potuto degustare gratuitamente un ottimo gelato artigianale. Il progetto è strettamente legato alla Festa del Gelato che si tiene a Roma e in altre città italiane con l’aiuto e la partnership di importanti aziende del settore e soprattutto del Siga il Sindacato Italiano Gelaterie Artigianali. “Si tratta di una manifestazione che piace molto ai nostri piccoli clienti ma anche agli adulti – dichiara Leonardo La Porta presidente dei gelatieri torinesi aderenti ad Ascom Epat Torino e provincia, perché permette di poter degustare all’aperto, nei primi giorni di primavera, un buon gelato artigianale, fatto con materie prime d’eccellenza” “Un prodotto così importante ha bisogno di un riconoscimento – ha aggiunto Claudio Pica segretario dell’Associazione Italiana Gelatieri – Abbiamo iniziato un percorso comune con l’Unione Europea affinché al gelato italiano venga riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata. Accanto a questa battaglia il Siga ha chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di istituire il primo giugno la Giornata Nazionale del Gelato.

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attualità

BOLLETTINI E MODULI INGANNEVOLI: IL VADEMECUM ANTI-INGANNI DELL’AGCM L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha pubblicato il vademecum "Io non ci casco!" per difendersi dalle indebite richieste di pagamento alle aziende. Il vademecum è concepito come strumento divulgativo a favore delle imprese, affinché esse siano informate e in grado di proteggersi dai tentativi di raggiri commerciali nei loro confronti. Sulla base delle indicazioni dell’Autorità, Ascom Torino invita le imprese a: • • •

leggere attentamente il testo dell'offerta ricevuta prima di apporre la propria firma; prestare attenzione alle scritte riportate in caratteri più piccoli; verificare attentamente se l'informativa sul trattamento dei dati corrisponde alla normativa italiana in materia di privacy.

Le comunicazioni provenienti da Camera di commercio e Enti pubblici sono facilmente identificabili dall'utilizzo di carta intestata che riporta il logo e l'esatta denominazione dell'ente. In caso di dubbi o perplessità è possibile chiedere conferme e chiarimenti direttamente all’Ente scrivente o ai consueti riferimenti Ascom. Accertato che la comunicazione non proviene da Camera di commercio o altri enti pubblici, l'impresa può effettuare una segnalazione (online o tramite modello cartaceo all'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato.

(segue)

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attualità

BOLLETTINI E MODULI INGANNEVOLI: IL VADEMECUM ANTI-INGANNI DELL’AGCM (continua) L'AGCM avvierà un'indagine al termine della quale si pronuncerà sull'ingannevolezza o meno della comunicazione oggetto di segnalazione. Sulla base di tale pronuncia, gli interessati potranno agire a titolo individuale per far invalidare il relativo contratto e chiedere il risarcimento dei danni subiti. Gli interessati possono rivolgersi al giudice ordinario ai sensi delle norme del Codice Civile che vietano gli atti di concorrenza sleale. I precedenti casi che ci sono stati segnalati: Richieste di informazioni e dati societari da parte di finti addetti della Camera di commercio per ricerche e indagini di mercato. Si invita a prestare attenzione e contattare la Camera di commercio in caso di dubbi. Richieste di pagamento e registrazione provenienti da persone, imprese e organizzazioni che utilizzano denominazioni facilmente confondibili con quella della Camera di Commercio o altre Agenzie e Enti pubblici. Queste organizzazioni offrono, in apparenza gratuitamente, l'iscrizione in banche dati, registri, albi e ruoli e chiedono alle imprese di inserire i propri dati in moduli con la dicitura che il firmatario si obbliga a versare, solitamente per più anni, un importo annuale per l'iscrizione.

Esempio: "Ci segnalano che stanno pervenendo alle imprese bollettini postali il cui contenuto può risultare ingannevole per i destinatari, considerata la dicitura: "l'iscrizione è obbligatoria, per le ditte iscritte a: Camera di commercio, Industria Agricoltura e Artigianato, qualora si desideri usufruire dei servizi offerti, totalmente detraibili ai fini IVA. L'accettazione della nostra proposta e l'utilizzo del nostro portale multiservizi ha finalità esclusivamente commerciale e non surroga, né in alcun modo sostituisce gli adempimenti imposti dallo Stato italiano e/o dalla Pubblica Amministrazione in tema di iscrizione al Registro delle Imprese (C.C.I.A.A. e quant'altro) ed in tema di esazione di diritti dovuti per legge". (segue)

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attualità

BOLLETTINI E MODULI INGANNEVOLI: IL VADEMECUM ANTI-INGANNI DELL’AGCM (continua) Richieste di verifica dei consumi di energia elettrica: la Camera di commercio di Torino non verifica tale attività. Richieste di pagamento per servizi resi nell'ambito di marchi, disegni e modelli (pubblicazione, rinnovo, registrazione, ecc.). Prima di effettuare pagamenti verifica sulle pagine dedicate alla proprietà intellettuale e sul sito dell'EUIPO (Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale). Richieste dati e coordinate bancarie Nessuno può chiedere informazioni, eccetto gli incaricati che effettuano indagini e ricerche di mercato. Richiesta di dati per verifiche anti usura in cui si chiede un appuntamento per verifiche anti usura sul conto corrente. Solo soggetti abilitati posso procedere a questo tipo di verifica con appositi programmi. Negli altri casi potrebbe trattarsi di truffatori. Si invita a segnalare eventuali episodi alla Polizia municipale di competenza oppure ai Carabinieri al 112. Prima di fornire i propri dati o sottoscrivere moduli o contratti invitiamo i nostri associati a rivolgersi ai consueti referenti degli uffici Ascom di Torino e della Provincia per avere assistenza su veridicità, origine e contenuto delle comunicazioni indirizzate in qualunque forma (cartacea, mail, pec) alla propria azienda onde evitare di incappare in truffe e raggiri.

(segue)

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attualità

FIVA: BENE LA RIDUZIONE DELLA TARI PER GLI AMBULANTI MA ORA SERVE UN NUOVO MODELLO La Giunta Comunale di Torino ha approvato le delibere che stabiliscono le nuove tariffe TARI, che dovranno ora essere approvate dal Consiglio. Sostanzialmente non sono previste variazioni di rilievo, salvo per i venditori su area pubblica del settore alimentare. Per essi infatti è prevista una riduzione del 9,5%, che rappresenta certamente una boccata d’ossigeno, dopo i rincari degli ultimi anni. “Bene la riduzione – dichiara Fiva Confcommercio – ma per giungere a una tariffa davvero sostenibile è necessario lavorare su un nuovo modello, soprattutto in riferimento al settore ortofrutta, che premi ulteriormente la prevenzione del rifiuto e il corretto conferimento secondo i criteri della raccolta differenziata. Soltanto in questo modo, i benefici potranno essere estesi al comparto non-alimentare, che oggettivamente produce pochissimo rifiuto sostenendo costi non proporzionati”.

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H.A.C.C.P. : CARENZE IGIENICO SANITARIE ATTENZIONE AI CONTROLLI A Torino e in provincia si moltiplicano i controlli nel settore della ristorazione su carenze igienico sanitarie dei locali e cattivo stato di conservazione degli alimenti. Particolare attenzione va posta da parte degli operatori, allo stato di cattiva conservazione degli alimenti e bevande che riguarda tutte quelle situazioni in cui le sostanze, pur potendo essere ancora genuine e sane, si presentano mal conservate e cioè preparate, confezionate e messe in vendita senza l'osservanza delle prescrizioni igieniche di base atte a prevenire pericoli di una precoce alterazione, contaminazione o degradazione del prodotto. L’art. 5 della legge 283/62 ("Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande"), ribadisce infatti che è vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere o somministrare alimenti: a) privati anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze di qualità inferiore o comunque trattate in modo da variarne la composizione naturale, salvo quanto disposto da leggi e regolamenti speciali; b) in cattivo stato di conservazione; c) con cariche microbiche superiori ai limiti che saranno stabiliti dal regolamento di esecuzione o da ordinanze ministeriali d) in stato di alterazione o comunque nocive, ovvero sottoposte a lavorazioni o trattamenti diretti a mascherare un preesistente stato di alterazione; Importante a tal fine risulta essere la formazione/informazione ai dipendenti e l’attuazione del piano di autocontrollo HACCP ( Reg. Cee 852-04) oltre che delle procedure di corretta prassi igienica. I contravventori alle disposizioni del presente articolo con l'ammenda che può arrivare oltre i 30.000 euro o con l’ arresto ( art. 6 Legge 283/1962). Non lasciarti sfuggire le forme di contribuzione degli enti bilaterali: le imprese già esistenti ed in regola con il versamento del contributo EBT e EBTL potranno accedere a speciali contributi per quanto riguarda i servizi di Haccp e sicurezza. Contattaci per un preventivo personalizzato, ti aiuteremo ad abbattere i costi d’impresa. Ufficio tecnico HACCP Tel: 011-5516.140 – 146 – 150 - 124 Email: haccp@catcom.it

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GRANDE SUCCESSO DELLA SERATA BENEFICA ALLA REGGIA DI VENARIA Prosegue l’iniziativa di solidarietà “Ascom adotta un‘impresa “a favore delle aziende colpite dal sisma la scorsa estate. La nostra attenzione e’ rivolta all’OSTERIA DEL CASTELLO di Arquata del Tronto Oltre 250 partecipanti alla grande serata di solidarietà promossa e organizzata dall’Ascom di Venaria Reale in collaborazione con La Reggia di Venaria e con il supporto dell’Ascom di Torino a sostegno dei due imprenditori Cristiana Diacono e Salvatore Bracciani, titolari dell’Osteria del Castello di Arquata del Tronto, gravemente danneggiata dal sisma della scorsa estate nelle terre marchigiane. I partecipanti hanno potuto apprezzare l’offerta gastronomica e culturale della serata con visita serale alla Reggia a cura delle guide turistiche di Gia Piemonte che hanno saputo svelare particolari inediti sulla Reggia e i suoi protagonisti. Particolarmente toccante l’intrattenimento culturale a cura della Compagnia teatrale “I Retroscena” che nel racconto “La Sibilla e le fate” hanno narrato le fiabe dei Monti Sibillini e un pezzo di storia di quei territori. Gli ospiti hanno molto gradito il ricco buffet proposto dal gruppo di ristoratori di Venaria Reale e dai due imprenditori Cristina e Salvatore con gustose specialità della tradizione gastronomica di quella regione. La presidente Maria Luisa Coppa e il presidente di Ascom Venaria il ristoratore Cristian Contu hanno ringraziato tutti i partecipanti, e in particolare chi ha permesso concretamente la realizzazione di una serata eccezionale di gusto, di cultura e di solidarietà concreta a questa coraggiosa famiglia di ristoratori. Un ringraziamento particolare è andato alla Reggia di Venaria che ha concesso gratuitamente l’utilizzo della location, alle guide turistiche di Gia Piemonte e le instancabile colleghe Ascom che hanno garantito il successo di questa straordinaria iniziativa di solidarietà. Particolarmente sentito e commosso il saluto di Cristina e Salvatore che hanno sottolineato come iniziative come queste possono contribuire concretamente alla ripartenza non solo dell’azienda ma di un intero territorio.

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TORINO E LE LANGHE: UN PATTO PER LA PROMOZIONE TURISTICA INTERNAZIONALE Approvata l’adesione al protocollo, primo passo verso la firma dell’accordo. L’adesione da parte della Città di Torino al protocollo d’intesa con Alba e Bra e L’Atl Torino con Atl Alba, Bra, Langhe e Roero. E’ il primo passo verso la firma dell’accordo che porterà alla promozione congiunta nazionale e internazionale – dei rispettivi comprensori attraverso un lavoro di sinergia per la pianificazione delle iniziative allo scopo di incrementare i flussi turistici. Obiettivo principale è unire le capacità attrattive dei due territori complementari fra loro, la straordinaria ricchezza storica e culturale di Torino unitamente all’offerta enogastronomica e paesaggistica di Langhe e Roero, distretto riconosciuto patrimonio mondiale dall’Unesco. “Si tratta di mettere a sistema due realtà che negli ultimi anni hanno scalato le classifiche di gradimento pur essendo visitate da turisti diversi: a Torino l’80% è rappresentato da italiani, nelle Langhe da stranieri” ha commentato la presidente Maria Luisa Coppa. Il protocollo prevede che gli enti coinvolti pianifichino insieme alla Regione azioni di promozione e comunicazione, incontri e attività di co-marketing, scambi di conoscenze e capacità, insieme a tutte quelle attività che daranno visibilità reciproca alle diverse destinazioni. Già nei prossimi giorni saranno messi a punto “pacchetti turistici” che offrano al visitatore la possibilità di beneficiare da questa sinergia .

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LOCAZIONE: REGISTRAZIONE DEL CONTRATTO L’OMISSIONE DA’ DIRITTO ALLA RIPETIZIONE DEI CANONI Il 13 Dicembre scorso è stata depositata una sentenza della Cassazione che darà origine a notevoli discussioni. E’ la sentenza n. 25503/16 della Corte di Cassazione, sez. III Civile, n. 25503/16. La stessa ha affermato che il contratto di locazione non registrato è nullo ai sensi dell’art. 1, comma 346, l. n. 311/2004. I canoni di locazione corrisposti in esecuzione di un contratto nullo costituiscono indebito arricchimento oggettivo ai sensi dall’art. 2033 c.c. e pertanto chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto di ripetere ciò che ha pagato e, ove ne ricorrono i presupposti, ha diritto al risarcimento del danno ex art. 2043 c.c. La Corte ha pertanto ritenuto che il contratto in questione, non essendo registrato, non potesse produrre effetti e che il canone dissimulato ovvero non dichiarato all’ufficio del registro debba essere restituito; così pure non ne potrà essere lamentata la morosità. La restituzione potrà essere richiesta per dieci anni dal pagamento ed un’eventuale registrazione tardiva potrà secondo alcune sentenze, non da tutti condivise, al massimo sanare la situazione per il futuro. Vi ricordiamo che l’Ascom offre un servizio di gestione e di consulenza sui contratti di locazione abitativi e commerciali. Per maggiori informazioni Vi invitiamo a contattare i nostri uffici allo 011/55.16.316-219

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ATTI AMMINISTRATIVI: NUOVE REGOLE RENDONO PIU’ SEMPLICE L’ACCESSO II 23 dicembre scorso sono entrate in vigore le nuove norme contenute nel Decreto Legislativo n. 9712016 che hanno introdotto in Italia il F.O.I.A. (Freedom of Informaction Act), cioè il diritto di accedere liberamente agli atti pubblici. Grazie alle nuove disposizioni i cittadini possono ora accedere agli atti e ai documenti della P.A. liberamente e senza alcun onere economico (fatta eccezione per le spese di riproduzione delle copie degli atti rilasciati), anche in assenza di uno specifico interesse e dunque senza avere più l'obbligo di indicare le ragioni della richiesta. La domanda di accesso può essere presentata sia a mani che telematicamente, all'ufficio relazioni con il pubblico (URP) dell'Amministrazione interessata o direttamente all'ufficio che detiene la documentazione o le informazioni di interesse. Oggetto della richiesta di accesso possono essere, generalmente, tutti gli atti e i documenti delle Pubbliche Amministrazioni, statali, regionali e locali, senza però poter pretendere che la P.A. si attivi per raccogliere informazioni e/o documenti non nella sua disponibilità. L'Amministrazione sarà tenuta a motivare espressamente con apposito provvedimento un eventuale rifiuto, il quale potrà (e dovrà) essere opposto quando il richiesto accesso comporti un pregiudizio ad interessi pubblici quali il segreto di stato, la sicurezza pubblica, l'ordine pubblico, le relazioni internazionali, la politica e la stabilità finanziaria ed economica dello Stato, le relazioni internazionali, la sicurezza nazionale, la difesa e le questioni militari, lo svolgimento regolare di attività ispettive, la conduzione di indagini su reati e il loro perseguimento. L'accesso potrà (e dovrà) altresì essere oggetto di diniego anche a tutela di interessi privati, quali la protezione dei dati personali (in tal caso i documenti potranno essere offerti in visione o rilasciati in copia con i dovuti omissis) , la libertà e la segretezza della corrispondenza, la tutela della proprietà intellettuale, del diritto d'autore e dei segreti commerciali. In caso di rifiuto all'accesso da parte di un'amministrazione locale il richiedente può proporre un'istanza di riesame al difensore civico, oppure ricorrere al TAR. Una delle novità più importanti è l'introduzione del silenzio-assenso, per cui l'Amministrazione dovrà autorizzare l'accesso, o negarlo motivatamente, entro 30 giorni dalla domanda, decorsi i quali altrimenti l'istanza è da intendersi accolta.

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attualità ATTI AMMINISTRATIVI: NUOVE REGOLE RENDONO PIU’ SEMPLICE L’ACCESSO

(continua) Tale termine potrà subire una dilatazione nel caso in cui l'istanza di accesso può recare danno ad altri soggetti, i cosiddetti confrointeressati; in tale ipotesi la P.A. ha l'obbligo di comunicare la domanda di accesso a costoro, i quali entro dieci giorni potranno presentare un atto di opposizione. Il termine di 30 giorni resta sospeso e riprende a decorrere dopo che è decorso il termine concesso ai controinteressati per l'opposizione. Le nuove norme contribuiranno sicuramente in maniera decisiva al contrasto dei fenomeni di corruzione e a garantire una maggiore trasparenza dell'azione amministrativa, consentendo - ad esempio - di venire agevolmente a conoscenza di autorizzazioni rilasciate illegalmente da funzionari compiacenti o incapaci, e di smascherare più facilmente le attività economiche abusive consentendo così una maggiore tutela delle

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PERSONALE ADDETTO AI SERVIZI DI CONTROLLO: LE NUOVE NORME Il Decreto del Ministro dell’Interno 24 novembre 2016 ha introdotto alcune importanti novità al D.M. Interno 6/10/2009 in materia di personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo, in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi. Possibilità di impiego del personale decorsi trenta giorni dalla domanda di iscrizione all’elenco prefettizio. Grazie alla modifica apportata all’art. 1, comma 3, decorsi 30 giorni dalla presentazione alla competente Prefettura della domanda di iscrizione nell’apposito elenco, il personale può ora essere avviato allo svolgimento dell’attività, nel caso in cui il Prefetto perfezioni l’iscrizione all’elenco oppure formalizzi il provvedimento di diniego. Non occorrerà pertanto più attendere i tempi indefiniti che finora hanno spesso caratterizzato l’iter di iscrizione nell’elenco, impedendo l’impiego del personale con grave pregiudizio allo stesso e alle aziende interessate ad utilizzarlo. Possibilità di impiego del personale durante l’iter di revisione biennale dei requisiti. Risulta modificato anche l’art 2, comma 1, dove è ora espressamente previsto che dopo la presentazione della documentazione comprovante l’attualità dei requisiti del personale iscritto all’elenco prefettizio, il personale interessato può continuare a svolgere l’attività nelle more del completamento della procedure di revisione biennale. In precedenza, è stato sovente contestato in occasioni di controlli la mancata iscrizione nell’elenco a personale per il quale, pur essendo stata regolarmente presentata la documentazione per la verifica biennale, si era in attesa dell’esito di detta verifica da parte della Prefettura, peraltro spesso svolta con gravi ritardi. Per l’iscrizione all’elenco prefettizio il personale dovrà essere in possesso di contratto di lavoro. Una ulteriore significativa modifica è stata apportata all’art. 1, comma 4, aggiungendo ai già previsti requisiti per l’iscrizione nell’elenco prefettizio anche quello di cui alla nuova lett. h), cioè “essere in possesso di contratto di lavoro con il gestore delle attività di cui al comma 1 ovvero con il titolare dell’istituto di cui al comma 2”. Tale modifica, diversamente dalle precedenti, appare sicuramente poco opportuna giacchè restringe notevolmente la possibilità di accesso all’iscrizione nell’elenco, impedendo peraltro una collocazione ex ante della domanda di lavoro. Nuovi requisiti per l’iscrizione nell’elenco prefettizio. L’ultima modifica apportata al decreto del 2009 riguarda il comma 4 dell’art. 1, in merito ai requisiti di iscrizione nell’elenco prefettizio. La lettera c) – che disponeva il non aver riportato condanne, anche con sentenze non definitive, per delitti non colposi – è stata integralmente sostituita, ed è ora previsto che non si potrà ottenere l’iscrizione nell’elenco in casi di denunce o condanne anche non definitive riportate, negli ultimi cinque anni, per una ben precisata tipologia di reati, per i quali si rinvia al testo del D.M. 24/11/2016. Vi ricordiamo che i nostri uffici offrono il servizio di gestione delle pratiche per l’iscrizione all’elenco prefettizio del personale addetto ai servizi di controllo. Per maggiori informazioni contatta i nostri uffici allo 011/55.16.153

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SICUREZZA URBANA DECRETO LEGGE 20 FEBBRAIO 2017 n.14 Il 21 febbraio scorso è entrato in vigore il decreto-legge n. 14 del 20 febbraio 2017 "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città". Il provvedimento del Governo - che a norma dell'art. 77 della Costituzione dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni pena la sua decadenza - ha la dichiarata finalità di "introdurre strumenti volti a rafforzare la sicurezza delle città e la vivibilità dei territori e di promuovere interventi volti al mantenimento del decoro urbano". Ecco i principali contenuti del decreto di particolare interesse per i locali da ballo e le discoteche, evidenziando che in sede di conversione in legge attualmente all'esame parlamentare le norme subiranno verosimilmente alcune modifiche. Ordinanze dei sindaco ex art. 50 del T.U.E.L. L'art. 8 del D.L. modifica l'art 50, comma 5 del T.U.E.L. (Testo unico degli enti locali), introducendo per il Sindaco, quale rappresentante della comunità locale, la possibilità di adottare ordinanze contingibili e urgenti "in relazione all'urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio dei decoro e delta vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, anche intervenendo in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche". Viene altresì aggiunto al comma 7 dell'art. 50 la possibilità per il Sindaco, al fine di assicurare le esiqenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti in determinate aree della città interessate da afflusso di persone di particolare rilevanza, anche in relazione allo svolgimento di specifici eventi, di disporre per un periodo non superiore a 60 giorni, con ordinanza non contingibile e urgente, limitazioni in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Applicazione dell'art. 100 TULPS in caso di violazioni alle ordinanze dei Sindaco. L'art. 12 del D.L. prevede espressamente che in caso di reiterata inosservanza delle ordinanze adottate, nella stessa materia, dal Sindaco ai sensi dell'art. 50, commi 5 e 7 del T.U.E.L. , il Questore può disporre a carico dei locali la sospensione dell'attività per un massimo di 15 giorni ai sensi dell'art. 100 del TULPS. La previsione sembra palesemente contrastare con la ratio dell'art. 100, che è norma di natura cautelare a tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico, peraltro applicabile solo nei confronti degli esercizi che sono titolari di autorizzazioni di pubblica sicurezza e dunque senza intaccare gli altri esercizi di diversa natura che egualmente vendono bevande alcoliche, (segue)

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attualità SICUREZZA URBANA DECRETO LEGGE 20 FEBBRAIO 2017 n.14 (continua) Divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 18 ultrasedicenni. L'art. 12 , comma 2, del D.L. ha espressamente introdotto il divieto di "somministrare" bevande alcoliche ai minori di anni 18, modificando l'art. 14-ter, comma 2, della legge 30 marzo 2001, n. 125 che testualmente disponeva precedentemente tale divieto per la sola "vendita". Le violazioni sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1000 euro. Se il fatto è commesso più di una volta si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2000 euro con sospensione dell'attività' per tre mesi. Va ricordato che il divieto suddetto riguarda i minori di anni 18 ultrasedicenni, in quanto la somministrazione di alcolici ai minori di anni 16 è' sanzionata penalmente dall'art. 689 c.p. La modifica normativa ora introdotta conferma implicitamente l'interpretazione - sempre sostenuta dal Silb, anche in antitesi con alcune circolari ministeriali - che il previgente divieto era riferito esclusivamente alla "vendita" e non riguardava la "somministrazione". Introdotto il Daspo nei locali e pubblici esercizi L'art. 13 del D.L. prevede che il Questore possa disporre, per ragioni di sicurezza, il divieto di accesso o di stazionamento nei pressi dei locali ed esercizi pubblici specificamente indicati. II provvedimento può essere disposto a carico di persone condannate con sentenza definitiva o confermata in grado di appello nel corso degli ultimi tre anni per la vendita o la cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope, per fatti commessi all'interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici, aperti al pubblico, ovvero in uno dei pubblici esercizi di cui all'art. 5 della legge n. 28711991.

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RINASCE LO STADIO FILADELFIA MONUMENTO DELLO SPORT NAZIONALE A breve è prevista l’inaugurazione del nuovo impianto che risorge dalle ceneri dello Stadio che ha visto le imprese del Grande Torino. Rimangono da completare il 2° lotto, che comprende il completamento dell'impianto sportivo (foresteria, spogliatoi giovanili, uffici) ed il restauro delle curve storiche, e, soprattutto, il 3° lotto, ossia la costruzione del Museo. Finalmente un luogo abbandonato da oltre 20 anni tornerà ad essere luogo di sport ed aggregazione sociale e sicuramente avrà una ricaduta economica positiva su tutte le attività del quartiere e per tutta la città di Torino. La Fondazione Stadio Filadelfia continua la ricerca di Sponsor, per il finanziamento delle sue attività (Cerimonia di inaugurazione e completamento dei restanti lotti 2° e 3°). La Fondazione Stadio Filadelfia, ringrazia quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo 1° lotto ovvero la parte sportiva.

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO I VANTAGGI PER LE IMPRESE Forter Piemonte di Torino sta ospitando nelle proprie sedi i ragazzi dell’alternanza scuola e lavoro per una preparazione iniziale all’entrata nel mondo del lavoro al termine del quale favorirà il matching tra imprese e ragazzi. Si tratta di uno strumento pensato per rendere flessibili i percorsi formativi scolastici, combinando lo studio teorico d’aula con forme di apprendimento pratico svolte in un contesto professionale. L'alternanza è una nuova metodologia didattica, prevista dalla legge 107 del 2015 (La Buona Scuola), che permette agli studenti che frequentano gli istituti di istruzione superiore (istituti professionali, istituti tecnici, licei) di svolgere una parte del proprio percorso formativo presso un'impresa o un ente. Si tratta di uno strumento pensato per rendere flessibili i percorsi formativi scolastici, combinando lo studio teorico d’aula con forme di apprendimento pratico da svolgere in contesti lavorativi. Un'esperienza formativa per unire sapere e saper fare, orientare le aspirazioni degli studenti sulla base del loro apprendimento al mondo del lavoro. Il processo previsto dalla Legge dovrebbe facilitare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro e quindi fornire una risposta strutturale alla disoccupazione avvicinando i due mondi e coniugando le conoscenze con le abilità pratiche. Il Progetto/Percorso di alternanza scuola lavoro si articola in moduli didattico-informativi, svolti in classe o in azienda, e in moduli di apprendimento pratico all’interno del contesto lavorativo. In tal senso, l’alternanza costituisce una vera e propria combinazione di preparazione scolastica e di esperienze, assistite sul posto di lavoro, progettate in collaborazione con il mondo dell’impresa, al fine di rendere gli studenti in grado di acquisire conoscenze e abilità e competenze utili allo sviluppo della loro futura professionalità. Forter Piemonte ha il compito di agevolare i contatti tra mondo della scuola ed imprese del territorio, mettendo in luce le reciproche esigenze. In questo periodo sta ospitando nella propria sede gli studenti del Levi e del Grassi (circa 40 giovani di 3° superiore) per una presentazione/preparazione iniziale finalizzata all’ingresso in azienda (diritti, doveri, competenze trasversali sul lavorare in gruppo, competenze specifiche tecniche), al termine del quale potrà coadiuvare il matching tra imprese e ragazzi. Le Aziende interessate e motivate ad ospitare i giovani per un periodo di 120 ore, da distribuirsi secondo una calendarizzazione stabilita di comune accordo tra il 01/06 ed il 31/07, possono contattare Forter Piemonte al seguente numero 011 5516211 Enrico Pucci – 0115516309 Ornella Mejnardi.

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formazione

L’APPRENDISTATO CON….FORTER PIEMONTE NUOVO CATALOGO 2016-2018 VALIDO PER GLI APPRENDISTI IN FORZA La Città Metropolitana di Torino riparte con il finanziamento delle attività per la prima annualità del percorso di formazione per gli apprendisti.

Il primo sportello sarà attivo dal 2 al 5 maggio 2017. Il finanziamento prevede che l’apprendista svolga una parte della propria formazione (da un minimo di 40 ad un massimo di 80 ore) presso l’Agenzia Formativa e le restanti ore per il completamento della prima annualità presso l’Azienda. For.Ter Piemonte gestisce le pratiche relative alla prima annualità, eroga la formazione esterna e coordina la formazione interna senza oneri a Vostro carico. Ricordiamo che il percorso di apprendistato prevede la formazione anche per le annualità successive. La stessa è a carico dell’azienda e deve essere svolta sul posto di lavoro For.Ter Piemonte è a disposizione per supportarvi nell’espletamento dell’obbligo. For.ter Piemonte, ente di formazione di Ascom- Confcommercio eroga formazione agli apprendisti assunti come da obbligo di legge, assiste l’ impresa in tutti gli adempimenti burocratici amministrativi, programma e gestisce la formazione degli apprendisti in aula e in impresa con personale dedicato come da disposizioni della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte. Per informazioni ed iscrizioni contattare la Sig.ra Ornella Mejnardi al 011 5516309 omejnardi@forter.it

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DEHORS: TROPPA ACQUA SOTTO I PONTI SENZA MODIFICHE Il tema dei Dehors di bar e ristoranti è esploso in questi ultimi tempi, segno del fatto che per troppo tempo si è andato avanti tra norme vecchie e parzialmente non rispettate, senza prendere il toro per le corna e cercare di portare a soluzione le molte problematiche sul tappeto. Occorre un nuovo regolamento ed una concordata strategia, mirata a fotografare la situazione e portala a regime, con un nuovo impianto di regole e curando gli interessi turistici, di vivibilità e di decoro della città e quelli degli imprenditori. Orbene riteniamo che il nuovo regolamento debba tenere in conto tutte le variabili ormai, per cosi dire , sul terreno senza brandire la spada della irregolarità e della rimozione, mai pretesa prima con notevoli affidamenti quando non creazione di diritti acquisiti su situazioni di fatto semmai non completamente legittime. Ci si deve anche chiedere chi abbia sponsorizzato situazioni al limite della regolarità, in cui gli operatori hanno certo le loro responsabilità, ma forse anche chi li ha indotti ad impiantare costose strutture, confidando sulla scarsità di controlli o ancor più sulle maglie non sempre strette delle regole. È giunto il momento di fare chiarezza. Ed ecco le linee che proponiamo con la massima semplicità possibile: - sedie ed ombrelloni con o senza piattaforma livellante. - dehor stagionale aperto su un lato - dehor strutturato con i quattro lati - padiglione Sulle sedie ed ombrelloni, con o senza piattaforma livellante e semmai una protezione di al limite della stessa, non vi è molto da dire. È la soluzione più semplice, meno costosa e con regole molto soft. I Dehors stagionali o strutturati rappresentano invece due tipologie diverse, ma che si integrano, lasciando anche all’operatore che sia uscito dai limiti del progetto due vie d’uscita. Con il ripristino ai progetti originali, che individuava in pratica il dehor stagionale, si potrà effettuare la sanatoria delle irregolarità perpetratesi negli anni decorsi, senza alcun onere suppletivo. (segue)

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dalle categorie DEHORS: TROPPA ACQUA SOTTO I PONTI SENZA MODIFICHE (continua) Per il Dehor strutturato occorrerà invece passare attraverso nuovo progetto. In entrambi i casi senza oneri di posteggi (ovvero la monetizzazione degli stessi come per l’impianto di una nuova attività) e semmai solo per il secondo un gravato onere cosap, in misura peraltro sempre minore di quella dovuta dai padiglioni. Questo permetterà anche di ricercare una riduzione per gli stagionali, che non possono appunto che essere utilizzati per periodi più brevi. Sui padiglioni, ovvero quelli fissi con concessione edilizia, vietati nelle zone auliche, si potrebbe rivisitare la pianta urbana di zone interdette, semmai collegando alle caratteristiche peculiari e pre-indinviduate la possibilità di installazione o meno più che a zone rosse di divieto assoluto. Infatti anche un padiglione può rispondere a criteri estetici di assoluta coerenza con i beni storico, artistici ed ambientali. Occorrerà una riformulazione della griglia urbana delle tariffe Cosap e dei relativi moltiplicatori per tipologia, in senso più incentivante, nonchè una unificazione di organismo di vaglio e valutazione ed autorizzazione delle installazioni, anche solo per praticare criteri tecnico/funzionali -estetici più curati. Infine si insiste per la sburocratizzazione evitando nuovi progetti e pratiche amministrative per strutture mai cambiate o periodi predeterminati di impianto, quando è possibile con semplice comunicazione pec fissare un periodo e poi prorogarlo , previo pagamento dei relativi oneri Cosap, con tutto vantaggio delle casse cittadine. Sono linee abbastanza semplici su cui si auspica una sensibilità della Città e della Sovraintendenza alle Belle Arti.

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PROMUOVERE LE PROPRIE ATTIVITA’ ONLINE UNA REALTA’ CHE LE IMPRESE NON POSSONO PIU’ IGNORARE I SEMINARI DI ASCOM@LAB Sono ormai più di 39 milioni gli italiani che dispongono di una connessione ad Internet e 31 milioni sono i nostri concittadini che utilizzano i canali di comunicazione “social” (Facebook, Youtube, Instagram, ecc.) La maggior parte di questi (28 milioni di persone) sono utilizzatori attivi di questi canali di comunicazione ed accedono alla rete, con frequenza giornaliera, prevalentemente attraverso dispositivi mobili (smartphone). Le statistiche, aggiornate al 31 dicembre 2016, ci dicono che le attività principali che vengono svolte online sono la lettura delle email, la visita ai social media, l’uso dei motori di ricerca, la ricerca di informazioni su prodotti e servizi proposti in vendita online e l’ascolto della musica. Le tre piattaforme più utilizzate sono Youtube, Facebook e Whatsapp e la messaggistica di Facebook. Il volume di ricavi generato dalle attività riconducibili all’e-commerce ha superato, in Italia, i 19 miliardi di euro, per un valore medio di acquisti che si attesta intorno ai 555 dollari, contro un dato medio mondiale di circa 1.100 dollari Usa. Il mercato e-commerce è fatto per il 55% da servizi, 45% da prodotti. Si comprano soprattutto assicurazioni, biglietti per eventi, viaggi e trasporti, ricariche telefoniche, oggetti d'arredo e prodotti alimentari.

Nel mondo, nel 2016 sono stati venduti 115 milioni di prodotti contro 45 milioni di servizi ordinati online Situazione contraria per lo scontrino medio, con 253 euro spesi per i servizi, 75 per i prodotti. Cresce il fenomeno dell'info commerce, con il 72% delle persone che compra un prodotto in negozio dopo aver raccolto informazioni sul web, insieme a quello opposto dello show rooming: dei 19 milioni di italiani che usano lo smartphone per decidere dove e cosa acquistare, il 45% cerca informazioni online mentre è in negozio. Il 44% delle aziende online vende sui Marketplace soprattutto eBay, Amazon, Etsy. Le aziende investono principalmente nella pubblicità online (29%) e nelle attività di SEO – ottimizzazione sui motori di ricerca - (19%), un po' meno in social media ed email marketing, 14% e 11%. Il 56% delle aziende dichiara che investirà sui social, ma per molti è ancora un processo difficile. Manca la strategia. (segue) Approfondisci Ascom@lab:

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dalle categorie PROMUOVERE LE PROPRIE ATTIVITA’ ONLINE UNA REALTA’ CHE LE IMPRESE NON POSSONO PIU’ IGNORARE I SEMINARI DI ASCOM@LAB (continua) La nostra Associazione, per contribuire alla diffusione della cultura digitale, in particolare nel mondo delle piccole e medie imprese, organizza da tre anni una serie di incontri periodici, ai quali hanno partecipato, nell’arco del tempo più di 500 imprese. Gli incontri hanno la finalità di informare ed essere di aiuto agli imprenditori che stanno valutando di promuoversi online o che, essendo già presenti sul web, hanno, finora ottenuto risultai non in linea con le proprie aspettative. Nella primavera del 2017 sono stati programmati alcuni incontri durante i quali vengono affrontati, con l’ausilio di esperti professionisti, tutti i principali temi legati alla promozione sul web delle attività locali. I primi 2 appuntamenti si sono svolti il 28 marzo e il 4 aprile e altri 4 incontri sono in programma entro il prossimo mese di giugno. Sarà nostra cura tenervi aggiornati sulle date e gli argomenti dei prossimi incontri.

Un immagine delle oltre 45 Aziende che hanno partecipato all’incontro

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SALONE DEL MOBILE 2017 56ª EDIZIONE Si è aperto il Salone del Mobile 2017, vetrina d’eccellenza della qualità e dell’innovazione con un nuovo format del settore classico. Due eventi dedicati al design contemporaneo della luce e dell’ambiente lavoro affiancano quelli che celebrano i 20 anni del Salone Satellite contribuendo a fare della manifestazione l’evento clou del settore. La manifestazione si riconferma una risorsa importante per Milano che assume il ruolo di capitale del design e della cultura del progetto grazie anche alla forte sinergia che si crea tra la manifestazione e le tante iniziative collaterali. “Il Salone del Mobile è il polo di attrazione dell’innovazione e al tempo stesso deve essere un esempio di per sé di continua capacità di innovare i suoi contenuti e il suo modo di comunicare al mondo mantenendo ben salda la reputazione del marchio. Designer e progettisti trovano al Salone un unicum di creatività e capacità industriale per interpretarla e rappresentarla. Per questo l’appuntamento del Salone diventa imprescindibile per tutti coloro che devono trovare ispirazione e al tempo stesso presentare la propria creatività – afferma il presidente del Salone del Mobile.Milano Claudio Luti-. Per preservare e far crescere questa leadership dobbiamo convogliare il nostro impegno sulla valorizzazione delle idee, dei progetti e della passione che traspare dal lavoro, dai prodotti e dagli eventi.

Oggi non possiamo più pensare al Salone solo come una fiera, che pure deve mantenere la sua funzione commerciale, ma il mercato ci chiede e ci impone di tenere alto lo sguardo verso le rappresentazioni di eventi esperienziali che trasmettano emozioni e facciano un po’ sognare lasciando indelebile la memoria di un momento, di un oggetto, di un incontro, anche di un business”.

Per ricevere il materiale del convegno è sufficiente scrivere a: ffiore@ascomtorino.it

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ASSOFRANCHISING TOUR TAPPA A TORINO IL 15/03/2017 Lo scorso 15 marzo si è svolta presso la nostra sede di via Massena la tappa dell’Assofranchising Tour. La scelta di Torino è caduta in quanto l’Ascom di Torino e Provincia è sportello territoriale Franchising, cioè alcuni funzionari hanno ricevuto una formazione ad hoc per illustrare le opportunità, caratteristiche tecniche, fasi di realizzazione e quant’altro del Franchising agli imprenditori, sia che vogliano affrontare un percorso per diventare “franchisee” che per diventare “franchisor”. E’ stata una giornata per scoprire soluzioni innovative per il rilancio del commercio. Oggi per essere competitivi sui mercati servono economie di scala, forza di gruppo, strumenti di marketing evoluti, know-how sperimentato e vincente. Il franchising è un modo moderno di affrontare il retail, sia per un nuovo imprenditore che per chi voglia riconvertire la propria attività commerciale.

Ed è una formula che ha retto bene questi anni di crisi, basta far parlare qualche dato: nel periodo 2009-2016, il settore, nonostante la crisi, ha registrato segnali positivi: +5,5% il giro d'affari, +4,6% gli addetti occupati nei punti vendita, +14,2% il numero dei Franchisor, sostanzialmente invariato risulta il numero dei punti vendita. (segue)

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dalle categorie (continua)

ASSOFRANCHISING TOUR TAPPA A TORINO IL 15/03/2017 In Italia si sono contati oltre 51mila punti vendita in Franchising che danno lavoro a 187 mila addetti per un giro di affari di oltre 23 miliardi di euro, in aumento dell'1% sul 2012. La rete dei negozi in franchising attrae soprattutto giovani imprenditori e donne. Sono numeri incoraggianti in un momento di forte crisi del retail: la formula vincente è quella del WIN/WIN cioè vinco io Franchisor ma deve vincere anche il franchisee , sennò il danno d’immagine provocato dalla chiusura di un punto vendita che non ha funzionato è un danno per l’imprenditore locale ma e soprattutto per la casa madre. Il Franchising ormai abbraccia tutti i settori: food, non food, commercio tradizionale, servizi, artigianato. Assofranchising, aderente a Confcommercio, testa i propri affiliati con competenza e rigore ed è l’Associazione che vanta più Franchisor in assoluto. Per conoscere meglio questa formula, soprattutto per gli imprenditori che stanno pensando ad una ricollocazione della propria attività, vi potete rivolgere presso la nostra sede di via Massena ai numeri 0115516259-316 . Il prossimo appuntamento con il franchising sarà con la Fiera del Retail&Franchising presso Bologna Fiere dal 11 al 13 maggio con le novità del settore Italiano ed Estero.

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DDL LAVORO AUTONOMO: LA POSIZIONE DI CONFCOMMERCIO PROFESSIONI Nel corso dell’audizione sul disegno di legge recante misure di tutela del lavoro autonomo (C4135 ) Confcommercio professioni ha avuto modo di esprimere la propria approvazione per le proposte volte a favorire la crescita di tutte le professioni in cui il capitale umano qualificato è riconoscibile, risponde alle esigenze di consumatori ed imprese e crea valore. La costante riduzione di reddito delle categorie economiche professionali va affrontata anzitutto, come noi sosteniamo da tempo, attraverso politiche di supporto dal lato della competitività e della redditività, anche in relazione alle mutevoli prospettive occupazionali. In dettaglio si segnalano i principali contenuti della posizione di Confcommercio Professioni sul provvedimento, rappresentata nell’audizione parlamentare.

RITARDI DI PAGAMENTO Per quanto riguarda, in particolare, la disciplina sui ritardati pagamenti, appare positiva la scelta compiuta dal disegno di legge di estendere la tutela contro il ritardo nei pagamenti a favore di tutti i lavoratori autonomi quale indispensabile tutela che riguarda qualunque forma di prestazione di un’opera o di un servizio dietro corrispettivo, a prescindere dalle specifiche caratteristiche del prestatore di servizi.

CONGEDI PARENTALI In tema di trattamento economico per il congedo parentale, un importante passo in avanti è poi stato fatto con la disposizione che all’art. 7 prevede sia l’estensione del trattamento anche ai lavoratori padri iscritti alla gestione separata dell’INPS, sia l’ampliamento della durata di fruizione della prestazione. (segue)

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dalle categorie DDL LAVORO AUTONOMO: LA POSIZIONE DI CONFCOMMERCIO PROFESSIONI (continua) Quest’ultima passa dal periodo massimo attualmente previsto (tre mesi entro il primo anno di vita del bambino) a quello di sei mesi entro i primi tre anni di vita, (con l’ulteriore precisazione che i trattamenti fruiti non possano comunque superare per entrambi i genitori il limite complessivo di sei mesi). Le richieste di Confcommercio Professioni riguardano l’opportunità di prevedere che i tre mesi di contribuzione, necessari per ottenere la prestazione, siano calcolati con riferimento ad un periodo più ampio degli attuali 12 mesi, ad esempio aumentando tale periodo a 18 mesi. Tale modifica è motivata dal fatto che il periodo di 12 mesi potrebbe coincidere con un calo di reddito del lavoratore autonomo, con conseguente difficoltà di raggiungere il requisito minimo dei tre mesi di contributi accreditabili.

17 DEDUCIBILITÀ SPESE FORMAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IL DDL stabilisce che le spese sostenute per la formazione e l’aggiornamento professionale (corsi, master, convegni e congressi), che oggi sono fiscalmente deducibili nella misura del 50%, divengano interamente deducibili entro il limite annuo di 10 mila euro. Poiché la norma fa esplicito riferimento alle sole spese di iscrizione, verrebbero escluse le spese di viaggio e soggiorno che vanno ricomprese. La nuova norma, inoltre, prevede la deduzione fiscale integrale per i servizi di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto-imprenditorialità, entro il limite massimo annuo di 5 mila euro. Essa riguarderà certamente soprattutto quelle categorie di lavoratori autonomi alle quali la legge impone particolari obblighi di aggiornamento professionale. Ma anche per le professioni disciplinate dalla legge n. 4 del 2013 questa rappresenta una misura importante, che può senz’altro aiutare i professionisti ad accrescere e mantenere costantemente aggiornato, il bagaglio delle proprie competenze, ottenendo le attestazioni e certificazioni utili a renderli riconoscibili ed identificabili da committenti e consumatori.

(segue)

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dalle categorie DDL LAVORO AUTONOMO: LA POSIZIONE DI CONFCOMMERCIO PROFESSIONI (continua) PENSIONE SUPPLEMENTARE E SUPPLEMENTO DI PENSIONE DEGLI ISCRITTI ALLA GESTIONE SEPARATA La normativa vigente prevede che i pensionati del Fondo lavoratori dipendenti possano ottenere un supplemento di pensione, se continuano a versare all’INPS, nelle varie gestioni, i contributi per periodi di lavoro successivi alla decorrenza della stessa, a condizione che siano trascorsi almeno 5 anni dalla data di decorrenza del trattamento di pensione. Per un vulnus normativo questa previsione non esiste per i pensionati della gestione separata che continuano a versare contributi presso altre gestioni (lavoratori dipendenti o gestioni autonome dopo il pensionamento).Occorre pertanto intervenire per modificare le gestioni dell’AGO e consentire anche ai pensionati della gestione separata la possibilità di ottenere un supplemento di pensione e, nell’immediato, andrebbe comunque effettuata una modifica normativa che consenta quantomeno la possibilità di ottenere una pensione supplementare. SEMPLIFICAZIONI FISCALI: AUTONOMA ORGANIZZAZIONE Appare fondamentale definire, anche alla luce delle ultime sentenze della Corte di Cassazione (si veda, da ultimo, la Sentenza, a Sezioni Unite, n. 9451 del 10 maggio 2016), in modo inequivocabile le caratteristiche dei lavoratori autonomi che sono esclusi dal pagamento dell'IRAP per l'assenza dell'autonoma organizzazione. L'esenzione è tutt'altro che chiara, lasciando molti lavoratori autonomi nel dubbio di rischiare, non pagando il tributo con tutte le incertezze del caso, oppure di pagare per poi presentare istanza di rimborso. ACCESSO AL CREDITO E CONFIDI Le richieste di Confcommercio Professioni sono volte ad ottenere il superamento di distinzioni e appesantimenti burocratici che determinano incertezze nell’accesso al credito dei professionisti, con particolare riferimento anche all'operatività dei Confidi.

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credito

AL VIA IL BANDO INAIL ISI 2016 MISURE PER INCENTIVARE LE IMPRESE A REALIZZARE PROGETTI PER IL MIGLIORAMENTO DEI LIVELLI DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Ascomfidi NordOvest: al via il Bando Inail Isi 2016 Misure per incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Le caratteristiche principali che riguardano la sezione commercio: Micro e piccole imprese ubicate su tutto il territorio nazionale, operanti nel settore del commercio e della somministrazione di bevande e alimenti, che svolgono le seguenti attività: ristorazione, gelateriepasticcerie, catering, mense, bar, commercio al dettaglio con prodotti alimentari. L’investimento deve prevedere una delle seguenti soluzioni tecniche: Ristrutturazione o modifica degli ambienti di lavoro, compresi gli eventuali interventi impiantistici ad essa collegati. Acquisto di attrezzature di lavoro I fattori di rischio relativi alle “Tipologia di intervento” selezionate devono essere coerenti con l’attività svolta e riscontrati nel DVR (Documento di Valutazione dei rischi). I rischi che danno punteggio sono: Riduzione del rischio di taglio e/o cesoiamento dovuto agli organi di lavorazione delle attrezzature di lavoro. Riduzione del rischio di caduta. Riduzione del rischio di infortunio da ustione da contatto con elementi e/o prodotti ad alte temperature. Riduzione del rischio rumore, per valori di esposizione iniziale superiori al valore inferiore di azione, mediante la sostituzione di attrezzature di lavoro con altre che presentano un livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A (LAeq) e un livello di potenza sonora ponderata A (LWA) inferiori. Accesso alla procedura online e compilazione della domanda: dal19 aprile al 5 giugno 2017. Per informazioni: commerciale@ascomfidinordovest.it Silvia Bertolino tel. 335/7752165

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dalla provincia

ASCOM BARDONECCHIA

LA CUCINA STELLATA IN ALTA QUOTA

Il presidente di Ascom Bardonecchia Franco Ugetti storico pasticcere dell’alta valle di Susa al fianco del noto chef Carlo Cracco per una cena stellata in alta quota.

Grande soddisfazione per il presidente di Ascom Bardonecchia Franco Ugetti chiamato a concludere la cena stellata dello chef Carlo Cracco per una cena stellata per cento persone al Rifugio Chesal 1805 di Melezet, in mezzo alle piste da sci. Cracco è rimasto piacevolmente colpito dall'accoglienza bardonecchiese: "Conoscevo già queste montagne, avendo organizzato proprio qua un paio d'anni fa una puntata in esterna di Masterchef, è un posto davvero bello, con enormi potenzialità". Durante la serata lo chef ha proposto varie portate ma il gran finale della serata, con i dessert, è stata affidata ad un nome rinomato della pasticceria piemontese, il maestro Franco Ugetti, che giocava in casa. Ha stupito in molti con un tris di dolci "legati all'idea del confine, il Finis Terrae" facendo degustare sapori differenti, dal tipico genepy in contrasto ad una perla di cioccolato bianco, fino al croccante alla nocciola. "E’ importante far crescere la cucina di montagna all’insegna della qualità e dell’accoglienza, – ha commentato il presidente dell’Ascom di Bardonecchia Ugetti. È stato un piacere poter lavorare al fianco di Carlo Cracco che ha apprezzato le nostre creazioni, collegate ad un'idea di territori diversi che si incontrano”

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dalla provincia

ASCOM MONCALIERI

BONUS AGLI OPERATORI COMMERCIALI PER APRIRE IN CENTRO AD AGEVOLAZIONI PER LE RISTRUTTURAZIONI Luigi D’Alessandra presidente Ascom Moncalieri: “Positivo che l’Amministrazione decida di venire incontro ai Commercianti del Centro Storico, benissimo le agevolazioni per tutti gli operatori che decidono di innovare” Incentivare l’apertura di nuovi negozi nel Centro storico grazie all’erogazione di un bonus a fondo perduto variabile fra i 2500 e i 5000 mila euro all’anno per un triennio, con un vincolo per cinque anni per chi si insedia è la proposta che l’Amministrazione Comunale di Moncalieri ha fatto alle Associazioni di Categoria del Commercio. La proposta prevede l’apertura di un bando che dovrebbe uscire entro i primi giorni del mese di maggio, con l’obiettivo di attrarre nel Centro Storico nuovi investitori e occupare i 10/15 locali attualmente chiusi all’interno del Borgo: “Priorità – annuncia l’assessore comunale al Commercio Angelo Ferrero- sarà data al settore del Food, con l’apertura di nuovi ristoranti e gastronomie, il bando però è aperto a tutti anche ad idee innovative e che privilegino l’eccellenza locale”. L’idea piace all’Ascom di Moncalieri che ha sottolineato, in un incontro, la necessità di interventi a favore di chi è già insediato nel Borgo storico e ha necessità di innovare o ristrutturare il proprio esercizio commerciale. Richiesta alla quale il Comune di Moncalieri ha risposto positivamente. “Il problema dei locali chiusi nel centro storico di Moncalieri è un problema molto sentito – commenta Luigi D’Alessandra presidente Ascom Moncalieri, ed è positivo che l’Amministrazione decida di venire incontro ai commercianti. Bisogna puntare sul turismo e allora sono importanti gli eventi e l’arredo urbano per rendere ancora più accogliente il nostro Centro storico. Bene anche le agevolazioni per le attività esistenti, bisogna aiutarle a non chiudere ricordando che a soffrire non è solo il Centro ma tutto il commercio moncalierese.”

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dalla provincia

ASCOM RIVAROLO

LA FIERA DEL CANAVESE TORNA IL 22 APRILE Per dieci giorni, dal 22 aprile all’1 Maggio, Rivarolo ospita la Nuova Fiera del Canavese che dopo l’edizione 2016, quella della rinascita, ritorna con alcune modifiche. Si torna all’antico, dal punto di vista del calendario (lo scorso anno l’expo si tenne dal 31 maggio al 5 giugno), sfruttando la doppia festività del 25 Aprile e dell’1 Maggio, come negli anni d’oro, dunque, ma si torna all’antico anche dal punto di vista della location: corso Rocco Meaglia e il piazzale Mulinet. La collaborazione con l’Ascom di Rivarolo verterà sulla presenza dei commercianti con striscioni pubblicitari che invitano il pubblico a scegliere Rivarolo come Città dello shopping. Nel giorno conclusivo della Fiera il primo maggio gli operatori commerciali terranno aperte le proprie attività, incentivando così la mobilità dei turisti che potranno spostarsi dalla Fiera al Centro della città e visitare così il cuore di Rivarolo. Inoltre per tutta la durata dell’evento le tre fontane che si trovano nel crocevia centrale della città, simboli di architettura moderna, verranno allestite con composizioni floreali da vivaisti del luogo su richiesta e cura dei commercianti rivarolesi.

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LE NOSTRE SEDI Carmagnola 335-8045842

Moncalieri 011-6402218

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