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Periodico di informazione di Humanitas Mater Domini
Anno XXII Numero 1 Luglio 2018
Prostata, colon retto: l’ultima frontiera è la chirurgia robotica Piccole incisioni, rapida ripresa, maggior sicurezza per il paziente
Prevenzione cardiovascolare: al via un nuovo ambulatorio Le novità dei Centri Humanitas Medical Care
Le gambe iniziano a cedere? Walk & Run: II edizione 2018 Volontariato? Si chiama Platys
Dolore post operatorio? No, grazie! Estate e tintarella
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Prostata, colon retto: l’ultima frontiera è la chirurgia robotica Sbarca in Humanitas Mater Domini “da Vinci X”, per una chirurgia sempre più all’avanguardia.
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mportante traguardo per Humanitas Mater Domini. Si chiama “da Vinci X”, il robot in camice bianco che rinnova la chirurgia robotica dell’Istituto, già in uso dal 2015. È attualmente il primo sistema di questo modello installato in Lombardia, il secondo in Italia. La chirurgia robotica completa due percorsi organizzati in Ospedale per la cura del tumore della prostata e del colon retto.
PERCORSO DI CURA DEL TUMORE DELLA PROSTATA Ancora oggi, il tumore della prostata è uno dei più comuni tra gli uomini. Per prevenirlo, i controlli periodici sono fondamentali e sono consigliati agli uomini che hanno superato i 50 anni di età, anche prima (dai 45 anni) in caso di familiarità con la patologia. Dalla diagnosi precoce all’eventuale trattamento, è molto importante essere seguiti da un’équipe di specialisti integrati e multidisciplinari. Da qui, nasce il percorso dedicato alla prostata di Humanitas Mater Domini articolato in diverse fasi, per permettere al paziente di contare sui più avanzati esami strumentali e accedere a cure sempre più efficaci.
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LA DIAGNOSI
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Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è una proteina sintetizzata dalla prostata, dosabile attraverso un semplice prelievo di sangue. È il primo indice dello stato di benessere della prostata. Un PSA alterato non è sempre sinonimo di tumore, può essere dovuto a prostatite (fenomeno flogistico legato ad infezioni), Ipertrofia Prostatica Benigna o IPB (fisiologico incremento di volume della prostata) oppure correlato all’età, alla pratica di determinati sport (ciclismo, moto, ecc.), ecc. Alterazioni del PSA sono però da considerarsi un campanello di allarme, da monitorare o indagare. Quando, a fronte di PSA alto, occorrono ulteriori accertamenti? E’ sempre fondamentale la visita urologica durante la quale, oltre all’anamnesi personale e familiare del paziente, lo specialista
potrà interpretare i valori del PSA sulla scorta dell’anamnesi stessa e della clinica. Solo su indicazione dello stesso, si valuterà la necessità di sottoporre il paziente ad una biopsia prostatica, ossia l’asportazione di piccoli frammenti di tessuto per l’esame al microscopio (esame istologico).
FUSION BIOPSY In Humanitas Mater Domini, oltre alla biopsia tradizionale, è presente una nuova tecnica diagnostica: la Fusion Biopsy, che esegue biopsie della prostata in modo mirato, integrando le immagini di risonanza magnetica ed ecografia. Viene così registrata una mappa multiplanare della biopsia, che permette di ricostruire con precisione la localizzazione e il volume del tumore. “Questa tecnologia permette di simulare il tragitto della biopsia, di modificarlo all’oc-
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correnza, registrando ogni singola fase diagnostica. La zona segnalata dalla risonanza magnetica come la più sospetta, dopo la fusione di immagini con l’ecografia, compare come un bersaglio nell’immagine ecografica. L’operatore può così indirizzarsi verso il punto preciso da esaminare”, spiega il dottor Gianluigi Taverna, responsabile dell’Unità Operativa di Urologia di Humanitas Mater Domini, esperto di chirurgia robotica, che ha già eseguito oltre 3.000 interventi con il Robot da Vinci. Assieme al grado di malignità del tumore, ricavato dall’esame istologico, queste informazioni contribuiscono a stabilire la categoria di rischio di quel particolare tumore. Una volta definito il rischio, il trattamento può essere pianificato con una maggiore sicurezza.
COME SI CURA
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Alla consegna dell’esame istologico, lo specialista sulla base delle condizioni cliniche del paziente (età, caratteristiche cliniche del tumore, comorbilità, ecc.), consiglierà l’indicazione terapeutica più adeguata: • Sorveglianza attiva: quando il tumore è così piccolo da essere indolente (non darà verosimilmente segni di sé) e, quindi, viene monitorato periodicamente con la visita urologica, il dosaggio del PSA e la ripetizione delle biopsie • Chirurgia (tradizionale o robotica) • Radioterapia
NOVITÀ: LA CHIRURGIA ROBOTICA Il robot “da Vinci” è l’unico sistema robotico che traduce in modo intuitivo i movimenti del chirurgo, azzerandone il fisiologico tremore; il sistema permette inoltre una reale visione 3D, con una efficace magnificazione dei dettagli anatomici. “Il Robot conferisce all’atto chirurgico una precisione non confrontabile con altre tecniche. Permette di operare con precisione assoluta nel taglio, fornendo un campo visivo ingrandito di 10 volte rispetto al precedente sistema. È importante sottolineare che si possono così superare i limiti legati al-
la difficoltà di trattare con la chirurgia mininvasiva laparoscopica quelle patologie in sedi anatomiche difficili da raggiungere. Il tutto con una incredibile versatilità di movimenti, resi più precisi e sicuri”, spiega il dottor Taverna. La prostatectomia radicale (rimozione totale della prostata) è una procedura ormai consolidata con il da Vinci e può essere eseguita, a seconda dei dati clinici, con tecnica “nerve sparing”, assicurando il mantenimento delle terminazioni nervose allo scopo di ridurre le problematiche legate alla ripresa della funzionalità sessuale. Nei casi indicati, consente anche la linfoadenectomia, ossia l’asportazione dei linfonodi locoregionali e la ricostruzione formale del piano perineale secondo recenti tecniche chirurgiche.
IL COUNSELING
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Un’altra importante novità è il counseling, un percorso al quale sono invitati a partecipare (insieme ai propri familiari) tutti i pazienti affetti da tumore alla prostata e candidati a prostatectomia. “E’ un percorso multidisciplinare, di informazione e di ascolto, che si rivolge agli uomini che hanno un problema (il tumore della prostata), ma non possiedono le conoscenze e le capacità per affrontare da soli l’iter di cura e i diversi risvolti che lo stesso comporta. Alla notizia di un tumore, molto spesso prevale confusione e ansia. Il nostro obiettivo, invece, è non lasciare mai solo il paziente e, attraverso il contributo di diverse figure professionali, aiutarlo a risolvere ogni ostacolo affinché non sia spettatore passivo del proprio percorso di cura ma, al contrario, sempre attivo e al centro della scena”, afferma la dottoressa Sara Melegari, specialista in Urologia. Attivo dal febbraio 2017, il counseling ha coinvolto oltre 220 pazienti. “Tale attività di psico-educazione sanitaria permette ai pazienti e ai loro familiari di conoscere in anticipo il percorso di cura. Il senso di prevedibilità e controllo ricevuto da questo tipo di iniziativa, abbassa i loro livelli d’ansia e aumenta la collaborazione del paziente”, commenta la dottoressa Paola Parisi, psicologa. Durante ogni incontro, organizzato con cadenza periodica, i pazienti interessati hanno la possibilità di confrontarsi con tutti gli specialisti coinvolti nel percorso:
• l’urologo • l’infermiere, che descrive la degenza del paziente in reparto e aiuta a familiarizzare con i presidi con i quali il paziente si troverà a convivere nell’immediato post operatorio • il fisioterapista, che illustra al paziente la possibilità di usufruire di un supporto specialistico per la riabilitazione del piano perineale • lo psicologo, che affronta le varie possibili fasi di umore e comportamento che accompagnano in un primo momento la diagnosi di neoplasia e, successivamente, i cambiamenti connessi alla terapia. Anche al termine dell’incontro, gli specialisti sono sempre a disposizione dei pazienti per eventuali ulteriori dubbi e domande.
CELLVITAL: NUOVO TRATTAMENTO RIABILITATIVO Incontinenza urinaria post intervento chirurgico di prostatectomia? Non bisogna rassegnarsi! Un aiuto da Cellvital Magnetic Therapy, disponibile presso il Centro di Medicina Rigenerativa di Humanitas Mater Domini. Unica in Italia, si tratta di una soluzione terapeutica ad alta tecnologia non invasiva che usa l’induzione magnetica per allenare e stimolare, senza contatto, i muscoli del pavimento pelvico, le natiche, le cosce e per stimolare la rigenerazione tissutale del corpo dalla regione lombare in giù. I benefici ottenuti con questa metodologia sono difficili da raggiungere unicamente con gli esercizi fisici.
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PERCORSO DI CURA DEL TUMORE COLON RETTO Considerando l’intera popolazione ed escludendo i tumori della pelle, il tumore in assoluto più diffuso è quello della mammella (14%), seguito da quello del colon retto (13%), del polmone (11%) e della prostata (10%).
LO SCREENING “I tumori dell’intestino (colon retto) si sviluppano molto lentamente, a partire da piccole formazioni benigne chiamate polipi (adenomi) che possono iniziare a sanguinare diversi anni prima della comparsa di altri disturbi. All’inizio, questo sangue non si vede a occhio nudo, ma può essere identificato con un esame delle feci chiamato “ricerca del sangue occulto”. Se si trova quando è ancora molto piccolo, il tumore può essere curato in modo definitivo. Fare l’esame del sangue occulto ogni due anni dopo i 50 anni è dunque importante e può salvare molte vite”, spiega il dottor Paolo Veronesi, chirurgo generale. Su 100 persone che eseguono il test, circa 5
LA DIAGNOSI
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COLONSCOPIA E COLON-TC
L’esame goal standard per la diagnosi del tumore del colon retto è la colonscopia. Humanitas Mater Domini è tra i pochi ospedali nei quali la colonscopia viene eseguita con sedazione profonda. “Al paziente si somministrano farmaci per via endovenosa che gli consentono di addormentarsi e risvegliarsi solo a procedura finita. Inoltre, la sedazione profonda ha un effetto anamnestico, ossia consente di dimenticare ogni dettaglio legato all’esame, evitando che il soggetto abbia ricordi negativi. Tutti questi accorgimenti si rivelano estremamente utili per lo stesso medico, che può così operare con tranquillità, piena sicurezza ed, eventual-
I NUMERI Il tumore del colon colpisce in eguale misura uomini e donne. La sua incidenza è tuttora in aumento in molti Paesi, Italia compresa. I tassi d’incidenza, così come quelli di mortalità, variano da regione a regione e, soprattutto tra quelli del Nord e quelli del Sud. Ogni anno, sono: 34.000: i soggetti che si ammalano 15.000: i soggetti che muoiono entro i 5 anni 75%: la percentuale di soggetti che può guarire se il tumore viene diagnosticato precocemente mente, eseguire biopsie nel corso dello stesso esame. Anche la strumentazione aiuta: sonde del calibro di pochi millimetri (come quelle usate nella gastroscopia transnasale) risultano meno invasive, contribuendo ulteriormente ad assicurare comfort al paziente”,
LO SCREENING
IL PERCORSO DEDICATO IN HUMANITAS MATER DOMINI
Sei un uomo/donna tra i 50 – 69 anni e hai ricevuto al tuo domicilio la lettera di invito ad aderire al programma di screening?
Hai eseguito l’esame sangue occulto nelle feci? Complimenti per l’attenzione che hai riservato alla tua salute!
Se SI, presenta l’invito presso una delle farmacie provinciali aderenti allo screening e ritira gratuitamente la provetta per la raccolta delle feci, insieme al foglio con le istruzioni predisposto dall’ASL. Il campione di feci si riconsegna presso una delle farmacie aderenti, nei giorni ed orari indicati. Il risultato dello screening Se NEGATIVO, è consigliato ripetere l’esame ogni 2 anni. Se POSITIVO e quindi c’è presenza di sangue occulto nelle feci, sarà necessario eseguire un esame di approfondimento, ossia la colonscopia, da eseguirsi in una struttura ospedaliera accreditata quale centro di riferimento. Il Servizio di Gastroenterologia di Humanitas Mater Domini è tra i Centri riconosciuti per lo screening.
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possono risultare positive per la presenza di sangue nelle feci. Come ogni esame però, presenta dei limiti. Può capitare che un polipo o anche una lesione tumorale ci siano, ma non sanguinino il giorno dell’esame. Per questo è necessario ripeterlo ogni due anni e non sottovalutare eventuali disturbi.
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La provetta che hai consegnato è preziosa per individuare precocemente alcune malattie, come ad esempio il tumore del colon-retto. COSA FARE SE IL RISULTATO È POSITIVO? Le cause della presenza di sangue nelle feci possono essere diverse. NON TI PREOCCUPARE, NON SEI SOLO! Oltre che con il proprio medico di Medicina Generale, potrebbe essere utile un colloquio con uno specialista del Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. I medici del nostro Servizio sono a tua disposizione per fornire maggiori informazioni ed eliminare ogni dubbio, delineando un eventuale percorso di approfondimento.*
Approfondimento diagnostico: COLONSCOPIA Diagnosi di tumore del colon retto? Il percorso prevede la visita con il chirurgo generale e la presa in carico del paziente, dalla prescrizione degli esami di approfondimento (Eco addome, TC addome con mezzo di contrasto, ecc.) alla loro prenotazione ed esecuzione entro un breve lasso di tempo, sino alla comunicazione scritta al medico di medicina generale. Al termine del percorso, discussione del caso con team multidisciplinare (Chirurghi, Oncologi, Endoscopisti e Radiologi) per la migliore scelta terapeutica. * Il Servizio è gratuito, previa prenotazione, telefonando al nr. 0331 476210 e richiedendo un consulto.
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precisa il dottor Benedetto Mangiavillano, responsabile Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. La colonTC può essere invece prescritta a coloro che, per svariati motivi, non possono eseguire la colonscopia tradizionale, ma non potrà sostituirsi all’esame endoscopico. Con la colonTC, inoltre, non è possibile eseguire la biopsia.
LA TERAPIA
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“Per i tumori del colon, la chirurgia rimane l’indicazione principale. Vengono esclusi alcuni casi di neoplasie già metastatiche o localmente avanzate. In questo caso, si associa una chemioterapia con l’intento di ridurre l’estensione del tumore. Per i tumori del retto, invece, in base alle dimensioni del tumore ed all’interessamento dei linfonodi e al numero degli stessi intaccati, prima di intervenire chirurgicamente, è necessario sottoporsi a chemio e radioterapia per ridurre la massa. Successivamente all’operazione, il paziente deve proseguire la cura con sedute di chemioterapia”, spiega il dottor Walter Zuliani, responsabile UO Chirurgia Generale ed esperto di Chirurgia Laparoscopica Colorettale. A quasi tutti i pazienti con tumore del retto, in contemporanea con l’intervento chirurgico, viene praticata una stomia provvisoria che permette una cicatrizzazione più veloce della anastomasi (cucitura dell’intestino).
Dal 2011, in Humanitas Mater Domini, sono stati operati circa 800 tumori del colon retto per via laparoscopica e, da alcuni mesi, in casi selezionati si è iniziato ad utilizzare la Chirurgia Robotica, una vera novità sul fronte chirurgico.
LA CHIRURGIA ROBOTICA Con il robot possono essere eseguiti tutti i tipi di interventi chirurgici. In particolare:
CHIRURGIA ROBOTICA: I VANTAGGI PER IL PAZIENTE • Piccole incisioni con migliori risultati estetici • Minore necessità di trasfusioni • Minor dolore post-operatorio • Riduzione tempi di degenza, che in molti casi vengono addirittura dimezzati • Ripresa più rapida della normale attività • Visione magnificata 3D: permette di vedere piccoli particolari come il decorso dei nervi, vasi linfatici, ramificazioni di vasi sanguigni. Il loro riconoscimento ne permette il risparmio, quando necessario.
• Movimento a rotazione di 540° gradi degli strumenti: permette di sezionare, isolare ed asportare tessuti o lesioni localizzati in sedi scomode, come posteriormente a grossi vasi o all’interno di piccole cavità. • Tremor filtration: a differenza della chirurgia laparoscopica in cui lo strumento riproduce le vibrazioni della mano del chirurgo, in questo caso i bracci rimangono sempre fissi sul loro asse • Movimento intuitivo: riproduce esattamente il movimento del chirurgo
• Tumore del colon ed in particolare del colon-retto • Riparazione di ernia inguinale bilaterale e recidiva • Trattamento chirurgico dell’ernia jatale: intervento di Nissen.
IMPORTANTE: NUOVO AMBULATORIO PER LE STOMIE La stomia è un’apertura creata chirurgicamente, con la quale si mette in comunicazione con l’esterno l’apparato intestinale o urinario. Ogni anno migliaia di persone sono sottoposte ad un intervento chirurgico di stomia. Per alcuni, è una procedura salvavita. Per altri, invece, viene eseguito per una malattia intestinale o per correggere un difetto alla nascita. Colui che porta una stomia ha, quindi, una situazione anatomica diversa, ma assolutamente gestibile, che non impedisce di condurre una normale vita sociale. Gestire una stomia, sia essa temporanea o definitiva, richiede però massima professionalità, integrazione multidisciplinare, ma soprattutto una continua assistenza dopo la dimissione. Il portatore della stomia, infatti, deve essere costantemente supportato affinchè possa proseguire serenamente il suo percorso di cura. Per incontrare le esigenze di questi pazienti, in Humanitas Mater Domini è stato organizzato un ambulatorio infermieristico dedicato, con la finalità di seguire i pazienti portatori di stomia urinaria ed intestinale. Gli specialisti responsabili medici dell’ambulatorio sono il Dr. Walter Zuliani e il Dr. Gianluigi Taverna; il coordinatore infermieristico Monica Saporiti e le stomaterapiste Serena Brogioli ed Erika Luetti.
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Prevenzione cardiovascolare: al via un nuovo ambulatorio U Modificare il proprio stile di vita, per prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
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na novità importante in ambito cardiologico. Si tratta dell’Ambulatorio di Prevenzione Cardiovascolare, un servizio nato dall’idea del dottor Daniele Briguglia, cardiologo di Humanitas Mater Domini. Un ambulatorio multidisciplinare pensato sia per le persone che hanno avuto patologie cardiache, che per coloro che desiderano controllare o modificare il proprio stato di salute per evitare di incorrervi.
L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
“E’ noto ormai a tutti che ipertensione arteriosa, colesterolo alto, obesità o sovrappeso, fumo, diabete sono alcuni importanti fattori di rischio responsabili delle malattie cardiovascolari. Noti studi osservazionali hanno chiaramente dimostrato che l’assenza o l’eliminazione dei fattori di rischio cardiovascolari nella fascia di età compresa tra i 35 – 50 anni, previene in modo significativo l’insorgenza di malattie cardiovascolari anche in età adulta”, spiega lo specialista. Da qui, dunque, l’importanza della prevenzione che consiste principalmente nel modificare il proprio stile di vita per evitare l’insorgere dei principali fattori di rischio e, quindi, delle principali malattie cardiovascolari come infarto miocardico o ictus. La prevenzione primaria interessa coloro che presentano fattori di rischio diagnosticati (ipertensione arteriosa, colesterolo elevato, fumo di sigaretta, diabete mellito, familiarità, obesità), è quindi utile per prevenire la successiva comparsa di malattie
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cardiovascolari. Nei pazienti che hanno già avuto un evento cardiovascolare (infarto, angina, impianto di stent coronarici, ecc.), invece, l’eliminazione proprio dello stile di vita che ha causato l’evento e la corretta assunzione dei farmaci prescritti, riduce in maniera significativa eventuali recidive di malattia (prevenzione secondaria).
AMBULATORIO DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE: PERCHÉ? L’Ambulatorio di Prevenzione Cardiovascolare si rivolge a tutti coloro che hanno una malattia cardiovascolare nota o chi ne è predisposto, per la concomitante presenza di alcuni fattori di rischio (colesterolo alto, diabete, fumo, per fare un esempio). “Attraverso un percorso clinico-assistenziale dedicato, è possibile giungere a una valutazione globale del proprio rischio cardiovascolare calcolato attraverso il sistema europeo di valutazione SCORE. In base a questa classificazione, un soggetto sano è in grado di conoscere la probabilità di ammalarsi per patologie cardiovascolari (infarto, ictus, impianto di stent coronarici, vasculopatia periferica, ecc.) nei successivi 10 anni. Viene così impostato un percorso personalizzato di riduzione dello stesso, che sia soprattutto duraturo nel tempo”, spiega il dottor Briguglia.
PER TE, UN PERCORSO PERSONALIZZATO CON UN TEAM MULTISPECIALISTICO VISITA CARDIOLOGICA Il cardiologo è lo specialista di riferimento di tutto il percorso. Esegue l’inquadramento iniziale e rivede il paziente alla fine del percorso, per valutarne il miglioramento in termini di riduzione del rischio cardiovascolare. Durante la prima visita stima il rischio cardiovascolare, prescrive esami ematici ed eventuali indagini strumentali per valutare la possibile presenza di danno d’organo. Molto importante è l’organizzazione di un percorso clinico assistenziale personalizzato, coinvolgendo tutti gli specialisti necessari. Il percorso di cura medio previsto per i pazienti è di circa 9/12 mesi.
epatica, ecc.) ed imposta diete personalizzate per una riduzione controllata del peso corporeo.
DIABETOLOGO-ENDOCRINOLOGO Su indicazione del cardiologo, si occupa dei pazienti diabetici o con intolleranza glucidica per l’impostazione, il mantenimento o la modifica della terapia diabetica o per la gestione delle eventuali complicanze del diabete. PERCORSO ANTIFUMO Si rivolge a tutti i pazienti fumatori che non riescono spontaneamente a smettere di fumare. Sono previste delle sedute con pneumologo e psicologo e la somministrazione di integratori per la sindrome da astinenza da nicotina.
Al paziente viene somministrato il questionario SF 36 per la valutazione dello stato di salute psicofisica percepita. Tale questionario viene ripetuto all’inizio e alla fine del percorso. Alla dimissione verrà poi consegnata al paziente e al medico curante una scheda con i risultati ottenuti. A seconda delle necessità e degli obiettivi che devono essere raggiunti, i professionisti coinvolti sono: NUTRIZIONISTA Segue pazienti in sovrappeso, con carenze nutrizionali, inadeguata educazione alimentare, alterazioni degli esami ematici secondari ad una dieta scorretta (eccesso di colesterolo nel sangue, steatosi
PSICOLOGO Lo psicologo svolge un ruolo molto importante negli incontri di gruppo per la correzione dello stile di vita alimentare, coordina il percorso antifumo ed esegue visite di valutazione psicologica. PNEUMOLOGO Segue pazienti con insufficienza respiratoria cronica, secondaria ad esposizione del fumo di sigaretta o pazienti broncopatici. MEDICO DELLO SPORT Ai pazienti verranno fornite informazioni sull’attività fisica più corretta da svolgere e su quante volte praticarla nella settimana.
LO SAI CHE... Situato al centro del torace, il cuore è l’organo del corpo umano che assicura la funzione circolatoria attraverso il pompaggio continuo del sangue. E’ una pompa robusta ed incredibilmente duratura. Lo sapevi che effettua circa 100.000 contrazioni ogni giorno, mediamente per circa 80 anni? Ogni giorno, infatti, compie un lavoro meccanico pari al sollevamento di una massa di circa 1.000 kg ad un’altezza di 10 metri (una macchina di media cilindrata). Nessun congegno meccanico
costruito dall’uomo è in grado di operare a questi livelli. La sua costante azione di pompaggio mantiene irrorati in modo continuo tutti gli organi. Le contrazioni del cuore sono circa 70 al minuto (la frequenza cardiaca normale è compresa tra 60 e 100 battiti al minuto) in condizioni di riposo, ma possono aumentare di più del doppio durante l’attività fisica. Ecco perché dobbiamo essere particolarmente attenti nel salvaguardare il corretto funzionamento di questo organo così straordinario.
Durante la visita cardiologica iniziale, potrà rendersi necessario l’esecuzione di un test ergometrico o un test cardiopolmonare per la valutazione delle capacità funzionali.
Per informazioni: tel. 0331 476392 prevenzione.cardiovascolare@materdomini.it
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ME ULTTI IZIE NO
Le novità dei Centri Human
HUMANITAS MEDICAL CARE ARESE VERRUCHE: NO AL FAI DA TE Bandito il fai da te e i rimedi casalinghi. È essenziale invece rivolgersi a dermatologi che consiglieranno la cura più adeguata. I principali trattamenti che è possibile eseguire presso l’Ambulatorio di Dermatologia sono la crioterapia e la causticazione, nuova arrivata in Humanitas Medical Care. La crioterapia è un trattamento molto efficace, basato sul congelamento della verruca: sulla lesione viene applicata per una decina di secondi una sostanza molto fredda, generalmente l’azoto liquido, capace di provocare la distruzione delle cellule alterate. La causticazione prevede, invece, l’utilizzo di una soluzione per uso topico a base di acido nitrico, zinco, rame e acidi organici che ha un effetto caustico sulle verruche, provocando per contatto la morte dei tessuti infetti. In genere, sia la crioterapia che la causticazione sono ben tollerate, quasi indolori e hanno una buona efficacia per debellare i fastidiosi “porri”.
HO PROVATO MILLE DIETE, MA NON IL COACHING DIETOLOGICO Voler essere in forma, perdere peso e trovare finalmente serenità nelle proprie forme è spesso difficile. A volte può mancare la giu-
sta motivazione, altre volte invece qualcuno che condivida e supporti il cambiamento verso un corretto stile di vita. Il coaching dietologico proposto nell’Ambulatorio di Nutrizione e Dietetica può essere la risposta! Si tratta di un approccio innovativo in ambito nutrizionale, attraverso il quale il professionista aiuta a motivare e sostenere attivamente le persone durante il proprio percorso alimentare. A differenza della dietoterapia prescrittiva, durante la quale la persona segue le indicazioni alimentari, avendo magari la difficoltà a conservare nel tempo i risultati raggiunti con la dieta, con il coaching dietologico le persone sono coinvolte in un percorso attivo di apprendimento delle corrette regole alimentari.
TOPOGRAFIA O TOMOGRAFIA? QUALI LE DIFFERENZE E QUANDO SONO CONSIGLIATE? Presso l’Ambulatorio di Oculistica è arrivato il topografo Sirius, che permette di eseguire tomografie e topografie corneali. La tecnologia usata dal nuovo topografo è di ultima generazione. È caratterizzata da una notevole velocità di acquisizione delle immagini, che riduce l’artefatto dovuto al movimento degli occhi, conferendo un’elevata accuratezza. La tomografia corneale è un esame utilizzato per analizzare forma e spessore della cornea, trasparenza e densità dei tessuti, profondità della camera anteriore (spazio compreso tra cornea e iride) e angolo irido-corneale
CELLUL UN AIUTO DALL’O L’ozonoterapia è riconosciuta per le sue capacità antinfiammatorie, antidolorifiche e rigenerative. E’ particolarmente efficace nella cura delle patologie dell’apparato osteoarticolare (tendiniti, stiramenti, contratture muscolari, epicondiliti, fasciti plantari, ecc.), ma non solo. È ormai noto il suo utilizzo anche in ambito estetico, per combattere l’odiata cellulite, un inestetismo tipicamente femminile che conferisce alla pelle il tipico aspetto “a buccia d’arancia” e si localizza soprattutto su fianchi, glutei, addome, cosce, ginocchia.
COMBATTERE LA CELLULITE CON Correggere abitudini scorrette (alimentazione sregolata, stress, calzature troppo alte o basse, abiti troppo stretti), curare problemi circolatori e ormonali, sono sicuramente aspetti da non trascurare. Ma un aiuto arriva anche dall’ozonoterapia, una pratica medica sicura e indolore. Le applicazioni di ossigeno-ozono, infatti, sono assolutamente innocue, prive di effetti collaterali e non presentano, in linea di massina, controindicazioni. Per il trattamento della cellulite sono consigliate grazie alla loro triplice azione: • Lipolitica (diminuzione o sgretolamento del grasso)
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• • lo v a st in se p p tr te te L s
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itas Medical Care (struttura che drena i liquidi nell’occhio). La topografia corneale mappa la curvatura superficiale della cornea ed è un esame di primaria importanza per valutare correttamente i difetti visivi dell’occhio, oltre che la salute corneale. E’ utilizzato per valutare la gravità del cheratocono, prima e dopo essere sottoposti a chirurgia refrattiva e per studiare gli effetti delle lenti a contatto sulla cornea o per realizzare le lenti stesse.
Nuovi ambulatori, trattamenti e specialisti per la cura del paziente.
ONDE D’URTO RADIALI E FOCALI: QUALI SCEGLIERE? Onde d’urto: alleviano il dolore, riducono l’infiammazione e stimolano la riparazione di ossa e tendini, permettendo una più rapida ripresa delle proprie attività. Da oggi, non solo onde d’urto radiali, ma anche focali. Con la terapia radiale l’energia prodotta si disperde radialmente attraverso la pelle. Sono quindi indicate per il trattamento di patologie muscolo tendinee superficiali.
ULITE? L’OZONOTERAPIA Quelle focali o focalizzate, nuove arrivate in Humanitas Medical Care Arese, permettono, invece, di focalizzare l’energia direttamente sulla zona da trattare, andando maggiormente in profondità e permettendo così la risoluzione del problema in un minor numero di sedute. La terapia con onde d’urto focali è efficace soprattutto nel trattamento delle malattie ossee, articolari e tendinee. Sono consigliate per risolvere patologie da sovraccarico tipiche degli sportivi, ma anche in caso di ri-
tardo nel consolidamento delle ossa, di borsiti, pseudoartrosi, capsuliti adesive, fratture da stress, tendinopatie inserzionali con o senza calcificazioni (periartrite scapoloomerale, epicondilite, epitrocleite, ecc.) e fasciti plantari.
TAMPONI: LA PREVENZIONE IN UN COTTON FIOC L’estate e la bella stagione portano con sé spensieratezza e leggerezza, ma attenzione se si parla di salute! Alle volte può capitare che non vi siano sintomi significativi ma, appena si nota anche un piccolo problema nella salute dell’apparato genitale, è consigliato un confronto con il proprio medico, ginecologo, urologo od ostetrica. La parte più intima, specialmente di una donna, è fin dalla nascita caratterizzata dalla presenza di alcuni batteri e della flora lattobacillare, responsabili della variazione del PH. Il mantenimento costante del PH protegge dall’insorgere di infezioni, ma quando questo equilibrio locale viene a mancare, si crea un ambiente favorevole allo sviluppo e alla proliferazione di microrganismi in grado di provocare infezioni genitali. In queste situazioni, per verificare con esattezza la natura della problematica i ginecologi consigliano l’esecuzione di tamponi. Ve ne sono di diversi, vaginale, endocervicale o uretrale.
ON L’OZONOTERAPIA • Di riattivazione del microcircolo capillare • Di attivazione del metabolismo tissutale locale, con miglioramento della circolazione veno-linfatica (effetto linfodrenante e antiedema). Il numero delle sedute non è standard, ma varia a seconda della situazione: in genere si eseguono cicli di una/due sedute a settimana per 8/10 settimane. Nella maggior parte dei casi, si assiste velocemente a una prima riduzione del volume della parte trattata. Generalmente è, però, necessario del tempo per vedere i risultati, come in ogni terapia rigenerativa. L'Ozonoterapia per il trattamento della cellulite, si può eseguire in Humanitas Mater Domini.
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Le novità dei Centri di Humanitas Medical Care
POLIAMBULATORIO DI LAINATE LA SALUTE DEL RESPIRO
AL CENTRO LA SALUTE DEL PIEDE
Lo sapevi che il test del cammino o 6MWT (Six minute walking test) misura la distanza che un soggetto può percorrere camminando il più velocemente possibile su una superficie piana in sei minuti? Questo rappresenta una misura rapida per valutare la capacità di svolgere le normali attività quotidiane o, di contro, il grado di limitazione funzionale del soggetto. E che la spirometria è l’esame che valuta come funziona il nostro apparato respiratorio e permette di valutare se i nostri bronchi sono aperti o chiusi da malattie ostruttive come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o l’asma, per fare qualche esempio? Insieme alla visita pneumologica, questa è l’offerta dell’Ambulatorio di Pneumologia.
Il podologo si occupa della cura di tutte le patologie del piede, dalle più semplici quali ad esempio l’onicocriptosi (unghia incarnita), unghie affette da micosi, alterazioni dermiche (verruche, micosi della cute, ulcere, nevi), alle più complesse problematiche posturali. Presso l’Ambulatorio di Podologia è possibile eseguire accertamenti diagnostici tra i quali l’esame del passo e l’esame stabilometrico, interessandosi dell’evoluzione della deambulazione e della postura in generale.
SENOLOGIA: PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO Esegui regolarmente la visita senologica? Ricorda che la diagnosi precoce è importantissima per la qualità di vita delle donne. Consiste in un attento esame clinico della regione mammaria e ascellare, cui segue l’indicazione a ulteriori accertamenti in caso di sospette patologie o a controlli periodici in caso di referti normali. A Lainate, per te specialisti senologi e la sicurezza di un Ospedale alle spalle (Humanitas Mater Domini), in caso di necessità.
FISIOTERAPIA ALLUCE VALGO: INTERVENTO SENZA DOLORI E CICATRICI
DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO! COSA POSSO FARE? A seconda delle specifiche difficoltà di ciascun bambino, è possibile impostare un trattamento personalizzato che viene definito dopo aver individuato le specifiche aree in cui le singole abilità sono maggiormente compromesse. In Lainate, un team di specialisti, dalla psicologa dell’Ambulatorio di Psicologia dell’Infanzia e dell’Età evolutiva alla logopedista.
Piedi brutti a causa di una dolorosa cipolla? Un problema non solo estetico. Si tratta dell’alluce valgo. Con la tecnica innovativa mini invasiva chiamata “Percutanea”, l’intervento di correzione dell’alluce valgo non è più doloroso e vanta tempi di recupero molto rapidi. Stop, dunque, alle incisioni cutanee, a viti, fili di Kirschner e all’immobilizzazione prolungata per lunghi mesi. Per te, gli specialisti di chirurgia del Piede che potranno aiutarti a risolvere il problema. Si occupano, inoltre, della cura di: alluce rigido, artrite reumatoide, dito a martello, fascite plantare, metatarsargie, neuroma di morton, piede piatto dell’adulto, piede cavo, tunnel tarsale, ecc.
I movimenti diventano difficili, dolorosi o a volte quasi impossibili da eseguire a causa di un trauma o per dolori muscolari e articolari ricorrenti? Il consiglio è intervenire fin da subito con un percorso riabilitativo personalizzato, per poter svolgere o riprendere le normali attività quotidiane, senza dolore.
CHIRURGIA GENERALE: QUANDO UNA VISITA? È consigliata per definire il proprio percorso di trattamento e cura, in caso di: calcolosi della colecisti e della via biliare, patologie della parete addominale (ernia inguinale, ombelicale, epigastrica, di Spigelio, laparoceli), proctologiche (emorroidi, ragadi, fistole, ecc.), programmazione di piccoli interventi e medicazioni, patologia gastrica e colo-rettale. 10
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A Lainate, la fisioterapia offre la possibilità di eseguire: Fisiokinesiterapia, Ionoforesi, Massoterapia, Riabilitazione della mano, Riabilitazione vestibolare, Tecarterapia®, Ultrasuonoterapia (anche in acqua), Esercizi posturali proprioricettivi, Elettroterapia muscoli, Elettroterapia antalgica, Tens, Rieducazione motoria in motuleso.
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HUMANITAS MEDICAL CARE BUSTO ARSIZIO Si amplia l’offerta con una ricca attività ambulatoriale polispecialistica che affianca l’attuale Centro Prelievi. Ecco i nuovi ambulatori:
Scopri i servizi dedicati alla tua salute Via Alberto Da Giussano, 9 - 21052 Busto Arsizio (Va) Prenotazioni: tel. 0331 476210 Informazioni: tel. 0331 476320 - 0331 476525
• Agopuntura • Cardiochirurgia* • Cardiologia Ecografia cardiaca Ecocardiogramma Elettrocardiogramma (ECG) Holter ECG Holter Pressorio Visita specialistica • Chirurgia generale Visita specialistica e proctologica • Chirurgia plastica Filler acido ialuronico Iniezione di botulino Trattamento rivitalizzante Visita specialistica • Chirurgia vascolare Eco doppler arti inferiori, superiori, tronchi sovraortici Visita specialistica • Dermatologia Crioterapia Epiluminescenza di base Visita specialistica • Dietologia* • Ecografie • Ematologia*
• Endocrinologia/Diabetologia Visita specialistica • Fisiatria Terapia onde d’urto* Visita specialistica • Gastroenterologia* • Geriatria* • Ginecologia Ecografie Visita specialistica • Ginnastica pelvica • Logopedia • Medicina del lavoro • Medicina interna Visita specialistica • Neurochirurgia* • Neurologia Elettromiografia (EMG) Visita specialistica • Oculistica Visita specialistica • Oncologia* • Ortopedia Iniezioni di sostanze intrarticolari Ossigeno ozono terapia Visita specialistica • Osteopatia
• Otorinolaringoiatria Esame audiometrico Esame impedenziometrico Esame otovestibolare Fibroscopia Visita specialistica • Pneumologia Polisonnografia* Spirometria Visita specialistica • Psicologia • Reumatologia* • Senologia Ecografia senologica Visita specialistica • Terapia fisica* Fisiokinesiterapia Massoterapia Tecarterapia Ultrasuonoterapia Elettroterapia antalgica tens • Urologia Ecografie Visita specialistica Prestazioni Infermieristiche Iniezione di farmaci Medicazione semplice Misurazione della glicemia Parametri vitali (* specialità avviate prossimamente)
GELATO ALLA FRUTTA? SI, GRAZIE Un buon gelato alla frutta non si rifiuta mai, soprattutto quando arriva la bella stagione che porta con sè il sole, il caldo e la voglia di freschezza. È possibile prepararlo anche in casa, senza avere necessariamente una gelatiera. Pensiamo ai bambini: se si offre loro del gelato “vero” alla frutta, è un aiuto per apprezzarla di più. Ecco i consigli della nostra dottoressa Elisabetta
Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Arese, per preparare un goloso gelato. È possibile utilizzare qualsiasi tipo di frutta ed è possibile aromatizzare poi a proprio piacere. Ecco due gusti di gelato alla frutta facili da preparare: il kiwi e l’albicocca. Il consiglio è di utilizzare sempre la frutta fresca di stagione.
INGREDIENTI PER 2 GELATI GELATO AL KIWI 2-3 kiwi sbucciati succo di 1/2 limone 1 cucchiaio di sciroppo d’acero GELATO ALL’ALBICOCCA 4-5 albicocche mature 1 cucchiaio di burro di mandorle 1 cucchiaio di sciroppo d’acero 1/2 cucchiaino di succo di limone Preparazione Frullare gli ingredienti e versare il liquido negli stampini per i gelati o nei bicchierini da caffè. Inserire un bastoncino di legno all’interno di ogni stampino. Riporre nel freezer per almeno 4 ore. Et voilà, il tuo gelato alla frutta è pronto per essere consumato quando desideri.
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Le gambe iniziano a cedere? H Forse è colpa della stenosi del canale vertebrale lombare.
CHIRURGIA MINIINVASIVA DELLA COLONNA • TEMPO DI OPERAZIONE: 40-50 minuti • INCISIONE MINIMIZZATA: 5-7 cm • MINIMO CANALE DI LAVORO: diametro 10 cm • NO INSTABILITA’ • NO SANGUINAMENTI • NO DANNI AI TESSUTI CIRCOSTANTI • NO REINTERVENTO “La stenosi si risolve con un intervento chirurgico miniinvasivo eseguito in anestesia spinale o generale con una nulla perdita di sangue, una preservazione completa delle strutture che rendono stabile la colonna lombare e una ferita di pochi centimetri. La degenza in ospedale è limitata a una o due notti e l’attività fisica e lavorativa può riprendere dopo 2 o 3 settimane. L’attività sportiva (golf, tennis, marcia e bicicletta) dopo un mese dall’intervento chirurgico”, spiega il dottor Todaro.
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ai avvertito qualche volta dolore o intorpidimento nella regione lombare, mentre rimani in piedi per un periodo piuttosto prolungato? Hai mai avuto dolore, intorpidimento o formicolio alle gambe o alle natiche mentre cammini? Questi sintomi migliorano se ti pieghi un pò in avanti o ti siedi? “Molto probabilmente si tratta di stenosi lombare (restringimento), che è una patologia della colonna vertebrale. Si tratta di una diminuzione del diametro del canale vertebrale, del recesso laterale e/o dei forami intervertebrali (due parti specifiche del canale stesso) a carico del rachide lombosacrale, con conseguente compressione del sacco durale e/o delle radici spinali. L’andamento è progressivo. Il mal di schiena può accompagnare o meno il dolore alle gambe ed è causato dall’artrosi della colonna vertebrale”, spiega il dottor Carlo Antonio Todaro, responsabile del Centro di Chirurgia Miniinvasiva della Colonna di Humanitas Mater Domini. Questo restringimento può dipendere da diversi fattori, che condizionano sia la clinica che il trattamento.
CLASSIFICAZIONE DELLA STENOSI LOMBARE La stenosi lombare può essere primitiva quando è di tipo congenito oppure secondaria. Quest’ultima è la forma più diffusa ed è generalmente dovuta ad una o più delle seguenti alterazioni patologiche: degenerazione spondilo-disco-artrosica delle faccette articolari con conseguente loro ipertrofia, ispessimento o calcificazione del legamento longitudinale posteriore, ernia discale o bulging discale, ipertrofia delle lamine, scoliosi del rachide, spondilolistesi, presenza di tessuto cicatriziale (ad esempio, come
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VERTEBRA LOMBARE Una vertebra lombare consta di un corpo anteriore (più o meno cilindrico) e di un arco posteriore composto da due peduncoli e due lamine. Queste ultime sono unite posteriormente a formare il processo spinoso. Ai lati di ciascuna vertebra, nel punto di congiunzione di ogni peduncolo con la lamina, si trova una sporgenza chiamata apofisi trasversa. All’angolo formato dalla congiunzione delle due lamine nell’arco, vi è un’altra sporgenza, chiamata apofisi spinosa. Alla base dell’apofisi trasversa vi è una coppia di strutture, che si articolano con le vertebre adiacenti: una coppia si trova sulla superficie ed un’altra coppia su quella inferiore di ogni vertebra. Gli spazi tra le vertebre permettono il passaggio dei nervi spinali che sono collegati al midollo spinale. Tale struttura nervosa è accolta nel canale vertebromidollare. E’ proprio a tale livello che si determina una riduzione del diametro tale da configurarsi un quadro di stenosi.
esito di pregressi interventi chirurgici). I livelli più frequentemente coinvolti in questa patologia sono il tratto L4-l5 (75% dei casi) ed L3-L4. Anche il tratto L5-S1 può essere stenotico, ma con minore frequenza.
SINTOMI E TRATTAMENTO Il sintomo caratteristico della stenosi del canale lombare è la Pseudo-claudicatio Spinalis. Si tratta dell’aumento del dolore irradiato
agli arti inferiori dopo che il soggetto ha iniziato la deambulazione: tale dolore costringe il paziente ad arrestarsi per trovare sollievo. La diagnosi è essenzialmente clinica, ma spesso è necessario confermarla con approfondimenti diagnostici, tra cui la radiografia (primo esame che può fornire però solamente segni indiretti, sebbene importanti), TC e RM lombare ed esami neurofisiologici come l’elettromiografia degli arti inferiori.
Per quanto riguarda il trattamento conservativo, questo prevede la somministrazione di farmaci neurotrofici per i nervi spinali, antiinfiammatori (steroidei e non steroidei), terapia fisica e kinesi, agopuntura, busto e riposo a letto. Qualora i trattamenti conservativi non diano i frutti sperati (o li ottengano per periodi limitati di tempo) è necessario intervenire chirurgicamente.
UNA PRIMAVERA DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE Grande successo per le serate organizzate da Humanitas Mater Domini: oltre 500 persone hanno partecipato agli incontri sul tema prevenzione e salute, tenuti dagli specialisti dell’Istituto. Una rassegna variegata e accattivante: dall’alimentazione alla ginecologia, passando per la sessualità, le malattie
neurodegenerative e quelle legate all’intestino. Suggerimenti per la prossima edizione? Scrivete a: comunicazione@materdomini.it
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Walk & Run: II edizione 2018
Più di una corsa, meglio di una giornata di sport: torna anche quest’anno la Walk & Run, in collaborazione con IL CENTRO di Arese e altre realtà del territorio. Correndo o camminando, da soli o in compagnia, l’iniziativa propone una riflessione sull’importanza di uno stile di vita sano e dell’attività sportiva, in un percorso dinamico di 4 km o 9 km lungo l’area esterna de IL CENTRO e LA PISTA.
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SAVE THE
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Do 23 set menica tembr e 2018 Pres to dell’in , tutti i dett ag iziativa sul sito li www.h e sulla umanitas-ca web pa re Human gina Facebo .it ok itas Me dical C di are!
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Sono oltre 50 i volontari che offrono supporto e aiuto ai degenti.
Volontariato? Si chiama Platys S
i chiama Platys ed è il nome del volon- loro un consiglio pratico, agevolare il loro tariato di Humanitas Mater Domini: dialogo con medici e infermieri. Accanto alun gruppo di 50 persone che, con entusia- le doti umane sono fondamentali anche smo e tanta sensibilità, si impegna per ren- competenza, conoscenza e un’adeguata fordere il più serena possibile la permanenza in mazione mirata ad acquisire le competenze necessarie per capire le diverse situazioni ospedale. Sono riconoscibili dai camici bianchi con il che ci si trova ad affrontare. collo e i polsini di colore blu i nostri volonta- Ecco perché gli aspiranti volontari, prima di ri e, accanto al personale sanitario, offrono diventare “operativi” nei reparti di Humanisempre in maniera molto discreta un sup- tas Mater Domini sono individuati in base porto psicologico o un piccolo aiuto come l’accompagnamento dei più anziani e dei disabili, portare una rivista o un bicchiere d’acqua, fare un po’ di compagnia, compilare moduli e questionari e tanto altro ancora. “In una società in cui la frenesia allenta i rapporti interpersonali, riscoprire la capacità di ascolto e dialogo è arricchente. Non bisogna dimenticare che dietro la persona, anche la più semplice, c’è un mondo da scoprire NOVITÀ PER IL CENTRO PRENOTAZIONI e poterlo condividere è DI HUMANITAS MATER DOMINI un dono grandissimo”, Variazione nell’orario di apertura del Centro Prenotazioni di afferma Maria Belloli, Humanitas Mater Domini. Coordinatrice del ProEcco gli orari: getto Platys. Prenotazione visite ed esami SSN Sensibilità, cuore e tanDa lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 17.00 (orario continuato) ta voglia di fare, questi i Sabato dalle 8.30 alle 12.30 requisiti richiesti ai voPrenotazioni visite ed esami PRIVATI lontari, che devono saDa lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 20.00 (orario continuato) per ascoltare i pazienti Sabato dalle 8.30 alle 16.00 e i loro familiari, offrire
alle loro attitudini con un colloquio conoscitivo e successivamente guidati attraverso un accurato percorso formativo. La preparazione dei volontari, molto importante, è curata direttamente da medici ed infermieri di Humanitas Mater Domini. Con molta soddisfazione, abbiamo concluso in questi mesi il VII corso di formazione, ma siamo sempre alla ricerca di nuovi “angeli”. Vuoi entrare anche tu nella squadra dei volontari di Humanitas Mater Domini? Per informazioni, è possibile chiamare il numero 0331 476339 da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 17.00 oppure scrivere all’indirizzo e-mail platys@materdomini.it.
Via Gerenzano, 2 - 21053 Castellanza Ufficio Stampa: Marta Galbiati - 0331 476343 Anno XXII - numero 1 - Luglio 2018 Autorizzazione del Tribunale di Busto Arsizio N.9/96 del 28 settembre 1996 Direttore responsabile e direttore della comunicazione: Walter Bruno Redazione: Marta Galbiati Grafica: Pierluigi Nava, G&R Associati Immagini: Archivio Humanitas Mater Domini, ICP, Shutterstock Stampa: Tipo-Lito Candiani sas
Humanitas Mater Domini è una struttura ospedaliera accreditata Joint Commission International.
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Dolore post operatorio? No, grazie! I Il dolore non va sopportato, ma prevenuto.
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l dolore è un’esperienza soggettiva spiacevole, sensoriale ed emozionale, associata ad un danno del tessuto. Il dolore post operatorio, in particolare, può essere definito “un trauma su appuntamento”: la scelta di sottoporsi ad un intervento chirurgico. E’ un dolore acuto e nocicettivo, legato oltre che al trauma chirurgico, anche ai conseguenti ematomi post operatori, punti di sutura, drenaggi e così via. Un “firing” continuo e costante sul sistema nervoso centrale che giustifica la persistenza della sensazione dolorosa, anche dopo molto tempo.
È possibile ridurlo e eliminarlo? Ne parliamo con il dottor Enrico Barbara, responsabile dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione.
È UGUALE PER TUTTI? Assolutamente no. Il dolore varia a seconda del tipo di intervento chirurgico, della sede, della tecnica chirurgica, ma anche in base alla tecnica anestesiologica scelta. Un intervento eseguito in anestesia locoregionale, infatti, ha impatto zero sul dolore intraoperatorio ma, soprattutto, un più tardivo e meno intenso dolore post operatorio. Il dolore varia inoltre con l’età, il peso e il sesso (è meno intenso nelle donne). Tra lo stimolo doloroso nocicettivo e l’espressione soggettiva del dolore, intervengono componenti sensoriali, cognitive (esperienza passata, attenzione, reattività generale soggettiva), affettive, motivazionali e socioculturali, che possono agire come fattori di amplificazione o inibizione del dolore stesso. Il dolore, dunque, è il risultato dell’elabora-
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zione mentale di più stimoli periferici, ma soprattutto è ciò che il paziente dice che esso sia ed esiste ogni qualvolta ne affermi la presenza.
SI PUÒ CONTROLLARE? 1. Il dolore è un parametro vitale che deve essere monitorato e misurato. E’ un elemento di ansia per i pazienti e, proprio per questo, durante la visita anestesiologica precedente l’intervento, vengono spiegate dai medici specialisti sia le tecniche di anestesia che di analgesia post operatorie previste, come misurare il dolore e come prevenirlo. 2. In Humanitas Mater Domini sono stati predisposti protocolli antalgici specifici per intervento chirurgico, che permettono di standardizzare il trattamento antalgico per migliorare il controllo del dolore e di misurare in maniera statistica i risultati.
Ogni protocollo prevede sempre una copertura analgesica di base del dolore e descrive quali farmaci somministrare nei casi di dolore non controllato (con somministrazioni a step predefiniti), senza dover attendere una nuova prescrizione medica. Si facilita così il compito degli infermieri nelle degenze e si accorciano i tempi di trattamento, con miglior soddisfazione dei pazienti. Ogni protocollo viene prescritto dall’anestesista che segue il paziente durante l’intervento chirurgico. “Ogni protocollo ha come filosofia l’approccio multimodale al dolore. Non significa multifarmacologico, ma prevede in contemporanea l’utilizzo sia di farmaci analgesici puri, degli antinfiammatori e degli anestetici locali con tecniche antalgiche periferiche, tutte insieme con l’obiettivo di bloccare il dolore a più livelli. Associare più farmaci non ha però solo l’obiettivo di bloccare il dolore dalla sua origine e alla sua percezione ma, grazie al-
ACUTE PAIN SERVICE: DI COSA DI TRATTA?
l’utilizzo di dosaggi più bassi dei vari farmaci, permette loro di lavorare in maniera sinergica con un risultato migliore e minori effetti collaterali”, spiega il dottor Barbara. 3. In alcuni interventi, ai farmaci può essere associata l’anestesia locoregionale che, in Humanitas Mater Domini, svolge un ruolo fondamentale nel controllo del dolore post operatorio. Oggi, grazie all’ecografia, vengono bloccati direttamente i nervi che controllano il distretto corporeo sede dell’intervento chirurgico. L’utilizzo dell’ecografo permette un maggior successo del blocco anestetico, un minor impiego di anestetici locali con minor tossicità degli anestetici e maggior precisione anche nel posizionamento di cateterini perinervosi. Infatti, grazie all’infusione continua degli anestetici locali attraverso questi cateterini, si può mantenere il beneficio dell’anestesia intraoperatoria anche nel post operatorio.
E SE NON SI TRATTA IL DOLORE POST OPERATORIO?
Se non trattato adeguatamente, il dolore post operatorio ha effetti sul sistema respiratorio Attivo 24 ore su 24, il servizio di (riduzione del respiro, infezioni polmonari), Acute Pain Service prevede un cardiocircolatorio (ipertensione, tachicardia, controllo attivo e quotidiano da parte ischemia miocardica), gastrointestinale (ridi un infermiere dedicato nei reparti di duzione della motilità gastrica), genitourinadegenza e un servizio di pronto rio (ritenzione urinaria) e metabolico (ritardo IL DOLORE: intervento per il dolore residuo di guarigione della ferita). La ripetizione dello PERCHÉ SI AVVERTE? incontrollato, su chiamata stimolo, inoltre, provoca una reazione infiamall’anestesista di guardia. Il trauma chirurgico attiva le terminazioni matoria e un rimaneggiamento a livello delle nervose periferiche (nocicettori ), che lo fibre nervose che preditraducono in impulso nervoso (il dolore). Questo viene spone al cronicizzarsi trasmesso alle strutture del Sistema Nervoso Centrale atte a CONTROLLO DEL DOLORE del dolore. elaborare e modulare il dolore stesso, fino alla sua percezione. POST OPERATORIO: Un dolore acuto post Il dolore, quindi, viene trasmesso al cervello ed elaborato e I VANTAGGI operatorio non adeguapuò essere modulato attraverso lo stimolo tattile (teoria del • Permette una rapida mobilizzazione tamente trattato può cancello - gate control theory - di Wall e Melzak). • Assicura una più veloce ripresa della trasformarsi in dolore Per questo il dolore può e deve essere bloccato dalla periferia normale attività mantenuto o “dolore (ferita chirurgica) alla mente (percezione del dolore). • Dimissione in tempi più brevi malattia”, che è la base del dolore cronico.
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Come proteggerci dai raggi solari senza rinunciare alla tanto ambita tintarella?
Estate e tintarella I consigli della dottoressa Marzia Sucameli, specialista in Nutrizione di Humanitas Mater Domini.
CAROTE Sono ricche di vitamina A ed E, oltre che di beta-carotene che è proprio il precursore della vitamina A, ossia l’elemento fondamentale affinchè si formi. Il suo ruolo principale è quello deputato alla visione, in particolare serve alle cellule dell’occhio chiamate coni e bastoncelli che sono quelle che ci permettono di vedere sia al buio sia alla luce. Attenzione però a come assumerla! La vitamina A è liposolubile (si scioglie nei lipidi) e, per assorbirla a livello intestinale, occorre associare il consumo della carota a un alimento lipidico. Il migliore in assoluto è l’olio extravergine di oliva, ricco anche di vitamina E che aiuta a guarire dalle scottature, oltre ad essere un potente antiossidante e quindi anticancerogeno. Solo con questo abbinamento il nostro organismo sarà in grado di assorbire la vitamina A contenuta nella carota. Altri ruoli fondamentali della vitamina A, sono la protezione dagli effetti dannosi del sole e i molteplici ruoli che esplica a livello del sistema immunitario. Tuttavia, il quantitativo di assunzione raccomandato varia dai 400 ai 600 microgrammi al giorno, a seconda delle fasce di età e del sesso dei soggetti che consideriamo.
AGRUMI In particolare, limoni e arance che proteggono dall’azione nociva del sole. Grazie al loro contenuto di vitamina C svolgono un’importante azione di prevenzione contro il tumore alla pelle. Gli agrumi, inoltre, proteggono da scottature e macchie solari.
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tettiva del sistema immunitario dalle radiazioni UV dannose. La vitamina E, inoltre, aiuta a guarire velocemente dalle scottature ed è anche un potente antiossidante di cui necessita l’organismo.
POMODORO
MELOGRANO Ricco di sostanze ad azione antiossidante e di acido ellagico, le molecole chimiche che proteggono dai raggi UVA e UVB. Il melograno, inoltre, aumenta la protezione di una crema solare del 20%.
FRAGOLE Sono straordinariamente efficaci per l’azione protettiva nei confronti dei raggi solari. Possiedono, infatti, notevoli quantità di vitamina C e di antiossidanti che proteggono la pelle dalla formazione di radicali liberi.
TÈ VERDE Prezioso alleato contro i rischi solari. Possiede svariate molecole chimiche, in particolare i tannini e l’epigallocatechingallato, molecola annoverata nella lista dei longevity smart food (cibi che allungano la vita, in quanto agiscono sul DNA) in grado sia di lenire le scottature ma, soprattutto, di proteggere il nostro organismo dalle radiazioni UV, di rafforzare il sistema immunitario e di prevenire vari tipi di tumore (in particolare, alla mammella).
MANDORLE Ottime per raggiungere un’abbronzatura perfetta e assolutamente sicura. Le mandorle contengono la quercetina, anch’essa annoverata tra i longevity smart food. Questa molecola chimica svolge una funzione pro-
E’ un alimento ricco di vitamina C, licopene e sostanze antiossidanti che proteggono il sistema immunitario dai danni dei raggi solari cancerogeni.
ANGURIA E’ uno dei frutti maggiormente dissetanti, rinfrescanti, ricchi d’acqua e contiene molecole antiossidanti. Stimola la diuresi e l’eliminazione delle tossine. Attenzione però a chi soffre di iperglicemia e di diabete: in questo caso, si può mangiare una fetta di anguria in sostituzione di un altro frutto, preferibilmente dopo un pasto completo (lipidi e proteine riducono l’indice glicemico) e non come spuntino a merenda da solo, in quanto aumenterebbe l’indice glicemico. Il consumo di anguria permette di proteggere la pelle dai rischi legati ad una eccessiva esposizione ai raggi UV e contribuisce a migliorare la qualità del sonno. Lo sapevate, inoltre, che è anche un aiuto naturale contro le malattie cardiache e per la riduzione dei livelli del colesterolo cattivo?
CURCUMA Questa spezia è un alleato per la protezione dai raggi solari nocivi, in quanto è ricca in antiossidanti e ha proprietà antiinfiammatorie.
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GIORNI E ORARI APERTURA Centro Ambulatoriale Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 19.00 Sabato dalle 8.30 alle 12.30 (solo in sabati selezionati. Controlla le aperture sul sito www.materdomini.it) Centro Prelievi Da lunedì a sabato dalle 7.00 alle 10.30
PRENOTAZIONI • Presentandosi in Accettazione da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 19.00 • Telefonando al numero 0331 476210 da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 20.00 sabato dalle 8.30 alle 16.30. • On line: www.humanitas-care.it
PRENOTAZIONI • Presentandosi in Accettazione • Telefonando al numero 02 83458844 da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 20.00 sabato dalle 8.30 alle 16.00. • On line: www.materdomini.it
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I numeri utili per i servizi di
Humanitas Mater Domini PRENOTAZIONI Si possono effettuare: • di persona - Prestazioni con Servizio Sanitario Nazionale Accettazione SSN da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 17.00 - Prestazioni private Area Solventi da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 20.00 sabato dalle 7.30 alle 16.00 • telefonando al C.U.P. (Centro Unificato Prenotazioni) tel. 0331 476210 - Prestazioni con Servizio Sanitario Nazionale da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 17.00 sabato dalle 8.30 alle 12.30 - Prestazioni private da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 20.00 sabato dalle 8.30 alle 16.00 • attraverso il sito internet www.materdomini.it
DOCUMENTI NECESSARI PER VISITE E ESAMI CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE • Richiesta del medico di base (impegnativa) • Tessera sanitaria personale e codice fiscale (o la carta regionale dei servizi) • Carta di identità • Documentazione attestante l’eventuale diritto all’esenzione dal pagamento del ticket CHECK-UP Tel. 0331 476392 da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 17.00 e-mail: segreteria.checkup@mc.humanitas.it ODONTOIATRIA Le prenotazioni si possono effettuare telefonando al numero 0331 476336 dal lunedì a sabato dalle 8.30 alle 19.45.
Su prenotazione privatamente tel. 0331 476210 Da lunedì a sabato dalle 7.30 alle 10.30, presso Area Solventi (Area Arancio – Piano 1)
ORARIO VISITA PARENTI Tutti i giorni dalle 13.30 alle 20.00 RITIRO REFERTI • di persona Orari: da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 17.00 Sabato dalle 9.00 alle 12.00 • on-line UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO Tel. 0331 476384 da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e-mail: urp@materdomini.it
CENTRO PRELIEVI Prelievi senza prenotazione, con Sistema Sanitario Nazionale e privatamente Da lunedì a sabato dalle 7.00 alle 12.00, presso Accettazione SSN (Area Gialla – Piano 0)
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