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speciale

GREEN Moda

Nature. Earth, wind & fire

Cinema

Autunno di fuoco

Design

Eco e sostenibile


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Si sa che evoca equilibrio, speranza ed ottimismo. È il colore portafortuna per eccellenza, mette di buon umore e ormai tutte le più modaiole sapranno che è stato nominato colore del 2013. Del resto non a caso Leatrice Eiseman, direttrice di Pantone - il noto istituto di ricerca sul colore - ha confermato che “il verde è il colore che l’occhio umano vede più spesso durante la giornata...è il colore che attrae e ispira al ringiovanimento e al rinnovamento”. Dunque il numero autunnale di Fashion files non poteva che essere tutto dedicato al GREEN: un tributo, un omaggio, una ricetta anticrisi, una provocazione ed un augurio insieme. Avete mai pensato a quante nuances ne esistono? E a quanti e quali i modi di abbinarlo? Per l'autunno un must è il verde oliva ma non si disdegna il verde bottiglia, acido o militare. E se vi dicessi verde mela o lime? Siete d'accordo che il verde smeraldo sia più estivo? E il verde menta o pastello meglio in primavera? L'intera redazione ha scovato per voi interessanti spunti verdi. Dagli scatti glamour del noto fotografo di moda Pino Leone ai trends delle collezioni Fall/Winter nella moda, nel beauty e nel design. Abbiamo voluto segnalarvi tante chicche ed iniziative VERDI. E sarà che siamo un po' tutti al verde ma abbiamo constatato che, al di là del colore di tendenza, questo tema del green inteso anche come ecosostenibile ed etico è sempre più sentito. Nelle ultime passerelle milanesi il RE-USE e i materiali organici spopolano, tanto che nuovi neologismi impazzano e gli ECOFASHIONISTI e i DESIGNER GREEN si moltiplicano. E sarà anche questo segno dei tempi ma c'è un diffuso ritorno alle origini e alla natura e alla sua semplicità anche nell'universo del food; dal moltiplicarsi degli orti urbani ai mercatini bio, alla sempre crescente attenzione anche dei più noti chef e dei templi storici dei gourmandises per le materie prime di stagione, rigorosamente biologiche e a km più che zero. Quindi il verde va decisamente di moda ma - ironie a parte - il “vivere green” è ancor più à la page. A quanto pare, e per fortuna, siamo divenuti tutti molto più sensibili ad uno stile di vita più etico, sostenibile e naturale. Mara Cella

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editoriale _

Il nostro autunno è VERDE.


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4_sommario news fashion victims

moda

cinema design & style

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Notizie in breve

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Voglie verdi Miele e Fiele Jamais sans From the web

> 30 Nature. Earth, wind & fire 46 Cangiari. Quando la moda è eco-etica 50 Recyclable design 62 Still life. L’autunno è verde 68 Effetto Green-hope

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> 72 Autunno caldo > 78 Anche il design si veste di Green 84 Architettura e ospitalità eco-responsabili 88 Food. Decalogo Green 92 NaturArte

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Foto di Severine Queyras Susanna Liso per LE TARTARUGHE - collezione Eden Mua: Barbara Fiorenza FASHIONfiles 5


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_ a cura di Martina d’Ortenzi

LE SORELLE CRUZ PER LOEWE Le due star del grande e piccolo schermo Penelope e Monica Cruz puntano agli accessori disegnando una linea di borse per Loewe. La “Collezione Cruz” è stata creata in collaborazione con il direttore creativo della maison spagnola Stuart Vevers, che lascerà presto l'etichetta spagnola per assumere un nuovo ruolo alla guida di Coach. La collezione comprende anche una tracolla con tasche esterne, perfetta per le donne che lavorano ma anche per quelle che amano viaggiare. “Volevamo qualcosa di speciale, ma anche di pratico, e un design con un inconfondibile elemento spagnolo” ha detto Penelope Cruz, spiegando anche come sia facile lavorare con la sorella. “A noi di solito piacciono le stesse cose. Quando facciamo le riunioni separatamente, tendiamo a scegliere gli stessi materiali e colori”. “Volevamo una borsa utile per le donne che hanno bisogno di trasportare molte cose e allo stesso tempo avere tutto a portata di mano” ha aggiunto Monica. La collezione, che comprende borse e portafogli abbinati disponibili in una vasta gamma di colori, sarà lanciata il primo novembre. Non è la prima esperienza nel mondo della moda per le due sorelle, anzi: hanno già creato una capsule collection per Mango, realizzato una linea di lingerie per Agent Provocateur e disegnato una linea di borse con il marchio giapponese Samantha Thavasa. Inoltre Penelope è attualmente il volto di Loewe: ha firmato un contratto di tre anni per lavorare con il marchio spagnolo. La campagna pubblicitaria Autunno-Inverno è stata girata da Mert Alas e Marcus Piggott sul tetto del Casino di Madrid.

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8_news TENDENZE D’AUTUNNO Scopriamo come le calde sfumature dell’autunno dipingeranno abiti ed accessori. Un gradito ritorno: il tartan. Il classico tessuto in lana tanto amato dai clan nobili scozzesi rivisitato secondo nuove logiche stilistiche, le fantasie di quadri interpretate secondo inediti codici cromatici, dal classico al trendy, senza trascurare un côté sexy contaminato da pizzi e piume. Per le più conservatrici che non vogliono ostentare: una pallette pacata e sofisticata. Attualizzati il classico rosso e nero e per le più grintose il giallo è il colore giusto per dare energia a un look dalle note punk e rock. Il trend più combattivo: il military. Lo stile di ispirazione militare rivisitato e corretto, nella sua versione brand new combina il mimetico a dettagli iperfemminili come pelle, pizzo trasparente e strass al posto delle mostrine. Dal verde mimetico alle fantasie camouflage allo stile cadetto più formale. Reclutate subito qualche pezzo per il vostro guardaroba, per un look sexy e grintoso il pattern mimetico funziona sempre. Per un mood fashion zoo di gran moda torna l’animalier. Cento per cento animal print: tutte le declinazioni del maculato, zebrato e stampe giaguaro. Le stampe di animali feroci sono un tema ricorrente anche per gli accessori. Un must have: le scarpe in pelle di serpente colorate per “strisciare” sulle le strade con stile. Per esprimere l’istinto animale e l’ironia più selvaggia.

J BAG BY JIL SANDER

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Per l’autunno la più importante rappresentante della moda tedesca Jil Sander presenta la J Bag, una borsa che incarna alla perfezione l’estetica unica della griffe. Con un design forte e puro, la borsa è caratterizzata da linee essenziali ma ricca di qualità. Concepita come un classico, riporta tutti i valori più cari alla maison: ricercatezza, eleganza, minimalismo. Un lusso sofisticato senza tempo per un vero accessorio contemporaneo. Linee pulite e semplici, tagliata in una forma rettangolare compatta. Nessun dettaglio è trascurato, progettata per essere funzionale e leggera. Pelle morbida e bordi verniciati a mano per una borsa impeccabile e di alta qualità. Tutti i materiali sono stati trattati con un processo di concia naturale che sottolinea la bellezza autentica dell'oggetto. Una morbida pelle di vitello che presenta venature sottili per una sensazione naturale, mentre più audace quella in coccodrillo dall’aspetto lucente. Disponibile in diverse dimensioni e in una varia gamma di tonalità stagionali come nero, verde intenso, bordeaux, blu inchiostro e bicolore in bianco e nero. La J Bag è pronta per essere un pezzo cult nelle collezioni firmate Jil Sander.


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www.theag.it


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10_ news IL CIOCCOLATO DA VIVERE PARLA INGLESE

Si parte da Roma, luogo madre di tradizioni immutabili, dove Said l’antica fabbrica del cioccolato ha riscritto gli stilemi degli abbinamenti culinari affermandosi nel tempo come riferimento della buona ristorazione. Con proposte nuove e coraggiose ha esteso i confini gastronomici entro i quali era relegato il cioccolato inserendolo come ingrediente principe di ogni portata. Per di più tracciando un nuovo standard di accoglienza e convivialità che traspare sia dagli occhi dei proprietari, ai quali piace definirsi ancora bottegai del cioccolato, come pure dai volti di chi ha avuto la curiosità di entrare in quel mondo celato al 135 di Via Tiburtina. Da fine ottobre questa parte sana d’italianità attraversa la manica per dar vita al primo ristorante su suolo britannico, a due passi da Carnaby Street: la via icona della Londra che negli anni 60 ha partorito musica moda e arte che avrebbe poi influenzato tutto il mondo. 41, Broadwick Street è il domicilio di questa finestra parlante su un mondo che sa di artigianalità sublimata da una cura riservata a luoghi preziosi. Un indirizzo per accogliere un concetto di cioccolato diverso, destinato a far storia. Di nuovo. E.M.G

ABSTRACT FLOWER I fiori continuano ad essere i protagonisti indiscussi di Blumarine, per questo la nuova capsule collection del brand è caratterizzata da fiori nelle tonalità dell’avorio e del nero, grazie al talento di Anna Molinari che riesce a migliorare e reinventare il motivo floreale una collezione dopo l’altra. Per la stagione autunnale la stilista ha deciso di riprodurli in modo astratto. Pertanto, ecco che arriva la collezione Blumarine “Abstract Flower”, dove il simbolo cult del marchio Blumarine prende il contorno sbiadito, come se fossero delle pennellate scure su una tavolozza chiara, fornendo un delicato contrasto nero e avorio. Una mini linea dedicata al daywear: sei abiti da giorno stile anni Cinquanta, come il classico tubino o il soprabito con dettagli in pizzo o la gonna a ruota, che includono anche la maglieria (come l’iconico Blu-Vi, il piccolo cardigan in cachemire con collo in visone). Dalle linee minimal e dal sapore vintage, le parole chiave del perfetto stile Blumarine rimangono eleganza e raffinatezza. La capsule di Blumarine fa sbocciare un inverno artistico.

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12_news UN'IDEA TRENDY E ACCESSIBILE Milano Bijoux Love è un giovane brand di fashion jewels nato dall'idea dell'imprenditore Luigi Maranta, dalla sua passione per la moda in tutte le sue sfaccettature e dalla sua profonda conoscenza del settore orafo. In effetti stanno già spopolando le collezioni Milano Bijoux Love interamente realizzate a mano e rigorosamente Made in Italy, utilizzando materiali preziosi e semi-preziosi quali: ottone, cristalli, alluminio e policarbonato in molteplici nuances, dai colori più classici a quelli più glamour come la parure in maglie e filigrane d'ottone con Swarovski in due meravigliose tonalità di verde... so chic! Ogni donna può trovare il design e il colore che ama indossare per essere sempre trendy ma in modo accessibile e non conventional! Non a caso il claim scelto dal brand è: Milano Bijoux Love... just be yourself.

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RADISSON BLU es. HOTEL, ROMA Urban resort nel cuore di Roma. Rooftop panoramico con piscina, ristorante e bar con vista sui tetti di Roma. Ideale per chi viaggia, per meeting ed eventi o per un week-end di relax tra cultura, shopping, wellness e design.

www.radissonblu.com/eshotel-roma info.rome@radissonblu.com


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14_news Kilesa è un giovane e promettente brand di accessori realizzati a mano con tessuti di qualità e materiali innovativi, abbinati tra loro in modo originale - come l'inesplorato feltro e la pelle, fiori in camoscio e borchie, jeans e plexiglass o raso -. Il brand ha una particolare attenzione ai dettagli e alla provenienza dei materiali, rigorosamente 100% Made in Italy. Ma ulteriore segno di distinzione ed innovazione è l'uso di tessuti e materiali ecologici provenienti dal riciclo delle bottiglie in plastica, tinti solo con colori naturali. Il rispetto per l'ambiente e questa precisa filosofia, hanno fatto sì che l’azienda abbia già ottenuto riconoscimenti ed un notevole apprezzamento di enti ed istituzioni, quotidiani e riviste di settore per le sue best practices. Kilesa propone un look originale e fantasioso, rivolgendosi alla donna che ama i contrasti e strizza l’occhio al mondo della moda con originalità e stile. Un brand innovativo e corraggioso che attraverso le sue “fashion angels” vuol contribuire alla diffusione dei valori del Made in Italy e della sostenibilità non solo mediante una tradizionale rete retail ma anche varcando le frontiere del web; ha conquistato rapidamente i social network e le blogger che fremono dalla voglia di possedere una delle borse della nuova collezione da proporre come nuovo trend.

GLAMOUR E RISPETTO PER L'AMBIENTE: SI PUÒ!

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Lasciati portare dentro l’Emozione

Polinesia • Isole del Pacifico • Australia • Nuova Zelanda Stati Uniti • Messico • Caraibi • Giri del Mondo • Oriente • Sud America

ilquintomondo.it


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16_ news ARREDARE NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ Oondesign nasce a Prato ed è un innovativo progetto “green” che mette insieme elementi come la lana rigenerata ed il cartone, per creare arredi che uniscono il design funzionale, il riciclo e l'originalità. Presenti nei best places, come il NhowHotel a Milano o nelle migliori fiere del mondo, come il Fuorisalone o il Premier Vision a Parigi, hanno reso la propria materia chiave la lana recuperata, frutto del setaccio di abiti dimessi, selezionati per colore e sfilacciati. Da questo materiale rigenerato e coloratissimo nasce la feltrina che combinata con altri elementi, di scarto o riciclo, presenti in natura dà vita ad interessanti giochi patchwork. Innovazione ed interazione di materiali e linguaggi, dunque, generano infinite nuances di colore accostate con logiche naturali. Nascono così arredi - tavoli, sgabelli, vasi, poltrone - che si distinguono per minimalismo ed accessibilità, creati dall'intuito della famiglia Morganti, ideatrice del progetto Oondesign, che da anni compie questo ammirevole lavoro di recupero. E proprio tale attenzione al riuso ed alla sostenibilità insieme ad un design glamour e trendy ha consentito loro di essere scelti per l'allestimento di mostre ed eventi in Italia e all'estero e, non da ultimo, di ottenere il marchio CO2 zero Cardato Rigenerato. A.C.

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18_news BIO È MODA Continuano gli intriganti eventi a tema di cui è partner Fashion files magazine. Questa è stata la volta di Bio è Moda aperitivo glamour nato dalla partnership tra Fashion Files magazine e il Ketumbar. Un appuntamento imperdibile per tutte le Fashion Files addicted, che durante la serata hanno saziato la loro curiosità assaporando squisite specialità bio, celebrando la fine dell’estate e l’inizio di un autunno “Green” tra una schiacciatina ai 7 cereali e una vellutata di finocchio alla liquirizia o un cous cous con mandorle tostate profumato al lime e mille altre delizie in una location d'eccezione, tempio del bio. Come ha ribadito Stefano Tanoni, alla guida del Ketumbar da molti anni: “La nostra scelta ci impone una ricerca costante ed incessante su fornitori e materie prime usate per i nostri piatti certi che la cucina consapevole sarà sempre più diffusa. Altrettanta attenzione la dedichiamo ai prezzi che devono essere sostenibili, dunque non posso che esprimere soddisfazione per il successo che sta avendo questa formula. Siamo stati tra i primi a proporre un aperitivo biologico, sempre diverso e che realmente valorizzi le eccellenze gastronomiche, ed ora è un appuntamento molto apprezzato e direi di moda”. Curiosi di conoscere quale sarà il prossimo evento Fashion? Seguiteci e lo scoprirete presto... M.C.M.

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_ di Valentina Di Domenico

NIDI VERDI ALLE ERBETTE

Gli Etruschi amavano banchettare. Un po’ come noi italiani di oggi, per i quali un piatto cucinato come si deve, del buon vino e un’ottima compagnia, rappresentano piaceri irrinunciabili. Oltre all’uso cospicuo dei legumi, gli Etruschi erano noti per essere dei veri conoscitori delle verdure e delle erbette di stagione, che impreziosivano e davano carattere a tutte le loro preparazioni. Quello che vi presentiamo in questo numero è un piatto di origine etrusca, una salsina per la pasta facile e golosissima, preparata usando tanto verde e un tocco di giallo! Ingredienti per 4 persone: 350 gr di spaghetti 2 uova 1 manciata di foglie di basilico 1 manciata di foglie di maggiorana 1 manciata di foglie di prezzemolo 1/2 spicchio d’aglio 4 cucchiai di pecorino Olio evo qb Sale e pepe Preparazione: Cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata. Nel frattempo lessare le uova e tritarle nel mixer con le erbette e l’aglio. Unire il pecorino e l’olio a filo. Ricordate: non c’è cremosità senza l’aggiunta di qualche cucchiaio di acqua di cottura, quindi, munitevi di mestolo e amalgamate il tutto finché il sughetto non avrà raggiunto la consistenza che più desiderate. Una volta cotti gli spaghetti, scolateli e conditeli con la salsa, aggiungendo altro pecorino grattugiato. Formate dei nidi e decorate con foglie di basilico.

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VERDIVOGLIE di ENRICO MICHELE GIOVANNINI

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Sono stato allevato fra le verdi colline umbre. Fertili, ondeggianti e prodighe di ogni bene. Dove mangiare vuol dire comunicare passione e amore per il commensale. Dove il rispetto per la natura è profondo quanto la consapevolezza che un maiale sopra i cento chili avrà vita breve. Dove ‘agnello’ fa rima con ‘alla cacciatora’ e l’habitat naturale della faraona è un crostino caldo. Ecco, in questa terra fare coming-out come vegetariano può provocare ripercussioni inenarrabili all’interno di ogni famiglia, anche la più aperta all’accoglienza del diverso. Intere generazioni di carnivori si rivolterebbero nella tomba se solo sapessero. I malcapitati parenti del mangia-verdura vedrebbero la ghiotta notizia correre veloce di bocca in bocca per gettare vergogna e imbarazzo sulla famiglia e su tutta la sua discendenza. Io, per i fatti miei, la mia dose di scandalo parentale l’avevo già abbondantemente conquistata per altre vie. Per non appesantirmi l’esistenza, rimasi quindi un mangia-carne ammettendo ancora oggi, di non poterne fare a meno.

Sono stato allevato dove ‘agnello’ fa rima con ‘alla cacciatora’... 22 FASHIONfiles

Difficilmente riuscirei a dire addio al lussuoso piacere di un filetto al tartufo o a separarmi dall’ancestrale liturgia domenicale di un pollo arrosto, ma questa volta volevo fare un passo verso l’ignoto: quando la mia amica Silvia mi disse di essere vegetariana impiegai quindi due secondi a farmi invitare a pranzo. So che esistono molte alternative non animali ad una fiorentina sanguinante se si hanno ospiti a tavola, ma volevo esplorare meglio le opzioni da una fonte attendibile. Inoltre suo marito Alessandro è ancora carnivoro, ma non mangia aglio né cipolla (quindi invitarli a cena è alquanto complicato). Ad ogni modo volevo ficcare il naso in un contesto familiare dominato da orientamenti inconciliabili, almeno sulla carta. Va premesso che la coppia in questione è una di quelle selezionate dal destino in un giorno in cui gli girava bene, ma molto bene. Musicista lui, attrice lei. Belli, così belli da dar fastidio. Un’intesa e un’armonia che a confronto i coniugi Pitt sembrano aver ispirato Warren Adler a scrivere La guerra dei Roses. Ammetto di aver avuto pochi contatti con il mondo dei vegetariani o, per meglio dire, spesso non ho dato loro il giusto peso perciò quest’occasione è stata educativa e illuminante. Ad esempio le apprezzavo già, ma dopo aver imparato a comporle posso dire che impazzisco per le centrifughe: un rapido escamotage svuota frigo per trasformare della noiosa frutta e verdura in un drink pazzesco con aggiunta di ghiaccio, ma a seconda degli ospiti anche una correzione con gin o vodka può contribuire alla riuscita dell’incontro.


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...ormai essere vegetariani come Paul McCartney è quasi scontato e troppo facile da praticare se paragonato al veganesimo di Prince...

Tra una mozzarella di latte di riso e una mortadella di seitan, che noto essere più che dignitosa ma ancora lontana dall’originale, scopro che uno dei luoghi di riferimento per i vegetariani che non rinunciano ai piaceri dei ristoranti dove ti siedi solo se conosci la Pr e per un conto non inferiore a tre cifre a testa, si chiama Greens ed è a San Francisco. Sedute di legno scolpite in tronchi di alberi secolari e vista mozzafiato sulla baia, qualità gourmet condotta dalla pluripremiata Annie Sommerville e, manco a dirlo, un parterre di celebrities affezionatissime. Già, perché non manca moda o avanguardia alimentare che qualche star non voglia abbracciare agli albori tanto che ormai essere vegetariani come Paul McCartney è quasi scontato e troppo facile da praticare se paragonato al veganesimo di Prince: uno stile di vita che esclude l’uso e il consumo, per quanto possibile e praticabile, di prodotti derivanti da sfruttamento e uccisione degli animali. Banditi ovviamente latte uova e formaggi, ma anche oggetti bizzarri come i proiettili, la porcellana o le sigarette, hai visto mai.

Mi incuriosiscono molto i crudisti, che mangiano anche carne, ma in generale per loro nessun alimento deve essere lavorato al di sopra dei 40° centigradi. Avanguardie pure sono i fruttariani, i juicearians e gli sproutarians. I primi si nutrono esclusivamente di frutta, bacche, semi e noci. I Juicearians (da juice, succo di frutta) assumono i cibi vegetali crudi in forma di succo. Gli Sproutarians invece praticano una dieta a base principalmente di semi germogliati. Mixate tutto nel vostro frullatore e, per quel che ne resta… buon appetito!

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CHIEDILOA MIELE&FIELE scrivete a: mieleefiele@fashionfiles.it

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Cara Miele, cara Fiele, Vi scrivo per un dubbio amletico da cui non so risolvermi... mi voto al dio denaro o resto fedele alle mie ambizioni (e quindi senza una lira, ops euro!)? Ma iniziamo con calma... Sono single ho 30 anni e ancora non ho capito cosa voglio fare da grande, perché è tutta la vita che sono troppo piccola o troppo grande per fare questo o quell’altro. Ho iniziato e lasciato a metà mille lavori e mille vite che immaginavo, accarezzavo e abbandonavo. Ora penso di essere un po’ cresciuta per cullarmi sui “non riesco” “nessuno mi capisce e mi da una mano” ...e quindi sono combattuta tra due estremi. Ho trovato lavoro, due in verità... che in questo periodo non è cosa da poco!! il problema è che uno non mi piace , non mi appaga, non mi stimola, ma paga!! L’altro è l’esatto contrario... Ho provato a fare una lista dei pro e dei contro ma l’ho sempre persa... sarà una sorta di lapsus freudiano trasferito su un oggetto?? Secondo voi è meglio guadagnare bene e annullarmi un po’ ma magari coltivare un hobby che mi gratifichi, oppure lanciarmi in una esperienza entusiasmante che però con ogni probabilità mi costringerà a chiedere un finanziamento? Forever young

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Sono come il giorno e la notte, come il bianco e il nero, come l'acqua e il fuoco. Sono pronte a rispondere alle tue domande, a dirti tutto e il contrario di tutto. La risposta di

MIELE

Piccola grande forever young, stavolta rubo alla mia amica Fiele un’espressione a lei cara: ti vuoi rilassare? Detta alla Miele suonerebbe: fai un bel respiro e prova ad osservare ciò che sei e ciò che hai in questo momento. Avere la possibilità di scelta ti pone già in una posizione di vantaggio. Per cui non perder tempo a cercare la causa dei tuoi problemi all’esterno; il tuo sguardo ora più che mai deve essere rivolto dentro di te. Cerca di capire se metti davvero impegno in entrambi i lavori e se capisci che non è così, ti troverai davanti la tua scelta. Se qualcosa non ti appassiona, se non ti motiva, se non ti svegli al mattino col desiderio di fare e realizzare allora lascia perdere. Perché la gratificazione arriva lì dove lo slancio trova appagamento. Si può trattare anche di gratificazione economica che non è meno importante perché ti consente di non rinunciare a tante altre cose. Ma qualsiasi sia la tua conclusione, non cercare mai di rivalerti sulle circostanze, sulle persone, sulla sfortuna. Perché allora c’è qualcosa di più profondo in te che ha rallentato la tua crescita di giovane donna e tocca fermarsi e capire. Sei tu che valuti, sei tu che scegli, sei tu che desideri, sei tu che vivi.

Una ha ragione e l'altra ha torto. O forse, è il contrario?

La risposta di

FIELE

Cara Forever Young, Ringrazia che non dico nulla sul tuo nickname, ho cose più serie a cui pensare, come al tuo futuro. Hai 30 anni, sei single e ti vuoi pure impegnare in un lavoro che non ti piace?!! Non ti sei mai affezionata ad un hobby finora, cosa ti fa credere che ne troverai uno adesso? Non ho mai letto “coltivare la depressione” nella lista dei passatempi e se fai la scelta sbagliata gli unici interessi saranno quelli che ti chiederà la finanziaria dell’analista. Se proprio devi chiedere un prestito, che almeno sia per qualcosa di piacevole, no?

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JAMAISSANS... di LUISA BERTI

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Il livello di inquinamento è sempre più elevato, il buco nell’ozono aumenta, l’acqua sta finendo, i ghiacciai si stanno sciogliendo e molte specie di animali sono in via di estinzione. Questa è una veloce cronaca della situazione ambientale mondiale e noi poveri e impotenti mortali, dopo anni di menefreghismo e abitudini di vita discutibili, stiamo cercando di porre rimedio trasformando tutto ciò che ci circonda, dalla scarpe alle stoviglie di casa, in prodotti ecosostenibili.

La cosa ancora più paradossale è che tutto questo ECO si sta modificando più che in un tentativo, seppur vano, di salvare il mondo, in un vero e proprio stile di vita sempre più di tendenza. Mangiare bio, avere una lampada costruita con il recupero di materiali, scrivere su carte ecologiche, partecipare ad iniziative ECO, acquistare cosmetici naturali è semplicemente COOL. A questo punto non è più possibile stare ferme a guardare, dobbiamo quindi cominciare a farci una cultura sui PRODOTTI ECO e tentare anche noi di fare qualcosa per salvare il mondo.

Stella McCartney, F/W 2013.

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In questa direzione si sta muovendo anche il più grande gruppo mondiale della moda: il PPR Group, che comprende etichette di lusso quali Gucci, Puma, Yves Saint Laurent e Stella McCartney. Con un incremento del programma sulla responsabilità sociale (Corporate Social Responsibility) ha presentato una linea di prodotti sostenibili. L’obiettivo: ridurre l’impatto sociale e ambientale del lusso, dello sport e della moda, includendo un laboratorio creativo sulla sostenibilità che, attraverso una partnership con Cradle-toCradle, riprenda in considerazione lo sviluppo dei prodotti e delle imprese. Nel 2011 si sono mossi i primi passi con alcune SFILATE GREEN, in cui vari prodotti erano davvero ecologici, come ad esempio la borsa PUMA fatta con le tute dei lavoratori riciclate, il cappotto di STELLA MCCARTNEY realizzato con lana biologica e le nuove shopper di GUCCI fatte con carta riciclata. Per il colosso di moda questo è stato fino ad oggi solo un esperimento che potrebbe diventare la regola dei prossimi anni. Sulla stessa linea d’onda ADIDAS con la collezione “Grun”. Scarpe e vestiti eco-solidali, realizzati con materiali riciclati ed ecologici come la canapa o il cotone bio. L’obiettivo: sensibilizzare soprattutto i giovani sulle problematiche ambientali e l’uso di materiali alternativi. Da non sottovalutare nemmeno l’ultima tendenza delle star in merito a capi in pelle e pellicce. Il segreto per essere veramente alla moda è scegliere le versioni ecologiche. Pantaloni, gonne e anche vestiti di pelle eco saranno un capo must have del prossimo inverno. Consiglio i pantaloni slim in ecopelle di H&M indossati magnificamente da Gisele Bündchen nell’ultima campagna pubblicitaria.

Adidas Grun.

Shopper Gucci.

Dea Terra.

Anche per i COSMETICI la tendenza del momento riguarda i prodotti naturali che arrivano non più dal mare o dai minerali, ma direttamente dalla terra. Protagonisti gli agrumi di Sicilia, lo zafferano d’Abruzzo, la mandorla d’Avola, la lavanda e il basilico della Liguria, le nocciole piemontesi, il tartufo bianco di Alba. Quest’ultimo re assoluto della linea DEA TERRA (www.dea-terra.com) in quanto vanta caratteristiche schiarenti, rigeneranti per la pelle e antidepressive. Un tour tra i sapori italiani con la garanzia del vero made in italy. Un total life per tutti i gusti e tutte le tasche purché sia ECO.

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THE NEW LUXURY. ethics quality innovation culture

Ideamoon srl Via di Ripetta, 9 00186 Roma

info@ideamoon.it www.luxuryfiles.it


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FROMTHEWEB

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FASHIONFILES.IT

Su fashionfiles.it crescono gli approfondimenti dal mondo della Moda, del Beauty, del Cinema e del Design. Oltre ad avere interamente online il numero AUTUMN del magazine in cui vi invitiamo a partire per un bellissimo GREEN TOUR, troverete anche tante news su eventi, lanci di capsule collection, anteprime da non perdere.

Inoltre visitando il nostro sito potrete acquistare la vostra copia cartacea, visualizzare i bellissimi video dei nostri shooting moda e cliccando su Mi piace nella nostra pagina fb potrete essere aggiornati in tempo reale su tutte le notizie pi첫 interessanti. Buona navigazione.


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.Abito: NINO LETTIERI COUTURE

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NATURE. Earth, wind & fire

Photo by Pino Leone

Stylist: Manuela Segimiro Model: Deborah Parcesepe Make-up & Hair: Giordana Hassan


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pagina precedente .cappotto: LUIGI BORBONE .clutch: MD MODISSIMO

.cappotto: LUIGI BORBONE .body: LA PERLA vintage .cinta vintage .clutch: MD MODISSIMO .scarpe: CRISTIANO BURANI

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.body: LA PERLA vintage .cinta e bracciale vintage .clutch: MD MODISSIMO


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.collana: LUIGI BORBONE


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.cappotto: LUIGI BORBONE .culotte: INTIMISSIMI .cuissard vintage


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.collana e bracciale vintage .clutch: MD MODISSIMO .culotte: INTIMISSIMI

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.collana e bracciale vintage .clutch: MD MODISSIMO .culotte: INTIMISSIMI

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.abito: LUIGI BORBONE .scarpe: CRISTIANO BURANI

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.abito: LUIGI BORBONE


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.giacca: LUIGI BORBONE

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.abito e bracciali: LUIGI BORBONE


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.colletto borchie: MD MODISSIMO .reggiseno e bracciale vintage .clutch: MD MODISSIMO


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QUANDO LAMODA è eco-etica

di Mara Cella

UN CONTINUO CRESCENDO DI SUCCESSI E RICONOSCIMENTI, DALLA CALABRIA ALLE PASSERELLE PARIGINE. L'innovativa moda etica di CANGIARI ha appena debuttato a Parigi: un grande salto, un momento importante per il primo brand italiano di moda etica, nato nel 2009 come progetto di un gruppo di imprese sociali con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana. In pochi anni ha conquistato prima le passerelle italiane e dopo l’apertura di uno showroom a Milano, ora è stata la volta di varcare i confini nazionali e presentare all’attesa Fashion Week parigina la collezione P/E 2014, firmata dal nuovo direttore creativo - lo svedese Paulo Melim Andersson - in passato stilista del team di Martin Margiela e creative director di Chloé.

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Felpa Nebla.

Abito Agnana.

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“Comincia così per Cangiari anche la distribuzione internazionale partendo dall’opening di uno showroom a Parigi e uno a New York” - ha ribadito Vincenzo Linarello, Presidente di Goel, il gruppo d’imprese sociali al quale fa capo Cangiari - Ed un altro importante segno è stato realizzare a Parigi durante la Fashion Week, all’Istituto Italiano di Cultura una peculiare mostra dal titolo: ‘L’Art de CANGIARI’, che ha permesso di ammirare tessuti, foto, oggetti e strumenti tipici della tessitura al telaio a mano calabrese, l’antica tradizione artigianale da cui Cangiari attinge la sua peculiarità. Un grande orgoglio per noi”. Dunque un debutto internazionale e riflettori d’oltralpe puntati su un marchio che sembra aver già vinto la sua sfida: coniugare l’eccellenza della tessitura artigianale fatta interamente a mano con antichi telai ad un design contemporaneo dalle linee pulite, geometriche ed essenziali. I volumi e le forme Cangiari celebrano il corpo della donna nella sua naturale grazia, con capi spalla ed abiti che esaltano la linea armoniosa ed il naturale fascino del profilo femminile. I colori della collezione A/I evocano fortemente la natura: dalle tonalità del verde e del giallo, all’arancio e al color vinaccia che ripropongono le cromie naturali di stagione. Così per la prossima P/E Cangiari suggerisce una danza di colori, profumi e suoni che prendono vita dagli elementi naturali come acqua, aria e sabbia: un continuo canto d’amore per la natura tutta. Le linee sono sempre fluide e ariose, le sete biologiche sono impreziosite dai tessuti al telaio a mano, dalle trame morbide e avvolgenti in lino, seta e cotone. La leggerezza diventa assoluta nell’innovativo tessuto, ottenuto con battitura delicata, che gioca con le trasparenze per creare un effetto tulle.

A/I 13/14.

...vogliamo coniugare l’eccellenza della tessitura artigianale fatta interamente a mano con antichi telai ad un design contemporaneo dalle linee pulite, geometriche ed essenziali.

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P/E 14.

Oseremmo dire che mai più calzante è stata la scelta del naming e del logo del brand: “Cangiari” vuol dire “cambiare” in idioma calabrese e siciliano. “Cambiare” il mondo in senso transitivo e se stessi in senso riflessivo. Il logo ne completa il significato, il simbolo matematico che vuol dire dissimile, diverso da, ed esprime tutta la voglia e l’impegno di innovare e differenziarsi attraverso valori fondamentali. Innovare senza dimenticare le tradizioni e l’artigianalità, la sostenibilità ambientale e i valori sociali che si traducono in un’etica dei fatti, di chi è davvero riuscito a dare risposte concrete ed opportunità di cambiamento ad un territorio difficile attraverso un’iniziativa imprenditoriale coraggiosa e saggia. Ecco questa è la moda eco che ci piace, per cui tifiamo e che ci auguriamo possa crescere e diffondersi sempre più, forse un po’ anche attraverso il modesto lavoro di chi, come noi, con le parole spera di raggiungere anche quelle coscienze ancora un po’ distratte.

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Recyclable

DESIGN

photo by Paolo Colaiocco fashion editor Alessia Caliendo

Make up artist Stefania Gazzi Hair Adriano Cattide (Toni & Guy) Modella Astrid @ Major Milano Ha collaborato: Marta Sommer Arredi Oondesign


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.camicia MALLONI .giacca CALVIN KLEIN JEANS .gonna JO NO FUI .sneakers NIKE


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.maglione JO NO FUI .gonna MALLONI .occhiali TOM FORD .guanti JO NO FUI .stringate ALBERTO GUARDIANI .borsa FURLA


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.camicia CALVIN KLEIN JEANS .abito JO NO FUI .bracciale MILANO BIJOUX .mocassini FRATELLI ROSSETTI

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.cappotto ed abito JO NO FUI .occhiali da sole TOM FORD

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.camicia CALVIN KLEIN JEANS .abito JO NO FUI .occhiali TOM FORD .girocollo MILANO BIJOUX .mocassini FRATELLI ROSSETTI


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.abito CALVIN KLEIN .calzini HAPPY SOCKS .stringate FRATELLI ROSSETTI .borsa KILESA

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.cappotto ed abito JO NO FUI .occhiali da sole TOM FORD .stivali SERGIO ROSSI .borsa KILESA


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.abito JO NO FUI .calzini HAPPY SOCKS .stivaletti FRATELLI ROSSETTI .borsa FURLA

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.maglione JO NO FUI .occhiali TOM FORD .guanti JO NO FUI .orologio TOY WATCH

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.completo JO NO FUI .sneakers NIKE

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Suggestioni d’autunno. foto di Riccardo Abbondanza

Coccole di bellezza, positività, semplicità e freschezza che vengono dalla natura. Una ventata VERDE di accessori e suggerimenti beauty ci farà vivere un autunno pieno di speranza...

“...la solitaria pace d'erba e pietra, l'umidità dei margini del fiume, il profumo del larice, il vento vivo come un cuore che palpita... Terra, rendimi i tuoi doni puri, le torri del silenzio che salirono dalla solennità delle radici: voglio essere di nuovo ciò che non sono stato, imparare a tornare così dal profondo che fra tutte le cose naturali io possa vivere...” Pablo Neruda


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. pendenti, collier e gift box 100% CACHEMIRE . shampoo calendula e camomilla L’ANGELICA BOTANICS . bath bar rosemary mint AVEDA . mary Jane FW 13/14 CHIE MIHARA . bauletto FW13/14 DESMO . ombretto Shimmering Cream Eye Color Green SHISEIDO


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. orologio Time Travel ALVIERO MARTINI PRIMA CLASSE . eau de toilette cedro e arancia L’OCCITANE . ballerine in vernice verde PRETTY BALLERINAS . handbag ELENA GHISELLINI . the advanced cream EVIDENCE DE BEAUTÈ . youth cleansing foaming oil CARITA PARIS


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. ballerine in satin verde PRETTY BALLERINAS . crema ultra ricca rose tendresse L’OCCITANE . orologio collezione Tua FW 13/14 BRACCIALINI . olio riparatore capelli 5 oli essenziali L’OCCITANE . emulsione levigante e crema levigante prime rughe nirvanesque light NUXE PARIS . crema struccante purificante Botanical Kinetics AVEDA . pochette vintage


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. orologio collezione Tua FW 13/14 BRACCIALINI . giacca di felpa FW 13/14 ORIGINAL MARINES . ecoborsa I PROVENZALI . verveine eau de toilette L’OCCITANE . shampoo rosemary mint AVEDA


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. open toe damascate URSULA MASCARÒ . borsa trapezio DESMO . shower Gel acacia fleur d’or L’OCCITANE . crema corpo ultra soft alla rosa L’OCCITANE rose heart . eyeshadow beautiful look golden orchid ELIZABETH ARDEN


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Prada.

VERDE SMERALDO, LIME E LICHENE, ECCO LE TONALITÀ DA TENER PRESENTI IN QUESTA STAGIONE. DAI CAPI BASICI AGLI ABITI DA SERA IL “GREEN” È NELLA TOP TEN DEI TREND INVERNALI.

EFFETTO green hope di Luisa Berti

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La parola è speranza, il colore verde, lo stile impeccabile. Ecco quello che ci aspetta per la stagione fredda. La moda manda messaggi precisi, pieni di buonumore, basta ricordare i colori fluo che hanno inondato le spiagge della scorsa estate, e pieni di sogni. Quante volte sfogliando una rivista ci siamo fermate a sognare ad occhi aperti il momento in cui anche noi avremmo potuto indossare quel magnifico abito da sera. Ma il momento storico richiede anche messaggi colmi di speranza per il futuro e da sempre la speranza indossa abiti color verde. Riproposta, infatti, anche per l’autunno inverno 2013 - 2014, l’elegante e raffinata tonalità smeraldo. Un colore adatto sia per un look quotidiano che per le grandi occasioni. Si sposa bene con viola, blu, arancione, giallo e bianco. La nuance è ripresa da molti stilisti come OSCAR DE LA RENTA e PRADA. Il primo non tralascia look e silhouette iper femminili che, pur con l’uso di colori sgargianti, riescono a mantenere un alone di mistero. I tagli sartoriali sono molto calibrati e slanciano la figura.

Oscar de la Renta.

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MIUCCIA PRADA definisce la sua sfilata raw: “cruda”. Le sue parole puntano direttamente il dito contro le nevrosi e le sensibilità attuali, e confermano che la moda non solo deve stare al passo con i tempi, ma li deve anticipare. La collezione “realista” non lascia spazio a smancerie. È caratterizzata da modelle che sfilano con capelli bagnati per trasmettere un’immagine sciatta e disordinata. L’accostamento inconsueto tra tweed e lana grezza determina un passionale connubio tra miseria e nobiltà, dove permane un sapore vintage grazie alle cinture che stringono la vita. Il dettaglio in più è il manicotto in pelliccia. Il verde lime o verde acido è la tonalità più chiara e delicata, perfetto per illuminare i giorni grigi e freddi. Torna Oscar de la Renta con abiti dal taglio svasato e ricamati, coordinati a scarpe e guanti lunghi, non mancano vestiti da sera a sirena in seta, ornati con preziosi gioielli. Missoni.

Givenchy.

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Mentre MISSONI sfila con outfit comodi, in un mix di stili, stampe e colori. Quella che sembra una vestaglia da camera diventa un cappotto, la sottoveste in pizzo diventa abito da sera. Le stoffe verde lime che si intravedono sotto i pizzi e le trasparenze caratterizzano la sfilata cosi come gli ampi pantaloni indossati rigorosamente con stivaletti dal tacco alto. La terza tonalità di verde alla moda è il verde lichene, vicino al verde oliva scuro e alle tinte mimetiche. Su questa nuance si basa la collezione ironica e irriverente disegnata da Riccardo Tisci per GINVENCHY . Texture molto diverse tra loro e inserti color verde nelle bluse trasparenti e nelle gonne a fiori sono le protagoniste della collezione insieme alle gambe sempre in vista grazie ai tessuti leggeri o a gonne con spacchi laterali al limite del consentito. Graffiante e aspra la collezione di GUCCI. Verde lichene il cappotto con la rigida mantellina da indossare con stivali su tacco a spillo. Di grande effetto sono anche gli abiti da sera: bluse in rete con ali di piume su gonne di raso, anche in questo caso il colore della speranza è confermato.

Gucci.

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AUTUNNO caldo di Laura Castellini

Si prospetta un autunno davvero rovente e la complessitĂ del momento storico la ritroviamo davvero tutta rappresentata sul grande schermo dove proprio l'azione, attesi sequel ed imprese apocalittiche e inesorabili la faranno da padroni in questa strana stagione, cinematografica e non. Tra necessitĂ di evasione ed esperienze catartiche surreali ecco una carrellata di suggerimenti e novitĂ , generi diversi per palati cinematografici diversi!

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DIANA Una splendida Naomi Watts fa rivivere un'icona: la bella principessa del Galles, quella Lady D dai profondi e tristi occhi azzurri e un'eleganza innata; nessuno l'ha dimenticata e in realtà sulla sua vita e sulla sua morte , dopo sedici lunghi anni, restano ancora mille segreti. Così il regista tedesco Oliver Hirschbiegel con questa discussa pellicola ha deciso di concentrarsi sugli ultimi anni di Diana Spencer e sul suo amore forse più vero...Tra verità e finzione, in ogni caso un omaggio ad una donna speciale!

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CAPTAIN PHILLIPS L’analisi a più livelli del sequestro nel 2009 della nave porta container U.S. A., MaerskAlabama, da parte di una banda di pirati Somali. Il film - raccontato attraverso l’obiettivo caratteristico di Greengrass - è allo stesso tempo un thriller al cardiopalma ed un ritratto della miriade di effetti collaterali della globalizzazione. Il film è incentrato sulla relazione tra il Comandante della Alabama, il Capitano Richard Phillips (il due volte premio Oscar,Tom Hanks), e la sua controparte Somala, Muse (Barkhad Abdi). Ambientato su una rotta di collisione incontrovertibile, al largo della costa Somala, entrambi si troveranno a pagare il prezzo alle potenze economiche che sfuggono al loro controllo. Il film è diretto dal regista candidato all’Oscar, Paul Greengrass.

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Nel film della Columbia Pictures dal titolo originale White House Down, l'agente della polizia di Washington John Cale (Channing Tatum), si vede negato il lavoro dei suoi sogni con i Servizi Segreti per la protezione del Presidente James Sawyer (Jamie Foxx). Non volendo deludere la sua bambina con questa notizia, John la porta a fare una visita alla Casa Bianca, quando l'intero edificio viene preso d'assalto da un gruppo armato paramilitare. Con il governo nazionale nel caos, ed il tempo che passa inesorabile, Cale deve trovare il modo di salvare sua figlia, il Presidente e l’intero Paese.

SOTTO ASSEDIO

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CANISCIOLTI Il premio Oscar Denzel Washington e Mark Wahlberg sono i protagonisti di Cani Sciolti (2 Guns), con Paula Patton, Bill Paxton, James Marsden, Fred Ward e Edward James Olmos, un esplosivo film d’azione che segue le vicende di due agenti di agenzie concorrenti, che vengono costretti a lavorare insieme. Ma c’è un inconveniente nella loro singolare alleanza: nessuno dei due sa che l’altro è un agente federale infiltrato. Lavorando in incognito come membri di una gang di trafficanti di droga, sono diffidenti l’uno verso l’altro proprio come losono nei confronti dei criminali che sono tenuti a smascherare ed arrestare. Quando il loro tentativo di infiltrarsi in un giro di droga messicano va in fumo, vengono immediatamente sconfessati dai loro superiori. Sfortunatamente per i loro inseguitori, quando “i bravi ragazzi” frequentano cattive compagnie, anche loro imparano qualche piccolo trucco.

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Al cinema dal 27 novembre è il sequel del film del 2012 Hunger Games ed è la trasposizione cinematografica del romanzo di fantascienza La Ragazza di Fuoco, scritto da Suzanne Collins, ambientato in un futuro post apocalittico. Regia di Francis Lawrence, con Jennifer Lawrence, Elizabeth Banks, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Sam Claflin, Jena Malone, Woody Harrelson.

LARAGAZZA DIFUOCO

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Il verde, colore della crescita, del rinnovamento e della prosperità a nostro avviso è stato scelto quale colore dell’anno dal PANTONE COLOR ISTITUTE non a caso ma proprio perché, simbolicamente, rappresenta quel senso di freschezza e novità che tutti stiamo cercando, in noi stessi e nella società che ci circonda: una sorta di via d’uscita dal torpore che conduce finalmente al risveglio. Così nel 2013 il verde ha invaso le passerelle e le tavolozze dei cosmetici; e immancabile è giunto anche tra le mani dei designer, tant’è che nell’arredamento questa tonalità di verde gioiello ha creato una sensazione di semplice e sofisticato al contempo, di benessere ed ottimismo. Le idee sono tantissime e a volte originali e divertenti, ecco una green list di suggerimenti scovati per Voi.

...anche il DESIGN si veste

di Green

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di Ilenia Mari


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PRICKLY PAIR CHAIR, l’originale sedia con cui la designer Valentina Glez Wohllers ha voluto omaggiare i colori e la vitalità della sua terra: il Messico rievocato in un’iconica sedia-cactus.

MORONI GOMMA ha reso l’allegro cactus un divertente e pratico portabottiglie, è nato così l’apprezzato

JME CACTUS, un’idea per gli intenditori di vino con un debole per il verde e il design contemporaneo.

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Sempre d’ispirazione naturale è BOSQUE DI SELETTI. Ogni pezzo è completamente realizzato a mano utilizzando tecniche di uncinetto e ricamo. Una comoda ed originale seduta in 100% cotone, un’opera d’arte eco all’uncinetto dal design by Miga de Pan. Ma altrettanto divertente e di una dolcezza postmoderna ed eco è EGG OF COLUMBUS una serie di lampade a sospensione e da tavolo in carta riciclata e pressata con portalampada in ceramica e filo in tessuto. Design by Valentina Carretta / F A B R I C A

VG propone una composizione ideata da VM DESIGN, che rappresenta una natura sorprendente che in una dimensione segreta si anima e danza, lasciando di fronte ai nostri occhi lo spettacolo del fascino misterioso del mondo vegetale. Nel Set Arrangement NELUMBO DANCE c’è l’incontro del vaso “Emotional”, realizzato in acciaio, ad una composizione floreale dedicata alla pianta del Nelumbo. Un intreccio di rami che danzano assieme, creando un dinamismo di forme dall’indiscutibile fascino e suggestione.

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BOXART ha realizzato in questo splendente colore smeraldo un lavabo ovale (disponibile anche rotondo), specchiere ed accessori coordinati, che si intonano perfettamente con tutta la collezione di mobili in legno di rovere dalle tonalità wengè o sbiancato. La tecnica di lavorazione della serie FIBRA utilizza un procedimento di pittura a più passaggi attraverso il quale si ottiene un effetto di colorazione suggestiva ed intensa con striature dorate. Foglie stilizzate in una particolarissima tonalità di verde impreziosiscono servizi da caffè e da tavola in pregiata porcellana bianca D’ANCÀP che con il nuovo decoro FOGLIE suggerisce una proposta elegante per una tavola ecosostenibile che abbina tessuti naturali ad elementi d’ispirazione vegetale.

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VILLA D’ESTE HOME TIVOLI per una cucina piena di sorprese, colorata ed allegra anche in autunno propone i barattolini MUGHETTO collection o la linea più essenziale BISCUITS in un dolce verde mela, senza dimenticare il divertente coperchio Rana della collezione SILICONE.

Parliamo di sound design con JONGO DI PURE, gli altoparlanti wireless multiroom dal design ricercato, ideali per diffondere la musica dei vari dispositivi ovunque ci si trovi. Grazie ai nuovi modelli T2, T4, T6 la musica è ancora più nitida e avvolgente e la nuance in green è particolarmente cool.

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Progetto1

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Tra le nuove frontiere dell’ospitalità trova sempre più spazio il concetto di OSPITALITÀ DIFFUSA, che in Italia per lo più si associa all’idea di recupero di edifici esistenti, sparsi tra la campagna e i piccoli borghi, ma che all’estero è da tempo interpretata in modo diverso; è proprio dalla sua reinterpretazione che nasce il progetto GREEN_ZERO, il nuovo modulo abitativo dedicato all’ospitalità: una suite racchiusa in un guscio eco-sostenibile da installare nel bosco, in riva al mare, in piena campagna o ovunque il territorio lo consenta. “Progettare verde non è una questione di moda, come spesso oggi sembra essere, ma una scelta fondata su solide basi di ricerca che partono dalla struttura, passano dall’impiantistica, dai materiali ed arrivano fino al disegno dello spazio e degli oggetti che lo animano. Una ricerca che sceglie prodotti di serie o su misura, sempre certificati. Questi sono i principi a cui si ispira il nostro team di progettazione integrata - ribadisce l'Arch.Daniele Menichini - che mira alla realizzazione di progetti che vanno verso l'impatto ambientale zero”. La responsabilità nei confronti dell'ambiente è infatti il filo conduttore del progetto che combina l'architettura modulare di Green_Zero e l'interior di NATURALMENTE CHIC: il riferimento è sia al “progetto che non si vede” sia al “progetto che si vede”, intendendo la globalità dell’edificio, dal sistema di fondazione, a quello strutturale, a quello impiantistico, a quello dell'utilizzo delle risorse naturali del territorio e a tutto il sistema delle finiture, dell'illuminazione, dell'arredamento e dei complementi, senza trascurare la scelta delle imprese e degli installatori più vicino possibile al chilometro zero.

architettura e ospitalità

di Ilenia Mari

eco-responsabili 84 FASHIONfiles


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Gli elementi più evidenti dell'eco-responsabilità del progetto sono rappresentati dai sistemi dei pannelli fotovoltaici che si trovano all’esterno sulla “buccia” dell'involucro, e dall’utilizzo di erogatori di acqua con portata massima di 5 litri al minuto; tutto il resto è nascosto sotto la pelle dell'involucro e ne diventa il cuore pulsante. La riuscita del progetto eco-responsabile è frutto della collaborazione tra una committenza illuminata, una progettazione integrata, l'ottimizzazione del budget, il project management e la scelta delle imprese al fine di ricavare un sistema che sia eco-sostenibile anche dal punto di vista economico. Il contenitore GREEN_ZERO e il suo contenuto sono in naturale simbiosi con il tema degli edifici eco-responsabili e caratterizzano il contesto in cui vengono inseriti: il loro essere NATURALMENTE CHIC, sottolinea la perfetta integrazione tra l’ambiente che li ospita e la loro natura interna che non rinuncia a un tocco di eleganza. Il rivestimento esterno è realizzato con un sistema di tavole in legno ad incastro che consente di nascondere le viti di fissaggio ed è rifinito superficialmente con un impregnante ceruleo naturale con possibilità di periodico rinnovamento a seconda se si voglia lasciare invecchiare ed ossidare le tavole. Il sistema strutturale è completato da una parte in tubi di ferro che simulano l'incrociarsi dei tronchi: due costituiscono i pilastri, due i discendenti per l'incanalamento ed il recupero delle acque piovane. Anche al suo interno con la suite “Naturalmente Chic” presenta linee semplici e pulite abbinate ad un tocco di colore. La testata del letto è fatta da rami e tronchi stilizzati e una parete interamente vetrata mette in rapporto con la natura esterna. Un'area armadio e scrittoio frutto della combinazione di elementi verticali ed orizzontali a giorno di grande funzionalità. L'area letto è finalizzata al benessere fisico grazie al suo sistema di reti indipendenti e regolabili in varie altezze e posizioni. La grande vetrata è dotata di un sistema a doppia tenda, la prima semitrasparente e morbida che attenua la rigidità dello spazio interno e scherma leggermente l'ambiente esterno, la seconda a rullo è in grado di oscurare l'ambiente per la notte o per dare una maggiore privacy. L’ambiente è arricchito dall'atmosfera che si crea con le varie fonti di illuminazione: dal wall wash alle luci da appoggio in ceramica per i comodini, dalle luci a soffitto, sempre in cera-

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mica, che creano una retrolluminazione rispetto alla grande vetrata. Con la poltrona e il pouf di design, che fanno parte della collezione BON BON. L'area bagno è caratterizzata da un taglio della struttura che ingloba una betulla preesistente, divenendo parte integrante e suggestiva dello spazio interno. Il rivestimento in gres simula una distesa di foglie cadute nel bosco e introduce allo spazio dedicato alla cura del corpo: una grande area doccia con pavimento a doghe di legno e un sistema a pioggia che, combinato con le luci cromo terapiche, la profumazione dell'ambiente


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e la tecnologia della specchiera musicale, permette di vivere momenti emozionanti e rilassanti. La zona outdoor è dedicata al relax, al contatto con l'ambiente ed è caratterizzata dalla presenza di panche/divano imbottite, utilizzabili sia come seduta che come lettino, e di un tavolo hitech illuminante e musicale per ascoltare la propria musica, leggere o degustare un aperitivo immersi in una scenografia naturale. Il sistema domotico di cui è dotato il modulo consente facilmente con pochi comandi di creare scenari personalizzati all'esigenza di ciascun utilizzatore coordinando le diverse funzioni.

Una nuova forma dell’abitare che per l’ospite è anche un gioco educativo volto a fargli conoscere gli elementi meno evidenti del vivere GREEN senza dover rinunciare al comfort e all’emozionalità della vacanza; una nuova esperienza in cui possa apprezzare come gli elementi del costruire eco-compatibile utilizzino al meglio le energie e le risorse del territorio. Il progetto è finalizzato a dare vita a un nuovo sistema di ricettività alberghiera fortemente connessa con il territorio che, abbinando diverse tipologie di moduli permetta di incrementare qualitativamente il panorama turistico globale.

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DECALOGO GREEN LE 10 REGOLE PER VIVERE VERDI E FELICI

di Valentina Di Domenico

“Tesoro scendo a comprare lo yogurt bio!”; “D’accordo cara, ricordati anche le merendine alla carota gluten free per i bambini!”; “Ma certo, prendo anche una bottiglia di Chardonnay vegano?”. Dialoghi tra moglie e marito del XXI secolo. Dove sono i finiti formaggini da leccarsi le dita e le girelle al cioccolato? Dai carrelli con le 200 lire, dritti dritti nel dimenticatoio, assecondando un vistosa svolta “verde” nata da un mix di risparmio, salutismo ed esibizionismo gourmet. Negli anni 80 la lista della spesa poteva trasformarsi in un esuberante caleidoscopio di confezioni colorate: oggi, se siamo fortunati, si tratta di un sobrio elenco dalle 50 sfumature di verde.

DOVE FINISCE IL BUON SENSO E INIZIA L’ESAGERAZIONE? In quali termini apprezzare la biodiversità significa considerare il valore del cibo non solo come nutrimento ma anche come piacere? Km 0, bio, vegan… siamo pronti a subire la metamorfosi green in cucina? Mangiare “verde” significa avere tempo a disposizione. Per istruirsi, operare scelte di qualità, conoscere i fornitori e il lavoro, comprare la carne in campagna e non al supermercato, per lavorare al meglio le materie prime in cucina. Non dico per diventare una sfoglina romagnola doc ma per fare un risotto senza acquistare le bustine a cui aggiungere l’acqua, quello sicuramente sì. Ecco, per mangiare sano (e trovare la natura) ci vuole tempo. Che non abbiamo. La nostra vita è una corsa perenne e le nostre giornate sempre agli sgoccioli. Quindi meglio semplificare: ecco 10 REGOLE per vivere verdi e felici nelle nostre cucine e nel nostro tempo.

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VARIETÀ. Una dieta equilibrata significa non farci mancare nulla: grassi sani come l’olio extravergine di oliva, carne bianca o rossa una volta alla settimana, legumi e cereali, pesciotti di vario genere e forma, frutta fresca, formaggi e insaccati con moderazione, un buon bicchiere di vino. Senza dimenticare una minuzia di cioccolata fondente ogni sera, dopo il pasto: perché il cibo non è né una medicina né un trofeo da esibire ma piuttosto un insieme complesso di opportunità di gratificazione.

1.

LA CLASSE NON È ACQUA. Ma vapore. Se pensate che la cottura a vapore renda il cibo insipido, siate pronti a ricredervi. L’ambiente caldo e umido che si crea intorno agli alimenti conserva e intensifica profumi, sapori e soprattutto le qualità nutrizionali. Erbe fresche, spezie e agrumi sono i migliori alleati per insaporire l’acqua, il cesto di bambù è il feticcio orientale da portare anche in tavola.

2. HARRY POTTER IN CUCINA. Legumi, verdure,

3.

alcune varietà di pesce, se propinati ai bambini, spesso provocano pianti melodrammatici o insormontabili capricci che 9 volte su 10 vedono il pupo trionfante sul suo seggiolino e il genitore con la coda tra le gambe, costretto a ripiegare sul solito piatto di penne al sugo. Per ovviare a questi spiacevoli inconvenienti, il trucco è trasformare magicamente alcuni di questi alimenti in cibi sfiziosi e divertenti: quindi via libera alle polpette di lenticchie, tortini di verdure, spiedini di pesce, frullati di frutta fatti in casa. Ancora meglio se coinvolgerete i pargoli nella preparazione del piatto, facendoli impastare, mescolare e cuocere sotto la vostra supervisione. In questo modo la fantasia e lo stomaco ringrazieranno, la cucina, i pensili e i fornelli un po’ meno.

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CURIOSARE TRA I BANCHI. Una delle prime cose che visito in una città straniera, durante i miei viaggi, è il mercato. Esiste forse luogo più autentico e suggestivo? Nei mercati si scopre l’anima vera di un paese, il clima, la sua ricchezza o la sua povertà. Al mercato riconosci i segni della crisi o la qualità delle coltivazioni. E si scoprono le meraviglie dell’agricoltura. Quindi la regola è: non fermatevi al supermercato. Scoprirete così il topinambur, i barbabucchi e altre delizie poco note ma degne di attenzione in cucina.

4.

FATTORE Q. Da lei non si scappa. La qualità è tutto. Bufala dop, pomodori del contadino di fiducia e olio extravergine potrebbero rappresentare il massimo dell’estasi gustativa. Dobbiamo solo imparare a riconoscerla la qualità, dandole il giusto valore. Il problema è che la spesa sostenibile ha già mietuto molte vittime tra le nostre carte di credito e a meno che non si possieda il conto in banca della famiglia Pitt-Jolie, è davvero difficile non aggirarsi tra le corsie di un supermercato alla esclusiva ricerca delle offerte bis e 3x2.

5.

LA BELLEZZA E LE SPEZIE SALVERANNO IL MONDO. Qui c’entra poco la passione o il totale raccapriccio

6.

nei confronti del cibo etnico. Il punto è che il sale (troppo sale) fa male. Mentre al contrario, una manciata di spezie può fare la differenza. Basta un tocco di cumino, di zenzero o una marinatura con cardamomo o curcuma per insaporire senza olio nè sale. Senza dimenticare le straordinarie proprietà di alcune di esse: dall’azione antireumatica a quella antinfiammatoria, le spezie sono meglio di una seduta dal dietologo e più raccomandabili di una bustina contro l’acidità gastrica. Con buona pace della case farmaceutiche, la prossima estate tutti in Marocco!

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UNA VERDURA NON È PER SEMPRE. Ovvero, ogni alimento ha la sua stagionalità e non trasgredire a questo affascinante ordine agricolo significa apprezzare maggiormente il gusto di un cibo, comprese le sue potenzialità nelle ricette. Mai più tiramisù di fragole a Natale insomma… che poi, c’è davvero necessità di inserire le fragole nel tiramisù al posto del caffè? Mah...

7.

AIUTATI CHE BIO TI AIUTA. Qualche mese fa, nel Chianti, durante la visita ad una cantina, su un delizioso barattolo di marmellata lessi: “Il marchio bio mi costerebbe troppo ma vi invito a visitare i miei campi e la mia azienda: troverete una terra pulita e un coltivatore attento e scrupoloso. Vi aspetto”. Un’etichetta semplice e di poche parole. In grado di incuriosire e di portare il consumatore a saperne di più, direttamente dal produttore. Il marchio non è tutto. La conoscenza e l’attenzione verso il proprio lavoro, sì.

8.

FRITTA È BUONA PURE UNA CIABATTA. Una buona frittura, qualche volta, è quello che ci vuole per premiarci e ritemprare le nostre verdi intenzioni. L’importante è usare abbondante olio di qualità portato a circa 200° e lasciar riposare il fritto su carta assorbente. Quindi, ogni tanto, buona frittura a tutti!

9.

MANGIATE SEMPRE DI GUSTO E IN COMPAGNIA, riscoprendo ogni giorno il piacere

10.

del cibo e della tavola. In fondo per essere felici basta questo, senza neanche bisogno di un mulino bianco né di Antonio Banderas che vi offre un cornetto.

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NA TURARTE tutta la Basilicata in un progetto eco-sostenibile di grande portata

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di Elisabetta Castiglioni


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La cultura e il turismo “devono” sposarsi con la eco-sostenibilità. Non esiste una “cultura insostenibile”: un segno di cultura, ad esempio, è il rispetto per l’ambiente.

Una intera Regione “green”dedicata alla preservazione delle sue ricchezze naturali ma anche di una promozione attiva del territorio legato alle sue tradizioni, dall’enogastronomia alla cultura. È la Basilicata, luogo di contrasti e armonie, terra di briganti ma anche Paese natìo di eccelse personalità, da Manfredi di Svezia, imperatore del Sacro Romano Impero allo storico Giustino Fortunato e al politico Emanuele Gianturco, per non parlare dell’elenco di noti esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, da Pasquale Festa Campanile e Rocco Papaleo a Francis Ford Coppola che ha di recente dedicato ad essa un avvincente documentario. E proprio alla cultura ed al suo sodalizio con il territorio è stato dedicato quest’estate NaturArte, un grandioso progetto eco-sostenibile che ha unito le forze dei 4 Parchi Lucani coordinati nell’organizzazione dall’Agenzia per la Promozione Turistica della Basilicata. Abbiamo intervistato Antonella Logiurato, dirigente regionale dell’Ufficio Tutela Della Natura, Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche Della Sostenibilita’, in merito all’impegno presente e futuro della Regione in questo ambito.

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Qual è il vostro impegno per la conservazione del green? Abbiamo il dovere di mettere in campo azioni e strategie per tutelare e trasmettere questa ricchezza alle generazioni future. Il buono stato di conservazione deriva sicuramente da un’attività agricola e forestale prevalentemente legata alle tradizioni e ad un modo “antico” di coltivare (maggese) e allevare il bestiame (pascolo brado), nonché da una serie di motivazioni socio-economiche “negative” quali il mancato sviluppo industriale, l’emigrazione e la mancanza di infrastrutture. Da tale negatività si può cogliere l’occasione per sviluppare un modello di economia basato sulla valorizzazione responsabile di questo patrimonio verde. L’obiettivo primario quindi è la realizzazione concreta della conservazione del patrimonio naturalistico mediante una serie di azioni sinergiche. Prima tra tutte la realizzazione della Rete Ecologica di Basilicata e mediante il progetto, GREEN HUB, con cui si intende coinvolgere le amministrazioni comunali e i Parchi a rendersi parte attiva nella costruzione della Rete ecologica di Basilicata redigendone insieme le norme che la regoleranno. “NaturArte” è un esempio di successo nel connubio tra cultura e turismo. Come possono questi due argomenti coniugarsi all’ecosostenibilità? La cultura e il turismo “devono” sposarsi con la eco-sostenibilità. Non esiste una “cultura insostenibile”: un segno di cultura, ad esempio, è il rispetto per l’ambiente. Il turismo, al contrario, può essere “insostenibile” quando gli accessi alle aree naturali o archeologiche non sono regolamentati; arrivare sulle spiagge con i fuoristrada, arrampicarsi su una parete rocciosa in periodi di nidificazione, schiamazzi che possono allontanare alcune specie (ad es. la cicogna nera) o ruote che possono schiacciare nidi di tartarughe o del fratino sono un simboli di inciviltà quotidiana. E’ necessario sensibilizzare anche gli operatori turistici in questo senso e stiamo tentando di trovare il modo per raggiungere anche loro, mediante un progetto di informazione.

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NaturArte è il primo progetto in questo senso o avete già percorso strade simili? “NaturArte” è il primo progetto in cui si coniuga il trekking a grandi eventi culturali in Basilicata e nasce dall’idea di creare una rete di collaborazione tra i parchi per aumentarne la fruizione. Tale azione si è concretizzata nella proposta progettuale del Parco delle Chiese Rupestri del Materano che vedeva coinvolti i 4 parchi lucani in una serie di proposte articolate durante tutta la stagione estiva. L’idea è stata quella di fare rete tra i parchi, in modo da superare il concetto di fruizione “mordi e fuggi” e consentire anche un’immersione di tipo culturale, oltre che paesaggistica. L’obiettivo non era quello di avere grandi numeri ma creare un’eco legata alla immagine della Basilicata come regione in cui la cultura, l’arte e il patrimonio naturalistico e ambientale si coniugano tra loro ed esprimono un proprio valore tangibile. La differenza è stata la vera forza di questo progetto, luoghi estremamente diversi a pochi chilometri di distanza tra loro, con peculiarità e paesaggi sconosciuti: si passa dalle gravine ai calanchi, dai paesaggi di alta montagna a quelli rocciosi o di valle e quindi il turista non ha il tempo di annoiarsi con lo stesso orizzonte. Ogni fine settimana – la rassegna si è tenuta per ben 14 week-end - ha visto cambiare lo scenario del tramonto o dell’alba, così come l’offerta dei sapori, in base ai singoli territori, è stata analogamente diversificata. Com’è stato logisticamente possibile realizzare un progetto di così ampie dimensioni? La collaborazione è stata totale, a partire da noi funzionari regionali nel cercare di risolvere i problemi di finanziamento del progetto, all’Ente Parco delle Chiese Rupestri coordinatore del progetto che ha saputo affiancare i quattro parchi mediante l’organizzazione di riunioni preliminari, fino all’approvazione del progetto con incontri periodici durante l’organizzazione degli eventi. L’APT gratuitamente ha saputo suggerire le modalità più consone di comunicazione delle manifestazioni; le associazioni locali e le guide hanno accolto i turisti e saputo collaborare mettendo a disposizione le competenze e le professionalità nelle passeggiate con spiegazioni ricche di dettagli; infine, piccoli imprenditori locali hanno saputo proporre i prodotti lucani più stimolanti nei vari mercatini a km 0. Naturalmente, infine, ma solo per dare un maggiore valore al loro impegno, un contributo fondamentale è stato dato dagli artisti, da Massimo Cacciari ed Erri De Luca a Paolo Fresu e Edoardo Bennato (ma la lista è davvero lunga!), veri protagonisti degli eventi che ci hanno regalato eventi unici integrandosi perfettamente nei nostri paesaggi. Tutti buoni motivi per visitare la Basilicata nelle sue molteplici e creative proposte!

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96_ who Direttore Responsabile WWW.ALBERTOGUARDIANI.COM WWW.ANGELICA.IT WWW.AMBREITALIA.IT WWW.ADIDAS.IT WWW.ALVIEROMARTINI.IT WWW.AVEDA.IT WWW.BLUMARINE.COM WWW.BRACCIALINI.IT WWW.CALVINKLEIN.COM WWW.CANGIARI.IT WWW.CARITA-IT.COM

Mara Cella mara@ideamoon.it

Direzione creativa Massimiliano Di Stefano max@ideamoon.it

hanno collaborato a questo numero Luisa Berti, Alessia Caliendo, Elisabetta Castiglioni, Martina D’Ortenzi, Valentina Di Domenico, Enrico Michele Giovannini, Maria Carla Morgione, Rossana Pastore, Daniela Spadaro

Impaginazione François Lecodaine

WWW.CENTOPERCENTOCAHEMIRE.COM

Foto di copertina

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Pino Leone

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In copertina

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Deborah Parcesepe

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Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 404/97 del 20 giugno 1997 Periodicità trimestrale

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finito di stampare a ottobre 2013

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