Fashion files - summer issue

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SPECIALE MARILYN Moda Cinema Design



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È qui

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editoriale _

In ognuna di noi c'è un po' di Marilyn. Non si sa bene il perché ed è anche riduttivo e banale chiederselo ancora. Anche solo cercare di raccontarla, di tracciarne un profilo è quasi impossibile. Non vogliamo provarci nemmeno, cadremmo nell'ennesimo tentativo mal riuscito di sintesi di un mito. Ci limitiamo a constatare che è nelle nostre teste, nei nostri occhi e nei nostri cuori. Ha fatto innamorare più o meno ogni uomo del mondo ed ha ispirato, magari anche inconsapevolmente, quasi ogni donna. Sono trascorsi cinquant'anni dalla sua dipartita ma Marilyn è qui. A riprova di questa tesi vorremmo proporvi un esperimento: un viaggio. Un viaggio ideale attraverso questo numero, una “quasi” monografia tematica dedicata ad un'icona eterna, alla diva per eccellenza e nell'accezione più positiva del termine. L'intera redazione è andata a caccia delle notizie più interessanti, da quelle più note alle chicche introvabili. Arte, Design, Cinema, Moda, Poesia e Letteratura: non c'è campo in cui Marilyn non abbia lasciato il segno. Il nostro esperimento sarà riuscito se alla fine, dopo aver fagocitato d'un sorso l'intera rivista, dalla prima all'ultima pagina, si sarà materializzata lì proprio accanto a voi, sorridente e bella come sempre, e se per un attimo vi sembrerà di aver fatto un tuffo con la nostra Marilyn in questa complicata e calda estate. Mara Cella

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4_sommario 38 58 news fashion victims

speciale moda

cinema design & style

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Notizie in breve

> 26 We are all stars... 28 Jamais sans 31 From the web

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> 32 Un essere senza tempo > 38 The river of no return 52 Night & day 58 Un’estate per sognare > 62 Un mito non si racconta 68 Justine Mattera. Blond power > 72 Pop art. Noi e Marilyn 78 Quando la diva è in cucina 82 Marilyn & the cities. NY, LA > 86 Dentro la bellezza 90 Dignità autonome di prostituzione

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Marilyn

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_di Ilenia Mari

MARILYN AL FORTE DI BARD Dolce, selvaggia, vulnerabile, seducente. Solo alcuni degli innumerevoli aggettivi che le si addicono. La sua scomparsa improvvisa ha contribuito a renderla immortale consegnando ai posteri l’immagine di una donna unica, segnata da una vita contradditoria. Il Forte di Bard, dedica al mito di Marilyn, in quest'anno speciale, la mostra “Marilyn, The last sitting. Bert Stern”, che porta in Italia gli scatti realizzati da Bert Stern in occasione di quello che è stato l’ultimo servizio fotografico dell’attrice prima della tragica scomparsa avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 agosto del 1962.

L'esposizione è curata da Olivier Lorquin (Presidente e Direttore Generale del Museo Maillol di Parigi), Isabelle Maeght (Amministratore della Fondazione Marguerite et Aimé Maeght di Saint-Paul de Vence) e Gabriele Accornero (Consigliere Delegato del Forte di Bard) con la collaborazione della Galleria Staley Wise di New York. Ben sessanta fotografie che rappresentano il particolare modo con cui Stern ha guardato e restituito la bellezza di Marilyn Monroe, trasfigurando le sue forme in opera d’arte. Da non perdere. È visitabile fino al 4 novembre 2012 nelle suggestive sale espositive delle Cantine del Forte di Bard.

FOREVER MARILYN Un evento unico al cinema per celebrare il mito di questa indimenticabile icona. Un'unico appuntamento, lo scorso 3 luglio in un'unica data e in selezionali cinema italiani è stato proiettato Forever Marilyn, una giornata-evento organizzato da Nexo Digital e da 20th Century Fox Home Entertainment per celebrare proprio all'interno delle sale che ne decretarono il successo, il mito di Marilyn. È stato proiettato A qualcuno piace caldo, il capolavoro firmato da Billy Wilder, restaurato in digitale 2k e riportato al suo antico splendore. Il film è stato però preceduto da uno speciale mai trasmesso sul grande schermo, tratto dagli extra del Blu-ray della pellicola. L'esclusivo “dietro le quinte” permetterà di conoscere i retroscena di una delle opere emblema della carriera di Marilyn e del cinema moderno.

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8_ news INSIDE MARILYN Bruciando tutti sul tempo, Inside Marilyn è partita a dicembre del 2011 per lanciarsi in un tour nazionale che durerà per tutto il 2012. Da Torino a Milano passando per il prestigioso Festival Internazionale del Contemporaneo PopSophia di Civitanova Marche, la mostra collettiva nata dall’idea di Alessandro Icardi che arriverà a Roma in autunno per celebrare, tra le altre iniziative della capitale, la DIVA delle DIVE a 50 anni dalla sua scomparsa. E sono proprio 50 gli artisti selezionati dal titolare dalla POW

Maryliberty, Andy Fluon.

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Marilyn, Gian Piero Gasparini.

Gallery e da Giuseppe Iavicoli, riuniti non solo per ricordare l’icona ma soprattutto per indagarne le tracce contemporanee incaricando ogni artista di portare la propria Marilyn alla luce. La mostra/viaggio parte da Andy Warhol, il primo artista ad averla raffigurata attraverso Mimmo Rotella con i suoi strappi cinematografici abbinati anche alle poesie di Alda Merini, ma soprattutto l’iniziativa vanta nel suo DNA un ampio spazio dedicato ai giovani e comunica col territorio che la ospita coinvolgendo artisti locali in ogni nuova tappa. Sono loro, i meno noti e i più giovani, la vera cartina tornasole che ha il compito di restituire al pubblico quanto dell’essenza di Marilyn si manifesti nei loro lavori. Reazioni e punti di vista anche discordanti, come quello del fotografo Stefano Bordieri che ha chiesto alle migliori Drag Queen italiane di incarnare il mito dei miti o di Angelo Barile che propone una sua interpretazione della non-fine del mito. INSIDE MARILYN si concluderà a Torino a fine anno, proprio dove il tour è iniziato, con un party di chiusura e la presentazione del catalogo ufficiale. www.insidemarilyn.com Drag Queen, Stefano Bordieri.

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10_ news MARILYN MORE Anche il corso di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design di Roma dedica una mostra al'icona di tutti i tempi. Nasce così MARILYN_MORE la mostra fotografica allestita presso lo Studio Orizzonte e inserita negli eventi Extra del calendario di Altaroma. 30 immagini di moda per reinterpretatre il mito Marilyn. 10 studenti, neodiplomati del corso di Fotografia IED di Roma, coordinati dal noto fotografo Antonio Barrella, sono stati chiamati a sperimentare nuovi linguaggi, con interpretazioni personali, rivisitazioni contemporanee ed evocative del variegato e complesso universo Marilyn. Per un fotografo, in particolare, confrontarsi con la diva per eccellenza rappresenta un passaggio quasi obbligato, considerando il vasto repertorio iconografico che ha contribuito alla creazione del mito. Marilyn rappresenta ancora oggi il soggetto enigmatico più ambito sia per il grande pubblico che per i creativi dell’immagine, per ciò che ha rappresentato in quanto a bellezza, eleganza e stile. La mostra ospita anche la proiezione di Filmarilyn, realizzato da Paolo Gioli nel 1992, un film girato in 16 mm. in bianco e nero e muto. La mostra sarà visitabile fino al 27 Luglio.

LE OLIMPIADI DELLA BELLEZZA

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Emilia Setti opta per scelte estetiche dettate dalla semplicità e dal colore.

Si chiama Global Beauty Contest, ed è l'ambita gara tra “beauty consultant” Shiseido, le ambasciatrici di bellezza che con il loro lavoro animano le profumerie e le spa di tutto il mondo prendendosi cura delle clienti. Le migliori "beauty consultant" saranno selezionate e solo 32 arriveranno a Tokyo dove, ogni 4 anni, proprio come le olimpiadi sportive, si tiene la finale del concorso. Il marchio giapponese ne conta oltre 20.000 tra le ben 88 filiali del mondo. Le professioniste della bellezza si confronteranno su tre prove: Massaggi e trattamenti viso a cui i giudici stessi si sottoporranno per valutare le migliori manualità. Make up, seguendo le direttive di Dick Page, le beauty realizzeranno diverse tipologie di trucco. Omotenashi, dimostrando l’abilità nell’accoglienza e nella consulenza alla cliente. La vincitrice sarà proclamata a Tokyo il 25 luglio durante un evento che in Giappone è attesissimo ed ha una grande risonanza nazionale.


Š2012 Elizabeth Arden, Inc. elizabetharden.com *Utilizzando il nuovo Optimizing Skin Serum Visible Difference insieme al regime di tra amento ispirato alla tecnologia delle Spa Elizabeth Arden. Risultati basati su un test di utilizzo di 55 donne negli Stati Uniti dai 30 ai 50 anni.

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Una differenza visibile in soli * 6 giorni.

100 anni di expertise spa nella linea di tra amento quotidiano per la tua pelle.


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12_news SEMPRE CON NOI Dal manifesto di 2Periodico Design si legge: “Periodicamente ci trovavamo a cercare…dare forma a un idea. Un concetto. Lo stravolgimento fisico e visivo di un oggetto, diventa altro. Materiali che riempiono la nostra quotidianità. Oggetti di affezione cercati e dimenticati, disegni, grafiche, fotografie acquistano una dimensione tridimensionale da vivere sul corpo o da indossare come provocazione, ironia, ricordo. Periodicamente nei viaggi che abbiamo fatto raccoglievamo ciò che vivevamo in quel luogo e in quella realtà “quotidiana”. Così nacque l’idea di farci una borsa, un oggetto di affezione”. Ecco spiegata la filosofia di 2 Periodico Design, spazio creativo ed innovativo concept store, nel suggestivo Rione Monti a Roma. Uno spazio nato proprio dalla filosofia del brand 2Periodico: far nascere oggetti pieni di messaggi, utilizzando pagine di periodici, attraverso il riuso di materiali. Un esempio ad hoc: la Marilyn, un omaggio/borsa ad un'icona intramontabile ed anche un messaggio, è ancora con noi, sempre.

A CANDLE FOR MARILYN Marilyn Monroe incarna il glamour con la sua seducente bellezza e le sue curve voluttuose. Era più di una dea ed ancora oggi domina il firmamento delle stelle del cinema, tanto da essere considerata la donna più famosa del XX secolo. Con la sua nota di rossetto in polvere, l'esclusiva Maison parigina Juliette Has a Gun, brand indipendente ed innovativo dell'affascinante mondo delle fragranze, le ha dedicato Marilyn una candela in edizione limitata, in modo da farla vivere vicino a noi ancora un po'... Questa candela profumata è un po' come avere 200 grammi di delicate note di rosa e violetta ed avere (per almeno 50 ore) un po' di Marylin a casa vostra.

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Lasciati portare dentro l’Emozione

Polinesia • Isole del Pacifico • Australia • Nuova Zelanda Stati Uniti • Messico • Caraibi • Giri del Mondo • Oriente • Sud America

ilquintomondo.it


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_di Luisa Berti

UN SET È LA SPIAGGIA PIÙ BELLA DELL’ESTATE La spiaggia di Coronado in California, dove è stato girato il film “A qualcuno piace caldo”, è stata giudicata la più bella degli Stati Uniti per il 2012. In questa distesa di sabbia lunga due chilometri e mezzo e luccicante grazie alla presenza del minerale mica, nel 1959, Marilyn Monroe e Tony Curtis hanno girato alcune scene della famosa pellicola. La magnifica spiaggia ha spodestato quella di Siesta in Florida che l’anno scorso si era aggiudicata l’ambito titolo del “Dr. Beach”, il professore Stephen Leatherman. La classifica viene stilata da oltre vent'anni sulla base dei parametri di qualità dell'ambiente e sicurezza per i nuotatori.

IL PRIMO DIVO DI CHANEL N°5 Marilyn andava a dormire con solo due gocce di Chanel N° 5, lo farà anche Brad Pitt? È lui il nuovo testimonial della prossima campagna pubblicitaria della celebre fragranza francese. Nata nel 1921 per volontà di Gabrielle Boneheur Chanel è stata realizzata dal profumerie Ernst Beaux, figlio del “naso” dello Zar. Dopo una serie di importanti volti femminili come Catherine Deneuve, Carole Bouquet, Vanessa Paradis, Nicole Kidman, Audrey Tautou e naturalmente la star per antonomasia, Marylin Monroe, è ora la volta del promesso sposo di Angelina Jolie. L’attore seguirà l’esempio di queste importanti donne ma protagonista dello spot non sarà più una diva ma un divo.

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IL PRIMO NETTARE DI COLORE AL MONDO

DEDICATED TO COLOR PERFECTION. Goldwell lavora in esclusiva con gli acconciatori professionali in oltre 40 paesi nel mondo Trova il tuo salone Goldwell pi첫 vicino su: www.goldwell.it


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_di Ilenia Mari

MISS BIKINI PER L'EMILIA Il noto brand di beach couture ha voluto dare un sostegno concreto all'Emilia. Durante il grand opening del flagship store a Via del Babuino a Roma, le designers Alessandra e Francesca Piacentini hanno voluto dar vita ad un cocktail party solidale, un appuntamento per tutti gli appassionati di moda ma anche un gesto di solidarietà, donando il ricavato della serata a sostegno della Regione Emilia Romagna. Per l’occasione, infatti, sono stati messi in vendita dei capi Miss Bikini Vintage a un prezzo politico di 25 euro: bikini diventati ormai cult, con stampe e colori vivaci, impreziositi da pietre e ricami, in cui tinte e lavorazioni inedite ispirate alla natura, evocano atmosfere tropicali. Uno stile couturier e artigianale per una femminilità ricercata sono gli elementi che caratterizzano da sempre il dna della griffe. L’intero ricavato è stato devoluto alle vittime del terremoto, così come un’importante percentuale delle vendite della boutique della collezione Miss Bikini Luxe 2012 dei giorni successivi. “Dare il nostro contributo di fronte a questa tragedia che ha colpito il territorio italiano è per noi importante, un presupposto fondamentale dell’impegno etico assunto dal Miss Bikini” ha dichiarato Andrea Teofilatto, Ceo dell’Azienda. Alla serata hanno preso parte molti ospiti del mondo del cinema e non solo - come

Alessandra e Francesca Piacentini con Andrea Teofilatto.

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Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Margherita Buy o Eva Riccobono a conferma di una liason speciale con questo mondo e del comune impegno di sensibilizzazione ad un contributo attivo e forte nel sociale. Anche la redazione di Fashion files, ha cercato di promuovere l'interessante iniziativa, prendendo parte all'evento e contribuendo con entusiasmo.


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Rivoluzione cosmetica. L’anti-età di ultima generazione.

*dati NPD a valore, profumeria selettiva trattamento, gennaio-dicembre 2010 ** test in vitro *** test di autovalutazione su 202 donne

Pelle più giovane, compatta e luminosa sin dalle prime applicazioni.

Nuova scoperta.

Dalla ricerca Shiseido, un nuovo rivoluzionario principio attivo rende ancora più efficace la crema anti-età 24 ore più venduta nel mercato italiano*.

Bio-tecnologia avanzata.

L’esclusivo complesso Bio-Revitalizing rinforza e tonifica le fibre elastiche** della pelle per prevenire ed attenuare i segni del tempo.

Risultati evidenti.

Dalle prime applicazioni, la pelle è più levigata. Dopo 4 settimane, il 93% delle donne*** dichiara che la propria pelle appare liscia e compatta.

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18_news UN BACIO SEDUCENTE Per l'estate 2012 arriva Guess Seductive Sunkissed, una fragranza fresca ma con l’allure di Guess e un tocco civettuolo, che va ad ad arricchire l’inimitabile bouquet di Guess Parfums. Un'edizione limitata creata dal profumiere Symrise Bernard Ellena. Un frizzante mix estivo. Squisiti frutti per le note di testa: pera, lampone, bocciolo di ribes nero e pompelmo rosa. Seducenti note di cuore di gelsomino, orchidea brasiliana e vaniglia. Infine un caldo e sensuale fondo di muschio, violetta del teide ed ebano macassar che baciano la pelle ben oltre il tramonto. Un connubio perfetto tra il mondo della moda e quello della profumeria. Il suo look evoca un fascino retro': un sinuoso flacone per un seducente color corallo, è ornato da un adorabile ciondolo a forma di rossetto della collezione di accessori Guess. E l’originale packaging a pois bianchi e neri, - e non poteva essere altrimenti - è sigillata con un bacio.

QUELLA FACCIA UN PO' COSÌ Anche Pepe Jeans ha voluto ricordare la bionda delle bionde con una maliziosa edizione limitata. Arriva così, in occasione di questo mezzo secolo di ricordi per la diva delle dive, anche la linea speciale Andy Warhol. Non a caso per la T-Shirt Pepe Jeans limited edition o la bag, il foulard e la cintura è sempre protagonista il ritratto che della eterna Marilyn fece Andy, un altro memorabile artista ed un'altra icona del XX secolo.

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20_news Liu Jo Luxury, brand affermato e glamour per eccellenza non poteva non puntare su uno stile da diva di Hollywood per le sue nuove collezioni. D'ispirazione classica con un di tocco sensualità, sarebbe stato perfetto al polso di Marilyn, che amava scoprire nuovi posti dove mettere i brillanti. È il nuovissimo modello Dancing in un elegante color sabbia, con un'esclusiva lunetta in acciaio e una pioggia di scintillanti cristalli “ton sur ton” mobili all'interno del quadrante, che ha una finitura “sunray” con numeri arabi in Upper Plating e gli indici a rilievo in pietre Swarovski. Altro dettaglio così chic è il cinturino imbottito in pelle, in una nuance di colore che evoca candide sabbie esotiche. Sarà disponibile nei punti vendita da settembre con un irresistibile packaging, una pochette Liu Jo Luxury.

STILE DA DIVA SAREBBERO PIACIUTI A MARILYN

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...che adorava sorseggiare champagne. Sono l’assoluta novità di questa calda estate. I Cube sono gustosa polpa di frutta ghiacciata che viene lavorata e freddata in divertenti stampi a forma di cubo, guarniti in base al gusto con un pezzo di arancia, limone, pesca, lampone, mirtillo, ananas o cocco. Un’idea innovativa dal mondo food & beverage per preparare cocktail o aromatizzare aperitivi e prosecchi, per accompagnare la vodka o il rum, esaltandone il sapore e l’essenza. Qualche altro spunto? Provate il Cube Caffè in un bicchiere di latte freddo o Cube Menta per impreziosire piatti a base di pesce, antipasti e dessert. Fatevi tentare da Ciocco Cube, deliziosa frutta ghiacciata immersa in un irresistibile cioccolato.



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_ di Valentina Di Domenico

QUEL BIONDO MARILYN? Prima era semplicemente una ragazza di nome Norma Jeane. Poi a vent’anni divorziò dal primo marito, si tinse i capelli e divenne Marilyn Monroe. Anche la diva più diva di tutte, quindi, non era in realtà una bionda naturale e questo non può che consolare tutte coloro che vorrebbero vedere la propria chioma trasformarsi e schiarirsi, al grido di “Bionde si diventa!” E bionde possono diventarlo proprio tutte, in questa estate 2012 che vede un ritorno al colore anni '50, un biondo “ottimista”, che sorrideva al mondo e che parlava del boom economico del dopoguerra, che ammaliava senza mai essere aggressivo o sfrontato, perché stemperato dalle forme morbide e rassicuranti delle acconciature allora di tendenza. Ai tempi in cui Marilyn decise di trasformarsi in Marilyn, quella particolare nuance di biondo platino tendente al perla si poteva ottenere soltanto tramite un bagno di colore particolarmente aggressivo, preceduto solitamente da una decolorazione: i capelli subivano quindi un fortissimo stress e correvano il rischio di perdere lucentezza. Oggi l’innovazione tecnologica permette di avere a disposizione prodotti delicati e facili da usare, che rendono il risultato più naturale ma comunque particolarmente d’effetto. Per ottenere l’irresistibile tonalità Marilyn, è d'aiuto Goldwell con una serie di servizi personalizzati in salone e prodotti per il mantenimento del “biondo perfetto” in casa. “Le donne bionde sono le clienti più esigenti, sofisticate, estroverse e individualiste - affermano i tecnici della colorazione Goldwell - vogliono, anzi esigono un biondo che sia personalizzato e su misura, quasi sartoriale. E questo discorso vale ancora di più per coloro che scelgono nuance molto chiare, biondi molto freddi. Più il biondo diventa sofisticato e unico, più è difficile da mantenere. E diventa sempre più complesso ottenere il compromesso perfetto tra performance, cura e protezione del capello”. Ecco perché di perfezione si parla quando si cerca di soddisfare una donna “bionda dentro”. Grazie alla più avanzata tecnologia dei laboratori di R&D tedeschi è stato possibile inserire all’interno di prodotti solitamente aggressivi come i decoloranti, nanotecnologie e componenti brevettati come l’IntraLipid, per nutrire e proteggere il capello anche durante il processo di schiaritura. “Ad una cliente che entra in un salone Goldwell vogliamo con la nostra professionalità, far vivere un sogno, quello di diventare delle dive nel loro quotidiano. Desideriamo raggiungere questo obiettivo con l’attenzione, la cura e la sensibilità dell’artigiano che utilizza gli strumenti più avanzati e performanti a livello tecnologico”.

Groupage Linea Inner Effect. Rigenerazione del capello e protezione del colore, per mantenerlo il più a lungo possibile. Gli esperti Goldwell spaziano dalla colorazione permanente a quella demipermante, il cosidetto bagno di colore, con nuances fresche e vivaci per ottenere schiariture da diva a dare sfogo alla creatività.

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Groupage Linea Volume e Linea Curl di Goldwell StyleSing. Il motto dell’acconciatura anni ’50 è sicuramente volume! volume! volume! Si possono ottenere acconciature strutturate ma naturali, con incredibile effetto volumizzante attraverso spume e lacche dalle diverse tenute ed effetti, in grado di soddisfare le esigenze di tutti i tipi di capelli.

Il biondo Marilyn è una tonalità sofisticata ed estremamente sensuale, a patto che venga intonata ad una carnagione chiara e levigata, labbra sapientemente colorate e soprattutto ad un taglio corto e veloce, in grado di alleggerire l’effetto e renderlo allo stesso tempo glamour e di classe. Se credete di non essere pronte e sfoggiare il biondo tanto amato da molte celebrities di oggi, da Scarlett Johansson a Blake Lively, potete optare per la vera e propria nuance del momento, quel biondo ramato, forse meno sexy, ma certamente più naturale e moderno, che sfoggiava la Monroe degli esordi: un tono caldo, illuminato da poche ma significative striature di luce, in perfetto abbinamento con un taglio lasciato appena sotto le spalle, leggermente spettinato e uno smokey eyes sui toni del marrone. E voi siete pronte a dare voce alla Marilyn che è in voi? Oggi si può, con naturalezza, facilità e un pizzico di stile retrò.

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_ di Valentina Di Domenico

CAKE GOES TO HOLLYWOOD

Difficoltà: bassa Cottura: 50 minuti Preparazione: 20 minuti

250 gr di farina 00 setacciata 250 gr di zucchero a velo setacciato 2 tazzine di acqua 2 tazzine di olio di semi 2 cucchiai di Cointreau 6 uova 1 bustina di lievito La scorza di un limone grattugiato 1 bustina di vanillina 1 pizzico di sale

Volete concludere in bellezza un piacevole pranzo estivo in giardino? Stupite i vostri ospiti con una versione rivisitata della Chiffon Cake, il celebre dolce inventato a Los Angeles, nel 1927, da Harry Per la farcitura: Baker: venditore di assicurazioni di professione, nel tempo libero 50 ml di succo di limone organizzava gustosi catering, sfornando delle vere e proprie delizie 250 ml di acqua dal suo appartamento, rivendendole poi nel suo Brown Derby 50 gr di amido di grano Restaurant, apprezzatissimo dalle star più famose del cinema hol180 gr di zucchero semolato lywoodiano. Dopo aver custodito gelosamente la ricetta di questo La scorza di un limone dolce per oltre 20 anni, nel 1947 la cedette alla celebre industria di grattugiato farine General Mills, che subito la mise in commercio tramite il Per la glassa: famoso marchio Betty Crocker. Il successo fu strepitoso e ancora Succo di un limone oggi la General Mills reputa la Chiffon Cake il dolce più originale 400 gr di zucchero a velo inventato nell’ultimo secolo. 2 albumi Leggera ma gustosa, denominata anche “torta degli angeli”, la Chiffon Cake è un dolce semplicissimo, reso speciale da piccoli ma sostanziali accorgimenti; l’uso dell’olio vegetale al posto del burro e dell’acqua al posto del latte; la lavorazione separata degli ingredienti liquidi da quelli secchi; il raffreddamento della torta a testa in giù ovvero l’accortezza finale che le conferisce quella sua sofficità davvero unica.

PROCEDIMENTO: In una ciotola unite la farina, la vanillina, la scorza di limone, il sale e lo zucchero. In un altro recipiente lavorate con una forchetta i tuorli, l’olio, l’acqua. Ancora a parte montate gli albumi a neve ferma con il Cointreau e aggiungete lo zucchero a velo un po’ alla volta. A questo punto unite gli ingredienti secchi con quelli liquidi e mescolate energicamente finché non si saranno ben amalgamati; aggiungete all’impasto gli albumi montati a neve. Infine unite il lievito setacciato e mescolate delicatamente dall’alto verso il basso. Versate in uno stampo con tubo centrale removibile senza imburrarlo né infarinarlo e cuocete in forno a 170° per circa 50 minuti. Il dolce va fatto raffreddare capovolto, senza farlo poggiare su di un piano ma adagiandolo sugli appositi piedini o incastrando la parte centrale dello stampo nel collo di una bottiglia; in questo modo la torta non si appesantirà dopo la cottura e rimarrà soffice e leggera, pronta per essere farcita con vostra crema al limone. Per il ripieno mescolate a freddo acqua, amido, zucchero e scorza di limone; cuocere fino al primo sbuffo di vapore. Fuori dal fuoco unite il succo di limone e lasciate raffreddare. Intanto preparate la glassa. Montate tutti gli ingredienti con le fruste elettriche per circa 10 minuti finché il composto non sarà duro. Farcite la torta fredda con la crema e decoratela con la glassa, qualche mirtillo e riccioli di cioccolato bianco.

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Photo: Kate Holt/Eyevine/ActionAid

“È impossibile che la marmellata l’abbia rubata io!”

Ci sono bambini che, una volta nella vita, vorrebbero poter rubare della marmellata. Ma sono nati in Paesi dove la terra non produce quasi nulla. Dove le “case” sono baracche. Dove si va a dormire a stomaco vuoto. Si lavora anziché andare a scuola e si muore per un banale morbillo. Eppure un destino diverso è possibile. Dipende anche da te. Con l’adozione a distanza di ActionAid e 82 centesimi al giorno puoi trasformare la vita di un bambino e della sua comunità: dall’estrema povertà a un futuro di dignità e diritti. E - perché no - con della marmellata da rubare!

adotta un bambino a distanza, sostieni la sua comunità. Per ricevere materiale informativo e la cartellina di un bambino compila il coupon e spediscilo in busta chiusa all’indirizzo indicato sotto; oppure invialo via fax al numero 02 2953 7373 o chiamaci allo 02 742 001. Nome Cognome Via Tel.

Cell.

e-mail

Cap Città Prov. Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano,via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati.

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ActionAid Via Broggi 19/A, 20129 Milano - Tel. 02 742001 - E-mail: richieste@actionaid.org - www.actionaid.it


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“WEAREALLSTARS ANDWEALLDESERVE TOTWINKLE” - Marilyn Monroe -

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di ENRICO MICHELE GIOVANNINI

Va chiarito che in politica estera, il lancio delle ‘Cinderella’ di Louboutin, in collaborazione con la Disney, ricopre per me un ruolo di maggior rilievo rispetto all’elezione di Hollande. Da questa mia realtà parallela ho notato che all’avvicinarsi del compimento della (possibile) profezia dei Maya, che cade nel 50° anno dalla scomparsa di Marilyn, accadono avvenimenti a dir poco funesti. Giovani o meno, ma comunque tutte intestatarie di conti a 9 zeri e piede-a-terre estesi come campi da golf, una dopo l’altra stanno scomparendo star di caratura pesantissima. Da Michael Jackson a Elizabeth – ometto i cognomi da coniugata - Taylor, per non parlare di Alexander McQueen. Ricordo che in quel periodo vivevo a Londra e presi un giorno di ferie per accaparrarmi un posto tra le transenne all’ingresso della Saint Paul’s Church di Knigtsbridge, a due passi da Harvey Nichols. Da una parte per rendere omaggio a un genio inarrivabile, dall’altra, per assistere a una passerella unica che solo il Royal Wedding avrebbe oscurato. La più sfigata? Una ‘certa’ Daphne Guinnes che

...una dopo l’altra stanno scomparendo star di caratura pesantissima. FASHIONfiles

ebbe la malsana idea di arrampicarsi su tacchi da Cirque du Soleil, senza fare un preventivo giro di prova, finendo raccolta da un paio di ragazzi assiepati in prima linea. Fosse stato per i miei riflessi, la sventurata avrebbe ancora i segni dei ciottoli in volto. Mancava il photocall all’ingresso, ma per il resto c’erano tutti gli elementi che caratterizzano gli eventi di moda di punta della Fashion week di Londra: Anna Wintour, Naomi e Kate in total black, la PR bulimica all’ingresso che custodiva la lista blindata come il Santo Gral e security da 300 kg che comunicano tra loro con suoni gutturali. L’anno scorso, purtroppo, ci ha portato via anche Amy Winehouse alla quale mi sono sempre sentito molto vicino, non fosse altro che una volta a Soho le pestai accidentalmente un piede e volli rimediare offrendole quello che per entrambi pareva essere il trentesimo drink, erano appena le nove di sera. Il 2011 è stato un anno particolarmente duro anche per i nostri amici parrucchieri che hanno perso un guru come Mr. Vidal Sassoon, per quei due che non lo sapessero, fondatore dell’omonima accademia di Hairstylist tra le più importanti al mondo, sarà sicuramente in compagnia di Evelyn Lauder, membro della multinazionale della bellezza Estée Lauder scomparsa a 75 anni con una pelle che, ovviamente, non ha mai conosciuto i problemi della zona T. Ne’ attore ne’ rock star, ma comunque una celebrity di primo livello, ad andarsene l’anno passato è stato pure Steve Jobs che dopo aver raggiunto fatturati più alti del PIL di molte nazioni, lascia tutto in mano a Tim Cook


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facendone l’uomo gay più influente del mondo, e forse anche quello col cognome più equivoco. Quest’anno, in condizioni ancora avvolte dal mistero, abbiamo assistito alla dipartita di Whitney Houston, diva dal talento sconfinato che più di altre ha ceduto a vizi pericolosi che l’hanno distrutta nell’animo e nel fisico. Inoltre, come me, tutti i clubber nostalgici della musica trattata con i guanti bianchi sentono un vuoto infinito per la mancanza di Donna Summer, colei che definì la disco music negli anni '70 lasciando per sempre, nelle generazioni a venire, la voglia di sentirsi un po’‘bad girl’. Osservando tutto questo ho formulato una mia teoria, quella del complotto: credo che le star stiano tagliando la corda, a nostra insaputa. Scompaiono in attesa che il mare si faccia polenta e l’Everest si frantumi come un grissino, in pieno stile Maya, e si rifugiano beate e protette in bunker a chilometri dalla superficie. Credo che il primo ospite a entrarvi sia stata proprio la nostra Marilyn. Lei da ragazza intelligente, ha ben pensato di precorrere i tempi, lasciare la sua casa mezza arredata, e dare il via a una moda di sparizioni per vivere in tutta tranquillità in un luogo sicuro circondata da star mondiali. Loro beatamente, e alla faccia nostra, brillano e festeggiano senza sosta la fine di quest’era che, ultimamente, lascia ben poco spazio alla vera gloria divorata da miseri momenti di fama sempre più brevi e spesso immeritati.

...ho formulato una mia teoria, quella del complotto: credo che le star stiano tagliando la corda, a nostra insaputa.

Christian Louboutin.

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JAMAISSANS... di LUISA BERTI

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Passiamo la vita ad aspettare l’uomo dei nostri sogni e spesso siamo convinte di non poter fare a meno di un compagno con cui condividere letteralmente “tutto”. Ma è proprio vero che non si può stare senza un uomo? O è solo un sogno che coltiviamo da bambine e al quale non vogliamo rinunciare? E allora, vista la crescita esponenziale delle ragazze single e felici, anziché jamais sans un homme è il caso di alleggerire le nostre vite e con un tocco di ironia e divertimento dire: jamais sans...

...LE HANGISI Più che un trend della primavera estate, le Hangisi sono un consiglio per la “vita”. Le pumps perfette in ogni momento della giornata. Per chi ancora non le conoscesse, si tratta del modello iconico di Manolo Blahnik. Elegante tacco dieci, raffinato satin decorato da una preziosa fibbia, sono gli elementi che danno vita al decolleté più famoso del momento, subito riconoscibile da un occhio esperto. Un indiscusso punto di riferimento, necessario per ogni look che si rispetti.

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…GLI AURICOLARI DI COLORE CELESTE Il colore dell’acqua del mare è il pantone giusto per le nostre scelte Hi Tech. Gli auricolari dell’estate sono di colore celeste intenso. Assolutamente cool per ascoltare musica o parlare al telefono in macchina. Se proprio vogliamo essere delle maniache del colore e dell’innovazione tecnologica le possiamo abbinare alla custodia, sempre dello stesso colore, dell’ IPad, ma quest’ultimo deve essere rigorosamente bianco!

…LE FASCETTE ELASTICHE PER CAPELLI Un accessorio che non può mancare nel guardaroba dell’estate 2012. Adatto naturalmente ai capelli lunghi, soprattutto per tenere in ordine le chiome sciolte, ma anche divertente per impreziosire un taglio corto. Sono particolarmente glamour le fascette doppie che arricchiscono le acconciature raccolte. Un accessorio comodo, pratico ed economico per ogni tipo di taglio e lunghezza. Le fascette sono molto facili da indossare e possono essere mantenute ferme con piccole bobby pin o forcine. Le più trendy sono sottili, a volte doppie e capaci di creare linee di colore tra i capelli. Louis Vuitton le propone preziose, mentre Long Champ doppie e della stessa nuance dei capelli.

...X-RATED Una sensuale miscela di vodka francese e arance rosse, mango, frutto della passione e melone è il liquore da sorseggiare nelle notti estive. Esageratamente di colore rosa, X-Rated Campari, può essere gustato da solo e molto freddo o miscelato alternativamente a tequila, champagne e vodka liscia. Meglio se servito in coppetta Martini.

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FROMTHEWEB

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fashionfiles.it

Su fashionfiles.it, il nostro sito, continueremo a dedicare in questi mesi numerosi approfondimenti e aggiornamenti sulla miriade di iniziative dedicate alla nostra Marilyn in questo anno speciale. Dalle mostre fotografiche ai molti volumi pubblicati sulla diva, dalle special edition, alle collezioni moda ed accessori che la fanno rivivere, decisamente in ogni angolo del mondo. Continueremo a cercare le curiosità più sconosciute ai più per raccontarvele. Non basta una monografia a 'contenere' e descrivere tutto l'universo di

questa irragiungibile icona e soprattutto l'iperuranio del web e dei social media ci consente di confrontarci con voi e di fare tutto questo insieme. Dateci i vostri pareri, scriveteci e seguiteci anche sulla nostra pagina Facebook, inviando alla redazione i vostri commenti, suggerimenti, critiche e idee. Vi aspettiamo insieme a Marilyn per scoprire quale sarà il tema del prossimo numero. Buona estate a tutti!


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UNA PRESENZA ALIENA? UNA FIGURA SOPRANNATURALE? UNA BELLEZZA COSÌ BELLA PROPRIO PERCHÈ NATURALE ED IMPERFETTA? DI CERTO UN ESSERE SENZA TEMPO, UNA FORZA PAZZESCA, UN MIX DI MAGNETISMO ALLO STATO PURO E TANTA FRAGILITÀ.

DA UNA STORIA FAMILIARE COMPLESSA E UN’INFANZIA DIFFICILE, CIRCONDATA DA INSTABILITÀ, MARILYN ADOLESCENTE COMPRENDE DI AVERE UN QUALCOSA CHE PIACE; ARRIVA UNA SORTA DI CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO FASCINO E SENSUALITÀ. DA LÌ FORSE INIZIA IL SUO CAMMINO NEL COMPLICATO MONDO DEL CINEMA. PROBABILMENTE QUESTA CREATURA SPECIALE INTUÌ DI PIACERE AL MONDO MA CHE IL MONDO VOLEVA DI LEI SOLO UNA PICCOLA PARTE, FORSE QUESTA È STATA UNA DELLE SUE PIÙ GRANDI SOFFERENZE. IN “FRAGMENTS” UNA RACCOLTA DI DIARI, LETTERE E SCRITTI DI MARYLIN DEL PERIODO TRA IL 1943 E IL 1962, EDITA DA FELTRINELLI NEL 2010, VE N’È UNA CONFERMA:

“VITA, HO IN ME ENTRAMBE LE DIREZIONI. RESTANDO COME APPESA ALL’INGIÙ PIÙ SPESSO, MA FORTE COME LA TELA DI UN RAGNO AL VENTO, ESISTO DI PIÙ NELLA BRINA SCINTILLANTE...” ECCO IL SUO TORMENTO, UN MONDO INTERIORE SCONOSCIUTO AI PIÙ, QUELLA NORMA JEAN BAKER CHE IN POCHI COMPRESERO, OFFUSCATI DAL SORRISO AMMALIANTE DI MARYLIN. FASHIONfiles


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UN ESSERE senza tempo di Mara Cella

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EPPURE - COME AFFERMA ANTONIO TABUCCHI NELLA SUA PREFAZIONE A “FRAGMENTS”...

“IL SUO SEGRETO È PROPRIO LA MAGNIFICA FARFALLA CHE SI NASCONDE IN QUEL CORPO SUBLIME. È LA SUA ANIMA INTOCCABILE, COME PER LE ALI DI UNA FARFALLA, IMPOSSIBILI DA AFFERRARE SENZA FAR PERDERE LORO QUELLA POLVERE MAGICA CHE NE CONSENTE IL VOLO”. DEL RESTO LO SCRITTORE ARTHUR MILLER, SUO MARITO DAL ‘56 AL ‘61, IN MODO CRUDO E DIRETTO SINTETIZZA IL DRAMMA DI MARILYN .

”ERA UN POETA CHE, ALL’ANGOLO DELLA STRADA, CERCAVA DI RECITARE I SUOI VERSI AD UNA FOLLA DESIDEROSA SOLO DI STRAPPARLE I VESTITI”. PURTROPPO QUELL’ANIMA È STATA, SOLO POI, COMPRESA DA TANTI; POETI, LETTERATI, ARTISTI E DESIGNERS HANNO MESSO IN LUCE IN QUESTI 50 ANNI, IN VARIO MODO E DA DIVERSE ANGOLAZIONI, CON LA PROPRIA ARTE, LA VERA MARILYN. CIASCUNO È RIUSCITO A ‘FERMARE’ UN FRAMMENTO DI QUEL SUO PROFONDO UNIVERSO INTERIORE. FASHIONfiles


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PIER PAOLO PASOLINI, HA DEDICATO VERSI STRUGGENTI A MARILYN: (E CON LUI RENATO GUTTUSO CHE LI RECITÒ NE LA RABBIA DEL 1963, IL “POEMA FILMICO” DI PASOLINI)

“E TU...QUELLA BELLEZZA L’AVEVI ADDOSSO UMILMENTE...IL MONDO TE L’HA INSEGNATA, COSI LA TUA BELLEZZA DIVENNE SUA....E TU TE LA SEI PORTATA DIETRO COME UN SORRISO OBBEDIENTE. L’OBBEDIENZA RICHIEDE TROPPE LACRIME INGHIOTTITE, IL DARSI AGLI ALTRI, TROPPI ALLEGRI SGUARDI CHE CHIEDONO LA LORO PIETÀ! COSÌ TI SEI PORTATA VIA LA TUA BELLEZZA. SPARÌ COME UN PULVISCOLO D’ORO. ...E FRA TE E LA TUA BELLEZZA POSSEDUTA DAL POTERE SI MISE TUTTA LA STUPIDITÀ E LA CRUDELTÀ DEL PRESENTE... LA TUA BELLEZZA SOPRAVVISSUTA DAL MONDO ANTICO, RICHIESTA DAL MONDO FUTURO, POSSEDUTA DAL MONDO PRESENTE, DIVENNE UN MALE MORTALE. ORA I FRATELLI MAGGIORI, FINALMENTE, SI VOLTANO, SMETTONO PER UN MOMENTO I LORO MALEDETTI GIOCHI, ESCONO DALLA LORO INESORABILE DISTRAZIONE, E SI CHIEDONO: “È POSSIBILE CHE MARILYN, LA PICCOLA MARILYN, CI ABBIA INDICATO LA STRADA?” ORA SEI TU, QUELLA CHE NON CONTA NULLA, POVERINA, COL SUO SORRISO, SEI LA PRIMA OLTRE LE PORTE DEL MONDO ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI MORTE.” FASHIONfiles


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DALLE VARIAZIONI DELLE MARILYN WARHOLIANE AL DIVANOBOCCA MARILYN, CREATO DA STUDIO65 NEL 1970 E DIVENUTO SUBITO UN MASTERPIECE DI DESIGN, PASSANDO PER IL DÉCOLLAGE DI MIMMO ROTELLA, ATTRAVERSO L’OBIETTIVO DI HENRI CARTIER BRESSON O LE PAROLE IN MUSICA DI ELTON JOHN IN GOODBYE NORMA JEAN DEL 1973, LA VERSIONE ORIGINALE DELLA PIÙ RECENTE CANDLE IN THE WIND.

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ERSONALMENTE DEVO CONFESSARVI CHE FACCIO PARTE DI QUELLA GENERAZIONE CHE PUÒ RITROVARSI PROPRIO IN QUEL “I WOULD HAVE LIKED TO HAVE KNOWN YOU. BUT I WAS JUST A KID. YOUR CANDLE BURNED OUT LONG BEFORE YOUR LEGEND EVER DID.”

DI CHI L’HA CONOSCIUTA SIN DA BAMBINA ATTRAVERSO I SUOI FILM, DI CHI BALLAVA E CANTAVA DAVANTI ALLA TV CON TANTO DI COLLANE, GUANTI E TACCHI DELLA MAMMA IN UNA A DIR POCO INVEROSIMILE MARILYN FORMATO POCKET, CHE SOGNAVA QUEI SUOI TUBINI TANTO SEMPLICI QUANTO STEPITOSI. DI CHI HA IMPARATO UN PO’ D’IRONIA E SAGACIA DA QUELLE SUE BATTUE CHE HANNO FATTO STORIA O QUANTO MENO L’HANNO FATTA PER IL VISSUTO DI ALCUNI. DI CHI CONTINUA A SORRIDERE PENSANDO A QUEL PIACERISSIMO E GRAZIE, STRAGRAZIE DI MARILYN IN GLI UOMINI PREFERISCONO LE BIONDE. DI CHI HA CONDIVISO QUEL SE C’È UNA CILIEGIA COL VERME QUELLA È LA MIA. DI CHI HA CITATO DI TANTO IN TANTO, LADDOVE NECESSARIO, QUEL IO SUONO L’UKULELE E CANTO ANCHE. DI CHI HA RIFLETTUTO A LUNGO SULLA SUA SUA TEORIA FASHIONfiles


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PER CUI GLI UOMINI CON GLI OCCHIALI SAREBBERO PIÙ GENTILI, PIÙ BUONI E INDIFESI (MA HO ANCORA FORTI DUBBI A RIGUARDO). DI CHI MOLTE VOLTE HA PENSATO DI METTERE LA LINGERIE IN FRIGO MA FINORA NON L’HA MAI FATTO. DI CHI NON HA MAI ESORDITO DAVANTI ALLA PORTA DEL VICINO CARINO DICENDO SALVE IO SONO LA PATATA DEL PIANO DI SOPRA (ALLUDENDO AL VASO DI PATATE CADUTO DAL BALCONE AL PIANO DI SOTTO), MA FORSE QUALCHE VOLTA NELLA VITA NE SAREBBE STATO IL CASO. DI CHI NON HA MAI DETTO NON È CARINO BERE LO CHAMPAGNE CON I PANTALONI ACCANTO AD UNA BUSTONA DI PATATINE MA CHE CONDIVIDE FERMAMENTE QUEL NESSUN UOMO È UN’ISOLA DI QUANDO LA MOGLIE È IN VACANZA (N.B. LA TRADUZIONE DEL TITOLO ORIGINALE RECITA COSÌ: LA CRISI DEL 7° ANNO...) MA SENZA TEDIARVI OLTRE CON LE INFINITE CITAZIONI POSSIBILI, MI CHIEDO SOLO SE E QUANTO ARRIVERÀ DELL’OCEANO MARILYN ALLE NOSTRE FIGLIE E NIPOTI. CHE DIRE. SPERIAMO DI POTER FARE LORO QUESTA DOMANDA E DAREUNA RISPOSTA TRA UN PO’ DI ANNETTI. FASHIONfiles


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make up artist: Melissa Marcello hair stylist: Antonio Lagani starring: Alena@fashionmodel.it for hair styling: Goldwell

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the river of no return

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foto di Livia Alcalde fashion editor Ilaria Facci

.maschera IDRISS GUELAI .guantini vintage .calze vintage .scarpe FALSOO


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.gonna vintage

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.SWAROVSKI, Hyacinth necklace


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.costume MISSONI .orologi MICHAEL KORS e EMPORIO ARMANI, Spring/Summer Collection


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.SWAROVSKI, Rarely necklace .costume ROMEO GIGLI


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.costume ROMEO GIGLI

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.collo stylist own


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.costume Mila Schรถn

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.SWAROVSKI, Rupture earrings .body LA PERLA .scarpe PRIMADONNA


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.SWAROVSKI, rings Spring/Summer Collection

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Orologio FOSSIL con doppio cinturino a finto incrocio in pelle, un classico d'ispirazione vintage.

Si respirano atmosfere retrò. Gli anni '50 e '60 non sembrano esser così lontani. Linee classiche e semplici rivisitate ed attualizzate ma con una forte ispirazione vintage. È il concept che guida molte collezioni accessories per quest'estate 2012. Dal satinato alle linee squadrate, dai bracciali rigidi alle pietre luminescenti e multicolor che illuminano la pelle abbronzata. Dettagli must have mettibili “giorno e notte” per accendere sobri outfit basic o per completare decollete e look da diva Hollywoodiana.


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night and day foto di Livia Alcalde


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Orologio FOSSIL con bracciale semirigido in acciaio lucido e satinato.


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Bangle SOLODUE, Roma.


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Bangle SWAROVSKI Rupture.


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Pendente SWAROVSKI Rupture. FASHIONfiles


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UN’ESTATE PERSOGNARE, anche con il look

di Luisa Berti

Dior, PE 2012.

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“Sogna quando il giorno è passato, sogna e i sogni potrebbero avverarsi, le cose non sono mai così brutte come sembrano, perciò sogna, sogna, sogna”. Così recitava una canzonetta americana degli anni quaranta, quando Marilyn Monroe era una sconosciuta e nessuno poteva immaginare che di lì a pochi anni, quella ragazza bionda dalle morbide curve, avrebbe realizzato il suo sogno: essere una star di Hollywood. In realtà Marilyn è andata oltre, diventando lei stessa il sogno di milioni di uomini e oltrepassando le barriere del tempo. Da mezzo secolo infatti è la donna più desiderata, ammirata, invidiata ed emulata del mondo. Il suo stile continua ad imperversare sulle passerelle e soprattutto continua a far sognare.


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Consigli, dettagli e tocchi contemporanei per un stile all’insegna della sensualità. Ricordando Marilyn Monroe: il sogno immortale.

Mark Fast, PE 2012.

Marilyn Monroe: incarnato lunare, grandi occhi affusolati, rossetto rosso fuoco e morbidi ricci biondi, è ancora un’icona della moda. Ed allora come fare per avere almeno un pizzico del suo fascino, della sua bellezza e sensualità? Basta prendere spunto dalle collezioni primavera estate 2012, che, seppur in chiave moderna, fanno rivivere quei dettagli che hanno reso indimenticabile la diva.

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Ermanno Scervino, PE 2012.

Cominciando proprio dalla testa. Il ritorno del taglio corto è ormai un must di stagione. E anche se il colore non è proprio biondo platino come quello di Marilyn, non devono mancare morbidi ricci per addolcire i lineamenti del viso. E visto che la star era una maestra di seduzione, sì agli abiti fascianti senza maniche che esaltano le curve e alle gonne a tubino rigorosamente a vita alta. Per chi vuole osare di più, Christian Dior propone anche lunghi guanti di raso della stessa nuance dell’abito. Non è il solo, dal momento che questo accessorio è in voga anche in spiaggia. Infatti le proposte di Parah sono costumi di colori accesi con dettagli preziosi e lunghissimi guanti. Ma anche Ermanno Scervino predilige lo

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Parah, PE 2012.


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Assolutamente glamour le culotte a vita alta e reggiseno a balconcino che valorizza il decolleté.

stile degli anni cinquanta per il mare. Azzurro, bianco e rosso con applicazioni in pizzo e ruches è il mix giusto per rendere la moda dell’estate estremamente femminile ma senza inutili vezzi. Assolutamente glamour le culotte a vita alta e reggiseno a balconcino che valorizzano il decolleté. Ma nella valigia delle vacanze non può mancare un elegante costume intero. Da preferire poco sgambato, decorato lungo la scollatura e privo di spalline. A questo punto manca solo un tocco di rosso, perché si sa è il colore delle dive. Marilyn prediligeva il rosso su labbra e unghie. E allora largo spazio a tutte le tonalità di rosso per rossetti e lacche che sono il simbolo di una femminilità perturbante. Perfetto per l’estate il lipstick in flame di Elizabeth Arden, storico brand che annovera la stessa star tra le sue clienti. Ancora oggi un rouge Arden significa rossodiva. E per essere veramente perfette, bisogna esercitarsi e imparare l’inconfondibile passo ondeggiante di Marilyn.

Ermanno Scervino, PE 2012.

Elizabeth Arden, varie nuances di rossetti .

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Non poteva farlo. Non se la sentiva. Aveva accettato quell’incarico con fin troppa spensieratezza, quasi senza rendersene conto. Ed ora era lì, seduto davanti a quella pagina bianca, che sembrava fissarlo, impaziente di accogliere i suoi pensieri, mentre la malinconica River of no return, cantata con voce calda e suadente, creava un clima di tristezza. Nulla. Vuoto completo. Non gli era mai successo. “Che sia il famoso blocco dello scrittore?” si chiese preoccupato.

Un mito non si racconta. di Marco Tagliaferri

Ma poi sorrise, pensando che in fondo non era uno scrittore e di conseguenza non poteva avere blocchi. Questo lo rassicurò un poco. Significava che alla fine qualcosa sarebbe riuscito a scrivere. L’eco delle ultime note della canzone era ancora nell’aria che subito ne seguì un’altra dai toni allegri. Stava iniziando ad innervosirsi, perciò decise di spegnere la musica. Aveva messo quel disco per creare l’atmosfera giusta e ne aveva ricavato solo un senso di ansia… Ecco. Così andava sicuramente meglio. “Come posso parlare di lei, evitando di scrivere delle banalità?” Si domandò, evitando di guardare quella maledetta pagina bianca, il cui sguardo ostentava ora un misto di sfida e disprezzo. Ripensò a tutto ciò che aveva letto nelle ultime settimane… uu FASHIONfiles


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GLI INIZI: PICCOLE PARTI CON GRANDI REGISTI La Monroe diventa una personalità dello schermo, ma non ancora una diva, con alcuni film nei quali interpreta dei personaggi che contengono elementi dello stereotipo che Marilyn indosserà per tutta la carriera: la biondina giovane e splendente. GIUNGLA D’ASFALTO (THE ASPHALT JUNGLE 1950) regia di John Huston Un avvocato senza scrupoli, un killer nevrotico e un esperto rapinatore tentano un grosso colpo ma finiscono catturati o uccisi. Rinnovamento degli schemi del noir, dove lo studio psicologico dei personaggi e l’estrema credibilità della rapina descritta nei minimi dettagli, rappresentano un taglio netto con la tradizione del cinema nero americano.

EVA CONTRO EVA (ALL ABOUT EVE - 1950) regia di Joseph Mankiewicz Commedia satirica sull’ambiente dello spettacolo che mostra un’attrice decisa a prevalere con ogni mezzo sulla rivale. Considerato da molti il capolavoro di Mankiewicz, che oltre ad averlo diretto ne ha scritto anche la sceneggiatura, il film ha vinto 6 premi Oscar.

LE CONFESSIONI DELLA SIGNORA DOYLE (CLASH BY NIGHT - 1952) regia di Fritz Lang Una volta tanto, il ruolo di dispensatrice del sesso è affidato all’eroina della storia (Barbara Stanwyck), dando così a Marilyn l’opportunità di fare emergere sentimenti diversi dal solito e di rendere in maniera perfetta l’insolita carica vitale del suo personaggio.

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LA CONSACRAZIONE: DA FEMME FATALE A BIONDINA SVAMPITA Dopo un primo ruolo drammatico di una certa consistenza nel film “La tua bocca brucia” (Don’t bother to knock - 1952), nel quale recita la parte di una psicotica baby-sytter di origini operaie, ecco arrivare Niagara, il film drammatico che la rende finalmente una star, facendola entrare nella categoria delle dive della Fox. Ma i film per i quali è maggiormente ricordata saranno tre famose commedie, nelle quali interpreta il personaggio della biondina ingenuamente sexy.

NIAGARA (NIAGARA - 1953) regia di Henry Hataway Ottimo thriller in cui Marilyn interpreta il personaggio di una moglie che complotta con l’amante per uccidere il proprio marito. Unico film in cui la Monroe interpreta un ruolo totalmente negativo e alla fine muore.

GLI UOMINI PREFERISCONO LE BIONDE (GENTLEMEN PREFER BLONDES - 1953) regia di Howard Hawks Il film, se paragonato alle grandi commedie di Hawks (Twentieth century, Bringing up baby, His girl Friday, Ball of Fire), appartiene sicuramente alle sue opere minori, ma è pur sempre un film di Howard Hawks. Da ricordare due tra i numeri musicali più rappresentativi di Marilyn: Bye bye baby, cantato con la sua voce dolce e suadente e Diamonds are girl’s best friends, del quale Madonna fa una parodia nel suo video Material girl.

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QUANDO LA MOGLIE È IN VACANZA (THE SEVEN YEAR ITCH - 1955) regia di Billy Wilder Nelle vesti dell’inquilina del piano superiore, Marilyn diventa l’oggetto delle fantasie sessuali di Tom Ewell, così come nella realtà lo era divenuta per milioni di uomini. Ma la bionda sexy e svampita in fondo è solo una bambina, e la famosa scena della presa d’aria che per strada le gonfia la gonna attorno alla vita, non è altro che il gesto innocente di una piccola bimba. Grazie a Wilder la Monroe riesce a mettere in luce il suo talento comico oltre a garantire al personaggio una buona provvista di reale gentilezza.

A QUALCUNO PIACE CALDO (SOME LIKE IT HOT - 1959) regia di Billy Wilder Travestimenti, fughe e inseguimenti, equivoci e scambi di persona in quella che è considerata una delle pietre miliari della commedia cinematografica. Irresistibili Jack Lemmon e Tony Curtis, dolcissima e incantevole, come sempre, Marilyn.

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IL RINNOVAMENTO: QUALCOSA E CAMBIATO Tutto ciò che è rimasto di genuino a ricordare Marilyn sono le creazioni dei due personaggi di Cherie e Roslyn, in cui sono intessuti tantissimi strati della sua vera personalità.

FERMATA D’AUTOBUS (BUS STOP - 1956) regia di Joshua Logan Con questo film Hollywood si trovò di fronte ad una nuova Marilyn. Nei panni di Cherie, cantante di saloon, l’attrice fu più vicina a se stessa che in ogni altro film. Il numero That old black magic è interpretato così goffamente, la voce spaventata e balbettante, da risultare commovente. Da molti considerata la migliore performance della sua carriera.

GLI SPOSTATI (THE MISFITS - 1961) regia di John Huston Ultimo film di Clark Gable e anche di Marilyn. Girato col chiaro proposito di non prestarsi al ruolo della bionda sexy e sciocca, qui l’attrice, nelle vesti della bella e ingenua Roslyn, recita così com’è nella realtà più che in ogni altro film della sua carriera, interpretando finalmente per la prima volta il personaggio centrale di una storia.

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IN MEMORIA DI UN MITO Provare a riportare in vita un mito del cinema come la Monroe è un’impresa ardua, se non impossibile. Eppure molte attrici hanno tentato di far rivivere la diva e la donna, con le sue fragilità e le sue insicurezze. Da Ciao Norma Jean (Goodbye Norma Jean - 1976) con Misty Rowe, a Marilyn - Una vita, una storia (Marilyn: The Untold Story - 1980) con Catherine Hicks fino a Norma Jean e Marilyn: due vite un mito (Norma Jean e Marilyn 1996) con Mira Sorvino. E adesso questo ultimo film interpretato da Michelle Williams… Ma si può impersonare un mito?

MARILYN (MY WEEK WITH MARILYN – 2011) regia di Simon Curtis Nel 1956 Marilyn Monroe va in Inghilterra per girare Il principe e la ballerina (The prince and the showgirl - 1957), diretto e interpretato da Laurence Olivier. Tratto da due diari scritti da Colin Clark, il film racconta la storia vera della relazione fra Marilyn e lo stesso Clark, all’epoca 23enne e alla sua prima esperienza su di un set cinematografico. uu ...Veri

e propri oceani di parole. Tutti avevano tentato di spiegarla. Spiegare le sue contraddizioni, la sua infelicità, i suoi tormenti, le sue velleità artistiche. Per non parlare poi delle circostanze della sua morte… Era stato detto tutto e il contrario di tutto! E dopo cinquant’anni ancora ne parlavano. “Cosa potrei aggiungere io, che non sia già stato detto o scritto?”. Il suo sguardo vagava smarrito per la stanza quando, quasi per caso o forse volutamente, si fermò sul posacenere con stampata l’immagine di Marilyn, nel quale lui non permetteva mai a nessuno di spegnere delle sigarette perché gli sembrava brutto. Questo lo fece tornare indietro nel tempo, la realtà si appannò e come il flashback di un film vide… Vide un ragazzino di circa dodici anni provare un senso di eccitamento alla vista di quella biondina ingenua con la gonna sollevata dall’aria calda… Vide quello stesso ragazzino, qualche mese dopo, fissare incantato quella stessa biondina mentre cantava Bye bye baby... Rivide la biondina cantare That old black magic, e riprovò la stessa tenerezza e lo stesso senso di protezione che aveva provato allora… In pochi attimi, immagini si sovrapposero ad immagini, fino a che l’ultima, ormai dimenticata da tempo, riemerse come per magia dalla sua mente, ricordandogli di quando quella biondina gli aveva ispirato un brano musicale, mai terminato, il cui titolo era: Sogni e speranze di Norma Jean… Tutto terminò quando un raggio di sole, penetrando furtivo nella stanza, lo riportò alla realtà illuminando nel posacenere, quel sorriso che aveva sedotto milioni e milioni di spettatori e che ora sembrava appartenere solo a lui.

Un mito non si racconta.

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Justine Mattera di Guia Colturani - foto ©giovannamarino

Blond power Americana di nascita ma italiana d’adozione, Justine Mattera arriva nel vecchio continente nel ‘94: la sua laurea in lingua e letteratura italiana l’ha condotta a Firenze, sulle orme di Dante Alighieri, e da allora niente è stato più come prima... Musica, televisione, radio, teatro e poi cinema, Justine Mattera fa presto a farsi notare. La sua chioma bionda cattura dapprima l’attenzione del dj e produttore Joe T.Vannelli, col quale realizza il singolo Feel It che si piazza al secondo posto della hit parade. La svolta arriva quando ad accorgersi di lei è Paolo Limiti, autore e conduttore televisivo, che la vuole come showgirl nella trasmissione Ci vediamo in tv. La Mattera sa il fatto suo sul palcoscenico, complici il carattere irriverente e l’accento sexy. Di lì a poco, Limiti riconosce la sua enorme somiglianza con la meravigliosa Marylin Monroe. Tutto il resto è storia...

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Su chi, se non Justine Mattera, poteva ricadere l’interpretazione di Sugar nel revival di A qualcuno piace caldo, che valse alla mitica Marylin il Golden Globe come miglior attrice nel 1959? Definito “la migliore commedia della storia del cinema”, il film ottenne uno strepitoso successo grazie all’affiatamento e all’empatia dei tre protagonisti. Ad affiancare Justine nello spettacolo teatrale Sugar saranno Christian Ginepro e Pietro Pignatelli, rispettivamente nelle parti di Jerry e Joe. La regia è di Federico Bellone, la produzione di Wizard Service, le coreografie sono cura di Gillian Bruce e la direzione musicale di Simone Giusti.


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Justine ci svela qualche curiosità... Cosa provi ad essere l’interprete della star più amata della storia, in uno dei suoi migliori film per di più? Non ho mai voluto paragonarmi a Marylin, almeno in termini di bravura: lei è stata un mito, e la considero unica e insostituibile. Penso, però, di essere all’altezza per affrontare il ruolo, mi sento pronta e molto eccitata all’idea di interpretare Sugar. Credo che il risultato sarà molto interessante, anche perchè con i miei due colleghi a sono riuscita ad instaurare un bellissimo rapporto di stima reciproca. Li considero due attori eccezionali. A tuo parere qual’è la ragione per cui Marylin vinse il Golden Globe per miglior attrice in A qualcuno piace caldo? Marylin era in grado di regalare magnifiche interpretazioni, e trovo che nei panni di Sugar sia stata sublime. Il suo successo in A qualcuno piace caldo penso sia dovuto ad una combinazione di elementi: l’esperienza acquisita nel tempo (Marylin aveva 33 anni) e la sua grande popolarità sono stati d’aiuto, ma credo che la sua forza risiedesse in una comicità naturale e spontanea, nella sua genuina ingenuità, senza considerare il fascino del suo corpo prorompente e del suo viso di straordinaria bellezza.

Non ho mai voluto paragonarmi a Marylin, almeno in termini di bravura: lei è stata un mito, e la considero unica e insostituibile.

Cosa ti affascina di Sugar? Sugar è un personaggio molto divertente, che incarna la donna moderna, indipendente, libera di andare alla ricerca di un futuro affascinante: un uomo ricco che possa amarla e prendersi cura di lei. Per quei tempi era senza dubbio una donna “avanti”. Quali sono le particolarità dello spettacolo? Nella nuova versione italiana di Sugar The Musical, è come se il film in bianco e nero diventasse realtà. Grazie ad una particolare tecnica illusionistica, chiamata Fregoligraph in onore del famoso trasformista italiano Fregoli, gli attori possono passare dall’essere proiettati su uno schermo alla realtà in palcoscenico. La scenografia sfrutta una connotazione di bianco-nero-grigio elegante e nostalgica, con l’intento di “trasportare” il pubblico all’interno della pellicola.

Justine Mattera nei panni di Marilyn con Christian Ginepro e Pietro Pignatelli nei panni di Tony Curtis e Jack Lemmon.

Per informazioni sullo spettacolo: www.aqualcunopiacecaldo.it www.sugarthemusical.it

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NOI e Marilyn di Massimiliano Zaccagnini

Quando pop art e design

fanno parlare un’icona

Abbiamo appuntamento a Roma, a piazza Colonna, dove hanno allestito una mostra in suo onore. La prima persona che incontro è la portinaia di Palazzo Wedekind, seduta dietro la vetrata della sua ampia guardiola. Appena mi vede annuisce sorridente e con un cenno mi dice: “primo piano”, come se già sapesse da chi sto andando e chi mi sta aspettando. È l’una e mezza, a Roma è esploso il caldo e io me la sono fatta a piedi da Piazza del Popolo; per questo mi fermo qualche istante sulle scale a compensare la temperatura: mi sentirei a disagio a presentarmi accaldato e sudaticcio di fronte alla donna più bella di tutti i tempi.

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u Seward Johnson.

...sono qui per carcare di capire dove e perché banalità e ripetizione diventano icona, simbolo e arte. Prendo coraggio, salgo l’ultima rampa ed eccola lì, al centro esatto della sala, in una delle pose con cui tutti noi la vediamo chiudendo gli occhi e pronunciando il suo nome: Marilyn. È in piedi, e mi accoglie con una risata divertita, mentre trattiene il vestito bianco che le risale lungo le gambe. Mi viene in mente che potrebbe risultare scontato e in qualche modo banale vederla così, ma in effetti è proprio per questo che sono qui, per cercare di capire dove e perché banalità e ripetizione diventano icona, simbolo e arte. Probabilmente lo stesso approccio di Seward Johnson, l’artista che ha voluto scolpirla in questa posa, a grandezza naturale. Giro un po’ intorno alla cosa, poi parto diretto…

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t Erika Calesini.

q Mimmo Rotella.

Ciao Marilyn, posso darti del tu? “Siamo qui, io e te soli, non vedo cosa ci sia di male” Soli io e te, ne sei sicura? Mi sembra di guardarti con gli occhi delle migliaia di persone che ti hanno visto prima di me e delle migliaia che continueranno a farlo dopo. No, non direi che siamo soli… “In effetti è vero. Ma io ho sempre saputo di appartenere al pubblico e al mondo. Non per il talento o la bellezza, ma perché non sono mai appartenuta a niente e nessun altro. E se appartengo a tutti, in qualche modo, appartengo a ciascuno di voi. Quindi anche a te.”

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È per questo che sei la star più interpretata di sempre? Hanno lavorato con la tua immagine registi, scrittori, pittori, scultori, fotografi, performer… E non solo negli anni cinquanta, con Andy e la sua gang, ma anche oggi, dagli artisti blasonati a quelli della street art. Ma non ti stanchi mai ad essere sempre in posa? “Dovrei ribaltare la domanda: voi non vi stancate mai a vedermi sempre in posa? Comunque, la mia stanchezza non l’ha mai voluta vedere nessuno. O almeno, sono stati solo in pochi a farlo. Per gli altri conta di più la mia dolcezza, la mia allegria. Lo diceva sempre Arthur (lo scrittore Arthur Miller, il terzo marito ndr), che la mia bellezza accecava e non faceva vedere la persona reale che ero. “

io ho sempre saputo di appartenere al pubblico e al mondo. Non per il talento o la bellezza, ma perché non sono mai appartenuta a niente e nessun altro.

q Marilù Manzini.

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p Andy Warhol.

Mimmo Rotella gioca con i tuoi manifesti, li strappa ma lascia intatta la tua figura; la foto da cui Warhol ha tratto la sua serie di ritratti è stata reinterpretata in tutti i modi possibili e con tutte le tecniche: lattine di cocacola schiacciate, biglietti della sosta, stoffa, bandiere; Pablo Echaurren ti annega nel colore; Stefano Bordieri fotografa Drag che si ispirano a te; Mariano Franzetti, l’ultimo dei bohémien, ti ritrae solo come una mutandina rossa e una serie di baci altrettanto rossi sul volto di Kennedy; Marilù Manzini produce un tavolino con le tue gambe e il tuo celebre vestito avorio... Possono davvero bastare due gambe e un vestito bianco per raccontare la storia di una persona?

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“Se quelle gambe sono le mie e la gonna è quella che mi ha realizzato Billy caro (William Travilla, il costumista di “Quando la moglie è in vacanza” e di altri numerosi film, ndr) probabilmente sì. Il problema è se si vuole davvero raccontare la mia storia e non piuttosto rileggere la propria. La gente non mi vede! Vede solo i propri pensieri più reconditi e li sublima attraverso di me, presumendo che io ne sia l’incarnazione.”


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p Mariano Franzetti. q Stefano Bordieri.

Quindi, è per questo che le stampe del tuo volto campeggiano ovunque e sugli oggetti più disparati: tavoli, shopper, box, ombrelli, pannelli in plexiglass, oggetti di merchandising? Insomma, ieri la pop art, oggi il design e il marketing. Non ti senti un po’ troppo “donna oggetto”? “Un sex symbol diventa un oggetto, questo è il guaio. Ma dovendo essere il simbolo di qualcosa, preferisco esserlo del sesso piuttosto che di tante altre cose di cui esistono simboli. O no?” Stringe gli occhi, come per congedarmi. Non insisto oltre, la saluto ed esco. Sul limitare delle scale mi giro ancora una volta. Lei è sempre lì, mi guarda andar via con lo stesso sorriso dolce e divertito con cui mi ha accolto. Un volto che cattura. O piuttosto che viene catturato, imprigionato nel nostro sguardo. Per sempre.

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Quandola èincucina di Valentina Di Domenico

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Che Marilyn Monroe fosse una donna dal fascino ammaliante e dalla bellezza portentosa, è un dato evidente. Luminosa, fragile, capricciosa, tenace, desiderosa di essere amata; di lei si è detto tutto e il suo contrario. Che fosse una brava attrice è una certezza emersa solo nel corso degli anni, forse proprio a causa di quel linguaggio del corpo che incantava tutti ma a cui forse nessuno riuscì ad accostare, e perdonare, un vero e proprio talento. Ma di certo, a 50 anni dalla sua morte, è arrivato il tempo di raccontare un’altra Marilyn, insospettabile e deliziosa: la cuoca!

Tra il 1955 e il 1956, sulla carta intestata di una compagnia assicuratrice, la Monroe appunta una ricetta per la preparazione di un ripieno per pollame; solo pochi anni fa, importanti critici enogastronomici del New York Times hanno testato la ricetta esaltandone il gusto speziato, il sapore deciso ma equilibrato dei vari accostamenti e la sua gradevolezza anche da un punto di vista estetico e cromatico.

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Si tratta di una farcitura abbastanza elaborata che vede protagonisti una ventina di ingredienti tra cui 9 aromi e spezie differenti: un ripieno che unisce amabilmente il dolce dell’uvetta al gusto asciutto dell’uovo, che mescola con divertimento verdure, carni ed erbette come timo, alloro e maggiorana. Ci troviamo senza dubbio a San Francisco, data la presenza del cosiddetto “sourdough bread”, un tipo particolare di pane allora conosciuto esclusivamente nella zona della Bay Area; ma scorrendo con attenzione tra le righe autografe di Marilyn, è facile imbattersi in numerosi ingredienti tipicamente italiani come il parmigiano e il rosmarino. Impossibile poi non notare la simpatica annotazione in alto, subito all’inizio del foglio: “No garlic”, “senza aglio”. Facciamo dunque un passo indietro: nel gennaio del 1954, giusto pochi mesi prima della presunta datazione della ricetta, Marilyn sposava lo statunitense di origini siciliane Joe di Maggio; con il giocatore di baseball ha convissuto, per soli 9 mesi, in una grande casa in Beach Street, a San Francisco. Un amore breve ma importante,

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di cui di Maggio manterrà vivo il ricordo facendo recapitare mazzi di rose rosse sulla tomba di Marilyn, per oltre 20 anni. E’ facile ipotizzare che Marilyn, donna curiosa e intelligente, abbia assimilato, seppur in così poco tempo, alcune suggestioni culinarie dalla famiglia italoamericana del marito, apprezzandone i sapori e mescolandoli ai tipici ingredienti americani. L’avversione di Joe di Maggio per l’aglio era ben nota ai più e questo appunto completa il quadro


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FARCITURA ALLA MARILYN Difficoltà: media Cottura: 60 minuti Preparazione: 40 minuti INGREDIENTI PER 6/8 PERSONE 300 gr di mollica di pane 200 gr di salsiccia di suino (al posto del fegato di pollo) 250 gr di carne di suino macinata grossa 4 coste di sedano tritate 1 cipolla grande tritata 100 gr di prezzemolo tritato 2 uova sode tritate 80 gr di uvetta 250 gr di parmigiano grattuggiato 30 gr di noci tritate, pinoli o caldarroste (o un misto di tutti e tre) 2 cucchiaini di rosmarino tritato 2 cucchiaini di origano 2 cucchiaini di timo 3 foglie di alloro 1 cucchiaino di salvia 1 cucchiaino di maggiorana 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere 1/2 cucchiaino di noce moscata 1 cucchiaino di sale kosher (sale grosso senza additivi) Olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b. Immergete il pane nell’acqua fredda e, appena ammorbidito, strizzatelo e mettetelo da parte. Sbollentate le salsicce in acqua salata per qualche minuto, per poi tritarle fino a che non siano della dimensione di un chicco di caffè. In una padella antiaderente rosolate la carne macinata con un filo d’olio, mescolando di tanto in tanto, a fuoco medio alto. In una terrina unite poi il pane ammorbidito, la salsiccia tritata, la carne, il sedano, la cipolla, le uova, l’uvetta, il parmigiano e il trito di noci, e amalgamate delicatamente con le mani. A parte, frullate le erbette rimanenti e aggiungete al ripieno; insaporite con sale e pepe ed ecco che la farcia, rigorosamente “no garlic”, è pronta! Da americana doc, Marilyn aveva pensato a questa miscela per la guarnizione di un pollo o di un tacchino ma, trovandoci in piena estate, vi consigliamo di utilizzarla per farcire degli ottimi peperoni colorati, da infornare per un’ora a 180° e servire caldi o freddi. Trattandosi di una piatto ricco, sostanzioso e molto strutturato, il vino in abbinamento deve risultare corposo e in grado di asciugare efficacemente il palato. La leggera tendenza al dolce, dovuta all’uvetta e ai triti di noci ed erbette, richiede un vino sapido e abbastanza fresco. Si consiglia quindi un Rosso Piceno, intenso e morbido o un Pinot Nero, fresco e profumato, adattissimo ad accompagnare il gusto persistente del peperone.

di una vita di coppia come tante altre, dove per amore si condividono e si assimilano, gusti e passioni. Che bello dunque riscoprire una Marilyn donna di casa, magari struccata ma sempre incredibilmente sensuale con quella sua pelle luminosa e trasparente. Nel 1999, ad un’asta Christie’s, tra alcuni dei suoi oggetti personali in vendita, si ricordano 2 libri di cucina, stropicciati, un po’ sporchi e con numerose annotazioni ai margini: “The New Fannie Farmer Boston Cooking-School Cook Book” del 1951 e l’edizione del 1953 di “Joy of Cooking”. Nessuno dei due contiene la ricetta trascritta da Marilyn e chissà se davvero anche per lei, cucinare era un motivo e un momento di

pura felicità: ciò che di sicuro traspare dalle sue poche righe, è che accanto all’immagine di icona senza tempo, esisteva anche una Marilyn reale, capace di esprimere se stessa davanti alla telecamera come in cucina, accanto al suo uomo. Henri Cartier-Bresson la definì “femme éternelle”, la donna eterna, diversa da tutte le altre e unica nel suo genere, resa immortale dalle luci del palcoscenico e moltiplicata all’infinito dalle serigrafie di Warhol; non ci resta allora che ringraziare questo piccola ma preziosa ricetta che, assieme ad altre testimonianze più o meno nascoste, ci restituisce una Marilyn con un grembiule da casa al posto delle pailletes…e a noi, ammettiamolo, piace anche così!

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Marilyn&thecity NewYork

di Luisa Berti

...a New York soffia un vento chiamato Marilyn.

Una calda serata estiva del 1954 ha fatto da cornice alla scena più emblematica del cinema americano. Il film era Quando la moglie è in vacanza, l’attrice Marilyn Monroe e la città New York. La pellicola diretta da Billy Wilder è una brillante commedia romantica degli anni cinquanta, ma a rendere speciale quella scena fu soprattutto Marilyn e New York. Entrambe indimenticabili, entrambe magiche. La Diva e la città scintillante sono riuscite ad affascinare tutto il mondo. Migliaia di fotografi, tra dilettanti e professionisti, si sono radunati quella sera dopo mezzanotte per immortalare il malizioso movimento di Marilyn che cercava di abbassare l’abito bianco sapientemente sollevato dalla corrente d’aria del passaggio del metrò. E ancora oggi tutte le volte che nella grande mela una gonna è mossa dal vento è impossibile non pensare a Marilyn. New York è stata anche la città di adozione dell’attrice che per qualche anno ha abitato sulla 57th, nel cuore di Manhattan. Un aneddoto divertente legato a quel periodo è stato raccontato spesso dalla star:“Una volta appena salita su un taxi il conducente mi ha detto: ‘sa, signora, se lei perdesse qualche chilo e si truccasse un po’ assomiglierebbe a Marilyn Monroe’”.

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Marilyn&thecity LosAngeles

di Valentina Di Domenico

Destinazione California? Impossibile non fare tappa a Los Angeles, città di Marilyn e luogo di consacrazione di tutti i più grandi divi cinematografici di tutti i tempi. Se volete intraprendere un vero e proprio tour dedicato alla diva più amata, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Si comincia dalla celebre Wolk of Fame, in Hollywood Boulevard; il prezioso riconoscimento della stella le fu dedicato nel 1960. Sempre su Hollywood Boulevard, date un’occhiata al Roosevelt Hotel dove Marilyn posò per uno shooting nel 1951, alloggiando nella suite 1200. Il suo primo incontro con il secondo marito Joe di Maggio avvenne al Rainbow Bar and Grill, ristorante italiano su Sunset Boulevard: quella sera la coppia ordinò una porzione doppia di spaghetti e oggi potrete gustare pizze di dimensioni oversize.

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...in tour inseguendo Marilyn

Avete tempo anche per un bagno di sole sulla spiaggia di Santa Monica? Pranzate al Barney’s Beanery, il ristorante preferito di Marilyn sul boulevard principale: qui la diva, all’apice del suo successo, era solita mangiare del buon chili, ancora oggi presente sul menu. Altra tappa obbligata il mitico Beverly Hills Hotel, dove l’attrice visse a fasi alterne nel 1952, nel 1954 con Joe di Maggio, nel 1958 durante le riprese di “A qualcuno piace caldo” e nel 1960, con Arthur Miller, mentre girava “Facciamo l’amore”. E sempre qui indossò il famoso vestito in oro laminato, durante una premiazione nel 1953.

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_ di Ilenia Mari

DENTRO LA BELLEZZA Tra le novità culturali del momento, a proposito di moda e bellezza e non a caso in numero dedicato all'icona di bellezza per eccellenza, l'eterna Marilyn, una redazione che si rispetti non può non segnalare anche il rovescio della medaglia e dar spazio anche ad un'altra angolazione, quella di chi ha analizzato con un'inchiesta, prima libro e ora film, il business dell'esser perfette. FASHIONfiles


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Così è nato Body Shopping, il docufilm presentato tra gli eventi speciali del Giffoni Film Festival 2012, tratto dal libro Appena ho 18 anni mi rifaccio (2009, Bompiani) della poliedrica ed innovativa giornalista e scrittrice Cristina Sivieri Tagliabue. Abbiamo incontrato proprio l’autrice e ascoltato dalla sua viva voce il suo intento: “Sono partita dalla storia vera di Carla (in foto nelle pagine seguenti) per esplorare in prima persona il business della bellezza. Carla è una diciottenne pugliese che vuole diventare ad ogni costo un’attrice ma non si sente bella abbastanza rispetto ai canoni dello show business. Perciò convince i ricchi genitori a pagarle un intervento di plastica che la cambierà completamente, e la farà sentire all’altezza della agognata professione. Il suo chirurgo, che la chiama Carlà come Carla Bruni, insieme a nani, starlette e ballerine, è centro di gravità permanente del suo universo di riferimento.”

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Da qui Cristina Sivieri Tagliabue è partita per un metaforico viaggio attraverso l’Italia artificiale e l’esilarante backstage del business della chirurgia plastica, chiedendo a vari chirurghi cosa avrebbe dovuto rifarsi e scoprendo (strano a dirsi) che nulla, del proprio corpo, sembrerebbe esteticamente a posto. Allora si è posta un po’ di domandine (più che lecite). “Ma quanto costerebbe rifarmi come mi viene consigliato? Quanto guadagnano questi medici? E perché non si può parlare di bellezza senza mettere in campo migliaia di euro?” È nato così questo interessante documentario, con la regia di Daniela Robecchi e la fotografia di Sabina Bologna, realizzato dalla casa di produzione ”Non chiederci la parola” particolarmente attenta a dar spazio alle storie al femminile e a raccontare il mondo proprio attraverso gli occhi delle donne con autenticità, ironia e leggerezza.

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“Così - conclude l’autrice - anche se le multinazionali che operano nel settore non vogliono interviste, un mediatore finanziario mi ha illuminato la strada. Nella medicina della bellezza (a tutti i costi) i medici sono “dealer”, veri e propri venditori. E i pazienti sono clienti. Per questo hanno rateizzato gli interventi: siamo come le auto, a cui cambiar pezzi.” Meditate gente.

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_ di Enrico Michele Giovannini

DAdP DIGNITÀ AUTONOME DI PROSTITUZIONE PROSTITUZIONE E DIGNITÀ? A TEATRO, MA NON SOLO. PAGARE PER CREDERE

ALL’INGRESSO UNA VERA MAITRESSE E AMBIENTAZIONI DA ‘BORDELLO’. QUI SI RICEVONO I ‘DOLLARINI’, LA MONETA DI SCAMBIO DELLA ‘CASA’ DOVE ADESCARE I PERFORMER NON È UN’OPZIONE, MA UN OBBLIGO. DA SOLI, IN COPPIA, O CON UN PICCOLO GRUPPO DI INTIMI CHE CONDIVIDONO LA STESSA ‘PERVERSIONE’ CI SI APPARTA CON GLI ARTISTI DOPO AVER CONTRATTATO IL PREZZO, UNICO MODO PER GUSTARE LE LORO ‘PILLOLE DEL PIACERE’: CURATISSIME PERFORMANCE TEATRALI DELLA DURATA DI 15 MINUTI CIRCA. EH SI, PERCHÉ IN VENDITA, OVVIAMENTE, C’È L’ARTE. DOPO AVER GIÀ COINVOLTO, E SPESSO FIDELIZZATO, CIRCA OTTANTAMILA SPETTATORI/CLIENTI IN 27 REPLICHE SPARSE PER L’EUROPA, DIGNITÀ AUTONOME DI PROSTITUZIONE (DADP), NATO DALL’IDEA DELL’ACCLAMATO REGISTA LUCIANO MELCHIONNA E BETTA CIANCHINI, HA AFFASCINATO E SEDOTTO ANCHE I VERTICI DELLA MODA MONDIALE. FASHIONfiles


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LIA, LA DIRETTRICE. Foto di Angela Loveday.

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Foto di Pino Le Pera.

È STATA PROPRIO LOUIS VUITTON, MAISON DEL LUSSO PER DEFINIZIONE, A OFFRIRE QUESTA ESPERIENZA AI SUOI INVITATI DA RED CARPET DURANTE L’APERTURA DI LOUIS VUITTON MAISON ROMA ETOILE. PER L’EVENTO LA COSTUMISTA MICHELA MARINO HA VESTITO 45 PERFORMER MIXANDO LO STILE UNICO DELLO SPETTACOLO IN UN MOOD DA PASSERELLA DI ALTA MODA, SENZA PERÒ RINUNCIARE AD OGGETTI LOW BUDGET COME I BOA DI TULLE, CHE HANNO AVVOLTO I CORPI DEGLI ATTORI. NON DITE IN GIRO CHE SONO COSTATI 20 EURO L’UNO! GLI ARTISTI HANNO OFFERTO UNO SPETTACOLO UNICO ALLE CELEBRITIES ARRIVATE NUMEROSE PER L’APPUNTAMENTO ALL’INTERNO DELL’EX ISTITUTO GEOLOGICO DI ROMA, RIAPERTO IN ESCLUSIVA PER L’OCCASIONE. DADP È INFATTI PIÙ DI UNA PIEÉCE, DI UNA PERFORMANCE, O DI UNO SPETTACOLO DI TEATRO SPERIMENTALE, AGGETTIVO ORMAI AFFIBBIATO CON TROPPA FACILITÀ A QUALSIASI COSA ESULI DAI CANONI DEL CLASSICISMO RAPPRESENTATIVO, È UN VERO E PROPRIO FORMAT ADATTABILE A QUALSIASI AMBIENTE, SEPPUR IRRIPRODUCIBILE NEL SUO DIVENTARE AZIONE. LO SPETTATORE/CLIENTE È L’INIZIO DELL’AZIONE STESSA. È LUI CHE, FLIRTANDO CON GLI ATTORI, SEDUCENDOLI, E CONVINCENDOLI A ‘VENDERSI’, DIVENTA MOTORE ESSENZIALE DELL’EVOLUZIONE DELLA SERATA GUIDATO DAL SUO ISTINTO VOYEURISTICO. SE PER CASO SIETE DEI NOVIZI DEL ‘BORDELLO’ DELL’ARTE, LA ‘STRANA FAMIGLIA’, DA BRAVA PADRONA DI CASA, VI AIUTERÀ A SUPERARE LA TIMIDEZZA: SARANNO LORO A GUIDARVI, FAVORIRE GLI INCONTRI E STIMOLARE LE TRATTATIVE. GIÀ PREMIATO COL GOLDEN GRAAL 2008 PER L’IDEA, PER LA REGIA E PER LA MIGLIOR ATTRICE, IL FORMAT APPRODERÀ IN AUTUNNO NELLO STORICO TEATRO AMBRA JOVINELLI DI ROMA CHE DOPO UN CAMBIO RADICALE AI VERTICI TRACCERÀ UNA PROFONDA LINEA DI ROTTURA INSERENDO DADP IN CARTELLONE PROPRIO COME SPETTACOLO DI APERTURA DELLA STAGIONE 2012/2013. FASHIONfiles


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LUCIANO MELCHIONNA. Foto Tommaso Le Pera.

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Foto di Pino Le Pera.

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Foto Stéphane Ait Ouarab.

L’OCCASIONE PER AVERE ACCESSO AD UN IRRIPETIBILE RAPPORTO ELITARIO TRA LO SPETTATORE E L’ARTE. NELLE INTENZIONI DEL REGISTA, INFATTI, OGNI ‘PILLOLA’ ISPIRATA DAI CLASSICI DEL TEATRO O FRUTTO DI TESTI CONTEMPORANEI, PER LO PIÙ SCRITTI DAL MELCHIONNA STESSO “DOVRÀ EMOZIONARE, FAR RIFLETTERE E DIVERTIRE LO SPETTATORE, LADDOVE PER DIVERTIMENTO SI INTENDA “UNO STUPORE NUOVAMENTE SOLLECITATO” DA UN TEATRO CHE NON È AUTO-CELEBRATIVO, ERMETICO O FINE A SE STESSO MA PRIMA DI TUTTO MAGIA E SOGNO”. NON SORPRENDETEVI SE UN CLIENTE FACOLTOSO NEL CORTEGGIARE UN ARTISTA INNESCASSE UN LITIGIO: È VIETATO ALLE SVENDITE INTERNE DI BARNEY’S, MA NELLA “CASA CHIUSA DELL’ARTE” È PERMESSO! FINALMENTE UN NUOVO APPROCCIO ALLO SPETTACOLO, UN MODO PER RIDARE “DIGNITÀ” AL LAVORO DELL’ATTORE E AL CONTEMPO UNA PROVOCAZIONE CONTEMPORANEA E SORPRENDENTE PER RIAVVICINARE IL PUBBLICO AL MESTIERE PIÙ ANTICO DEL MONDO. UN CONSIGLIO, SE LA PERFORMANCE SARÀ STATA ALL’ALTEZZA DELLE ASPETTATIVE NON DIMENTICATEVI DI LASCIARE LA MANCIA. FASHIONfiles


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96_ who WWW.ARMANI.COM WWW.CAMPARI.COM

Direttore Responsabile Mara Cella mara@ideamoon.it

Direzione creativa WWW.CHANEL.COM

Max Di Stefano max@ideamoon.it

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Luisa Berti, Guia Colturani, Valentina Di Domenico, Enrico Michele Giovannini, Ilenia Mari, Marco Tagliaferri, Massimiliano Zaccagnini

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Impaginazione François Lecodaine

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Foto di copertina Livia Alcalde

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Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 404/97 del 20 giugno 1997 Periodicità trimestrale finito di stampare a luglio 2012

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