Giudi iudicarie
il
iornale delle
NOVEMBRE 2015 - pag.
Mensile di informazione e di approfondimento
www.giornaledellegiudic a r i e . i t
ANNO 13- NOVEMBRE 2015- N. 10 - MENSILE
EDITORIALE
Simboli e partiti di Adelino Amistadi In questi giorni leggevo con un po’ di disgusto la continua rincorsa alla costituzione di nuovi partiti, nuovi simboli, nuovi gruppi politici che si preparano alle elezioni nazionali che Renzi dice di voler indire per il 2018, ma in molti prevedono già nell’autunno del prossimo anno. La cosa sembra contamini anche il nostro Trentino dove sono già pronte nuove sigle, nuovi partiti, anche se, purtroppo, sempre con i soliti nomi. Nomi usurati e decrepiti che farebbero bene a starsene a casa, ma si sa, l’ambizione e la cupidigia, spesse volte, fanno perdere il lume. Sono andato col pensiero alle mie prime esperienze politiche ed ho rivisto con piacere sfilare nella mia mente simboli e partiti ormai finiti nel cassetto dei ricordi. Permettetemi di raccontarvi, così come l’ho vissuta, la loro storia e l’evolversi, con i simboli, della politica italiana. Già verso la fine del fascismo, con l’affermarsi delle ideologie, seppur combattute, iniziarono a costituirsi i partiti di massa, in attesa che la guerra finisse, per essere così pronti a riprendere in mano l’Italia. Quindi dopo la seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo, iniziarono gli anni della prima Repubblica e sulla scheda elettorale gli Italiani si trovarono lo scudo crociato, la falce e il martello, la fiamma e l’edera. Simboli, ma anche identità di idee, di ceti elettorali, e di prospettive politiche per il futuro. Continua a pag. 8
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FONDATO NEL 2002
Enti sovracomunali, si cambia
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Il decalogo per abbattere un’associazione di Roberto de Laurentis* Talvolta mi ripeto che ho molto coraggio a non demotivarmi quando, a conclusione di una giornata densa di impegni e dopo un po’ di chilometri percorsi, arrivo in qualche angolo della nostra provincia e mi trovo davanti ad una sala gremita (si fa per dire!) da quei quindici o venti artigiani. Peraltro sempre quelli, e quelli di sempre. Che, malgrado tutto, si ostinano a credere nell’opportunità del darsi una mano l’un l’altro, nella necessità di stare assieme per contare di più, nell’esigenza di riferirsi all’Associazione per avere un tetto comune, pure se nella diversità dei mestieri, delle problematiche, delle sensibilità. A pagina 22
Oltre 120mila prestiti in Giudicarie
Biblioteche, non solo libri
ALLE PAGINE 12 E 13
L’editorialeEUROPA di Paolo Magagnotti
UE verso un tunnel pericoloso
PAOLO MAGAGNOTTI A PAGINA 16
ORARIO CONTINUATO DAL 1 AL 31 DICEMBRE
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