Padoan

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Massimo P.

Pàdoan Alcune cose non mi piacciono proprio e insisto a parlarne. Una di queste è sentire dire Pàdoan: riporto quanto scritto in passato


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Art 89 (Modificazioni del nome o del cognome) Salvo quanto disposto per le rettificazioni, chiunque vuole cambiare il nome o aggiungere al proprio un altro nome ovvero vuole cambiare il cognome perché ridicolo o vergognoso o perché rivela origine naturale, deve farne domanda al prefetto della provincia del luogo di residenza o di quello nella cui circoscrizione è situato l'ufficio dello stato civile dove si trova l'atto di nascita al quale la richiesta si riferisce. Mia moglie si chiama Padoan. Non é vanitosa. altezzosa o snob, non vuole millantare origini anglosassoni, non vuole rinnegare le sue origini venete: se dicono "Pàdoan" corregge "Padoàn". Padoan come Mantovan, Restiglian, Trevisan, Furlan, Trentin, Bressan, Zordan, Nardin, Nardon, Munarin, Munaron,Visentin, Parolin, Corradin, Maculan e mille altri: tutti con l'accento sull'ultima sillaba, sulla vocale dove cadrebbe se detti in italiano (Padovano, Mantovano, Restigliani, Trevisano, Friulano, Trentino, ecc.) Se in italiano vi fosse l'obbligo di mettere l'accento come in spagnolo, se proprio ritenesse ridicolo o vergognoso il suo cognome mia moglie dovrebbe far domanda al prefetto per chiedere di cambiare Padoan in Pàdoan. Non essendoci tale obbligo non occorre chiederlo, basta covincersi e convincere che si scrive Padoan e si pronuncia Pàdoan come se il cognome fosse straniero e non veneto. E se fosse ministra giornalisti ossequiosi e politici direbbero tutti Pàdoan, per piaggeria o per ignoranza: tutti tranne A.


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Friedman e R. Brunetta, un americano e un veneto. Lo trovo irritante e non dirò mai Pàdoan, ma potrò semmai dire Màtteo o Bèrsani o Napolìtano o Pàncani o Sàrdoni o simili quando anche loro scegliessero di spostare l'accento tonico. Chissà se prima o poi non sentirò più dire Pàdoan: perché cade il governo, perché il ministro si dimette o perché finalmente i telegiornalisti si decideranno a pronunciarlo come si deve. Temo però che questa mia speranza non si avvererà, considerata la quasi assoluta preferenza per il parlare straniero a scapito di quello nostrano. Voglio anche sperare che non sia davvero lo stesso ministro a non sapere il suo cognome o a vergognarsi delle origine venete, magari millantando ascendenti anglosassoni. Secondo l'Accademia della Crusca Nel caso del ministro Padoan, non c’è dubbio che la pronuncia corretta del cognome, sul piano etimologico, sia Padoàn. Si tratta infatti di un trasparente cognome di origine detoponimica, che corrisponde all’etnico che designa chi è nato a Padova: padovàno in italiano, padoàn in veneto, con dileguo della consonante intervocalica e apocope della vocale atona finale dopo la nasale, conformemente alla fonetica dialettale. Ma molti cognomi di origine veneta terminanti in -n o in -r vengono pronunciati dagli italiani delle altre regioni con l’accento ritratto: è il caso di Trevisan, Benetton, Fogar.


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L’accentazione Pàdoan non rappresenta, dunque, una particolare “novità” di cui stupirsi. Notevole è invece il fatto che, mentre nei primi mesi di vita del governo Renzi alla televisione e alla radio le due pronunce (Pàdoan e Padoàn) si alternavano, ormai prevale decisamente la prima, perché è stata indicata come quella corretta dallo stesso interessato, la cui famiglia, di origine veneta, si trasferì in Piemonte. I termini della questione, in effetti, sono un po’ cambiati: se la pronuncia sdrucciola, pur etimologicamente erronea, è stata legittimata dal diretto interessato, gli altri (giornalisti, politici, ecc.) non hanno potuto far altro che adeguarsi. Secondo Wikipedia Pier Carlo Padoan (pronuncia [padoàn]), all'anagrafe Pietro Carlo Padoan (Roma, 19 gennaio 1950) è un economista e politico italiano. Tutto presto, tutto prima, a cominciare dagli accenti: dopo Pier Carlo Pàdoan avremo Màtteo Renzi, Gràziano Délrio, Marianna Màdia, Fedérica Moghérini, Angèlino Àlfano, Àndrea Òrlando, Fedèrica Guidi, Maurizio Màrtina, Stefania Giànnini, Dario Francèschini, Beàtrice Lorènzin e altri. Giornalisti e politici sono sempre o spesso in televisione. La televisione entra nelle case di tutti o quasi gli italiani. Basta dire una falsità in televisione e ripeterla all'infinito per convincere milioni di italiani che è una verità. Tutti sanno che la neve è bianca, ma se giorno dopo giorno in tv dicono che "Rovàsenda, vicino a Vicenza è nera di neve" tutti si convincono che il paese è Rovàsenda e non


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Rovasènda, che si trova in provincia di Vicenza e non di Vercelli (VC) e che il colore della neve è nero come il latte. Allo stesso modo mentre milioni di italiani dicono spesa e molte famiglie per necessità pensano a rivederla evitando le spese non indispensabili, in tv dicono e ripetono "spending review" e tutti si convincono che fare quella cosa lì si dica fare la "spending review". Stesso discorso vale per ticket, autority, summit, ecc. che tutti chiamavano tassa, autorità, vertice, ecc.. Nec plus ultra, plusvalore, plusvalenza, surplus: per milioni di italiani "plus" era plus, ora sono convinti sia "plas". Un popolo intero, quello veneto, ha sempre detto Bassàn, Trevisàn, Mantovàn, Pavàn, Padovàn o Padoàn: ora in TV insistono nel dire Pàdoan * e siccome quelli che vanno in tv, prevaricando, non si adattano al linguaggio di milioni di persone ma lo impongono, tutti i veneti sono quasi convinti d'avere sbagliato da sempre. Conseguentemente io dirò Màtteo Renzi. Quello che sicuramente è cambiato sono i nomi: la Legge sul Lavoro è Jobs Act, Padoàn è Pàdoan, la revisione della spesa (pubblica) è Spending Review. Non Padoàn ma Pàdoan: per analogia dovrei dire non padovàno ma pàdovano e di spèrare che il gòverno di Màtteo Renzi fìnisca anche per non sèntire più nòminare quel mìnistro? .Ma che parli di Jobs Act all'ONU, in USA, in India se vuole farsi capire da americani, inglesi, indiani e magari tedeschi! Qui parli come gli ha insegnato mamma! E il suo compare Padoàn che si fa chiamare Pàdoan, come fosse un baronetto inglese! Strano che lui non sia Màtteo o Mattew...


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Càttelan, Pàdoan, Trèvisan, Fùrlan all'inglese come Cardigan, Reagan, Callegan, Truman o Cattelàn, Padoàn, Trevisàn, Furlàn alla veneta come Galàn, Bressàn, Pavàn, Cumàn e come Bassàn (Bassano), napoletàn (napoletano), Sumàn (Summano), Milàn (Milano), Favrìn, Bortolìn, Lorenzìn, Parolìn, Trentìn (trentino), Visentìn (vicentino), Marangòn (marangone, falegname), Munaròn (da munàro, mugnaio), Battistòn, ecc.? Sono foresti (stranieri) o nostrani? Dopo un ministro nero, ora c'é uno straniero: forse è americano, ma non certo padovano. Lui è Pàdoan non Padoàn: "de sicuro no 'l xe nostràn". Chissà se con quel cognome sdrucciolo viene dal Regno Unito il ministro Pàdoan. Solo qualche giornalista dei tg ha cura d'informarsi sull'esatta indicazione di un luogo o pronuncia di un nome... trovano Padoan e dicono Pàdoan, trovano Total e dicono Tòtal. Dopo Pàdoan ora abbiamo Fùrlan aspettando Pàrolin, Lòrenzin, Mànin, ecc. Peter Charles Padoan (pàdoan) Per levarci dal pantano (paltàn) magari serviva Padovàno (padoàn) e invece Pàdovano (pàdoan) può solo levarci dal pàntano (pàltan) che non so cosa sia. Continuano a chiamarlo Pàdoan. O cosi continua a farsi chiamare. Per un veneto viene naturale dire padoàn, americàn, siciliàn, napoletàn, musulmàn, francescàn, veneSiàn,


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sacrestàn, catalàn, capitàn .. È molto più fine, più prestigioso farsi chiamare come McMillan o Cameron che come Galan o Casson. Per curiosità ho trovato: Pier Carlo Padoan (pronuncia [padoˈan]) A volte la boria non ha il senso del ridicolo. Due cose il governo Renzi finora è riuscito a fare: dare i semprelodati 80 euro ai favoriti, facendo un po' contento chi li ha avuti e scontento chi li ha dati; porre l'accento, se non sull'economia, almeno sul nome del suo ministro: l'economia non migliora ma tutti i Padoàn ora sanno di essere Pàdoan (pl. pàdoani=pàdovani) e aspettano che Napolitàno diventi Nàpolitano. Meno male che stamattina a "Omnibus" (la7) c'era Alan Friedman, americano: l'unico straniero fra i tanti italiani, l'unico a non dire Pàdoan all'inglese ma correttamente Padoàn alla veneta. Il bello del Governo Matteo Ottantaeuro è che non vedo più la Kyenge, il brutto che sento sempre dire Pàdoan. In veneto padoàn significa padovano e cassòn significa màdia, quel contenitore di legno che si usava per custodirvi lievito, farina ecc.. Se Pier Carlo Padoàn si dice Pàdoan allora Felice Cassòn si dirà Càsson ma Marianna Madìa sarà Màdia e nel PD resterà comunque qualcuno col nome di quel rustico mobile, non più in veneto ma in italiano. "Cambieremo tutto, abbiamo già cominciato": ora Provincia è organo di secondo grado, Imu è Tasi, Tarsu è Tari, povero è chi ha più di 8000 euro annui e Padoàn è


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Pàdoan. Ma Pier Carlo si fa chiamare Padoàn (padovano) come tutti in Veneto o Pàdoan che non significa niente? O dice che il Presidente della Repubblica è Napòlitano? Se non piace Padoàn chiamatelo Padovano, se non piace Furlàn dite Friulano. Forse molti veneti faticano a sentirsi cittadini di un Paese in cui non vengono rispettati nemmeno i loro cognomi e magari vorrebbero separarsi dall'Italia per non diventare Pàdoan, Trèvisan, Fùrlan, Màntoan, Brèssan, Vìsentin, Trèntin, Sànmartin, Tònin, Bèrgamin, Lòrenzin, Còrradin, Fàvrin, Pàrolin, Màrangon, Tògnon, Lùnardon, Gàstaldon, Mùnaron, Lòrenzon, Mòser, Vènier, Càstagner, Sàrtor, ecc.. Almeno in patria. Le domande sono specialmente rivolte @matteorenzi, chissà se risponderà. Pànico non è Panìco, Pàdoan non è Padoàn. Il cambio del cognome è possibile ai sensi del D.P.R. 3 novembre 2000 n. 396: chissà se il ministro si è avvalso di questa possibilità, se si chiama ancora Padoàn o se non c'è cambio di cognome a chiamarlo Pàdoan, non dovendo in italiano segnare l'accento. Se invece l'ha cambiato "perché rivela origine naturale" veneta poteva chiedere il suo cognome in italiano, cioè "Padovàno". O direbbero Pàdovano? Se continuano a dire Pàdoan dovrò dire che io conosco Cùman, Pàdrin, Pàrolin, Rànzolin, Pèrdoncin, Rèstiglian, Còrradin, Trèvisan, Fùrlan, Trèntin e anche un vènessian, un nàpoletan, un màrostegan, un màntoan. Accadde più di mezzo secolo fa, ma accadde davvero. Mia


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moglie ha uno di quei cognomi veneti terminanti in àn, con l'accento sulla a come sempre in Veneto. Non è Padoàn, ma userò questo al posto di quello vero. Quando ancora non era mia moglie abitava con la famiglia in un paese non lontano da Vicenza e aveva un fratello di nome Giuseppe che tutti, proprio tutti, chiamavano Pino e lavorava nella bergamasca. Un giorno un signore foresto suonò al campanello, mia moglie aprì e chiese cosa volesse. E quello: "Abita qui Giuseppe Pàdoan?". E mia moglie "Giuseppe Pàdoan? No, non lo conosco". E l'altro a insistere "Giuseppe Pàdoan, non è questa Via Taldeitali numero tale?". E mia moglie: "Sì però qui non abita nessun Giuseppe Pàdoan ..." ci pensa ancora un po' e poi "Ah! Pino Padoàn! Sì, abita qui: è mio fratello!" Nepāla : Nèpal o Nepàl ? - senti wikipedia In TV sempre e solo Nèpal (come sempre e solo Pàdoan), con l'unica eccezione di Papa Francesco I Se dice Pàdoan invece di Padoàn può ben dire "rimborsi 'graduali e selettivi'" invece di 'discrezionali' o 'ad libitum'. Quello che più mi irrita guardando la TV é la presenza ciarliera di Renzi e sentire ripetere Pàdoan, "alla foresta". Capisco Eco che vuole si usi il "lei", non capisco Padoàn che vuole si dica Pàdoan. Non so se tutti i giornalisti televisivi conoscono l'inglese e se quando parlano in italiese pronunciano correttamente le parole in quella lingua, ma molti ignorano la pronuncia elementare di parole francesi o tedesche. Non sanno che in francese l'accento tonico è quasi sempre sull'ultima sillaba e


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che in tedesco "v" si pronuncia quasi sempre "f" (o non più?). D'altronde ignorano anche la pronuncia veneta e dicono Pàdoan per Padoàn. Ministri - È normale che a occuparsi della spending review ci sia mister Padoan (pr. Pàdoan), se ci fosse il signor Padoan (pr. Padoàn) dovrebbe fare la revisione della spesa: troppo provinciale. Ringrazio i giornalisti tv per avere sempre pronunciato correttamente il cognome veneto della giovane uccisa a Parigi: da non crederci dopo tanto tempo di pàdoan. :a storia de Pier Carlo :=L veneta, muta o brevissima "e"; x=S di rosa; §=S di sole (o doppia)

Da bocia, el nono de Pier Carlo i :o to:eva bonariamente in giro. I ghe dixea: "dime beco, dime can, ma non dirme Padoan". Magari no'l gera el nono, ma el pare de Pier Carlo. O magari el gera Piero. Fato sta ch'el gera un tipo permaloso e quando el se ga trovà in tera straniera, fora dal Veneto, per evitare che anche lì qualche d'un :o coiona§e el ga pensà ben de dire ch'el se ciamava Pàdoan che non fa rima con ne§un vocabo:o vene§ian. Xe cu§ì che al "Ministero dell'economia e finanze" non ghe xe un ministro italian de ciara origine veneta ma un "italian minister" de oscura origine anglosa§one. Ormai anche le parole francesi sono pronunciate come fossero inglesi ed è fine dire Pàdoan e non Padoàn. Pier Carlo Padoan sarà anche nato a Roma ma il cognome è sicuramente veneto: padoàn è uno di Padova come trevisàn è di Treviso, venessiàn di Venezia, furlàn del Friuli, visentìn


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di Vicenza, marostegàn di Marostica, trentìn di Trento. Capita che, fuori dal luogo di provenienza, nel Veneto uno sia conosciuto come “el padoàn”, “el trevisàn”, “el visentìn”. Ancor più capitava in passato ed è frequente che siano diventati cognomi, cognomi che tutti i veneti non anglofili (o snob) pronunciano Padoàn, Visentìn, Trevisàn, Furlàn, Trentìn. Parimenti altri cognomi derivano dalle professioni o sono diminuitivi o accrescitivi: Marangòn è il falegname, da favro (fabbro) viene Favrìn, Marcòn da Marco, da munàro (mugnaio) Munarìn, Munaròn. In genere in veneto i vocaboli che in italiano terminano in “ne” o “no” sono parole tronche che terminano in “n”: can, pan, vin, cugìn, camìn, facchìn, mussulmàn, cristiàn, magazìn, Ioanìn, Lorenzìn, Lorenzòn, ecc.. Nel giro dei miei parenti e conoscenti trovo: Parolìn, Cumàn, Corradìn, Tonìn, Restigliàn, Padoàn, Pavàn, Favrìn, Nardòn, Trevisàn, Ranzolìn, Munaròn (munaro=mugnaio), Grigolòn, Grigolìn, Spigolòn, ecc. Anche del Ministro dell’Economia io non dirò Pàdoan ma Padoàn. Dev'essere una mia fissazione: o per un motivo o per un altro torno spesso a parlare di cognomi. Finché lo nominavano tutti i giorni ero infastidito da come tutti pronunciavano il nome dell'allora ministro dell'economia e delle finanze: Pàdoan. Anche il dizionario della Crusca diceva che "la pronuncia corretta è Padoàn, ma se il ministro dice che è Pàdoan, così sia". Perché allora non dire Giorgio Napolìtano? A me dava particolarmente fastidio perché il cognome di mio nonno e di 7 miei parenti


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suoi discendenti, della moglie di mio fratello, di mia suocera e di altri parenti termina con "in", quello di mio suocero, di 6 miei parenti suoi discendenti e altri termina in "an", quello di mio consuocero e 4 miei parenti suoi discendenti in "on" e ho avuto amici e conoscenti col cognome terminante in in/an/on e tutti con l'accento sull'ultima sillaba come s'addice alle parole tronche e a quei cognomi veneti.


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Indice analitico Accadde più di mezzo secolo fa...........................................8 Cambieremo tutto.................................................................7 Continuano a chiamarlo Pàdoan...........................................6 Dev'essere una mia fissazione............................................11 Dopo un ministro nero..........................................................6 Giornalisti e politici..............................................................4 Modificazioni del nome.......................................................2 Nepāla...................................................................................9 Non so se tutti i giornalisti ..................................................9 Ormai anche le parole francesi...........................................10 Quello che sicuramente è cambiato......................................5 Secondo l'Accademia della Crusca......................................3 Tutto presto...........................................................................4


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