Scene di Paglia 2011 - festival dei casoni e delle acque

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Piove di Sacco | Codevigo | Arzergrande Pontelongo | Legnaro | Brugine Sant’Angelo | Candiana | Bovolenta


PROVINCIA DI PADOVA Assessorato alla Cultura e Identità Veneta

2011

cultura

Città di Piove di Sacco

Comune di codevigo

comune di arzergrande

COMUNE DI BRUGINE

Comune di candiana

comune di pontelongo

Comune di Sant’Angelo di Piove di Sacco

comune di Bovolenta

Regione del Veneto Provincia di Padova

C= 0 M= 60 Y= 100 K= 0

comune di legnaro

con il sostegno di

direzione artistica Fernando Marchiori coordinamento organizzativo Eugenio Parziale, Paola Ranzato, Paolo Talpo, Maurizio Savioli, Vittorino Zecchin, Caterina Salvagnin, Franco Maisto, Michele Salmaso, Susy Fornasiero in collaborazione con Gruppo del Cason - Associazione Anziani della Saccisica “Mario Cappellari” Legambiente Gruppo Arca di Noè - Associazione Nuova Scena - Nairi onlus Pro Loco Codevigo Comitato della biblioteca di Bovolenta Amici della biblioteca di Legnaro - Pro Loco Candiana Si ringraziano per l’ospitalità il sig. Ferrara proprietario della Barchessa Contarini di Pontelongo e la famiglia Bozzolato proprietaria di Villa Roberti di Brugine.

progetto grafico/ufficio stampa charta-bureau.com


Alla terza edizione, Scene di paglia conferma la sua vocazione di manifestazione popolare e raffinata insieme, radicata nel territorio della Saccisica e aperta alla cultura internazionale. Una manifestazione davvero in dialogo con i luoghi in cui è ambientata, con le loro tradizioni e i loro abitanti, ma capace di richiamare un pubblico sempre più numeroso con scelte originali e percorsi condivisi. 15 spettacoli, due prime assolute, cinque prime regionali, un’anteprima speciale per il festival, oltre a incontri, proiezioni, una mostra, proposte culinarie a tema. Nove i Comuni della Provincia di Padova che hanno “fatto rete”, 12 spazi differenti, con presenze di rilievo europeo e voci delle comunità venete, progetti speciali e allestimenti pensati appositamente per i luoghi delle rappresentazioni, spesso con il coinvolgimento delle associazioni locali. Proseguono le linee già individuate nelle precedenti, fortunate edizioni: la poesia, la musica, il grande patrimonio di narrazioni e spettacolarità itineranti, di teatro contadino, di burattini e marionette. Proposte adatte a un pubblico sia di adulti che di bambini, rese ancora più suggestive dai luoghi (casoni di campagna e di barena, barchesse, corti, parchi, argini, golene) e dalla particolare situazione conviviale. Si rinnoverà infatti quella che è già una tradizione del festival: le tavolate agresti e lagunari, i momenti di ristoro per i più piccoli, le piacevoli occasioni di incontro e di reciproca conoscenza tra spettatori, artisti, organizzatori, tra gli abitanti dei paesi e il pubblico più ampio in una dimensione ospitale e comunitaria del fatto artistico. Da questa prospettiva – che assume il punto di vista umile e schietto dell’attore camminante, del cantastorie, del burattino – il Festival dei casoni e delle acque prova quest’anno a sviluppare una riflessione sulla diversità come valore e sulla consapevolezza nelle scelte quotidiane. Piccole virtù che intrecceranno le parole di grandi autori veneti, come Dino Buzzati e Luciano Cecchinel, e la magia del teatro di figura con maestri come Gigio Brunello e Divadlo Piki, le parabole dei Vangeli e i nuovi personaggi di César Brie, le storie che vengono dalla Slovacchia, dal Senegal, dall’Argentina con quelle che rievocano la breve stagione della Repubblica di San Marco nel 1848. Il debutto del nuovo spettacolo del Gran Teatrino della Marignana, sulle vicende che videro il popolo veneziano insorgere contro la dominazione austriaca, sarà il particolare contributo di Scene di paglia al 150° dell’unità d’Italia. L’omino di Franco Hüller, al quale è dedicata una personale negli spazi espositivi dell’Auditorium di Piove di Sacco, continua a essere il simbolo del Festival. Che le stelle luccicanti del suo cielo siano gli occhi degli spettatori.


GIOVEDÌ 30 GIUGNO 2011 ore 18 | Piove di Sacco | Auditorium

Bric à Brac | inaugurazione della mostra di Franco Hüller

Apertura ufficiale del festival ore 21 | Piove di Sacco | Casone Rosso

Divadlo Piki

NOVE MESI Prima regionale

VENERDÌ 1 LUGLIO 2011 ore 17 | Sant’Angelo di Piove di Sacco | Casa Caprari Maritan

Divadlo Piki PASKUDARIUM Prima regionale ore 21 | Pontelongo | Barchessa Villa Contarini

Vasco Mirandola | Piccola Bottega Baltazar

MOSTRI, MIRACOLI E MISTERI SABATO 2 LUGLIO 2011

ore 11 | Piove di Sacco | Centro storico

Dante Cigarini

IL CONTASTORIE

ore 21 | Legnaro | Biblioteca Comunale | Corte benedettina

Sandro Buzzatti

LUNGO LA TRACCIA a seguire incontro con luciano cecchinel e matteo giancotti DOMENICA 3 LUGLIO 2011 ore 21 | Bovolenta | Porticciolo La Ponta

Gigio Brunello | Gran Teatrino della Marignana

BEATI I PERSEGUITATI

MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011 ore 21 | Brugine | Barchessa Villa Roberti

Massimiliano Donato | Centro Teatrale Umbro

L’ARCHIVIO DELLE ANIME. AMLETO Prima assoluta a seguire incontro con cristina grazioli e massimiliano donato MERCOLEDÌ 6 LUGLIO 2011 ore 21 | Arzergrande | frazione Vallonga | Casone Azzurro

Gigio Brunello | Gran Teatrino della Marignana

TESTE CALDE. STORIE DEL 1848 DELLA REPUBBLICA DI SAN MARCO Prima assoluta a seguire incontro con gigio brunello, piero brunello e gyula molnár


GIOVEDÌ 7 LUGLIO 2011 ore 21 | Piove di Sacco | Casone Ramei

Takku Ligey Théâtre NESSUNO PUÒ COPRIRE L’OMBRA Prima regionale a seguire qb: assaggi di cucina senegalese a cura dell’Associazione Nairi Onlus incontro con mandiaye n’diaye proiezione del film di gianni celati DIOL KADD. VITA, DIARI E RIPRESE IN UN VILLAGGIO DEL SENEGAL VENERDÌ 8 LUGLIO 2011 ore 17 | Candiana | frazione Pontecasale | Villa Renier

Serena Di Blasio | CTA LA STORIA DELL’APE BLU Prima regionale ore 21 | Piove di Sacco | Casone Ramei

Compagnia César Brie NELLA TANA DEL LUPO Prima regionale a seguire qb: assaggi di cucina della saccisica a cura dell’Associazione Amici del Cason incontro con césar brie

Sam Sax Family Band

ARIE NOSTRE

SABATO 9 LUGLIO 2011 ore 21 | Codevigo | Casone delle Sacche

Tam Teatrocarcere ANNIBALE NON L’HA MAI FATTO a seguire qb: assaggi di cucina lagunare a cura della Pro loco di Codevigo ore 22.30

César Brie 120 CHILI DI JAZZ (PRIMO ASSOLO) Anteprima per il festival a seguire RIO TERÀ DE LE TARANTE

Festa concerto di chiusura



Giovedì 30 giugno ore 21 | Piove di Sacco | Casone Rosso

Katarina Aulitisová | Divadlo Piki

NOVE MESI con Katarina Aulitisová testo Tat’jana Lehenová, Katarina Aulitisová regia L’ubomir Piktor, Katarina Aulitisová scene, pupazzi, costumi František Lipták

prima regionale

Lo sai come sei nato? Bene, neppure molti papà e mamme lo sanno. In Francia, per esempio, si dice che i bambini sono stati trovati sotto un cavolo. Figuriamoci! In Inghilterra si crede che vengano venduti in speciali negozi, dove sono ornati con fiocchi colorati ed esposti sugli scaffali. In Slovacchia diciamo che sono le cicogne a portare i bimbi ai loro genitori. Lo spettacolo Nove mesi vuole fare chiarezza una volta per tutte: tutti i bambini – inglesi e francesi, poveri e ricchi, bianchi e neri – vengono al mondo nello stesso modo. Ma prima devono trascorrere nove mesi felici, eccitanti e qualche volta un po’ pericolosi, nelle pance delle loro mamme. Miška, il nostro piccolo eroe, attraversa tutto questo. La mamma è sempre attenta e pronta ad aiutarlo, e la pancia è un posto dove si sta bene, così bene che lui non vorrebbe abbandonarla. Da Pezinok (Slovacchia) uno spettacolo delicato e divertente, applaudito e premiato in molti Paesi. Insieme a Paskudarium, un’occasione per scoprire l’arte raffinata di questa compagnia e un omaggio alla grande tradizione mittelleuropea del teatro di figura.



venerdì 1 luglio ore 17 | Sant’Angelo di Piove di Sacco | Casa Caprari Maritan

Divadlo Piki

PASKUDARIUM di Katarína Aulitisová regia L’ubomír Piktor con Katarína Aulitisová e L’ubomír Piktor scenografia, pupazzi, costumi Zuzana Cigánová-Mojžišová musica Michal Ničík

prima regionale

Liberamente tratto da Racconti di fate per bambini disobbedienti e per i loro amorevoli genitori di Dusan Taragel, lo spettacolo è un divertente “percorso di rieducazione” per bambini disobbedienti. Paskudarium infatti è un museo fondato da un esperto di disobbedienza infantile, il professor Selfeater, che è stato anche lui da bambino un mascalzoncello disobbediente che per di più diceva le parolacce. Nel tour teatrale del museo i bambini si fermeranno davanti a delle macchine speciali costruite per studiare la disobbedienza infantile e assisteranno anche alla rappresentazione di alcuni casi di bambini estremamente disobbedienti, come ad esempio Ann Parolaccia, Tony Pigrone, Danny Brontolone e Vive, che si mette le dita nel naso... Il pulmino dei birichini, che porta i bambini allo spettacolo, partirà dalla biblioteca di Piove di Sacco alle ore 16.00 ed effettuerà le seguenti fermate: 16.15 biblioteca di Brugine, 16.30 biblioteca di Legnaro, 16.40 biblioteca di Sant’Angelo di Piove, 16.50 arrivo alla casa Caprari Maritan di Sant’Angelo di Piove

ore 21 | Pontelongo Barchessa di Villa Contarini

Vasco Mirandola | Piccola Bottega Baltazar

mOSTRI, mIRACOLI e mISTERI

con Vasco Mirandola musiche a cura di Piccola Bottega Baltazar in bottega Giorgio Gobbo voce e chitarre Sergio Marchesini fisarmonica e pianoforte Marco Toffanin fisarmonica Antonio Zanche contrabbasso Graziano Colella batteria e percussioni

Un omaggio allo scrittore e pittore Dino Buzzati, figura di spicco della cultura veneta ed internazionale del Novecento. Un universo di storie e musiche abitato da strane creature marine, contesse inseguite dai lupi, insetti che vivono tra le pieghe del pensiero, pettirossi giganti, innocenti fanciulle sul punto di…, santi che per fortuna arrivano in tempo! Mostri, Miracoli e Misteri racconta storie fantastiche che in questo mondo e in altri accadono spesso. Parole e suoni che suggeriscono l’inquietudine dell’inatteso, il rotolare del tempo, incubi, strane visioni, mostri improvvisi, lo spavento che scaturisce da una smagliatura della norma, la magia racchiusa nell’ovvio.


Sabato 2 luglio ore 11 | Piove di Sacco | Centro Storico

Dante Cigarini

IL CONTASTORIE di e con Dante Cigarini

Uno strano personaggio passa per la via suonando un antico organetto a manovella, i piatti e la grancassa. È l’omino del Tacabanda che chiama a raccolta grandi e piccini per raccontare vecchie storie e mostrare trucchi e mirabilie dei tempi che furono. Nella prima parte dello spettacolo il Contastorie proporrà la sua musica itinerante per le vie del paese, sotto i portici, tra i banchi del mercato; nella seconda parte gli spettatori, disposti in cerchio attorno a lui, lo vedranno animare i più strani personaggi con la tecnica del ventriloquo, ovvero con l’arte, molto antica e oggi poco conosciuta, di far parlare gli oggetti e i pupazzi.

ore 21 | Legnaro | Biblioteca Comunale | Corte Benedettina

Sandro Buzzatti

LUNGO LA TRACCIA

di Luciano Cecchinel con Sandro Buzzatti musiche dal vivo di Francesca Gallo fisarmonica e voce Andrea Facchin chitarra e voce

«Un viaggio-pellegrinaggio in un’America che non esiste più, o che forse non è mai esistita, seguendo le tracce di un avo emigrato negli Stati Uniti nei primi anni del Novecento.» Fra sogni, suggestioni letterarie e folkloriche, questo è il filo narrativo del libro di Cecchinel come dello spettacolo. Un racconto sull’emigrazione veneta, oltre ogni retorica d’occasione, che Buzzatti interpreta con sensibilità e riconoscenza, accompagnato da due folk-singers d’eccezione. Poeta questa volta in lingua, a parte brevi escursioni nel dialetto trevigiano, Cecchinel attraversa paesaggi e suoni (per esempio canzoni) filtrati dalla memoria e dalla nostalgia. «Il grafico emotivo di una ricerca interiore, sempre in bilico fra il perdersi e il trovarsi… particolarmente rivelatrice perché l’occhio e l’orecchio di chi è diventato straniero, agli altri e a se stesso, sono forse più acuti nel cogliere i pochi segni, le tracce appunto, di una possibile consistenza nelle cose, fra le persone, fra le pieghe della storia… Un procedimento per ricomporre fili spezzati tra i due lati dell’Atlantico…» dopo lo spettacolo

Incontro con Luciano Cecchinel e Matteo Giancotti


domenica 3 luglio

ore 21 | Bovolenta | Porticciolo La Ponta

Gigio Brunello | Gran Teatrino della Marignana

BEATI I PERSEGUITATI DALLA GIUSTIZIA PERCHé DI ESSI È IL REGNO DEI CIELI

Dialogo tra Gesù Nazareno e Pinocchio incarcerati di Gigio Brunello e Gyula Molnár con Gigio Brunello regia di Gyula Molnár

Baracca e burattini si prestano, con coraggiosa irriverenza, a diventare lo scenario inedito di un colloquio tra il burattino più famoso del mondo e il Figlio dell’Uomo, intorno a una delle più toccanti beatitudini del Vangelo, quella che rende omaggio ai perseguitati a causa della giustizia. Gesù e Pinocchio ci sorprendono per quante cose hanno da dirsi, non si fermerebbero più, parlano anche attraverso i muri. «Dietro le sbarre i protagonisti, entrambi figli di falegname, dialogano, uno con voce profonda di profeta visionario, l’altro con inconfondibile accento toscano. In acqua non vanno a fondo: uno galleggia, essendo di legno, l’Altro non si sa. Uno ricorda con nostalgia una piccola osteria sulle rive del lago di Tiberiade, l’altro certe pere portate a casa dal padre. Uno evoca la pelle profumata di spezie di una certa Maddalena, l’altro i capelli turchini di una Bella Bambina. Raccontano il camminare liberi, la brutalità dell’improvvisa, inspiegabile reclusione. Non si arrendono neppure quando i chiavistelli stridono e una voce chiama verso un destino prevedibilmente tragico. Indomabili, dal fondo delle opprimenti celle buie non cessano di evocare abbaglianti paesaggi di luce e libertà.» (“Hystrio”, 2010)


Martedì 5 luglio ore | 21 Brugine | Barchessa di Villa Roberti

Massimiliano Donato | Centro Teatrale Umbro

L’ARCHIVIO DELLE ANIME. AMLETO di e con Massimiliano Donato

prima assoluta

La tragedia si sta per compiere e Amleto dedica al pubblico la propria morte, tra poco il suo corpo verrà portato sul palco e i cannoni annunceranno al cielo che un nobile uomo è caduto. Peccato che la morte lo abbia privato del suo destino e gli abbia riservato un posto tra i miti. Il suo dolore, come quello di Kurt Cobain, rimarrà eternamente giovane: diventerà leggenda e i suoi affezionati ammiratori, nei più diversi adattamenti, potranno riascoltare i pensieri che gli divorano il cuore. Ma quando della morte rimangono solo il silenzio e l’odore, quando i personaggi hanno compiuto il loro tragico destino, quando il pubblico ha consumato il suo pasto e sazio dell’eroe che pensa ha lasciato il teatro per rientrare nella quotidianità, chi si occupa di seppellire i sogni perché il giorno dopo rifioriscano? Nella nostra riscrittura scenica ha preso forma la figura del becchino. A lui il compito di raccogliere i feticci dei personaggi, seppellire i loro sogni, cancellare i segni del loro passaggio, ma anche quello di animarli ricordandone le battute, come burattini nelle mani di un demiurgo compassionevole e ironico. Per lui, a questa tragedia del disincanto non c’è cura o soluzione, se non quella di vivere in un cimitero fatto di trucchi e artifici, da cui forse è ancora possibile lasciarsi incantare. Forse. Dopo lo spettacolo

Incontro con Cristina Grazioli e Massimiliano Donato




Mercoledì 6 luglio ore 21 | Arzergrande frazione Vallonga | Casone Azzurro

Gigio Brunello | Gran Teatrino della Marignana

TESTE CALDE. STORIE DEL 1848 DELLA REPUBBLICA DI SAN MARCO

di e con Gigio Brunello regia Gyula Molnár sculture Gigio Brunello musica Gigio Brunello arrangiata ed eseguita da David Boato, Rosa Brunello Marco Ponchiroli e Francesco Soccal scenofonia Lorenzo Brutti produzione Scene di paglia, CTA, Mittelfest

prima assoluta

La storia – sostiene l’autore – è uscita da un pezzo di un tiglio abbattuto, un albero vecchio di 150 anni. Dice di averlo sottratto alle motoseghe impietose che volevano farne legna da ardere. Il tiglio è ottimo per la scultura. Così si è messo a scolpirlo e, una dopo l’altra, sono uscite venti statuine, venti come le regioni d’Italia, anche se era partito con l’idea di un pezzo unico, un monumento. Poi da due pezzi avanzati ha ricavato gli zoccoli da infilare in scena, almeno all’inizio, perché la storia comincia nel mondo contadino, tra il Veneto e il Friuli. C’è anche una cassa di fucili pagati da una colletta patriottica per la difesa di Venezia, mai giunti a destinazione. Siamo nell’autunno del 1848 quando gli austriaci hanno già riconquistato Veneto e Lombardia e assediano la città lagunare. Il passaggio di mano di questa merce che scotta ci farà conoscere contadini e soldati, spie, disertori e giovani patrioti, amori che parlano lingue ostili, come fossero appena usciti da novelle di Boito. Ci sarà chi sui fucili costruirà la sua fortuna, chi incontrerà la propria fine. L’autore, interessato esclusivamente alle loro storie, per scrupolo di raccontarle al meglio, non è riuscito a ignorare i re, le battaglie, i trattati, i proclami e le solenni promesse che, come ci insegnano i manuali di storia, allora c’erano e sempre ci saranno. Teste calde approfondisce la ricerca iniziata con 1797. Memorie di Carlino Altoviti e proseguita con Vite senza fine. Storie operaie del Novecento, dove il racconto affidato alla voce dell’attore è vissuto in diretta da oggetti e statue di legno. Ciò consente una sceneggiatura cinematografica, dal dettaglio al campo aperto, mentre l’animatore si alterna tra voce narrante e interpretazione dei diversi ruoli. Dopo lo spettacolo

Incontro con Gigio Brunello, Piero Brunello e Gyula Molnár


Giovedì 7 luglio

ore 21 | Piove di Sacco | Casone Ramei

Takku Ligey Théâtre

NESSUNO PUò COPRIRE L’OMBRA di Marco Martinelli e Saidou Moussa Ba regia Mandiaye N’Diaye con Abdou Lakhat Fall, Moussa Gning, Mor N’Diaye produzione Takku Ligey Théâtre, Ravenna Festival, Ravenna Teatro

prima regionale

Un tappeto, tre attori e alcuni tamburi: i teatri europei si possono trasformare in un cortile africano, così come un cortile africano può diventare un teatro italiano. Uomini di diversa provenienza dialogano attraverso i linguaggi più semplici e immediati, quelli delle favole dell’antica tradizione. Per questo Mandiaye N’Diaye ha deciso di riallestire lo storico spettacolo del Teatro delle Albe facendolo interpretare dai giovani attori del Takku Ligey Théâtre dopo vent’anni dal primo debutto sulle platee internazionali. Un intarsio di racconti della tradizione senegalese, scritti per la scena da Marco Martinelli e Saidou Moussa Ba con un gusto attento alle evoluzioni di una coppia comica delle origini, tenendo presente Aristofane e la commedia dell’arte: attraverso narrazione, danze e percussioni ci vengono mostrate le vicende di Lek-la-Lepre e Buki-la-Iena, antichi archetipi della tradizione fiabesca wolof. I loro racconti hanno carattere circolare e l’attore che nella prima parte impersona la Lepre nella seconda diventa improvvisamente Iena, perché ogni essere non è riducibile a una piatta definizione, ma dentro ognuno di noi si nascondono più facce, e l’una è l’ombra dell’altra. Come le ombre che coprono il volto della Luna nel lirico, malinconico finale. Dopo lo spettacolo

QB: assaggi di cucina senegalese a cura dell’Associazione Nairi Onlus

incontro con Mandiaye N’Diaye Proiezione del film di Gianni Celati

DIOL KADD. VITA, DIARI E RIPRESE IN UN VILLAGGIO DEL SENEGAL



VENERDì 8 luglio ore 17 | Candiana frazione Pontecasale | Villa Renier

Serena di Blasio | CTA

LA STORIA DELL’APE BLU Spettacolo con musica e canzoni dal vivo testi e regia di Serena Di Blasio con la supervisione di Antonella Caruzzi con Serena Di Blasio, Matteo Sgobino oggetti Sandra Cisterna musiche Matteo Sgobino

Da un duetto fra un’attrice e un musicista nascono, tenere e divertenti, raccontate con improbabili oggetti che escono da una valigia misteriosa, le avventure di un’ape speciale, un’ape blu. Diversa dalle altre api – chi ha mai visto un’ape blu? – non riesce a trovare il suo ruolo all'interno dell'alveare e decide di uscire alla scoperta del mondo. Su uno stagno incontra la vanitosa libellula; in un giardino fiorito Alfonso, scarabeo stercorario, e la cicala Costantina; nella verde distesa dei prati conosce la fugace cavalletta. Ma sorprenderà anche un gruppo di feroci calabroni intenti a progettare l’invasione proprio del suo alveare. Con l’astuzia riuscirà a sventare l’attacco salvando se stessa e l’intero alveare. Scoprirà così che è proprio vero quello che le aveva detto lo scarabeo Alfonso per consolarla, che «talor nella convivenza è forza la differenza». Nello spettacolo si parla della vita delle api e dell’alveare, con le sue regole, l'organizzazione e le peculiarità che lo rendono uno dei sistemi sociali più affascinanti del regno animale. Il pulmino dell’ape blu, che porta i bambini allo spettacolo, partirà dalla Biblioteca di Piove di Sacco alle ore 16.00 ed effettuerà le seguenti fermate: 16.10 biblioteca di Arzergrande, 16.20 tappa biblioteca di Codevigo, 16.30 biblioteca di Pontelongo, 16.40 biblioteca di Bovolenta, 16.50 arrivo alla barchessa Renier di Pontecasale di Candiana. h 21 | Piove di Sacco | Casone Ramei

Compagnia César Brie

NELLA TANA DEL LUPO liberamente tratto da Il lupo mannaro di Boris Vian testo e regia César Brie con Isadora Angelini, Mia Fabbri, Luca Serrani idea scenografica originale e pupazzi Lena Bjerregård, Mia Fabbri realizzazione scenografica Valentina Fabbri , Alessandro Bertoli tele Silvia Serrani musiche Kurt Weill, Milton Nascimento, John Lennon, musiche popolari costumi Angela Bocchini, Mia Fabbri produzione César Brie, Teatro Patalò

prima regionale

Denis è un lupo vegetariano, che adora mangiare foglie di radicchio e semi di girasole, è appassionato di calcio e colleziona i rottami degli incidenti sulla statale che passa sotto la sua tana. Nelle notti di luna piena spia i visitatori del bosco e le coppiette in cerca di tranquillità. Proprio lì incontra la bella Angelica che ha appuntamento


con il Mago d’Oriente, un tipo spietato che prende a morsi il povero Denis. Così il lupo si trasforma in uomo e visita la città. Tra ristoranti, ubriaconi, scazzottate, fughe dalla polizia e altre delizie della civiltà, il pacifico lupo diventa il re della notte. Ma l’incontro con Angelica si trasformerà in una storia d’amore e in viaggio di nozze canteranno, con John Lennon come autista, il sogno di un mondo in cui gli uomini possano finalmente vivere in pace. I tre attori, in una scena stretta e lunga, muovono i pupazzi, cantano, danno corpo ai tanti personaggi del racconto, coinvolgendo gli stessi spettatori. Un piccolo capolavoro creato da César Brie nel 1987 e che da allora, con diversi allestimenti, ha girato l’Europa e l’America Latina. dopo lo spettacolo

QB: assaggi di cucina della Saccisica

a cura dell’Associazione Amici del Cason

Incontro con César Brie Sam Sax family band

ARIE NOSTRE

Marco Sambin sax tenore-baritono Giovanni Sambin sax baritono - tenore Michele Sambin sax alto

Quando ero piccolo i miei fratelli più grandi suonavano il sassofono. All'inizio sono stati loro ad insegnarmi. È accaduto che quelli che sapevano suonare per davvero si siano poi dati alla vita accademica e io, che allora non sapevo suonare, mi sono guadagnato da vivere facendo musica e teatro. Nel 2000 ci siamo musicalmente ritrovati ed è nata la Sam Sax. Quel che suoniamo, per puro piacere, è musica nostra: un ibrido tra mie composizioni per la scena, i canti di montagna, che nostra madre da piccoli ci ha insegnato, il jazz, passione nata nell'adolescenza, e reinterpretazioni delle tante musiche che ognuno di noi ama. Michele Sambin


Sabato 9 luglio ore 21 | Codevigo | Casone delle Sacche

Tam Teatrocarcere

ANNIBALE NON L’HA MAI FATTO tratto dal libro di Paolo Rumiz Annibale. Un viaggio di Andrea Pennacchi e M. Cinzia Zanellato con Kessaci Farid e Andrea Pennacchi drammaturgia Andrea Pennacchi video Raffaella Rivi luci, suono Alessandro Martinello con il contributo dell’Assessorato Politiche Sociali della Regione Veneto

Annibale non l’ha mai fatto nasce da un progetto di Tam Teatromusica presso il carcere Due Palazzi di Padova. Lo spettacolo racconta del viaggio che il leggendario cartaginese intraprese verso la nostra Penisola con al seguito ventimila uomini. Non percorse la via del mare, la più breve, ma passò per la Spagna, attraversò le Alpi e con trentasette elefanti entrò in Italia, dove i celti lo accolsero a braccia aperte. È una storia come tante, ma per noi è interessante chi questa storia la porta con sé. La narrazione del viaggio di Annibale è affidata a un attore detenuto migrante, Farid, che durante lo spettacolo sostiene il passo portando corrispondenze e verità tra la migrazione di uomini e animali dell’esercito di Annibale e la sua esperienza di migrante algerino/ cartaginese contemporaneo. Come i mahouts degli elefanti di Annibale, Farid è protagonista, suo malgrado, di un movimento storico. Nell’era del testimone oggettivo, freddo redattore a distanza, il narratore- detenuto è il testimone interno della materia umana su cui poggia la Storia. Dopo lo spettacolo

QB: assaggi di cucina LAGUNARE

a cura della Pro loco di Codevigo


ore 22.30

César Brie

120 CHILI DI JAZZ (primo assolo) di e con César Brie

anteprima per il festival

Ciccio Méndez vuole entrare ad una festa per vedere la sua innamorata (che non sa di esserlo). Decide così di fingersi contrabbassista del gruppo jazz che allieterà la serata. Méndez non sa suonare il contrabbasso, ma con la sua voce da uomo delle caverne ne imita alla perfezione il suono. Dovrà riuscire a sostituire il vero contrabbassista del gruppo e a nascondere a tutti la propria incapacità di suonare lo strumento. Dietro questo racconto si celano tre amori. L’amore non corrisposto per una donna per la quale si finirebbe all’inferno; l’amore per il jazz, che aiuta Ciccio Méndez a sopportare la sua immensa solitudine; e l’amore per il cibo, nel quale egli trova brevi e appaganti rifugi e consolazioni. Ciccio Méndez non è mai esistito. Nasce dalla cattiva abitudine di due amici robusti – che ho perso di vista – i quali, seduti ai miei fianchi in una classe del Colegio Nacional Sarmiento a Buenos Aires, mi facevano fare la parte del prosciutto nel panino, schiacciandomi in mezzo a loro. Perché questo spettacolo? Brecht diceva che il teatro è anche divertimento. Mai dimenticare che dobbiamo divertire. Commuovere, far pensare e divertire. César Brie ore 23.30

RIO TERÀ DE LE TARANTE Adriano Barbiero basso Claudio Bon chitarra, mandolino Angelo Calleri voce, chitarra classica, scacciapensieri Xenia Giordani fisarmonica Alessandro Perale chitarra classica, cori Astrid Pozzo voce solista, cori Matteo Scarpa voce Stefano Vanzin batteria, tamburelli

Rio terà de le tarante nasce da un progetto di Angelo Calleri, veneto-siculo che cerca con la musica di integrare le diverse tradizioni di un popolo unico, quello italiano, e nel contempo di dare asilo a quelle sue parti che esprimono pulsioni eccentriche. Una commistione tra brani propri e antiche matrici popolari per cantare l’amore perduto, la guerra, la voglia di libertà, la presa in giro dei potenti, le difficoltà della vita, lo sciamanesimo delle pizziche, le antiche realtà del “piccolo popolo” attraverso lo sguardo di un menestrello che gira il Paese e ne vede gli errori, ma sente anche la forza e il sentimento che animano i suoi abitanti.


Inaugurazione 30 giugno ore 18

Piove di Sacco | Spazi espositivi dell’Auditorium

Bric à Brac

Esposizione di Franco Hüller

Il festival Scene di Paglia dedica una personale all’artista modenese Franco Hüller, che oggi vive e lavora a Praga. Questa mostra – la prima in Italia dopo il trasferimento nella capitale boema – nasce dall’incontro con l’uomo delle stelle che era parte di un’opera di Hüller (oggi distrutta) e che, fin dalla prima edizione, è l’elemento centrale dell’immagine del festival. Lo studio Charta Bureau ha voluto offrire al festival e a Piove di Sacco questo progetto di visione che avrà un incipit di grande impatto: una riproduzione in esterno a grande dimensione di quell’ uomo delle stelle perduto con il ciclo figurativo Thoughts for sale (il primo di Hüller a Praga). L’immagine verrà dipinta sul portone esterno dello spazio espositivo, rivolto alla strada, come primo invito a chi entra. L’allestimento ricerca un legame fragile tra visione e senso, giocando sull’accostamento tra immagine e vuoto, tra depigmentazione ed esplosione di colore. Hüller accosta metallo, legno, cartongesso, pelouche e pennelli in uno spazio svuotato di contesto. Uno spazio reinventato da una struttura metallica, fatiscente nell’apparenza, precaria nella sostanza. Dentro, una galleria a fondo nero accompagna lo sguardo verso il fuoco della prospettiva, dove esplode il colore. Domina uno sguardo al teatro, alla scenografia, alla messinscena che sviluppa lo spazio in due momenti distinti: un percorso e una scena, statica e definitiva. Una mise en scène fatta di pittura e di un puppet rosa, un bric-a-brac di intenzioni e progetti che induce al sorriso, alla tristezza, al silenzio, e chiama in gioco la reazione del passante.


informazioni e prenotazioni

049.9709319 - 049.9709337 sms 3351836774 cultura@comune.piove.pd.it www.comune.piovedisacco.pd.it www.comune.codevigo.pd.it Scene di paglia è anche su Facebook, visita la nostra pagina. BIGLIETTERIA

Biglietto 10 euro (ridotto 8 euro) per le serate al Casone Ramei (7 e 8 luglio) e al Casone delle Sacche (9 luglio). Ingresso gratuito a tutti gli altri spettacoli, agli incontri e alla mostra.


I luoghi del festival PADOVA

Legnaro

Sant'Angelo

Piove di Sacco Brugine

Bovolenta

Codevigo Arzergrande Pontelongo

Candiana

CASONE ROSSO Corte di Piove di Sacco, via Fiumicello

BIBLIOTECA COMUNALE Legnaro, Corte Benedettina, via Roma, 34

CASONE RAMEI Piove di Sacco, via Ramei

AUDITORIUM Piove di Sacco, via Ortazzi, 9

CASONE AZZURRO Arzergrande, fr. Vallonga, via Manzoni

CASA CAPRARI MARITAN Sant’ Angelo di Piove di Sacco, fr. Celeseo, via S. Marco, 49

CASONE DELLE SACCHE Codevigo, Valle Millecampi, via delle Sacche, 1 PORTICCIOLO LA PONTA Bovolenta BARCHESSA DI VILLA ROBERTI Brugine, via Roma, 86/B VILLA RENIER Candiana, fr. Pontecasale, via Listion, 4

BARCHESSA DI VILLA CONTARINI Pontelongo, via S. Valentino, 57 argine sinistro del Bacchiglione


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