Campo San Francesco della Vigna Cinzia D’Emidio / Matteo Marcato / Ludovica Saccenti
360°
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CAMPO S. FRANCESCO DELLA VIGNA
STORIA
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Principali cenni storici
L’isola conosciuta con il nome originario di S. Marco in Gemini per la
1037 la famiglia Marcimana erige la chiesetta
chiesetta che ricordava il rifugio trovato dal santo, ha subito col passare
S. Marco.
dei secoli poche modifiche legate soprattuto alla convivenza con il vicino
1207 consacrata la chiesa di S. Giustina.
Arsenale e alle chiese di S. Giustina e S. Francesco, gestita dall’Ordine dei
1253 Marco Ziani (figlio del doge Pietro) dona
Frati Minori che curano ancora oggi la vigna del convento.
il vigneto ai Frati Minori insieme ai resti della
Dalla seconda metà dell’Ottocento l’area antistante la chiesa si è ampliata
chiesetta di S. Marco.
“manginado” parte dello spazio pubblico per far posto alla costruzione
1300 costruzione dell’impianto della chiesa di S.
dei gasedotti per l’illuminazione pubblica. Solo in tempi più recenti è stato
Francesco della Vigna.
costruito, strappandolo dalle acque, il quartiere residenziale di Celestia.
1572 facciata completata da Palladio. 1807 i decreti napoleonici confiscano i beni ecclesiastici, sopprimono la chiesa di S. Giustina e fino al 1866 il monastero diventa caserma per le truppe. 1839 Il Comune di Venezia cede il campo S. Francesco alla ditta francese De Frigière, Cottin, Mongolfier-Codin, per la costruzione del primo gasometro per l’illuminazione pubblica. 1847 viene demolito in parte il convento di S. Giustina per estendere l’area dei gasometri. 1890 i gasometri diventano cinque e viene
Il campo in una rappresentazione di Canaletto, si noti la presenza di un secondo pozzo
assorbito il suo pozzo del campo antistante la facciata della chiesa. 1905 la richiesta di gas sale: altri due gasometri su un area di 2,5 ettari vengono costruiti in Campo di Marte a Santa Marta. 1918 alla fine della guerra tutto l’apparato delle industrie incomincia a spostarsi a Marghera. 1926 e 1931 vengono demoliti in parte i gasometri e costruita la fondamenta di S. Giustina e l’ITIS e Nautico Paolo Sarpi.
Catasto Austro-Asburgico ca. 1820
Fotocomposizione dall’interno dell’area dei gasometri, si noti l’inglobamento del pozzo
Catasto napoleonico del 1869
Catasto attuale del 1941
ACCESSI vaporetto Celestia
Ar se na le
F-3
di re zio ne
campo della Celestia
chiesa S. Francesco
laboratorio Morion
gasometri
direzione Riva degli Schiavoni
liceo S. Giustina
di
re z
io
ne
Os
pe
da
le
istituto Tecnico
campo delle Gate
2. Accesso dal ponte di S. Francesco
3. ca lle
drio la
chies a
1. Accesso da calle S. Francesco
1. ca
lle S
. Fra
nces
co
2. saliz a S. Fran da cesco
N
3. Vista del campo da calle drio la chiesa
Volumetrie del campo.
Probabilmente la memoria storica
Gli edifici che circondano
connota ancora oggi il campo
completamente lo spazio pubblico
come estensione dell’apparato
sono insolitamente alti per la media
conventuale: la percezione è quella
di Venezia. La facciata di Palladio si
di una corte, chiusa e divisa in
contende il primato con l’edificio a
due spazi dove il sole a fatica può
cinque piani di fronte che si sviluppa
entrare dal colonnato.
su tutto il lato lungo del campo.
CAMPO S. FRANCESCO DELLA VIGNA
FUNZIONI
F-4
arsenale-militare religioso residenziale abbandonato istruzione spazio pubblico campo commerciale
0m
lab. Morion
50m
Aspetto significativo dell’isola è l’assenza di attività commerciali, mentre tre sono grosso modo le destinazioni d’uso dell’edificato. La maggiore è quella militare, rappresentata dagli edifici dell’Arsenale, seguono quella religiosa e residenziale che spaziamente si compenetrano tra il complesso dei frati francescancani e il quartiere della Celestia. Da rilevare come le recenti fondamenta di S. Giustina siano quasi completamente dedicate alle scuole secondarie e che una vasta gamma di negozi non turistici siano ospitati a nord dell’isola della Bragora tra la salizada S. Francesco e calle del Morion.
Isola S. Francesco
Campo S. Francesco della Vigna
Superficie: 87345,42 m
Superficie: 2500 m2
Perimetro: 2197,96 m
Perimentro: 310 m
2
2,8% 4,7%
10%
8,4% 35,3%
2,8%
44,2% 14,3%
43% 17,1%
17,4%
0%
0%
0%
commerciale
sportivo
amministrativo
Per militare si inende tutto il complesso delimitato dalle mure denominato “Arsenale” in quanto questa porzione è di proprietà del Ministero della difesa ad eccezione di alcuni spazi che ospitano l’archivio storico cittadino. La superficie del campo è stata separata da quella dello spazio pubblico costituito da calli e altri campi aperti a tutti. L’area abbandonata si riferisce in toto alla struttura dei gasometri non più in funzione.
Per la definizione di questo grafico si è preso a riferimento il perimetro del campo, quindi di è proceduto con il calcolo delle percentuali.
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ARCHITETTURE
calle S. Francesco
2° piano: Istituto Ecumenico 1° piano: Biblioteca gestita dai frati, aperta al pubblico scaffalatura aperta, free wi-fi
2 1 pt
A pt: Centro studi ecumenici gestiti daila cei, chiuso al pubblico
B
C convento aperto solo il chiostro a richiesta
chiesa di S. Francesco aperta dalle 7.00 alle 19.00
calle drio la chiesa
ex-gasometri muro di cinta
E
F
palazzo di S. Pasquale in gestione ai frati, usato come sala conferenze o per esposizioni temporanee
ex-convento delle suore ora di proprietà dell’Esercito Italiano e Marina Militare, ospita alloggi temporanei
G ex-sede dei delegati pontifici ora di proprietà della Marina Militare, ospita alloggi
H palazzo di proprietà della Marina Militare, alloggi per le famiglie dei militari
calle S. Francesco
E D B
C
A
H
G
F
CAMPO S. FRANCESCO DELLA VIGNA
Il campo di San Francesco della Vigna non presenta panchine non incentivando perciò la sosta prolungata. Ne consegue che gli utenti utilizzino in modo “improprio” alcuni elementi presenti in esso. Nelle foto sotto, alcuni esempi di usi improprio dello spazio dove gli elementi sopraelevati rispetto alla pavimentazione diventa panchina o gioco per i bambini, compresa la fontanella non funzionante.
SPAZIO PUBBLICO
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0% residenze private
20% convento sala conferenze biblioteca 60% chiesa
80% campo
100% elementi puntuali del campo
0m
15m
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EVENTI
SET CINEMATOGRAFICI Frequenza: saltuaria. Elementi: set cinematografico. Intervento nello spazio pubblico: privatizzazione dell’area utilizzata. Eempio: The tourist 2010, Pane e tulipani 2000, Donna Leon (telefilm tedesco) dal 2000.
FESTE PARROCCHIALI Frequenza: annuale. Elementi: gazebo, stand, palco. Intervento nello spazio pubblico: alta affluenza di persone, spazio totalmente stravolto. Eempio: S. Antonio 3 giorni intorno al 15 giugno.
GARE PODISTICHE Frequenza: annuale. Elementi: podio, gazebi. Intervento nello spazio pubblico: leggero e limitato a una giornata. Eempio: Memorial Attilio Spanio, 7 ottobre.
MANIFESTAZIONI Frequenza: saltuaria. Elementi: stand. Intervento nello spazio pubblico: variabile ma in genere circoscritto a una piccola area. Eempio: FAI Marathon 2012.
CAMPO S. FRANCESCO DELLA VIGNA
Standard. In questa tipologia rientrano i segnali tipici di Venezia con gli stencil, in cui va sottolineato l’assenza della segnaletica turistica. Sono anche presenti etichette per l’identificazione di elementi come le centraline della luce o del telefono.
Incisioni. Sono presenti esclusivamente sulla facciata palladiana della chiesa e su una targa commemorativa dei caduti. La tipografia è la classica maiuscola romana. È l’unica tipografia caratteristica del campo.
TIPOGRAFIA/SEGNALETICA
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TIPOGRAFIA/SEGNALETICA
Segnaletica. La segnaletica direzionale e informativa è molto eterogenea, nonostante si riferisca quasi esclusivamente agli edifici religiosi.
Graffiti e Affissioni. Molte sono i “tag” dei graffitari, ma non è presente nessun murales che caratterizzi fortemente il campo. Sono presenti affissioni comunali sul muro di cinta dei gasometri.
CAMPO S. FRANCESCO DELLA VIGNA
TEXTURE/COLORI
F-10
7428 m
1655 m
5767 m
69 m
4995 m
4705 m
7525 m
7419 m
578 m
5767 m
1655 m
7497 m 418 m
5545 m
5655 m
warm gray 6
warm gray 8 m
5767 m
F-11
Il simbolo della confraternita delle Sacre Stimmate, due braccia che si incrociano alla presenza della croce. Questo è presente ai quattro angoli del palazzo di S. Pasquale.
Particolare della frontone dell’ingresso laterale della chiesa.
L’unica panchina esistente è stata costruita dal Laboratorio Morion alla base di un albero fissando tra loro assi di legno colorato e pali.
FORME/SIMBOLI
Stemma all’ingresso del chiostro.
Il pozzo presente non è particolarmente elaborato e non presenta caratteristiche peculiari.
Il colonnato del portico è l’elemento più riconoscibile del campo. È costituito da 24 colonne bicrome riunite a gruppi di quattro che idealmente proseguono anche sul “ponte” che collegava il convento delle suore con il palazzo dei delegati pontifici.
Le cromie caratterizzanti il campo sono gli aranci, i grigibianchi e i verdi. In particolare è forte la contrapposizione tra la facciata palladiana bianca e il corpo della chiesa arancione, così come ripreso dal taglio delle colonne bicrome alla stessa altezza della base della facciata e della massima alzata del ponte. Negli edifici residenziali oltre alle varie tonalità di rossi, spicca il verde scuro degli infissi in legno che si ritrova nei cipressi piantati nel campo. I simboli ricorrenti nel campo sono in particolare legati all’area conventuale dell’Ordine Minore, la più antica congregazione di frati francescani e alla confraternita delle Sacre Stimmate. Le icone e immagini della facciata della chiesa sono ennesime rappresentazioni dell’annunciazione o riportano i simboli di venezia come le teste del leone sulla porta laterale.
“
CAMPO S. FRANCESCO DELLA VIGNA
Giovanna, Pensionata 60 anni, di Celestia
INTERVISTE
F-12
I bambini preferiscono il campo di S. Celestia perché è più raccolto e ha le panchine. Quando qui mio marito mi raccontava che giocavano a pallone, . Ci fanno alcune come quella di S.Antonio o quella del Transito alla vigilia di S. Francesco il 3 ottobre. Spesso il campo è usato per fare da scenografia al , lo occupano per un paio di giorni pulendo il portico che è sempre sporco e quando hanno finito se ne vanno.
non c’erano gli alberi ‘mazza e pindulo’ feste cinema
la più importante
Bibliotecaria 27 anni
La biblioteca è, dopo quella di Roma, in Italia per gli studi ecumenici. È aperta a tutti e dotata di wi-fi al massimo vengono un paio di persone.
Coppia di turisti 30 anni, da Napoli
Qui è completamente ed è un peccato perché è molto grande e potrebbe accogliere molti più turisti rivalutando tutti questi edifici. Prigionieri nella propria città, pur di non stare in mezzo ai turisti si sono confinati nel quartieri più periferico.
abbandonato
Ma la chiesa è aperta?
Tabaccaio 50 anni
Alvise 16 anni
Io sono nato qua e morirò qua. Una volta questa zona era molto popolata adesso , ci sono pochi giovani, poche nascite.
stanno morendo tutti
non c’è mai niente da fare, non siamo non ci sono nemmeno le panche Qui in campo in centro, questo è un campo di passaggio, guarda, per sedersi!
Giovanni 25 anni, studente
Questa è una zona molto bella perché poco turistica, lo si vede dai negozi, . In campo non c’è niente da fare, per questo non lo frequento, però c’è la Sagra.
Sergio studente 25 anni, collaboratore del Morion
Attraverso il progetto , procuriamo il materiale necessario per mettere in piedi la sagra: tavoli, panche, ci occupiamo del palco, degli stand gastronomici. C’e’ la volonta’ da parte nostra di inserirci nel quartiere. Con , in campo de le Gate qui dietro, invece di coldiretti di S. Marta e quello biologico di rio Terà qui.
non i negozi di souvenir Re-Biennale
Rebegolo mo portato il mercato Alessandro studente 27 anni, collaboratore del Morion
abbia-
F-13
Sergio, veneziano 25 anni, collaboratore del Morion mette in evidenza il colonnato e segna con una M la posizione del Laboratorio Morion. Lo spazio antistante la facciata della chiesa non ha limite .
INTERVISTE
Alessandro, studente 27 anni, collaboratore del Morion. Grande importanza rivestono la panchina realizzata dal laboratorio e il molo vicino al ponte.
Bibliotecaria, 27 anni rovescia il nord, rappresentando il campo dal punto di vista della biblioteca. I rapporti della chiesa sono sfalsati ma indica la presenza dei vicini gasometri. Nei tre casi nessuno segnala la presenza del pozzo, della fontanella o degli alberi. Invece è sempre presente il rio e il ponte.
Sono stati individuati tre attori che ruotano intorno al campo. Ovviamente la parrocchia e l’area conventuale è, anche per ragioni storiche, una realtà molto importante, organizza la vita religiosa e offre servizi come biblioteca specialistica, oratorio e asilo. La festa di S. Antonio è l’evento a cui contribuiscono in maniera diversa il laboratorio Morion, con l’allestimento riciclato del progetto Re-biennale, e i commercianti che portano i loro stand in campo. Non esistono altri esempi di questa collaborazione durante il resto dell’anno.
CAMPO S. FRANCESCO DELLA VIGNA
ANALISI FLUSSI
RESIDENTI
70%
30%
10%
F-14
NON-RESIDENTI
30%
40%
20%
Pensionati
Lavoratori
Studenti
Turisti
7.00/8.30 | 16.00/18.30
6.30/8.00 | 17.30/19.00
7.00/8.30 | 16.00/18.30
11.00/18.00
• Residenti di Celestia
• Archivio Storico • Biblioteca • Istituto Ecumenico • Altri verso l’esterno
• Asilo nido • Istituto Nautico • Liceo Classico
• Esploratori • Massa
• Portano bambini a scuola • A spasso con cani • Fanno la spesa • Piccoli gruppi
• Di passaggio • Verso il vaporetto • Non si fermano • Soli o coppie
• Verso la scuola o per gioco • Ampia area coperta • Uso improprio dell’arredo urbano • Gruppi fino a 10
• Dalla calle o dal ponte • Spesso si sono persi • Molti non entrano nella chiesa • Non hanno segnaletica dedicata
L’analisi della disposizione delle persone in sosta nel campo mostra come i turisti, comitive in particolare, preferiscano osservare la facciata della chiesa, mentre gli altri utenti si concentrano intorno all’unica panchina e vicino agli alberi. Feriale ore 17.00
Festivo ore 12.00
F-15
ANALISI FLUSSI/TIMELAPSE
Accessi al campo: giorno feriale
Sono qui riportate delle numerosità
giorno festivo
indicative delle presenze sul campo divise per giorni feriale e festivo,
8.00 - 9.00
8.00 - 9.00
12.00 - 13.00
12.00 - 13.00
fascia oraria e tipologia di utenti tipo individuati dall’osservazione. Da notare come la componente degli studenti (intesi anche più in generale come “giovani e bambini”)
17.00 - 18.00
e dei turisti siano opposte nei giorni
17.00 - 18.00 =10
=10
22.00 - 23.00
22.00 - 23.00
Analisi flussi. turisti+studenti
pensionati+lavoratori
feriali e in quelli festivi.
Dall’analisi dei flussi emerge con chiarezza che i turisti sfruttano solamente la “via” tra il ponte e calle S. Francesco, molti di questi essendosi persi tornano immediatamente indietro, e chi visita la chiesa tende a uscire dalla stessa entrata. Allo stesso modo gli studenti sono gli altri utenti molto facilmente delineabili, passano tra Celestia e la calle che porta alle scuole.
Vista diurna Il flusso degli utenti tra il quartiere di Celestia e calle S. Francesco, si incanala tra la fontanella e la fila degli alberi.
Vista notturna Il lato della chiesa, la facciata e il palazzetto di S. Pasquale non sono illuminati, per questo i passanti preferiscono costeggiare il portico. Timelapse giorno feriale tra le 7.00 e le 8.00
UniversitĂ Iuav di Venezia Corso di laurea magistrale in design Laboratorio di Information design 1 Emanuela Bonini Lessing /Gianluigi Pescolderung