Saggisti: Francesco Bertini Marco Mauceri Appendici 1 E 2: Domenico Berardi e Salvatore Orunesu
Felice chi è diverso essendo egli diverso, ma guai a chi diverso essendo egli, comune. Sandro Penna PRESENTAZIONE di CHIARA SIMONELLI INTRODUZIONE di Maurizio Palomba ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Parte del Materiale è stato rielaborato e re-inventato partendo dai supporti cognitivi, fondamentali per la formazione professionale del counselor persso il Master in Counselling dell’ASPIC, Roma. http://www.unicounselling.org e www.aspic.it, al quale va tutto il mio più profondo ringraziamento per la mia crescita professionale ed umana nel diventare ciò che sono. MP
INDICE
Introduzione di Maurizio Palomba 1. I momenti difficili e perché ricorrere ad un aiuto professionale. 2. Cos’è il counseling. Psico-Ecologia dell’Empowerment 3. Le fasi della relazione attraverso un percorso d’autenticità di sé Qualcosa sui sogni Bibliografia essenziale
di Mauceri Marco: UNA VIA PER IL BEN-ESSERE: LA MUSICA E LA VOCE NEL CONTESTO NON VERBALE IN UN PERCORSO DI COUNSELING Principi generali e campo di applicazione nel Counseling Cliente e counselor, la funzione della musica e della voce nella relazione Controindicazioni e tutela del cliente La musica delle mie emozioni, un contributo esperienziale Bibliografia essenziale
di Francesco Bertini: L’EMOZIONI NELL’APPROCCIO DEL COUNSELING Il significato esistenziale delle emozioni Emozioni e counseling Un’esperienza: “Centrati”sull’emozione Bibliografia essenziale APPENDICE 16. Esperienza in diretta: osservazioni e appunti sul Gruppo Continuativo Settimanale: “Inventarsi la coppia” condotto dal Dott. Maurizio Palomba, anno 2003 di Salvarore Orunesu: 17. Omofobia e salute psicofisica, dalla tesi di laurea di Domenico Berardi
18. Bibliografia generale sul Counseling
19. Operatività: proposte di esperienze guidate: stimoli strutturati ed esercizi programmati da usare in gruppo.
Presentazione di Chiara Simonelli Psicologia dello sviluppo sessuale e affettivo nell’arco di vita e di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale UNIVERSITA’ La Sapienza Roma
In questo saggio la disciplina psicologica si applica alla qualità della vita e allo sviluppo del benessere intesi sia come prevenzione di un disagio sempre più diffuso sia come promozione della salute. Lo Psicologo che si occupa di queste tematiche, non ignora la sofferenza esistenziale e fisiologica che sempre accompagna la nostra vita ma, è attento all’auto-realizzazione e allo sviluppo delle risorse personali. Il potenziamento e la crescita delle dimensioni più autentiche saranno in tal caso i mezzi attraverso i quali la persona saprà dare risposte e significati nei momenti difficili facendo tesoro anche delle sconfitte,
Questi sono i modi operandi maggiormente descritti nel testo: 1. Si tenta di spingere la persona da una posizione neutrale ad un miglior “essere” e cioè ad un alto livello di salute. 2. Si focalizza la semeiotica e le caratteristiche della buona salute piuttosto che quelle della malattia. 3. S’indica l’auto-responsabilità come la chiave del benessere. 4. Si educa attraverso un bilanciamento e un equilibrio fra il fisico, il mentale, il sociale e lo spirituale. 5. Si stabilisce un approccio positivo-affermativo alla vita.
Lo stato di benessere è raggiungibile in realtà attraverso un equilibrio tra la volontà della persona e la possibilità di realizzarla in sintonia con il contesto in cui vive potenziando, quindi, le proprie risorse interne e aumentando la capacità di fruizione di quelle disponibili nell’ambiente. Infatti, aumentare le possibilità di scelta della persona - mettendola in condizione di poter decidere attraverso un lavoro di conoscenza e di consapevolezza, che non è solo sapere di sé, ma anche l’integrazione tra il sentire ed essere presenti con le proprie emozioni e con i propri progetti - rappresenta il primo passaggio per poter gettare le basi per un protagonismo positivo in cui la ricerca del benessere è centrale. L’uso degli esercizi-esperienze guidate (guide-lines) in questo saggio, è un ottimo incentivo sia per l’utente che vuole apprendere e conoscere questa metodologia, sia per gli operatori che lavorano nelle relazioni d’aiuto, di promozione della crescita personale in un contesto sociale che, troppo spesso promette “felicità” a buon mercato e sottovaluta l’importanza di rispettare l’autenticità e la creatività più profonda dell’essere umano. Prof. Chiara Simonelli University of Rome "La Sapienza" E-mail: c.simonelli@flashnet.it http://www.sessuologiaclinica.it Introduzione di Maurizio Palomba, curatore e co-autore del libro Nell’accingermi a presentare e a stendere questa parte introduttiva e di presentazione globale del lavoro, tante idee e tanti ricordi mi affiorano nella mente e, a ritroso percorro le molte tappe di questi 15 anni di esperienze nel mondo professionale del counseling. Vorrei subito dire che questo approccio, squisitamente umanistico, ha dato alla psicologia una svolta epistemologica e metodologica importante: si passava da una psicologia medicalizzata e tesa alla patologizzazione della vita psichica ad una rivalutazione della persona in termini di risorse, bisogni, scelte, capacità dell’individuo di autodeterminarsi, a quello che, invece oggi e con forze, viene definito come Empowerment (leggi capitolo successivo). Questo approccio, ha fornito appunto, nuova forza psichica ed energia epistemologica al mondo accademico, un po’ fermo e interessato prevalentemente alla psicopatologia, ha riattivato la ricerca in psicologia portando a discutere addirittura sul concetto di cosa fosse scienza e scientifico. Il nuovo filone, la cosiddetta Terza Forza della Psicologia si è impegnato a studiare e ad approfondire le argomentazioni e le attitudini positive-affermative dell’individuo, ha ridato fiducia ad un utenzaclientela troppo spesso relegata al ruolo di paziente (letteralemente=colui che soffre) e che per decenni si è vista affibbiare etichette e spiegazioni/interpretazioni (specie grazie (sigh!) a Freud) sulla propria vita, sui comportamenti, sottolineandone unicamente gli aspetti che non funzionavano, quelli distanti dalla normalità che chissà quale è, il tutto in monografie complesse quanto poco attendibili, dedicando molto tempo all’eziologia (lo studio delle cause) e ai rimedi possibili accanto ad un modello di salute, se ce n’era uno, poco chiaro, poco approfondito e per questo
generalista e limitante. Il mio avvicinarmi - per poi diventare un esperto di questo approccio - e dedicarmi con convinzione e passione sul piano della personalità (come terapeuta che integra vari approcci) già solo usando semplicemente il metodo del counseling integrato, mi ha permesso di offrire ad una persona con un disagio psichico non grave, oppure ad una persona in crisi esistenziale, una spinta fortissima e un nuovo senso al proprio progetto di vita, spesso rimettendo in circolazione energie psico-fisiche che da sole già bastavano a far sì che, i cambiamenti e le nuove opportunità, si avviassero e volgessero al superamento, a volte con un semplice ascolto professionale. Un’esperienza che non dimenticherò mai è quella di aver incontrato la persona più che il disagio, di aver visto crescere l’Altro mentre anche io crescevo nelle mia capacità e professionali ed umane. E così mi espandevo nell’ambito della conoscenza e dei nuovi metodi e strumenti che giungevano da più parti, diversi approcci su diversi temi circa l’Uomo da trattare in un ambito che riguardava le risorse umane e che scoprivo mi appartenevano: offrirle faceva sì che interessassero coloro che si avvicinavano alle mie proposte per un percorso di crescita psicologica alla ricerca del proprio benessere. Viene data priorità al rapporto uomo-realtà, cioè al modo personale e unico di vivere la realtà che caratterizza ogni persona e la capacità di scegliere e di decidere nel superamento dei conflitti esistenziali. Spesso presi da copioni reiterati di blocchi emotivi e di orizzonti troppo ristretti, molti clienti vivevano a metà la loro esistenza, come altri invece scoprivano che le questioni personali erano più serie del previsto e dal punto di vista psichico in questi casi era d’obbligo rimandare ad una psicoterapia, ma sono solo alcuni che ne avevano veramente bisogno. Nelle mie varie collaborazioni, con giovani colleghi o in formazione alla Scuola di formazione Aspic - Master in Gestalt-Counseling in Roma1 e oggi un po’ in tutta Italia, alcuni hanno aderito al progetto di un couseling integrato, sviluppando e ampliando i loro interventi creativi, altri si sono soffermati a scambiare periodi di lavori e di approfondimenti che hanno caratterizzato il nostro modello come flessibile, unico, aperto, solistico. Un modo di fare counseling che pur simile a quello teorico, metodologicamente e deontologicamente rigoroso, non ha rinunciato alla creatività di integrare e di sperimentare disparati approcci, a proporre modelli metodologici alternativi, assemblare e integrare strumenti e filosofie d’altre sponde anche orientali, che ben si coniugano con una metodologia e un approccio flessibile per definizione, creativo per natura, libero per indole, aperto e rispettoso poiché curioso e attento a fare tesoro dell’esperienza dell’Altro, arricchimento e nutrimento per cercare di 1
Aspic: www.aspic.it
comprendere come siamo, cosa vogliamo, dove stiamo in questo momento e verso dove ci vogliamo dirigere. Ecco questi punti sono stati le coordinate cardinali sulle quali tutti gli interventi dei vari professionisti-colleghi, anche pubblicati in un altro testo da me curato (Essere e vivere la diversità, Kappa ed 2000) e in questo attuale, hanno tenuto conto dedicando e profondendo attenzione affinché le proposte dei vari saggi vi presentiamo, possano risultare integrabili, appettibili, stimolanti per chi stanco della solita minestra psicoanalitica o meramente consulenziale, trovano invece la libertà di collocarsi e di lasciarsi liberamente accompagnare negli spazi e nei meandri del proprio Sé e, soprattutto nello espandere quegli aspetti positivi del proprio essere, delle proprie risorse e potenzialità che spesso neanche vengono notate-consapevolizzate (insight), né, tantomeno percepite.
In questa direzione s’inserisce e si consolida negli USA il concetto di Empowerment, come capacità individuale di praticare e rendere operative le proprie risorse individuali, che contribuiscono al percorso individuale teso verso il benessere globale delle persona, lavoro, affettività-relazioni, socialità, ricerca di sé. Lo stato di benessere è raggiungibile in realtà attraverso un equilibrio tra le volontà della persona e la possibilità di realizzarle in sintonia con il contesto in cui vive, potenziando, quindi, le sue risorse interne e quelle disponibili nell’ambiente. Di seguito tratterò per introdurre i temi più specifici trattati dai colleghi nei vari saggi, alcuni concetti e aspetti di base, che per quanto mi riguarda sono stati scelti nel tempo e approfonditi nell’ambito di quel laboratorio esperienziali sempre attivo che è la relazione con il cliente, sia in ambito individuale sia in gruppo. I temi che più mi stanno a cuore e che propongo spero stimolino una prima consapevolezza di base per coloro che si avvicineranno alla lettura di questo testo, pur nei limiti che uno strumento cosi cognitivo impone e che non potrà mai sostituire la caratteristica principale – che è ineludibile anche nella vita – che è l’esperienza dal vivo, nel qui ed ora, con il proprio senitire-pensare-esserci.