Catalogo AR[t]CEVIA 2016

Page 1

2016




Cover _ Andrea Giorgi Graphics & Redesign _ Massimiliano Magrini Print _ Ricciarelli Comunicazione Printed _ Luglio 2016


2016


•P resentazione La bontà di una manifestazione la si misura anche sulla continuità e sulla capacità di innovazione. Artcevia, arrivata alla IX edizione grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e della curatrice Laura Coppa, ha saputo nel tempo rinnovarsi nei linguaggi e nelle scelte estetiche, senza mai ripetersi meccanicamente. Come l’araba fenice Artcevia muore e rinasce ogni anno in forme nuove, riuscendo a sorprendere ogni volta e a lasciare un segno creativo per la comunità.

Prof. Andrea Bomprezzi Sindaco di Arcevia

6


•I ntroduction • The goodness of the event has also to be measured through its continuity and ability in innovation. Artcevia, which got to the IX edition thanks to the will of the municipal administration and its curator Laura Coppa, has been able to renew itself over time in the languages and aesthetic choices, without ever mechanically repeating. As the Arab phoenix, Artcevia dies and is reborn every year in new forms, managing to surprise any time and to leave a creative sign for the community .

Teach. Andrea Bomprezzi The Mayor of Arcevia

5


•AR[t]CEVIA

è unica .

E

basta .

• AR[t]CEVIA è unica. E basta. È unica nel suo proporre senza remore gli artisti di un panorama coevo che spesso soggiace – consapevolmente o meno - ad un sistema che si fa strada attraverso l’arroganza. AR[t]CEVIA continua imperterrita, e sempre più agguerrita, la sua opera di promozione, creazione di sinergie e di bellissimi incontri, mettendo a disposizione la professionalità (non mi stancherò mai di dirlo) dei suoi componenti che, con lodevole spirito da “risolutori di problemi”, sfidano il sistema, la burocrazia, le ore di sonno e la salute pure, solo al fine di far divenire realtà, ogni anno, questo sogno che accomuna artisti di ogni paese, di ogni colore, di ogni sesso, di ogni religione, credo o non-credo. Perché l’arte rende liberi. E rende bella l’umanità. Noi ci abbiamo sempre creduto... e a quanto pare, sono molti altri quelli che lo fanno, se ogni anno gli artisti sono sempre di più e sempre più “armati”. Siamo oramai un esercito: l’unico che dovrebbe poter essere legittimato. Perché, per cambiarlo davvero questo mondo, da qualche parte bisogna pur cominciare... e sarebbe bene farlo a partire da se stessi. Buona IX edizione di AR[t]CEVIA International Art Festival.

Il Direttore Artistico Dott.ssa Laura Coppa (Associazione AR[t]CEVIA)

8


•AR[t]CEVIA

is unique .

A nd

that ’ s all .

• AR[t]CEVIA is unique. And that’s all. It is unique in its offering without hesitation artists of a contemporary scene that often underlies - consciously or not - a system that makes its way using arrogance. AR[t]CEVIA continues unabated, and increasingly fierce, its work of promotion, creation of synergies and beautiful encounters, providing professionalism (I never tire of saying it) of its members who, with the commendable spirit of “problem solvers”, challenge the system, the bureaucracy, the hours of sleep and health as well, only in order to make this dream become a reality every year - this dream shared by artists of every country, every color, every sex, every religion and belief or non-belief. Because art makes us free. It makes humanity beautiful. We have always believed in this... and apparently, there are many others who do, if every year artists are getting more numerous and more and more “armed”. We are now an army: the only one that should have the opportunity to be legitimized. Because to really change this world, you have to start somewhere ... and it would be good to do it from our own selves. Have a good IX edition of AR[t]CEVIA International Art Festival.

The Artistic Director Dr. Laura Coppa (AR[t]CEVIA Association)

7



• C ollettiva


•A bbondi P aola • Paola Abbondi nasce ad Ascoli Piceno il 26 febbraio 1954. Vive e lavora a Anzio, vicino Roma. Nel 1970 cosegue il diploma di “Maestro d’Arte” presso l’Istituto Statale D’Arte di Fermo. Nel 1972 fa il suo ingresso nel “Magistero d’Arte”, Faenza, dove frequenta i corsi tenuti dagli artisti Zauli e Biancini. Le nuove esperienze e l’applicazione di tecniche innovative sono uno stimolo per la sua ricerca artistica che la porterà a vincere il 1° premio Del Concorso Nazionale degli Istituti d’Arte. Dal 1972 insegna “Progettazione Ceramica” presso l‘Istituto Statale D’Arte di Fermo ed Educazione Artistica in diverse scuole di Milano. Nel 1984 frequenta i tre anni del corso di “Grafica Pubblicitaria” presso la scuola “Cova” di Milano. Nel 1986 vince il 2° premio del concorso indetto dall’Unione Artigiani della Provincia di Milano. Nel 1988 si trasferisce in Provincia di Roma, dove prosegue la sua attività di artista e di insegnante. Ha organizzato diverse mostre personali e collettive a Roma, Anzio, Nettuno, Latina, Albissola e Cortona. Alcune opere sono ora nel museo di Arte e Tradizioni Popolari di Taiwan. • Was born in Ascoli Piceno on the 26 of february 1954. She lives and work in Anzio near Rome. In the 1970 she took the diploma of “Master of Art”. In 1972 she entered the “Magistero d’Arte”in Faenza, where she attended courses held by the artists Zauli and Biancini .The new techniques experienced in Faenza were a spur for her artistic research and brought her to the achievement of the 1°prize of the National Competition for Art Istitutetes. In 1972 she took her diploma and since then she has been teaching “Ceramics Design” in several schools in Milan Rome and Latina.In 1984 she attended the three-year course of “Adverstising Grafics” at the “Cova” school in Milan. In 1986 she got the 2°prize in the competition awarded by the Province of Milan. In 1988 she moved to the Province of Rome, where she continued her activity as teacher and artist. She has held several personal and collective exibition in Rome Anzio Nettuno Latina Albissola. Some of her Works are now in the museum of Art and Popular Tradition in Taiwan.

12



•A golino M ario • Mario Agolino, in Arte “Francescomaria”, nasce a Napoli l’8 marzo del ‘46. In età giovanile frequenta lo studio di un pittore napoletano amico di famiglia, ed è così che si appassiona alla pittura. I suoi primi lavori sono copie degli artisti impressionisti e dei macchiaioli. A vent’anni frequenta la taverna degli artisti in via Margutta a Roma, dove risiede per circa quattro anni. Conosce Turcato, Romano Mussolini, Novella Parigini, Tardia e molti altri artisti che frequentano la taverna. Le esperienze aumentano, ed è in questo periodo che si avvicina alla prosa: frequenta un Teatro di cantina a Napoli, studia dizione e recitazione per tre anni e partecipa a vari eventi. Nel ‘72 si trasferisce a Manfredonia e si iscrive all’Accademia di Belle Arti frequentando i corsi di pittura. Partecipa a mostre e concorsi, collabora con architetti e produce copie di opere rinascimentali per il mercato Americano. Si interessa di grafica, scultura lavora sul paesaggio e sul ritratto, produce opere su commissioni, sperimentando – allo stesso tempo – forme espressive dal figurativo all’informale e astratto. Mai pago delle proprie esperienze è sempre alla ricerca di una propria identità. Dopo vari spostamenti in giro per l’Italia, nel 2013 si stabilisce a Senigallia dove vive tutt’ora, frequentando l’Associazione culturale “I Rovereschi” e continuando la sua ricerca artistica. • Mario Agolino, pseudonym “Francescomaria”, was born in Naples on March 8th, 1946. In his youth he attends the studio of a Neapolitan painter, a family friend, and that’s how he develops the passion for painting. His early works are copies of the works of the impressionist artists and Macchiaioli’s. When he is twenty, he attends the tavern of artists in via Margutta in Rome, where he lives for about four years. He meets Turcato, Romano Mussolini, Novella Parigini, Tardia and many other artists who attend the tavern. Experiences increase, and it is in this period that he comes close to prose: he attends a cellar theatre in Naples, studies elocution and acting for three years and takes part in various events. In 1972 he moves to Manfredonia and enrolles in the Academy of Fine Arts attending painting classes. He participates in exhibitions and competitions, works with architects and produces copies of Renaissance works for the American market. He takes an interest in graphics, sculpture, works on landscape and portrait, produces works on commissions, experimenting - at the same time - forms of expression from figurative to informale and abstract. Never satisfied with his experiences, he is always researching about his own identity. After several travels around Italy, in 2013 he settles in Senigallia where he now lives, attending the Cultural Association “I Rovereschi” and continuing his artistic research.

14



•A laluf V ictor • Nato in Argentina e vive a Berlino, Victor Alaluf ha studiato ed è laureato in Israele. L’installazione tratta dei nostri ricordi, le nostre speranze, le nostre aspirazioni e i nostri desideri. Rappresenta anche una sorta di autoriflessione. Vediamo il meccanismo dei nostri corpi, ma l’analogia si riferisce alle nostre anime. Le varie metafore isipirate da quest’opera possono essere lette a livello individuale, oppure in riferimento alla società. Le varie parti dell’installazione ci chiedono di guardare dentro noi stessi e alle scelte che facciamo. Ci chiede di guardare al nostro passatto, tanto quanto verso il futuro. Le rappresentazioni associate con l’opera possono essere viste come analogia sia al corpo che all’anima. I fili di cotone possono essere letti come vasi sanguigni essenziali al corpo umano, ma anche come linee che connettono i ricordi, i sentimenti, il passato e il futuro. Le forbici fanno riferimento al bisogno di tagliare delle stringhe e iniziare a percorrere un nuovo sentiero nella vita. Gli occhi delle forbici sono chiusi perché a volte insistiamo a non vedere ciò che sta davanti ai nostri occhi. Le ruote dentate fanno riferimento al passaggio del tempo e alle scelte che dobbiamo fare. Anche la farfalla indica il nostro bisogno di cambiare, evolvere e fare le scelte difficili. Tutti questi riferimenti possono essere applicati all’individuo e alla società. Anche la società deve avere sia un corpo che un’anima. • Victor Alaluf was born in Argentina. He studied and graduate in Israel and lives in Berlin. This installation has to do with our memories, our hopes, our aspirations and desires. It is also a sort of self-reflection. We see the mechanism of our bodies but the analogy is to our souls. The various metaphors this work inspires can be read on the individual level or with reference to society. The various parts of this installation ask us to look into ourselves and into the choices we make. It asks us to look at our past as well as towards the future. The representations associated with this work can be seen as an analogy to both the body and the soul. The cotton threads can be seen as blood vessels essential to the human body, but also as lines connecting memories, feelings, past and future. The scissors make reference to the need to cut some lines and set on a new path in life. The scissor’s eyes are closed because sometimes we insist on not seeing that which is in front of us. The gear wheels make a reference to the passage of time and to the choices we have to make. The butterfly too points to our need to change and evolve, to make difficult decisions. All these references can be applied to the individual and to society as a whole. Society as well must have a body but also a soul.

16



•A nticaglia S imone • Nasce nel 1973 in Umbria, a Perugia, città nella quale ha studiato per la propria formazione professionale e dove tuttora risiede. Attratto dall’artigianato artistico del territorio e non solo, nel tempo, si scopre incline alla realizzazione di manufatti originali che progetta personalmente, iniziando anche ad avvicinarsi attivamente all’arte pittorica intorno ai 30 anni, conseguentemente ad un lungo periodo di profondo conflitto interiore e cambiamento ideologico che ha fatto da spartiacque nell’evoluzione della sua vita. Da autodidatta, pertanto senza canoni accademici di riferimento, attraverso forme e colori che riconosce intimamente, nei suoi lavori cerca di narrare se stesso focalizzando l’attenzione su ciò che con maggior irruenza si imprime profondamente in lui. Sensibilmente affascinato dall’Arte espressiva Informale, utilizzando compromessi geometrici inizia a riconoscersi nella luce intrappolata dai meccanicismi costruiti nei suoi dipinti. E’ evidente, infatti, il suo tentantivo di trovare attraverso le proprie opere il modo di liberare quella luce esprimendo un’ impellente esigenza di vivere. Respirare, per lui, diventa un atto che nella vita contemporanea può arrivare ad essere una necessità da salvaguardare con consapevolezza. E’ palese che nella società odierna i valori imperanti siano velocità ed omologazione, ciò conduce ad attivare comportamenti ed ideologie spesso non condivisibili e soprattutto quasi mai adeguati ai bisogni ed ai naturali ritmi dell’essere umano. Per questo è fondamentale fermarsi a respirare, ascoltare e ad assaporare la propria vita perchè ognuno di noi ha il diritto di sentire di esistere anzitutto come individuo e poi come persona socialmente inserita. A tale scopo, l’artista nell’atto pittorico costruisce simbolicamente schemi rigidi, inglobanti, serrati e ripetitivi, per poi romperli al solo fine di liberare la luce e donare finalmente aria ai suoi lavori e quindi a se stesso. Attualmente sta continuando questa sua ricerca sperimentando anche altri linguaggi espressivi. • Was born in 1973 in Umbria, Italy, in the city of Perugia, where he studied and where he still resides. Inspired by local artistic handicraft he has discovered his passion for the creation of original artifacts that he designs personally and also starting to approach actively pictorial art in his 30s, after a period of deep inner conflict and ideological change, which marked an important turning point in the evolution of his life. As an autodidact, without following any academic canons, he tries in his works to express himself through forms and colors which intimately recognizes, focusing on what, with greater vehemence, deeply impresses him. Significantly fascinated by Informal Art, using geometric compromises, he starts to find himself in the light trapped by mechanisms expressed in his paintings. In this sense, it is evident his attempt to find through his works the way to release that light expressing an urgent need to live. Breathing, for the artist, becomes an action that in the present life can be a necessity to preserve consciously. It is clear that in today’s society the important values are speed and homologation and this leads to activate behaviors and ideologies that often cannot be shared and almost never conform to the needs and natural human rhythms. It is therefore essential to stop and breathe, listen and enjoy life, because each one of us has the right to feel to exist, primarily as an individual and then as a person included in the society. For this reason the artist, in the act of painting, builds symbolically rigid schemes, embedding, tight and repetitive and then breaks them for the sole purpose of freeing the light and donate air finally to his work and to himself. At the moment, he is going on with this research and is also experimenting other expressive languages.

18



•B aldoni D aniele • (Osimo, 27/03/1987) – LA SCULTURA COME DONO DI SÉ “C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.” Leonard Cohen. Un’infanzia in parte negata. Il sentirsi diverso, inadeguato, fuori luogo. La sensazione di non essere all’altezza, di non avere valore. Incisioni profonde. Che aprono delle crepe. E che gli rimangono dentro. Fino a quando non inizia a scolpire. Produce serenità dalla tempesta che ha dentro. Intraprende un cammino. E scopre che le sue storture sono i suoi punti di forza. Nella capacità di cogliere ogni sfumatura del dolore scopre la sua sensibilità. Nel non sentirsi all’altezza, la vastità del suo orizzonte. Nella timidezza, la sua voglia di spiccare il volo. Comprende di aver ricevuto un dono. Che mentre scolpisce è uno strumento nelle mani di Dio. E che può fare cose meravigliose. Sente di avere qualcosa da dire. Che vuole donare Libertà, Felicità, Amore. Che da quelle crepe può entrare la luce. Nasce in lui il desiderio di condividere il dono che ha ricevuto. Fino a quando scopre che quello che vuole regalare al mondo è se stesso. Mostre personali: 2012: Palazzo Camerata (AN) - 2012: Gran Galà Dance Fashion Dinner (AN) – 2013: Mole Vanvitelliana (AN) - 2013-14: Hemingway Cafè (AN) Mostre collettive: 2012: “8° Giornata del Contemporaneo” (AN) - 2013: “ Sallustiana” (RM) - 2013: Mostra D’arte Contemporanea (PG) – 2013: “Premio Eureka” - 2013: “Points oh view” (RM) - 2013: Caput Mundi (RM) – 2013: Campogrande Concept (Bologna) – 2014: “Radikart” (AN). • (Osimo, 27/03/1987) – SCULPTURE AS A GIFT OF ONESELF “There is a crack in everything. And that’s where the light comes in. “ Leonard Cohen A childhood denied in part. The feeling different, inappropriate, out of place. The feeling of not being up, of not having value. Deep incisions. Opening cracks. And that remain inside him. Until he started carving. Produce serenity from the storm he has inside.He begins a journey. He discovers that his distortions are his strengths. In the ability to capture every nuance of pain he finds his sensitivity. In not feeling up to it, the breadth of his horizon. In shyness, his desire to take flight. He understands that he has received a gift. That while he is sculpting he is an instrument in God’s hands. And that he can do wonderful things. He feels he has something to say. That he wants to donate Freedom, Happiness, Love. That those cracks can let in light. Born in him the desire to share the gift he received. Until he discovers that what he wants to give to the world is himself. Personal exhibitions: 2012: Camerata Palace (AN) - 2012: Gala Dinner Dance Fashion (AN) - 2013: Vanvitellian Mole (AN) - 2013-14: Hemingway Cafe (AN) Group exhibitions: 2012: “8th Day of Contemporary Art “(AN) - 2013:” Sallustiana “(RM) - 2013: Exhibition Contemporary art (PG) - 2013:” Eureka Award“ - 2013:” Points oh view “(RM) - 2013: Caput Mundi ( RM) - 2013: Campogrande Concept (Bologna) - 2014: “Radikart” (AN). 20



•B iondi M attia • Mattia Biondi è un filmmaker appassionato, dedito allo studio delle immagini e interessato al tema della specificità del cinematografo. La sua ricerca è orientata principalmente allo sviluppo di processi creativi antinarrativi capaci di esprimere il suono interiore della forma (intesa proprio come espressione del contenuto interiore). I “fotogrammi di vita e di morte” scaturiscono dall’idea di condensare tutti i momenti possibili in un solo gesto poetico, così da superare concettualmente le storie e le narrazioni per provare a cristallizzare l’estasi creativa, di per sé fenomeno sfuggente, in un’unica immagine che sappia sintetizzare l’ambiguità e lo splendore dell’universo. Lavorare di sottrazione diviene dunque operazione necessaria per immortalare un’ispirazione pura che sfidi il visibile tentando di rappresentare ciò che visibile non è. Per questa ragione la materia utilizzata per plasmare tali idee è rappresentata da elementi essenziali e primigeni quali la luce, il colore, la forma, la pellicola. I “fotogrammi di vita e di morte” nascono dalle ceneri di film solo immaginati per divenire oggetti mentali autonomi; in questo senso essi rappresentano il principio e la fine di un cinema incompiuto e non più possibile che colloca la propria rilevanza artistica nella sua stessa assenza. • Mattia Biondi is a passionate filmmaker, mostly focused on images study and interested in specific purpose of cinema. His research is mainly directed to the development of anti-narrative creative processes, aimed at expressing the inner sound of the shapes, meant as the expression of the inner content. “Life and death frames” stemmed from the idea of unifying all the possible moments in just one poetic gesture, in order to go conceptually beyond the stories and the narrations and try to fix the creative aesthesis (a quite elusive phenomenon in itself) in just one image, synthetizing both the ambiguity and the splendor of the universe. Therefore, working by removing becomes a necessary operation to immortalize the pure inspiration that challenges what is visible and tries to represent what instead visible is not. That is the reason why the materials used to create these ideas are represented by essential and primordial elements like light, color, shape and film grain. “Life and death frames” were born by the ashes of only imagined films and then they became mental independent objects; in this sense, they represent the beginning and the end of an unfinished and no more possible cinema that puts its artistic significance in its very absence.

22



•B ordi G ianmarco • L’artista ostrense Gianmarco Bordi, attraverso la sua opera, abbraccia le tecniche più avanguardistiche dell’arte contemporanea: performance, happening, readymade, assemblage, gettando alle ortiche i mezzi tradizionalmente associati alle Belle Arti: pittura, scultura, quindi pennelli, pigmenti, marmo bronzo…In particolar modo dietro ai suoi assemblage emerge il concetto di ready made (già fatto) duchampiano dal momento che egli preleva oggetti dalla realtà quotidiana che lo circonda, ma sarebbe meglio parlare di “già sfatto” poiché l’artista si ritrova a pescare nel ciarpame delle discariche urbane. Allora si intravedono le scie di artisti come Schwitters, Kienholz con la sua Junk Art, il quale ci suggeriva che dentro un bidone c’è un’avventura visiva. Vecchi phon distrutti, cyclette smontate, microchip di computer, televisori scassati, resistenze di forni ormai non funzionanti, pezzi di aspirapolveri…tutto materiale da buttare che viene montato, incollato, unito dalle mani e dall’ingegnosità del giovane Bordi il quale sceglie di dare vita all’oggetto apparentemente inutile e brutto. Ecco così che mette il fruitore di fronte ad una vera e propria rivelazione epifanica, poichè l’artista sa che, se si vuole arricchire la propria esperienza col mondo, si deve essere pronti a lasciarsi affascinare dai suoi volti più insignificanti. Il giovane talentuoso riattiva nuove visioni, nuove prospettive riscattando la banalità di una realtà quotidiana sedata dall’abitudine. Casse vuote di radio sfibrate, cavi intrecciati, bulbi di lampadine, vecchie maniglie, manubri consumati si ammassano con precisione suggerendo una sensibile presenza di primordio, celando l’Es freudiano denso di energie primarie, facendo respirare l’Io del profondo. La partecipazione inevitabilmente si risveglia e accade spesso che il fruitore stesso diventi il protagonista dell’opera la quale gli richiede un contributo diretto, la sua intelligenza, perfino il suo divertimento. E l’Arte qui presa in considerazione diviene un tutt’uno con la Vita. • The artist of Ostra Gianmarco Bordi, through his work, embracing the most avantgarde techniques of contemporary art: performances, happenings, readymades, assemblage, throwing to the winds the media traditionally associated with fine arts: painting, sculpture, and brushes, pigments, marble bronze ... Especially after her assemblage emerges the concept of ready made of Duchamp since he picks up objects from everyday reality around him, but it would be better to speak of “had unpacked” because the artist is found in fish in the trash urban landfills. Then one can see the trails of artists such as Schwitters, Kienholz with his Junk Art, which suggested to us that inside a bin is a visual adventure. Old destroyed hairdryer, exercise bike disassembled, computer microchips, battered televisions, resistors now non-functioning ovens, vacuum cleaners ... all pieces of material to throw that is mounted, glued, joined hands and ingenuity of the young who choose to give Edges life object seemingly useless and ugly. That’s so that puts the viewer in front of a real epiphanic revelation, as the artist knows that if you want to enrich their experience with the world, you must be prepared to be fascinated by his face most insignificant. The young talented reactivates new visions, new perspectives redeeming the banality of an everyday reality quelled by habit. empty boxes of brittle radio, twisted wires, light bulbs bulbs, old handles, consumed dumbbells are flocking accurately suggesting a significant presence of primordium, concealing the Es dense Freudian primary energy, by breathing the ego of the deep. Participation inevitably awakens and it often happens that the viewer himself becomes the protagonist of the work which requires him a direct contribution, his intelligence, even his fun. And art considered here becomes one with Life.

24



•B ordin M arilena • Artista Italiana da 10 anni nel mondo dell’Arte. Molte esposizioni in Italia, Germania, Austria, Inghilterra, Croazia, Spagna, Francia, Olanda, Cina e Giappone, ha lavorato con numerosi artisti internazionali. I suoi lavori sono ben bilanciati ed esprimono armonia con forti caratteristiche, semplicità e studio tecnico. Le opere danno emozione palpabile… Opere in permanenza. Ospedale Pediatrico di Padova - Hotel Grand’Italia di Padova - Fondazione Campana dei Caduti Rovereto Trento - Palazzo della Regione Trento - Alexander Museum Palace Hotel Pesaro • Young italian artist who entered the artworld 10 years ago, she was joined other fellow artists. Many exhibitions in Italy, Germany, Austria, England, Croatia, Spain, France, Nederland, China and Jappon. Her artwork expresses balance and harmony with strong character, simplicity and technical study. Her paintings express the emotion feeling…The works located permanently: - Children’s Hospital of Padua - Hotel Grand’Italia Padua - Peace Bell Foundation Rovereto Trento - Alexander Museum Palace Hotel Pesaro - Regione Trento Palace

26



•C arnazzola C laudia • Nasce a Jesi (AN) nel 1991. Fin da piccola dimostra una continua passione per l’arte. Dal 2004 al 2010 frequenta l’Istituto d’Arte di Jesi; sono anni in cui partecipa a diverse esperienze in ambito professionale: realizzazioni scenografiche di fondale e corpi scenici al Teatro Pergolesi di Jesi; partecipa all’attività “Malati di Niente” come ruolo di tutor, svolgendo un laboratorio artistico con ospiti psichiatrici; mostre e lavori artistici in collaborazione con l’Istituto, solo per citarne alcune; dopo aver conseguito il Diploma di Maturità in Tecniche Pittoriche, decide di proseguire il proprio percorso di studi iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Macerata nel a.a. 2010/2011 esponendo negli anni diverse opere fino al conseguimento di una prima laurea in Decorazione nel 2013. Durante il percorso triennale partecipa all’esperienza Erasmus a Bilbao (ES) dove avrà modo di sviluppare un proprio percorso personale basato sul concetto del mimetismo. Nel corso degli anni acquisisce conoscenza nell’utilizzo di tecniche varie che spaziano tra decorazione, ceramica, scultura, design del gioiello, scenografia, fotografia. Recentemente ha preso parte alla XXI edizione del “Premio Internazionale di Scultura Edgardo Mannucci” ad Arcevia, alle mostre: Adriatica la Via dell’Arte-itinerario di un viaggio senza fine Galleria Antichi forni di Macerata, Esposizione Porta Futuro-La Via dell’Arte, presso le sale di Porta Futuro a Roma. Consegue la laurea specialistica in Decorazione nell’a.a. 2015/2016. Attualmente dipinge arricchendo la propria ricerca artistica attraverso l’uso e la sperimentazione di materiali organici come gusci di pistacchi, aculei d’istrice, squame di pigne, che la portano a creare forme scultoree. • Was born in 1991 in Jesi (AN). Even as a child she had a hudge passion for art. From the year 2004 to 2010 she attended the “Art Institute of Jesi”; during these years she improved her background thanks to several professional experiences, such as: Realizations of scenographic art background and scenic bodies at the “Pergolesi Theathre of Jesi”;Partecipation at the “Malati di Niente” project, as a tutor, playing an artistic laboratory with psychiatric guests; Exhibitions and art collaborations with the Art Institute of Jesi. After the High School Diploma in Painting Techniques, in the academic year 2010/11 she enrolled at the “Academy of Belle Arti” in Macerata until she graduated in Decoration, Bachelor’s Degree, in 2013. During the Bachelor studies she participated at the “Erasmus Project” in Bilbao (ES) to develop her own professional experience based on the camouflage technique. Over the years she improved the skills in the use of various decoration techniques, ceramics, sculpture, jewelry design, set design, photography. She has exhibited in numerous important showrooms such as: The XXI edition of the “International award of sculpture Edgardo Mannucci” in Arcevia. The Adriatic Art-route in Macerata, The Porta Futuro Art-route in Rome. She graduated in Decoration, Master’s Degree, in the academic year 2015/16. Currently she paints and increases her artistic research through the use and test of organic materials such as pistachio shells, porcupine quills, pine cones scales to create sculptural forms.

28



•C asati L oriana • Sono tecnico di radiologia da molti anni. “Guarda con altri occhi” è la frase che mi caratterizza. La natura ė da sempre fonte d’ispirazione per gli artisti ma è capace di destare meraviglia per chiunque. Spesso la bellezza della natura non è colta proprio perché sempre presente, e quindi scontata. Usando apparecchiature tc e rm ho avuto la possibilità di esaminare frutta e verdura. Con mia grande sorpresa, sotto i miei occhi, i “pazienti vegetali” hanno rivelato forme artisticamente molto interessanti. Ecco un nuovo modo di guardare le cose più comuni. Creo paesaggi di fantasia in cui tutto quello che si vede non è quello che sembra: una pannocchia si trasforma in sole, radicchio e pigne diventano delicati fiori ed alberi mentre rami di rosa simulano un volo di uccelli. • I am a radiology technician since many years. “Look with new eyes” is the phrase that characterizes me. Nature is always a source of inspiration for artists but is able to inspire awe in anyone. Often the beauty of nature is not perceived because it is always present. Using ct equipment and rmi i have the possibility to examine fruits and vegetables. To my surprise, before my eyes, “vegetable patients” have revealed artistically very interesting shapes. Here is a new way of looking at the most common things. I create landscapes of fantasy where everything you see is not what it seems: a cob turns into the sun, chicory and pinecones become delicate flowers and trees and branches of roses simulate a flight of birds.

30



•C assa A ssunta • “Quello che colpisce di Assunta Cassa sono i pixel iridescenti che si popolano di volti, di movenze, di paesaggi dell’anima. Nelle sue opere l’ossimoro si fa passaggio senza peso, veloce ritorno alla memoria e slancio infinito nel tempo, nei luoghi dove trovano vita i contrasti del rosso, del nero, del viola, del teatro, dei sobborghi metropolitani. Tutto sostiene la leggerezza dei corpi e l’anima è lì, sotto i colori, con il suo essere che ci mostra il nostro. La vista mobile e veloce, morbido il tocco della luce nella ricerca intensa e libera delle cose. Energia travolgente, forza inspiegabile che va oltre il quadro e lo sguardo, e già si fa soglia al di qua di un orizzonte dilatato.” (Rossella Frollà, Scrittrice). • “What strikes in the works of Assunta Cassa are the iridescent pixels populated by faces, movements, landscapes of the soul. In her paintings the oxymoron is a light passage, memory flashback and endless leap into time, into places where the contrasts between reds, blacks, purples, theatres and metropolitan suburbia come to life. Everything sustains the lightness of the figures, and the soul is there, under the colours, in its self unveiling our own being. The quick and mobile sight, the soft touch of light in an intense and free research. Overwhelming energy, inexplicable force that goes beyond the painting and the gaze, already becoming a threshold on this side of a dilated horizon.” (Rossella Frollà, Writer).

32



•Coppari Francesco • Nel 2016 comincio questo progetto chiamato “lomografia non convenzionale” stravolgendo le regole della lomografia, modificandole e adattandole al mio stile sempre però rimanendo fedele a questa fotografia alternativa fatta di colori saturi e vignettature sottoesposte. Le instantanee sono state scattate sia in analogico, sia in digitale, effettuando della sana street photograhpy. Porta la tua fotocamera se ti serve | Usala quando le condizioni di luce lo permettano, la luce è molto importante | La fotografia non è un’interferenza nella tua vita ma ne è parte integrante | Scatta guardando nel mirino |Scatta scegliendo una distanza ottimale | Pensa | Usa il tempo che ti serve | Pensa già che tipo di foto vuoi fare | Accertati che la foto sia come volevi che fosse | Sii creativo. • I start this project in 2016 called “ lomography unconventional” distorting the rules of lomography , modifying them and adapting them to my style, but always remaining loyal to this alternative photograph taken in saturated colors and vignetting underexposed. The snapshots were taken in both analog , both digital , doing a good street photograhpy . Take your camera if you need to | Use it when the light conditions permit, the light is very important | Photography is not an interference in your life, but it is an integral part | Snaps looking through the viewfinder | Snaps choosing an optimal distance | Think | Use the time you need | Already thinking about what kind of photos you want to do | Make sure that the photo is the way you wanted it to be | Be creative.

34



•F iorani R omina • Dove la realtà finisce e inizia l’immaginario, o forse proprio dove la realtà si fonde all’immaginario, lì è Romina Fiorani. I suoi oggetti sono forme che ricordi di aver visto, ma non sai né quando, né dove e non sai se nel mondo reale o in sogno, ci rimandano a un lungo viaggio negli abissi e nell’abisso di noi stessi. L’unicità delle sue opere sta nel colore, abissale appunto, ma a suo modo lunare. Diplomata in Scenografia alla Accademia di Belle Arti di Urbino (PU), dopo anni di lavoro come scenografa teatrale per la Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro e il Teatro G.B. Pergolesi di Jesi (AN) e come allestitrice di set fotografici in vari studi della regione Marche, Romina Fiorani si “presta” alla lavorazione della ceramica. Il metodo tradizionale e il Raku sono le tecniche che utilizza per la realizzazione dei manufatti. (L.R.) • Where reality ends and the imagination begins, or perhaps where reality blends with imagination, there is Romina Fiorani. Her objects are forms that you remember seeing, but you neither know when nor where and you don’t know if in the real world or in a dream, they bring us back to a long journey into the abyss and the abyss of ourselves. The uniqueness of her works is in the colour, abysmal then, although lunar in its way. Graduated in Stage Design at the Academy of Fine Arts in Urbino (PU), after years of working as a theatrical set designer at the Rossini Opera Festival in Pesaro and the Fondazione Teatro G.B. Pergolesi in Jesi (AN) and as a fitter of photo shoots in various studies of the Marche region, Romina Fiorani lends herself to the manufacture of ceramics. The traditional method and the Raku are the techniques that she uses for the production of her works. (L.R.)

36



•G ambini L eonardo • Nasce ad Ancona il 13 agosto 1994. Con la famiglia passa l’infanzia a Filottrano (AN) dove sin da bambino dà prova di una certa abilità nel disegno. Leonardo scoprirà subito interesse per la pittura su diversi tipi di materia, avvantaggiato anche dall’ambiente artistico che caratterizza la sua famiglia ed il suo paese, noto come terra di arte e di moda. All’età di nove/dieci anni inizia a fare Graffiti con la tecnica spray e decide così in seguito di iscriversi all’istituto d’Arte di Macerata e consegue il diploma come Maestro D’Arte. Nel 2014 frequenta Milano e si iscrive all’Accademia di Brera. Contemporaneamente lascia un po’ da parte la Street Art, rinfranca la sua aspirazione per composizioni su materiali diversi (ma semplici e puri), senza immagini vere e proprie, ma facendo risaltare forme e colori. Leonardo interpreta le proprie opere come un rifiuto dell’ipocrisia nella società dell’apparenza e nell’epoca del consumismo, riportando in scena l’importanza dei materiali come nella loro natura, senza dipingerli e senza nessun “trucco di scena”. Le prime opere da intendersi come arte contemporanea vengono composte da plexiglass trasparente e legno, usati in combinazione o in contrasto per mostrare l’“IO” e l’”ES”, focalizzando l’attenzione verso l’importanza dell’uomo nel suo essere, con pregi e difetti, ma perfetto. Sin da subito inizia a collaborare con diverse Gallerie d’arte nonostante la sua giovane età. • Was born in Ancona on August 13th 1994. With family spends his childhood in Filottrano (AN), where as a child gives evidence of a some drawing skills. Leonardo discover immediately interest painting on different types of material, also benefited from the environment artistic that characterizes his family and his country, known a sland of art and fashion. At the age of nine / ten years he begins to make graffiti with spray technique and so he decides later to enroll at the Institute of Art of Macerata and the achieve the diploma as Master of Arts. In 2014 he attended Milan and enrolled at the Brera Academy. At the same time leaves a bit ‘by the Street Art, reviving theits aspiration for compositions of different materials (but simple and pure), not real images but bringing out shapes and colors. Leonardo interprets his own works as a refusal hypocrisy of modern society in the age of appearance of consumerism and the scene shows the importance of the materials as they are in their nature, no paint, no “stage make-up.”The first works to be understood as contemporary art are composed transparent plexiglass and wood, used in combination or contrast to show the ”I” and the “ES”and shift the focus to wards the importance man in his being himself. With strengths and weaknesses, but perfect. Right now with this research began working with several Galleries of Art, despite his young age.

38



•G anotis J ulia • Classe 1992. Nata a Bruxelles, Belgio. Vive e lavora a Helsinki, Finlandia. La giovane artista e creatrice emergente Julia Ganotis è nata nel 1992. Il suo lavoro rimane nel genere dell’inosservato, data l’aspra realtà della vita, un misto di cose che puoi solo sognare. Si esprime attraverso la pittura, i disegni, la fotografia e altri media. Lavora in serie, a volte utilizzando un tema generale per poche produzioni, a volte soltanto un’unica opera che si libera dal branco per creare un mondo tutto suo. Quell’universo dove tutto ciò che credevi di sapere, si rivela essere sbagliato, e ogni cosa sognata, diventa realtà. A volte, nel lavoro di Julia ci si perde nella sua storia, a volte si rimane meravigliati, ma non si può mancare quell’inevitabile linea di guida che è la sua visione. • Born in 1992, Brussels, Belgium. Lives and works in Helsinki. Julia Ganotis is a young upcoming artist and creator born in 1992. Her work remains of the unseen kind, some subtle mix of things you dare only dream of due to the harsh reality of life. She expresses herself through paintings, drawings, photography and other media. She works in various series, sometimes using a general theme for a few productions, sometimes just a one off that breaks itself from the herd in order to create a world of her own. That universe where every thing you thought you knew, turns out to be wrong and every thing you only dreamed of becomes a reality. In Julia’s work you sometimes get lost in her story, you sometimes wonder, but you cannot miss that unavoidable guideline that is her vision.

40



•G iorgi A ndrea • Veterano del festival di ArTcevia in quanto ha partecipato a tutte le edizioni (sue quasi tutte le immagini copertina dell’evento). Quest’anno si presenta con una novità: una serie di sculture in resina ispirate ai suoi personaggi. • Is a veteran of AR[t]CEVIA’s Festival because he taken part at all editions (all of cover’s images are of him). This year he’s here with a new works: a collection of sculptures in artificial resin and influenced by his characters.

42



•K azinkina L udmila • Nasce nel 1975 a Kaluga, dove frequenta la scuola d’arte. Si trasferisce prima a Mosca e poi in Italia, risiedendo in diverse città. Attualmente vive e lavora tra Parma e Kaluga. Ha preso parte a numerose esposizioni personali, collettive e fiere d’arte in Russia, Italia, Germania, Cina, Singapore, Australia, partecipando anche alla 54° Biennale di Venezia, padiglione Italia, regione Emilia Romagna (2011), a cura di Vittorio Sgarbi. “Corpi liquidi, epifanie (apparizioni), figure diafane ed eleganti. Opere ad olio su tela e a tecnica mista su carta che alludono al vivere secondo natura. In parte private dei consueti riferimenti domestici e familiari, le figure femminili muovono in spazi aperti, mentre i loro corpi si sciolgono lentamente in un fondo di terra e d’acqua, in un humus fertile che raccoglie storie e memorie. Finito e non finito, tratti a matita alternati a campiture raffinate, stratificazioni e sgocciolature: fondi vibranti di cui il corpo è esso stesso parte. Donne distese come sirene, donne posate sugli alberi, donne in dialogo con orsi, animali e creature misteriose, donne che – fiere (altere, orgogliose) – cavalcano mostri. Un progetto che si propone di indagare gli strati profondi della pittura, dove la materia è memoria, l’esperienza personale eco di un vissuto collettivo, di un eterno fluire disseminato di forme simboliche e archetipe (primordiali). Una nuova fase di ricerca che, dopo la marcata prevalenza di un grigio ottundente, apre ora al colore. Tinte terrose, blu profondi e verdi smeraldo. Opere accomunate dal profondo interesse per la natura, per il lato libero, selvaggio dell’essere umano, tra realtà, sogno ed immaginazione.” • Was born in 1975 in Kaluga, where she attended art school. First she moved to Moscow, then to Italy, where she lived at different times in different cities. Currently she lives and works between Parma and Kaluga. She has held several personal exhibitions, participated in a large number of collective exhibitions and art exhibitions in Russia, Italy, Germany, China, Singapore, Australia, she also participated in the 54th Venice biennale, Italy pavilion, Emilia Eomagna region (2011) curated by Vittorio Sgarbi. Liquid bodies, appearances, elegant and transparent figures. Oil works on canvas and mixed tecnique on paper that hint to live in harmony with nature. In private parts of domestic and family scenes female figures move in the open space, while their bodies are merged in the land and water, creating a fruitful humus, which incorporates all the stories and memories. Finished and unfinished, pencil marks alternate with thin layers of background and streaks: energetic backgrounds, part of which is the human body. Women lying like sirens, women sitting on the trees, women in dialogue with bears, mysterious animals and creatures, women - proud - saddle monsters. The project, which aims to explore the deeper layers of the painting, which is a matter of memory, where the personal experience is an echo of collective experience, the eternal flow of symbolic and archetypical forms. After the predominance of gray a new stage of research is open, now it is the Transition To Color. Earthy Colors, Deep Blue And Emerald Green. The Work Combines A Deep Interest In Nature, Freedom, Primitive Man, Between Reality, Dream And Fantasy. 44



•L orenzetti J uri •M oney B ob • Juri Lorenzetti nasce a Jesi nel 1983. Studia pittura e fotografia e si diploma come maestro d’arte in decorazione all’Istituto Statale d’Arte di Jesi. Dal 2011 espone sia in Italia che all’estero. I suoi lavori si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia,New York e Australia. Dal 2014 oltre alla pittura lavora a progetti scultorei, installazioni e grafiche come WallProject e Androgino. Premi : Primo premio Eureka Under 30 2011 archivio di Stato di Terni. Oscar per le Arti Visive 2011 Monaco Montecarlo. Terzo premio Eureka 2013 CAOS Centro Arti di Terni. • Juri Lorenzetti was born in Jesi in 1983. He studied painting and photography and he graduated as a master of Art Institute in Jesi. Since 2011 he exhibited in Italy and abroad. His works are in private and public collections in Italy, New York and Australia. Since 2014 in addition to painting works in sculpture, installations and graphic project same as WallProject e Androgino. Awards: First prize Eureka under 30 at State Archive of Terni. Oscar winning Visual Art 2011 Monaco Montecarlo. Third prize Eureka 2013 at CAOS Museum Arts Center Terni • Bob Mone y (Roberto Quattrini, Stoccarda 1 aprile 1965) è un pittore scultore, nato da famiglia di immigrati italiani in Germania, dove rimarrà per i primi anni della sua vita nella città di Stoccarda. Torna in Italia e nel 1981 studia disegno e fusione in bronzo a cera persa nel Liceo Artistico Edgardo Mannucci di Ancona. Contemporaneamente si dedica anche agli studi musicali e nel 1991 si laurea in Pianoforte e Corno Francese al conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro. Durante questi anni sperimenta varie tecniche di pittura e scultura perfezionandosi nel basso rilievo su tela definita da Donald Anthony Preziosi scultura su tela ( collezione “Cosmogony”). Dal 2005 collabora con vari artisti nazionali ed internazionali concentrandosi soprattutto nelle sculture in policarbonati e rete metallica tra cui” La Sirena Arenata” edita nel libro ”Mario Dondero” Bruno Mondadori e “Quadro Inverso” scultura eseguita dalla famosa foto scattata a Pier Paolo Pasolini da Dino Pedriali con cui collabora nel 2015 con il progetto “Pasolini con Graffio” di Casarsa della Delizia. Attuamente vive e lavora in Studio 3,0 a Jesi (IT). •Bob Money (Quattrini Roberto, Stuttgart 1 April 1965) is a painter, sculptor, born into a family of Italian immigrants in Germany, where he will stay for the first few years of his life in the city of Stuttgart. Back in Italy in 1981 and studied drawing and bronze casting wax lost in art school Edgardo Mannucci of Ancona. At the same time he devoted himself also to musical studies and in 1991 he graduated in Piano and French Horn at Pesaro.Durante these years the Conservatory Gioacchino Rossini experimented various painting techniques and perfecting sculpture in low relief on canvas defined by Donald Anthony Preziosi sculpture on canvas (collection “Cosmogony”). Since 2005 collaborates with various national and international artists are mainly concentrated in sculptures in polycarbonates and wire mesh including “La Sirena Stranded” published in the book “Mario Dondero” Addison and “Quadro Inverse” performed by the famous photo sculpture taken to Pier Paolo Pasolini Dino Pedriali with whom he collaborated in 2015 with the “Pasolini with Scratch” project Casarsa della Delizia. At present, he lives and works in Studio 3.0 in Jesi (IT). 46



•L ovari S ara • Nata nel 1979 ad Avena, Arezzo. Nel 2007 sceglie di dedicarsi alla pittura, intraprendendo un percorso che la porta ad esporre in Italia e all’estero. La sua personale sperimentazione artistica si caratterizza per l’uso di colori acrilici e applicazioni polimateriche su supporti eterogenei. Un aspetto che la distingue sin dagli esordi è la tavolozza prettamente lovariana, ottenuta a partire da una triade di colori base. Inoltre i soggetti: una selezione di oggetti tratti dalla quotidianità, che, grazie alla viva gestualità della stesura cromatica e agli assemblages di materiale di recupero, prendono forma sulla tela e sulla scultura per riemergere come elementi di memoria collettiva. • Was born in 1979 in Avena Poppi. In 2007 she chose to devote herself to painting, taking a path that led to exhibit in Italy and abroad. Her personal artistic experimentation is characterized by the use of acrylic paint and multi-material applications on heterogeneous supports. One aspect that distinguishes it from the very beginning is purely lovariana palette , obtained from a triad of primary colors. Also, people: a selection of objects taken from everyday life, which , thanks to the lively gestures of the application of color and the assemblages of recycled material, take shape on the canvas to re-emerge as part of the collective memory.

48



•L ucidi S imona • Nell’opera di Silù non ci sono volti non ci sono bocche, c’è qualcosa di più profondo. La tela è stata dipinta da colori veri, da colori forti da colori caldi, colori che reagiscono con i pensieri scaturiti da un Pensare. Un Pensare studiato, un pensare misurato. In fondo sta qui l’opera dell’artista: riuscire a far leggere allo spettatore non un viso o un suo dettaglio, ma cogliere quella sensazione profonda che la nostra anima riesce a trasmettere, l’anima, il cuore, la voglia di fare, la vita, i pensieri, i dolori e le gioie. Queste sono le opere di Silù, opere vere, arte visiva vera, arte pittorica, arte con la A Maiuscola. Dipingo un volto perché voglio che quel volto trasmetta qualcosa non nel visibile ma qualcosa di interiore: la forza dell’artista sta nella pennellata. Tutto si racchiude in un grande magnetismo dato dal colpo di pennello, forse anche una sicurezza, un gesto. Sicurezza che allo stesso tempo diventa insicurezza, oppure si trasforma in forza, la forza del colore, la forza dell’anima, tutto è descritto. Due cose ripeto importantissime nell’arte di Simona Lucidi, l’estetica ed il gesto, due elementi che andranno sempre insieme, sicuramente molta autobiografia, resa frivola leggera e nello stesso tempo profonda dal magnifico mondo dei suoi colori. • In Silu’s work there are no faces, no mouths. There is something deeper. The canvas was painted by true colors, strong colors, warm colors, colors reacting with thoughts arising from a Thinking. A studied Thinking, a measured thinking. The work of the artist is basically this: succeeding in making the viewer see not a face or its details, but seize the deep feeling that our soul is able to convey. The soul, the heart, enthusiasm, life, thoughts, sorrows and joys. These are the works of Silu, true works, real visual art, pictorial art, art with Capital a. I paint a face because I want that face to transfer something, not in the visible but something internal. The strength of the artist is in the brushstroke. Everything is enclosed in a strong magnetism given by the stroke of the brush, maybe a confidence, a gesture. Confidence that at the same time becomes un-confidence or turns into strength, the strength of the color, the strength of soul: everything is described. I repeat: two things are very important in Simona Lucidi’s art: aesthetic and gesture, two elements that will always go together, definitely a lot of autobiography, made frivolous, light and deep at the same time by the wonderful world of its colors.

50



•L uzii T eresa • Un senso poetico di distanza e silenzio suggella la visione pittorica di Teresa Luzii, che fa convivere figura, forma e materia per creare momenti di illusionismo visivo e sospensione spaziale. L’immagine pittorica è l’impronta di un vissuto che oscilla tra presenza e negazione, in un’alterna bivalenza che è lo specchio del nostro tempo: non sapere da che parte si trovi la verità. L’arte diventa allora veicolo per esternizzare le offese della psiche nel tentativo di dominare il disordine provocato dalla tempesta emotiva attraversata: dolore, senso di colpa, fallimento, rabbia... Dominare tutto questo e, nel farlo, cercare di cogliere questa piccola verità. • A poetic sense of distance and silence seals the pictorial vision of Teresa Luzii process, combining shape, form and matter to create moments of visual illusions and spatial suspension. The pictorial image is the imprint of a way to live that oscillates between presence and denial, in an ambivalence that is the mirror of our time : do not know which side you can find the truth. The art becomes a vehicle to show offenses of the psyche in an attempt to dominate the disorder caused by the emotional storm crossed : pain , guilt , failure , anger... Dominate all this and , in doing so, try to take this little truth .

52



•M anfredi A lessio • Artista multidisciplinare nato a La Spezia, vive e lavora nel territorio tra Pietrasanta e la Lunigiana. Comincia la sua attività artistica nell’adolescenza, suggestionato dal nonno pittore e precedentemente agli studi accademici, frequentando laboratori del luogo. Consegue col massimo dei voti il Quadriennio Vecchio ordinamento ed il Biennio di Specializzazione in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Le sue opere combinano la scultura con l’installazione seguendo una ricerca che spazia tra temi etici, sociali, filosofici. Nella produzione tridimensionale adopera vari materiali, dal marmo alla fibra di carbonio, intraprendendo una ricerca che si ramifica in molteplici filoni con opere di varie dimensioni. Espone in musei e gallerie prevalentemente nel territorio italiano, risultando vincitore e finalista di vari premi e concorsi per opere pubbliche. • Multidisciplinary Artist was born in La Spezia. He lives and works in the area between Pietrasanta and Lunigiana. Manfredi is a multidisciplinary artist. He began his artistic activity in adolescence , influenced by the painter grandfather and earlier academic studies , attending the local laboratories . It follows the Quadriennium Old system and the two-year degree in Sculpture at the Academy of Fine Arts in Carrara with honors . His work combines sculpture with installation according to research that ranges from ethical, social , philosophical topics. In the three-dimensional production uses various materials, from marble to carbon fiber , undertaking a search that branches into multiple strands with works of various sizes . He exhibited in museums and galleries mostly in Italy, resulting winner and finalist of various awards and competitions for public works.

54



•M ennella A ngelo • Fotografo sperimentale analogico, è nato a Taranto il 27 luglio 1970. Comincia a utilizzare la macchina fotografica a 10 anni. I suoi campi preferiti sono il ritratto e la street photography. Dal 2010 al 2014 è fotografo di agenzia di moda. Nella sua fotografia si possono apprezzare i colori vivaci e le svariate tecniche che vanno dal Cross Processing alla stenopeica. Dal 2015 risiede a Venezia con la sua famiglia. Nello stesso anno partecipa al Premio Venezia Arte Laguna, espone 15 opere in una collettiva al Photoshow di Milano e pubblica, tramite il sito di self-publishing PIXALIB il suo primo libro dal titolo “SCADUTO”, con le sue foto analogiche realizzate con rullini, appunto, scaduti. E’ iscritto all’Associazione Fotografica Marco Polo di Venezia dal 2014. Per questa edizione dell’ArtCevia 2016 propone una foto principale ottenuta utilizzando la tecnica e materiali ottici, prettamente (e storicamente) utilizzati per scopi analogici, applicati su una fotocamera digitale. La foto proposta si chiama “rosso di sera” e ritrae un Rio di Venezia dopo il tramonto. Forse uno dei più suggestivi della Laguna. In questa foto ha regolato le impostazioni della fotocamera (Olympus OM-D E10) tarando gli effetti affinchè potesse ottenere una dominante rossa tipica delle pellicole redscale. Inoltre ha montato un’ottica ZEISS 50mm f/1.8 Pancolar degli anni settanta e ha ripreso per 6 secondi aiutandosi con un cavalletto. Ne risulta una foto nitida in basso e sfuocata a strati a mano a mano che ci si allontana con effetto low-fidelity tipico delle antiche macchine fotografiche. Nelle sue foto non ricorre alla post-produzione poichè ritenuta non affine alla propria tecnica, anche perchè dotato di fotocamera regolabile nelle impostazioni e negli effetti. • Analogical experimental photographer, was born in Taranto (Apulia) the 27th July 1970 . He starts use the camera when he was ten years old. His favourite fields are the portraits and the street photography. From 2010 to 2014 he worked in a modelling agency. In his pictures we can see bright colours and various techniques such as the Cross Processing and the Pinhole.In the same year he takes part to the Arte Laguna Prize; he presents 15 works at “Photoshow” of Milan and, thanks to the internet website of self-publishing PIXALIB, he published his first book: “SCADUTO” (“EXPIRED”) with some analogical pictures realized, obviously, with expired rolls.In 2014 he joined the Marco Polo Photography Association of Venice.For this edition of the ArtCevia 2016 he presents a main picture obtained by using an optical technique and also some optical materials, proper (also historically) of analogical purposes, applied on a digital camera.This picture is called “Rosso di Sera” (Red of the night) and shows a Venetian “rio” (stream) after the sunset. Maybe one of the most stunning of the Lagoon.For this picture he regulated the settings of the camera (An OLYMPUS OM-D E 10) calibrating the effects in the way to obtain a predominant red, typical of the redscale rolls. Furthermore, he put together a ZEISS 50mm f/1,8 Pancolar optic particular of the seventies and, thanks to a tripod, he filmed for 6 seconds.The result is a picture with a clear bottom, but, as you getting far, it blurred in layers, with the low-fidelity effect typical of the old cameras.In his photos he doesn’t use the pos-production because this is not in line with his technique and also because he uses a camera which can be regulated by settings and effects. 56



•M izdrak Z ijada • L’ASSEDIO DI SARAJEVO, BOSNIA ED ERZEGOVINA In memoria dei 20 anni trascorsi dalla fine della guerra. L’assedio di Sarajevo è durato 1425 giorni, dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996, ed è stato il più grande assedio della storia recente dopo la seconda guerra Mondiale. La città di Sarajevo si è alzata dalla cenere con il profumo dei gigli, con tanto dolore, tante lacrime e tanto sangue. Il prezzo che ha dovuto pagare la città sono le 11541 persone innocenti che hanno perso la vita. Non bisogna mai guardare il colore della pelle, la nazionalità, la religione, perchè un giardino che ha dei fiori con diversi colori è sempre più bello. “Vinci l’indifferenza e conquista la pace” (Papa Francesco). La libertà e la pace sono i valori più grandi di questo mondo. Chi salva una vita è come se avesse salvato un mondo intero”. ( Zijada Karic ) • THE SIEGE OF SARAJEVO, BOSNIA AND ERZEGOVINA In memory of the 20th anniversary since the end of the war. The siege to Sarajevo lasted 1425 days, from 5th April 1992 to 29th February 1996 and it has been the biggest siege in recent history after the Second Word War. The city of Sarajevo raised from the ash with the fragrance of lilies a lot of sorrow, plenty of tears and a lot of blood. The city had to pay dearly for this siege: 11541 innocent people who lost their lives. Never look at the colour of the skin, nationality, religion, because a garden where you can find flowers of different colours is always more beautiful than a plain-coloured one. “Defeat indifference and conquer the peace”(Pope Francis) Freedom and peace are the greatest values of this world. “Saving a life is like saving the entire world” (Zijada Karic als.)

58



•M organti E ugenio C

G

M

C

M

U

U

O

O

O

O

R

R

R

R

G

G

D E

I D

IA

A

E

E

U

U

S

E S

G

G

I

I

U

N U

N

E

E

M

M

T

T T

T

N

N

B

B

A

I A

I

I G

IO

O C

O

O

O

L

L

O

O

C O

60



•M oscatelli A lessandro • Il progetto Il pensiero scontato è la risposta alla campagna pubblicitaria “il pensiero che conta” lanciata dall’azienda di moda Piazza Italia. Tutto nasce, qualche tempo fa, in un centro commerciale, mi sono imbattuto in una gigantografia con su scritto “Il pensiero che conta” con un invito a scrivere le proprie riflessioni su una pagina facebook o su un profilo twitter. Incuriosito dalla tipologia di messaggio pubblicitario mi sono avvicinato e ho iniziato a sfogliare un catalogo. La cosa che più mi ha colpito e financo ferito sono i messaggi, forse perché il tutto è stato visto e letto a breve distanza dalla lettura di No Logo di Naomi Klein. Il messaggio che lanciano queste pagine patinate è demagogico fino al midollo, tentando di sfruttare l’onda lunga dell’anti-politica e dell’antitutto che in Italia è sport nazionale. Tutti i problemi, e ve ne è un amplissimo campionario (scuola, economia, speculazioni edilizie, giustizia sociale, razzismo), sono passati in rassegna con la brutalità e velocità con cui si consuma un panino da McDonald’s. Tutto è in superficie, non c’è mai nemmeno l’accenno a una riflessione seria su tematiche di grande importanza sociale. Certo non che bisogni aspettarsi chissà che da una azienda che produce vestiti, però questo sfruttare le debolezze, in questo caso non fisiche ma psicologiche, del genere umano e della razza italica mi urta. E allora nasce questo progetto, che tanto premesso, non vuole essere un attacco frontale contro questa azienda che non conosco affatto, bensì un attacco a un certo modo di fare pubblicità sulle spalle della nostra ignoranza. Il tentativo è quello di spingere anche di poco, anche solo per un momento, l’asticella della riflessione un po’ più in alto, non contrabbandando l’idea di essere tutti gente comune, come recita lo slogan della casa di vestiti, bensì di essere tutti speciali, in grado di analizzare, riflettere, scegliere. • “Il pensiero scontato”* is a draft reply to the advertising campaign “Il pensiero che conta”, launched by the fashion company Piazza Italia. Everything is born, some time ago, in a mall. I came across a giant poster reading “Il pensiero che conta” with an invitation to write thoughts on a Facebook page or a Twitter profile. Intrigued by the type of advertising message I got closer and I started to browse the catalogue. The messages launched by these glossy pages are demagogic and try to take advantage of the long anti-politics wave. Problems such as education, economy, real estate speculation, social justice and racism are reviewed at full speed and with the brutality you could eat a MCDonald burger. There isn’t a a deep evaluation. These are some of the reasons that made me start the”Pazza Italia” project. Don’t take me wrong, I do not want to start a war with this company, either a frontal violent attack, but I do want to highlight the wrong way of advertising exploiting ignorance. I think everybody could be extraordinary. We are able to analyse and reflect on our choices. *”scontato” in italian means both “banal” and “on offer” 62



•N icholls P atricia L ee • Nata ad Erie, Pennsylvania, USA; cresciuta a Washington, DC; laureatasi a George Washington University nel 1984 in Belle Arti, e nel 1988 ottiene il “Master of Fine Arts” in pittura con una tesi che comprende l’arte e l’archeologia greca. Nel 1989 viene in Italia per un anno dedicato allo studio di buon fresco alla bottega del maestro Leonetto Tintori a Prato. Tornata a Washington, DC, fonde la “Bottega Artigiana–An Artisans’ Workshop”, dove ha tenuto corsi di buon fresco. Nel 1992 collabora ad affrescare la Chiesa di San Giuda a Gozo, MALTA. Nel 1995 prende domicilio in Ancona, Italia. Nel 2001 inizia ad espandere la sua visione e iconografia tramite lo studio e la pratica dell’astrologia Vedica, la “Jyotish”. TESTO CRITICO - Visione o visionarietà? La pittura di Patricia Lee Nicholls è in quell’ onda dell’espressività che tocca svariati linguaggi. In primis una esperta conoscenza delle filosofie Vediche e astrologiche la conduce verso una lettura della forma che polarizza un bidimensionale risaltato avvolte dal semplice segno, con dei passi di colore sfuocati e dall’uso di colori caldi che riempiono lo spazio senza troppo aggredirlo, lasciando al fruitore la capacità di entrare a leggere la parte intima e più visionaria dell’opera, in modo che l’opera non diventi più un’oggetto compiuto ma che continui a restare nel cuore di chi guarda. In altri momenti le opere si arricchiscono di simboli di arcaica storia, rappresentando spirali e serpenti liberamente interpretati sia sul lavoro pittorico che quello unito alle filosofie antiche. La luce trasmessa dalle opere avvolte le viviamo come un controluce senza dimensione e spazio, altri prendono corpo e il colore sfumato intorno a una sfera si addensa catturandone la forma. Ritornando alle forme petali e fiori di loto si possono scorgere o meglio ritrovarli in un sapiente assemblaggio, tanto che viene da pensare all’oriente - all’india - alla meditazione come libero atto pittorico. - Roberto Bonfigli • Born in Erie, Pennsylvania and raised in Washington, DC, USA; attains from The George Washington University a B.F.A. in Fine Arts (1984), and an M.F.A. in Fine Arts, (1988), with a thesis in painting incorporating Greek Art and Archaeology. In 1989 Nicholls dedicates a year to the study of “buon fresco” painting with master painter and restorer Leonetto Tintori in Prato, Italy. In Washington, DC, founds “Bottega Artigiana–An Artisans’ Workshop”, teaching courses in “buon fresco” painting. In 1992 with five other fresco artists completes frescoes in the Church of St. Jude in Gozo, Malta. In 1995, takes residence in Ancona, Italy. In 2001 begins expanding her vision and iconography through the study of “Jyotish”, or Vedic astrology. A CRITICAL REVIEW - Vision or visionary? Patricia Lee Nicholls’ painting style rides a wave of expression that touches varied linguistic forms. An expert knowledge of Vedic and astrological philosophies conduct her towards a reading of form that polarizes a bi-dimensional leap enveloped by simple, soft strokes of paint and a use of warm colors that fill the space without assaulting it, giving the observer the capacity of entering to interpret the most intimate and visionary parts of the work, so that the work becomes less of a finished “object” but rather something that continues to rest in the heart of the observer. In other moments her works are enriched with archaic historical symbols: spirals and serpents freely interpreted through both pictorial style as well as through her way of uniting ancient philosophies. One experiences the light transmitted by and enveloped in Nicholls’ works much like a backlighting without dimension or space; others take form through one color fading into another around a sphere – capturing its form through thickening color. Returning to the forms of petals and lotus flowers one may discern - or even better re-discover - a masterly assemblage, so much so that one comes to think of the Orient, of India, of meditation as a free act of painting. - Roberto Bonfigli

64



•P apale L auro • Qualche tempo fa, in una bella faggeta nel Parco dei Monti Simbruini, notai il seme del faggio che, staccandosi dalla madre pianta, si lasciava trasportare lontano dal vento, grazie ad una sorta di ali che lo facevano cadere ruotando su se stesso. Un giorno degli ultimi anni, un seme di questi, atterrato chissà come sul tavolo del mio laboratorio di ceramica, mi ha ispirato il «Pentagono alato». All’inizio si trattava di un semplice grafismo, assai simile al seme, nel quale intuivo però le potenzialità di un «segno» fortemente espressivo. Attraverso successive fasi di studio sono giunto finalmente ad un elemento grafico definito, riproducibile e aggregabile in vari modi, costituito dal pentagono regolare (nucleo del seme) e da due protuberanze (ali) che da esso si originano. La creazione di questo segno grafico assai flessibile e aggregabile mi ha suggerito il suo utilizzo, non soltanto per opere ispirate a principi di regolarità geometrica, ma anche per produzioni del tutto libere. Modificando di volta in volta posizione e dimensioni dell’elemento secondo determinati principi compositivi, hanno preso forma alcuni lavori sia bidimensionali (pannelli ceramici, disegni, calcografie e pitture su tela) che tridimensionali (sculture realizzate con materiali come la ceramica, il ferro, il legno), nelle quali è del tutto evidente la sua presenza. BIOGRAFIA: sono nato a Macerata nel 1945; ho vissuto e studiato a Roma, diplomandomi al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di via Ripetta sotto la guida dei Maestri Giuseppe Capogrossi, Sante Monachesi, Edgardo Mannucci, Antonio Sanfilippo. Vincitore di concorsi a cattedre, ho insegnato Moda e Grafica nell’Istituto Professionale, Arredamento e Progettazione Architettonica nell’Istituto d’Arte ove ho concluso la mia carriera di docente. Vivo e lavoro a Giove (Terni). • Some time ago, in a beautiful beech forest in the Parco dei Monti Simbruini, I noticed the beech seed that breaking away from the mother plant, let itself be carried away by the wind, thanks to a kind of wings that made it fall by turning on itself. One day the past few years, a seed of these, somehow landed on the table of my ceramics workshop, inspired me the “Winged Pentagon”. At the beginning it was a simple graphic tract, very similar to the seed, in which, however, I sensed the potential of a highly expressive “sign”. Through subsequent phases of study I finally got to a defined graphic element, reproducible and combinable in various ways, consisting of the regular pentagon (the seed core) and two protrusions (wings) that originate from it. The creation of this very flexible and combinable graphic sign suggested its use, not only for works inspired by principles of geometric regularity, but also for completely free productions. Changing from time to time the position and the size of the item in accordance with certain principles of composition, some works have taken shape, both two-dimensional (ceramic panels, drawings, copper engravings and paintings on canvas) and three-dimensional (sculptures made of materials such as ceramics, iron, wood), in which its presence is quite clear. BIOGRAPHY: I was born in Macerata in 1945; I lived and studied in Rome, graduating at the Art School and the Academy of Fine Arts of via Ripetta under the guidance of the Masters Giuseppe Capogrossi, Sante Monachesi, Edgardo Mannucci, Antonio Sanfilippo. Winner of competitions for teaching, I taught Fashion and Graphics at the Professional Institute,and Interior & Architectural Design at the Institute of Art where I ended my teaching career. I live and work in Giove (Terni).

66



•P aris I sabella • Nata il 31 ottobre 1987 a Trento, dove vive e lavora. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte della sua città si è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ha conseguito la Laurea specialistica in Decorazione. Ha esposto in diverse manifestazioni e rassegne in Italia e all’estero. La sua ricerca artistica indaga il cambiamento e il divenire delle cose. I suoi lavori contaminano e invadono lo spazio circostante con una forza dirompente: è un’energia positiva, che vuole lasciare nello spettatore una scarica di vitalità e di speranza. “Tentaculum” esprime questa poetica con particolare evidenza: è un essere che si manifesta con impeto, si fa strada fino ad emergere dalla parete, si infila negli anfratti, invade tutto lo spazio con la sua grinta e i suoi colori accesi. Come una “muffa” carica di vita e di dinamismo ricopre le superfici che incontra, le “abita” e le inonda di energia. La sua nascita è violenta, come forse ogni forma di vita che viene alla luce, ma poi le sue forme morbide, armoniose e colorate infondono gioia. Sembrano quasi invitare a partecipare a quel fermento di vita ( tentaculum -> tentazione ). Questo organismo è formato da tanti piccoli “esseri”: ognuno con il proprio impeto contribuisce a formare un’invasione colorata; il gruppo ha l’impatto maggiore, ma ogni singolo individuo fa del proprio meglio per aprire nuove strade, nuovi percorsi da intraprendere, nuovi mondi da riempire di entusiasmo. • Born October 31, 1987 in Trento, where she lives and works.After attending the Art Institute of her city she enrolled at the Academy of Fine Arts in Venice, where she received a Master Degree in Decoration. She has exhibited in various shows and exhibitions in Italy and abroad. Her research investigates the change and the becoming of things. Her artworks contaminate and invade the surrounding space with a disruptive force: it’s a positive energy, that wants to give the viewer a burst of vitality and hope.“Tentaculum” expresses this poetic with particular evidence: it is a being which manifests itself with a rush, makes its way up to emerge from the wall, slips in the ravines, invades the whole space with its grit and its bright colors. As a “mildew” full of life and dynamism it covers the surfaces it encounters, it “lives” them and floods them of energy. Its birth is violent, perhaps as all life that comes into the world, but then its soft, harmonious and colorful shapes infuse joy. They seem to invite to participate in that ferment of life ( tentaculum -> temptation ). This organism is made up of many little “beings”: everyone with its own impetus helps to form a colored invasion; the group has the greatest impact, but each individual does his best to find new ground, new paths to take, new worlds to be filled with enthusiasm.

68



•P asseri B arbara • Nasce a Fabriano l’11/12/1992, consegue la laurea triennale in Fashion Design presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata con votazione 110/lode ed oggi frequenta il biennio specialistico di Fashion design nella medesima Accademia. Ama spaziare tra arte e moda e questo connubio le ha permesso di sviluppare una propria poetica artistica attenta alle innovazioni tecniche e tecnologiche. Affascinata dal design, dal minimalismo e dal bianco e nero, crea dei textile che a seconda della ricerca intrapresa, mutano in pattern o texture. Analitica e schematica pone alla base della sua ricerca, studi matematici, biologici e servendosi del microscopio, riesce a trasporre su stoffa e su materiali inconsueti forme “nuove”. La curiosità quindi la spinge alla ricerca di materie non convenzionali e spesso, per rimanere ancor più fedele alla morfologia pensata e studiata, li crea. Gli intrecci, le sovrapposizioni, le illusioni ottiche sono alla base dei suoi lavori e grazie ad uno studio approfondito acquisito durante il percorso di studi sui materiali tessili, riesce a dar forma e “movimento” alle sue idee. L’essenzialità delle cromie, delle linee e delle forme, fungono da fil rouge nei suoi operati. Nel 2015 partecipa al Premio Arte di Giorgio Mondadori con l’opera universi microscopici e qualificandosi tra i finalisti, le viene data la possibilità di esporre alla Permanente di Milano e viene inserita nel catalogo di Arte Moderna n°51. • Was born in Fabriano (The Marches) on 11th December 1992. She graduated in Fashion Design (Bachelor Degree) in 2014 at Macerata Academy of Fine Arts (final grade 110/110 with honors) and now , she is attending the Master Degree in Fashion Design at the same Academy. She loves to work moving from arts to fashion and this combination made her new artistic poetry. She is fascinated by design, minimalism and black and white; she makes textiles inspired by the various stages of her research. She is an analytical and schematic person, she put at the base of her reserch mathematical and biological studies, with the use of microscope, she trasfered new forms to the fabric and the unusual materials. With the curiosity she goes to look for unconventional materials and also she creates them to stay close to the designed shape. The basis of her works are the plots, the overlap and optical illusion, thanks to her study she knows how to gives shape and movement to her ideas. Color, lines and basic shapes are the contact point of her works. In 2015 she was one of the five finalists at Arte Magazine’s contest in the sculpture section and in the same year she has been included in Giorgio Mondadori’s Catalog of Modern Art nr. 51

70



•F rancescangeli S imone •P atti D aniel S alvador • SIMONE FRANCESCANGELI, fotografo per passione, scatta d’impeto, guidato dalle emozioni e dalla voglia di raccontare l’anima e la dignità dell’uomo che incontra nei suoi viaggi per il mondo. L’uomo di tutti i giorni, quella parte di mondo che soccombe all’ombra del peso del tempo, quella che in definitiva scrive la storia dell’uomo. Quasi fosse un cantastorie “immaginario”, i suoi scatti di vita incontrano la sensibilità artistica di DANIEL SALVADOR PATTI, artista italo-argentino che trova inspirazione soprattutto in quelle figure che riescono a trasmettere il profondo mistero dell’anima umana, la fuggevole emozione di un pensiero, di uno stato d’animo. La bellezza dei suoi dipinti risiede infatti nella capacità di cogliere quelle emozioni e di plasmarle con vibranti pennellate sulla tavola. Ecco il frutto di questa fantastica sinergia. • SIMONE FRANCESCANGELI takes pictures on impulse, driven by emotion and the desire to give witness to the soul of people he meets on his world travels. He records the quiet dignity of their everyday lives, that world that succumbs to the heavy weight of time, where the history of mankind is truly played out. Like a ballad singer who recounts stories through images, his portraits catch the artistic sensibility of DANIEL SALVADOR PATTI. This Italian-Argentinian artist takes inspiration from those figures who manage to transmit the profound mystery of the human soul, the fleeting sensation of a thought, or a mood. The beauty of his art lies in his ability to use vibrant brushstrokes to capture these emotions in his paintings. This is the product of that magical synergy.

72



•P ereyra T eresa • “Fin dalle origini il destino degli uomini è stato associato a quello degli alberi con legami talmente stretti, quasi ancestrali, che è lecito chiedersi che cosa ne sarà di una umanità che sta brutalmente spezzando questi legami” (Mario Rigoni Stern). È questo il pensiero che ispira il mio lavoro, ricordandomi questo legame. L’estetica che cerco ha i suoi fondamenti nella nostra cultura ancestrale, mediante i colori primari, cortecce e rami, traccio una mappa. Però sono gli alberi che mi ispirano. Matisse pensava che ogni opera è una preghiera. Creare è il modo di collegarsi con il meglio di sé, ossia il sacro. Il bosco è un santuario. • “From the beginning the fate of man has been tied to that of trees, such a close relationship it’s almost ancestral. It is fair to ask what will become of humanity when it destroys this bond” Mario Rigoni Stern I always bear this in mind and this is what drives my work. I look for the aesthetic based on our ancestral culture, through natural colors, the bark and the branches of trees. I draw a map with these. But it is the trees that inspire me. Matisse thought that each work of art is like a prayer, that creating is a way of connecting to the best in ourselves, the sacred. The forest is sacred.

74



•P ioppi P atrick • Nasce a Reggio Emilia (RE) nel 1984. Studi che nulla hanno a che fare con la sua passione, fanno sì che inizi come autodidatta. Con l’amore per l’arte sotto ogni forma, intraprende il suo percorso di pittura con grande curiosità e continua ricerca di un suo stile personale. Si specializza nella pittura ad olio, ed i protagonisti delle sue prime opere sono i suoi familiari più cari. Affascinato dal colore, dal legno, ama tutto ciò che prende forma sotto le sue mani. Inizia il suo percorso pittorico nel 2015, quando una scelta nella sua vita, lo ferma a riflettere su se stesso e lì, colori, parole, immagini ed emozioni si intrecciano fra loro, formando e trasformando la sua identità in continua evoluzione. • Was born in Reggio Emilia ( RE ) in 1984. Studies that have nothing to do with his passion, led him to start us self-taught. With love for art in all its forms , he embarks on his painting path with great curiosity and constant search for a personal style. It specializes in oil painting, and the protagonists of his early works are his closest relatives. Fascinated by color, wood, he loves everything that takes shape under his hands. He began his artistic career in 2015, when a choice in his life, stops him to reflect on itself and there, colors, words, images and emotions are intertwined with each other, forming and turning his identity.

76



•P oggioni M assimiliano • “La fatica maggiore era come sempre cancellarsi, diventare qualcosa di completamente diverso: il cuscino di una ragazza innamorata, una pallina di lanugine che si finge ragno.

• “The great labor was always to efface oneself, Reappear as something entirely different: The pillow of a young woman in love, A ball of lint pretending to be a spider.

Tedi neri di piovose notti di campagna a sfogliare gli scritti di illustri adepti che spiegano come operare la trasmutazione di un simulacro di tempo in eternità. [...]”

Black boredoms of rainy country nights Thumbing the writings of illustrious adepts Offering advice on how to proceed with the transmutation Of a figment of time into eternity. [...]” Charles Simic

78



•S ala J osè •P ozzi P aolo • JOSÈ, illustratore dotato di una fervida immaginazione e con il vezzo di trasportare su carta ogni suo pensiero, conosce PAOLO, che ama definirsi figlio delle periferie, grazie alla sua fotografia. Il tempo permette di accrescere, oltre la stima reciproca, una profonda amicizia, portandoli a numerose digressioni sulla fusione delle loro visioni dell’arte visiva. Approccio pittorico alla fotografia, e sguardo fotografico alla pittura. Questo è il principio della loro prima collaborazione: “REVIVER”. • JOSÈ, an illustrator, renown for his lively creativity and for his habit of transposing every single thought on paper, met PAOLO, a gifted photographer with a suburban soul. Time gave them the chance to discover each other’s talents and build a profound relationship, experiencing several ways of expression through the fusion of visual arts. A pictorial vision of photography, a photographic look to painting, these are the principles of their first official work: “REVIVER”.

80



•S chena P io • Dopo aver concluso gli studi all’Accademia di Belle Arti di Bari, dove si laurea in Scenografia, percorre le strade del cinema underground con filmati sperimentali e cortometraggi di natura introspettiva: INCONTRO CON IO, CANTO ARRABBIATO, BLUES DANCE, 8 MINUTI NELL’OMBRA, FATTI IN CASA, alcuni dei quali sono conservati nella Cineteca del Centro Nazionale del Cortometraggio di Torino. Ha partecipato a diversi Festivals cinematografici. Nel 1993 la sua attività artistica si pone come obiettivo lo sviluppo del rapporto con l’artista attraverso il supporto audiovisivo: STAGEINBACK, BIAGIO, DAVIDE e DORA, REFRAIN, 14 STRUMENTI A FIATO, ASHES. Alterna la sua attività di filmmaker con quella di pittore e di musicista con i Serial Killer, band che forma nel 95 con cui esegue numerosi concerti in Festival nazionali ed internazionali. • Academy of Fine Arts in Bari. Pio Schena has been working in the underground film industry and in the visual art as a painter since 1980, specifically on the relationship between music and film. In 1993 he explore the relationship between artist and audiovisual material. Some of his films are kept in the Film Library of the National Short Film Centre of Torino. As a musician he played with his band Serial Killer founded in 1995 and recorded 7 CD and concert with International musicians as V. Capossela, C. Actis Dato, A. Salis e V. Curci. In this moment he works at Deep House Music Project with Chanse & Lilbe DJ. He exhibited his artworks (video and paintings) in many exibition and filmfestival. He works as visual artist and musician in Bari, Italy.

82



•S overchia J onathan • Diplomato in progettazione grafica ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) ed in regia alla NUCT (Nuova Università Cinema Televisione) di Roma. E’ stato operatore di ripresa Rai, Assistente alla regia e alla produzione in varie produzioni cinematografiche (Medusa, Rai Cinema, Warner Bros), d. o. p. e reparto fotografia (Rai Cinema). Regista e produttore di vari spot pubblicitari, videoclip, aziendali (Ferrero, Poste Italiane) e di cortometraggi (Rusty Nails, Palla al Matt’) “Poco prima del caffé” è stato vincitore della sezione autori marchigiani al “Fano International Film Festival 2013”, migliore fotografia al “Fabriano Film Fest 2014” e terzo classificato al “Bonsai Film Festival 2014” oltre ad essere stato proiettato in varie parti del mondo. Ha partecipato con alcune sue clip al film “Italy in a day” di Gabriele Salvatores, produzione Rai Cinema e Scott Free (Ridley Scott). Accanto all’attività di produzione video, alterna la pittura, l’illustrazione e l’insegnamento delle discipline artistiche negli istituti superiori. | ZONDERWATER FOUR è uno degli storyboard del VIAGGIO A ZONDERWATER, la storia immaginifica e fantastica del Sergente Maggiore Triccoli che si ritrova prigioniero nel campo di prigionia di Zonderwater in Sudafrica. Tra viaggi in mare, incontri nel deserto e dialoghi con strane creature, Triccoli assimila la complessa arte della scherma. • Degree in graphic design ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) and in directing at NUCT (Nuova Università Cinema Televisione) in Rome. He was operator m.d.p. Rai, assistant director and production in various film productions (Medusa, RAI Cinema, Warner Bros), d. o. p. and photography department (Rai Cinema). Director and producer of commercials, music videos, corporate (Ferrero, Poste Italiane) and short films (Rusty Nails, Palla al matt’) “Just before the coffee” was winner of the Marches authors section to “Fano International Film Festival 2013”, Best Cinematography at “Fabriano Film Fest 2014” and third prize to “Bonsai Film Festival in 2014” as well as being screened in various parts of the world. He participated with some of his clips to the film “Italy in a day” by Gabriele Salvatores, Rai Cinema production and Scott Free (Ridley Scott). Next to the task of video production, alternating painting, drawing and teaching of artistic disciplines in colleges. | ZONDERWATER FOUR is one of the storyboard of the VIAGGIO A ZONDERWATER, the imaginative and fantastic story of Sergeant Major Triccoli who finds himself a prisoner in the camp Zonderwater in South Africa. Between sea voyages, meetings and dialogues in the desert with strange creatures, Triccoli assimilates the complex art of fencing.

84



•S taffolani G iorgio • Scivolando è una serie di lavori in cui si indaga lo scivolo come condizione di incertezza. Il significante ricorrente preso in analisi è lo scivolo il quale, per definizione, è il dispositivo che permette lo spostamento di qualcosa verso il basso; con questo progetto si tenta di esplorare uno scivolare differente, quello esistenziale. Il gerundio presente del titolo descrive la durata di una contemporaneità, scelta mossa dall’intimo interesse di indagare la temporalità dell’essere, simultaneo e in continuo divenire. Differenti sono le strade, le modalità, le scelte, le traduzioni per capire le dinamiche percettive dei molteplici modi di sentirsi instabili: ricordi, natura, contaminazioni. Il filo conduttore connesso allo scivolare che accomuna il lavoro è il buco, il varco, il filtro tra ciò che si vede e non si vede, tra il sopra e il sotto. È possibile costruire nuove strade valorizzando ciò che si calpesta, ciò che si abbandona? • ”Scivolando” is a series of artworks in which the artist investigates the slide as a condition of uncertainty. The object analized is the slide as, by definition, the disposal which permits the sliding of something to the ground. In these works the artist explores the “existential sliding process”. The gerund in the title “Scivolando” stands for the durability of an instant. A choice made by the artist for his interest in investigating the temporality of the existence. Different paths, ways, choises, translations to understand the dynamism of the perception of feeling unstable: memories, nature, contaminations. Through-and-through the entire work there is the concept of the “hole”, the “gap”, the “filter” between what you can and you can’t see, between what’s on the top and what’s underneath. Is it possible to create new routes valorizing what we stomp on, what is abandoned?

86



•S tecconi F ederico • La pittura di Stecconi conserva essenziali tracce formali dei soggetti, che dal punto di vista cromatico sono rielaborati con inusuale forza, da tinte sgargianti e decise, eseguite con colori intensi e sensuali, corrispondenti alle emozioni ed alle sensazioni che esprimono. Le immagini sono spesso caratterizzate da drammatiche espressioni, sintomi di un disagio esistenziale non epidermico, ma evocato dalle problematiche profonde dell’io. I suoi quadri sono serviti come un ottimo piatto misto che va dal tratto approssimativo al dettaglio ben rappresentato, dall’espressività dei suoi personaggi all’abulicità delle loro pose; una perfetta simbiosi per gli amanti del genere. (Roberto Perdicaro) • Stecconi’s painting retains essential tips in the formal traces of the subjects that, from the point of view of color, are processed with unusual strength, with intense and sensual colors, which are connected to the emotions and feelings they express. His painting are often characterized by dramatic expressions, symptoms of a no-epidermal existential malaise evoked by the ego core issues. His paintings are a great mix, from the rough stretches to the well represented details, combined into the expressiveness of his characters and their poses. A perfect combination for this sort of art lovers. (Roberto Perdicaro)

88



•V alentini A ngela • Mentre frequentavo il liceo artistico, seguii lezioni di pittura con il maestro Remo Brindisi,il quale contribuì in maniera preminente alla mia formazione. Dopo la maturità artistica mi iscrissi al quadriennio di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, sotto la direzione dell’artista Elio Marchegiani. Iniziai da subito il mio percorso artistico che allora era prettamente incentrato sulla pittura, anche se già in quel periodo realizzavo le mie prime istallazioni. Infatti, come lavoro d’esame di pittura presentai una grande istallazione rivestendo interamente la mia stanza da lavoro all’interno dell’accademia con della tela bianca dove intervenni pittoricamente. In seguito, parallelamente alla mia ricerca artistica lavorai nel mondo della moda come designer per diverse industrie, dove potei fare esperienza nel campo tessile. Inizia così la mia ricerca, incentrata sul tessuto sia come tessitura-intreccio che pittorica. Due strade parallele che hanno in comune la stessa origine. Ora realizzo i miei arazzi interamente con materiali riciclati, oggetti, indumenti, cose che hanno una loro storia di appartenenza, sono per me mezzo di espressione, narrazione di un vissuto, denuncia e in un certo senso continuità con le tradizioni assimilabili al mondo femminile. • While attending art school, I followed painting lesson of the artist Remo Brindisi, he contributed prominently to my training. After artistic maturity, I enrolled in the four years painting course at the Academy of Fine Arts in Urbino under the direction of the artist Elio Marchegiani. I immediately began my artistic career that was entirely focused on painting, even if in that period I alrelady used to made my firsts installations, in pact, for a painting exam, Ipresented a big installation,covering my workroom in the Academy with some white canvas where I painted on. Later, in parallel to my artistic research in the fashion world as a designer for various industries, where I could do experience in the textile field. Thus begins my research focused in the tissue either as weaving-plot or painting. Two parellal road that share the same origin. Now I realize my tapestries entirely from recycled materials, objects, clothes, thigs that have a history of belonging. They are for me means of expresion, the narrative of life, complaint and in a certain way continuity with traditions assimilable to women.

90



•Z attarin G razia • Ho sempre avuto un interesse profondo per l’essere umano e per il significato della vita fin da piccola e questo mi ha spinto ad indagare in me stessa e nella mia relazione con il mondo.
Forse è da questo che nasce un’inclinazione alla visione che ha caratterizzato e caratterizza tuttora il mio approccio alla creazione artistica. Nei primi passi della mia attività ho espresso la mia ricerca nella pittura e i lavori di quel tempo hanno uno stile surreale. Ora ho ampliato i modi d’espressione in vari linguaggi artistici che spaziano dalla pittura all’installazione, ma parlo sempre della stessa cosa, dell’umanità, del suo spirito, della sua relazione con il mondo e con se stessa cercando di abbattere la barriera tra il visibile e l’invisibile. • Since I was very young I have always been profoundly interested in human beings and in the meaning of life which has encouraged me to look inside myself as well as examining my relationships with the surrounding world. Perhaps it is this that has shaped, characterised and still does characterise my approach to artistic creation. My first exploratory steps were in paintings which were, at that time, in surreal style. Now I have expanded my mediums of expression to include various artistic languages ranging from painting to installation: but I am always talking of the same things, of humanity, of its spirit, of its relationships with the world around it and with itself, forever seeking to break down the barriers between the visible and the invisible.

92



AR[t]CEVIA_ I nternational A rt F estival

• E venti | C astelli


AR[t]CEVIA_ I nternational A rt F estival


•S abellico C laudia 07.08.2016_P iticchio • Oggetti memonici, oggetti persi, oggetti dimenticati. Ricordi passanti, presenti, ricordi del cuore e della mente. Osservo, penso, inglobo, vivo, creo, faccio. Speranze, sogni, paura, gioie. Memorie, emozioni, pensieri… tutto emerge: IO, GLI ALTRI, IL MONDO. • Mnemonic objects, lost objects, forgotten objects. Old memories, present memories, memories of the heart and mind. I observe, I think, I incorporate, I live, I create, I do. Hopes, dreams, fears, joys. Memories, emotions, thoughts... everything surfaces: ME, OTHERS, THE WORLD.

96



•M eola D ebora N icole 11.08.2016_M ontale • Mi sono laureata presso l’Accademia di belle arti di Urbino nel 2015 nella sezione di pittura. Negli anni ho dedicato la mia ricerca pittorica all’ approfondimento della tecnica dell’olio e del aquerello, con una particolare passione per il figurativo che coltivo sin da bambina. Mi affascinano i volti, quelli ricchi di segni, solchi, macchie, i toni dell’incarnato: mi immergo in essi. Adoro poter stravolgere i canoni, le proporzioni, improvvisare nell’utilizzo dei colori e utilizzare il segno con estrema libertà. Da qualche anno approfondisco lo studio della voce presso l’Istituto di fisiologia vocale a Lichtenberg in Germania, dove mi reco periodicamente per frequentare i seminari proposti e il cui metodo e approccio sono fonte di continue scoperte che tento di collegare anche alla pittura.Faccio parte dell’associazione Klangwelt, gruppo di ricerca vocale nato nel 2014 a RImini che si occupa di migliorare la relazione con la voce intervenendo in diversi ambiti quali ospedali, scuole e carceri. • I graduated at the Academy of Fine Arts in Urbino in 2015, in painting section. Over the years I have devoted to deepening the technique of oil painting and watercolour, with a particular passion for the figurative that I have since I was a child. I am fascinated by faces, specially the ones rich in signs, furrows, spots, skin tones: I immerge into them. I love being able to upset the canons, the proportions, improvise with color and use the sign with extreme freedom. Also, for some years I’ve been deepening voice studies at the Institute of Physiology in Lichtenberg (Germany), where I go regularly to attend seminars and whose method and approach are a source of constant discoveries that I can connect to painting. I am part of Klangwelt association, a vocal research group founded in 2014 in Rimini that works to improve the relationship with the voice, with also the goal to organize workshops about vocality applied in several areas such as hospitals, schools and prisons.

98



•P accusse L uca 11.08.2016_M ontale • Classe 1990. Nato a Jesi con radici nel profondo suolo marchigiano, parte Gola della Rossa, parte Monte San Vito. “Credevo di voler fare il disegnatore di cartoni o il programmatore, per questo ho deciso di iscrivermi all’istituto tecnico informatico di Jesi. Già avvezzo alla materia, ho iniziato ad annoiarmi, divenendo, per me, molto più interessante lo studio della persona nelle sue forme. Per questo ho proseguito i miei studi iscrivendomi alla facoltà di psicologia a Cesena. Durante l’ultimo anno, poco prima di laurearmi, di punto in bianco, ho deciso di voler diventare montatore video, perché mi divertiva. Dopo aver concluso il percorso universitario breve, sono entrato al Centro Sperimentale di Cinematografia che tutt’ora frequento (ultimo anno). Non volendo però abbandonare del tutto un percorso iniziato che ritenevo fortemente stimolante, ho virato verso un suo antenato, ritenendolo più adatto alla mia idea di futuro, iscrivendomi alla laurea magistrale in pedagogia di Bologna.” • Born in 1990 in Jesi with deep roots in the Marche Region, in part Gola della Rossa and in part Monte San Vito. “I thought I wanted to be a cartoon designer or a programmer, and so decided to enroll at the Technical Institute in Jesi. Already inured to that subject, I quickly became bored with it, and preferred the study of the persona in all its hues, considering it much more interesting. Thus I continued my studies by enrolling at the Faculty of Psychology in Cesena. In my final year, just before graduating, I suddenly decided to become a film editor because I had fun doing it. After attaining my Bachelor’s degree in Psychology, I was selected to study at the Centro Sperimentale di Cinematografia where I am now in my final year of study. However, unwilling to entirely abandon a journey that I consider highly inspiring, I have decided to enroll in the Masters Program in Pedagogy at the University of Bologna, considering this to conform better to my ideas for my future.”

100



•I l G abbiano E lettronico 13.08.2016_C hiostro S an F rancesco

• Andrea Schianini in arte Dj Thor _ (Digital Composer, Sound designer e Dj) • Luigi “Gigi” Faggi Grigioni _ (Musicista) • Silvia Boldrini _ (Artista Visiva) • La fusione delle Arti Sonore e Visive porta a performance che coinvolgono i sensi nell’insieme, così come un gabbiano vivo in volo accompagnato dal suono del mare produce emozioni forti e induce a riflessioni e sogni: ecco il Gabbiano Elettronico. Una vera Sperimentazione di Spazi Sonori Contemporanei Liberi per Synth e Tromba con Visioni Digitali: Il Gabbiano Elettronico. Con le opere digitali dell’artista Silvia Boldrini e le musiche del dj e compositore di musica elettronica Andrea Schianini in arte Dj Thor accompagnato dal musicista Gigi Faggi (Tromba di Raphael Gualazzi). Il gabbiano simboleggia la libertà nell’oceano della musica e dell’arte con spazi sconfinati e voli alti fino allo spazio, dal mare al cosmo. La componente elettronica simboleggia la mente umana, il cervello che elabora. La tromba è l’anima e la voce interiore. Il gabbiano vola libero, anima e cervello si uniscono a comporre l’uomo macchina perfetta sovrapposta a corpo spirituale. L’Arte è lo strumento liberatorio di espressione che unisce l’uomo al cosmo in un dialogo corale. Rumori, note musicali e immagini proiettate convergono in un triangolo sensoriale perfetto per trasportare il pubblico in un viaggio straordinario e unico: quello della vita. • The mix of Sound Design and Visual Arts leads to performance that involve the senses as a whole, as well as a live seagull in flight accompanied by the sound of the sea produces powerful emotions and leads to reflections and dreams: here’s The Electronic Seagull. Testing of a real Free Contemporary Sound for Synths and Trumpet with Digital Visions: The Electronic Seagull. With digital works by the artist Silvia Boldrini and music of Dj and electronic music composer Andrea Schianini aka Dj Thor accompanied by musician Gigi Faggi (Trumpet of Raphael Gualazzi). The seagull symbolizes freedom in the ocean of music and art with wide-open spaces and high flights up to the space, from the sea to the cosmos. The electronic component symbolizes the human mind, the brain which processes. The Trumpet is the soul and the inner voice. The seagull flies free, soul and brains come together to compose the perfect man machine superimposed on a spiritual body. Art is the liberating tool of expression that unites man to the cosmos in a choral dialogue. Sounds, music and images converge in a perfect sensory triangle to transport the audience on an extraordinary and unique journey: that’s the life.

102



•D j T hor 13.08.2016_C hiostro S an F rancesco • Da sempre amante dell’arte e sensibile al dialogo tra le arti stesse Andrea Schianini in arte Dj Thor, personaggio poliedrico dalla creatività dirompente, è attivo come produttore e dj da oltre 20 anni. Tra i numerosi progetti anche la colonna sonora del videogame mondiale “Batman: Dark Tomorrow” in collaborazione con Tot Taylor (produttore di Bjork) e la London Symphony Orchestra registrata ad Abbey Road. L’attività di Dj lo ha portato a realizzare show oltre che in Italia anche in Giappone, Inghilterra,Germania e Principato di Monaco. Da alcuni anni svolge la direzione artistica di grandi eventi in collaborazione con prestigiose agenzie e brand. Sulla scia del nuovo album intitolato “The Anzovino Experience”, nato dalla collaborazione con il grande pianista contemporaneo Remo Anzovino e pubblicato dal gruppo editoriale internazionale Plaza Major di Hong Kong con sede a Londra, prende forma un suo nuovo dj set e sound design molto personale dove convergono arte visiva, musica suonata live e brani arrangiati da Thor con collaborazioni di prestigio. Grandi artisti italiani ed internazionali quali Ornella Vanoni, Ian Anderson dei Jetrho Tull, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Massimo Ranieri, Tony Esposito, Kaiti Garbi, Tinkara Kovac, Adriana Salvadori Hamilton per citarne alcuni. • A lover of all arts and sensitive to develope the dialogue between all the arts, the creative Andrea Schianini aka Dj Thor is active as a producer, digital composer and Dj from 20 years. Among the many projects the soundtrack of the video game world “ Batman: Dark Tomorrow “ in collaboration with Tot Taylor (producer of Bjork) and the London Symphony Orchestra recorded at Abbey Road. He shows in Italy, Japan, England, Germany and the Principality of Monaco. For several years he worked on the artistic direction of major events in collaboration with prestigious agencies and brands. The new album “The Anzovino Experience” is a collaboration with the great contemporary pianist Remo Anzovino, published by international Plaza Major Company Ltd (Hong Kong /London). On his new Dj set and Sound Design he mix visual art, music played live and songs arranged with prestigious collaborations. Great Italian and international artists such as Ornella Vanoni, Ian Anderson of Jetrho Tull, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Massimo Ranieri, Tony Esposito, Kaiti Garbi, Tinkara Kovac, Adriana Salvadori Hamilton.

104



•F aggi G igi 13.08.2016_C hiostro S an F rancesco • Luigi “Gigi” Faggi Grigioni: La sua attività di musicista, contraddistinta da un notevole eclettismo, lo ha portato ad affrontare i più diversi generi musicali. Diplomato al Conservatorio G. Rossini di Pesaro nel 1996 sotto la guida del M° Lamberto Spadai in “ Tromba”, in Teoria della musica Sperimentale nel 1997 con il M° Carmelo Piccolo. Per 10 anni ha collaborato stabilmente con la Colours Jazz Orchestra, ha suonato con Kenny Wheeler, Xavier Girotto, Fabrizio Bosso e tantissimi altri, ed ha ha inciso molti dischi. Ha collaborato attivamente con l’artista Urbinate Raphael Gualazzi con il quale si è esibito in più di 100 concerti oltre che in Italia in Francia, Olanda, Germania, Belgio, Svizzera e Austria. • Luigi “Gigi” Faggi Grigioni: His work as a musician, marked by a remarkable eclecticism led him to address the most diverse music genres. Graduate at the prestigious Conservatory G. Rossini in Pesaro in 1996 under the guidance of Maestro Lamberto Spadai in “Trumpet” and in the Experimental Music Theory in 1997 with Maestro Carmelo Small. For 10 years he has regularly collaborated with the Colours Jazz Orchestra, he has performed with Kenny Wheeler, Xavier Girotto, Fabrizio Bosso and many others, and he has recorded many records as a guest musician. He has worked closely with the artist Urbinate Raphael Gualazzi with which he performed in more than 100 concerts in Italy as well as in France, Holland, Germany, Belgium, Switzerland and Austria.

106



•B oldrini S ilvia 13.08.2016_C hiostro S an F rancesco • Nata a Roma, vive ed opera a Fano (Pesaro Urbino), dove coltiva quattro grandi passioni: arte visiva, musica, poesia ed astronomia, che coordina ed elabora attraverso la pittura digitale. I suoi lavori sono un invito all’esplorazione della natura e il punto di partenza verte nel suscitare quel particolare sentimento, profondo, che si risveglia solo attraverso l’ascolto e l’osservazione del dettaglio. Dopo anni di sperimentazione con la pittura tradizionale, oggi per Silvia Boldrini, lo strumento digitale è divenuto fondamentale nell’esprimere le sue doti creative, dedite all’approfondimento del mondo onirico/cosmico. L’ amore viscerale per l’astronomia s’interseca con l’arte, consentendole di realizzare, tanto nelle opere astratte quanto negli altri suoi principali cicli pittorici – tra cui vogliamo ricordare la suggestiva serie intitolata ‘Botanicità’ – un concentrato di idee ed impressioni, catturate ed elaborate con uno straordinario strumento, la digital painting, i cui programmi per l’illustrazione permettono di realizzare composizioni uniche, non certo inferiori, in quanto a riuscita finale, ai sistemi pittorici tradizionali anzi rammentano, una volta di più, come le tecniche artistiche siano molto spesso risultanti da una ricerca di tipo matematico / scientifico. La tela lascia il posto al monitor e ai supporti da stampa, la pen tablet sostituisce il pennello, i pixel vengono plasmati secondo l’estro dell’artista ma l’intento è sempre il medesimo: realizzare un’opera che comunichi un sogno. Ciò dimostra dunque come la tecnologia possa fungere da trait d’union tra cultura, musica e tradizione, storia passata e mondo contemporaneo, proprio attraverso l’arte visiva che Silvia Boldrini utilizza non tanto per stupire l’osservatore con i suoi effetti speciali ma, soprattutto, per favorire l’instaurarsi di nuovi processi comunicativi e culturali. (Anna Rita Delucca) • Born in Rome, she lives and works in Fano (Pesaro Urbino), where she grows with four great passions: visual art, music, poetry and astronomy, which coordinates and processes through digital painting. Her work is an invitation to explore the nature and the starting point to develope that particular feeling, only through listening and observation of details. After years of experimenting with traditional painting, today for Silvia Boldrini the digital instrument has become crucial in the expression of her creative talents, dedicated to the deepening of the dream/cosmic world. The love for astronomy intersects with art, allowing it to achieve, both in abstract works as in his other main pictorial cycles (we want to remember the series entitled ‘Botanicità’) a powerhouse of ideas and impressions, captured and processed with an extraordinary instrument: the digital painting, whose programs for the illustration allow to realize unique compositions, not lower than the traditional pictorial systems, as some artistic techniques are resulting from a search of a mathematical / scientific concept. The painting gives way to monitor, the pen tablet replacing the brush, the pixels molded according to the inspiration of the artist but the intent is always the same: to create a work that communicates a dream. This therefore demonstrates how technology can serve as a bridge between culture, music and traditions, the past and the contemporary world, just through the visual art that Silvia Boldrini uses not so much to impress the observer with its special effects but, above all, to develope new communication and cultural processes. (Anna Rita Delucca) 108



•A dani F abio 16.08.2016_C astiglioni • Nasce nel 1974 a Correggio dove vive e lavora; dopo diversi anni di attività come grafico si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna portando la sua ricerca artistica verso una depurazione sempre più rarefatta della materia, dello spazio e della luce, emblematica di una poetica di passaggio dalla forma alla sostanza delle cose, attraverso i medium della grafite e dell’acquerello usato in modo decisamente atipico che consente un risultato di grande evanescenza, verso un’indagine particolare del mondo circostante, ma soprattutto della realtà interiore di ciascuno, in una maniera unica, totalmente nuova, verso una dimensione “neometafisica” e “neoromantica” dell’esistenza. Gli ultimi lavori si orientano verso una ricerca più estesa, una forma di racconto che comprende immagini, parole e interzione con i luoghi con installazioni artistiche, in modo da creare una sorta di “libro d’artista” in cui pensieri, memorie e spunti di riflessione creino un coinvolgimento maggiore, mantenendo tuttavia una poetica intimista ed evocativa. Ha esposto in diverse mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. E’ stato inserito nella pubblicazione “i Generi dell’Arte – il Disegno”, edito da Electa Mondadori, 2011. Nel 2014 pubblica il libro d’artista “Orizzonti Erranti – Wandering Horizons”, della collana Black & White edito da Experiences srl Editor. • Was born in Correggio (RE) in 1974, where he lives and works; initially he works as a graphic designer for some years and then he starts his studies at the Academy of Fine Arts in Bologna turning his artistic research to an ever more rarefied purification of matter, space and light, emblematic of a poetic passage, from form to substance, using the graphite and watercolor mediums in a very atypical way that allows a result of great evanescence, towards an investigation of the surrounding world, but especially the inner reality of each individual, in a totally new unique way, tending towards a “neometaphysical” and “neo-romantic” solution. The latest works are moving towards a more extensive research, a form of narrative that includes images, words, and similar interaction with sites with environmental installations, in order to create a sort of “artist’s book” in which thoughts, memories and ideas of reflection create deeper involvement, while maintaining an evocative poetic. He has exhibited in several solo and group exhibitions both in Italy and abroad, receiving several awards and accolades. He was included in the publication “The Art Dictionaries - the design”, published by Mondadori Electa, 2011. In 2014 he published the artist book “Orizzonti Erranti Wandering Horizons”, the Black & White series, published by Experiences Ltd. Editor

110



•B onfigli R oberto 17.08.2016_P alazzo • Nato ad Ancona nel 1946; diplomato all’Istituto d’Arte di Ancona. Laureatosi all’Accademia di Belle Arti di Urbino, sezione scenografica, si è occupato dall’attività di scenografo e di fotografo e ha svolto l’attività di docente in disegno e storia dell’arte nelle scuole superiori. Dal 1966 svolge intensa attività artistica di tipo fotografica e pittorica, collaborando con gallerie d’arte e altri artisti svolgendo attività di performance, installazioni e realizzazioni di “stradales” in Italia e negli Stati Uniti. E’ rappresentato nelle collezioni private e pubbliche in Italia, Francia e gli Stati Uniti, tra cui il Museo Privato d’Arte Moderna di Treviso. La sua libertà stilistica gli consente di combinare tutte le tecniche artistiche come mezzo espressivo per riflettere su questioni sociali ed etiche • Born in Ancona in 1946; graduated from the Art Institute of Ancona; attained a degree in art with a specialty in scenography from the Accademia di Belle Arti in Urbino. Bonfigli has worked professionally as a scenographer and photographer, with a tenured position in Architectural Drawing and Art History in Italian High Schools. Since 1966 he has dedicated himself to an intense exploration of all forms of art, including photography, painting, sculpture, performance, installation and the realization of street-art projects in Italy and the United States, both solo and in collaboration with art galleries and other artists. To fully express his passion for stylistic freedom he draws on every art form available to reflect on social and ethical issues. • TESTO CRITICO DI GIORNO E DI NOTTE - CASUALE INCONTRO DI LINEE INTERROTTE Composizioni di legno o metallo dove la gravità tenta di lasciare spazio alla leggerezza dove il vuoto è più importante della massa, combinando decentrature sottili dai leggeri profili moltiplicandosi e sfuggendo allo sguardo senza una precisa direzione, profili colorati che senza toccarsi costruiscono forme geometriche casuali e non regolate da nessuna logica geometrica prevedibile. L’osservatore fruisce dell’insieme e riduce o moltiplica le possibilità delle combinazioni, essendo unico interprete e autore visivo in quel momento. L’installazione a trecentosessanta gradi cambia in maniera casuale, restituisce spazi e incontri di linee sfuggenti, moltiplicandosi in diverse dilatazioni cromatiche, passando con leggerezza dal basso verso l’alto e diagonalmente da destra a sinistra. I vuoti si arrendono all’ambiente circostante costruendo quando e dove una linea di contatto. • A CRITICAL REVIEW, BY DAY OR BY NIGHT – A CASUAL ENCOUNTER O INTERRUPTED LINES Compositions in wood or metal where gravity attempts to allow space for weightlessness where the void is more important than the mass, combining subtle decentralizations of light-weight silhouettes multiplying and eluding one’s glance free of precise directions; colorful profiles which, without touching, form impromptu geometries unregulated by any predictable geometrical logic. The observer enjoys the full view and reduces or multiplies the possible combinations, being the only interpreter and author visible in that moment. The three-hundred-sixty degree installation changes in random ways, restores the spaces and the encounters between fleeting lines, multiplying them in various chromatic dilations, gently passing from bottom to top and diagonally from right to left. The voids surrender to the surrounding environment, constructing lines of contact in “the whenever” and “the wherever”. 112



•B ellomi T iziano 18.08.2016_N idastore • (Verona, 1960) vive e lavora a Verona. Diplomato al Liceo Artistico Statale di Verona e in Discipline Pittoriche presso l’Accademia di Belle Arti “G.B. Cignaroli” di Verona. • (Verona, 1960) he lives and works in Verona. He is graduated at Liceo Artistico Statale di Verona and received a diploma in painting disciplines at the Academy of Fine Arts G.B. Cignaroli.

114



•M etal

rock

S ystem 19.08.2016_M onte

della

C roce

• METAL ROCK SYSTEM è un evento dedicato alle band rock e metal che suonano musica propria, per cercare di dare loro un punto di visibilità, quindi la possibilità di suonare la propria musica ed essere ascoltati. In questa sua prima edizione sarà dato spazio a gruppi che ruotano intorno alla realtà “metal” nelle sue varie sfaccettature creando così un incontro imperdibile per gli appassionati del genere e curiosi di ascoltare validi gruppi italiani più o meno affermati. • METAL ROCK SYSTEM is an event dedicated to the rock and metal bands that play their own music, to try to give them exposure giving them the chance to play their music and to be listened. In this first edition it will be given the stage to bands that act around “metal” in its various sides creating in this way an unmissable event to all the lovers of this genre and all the curious to listen some valiant band.

116



•S pazio E co A rt 23.08.2016_L oretello • Spazioecoart è un collettivo artistico che nasce dalla collaborazione di tre artiste marchigiane laura cicconofri, elena borioni e luisa gianfelici, nel giugno del 2013. La natura é il fondamento che ispira la sua poetica, come l’uso di materiali naturali e di recupero, per la sensibilizzazione verso i problemi ambientali e di ecosostenibilità. Ha partecipato ad artcevia la prima volta nel 2014 e l’anno successivo é stato invitato alla collettiva di una selezione di artisti italiani in slovenia, nella galleria miklova hisa di ribnica. La proposta 2016 per il castello di loretello è un’installazione interattiva e partecipativa site specific, che vuole assecondare l’esigenza connaturata dell’uomo di lasciare una traccia nel tempo e nello spazio in cui vive. Gli spettatori saranno invitati quindi ad intervenire con un proprio segno su formelle di terra cruda posizionate laddove vi siano mancanze o fenditure sui muri e nella pavimentazione stradale, creando una sorta di tracciato nello spazio architettonico del castello. Il percorso sarà opportunamente segnalato affinchè i partecipanti possano iniziare il loro viaggio esplorativo alla ricerca del luogo dove intervenire con il proprio segno, disegno od impronta. • SpazioEcoArt is an artist collective created in June 2013 by the collaborative work of three artists Laura Cicconofri, Elena Borioni e Luisa Gianfelici, origianally from Marche. Nature is at the centre of the collective philosphy as is reflected by the used of natural and upcycled materials with the aim to improve awareness of enviromental and ecofriendly issues. SpazioEcoArt launched in 2014 at Artcevia and the following year was invited by the Miklova Hisa di Ribnica gallery as part of the Italian artist collective in Slovenia. The latest work is the interactive installation site specific created in 2016 at Castello di Loretello with the specific purpose to represent the innate humans have to leave their own footprint in time and space. The audience will be asked to take part of the installation by leaving a mark on the tiles located in the wall or pavement cracks, creating a sort of path within the existing castle architecture. The journey will be clearly marked and the audience will be supported by a map distributed at the beginning of the path so to start the journey together and leave a unique mark and memory.

118



•F alcioni F abio 09.10.2016_S an P ietro • Sono nato a Fano (PU) nel 1954. Il mare, vicino al quale vivo sin dall’infanzia, ha sempre ispirato in me il desiderio di dar forma con la sabbia a svariate creature. In questi ultimi anni ho traslato questa mia passione ad un altro materiale che ho sempre amato, l’argilla. Non so se considerarmi uno scultore o un artista, ma l’amore per le forme belle o brutte che siano, tutto ciò che si muove e rende armonia al mondo è per me arte. Io mi soffermo semplicemente ad osservare e a coglierne le sfumature. La più magica delle azioni è quella che muove la mia passione di modellare e di fermare nel tempo quell’istante. • I was born in Fano (1954). The sea, close to where I live since childhood, inspired in me the desire to shape the sand to various creatures. In recent years I have translated this passion to another material that I have always loved, the clay. I don’t know if i can consider me a sculptor or an artist, but the love for forms that are beautiful or ugly, everything that moves and makes harmony in the world is art for me. I just dwell to observe and catch the nuances. The most magical actions is what moves my passion to model and to stop that moment in time.

120



2016 www. artceviablog.wordpress.com

Corso Mazzini, 14 _ 60011 Arcevia Info _ +39 345.1191199 _ artceviartfestival@gmail.com


www. artceviablog.wordpress.com Corso Mazzini, 14 _ 60011 Arcevia Info _ +39 345.1191199 _ artceviartfestival@gmail.com

Photo_ Alberto Fenucci

2016


•C on

il

P atrocinio

di Comune di Arcevia Provincia di Ancona

Questo Festival è reso possibile grazie a: Fondazione Ca.Ri.Fa.C. Mariotti Costruzioni Decorlegno Optovolante La Ragola Country House Comedile Giacometti Grazie a ParkHotel / Cantine Politi / Mais ottofile di Roccacontrada di Marino Montalbini La Terra e il Cielo Si ringraziano i Comitati dei Castelli: Castiglioni, Loretello, Montale, Nidastore, Palazzo, Piticchio, San Pietro.

124


Media Partner:

Partner Letterario: Billy il vizio di leggere

125


•S ala J osè • Artista con una lunga esperienza nel campo degli effetti visivi. Faceva parte di una grande squadra, che ha ottenuto riconoscimenti molto importanti. Il più prestigioso nel 2004, il David di Donatello per il film “Cantando dietro i paraventi” di Ermanno Olmi. Ha anche lavorato molti anni in diverse case di post-produzione, come Art Director, Matte Painter, Illustrator e Senior Compositor, creando spot televisivi per molte marche famose, TV fiction, cortometraggi e lungometraggi. E ‘membro della Associazione “Autori di Immagini” e della “Associazione Illustri”, come illustratore ha vinto diversi concorsi on-line ed è stato spesso ospitato in siti web con le sue immagini. • Artist with long experience in the visual effects field. He was part of a great team, which obtained very important awards. The most prestigious in 2004, the David di Donatello for the film “Singing behind screens”, by Ermanno Olmi. He also worked many years in different post production houses, as Art Director, Matte Painter, Illustrator and Senior Compositor, creating TV commercials for many famous brands, TV fiction, short films and feature films. He is member of Associazione “Autori di Immagini” and “Associazione Illustri”, how illustrator won several online competitions and he was often hosted in websites with his images.

126



•P rato C aterina • CHI SONO? Se la tua vita fosse un libro e tu fossi l’autore, quale storia vorresti essere? COSA FACCIO? Disegno cose, dipingo gente Nasco a Lecce, Italia Lavoro a Sassoferrato, Marche, Italia

• WHO AM I? If your life was a book, and you were the autor, what would you story be? WHAT DO I DO? Drawing things, I paint people I was born in Lecce, Italy I paint in Sassoferrato, Marche, Italy

128



•M orici L uca • Nato ad Ancona nel 1974 e vive a Castel d’Emilio. E’ pittore e illustratore, utilizza prevalentemente l’inchiostro, l’acquarello e i colori a olio ed acrilici, combinando pennello e spatola. Ama inserire nella gestualità compositiva delle sue opere significati concettuali. Vincitore di numerosi concorsi ed estemporanee di pittura, ha illustrato copertine di libri di medicina, narrativa, riviste, locandine e CD musicali. Sue personali sono state allestite ad Ancona, Torino, Roma, Siena, Cuneo. Dal 2009 collabora col Centroscienza di Torino esponendo i suoi lavori in Italia e all’estero a supporto di conferenze medico-scientifiche a carattere divulgativo, sul tema del dolore. Da alcuni anni affianca il disegno digitale alla tecnica classica e si dedica all’illustrazione a fumetti e le opere esposte in questa edizione di Ar(t)cevia sono l’espressione più recente di questa ricerca. • Was born in Ancona in 1974 and lives in Castel d’Emilio. He is a painter and illustrator, he mainly uses ink, watercolor and colors in oil and acrylics, combining brush and spatola. Loves to insert into the compositional gesture of his works conceptual meanings. Winner of many competitions and impromptu painting, He illustrated the cover of medical books, novels, magazines, posters and CDs. His exhibits were set up at Ancona, Turin, Rome, Siena, Cuneo. Since 2009 he collaborates with Centroscienza in Turin by exposing his works in Italy and abroad in support of medical and scientific conferences, on the subject of pain. In the recent years he combine digital artworks to the classic technique and to comic book illustration and in this edition of Ar(t)cevia you can see the most recent expression of this research.

130



•L eoni R omina • Mi piace creare un equilibrio estetico di forme e colori utilizzando la tecnica dell’acquerello e del collage a seconda del progetto che voglio realizzare; talvolta lascio che sia il colore a delineare le forme a volte invece le vado a ritagliare dalla carta per ottenere un effetto più deciso. Il bianco del foglio è per me uno spazio creativo, un interlocutore silenzioso che ascolta quello che voglio esprimere, l’immagine è una forma di comunicazione senza parole diventata oramai indispensabile e terapeutica per me. Il gioco e la fantasia che si muovono in questo processo di creazione mi riportano indietro nel tempo, nella mia infanzia dove bastava osservare le nuvole per delineare paesaggi onirici. • I like creating an aesthetical balance of forms and colors using watercolor and collage tecniques according to the project i want to make; sometimes i let the color draw the forms, otherwise i cut them from the Papier in order to give a more decisive effect.. The blank paper is a creative space for me, a silent interlocutor who listens to what i want to say. The picture is a mean of communication that needs any words and by now, has become essencial and therapeutical for me. Play and fantasy move togheter in the creating process bringing me back to the time of my childhood when looking to the clouds was enough to sketch out dreamlike landscapes.

132



•G erini G abriele • Ho iniziato il mio percorso artistico negli anni 90 nell’ambito del ‘writing’ realizzando graffiti su muro con spray. Nel 1995 ho frequentato l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel 2000 ho esposto le mie opere pittoriche nell’ambito della mostra collettiva itinerante “Genii” Palazzo Marchesale Venusio (Turi) – Palazzo Ducale (Urbino). Il mio percorso artistico ha subito l’influenza dei tanti viaggi in grecia alla ricerca degli archetipi del mediterraneo antico. Le figure che compongono il mio immaginario pittorico rinnovano il legame con la natura e la morte, le maschere funebri diventano quelle delle guerre, degli esodi, polipi su anfore ci ricordano gli abissi. Dipingere ad olio per me è costruire con la luce spazi metafisici ma non amo l’ordine e l’immobilità. Nel 2014 partecipo all’esposizione collettiva “Casaforte” – Giulianova (TE). Nel 2015 “Sulla Natura delle Cose” – esposizione collettiva -Trecastelli (AN). Nel 2016 espongo alcune linoleografie: Linoleotipie – Il Bugigattolo, Ancona. Dal 2003 mi occupo di grafica digitale e comunicazione, continuo la mia ricerca pittorica. • I started my artistic career in the 90s creating graffiti on wall with spray. In 1995 I attended the Academy of Fine Arts in Urbino. In 2000 I exhibited my paintings as part of the exhibition “Genii” Palazzo Marchesale Venusio(Turi) - Palazzo Ducale (Urbino). My works has been influenced by many trips to Greece in search of the ancient Mediterranean archetypes. The figures making up my painterly imagery renew the bond with nature and death, funeral masks become those of the war, the exodus, polyps of amphorae remind us of the abyss. Oil painting for me is build with light metaphysical spaces, but i don’t like order and stillness. In 2014 I exhibited my paintings as part of the exhibition “Casaforte” - Giulianova (TE). In 2015, I exhibited my paintings as part of the exhibition “Sulla Natura delle Cose” Trecastelli (AN). In 2016 I expose some linocuts: Linoleotipie - The Bugigattolo, Ancona. Since 2003 I work as graphic designer, continuing my painting research.

134



•C rostelli A ndrea • L’IRREALTA’ E’ PERSONA Lo spirito oscura le opere del male che non vorremmo fare rende nascosti quei ricordi che ci rendono persona la responsabilità totale anche di ciò che non conosciamo un lungo e rapidissimo ragionamento un pensiero per immagini la decisione

Lorenzo Lucentini • UNREALITY IS PERSON The spirit obscures the evil works that we wouldn’t do, makes those memories hidden that makes us person: the overall responsibility even what we don’t know, a long and fast reasoning a pictures thought the decision. Lorenzo Lucentini

136



•A ustrali N ilo • (Figline Valdarno, 1988). Nel 2012 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel corso di Pittura-Progetto di Andrea Granchi con la tesi “Il libro e gli artisti” di cui è relatore Maurizio Olivotto, allegata al libro d’artista “Ogni uomo è un firmamento”. Nel 2013 cura in collaborazione con Andrea Granchi e Maurizio Olivotto la mostra e il catalogo “LIBRopera, il libro d’artista nell’era digitale” per i 450 anni della fondazione dell’Accademia delle Arti del Disegno. Ha collaborato con Fresnel Multimedia per la realizzazione di scenografie teatrali, storyboard (“Hydra – The Series”), booklet, animazioni, videoclip musicali (Barack e Burattini), cortometraggi, illustrazioni. Ottiene il diploma europeo di Multimedia Designer seguendo il corso “Il cinema si fa teatro” finanziato dalla Regione Toscana. Ha collaborato con Pezzini Editore, Edizioni Circolo Letterario Semmelweis, “Girasoli” periodico letterario e “L’Area di Broca” semestrale di letteratura e conoscenza. Ha illustrato “Vittoria e altre storie di volo” di Angelo Australi (Pezzini Editore), la raccolta di poesie “Ci hanno visto in un sogno” di Gabriele Venuti, il romanzo e-book in uscita ad albi “Chi è Jo Spatacchia?” di Tommaso Vieri Candidi distribuito da Bookwire. de. Ha curato la stampa del libro “Agricola, laboratorio di grano e fantasia” all’interno del Calitri Sponz Fest 2015 diretto da Vinicio Capossela. E’ citato nel libro “L’immagine che racconta. Tecniche e metodologie dal disegno ai media” a cura di Andrea Balzola, Orietta Brombin e Daniele Gay in collaborazione con Riccardo Pesce, interventi di Onofrio Catacchio, Dario Fo, Andrea Granchi, Joe R. Lansdale, Lorenzo Mattotti, Claudio Sciarrone, edito da Albertina Press di Torino. Nel 2015 vince la prima edizione del QART3 Street Festival di Arte Contemporanea, grazie a cui viene invitato alla X Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze, Art and the Polis. • (Figline Valdarno, 1988). In 2012, after attending the painting course held by Andrea Granchi, he graduated from the Accademia di Belle Arti in Florence. His dissertation “Il libro e gli artisti”, which was supervised by Maurizio Olivotto, came with the artist book “Ogni uomo è un firmamento”. In 2013 he curated the exhibition and the catalog “LIBRopera, il libro d’artista nell’era digitale” in collaboration with Andrea Granchi and Maurizio Olivotto for the 450th anniversary of the foundation of the Accademia delle Arti del Disegno by Giorgio Vasari and Cosimo I de’ Medici. He worked as painter, illustrator and designer with Fresnel Multimedia on the production of sceneries, storyboards (Hydra The Series), booklet, animations, video-clips (Barack e Burattini), short films and illustrations. After attending the course “il cinema si fa teatro”, which was certificate by Regione Toscana, he obtained the European certificate of Multimedia Designer. He cooperated with Pezzini Editore, Edizioni Circolo Letterario Semmelweis, “Girasoli”, literary journal and “L’Area di Broca”, half-year of literature and knowledge. He illustrated the book “Vittoria e altre storie di volo” by Angelo Australi (Pezzini Editore), the collection of poems “Ci hanno visto in un sogno” by Gabriele Venuti, the interactive multimedia web fiction released in albums “Chi è Jo Spatacchia?” by Tommaso Vieri Candidi, distribuited by Bookwire.de. He oversaw the printing of the picture book “Agricola, laboratory of grain and fantasy” within the Calitri Sponz Fest 2015 directed by Vinicio Capossela. He’s mentioned in the book “L’immagine che racconta. Tecniche e metodologie dal disegno ai media” curated by Andrea Balzola, Orietta Brombin and Daniele Gay in collaboration with Riccardo Pesce, interventions of Onofrio Catacchio, Dario Fo, Andrea Granchi, Joe R. Lansdale, Lorenzo Mattotti, Claudio Sciarrone (Albertina Press, Torino, 2015). In 2015 he won the first edition of QART3 Street Festival of Contemporary Art and he was invited to the X International Florence Biennale of Contemporary Art, Art and the Polis.

138



•AIVEC[t]RA - S peciale I llustrazione AIVEC[t]RA nasce dalla volontà e dalla necessità di distaccare il logo AR[t]CEVIA dal suo legame con il territorio, pur rimanendo perfettamente riconoscibile e inconfondibile. L’intento è quello di perseverare con il nostro impegno nella cultura e arti contemporanee con la diversificazioni di progetti specifici, adattati al luogo ospitante, nel rispetto dell’unicità del progetto stesso e del, così detto, Genius Loci del luogo. La scelta di dislocare la sezione illustrazione nel Comune di Ostra nasce dal fruttuoso incontro con l’Amministrazione Comunale di Ostra: dalla volontà di creare un progetto ad hoc per un luogo fiabesco e da quella, dell’Amministrazione stessa, di accoglierlo con entusiasmo. Un evento che ne racchiude altri, restando come al solito, attenti all’informazione con le giovani generazioni e dediti a spazi di confronto su quello che, riteniamo essere, un settore fondamentale per l’educazione all’osservazione e già da tempo in ascesa. È d’obbligo ringraziare - per la sensibilità dimostrata - l’Amministrazione Comunale di Ostra e il Circolo Culturale “La Gioconda/Gquadro”.

Il Direttore Artistico Dott.ssa Laura Coppa (Associazione AR[t]CEVIA)

140


•AIVEC[t]RA - I llustration S pecial AIVEC[t]RA springs from the determination and need to distinguish the AR[t]CEVIA logo from its link with the territory, while remaining perfectly recognizable and unmistakable. The intent is to persevere in our commitment to culture and the contemporary arts through the diversification of specific projects, adapted to the host sites, while respecting the uniqueness of the project itself and the so-called, Genius Loci of the site. The decision to deploy the Illustration section in the Municipality of Ostra was inspired by a fruitful encounter with its administration: through a willingness to create an ad hoc project for a fairytale-like place, and from that, the Administration’s enthusiasm in welcoming it. An event that comprises others, remaining, as always, attentive to the latest trends from the younger generation and devoted to the exchange of ideas on what we believe to be a key sector in the education of observation, for some time already on the rise. We are pleased and obliged to thank - for the sensitivity shown - the Municipality of Ostra and “La Gioconda / Gquadro” Cultural Club.

The Artistic Director Dr. Laura Coppa (AR[t]CEVIA Association)

139



AIVEC[t]RA_S peciale I llustrazione

• I llustrazioni


Cover _ Andrea Giorgi Graphics & Redesign _ Massimiliano Magrini Print _ Ricciarelli Comunicazione Printed _ Luglio 2016


2016




2016


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.