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Su quasi ogni promontorio, in quasi tutti i borghi qui attorno c'è una "torre saracena". Serviva per avvistare l'arrivo dei saraceni Per secoli sono venuti da queste parti a razziare e terrorizzare la gente, obbligandola su cucuzzoli difendibili, abbastanza lontani dal mare, lontano dal pericolo barbaresco. Altri tempi: ora li accogliamo presso le loro coste politicamente dicendo: "venite , venite!"
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Stravaganze Mi sembrano piuttosto stravaganti quei signori musulmani, maomettani, islamici o comunque essi si chiamino. Non tutti, sicuramente non Magdi Allam e non so chi altro. Mi sembra stravagante che si offendino se si dice che nel medioevo pensavano di imporre il loro credo con la spada e voglino usare la spada o magari la bomba atomica contro chi dice questa "falsità", confermando che lo pensano tuttora. Mi sembra stravagante che pretendino le scuse da chi ha solo ricordato un fatto storico e nemmeno si sognino di scusarsi per i massacri di New York, Madrid, Londra e altrove, che voglino le scuse per presunte offese e il diritto di offendere gli altri, che pretendino rispetto per la propria religione e disprezzino quelle altrui. Davvero stravaganti! Ma ancora più stravaganti mi sembrano quei signori che chiamano amici quelli che si dichiarano loro nemici, che aprono le porte a quelli che proclamano di volerli distruggere, che non dicono bah per non offendere le loro orecchie ipersensibili. Da sempre sappiamo come i greci distrussero Troia o come il lupo trovò un motivo per mangiarsi l'agnello, ma non è il caso che ci comportiamo come i troiani o che rinunciamo a corna, zanne o artigli per fare la fine dell'agnello. Scritto il 09/10/2006
Offese natalizie Penso che quelle insegnanti che non vogliono far cantare ai bambini italiani le canzoncine natalizie perchè offendono i non cristiani, anche d'estate girino per le strade di Bolzano col velo per non offendere padri e madri di quei bambini. Non credo però che i musulmani siano così suscettibili da offendersi per 3
niente, nè così prepotenti ed arroganti da pretendere che gli italiani a casa loro rinuncino alle loro tradizioni. Chi viene in questo Paese dovrebbe accettarne cultura, storia e tradizioni come ognuno di noi farebbe se dovesse vivere in un paese musulmano, non per paura ma per rispetto. Nessuno di noi si offende se si rivolgono alla Mecca 5 volte al giorno, se fanno il Ramadam, se pregano in pose per noi strane, se rifiutano prosciutti e salsicce, se vendono presepi o candele alle porte delle nostre chiese, se le loro donne portano il velo, se ricordano Maometto. Perchè mai dovrebbero offendersi se noi ricordiamo invece Gesù, che l'ha preceduto di sei secoli? Scritto il 21/12/2006
Metamorfosi Per decenni sindacati e sinistra pretendevano che le imprese assumessero i dipendenti con "richiesta numerica": l' Ufficio di Collocamento sceglieva secondo suoi criteri la persona da assumere e quella doveva essere assunta. Ora sinistra e sindacati pretendono che sia permesso alle persone del mondo che lo desiderano di vivere in Italia senza un lavoro, in modo da permettere alle imprese di poter scegliere fra gente "conosciuta". Evidentemente i tempi cambiano e le persone pure. Scritto il 17/05/2008
Se fossi ..... Se fossi un immigrato clandestino e volessi solo sopravvivere andrei alla Caritas, ma se volessi avere molti soldi, magari un'auto lussuosa e quant'altro il denaro può offrire, perchè non dovrei andare armato di pistola o coltello nella villa di qualche 4
ricco, minacciare gli occupanti e magari ammazzarli per ottenere quello che voglio? Se mi va benissimo e trovo gente inerme arraffo quanto più posso, se mi va bene e trovo gente armata che non vuole finire sotto processo pure; se poi mi pescano i carabinieri perderò qualche giorno di "lavoro", mi daranno un foglio di via che, appunto, getterò via e ripeterò l'impresa. Se mi va male e vengo ferito peggio per lui che rischia la galera, se mi va malissimo e mi ammazzano mi faranno santo. Scritto il 29/05/2008
Bianco e nero Non so se gli italiani sono razzisti, ma mi sembra che molti non italiani lo siano. A torto o a ragione si ritengono perseguitati e accusano pregiudizialmente gli altri di essere razzisti. Se razzismo significa pregiudizio nei confronti dei diversi, non vedo perché un pregiudizio (o odio) nei confronti dei bianchi sia meno razzista del pregiudizio dei bianchi nei confronti dei neri. Scritto il 21/09/2008
Indigeni e allogeni Non credo sia da biasimare chi si preoccupa per la propria famiglia (lui compreso), chi ha più cura dei suoi familiari che del vicino di casa, chi preferisce, con il poco che ha, sfamare i propri figli anzichè invitare a cena il primo che passa. Non è un egoista ma un normale responsabile padre di famiglia. Si dice che i giovani lavorano per i vecchi; sarà vero ma è altrettanto vero che i vecchi hanno lavorato per i giovani. 5
Senza il lavoro, il sacrificio le imposte pagate dei nonni i padri avrebbero ereditato un Paese più povero, senza il lavoro, i sacrifici, le imposte dei padri i figli si troverebbero in un Paese meno ricco, senza il lavoro, i sacrifici, le imposte dei figli nei decenni precedenti i nuovi arrivati non potrebbero avere quello di cui pretendono avere diritto. I sacrifici si sopportano anche sperando per il bene dei figli. Al mondo c'è ricchezza e povertà: per potere farsi carico della povertà si dovrebbe disporre della ricchezza; chi usufruisce (o ha usufruito) delle ricchezze dovrebbe curarsi anche della povertà; in realtà quasi tutti si tengono la ricchezza e addossano agli altri la povertà. L' Italia è speciale e si fa carico della povertà del mondo lasciando ad altri le ricchezze; si preoccupa più degli stranieri che dei suoi cittadini, contribuenti, compatrioti: chi viene quì non sta solo meglio di dov'era ma anche meglio di chi già c'era. I politici italiani si comportano come uno che egoisticamente vuole fare bella figura con gli estranei e si cura più di loro che della propria famiglia. Per quello che ne so, le cose stanno come segue. Un indigeno, e prima di lui suo padre, passa un'intera vita in attesa di un appartamento comunale, nascono i figli e l' appartamento non c'è, i figli crescono e l' appartamento non c'è, i figli se ne vanno e l' appartamento c'è ma c'è pure un poveromohamed con dieci figli e quattro mogli e gli spetta, lui invece aspetta. Un indigeno deve rispettare gli orari del suo medico e non può avere le medicine prescritte in una farmacia fuori dalla sua regione; se si ammala fuori dal comune di residenza deve 6
pagare la visita del medico di base; se si presenta al Pronto Soccorso deve dare le proprie generalità, dichiarare il proprio reddito (subendo sanzioni se dichiara il falso), pagare il ticket corrispondente, aspettare pazientemente che vengano visitate persone ufficialmente inesistenti. Un allogeno (irregolare) va al Pronto Soccorso, viene visitato, riceve le medicine, fornisce nomi di fantasia, non dichiara reddito, non paga nulla: vale la consueta regola che chi ha pagato imposte paga le tasse e chi non le ha pagate è esente, ossia paga il biglietto solo chi ha pagato l'abbonamento. Se un indigeno va in un paese a rischio sanitario giustamente deve opportunamente vaccinarsi, ma se un allogeno viene da quel paese non deve sottostare ad alcun controllo e secondo alcuni dovrebbe essere libero di propagare la sua infezione per non violare il suo diritto alla clandestinità. Si dice che non garantendo l'impunità ai clandestini, di fatto si impedisce loro di farsi curare: impedire ai clandestini di farsi curare può causare il diffondersi di malattie contagiose fra la popolazione, ma non impedire loro di vivere nella clandestinità potrebbe essere altrettanto pericoloso. Scritto il 04/03/2009
Discriminati "Razzista" sembra sia oggi un insulto come un altro, dato a proposito e a sproposito, senza attinenza con la realtà, un insulto di moda contro chi non la pensa come te. Quello che sarebbe legittima richiesta di equità se riguardasse solo italiani diventa razzismo se riguarda anche stranieri, quello che si ritiene giusto nei confronti di qualcuno è razzismo nei confronti di altri. E così si è "razzisti" quando si chiede il rispetto della legaltà da parte anche dei nuovi arrivati, quando si chiede parità di
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trattamento, quando si qualificano le persone per per quello che effettivamente e magari orgogliosamente sono (cinesi, lapponi, rumeni). E' razzista il cittadino che protesta perchè l'appartamento comunale viene assegnato all'ultimo arrivato anzichè alla sua famiglia che da generazioni lo chiede e paga imposte e tasse nel Comune. E' razzista la mamma che si lamenta perchè paga esorbitanti imposte per permettere a chi imposte non ne paga, non ne ha mai pagate e forse non ne pagherà mai, di portare i suoi figli all'asilo mentre lei dovrà arrangiarsi con madre, suocera, sorelle e baby sitter. E' razzista chi da sempre si vede la paga decurtata per contribuire al Servizio Sanitario e si lamenta di dovere pagare ticket ed aspettare per ore al Pronto Soccorso diventato l'ambulatorio del medico di base di persone esentate da imposte e ticket. Non è razzismo cacciare dall' Italia gli americani ma lo è cacciare i terroristi islamici, non è razzismo obbligare i cittadini italiani a dare le proprie generalità ma lo è farlo con gli immigrati, non è razzismo chiedere ai commercianti italiani di rispettare le regole e pagare le tasse lo è chiederlo agli stranieri.
A meno che non si aboliscano frontiere e sovranità territoriale, non è serio negare che esista un problema immigrazione e non si fa l'interesse del Paese contestando sempre e comunque le soluzioni prese dagli avversari politici accusandoli di razzismo. C'è immigrazione regolare, regolata e quella irregolare, clandestina: si fa un torto agli immigrati regolari trattando allo stesso modo l'una e l'altra, favorendo di fatto quella clamdestina: perchè osservare procedure magari lunghe e complicate se basta infischiarsene, violare ogni norma e accedere subito agli stessi diritti? Non trovo scandaloso che chi non è regolarmente nel Paese possa ususfruire del servizio scolastico o sanitario ma con la possibilità di essere identificato 8
ed espulso: giusto avere cura di malati e minori ma senza privilegi e impunità. Preferire i disonesti agli onesti capita spesso in Italia ma rimane una cosa ingiusta. Non mi pare quindi razzismo ma solo rispetto della legalità e della equità che anche i clandestini siano tenuti a fornire correttamente le proprie generalità, la propria residenza come tutti gli altri. Anche al Pronto Soccorso, all'asilo, alla scuola; oppure nessuno deve farlo: lo status di clandestino non deve costituire un privilegio nei confronti di tutti gli altri, immigrati regolari compresi. Chi vuole entrare e vivere in un Paese lo faccia secondo le sue leggi: è piuttosto strano che per tema di discriminare chi le viola si discrimini chi le osserva.Naturalmente si può anche pensare che non esiste la sovranità territoriale, che chiunque può andare dove vuole, fare quello che gli pare, non rispettare regola alcuna. Questo però deve valere per tutti: non servono parlamenti, leggi, esercito, marina con navi per respingere o soccorrere barconi, poliziotti, giudici, carceri: non serve niente di niente e non servono quindi imposte e tasse. Ognuno fa quello che gli riesce: chi vuole dare letto e cibo a 100, 1000 persone lo fa, chi è senza soldi se li prende dove ci sono, chi ha voglia di lavorare lavora, chi ha voglia di delinquere delinque e i funzionari dell'ONU o d'Europa che vogliono salvare il mondo intero lo fanno a loro spese. Se questo si vuole, lo si dica. Più realisticamente, in un Paese limitato e con risorse limitate anche l'immigrazione non può che essere limitata; anche se fosse fisicamente possibile farci stare tutti i diseredati del mondo il risultato non sarebbe che vivremmo tutti meglio ma che vivremmo tutti peggio. Ci sono politici che auspicano un' Italia senza frontiere, un felice paese cocktail di lingue, religioni, culture come 9
l'America multietnica di Obama, senza dire quanto più grandi e ricchi siano gli USA, che fine hanno fatto gli autoctoni, che gli africani vi sono arrivati controvoglia, che i migranti non venivano e non vengono accolti sempre e comunque. Oltretutto se tutti i Paesi divenissero multietnici il mondo finirebbe di esserlo e si perderebbero quei valori che si vogliono acquisire, valori oggi alla portata di tutti. Altri dicono che sì, non possiamo accogliere tutti ma non dobbiamo nemmeno respingerli senza dare loro la possibilità di godere da noi qualche mese di vitto, alloggio e cure e poi potersene girare liberamente per l'Europa; invece di gridare allo scandalo perchè il governo ha fatto e applicato un accordo per riportare i clandestini donde sono partiti, sarebbe più costruttivo riconoscere che era anche obiettivo e vanto del governo precedente. Contestano poi che respingendo in massa gli arrivi in massa non si consente l'asilo politico a chi ne avrebbe diritto. E' un po' contradditorio che con questa scusa si accoglino migliaia di clandestini: se questo davvero volessero dovrebbero scoraggiare il più possibile l'arrivo degli irregolari invece protestare quando viene fatto. E' come aggiungere tonnellate di sabbia sicuramente non aurifera alla sabbia aurifera e poi cercarvi l'oro. E le organizzazioni internazionali che contestano la stessa cosa dovrebbero spiegare come una persona ritenuta degna di presiedere una conferenza sui diritti umani non sia affidabile in materia di diritti di clandestini e rifugiati (o viceversa). Scritto il 16/05/2009
Minareti Minareti: gli Svizzeri non li vogliono nel loro paese e il mondo 10
insorge. Campanili: i musulmani non li vogliono nel loro paese, ma va bene così. Equità vorrebbe che venissero accettate le richieste di erigere una moschea con minareto in paesi che mai le hanno avute (lottando a lungo perchè non gli venissero imposte), a condizione che venissero accettate le richieste di erigere una chiesa con campanile in paesi che non le hanno mai avute (o che le hanno distrutte per sostituirle con moschee e minareti). Pretendere senza dare è arroganza, prepotenza. Si può, anzi si deve, dire che ci sono paesi musulmani mentre non si deve dire che ci sono paesi cristiani, ma solo democratici: il che equivale a dire che ci sono paesi democratici e paesi musulmani, e non va detto. Non vorrei che la presenza di moschee e minareti facesse considerare paesi musulmani i paesi europei e che diventassero come quelli. Essere tolleranti non significa cedere agli intolleranti, essere contro la violenza non significa disarmare la polizia e lasciare campo libero ai violenti: resto del parere che l'ospitante non deve offendere l'ospite ma anche che l'ospitato deve adattarsi agli usi della casa e non imporre i propri, non pretendere che sia tolta una croce e messo un minareto. Essere buoni va bene, ma essere tre volte buoni si è mona, dicevano dalle mie parti. Magari poter erigere minareti è più che giusto e coerente con i nostri principi, ma non so se rinunciare al presepio, ai canti di Natale, al simbolo della croce, a vedere la faccia della gente, a tutelare le donne e a quant'altro possa non piacere appieno ai nuovi arrivati - ospiti graditi o indesiderati sia essere buoni o tre volte buoni. Scritto il 01/12/2009
Dicono È sicuramente colpa mia, che non mi sono informato, che non 11
ho voglia di documentarmi perchè in ogni caso non potrei cambiare le cose. Ma nella mia ignoranza quello che mi si dice mi sembra a volte illogico. Ricordo quante volte ho sentito dire che gli immigrati sono una fortuna per il nostro paese, qualsiasi immigrato: nero, giallo, bianco, lavoratore o meno, regolare o meno; sono giovani e fanno figli. Anche questo sarà senz'altro vero, ma mi sorge il dubbio che si voglia vedere - o più probabilmente far veder solo il lato positivo. Si parla d'integrazione; perchè gli italiani si integrino con gli altri, forse nelle scuole si abolirà l'italiano, si parlerà solo inglese: l'italiano si userà solo in casa, sarà il dialetto di tutti quelli che non parlano dialetto. Anche ammettendo che tutti gli stranieri siano buoni (siamo quasi tutti d'accordo che ci bastano i cattivi nostrani) e giovani, anche loro possono ammalarsi e invecchiare e dovranno essere curati e accuditi. Più che giusto, ma se lavorano in nero, se non lavorano, se quelli che contribuiscono alla spesa pubblica sono molto meno di quelli che non lo fanno, allora i costi possono superare i benefici, con costi e disagi aggiuntivi per i contribuenti. È questione di equità: non si dovrebbe dare diritti a tutti senza imporre doveri, per rispetto di chi sopporta doveri magari senza poter far valere diritti. Se si devono aspettare ore al Pronto Soccorso e mesi per analisi o interventi, forse il nostro sistema sanitario non è attrezzato per curare l'intero mondo: è giusto curare chi è in Italia, ma dopo averlo curato non è inumano o razzista allontanarlo se vi è illegalmente. È solo far rispettare la legalità, come far pagare le imposte o la multa a chi deve. E fanno figli e avranno bisogno di asili, di scuole, di cure, di soldi. Tutto questo costa, ma sicuramente costa meno di quanto gli adulti contribuiscano alla spesa, altrimenti non sarebbe così 12
certo che più gente arriva più fortunati siamo. Per nutrirli e vestirli servono altri soldi: bisognerà aiutare le loro famiglie e finalmente, per non sembrare razzisti, saranno concessi anche in questo paese quegli aiuti, quelle agevolazioni che le famiglie italiane aspettano da decenni e che forse anch'esse avranno. E si creeranno nuovi posti di lavoro per dare lavoro a nuovi immigrati oltre a quelli che verranno per fare quello che gli italiani e i vecchi immigrati non vorrannno più fare e l'Italia, dicono, sarà sempre più prospera e ricca. Chissà. Scritto il 12/01/2010
Xenofobia Misoxeno - Gervaso ha ragione per l'etimologia. «Phóbos» significa «fuga», «timor panico», «spavento». Il campo semantico dell'odio («mîsos») è lontano. Ma in italiano "fobìa" come secondo elemento in parole composte fornisce ad alcune di queste anche il significato di "avversione" e di "odio" nei confronti di qualcosa o di qualcuno (cfr. «melofobo», «idrofobo»). D'altronde, nella fattispecie, «xenofobia» potrebbe considerarsi una parola più "intelligente", più "ricca", con una sfumatura psicologica in più dell'auspicato neologismo gervasiano [misoxeno], in quanto essa è in grado di spiegare l'origine dell'odio nei confronti dello straniero: la paura, appunto. La paura di chi e di ciò che non si conosce ingenera odio, avversione. Eugè (da VEDI) Accusare la gente di essere xenofoba è come accusare qualcuno di avere paura dei cani. Come diceva anche il Manzoni 'Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare'. Chi è xenofobo è vittima non carnefice, va incoraggiato non 13
insultato. La sua xenofobia può essere solo una più che giustificata reazione all'altrui misoxenia. Nella situazione attuale è manifesto l'odio di musulmani (pochi o tanti) per il cosidetto mondo occidentale, gli infedeli, gli stranieri: viene predicato e praticato. Questo si potrebbe definire un comportamento misoxeno da condannare. Non si può invece condannare chi di fronte a questo odio ha paura, saranno anche pochi gli stranieri misoxeni ma giustificano pienamente la xenofobia, la paura nei loro confronti: se uno ha paura dei cani, è normale che abbia paura di tutti i cani anche se non tutti sono pericolosi. Lo xenofobo è semmai da compatire, da condannare è il misoxeno. E non è detto che lo xenofobo diventi necessariamente misoxeno. "[Xenofobia] è in grado di spiegare l'origine dell'odio nei confronti dello straniero: la paura", ma può benissimo esistere odio senza paura e paura senza odio. Non sarebbe male usare due termini per due diversi sentimenti, non necessariamente coesistenti. 13 aprile 2012
Indispensabili Anche oggi trovo: "Un disoccupato che si era fermato a riposare su una panchina di Genova, è stato ridotto in fin di vita a colpi di cinghia e spranghe. Quattro minorenni sudamericani tra i sedici e i diciassette anni sono stati arrestati dalla polizia." (Avvenire) "Morire a quindici anni, travolti da uno straniero ubriaco al volante di un’auto senza assicurazione. Mattia Veschi è solo l’ultima vittima in ordine di tempo di un pirata della strada...un operaio romeno incensurato di 35 anni." (il Giornale) 14
Notizie simili si leggono almeno ogni settimana, personalmente ho subito gli unici due incidenti stradali a causa di automibilisti stranieri. Sono davvero così indispensali come qualcuno continua a ripetere? Non bastavano i delinquenti e "pirati" nostrani? martedì 31 maggio 2011
Naufragi. Il "Titanic" era una nave di lusso, nel suo naufragio perirono 1523 persone in maggioranza ricche e famose. Avvenne tra il 14 e il 15 aprile 1912 e tuttora se ne parla. Copio e incollo: 4 giu 2011 ... LAMPEDUSA - È giallo sulla tragedia avvenuta mercoledì al largo della Tunisia, costata probabilmente la vita a oltre 250 disperati fuggiti ... dalla Libia e affondati con i due pescherecci che avrebbero dovuto portarli in Italia." 3 gennaio 2011 TRAGEDIA Yemen, due barconi affondati annegano 80 immigrati. 8 maggio 2011 - Un barcone con 300 migranti si e' incagliato in prossimità del porto di Lampedusa e i migranti a bordo si sono gettati in mare. 28 mag 2011 ... IMMIGRAZIONE: I 347 PROFUGHI SALVATI DA MOTOVEDETTE, BARCONE AFFONDATO ... mercoledì, aprile 6, 2011 “Alcuni superstiti hanno raccontato che sull’imbarcazione rovesciatasi al largo di Lampedusa erano in 350, quindi i dispersi sono almeno 250? martedì 29 Marzo 2011 - Cronaca. Salvati 200 eritrei dal barcone affondato Sono 454 i migranti arrivati a Lampedusa nella notte. I primi 190 sono sbarcati ... 15
31 Marzo 2011 I clandestini hanno raccontato di una piccola imbarcazione con a bordo una ventina di persone, rovesciatasi nel Canale di Sicilia. Nella presunta tragedia sarebbero morte undici persone tra le quali un bambino. 31/03/2009 I due barconi affondati che trasportavano 500 clandestini diretti in Italia sono naufragati nelle coste libiche. In 300, secondo l'Afp ( l'Organizzazione internazionale per le migrazioni) risultano dispersi nel Mediterraneo. e mi fermo. Chissà se fra cento anni si ricorderanno anche di queste vittime di naufragi. Quante sono o saranno nessuno lo saprà mai, ma temo più delle 1523 del Titanic. Vittime non ricche e importanti, non annegate nelle gelide acque del Nord Atlantico, non durante un comodo viaggio di piacere, non a causa di imprevisti eventi seppur prevedibili, ma vittime per le quali nessuno avrà risarcimenti, annegate in mare meno freddo, durante un disperato viaggio verso un paradiso promesso, a causa di incolpevole imprevidenza propria e criminale azione altrui. Magari lasciano un inferno, ma colpevole è chi li illude che basti pagare e salire su una barca per raggiungere il paradiso. Il medico pietoso fa la piaga virulenta; dire che sì, in fondo si può, una soluzione si trova una volta in mare, se la barca affonda veloci veloci arriveranno a salvarti ed a portarti dove vuoi arrivare fa pensare che sì, il rischio c'è ma è minimo. E affollano le barche e affondano le barche, barche già destinate alla demolizione, barche a perdere, persone a perdere. E si perdono barche e persone. La speranza è l'ultima a morire ma è sbagliato alimentare illusorie speranze, illudere la gente. Se un arto deve essere amputato, va amputato senza pietà, se si è certi 16
che non c'è speranza si accetta l'inevitabile, se con durezza si dimostra che è inutile partire solo pochi partiranno lo stesso. Quando in mare c'è burrasca i bagnini issano bandiera rossa e chi si ostina a fare il bagno in quelle condizioni non lo fa solo a suo rischio e pericolo ma può mettere in pericolo anche altri e non è da tollerare ma da punire. Se l'Italia, se l'Europa ha davvero bisogno di tanti africani si organizzino trasporti decenti dall'Africa all'Europa, se non ne ha bisogno si dica chiaramente e si faccia chiaramente capire che è inutile mettere a rischio la propria vita per fare i "furbi", per non mettersi in fila ad aspettare il proprio turno e chi tanto parla di rispetto della legalità dovrebbe essere il primo a dirlo. Diverso è il discorso per i "profughi", per chi fugge da inferni: ma è evidente che l'Italia non può accogliere tutti i profughi del mondo e tanto meno lo può Lampedusa e si dovrebbe fare di tutto per evitare che finiscano nelle mani di delinquenti, per fargli capire che non possono, non devono azzardare sfide a elementari leggi della natura senza un minimo di precauzioni. lunedì 6 giugno 2011
Ieri e oggi Cause della crisi e caduta dell'Impero romano d'Occidente (da VEDI) Le cause interne furono varie: l'anarchia militare e i conflitti interni tra i vari pretendenti al trono nel III e nel IV secolo, che distrussero l'unità imperiale; la crisi economica, con l'inflazione e la pressione fiscale (dovuta alla crescente spesa pubblica per mantenere l'esercito e la burocrazia imperiali) che salirono a livelli molto alti ed i commerci che diminuirono sempre di più, indebolendo notevolmente la struttura 17
economico-produttiva ed accentuando la disuguaglianza sociale nei territori dell'impero; lo stato di abbandono e spopolamento di città e campagne, che costrinse inoltre molti imperatori ad apporre leggi che anticipavano il Medioevo (come l'obbligatorietà dei cittadini a svolgere il mestiere dei loro padri); la perdita del carattere romano che secoli prima aveva formato soldati disciplinati e induriti da mille battaglie, capaci di conquistare tutta l'area mediterranea, ma che durante il periodo imperiale era progressivamente svanito, al punto che gli stessi comandanti delle legioni preferivano arruolare i loro soldati nelle province o fra i barbari (indifferenti alla tradizione dell'unità dell'Impero) piuttosto che fra le genti italiche. Mutatis mutandis, sembra si parli dell'Italia di oggi: crisi economica, con l'inflazione e la pressione fiscale (dovuta alla crescente spesa pubblica per mantenere la burocrazia), i commerci che diminuiscono sempre di più, la perdita del carattere italiano progressivamente svanito, al punto che gli stessi presidenti del consiglio preferiscono arruolare i loro ministri fra stranieri naturalizzati (indifferenti alla tradizione dell'Italia) piuttosto che fra le genti italiche. Non se n'abbia la signora Kyenge: lei è felicissima di essere italiana, ma io non sono entusiasta di essere cittadino di un paese razzista che non tutela le minoranze ma le privilegia, discrimina a loro favore. La signora mi è anche simpatica, ma dubito che se non fosse nera e donna sarebbe ministra, pur con tutte le altre sue qualità e competenze. Mi piace anche per come ha reagito alle offese. Non sono più gravi di altre analoghe fatte ad altri, ma c'è sempre la storia del razzismo: se dico cocomero a lei è o è ritenuto più grave che se lei lo dice a 18
me, a prescindere dalla somiglianza. Non capisco però come possa sentirsi italiana: se - come sostiene - è cittadino italiano chi nasce in Italia chi nasce nel Congo é cittadino congolese; essere l'uno e l'altro o poter scegliere secondo convenienza mi pare un privilegio da cui la stragrande maggioranza degli italiani è esclusa per essere nata e vivere Italia. Considerare italiano chiunque per caso o per calcolo si trovi a nascere su territorio, nave o aereo italiano è una violenza alla nazione italiana: anche se ha la stessa cittadinanza può non essere considerato connazionale. Non si tratta di razzismo, nulla c'entra il colore della pelle, l'aspetto fisico. Nazione è una comunità avente la stessa origine territoriale, storia, lingua e cultura (vedi): vi sono Stati plurinazionali e altri uninazionali e il nostro è uno Stato uninazionale, dove c’è un’omogeneità di tradizioni, di costumi. Savalguardare l'identità nazionale non può essere considerato razzismo e chi vuole essere cittadino italiano dovrebbe rispettarla: non sempre avviene, mai solo per nascita nel territorio. 1 agosto 2013
Testa dura Lui è presidente di Regione e sicuramente sa spiegarsi; sono io a non capire, ad avere la testa dura. Dice che gli immigrati sono indispensabili all'Italia e non capisco quale necessità ci fosse per gli italiani di tanti questuanti, di tanti venditori di cianfrusaglie, di automobilisti pericolosi, di file al pronto soccorso, di persone con diritto di precedenza per un posto all'asilo nido o all'assegnazione di 19
case, di rapinatori o di semplici nullafacenti; forse alcuni italiani avevano necessità di spacciatori, di prostitute/prostituti e di manovalanza criminale; forse bastavano quelli che già c'erano. Dice che senza gli immigrati vi sarebbe un forte calo demografico e mi chiedo se non sia invece la presenza di troppi "indispensabili" o la politica famigliare da sempre penalizzante a sconsigliare agli italiani di fare figli, ma non ai nuovi arrivati per i quali è meglio di quella del paese d'origine e ne sono favoriti. Dice che i tunisini sbarcati a Lampedusa sono giovani con titolo di studio che giustamente vogliono trovare adeguato impiego in Europa, quasi tutti in Francia (parlano francese meglio dei francesi) e poco dopo dice che il 30% dei giovani italiani sono senza lavoro. E io non capisco perchè quando salpano dall'Africa non puntino direttamente a Bonifacio, la punta più meridionale della Francia e dell'Europa secondo i francesi, o quando vengono raccolti dalla nostre navi non li accontentino portandoli direttamente dove vogliono: verrebbero subito capiti e accolti a braccia aperte. Non capisco se anche a me basta fare il biglietto Biella-Santhià per essere portato fino a Palermo e se quei giovani italiani di cui l'Italia non ha bisogno debbano recarsi in Tunisia o in Francia. Dice anche che un paese di 60 milioni di abitanti non ha difficoltà ad occuparsi di 20 mila persone (un piccolo esercito straniero, spero disarmato) e io non capisco perché invece abbia difficoltà a concedere a due vecchi italiani assistenza sanitaria, giusto trattamento fiscale e magari una pensione superiore ai 460 euro mensili; non capisco perchè 60 milioni d'italiani non possano rinunciare ad un euro ciascuno, farmelo avere e farmi ricco; non capisco se quando l'Italia grazie agli immigrati diventasse un paese di 180 milioni di persone non 20
avrebbe nessuna difficoltà ad accoglierne 60 mila alla volta; non capisco se quel signore è disposto a dividere con i nuovi arrivati lo stipendio che gli pagano gli italiani o se spera di aumentarlo grazie a un maggior numero di contribuenti. Io non capisco: certamente non perchè quel signore non si sia spiegato ma perchè sono una testa dura. martedì 5 aprile 2011
Mare calmo Col mare calmo i barconi in disarmo sulla costa africana saranno messi in mare, dotati di carburante sufficiente per arrivare in acque internazionali, riempiti di uomini donne bambini africani e partiranno verso Nord. Acqua e viveri al minimo, persone paganti oltre il massimo, ma indispensabile che sia ben carica la batteria del telefono satellitare e che questo funzioni. Appena in acque internazionali chiederanno soccorso e arriverà la marina italiana. Col mare calmo sarà minimo il pericolo di naufragio e basterà rifornire i peregrini di acqua e viveri, lasciarli nelle loro imbarcazioni e quando i barconi saranno tre o quattro trainarli in convoglio a Nord, molto più a Nord di Lampedusa, a Nord della Sicilia e della Sardegna fino alla Corsica o alla Costa Azzurra. I francesi che affrancarono con bombe e aerei un po' d'Africa per facilitarne la partenza, accoglieranno con gioia tutta quella brava gente. E ci saranno grati e vorranno rifonderci le spese, ma noi gli regaleremo il servizio: siamo signori orgogliosi e per coprire i costi di raccolta e trasporto signorilmente pagheremo qualche imposta in più, tanto ormai siamo abituati e non ci facciamo più caso. Quando tornerà le brutta stagione ed il mare non sarà più così calmo useremo qualche nave da crociera che d'inverno non va 21
in crociera per far fare in sicurezza il viaggio Sud-Nord, LibiaFrancia. sabato 12 aprile 2014
Avarie | Capita | Soccorsi Avarie - Se parto con la famiglia usando un'auto stracarica e con pneumatici molto usurati e dopo qualche chilometro uno s'affloscia e devo fermarmi, non penso che la polizia si fermi per portarci dove vogliamo andare e farci avere i soldi per soggiornare là e per tornare donde siamo partiti, come fa la guardia costiera quando trova barconi africani in avaria, credo invece che mi faranno pagare una multa o peggio. Capita - Salpano in 500 su una barca che ne può portare 50 e non può fare molte miglia, col telefono satellitare chiedono aiuto, aspettano i soccorsi, vengono raccolti e portati nei CIE, a volte li incendiano, quasi sempre fanno di tutto per non essere identificati e poi si lamentano perché ci vuole troppo tempo per identificarli. Soccorsi - Non lo dicono in TV, ma chissà quante volte la guardia costiera soccorre barche di pescatori italiani in avaria: sono molte barche che vanno e tornano in mare tutti i giorni e le avarie penso siano molte di più di quelle dei barconi africani che partono e non ritornano. O no? 19 marzo 2014
Negro Per mio nonno, il contrario di bianco era negro. Negra o negro erano penna, gallina, notte, gatto, cane, carbone, ecc.. 22
Naturalmente negro era anche chi aveva pelle negra, capelli crespi e fisionomia tipici di ceppi africani, ma lo vedeva solo in fotografia. Nessuna intenzione di offendere animali, cose e tantomeno persone, ma solo il nome di un colore o di riferimento a popolazioni africane. Io normalmente dico nero ma mi può benissimo capitare di dire negro. Niger, nigra, nigrum dicevano gli antichi: normale che si usasse negro solo per dire scurisssimo senza nessun sottinteso offensivo. Ma si può offendere qualcuno anche chiamandolo bell'uomo col tono appropriato. Capisco che in America "negro" sia percepito come spregiativo considerato che per dire nero dicono tutt'altra cosa, ma per mio nonno e per me no: negro non è altro che la forma originale e dialettale di nero. Se poi non gli garba quel colore non posso farci niente: il colore di capelli, occhi, carnagione sono sempre stati identificativi delle persone. Se non si offende nessuno dicendo che è un biondo (carnagione chiara, occhi azzurri e capelli biondi) o moro (carnagione, capelli e occhi scuri) non vedo perché deve offendersi qualcuno se lo si dice negro (dalla carnagione, occhi, capelli negri, neri). D'altro canto gli africani non li abbiamo portati qui forzatamente come in America e se non gli va la nostra lingua possono starsene a casa loro o andare altrove: non dovrebbe fare molta differenza un posto o un altro quando entrambi sono lontanssimi dal luogo d'origine. Chi viene accolto rispetta usi e costumi dell'ospitante, l'invasore invece impone i suoi usi e costumi. Troppo spesso scambiamo accoglienza con sottomissione e rinunciamo alle nostre abitudini solo per non risultare sgraditi agli ospiti-invasori. Non vorrei non solo non poter dire che Kashetu Kyenge è negra, ma nemmeno ascoltare la musica del Simon Boccanegra, bere un Negroni, mangiare del Negronetto, giocare con le carte Dal Negro o parlare del fiore di Nigritella (Nigritella nigra). 23
11 febbraio 2014
Inni I tedeschi c'impongono le imposte, i congolesi c'impongono l'invasione, gl'indiani ci sequestrano i soldati, i polacchi ci prendono il lavoro, il capogoverno ci sfugge ... e noi continuiamo a cantare "L'Italia s'è desta"? lunedì 3 febbraio 2014
Mediterraneo | Corretto | Mediterraneo - "Che colpa ha? Quella di essere nato dall'altra parte del Mediterraneo?". Forse la colpa non è dove è nato ma dove è illegalmente andato o magari chi così dice ama che qualcuno che non ha nessuna colpa per non essere nato nella sua famiglia s'istalli a casa sua. Corretto - Si può ancora dire Simon Boccanegra o si deve dire Simon Boccadicolore? venerdì 31 gennaio 2014
Ius soli « L'Italia si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne uno straniero, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: uno straniero ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi 24
dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché io sono per lo "ius soli" e la zizzania ch'è nata nel mio campo ha gli stessi diritti del buon grano che io ho seminato. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete la zizzania e il grano e riponeteli insieme nel mio granaio: chiamerò qualcuna e la pagherò lautamente affinché si occupi della loro migliore integrazione. » Liberamente tratto da Matteo 13,24-30 mercoledì 15 gennaio 2014
Basta poco Per avere carceri meno piene e giustizia meno lenta basterà abolire il reato di clandestinità e accogliere tutti quelli che vogliono venire. Se poi le carceri saranno di nuovo piene e la giustizia intasata basterà abolire il reato di traffico di droga e, se non bastasse, abolire i reati contro la proprietà e, se non bastasse, abolire i reati contro la persona e, se non bastasse, abolire ogni altro reato e benvenuti tutti nel paese dell'accoglienza senza se e senza ma. venerdì 27 dicembre 2013
Integrazione Chi da altrove si stabiliva in qualche nostro paese o città aveva occasione di integrarsi con la gente del posto frequentando la chiesa, la parrocchia, il lavoro, il partito, lo stadio, il bar, la scuola. Oggi chiesa e parrocchia sono poco frequentate dai locali e per nulla da stranieri di altra religione, il lavoro non si trova facilmente, i partiti sono poco amati, le tifoserie non 25
sembrano molto concilianti, i bar sono tanti e in ognuno non moltissimi i clienti non occasionali: se nella scuola prevalgono gli stranieri al massimo si possono integrare fra di loro. venerdì 27 dicembre 2013
Venite Venite, venite genti d'Africa. Venite che c'è posto per tutti: l'Italia ha tante città, tante strade, tanti portici, tante piazze, tante porte di chiese dove mettervi a chiedere l'obolo se non trovate lavoro legale (scarso) o illegale (inflazionato) o non diventate politici e ministri. Venite, finché ci sono ancora indigeni disposti a dare e non ridotti a chiedere l'obolo. venerdì 27 dicembre 2013
Lampedusa Quanto successo a Lampedusa 2013 (Centro Accoglienza, immigrati denudati per disinfestazione) mi pare molto simile a quanto succedeva anche a Vicenza 1957 (Ufficio Leva). Solo che allora nessuno gridava allo scandalo: forse perchè eravamo tutti italiani e non c'erano telefonini, non si poteva accusare di razzismo e mettere video in rete. venerdì 20 dicembre 2013
Razzista Razzista - Diranno che sono razzista, ma mi fa un certo effetto leggere che agli africani appena raccolti danno "35 euro al giorno di diaria" mentre io devo vivere con 490 euro al mese 26
(18,8 al giorno) dopo avere dato all'Italia il lavoro mio e di tre figli. martedì 19 novembre 2013
La ministra |La ministra - "Bisogna spiegare alla gente che ad esempio chi ruba il posto all’asilo non è l’immigrato, che paga le tasse, ma l’evasore". Come l'invasore, se la prende con i nativi che non pagano abbastanza tasse da consentire anche ai loro figli di andare all'asilo e con sicumera afferma che "gli immigrati pagano le tasse": forse vive in Congo e non le è mai capitato di andare in Italia al mercato o in spiaggia e non vedere un solo venditore immigrato dare lo scontrino. mercoledì 6 novembre 2013
Buonissimi Buono va bene, ma troppo buono ....."Tre volte bon xe coion" oppure "tre volte bona xe mona", non molto elegantemente diceva mio nonno. E forse noi siamo tre volte buoni. Facciamo i generosi con tutti; beh, i nostri governanti fanno i generosi con i soldi nostri e a nostro rischio, di noi che non abbiamo le loro tutele e i loro privilegi. Dicono che siamo messi male, i peggio o quasi in Europa, ma sovvenzioniamo Paesi che stanno meglio di noi. Dicono che il numero di italiani disoccupati è grande, ma occupiamo un grande numero di stranieri: chissà se perché siamo buoni con loro o perché siamo buoni con noi stessi e ci evitiamo lavori sgraditi. Da anni ci dicono che gli stranieri svecchiano l'Italia, salvano la sua economia e il bilancio statale: come se quelli non 27
invecchiassero e genitori, mogli, figli non usufruissero di assistenza sanitaria o altri servizi, come se da decenni non si penalizzasse la procreazione, come se non ci dicessero che siamo quasi al disastro. Diamo la pensione a chiunque dai più remoti angoli del mondo venga ad invecchiare da noi, magari limitando quella di persone che per tutta una vita hanno lavorato in Italia, anche solo curandosi dei figli. Pur di assicurare assistenza sanitaria a chiunque passi di qui attendiamo pazientemente speranzosi nelle strutture sanitarie e per stanziare i nomadi chi vorrebbe un alloggio aspetta e spera. Lo sanno tutti che siamo buoni, quelli che un tempo volevano invaderci con la forza ora c'invadono usando la nostra bontà, non arrivano più sulle nostre coste con le armi ma si allontanano appena un po' dalle loro rive armati di telefono satellitare e avvertono di andarli a prendere. A volte non chiamano nemmeno, aspettano che andiamo a cercarli. Rischiano, ma anche giocando si rischia di farsi male: se sbagliano i calcoli la barca affonda prima che arrivino i soccorsi, se per farsi notare danno fuoco a barche affogano o se incendiano strutture di accoglienza non sappiamo più dove metterli. È cosa buona e giusta dare asilo a chi fugge da guerre, ma con tante guerre e tanti fuggiaschi il rischio è di esserne sommersi: come accogliere 100 naufraghi in una barca che può portarne 10 e Europa che ci impone di prenderli tutti e tiene le sue barche in porto. Diciamo a tutti che più vengono più siamo felici e orgogliosi della nostra bontà e non importa se non c'è lavoro per chi già c'è e a chi arriva non resta che delinquere o andare altrove. Altrove però non sono buoni come noi e ce li rimandano indietro e così tanti sono costretti a delinquere e allora o si fa 28
finta di niente o si riempiono le carceri. Ma vanno ringraziati, perché così assicurano un lavoro a poliziotti, magistrati, guardie carcerarie, politici, eccetera. Bontà però non equivale a bravura e per quanto buoni siamo non sempre riusciamo a salvare tutti. Anche perché non è normale che ci sia da fare uno o più salvataggi al giorno, tutti i giorni per settimane e mesi, anche con mare calmo. Il modo migliore per impedire che barche inadatte alla navigazione per vetustà o sovraccarico affondino è non farle partire. Periodicamente dobbiamo verificare l'idoneità delle nostre vetture alla circolazione: se non lo sono non possono circolare. E invece pare che le imbarcazioni dall'Africa più inaffidabili sono e meglio è: per quei trafficanti sono vuoto a perdere, barche e imbarcati. Per loro va anche benissimo che le poche risorse disponibili siano impegnate nella ricerca e salvataggio e non nella lotta alla criminalità. Chi entra in casa altrui non invitato o senza chiedere e ottenere permesso non è ospite ma intruso, invasore. E come invasori si comportano molti di quelli che arrivano da noi e gli invasori non chiedono ma pretendono. E noi buoni buoni rinunciamo ai nostri valori e alle nostre tradizioni, togliamo i crocefissi, ignoriamo Natale, li facciamo ministri, accettiamo le loro regole anche se in contrasto con le nostre e loro appena arrivati esigono senza obblighi quello che noi abbiamo ottenuto col lavoro di generazioni. Noi non respingiamo gli invasori, andiamo a prenderli. Ci lamentiamo che mancano i soldi per il carburante delle auto della polizia ma si trovano per le motovedette che cercano naufragi da recuperare. Per carità, non si deve, non si può lasciare morire la gente nelle catastrofi marine. Ma le catastrofi, gli incidenti sono una cosa che può capitare di tanto in tanto, mentre assicurare l'aiuto appena appena discosti dalle 29
coste di partenza è un invito a fare naufragio: basta un telefono satellitare, una barca che grantisca il pieno di persone anche se non il galleggiamento, quel po' di carburante per lasciare l'Africa e si è a Lampedusa, in Italia, forse in Europa. Sono quasi tutte barche che fanno tutto da sole senza qualcuno che le guidi: tantissimi passeggeri e nessun marinaio, sarà per questo che sono così insicure. Gli altri fanno o alimentano guerre e da noi arriva chi ne scappa, a loro i vantaggi a noi le grane. I paesi sorvegliano le loro frontiere per non essere invasi, noi ci preoccupiamo di facilitare gli invasori. Non muoviamo un dito contro chi fa massacri, ma corriamo in aiuto dei massacratori se cambia il vento, ma talvolta capita di poter soccorrere anche le loro vittime. Siamo buoni, e se la maestra Angela ci dà dei compiti per casa li facciamo, anche se non siamo molto bravi a farli bene. Siamo buoni buoni buoni, chissà se all'estero se la ridono di noi solo per via di Berlusconi o anche per il nostro buonismo. mercoledì 30 ottobre 2013
Invasori Invasori - Un migrante chiede ospitalità e rispetta le regole dell'ospitante, un invasore pretende accoglienza e imporre le sue regole. martedì 22 ottobre 2013
Gli altri I mori (o saraceni, musulmani, barbareschi) per secoli sono stati il terrore delle nostre coste. Per secoli abbiamo costruito torri di avvistamento e ci siamo allontanati dalla costa per 30
sfuggire alle loro razzie. Per secoli li abbiamo combattuti con alterna fortuna. Per secoli hanno schiavizzato genti e trafficato in esseri umani. Ora noi li accogliamo generosi, non muoviamo un dito se fanno stragi di cristiani ma vogliamo soccorrerli se si scannano tra loro: non sono riusciti ad invaderci muovendoci guerra, ci riescono muovendoci a compassione, mentre altri continuano l'antica tratta di umani. Gli anglosassoni ci dicono come parlare: un po' alla volta scompaiono le nostre parole sostituite da quelle loro; qualcuna resta o torna con altro suono e significato. I tedeschi ci dicono cosa fare, come organizzarci: sono sempre stati bravi in questo e già settant'anni fa erano organizzatissimi nel far lavorare la gente ed eliminare gli sprechi. I francesi ci dicono che non dobbiamo lagnarci se arrivano quattro africani, loro ne hanno ben molti di più e non fanno storie: ma quelli che in Africa sottostavano a leggi francesi hanno ben motivo di considerare la Francia se non madre patria almeno matrigna. lunedì 14 ottobre 2013
Naufragi Non passa giorno che non ci sia qualche natante proveniente dall'Africa naufragato o in pericolo di naufragio: siccome quasi mai sento di natanti italiani in difficoltà è perché questi non vanno in mare, perché un loro naufragio non fa notizia o perché (chissà come mai) quelli africani sono molto più adatti al naufragio? venerdì 11 ottobre 2013 31
Reati | Diritti Reati - Io pensavo che entrare in casa altrui solo se invitato o almeno solo dopo avere chiesto e ottenuo il permesso fosse un'elementare norma di comportamento civile. Sembra invece sia una roba arcaica non in linea coi tempi: in uno Paese civile dev'essere lecito a tutti entrare nel suo territorio e nelle case di ciascuno senza essere invitati e senza chiedere permesso e lì fare quel che si vuole. In un paese civile non può esistere reato di clandestinità, di violazione di domicilio o di furto. Diritti - In Africa e Medio Oriente vi sono guerre e milioni di persone: chi può e ha denaro se ne fugge e va in altri paese che "hanno il dovere di accoglierlo". Sono centinaia di migliaia, ma degli altri milioni che non possono andarsene chi si preoccupa? E se venissero tutti nel nostro paese possiamo accoglierli tutti? venerdì 11 ottobre 2013
Ipocriti | Clandestinità Ipocriti - Ho il massimo rispetto, dolore e pietà per le vittime, ma quelli che ripetono legalità legalità sanno che stavano per commettere un atto illegale, un reato. Ipocriti dalla lingua biforcuta che pretendono contro il loro nemico l'assoluta applicazione della legge ma tollerano e approvano mille altre illegalità proprie o altrui e fanno subito santo il mancato omicida di Genova e ora vogliono gli onori per gli immigrati illegali mancati e un premio per gli altri. Clandestinità - Il Senato ha approvato l'emendamento che abolisce il reato di immigrazione clandestina: siccome i non clandestini continueranno a trafficare droga, picconare i 32
passanti, rubare, stuprare, eccetera mi aspetto che vengano aboliti anche tutti i reati cui i non clandestini possono incorrere e venga istituito un premio per i capitani di battello che li portano nel nostro paese. mercoledì 9 ottobre 2013
Congo Un tempo il Congo era una colonia belga, chissà se un giorno l'Italia sarà una colonia congolese lunedì 7 ottobre 2013
Dolore e rabbia Questa strage provoca in me dolore e rabbia. O sono i benvenuti e allora si organizzi il trasporto con mezzi adatti allo scopo o non lo sono e allora si impedisca a quei relitti di partire o si blocchino il prima possibile e si riportino donde sono partiti: è uno spreco di risorse andar cercare i naufraghi non si sa dove e di vite umane se non si arriva in tempo. Se non sono i benvenuti, se non è possbile farci carico di tutti i disperati del mondo lo si dica chiaramente: l'Italia non vi può accogliere, non può venirvi a salvare, se v'imbarcate lo fate a vostro esclusivo rischio e pericolo e se arrivate in Italia non ci potete stare, non siete i benvenuti, meglio non rischiare per niente. Quelli che invece pensano che sono una benedizione divina organizzino viaggi sicuri, se li portino a casa propria e provvedino a loro addossandosi tutte le spese, comprese quelle mediche e scolastiche senza scaricarle sui contribuenti, che già pagano quasi inutilmente per la "protezione dei confini nazionali". Spendono migliaia di dollari per salire su imbarcazioni che 33
sicuramente non giungeranno a destinazione e contano sulla capacità dei soccorritori di trarli dai guai e salvarli da morte: spendano almeno qualcosa in più per munirsi di salvagente, ma allora scafi che possono portare si e no 50 persone e ne caricano 500 ne potrebbero magari trasportare solo 450, uno spreco per quei delinquenti che organizzano l'affare. Ma non sono i soli criminali: è criminale lasciare i minori partire soli, è criminale mettere a rischio la vita propria, quella di mogli, di figli e magari quella dei soccorritori, è criminale incoraggiare partenze di disperati facendogli pensare che oltre a tanti italiani generosi qui da noi per mal che vada c'è pure una compaesana ministra che provvederà alla bisogna. giovedì 3 ottobre 2013
Cittadinanza Se l'Italia applicasse solo lo "ius soli" non avrebbe una ministra congolese. martedì 20 agosto 2013
Emergenze Con tanti stranieri in arrivo c'è emergenza naufragi, con tanti stranieri arrivati c'è emergenza crimini: scarseggiano le forze per contrastare i crimini perché impegnate a facilitare gli arrivi (e i conseguenti crimini). martedì 20 agosto 2013
Ius soli Vogliono, fortissimamente vogliono lo ius soli senza se e senza 34
ma. E così sia: chiunque è nato in Italia abbia cittadinanza italiana, chiunque non è nato in Italia non abbia cittadinanza italiana. Senza se e senza ma. (Sempre che non pretendino la cittadinanza italiana per chiunque si trovi sul suolo italiano: per nascita, per caso, per turismo, per lavorare, per delinquere, per questuare, per visitare i parenti, per la generosa accoglienza, per approffittare dei sacrifici altrui, per sport, per amore, per cure, per arrivo dallo spazio, ecc.) martedì 16 luglio 2013
orango orango [o-ràn-go] o urango - s.m. (pl. -ghi) ZOOL Grande scimmia antropomorfa della famiglia dei Pongidi (Pongo pygmaeus), erbivora e arboricola, senza coda, con faccia larga e piatta, occhi piccoli e ravvicinati, tronco corto e largo, arti anteriori molto lunghi, piedi obliqui rispetto alle zampe, abitante nelle foreste del Borneo e di Sumatra Evidentemente nessun riferimento al paese d'origine delle ministra italiana dal cognome esotico e dalla carnagione scura: congolesi sono lo scimpanzé, il gorilla e la rarissima specie dei bonobo. lunedì 15 luglio 2013
Tabù È lecito dire e fare qualsiasi cosa contro Gesù, la Madonna, i 35
Santi e cristiani tutti e nessuno si scompone, ma a dire bai di omosessuali, neri e musulmani insorgono tutti e sono guai. domenica 14 luglio 2013
La barca Può sostenere anche 5 persone, ma se ne salgono 6 affonda: o si lascia in mare la sesta o il più generoso dei cinque le lascia il suo posto o non si salva nessuno. Chissà quante persone può sostenere l'Italia. giovedì 11 luglio 2013
Lampedusa minipensieri Paracaronti - Ma quei traghettatori che si fanno lautamente pagare per mettere 100 disperati in rottami che ne potrebbero portare 20, che si preoccupano di avere un telefono satellitare con cui chiedere aiuto ma non un mezzo che galleggi, che causano la morte di tante persone, quei delinquenti sono in numero infinito o non vengono mai fermati, giudicati e condannati? Soccorsi - Appena la barca lascia la costa africana chiedono soccorso e la nostra marina va a salvarli e a portarli nei nostri porti: non sarebbe più semplice e sicuro istituire direttamente un servizio di trasporto gratuito nei porti di partenza?
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Il ponte - Mi par di capire che del ponte sullo Stretto non se ne parla nemmeno più, ma se si progettasse un ponte sul Canale magari tutti ne sarebbero entusiasti sostenitori: un vero ponte tra Africa e Europa. VE-TO - Se l'auto si rompe a Marghera e telefono alla polizia comunale di Torino paventando di soccombere nel mare di auto, chissà se vengono a prendermi per mettermi in salvo gratis et amore Dei. Curiosità - Chissà quanti stranieri con o senza permesso di soggiorno sono ospiti della signora Livia Turco: a quel che sosteneva, per lei sono sempre troppo pochi. mercoledì 10 luglio 2013 sabato 22 giugno 2013 Ius soli - La nostra ministra vuole sia concessa anche in Italia la cittadinanza secondo lo "ius soli", come avviene negli USA: sappiamo come è andata colà a chi c'era prima. Il cuculo - Secondo la nostra ministra chiunque nasca in un Paese è cittadino di quel paese, secondo il cuculo chiunque nasca in un nido è nidiace di quel nido.
Scontrini Come ogni anno, dopo due minuti che prendi il sole sulla spiaggia arriva qualche straniero a offrirti le sue cose. Inutile dire che non ti servono, che non hai soldi: non capisce o finge 37
di non capire e quasi sempre insiste. E la scena si ripete ogni pochi minuti. Se davvero si volesse combattere l'illegalità basterebbe sdraiarsi al sole sulle spiagge e in meno di mezz'ora arriverebbe una dozzina di venditori che lo scontrino non sanno nemmeno cosa sia. Certo che se si multa il primo arrivato difficilmente ne arriveranno altri: sarebbe comunque un buon risultato. Ma i nostri controllori se proprio devono camminare sotto il sole preferiscono multare gli ignari turisti che incautamente comprano qualcosa pensando che un commercio fatto sotto gli occhi di tutti in piena luce non possa essere illegale, perchè se lo fosse non sarebbe tollerato, nel loro paese. E se si multa il primo turista difficilmente ne arriveranno altri: sarebbe comunque un cattivo risultato. Meglio per i finanzieri recarsi a Cortina o Capri: si soggiorna in località altrimenti impossibili, si va in prima pagina della stampa, si combattono i ricchi, si danneggia il turismo locale ma non si corre rischio di essere accusati di razzismo. domenica 16 giugno 2013
Nascite | Opinioni Nascite - Chiunque nasca in Italia è italiano come chiunque nasca in stalla è vitello. O no? giovedì 6 giugno 2013
Ministro Non ho ben capito se si dice Ministro per l'integrazione o per l'integralismo. lunedì 13 maggio 2013
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domenica 26 maggio 2013
Ospiti | Scorta Ospiti - Sembra che gli insegnino e imparino subito tutti i diritti e un solo dovere: quello di far valere i loro diritti. Scorta - "Nessuna preoccupazione se la gente ha paura di uscire alla sera tardi o alla mattina presto e non possiamo aumentare le forze dell'ordine: non dobbiamo dare sicurezza a tutti, basta averla noi."
Dubbi | Discriminazioni Dubbi - Se Cécile Kyange oltre ad essere brava e competente fosse maschio, bianco, nato in Italia sarebbe ministro? Discriminazioni - Discriminare per sesso e colore della pelle è sessismo e razzismo solo se si preferiscono uomini a donne, bianchi a neri, Rossi a Kyange. sabato 11 maggio 2013
Curiosità Non è che ci tenga particolarmente e magari non mi piacerebbe nemmeno, ma se mio nipote nascesse in Congo (Repubblica Democratica del Congo) avrebbe cittadinanza congolese? domenica 5 maggio 2013
Integrazione "v. rifl. integràrsi - ANTROP Entrare a far parte a pieno titolo 39
di un gruppo, di un organismo, di una società costituita, dalla quale si era volontariamente o involontariamente esclusi": non ho ben capito se il ministro dell'integrazione si occuperà che gli africani s'integrino con gli italiani o viceversa. mercoledì 1 maggio 2013
Carceri Saranno troppo poche le carceri, troppo lenti i giudici, troppo complicate le leggi, troppo cavillosi gli avvocati, troppi gli stranieri che vengono per delinquere? Chissà se quando s'imbarcano per l'Italia pensano che per mal che vada finiscono in carcere: per quanto orribili esse siano, vitto e alloggio sono assicurati. giovedì 10 gennaio 2013
Casualità: 150 casi in 13 mesi Leggendo qualche giornale in rete senza particolare impegno e con periodi di pausa, i casi notati di cronaca in cui compaiono nazionalità straniere sono arrivati a 150, numero tondo. VEDERE QUI venerdì 16 novembre 2012
Italianità Insegneranno a scuola l'Inno di Mameli, ovviamente in inglese: "The Song of the Italians", the Italian national anthem. venerdì 16 novembre 2012
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Algebra Disoccupati, è record storico: sono 2,7 milioni i senza lavoro Immigrati regolari in Italia oltre quota 5 milioni mercoledì 31 ottobre 2012
Militari I nostri vanno all'estero a difendere gli stranieri dai loro connazionali e nemmeno ci pensano a difendere i propri connazionali dagli stranieri, anzi. sabato 27 ottobre 2012
Relata refero Una cittadina straniera tanto ha fatto che ha ottenuto la cittadinanza italiana e vuole fare la badante ma non può: gli appositi corsi sono riservati ai cittadini stranieri e chi ha cittadinanza italiana non è ammesso. sabato 20 ottobre 2012
Importati Leggendo di queste cose e simili mi chiedo: chissà se quando sono prepotenti con le loro donne stanno solo allenandosi per fare lo stesso con gli altri e specialmente con noi infedeli. mercoledì 17 ottobre 2012
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La torre Il cartello sotto l'alta torre sull'alto colle informa che "serviva ad avvistare da lontano l'arrivo dei saraceni e comunicarlo tempestivamente ai valligiani" che cosĂŹ potevano evitare di venire derubati, ammazzati e presi schiavi. Vedere poco lontano una donna velata, con islamico abito talare, come in casa propria nel borgo langarolo, a me ha fatto un certo effetto: ora i "saraceni" non devono neppure arrivare sulle nostre coste con le loro navi , andiamo fin quasi in Africa ad offrire un passaggio sulle nostre a loro, alle loro donne, ai loro figli, li accogliamo come salvatori della nostra economia, anche se - a quanto pare - loro non la pensano molto diversamente dai tempi in cui fu costruita la torre per difendersi dalle loro scorrerie. mercoledĂŹ 19 settembre 2012
Razzismo, misteri, lavoro Razzismo - Molti immigrati conoscono "diritto" e ignorano "dovere" e se qualcuno glielo ricorda viene accusato di razzismo: è comodo e spesso funziona. Misteri - Continuo a non capire come si possa contemporaneamente dire che manca il lavoro e necessitano immigrati. Lavoro sgradito - Creando nuovi posti di lavoro forse non calano i disoccupati ma aumentano gli immigrati. sabato 1 settembre 2012
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GdF GdF in divisa e in borghese cercano gli evasori che non danno scontrino: se si mettessero in costume da bagno e si sdraiassero comodamente in spiaggia sarebbero gli evasori ad andare da loro, numerosi e colorati. mercoledì 22 agosto 2012
Paura Penso si possa avere paura di ladri, malfattori, stupratori, violenti, assassini, prepotenti, maltrattatori, gente efferata che rapina tortura uccide, si ubriaca e ammazza con l'auto; penso si possa averne paura e non amarli e sperare di non incontrarli. Se poi dalla cronaca risulta che gran parte di questi sono immigrati più o meno clandestini penso si possa avere paura degli immigrati in genere. Sicuramente non tutti gli imnmigrati sono così, ma se so che ci sono cani che mordono o con la rabbia sto alla larga da tutti i cani. Sicuramente ci sono anche non immigrati da cui starei volentieri alla larga, anzi preferirei fossero tenuti alla larga da me e da tutti, ma se in famiglia c'è un lazzarone non è buon motivo per spalancare la porta per accoglierne altri. Ma anche di quelli che non si comportano così, di quelli bravi e pii forse c'è d'avere paura. Molti di loro al loro paese trovano del tutto normale ed encomiabile tiranneggiare le donne, costringerle all'ubbidienza assoluta e perfino lapidarle per adulterio, bruciare vive bimbe "blasfeme", ritengono un comportamento "religioso" odiare chi non condivide la loro religione e spesso sacrosanto dovere anche ucciderlo. E noi pronti ad accoglierli a braccia aperte e non possiamo nemmeno averne paura: é xenofobia. È una cosa obbrobriosa 43
essere xenofobi, averne paura senza odiarli o al massimo senza amarli: non occorre essere misoxeni, per essere biasimevoli malvagi basta essere xenofobi. Si dice che per loro dov'è un musulmano è terra musulmana e gli infedeli vanno eliminati da quella terra. Forse non avranno mai la forza per farlo, ma di questo passo non è da escludere. Si dice che per quanto possono applicano già la loro legge: donne velate, maltrattate, arroganza verso gli infedeli, pretese. Questo da parte dei più pii fra loro, quelli che non rubano e che uccidono solo se lo chiede la loro religione. Se così stanno le cose, chi viene da noi con queste idee è un pericolo per tutti: altro che diritto di cittadinanza, anche solo per potere stare in Italia dovrebbero giurare sul Corano osservanza della legge italiana e rispetto delle religioni altrui. lunedì 20 agosto 2012
La badante "Reting, spendinriviù, spred, defolt, sammit, pràivasi, sciopping, stolching ....": meno male che ho la badante polacca poliglotta che traduce, altrimenti non capirei quello che dicono alla TV giornalisti e politici italiani. martedì 17 luglio 2012
Europei Inesperto di calcio, solo dopo un po' di tempo ho capito che non stavano trasmettendo una partita di Coppa delle Nazioni Africane ma Francia-Inghilterra. lunedì 11 giugno 2012
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Cronaca possibile "Ieri verso mezzanotte Mario Rossi, mentre si trovava solo in casa, è stato aggredito da un uomo che, pistola alla mano, pretendeva denaro e gioielli. Il signor Rossi reagendo all'aggressione riusciva a impossessarsi dell'arma dell'aggressore. Questi allora si allontanava ma veniva raggiunto da un colpo sparatogli con la sua stessa pistola e rimaneva ferito a terra. Rossi chiamava allora il 118 e poi il 113 che lo invitava a rivolgersi al 112, cosa subito fatta. Quasi immediatamente arrivava l'ambulanza e il medico che provvedevano a portare il ferito all'ospedale. Dopo il tempo necessario arrivavano i carabinieri che, accertati i fatti, arrestavano il Rossi per tentato omicidio e porto abusivo di arma. La vittima della sparatoria, un immigrato clandestino, richiederà un indennizzo allo stato italiano per l'infortunio sul lavoro subito: pare che gli sarà concesso a condizione che, in futuro, armato in casa altrui non si introduca più da solo ma con almeno un complice." lunedì 30 aprile 2012
Pronto Soccorso Il "medico di fiducia" (curante, di famiglia, di medicina generale, m.m.g.) è in ambulatorio un paio d'ore al mattino in alcuni giorni al pomeriggio in altri, sabato e domenica esclusi; per tutti gli stranieri irregolari il m.m.g. è il "pronto soccorso" cui accedono reiteratamente e gratuitamente essendo vietato identificarli; se pochi contribuiscono, troppi ususfruiscono, molti rubano, le risorse non bastano: nessuna meraviglia se il soccorso non può essere per tutti pronto. mercoledì 22 febbraio 2012 45
Cittadinanza Il buon Re Giorgio s'adopera affinché in Italia chi è nato in Italia da cittadini stranieri possa avere la cittadinanza italiana: chissà se dovrò adoperarmi affinché in Italia io che sono nato in Italia da cittadini italiani figli di cittadini italiani (prima non c'era l'Italia) possa non avere la cittadinanza italiana ..... giovedì 26 gennaio 2012
Per salvare l'Italia Fino a non molto tempo fa sentivo dire che l'Italia veniva salvata dai lavoratori stranieri, necessari alle aziende italiane per la scarsità di lavoratori locali. E arrivò qualche milione di persone. Poi sentivo dire che necessitava personale straniero per fare i lavori che gli italiani (e gli stranieri già arrivati) non volevano più fare. E ne arrivarono altri milioni. Ora sento dire che in Italia ci sono milioni di disoccupati e si devono creare nuovi posti di lavoro: se non saranno lavori che gli italiani vogliono ancora fare serviranno lavoratori stranieri per consentire a quegli italiani di potere vivere - senza studiare e senza lavorare - in attesa di lavori graditi. E magari per ogni straniero con lavoro regolare ne arriverà qualche altro per lavori irregolari o illegali e qualche familiare bisognoso dello Stato sociale (welfare) italiano. Se non ci salvano gli stranieri poveri del Sud del mondo confidiamo nell'aiuto degli stranieri ricchi del Nord d'Europa. sabato 21 gennaio 2012
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Perché dovrei crederci? Perchè mai dovrei credere a chi dice che gli italiani non trovano lavoro se poi afferma che necessitano forestieri per fare i lavori da fare. Perchè mai dovrei credere a chi dice che l'Italia ha bisogno dei forestieri se poi questi si vedono in giro a chiedere l'elemosina, a vendere droga, a prostituirsi o commettono furti e rapine: se sono questi i lavori che gli italiani non vogliono più fare meglio per tutti, ma non vedo necessità di rimpiazzi. Perchè mai dovrei credere a quelli che lamentano il sovraffollamento delle carceri se poi vorrebbero importare anche i peggiori delinquenti. venerdì 30 dicembre 2011
Chissà Chissà perché a fronte di milioni di cittadini italiani disoccupati abbiamo bisogno di almeno altrettanti milioni di cittadini stranieri occupati, oltre a quelli senza un lavoro onesto. Chissà perché se non possiamo dare cure tempestive e gratuite alle persone che da generazioni sovvenzionano la sanità le possiamo dare invitanti a quelle che non l'hanno mai fatto. sabato 10 dicembre 2011
Addio a Dante? 47
Avvenire - 26 ottobre 2011 POLEMICA A PALERMO «Vietati a scuola preghiere e Natale» Vietati il segno della croce prima delle lezioni e le preghiere a Natale e a Pasqua, perché non garantiscono l’uguaglianza dei bambini a scuola. E i genitori si ribellano: «Vogliamo che i nostri figli mantengano la loro identità religiosa e culturale». .... Ogni anno, nel mese di maggio, sotto [il quadro della Madonna] veniva posto un tavolino addobbato coi fiori portati dai bambini, che recitavano una preghiera. Le maestre ci hanno comunicato che una mamma di religione musulmana ha manifestato il suo dissenso, perché la sua bambina avrebbe subito una discriminazione religiosa. Ancora qualche tempo e mare calmo e nelle nostre scuole sarà vietata o censurata la "Divina Commedia". Prima che sparisca dalla circolazione riporto la parte sulla quale persone di religione musulmana potrebbero esprimere il loro dissenso. Inferno, canto XXVIII - Bolgia IX - Scismatici e seminatori di discordia - Maometto, Ali ibn Abi Talib. 28. 22 Già veggia, per mezzul perdere o lulla, 28. 23 com'io vidi un, così non si pertugia, 28. 24 rotto dal mento infin dove si trulla. 28. 25 Tra le gambe pendevan le minugia; 28. 26 la corata pareva e 'l tristo sacco 28. 27 che merda fa di quel che si trangugia.
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28. 28 Mentre che tutto in lui veder m'attacco, 28. 29 guardommi, e con le man s'aperse il petto, 28. 30 dicendo: «Or vedi com'io mi dilacco! 28. 31 vedi come storpiato è Maometto! 28. 32 Dinanzi a me sen va piangendo Alì, 28. 33 fesso nel volto dal mento al ciuffetto. 28. 34 E tutti li altri che tu vedi qui, 28. 35 seminator di scandalo e di scisma 28. 36 fuor vivi, e però son fessi così. 28. 37 Un diavolo è qua dietro che n'accisma 28. 38 sì crudelmente, al taglio de la spada 28. 39 rimettendo ciascun di questa risma, 28. 40 quand'avem volta la dolente strada; 28. 41 però che le ferite son richiuse 28. 42 prima ch'altri dinanzi li rivada. 28. 43 Ma tu chi se' che 'n su lo scoglio muse, 28. 44 forse per indugiar d'ire a la pena 28. 45 ch'è giudicata in su le tue accuse?». 28. 46 «Né morte 'l giunse ancor, né colpa 'l mena», 28. 47 rispuose 'l mio maestro «a tormentarlo; 28. 48 ma per dar lui esperienza piena, 28. 49 a me, che morto son, convien menarlo 28. 50 per lo 'nferno qua giù di giro in giro; 28. 51 e quest'è ver così com'io ti parlo». giovedì 27 ottobre 2011 49
Previdenza Il censimento chiede se io, mio padre, mia madre siamo nati in Italia: la risposta è sì, anche tutti i miei nonni sono nati in Italia; forse anche i bisnonni, se c'era l'Italia. Per il tempo d'una vita un bel po' del reddito mio e di genitori e nonni, è andato allo Stato e Enti pubblici. Oltre che per servizi come difesa della patria, tutela dei confini, sicurezza interna, amministrazione della giustizia, strade, eccetera si paga per una specie di assicurazione: pago un premio perchè se ne avrò bisogno potrò usare i mezzi pubblici, se non sarò o non sarò più in grado di lavorare riceverò un'indennizzo o una pensione, se mi ammalerò sarò curato, eccetera. È triste - dopo avere contribuito per generazioni al benessere del Paese - constatare che il premio pagato per una vita è stato pagato inutilmente. I confini della patria e la loro difesa sono inesistenti, la sicurezza interna è spesso vanificata dal costante afflusso di nuova delinquenza, la "fiducia nella giustizia" e sovente solo un ipocrita modo di dire. Chi fino a ieri nemmeno sapeva che l'Italia esistesse e non ha dato un "scheo" per i trasporti pubblici li usa gratis, chi ha sempre pagato deve pagare di più per poterli far funzionare; negli asili non c'è posto per chi paga imposte sul reddito perché ha la precedenza chi le imposte non le ha mai pagate e non le paga. Capita che un contribuente italiano si ammali lontano dal comune di residenza e dal suo medico: se va al pronto soccorso paga la tassa e attende che siano visitati i molti esentasse residenti in altro Stato. Succede che dopo avere versato i necessari contributi si riceva una pensione inferiore a quella di chi è stato in Italia solo il tempo necessario per beneficiare della pensione sociale senza mai pagare nulla. Succede che si penalizzi chi ha cresciuto tre figli senza beneficiare di indennità o contributi figurativi permettendo al marito di avere una pensione 50
decente. Non è bello constatare che chi ha versato un congruo premio finché era in salute quando arriva l'età e il momento di avere più bisogno di assistenza sanitaria deve pagare tasse (ticket) che non sarebbero dovute se non ci fosse stata inflazione o se anche i parametri fossero stati inflazionati. La sanità ha costi insostenibili, ma se vogliamo estendere il servizio sanitario a chiunque (statunitensi senza assicurazione compresi) chi ha già dato deve continuare a dare. Non si può certo fare nel mondo la figura dei tirchi, siamo generosi con gli stranieri e perché questo sia a loro ben chiaro la vecchia "previdenza e assistenza" oggi la chiamiamo welfare. sabato 22 ottobre 2011
Ospiti Non sempre ospiti imprevisti e non invitati sono ben graditi. A volte vengono accettati, a volte vengono sopportati: se poi fanno i prepotenti e distruggono cose e casa vengono cacciati o comunque non considerati amici ma nemici. Chiedere accoglienza nel nostro paese va bene, pretenderla molto meno, imporla con la forza equivale a invasione e se lo Stato non deve almeno tentare di difendersi dalle invasioni, se non deve occuparsi della "sicurezza dello Stato" e "protezione dei confini nazionali"(Art.117, Costituzione italiana) non vale proprio la spesa che esistano le Forze Armate. Quelli che ritengono assolutamente necessario e perfino utile accogliere tutti gli stranieri che arrivano nel territorio italiano (navi della marina comprese) se ne facciano garanti e si assumino personalmente il rimborso dei danni che provocano a persone e cose e tutti i costi di vitto, alloggio, ricerca, custodia, viaggi aerei e navali. giovedì 22 settembre 2011 51
Come le ciliegie Per un lavoro che (forse) gli italiani non vogliono fare viene assunto A, un immigrato con regolare permesso di soggiorno. A fa sapere a B che ha trovato lavoro e lo fa venire. B non trova lavoro, s'arrangia come può e finisce col delinquere. Serve più controllo del territorio, servono più tutori dell'ordine, un lavoro diventato molto pericoloso e che gli italiani non vogliono più fare: si regolarizza lo straniero C che viene assunto come poliziotto. C cattura e arresta in flagranza di reato B e lo porta in Commissariato. Lì nessuno lo capisce per cui serve un interprete. Si regolarizza D, da anni clandestino in Italia e compaesano di B, che viene assunto come interprete con regolare permesso di soggiorno. D chiede ed ottiene il congiungimento familiare con mogli, figli e nonne ultrasessantenni e nullatenenti che subito chiedono e ottengono la pensione sociale di 550,50 euro mensili e se ne tornano al paesello dove possono vivere da nababbe. La moglie di D scrive a suo fratello E e lo invita a venire in paradiso. E viene e non trova lavoro, s'arrangia come può e finisce col delinquere. La gente s'impaurisce e chiede più controllo del territorio, più tutori dell'ordine .... ecc. ecc. ecc. B viene processato, E viene processato, i figli di D vanno a scuola: servono interpreti per i giudici, interpreti per gli avvocati, insegnanti di sostegno che capiscano gli alunni per la scuola, arrivano F, G, H. lunedì 19 settembre 2011
Posti di lavoro Dobbiamo creare in Italia nuovi posti di lavoro: per ogni posto di lavoro creato potremo accogliere due immigrati (uno 52
regolare e uno no) e pagare un posto retribuito a un italiano che non vuole un posto di lavoro (che non piace agli italiani). domenica 11 settembre 2011
Integrazione "Avanti c'è posto!" così gridava il bigliettaio. Si saliva sul filobus (el tran co'e tirache) dalla porta posteriore e il bigliettaio era lì subito a destra, seduto sul suo tronetto sopra la ruota, un po' più alto di noi passeggeri, al di là del ripiano con cassetti per soldi e biglietti. Secondo lui davanti c'era sempre posto, anche quando il tram era pieno come un uovo, ad ogni fermata sempre più stretti fino a quando - quasi arrivati - erano più quelli che scendevano di quelli che salivano. Per certi nostri politici anche in Italia c'è sempre posto per tutti, basta accoglienza e integrazione: viaggiano con la scorta, se ne stanno ben lontano dai luoghi a rischio, ma già sognano voti futuri. Arrivano i necessari e i superflui, gli utili e i dannosi, i lavoratori e i nullafacenti: tutti vanno generosamente accolti, tanto disagi e costi non toccano la "casta", più ne arrivano e meglio è. Poi capita quello che trovo sul "Giornale di Vicenza". "È stata una scelta obbligata: abbiamo deciso di portare nostro figlio in un'altra scuola. Inizierà la prima elementare a Tavernelle». Questa la decisione di Andrea Perin, residente ad Alte [fraz.di Montecchio Maggiore - VI], presa dopo la visita alla scuola elementare di Alte e dopo aver constatato la numerosa presenza di bambini di origine straniera presenti tra i banchi. «Non sono il solo ad aver preso questa decisione, altri quattro bambini della classe di mio figlio andranno a scuola a Tavernelle e uno a Brendola [due località a qualche 53
Km]». E pensare che il suo giudizio sulla scuola è positivo: «Una bella struttura quella della Zanella, insegnanti capaci e personale preparato ma ci sono troppi bambini stranieri». In merito alla questione, finita anche sui media nazionali, il sindaco Milena Cecchetto ha richiesto l'aiuto della Regione per migliorare l'integrazione tra le classi della materna e della elementare di Alte. Continua Perin: «La zona di Alte è praticamente un ghetto, alla sera non esco perché in piazza ci sono solo loro. Parlano la loro lingua, stanno tra di loro e io rimango in casa; le scuole stanno inesorabilmente raggiungendo la stessa fine. Io vivo ad Alte da molto tempo ma ora sto cercando di vendere casa e spostarmi». Quest'anno, nella sola scuola elementare Zanella, la percentuale degli studenti di origine straniera iscritti al primo anno è del 62%, con una punta che supera il 70%. «Non voglio che mio figlio vada in una classe così. Un rapporto 30/70 stranieri/italiani è accettabile, ma di più no». È lo sfogo di Perin che lo ha portato alla decisione di iscrivere il figlio alle scuole elementari di Tavernelle: «L'integrazione tra i bambini dovrebbe essere più semplice che tra adulti ma il problema sorge nel momento in cui ci sono molti stranieri nella classe, loro si aggregano e isolano gli italiani. In questo modo si crea la classe ghetto». Poi conclude: «Se le classi ritornassero ad un rapporto stranieri-italiani normale allora più italiani porterebbero i loro bambini alla Zanella ma la situazione andava studiata e prevista, ora è difficile vedere uno spiraglio. Sempre più genitori come me preferiscono fare un po' di strada in più, sebbene la scuola di Alte sia a 300 metri da casa, e portare i figli in un ambiente più omogeneo». 54
Quando parlano di "accoglienza e integrazione" penso che sia la maggioranza ad accogliere la minoranza e la minoranza ad integrarsi con la maggioranza, tutto dipende chi è l'una e chi l'altra: io pensavo che gli stranieri dovessero essere accolti dai locali e si integrassero con essi, non il contrario. domenica 28 agosto 2011
Colori Dire e scrivere "Via la rossa Brooks.","lascia la rossa Rebekah Brooks travolta dallo scandalo intercettazioni" si può, ma dire o scrivere "il nero Barack" è politicamente scorretto: non si deve, non si può. sabato 16 luglio 2011
Casualità. Le carceri scoppiano, la Sanità costa e i pazienti pazientano, gli immigrati clandestini e gli stranieri nullafacenti abbondano: pura coincidenza, mera casualità. Cambierà il governo, finirà la crisi e finalmente accoglieremo generosamente tutta l'umanità. giovedì 7 luglio 2011
Carburante Dicono (dicevano?) che non c'è carburante per le auto della polizia. Dalla Libia non arrivano più idrocarburi ma barconi con carburante solo per qualche miglio marino. Barconi che possono reggere il mare solo poche ore, tanto sono vecchi e stracarichi di persone. Ma hanno telefoni satellitari e subito 55
meglio se prima di partire - chiedono soccorso. Malta dice che non può e tocca a noi: meno male che il carburante per le motovedette che vanno quasi in Africa a soccorrere quelle persone e portarle a Lampedusa e per le navi, aerei e autobus che da Lampedusa le portano in ogni luogo d'Italia si trova, chissà dove e come. Ci va bene che i poliziotti non rischiano di affogare ma solo di andare a piedi (e molta gente ne è felice). lunedì 16 maggio 2011
Sotto sotto Forse ho capito com'è andata la faccenda. Quando il ministro Maroni paventava l'arrivo di migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di africani l'opposizione diceva che fantasticava. Quando sono arrivate le prime migliaia affermava che non erano decine di migliaia; quando sono arrivate le prime decine di migliaia afferma che non sono centinaia di migliaia. Così diceva, ma sotto sotto si augurava che davvero arrivassero decine di migliaia di persone, magari milioni, tutte nel primo giorno come le cavallette. Non per dar ragione al ministro ma per poter dire - come infatti dice - che il ministro sapeva e non provvedeva. Sapeva che dovevano arrivare decine di migliaia di tunisini e non ha provveduto a requisire le navi di Costa Crociere, MSC, Grimaldi e altre compagnie di navigazione, mandarle nei porti africani a imbarcare chiunque volesse onde evitare all'Italia l'orribile spettacolo di barconi strapieni di ragazzotti in piedi per occupare meno spazio e di una piccola isola strapiena di ragazzotti accampati alla meno peggio dove capita capita. Imbarcarli e fargli fare la classica crociera settimanale nel Mediterraneo e nel frattempo requisire alberghi (a Venezia, Genova, Rimini, Viareggio, Cortina, ovunque) per 56
accogliere degnamente le persone rimaste a bordo, quelle non sbarcate a Marsiglia o in uno degli altri porti toccati. mercoledì 6 aprile 2011
Fole Sento asserire che il reato di clandestinità è un'esclusiva italiana, una specialità bossiana sconosciuta nel resto del mondo. Sarà come dicono, ma trovo in Wikipedia: "Nell'agosto del 2009 anche in Italia è entrato in vigore il reato contravvenzionale di immigrazione clandestina, reato già previsto in ordinamenti giuridici di altri stati europei quali ad esempio Gran Bretagna, Francia e Germania[5], seppure con delle sostanziali differenze." Sento asserire che la clandestinità non può essere un reato, perché non si può considerare reato uno "status", una situazione in cui uno si trova. Sarà come dicono, ma per trovarsi nello "status" di clandestino in Italia uno vi entra illegalmente o non ne esce quando scade il permesso di soggiorno: ha fatto qualcosa che non doveva fare o non ha fatto qualcosa che doveva fare. Sarebbe come dire che se Tizio spara a Caio e quando arriva la polizia Caio è già morto non c'è reato perché Tizio lì con la pistola in mano si trova nello "status" di presunto omicida (1). Se si vuole essere ritenuti credibili forse sarebbe bene astenersi dal raccontar fole. --------------(1) Sembra acclarato che non sia reato rubare o rapinare ma solo opporsi a che questo avvenga martedì 5 aprile 2011
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Casa Italia Se - non invitato - desidero andare a casa di qualcuno, avviso (se posso), busso o suono il campanello, saluto, mi presento, mi scuso e ringrazio se mi lasciano entrare o vogliono ospitarmi: cosĂŹ m'hanno educato. Se uno bussa alla mia porta, si presenta, si scusa e chiede un bicchiere d'acqua lo accolgo e se posso gli offro il pranzo e magari ospitalitĂ per qualche giorno. Se dieci sfondano la porta, mi entrano in casa e pretendono di viverci (o anche solo di passarci per andare dal vicino) li subisco e se posso li caccio. Se questo vale per casa mia, penso valga - mutata mutandis anche per l'Italia, casa comune di tutti gli italiani da 150 anni. Sono antiquato? domenica 3 aprile 2011
Invasione Su quasi ogni promontorio, in quasi tutti i borghi qui attorno Liguria - c'è una "torre saracena" che, a quanto mi dicono, serviva per avvistare l'arrivo dei saraceni o era di saraceni. Si narra che per secoli sono venuti a razziare da queste parti o qui a insediarsi, obbligando la gente a sistemarsi su cucuzzoli difendibili, magari abbastanza lontano dal mare, dal pericolo barbaresco. Ora li andiamo raccogliere e li vogliamo accogliere: come sono cambiati i tempi da noi! Chissà se saranno cambiati anche loro o se sono rimasti come i loro antenati predatori, arroganti e prepotenti? 58
Qualche dubbio mi viene, vedendone alcuni in TV. sabato 2 aprile 2011
Sicilia Corrono voci che il centrosinistra è pronto a benedire il Ponte sullo Stretto purché si faccia anche il Ponte sul Canale: dalla Tunisia a Ventimiglia, con Viacard gratis per gli stranieri. venerdì 1 aprile 2011
Lettera a una conosciuta Gentile Signora Onorevole, tante volte l'ho vista in trasmissione televisive e tante volte l'ho sentita parlare con passione di accoglienza: le sottopongo un'dea che sono certo condividerà. Quando nei programmi televisivi per farla riconoscere e ricordare mettono il suo nome e cognome, faccia aggiungere anche l'indirizzo di casa (o delle sue case, se ne ha più d'una). Avendo occasione di passare dalle parti di una di quelle, io e una decina o cinquantina di amici potremo venire a casa sua e godere della sua accoglienza. Non so quando questo succederà e nemmeno in quanti saremo: dipende dalle circostanze e dal meteo. Ma a lei sicuramente basta questa anticipazione e siamo certi che troveremo vitto e alloggio decente per tutti e magari anche l'abbonamento al locale servizio di trasporto pubblico. Non so nemmeno quanto ci fermeremo, ma sono certo che potremo restare da lei tutto il tempo necessario. Io e i miei 10 o 50 amici siamo sicuramente più poveri di lei e - se non ho capito male il suo pensiero - lei ci dice che i poveri hanno diritto di essere accolti dai più ricchi e così siamo certi di avere 59
dignitosa accoglienza senza altro preavviso e senza mostrare documenti, non come ha fatto il governo italiano a Lampedusa. Certamente la sua abitazione è senza serrature alle porte, aperta a tutti, italiani e stranieri: so che è piemontese e penso abbia una casa in Piemonte. Il Piemonte confina con la Francia e quindi la sua casa sarebbe l'ideale per quei tunisini che vorrebbero andare lì: sono venuti in Italia convinti di arrivare in Europa, ma Sarkozy non la pensa allo stesso modo. Se accetterà gli inviti a trasmissioni televisive solo a condizione che mettino anche l'indirizzo, lo faranno e tutti saremo felici di godere della sua magnifica accoglienza e ospitalità e magari - se anche lei ci sarà - sottoporle alcuni problemi certi che li vorrà affrontare con la consueta passione anche se non riguardano solo i migranti. Cordiali saluti venerdì 1 aprile 2011
Narrazioni Si narra che il veliero di D'Alema stia per arrivare nel porto di Lampedusa per imbarcare tutti quanti vogliano salirvi, senza limiti. Si narra che nelle case di Turco, Vendola e compagni - tutte senza serrature alle porte - stiano arrivando letti e vettovaglie (esclusi vini e salumi) per accogliere tutti gli stranieri che lo desiderano. domenica 27 marzo 2011
Completo 60
Quando ancora viaggiavamo per l'Europa con la tenda nel bagagliaio, ci capitava di arrivare ad un campeggio e trovare la scritta "COMPLETO". Non ci passava per la testa di entrare comunque e fare scenate ma continuavamo rassegnati a cercarne uno che non avesse quel cartello, a nostre spese senza nulla pretendere dalla Direzione del campeggio che non ci poteva accogliere. Da un bel po' di tempo al largo di Lampedusa dovrebbe esserci una boa con il cartello "COMPLETO", non c'è più posto. A meno che ... A meno che quei politici sempre pronti a invocare accoglienza a spese degli italiani non vadano personalmente a raccogliere la propria quota di persone, se le portino a casa, gli forniscano vitto e alloggio e garantiscano per loro. Considerando che con il mio stipendio dovevamo vivere in cinque penso che ciascuno di loro possa farsi carico di almeno una cinquantina di persone. Certo che se io fossi tunisino non ci penserei due volte ad entrare in una bagnarola, mettermi in mare, aspettare che arrivi una motovedetta italiana a prendermi per portarmi a Lampedusa a ritirare un assegno da 1700 euro. Ma non lo sono e devo subirmi le lamentele di mia moglie che indignata dice: "Ma come? A me dopo una vita di lavoro, contributi e tasse mi danno 400 euro al mese e devo starmene buona; loro arrivano si lamentano e protestano perchè non gli portano il cibo sul vassoio, vogliono essere portati in Sicilia e magari si degnano di tornarsene di dove sono partiti solo dopo avere ricevuto quattro mie mensilità, contando di ritornare quanto prima a fare il bis. Arrivano intasando una piccola isola e si lamentano perchè è intasata e non hanno l'accoglienza cui "hanno diritto". Io se non prenotavo non mi aspettavo di trovare sempre posto nei campeggi: hanno prenotato? Io devo pagarmi medicine e visite specialistiche perchè il governo non 61
trova il tempo o i soldi per rivalutare soglie di reddito fissate nel secolo scorso, ho dovuto rinunciare ai rimborsi per la ristrutturazione della casa dove vivo perchè non avevo abbastanza imponibile e imposta da cui poter detrarre le spese. A quei baldi giovanotti visti in TV pensano di dare 1700 euro oppure vitto e alloggio finché non vengono identificati (e fanno di tutto perché non avvenga) e naturalmente assistenza medica gratuita qualsiasi reddito abbiano purché non dichiarato e non assoggettato a ritenute. E se ne stanno lì a protestare, a fumare, a lamentarsi, a guardare i paesani a pulire i loro rifiuti. E se arriverranno i profughi veri non ci sarà né posto nè soldi". E poi se la prende con quei politici che approffittano dell'occasione per rincarare le legnanze e garantirsi lo stipendio, farsi belli a spese degli altri. Io non so se mia moglie ha del tutto ragione, ma forse non ha del tutto torto. sabato 26 marzo 2011
Tutti a Cannes La signora Rampino - giorni fa - diceva che è da piccolo Paese lamentarsi per l'arrivo di qualche migliaia o decina di migliaia di africani, un grande Paese non ha problemi per cose di così poco conto. Sicuramente sarà così, ma mi piacerebbe verificare cosa farebbe un Grande Paese come la Francia se chi arriva a Lampedusa venisse scortato o portato a Cannes. Si potrebbe provare ... Si parla di profughi, di gente che fugge dalla guerra. Dalle immagini che vedevo non capivo perché dalla guerra non fuggissero - come mi aspettavo - donne, bambini e vecchi: pare che dalla Libia non sia arrivato nessun libico. 62
Si dice che la Germania ha assorbito senza problemi i tedeschi dell'est: più o meno come è successo in Italia con gli italiani del sud. Non mi pare sia lo stesso che assorbire stranieri con altra storia, altra religione, altra mentalità. Se dalla Sardegna sbarco a Bonifacio, dico di fuggire dal regime berlusconiano e chiedo asilo politico, mi danno vitto, alloggio e trasporto gratis fino a Parigi? mercoledì 23 marzo 2011
Disoccupati Cinque milioni di immigrati regolari, 2.5 milioni di disoccupati. Credo di capire perché volevano accogliere tutti: se non arrivavano tanti stranieri, come avrebbero potuto denunciare un tal numero di disoccupati, di malcontenti? Al massimo potevano parlare di tanti scansafatiche, di gente che non voleva fare un lavoro da non italiani e di 2.5 milioni di posti disoccupati, disponibili. venerdì 29 ottobre 2010
Integrazione Perchè affannarsi tanto, perchè compiacerne i vizi per favorire l'integrazione di chi non vuole integrarsi? Se fossimo meno ossessionati dalla paura di essere razzisti, se nella nostra Patria rifiutassimo comportamenti contrari alla nostra civiltà e alla nostra storia, se facessimo sentire negativamente emarginato chi persiste in tali comportamenti, penso che la maggioranza degli stranieri cercherebbe di integrarsi evitandoli. Vale per 63
loro quello che varrebbe per gli evasori fiscali, i maleducati che buttano le cicche dove capita, i possessori di cani che sporcano le città: sentendosi moralmente condannati dalla comunità, si comporterebbero diversamente. Se invece le loro abitudini sono accettate continueranno a praticarle e a vivere nel loro mondo senza necessità o desiderio di integrazione. Comportandoci normalmente, senza tema di essere considerati razzisti, senza paura di offendere inesistenti obblighi religiosi, quando vediamo una signora in burqa potremmo farci una bella risata per quel suo modo carnevalesco di presentarsi in pubblico: se è una sua scelta forse cercherà di apparire meno ridicola, se invece vi è costretta contro la sua volontà allora ben venga la condanna di chi la obbliga tenendola in soggezione o in schiavitù. Non costringiamo a integrarsi chi non vuole, ma sarebbe meglio per tutti che chi non accetta i nostri valori e le nostre leggi - compresa quella che vieta i mascheramenti nei casi non previsti - se ne tornasse da dove è venuto, là dove sono considerati difetti quelli che per noi sono pregi. venerdì 17 settembre 2010
Opinioni Chi per anni ha sostenuto che più disoccupati arrivavano meglio era per l'economia non dovrebbe ora lamentarsi del loro numero. venerdì 16 aprile 2010
Generosità C'è una signora che compare spesso in TV; è una politica con un cognome tipo "Basco" o "Svevo", un cognome che ricorda 64
non so quale nazione. Io la conosco come "la sbessolona", per via di una sua caratteristica fisionomica: lo so che non è bello identificare così una persona, ma non ho molta memoria per i nomi. Dunque questa signora appare sovente in TV e da moltissimo tempo e si agita e grida e interrompe e dice più o meno sempre le solite cose, o meglio, le urla. Fra queste, immancabile, la necessità di aprire le frontiere a chiunque desideri venire a vivere da noi, con mogli, figli, padri, nonni, parenti e affini; tanti affini: tutti i parenti delle tante mogli. La necessità di accoglierli, di dare loro un lavoro, una casa, assistenza medica gratuita, pensioni per i vecchi, asilo e scuola per i piccoli: tutto e quant'altro gli italiani hanno sempre desiderato e raramente avuto. È molto generosa questa signora, penso che nella sua generosità abbia la casa (le case?) piena di queste persone, che le accolga che spenda gran parte del suo non piccolo stipendio statale in questa sua generosa missione e gran parte del suo tempo lo passi in mezzo a loro, magari in vacanza nei loro paesi. domenica 31 gennaio 2010
Un paese straordinario. È un paese straordinario, un paese in cui tante cose non sono come altrove. In questo Paese non si persegue chi viola la legge ma chi la osserva e la fa osservare (comandanti di nave che fermano clandestini, ispettori tramviari che richiedono il biglietto ai passeggeri, ecc.), non chi va a rubare in casa altrui ma chi si oppone, si considera razzista non chi gode di privilegi ma chi non vuole subire discriminazioni (in assegnazione di alloggi, prestazioni sanitarie gratuite, ecc.), si combatte la 65
disoccupazione accogliendo nuovi disoccupati, si fa pagare le tasse solo a chi ha pagato abbastanza imposte (se non si denuncia abbastanza imponibile IRPEf non si pagano ticket sanitari, scolastici, ecc.: come far pagare il biglietto d'ingresso alle partite solo a chi ha l'abbonamento), giudice e accusatore sono "colleghi", se un giudice assolve un altro condanna e viceversa (se le possibilità di avere un giudizio giusto sono il 50%, tanto vale lanciare una monetina: costa molto meno), a Natale si scrivono a Gesù Bambino letterine piene di odio e di cattivi propositi, e tante altre cose così. È davvero un paese fuori dall'ordinario, un paese straordinario. venerdì 25 dicembre 2009
Che c'è di strano? Desta scalpore, è additata come un'infamia la notizia che due ragazzine senegalesi sono state fatte scendere dall'autobus perchè senza biglietto. Non so se l'ispettore abbia usato parole insultanti nei confronti delle due, ma se così non è che c'è di strano se si chiede anche agli stranieri di stare alle regole? Capisco che erano due ragazzine, che era notte, che erano lontano da casa ma anzichè indignarsi perchè un ispettore voleva far osservare le regole, perchè non ci si chiede come mai due ragazzine a quell'ora fossero lontane da casa pretendendo di viaggiare senza pagare biglietto e non ci si indigna contro quei genitori che l'hanno permesso. Se invece di senegalesi fossero state venete forse l'ispettore si sarebbe comportato diversamente o forse sarebbe stato giudicato diversamente; forse se le due ragazze avessero detto al conducente che per qualche accidente non avevano i soldi necessari anche l'ispettore sarebbe stato più tollerante, per una volta. Ma sembra che molti stranieri siano convinti che in Italia 66
non solo esista il diritto d'asilo per taluni ma anche quello per tutti di viaggiare gratis sui mezzi pubblici e di godere altri benefici che non spettano agli italiani se non pagando tasse e imposte (gli onesti) o rischiando multe salate (i furbi). E le ragazzine si adeguano. mercoledì 23 dicembre 2009
Perché no? Perché se non ho inibizioni morali a rubare, perché mai non dovrei farlo? Se mi va bene arraffo qualsiasi cosa possa vendere e magari mi compro la droga. Rubare droga è pericoloso, non hanno tanti scrupoli ad infliggermi una pena immediata e se ne infischiano che la nostra Costituzione vieti la pena di morte. Rubare ai molto ricchi può essere pericoloso perché hanno sofisticati sistemi antifurto, guardie armate e cani feroci. Ma se scelgo bene la mia vittima, una persona abbastanza ricca che vive in zona isolata o colta di sorpresa in negozio o officina, non rischio praticamente niente. Mal che vada e la polizia mi arresta è quasi certo che non dovrò scontare alcuna pena: le carceri sono piene e i giudici hanno cose più gratificanti cui dedicarsi; se poi sono un immigrato clandestino mi ingiungono di tornarmene al mio paese (se lo sanno), io resto, magari cambio nome e torno a dedicarmi al mio lavoro abituale, a rubare. Potrebbe andarmi peggio se la vittima che credo indifesa fosse invece armata, ma so di essere protetto dalla legge: se tenta di impedirmi di fare il mio lavoro di sicuro dovrà perdere tempo e denaro in tribunale e rischia di beccarsi e fare qualche tempo di prigione. Lui è a casa sua e non scappa mentre io sono sempre disposto e libero di andare altrove. In parole povere lui rischia molto più di me e se ha un po' di cervello mi lascia lavorare in pace e tornerà a sgobbare 67
per rifarsi di quello che ha perso. Se mi va di rubare, perché no? lunedì 5 ottobre 2009
Coincidenze Don Bizzotto digiuna «Il Comune è con lui» (il Giornale di Vicenza) Oggi per 38 mila musulmani inizia il mese di “Ramadan” (il Giornale di Vicenza) E' una coincidenza o Don Bizzotto si è fatto musulmano? venerdì 21 agosto 2009
Illegalità diffusa Sono in molti a condannare "l'illegalità diffusa". Solo che sembra talmente diffusa che ognuno può scegliere cosa condannare e cosa accettare a seconda del partito di appartenenza, di convinzioni personali, di opportunismo. C'è chi condanna gli evasori fiscali ma difende i venditori abusivi stanziali o di passo (e viceversa), chi vuole che gli immigrati seguano le procedure senza fare i furbi ma non aspetta il suo turno nelle code (e vicevera), chi se la prende se uno strombazza ma lui getta dove capita cicche carta gomma masticata (e viceversa), chi non sopporta quelli che posteggiano in doppia fila ma non rispetta mai i limiti di velocità (e vceversa). C'è chi deplora coloro che beneficiano di scuole, ospedali, asili pagando meno tasse del dovuto ma pretende che ne beneficino liberamente coloro che non risultano all'anagrafe civile e tributaria. C'è chi mette limiti di 68
velocità o semafori assurdi sapendo che non potranno essere rispettati e potrà incassare multe, chi emana norme che non farà rispettare convincendo molti a non rispettarle, c'é chi tassa i cittadini e spreca il denaro che riceve. E c'è anche chi non rispetta nessuna norma e non condanna l'illegalità diffusa, ci vive dentro come pesce nell'acqua felice che si limitino a condannarla senza eliminarla. Quello che più mi sconcerta è il risultato deludente di tutto il costoso apparatato di legislatori, amministratori, giudici, guardie che vanificano gli uni il lavoro degli altri: fatta la legge trovato il giudice che sa come non applicarla, fissati i termini (abbondanti) di carcerazione preventiva trovato il modo per farli scadere, arrestato qualcuno in flagranza trovata la scusa per lasciarlo libero. E i pochi o tanti che le tasse le pagano hanno l'impressione che i loro soldi siano buttati via. Se qualcuno viene sorpreso in casa, il proprietario non deve pensare che è li per derubarlo, ma in visita di cortesia; se invece lo sorprende che sta rubando può chiedergli gentilmente di uscire, se se ne va senza portar via niente bene altrimenti pazienza: mica gli si può imporre con le cattive di lasciare il maltolto, si rischia che questo si rifiuti e fargli del male e finire in galera senza se e senza ma. Ma il più delle volte questo non succede; l'iniziativa la prende l'intruso che con le buone o le cattive si fa dare quello che gli spetta: per mal che vada se non è un delinquente indigeno gli daranno un foglio di espulsione che ha l'unico difetto di essere troppo ruvido per l'uso che ne farà. Spero avere un po' esagerato, spero. mercoledì 12 agosto 2009
Figli di un dio minore Leggo su il Gazzettino 69
"... nascosti nei camion o nelle stive delle navi, vengono trovati dei ragazzini che pur di arrivare in Italia si sono sorbiti viaggi disumani......Posto che la permanenza media di questi ragazzi nelle strutture sarà di due anni (c’è chi ha 17 anni e tra poco diventerà maggiorenne e quindi uscirà a breve, ma c’è anche chi ha 14 anni e in istituto ci dovrà restare un bel po’), sono stati fatti due conti: 100 euro di media al giorno la spesa per il mantenimento di ogni ragazzino,...." Ho fatto anch'io due conti: 100 euro x 30 giorni x 3 figli = 9000, senza contare me e mia moglie. Io l'equivalente di 9000 euro mensili non li ho mai percepiti; al netto delle imposte - che lo Stato fa pagare anche per mantenere chi arriva chissà da dove - mi ritenevo fortunato se me ne restavanoo 1500. Va bene la solidarietà, peccato che non possa goderne anch'io. Dalle mie parti dicevano "tratà come fio'i de'a serva", trattati come figli della serva. -------------------Forse qualche parlamentare - di quelli che difendono le fasce più deboli - dirà che sono razzista: e pensare che credevo lo fosse chi discrimina, non chi è discriminato. Confrontando la spesa con il suo stipendio la riterrà congrua, confrontandola con il mio mi chiedo se ho fatto patire la fame ai miei figli, se quei ragazzi sono mantenuti a caviale e champagne (per le spese fisse c'è economia di scala), o se qualcuno ci lucra sopra. sabato 8 agosto 2009
Sono preoccupato. Sono preoccupato. Ho un bimbo piccolo che lascia tutti i suoi giocattoli in giro per 70
la casa: automobiline, biglie, Lego e tanti altri oggetti. Non tutte le sere provvediamo a rimetterli o a farli mettere negli scatoloni o in quei contenitori di plastica con rotelle e sistemarli per bene. Noi ci siamo abituati, siamo allenati a schivare i pericoli e se una sera siamo troppo stanchi e lasciamo la casa come l'ha ridotta il bimbo, pazienza, sapremo cavarcela. Ma se quella notte entra un ladro in casa nostra, mette un piede in una delle biglie o inciampa in qualche altro oggetto, cade, sbatte la testa, si fa male, chiamiamo il 118, lo ricoverano in prognosi riservata, rischiamo di essere processati e condannati per avere provocato danni ad una persona che non stava facendo altro che il suo lavoro e chiederà giustizia. E se è uno straniero potremmo anche essere condannati per razzismo. Sono preoccupato. giovedì 16 luglio 2009
Non sempre è bene Stupro dopo la discoteca a Milano. Preso un clandestino già espulso Leggo questo titolo e amaramente penso quanto siano frequenti i casi di persone che teoricamente dovrebbero essere nell'impossibilità di commettere reati e invece tornano a commetterli. Una persona perbene rispetta gli altri, si sente in dovere di "non fare agli altri quello che non vorrebbe fosse fatto a se stesso", rispetta le norme per rispetto ai concittadini che le hanno volute e democraticamente ottenute. Chi invece non si sente moralmente tenuto al rispetto di queste norme le osserva solo se non può farne a meno, se vi è obbligato, se l'inosservanza può causargli più male che bene. 71
Se vado di nascosto in un paese straniero violandone le regole, senza remore morali continuerò a non rispettarle: non le riconosco, le sento estranee, non le rispetto, se non vi sono obbligato, e me ne faccio beffe. Se fare una cosa comporta sicura espulsione, non la faccio; se le probabilità che mi scoprano sono una su dieci, la faccio; se sono 1 su due, ci penso; ma se so che il massimo che rischio è avere un foglio di espulsione e restarmene, la faccio e mi diverto anche. Il foglio ricevuto posso buttarlo o farne raccolta, a gara con i miei compatrioti o a testimonianza di quanto sia divertente prendere in giro gli abitanti di quel paese, avere cento ingiunzioni con cento nomi diversi e farmene un baffo. Malissimo che possa andare, vado al mio paese, visito parenti e amici, racconto le mie bravate e torno nel paese straniero, clandestinamente e pronto a fornire un altro nome se mi capitasse di essere scoperto. Analogalmente se, per qualsiasi reato io commetta, ho buone probabilità di: non essere arrestato; se arrestato, essere libero di circolare in attesa del processo; se libero di circolare, non essere processato in tempo; se processato in tempo, essere condannato a pena mite; se condannato, uscire anzitempo dal carcere; se in pratica ho buone probabilità di farla franca o quasi, nulla mi impedisce di fare quello che più mi aggrada. Non sempre è così, può anche capitare che chi non commette alcun reato vada in carcere e vi rimanga per lunghissimo tempo, innocente in attesa di giudizio. Periodicamente poi le carceri "scoppiano". La cosa non può meravigliare se permettiamo a chiunque di venire da noi e molti delinquenti sono attratti dalle possibilità loro concesse: se non finiscono in carcere, continuano a delinquere. 72
Anche la pioggia è un bene per il Paese, ma non quando è troppa o quando diventa grandine. venerdì 19 giugno 2009
E se capitasse ... E se capitasse che - vieni oggi e vieni domani - gli islamici divenissero maggioranza in Italia e potessero imporre i loro usi e costumi, le leggi dei più fanatici fra loro, la shari'a? Passi per le donne che nascondono i capelli: io non sono parrucchiere; passi se nascondono anche il volto e tutto il resto: pazienza, ora esibiscono fin troppo e "un alto e un basso fa un gualivo"; passi che siano rinchiuse in casa, debbano seguire il marito, osservare i suoi ordini, servire la favorita: non sono donna; passi se giustiziano omicidi, adulteri, bestemmiatori, apostati o tagliano arti ai rei: cercherò di non esserlo. Quello che mi preoccupa veramente è il divieto di bere vino e mangiar carne di maiale: mi preoccupa perché io non saprei farne a meno; mi preoccupa perchè manderebbe a ramengo tante imprese di viticoltori, allevatori, cantinieri, salumieri, osti, ristoratori, trasportatori, eccetera. Se capitasse in Italia sarebbe un grosso guaio per noi, se capitasse altrove in Europa sarebbe peggio per loro. domenica 31 maggio 2009
Sanità, equità, razzismo. Dicono che il sistema sanitario italiano sia fra i migliori del mondo e infatti arrivano da tutto il mondo per beneficiarne, spesso convinti che le spese per l'assistenza sanitaria siano comprese nell'importo pagato ai trafficanti per farli entrare nel Paese. Per i residenti il discorso è un po' diverso: pagano 73
imposte quando stanno bene e in più tasse quando si ammalano.Sono però previste delle esenzioni , con un criterio piuttosto stravagante - se capisco bene. In Liguria "Bambini sotto i 6 anni - Anziani sopra i 65 anni di età Con redditi familiari fino a € 36.151,98 (£ 70.000.000)" non devono pagare nessuna tassa (ticket). La norma è immutata da prima dell'euro, infatti il valore tondo é in lire. Naturalmente i limiti di reddito suddetti valgono solo per i residenti, con codice fiscale: chi non lo è e non lo ha può benissimo dichiarare il reddito che vuole, certo che nessuno può verificarne la veridicità. Che i residenti vengano trattati peggio degli irregolari non può però essere considerato razzismo, essendo a danno di gente che non ha titolo e tinta per lamentarsene. venerdì 22 maggio 2009
La Mecca sulla Mosa (NL) Leggo su "il Foglio" l' articolo "Multiculturalismo pazzo" e penso a chi in Italia considera pazzo, xenofobo, razzista chi si preoccupa perché anche da noi non succeda lo stesso. Si può anche ritenere invitabile l'invasione straniera, come si riteneva inevitabile avere il raccolto rovinato dalla grandine, ma non è ragionevole sperarla, favorirla, anticiparla. Ci sono persone che vedono nell' immigrazione - tutta l'immigrazione - solo benefici economici e culturali: spero abbiano ragione, ma non vorrei che poi si accorgessero d'essere stati miopi, molto miopi. Dicono che la diversità culturale è un bene, ma vogliono un mondo uniformemente multiculturalizzato e la fine di questa diversità, di cui tutti oggi possiamo beneficiare. lunedì 18 maggio 2009
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Legalità Clandestino: "Che ha carattere di segretezza in quanto difforme dalla legge o dalle norme sociali e quindi perseguibile giudizialmente o condannabile moralmente" (Sabatini Coletti), "Che è fatto segretamente perché vietato" (Gabrielli Aldo). "Senegalese in ospedale per il mal di denti. Ma è clandestino: denunciato ed espulso" Questa notizia ha destato in molti un'indignazione che mi suona un po' ipocrita se fatta dalle stesse persone che si indignano per la diffusa illegalità. A furia di eccezioni la legalità va a farsi benedire: è vietato costruire in certe zone, ma se viene fatto si chiude un occhio; non devo evadere il fisco ma se sono un poveromohamed che vende illegalmente vado capito e aiutato; è illegale comprare merce contraffatta ma lo faccio; è vietato superare i limiti di velocità ma se non c'è controllo li supero; è illegale il lavoro in nero ma così guadagno di più (datore o lavoratore); non trovo da posteggiare e posteggio in doppia fila; è incivile buttare carte, cicche, gomma da masticare ma lo faccio e mi lamento perchè le strade sono sporche; porto a spasso il cane e lascio tracce; picchio, rubo, ferisco, guido ubriaco, guido drogato, ammazzo e sono libero di rifarlo. Più che la certezza della pena sembra prevalere, specialmente fra i nuovi arrivati, la certezza dell'impunità: in Italia si può entrare illegalmente, si può vivere illegalmente e fare quel che si vuole. Se non è illegale venire in Italia non chiamiamoli clandestini, non impegnamo mezzi navali, carabinieri, finanzieri, diplomatici per contrastarne o favorirne l'arrivo, rinunciamo completamente alla sovranità nazionale e dato che ci siamo aboliamo l'illegalità: è tutto permesso, non faciamo pagare tasse e imposte nel paese di Bengodi. 75
Se uno sa per esperienza personale o altrui che l' illegalità è punita, che se si ammala può essere curato ma anche individuato (c'è tanto di posto di Polizia nel Pronto Soccorso della mia città), magari non è più tanto convinto di venire a Cuccagna e ci rinuncia. Se sono un poveromohamed che desidera venire in Europa e posso scegliere tra una via complicata e legale e una spiccia e illegale, sapendo che una volta lì non fa differenza scelgo la seconda. I casi sono due: o i clandestini sono in Italia illegalmente o non lo sono. Come per chiunque se si vive nella legalità non dovrebbero esserci problemi e particolari precauzioni, se invece si vive nell'illegalità si dovrebbero usare tutte le cautele indispensabili alla clandestinità, ma spesso non è necessario. Se però si ritiene scandaloso contrastare l' illegalità non lamentiamocene se è diffusa, e viceversa. venerdì 10 aprile 2009
Par condicio Sicuramente sarà perché sono duro di comprendonio, ma non riesco a capire come garantire cure, impunità, scuola, agevolazioni, tanti diritti e nessun dovere possa contrastare l'immigrazione clandestina. Mia moglie, che come molte donne ha senso pratico, dice che lasciare piatti sporchi o cibo fuori dal frigo attira le mosche: se lei ha ragione non mi è chiaro perchè gli umani dovrebbero invece sfuggire le opportunità che vengono loro offerte. Uno può gradire la casa piena di mosche, ma non affermare che vi sparge miele per contrastarle né dire che non sono mosche; uno può volere l'Italia piena di irregolari ma non dire che agevolarli meno ne favorisce l'arrivo né che basta non considerarli clandestini. Se i ladri fossero chiamati diversamente non ci sarebbero più ladri ma resterebbero i furti. 76
Ammettento che sia giusto, etico e possibile accogliere in Italia l'intera umanità mi chiedo il perché di certe discriminazioni. Non ho esperienze recenti e quindi le cose potrebbero non essere come me le ricordo e come le riporto. Un clandestino che sta poco bene non va dal medico di famiglia, che non ha, ma direttamente al Pronto Soccorso. Al triage (io direi all' accoglienza, per farmi capire dagli italiani che non hanno dimestichezze con ospedali) dichiara i sintomi ma non credo sia tenuto a dichiarare la sua residenza in Italia, il suo reddito, il suo codice fiscale, il luogo di nascita, villaggio città Paese di provenienza: questo in forza di una legge che vieta la possibilità di denunciare situazioni di illegalità. Non mi pare che la stessa norma valga per i cittadini italiani, i quali, se il caso non è urgente e grave (o meglio se non arrivano in ospedale con un'ambulanza del 118), sono invitati a recarsi dal loro medico generico o, se insistono, a pagare una tassa in relazione al reddito dichiarato. Capita anche che qualcuno non risieda nel luogo dove si ammala e allora deve recarsi all' ASL (USL, USSL o come altro si chiama), fare code, compilare moduli, chiedere di poter scegliere un medico, avere il suo benestare e per alcuni mesi ammalarsi solo nello stesso Comune. Altrimenti cercare qualche targa che indichi un ambulatorio, aspettare, sperare, farsi visitare, pagare la visita e poi eventualmente chiedere il rimborso, se è previsto nella Regione di residenza. Si raccomanda di non intasare i Pronto Soccorso per malattie di lieve entità, ma ciò vale solo per gli italiani: gli altri hanno facoltà di intasarlo quanto vogliono e di farsi curare gratis dichiarandosi in ogni caso 77
nullatenenti, cosa impossibile da verificare se per l'anagrafe e il fisco sono fantasmi. Nessuna meraviglia per le conseguenti ore di attesa. Se poi il medico del Pronto Soccorso prescrive una medicina si deve tornare dal proprio medico per la ricetta: non so come funzioni con i clandestini, ma so che non posso avere in Liguria una medicina prescritta in Piemonte. Non so nemmeno se temendo di essere imprigionato o rimpatriato (dove?, quando?) un clandestino rinuncerà a farsi curare o a venire in Italia, ma se per lui è giusto non dover rendere conto di niente ed essere curato senza tante domande trovo ingiusto che questo non valga per tutti. Se le cose non stanno così, mi piacerebbe sapere come stanno. venerdì 20 marzo 2009
Mi piacerebbe. Mi piacerebbe che quando politici, giornalisti e altri dallo schermo TV proclamano il loro amore per i poveri diseredati, pontificano su diritti e doveri altrui, vantano i propri meriti e le altrui colpe, ridicolizzano benefici, considerano miserevoli somme per me rispettabili, mi piacerebbe vedere di ognuno non solo la faccia ma anche quanto guadagna per capire quanto vale per lui un euro, quanto ci costa la sua opinione, se parla per esperienza diretta o solo per sentito dire, se è sincero. Mi piacerebbe che quando ironizzano sulle paure della gente, difendono privilegi che a parti invertite direbbero razzisti, considerano gli immigrati tutti buoni ed innocenti, mi piacerebbe vedere la casa e il quartiere dove vivono per capire se accettano quello che gli altri dovrebbero accettare. Mi piacerebbe che quando pretendono di accogliere, sfamare, sanare l'intera umanità a spese dei contribuenti italiani, mi piacerebbe vedere dove vengono curati per capire se anche loro 78
fanno le lunghe attese e sono trattati come gli altri cittadini. Mi piacerebbe che quando dicono che i loro privilegi non incidono molto sul bilancio statale e se li tengono, mi piacerebbe sapere cosa succederebbe se - per equità - fossero estesi a tutti, in Italia o nel mondo. Mi piacerebbe. domenica 15 febbraio 2009
E se ... Non ci capisco molto, ma a mio parere si tratta di infortuni sul lavoro. A quanto si dice vengono in Italia per fare il lavoro che gli italiani non vogliono fare. Fanno le rapine: lavoro faticoso, lavoro rischioso. Probabilmente ci sarà già qualche legge che obbliga i cittadini comuni a lasciare porte e finestre aperte per facilitare il loro lavoro, ma è disattesa come tante altre. Ci sarà già qualche norma che impone, se proprio non si vuole avere intrusi in casa, di mettere alla sera tutto quello che si ha di valore in apposito contenitore esterno. Si eviterebbe non solo di intralciare il lavoro altrui col rischio di farsi male (può succedere) ma anche, facilitandolo, di provocare infortuni agli addetti . In fin dei conti la raccolta differenziata è indice di civiltà: rifiuti organici; carta; plastica; vetro, alluminio; oro, preziosi, denaro, gioielli. E se, considerata l' atavica abitudine italiana di non osservare la legge, quei lavoratori fossero accompagnati al lavoro da polizia 79
o carabinieri? Questi dovrebbero accertarsi che siano rispettate quelle norme che per forza devono esserci e multare chi non le osserva. D'accordo, visto che il lavoro viene fatto di notte, dovremmo subire qualche imposta in più per pagare gli straordinari; ma si avrebbe il vantaggio di evitare infortuni; le forze dell'ordine non dovrebbero recarsi al mattino a prelevare chi ha causato danni ad onesti lavoratori; i giudici non dovrebbero scomodarsi per condannarlo. giovedì 12 febbraio 2009 Diversamente italiani "Diversamente italiani": così mi aspetto che vengano chiamati gli immigrati clandestini. "Clandestino" sottintende un' idea negativa di illegalità, sicuramente giusta ma che potrebbe essere considerata offensiva specialmente nel caso fosse vera non soltanto per il modo in cui arriva in Italia ma anche per la vita che vi conduce. Clandestino è pertanto un termine politicamente scorretto, da non usare. Ora si discute se un diversamente italiano possa o no accedere liberamente ai servizi sanitari pagati dai contribuenti italiani. Non so se anche quì, come nei telefilm USA, esista l'obbligo del medico di denunciare ferite d' arma da fuoco o bianca, cioè una situazione di illegalità. In questo caso,coerentemente, dovrebbe essere denunciato anche un clandestino ma non un diversamente italiano. Se un diversamente italiano, a prescindere da quanto guadagna con i suoi traffici diversamente leciti, ha diritto di accedere gratuitamente al Pronto Soccorso voglio anch'io non essere trattato da italiano. Se mi ammalerò fuori dal Comune anagrafico di residenza non pagherò un medico per visitarmi e prescrivermi le medicine, se avrò bisogno delle medicine 80
prescritte dal mio medico non ritornerò nella regione di residenza per poterle comprare. Se mi troverò in quelle situazioni non mi comporterò come in passato ma mi recherò al Pronto Soccorso più vicino, dirò di chiamarmi Mustafà ElFurb per avere senza problemi e senza spesa quanto mi serve. I medici non denunceranno i clandestini, ma gli italiani che volessero essere trattati come clandestini forse sì. Non pagare le tasse è illegale solo per chi già non è nell'illegalità: sia clandestino, evasore fiscale totale o entrambi . giovedì 5 febbraio 2009
Non é tutto oro. Alcuni dicono che gli immigrati sono la rovina del Paese, altri, specialmente loro stessi, che ne sono la salvezza. Per i primi sono nullafacenti criminali, per i secondi lavoratori indefessi che arricchiscono il paese, senza i quali le fabbriche chiuderebbero, le casse pubbliche sarebbero vuote, il paese sarebbe di soli vecchi. E' vero, una parte di loro da qualche tempo paga tasse e contributi, come da decenni hanno fatto generazioni di italiani; é vero che mettono al mondo più figli, quello che gli italiani non fanno anche per una dissennata politica fiscale da sempre tendente a penalizzare la famiglia tradizionale (vedi 1 , 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13). Faranno anche lavori che gli italiani non vogliono fare, ma quanto prima vorranno essere come gli italiani e non fare quei lavori, per i quali arriverranno nuovi immigrati, sovrabbondanti. Pagano tasse e contributi, ma forse anche loro invecchiano e vorranno la pensione, anche loro hanno figli da mandare all'asilo, a scuola, all'università, anche loro si ammalano e 81
abbisognano di cure, anche loro usano le strade, e sono solo una parte, mentre per un'altra parte necessitano carabinieri, polizia, giudici, carceri, guardie carcerarie e si ha diffusione di droga, prostituzione, incidenti stradali, prepotenza, arroganza, disprezzo per i nostri valori. Limitandosi al fattore economico, bisognerebbe fare bene i conti prima di vederli come salvatori: non è sempre oro tutto quel che riluce. Fatico capire perché ci sia tanta necessità di creare in Italia nuovi posti di lavoro se non ci sono italiani disposti a lavorarci e si crea altrettanta necessità di avere nuovi immigrati, con tutto il gran bene e il poco male che comportano solo se sono adeguatamente sfruttati. Penso che gli immigrati siano come il sale nel pane: nella giusta misura lo rende migliore, se si esagera è da buttare. I toscani lo preferiscono sciocco, ma non sempre si può scegliere. mercoledì 14 gennaio 2009
Lavori non graditi. Se, come si paventa, le aziende italiane chiuderanno o si troveranno nella necessità di ridurre il personale, pare che l' Italia avrà bisogno di molti nuovi immigrati per assistere i molti italiani disoccupati. martedì 11 novembre 2008
Restaurazione? Nel settecento era segno di nobiltà non essere abbronzati, "prerogativa" della plebe costretta a lavorare sotto il sole. In anni più recenti abbronzato non era chi lavorava (nelle 82
fabbriche) ma chi faceva bella vita su assolate spiagge, magari esotiche. Succesivamente, col diffondersi di periodi di vacanza più lunghi e maggiore ricchezza, un' abbronzatura più o meno accentuata o persistente veniva ostentata come segno di benessere e sentirsi dire "oh! come sei abbronzato" era preso per complimento. Specialmente nella stagione invernale significava che avevi la possibilità di frequentare paesi tropicali, stazioni invernali o centri estetici. Da un po' di tempo l'entusiasmo per l' abbronzatura era un po' scemato a seguito dell'allarme per i danni dei raggi solari, ma un bel colorito scuro poteva mostrare di potere permettersi i prodotti idonei ad evitarli. Oggi, sembra, siamo tornati al settecento, una seconda restaurazione dei valori di quel tempo e dire che uno è abbronzato è un' offesa, più grave se rivolta a uno che ha la pelle scura non tanto per il tempo pur trascorso al sole delle Hawai quanto perchè metà dei suoi antenati non hanno subito le mutazioni genetiche che hanno schiarito la pelle dell'altra metà. Non so bene (lo chiederò a Walter) se perché abbronzato é più bianco di nero o più nero di bianco, se offenda gli uni o gli altri o entrambi, mentre per me rimane comunque solo un bel gradevole colore: omnia munda mundis. PS Sento dire che per gli americani "abbronzato" è offensivo: sarebbe bene spiegar loro che in Italia fino ieri non lo era, come è stato spiegato a me che "cold" non vuol dire caldo. sabato 8 novembre 2008
La scorta Dato che chi va a rubare in casa altrui rischia di essere preso a fucilate e chi non vuole essere derubato rischia processi e carcere, non sarebbe opportuno che i primi fossero scortati 83
dalla polizia per evitargli infortuni sul lavoro? mercoledĂŹ 20 agosto 2008
Discriminazioni Discriminare gli appartenenti ad un'etnia, escluderli da benefici, subordinarne i diritti, sottoporli a esclusivi doveri, a me pare razzismo. Se, a differenza di altri, sono esclusi dall'avere gratis luce, gas, acqua, casa, se sono gli ultimi nell'accesso ai servizi sociali, se sono i soli obbligati a rispettare la legge, ad avere la licenza per vendere merce, a pagare per occupare suolo pubblico; se sono i soli condannabili (almeno moralmente) quando rubano, viaggiano sui mezzi pubblici senza biglietto, lavorano in nero, evadono imposte e tasse, guidano senza patente auto senza assicurazione, elemosinano, non mandano i figli a scuola, eccetera; se questo succede mi sembrano vittime di discriminazione, ma se A discrimina B Ê razzista, se B discrimina A è antirazzista. venerdÏ 6 giugno 2008
Preferenze Si pensa di dimezzare il tempo per ottenere la cittadinanza italiana , ma saranno poi davvero contenti di non essere trattati come gli stranieri ma come gli italiani? sabato 12 gennaio 2008
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Indice generale Stravaganze.......................................................................2 Offese natalizie.................................................................2 Metamorfosi.....................................................................3 Se fossi .............................................................................3 Bianco e nero....................................................................4 Indigeni e allogeni............................................................4 Discriminati......................................................................6 Minareti............................................................................9 Dicono............................................................................10 Xenofobia ......................................................................12 Indispensabili .................................................................13 Naufragi. ........................................................................14 Ieri e oggi .......................................................................16 Testa dura .......................................................................18 Mare calmo ....................................................................20 Avarie | Capita | Soccorsi ...............................................21 Negro .............................................................................21 Inni .................................................................................23 Mediterraneo | Corretto |.................................................23 Ius soli ...........................................................................23 Basta poco .....................................................................24 Integrazione ...................................................................24 Venite .............................................................................25 Lampedusa .....................................................................25 Razzista ..........................................................................25 La ministra .....................................................................26 Buonissimi .....................................................................26 Invasori ..........................................................................29 Gli altri ...........................................................................29 Naufragi .........................................................................30 Reati | Diritti ..................................................................31 85
Ipocriti | Clandestinità ...................................................31 Congo ............................................................................32 Dolore e rabbia ..............................................................32 Cittadinanza - .................................................................33 Emergenze .....................................................................33 Ius soli ...........................................................................33 orango ............................................................................34 Tabù ...............................................................................34 La barca - .......................................................................35 Lampedusa .....................................................................35 Scontrini ........................................................................36 Nascite | Opinioni ..........................................................37 Ministro..........................................................................37 Ospiti | Scorta ................................................................38 Dubbi | Discriminazioni .................................................38 Curiosità ........................................................................38 Integrazione....................................................................38 Carceri............................................................................39 Casualità: 150 casi in 13 mesi .......................................39 Italianità .........................................................................39 Algebra ..........................................................................40 Militari............................................................................40 Relata refero...................................................................40 Importati ........................................................................40 La torre ..........................................................................40 Razzismo, misteri, lavoro...............................................41 GdF.................................................................................41 Paura ..............................................................................42 La badante......................................................................43 Europei...........................................................................43 Cronaca possibile ...........................................................43 Pronto Soccorso..............................................................44 86
Cittadinanza ...................................................................44 Per salvare l'Italia ..........................................................45 Perché dovrei crederci? .................................................45 Chissà ............................................................................46 Addio a Dante? ..............................................................46 Previdenza .....................................................................48 Ospiti .............................................................................50 Come le ciliegie .............................................................51 Posti di lavoro ................................................................51 Integrazione ...................................................................52 Colori .............................................................................54 Casualità. .......................................................................54 Carburante .....................................................................54 Sotto sotto ......................................................................55 Fole ................................................................................56 Casa Italia ......................................................................57 Invasione ........................................................................57 Sicilia .............................................................................58 Lettera a una conosciuta ................................................58 Narrazioni ......................................................................59 Completo .......................................................................60 Tutti a Cannes ................................................................61 Disoccupati ....................................................................62 Integrazione ...................................................................62 Opinioni .........................................................................63 Generosità ......................................................................63 Un paese straordinario. ..................................................64 Che c'è di strano? ...........................................................65 Perché no? .....................................................................66 Coincidenze ...................................................................67 Illegalità diffusa .............................................................67 Figli di un dio minore ....................................................69 87
Sono preoccupato. .........................................................70 Non sempre è bene ........................................................70 E se capitasse ... .............................................................72 Sanità, equità, razzismo. ................................................73 La Mecca sulla Mosa (NL) ............................................73 Legalità ..........................................................................74 Par condicio ...................................................................75 Mi piacerebbe. ...............................................................77 E se ... ............................................................................78 Diversamente italiani .....................................................79 Non é tutto oro. ..............................................................80 Lavori non graditi. .........................................................81 Restaurazione? ...............................................................82 La scorta ........................................................................83 Discriminazioni .............................................................83 Preferenze ......................................................................83
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Indice generale alfabetico Addio a Dante? ..............................................................46 Algebra ..........................................................................40 Avarie | Capita | Soccorsi ...............................................21 Basta poco .....................................................................24 Bianco e nero....................................................................4 Buonissimi .....................................................................26 Carburante .....................................................................54 Carceri............................................................................39 Casa Italia ......................................................................57 Casualità: 150 casi in 13 mesi .......................................39 Casualità. .......................................................................54 Che c'è di strano? ...........................................................65 Chissà ............................................................................46 Cittadinanza ...................................................................44 Cittadinanza - .................................................................33 Coincidenze ...................................................................67 Colori .............................................................................54 Come le ciliegie .............................................................51 Completo .......................................................................60 Congo ............................................................................32 Cronaca possibile ...........................................................43 Curiosità ........................................................................38 Dicono............................................................................10 Discriminati......................................................................6 Discriminazioni .............................................................83 Disoccupati ....................................................................62 Diversamente italiani .....................................................79 Dolore e rabbia ..............................................................32 89
Dubbi | Discriminazioni .................................................38 E se ... ............................................................................78 E se capitasse ... .............................................................72 Emergenze .....................................................................33 Europei...........................................................................43 Figli di un dio minore ....................................................69 Fole ................................................................................56 GdF.................................................................................41 Generosità ......................................................................63 Gli altri ...........................................................................29 Ieri e oggi .......................................................................16 Illegalità diffusa .............................................................67 Importati ........................................................................40 Indigeni e allogeni............................................................4 Indispensabili .................................................................13 Inni .................................................................................23 Integrazione....................................................................38 Integrazione ...................................................................62 Integrazione ...................................................................52 Integrazione ...................................................................24 Invasione ........................................................................57 Invasori ..........................................................................29 Ipocriti | Clandestinità ...................................................31 Italianità .........................................................................39 Ius soli ...........................................................................33 Ius soli ...........................................................................23 La badante......................................................................43 La barca - .......................................................................35 La Mecca sulla Mosa (NL) ............................................73 La ministra .....................................................................26 La scorta ........................................................................83 La torre ..........................................................................40 90
Lampedusa .....................................................................35 Lampedusa .....................................................................25 Lavori non graditi. .........................................................81 Legalità ..........................................................................74 Lettera a una conosciuta ................................................58 Mare calmo ....................................................................20 Mediterraneo | Corretto |.................................................23 Metamorfosi.....................................................................3 Mi piacerebbe. ...............................................................77 Militari............................................................................40 Minareti............................................................................9 Ministro..........................................................................37 Narrazioni ......................................................................59 Nascite | Opinioni ..........................................................37 Naufragi .........................................................................30 Naufragi. ........................................................................14 Negro .............................................................................21 Non é tutto oro. ..............................................................80 Non sempre è bene ........................................................70 Offese natalizie.................................................................2 Opinioni .........................................................................63 orango ............................................................................34 Ospiti .............................................................................50 Ospiti | Scorta ................................................................38 Par condicio ...................................................................75 Paura ..............................................................................42 Per salvare l'Italia ..........................................................45 Perché dovrei crederci? .................................................45 Perché no? .....................................................................66 Posti di lavoro ................................................................51 Preferenze ......................................................................83 Previdenza .....................................................................48 91
Pronto Soccorso..............................................................44 Razzismo, misteri, lavoro...............................................41 Razzista ..........................................................................25 Reati | Diritti ..................................................................31 Relata refero...................................................................40 Restaurazione? ...............................................................82 Sanità, equità, razzismo. ................................................73 Scontrini ........................................................................36 Se fossi .............................................................................3 Sicilia .............................................................................58 Sono preoccupato. .........................................................70 Sotto sotto ......................................................................55 Stravaganze.......................................................................2 Tabù ...............................................................................34 Testa dura .......................................................................18 Tutti a Cannes ................................................................61 Un paese straordinario. ..................................................64 Venite .............................................................................25 Xenofobia ......................................................................12
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