Fashion files magazine

Moda Cabinet of curiosities

Beauty Dissetate pelle, corpo e… anima

Design Um’icona fashion per l’interior

Cultura Trimestrale - N. 77 - Summer 2018 - finito di stampare luglio 2018

Lo guardo fotografico di Sylvia Plachy

Francesca Valtorta Esuberante, fragile ma forte

SPECIALE

DENIM

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by Mara Cella

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editoriale _

Everybody LOVES denim Nel 2018 spegne 145 candeline, il JEANS, è un oggetto di culto ed un capo intramontabile, emblema di made in Italy. Infatti nonostante il suo nome faccia pensare ad un’idea vincente d’oltreoceano, ebbene il jeans è nato a Genova nel XVI secolo e solo a fine del XIX secolo raggiunge gli States, dove esattamente nel 1873 a San Francisco nasce la prima produzione dei mitici blue jeans. In origine un capo da lavoro, poi emblema di ribellione giovanile, hanno conquistato ogni generazione, stilisti e celebrities di tutto il mondo li amano. Da Marilyn Monroe che negli anni ’50, con estrema eleganza e femminilità, li indossava con una semplice camicia bianca, agli anni ’70 di Farrah Fawcett con jeans a zampa, sneakers, tshirt rossa e spalle scoperte per mettere in risalto la bionditudine. Fino all’iconica Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany con la sua speciale spontaneità in jeans e asciugamano fra i capelli. E chi non ricorda la copertina di Like a Prayer di Madonna - icona anni ’80 - con ombelico scoperto, mani in tasca, gioielli e jeans.

Fino a Sex and The City in cui Sarah Jessica Parker porta il jeans stretto sopra alla caviglia con camicia a quadri legata in vita. Il bello del jeans è proprio questo: il suo essere senza regole. Risolve ogni look, dalle situazioni più casual e sporty fino a quelle più sofisticate con i giusti abbinamenti. Tantissimi i modelli, il più amato oggi - sta rivivendo una nuova giovinezza - è il jeans a vita alta. Meno amato quello a vita bassa. Skinny o a zampa d’elefante, dal boyfriend al mom fit… purché tutti siano customized. La parola d’ordine è personalizzazione: toppe o strappi, glitter, ricami, stampe e frasi celebri, meglio se tutto è in versione homemade con carta vetrata per l’effetto vintage o forbici e limetta per creare l’orlo a taglio vivo. Ma il vero trend del momento? Il total denim, ovvero nell’armadio o in valigia per l’estate 2018 non solo pantaloni jeans ma anche salopette, camicie, giacche, top, shorts, gonne e chi più ne ha più ne metta! Tutto è concesso a questo tessuto-icona, intramontabile jolly di ogni guardaroba, democratico e transgenerazionale, versatile e appropriato, per potersi divertire con mix&match originali, osare con accessori colorati e risolvere in modo smart casual ogni situazione. In effetti il jeans è un po’ sinonimo di libertà, metafora del ‘nostro’ viaggio. E ogni viaggio è sempre una buona idea.

Buona estate

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2_sommario news fashion victims

> 19 From the web 20 Jamais Sans 24 Food - Colori e frutta... > 26 Francesca Valtorta

fashion

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design & style

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Notizie in breve

people

travel

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Beauty - Dissetate pelle, corpo e... anima Fashion - Cabinet of curiosities Tissot - Sportivo, Classico o Glamour?

Gas - (R)evolution denim A vele spiegate Yoga - In equilibrio col mondo Watches - Colorful Summertime

> 60 Extravagans 64 Fra mare e country 68 La Plage - Taormina romantica e gourmet > 72 Denim, un’icona fashion per l’interior 76 Sylvia Plachy - Lo sguardo fotografico

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_di Ilenia Mari

A Roma, CHANEL ha appena aperto la sua quarta boutique italiana interamente dedicata al mondo della bellezza, dopo Firenze, Venezia e Milano. La storica boutique romana di via del Babuino, riapre le porte unendo i due universi fashion e fragrance e beauty, attraverso due ingressi che svelano da un lato l’universo beauty e dall’altro l’universo della moda presentando tutte le creazioni CHANEL disegnate da Karl Lagerfeld, il Prêt-à- Porter, borse, scarpe e accessori. I codici estetici della Maison sono reinterpretati in chiave moderna, caratteristica che contraddistingue il brand. Gli spazi sono ben definiti dal contrasto del bianco e nero, colori iconici, dalle linee essenziali e dall’uti-

LA NUOVA BOUTIQUE CHANEL

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lizzo di materiali high-tech che bilanciano la proporzione degli spazi e delle luci,creando un’atmosfera moderna. Entrando nella nuova fragrance e beauty Boutique si avrà la possibilità di scoprire tutto l’universo CHANEL parfum, make up e soin.

Beauty Advisor, Expert Soin e Make-up Artist della Maison, sono a disposizione delle clienti per offrire una consulenza personalizzata. Fragrance Expert accompagneranno le clienti in un percorso olfattivo dedicato all’universo delle fragranze CHANEL e alla scoperta delle ultime creazioni di Olivier Polge come LES EAUX DE CHANEL, tre nuove Eau de toilette, ispirate a tre luoghi cari a Gabrielle Chanel: Paris-Venice, Paris- Deauville, Paris-Biarritz e la collezione LES EXCLUSIFS, composta da 16 fragranze iconiche ispirate ai luoghi e simboli della Maison CHANEL.E per tutte le appassionate di make up, le ultime tendenze, le Collezioni di Lucia Pica, le limited edition e le anteprime make-up. I Make-up Artist sveleranno i colori e le tecnichedell’universo maquillage CHANEL. La Boutique propone un MENU’ dei SERVIZI: servizi express o consulenze esclusive su appuntamento,per ricevere consigli di bellezza e make up, da flash trucco a veri e propri atelier maquillage per definire il proprio stile e imparare tecniche e gestualità. E un vero lusso sarà visitare il giardino romano all’interno della Boutique, all’ombra di due magnolie secolari, per un sorprendente momento di relax.

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8_news DENIM SCHOOL A Milano la prima scuola dedicata al denim.

Una super novità dell'estate 2018, apre i battenti nella capitale italiana del fashion una scuola dedicata al jeans.

THE DENIM SCHOOL OF MILANO è la prima scuola di Milano dedicata al mondo del jeans e del denim. Il jeans ha segnato la cultura degli ultimi 150 anni molto più di quanto pensiamo. Prima semplici ma resistenti capi da lavoro, poi simbolo della reazione e disobbedienza giovanile per poi divenire capi fashion. Una storia lunga e tinta di blu. Docenti e lecturer sono tutti profondi conoscitori del denim. Inoltre la scuola ha in archivio i capi che hanno segnato la storia dell’abbigliamento.

Corsi e workshop cominceranno a Settembre. Non perdete l'occasione di approfondire i diversi ambiti legati al mondo del Denim: storia, cultura, tecniche, design e tinture, oltre alla possibilità di realizzare i vostri jeans. Mohsin Sajid of Endrime London and Luca Sartor of Riedizione saranno ospiti dell'evento di presentazione insieme team della scuola.

JEANS DA BERE Il mito degli intramontabili blue jeans incontra le bollicine più sexy del momento, per celebrarlo la nota azienda vinicola SANTERO ha creato il 958 SANTERO Blue Moscato Jeans.

Dal particolare colore blu e dal caratteristico profumo fragrante e dolce di Moscato.Di certo il 958 SANTERO Blue Moscato Jeans è il brindisi ideale per chi prende la vita in modo informale, lontano dalle convenzioni e in piena libertà. Può essere utilizzato per varie preparazioni, per drink in blue jeans o quale

tocco innovativo per ricette dolci o salate dando spazio alla creatività.

In effetti la forza di questa storica azienda enologica italiana è stata proprio quella di unire una tradizione vinicola familiare alla modernità, con stile e packaging innovativi e spunti divertenti per degustare in modo più giovane anche i vini classici piemontesi.

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10_ news GIORGIO E SHAWN Shawn Mendes al suo terzo album, con il nuovo LP, contenente 14 pezzi tra cui il grande successo internazionale In My Blood, è già al numero uno della classifica Billboard Top 200.

L’album ha raggiunto il primo posto anche nelle classifiche ufficiali di molti paesi in tutto il mondo; Shawn è diventato così il terzo artista solista più giovane con tre album in vetta alle classifiche.

In precedenza sono stati al primo posto Illuminate nel 2016 e Handwritten nel 2015. In concomitanza di questo lancio l’artista conferma la partnership con ’Re Giorgio’. “Shawn è stato un ambasciatore perfetto per Emporio Armani; ha trasmesso da subito il suo spirito fresco e innovativo, la sua energia e la passione per il marchio ai suoi fan in tutto il mondo. È stato un passo logico e naturale prolungare e ampliare la nostra collaborazione” ha dichiarato Giorgio Armani. E Shawn Mendes ha ribadito: “Emporio Armani è stata una scelta naturale, adatta al mio stile, e non potrei essere più grato per l’opportunità che mi è stata offerta di continuare a collaborare con Giorgio Armani e tutto il suo team.

Nel corso dell'ultimo anno il mio legame con il marchio è cresciuto ulteriormente e sono orgoglioso di essere testimonial oggi per l’intera linea di orologi Emporio Armani”.

Le immagini e i video della suggestiva campagna sono stati realizzati a Toronto, rispettivamente dal fotografo Ugo Richard e dal regista Francesco Meneghini.

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CHOOSE, BUY, CUSTOMIZE MANILA GRACE ha chiamato all’appello un talento d’eccezione, il designer Alessandro Malossi e lo ha coinvolto nel suo primo CUSTOMIZATION DAY, una giornata per celebrare il più trasversale dei tessuti, il denim.

Nella boutique Manila Grace di Milano - in via Alessandro Manzoni 38 - l’eclettico artista, al motto Choose, buy, customize è stato possibile scegliere e acquistare un capo della linea denim di Manila Grace che Malossi ha personalizzato grazie al suo estro creativo. Oltre al live painting, Maxine Dj ha intrattenuto gli ospiti con effusioni musicali, spaziando dalla warehouse classic alla deep house. Il denim, è stato protagonista dell’happening, la tela dove Malossi ha potuto dare vita ad inedite personalizzazioni, studiate in base ai gusti degli ospiti.

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Manila Grace per la Spring/Summer 2018 ha deciso infatti di dare ampio spazio nella sua collezione al tessuto rinomato per la sua versatilità ed eclettismo: una capsule di pantaloni 5 tasche, in 7 fit differenti per dare spazio a ogni shape e a ogni gusto, garantendo comfort e portabilità ad ogni modello, che ogni donna possa scegliere in base alla shape che meglio si adatta alla sua silhouette: boyfriend, dal cavallo basso, per chi del jeans apprezza la funzionalità e, oltre al tocco fashion, ricerca anche la praticità di movimento; skinny per chi al contrario preferisce i volumi fittati che delineino la silhouette, declinati sia nella versione regular che in quella bottom up; anti-fit, dal look disinvolto dalla caviglia stretta e la coscia più bombata, perfetti per chi cerca un look urban; bootcut, che grazie alla peculiare forma a zampa è l’ideale per chi il denim lo ama abbinare a uno stivale o a un tacco alto, proposto sia nella versione a vita alta, che in quella cropped; short, per i momenti di relax e di svago.

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14_news A 65 anni dal matrimonio tra John F. e Jackie - celebrato il 12 settembre 1953 - arriva in Italia la mostra fotografica dedicata al mito che ha fatto sognare il mondo intero: THE KENNEDY YEARS si terrà a Milano all'Institut Français Milano, Palazzo delle Stelline - dal 13 settembre al 13 ottobre. Un omaggio al matrimonio che ha fatto sognare non solo l’America ma il mondo intero; il racconto di un mito, curato da Frédéric Lecomte-Dieu, uno dei più importanti biografi della famiglia Kennedy.

THE KENNEDY YEARS A MILANO Tra le 160 foto in mostra vi sono diversi scatti inediti e testimonianze di molteplici aneddoti, frutto dell’appassionata ricerca del curatore. Saranno esposti inoltre, l’unica riproduzione esistente dell’abito da sposa di Jackie e la sedia a dondolo del Presidente (direttamente dal museo JFK di Boston).

Tiffany & Co. ha scelto di essere partner del progetto per il profondo legame che ha sempre avuto con la famiglia Kennedy: in mostra ci saranno anche alcune foto di Jackie che indossa gioielli del brand. Il curatore Frédéric Lecomte - Dieu, uno dei più importanti biografi della famiglia Kennedy. Ha accesso agli archivi nazionali dei Presidenti degli Stati Uniti ed è stato in contatto diretto con Pierre Salinger, l’ex portavoce del Presidente Kennedy. A tutti gli effetti Lecomte - Dieu è uno dei punti di riferimento sul tema John F. Kennedy e i 1036 giorni della sua presidenza.

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V I L H E L M PA R F U M E R I E .C O M

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16_ news Non c'è dubbio, è intramontabile ed è il vero must have dell'estate: sua maestà il costume intero.

Anche le grandi maison rendono omaggio a questo iconico capo. Dalle grandi dive alle millenial contemporanee, in ogni valigia estiva di una fashion addicted che si rispetti non può e non deve mancare un costume intero.

Il meglio del Made in Italy porta in spiaggia l'eleganza dell'intero.

Gucci porta la guccification on the beach e punta sul bianco minimal ma senza rinunciare alla doppia G in bella vista ovvero alla logomania dilagante.

Dolce&Gabbana punta su colore e fiori, un inno alla vivacità del brand e alle pin-up mediterranee, mentre Alberta Ferretti vede il domani a righe colorate, un messaggio universale da condividere.

INTERO CHE PASSIONE

Alberta Ferretti

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Dolce & Gabbana

Gucci

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Con te portiamo a intere comunità educazione, cure, acqua e speranza.

Con te facciamo crescere talenti e costruiamo opportunità.

DONA IL TUO 5x1000: C.F. 90049390504 Via de’ Martelli, 5 - 50129 Firenze (FI) T. +39 055.295475 - info@andreabocellifoundation.org www.andreabocellifoundation.org

Con te possiamo fare la differenza.

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18_news PIMP MY DENIM Laser Machine è il nuovo progetto itinerante di TOMMY HILFIGER. Grazie all’utilizzo della speciale macchina laser, che permette di stampare in modo indelebile sul Jeans, ogni cliente ha la possibilità di rendere unico il proprio jeans, una vera seconda pelle. Attraverso l’incisione Laser è infatti possibile imprimere stampe e grafiche su giacche, camicie e pantaloni in denim della collezione TOMMY JEANS.

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Il progetto Pimp my Denim, è partito da Firenze lo scorso maggio presso lo store di Piazza degli Antinori, poi ha fatto tappa a Milano. Per ogni acquisto di un capo in denim viene eseguita gratuitamente una personalizzazione in base al proprio stile e in omaggio una douffle bag in Jeans anch’essa personalizzabile. Fan e follower del brand possono essere aggiornati su prossime iniziative seguendo @TommyHilfiger.

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FROMTHEWEB FASHIONFILES.IT

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Su fashionfiles.it crescono gli approfondimenti dal mondo della Moda, del Beauty e del Design.

Oltre ad avere interamente online il numero SUMMER 2018 in cui vi mostriamo le declinazioni del DENIM, troverete anche tante news su eventi, lanci di capsule collection, anteprime da non perdere.

Inoltre visitando il nostro sito potrete acquistare la vostra copia cartacea, visualizzare i bellissimi video dei nostri shooting moda e cliccando su Mi piace nella nostra pagina fb potrete essere aggiornati in tempo reale su tutte le notizie piĂš interessanti... buona navigazione!

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Jamais Sans...

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by Laura Castelluccio

Denim is the new black

LA TENDENZA PIÙ COOL DELL’ESTATE È CHIARA... IL TOTAL DENIM È OVUNQUE!

Per un weekend, una gita fuori porta o una vacanza estiva all’insegna del comfort, ma sempre con quel tocco glamour che non guasta, bastano pochi dettagli di grande tendenza. Lo zaino GG MARMONT di Gucci in tessuto denim matelassè, decorato con applicazioni effetto perla, è l'accessorio che rende speciale e ricercato anche l'outfit più minimal.

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Sdoganato sulle passerelle anche dai brand più prestigiosi, il tessuto workwear per eccellenza si rinnova per diventare sempre più prezioso.

Dalla sfilata di Chanel arrivano alcuni dei look più interessanti del momento, a partire dall'iconico tailleur reinterpretato interamente in jeans, innovativo e glam.

La borsa BOY CHANEL per la collezione primavera/estate 2018 si veste di tweed di cotone, denim e pelle di agnello.

Caratterizzata dall'intreccio della catena in metallo che consente di indossarla in modi diversi, è immancabile nel guardaroba di tutte le lovers della Maison francese.

Chanel is always a good idea!

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Anche per la stagione piĂš calda le scarpe must sono le sportive, da abbinare ad ogni look in qualsiasi momento della giornata. Tra le sneakers piĂš desiderate troviamo sempre le mitiche Stan Smith Adidas, perfette con il blazer in ufficio, con un abitino leggero per l'aperitivo e perfino al mare con shorts e costume.

Proposte in numerosi abbinamenti cromatici, quelle con dettagli jeans nascono dalla collaborazione tra il brand delle tre strisce e AW LAB. Ever green.

Mai senza Blop, Wizz, Splash e Pow, la nuova generazione di Dior VERNIS dalla formula ricca effetto gel ultra brillante. La collezione summer 2018 Cool Wave, ispirata al mood tropicale e ai colori del mare, riveste le unghie di tonalitĂ accese e giocose. Gli smalti dalle originali sfumature non possono assolutamente mancare nella pochette di una vera beauty addicted, per una manicure super colorata e chic.

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E dall'Olanda arriva la seduta a sospensione di Maraùon. Curata nei minimi dettagli, ha due tasche interne portaoggetti e poggiapiedi allungabile per un maggiore benessere. La particolare amaca evoca un'atmosfera rilassante ed è la soluzione ideale per seguire il fortissimo denim trend anche in giardino o nella casa al mare.

Relax, take it easy!

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Cooking... di Mirella Codeghini

Colori e frutta nel bicchiere

UN INNO ALLA VITA Un jeans e una maglietta. Che cosa c’è di più semplice?

Semplice come un buon drink colorato, estivo, fruttato e soprattutto un modo di bere consapevole. La strada giusta per divulgare i valori corretti della convivialità, che sono strettamente connessi ad uno stile di vita sano.

Ecco quindi che le proposte che seguono vanno esattamente in controtendenza rispetto all’uso diffuso di alcool. Si tratta, infatti, di due cocktail analcolici, sani, freschi e gustosi: un inno alla voglia di vivere.

Buona estate!

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COCKTAIL AL POMODORO INGREDIENTI

PROCEDIMENTO

5 pomodori piccadilly 1/2 bicchiere di acqua naturale 4 foglie di basilico 4/5 semi di coriandolo Qualche goccia di Tabasco Noce moscata Pepe nero Olio extravergine d’oliva Sale fino

Scottare i pomodori in acqua bollente per qualche minuto, far raffreddare ed eliminare la buccia.

Mettere i pomodori in un frullatore con l’acqua, i semi di coriandolo, un pizzico di sale, le foglie di basilico, il Tabasco, pepe nero e una generosa grattata di noce moscata.

Frullare il tutto, condire con poco olio e tenere in frigorifero qualche ora prima di servire.

COCKTAIL ALLA FRUTTA INGREDIENTI 1 pesca 1/2 bicchiere di succo di frutta tropicale 1/2 limone 1 cucchiaino di zucchero 1 pezzetto di zenzero 4 foglie di menta

PROCEDIMENTO Sbucciare la pesca e metterla in un frullatore con il succo tropicale, la spremuta di limone, lo zucchero, la menta ed il pezzetto di zenzero.

Frullare il tutto e tenere in frigorifero qualche ora prima di servire.

Accompagnare i cocktail con patatine, olive, cipolle borretane, tarallini.

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di Mara Cella

Francesca Valtorta Esuberante, fragile ma forte GRANDE GRINTA E SEMPLICITÀ, 32ENNE ROMANA

Dal suo esordio al Cinema con Gabriele Muccino in Baciami Ancora nel 2010 sono passati solo 8 anni, nel frattempo tantissime esperienze e successi sul grande come sul piccolo schermo e di in teatro. Dal Commissario Manara 2 a Delitti imperfetti 2 e 3, al Squadra Antimafia.

Ora è protagonista in tv della affascinante serie 'Sacrificio d’Amore’. Una storia appassionante in costume ambientata nel 1913, sullo sfondo delle suggestive cave di marmo di Carrara fra lotte di classe e rivoli sociali, in un’Italia ad un passo dal baratro e dalle tragedie della Prima Guerra Mondiale

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In questo scenario prendono vita due appassionanti storie d'amore e un grande sacrificio: la travolgente passione tra Brando Prizzi - Francesco Arca - giovane cavatore idealista e Silvia - la nostra Francesca Valtorta - moglie di Corrado Corradi - Giorgio Lupano.

“Interpretare Silvia è stata un’esperienza davvero bella e particolarissima - ci racconta Francesca Valtorta - Un’esperienza professionale e di vita molto intensa che sarà difficile ritrovare su altri set. Un connubio di fattori peculiari, ci ha consentito di vivere a contatto per 6 mesi girando tutti i giorni e provando fuori dal set. Si è creato un legame professionale ed affettivo molto particolare e forte, tutti insieme tecnici e attori abbiamo trascorso 6 mesi di vita insieme a Rivarolo Canavese, un paesino del torinese dove abbiamo girato a ritmi sostenuti. Ciò mi ha consentito di entrare nella storia e nel personaggio di Silvia come non mi era mai accaduto prima.

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Può dirsi il mio primo ruolo da protagonista e ho affrontato un impegno quotidiano notevole, con sei o sette scene al giorno girate in sequenza cronologica, ma è stato un sentire naturalmente la storia. Un laboratorio permanente anche fuori dal set, che sarà difficile ricreare girando in città. A distanza di un anno e mezzo dalla fine delle riprese, ci sentiamo costantemente con tutto il gruppo, c’è tuttora forte affiatamento ed affetto tra tutto il team: è stata un’esperienza speciale.”

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Fra i prossimi progetti c’è anche un ritorno al grande schermo?

Ho molti progetti, alcuni si stanno definendo proprio in questo periodo e preferisco non anticiparli. Di sicuro avendo iniziato al cinema con grandi registi come ed attori, sono legata al grande schermo, ne subisco il fascino e mi piacerebbe tornarci ma posso assicurarvi che l’esperienza professionale che c’è dietro una fiction tv è altrettanto impegnativa e soddisfacente. Per certi versi direi anche più corposa ed impegnativa, decisamente non da meno.

Qual è il tuo rapporto con la moda?

Sono una fashion victim, oserei dire ossessiva compulsiva. Vivo in un piccolo loft con il mio compagno e ho il quasi monopolio degli armadi.

Ci sono miei abiti ed accessori ovunque. Mi piace molto divertirmi con la moda, cambiare look. Amo gli abiti coloratissimi, ne ho tantissimi di fantasie vistose: azzurro con le stelle, viola con i cigni o animalier.

Adoro il mio kimono a fiori. Mi piace osare con diverse nuances, lunghezze e stili, soprattutto in estate.

Sono decisamente un’onnivora. In inverno è più facile vedermi in un total black mentre nella mia valigia estiva c’è sempre un’esplosione di colori e abitini, di scarpe basse o sandali.

Il ruolo di Silvia da questo punto di vista ti ha consentito di girare in abiti del 1913, come è stata quest’esperienza?

A dir poco fantastica, un privilegio incredibile poter girare in costume ed indossare capellini, guanti, bustier, gonne ampie e lunghe, pizzi e stivaletti stringati. La costumista Rosanna Monti ha disegnato e creato con il noto Atelier Anna Mode costumi su misura per me, un lavoro impeccabile e straordinario.

C’è un accessorio a cui tieni particolarmente?

C’è un portagioie che mi è stato regalato da mia nonna da bambina, che ora da donna sono in grado di apprezzare. Aprirlo e indossare i suoi gioielli ora è un’emozione grande, un modo per portala sempre con me e ringraziarla. Adesso capisco il valore di questo gesto e questo dono.

“

Mi piace molto divertirmi con la moda, cambiare look.

Amo gli abiti coloratissimi, ne ho tantissimi di fantasie vistose: azzurro con le stelle, viola con i cigni o animalier.

”

Cosa diresti a chi si avvicina al tuo mestiere?

Di avere molto coraggio, pazienza, umiltà e grande equilibrio psicologico per gestire i molti alti e bassi di questo mestiere, spesso semplicemente giudicato dal gusto ‘soggettivo’ senza considerare bravura, talento o impegno di ciascun attore.

Considero una musa ispiratrice Kate Winslet, ha carisma e forza perché è vera, non ha costruzioni. Per questo continuare a fare questo mestiere è per me già un privilegio, un sogno realizzato ogni giorno.

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di Ilenia Mari

DISSETATE PELLE CORPO e... ANIMA UNA BEAUTY ROUTINE DI FRESCHE NOVITÀ PER SENTIRSI COCCOLATE E RIGENERATE IN QUESTA CALDA ESTATE

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CHANEL Una delle super novità estive sono le fragranze Chanel che rievocano 3 luoghi dell’anima di Gabrielle Chanel: DEAUVILLE, BIARRITZ, VENISE. 3 viaggi olfattivi che partono da Parigi e giungono a mete diverse, un modo per raccontare il percorso della maison e della sua rivoluzionaria fondatrice.

Fresche, sensuali, frizzanti: sono tutte da provare.

Un bel viaggio è sempre una buona idea.

SALVATORE FERRAGAMO SIGNORINA MINI Collection, un modo allegro e colorato di reinventare l’iconica fragranza Salvatore Ferragamo, un viaggio colorato e divertente in un universo caleidoscopico.

Un mondo sorprendente, in cui tutto ricorda la magia di Signorina. Una super novità d’estate sono le quattro mini fragranze, per quattro personalità diverse: romantica, elegante, misteriosa, in fiore.

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ELIZABETH ARDEN VISIBLE DIFFERENCE REPLENISHING HYDRAGEL COMPLEX è un gel idratante rinfrescante che ha un effetto di lunga durata. Una coccola di freschezza, oil free, è formulato per idratare la pelle con idratazione 24 ore e perfezionare l'aspetto dei pori. In un solo giorno, il 98% delle donne concorda sul fatto che la pelle sia particolarmente liscia. In una sola settimana, il 92% delle donne che lo ha provato concorda sul tono della pelle e su una luminosità visibilmente migliori.

SHISEIDO Un fondotinta compatto che protegge la pelle dai danni causati dalle aggressioni esterne come i raggi UV e aria secca? È UV PROTECTIVE COMPACT FOUNDATION di Shiseido, un must have e un’icona del colosso di bellezza nipponico. Resistente all’acqua e al sebo, ha una lunga tenuta, garantisce un finish naturale mentre protegge la bellezza della pelle. Un packaging dal design iconico che non può mancare in borsa.

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L’OCCITANE Tra le edizioni limitate e novità di questa calda estate c’è il GEL CORPO GLACÉE per il corpo alla Verbena che combina idratazione e freschezza intensa, lasciando la pelle profumata di un sentore frizzante.

Per una freschezza ancora più intensa un consiglio semplice ma super: iniziate la giornata con una doccia fresca effetto wow e un tocco di Provenza e mettete il vostro GEL GLACÉE PERVIENE in frigo prima di utilizzarlo.

ERBORIAN Un problema di molte donne in particolare in estate è nascondere il rossore della pelle. Ebbene la correzione del colore è una tecnica che le donne coreane padroneggiano con sapienza da sempre. Per loro è un semplice step che fa parte della routine di bellezza quotidiana. CC RED CORRECT di Erborian è un valido aiuto che riduce il rossore più o meno permanente, aiuta la pelle sensibile a sentirsi meglio, una soluzione per chi ha la pelle che si arrossa facilmente, riducendo l'iperattività dei vasi sanguigni.

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di Maria Rosa Sirotti

Cabinet of Curiosities Un progetto menswear ispirato alle wunderkammer ottocentesche, dai pattern del tessuto ai preziosi accessori, per un uomo che vuole stupire e stupirsi.

Per la stagione Autunno Inverno 2020, la fashion designer Bianca Beltramello lancia la collezione menswear Cabinet of Curiosities, che si ispira alle wunderkammer, stanze dove i collezionisti conservano la loro personale selezione di rarità e curiosità. Analogamente, i pattern stampati sui tessuti sono composti da una selezione di opere d’arte e oggetti particolari, realizzati su disegno originale della designer.

Pegni d’amore d’epoca georgiana, ossa di animali esotici, antiche protesi lignee, campane di vetro contenenti specimen impreziosiscono la linea classica degli abiti. Oltre a questi, nei pattern compaiono anche le creazioni in vetro d’ispirazione ottocentesca di Andy Paiko.

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La tecnica di stampa a sublimazione utilizzata conferisce ai tessuti una qualità equivalente a quella fotografica, permettendo di ottenere immagini dai colori vividi e brillanti. Il tessuto finale stampato è quindi morbido e leggero, oltre che confortevole e resistente ai lavaggi.

Dagli stessi oggetti che adornano i tessuti è nata anche una capsule collection di accessori: gemelli, anelli, spille e bottoni sono stati realizzati in collaborazione con l’Officina del Sole. L’artigiano Lorenzo Para ha lavorato a mano ogni gioiello utilizzando l’antica tecnica del papier-mâché, una delle due tecniche fondamentali di realizzazione della cartapesta. Carta di ottima qualità viene preventivamente frantumata, macerata, bollita e successivamente impastata a lungo con colle naturali, dando vita a un conglomerato incoerente.

Questo impasto trova la sua coerenza ed enorme compattezza quando viene manipolato e compresso con le dita su un calco in negativo. Il composto deve poi essiccare in un forno a ventilazione, con continuo intervento dell’artigiano che deve evitare che la graduale e naturale perdita di volume modifichi la forma programmata. Il soggetto grezzo ottenuto, estremamente leggero, è poi laminato con metodo galvanico in oro 24k.

La natura artigianale del papier-mâché rende ogni gioiello unico e per questo speciale. La stessa passione per l’unicità detta la creazione di capi statement che non rientrano in categorie definite. Niente è banale o impersonale, ma ogni outfit esprime una forte identità creativa.

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La tecnica di stampa a sublimazione utilizzata conferisce ai tessuti una qualità equivalente a quella fotografica, permettendo di ottenere immagini dai colori vividi e brillanti.

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Partendo da un gusto barocco d’ispirazione storica, attraverso la rielaborazione in digitale e lo studio di forme avanguardistiche, la collezione Cabinet of Curiosities presenta l’immagine del dark dandy in chiave contemporanea massimalista. La mission è vestire l’uomo consapevole di sé che non si accontenta degli stereotipi ma che vuole stupire e stupirsi con uno stile definito e audace.

Questo sguardo al futuro diventa evidente nelle fotografie scattate da Yvonne Vionnet nello showroom Boffetto Form to Furniture. Tutti i capi dialogano con le forme e i materiali innovativi delle collezioni Boffetto, che si avvale della collaborazione dei più importanti studi di architettura e design contemporanei.

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di Mara Cella

Sportivo, Classico o Glamour?

I TRE UNIVERSI TISSOT

Per celebrare al meglio l'arrivo della bella stagione, della nuova collezione Everytime Swissmatic e la nuovissima Boutique Tissot di Via del Corso 167, nel cuore della Capitale - su una delle piĂš note vie per lo shopping - quale modo migliore se non con un elegante happy hour. Un modo per raccontare alla cittĂ la tradizione di questo celebre marchio elvetico che da l 1853 ad oggi continua a stupire e ad innovare.

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Emblema di tradizione svizzera ma anche di innovazione e lusso democratico. Tissot ha 3 anime: quella più classica, quella più sportiva ed una più romantica e femminile. Durante l'evento un parterre di selezionati ospiti ha potuto compiere un percorso attraverso le 3 isole tematiche: TCLASSIC, T-LADY e T-SPORT che ben incarnano l'universo TISSOT: dallo stile senza tempo dei modelli Everytime e l'iconico Chemin des Tourelles, passando per le atmosfere glamour e femminili del Flamingo e della Collezione Bella Ora, giungendo all'animo più sportivo di Tissot con il Chrono XL e il V8. Fra le note del Dj-set coinvolgente della nota deejay Nina Valentini, gli ospiti hanno potuto scegliere quale il proprio mood. E per l'occasione sono stati creati e rivisitati 3 iconici cocktail:l'Americano 2.0, il Lady Mule e il Gents Tonic. Ciascuno adatto ad un mood: più classico, più femminile o più sportivo e grintoso.

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Un happy hour di successo a cui hanno fra l'altro preso parte anche volti noti, affascinati dalle ore Tissot fra cui alcuni attori ed attrici come: Francesca Valtorta, Serena Iansiti, Daniela Virgilio, Miriam Candurro, Eleonora Sergio, Antonella Salvucci, Silvia Mazzieri, Massimiliano Benvenuto, Rodolfo Corsato e Giorgia Ferrero. Un parterre glamour che il Brand Manager Tissot Italia - Stefano Carrara - ha sapientemente accolto e accompagnato in questo percorso fra storia e innovazione del marchio, attraverso un coinvolgente momento d'incontro alla scoperta del flagship Store Tissot di Roma, nello storico palazzo Boncompagni Ottoboni. Un vero fiore all'occhiello per il brand, in una posizione strategica e soprattutto con un importante servizio dedicato. Ha infatti al suo interno un 'Watchmaker Corner' con il Customer Service al piano superiore dove un maestro orologiaio del Gruppo Swatch è a disposizione dei clienti tutti i giorni. Una super novità che gli ospiti hanno particolarmente apprezzato.

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Tissot ha 3 anime: quella più classica, quella più sportiva ed una più romantica e femminile.

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di Mara Cella

(R)EVOLUTION DENIM

Jeans vuol dire ecosostenibilità e innovazione

In occasione del recente Pitti Immagine GAS ha messo in scena il suo speciale laboratorio scientifico del denim, tra clinica e sartoria, dove giovani ricercatori hanno raccontato in modo ironico e fantasioso tutta la passione per la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione del premium denim brand vicentino. Un laboratorio ed un percorso esperienziale, composto da quattro ban-

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chi di lavoro, dove gli scienziati del denim hanno anticipato le novità più innovative della collezione GAS S/S ’19 - un incontro fra la storia e il futuro del Brand - che da sempre ha il denim nel suo DNA e che dal 1984, in un equilibrio unico tra creatività, ricerca, saper fare industriale e gusto artigianale tutto italiano, ne racconta i cambiamenti, le evoluzioni e le innovazioni.

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Il percorso messo in scena in occasione della kermesse fiorentina è stato rassegna: dalle innovazioni ecosostenibili, a quelle tecnologiche e sartoriali, fino ad arrivare agli esperimenti sulle nuove tecniche di lavaggio e sui nuovi fit.

Uno degli scienziati di laboratorio ricorda un vecchio proverbio dei nativi americani che recita così: “La Terra su cui viviamo non l'abbiamo ereditata dai nostri padri, l'abbiamo presa in prestito dai nostri figli”. Era il lontano 1852 ed un capo tribù lo citò in un discorso rivolto al Governo degli Stati Uniti d’America. L’ambiente e la sua conservazione sono finalmente una delle priorità della ricerca industriale.

La costante spinta innovativa di GAS ha portato ad un più intenso utilizzo di lavaggi ad ozono, processi laser e trattamenti di carteggio manuale che assicurano un risparmio d’acqua senzainquinare le falde acquifere. I capi stessi vengono spesso realizzati con tele denim prodotte da aziende con impianti industriali a basso impatto ambientale che limitano le sostanze inquinanti, riducono le emissioni di CO2 e producono un notevole risparmio e recupero dell’acqua utilizzata nei cicli produttivi. La fase di tintura inoltre impiega una nuova sostanza di origine naturale, atossica, biocompatibile e biodegradabile che migliora il fissaggio dell’indaco nel tessuto limitando notevolmente l’utilizzo di acqua ed energia. Per realizzare un denim innovativo e confortevole in chiave contemporanea, l’ingrediente speciale della proposta (R)EVOLUTION DENIM è un tessuto stretch di nuova generazione. L’aspetto robusto, la trama diagonale evidente e la tintura indaco in corda tipiche del denim incontrano le tecnologie più all’avanguardia per dare vitaa capi dal look vissuto abbinato al massimo del comfort e della libertà di movimento, adatto allo stile di vita urbano del consumatore post-moderno. L’innovazione in termini di stile sta anche nei dettagli, e i clienti GAS amano distinguersi, senza mai cedere agli eccessi. Per questo GAS ha studiato e brevettato un dettaglio stilistico originale e discreto al tempo stesso che metta in luce la vocazione per la ricerca e l’innovazione tipica del brand.

La cimosa termosaldata, ispirata allo sport tecnico, si ottiene grazie ad una particolare procedura a caldo chepermette di fissare un nastro colorato e/o stampato all’interno del denim lungo la cucitura esterna della gamba che diventa visibile una volta risvoltato.

Contaminazione è la parola chiave che racconta le novità, un look real vintage si fonde con il comfort contemporaneo: le tendenze vogliono un denim dal sapore originale, ma reso attuale dall’impiego di materiali e tecnologie di nuova generazione. Per esaltare l’aspetto autentico del denim, il focus è sui trattamenti e, in particolare, nel minore utilizzo di processi chimici a favore di lavorazioni meccaniche. Trattamenti stone wash con pietre pomici di diverse grandezze e potenza abrasiva, vengono messi in risalto da procedure manuali di carteggio e rotture localizzate nei naturali punti di usura per dare ad ogni capo un aspetto real vintage davvero unico. Per l’estate però il denim si colora dei toni dell’arcobaleno in versione clean o destroyed in omaggio al “double rainbow logo”, simbolo dei valori fondamentali del marchio e delle sue collezioni.

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di Mara Cella

Una rilassante vacanza “benessere� a bordo di Royal Clipper uno degli splendidi velieri della compagnia Star Clippers, fra scorci di straordinaria bellezza e insenature di incantevole splendore, un’esperienza rigenerante e divertente.

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La filosofia di questo gruppo è di viaggiare come un tempo, a vela in modo sostenibile...

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La filosofia di questo gruppo è di viaggiare come un tempo, a vela in modo sostenibile mettendo in contatto i passeggeri fra loro, in un'esperienza speciale di viaggio, che abbina il piacere di ritrovarsi fra scorci inusuali unendo la meravigliosa pratica dello Yoga e della meditazione, ritrovando perduti equilibri attraverso speciali' luxury mailing adventures'.

Navasana: in sanscrito, significa “posizione della barca” proprio per la forma che assume il corpo durante la sua esecuzione, evocando lo scafo di una barca.Le posture fisiche sono sicuramente l’aspetto dello yoga che è più conosciuto in Occidente, ma la pratica delle asana non mira solamente ai benefici fisici, ma il suo scopo principale è quello di coltivare uno stato meditativo profondo nel quale corpo, mente e anima raggiungono un meraviglioso stato di armonia tra di loro. Immaginate di essere cullati dallo sciabordio delle onde, con il vento tra i capelli, immer-

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si nel profumo di salsedine e avvolti dalla calda luce dei tramonti e delle albe che solo il mare sa offrire. Sono scenari che ben si sposano con la filosofia e la pratica dello yoga e sia che scegliate i Caraibi, il Mediterraneo o la Tailandia, a bordo dei velieri Royal Clipper, Star Clipper e Star Flyer troverete insegnanti blasonati che vi condurranno in questa antica pratica che armonizza mente e corpo.

BIRGIT GFÖLNER - Sales Manager Italia - a bordo di Royal Clipper ci racconta che la compagnia svedese Star Clippers da 25 anni sul mercato ad oggi, vanta tre dei più grandi velieri ancora esistenti al mondo. Gli spazi comuni dei tre clipper hanno dettagli di stile come il ponte principale in teak, le piscine, la biblioteca in stile, il Tropical Bar, il piano bar ed una bellissima sala ristorante informale dove gustare piatti della cucina internazionale con dress code sempre casual.

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FRA LE CROCIERE TEMATICHE DI QUESTI VELIERI SEGNALIAMO ALCUNE DATE A TEMA YOGA DI ROYAL CLIPPER NEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE 18 AGOSTO & 15 SETTEMBRE 2018 con Paige Wellborn e Helen Noviello rispettivamente (7 notti - Roma/Cannes) Itinerario: Civitavecchia, Bonifacio, Alghero, spiaggia di POrticcio e Ajaccio, Calvì, Portofino, Montecarlo, Cannes.

25 AGOSTO 2018 con Paige Wellborn (7 notti - Cannes/Roma) - Itinerario: Cannes, St. Margherita, L’Île Rousse, spiaggia dell’est e Bastia, Portoferraio, Porto Vecchio, Porto Cervo, Civitavecchia.

8 SETTEMBRE 2018 con Helen Noviello (7 notti - Amalfi e Sicilia) - Itinerario: Civitavecchia, Ponza e Palmarola, Sorrento, Amalfi, Taormina, Lipari e Stromboli, navigazione, Civitavecchia.

I due velieri gemelli di 4 alberi, Star Flyer e Star Clipper, possono ospitare fino ad un massimo di 170 passeggeri ciascuno, mentre l’ammiraglia 5 alberi Royal Clipper ospita fino a 227 passeggeri e vanta il guinnes mondiale di veliero con le vele quadre più grande al mondo.

Fra le destinazioni 2018/2019 ci sono i Caraibi, la Thailandia, Singapore, Canale di Panama e le perle del Mediterraneo, toccando anche porti e luoghi non accessibili alle grandi navi da crociera. Un'esperienza a bordo consente di issare le vele a mano, di scalare l'albero maestro o di rilassarsi sul bompresso, insomma di partecipare attivamente alla navigazione senza tralasciare il relax. da provare la Spa e la palestra di bordo ed anche una serie di sport acquatici a disposizione degli ospiti.

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di Ilenia Mari

In equilibrio col mondo Abbiamo posto alcune domande a Fabio Martella Trainer All Round, noto centro sportivo di Roma che cerca da sempre di accompagnare i propri soci in percorsi di benessere e movimento innovativi.

Con Fabio Martella scopriamo attraverso un esperto cosa vuol dire praticare la disciplina yogica.

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Innanzitutto quando e come nasce lo yoga?

In Cina l'antico filosofo Confucio incoraggiò (2500-250 aC). a partecipare a regolare attività fisica il popolo cinese. Riconobbe che la mancanza di attività fisica era spesso associata con alcune malattie, riconosciute allora come malfunzioni di organi interni, prevenibili con esercizio fisico. In India l'esercizio fisico individuale inteso come ginnastica in palestra non fu molto incoraggiato, poichè il credo religioso del buddismo e induismo preferiva sottolineare la spiritualità, trascurando l'aspetto del corpo. Tuttavia presero avvio programmi di allenamento conformi al credo religioso: lo Yoga. Sebbene la sua origine esatta è rimasta incerta, lo Yoga esiste da almeno 5000 anni. In Occidente probabilmente non ci fu più alta considerazione del fitness come per la civiltà greca (2500-200 aC).

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L'idealismo della perfezione fisica, l'importanza per la bellezza del corpo, così come si manifestò in tutta la società greca, non ebbe precedenti nella storia. Dopo la civiltà Greca (200 aC - 476 dC): vi fu quella di Roma ad esaltare la condizione fisica segno dei più alti tempi di conquista e di espansione Negli anni ’50 un boom demografico influenzò il fitness moderno. La storia del fitness non è altro che l'evoluzione della coscienza umana nei confronti del corpo umano. Molte delle pratiche considerate prettamente occidentali sono state trasformate, adattate alle esigenza di popoli e culture diversi, in egual modo, e dunque non abbiamo fatto altro che adattare al nostro stile di vita diverse discipline di provenienza orientale. Un tratto specifico delle tradizioni orientali antiche è la pratica della psicotecnica (ad es. lo yoga), che in occidente ha cominciato a diffondersi solo in questo secolo.

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Fabio Martella.

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Dunque cosa vuol dire yoga oggi?

La disciplina yogica ha un valore universale.

Seguire una conferenza su questo argomento, leggere un libro, un articolo, seguire un seminario, e tutto ciò fa bene ma finché rimarremo nell’ambito delle parole, non avremo ancora la minima idea dell’essenza di cos’è. Lo yoga è essenzialmente una pratica, un’esperienza. Tra la fine degli anni ’50 e i ’70 lo yoga si è diffuso in Occidente (Europa ed America): qualcosa che è andato al di là della stretta cerchia degli studiosi, è stata una diffusione a livello popolare: corsi, seminari, palestre. Siamo abituati ad associarla con l’oriente, magari non lo facciamo consapevolmente, molti pensano o pensavano che meditazione e yoga fossero uniti da una relazione d’identità: dire meditazione non vuol dire yoga. Meno abituati siamo nel pensare a yoga e occidente. Certamente la nostra morfologia fisica, il nostro atteggiamento ad un certo stile di vita, ha fatto nascere l’esigenza in Occidente di uno yoga più moderno, in primis, la necessità di scorporarlo da pratiche religiose, da abitudini alimentari, e da aspetti che rendano alcune pratiche poco adatte ai nostri ritmi di vita. Una pratica yoga strutturata per poter essere svolta ovunque, in qualunque orario del giorno, ogni volta che si voglia, soprattutto con sequenze adattate alla morfologia del popolo occidentale, con percorsi che prevedano attraverso una pratica più fisica il raggiungimento di altre capacità.

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Lo yoga è essenzialmente una pratica, un’esperienza.

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Può farci un esempio ‘tecnico’ di tale concetto?

Pensiamo alle varie asana proprie dello yoga, sono un primo modo per pervenire all’immobilità attraverso gli effetti tipici delle asana quale elasticità, bellezza, salute, benessere fisico: è un riequilibrio del corpo. Gli yoga-sutra, che è il testo più antico e più importante sullo yoga, dicono: yogas cittavrttinirodhah. Vuol dire: lo yoga è la soppressione (nirodhah) delle modificazioni (vrtti) della coscienza (citta).

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Come lo yoga influisce sulle nostre percezioni?

Le modificazioni della coscienza (i pensieri) sono qualcosa di mobile e mutevole, dinamico.

Lo yoga cerca di pervenire invece ad uno stato di immutabilità, di stasi. Nello yoga occidentale, lo yoga moderno, si parte dal livello più facilmente approcciabile il corpo, il corpo e la mente si influenzano mutevolmente. È poi anche un’esperienza che abbiamo nella nostra vita quotidiana: certe posizioni del corpo comunicano un certo stato mentale a chi le assume, e anche l’inverso: un certo stato psicologico, sentimentale, emotivo si riverbera nel corpo, nelle sue movenze, nelle posizioni che esso assume. Poi, si passerà, dalla disciplina del corpo alla disciplina del respiro, a cui siamo un po’ meno sensibili rispetto al nostro corpo, che rimane comunque un elemento più facile da controllare rispetto ai livelli superiori. È proprio un graduale raggiungimento dell’immobilità, dal livello più esteriore, su cui è più facile lavorare - il corpo -, su su, passando per il controllo del respiro, fino al ritrarsi dei sensi dall’esterno, verso la concentrazione, fino alla meditazione. Il respiro è un po’ una sorta di ponte tra il corpo e la mente, tra il materiale e lo spirituale.

Ci anticipa qualche iniziativa yoga della prossima stagione sportiva?

Certo, proprio in autunno in partnership con Adidas organizzeremo un’iniziativa speciale a Roma “WANDERLUST 108: L'UNICO MINDFUL TRIATHLON AL MONDO” unendo tre attività mindful - corsa (o camminata), yoga moderno (acroyoga, aeroyoga, hooping o walking meditation) e meditazione, il movimento internazionale per la ricerca della consapevolezza di sè, al fine di guidare il nostro percorso verso la versione migliore di noi stessi e spiccare il volo verso vette ancora più elevate.

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ns: il male. I iò che

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di Ilenia Mari

COLOR FUL SUMMER TIME Gold rose, green o blue, minimal o sporty chic?

Dimmi che cosa indossi e ti dirò chi sei...

I polsi estivi si vestono di nuances di tendenza, in abbinamento a contrasto ma la parola d’ordine è di certo: a tutto colore.

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TISSOT Tissot PR100 Lady è uno alla femminilità sportiva. Celebra forza ed estetica sporty-chic. Ogni donna potrà ritrovare il proprio stile all’interno di questa collezione, dal design sobrio e minimal, la luminosa madreperla è impreziosita da diamanti sugli indici. Le versioni bicolor in PVD oro rosa aggiungono una nota raffinata, mentre le superfici abilmente lucidate e satinate creano un’elegante gioco.

CALVIN KLEIN Per l'estate 2018 anche il sobrio minimalismo si illumina di colori. La Collezione Rebel di Calvin Klein porta un tocco di colore nel mondo CK, il quadrante argento è attraversato da una striscia di blu che prosegue idealmente il blu del cinturino in pelle. L'iconica curvatura della cassa fa il resto per un orologio gioiello sofisticato e urban.

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FURLA Furla Giada Colours Collection ora si arricchisce di nuove tinte. Il quadrante da 33 mm è essenziale e pulito, su quadrante e cinturino verde giada spiccano lancette a ore 3 e 9 in fucsia. perfetto per accendere con un tocco di colore ogni look estivo.

TRUSSARDI La T-Evolution Lady Collection di Trussardi è un'icona di essenzialità, quadrante round big size per questo solotempo dal cinturino e quadrante in una bella tonalità di blu che contrasta alle finiture PVD gold rose. Bello il levriero in bella vista applicato alla lancetta dei secondi.

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SWATCH Sensuali e sinuose, le linee ondulate del suo profilo esaltano il contrasto contemporaneo tra lo spessore e il materiale; l’eleganza senza tempo cattura nuovi riflessi e regala leggerezza e solidità. Swatch ha creato la prima versione in metallo della sua linea di orologi più sottile, con modelli dello spessore di appena 5,8 mm. La collezione Swatch Skin Irony comprende otto modelli del tutto nuovi, realizzati in acciaio accuratamente spazzolato e lucidato, completato da dettagli dall’effetto vintage, morbido silicone e righe per il tocco più sportivo.

MORELLATO Fra la Ninfa Collection di Morellato spicca questo solotempo in acciaio con cinturino in pelle in una fresca nuance di verde e sul quadrante un richiamo a paesaggi esotici: sinuose piume di pavone .

Animale fortemente simbolico ed elegante.

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Pemba Resort in Tanzania.

di Stefania Amodeo

EXTRAVAGANS Hotel, camere e avventure straordinarie

Il viaggio ha cambiato volto negli ultimi anni. Oggi ha i tratti decisi dell’eccitazione, dell’avventura, dell’esperienza. Se fosse un volto avrebbe un’espressione di sorpresa e la bocca spalancata. Sarebbe affascinante, intrigante e mai scontato. Se fosse un animale sarebbe un indomito cavallo che cavalca in paesaggi lunari. Se fosse un neurotrasmettitore oscillerebbe tra l’eccitatore e l’inibitore. Insomma, molti di noi non viaggiano più con l’obiettivo di arrivare ma con l’obiettivo di tornare carichi di attimi indimenticabili.

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Lovers deep ai Caraibi.

Muraka del Conrad Maldives Rangali.

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L’esperienza ci appaga, anzi molto di più, ci disseta dall’aridità della routine. Ex-perior ovvero provare, tentare. Ma cosa? Come vivere un momento alla grande, memorabile e talmente intenso da farci sentire più vivi che mai? Serve una ricetta: una dose di pazzia, un pizzico di coraggio, una spruzzata di anticonformismo e la camera giusta appesa come un nido tra corde in una scarpata di roccia, abbarbicata sopra ad un albero secolare o scavata sotto terra come la tana del Bianconiglio. È questo che faremo d’ora in poi, esploreremo le grandi emozioni, pronti a coglierle e a viverle da soli, in coppia, con amici.

Nel periodo estivo non si può che iniziare con il mare e trovare nell’elemento acqua la pace e la gioia di un’immersione senza bagnarsi. Il mondo dell’Hospitality si è preparato ad offrire proprio questo, realizzando nel mondo già una decina di hotel subacquei con camere in cui dormire circondati da pesci, azzurro, colori di gorgonie, coralli e alghe fluttuanti. Tra questi The Palm a Dubai, con la suite sottomarina di 165 metri quadri, e intere vetrate sul mare sia in camera che in bagno. Vista? Incredibile, sull’immenso acquario che circonda il complesso dove vivono 65.000 creature marine. Il costo medio è di 6.000 euro a notte. Alle Maldive è stata realizzata persino una villa, la residenza Muraka del Conrad Maldives Rangali, con un intero piano immerso nelle profondità dell’Oceano Indiano. Il costo di realizzazione è ben 15 milioni di dollari ed è

The Palm a Dubai.

costruita su una struttura di acciaio di 600 tonnellate. Spostandosi in Africa, la scelta cade sul Pemba Resort in Tanzania sull’omonima isola, dove l’Underwater Room illumina i toni del blu a 4 metri sotto la superficie dell’acqua e a250 metri dalla riva sulla barriera corallina. Costo di circa 1.500 dollari a notte. Da aprile ad ottobre l’esperienza immersiva si può fare persino in Europa, vicino a Stoccolma, nel lago Malaren a circa un chilometro dalla costa. Incontro al porto e poi trasferimento in barca. La struttura è in parte emersa e in parte sott’acqua. Circa 130 euro a notte. Gli Stati Uniti non potevano mancare nella lista: il Jules’ Undersea Lodge in Florida sfida gli audaci chiedendo di indossare una muta e scendere a 6 metri tra mangrovie e alghe. Si raggiunge un vecchio laboratorio di ricerca trasformato in camera con tutti i comfort, addirittura la doccia calda e la cucina. Il nome ricorda Jules Verne ed è un omaggio allo scrittore visionario.

Prezzo comprensivo di 3 ore di immersione 375 dollari a notte. Ed infine per chi ha un portafoglio davvero abbondante, con poco meno di 110.000 euro a notte è possibile dormire nel Lovers Deep ai Caraibi e “sprofondare” a 650 metri sotto il livello del mare. E’ il lusso più sfrenato con maggiordomo a disposizione, champagne, ostriche e privacy assicurata. Allora, se siamo pronti all’avventura, se è arrivato il tempo di vivere alla grande, … catch ja in a few there!

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Lovers deep ai Caraibi.

Jules’ Undersea Lodge in Florida.

Jules’ Undersea Lodge in Florida.

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di Mara Cella

Fra MARE e

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Tenuta di Canonica.

Torre di Cala Piccola.

Un week end in Toscana e Umbria Che sia per spezzare la routine delle calde giornate in città o un break romantico di fine estate, vi suggeriamo un itinerario originale alla scoperta di due mete accomunate da storia e bellezze naturali. Torre di Cala Piccola, struttura di charme sulla costa dell’Argentario, e Tenuta di Canonica, un elegante retreat nella campagna umbra: un soggiorno combinato indimenticabile.

Un affascinante fil rouge di arte, storia e bellezze paesaggistiche collega l’Hotel Torre di Cala Piccola, struttura di charme sulla costa dell’Argentario, in Toscana, e Tenuta di Canonica, suggestiva location nella campagna umbra a pochi chilometri dalla cittadina medievale di Todi.

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Torre di Cala Piccola.

Le due strutture condividono un elemento architettonico molto particolare: Torre di Cala Piccola si sviluppa intorno ad un’antica torre di avvistamento spagnola sul mare, mentre Tenuta di Canonica è ospitata in una storica torre di avvistamento medioevale sulla sommità di una collina. Entrambe sono al centro di un territorio costellato da borghi ricchi di arte e cultura, bellezze naturali ed una grande gastronomia. Un soggiorno che combini le due destinazioni - iniziando indifferentemente dall’una o dall’altra - è un suggerimento per un’esperienza fra cultura e totale relax. Per un viaggio ancora più riposante, è possibile prenotare un trasferimento privato da una struttura all’altra.

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Torre di Cala Piccola vanta un panorama straordinario a 360 gradi sul mare dell’Argentario, 53 camere e suite situate nelle villette centrali o lungo la collina, escursioni in mare all’isola del Giglio o lungo la costa per fare il bagno nelle acque cristalline delle piccole calette o semplicemente relax intorno alla infinity pool dell’albergo attendendo il tramonto …davvero un momento da non perdere! Specialità toscane di carne e pesce rivisitate in chiave contemporanea sono il fiore all’occhiello del Ristorante Torre d’Argento, naturalmente sulla splendida terrazza vista mare. Concedetevi poi un trattamenti di bellezza o un po’ di coccole all’ area relax.

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Tenuta di Canonica.

Il nostro consiglio è di proseguire verso Tenuta di Canonica. Un piccolo gioiello di 13 camere con ogni comfort, arredate con mobili d?epoca e impreziosite da tessuti e lini della tradizione umbra di Montefalco, pavimenti in antico cotto locale, soffitti a volta e pareti in mattoni o pietra e un lussureggiante giardino dove si trova la piscina che, come una terrazza sulla valle del Tevere e sulle colline circostanti, consente agli ospiti di immergersi e rigenerarsi nella natura, godendo di uno splendido panorama sulla valle e perchÊ no, prenotare un massaggio immersi nei 22 ettari di verde incontaminato che circondano la tenuta. Speciali pacchetti possono includere visite ad una cantina vinicola locale con degustazioni o una cena gourmet. Un dettaglio molto apprezzato dagli ospiti: una bottiglia di olio extravergine alla partenza come special gift della tenuta. Architetture antiche, tradizioni e natura per un weekend in coppia, in famiglia o fra amici.

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di Ilenia Mari

TAORMINA

ROMANTICA E GOURMET

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Un'estate che si rispetti non può non prevedere un salto nella glamourous Taormina. E per godere al meglio dello splendore di questa terra scoprirete immerso in una pineta secolare e direttamente sulla spiaggia il La Plage Resort di Taormina, un'incantevole scoperta, un rifugium per chi è alla ricerca di pace, di relax e di un momento speciale a stretto contatto con la natura e con il mare.

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L'attenzione al dettaglio è una delle carattestiche di questo resort che sa regalare atmosfere contemporanee e arredamenti minimalisti in ogni camera e in tutti gli spazi comuni. Del resto Taormina è una delle località siciliane tra le più

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importanti, amate ed apprezzate da turisti esigenti italiani ed internazionali. Ogni anno è meta di grandi appuntamenti culturali, che contribuiscono a rendere Taormina un polo di riferimento per la Sicilia, con la sua storia millenaria, punto d'in-

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Fra le proposte di La Plage Resort c'è il Sogno d'Amore che prevede una romantica e sofisticata cena a due in spiaggia circondati da candele accese e la soave musica delle onde del mare

contro di tradizioni, civiltà e culture differenti, un luogo magico, denso di storia e cultura. Taormina è certamente una buona idea ad ogni stagione, per chiunque ami una vacanza tranquilla a contatto con la natura ma anche per chi desidera una vacanza carica di divertimento, emozioni e di incontri culinari. Certo qui l'estate è speciale e regala colori, profumi e sapori intensi. Fra i pacchetti proposti da La Plage Resort c'è il Sogno d'Amore che prevede fra l'altro una romantica e sofisticata cena a due in spiaggia circondati da candele accese e la soave musica delle onde del mare - assolutamente da provare. Infatti uno dei punti di forza dell'ospitalità a 5 stelle firma Rago-

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sta Hotels è da sempre la cucina d'autore. E a La Plage Resort oltre al luogo, alle bellezze naturali e all'accoglienza vi stupiranno le numerose coccole gourmet del resident chef Christian Busca, piemontese con la Sicilia nel cuore da 15 anni.

Fra i suoi piatti signature: il crudo di gamberoni e mela verde con mozzarella di bufala ragusana, cardamomo e pomodoro confit; la ricciola affumicata alla resina di pino, con ricotta fresca e crudaiola di datteri o la catalana di astice e frutta con caviale di limone e riduzione del suo corallo. E dulcis in fundo cedete alla tentazione della sua torta setteveli con cereali croccanti e crema gianduia. Un sogno di mezza estate.

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di Maria Rosa Sirotti

DENIM

un’icona fashion per l’Interior Un colore, un tessuto, un binomio inscindibile: è questo il Denim, che da mitico tessuto di abbigliamento si è evoluto, entrando nell’arredamento di interni e nell’arte.

Di colore indaco e simile al fustagno, il Denim presenta trama bianca e ordito blu. Questo lo rende disomogeneo e particolarmente vivo, perché subisce la scoloritura: Il denim invecchia e si impregna della vita di chi lo utilizza. Forse è proprio per questo motivo che è così apprezzato, al punto da entrare nelle nostre case anche come elemento d’arredo. Molti brand dell’interior design realizzano prodotti di grande suggestione utilizzando direttamente il tessuto o ricreandone trama e colore su altri supporti.

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Berti - Diesel Truecolors Indigo.

Ceramica Sant'Agostino Digitalart Denim.

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Anche Berti, in collaborazione con Diesel Living, presenta la collezione True Colors di cui fa parte Indigo, un parquet in legno del colore tipico del denim. Le tavole sono tinte in modo naturale lasciando ben visibili le venature del legno.

In cucina, Smeg propone un frigorifero monoporta di libera installazione in stile anni '50, dall'estetica bombata. Colore blu denim e maniglia nera soft touch.

Nella collezione Denim di Glamora, la texture inconfondibile trova nuove interpretazioni anche come elemento di architettura, e sale sulle pareti di casa. Sono tre i decori disponibili: Indaco, Kurabo e Daisy Blue.

Jozef Chierowski 366 sedia a dondolo denim.

Moroso, per esempio, realizza con Diesel Creative Team una collezione di prodotti dai toni disinvolti per un living informale: Gimme More è prodotto nel modello sofà e chaise-longue, dalle forme strutturate e geometriche che garantiscono però una seduta morbida e confortevole.

Gerflor LVT Gentlemen Blue.

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Moroso Gimme More sofà.

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Il denim invecchia e si impregna della vita di chi lo utilizza

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Il pavimento in LVT (Luxury Vinyl Tile) di Gerflor è disponibile nel colore Gentlemen Blue. Le piastre, di dimensione 500x500mm, sono autoposanti e subito pronte per essere calpestate.

Applicabili anche sopra il pavimento esistente, sono al 100% riciclabili. Il fondo in sughero, inoltre, garantisce un comfort acustico fino a 15dB. Digitalart di Ceramica Sant’Agostino abbina l’estetica fashion di un tessuto d’arredo alla resistenza all’usura e la facilità di pulizia del gres porcellanato. L’innovativa stampa digitale permette di riprodurre trame e colori fino al bordo della piastrella, ottenendo superfici continue.

Nella Jozef Chierowski 366, Sedia a dondolo Denim, rivivono le icone del design polacco del Mid-Century. L'elegante struttura è in legno e il comodo sedile imbottito è disponibile nel colore denim, anche con finiture invecchiata. Ogni pezzo è rifinito a mano da un team di specialisti in Polonia.

Il denim si fa anche arte e decorazione, grazie al pittore sammarinese Alberto Chezzi, in arte ciaccaizetazetai, che esprime una serie di sue opere proprio sul Denim, che diventa tela di narrazione dove trasformare e reinterpretare l’immortale modello jeans.

Alberto Chezzi O.A.T.

Glamora Denim Daisy Blue.

Glamora Denim Kurabo.

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di Elisabetta Castiglioni

SYL VIA PLACHY LO SGUARDO FOTOGRAFICO Il caso oltre l’attesa

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Lucie Koldova.

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Il tempo dell’Attesa, quella di un’immaginazione mai svelata verbalmente ma tramite uno sguardo riflesso, quello di uno strumento a lenti ottiche. Questo è il filo conduttore della mostra When Will It Be Tomorrow, in programma fino al 2 settembre al Museo di Roma in Trastevere, protesa a ripercorrere ben sessant'anni di lavoro della fotografa Sylvia Plachy: una produzione del Robert Capa Contemporary Photography Center di Budapest, realizzata col supporto dell'Accademia d'Ungheria in Roma nell'ambito della rassegna "Fotoleggendo" di Officine Fotografiche Abbiamo incontrato l’artista la mattina prima dell’inaugurazione, alla quale avrebbe poi presenziato insieme al figlio, il Premio Oscar Adrien Brody.

Oltre un centinaio di scatti che riassumono il Suo lavoro in ogni contesto, continente, condizione. Che cosa aspetta ancora?

“Quando sarà domani?”, il titolo che ho voluto dare a quella che è la mia seconda retrospettiva in Italia, era anche quello che mi chiedevo ogni notte, prima che mia madre mi baciasse e spegnesse la luce. Tutti si aspettano qualcosa ma è in ogni istante che arriva l’inaspettato e bisogna saperlo cogliere. Credo che i miei scatti, in qualsiasi momento, siano stato frutto del caso e della sensazione che ha voluto cogliere l’hic et nunc del momento, soddisfacendo proprio la sete di quell’attesa.

Che valore hanno per Lei la percezione e la costruzione di un’immagine?

Credo che niente sia costruito e tutto è lasciato alla congiuntura del momento: non c'è occhiata, posa o composizione che sia premeditata. I miei soggetti non si accorgono neanche dello scatto e gli spazi che magicamente compongono un quadro sono il risultato di una felice congiuntura tra luci, sensibilità ed emozione. Niente deriva da un’esperienza ma dalla fortuità di un incontro: i tacchi di una scarpa rivolti in una certa direzione, il riflesso di un ragno vicino ad un tavolo da biliardo, una analogia cinetica tra un essere umano e la posa di una statua…Il mio approccio all’istante cerca di catturare direttamente questo incontro tra la macchina fotografica e la vita.

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L’inafferabilità della realtà fluttuante contro l’imprigionamento del sentimento che, grazie a un click, provoca nuove sensazioni. Il percorso esistenziale di Sylvia Placky è stato travagliato quanto il dolore inafferrabile che trasmettono certi suoi lavori. Nata a Budapest durante la seconda guerra mondiale, è costretta alla fuga dall'Ungheria con i suoi genitori dopo la Rivoluzione del 1956. Si stabilisce in Austria dove il padre le regala una macchina fotografica “giocattolo” con cui inizia a fotografare le Alpi: in mostra il suo primo scatto a Saalbach. Trasferitasi nel New Jersey, inizia ad innamorarsi dell’immagine: “avevo scoperto fin dall’adolescenza che il suo potere è superiore ad ogni parola, e decisi di fotografare ogni cosa che catturava la mia attenzione, così mi capitava di andare sempre in giro, a caccia dell’insolito, con quattro differenti e pesantissime “cameras” sulla schiena.” È a New York che vive la maggior parte della sua vita adulta, pluripremiata negli Stati Uniti e non solo: le sue fotografie fanno parte di numerose collezioni e musei privati, tra cui il MoMA di New York, il Minneapolis Institute of Art, il San Francisco Museum of Modern Art, l'Houston Museum of Fine Arts, l'High Museum di Atlanta e la Bibliotheque nationale de France.

Tra gli articoli e saggi pubblicati in giornali, riviste e libri specializzati, il suo punto di vista si è moltiplicato, oltre generi, tematiche, contesti, ma soprattutto oltre il tempo cronologico, quasi il suo sia esplicitamente stato un atto di ribellione. Con ironia però.

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Non faccio uso di Instagram o similari, ma mi rendo ovviamente conto che niente è come prima....

Quanto ha influito il suo senso dell’umorismo nella scelta e nell’approccio con l’oggetto immortalato?

Tutta la mia famiglia, a partire dai miei genitori (e specie in epoca di guerra) ha sempre conservato una dose di ironia che ho ereditato e che ho cercato di trasmettere anche a mio figlio, che credo parli da sé. A lui in particolare ho dedicato una serie di cartoline natalizie che lo riprendono nel pieno delle sue differenti sfaccettature. Non credo però che fotografando lui, mio marito o mio padre ci sia il riflesso di uno sguardo materno, muliebre o filiale: penso che l’obiettivo sappia deflagrare autonomamente l’essenzialità di quel preciso momento.

In sessant’anni di carriera lei ha vissuto il cambiamento tecnologico e soprattutto sociale del senso della fotografia… Nell’era “democratica” dello scatto da smartphone come pensa sia possibile recuperare il lavoro che c’è dietro?

Non faccio uso di Instagram o similari, ma mi rendo ovviamente conto che niente è come prima. Eppure continuo a pensare alla potenzialità e soggettività di un’immagine, suscettibile di mille semantiche e interpretazioni. La non unicità di uno scatto nella visione del suo artefice e di chi ne guarda un oggetto crea a suo modo una rete sociale, per quanto intima, che genera l’emozione. E da questa genero il mio mondo che continuo ad avere l’entusiasmo di comunicare.

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L’Italia vista da Sylvia Plachy: cosa immortalerebbe?

Mi sono capitati attori, scrittori, gente qualsiasi, ambienti, animali. L’Italia fa parte di un universo, nel mio modo di vedere, in cui l’attimo coglie il Tutto e lo assimila alle altri parti fotografate: per questo, anche nella mostra, non esiste un itinerario cronologico, geografico o tematico. È come se tutto dialogasse empaticamente, a vari livelli emotivi, alla ricerca di un domani quello che mi chiedevo da piccola - che forse è già arrivato e prende vita proprio raccontando storie senza parole.

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80_ who WWW.ALBERTAFERRETTI.COM

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Laura Castelluccio, Elisabetta Castiglioni, Mirella Codeghini, Ilenia Mari, Maria Rosa Sirotti, Zhujun Ding “BamBoo”

Impaginazione François Lecodaine

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Trimestrale - N. 77 - Summer 2018 - finito di stampare luglio 2018

Lo guardo fotografico di Sylvia Plachy

Francesca Valtorta Esuberante, fragile ma forte

TOTAL DENIM

Progetto1

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