Humanitas Mater Domini - Gennaio 2019

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Periodico di informazione di Humanitas Mater Domini

Anno XXIII Numero 1 Gennaio 2019

Cataratta? Con il laser si cura in meno di 1 minuto

Femtosecondi: il laser che cura la cataratta senza l’uso del bisturi

Premio Qualità 2018 a Humanitas Mater Domini

Centro Fisioterapico: un team di specialisti al tuo servizio

Novità dal mondo Medical Care

Medical Care: la qualità e il servizio di Humanitas anche a Varese

Le 9 cose da conoscere sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

Arese: grande successo per la seconda edizione della Walk&Run

Fast track in ortopedia, per un recupero più rapido


Femtosecondi: il laser che cura la cataratta senza l’uso del bisturi.

CATARATTA E PROBLEMI DI VISTA? CON LE LENTI INTRAOCULARI IOL PREMIUM PUOI DIRE ADDIO AGLI OCCHIALI Negli ultimi 20 anni, le lenti intraoculari impiantate nell’occhio al posto del cristallino hanno subito una evoluzione straordinaria, sia nei materiali, che nelle caratteristiche refrattive. Oggi riescono a correggere ogni difetto refrattivo: astigmatismo, miopia, ipermetropia e presbiopia, tanto da non essere solo impiegate per la cura della cataratta, ma anche per correggere i difetti in quei pazienti che vogliono abbandonare l’uso degli occhiali per vedere da lontano, vicino o entrambe. Le lenti intraoculari (IOL) Premium, dunque, sono personalizzate e calcolate con le migliori apparecchiature oggi disponibili in diagnostica oftalmologica e presenti presso la nostra Clinica. Queste vengono inserite durante gli interventi di asportazione del cristallino, sia con tecnica ad Ultrasuoni che con quella modernissima a Femtosecondi.

Cataratta? Con il laser si cura in meno di 1 minuto

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sviluppa per cause esterne, come un trauma o a seguito di un intervento chirurgico, a essere coinvolto è il singolo occhio. Nel caso di cataratta da invecchiamento, invece, sono interessati tutti e due gli occhi, non necessariamente però nello stesso tempo”, spiega il dottor Ettore Destro, nuovo responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas Mater Domini. La prima causa della cataratta, come si sa, è l’invecchiamento. Prima o poi quasi tutti ne siamo colpiti, dai sessant’anni in poi, a volte anche prima, ma le cause possono anche essere diverse: Sclera diabete, terapie farmacologiUmor vitreo che, uso prolungato di cortisone, cattive abitudini come il Retina fumo o l’eccessiva assunzione Fovea di alcool, ecc.

vverti un progressivo annebbiamento della vista? Fari, lampade e luce solare ti appaiono eccessivamente luminosi? Hai la sensazione di uno sdoppiamento delle immagini o di una visione notturna difficoltosa? La risposta potrebbe essere la cataratta. “Si tratta di una progressiva opacizzazione del cristallino (la lente contenuta nel bulbo oculare) che ostacola il passaggio della luce nell’occhio e influisce negativamente sulla vista, che non riesce più a essere limpida anche usando gli occhiali. La cataratta può interessare un solo occhio o entrambi. Se si

Fibre zonulari Iride Cornea

UN INTERVENTO SENZA BISTURI Umor acqueo Cristallino Muscolo ciliare

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Nervo ottico Coroide

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L’unica soluzione per curare in modo definitivo la cataratta è l’intervento chirurgico. Non esistono farmaci, colliri o occhiali in grado di bloccarne lo sviluppo o di ridare trasparenza al cristallino opaco. L’inter-

vento consiste nella rimozione del cristallino opacizzato e nella sua sostituzione con una speciale lente artificiale. Le attuali tecnologie per intervenire sul cristallino sono due, la tradizionale Facoemulsificazione (intervento con ultrasuoni) e la più innovativa con il laser a Femtosecondi, entrambe eseguite in Humanitas Mater Domini. Ma quale la principale differenza? La Facoemulsificazione frantuma e aspira la cataratta, mentre il laser a Femtosecondi evita totalmente l’uso di lame chirurgiche.

FACOEMULSIFICAZIONE VS LASER A FEMTOSECONDI Facoemulsificazione, l’intervento ad ultrasuoni L’obiettivo dell’intervento chirurgico è rimuovere il cristallino opacizzato (cataratta) e sostituirlo con una lente artificiale, Intra Ocular Lens (I.O.L.). “Per raggiungere il cristallino occorre eseguire piccole incisioni alla base della cornea (1.8 mm quella principale e 1.2 mm quella di servizio) attraverso le quali entrare all’interno dell’occhio (nella sua camera anteriore) e, con una speciale pinza, creare manualmente un’apertura circolare nel

sacchettino (sacco capsulare) che contiene la cataratta. Preservare il sacco capsulare è importantissimo perché, una volta tolto il cristallino opaco, questo conterrà la lente artificiale (IOL). E’ delicatissimo: basti pensare che anteriormente ha uno spessore di 14-15 micron e posteriormente ne misura solo 4! Per rimuovere il cristallino opaco, lo specialista inserisce, attraverso un’incisione corneale principale e una speciale cannula (Tip) attaccata ad un manico (manipolo), il Facoemulsificatore (collegato con due tubi ed un cavo elettrico alla macchina pricipale) che, generando ultrasuoni, frammenta ed aspira il cristallino naturale. Il sacco capsulare, così svuotato e pulito, è pronto per accogliere la lente intraoculare che sostituisce il cristallino stesso. La IOL viene caricata in una speciale siringa (inettore) in cui viene piegata e compressa e iniettata all’interno dell’occhio, dove viene guidata dal chirurgo ad aprirsi all’interno del sacco capsulare. Le incisioni per accedere all’interno dell’occhio sono così piccole che non necessitano di punti di sutura”, spiega il dottor Destro.

I VANTAGGI DEL LASER A FEMTOSECONDI L’ultima evoluzione dell’intervento chirurgico della cataratta è il laser a Femtosecondi. Si tratta di una luce infrarossa con impulsi della grandezza di pochi micron e di brevis-

sima durata (fra i 290 e i 550 Femtosecondi), che viene focalizzata a diverse profondità nell’occhio per tagliare i tessuti nel punto desiderato, rendendo così inutile l’utilizzo del bisturi e degli ultrasuoni. Il fascio di luce laser, inoltre, per la sua elevatissima velocità produce bassa energia, non arrecando danni all’interno dell’occhio. “La tecnica consente maggior precisione e sicurezza rispetto alla mano del chirurgo. L’occhio viene preparato a bulbo chiuso: capsulotomia, frammentazione del cristalli-

no e incisioni corneali, così al chirurgo non rimane altro che entrare nell’occhio, aspirare il cristallino già frammentato e impiantare la lente riducendo al minimo le manovre chirurgiche, con una procedura più sicura e rispettosa delle strutture anatomiche interne dell’occhio. La durata della procedura è meno di un minuto”, precisa lo specialista.

COME SI SVOLGE L’INTERVENTO? Il paziente, sdraiato su un apposito lettino, viene posizionato sotto la sorgente laser. Viene applicato sulla superficie dell’occhio, intorno alla cornea, un anello aperto con il bordo a suzione provvisto di una clip di chiusura. L’anello di suzione, una volta che ha aderito saldamente all’occhio, accoglie al suo interno l’interfaccia del laser dove viene bloccata con la clip. Il tutto viene effettuato con la guida di un altro laser, la Tomografia Ottica a Radiazione Coerente (O.C.T.), che fornisce una spettacolare immagine in “live” dell’occhio in sezione, mentre viene posizionato e bloccato nel punto giusto per essere poi trattato. Lo scopo di questa fase (“docking”) è creare un tutt’uno fra la macchina e l’occhio, per garantire la più completa assenza di interferenze lungo il passaggio del laser, consentendone la più perfetta e precisa azione sui tessuti oculari e garantendone così la massima efficacia. Una volta eseguito il docking, la macchina riconosce, rileva e misura automaticamente tutte le strutture oculari, definendo e mostrando a video la profondità e i piani di taglio dei tessuti oculari per l’intervento. Il tutto è eseguito straordinariamente in “live” mediante il sistema OCT. Eseguiti i controlli di rito, il software dà il via al trattamento. Il laser taglia prima la capsula anteriore aprendola circolarmente (capsulotomia), poi agisce sul cristallino frammentandolo secondo degli schemi decisi dal chirurgo prima di cominciare la procedura. Immediatamente dopo il laser, lo specialista esegue le incisioni corneali primarie e secondarie per consentire poi l’accesso all’interno dell’occhio con una speciale cannula detta ‘Faco Zero’, che aspira il cristallino già frammentato. In questo modo il sacco oculare, svuotato e pulito, è pronto per accogliere la lente intraoculare che sostituisce il cristallino. Inoltre, in questa fase, il laser può effettuare particolari incisioni arcuate sulla cornea per la correzione dell’astigmatismo.

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perchè devono essere costantemente monitorate e sostenute”, afferma Federica Negroni, Responsabile Qualità e Formazione di Humanitas Mater Domini. Dal 2006, il Forum Risk Management in Sanità si è sempre più affermato come la sede per la presentazione e diffusione di buone pratiche per la sicurezza del paziente. Si è andata così costituendo una vera e propria “comunità” di operatori sanitari, società scientifiche, esperti, che negli anni ha stimolato la crescita della cultura e delle attività per la sicurezza delle cure, mettendo in relazione tutto questo con le innovazioni da promuovere in Sanità: rinnovamenti organizzativi, clinici e tecnologici.

L’attenzione del paziente in Terapia Intensiva premiata da Joint Commission Italian Network.

IL PROGETTO “BUNDLE PER LA PREVENZIONE DELLE V.A.P.”

Premio Qualità 2018 a Humanitas Mater Domini H umanitas Mater Domini ha vinto il Premio Qualità 2018, il riconoscimento assegnato da Joint Commission Italian Network, all’interno del Forum Risk Management in Sanità, che si è svolto a Firenze il 27 novembre. Il Premio Qualità è un’occasione per valorizzare e far conoscere, a livello nazionale, i progetti di miglioramento della qualità, realizzati dalle organizzazioni sanitarie italiane che riconoscono negli standard Joint Commission International una possibilità concreta di miglioramento delle performance,

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di riduzione del rischio, crescita, soddisfazione e di motivazione tra i professionisti e gli operatori. Sono state 40 le organizzazioni sanitarie che hanno concorso al “Premio Qualità 2018”, per un totale di 44 progetti presentati. Un processo di selezione ha poi definito 3 organizzazioni accreditate da JCI (IRCSS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Humanitas Mater Domini, Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero), quali finalisti. E questo importante riconoscimento è stato attribuito al nostro Istituto. Un meritato successo del team di Anestesia e Rianimazione e dell’Ufficio Qualità, che hanno presentato e vinto con il progetto Bundle per la prevenzione delle V.A.P. (polmonite associata a ventilazione), con cui è stato affrontato il tema della gestione delle infezioni. “Questa partecipazione è stata per noi l’occasione di condividere e promuovere nuove esperienze e valorizzare i risultati che abbiamo raggiunto attraverso un lavoro di squadra, perché la prevenzione del rischio clinico, la sicurezza delle cure e del paziente sono per noi di primaria importanza. Ecco

“La V.A.P. è l’infezione più comune tra quelle che si contraggono in Terapia Intensiva e determina un prolungamento del tempo di ventilazione e della durata della degenza. È una condizione complessa non solo da diagnosticare, ma da curare. Ecco perché la prevenzione diviene fondamentale. L’incidenza della VAP interessa dal 10% al 20% dei pazienti che ricevono la ventilazione meccanica e questo tipo di polmoniti rappresenta circa l’86% delle polmoniti ospedaliere. La mortalità attribuibile alla V.A.P. varia dal 10% al 33%, quella dei pazienti intubati con V.A.P. è il doppio rispetto a quelli che non la contraggono”, spiega il dottor Enrico Barbara, Responsabile dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione. L’incidenza della VAP negli Stati Uniti è di 3,6 casi su 1000 giornate di ventilazione meccanica, invece nei paesi sviluppati da 10 a 41,7 casi”.

OBIETTIVI DEL PROGETTO E STEP Generalmente, nei Servizi di Terapia Intensiva si eseguono manovre e procedure per ridurre l’incidenza delle VAP. Fondamentale e primo passo per la prevenzione è il lavaggio della mani. Altrettanto importanti, sono:

pia Intensiva. Il percorso è stato così strutturato: • Didattica interattiva basata su contenuti della letteratura e sulle evidenze disponibili (formazione on site) • Creazione di moduli e questionari di rilevazione (bundle) • Utilizzo di una lavagna di indicatori (reminder e strumenti di osservazione) • Discussione e confronto dei dati della nostra Terapia Intensiva (audit e feedback)

I NOSTRI RISULTATI Nel primo anno di applicazione, gli interventi hanno portato ad una significativa riduzione dell’incidenza delle VAP nell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, da 7,4 casi ogni 1000gg di ventilazione Paul Chang, Vice presidente di JCI, premia Humanitas Mater Domini. meccanica a 0 casi (inciNella foto, Federica Negroni e Davide Ghioldi. denza italiana nel 2010 pari • Posizione supina del paziente con la testa a 9,3 casi su 1000 giornate di ventilazione meccanica), dato ancora oggi confermato dai a 30° dati in nostro possesso (anno 2017 * ricoveri • Igene del cavo orale • Sistemi di aspirazione sterili sia per quanto in TI 378 con una degenza media di 956 giorriguarda l’aspirazione continua sovraglotti- nate e una % di mortalità del 4,4% contro il 15% dato nazionale). ca che endotracheale • Programmi di svezzamento precoce del Particolare importanza alla terapia empirica antibiotica e, nel caso di infezioni polmonapaziente dalla ventilazione meccanica • Programmi di controllo della sedazione in ri, alla stewardship antibiotica con una ricerca alla minore incidenza possibile della terapia intensiva. multiresistenza -> riduzione giorni terapia antibiotica -> riduzione della resistenza anPERCHÉ? “Normalmente tutte queste procedure e tibiotica -> riduzione costi legati al consumo protocolli venivano applicati in Terapia In- di farmaci. tensiva, ma in momenti diversi, senza un monitoraggio strutturato e senza un control- LE CONCLUSIONI lo sulla effettiva esecuzione. In Humanitas “Il progetto ha raggiunto il suo obiettivo priMater Domini abbiamo mario e contemporaneamente ha migliorapensato che, attraverso to il lavoro di tutta l’equipe clinico/assistenla creazione di un “bun- ziale grazie al coinvolgimento e miglior intedle di prevenzione VAP”, grazione e condivisione degli obiettivi, creossia un raggruppa- ando un metodo di lavoro che ha permesso mento di azioni “best e continua a garantire un approccio multidipractice” attuate collet- sciplinare ad ulteriori problematiche clinitivamente e in modo co- che. Abbiamo dimostrato che, attraverso la scienzioso, si sarebbe creazione di un “semplice pacchetto” di potuto ottenere un risul- buone pratiche cliniche attuate nello stesso tato migliore rispetto momento, abbiamo migliorato l’outcome all’attuazione dei singoli del paziente. In questo caso, hanno permesinterventi”, spiega Davi- so di ridurre, fino alla scomparsa, le polmode Ghioldi, Coordinato- niti associate alla ventilazione meccanica”, re Infermieristico Tera- conclude il dottor Barbara.

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Medical Care: la qualità e il servizio di Humanitas anche a Varese L’esperienza di Humanitas e le competenze dei suoi medici, ora anche nella Città Giardino.

ORARI DEL CENTRO UNICO PRENOTAZIONI (CUP) Per prenotazioni Tel. 0332 288638 Da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 19.00 Sabato dalle 8.00 alle 12.00 Per Informazioni Tel. 0332 288638 Da lunedì a venerdì: 8.00 – 19.00 Sabato: dalle 8.00 alle 12.00 E.mail: info@cdv.va.it

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l Centro Diagnostico Varesino (CDV) è uno storico poliambulatorio specialistico situato nel cuore di Varese, a pochi metri dalla centralissima Piazza Repubblica. Da oltre 40 anni, un punto di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore il proprio benessere e salute, con professionisti qualificati e percorsi personalizzati. Dal mese di Giugno, il Centro è entrato a far parte del Gruppo Humanitas, che si è così ancor più avvicinato al territorio varesino con la qualità ed il servizio che lo contraddistingue. “L’acquisizione del Centro Diagnostico Varesino permette di unire le competenze e i servizi del Centro all’esperienza degli specialisti di Humanitas Mater Domini, la struttura ospedaliera del Gruppo Humani-

tas presente nella provincia di Varese, arricchendo così l’offerta al servizio del cittadino. In un’ottica di continuità delle cure, inoltre, il paziente potrà essere seguito nell’Istituto di Castellanza” afferma Alessandro Liguori, Amministratore Delegato di Humanitas Mater Domini e del nuovo centro.

I SERVIZI Visite specialiste ed esami Allergologia Andrologia Angiologia Audiovestibologia Broncopneumologia Cardiologia Chirurgia generale Chirurgia plastica Chirurgia vascolare Dietologia - Scienza dell’alimentazione Dermatologia Endocrinologia Fisiatria Gastroenterologia Ginecologia ed ostetricia Medicina interna Medicina legale Neurochirurgia Neurologia Nutrizione Oculistica Ortopedia e traumatologia

Ortottica Ostetricia e ginecologia Otorinolaringoiatria Pediatria Proctologia Psichiatria Psicologia Reumatologia Senologia Terapia antalgica (agopuntura) Urologia Diagnostica per immagini * Ecografie Mammografie Radiografie Risonanze magnetiche TAC

Chirurgia ambulatoriale Chirurgia endoscopica Chirurgia estetica Chirurgia generale Chirurgia oculistica Chirurgia ortopedica Chirurgia otorinolaringoiatrica Centro Prelievi Prelievi ed analisi, anche in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Fisioterapia Il servizio offre trattamenti di fisiokinesiterapia e massoterapia, unitamente a trattamenti strumentali quali Hidro temp, Inter X, Ionoforesi, Magnetoterapia, Onde d’urto, Tecar Terapia, TENS, Ultrasuoni. * indagini eseguite sia in regime accreditato con il SSN che in regime privato

IL CENTRO Il Centro Diagnostico Varesino si articola su una superficie di circa 1.000 mq. Le specialità ed i servizi offerti sono: - Visite specialistiche ed esami - Diagnostica per Immagini - Chirurgia ambulatoriale - Centro Prelievi - Fisioterapia

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FAST TRACK I VANTAGGI • Riduzione dei giorni di degenza • Minor dolore post-operatorio (nessun taglio del muscolo) • Ridotta incisione chirurgica • Riduzione delle infezioni • Minore necessità di trasfusioni di sangue

Fast Track in ortopedia, per un recupero più rapido R Protesi di anca e ginocchio, il recupero è più rapido con l’approccio fast track.

imanere in ospedale solo per il tempo necessario, tornare rapidamente alla vita normale e iniziare il prima possibile una riabilitazione personalizzata. Questi alcuni dei vantaggi del Fast Track, un nuovo approccio al paziente e alla cura già molto diffuso nel Nord Europa e che risulta particolarmente adatto per alcune specialità, come l’ortopedia. “Cosa si intende per ‘Fast Track’? Un percorso di gestione e di assistenza multidisciplinare del paziente. Accanto al chirurgo ortopedico, è fondamentale il coinvolgi-

mento dell’anestesista, del fisiatra, dell’internista, del fisioterapista, del personale infermieristico e tecnico e, talora, dello psicologo. Percorso nel quale anche il paziente viene coinvolto direttamente in tutte le fasi”, spiega il dottor Enrico Barbara, responsabile Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione di Humanitas Mater Domini. Nel nostro Istituto, in chirurgia ortopedica, è in fase di attivazione il percorso Fast Track che riguarderà soprattutto la protesica dell’anca e del ginocchio. Una rivoluzione che interviene su tutto il processo operatorio: prima, durante e dopo.

FAST TRACK E ORTOPEDIA “L’ortopedia è una specialità perfetta per il Fast Track, perché spesso il paziente è in buone condizioni generali. L’intervento di protesi all’anca e al ginocchio, in particolare, è una delle più frequenti operazioni chirurgiche. L’adozione del percorso Fast Track, per questo tipo di interventi, con-

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sente una riduzione dello stress operatorio, della degenza a 2-3 giorni e già il giorno stesso permette al paziente di camminare e quello successivo di fare le scale”, spiega il dottor Franco Baldo, responsabile Unità Operativa Ortopedia e Traumatologia di Humanitas Mater Domini. Il Fast Track è un’opzione di trattamento aggiuntiva al percorso tradizionale della chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio. Spetta sempre allo specialista valutare caso per caso l’opportunità di applicare o meno il percorso, verificando con attenzione la presenza di altre patologie associate, che potrebbero renderlo più complicato, di problematiche legate all’età e al grado di autonomia motoria del paziente prima dell’intervento.

FAST TRACK: IL PERCORSO IL PAZIENTE: RUOLO ATTIVO Il paziente ha un ruolo attivo e fondamentale nel percorso assistenziale. Innanzitutto, si sottopone agli esami di routine per verificare i fattori di rischio che possono influire sulla durata dell’ospedalizzazione e, soprattutto, sulle complicazioni dell’intervento chirurgico. Sono organizzati incontri con gli specialisti coinvolti nel percorso (anestesista, ortopedico, fisioterapista, psicologo e coordinatore infermieristico) che provvedono a illustrare le motivazioni e le finalità del “percorso chirurgico veloce”, oltre alle tecniche anestesiologiche e chirurgiche che lo riguarderanno. Il paziente, inoltre, viene informato sul come prepararsi e gestire il dolore post-operatorio, come alimentarsi, quali esercizi eseguire per rinforzare la muscolatura, migliorare la postura e la percezione dell’arto operato, al fine di arrivare “preparato” a una mobilizzazione precoce (preabilitation). Grazie all’informazione e alla multidisciplinarietà degli specialisti, alcuni fattori di frequente riscontro possono essere migliorati prima dell’intervento: Fumo e consumo di alcolici. In uno studio danese, su oltre 3000 protesi di anca e ginocchio sottoposte a protocollo “fasttrack”, si è evidenziato un incremento dell’incidenza di riammissione in ospedale per

complicazioni nei pazienti fumatori rispetto ai non-fumatori; Ansia e depressione prima dell’intervento. In letteratura, si è messo in evidenza che disturbi emotivi/psicologici preoperatori condizionano il risultato dell’intervento chirurgico e che il dolore cronico influenza lo stato emotivo. I pazienti che ri-

feriscono dolore cronico di grave intensità, possono trarre notevole beneficio da un trattamento antalgico prima dell’intervento chirurgico stesso, così come da un approccio psicologico preliminare; Malnutrizione/obesità sono correlati a maggiore incidenza di complicazioni (infezione, riabilitazione più complessa, ospedalizzazione prolungata, peggiore guarigione dei tessuti, mortalità perioperatoria); Anemia pre-operatoria. È molto frequente e spesso misconosciuta. È direttamente correlata ad ospedalizzazione pro-

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FAST TRACK UNA NOVITÀ, DALLE ORIGINI STORICHE Il Fast Track è un percorso ideato negli anni ‘90 dal Dott. H. Kehlet, chirurgo danese che applicò inizialmente i criteri del protocollo alla chirurgia addominale per ridurre le complicanze ed ottimizzare i risultati clinici. Successivamente generò protocolli “fast-track” da applicare a diverse specialità chirurgiche, nonché anestesiologiche e mediche.

lungata e, ovviamente, a maggiore necessità di trasfusioni dopo l’intervento chirurgico.

IL RICOVERO, LE TECNICHE CHIRURGICHE E ANESTESIOLOGICHE

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L’intervento viene eseguito il giorno stesso del ricovero. “Si esegue un’anestesia periferica, per consentire una più rapida ripresa della funzione, e una terapia che allevia il dolore, la quale agisce a vari livelli sulla trasmissione del dolore con tecniche di analgesia loco regionale e con farmaci che, interagendo tra di loro, permettono un ottimo controllo del dolore

post operatorio con bassi dosaggi e, quindi, con minori effetti collaterali”, spiega il dottor Barbara. “L’intervento chirurgico non differisce necessariamente da quello standard. Il requisito fondamentale è il rispetto, per quanto tecnicamente possibile, di muscoli, tendini ed il risparmio del tessuto osseo - spiega il dottor Baldo. Per facilitare il percorso riabilitativo, nell’intervento di artroprotesi d’anca si privilegia un accesso chirurgico mini-invasivo (approccio anteriore all’articolazione coxo-femorale). Questa tecnica, evitando di distaccare strutture muscolari e riducendo l’impatto sui tessuti molli, asso-

PROTESI D’ANCA: MATER DOMINI È “AL PASSO” NELLA CHIRURGIA PROTESICA Innovazioni nel segno della chirurgia protesica: l’artroprotesi d’anca per via anteriore. Humanitas Mater Domini, attualmente è l’unica struttura nella provincia di Varese ad eseguire questo tipo di intervento chirurgico. In prima linea, il dottor Franco Baldo, primario dell’Unità di Ortopedia e Traumatologia dell’Istituto, esperto di chirurgia protesica con oltre 4.000 interventi di chirurgia maggiore e minore, 700 dei quali sono impianto di protesi d’anca per via anteriore.

PASSATO VS FUTURO: UN CONFRONTO TRA TECNICHE Il reale vantaggio tra la nuova tecnica e quella tradizionale consiste nell’eliminazione del rischio di lussazione, la complicanza più temibile. Questo pericolo si attesta tra l’1% e l’8% nella tecnica postero-laterale (tradizionale): è invece quasi 0 nell’accesso per via anteriore. La preservazione della muscolatura glutea permette di migliorare la stabilità dell’articolazione, scongiurando, inoltre, il rischio di zoppia. Non da ultimo, si attesta una riduzione delle calcificazioni che talvolta, nelle tecniche classiche, si osservano a seguito delle necessarie sezioni muscolotendinee.

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cia minore dolore post-operatorio, minore necessità di trasfusioni ematiche (del sangue) per ridurre il sanguinamento e migliorare la percezione articolare”. Si cerca, se possibile, di evitare l’impiego di drenaggio dalla zona operata, così come di catetere vescicale o calze elastiche, per rendere più agevole la fisioterapia precoce. Per la medesima finalità, viene privilegiata una terapia farmacologica orale per il controllo del dolore, così da ridurre l’uso di cateteri venosi periferici.

IL POST OPERATORIO

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Gli esercizi di contrazione muscolare dei glutei, del quadricipite e di mobilizzazione della caviglia e del ginocchio, possono essere eseguiti il giorno stesso dell’intervento, appena ripresa la motricità dell’arto operato. Dal giorno successivo (prima giornata postoperatoria), il paziente viene assistito dai fisioterapisti, vengono eseguiti esercizi a letto (esempio mobilizzazione attiva e passiva dell’anca e del ginocchio), deambulazione per brevi tratti con incremento graduale ed utilizzo di stampelle, in modo da ottenere autonomia negli spostamenti in camera/bagno ed in reparto. Il secondo giorno si incrementa l’autonomia funzionale (deambulazione in corridoio per tratti maggiori) e, se le prime tappe sono rispettate, si può procedere a fare le scale. Alla dimissione, la fisioterapia deve proseguire seguendo i consigli dei fisioterapisti, le indicazioni sulla terapia farmacologica e le medicazioni. Si prevede una rivalutazione ambulatoriale a 30-40 giorni di distanza.

Centro Fisioterapico: un team di specialisti al tuo servizio Stop al dolore con la fisioterapia.

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l Centro Fisioterapico di Humanitas Medical Care Arese si pone l’obiettivo di accogliere ed assistere persone che necessitano un percorso diagnostico e riabilitativo, con il supporto di professionisti specializzati e tecnologie sicure.

CENTRO FISIOTERAPICO: QUANDO E PERCHÉ Ridurre o eliminare il dolore, recuperare la mobilità articolare, la forza muscolare, l’equilibrio e la coordinazione, sono le motivazioni per le quali rivolgersi ad un centro

specializzato. Quando? Dopo un trauma, per un problema muscolare/articolare, una malattia neurologica o reumatica o a seguito di un intervento chirurgico.

A CHI RIVOLGERSI? Nel Centro Medico di Arese, il percorso di cura e riabilitazione è personalizzato, frutto di sinergie mediche e di esigenze specifiche dei pazienti, che possono prevedere l’intervento di diverse figure. In genere, nella diagnosi intervengono specialisti in Fisiatria, Neurologia, Ortopedia o Reumatologia, mentre la maggior parte delle terapie sono affidate ai fisioterapisti. A completamento del percorso di diagnosi e cura, può essere utile l’intervento di agopunturisti, ecografisti, osteopati e radiologi.

I NOSTRI SERVIZI Presso la sede di Arese è possibile eseguire visite

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SPECIALE CORSA: CONSIGLI PER SPORTIVI AMATORIALI E NON RADIOLOGIA “FUORI ORARIO”

Il Servizio di Radiologia della sede di Arese offre la possibilità di eseguire ecografie e radiografie 6 giorni su 7 (dal lunedì al sabato) ed in alcune giornate anche di sera! Oltre agli orari a cui siamo abituati, è possibile eseguire un’indagine diagnostica il mercoledì fino alle ore 20:00, il venerdì fino alle ore 19:30 o il sabato. Per conoscere le disponibilità e l’offerta radiologica: tel. 02 83456777.

specialistiche di Fisiatria (anche per valutare la postura), Neurologia, Ortopedia e Reumatologia. trattamenti • Drenaggio linfatico • Elettroterapia antalgica tens • Elettroterapia di muscoli • Esercizi posturali-propriocettivi • Fisiokinesiterapia • Iniezioni di sostanze terapeutiche articolari/endoarticolari • Ionoforesi • Massoterapia • Ozonoterapia • Rieducazione neuromotoria • Sedute di agopuntura • Sedute di osteopatia • Tecarterapia • Ultrasuonoterapia (anche in acqua)

LA POSTURA

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Osservare il proprio corpo è fondamentale per svolgere al meglio ogni attività, specialmente se sportiva e con l’obiettivo di trarne benefici. Nella corsa, la postura ha una notevole importanza: può amplificare gli squilibri posturali, ma, se eseguita correttamente, può migliorarli. Qual è dunque la postura più corretta durante la corsa? La parola a Carmen Scarabeo, fisiatra di Humanitas Medical Care Arese. Esperienza e chilometri percorsi aiutano a sviluppare la postura più idonea al proprio passo e fisico, ma vi sono alcuni accorgimenti per correre meglio e con una minore probabilità di imbattersi in un infortunio. Avere un corretto allineamento, infatti, aiuta ad ottenere una migliore performance. Un esempio sono i velocisti dei 100 mt che partono da un’inclinazione di 45° e, con l’aumentare dell’accelerazione, incrementano l’allineamento, spostando gradualmente il baricentro in avanti. Riuscire a bilanciare in maniera corretta orecchie, spalle, anche e caviglie è il segreto per una performance soddisfacente e per mantenere una buona respirazione e avere più energia. Un corretto allineamento, inoltre, favorisce l’estensione dei muscoli del rachide e quindi il loro allungamento verso una migliore postura.

Come CoRReRe nel modo CoRRetto “Il modo più efficace di correre consiste nel poggiare il metatarso, cercando di minimizzare il contatto tra i piedi e il suolo. Il consiglio è di provarci per dieci minuti ad ogni

Il PeRCoRSo dI CURA ContInUA In…

Che cos’è e a cosa serve l’esame baropodometrico?

HUMANITAS MATER DOMINI Qualora sia necessario proseguire le cure in ospedale oppure eseguire approfondimenti diagnostici, come ad esempio TAC o risonanze magnetiche, si può contare sull’esperienza di Humanitas Mater Domini (Castellanza – VA) e dei suoi specialisti.

L’esame baropodometrico permette di valutare la qualità dell’appoggio a terra dei piedi, valutando in modo approfondito la modalità di esecuzione del passo ed eventuali alterazioni della deambulazione.

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“Il massaggio che viene eseguito negli attimi antistanti la gara è composto da sfioramenti leggeri e veloci per vascolarizzare il muscolo, attivando il microcircolo. Ha il solo scopo di scaldare muscoli e articolazioni e completare, in modo passivo, il riscaldamento attivo dell’atleta”, spiega la fisioterapista.

sessione, così da modificare gradualmente la postura”, afferma la fisiatra. Quando il piede lascia il terreno e nella fase di spinta si contraggono gli hamstring (gruppo di muscoli della parte posteriore della coscia detti ischiocrurali) e il grande gluteo, si crea un ciclo di movimento. Minore è il ciclo, maggiore è la lunghezza del passo. Inoltre, la coordinazione tra braccia e gambe elimina il rimbalzo e consente al movimento di essere

PoSt gARA

I MASSAGGI

più fluido e efficiente. Per tale motivo, le braccia dovrebbero essere piegate all’altezza del gomito a 90° e muoversi coordinate al resto del corpo. “La chiave per una corretta postura è permettere al corpo di protendersi in avanti e mantenere l’allungamento dei muscoli della colonna, fino a che il peso del corpo è sotto le dita e l’avampiede”, conclude la specialista.

L’IMPORTANZA DI UN CORRETTO APPOGGIO DEL PIEDE. CONOSCI L’ESAME BAROPODOMETRICO? Un corretto appoggio del piede durante il cammino o la corsa è fondamentale per l’efficienza, il coordinamento e la distribuzione del carico.

PRe gARA

È utile per fornire indicazioni terapeutiche sulla correzione dell’appoggio eventualmente tramite un plantare correttivo/contenitivo. In età dello sviluppo, si esegue a scopo diagnostico e preventivo. È possibile eseguire l’esame con la nuova pedana baropodometrica presente in Humanitas Medical Care Arese. Per maggiori informazioni: tel 02 83456777.

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“Massaggio” non solo è sinonimo di relax, ma per sportivi e soprattutto runner, è un ottimo metodo di recupero, prevenzione degli infortuni e maggior flessibilità muscolare. Abbiamo chiesto ad Alice Dorisi, fisioterapista di Humanitas Medical Care Arese, quali tipologie sono consigliate ai corridori e perché è così importante inserire il massaggio nel programma di allenamento. Correndo, i muscoli sono soggetti a ripetute contrazioni, le fibre muscolari tendono ad accorciarsi e i muscoli diventano sempre più rigidi. Questo comporta una minore possibilità di movimento delle articolazioni, fibre muscolari più compresse a discapito della circolazione del sangue. Avendo chiaro questo quadro, viene da sé la

necessità di normalizzare la condizione dei muscoli sottoposti a tale “stress” e di favorire la circolazione sanguigna, responsabile del trasferimento di ossigeno che aiuta ad eliminare gli scarti cellulari. Come?

Il massaggio consigliato nelle ore successive alla prestazione è più lento e composto da sfioramenti e frizioni. Lo scopo è di favorire il drenaggio venoso e l’eliminazione delle tossine accumulate durante la corsa nei muscoli, che, se non vengono rimosse nel breve tempo, provocano senso di affaticamento e pesantezza generale.

dURAnte l’Anno Per chi corre con regolarità, anche in modo amatoriale, sarebbe utile inserire nel proprio programma di allenamento massaggi di scarico, nei periodi di intensa attività (1 alla settimana), e massaggi pre gara, almeno 3 giorni prima della stessa, al fine di eliminare contratture e distendere le fibre muscolari. Essendo un massaggio molto più profondo e intenso, il corpo necessita di un periodo di recupero. Per questo dev’essere eseguito con un certo anticipo, in modo da evitare la sensazione di gambe “vuote” e prive di energia. Per informazioni sull’offerta massoterapica chiama il nr. 02 83456777.

AMBULATORIO DI OCULISTICA: LA TECNOLOGIA STRIZZA L’OCCHIO ALLA SALUTE Nell’Ambulatorio di oculistica di Humanitas medical Care Arese collaborano oculisti e ortottisti. Questi ultimi, in particolare, eseguono gli esami strumentali necessari ad inquadrare tutte le principali problematiche che interessano l’occhio e l’apparato visivo, indicando le cure più adeguate sia per gli adulti che per i piccoli pazienti. Il tutto, sempre in collaborazione con il medico oculista. “In Humanitas Medical Care Arese si eseguono esami e accertamenti per la valutazione del visus, la prescrizione di occhiali e la cura di patologie oculari. In particolare, ci occupiamo della malattia dell’occhio secco, un disturbo che sta diventando estremamente comune”, spiega l’oculista Claudio lucchini.

QUAlI Sono le PRInCIPAlI StRUmentAzIonI dISPonIbIlI? L’Ambulatorio di Oculistica dispone di strumentazioni di ultima generazione che permettono di diagnosticare malattie della cornea e patologie a livello retinico.

“Un macchinario sofisticato come l’oCt (tomografia Coerenza ottica), ci permette una valutazione estremamente accurata della retina e delle fibre del nervo ottico, consentendo la diagnosi precoce di alcune gravi patologie come il glaucoma o la maculopatia retinica. Un altro strumento indispensabile per la diagnosi e il monitoraggio del glaucoma e di molte altre malattie oculari è il campo visivo computerizzato”, spiega lo specialista. Molto importante è anche il topografo corneale, che consente di scoprire le alterazioni della cornea, come il cheratocono, una malattia che colpisce con più frequenza i giovani e si manifesta in modo subdolo, a volte con un iniziale problema di astigmatismo, per poi degenerare nel tempo.

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• Difficoltà grafiche e motorie nella scrittura, caratterizzate da segni poco riconoscibili, cattiva postura della mano e/o del resto del corpo, tempi di esecuzione prolungati; • Difficoltà nell’esprimere verbalmente e per iscritto ciò che si pensa. Le produzioni orali e scritte sono sempre molto brevi.

I bAmbInI Con dIffIColtà SColAStICHe Sono tUttI dISleSSICI?

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No. In base alla difficoltà specifica che comportano, i DSA si dividono in: • Dislessia, il disturbo più conosciuto. La lettura di un bambino dislessico è più lenta e/o meno corretta rispetto ai bambini della stessa età o classe frequentata.

Le 9 cose da conoscere sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) 2 S Disturbi dell’apprendimento? Impariamo a conoscere i disturbi che si possono riscontrare nei bambini durante il periodo scolastico.

econdo l’ultimo rapporto pubblicato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), nell’anno scolastico 2016-2017, i bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono oltre 250.000, il 2,9% degli alunni italiani. Ma quante persone sanno cosa sono i DSA e come riconoscerli? Ne parliamo con la dottoressa Lucia Spinazzola, Ambulatorio dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento di Humanitas Mater Domini.

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• Difficoltà nell’imparare a leggere e scrivere; • Inversione e sostituzione di alcune lettere (m/n; v/f; b/d, a/e) durante la lettura e la scrittura;

CoSA Sono I dSA?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento non sono malattie, ma disturbi di origine neurobiologica che riguardano la capacità del bambino di leggere e scrivere in maniera accurata, veloce e di eseguire correttamente calcoli matematici. Ad essi, si possono aggiungere anche difficoltà nella comprensione di testi scritti, deficit dell’attenzione e della memoria di lavoro.

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QUAlI Sono I ‘CAmPAnellI dI AllARme’?

• Fatica a produrre brevi testi scritti; • Difficoltà nell’apprendere le tabelline, nell’eseguire calcoli orali e scritti. Fatica nel risolvere i problemi, con presenza di molti errori e un eccessivo rallentamento; • Fatica nello studio, con tempi di apprendimento molto lunghi e ridotta capacità di memorizzazione;

• Disortografia, un disturbo specifico della scrittura di natura linguistica, caratterizzato dalla presenza di un elevato numero di errori di ortografia. • Disgrafia, un disturbo specifico della scrittura, di natura grafo-motoria. Il bambino disgrafico presenta una scrittura molto lenta e poco leggibile. • Discalculia, un disturbo peculiare delle abilità di apprendimento, relativo al sistema dei numeri e al calcolo. Una caratteristica rilevante nei DSA è la comorbilità, ossia che dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia possono comparire insieme, oltre che isolatamente. Talvolta, si possono associare a questi anche disturbi specifici del linguaggio e dell’attenzione.

Un bAmbIno Con dSA è PoCo IntellIgente?

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No, i DSA non sono causati da un deficit di intelligenza, né da problemi ambientali, psicologici o insufficienze sensoriali.

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A CHI mI devo RIvolgeRe PeR lA vAlUtAzIone? CHI è lo SPeCIAlIStA?

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La Valutazione Diagnostica, indicata per un sospetto DSA, è una stima multidimensionale di un’équipe di specialisti esperti. Il percorso include: visita specialistica del medico neuropsichiatra infantile, completa valutazione neuropsicologica e valutazione logopedica. Alla conclusione della valutazione viene rilasciata la Certificazione Diagnostica.

Dopo la Valutazione e la Certificazione Diagnostica, è possibile fornire indicazioni specifiche alla famiglia e alla scuola per la stesura di un piano didattico personalizzato (PDP), che permette al bambino di procedere con più serenità nel percorso scolastico, ottenendo risultati migliori.

Come SI eSAmInAno le dIveRSe fUnzIonI CognItIve del bAmbIno?

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La valutazione neuropsicologica permette di capire che cosa sta succedendo al bambino, quali le difficoltà cognitive e i disturbi specifici presenti. Al bambino verranno sottoposti diversi test neuropsicologici atti a valutare le seguenti aree cognitive: livello cognitivo generale, abilità scolastiche strumentali (lettura, scrittura, calcolo), linguaggio e funzioni cognitive di base (attenzione, memoria, prassie).

CoSA fARe doPo lA CeRtIfICAzIone dIAgnoStICA?

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A CHe età PoSSo fAR vAlUtARe Il bAmbIno?

I disturbi si manifestano solitamente all’inizio della scuola primaria. Non è però possibile fare una diagnosi certa di dislessia, disortografia, disgrafia prima della fine della seconda classe primaria e di discalculia non prima della fine della terza classe primaria. Prima di questi periodi, è però possibile fare una relazione clinica che dichiari l’eventuale sospetto di DSA o la presenza di altri disturbi associati alle difficoltà nell’apprendimento. Questo permette di attivare tempestivamente gli interventi più idonei per rispondere alle difficoltà del bambino.

CHI fA Il tRAttAmento RIAbIlItAtIvo Al bAmbIno doPo lA CeRtIfICAzIone?

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Esistono specifici trattamenti riabilitativi che permettono di ottenere miglioramenti, sfruttando le buone risorse intellettive per il massimo sviluppo delle capacità del bambino. Solitamente, ad essi si associano anche colloqui con i genitori e con gli insegnanti, volti a dare specifiche indicazioni. Il trattamento viene effettuato da personale esperto, psicologo o logopedista con specifica conoscenza e formazione nel settore.

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ME ULTTI IZIE NO

Novità dal mondo Medical Care

HUMANITAS MEDICAL CARE LAINATE CellUlIte? SI CombAtte Con l’ozonoteRAPIA Nota come “buccia d’arancia”, la cellulite è un inestetismo tipicamente femminile che si localizza soprattutto su fianchi, glutei, addome, cosce, ginocchio. Come combatterla? Sicuramente correggendo abitudini scorrette (alimentazione sregolata, stress, calzature troppo alte o basse, abiti troppo stretti), curando problemi circolatori e ormonali. Ma lo sapevi che un aiuto arriva anche dall’ozonoterapia? Riconosciuta per le sue capacità antinfiammatorie, antidolorifiche e rigenerative, particolarmente efficace nella cura delle patologie dell’apparato osteo-articolare (tendiniti, stiramenti, contratture muscolari, epicondilite, fascite plantare, ecc.), è ormai noto il suo utilizzo anche in ambito estetico.

Videodermatoscopia digitale computerizzata ed è l’esame non invasivo che permette la diagnosi differenziale tra neo e melanoma, ingrandendo ed esaminando le strutture della cute non visibili a occhio nudo. La mappatura dei nei, che viene eseguita tramite una videocamera digitale, è consigliabile venga effettuata almeno una volta l’anno sui soggetti a ‘rischio’, per monitorare l’evoluzione delle macchie sospette. Oltre che in Humanitas Mater Domini, l’esame può essere eseguito, in Humanitas Medical Care a Lainate, Arese e Busto Arsizio. ma il 5% dei pazienti può presentare una forma ad esordio precoce prima dei 50 anni (Fonte: Ministero della Salute). Dai campanelli di allarme all’approccio di cura, fondamentale è la conoscenza della malattia ed essere seguiti da medici specialisti. Oltre che in Humanitas Mater Domini, anche a Lainate è stato attivato l’Ambulatorio delle malattie neurodegenerative: Parkinson e Alzheimer. Non solo indicazioni terapeutiche farmacologiche, ma un supporto multidisciplinare: sostegno psicologico, alimentare, riabilitativo motorio e cognitivo.

mAlAttIe neURodegeneRAtIve: PARkInSon e AlzHeImeR Il manifestarsi delle malattie neurodegenerative è subdolo perché all’inizio e, nella maggior parte dei casi, sono asintomatiche. Dopo l’Alzheimer, il Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa. Si stima che in Italia le persone affette siano circa 230.000. La prevalenza della malattia è pari all’1-2% della popolazione sopra i 60 anni e al 3-5% sopra gli 85. L’età media di comparsa dei sintomi è intorno ai 60 anni, 16

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Un’AttenzIone tUttA Al femmInIle

Il tuo intestino ti lancia dei segnali di sofferenza come flatulenza, gonfiore e crampi addominali? Potresti avere intolleranze alimentari? Non preoccuparti, a tutto questo c’è una soluzione. Si chiama Breath Test o Test del Respiro, il test indolore e rapido che può dirti cosa non va! Possono essere eseguiti: • Breath Test al lattosio. In modo semplice e rapido, permette di scoprire se si è intolleranti al latte e ai suoi derivati.

Possono essere presenti fin dalla nascita o comparire in ogni momento della nostra vita. Ruvidi o lisci, con forme irregolari o tondeggianti. In qualunque modo essi si presentino, i nei possono celare un pericolo e trasformarsi in un melanoma, tumore maligno della pelle e terzo tipo più comune negli under 50. L’importante è la prevenzione. Si chiama

no di: incontinenza urinaria e/o fecale, prolasso, dolore durante i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, emorroidi.

Un ambulatorio, quello di Ginecologia, attento alle diverse esigenze di salute della donna, dall’adolescenza fino alla menopausa, per la diagnosi e il trattamento delle principali patologie ginecologiche. Per te, la possibilità di eseguire visite specialistiche ed ecografie.

bReAtH teSt: SoffIA SUlle IntolleRAnze

mAPPAtURA deI neI? eCCo l’UltImA novItà

Pratica medica sicura ed indolore, il numero delle sedute non è standard, ma varia a seconda della situazione: in genere, si eseguono cicli di una/due sedute a settimane per 8/10 settimane. Nella maggior parte dei casi, si assiste velocemente a una prima riduzione del volume della parte trattata. L’ozonoterapia si esegue in Humanitas Mater Domini, Humanitas Medical Care Lainate e Arese.

HUMANITAS MEDICAL CARE BUSTO ARSIZIO

StoP Al doloRe Con lA fISIoteRAPIA! I movimenti sono spesso difficili, dolorosi o a volte quasi impossibili da eseguire a causa di un trauma o per dolori muscolari e articolari ricorrenti? Per poter svolgere o riprendere le normali attività quotidiane, senza dolore, un aiuto dalla fisioterapia che permette di recuperare mobilità articolare, forza muscolare, equilibrio e coordinazione. Con i fisioterapisti del Centro ambulatoriale di Busto Arsizio, si può eseguire: Tecarterapia, Fisiochinesiterapia, Massoterapia, Rieducazione motoria ed Esercizi posturali.

Non si avvale di farmaci, tecniche chirurgiche o di alcuno strumento particolare, bensì di manipolazioni e manovre specifiche su ogni distretto anatomico del corpo. Si è dimostrata efficace per la valutazione ed il trattamento di disturbi che non interessano solo l’apparato neuro-muscoloscheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra cranio, colonna e osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali). A Busto, il nuovo Ambulatorio di Osteopatia.

PneUmologIA PeR lA SAlUte del ReSPIRo Visita specialistica per la diagnosi e trattamento di tutte le malattie respiratorie inerenti il polmone, in particolare di asma, tosse, bronchite cronica e acuta, ecc. è la spirometria, un semplice esame non invasivo e della durata di pochi minuti per controllare la salute dell’apparato respiratorio.

SenologIA: PRevenzIone, lA PARolA d’oRdIne Esegui con regolarità una visita senologica? Ricorda l’importanza della prevenzione e dei controlli periodici. La diagnosi precoce, infatti, rimane la strategia più efficace per battere sul tempo questo tumore, che può essere guarito in un numero sempre maggiore di casi. Un regalo alla nostra femminilità, al nostro corpo, alla nostra salute.

CHIRURgIA vASColARe Specialisti per la diagnosi e trattamento delle malattie dell’apparato circolatorio, da quelle venose (varici o vene varicose, flebiti superficiali, trombosi venose profonde, ulcere degli arti inferiori) a quelle linfatiche (linfedemi, linfangiti). Completa la diagnosi, la possibilità di eseguire ecocolordoppler agli arti inferiori, superiori, tronchi sovraortici. • Breath Test al lattulosio. Rivolto a coloro che soffrono di alitosi, digestione lenta, gonfiore, stipsi, coliche addominali e meteorismo, questo esame è in grado di determinare il transito intestinale. • Breath Test al glucosio. Può smascherare un’eventuale colonizzazione batterica anomala nell’intestino tenue, causa principale di vari disturbi gastrointestinali. Il Breath Test può essere eseguito in Humanitas Mater Domini, Humanitas Medical Care Lainate e Arese.

AllenA Il PAvImento PelvICo! oSteoPAtIA. QUAndo e PeRCHé? Cefalee, emicranie, vertigini e tanti altri disturbi, possono essere trattati con l’Osteopatia, un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento” (World Osteopatich Health Organization –WOHO).

Il pavimento pelvico è una zona muscolare molto importante per il benessere della donna e, per questo motivo, è fondamentale prendersene cura nel modo corretto. L’Ambulatorio di Ginnastica del Pavimento Pelvico si rivolge a tutte le donne, dall’adolescenza alla menopausa, in gravidanza (indicato sia in preparazione al parto che nel post partum) e non. La ginnastica pelvica è rivolta, in particolare, alle donne che soffroHUMANITASMATERDOMINI - GENNAIO 2019

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VILLAGGIO DELLA SALUTE: LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2018 tUmoRe Al Seno, Se CoRRI non tI PRende

mASSAggI SPoRtIvI e vAlUtAzIone PoStURAle

Praticare regolarmente attività sportiva riduce in modo significativo la probabilità di sviluppare il tumore al seno in donne sane e di incorrere in recidive. È da preferire l’attività aerobica: correre, camminare, andare in bicicletta, nuotare. Il consiglio dei senologi di Humanitas Medical Care Arese. Perchè? • Potenzia il sistema immunitario • Contrasta gli stati infiammatori cronici • Favorisce l’eliminazione delle sostanze tumorali • Diminuisce la resistenza all’insulina, permettendo un più rapido utilizzo degli zuccheri • Riduce il sovrappeso e la concentrazione di ormoni

Gli sportivi sanno quanto i massaggi siano un ottimo metodo di recupero, ma servano anche come prevenzione degli infortuni e per dare maggior flessibilità ai muscoli. In occasione dell’iniziativa, i fisioterapisti hanno proposto massaggi sportivi prima e dopo la competizione. Ortopedici e fisiatri erano invece a disposizione per rispondere ai tanti dubbi relativi alla corsa, agli infortuni e ai vizi che pregiudicano la corretta postura.

lA SAlUte del ReSPIRo… In Un SoffIo

Arese: grande successo per la seconda edizione della Walk&Run G Oltre 650 partecipanti, prevenzione, divertimenti... e non solo!

IL TRAGUARDO SALUTE È STATO RAGGIUNTO GRAZIE AI CONSIGLI DEI NOSTRI PROFESSIONISTI: Andreoli Claudio - Senologo Capobianco francesco - Fisioterapista dorisi Alice - Fisioterapista Herrera diaz Awilda - Pneumologa Izzo Cristina - Igienista Dentale macorsini elisabetta - Biologa Nutrizionista mantoan Pietro - Fisioterapista naddeo Angelo - Pneumologo Scarabeo Carmen - Fisiatra tornese deborah - Senologa zerbinati fabio - Ortopedico

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rande successo per la seconda edizione della Walk & Run – Traguardo Salute, l’evento sportivo non competitivo organizzato da Humanitas Medical Care Arese, in collaborazione con il Centro Commerciale IL CENTRO. Oltre 650 le persone che vi hanno partecipato: non solo runner professionisti, ma anche numerosi amanti delle camminate e del nordic walking, così come tante famiglie con bambini al seguito. Unico obiettivo comune: correre verso il traguardo della salute.

Sport, musica, divertimento, ma non solo! In campo è scesa anche la prevenzione, grazie alla presenza degli specialisti di Humanitas Medical Care Arese con aree mediche dedicate dove, runner e non, hanno avuto l’opportunità di consulti e attività di prevenzione gratuite, con gli specialisti di Fisioterapia, Fisiatria, Ortopedia, Senologia, Pneumologia, Nutrizione ed Odontoiatria. Ma le sorprese non sono finite! Madrina dell’edizione 2018 è stata Ilaria d’Amico, volto noto degli schermi televisivi, impegnata al fianco della Scuola Italiana di Senologia ONLUS in attività di informazione e sensibilizzazione per una sempre più diffusa prevenzione al femminile. Le quote di iscrizione sono state interamente devolute alla Fondazione Humanitas, a supporto di progetti volti a migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. …Ed ora scaldate i motori per le prossime tante altre iniziative targate Humanitas.

Come riconoscere un respiro in salute? Utili consigli e un test non invasivo, indolore e della durata di qualche minuto: la spirometria, un esame che fornisce informazioni sullo stato di salute del nostro apparato respiratorio. Così gli pneumologi di Humanitas Medical Care Arese hanno coinvolto i partecipanti della Walk&Run.

lA bARRettA eneRgetICA “fAI dA te” Le barrette energetiche sono uno snack completo, sano e pratico da poter consumare in svariati momenti della giornata e possono essere il giusto carburante per l’attività fisica, in particolar modo per la corsa. Comode come spuntino da mettere in borsa, nella sacca della palestra o nello zainetto della scuola come merenda genuina e nutriente per i bambini, semplici e veloci da preparare. Una semplice versione è la proposta della nutrizionista di Humanitas Medical Care Arese.

A cura di Elisabet ta Biologa Macorsini, N e Diet C utrizionista oach

⅓ ½

INGREDIENTI

¼

½

PREPARAZIONE

Trita i semi, aggiungi il cocco grattugiato, la farina di canapa e mescola bene il tutto. Riponi in una ciotola la granella così ottenuta e, sempre con l’aiuto del vanillina fino a quando non saranno ben amalgamati. Se necessario, stempera con dell’acqua. Mixa insieme i datteri e i semi precedentemente dovrà essere modellato su una teglia foderata con

CONSIGLI

Puoi conservare fuori dal frigo le barrette avvolte nella pellicola fino 2 settimane.

Via Gerenzano, 2 - 21053 Castellanza Ufficio Stampa: Marta Galbiati - 0331 476343 Anno XXIII - numero 1 - Gennaio 2019 Autorizzazione del Tribunale di Busto Arsizio N.9/96 del 28 settembre 1996 Direttore responsabile e direttore della comunicazione: Walter Bruno Redazione: Marta Galbiati Grafica: Pierluigi Nava, G&R Associati Immagini: Archivio Humanitas Mater Domini, ICP, Shutterstock Stampa: Tipo-Lito Candiani sas

Humanitas Mater Domini è una struttura ospedaliera accreditata Joint Commission International.

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RICERCA SCIENTIFICA C.F. 97408620157


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