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q u e s t i o n

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s t y l e

ETHICS

A cultural question

FOCUS Quarterly - N. 51 - Autumn 2013 - printed in October 2013 - Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 95/2001 del 13 marzo 2001

Rome Film Festival

QUALITY

Fashion. Frames of love

INNOVATION

Views from boat shows

CULTURE

Augusto. A myth comes back

SCARLETT JOHANSSON Sexy and talented


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EDITORIAL

di Enrico Cogno

Sempre più frequentemente il concetto di lusso è accostato allo sviluppo sostenibile, all’attenzione che le organizzazioni produttive devono mostrare nei confronti dell'impatto sociale, quindi alle responsabilità d’impresa, al rispetto per le persone e per l’ambiente. Quasi nessuno, tranne pochi snob irrecuperabili, evita di interessarsi a dove (e soprattutto come) tutto ciò che costituisce il mercato del lusso è prodotto (gioielli, abiti, orologi, accessori, auto, barche ecc.), cose sempre meno intese come oggetti da ostentare e sempre più visti come elementi che sottolineano l’attenzione all’eccellenza, all’unicità, all’innovazione, alla ricerca. Da queste pagine, qualche tempo fa, il presidente di Assoetica, Bruno Bonsignore, si domandava se il lusso ostentato, che genera un eccessivo divario sociale, possa essere reso sostenibile grazie alla discrezione, per restituirgli quella dignità perduta e il diritto di tutti a prenderlo in considerazione. Si sta già assistendo a un passaggio del lusso da status symbol a style symbol: un lusso meno ostentato e più intimo, un'occasione per guardarsi dentro, più riflessiva. Qualcuno afferma che, se in passato il lusso poteva essere definito come qualcosa di esclusivo ed elitario, oggi si sta trasformando sempre più in qualcosa di necessario e accessibile. Si dice che nessuno, a un certo livello di ricchezza, vuole sembrare la copia di un altro. La soluzione è un nuovo tipo di approccio al lusso, dove la prima cosa da fare è una ricerca su un tipo di nuova creatività, quella non consueta, che può aiutare a potenziare un lusso davvero nuovo basato su concetti di trasparenza, autenticità e solidarietà. Come sarebbe bello disfarsi completamente del vecchio e obsoleto modo di intendere il lusso. Dovrebbe esistere una parola nuova in grado di definirlo con un termine che non richiamasse la pacchianeria e il “voler apparire”. Qualcuno lo chiama già green luxury. Altri usano il termine consumo critico, altri (con un richiamo alla contrapposizione del fast allo slow) usano il termine slow fashion. Certo: bisognerà rassegnarsi a usare due parole. Allora, chiamiamolo lusso etico.

IL LUSSO ETICO

THE ETHICAL LUXURY More and more often, the concept of luxury is paired with sustainable development, to the attention that producers must show with respect to social impact, consequently to an undertaking’s responsibilities, to respect for persons and for the environment. Almost no one, except for a few recalcitrant snobs, shies away from taking an interest in where (and primarily how) all that constitutes the luxury market is produced (jewelry, clothing, watches, accessories, cars, boats, etc.), possessions less and less considered as objects to show off and more often seen as elements that underline an attention to excellence, to uniqueness, to innovation, to research. From these pages, some time ago, the president of Assoetica, Bruno Bonsignore, asked himself if ostentatious luxury, which generates an excessive social gap, can be made sustainable thanks to discretion, to give it back the dignity that was lost and the right for all to take it into consideration. We are already witnessing a change in luxury from status symbol to style symbol: a less ostentatious and more intimate luxury, an opportunity to look inside oneself, more thoughtful. Some affirm that if in the past luxury could be defined as something exclusive and elitist, today it is ever more transforming into something necessary and accessible. It is said that no one, at a certain level of wealth, wants to seem like the copy of another person. The solution is a new approach to luxury, where the first thing to do is research on a type of new creativity, an unusual creativity, than can help to strengthen a truly new luxury based on concepts of transparency, authenticity and solidarity. How nice it would be to completely free ourselves of the old and obsolescent way of defining luxury. A new word should be coined to define it that does not call to mind vulgarity and the “need to appear”. Some are already calling it luxury green. Others use the term critical consumption, still others (with a mind to the contraposition of fast to slow) use the term slow fashion. One thing is certain: we will need to resign ourselves to using two words. Well then, let’s call it ethical luxury.

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SOMMARIO

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CONTENTS 1

EDITORIAL

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LUXURY NEWS. Products, Leisure, Events, Gourmet

LUXURY AS ETHICS 20

Una questione culturale A cultural question

SPECIAL CINEMA 22

22

Festival Internazionale del Film di Roma: previews

COVER 30

SCARLETT JOHANSSON. Sexy come Scarlett

Sexy as Scarlett

LUXURY AS QUALITY 36

Fashion. Fiber Art. L’arte del contemporaneo Fiber Art. The art of contemporary

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Fashion shoot. Frames of Love

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Jewels. Chopard, l’amore in un gioiello Chopard, love in a jewel

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Watches. La rivoluzione di Omega The Omega revolution

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Beauty. Vibrazioni d’autunno Autumn vibrations

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Hotellerie. Nel cuore di Roma In the heart of Rome

LUXURY AS INNOVATION 78

40

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Navigation. Scorci nautici Views from boat shows

LUXURY AS CULTURE 84

Photography. Gendel, Roma ieri, oggi e domani Gendel, Rome yesterday, today and tomorrow

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Events. Augusto, il ritorno di un mito Augusto, a legend comes back

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LUXURY NEWS HOTELS / a cura di Maria Carla Morgione DANIELI WINE SUITE, IL NUOVO LOUNGE DI VENEZIA Una finestra mozzafiato sia in senso metaforico che letterale. Metaforico perché la Danieli Wine Suite si pone come finestra sulle eccellenze dell’enologia italiana e internazionale; letterale perché situato all’interno dell’Hotel Danieli - appartenente alla Luxury Collection del Gruppo Statuto possiede un affaccio sul bacino di San Marco, sull’isola di San Giorgio e sulla monumentale architettura di Punta della Dogana. L’ampia sala, accessoriata per degustazioni amatoriali e professionali, offre una selezione di etichette italiane e internazionali come Antinori, Masi, Jermann, Gaja, Allegrini, Quintarelli, per citarne alcune, accanto a Château Pétrus, Veuve Clicquot La Grande Dame, Lucien Le Moine, Régnard, Domaines Barons de Rothschild, Château Palmer Margaux, Mondavi, Joseph Phelps, Penfolds. A guidare il percorso enologico dei wine lovers, dai connoisseurs agli amateurs fino ai professionals, ci saranno Enrico Bonaldo, head sommelier dell’Hotel Danieli e la sua esperienza pluriennale che l’ha portato a lavorare, tra gli altri, al Dorchester ed al Savoy Grill a fianco di Gordon Ramsay. “L’idea della Wine Suite nasce come integrazione e coronamento di un percorso nell’eccellenza enogastronomica iniziato due anni fa con il rilancio del Ristorante Terrazza Danieli, che è divenuto uno dei punti di riferimento dell’alta ristorazione del Nord Est d’Italia” spiega Antonello de Medici, Venice Area Manager e Direttore dell’Hotel Danieli.

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DANIELI WINE SUITE, THE NEW LOUNGE IN VENICE A breathtaking window, metaphorically and literally. Metaphorically because the Danieli Wine Suite arises as a window on the excellence of Italian and international oenology, literal because it is situated inside the Hotel Danieli - belonging to the Luxury Collection of the Group Statute - has an overlooking St. Mark's Basin, on the island of San Giorgio and on the monumental architecture of Punta della Dogana. The large dining room, equipped for amateur and professional tastings, offers a selection of Italian and international labels such as Antinori, Masi, Jermann, Gaja, Allegrini, Quintarelli, to name a few, alongside Château Pétrus, Veuve Clicquot La Grande Dame, Lucien Le Moine, Régnard, Domaines Barons de Rothschild, Château Palmer Margaux, Mondavi, Joseph Phelps, Penfolds. Leading the wine route of wine lovers, from connoisseurs to amateurs to the professionals, there will be Enrico Bonaldo, head sommelier of Hotel Danieli, and his pluriannual experience that led him to work with, among others, at the Dorchester and the Savoy Grill alongside Gordon Ramsay. "The idea of the Wine Suite born as integration and culmination of a journey in the food and wine excellence started two years ago with the relaunch of the Restaurant Terrazza Danieli, which has become one of the landmarks of haute cuisine of the North East of Italy" says Antonello de Medici, Venice Area Manager and Director of the Hotel Danieli.



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LUXURY NEWS EVENTS /

I TESORI D’INDONESIA SVELATI DALL’INCONTRO FRA DUE CULTURE Moda, musica, danza e cultura dal sapore orientale incontrano l’Occidente durante la celebrazione del giorno dell’Indipendenza della Repubblica di Indonesia. Tesori d’Indonesia, organizzato dall’Ambasciata della Repubblica d’Indonesia a Roma, in collaborazione con Ghea Fashion Studio e l’Accademia Internazionale di Moda e Costume Koefia, nasce per celebrare la lunga amicizia che lega due paesi come l’Italia e l’Indonesia. In una serata ricca di suggestioni lontane, animata da musiche e danze tradizionali di Java, Bali e Sumatra, grazie a 26 designers, attrici, cantanti e ballerini provenienti direttamente dall’Indonesia, due culture si sono incontrate nel segno della moda. Protagonista della serata, infatti, la sfilata aperta dalla collezione “Oriente incontra l’Occidente” e dalle creazioni di Ghea Panggabean. La fashion designer indonesiana, di fama internazionale, nota promotrice del rinascimento nella moda, plasma i tessuti etnici indonesiani, come il Batik e il Tenun, e li traduce in modo culturalmente ricco e moderno, attraverso motivi, colori, layout e tessuti. Fil rouge della serata, il tessuto Batik, realizzato dai designer italiani ed elemento portante del concorso ”Proposte di Disegni Batik - Incontro Tra Due Culture” organizzato dalla Ambasciata indonesiana a Roma e l’Accademia Internazionale di Moda e Costume Koefia all’inizio dell’anno, grazie al Prof. Giovanni di Pasquale e alla Responsabile Comunicazione ed Eventi dell'Accademia Koefia, Bianca Lami. La tradizione della scuola di moda più antica d’Italia incontra quella del tessuto Batik, una delle caratteristiche dell’Indonesia e nominato ”capolavoro del patrimonio immateriale dell’umanità” dall’UNESCO nel 2009.

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THE TREASURES OF INDONESIA REVEALED FROM THE ENCOUNTER BETWEEN TWO CULTURES Fashion, music, dance and culture with oriental flavor meet the West during the celebration of Independence Day of the Republic of Indonesia. Treasures of Indonesia, organized by the Embassy of the Republic of Indonesia in Rome, in collaboration with Ghea Fashion Studio and the International Academy of Fashion and Costume KOEFIA, was created to celebrate the long friendship between the two countries as Italy and Indonesia. In an evening full of far suggestions, inspired by traditional music and dances of Java, Bali and Sumatra, thanks to 26 designers, actresses, singers and dancers coming directly from Indonesia, two cultures came together in the name of fashion. Star of the evening, in fact, the fashion show opened from the collection "East meets West" and the creations of Ghea Panggabean. The Indonesian fashion designers of international fame, known promoter of the renaissance in fashion, works ethnic Indonesians tissue, such as Batik and Tenun, and translates them in a culturally rich and modern way, through patterns, colors, layout and tissues. Leitmotif of the evening, the Batik tissue, made by Italian designers and foundation of the "Proposed Drawings Batik Meeting Between Two Cultures" - organized by the Indonesian Embassy in Rome and the International Academy of Fashion and Costume KOEFIA the beginning of year, thanks to Prof. Giovanni Pasquale and Head of Communications and Events Academy KOEFIA White Lami -. The tradition of the oldest fashion school in Italy meets that of the fabric Batik, one of the characteristics of Indonesia and named "masterpiece of intangible heritage of humanity" by UNESCO in 2009.


THE NEW LUXURY. ethics quality innovation culture

Ideamoon srl Via di Ripetta, 9 00186 Roma

info@ideamoon.it www.luxuryfiles.it


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LUXURY NEWS CINEMA / GHIACCIO E FUOCO Come il colore limpido degli occhi di lei e la fiamma che arde in quelli di lui. Come la sensualità che accompagna ogni gesto di lei e l’aplomb che mantiene lui. Ghiaccio e fuoco si incontrano e si scontrano per rivelare i nomi dei protagonisti del redazionale moda per Luxury Files Autumn 2013. Elisabetta Pellini e Massimiliano Benvenuto, che interpretano un uomo e una donna eleganti e sofisticati, e raccontano una storia fatta di sguardi complici e promesse disattese, immersi in un’atmosfera bunueliana. Elisabetta Pellini, interpreta una Catherine Deneuve 2.0 con la stessa serietà e impegno con cui presta voce e volto alle sue donne sullo schermo. La poliedrica attrice, che in questa stagione è la fragile Laura nella fiction Le tre rose di Eva, presto sarà Anna Ronco, distratta professoressa d’inglese e divertente amica e confidente della protagonista in Provaci ancora prof 5. Nel suo portfolio non mancano personaggi antagonisti e machiavelliani, come la dark lady Daria Danieli in Rosso Valentino, e partecipazioni a web series - Forse sono io in cui è Simona, attrice bipolare, di cui a breve girerà il sequel. La Pellini, che ha da poco terminato le riprese per Il Signore sia con te per la regia di Gianni Lepre, resta in attesa di interpretare il suo personaggio migliore: quello che verrà. Formatosi artisticamente presso il Conservatorio teatrale ex "Scaletta", diretto da Giovanni Battista Diotajuti e A. Pierfederici, Massimiliano Benvenuto, torinese di nascita e romano di adozione, esordisce in teatro nel 1996 con Luca Ronconi, per poi alternare il lavoro teatrale con quello cinematografico e televisivo. Sul piccolo schermo, dopo numerosi ruoli in serie tv, fiction e soap opera, è il protagonista in Donna Detective 2 e Fidati di me. Il grande schermo – dopo Con amore Rossana, e Altromondo - lo vedrà protagonista di Tre Tocchi, il nuovo film low budget del regista e sceneggiatore Marco Risi. Non solo cinema e televisione, a Dicembre Massimiliano Benvenuto ritorna in teatro, primo amore mai abbandonato, con Il Gabbiano di Anton Cechov presso il Teatro dell’Orologio a Roma.

FIRE AND ICE Like the clear transparent color of her eyes and the flame that burns in his. Like the sensuality that accompanies each of her gestures and the aplomb that he manages to keep. Fire and ice meet and contrast to reveal the names of the protagonists of the fashion shoot for Luxury Files Autumn 2013. Elisabetta Pellini and Massimiliano Benvenuto interpret an elegant and sophisticated couple and they tell a story composed of complicit glances and unkept promises, immersed in a Buñuel-like atmosphere. Elisabetta Pellini interprets Catherine Deneuve 2.0 with the same seriousness and commitment with which she lends her voice and her face to her women on the screen. The versatile actress, who is currently playing the fragile Laura in the TV fiction Le tre rose di Eva, will soon portray Anna Ronco, the absent-minded professor of English and amusing friend and confidant of the protagonist in Provaci ancora prof 5. Her repertoire also includes antagonistic and Machiavellian characters, such as the dark lady Daria Danieli in Rosso Valentino, as well as roles in the web series Forse sono io in which she plays Simona, a bi-polar actress, for which she will shortly begin shooting for the sequel. Pellini, who recently concluded the shooting for her role in Il Signore sia con te, directed by Gianni Lepre, is just waiting to portray her best role: the next one. Massimiliano Benvenuto, born in Turin but who considers himself an adopted Roman, was trained artistically at the Conservatorio teatrale ex "Scaletta", directed by Giovanni Battista Diotajuti and A. Pierfederici, and made his theatrical debut in 1996 with Luca Ronconi; he subsequently alternates theater work with screen and television. With numerous roles in television series, fiction and soap operas, he is the protagonist in Donna Detective 2 and Fidati di me. In movie theaters, after Con amore Rossana and Altromondo, we’ll see him as the protagonist in Tre Tocchi, the new low budget film by director and screenwriter Marco Risi. Not just movies and television, in December Massimiliano Benvenuto will return to the theater, his never forgotten first love, with The Seagull by Anton Cechov with the Teatro dell’Orologio in Rome.

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RADISSON BLU es. HOTEL, ROMA Urban resort nel cuore di Roma. Rooftop panoramico con piscina, ristorante e bar con vista sui tetti di Roma. Ideale per chi viaggia, per meeting ed eventi o per un week-end di relax tra cultura, shopping, wellness e design.

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LUXURY NEWS WATCHES & JEWELRY / IL TEMPO DELLA RIPRESA. OROLOGERIA E GIOIELLERIA ITALIANE: METE DEL TURISMO STRANIERO L’Orologeria italiana, accanto alla Gioielleria, da sempre eccellente esempio del Made in Italy e del lusso, nel 2013 acquista un ulteriore valore: affascinare i compratori stranieri. Secondo i dati emersi dalla rilevazione periodica della società Global Blue - specializzata nell’analisi dei rimborsi IVA chiesti in dogana dai turisti in uscita dall’Italia - durante i primi otto mesi del 2013 i preziosi hanno apportato un incremento di 6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In altri termini, la vendita di prodotti di orologeria e gioielleria rappresenta il 15% del valore totale. Generando un valore medio che supera i 2.600 euro, rappresenta non solo la cifra più alta rispetto alle altre categorie merceologiche ma anche, e soprattutto, più elevata rispetto ai 700 euro, a cui è ferma la media generale. Cinesi, russi e statunitensi sono i compratori con il valore medio di spesa maggiore, rispettivamente di 5.000, 2.000 e 1.900 euro. I primi in particolare hanno fatto registrare un incremento del 3000% dal 2006 ad oggi. Le nuove mete per questa tipologia di turismo sono risultate essere: Milano, Roma, Firenze, Venezia e Verona. “In una fase così debole sul fronte dei consumi interni - afferma il Presidente Assorologi Mario Peserico - certamente il gradimento mostrato dal turismo di qualità verso l’orologeria acquistata nei negozi italiani rappresenta un segnale molto positivo e confortante. Sarebbe opportuno non disincentivare questi acquisti attraverso adempimenti burocratici abnormi né aggravare ulteriormente i prezzi con un incremento IVA che avrebbe effetti negativi sulle vendite e quindi, in ultima analisi, sullo stesso gettito fiscale”.

TIME FOR RESTART. ITALIAN WATCHES AND JEWELRY: DESTINATION OF FOREIGN TOURISM

Mario Peserico, Chief Executive Officer of Eberhard Italia and President of Assorologi.

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The Italian Watches, beside the Jewelry, always excellent example of Made in Italy and luxury, in 2013 conquers a new value: captivate foreign buyers. According to the data obtained from the periodic Global Blue society survey - specialized in the analysis of IVA refunds asked in Custom by tourists outgoing from Italy – during the first eight months of the 2013 watches and jewels have made an increment of 6 points percentage than the same period last year. In other words, the sale of Watches and Jewelry products represents the 15% of total value. Generating an average value that goes over 2.600 euro, not only represents the highest amount in front of other categories but also, and above all, highest than 700 euro, in which is still the overall average. Chinese, Russian and American are the buyers with the highest average spending value, respectively of 5.000, 2.000 and 1.900 euro. The first in particular showed an increment of 3000% from 2006 until today. The new destinations for this kind of tourism are: Milan, Rome, Florence, Venice and Verona. “In a so weak moment for the internal consumptions – affirms Mario Peserico, Assorologi President - certainly the appreciation shown from quality tourism towards watches purchased in Italian stores, represents a very positive and comforting signal. Would be appropriate don’t discourage this shopping through enormous bureaucratically nor further aggravate prices with an IVA increment that would have negative impact on sales and so, ultimately, on the same tax revenue.”


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LUXURY NEWS FOOD / ARIA DI ALBA IN CINA E NEL MONDO Il tartufo di Alba alla conquista di Hong Kong. Fin dagli anni Ottanta Tartuflanghe - nota azienda albese, con all’attivo numerosi e prestigiosi riconoscimenti internazionali - ha avuto una mission: diffondere la cultura e la conoscenza dei prodotti tipici delle Langhe ed in particolare del tartufo nel mondo. Il prezioso prodotto del Made in Italy sarà protagonista, a partire da Ottobre, di Aria di Alba®. Un progetto culinario di alta gastronomia che porterà i tartufi selezionati di Tartuflanghe in un tour mondiale, con tappe previste in ristoranti di alto livello. L’intento del tour è quello di far incontrare affermati cuochi italiani con lo chef del ristorante ospitante e creare nuovi piatti a base di tartufo. La tradizione culinaria piemontese incontra le suggestioni culinarie del mondo. Tutti gli appassionati gourmet potranno così degustare il pregiato tubero nella sua forma tradizionale ma anche in versioni più innovative. La prima cena in programma si svolge mercoledi 23 ottobre presso il Gaia Restaurant - una delle location più glamour di Hong Kong, progettata dal designer

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Hugh Zimmern - che vanta la collaborazione con lo Chef Paolo Monti - cuoco romano, dalla cucina italiana con vibranti tocchi cosmopoliti, grazie alla sua esperienza in California. A seguire, il 25 ottobre, tutti i gourmet sono invitati al lussuoso ed esclusivo Aberdeen Marina Club, il club privato realizzato da Super Potato – celebre studio di design giapponese. A deliziare gli ospiti, oltre ai tartufi pregiati, ci sarà Laurent Varachaud, talentuoso e pluripremiato Executive Chef del club. Gli chef dei ristoranti orientali incontreranno in qualità di ambasciatori del tartufo, tre giovani promesse del nostro paese: gli chef Giuseppe Iannotti del Krésios (Benevento), Christian Milone della Trattoria Zappatori (Pinerolo) ed Eugenio Boer. Dal 26 ottobre Aria di Alba® sbarca a Macau, dove lo Chef del Ristorante Aurora, Michele dell'Aquila, regalerà ai suoi ospiti una cena di una indimenticabile eleganza, in cui si fondono tradizioni mediterranee e diverse suggestioni del tartufo.

ARIA DI ALBA IN CHINA AND IN THE WORLD The Alba Truffle out to conquer Hong Kong. Since Eighties Tartuflanghe – known albese company, with numerous and prestigious international awards – had a mission: to diffuse the culture and the knowledge about Langhe typical products, especially the truffle around the world. The precious Made in Italy product will be involved, since October, in Aria di Alba®. A culinary project of haute cuisine that will bring the Tartuflanghe’s selected truffles in a world tour, with stages in restaurants of high level. The intent of the tour is to let meet renowned Italian chefs with the chef of the host restaurant and create new dishes with truffle. The culinary tradition of Piedmont meets the culinary suggestions all over the world. All gourmet will be able to taste the fine tuber in its traditional form but also in more innovative versions. The first dinner in program takes place Tuesday 23 October, at Gaia Restaurant – one of the most glamorous location in Hong Kong, projected by the designer Hugh Zimmern – that boasts the collaboration with the Chef Paolo Monti – roman chef, an Italian cuisine with vibrant cosmopolitan touches, thanks to his Californian experience. Then, October 25, all the gourmets are invited at the luxurious and exclusive Aberdeen Marina Club, the private club realized by Super Potato, the known Japanese design studio. In addition to the fine truffles there will be Laurent Varachaud, talented and award-winning Executive Chef of the club. The chef of the oriental restaurants will meet, like truffle ambassadors’, three young talents of our country: the chefs Giuseppe Iannotti of Krésios (Benevento), Christian Milone of Trattoria Zappatori (Pinerolo) and Eugenio Boer. From october, 26 Aria di Alba® arrives in Macau,where the Chef of the restaurant Aurora, will give to his guests an unforgettable dinner, in which are blended Mediterrean traditions and different truffle’s suggestions.


THE PLACE

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Luxury accommodations in downtown Milan

www.the-place.it reservations@the-place.it


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LUXURY NEWS GOURMET / di Valentina Peliti CALVISIUS: IL SAPORE PIÙ PREGIATO Il celebre caviale italiano presenta una selezione da veri estimatori. Il gusto raffinato ed elegante che da sempre contraddistingue il marchio Calvisius viene declinato in tre nuove linee di grande prestigio, destinate ad imporsi come il top di gamma di una realtà altamente affermata anche a livello internazionale. La tavola si copre di un vellutato sapore di mare grazie al Calvisius Beluga, caviale pregiatissimo di grandi dimensioni. Estratto dallo storione Huso huso, presenta una texture lucida e brillante e ha un gusto cremoso, con ricercate note di pesce di mare sul finale. Il Calvisius Oscietra Imperial è la varietà di caviale più nobile e preziosa, che si ricava da rari esemplari di storione russo, rigidamente selezionati nei mesi più freddi dell’anno. Dopo 12 anni circa, è possibile estrarre le grandi uova dal color marro-

ne chiaro, ricche di calde nuances dorate e dalla consistenza spessa. Il sapore è armonioso e lungo, con un aroma finale che ricorda il profumo del mare, e vivaci note di nocciola. Infine, il Calvisius Tradition Elite, un vero e proprio gioiello della gastronomia ittica. Posizionato al massimo standard internazionale, l’Elite è difatti un prodotto unico e distintivo, disponendo di parametri di eccellenza insuperabili: il colore scuro con tonalità ambrate, i riflessi cristallini sulla texture, la grandezza delle uova, il gusto cremoso e ben equilibrato, l’assoluta freschezza garantita da una lavorazione artigianale e da una salatura manuale. Un’autenticità garantita per molti mesi, apprezzata sulle tavole più importanti e dai palati più esigenti: un lusso sostenibile e made in Italy, per i veri intenditori.

CALVISIUS: PRECIOUS FLAVOR The well-known Italian caviar presents a selection for true connoisseurs. The refined and elegant taste that has always been synonymous of the Calvisius brand is now available in three new very prestigious lines, destined to be at the top of the highly acclaimed market also on an international level. The table is laid with a velvety taste of the sea thanks to Calvisius Beluga, a very prestigious large-size caviar. Extracted from the sturgeon Huso huso, it has a shiny and bright appearance, a creamy taste, with refined retro notes of sea fish. Calvisius Oscietra Imperial is the most noble and precious variety of caviar, prepared from rare examples of Russian sturgeon, strictly selected during the coldest months of the year. After approximately 12 years, the large light brown eggs, rich in warm golden tones and thick to the touch, can be extracted. The taste is harmonious and lengthy, with a retro aroma that is reminiscent of the scent of the sea, and vivacious hazelnut notes. And then there’s Calvisius Tradition Elite, a true and proper gem of ichthyic gastronomy. Positioned at the highest international standards, Elite in fact is a unique and distinctive product, possessing unsurpassable parameters for excellence: the dark color with amber tones, the crystalline reflections on the texture, the large size of the eggs, the creamy and well-balanced taste, the absolute freshness guaranteed by hand salting and hand workmanship. Authenticity guaranteed for many months, appreciated on the best tables and by the most refined palates: a sustainable and made in Italy luxury, for true connoisseurs.

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CARPACCIO CALDO DI ARAGOSTA, EMULSIONE DI ERBE, SCHIUMA DI LIMONE, CAVIALE CALVISIUS

WARM LOBSTER CARPACCIO, HERBAL EMULSION, LEMON FOAM, CALVISIUS CAVIAR

DI STEFANO CERVENI - 1 STELLA MICHELIN RISTORANTE DUE COLOMBE DI BORGONATO DI CORTEFRANCA – BRESCIA.

BY STEFANO CERVENI - 1 STAR MICHELIN RISTORANTE DUE COLOMBE DI BORGONATO DI CORTEFRANCA – BRESCIA.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 code di aragosta del peso di 300 gr l’una 2 dl di olio extravergine 20 gr di erba cipollina 20 gr di cerfoglio 2 gr di timo fresco 2 dl di acqua 2 dl di succo di limone 20 gr di lecitina di soia in polvere Sale maldon Pepe 30 gr di Caviale Calvisius

INGREDIENTS FOR 4 PERSONS: 2 lobster tails, 300 gr each 2 dl extra-virgin oil 20 gr chive 20 gr chervil 2 gr fresh thyme 2 dl water 2 dl lemon juice 20 gr soy lecithin, dried Maldon sea salt Pepper 30 gr Calvisius caviar

PROCEDIMENTO Fate bollire le code d’aragosta in acqua salata o in un fumetto di pesce per 5 minuti; scolate, raffreddate ed eliminate i gusci. Fate riposare le code in frigo per 1 ora circa. PER L’EMULSIONE In un recipiente stretto e lungo mettete l’olio extravergine e le erbe aromatiche (solo le foglie); riponete in frigo per 20 minuti, quando il composto sarà ben freddo, frullatelo con un frullatore ad immersione, aggiungendo qualche goccia di limone, poco sale maldon e poco pepe. Filtrate con un colino sottile e tenete al fresco per evitare ossidazioni che danneggerebbero il colore.

PROCEDURE Boil the lobster tails in salted water or in fish stock for 5 minuties, drain, cool and eliminate the shells. Lobster tails should rest in the refrigerator for about 1 hour. FOR THE EMULSION Pour the extra-virgin oil and the aromatic herbs (only the leaves) into a narrow and long container; place in the refrigerator for 20 minutes; when the mixture is well-chilled, whisk it with a hand-held blender, adding a few drops of lemon juice, a little Maldon sea salt and a bit of pepper. Filter with a thin sieve and keep chilled to avoid oxydation, which could damage the color.

FOR THE FOAM Mix the lemon juice with the water, a bit of salt and pepper, heat to 80° (that is when it starts to bubble), remove from the flame. Add the soy lecithin, whisk briefly with the blender, let cool. FINAL TOUCHES Once again blend the water, lemon and lecithin mixture until you abundant foam forms, let it rest for 2-3 minutes so that the water contained in the foam sinks towards the bottom and makes the foam itself denser and compact. Cut the lobstair tails in thin slices, place them on four dinner plates, dress with the herb oil, a few grains of maldon salt, heat the oven or gril to warm everything. Using a spoon, remove the lemon foam from the bowl, pour it over the carpaccio, add the caviar and serve immediately.

PER LA SCHIUMA Mescolate il succo di limone con l’acqua, poco sale e pepe, portate a 80° (ovvero quando inizierà a sobbollire), togliete dal fuoco. Aggiungete la lecitina di soia, frullate brevemente con frullatore ad immersione, fate raffreddare. ASSEMBLAGGIO Frullate ancora ad immersione la soluzione di acqua, limone e lecitina fino a che vedrete una schiuma abbondante, fate riposare per 2-3 minuti in modo che l’acqua sospesa nella schiuma scenda verso il basso e renda la schiuma stessa più densa e asciutta. Tagliate le code di aragosta a fette sottili, disponetele su 4 piatti piani, condite con l’olio alle erbe, qualche scaglia di sale maldon, fate scaldare al forno o al grill fino ad intiepidire il tutto. Con l’aiuto di un cucchiaio da cucina togliete la schiuma di limone dal recipiente di lavoro, versatela sul carpaccio, aggiungete il caviale e servite subito.

Stefano Cerveni.

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LUXURY NEWS THEATER / INSEGUENDO UN SOGNO Mattia Bartoli, formatosi presso YD’Actors di Yvonne D’Abbraccio, è sempre più presente sulla scena americana, grazie alla sua caparbietà e allo studio presso la nota Stella Adler Acting Studio, accademia di recitazione cinematografica e teatrale di fama internazionale situata nel cuore di Hollywood. È reduce dal suo ultimo lavoro, la piece teatrale The Rimers of Eldrich di Landford Wilson, considerato uno dei fondatori del movimento Off-OffBroadway e vincitore del premio Pulitzer nel 1980, prodotto da Rochelle Rossman. In cui, sotto la direzione di Kennedy Brown, interpreta il sessantenne eremita Skelly Mannor. La trama, pur essendo un’opera messa in scena per la prima volta nel 1966, è drammaticamente moderna: uno stupro ai danni di una giovane ragazza claudicante, un eroe che è in realtà un assassino, un capro espiatorio designato e un colpevole che in una città del Missouri bigotta e religiosa come Eldrich nessuno vuole e può accettare. Vittime e carnefici si confondono e si fondono. Il personaggio di Skelly Mannor possiede tutte le caratteristiche dell’anti eroe, è un anziano ex minatore, mostra segni di follia e ha deciso di diventare un eremita a seguito di una delusione amorosa. Ma trascorrendo il suo tempo a scrutare gli altri, ottiene il suo riscatto perché mette a nudo anche le verità più scomode. Konstantin Stanislavskji, il grande maestro ideatore dell’omonimo metodo di interpretazione, utilizzato nella Stella Adler Acting Studio, diceva: ”Gli attori che non vanno avanti vanno indietro”. Posto davanti all’interrogativo su come immedesimarsi nel personaggio che interpreta ne The Rimers of Eldrich, Mattia Bartoli sostiene che “Ogni attore possiede un suo metodo, e da questo deriva la sua qualità. Avendo studiato alla Stella Adler, lavoro sull’immedesimazione: vivere nei panni di un personaggio fino a capirne il dolore. Forse la chiave per Skelly Mannor è stata proprio quella. Quando ci si trova davanti ad un personaggio complesso come un senza tetto, i luoghi comuni e le critiche sono immediati, e se non si è attenti si cade nel clichè del "matto". Facendo ricerche e confrontandomi con veri eremiti e senza tetto ho realmente capito il senso di che cos'è lo strazio, quanto è difficile fare qualsiasi cosa, prendere qualsiasi decisione, perchè queste sono persone che vivono nel dolore dell'ingiustizia sociale e questo è vero oggi, a Los Angeles, come lo era negli anni 50 ad Eldrich”.

CHASING A DREAM Mattia Bartoli, who trained at YD'Actors of Yvonne D'Abbraccio, is becoming more prominent on the American scene, thanks to his stubbornness and study at the famous Stella Adler Acting Studio, international renown acting academy of film and theater in the heart of Hollywood. It is fresh from his latest work, the theater piece The Rimers of Eldrich by Landford Wilson - considered one of the founders of the Off-Off-Broadway and winner of the Pulitzer Prize in 1980 - produced by Rochelle Rossman. In which, under the direction of Kennedy Brown, plays the sixties hermit Skelly Mannor. The plot, despite being a work staged for the first time in 1966, is dramatically modern, one rape of a young girl limping, a hero who is actually a murderess, a designated scapegoat, and a guilty that in a town in Missouri religious and bigot as Eldrich no one wants to accept. Victims and perpetrators mingle and merge. The character of Skelly Mannor has all the features of the anti hero, is a senior former miner, is showing signs of insanity and decided to become a hermit after a disappointment in love. But spending his time to scrutinize others, gets his redemption because bares the truth even more uncomfortable. Konstantin Stanislavskji, the great Maestro creator of the eponymous method of interpretation used in the Stella Adler Acting Studio, said: “The actors who do not go forward go back”. Placed in front of the question of how empathize with the character he plays in The Rimers of Eldrich Mattia Bartoli says, “Every actor has his own method, and from this derives its quality. Having studied at Stella Adler, I go for the empathy: to live in the shoes of a character to understand his pain. Maybe the key to Skelly Mannor was just that. When you find yourself in front of a character complex as a homeless, clichés and criticisms are immediate, and if you are not careful you fall in the cliché of the "crazy ". Doing research and comparing with real hermits and homeless I really had a sense of what is the torment, as it is difficult for them to do all sorts of things, taking any kind of decision, since it is people who live in the pain of social injustice, and this is true today in Los Angeles, as it was in the 50 to Eldrich”.

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COACHING BY ENRICO COGNO / LA NUOVA FILANTROPIA A dispetto della violenta crisi internazionale, che spesso inibisce nuove iniziative di sviluppo, sta crescendo una innovativa visione che vede, specie nelle organizzazioni di grandi dimensioni, il passaggio sempre più marcato dalla classica “Charity” alla “Venture philanthropy”. La differenza sta nel graduale allontanamento dal concetto di “beneficienza” verso quello di “moderna filantropia”: il filantropo moderno è un promotore di cambiamento e trasformazione. La sua “volontà di dare” è legata alla scommessa di innovare. Le risorse che mette a disposizione si saldano a progetti creativi che generano cambiamenti virtuosi nelle comunità. Un intervento, quindi, non solo di tipo erogativo, ma più profondo, che comprende l’innovazione dei progetti sostenuti non solo nella fase di start-up, ma anche nella successiva diffusione. Questo consente di essere vicini alle persone, alle realtà, attraverso il trasferimento delle competenze tecniche e gestionali. Queste ultime, in particolare, consentono a questi progetti di resistere nel tempo, di rimanere radicati nel territorio dove sono nati o di espandersi anche in altre zone. Anche se il concetto di filantropia ha origine nell’antica Grecia (letteralmente significa, com’è noto, “amore per gli esseri umani”) negli Stati Uniti la filantropia moderna si sviluppa negli anni ’90 del secolo scorso e viene gestita non solo nelle grandi aziende, ma anche dagli individui, proprio perché c’è un concetto radicato nelle persone di “ridare a chi ci ha dato”, riferito sia a chi ha studiato, sia a chi ha avuto successo. Circa metà delle organizzazioni di Venture Philanthropy si pone come obiettivo esclusivo l'impatto sociale e solo pochi soggetti guardano al ritorno economico: in questi casi, il denaro viene poi in genere reinvestito. Sanità e istruzione (rispettivamente per il 27% e per il 21%) rappresentano gli ambiti privilegiati d’interesse, ma numerose altre aree possono essere destinatarie dei finanziamenti, come l'Housing sociale e l'ambiente. È necessario distinguere tra azioni di Venture Philanthropy, ad alta efficacia ma non sostitutive di un'attività erogativa tradizionale, da un approccio da Venture Philanthropist, inteso come tensione alla sostenibilità degli interventi, a un approccio di medio-lungo periodo, a un coinvolgimento del finanziatore che deve prevedere anche forme di Capacity Building. Chi si muove in questo solco lavora attivamente e a stretto contatto con i beneficiari: infatti, il 46% li incontra almeno una volta al mese. In Italia il fenomeno è meno visibile rispetto all’estero: in base agli ultimi dati disponibili è possibile stimare in circa 3 miliardi l’anno le erogazioni per finalità filantropiche delle oltre 4700 fondazioni attive sul territorio nazionale.

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THE NEW PHILANTHROPY Notwithstanding the severe international crisis, which often inhibits new development initiatives, an innovative vision is growing that, especially in the larger organizations, more and more often marks the passage from classical “Charity” to “Venture Philanthropy”. The difference is in the gradual separation from the concept of “beneficence” towards that of “modern philanthropy”: modern philanthropy is a promoter for change and transformation. Its “desire to give” is linked to the challenge of innovating. The resources that it makes available are linked to creative projects that generate virtuous changes in communities. An intervention, consequently, not merely of a donating nature, but deeper, more profound, that includes the innovation of projects sustained not only during start-up but also in the subsequent phase of dissemination. To be closer to the people involved, to their realities, through the transfer of technical and management competencies. The latter, in particular, allow these projects to resist over time, to remain rooted in the territory where they were born or even to expand to other areas. Even if the concept of philanthropy has its origins in ancient Greece (the word literally means “love for human beings”), modern philanthropy developed in the 1990’s in the United States and is handled not only by large companies but also by individuals, precisely because there’s a deeply rooted concept in persons to “give back to those who gave to us”, which refers not only to those who received an education but also to those who have been successful. For approximately half of the Venture Philanthropy organizations the sole objective is social impact and only a few subjects look to an economic return: in these cases, the money is generally reinvested. Health and education (respectively 27% and 21%) represent the preferred areas of interest, but many other areas can be beneficiaries of financing, such as social housing and the environment. A distinction must necessarily be made between Venture Philanthropy actions (highly effective but not a substitute for a traditional donating activity), from an approach as Venture Philanthropist, intended as tension for the sustainabilty of interventions, to an approach for the mid-long term period, to an involvement on the part of the financer that must also take the form of Capacity Building. Those who move in this context work actively and in close contact with the beneficiaries: in fact, 46% meet with them at least once a month. In Italy, the phenomenon is less visible than it is abroad: based on the most recent data, donations for philanthropic purposes of the more than 4,700 foundations active domestically amount to approximately 3 billion Euro.


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ilquintomondo.it

Lasciatevi portare dentro l’Emozione

Polinesia • Isole del Pacifico • Australia • Nuova Zelanda Stati Uniti • Messico • Caraibi • Giri del Mondo • Oriente • Sud America


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LUXURY AS ETHICS di Alfredo Veglianti

Alfredo Veglianti, Dottore commercialista, contitolare e fondatore dello Studio Associato Sanguigni Veglianti Piacentini di Roma. Attualmente è membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Compagnia delle Opere di Roma e Lazio. Alfredo Veglianti, accountant, co-owner and founder of Studio Associato Sanguigni Veglianti Piacentini in Rome. Currently Member of the Board of Associazione Compagnia delle Opere di Roma e Lazio.

UNA QUESTIONE CULTURALE COSTRUIRE OPERE CON REALISMO E AUDACIA Affermare l’audacia del realismo è un’espressione forte, soprattutto in mezzo alla crisi che stiamo vivendo. Nella mia personale esperienza ho avuto modo di imbattermi in tante persone, imprese, opere sociali che stanno di fronte alla realtà in tutta la sua difficoltà e drammaticità. Non si arrendono, ma cercano di trovare proprio in quella realtà ardua, complicata e avversa, quel punto dal quale è possibile ripartire, riprendere un lavoro, cambiare approccio, creare qualcosa di diverso e possibilmente di nuovo. Ho incontrato persone che affrontano senza remore i problemi della propria azienda, che aprono appena possibile prospettive ai giovani, che costruiscono una propria professionalità in mezzo a tante avversità, che chiudono la propria azienda senza rancore o che aprono una nuova attività senza false illusioni. E in un momento dove tutta la vita sociale sembra oscillare fra ribellione e rassegnazione, oggi è decisivo riproporre l’esperienza di un realismo che sa accogliere la realtà così come si presenta, per trasformarla, cambiarla, rendendola passo dopo passo più prossima alle nostre esigenze di bene e di giustizia.

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A CULTURAL QUESTION. BUILDING WITH REALISM AND AUDACITY. Affirming the audacity of realism is a strong statement, especially in the midst of the present crisis. In my personal experience I have had the opportunity of meeting many individuals, undertakings, social works that face up to the reality in all its difficulties and dramatic force. They never give up but in that arduous, complicated and contrary reality they try to find that point from which they can start over again, get back to work, change approach, create something different and possibly new. I’ve met persons who face the problems of their companies without fear, who as soon as they can offer opportunities to young adults, who build their professionalism in the midst of numerous adversities, who close their companies without rancor or who open a new business without false illusions. And at a time when the entire social life seems to oscillate between rebellion and resignation, today it’s important to review the experience of a realism that knows how to accept reality as it comes, to transform it, change it, step after step making it nearer to our needs for goodness and justice.


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Un tale realismo si esprime in un’audacia che - come dice l’etimologia della parola - vuol dire “osare”, “tendere verso”, “desiderare con intensità”. Non è spericolatezza, ma capacità di lasciarsi provocare dalle circostanze e di rispondere con la totalità di sé stessi. Oggi ciò che interessa è ridestare una posizione umana che permetta di vivere e di lavorare all’altezza del momento storico che ci è chiesto di affrontare. Tante volte abbiamo sentito dire che negli ultimi anni la crisi che stiamo attraversando ha un’origine culturale. La ragione è molto semplice: non esiste un’economia neutra. Ogni decisione che prendiamo - e l’economia è frutto di una infinità di decisioni sia nella macroeconomia sia nelle imprese - dipende da criteri e obiettivi che hanno un’origine culturale. Il valore che riconosciamo ai collaboratori, al lavoro in quanto tale, all’impresa, al profitto, alla sostenibilità ecologica incidono sulle decisioni. Ma tutti questi criteri, in ultima analisi, dipendono dalla questione antropologica fondamentale: chi è l’uomo e cosa lo rende felice? Se i valori non sono riconducibili a questa domanda rimangono astratti, evocati all’infinito per finire nel nulla, diventano un appello all’eticità come palliativo. Ogni operare umano è inevitabilmente frutto di una posizione umana e quindi di una cultura, questo può essere cosciente o no, riconosciuto o no, esplicito o implicito. Per quanto mi riguarda mi è accaduto di incontrare persone che riconoscono esplicitamente, con semplicità e trasparenza, che l’esperienza cristiana è la fonte ideale alla quale attingere con la speranza di diventare più uomini, più liberi, sempre più responsabili nell’agire e nel decidere, disponibili alla correzione e al cambiamento cui la realtà costringe. Per questa ragione mi interessa, in questa sede, comunicare qualcosa di molto importante: vivere al meglio la propria libertà, in modo che la propria vita, la propria professionalità e la propria imprenditorialità siano sempre più radicate in un’umanità autentica e sempre più adeguate e competenti nell’affrontare la realtà, collaborando così con tutti alla costruzione del bene comune. Tale impegno è oggi più che mai urgente per la costruzione di opere dove l’uomo ritrovi e riconosca se stesso. Ma tale costruzione è possibile solo nella compagnia di uomini veri con i quali guardare la realtà della proprie aziende con verità. Una compagnia di amici che possa sorreggere, nel guardare tutti i segni della situazione in cui ciascuno si trova senza censurare nulla, che incoraggi e sostenga nel cambiare ciò che occorre e che aiuti ad avere l’audacia di prendere delle decisioni, anche “rischiose” che siano più adeguate per affrontare le sfide che abbiamo davanti. Tutto, se confermato nell’esperienza, farà scoprire il valore prezioso di questa amicizia: quello di essere sostegno a uno sguardo più vero sul reale.

Such realism is expressed in an audacity which (as the entomology of the word defines) means “dare”, “tend towards”, “intensely desire”. It’s not recklessness, but the ability to let oneself be provoked by the circumstances and to respond with all of oneself. Today what’s important is to reawaken a human position that allows one to live and work at the level of the historical moment that we are asked to face. We’ve often heard that in recent years the crisis that we are living in has a cultural origin. The reason is quite simple: there is no such thing as a neutral economy. Every decision that we make (and the economy is made up of an infinite number of decisions, whether in macroeconomics or in businesses) depends on criteria and objectives of a cultural origin. The value that we attribute to colleagues, to work as such, to the business, to profit, to ecologic sustainability, all have an impact on decisions. But all these criteria, in the final analysis, depend on the fundamental anthropological question: who is man and what makes him happy? If the values can’t be traced to this question they remain abstract, always called upon but ending in nothing, they become an appeal to ethics as a palliative. Every human work is inevitably the fruit of a human position and consequently of a culture; be it conscious or not, recognized or not, explicit or implicit. As far as I am concerned, I have met persons who explicitly recognize, simply and transparently, that the Christian experience is the ideal source for the hope of becoming more human, with more freedom, ever more responsible in acting and deciding, open to corrections and changes that reality forces on us. This is why, here and now, I want to transmit something very important: live your freedom as best you can, so that your life, your professionalism and your entrepreneurship are ever more rooted in an authentic humanity and ever more prepared and competent in facing reality, thus working with everyone for the construction of the common good. This commitment today is even more urgent for the construction of works where man finds and recognizes himself. But this construction is only possible in the company of real men and women, with whom you can see the reality of your companies with truthfulness. A group of friends who can support, in looking at all sides of the situation in which each person finds himself without censoring anything, that encourages and sustains in changing what needs to be changed and who help to have the audacity to make decisions, even the “risky” ones, that are the most appropriate to face the challenges ahead of us. All of this, if confirmed by experience, will let us discover the precious value of this friendship: that of being a pillar of support for a more realistic outlook. LUXURYfiles AUTUMN 2013 21


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di Maria Carla Morgione

FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA: previews 8 - 17 novembre 2013 Il Festival riscopre le origini e torna ad essere la festa di Roma...

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L’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (8 - 17 novembre 2013, Auditorium Parco della Musica), ha superato le molte criticità annunciate. Il secondo anno di direzione da parte di Marco Müller mostra il forte intento di superare le difficoltà organizzative, conseguenza di cambi al vertice nello scenario politico promuovendo una presenza sempre più attenta degli sponsor privati. Il Festival vuole essere la festa di Roma, vuole ritornare alle sue origini popolari e non tecniche, qualcosa di più simile al Festival di Toronto che alla Mostra lagunare. La città capitolina è un set a cielo aperto, il Red Carpet più grande e coinvolgente del mondo, e madre di grandi attori recentemente scomparsi che saranno omaggiati all’interno della rassegna, come il maestro CARLO LIZZANI e l’attore GIULIANO GEMMA. E, più lontano nel tempo, la straordinaria ANNA MAGNANI, la nostra “Nannarella”, che ci manca da 40 anni. Senza dimenticare il grande FEDERICO FELLINI, con “Federico degli spiriti” di Antonello Sarno e la proiezione di Le tentazioni del dottor Antonio (un episodio di Boccaccio 70) del 1961, restaurato con il contributo di Dolce & Gabbana. PREVIEWS FROM ROME FILM FESTIVAL The festival rediscovers the origins and back to being the party of Rome... The eighth edition of the International Film Festival of Rome (November from 8 to 17, 2013, Auditorium Parco della Musica) has overcome many announced difficulties. The second year of direction by Marco Muller still shows the strong intent to overcome organizational difficulties, the result of changes at the top in the political scene and an ever more careful presence of private sponsors. The Festival aims to be the party of Rome, wants to return to his popular and non-technical roots, something more similar to the Toronto Film Festival that at Show lagoon. The capital city is an open-air set, the Red Carpet largest and most exciting in the world, and the mother of missing great actors that will be honored in the exhibition, as “the maestro CARLO LIZZANI, who tragically died, and the actor GIULIANO GEMMA, who died prematurely. And, more distant in time, the extraordinary ANNA MAGNANI, our “Nannarella” we are missing for 40 years. Not forgetting the great FEDERICO FELLINI, with “Federico of the Spirits” by Antonello Sarno and the screening of The Temptation of Dr. Antonio (an episode of Boccaccio 70) of 1961, restored with the help of Dolce & Gabbana. LUXURYfiles AUTUMN 2013 23


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Marco Müller, artistic director of the Festival.

Il modo migliore di raccogliere il loro testimone è realizzare un grande evento di cinema e cultura, un’edizione speciale da vivere con l’emozione di sempre, come ha ribadito il Sindaco Ignazio Marino nel suo intervento. Accanto alle attese “presenze divistiche” - leggi star internazionali - per ora sembra essere confermata Jennifer Lawrence, ci saranno gli attori italiani. Se è stato annunciato a grandi lettere che il Festival sarà aperto fuori concorso da Giovanni Veronesi, con il suo “L’ultima ruota del carro”, un po’ di mistero circola intorno alla madrina che aprirà la serata inaugurale, pertanto afferma Marco Müller: “Non posso dire il nome, ma è l’attrice che rappresenta la mamma Roma ideale” (voci di corridoio annunciano che potrebbe essere Sabrina Ferilli).Viceversa sulla presenza femminile che avrà il compito di chiudere la cerimonia non è stata ancora fatta luce.

Jennifer Lawrence.

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The best way to collect their witness is to create a great event to film and culture, a special edition to live with the ever excitement. - as confirmed by the Mayor Ignazio Marino in his speech. In addition to the expected “presence of diva” - read international stars - for now seems to be confirmed Jennifer Lawrence, there will be Italian actors. If it was announced in large letters that the Festival will be opened out of competition by Giovanni Veronesi, with his “L’ultima ruota del carro”, a little mystery circulating around the godmother who will open the inaugural evening, so adfirms Marco Muller “I cannot say the name, but is an actress who is the mother Rome ideal” (rumors announce that could be Sabrina Ferilli). Conversely, the presence of woman who will have the task of closing the ceremony has not yet been made clear.


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“In a festival/party pluralistic” adds Marco Müller, Artistic Director of the Festival “and therefore deliberately contradictory, the glue that holds together the program is only the intuition of the truth of cinema that is hidden in each selected title. Quality counts but also the non-identity, the multiplicity of expressive phenomena; go so exalted narrative freedom that the splendor of the forms, the pleasure of the screen and the continuous questioning of the idea of fiction, the challenge to the “common sense of reality” (reinforced by the first decision taken by the selection committee: to concentrate on documentary filmmaking our Prospettive Italia).”

La dolce vita (1960) by Federico Fellini.

In detail, the Official Selection of the Festival is made up of an International Competition, Out of Competition that hosts a gala screenings of 2013, the line of competition CinemaXXI, dedicated to new trends in world cinema, and the competition Prospects of Doc Italy, which is point on new trends in documentary filmmaking Italian. Section autonomous and parallel, Alice in the city will organize, in accordance with its own regulations, a series of films for children.

“In un festival/festa pluralistico,” aggiunge Marco Müller, Direttore Artistico del Festival “e dunque volutamente contraddittorio, il collante che tiene insieme il programma è soltanto l’intuizione della verità di cinema che si cela in ogni titolo selezionato. Conta la qualità ma anche la non-identità, la molteplicità dei fenomeni espressivi; vanno esaltati tanto la libertà narrativa che lo splendore delle forme, il piacere dello schermo e la continua messa in discussione dell’idea di fiction, la sfida al “comune senso del reale” (rafforzata dalla prima decisione presa con il comitato di selezione: quella di concentrare sul cinema documentario le nostre Prospettive Italia).” Nel dettaglio la Selezione Ufficiale del Festival è formata da un Concorso Internazionale, un Fuori Concorso che ospita le proiezioni di gala del 2013, la linea di concorso CinemaXXI, dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale, e il concorso di Prospettive Doc Italia, che fa il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema documentario italiano. Sezione autonoma e parallela, Alice nella città organizzerà, secondo un proprio regolamento, una rassegna di film per ragazzi.

Accattone (1961) by Pier Paolo Pasolini.

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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA: previews

Via Veneto.

luoghi

I del Festival di Roma Il Festival Internazionale del Film di Roma interesserà l’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA in particolare, ma ne valicherà i confini per arrivare in VIA VENETO. Proiezioni, mostre, eventi, convegni e dibattiti, fulcro del Festival, si terranno nelle sale dell’ Auditorium il cui totale di posti a sedere ammonta a oltre quattromila. Per dieci giorni, la struttura firmata da Renzo Piano sarà il punto di riferimento per tutti gli appassionati di cinema e non solo. I 1300 mq del viale che conduce alla CAVEA saranno trasformati in uno dei più grandi Red Carpet al mondo. Il pubblico avrà a disposizione, oltre al VILLAGGIO DEL CINEMA - costituito da padiglioni e stand in acciaio, vetro e legno- ben sette sale. Non solo Santa Cecilia, Sinopoli, Petrassi, Teatro Studio, e Studio 3, sale appartenenti all’Auditorium, ma anche l’AUDITORIUM MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, e il cinema MULTISALA BARBERINI. L’area di Via Veneto, strada simbolo del cinema italiano, ospiterà presso l’HOTEL BERNINI BRISTOL e il cinema Multisala Barberini, il Mercato Internazionale del Film, che si terrà dal 13 al 17 novembre 2013, date che corrispondono a una posizione strategica nel calendario di appuntamenti dell’industria cinematografica italiana e internazionale e rendono Roma una piattaforma ideale per il lancio commerciale di film nuovi, in Italia come all’estero. Durante i giorni del Mercato - articolato in THE BUSINESS STREET e NEW CINEMA NETWORK - verranno messe a disposizione di produttori e venditori strutture per proiezioni e video library, si organizzeranno incontri, workshop, eventi. In particolare i convegni si terranno presso la CASA DEL CINEMA a Villa Borghese e al MAXXI. Incontri di settore e istituzionali si svolgeranno presso AuditoriumArte. 26 LUXURYfiles AUTUMN 2013

sites

The of the Festival of Rome The International Rome Film Festival will affect the AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA in particular, but will cross boundaries to get to VIA VENETO. Screenings, exhibitions, events, conferences and debates, the heart of the Festival, will be held in the halls of the Auditorium. Whose total seating capacity amounts to over four thousand. For ten days, the structure designed by Renzo Piano will be the point of reference for all movie fans and not only by hosting screenings, exhibitions, events, conferences and debates. The 1300 square meters of the avenue that leads to the CAVEA will be transformed into one of the biggest Red Carpet in the world. The public will have available, in addition to the CINEMA VILLAGE - consists of pavilions and stands of steel, glass and wood-seven rooms. Not only Santa Cecilia, Sinopoli, Petrassi, Teatro Studio, and Studio 3, rooms belonging to the Auditorium, but also the MAXXI AUDITORIUM - National Museum of XXI Century Arts, and the MULTIPLEX CINEMA BARBERINI. The area of Via Veneto, avenue symbol of Italian cinema, will host at the HOTEL BERNINI BRISTOL and the multiplex cinema Barberini, the International Film Market, which will be held from November 13 to 17, 2013, dates that correspond to a strategic position in the calendar of events of the Italian and international film industry and make Rome an ideal platform for the commercial launch of new films in Italy and abroad. During the days of the Market - articulated in THE BUSINESS STREET and NEW CINEMA NETWORK - will be made available to producers and sellers structures for projections and video library, will organize meetings, workshops, events. In particular, the conference will be held at the CASA DEL CINEMA in Villa Borghese and MAXXI. Meetings of sector and institutional will take place at AuditoriumArte.


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numeri

I del Festival di Roma

2620

film visionati provenienti da

76

1542 lunghi e 1078 corti. 18 film in concorso, di cui 12 in prima mondiale, 5 in prima internazionale e 1 in prima nazionale. 20 film fuori concorso, di cui 9 in prima mondiale, 2 in prima internazionale, 2 in prima europea, 6 in prima nazionale, 1 in prima festival. 3 film in collaborazione con Alice nella cittĂ , uno per ogni prima visione. 3 eventi speciali, 2 in prima mondiale e uno in prima nazionale. 31 paesi partecipanti: Algeria, Argentina, paesi, di cui

Austria, Belgio, Brasile, Cile, Cina, Corea del Sud, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, India, Iran, Israele, Italia, Lettonia, Libano, Messico, Portogallo, Regno Unito, Romania, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svizzera, Turchia.

16 Lungometraggi, 6 Medio-

Hotel Bernini in Piazza Barberini.

numbers,

Regarding the here are some.

2620 viewed films from 76 countries, of which 1.542 long and 1078 short. 18 films in competition, including 12 world premieres, 5 international premiere and 1 in the first national. 20 films out of competition, including 9 world premieres, 2 international premiere, 2 European Premiere, 6 in the first national 1 in the first festival. 3 movies in collaboration with Alice in cittĂ , one for each first-run movies. 3 special events, 2 in first world premiere and one in first national. 31 participating countries:

13 Cortometraggi, per il concorso Cinemaxxi. 7 documentari in concorso e 3 fuori nella sezione Prospettive Doc Italia. 6 ritratti per la sezione Ritratti di Cinema. 24 lungometraggi italiani nella sezione ufficiale e 17 opere prime e

Greece, Hong Kong, India, Iran, Israel, Italy, Latvia, Lebanon,

seconde.

Mexico, Portugal, United Kingdom, Romania, Russia, Spain,

metraggi e

Algeria, Argentina, Austria, Belgium, Brazil, Chile, China, South Korea, Croatia, Denmark, France, Germany, Japan,

USA, South Africa, Switzerland, Turkey.

16 Feature Films,

6 medium-length films and 13 short films for the competition Cinemaxxi. 7 documentaries in the competition and 3 out in the section Prospettive Doc

6 portraits for Portraits of Cinema section. 24 Italian films in the official section 17

Italia.

Maxxi Museum.

and first and second films. LUXURYfiles AUTUMN 2013 27


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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA: previews L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO Un film dal titolo dolce-amaro apre Fuori Concorso l’ottava edizione del Festival Internazionale Del Film Di Roma. L’ultima ruota del carro - scritto da Giovanni Veronesi, Ugo Chiti, Filippo Bologna ed Ernesto Fioretti, prodotto da Warner Bros Entertainment Italia e Fandango in associazione con Ogi Film - sarà distribuito da Warner Bros Pictures a partire dal 17 novembre.

Ricky Memphis and Elio Germano.

L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO

L’ironia che attraversa da sempre i lavori del cineasta toscano (come la trilogia di Manuale d’amore, Che ne sarà di noi, Genitori & figli - Agitare bene prima dell’uso) e viene usata per raccontare l’altra faccia della medaglia, per rendere più credibili i personaggi, assume ora un sapore diverso: un grido silenzioso contro la corruzione e la devastazione etico - morale che caratterizza gli ultimi decenni in cui la normalità è un’eccezione. Quella normalità che è impersonata da Ernesto/Elio Germano, protagonista del film. Quella eccezionalità che fa di Ernesto un eroe dei nostri tempi.

A bittersweet titled film opens Out of Competition the eighth edition of the International Rome Film Festival.

Con uno sguardo ironico Giovanni Veronesi racconta la storia dell’Italia dagli anni ‘70 ad oggi attraverso la vita e le vicissitudini straordinariamente normali di Ernesto, accompagnato nel suo percorso da Alessandra Mastronardi, sua moglie, Ricky Memphis, il suo migliore amico, Sergio Rubini, Virginia Raffaele e Alessandro Haber.

The irony that always runs through the work of the Tuscan filmmaker (such as the trilogy of Manuale d’amore, Che ne sarà di noi, Genitori & figli - Agitare bene prima dell’uso) and is used to tell the other side of the coin, to make the characters more believable, now takes on a different taste: a silent cry against corruption and the destruction of ethics and morality that characterizes the last decades in which normality is an exception. The ordinary that is personified by Ernesto/Elio Germano, the protagonist of the film. The exceptionality that makes Ernesto a hero of our times.

D’altronde, come disse il grande Mario Monicelli “La commedia all’italiana è questo: trattare con termini comici, divertenti, ironici, umoristici degli argomenti che sono invece drammatici. È questo che distingue la commedia all’italiana da tutte le altre commedie...”.

L’ultima ruota del carro - written by Giovanni Veronesi, Ugo Chiti, Filippo Bologna and Ernesto Fioretti, produced by Warner Bros. Entertainment Italy and in association with Ogi Fandango Movies - will be distributed by Warner Bros Pictures from November 17.

With an ironic eye Giovanni Veronesi tells the history of Italy from the 70s to today through the life and the vicissitudes extraordinarily normal of Ernesto, accompanied on his journey by Alessandra Mastronardi, his wife, Ricky Memphis, his best friend, Sergio Rubini, Virginia Raffaele and Alessandro Haber.

Alessandra Mastronardi and Elio Germano.

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Moreover, as said the great Mario Monicelli: “Italian comedy is this: treat with terms comedians, funny, ironic, humorous topics that are dramatic. This is what distinguishes the Italian comedy from all the other comedies...”.


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FEAR OF FALLING Il nuovo film del premio Oscar Jonathan Demme, sarà presentato al Festival del film di Roma in prima mondiale. Il Festival Internazionale del Film Di Roma attrae da sempre addetti ai lavori e semplici appassionati. L’ottava edizione del Festival sarà ancora più interessante grazie alla presentazione in prima mondiale di Fear of Falling, l’ultimo lavoro del premio Oscar Jonathan Demme. Il famoso regista, sceneggiatore e produttore statunitense non necessita di particolari presentazioni. Basti pensare ad alcuni dei suoi film come Il silenzio degli Innocenti (The Silence of the Lambs, 1991), per cui ha ricevuto un Oscar, e Philadelphia, di cui è stato l’autore nel 1993. Se poi i cinefili non sono ancora soddisfatti, Jonathan Demme regalerà una Masterclass inserita nel programma della sezione CinemaXXI, dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale-, all’interno della quale il pubblico potrà incontrare il regista presso l’Auditorium Parco della Musica, ascoltarlo parlare del suo rapporto con il cinema, commentare le scene salienti e porre domande. Lo stile variegato e versatile di Jonathan Demme, sempre più sensibile alle narrazioni anticonvenzionali e di impegno sociale e il suo sguardo lucido e acuto, vicino al documentario attraversa Fear Of Falling. Con cui Jonathan Demme interpreta in modo contemporaneo, acuto e psicologicamente complesso, il capolavoro di Henrik Ibsen “Il costruttore Solness” (“Bygmester Solness”), lavorando con due dei più originali “provocatori” dell’ambiente cinematografico e teatrale statunitense, Andre Gregory e Wallace Shawn. Il film - che racconta la storia di un celebre architetto, sempre più prigioniero delle sue fantasie - è l’apice di un lungo e appassionato processo creativo che ha coinvolto Shawn e Gregory per quattordici anni e che, con la regia di Demme, si rivela intimo e affascinante al tempo stesso.

Wallace Shawn and Lisa Joyce.

Jonathan Demme.

FEAR OF FALLING The new film of Oscar award Jonathan Demme will be presented at Rome Film Festival, in World premiere International Rome Film Festival is always attractive for insiders and simple lovers. The Eight Edition of The Festival will be more interesting thanks to the world premiere presentation of Fear of Falling, the last work of the Oscar winner Jonathan Demme. The famous director, screenwriter and producer doesn’t need particular presentation. Just think at a few films like The Silence of the Lambs, 1991, for which he received an Oscar, and Philadelphia, of which he had been the author in 1993. If the cinephiles are not satisfied yet, Jonathan Demme will give a Masterclass inside the CinemaXXI program, dedicated to new trend in world cinema, in which the audience will be able to meet the director in Auditorium Parco della Musica, hear him speak about his relationship with cinema, comment the main scenes and make questions. The Jonathan Demme’s varied and versatile style, more sensitive about unconventional narrations and of social involvement, and his lucid and sharp eye, near at documentary goes thought Fear of Falling. Whereby Jonathan Demme read the contemporary world, acute and physiological complex, the Henrik Ibsen masterpiece “Bygmester Solness”, working with two of the most original “provocative” in the American film and theatre ambient, Andre Gregory and Wallace Shawn. The film - that speaks about the story of a known architect, more and more captured in his fantasies - is the climax of a long and keen creative process that involved Shawn and Gregory for fourteen years and that, under Demme’s direction, reveals intimate and charming at the same time. LUXURYfiles AUTUMN 2013 29


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COVER di Ilenia Mari

SEXY COME

Scarlett

Lei, una rampante ventinovenne dal sorriso coinvolgente, divertente e affascinante, ironica e maliziosa sembra non curarsi troppo del fatto che stia vivendo davvero una stagione d’oro. Stiamo parlando della giunonica Scarlett Johansson. Ha illuminato con il suo sguardo la scorsa edizione del Festival di Venezia, giunto alla sua 70esima edizione. Lì ha fatto brillare la sua pelle di porcellana e la sua inconfondibile sensualità sul red carpet per la gioia di fotografi, organizzatori e partner. Come ha dichiarato uno dei mostri sacri della macchina da presa di tutti tempi - l’inimitabile Woody Allen - che ha colto in lei, in epoche ancora non sospette, i tratti di una musa ispiratrice per molte pellicole: “Nei minuti in cui la Johansson cammina sul set l’amperaggio arriva a 200”. SEXY LIKE SCARLETT A well-known magazine recently defined her as the sexiest woman in the world This entertaining and fascinating twenty-nine year old, with her captivating, ironic and mischievous smile, seems to take the fact that she is truly experiencing a golden period in her stride. Yes, we’re talking about the statuesque Scarlett Johansson. One look from her lit up the previous edition of the Festival of Venice, the 70th. Her porcelain skin shone with her unmistakably sensuality on the red carpet for the joy of photographers, organizers and sponsors. As the inimitable Woody Allen, one of the best directors of all times, already said some time ago, when he saw the traits of an inspiring muse in her: “When Johansson walks on a set, the temperature goes sky high”. 30 LUXURYfiles AUTUMN 2013

Frame from “Match Point”.


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Di recente è stata definita da una nota rivista internazionale come la donna piÚ sexy del mondo.

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Frame from “Vicky Cristina Barcelona”.

Chi la conosce sa che la sua passione per il palcoscenico viene da lontano. Già a otto anni infatti la piccola Scarlett calca le scene insieme a Ethan Hawke nella pièce teatrale Sofistry ma si imporrà all’attenzione del pubblico internazionale solo con la sua interpretazione nel film L’uomo che sussurrava ai cavalli. Il 2003 è stato l’anno della definitiva consacrazione con i due film Lost in Translation e La ragazza con l’orecchino di perla con cui ha ottenuto due candidature ai Golden Globe, nelle categorie per la migliore attrice in un film commedia o musicale e per la migliore attrice in un film drammatico. Nel 2004 è in Una canzone per Bobby Long, accanto a John Travolta. Il film le fa ottenere la terza candidatura ai Golden Globe. Da allora è stato un crescendo rossiniano tra pellicole, gossip e note campagne pubblicitarie per brand internazionali che se la sono contesa (come Louis Vuitton o Calvin Klein). Dal 2005 con Match Point è iniziato il percorso accanto ad Allen, nel 2006 è stata la volta di Scoop, del quale è protagonista accanto allo stesso regista newyorkese e a Hugh Jackman e poi di Vicky Cristina Barcelona, accanto a Penélope Cruz. A proposito del suo esser divenuta una sorta di nuova musa per Allen, la Johansson stessa ha dichiarato: “ci piace lavorare assieme, lavoriamo facilmente e abbiamo un piacevolissimo rapporto d’amicizia.” 32 LUXURYfiles AUTUMN 2013

Those who know her say that her passion for the stage is ingrained. Even at the age of eight little Scarlett had a role with Ethan Hawke in the theatrical pièce Sofistry but it’s only with her interpretation in the film The man who whispered to horses that she claimed the attention of the international public. 2003 was the year of her definite consecration with two movies: Lost in Translation and The girl with the pearl earring, for which she obtained two candidatures for the Golden Globes, for best actress in a comedy or a musical and for best actress in a dramatic movie. In 2004 she acted in A song for Bobby Long, alongside John Travolta. That film got her the third candidature for the Golden Globes. Since then a flurry of activity, gossip and advertising for well-known brands who fought for her as testimonial (such as Louis Vuitton or Calvin Klein). In 2005 with Match Point she started working with Allen, then in 2006 she starred in Scoop, alongside Allen himself and Hugh Jackman, followed by Vicky Cristina Barcelona, alongside Penélope Cruz. When asked about her becoming a sort of new muse for Allen, Johansson herself stated: “We like working together, we work easily and we have a very pleasant friendship.”


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Frame from “Match Point”.

Frame from “Una canzone per Bobby Long”.

Frame from “Black Dahlia”.

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Don Jon Premiére in Hollywood.

Giungiamo così a questa stagione cinematografica, in cui la vulcanica Scarlett sarà nel nuovo film di Spike Jonze che ha trionfato al 51esimo New York Film Fest, ed ora è tra gli attesissimi film in concorso dell’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma - in programma dall’’8 al 17 novembre - In Her Scarlett è Samantha la voce sintetica di un sistema operativo. Il film è stato definito dalla critica statunitense con entusiasmo come l’opera di sintesi dell’intera carriera di Jonze “finalmente libero da qualsiasi imposizione esterna e autore a tutto tondo, sceneggiatura compresa, di un film che sembra mantenere un equilibrio riuscitissimo tra la follia surreale degli esordi e una maggiore aderenza all’onestà dei sentimenti, tanto che delle derive del primo Jonze, quelle maggiormente esibite come sterzate improvvise del plot, non sembra rimanere più traccia”. La sinossi è chiara, siamo a Los Angeles ed in un futuro vicino ma imprecisato, lo scrittore Theodore Twombly, interpretato da Joaquin Phoenix, scarica un nuovo sistema operativo per il suo computer che tra le caratteristiche implementate ha quella di poter pensare e ragionare in modo compiuto, attraverso la voce della bella Scarlett. E Theodore presto si innamora di Samantha, una voce e un sistema, da qui il film sembra dare una lettura estrema della nostra relazione con la tecnologia, con i sistemi di realtà aumentata e con i software ma quello che si evince dalle recensioni pubblicate oltreoceano, è un approccio da parte di Jonze per niente freddo e molto vicino ai personaggi. Il film si regge quasi interamente sull’interpretazione di Phoenix, che ovviamente controlla tutto il plot con i suoi percorsi che di tanto in tanto vengono interrotti dai flashback che gli ricordano il menage con la sua ex, interpretata da Rooney Mara. In Italia il film verrà distribuito dalla Bim che al di là dell’attesa anteprima durante il Festival di Roma sembra che lancerà il film nelle sale italiane solo nel 2014. 34 LUXURYfiles AUTUMN 2013

This season we will see the exuberant Scarlett in a new movie by Spike Jonze which triumphed at the 51st New York Film Fest and is now amongst the films presented at the eighth edition of the International Film Festival of Rome, scheduled for November 8-17. In Her Scarlett plays Samantha, the synthetic voice of an operating system. The film has been defined by American critics with enthusiasm as the compendium of the entire career of Jonze “at last free of any external impositions and allaround author, screenplay included, of a film that seems to maintain a successful balance between the surreal folly of the beginning and a stronger adherence to the honesty of sentiments, to the extent that there doesn’t seem to be a trace of the drifting in the early Jonze films, mostly exhibited as sudden twists of the plot”. The synopsis is clear, we’re in Los Angeles in an undefined but close future; writer Theodore Twombly, interpreted by Joaquin Phoenix, downloads a new operating system for his computer and one of the characteristics implemented is that it can think and reason as we do, through the voice of lovely Scarlett. And Theodore soon falls in love with Samantha, a voice and a system. The movie seems to give an extreme reading to our relations with technology, with virtual reality and with software but what comes through from the critiques published in the United States is an approach on the part of Jonze, not at all cold and quite close to the characters. The film rests almost totally in Phoenix’ interpretation, which obviously controls the plot with its twists and turns which from time to time are interrupted by flashbacks of his marriage to his ex-wife, interpreted by Rooney Mara. The movie will be distributed in Italy by Bim, which aside from the premiere during the Festival of Rome, only seems to be ready to launch the film in Italian movie theaters in 2014.


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Altra interessante uscita nelle sale prevista in Italia per quest’autunno caldo è Don Jon dove la Johansson è accanto a Julianne Moore e Joseph Gordon-Levitt , che in questa pellicola debutta dietro la macchina da presa . Jon è un ragazzo con una vita regolare e rituale. La messa, la palestra, la discoteca, le ragazze. Ma la sua più grande passione è il porno, lo preferisce addirittura ad un fidanzamento. Finché non incontra una bellissima Scarlett che attirerà la sua attenzione tanto da fargli prendere in considerazione l’idea di abbandonare quella sua discutibile passione. Alcuni pensavano fosse un film sulla dipendenza dalla pornografia e dal sesso ma non è così. Don Jon è una commedia su come gli uomini e le donne si relazionano tra loro, e su come i media che consumiamo possono creare aspettative irrealistiche. Insomma l’instancabile biondina tutta curve ci riserva continue interpretazioni e sorprese, sempre sulla cresta dell’onda e dei red carpet internazionali non delude mai le aspettative dei più critici cinefili o degli innumervoli fans della sua sorridente bellezza. Another interesting entry in movie theaters scheduled for Italy this warm autumn is Don Jon in which Johansson stars with Julianne Moore and Joseph Gordon-Levitt, who in this film debuts as director. Jon is a young man with a routine and ritual life. Mass, gym, discotheques, girls. But his greatest passion is pornography, he even prefers it to an engagement. Until he meets the beautiful Scarlett who will claim his attention to the point of making him consider the idea of abandoning that questionable passion. Some thought that the movie was about an addiction to pornography and sex but that’s not the case. Don Jon is a comedy about how men and women interact and how the media that we consume can create unrealistic expectations. In conclusion, the tireless curvy little blonde constantly surprises us with her interpretations, always on top. The red carpets all over the world never let the most critical of movie critics or the numerous fans of her smiling beauty down.

Frames from “Don Jon”.

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LUXURY AS QUALITY FASHION / di Bianca Cimiotta Lami

Bianca Cimiotta Lami, radici siciliane, fiorentina di nascita e romana di adozione. Da sempre si occupa di arte, teatro, letteratura e storia fino al giornalismo, alla moda ed alla comunicazione. Nel tempo promuove esposizioni d’arte e moda in luoghi straordinari fra cui Fontana di Trevi, Mercati di Traiano, Palazzo delle Esposizioni. Collabora con le più prestigiose istituzioni ed Accademie di moda (dal 2006 con l’Accademia Koefia) e con i più rappresentativi stilisti d’Alta Moda. Bianca Cimiotta Lami has Sicilian roots, was born in Florence and lives in Rome. She has always been interested in art, the theater, literature and history as well as journalism, fashion and communications. She has promoted art exhibitions and fashion in such extraordinary location sas the Trevi Fountain, Mercati di Traiano, Palazzo delle Esposizioni. She collaborates with the most prestigious institutions and fashion institutes (since 2006 with the Koefia Academy) and with the most representative of the haute couture designers.

La Fiber Art nel mondo si snoda come un filo la cui origine è remota nel tempo, il cui presente è impresso nell’esperienza della vita, il cui futuro è nell’opera stessa, attraverso la trama del suo racconto e della sperimentazione di cui è continuamente protagonista. La sua storia più recente attinge dalle avanguardie, dall’espressionismo astratto, dalla land art, dall’arte povera ma vive di una sua specifica identità, caratterizzandosi attraverso la tecnica dell’intreccio, della trama e dell’ordito, e utilizzando la fibra come medium di comunicazione. Niente a che vedere con la moda o il tradizionale artigianato, segmenti a lei familiari da cui si libera inserendosi nel vasto settore dell’arte contemporanea.

FIBER ART. ART OF THE CONTEMPORARY Fiber Art in the world unravels like a threat whose origins has been lost in time, whose present is impressed in the experience of life, whose future is in the work itself, through the design of its tale and the experimentation of which it is continuously protagonist. Its most recent story dips into the avant garde, from abstract expressionism, from land art, from poor art but it lives of its specific identity, characterizing itself through the technique of plaiting, of design and warp, and utilizes the fiber as a means of communication. Nothing to do with fashion or traditional craftsmanship, segments familiar to her from which she frees herself inserting herself in the vast sector of contemporary art. 36 LUXURYfiles AUTUMN 2013


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FIBER ART L’ARTE DEL CONTEMPORANEO

Black Shell Constellation, Federica Luzzi .

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La Fiber Art o Arte Tessile Contemporanea vive di vita propria e di un vasto panorama di artisti che nel mondo interpretano la sua potente poetica. Per rimanere in Italia vediamo i centri di riferimento a Valcellina, a Como, e nei musei che ne hanno intrapreso questo innovativo cammino di esposizione e di proposta. Roma sta preparando un nuovo evento, un’importante mostra che prende lo spunto da “Off Loom - Arte fuori dal telaio”, esposizione organizzata nel maggio del 2000 che ha ospitato gli artisti più rappresentativi: dai maestri storici alle avanguardie. Fiber Art è un’esperienza artistica che ha in sè una componente magica e stabilisce un profondo dialogo con l’ambiente oltre che il pubblico. Lo strumento del telaio è superato ma mantiene viva la poetica dell’arte del filare e del tessere, esprimendo memorie presenti della tradizione antica: un riferimento archetipo e un’intenzione concettuale. Non si tratta di arte applicata o di arte minore ma di Arte che incontra la materia dell’Arte: è difficile comprendere dove finisca l’artigianato e dove comincia l’arte ma questo dilemma e discussione culturale sono facilmente risolvibili quando ci si imbatte nelle opere. Forma e sostanza. Sostanza leggera nel sentimento e materia solida della forma. Per dare un valore a questa riflessione basta osservare le opere appena esposte a Roma alla Temple University Rome Campus che ha visto due delle protagonista della Fiber Art italiana che operano a livello internazionale insieme a tre esponenti dell’attuale avanguardia.

La fuga di Dafne, Noushin Moghtader.

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Fiber Art or Contemporary Textile Art lives a life of its own and of a vast panorama or artists who all over the world interpret its powerful poetry. To remain in Italy, we see reference centers in the Valcellina, in Como, and in the museums that have undertaken this innovative decision for expositions and proposals. Rome is preparing a new event, an important exhibition that originated with “Off Loom - Art outside the loom”, an exhibition that was organized in May 2000 with the most representtive artists: from well-known masters to the avant garde. Fiber Art is an artistic experience that is itself a magical component and establishes a profound dialogue with the environment as well as with the public. The instrument of the loom is superseded but it keeps the poetry of art in spinning and weaving alive, expressing present memories of an ancient tradition: an archetype reference and a conceptual intention. This is not applied art or a lesser art but an Art that meets the material of the Art: it’s hard to understand where craftsmanship ends and where art begins but this dilemma and cultural discussion are easily solved when one sees the works. Form and substance. Light substance in sentiment and solid material in the form. To give value to this reflection one must simply observe the works recently exhibited in Rome at Temple University Rome Campus, with two of the protagonists of the Italian Fiber Art who operate on an international level, together with three members of the current avant garde. The “Full-Empty” by Franca Sonnino is the story of the artist’s human and personal experience that interfaces with “Way out for a constrained heart” by Lydia Predominato that digs deep inside our being to then block the look at subjects with a strong impact and violently current. The female universe faced by Elisabetta Diamanti with “Hands that” and by Noushin Moghtader Gilvael with “Daphne’s escape” sees the sole possible human condition in nature and passes through the lightness of Federica Luzzi’s writing with the work “White shell tongue1”. The materials merge, they multiply, they repeat, they build designs through the use of the various fibers that alternate, between cotton knits, iron, to carvings and digital printing. They are personal subjects and of humanity to which these committed artists refer, who dig in the experience of these times and of an unforgotten memory.


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Pagine Sparse, Franca Sonnino.

Il “Pieno-Vuoto” di Franca Sonnino è il racconto dell’esperienza umana e personale dell’artista che s’interfaccia con “Way out for a constrained heart” di Lydia Predominato che scava nell’interiorità del nostro essere per poi fermare lo sguardo a temi di forte impatto e di violenta attualità. L’universo femminile affrontato da Elisabetta Diamanti con “Mani che” e da Noushin Moghtader Gilvael con “La fuga di Dafne” vede in natura l’unica possibile condizione umana e passa attraverso la leggerezza della scrittura di Federica Luzzi con l’opera “White shell tongue1”. I materiali si fondono, si moltiplicano, si ripetono, costruiscono le trame attraverso l’uso delle diverse fibre che si alternano, tra maglie di cotone, di ferro, fino all’incisione e alla stampa digitale. Sono temi personali e dell’umanità a cui fanno riferimento queste artiste impegnate che scavano nell’esperienze di questo tempo e di un tempo di memoria non dimenticata. Tutto ciò in completa sintonia con le tematiche che attraversano l’importante retrospettiva dedicata a Jagoda Buiç in corso a Trieste al Museo Revoltella, mostra dal forte potere evocativo dedicata l’artista dalmata. Monumentali sculture tessili, composizioni in carta, collage, video: materiali e strutture che rappresentano il teatro del mondo, qui dove il mondo parla attraverso il dramma e dove la tragedia è un “banale” evento quotidiano. La Fiber Art è una scrittura e scrivendo lascia tracce di eventi che vanno lette con quei sensi oltre ai nostri sensi. Fila e tesse trame più come rivelazioni, passando attraverso il labirinto della vita la cui uscita è praticabile solo attraverso il lungo filo che ri-conduce.

All of this in total harmony with the subjects that cross the important retrospective dedicated to Jagoda Buiç currently in Trieste at the Revoltella Museum, exhibition with a strong evocative power dedicated to the Dalmatian artist. Monumental textile sculptures, compositions in paper, collage, video: materials and structures that represent the theater of the world, here where the world speaks through drama and where tragedy is a “banal” daily event. Fiber Art is written and writing leaves traces of events that should be read with those senses as well as with our senses. It spins and weaves designs more as revelations, passing through the labyrinth of life, whose exit is practicable only through the long thread that takes us back.

Via di Uscita per un Cuore Trattenuto, Lidia Predominato.

Dialogo erotico, Lidia Predominato.

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Frames of LOVE Photographer Fulvio Maiani

Elisabetta Pellini e Massimiliano Benvenuto lasciano per un giorno il mondo del cinema e si confrontano con una forma d’arte nuova e affascinante. Guidati dalla mano esperta di Fulvio Maiani, interpretano una storia d’amore nella splendida cornice di un lussuoso albergo. Sguardi, sorrisi, gelosie e passione. L’amore è tutto questo e molto altro ancora... Elisabetta Pellini and Massimiliano Benvenuto leave the world of movie-making for a day and accept the challenge of a new and fascinating art form. Guided by the expertise of Fulvio Maiani, they are the interpreters of a love story in the splendid background of a luxury hotel. Glances, smiles, jealousies and passion. Love is all of this and much much more....

Stylist: Pia Johansson Make-Up and Hair Artist: Valeria Orlando Photographer Assistant: Marco Scichilone Stylist Assistant: Martina D'Ortenzi Make-Up Assistant: Elena Pietrella Location: Gran Melià Rome

Elisabetta Dress BLUMARINE Shoes MORESCHI Bag TESTONI Jacket GALLO Massimiliano Dress LARDINI Rollneck CORNELIANI Shoes TESTONI


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LUXURY AS QUALITY FASHION /


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Shirt, Gilet, Tie, Coat, Pants ZEGNA Shoes TESTONI Bag ZEGNA Eyewear ZEGNA

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“...quando mi è stato proposto il servizio fotografico per Luxury files ero entusiasta e mi è subito

piaciuta l'idea di fare foto di moda come se fossero foto di scena ispirandomi all'atmosfera del bellissimo film Belle de jour di Luis Buñuel, interpretato da una delle mie attrici preferite Catherine Deneuve... ...when I was asked to pose for photographs for Luxury files I was very enthusiastic and I immediately liked the idea of fashion photographs as though they were stage shots, taking inspiration from the atmosphere created in the beautiful film Elisabetta Pellini by Luis Buñuel, Belle de jour, interpreted by one of my favorite actresses, Catherine Deneuve...

“Non avevo mai interpretato una storia con il linguaggio della moda. È stato interessante e stimolante.

L’arte non ha regole, macchina da presa o macchina fotografica, quello che conta è ciò che riusciamo a trasmettere... I had never interpreted a story with the language of fashion. It was interesting and stimulating. Art has no rules, still camera or ordinary camera, what’s important is what we are able to transmit... Massimiliano Benvenuto

Elisabetta Dress SCERVINO Shawl SCERVINO Shoes SCERVINO Watch and Ring GUCCI Massimiliano Dress BRIONI Rollneck BRIONI Watch GUCCI


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Elisabetta Dress SCERVINO Shawl SCERVINO Watch GUCCI Ring GUCCI Massimiliano Dress BRIONI Rollneck BRIONI

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Elisabetta Dress BALESTRA Earrings GUCCI Bag RENÉ CAOVILLA Massimiliano Dress, pants CORNELIANI Watch GUCCI

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Rollneck CORNELIANI Cardigan CORNELIANI Hat TESTONI


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Dress SARLI Shoes RENÉ CAOVILLA Gloves SARLI

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Dress THEA G. Watch GLASHÜTTE previous page Lingerie LA PERLA Coat THEA G. Jewels CASATO

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Elisabetta Dress LUISA BECCARIA Shoes MORESCHI Earrings CASATO Massimiliano Complete outfit LARDINI Belt TESTONI Shoes MORESCHI


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Lingerie LA PERLA Shoes RENÉ CAOVILLA

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Elisabetta Dress SARLI

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Elisabetta Dress BLUMARINE Bag TESTONI Jacket GALLO Massimiliano Dress LARDINI Rollneck CORNELIANI

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LUXURY AS QUALITY JEWELS / di Serena Orta

L’AMORE IN UN

GIOIELLO

...è l'amore visto da Chopard. Nelle nuove collezioni della Maison ginevrina, i gioielli si fanno portatori di promesse, messaggi d'amore e buoni auspici.

“L’amore è universale, illumina la bellezza delle donne come un gioiello.” In queste parole di Caroline Scheufele, copresidente e direttrice artistica di Chopard, sono racchiusi tutto lo spirito e l’essenza delle ultime creazioni della Maison.

LOVE IN A JEWEL … love seen through the eyes of Chopard. In the new collection of the Geneva based company, jewels carry promises, messages of love and good omens. “Love is universal, it illuminates the beauty of women like a jewel.” These are the words of Caroline Scheufele, copresident and artistic director of Chopard. This phrase encompasses all the spirit and the essence of the latest creations of the company.

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“ L’AMORE È UNIVERSALE, ILLUMINA LA BELLEZZA DELLE DONNE COME UN GIOIELLO. LOVE IS UNIVERSAL, IT ILLUMINATES THE BEAUTY OF WOMEN LIKE A JEWEL.

La collezione Happy Diamonds, nella sua nuova versione, è un’ode all’amore che trascende il tempo. Ogni gioiello (orecchino, anello, bracciale e pendente) si compone di tre cuori: una raffinata trilogia d’oro bianco, giallo e rosa che rappresenta il passato, il presente e il futuro. Fedele al concetto Happy Diamonds, ogni cuore ospita al suo interno un diamante mobile. L’idea dei diamanti che scivolano liberamente tra due vetri zaffiro trasparenti, seguendo i movimenti del gioiello, è nata nel 1976 e da allora ha alimentato una vena inesauribile di creatività frizzante e poetica che continua ad evolversi e oggi si esprime in questa “promessa d’amore”.

The new version of the Happy Diamonds collection is an ode to love that transcends time. Each jewel (earing, ring, bracelet and pendant) is composed of three hearts: a refined trilogy of white, yellow, and pink gold that represents the past, the present, and the future. Loyal to the concept of Happy Diamonds, each heart has a mobile diamond within. This idea of diamonds that slide freely between two pieces of transparent sapphire glass allows the diamonds to follow the movements of the jewel. This concept was born in 1976 and since then has been the inexorable source of exciting and poetic creativity that continues to evolve, and that today is expressed in this “love promise.”

Happy Diamonds, collection.

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From the top: Diamond Necklace, Poppy Ring, Spinel Ring from the Red Carpet Collection.

Dal 1998 Chopard è partner ufficiale del Festival di Cannes. Ogni anno, in questa occasione, Caroline Scheufele e il suo team di designer di talento creano una collezione di alta gioielleria direttamente ispirata alle star e destinata a renderle più belle durante la mitica sfilata sul tappeto rosso. La collezione Red Carpet 2013 vuole essere un omaggio alle grandi storie d’amore, quelle del grande schermo e della vita vera, e si veste di pietre preziose a forma di cuore (il taglio prediletto da Caroline Scheufele), di note rosse come il fuoco della passione, di colori cangianti e di diamanti, simbolo dell’amore eterno. Uno dei pezzi centrali è il maestoso collier in oro bianco con un importante diamante a goccia e 284 diamanti taglio a rosa, pazientemente incastonati dagli artigiani dei laboratori di alta gioelleria Chopard, famosi per l’eccellenza del loro lavoro.

Since 1988 Chopard has been an official partner of the Cannes Festival. Each year, for this occasion, Caroline Scheufele and her team of talented designers create a collection of high-end jewelry directly inspired by the stars and destined to make them even more beautiful during the legendary runway show on the red carpet. The collection Red Carpet 2013 is to be a tribute to the great love stories, those on the big screen and in real life. It is made up of precious heart shaped gems (the cut of choice for Caroline Scheufele) with notes of red like the fire of passion, with iridescent colors and with diamonds, the latter a symbol of eternal love. One of the central pieces is the majestic necklace in white gold with a remarkable teardrop diamond and 284 diamonds cut to resemble a rose. They are patiently mounted by the artisans of the laboratories of high-end Chopard jewelry, famous for the excellence of their work. 62 LUXURYfiles AUTUMN 2013


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From the left: Diamond Necklace, Diamond Amethyst Necklace, Diamond Ruby Ring from For You collection.

E se l’amore avesse anche il potere di proteggere l’essere amato? La nuova collezione di alta gioielleria For You propone una squisita variazione sul tema del cuore e trasforma le pietre preziose in seducenti portafortuna. Le gemme di anelli, ciondoli e orecchini sono assemblate quattro a quattro a formare un quadrifoglio: indossarlo è senz’altro garanzia di buona sorte, ma quando esso racchiude anche tutta la passione e la dolcezza di chi lo ha regalato, il gioiello diventa un autentico talismano.

And what if love also had the power to protect loved one? The new collection of high-end jewelry For You proposes an exquisite variation on all things related to love and transforms gems into seductive good luck charms. The gems of the rings, pendants and earrings are assembled four by four to form a four-leaf clover: to wear it is certainly a guarantee of good luck, but when it also encloses all the passion and sweetness of he or she who has given it as a gift, the jewel becomes a true talisman. LUXURYfiles AUTUMN 2013 63


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LUXURY AS QUALITY WATCHES / di Chiara De Santi

LA

RIVOLUZIONE DI OMEGA

Il magnetismo è sempre stato un grande ostacolo nel mondo orologiero ed oggi il problema è ancora maggiore, dato l'incessante aumento di magneti nell'ambiente circostante. Gli orologiai si trovano così sempre più spesso a dover smagnetizzare gli orologi meccanici la cui performance è stata compromessa dall'esposizione ad un campo magnetico. Basta la clip a magnete di un porta iPad, di una borsa da donna o un porta Pc.

THE OMEGA REVOLUTION Magnetism has always been a great obstacle in the world of watch making and today the problem is even more pronounced, due to the growing number of magnets in the environment around us. Consequently, more and more frequently watchmakers have to demagnetize mechanical watches whose performance has been compromised by exposition to a magnetic field. The magnetic clip of an iPad cover, a woman’s purse or an attaché case is sufficient.

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Omega ha trovato una soluzione storica. Il brand elvetico da sempre innova e continua farlo con il lancio del nuovissimo movimento meccanico all'interno del Seamaster Aqua Terra > 15.000 gauss, destinato a fare storia. Un cronometro Co-Axial con cassa di 41,50 mm in acciaio inossidabile, montato su bracciale anch'esso in acciaio o su cinturino in pelle marrone. Quadrante laccato giallo chiaro, spazzolato a raggi di sole dal centro verso l'esterno e decorato con le caratteristiche linee verticali che contraddistinguono la popolare collezione Aqua Terra di Omega. Sul quadrante compare anche, applicata, la dicitura > 15.000 gauss, ed è questa la caratteristica unica di questo segnatempo. Il primo prototipo del movimento, applicato a un modello Omega Seamaster Aqua Terra, è stato realizzato grazie alle tecnologie sviluppate dagli ingegneri Omega in collaborazione con gli specialisti di ETA. Una tecnologia unica per cui sono in corso di registrazione numerosi brevetti.

PRIMO VERO OROLOGIO MECCANICO “ ...IL ANTIMAGNETICO AL MONDO. ...THE FIRST TRUE MECHANICAL CLOCK ANTIMAGNETIC IN THE WORLD.

Omega has found a revolutionary solution. The Swiss brand has always fostered innovation and continues to do so with the launch of its very new mechanical movement inside the Seamaster Aqua Terra > 15.000 gauss, destined to make history. A Co-Axial chronometer with a case made of 41,50 mm of stainless steel, mounted on a bracelet which is also in stainless steel or on a brown leather band. Light yellow lacquered face, brushed sun strokes radiate from the center outwards and decorated with the characteristic vertical lines that distinguish the popular collection Aqua Terra by Omega. The wording > 15’000 gauss also appears, applied, on the face, and this is the unique characteristic of this timepiece. The first prototype of the movement, applied to an Omega Seamaster Aqua Terra model, was realized thanks to the technology developed by the Omega engineers in collaboration with specialists from ETA. A unique technology for which numerous patents are being registered.

Omega Seamaster Aqua Terra 15000 gauss, metal bracelet.

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A differenza dei tradizionali dispositivi per contrastare gli effetti del magnetismo, il movimento Omega non sfrutta il principio della gabbia protettiva inserita all'interno della cassa, è esso stesso costruito con materiali non ferrosi. Fino ad oggi la risposta più convincente al problema del magnetismo in orologeria è stata infatti la gabbia interna, studiata per ostacolare l'influenza del campo magnetico sui movimenti degli orologi ma che ha tuttavia vari limiti, fra cui la difficoltà a resistere alla forza dei magneti permanenti, presenti in quantità sempre maggiore nel nostro ambiente. Inoltre, sul piano estetico, impedisce la visualizzazione del movimento, escludendo la possibilità di realizzare un datario a finestrella. Mentre, essendo esso stesso anti-magnetico, il movimento del Seamaster Aqua Terra > 15.000 gauss non necessita di una gabbia di protezione. L'orologio che lo contiene può così vantare un fondello con vetro zaffiro trasparente, che rivela l'intero calibro Co-Axial 8508. Sul quadrante, a ore 3, è inoltre presente un datario a finestrella. Inoltre è impermeabile fino a una profondità di 150 metri.

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Contrary to traditional devices that offset the effects of magnetism, the Omega movement does not exploit the principle of the protective cage inserted within the case, it is the case itself that is built with non-ferrous materials. Until today, the most convincing response to the problem of magnetism was in fact the internal cage, studied to obstruct the influence of the magnetic field on watch movements but which nonetheless has its limits, including difficulty in resisting the forces of permanent magnets, found in ever increasing quantities in our environment. Moreover, from an aesthetic point of view, it hinders the visualization of the movement, excluding any possibility for realizing a calendar window. Now, since it is already anti-magnetic, the Seamaster Aqua Terra > 15.000 gauss movement does not require a protective cage. The watch that surrounds it can thus boast a back case with transparent sapphire glass, that reveals the entire caliber Co-Axial 8508. On the face, at 3 o’clock, moreover there is a calendar window. In addition, it is waterproof up to a depth of 150 meters.


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E soprattutto il movimento conserva una performance cronometrica rispondente alla certififazione COSC anche dopo esser stato esposto a un campo magnetico superiore a 15.000 gauss.

But above all, the movement maintains chronometric performance corresponding to the COSC certification even after having been exposed to a magnetic field in excess of 15.000 gauss.

Omega Seamaster Aqua Terra 15000 gauss, leather strap.

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LUXURY AS QUALITY BEAUTY / di Laura Castellini

VIBRAZIONI D’AUTUNNO Il piacere di una nuova stagione, dell'aria frizzante e malinconica dell'autunno. Un tempo per coccolarsi, come calde carezze di cashmere arrivano sensuali fragranze che evocano terre lontane e rituali di nuova giovinezza... AUTUMN VIBRATIONS The pleasure of a new season, the crisp air of autumn and melancholy. A time to pamper yourself, as warm caresses of cashmere sensual fragrances arrive that evoke distant lands and rituals of new youth...

CHOPARD 1000 Miglia. Traendo ispirazione dalla corsa e dalla ormai iconica collezione di orologi, la Maison Chopard dà il via ad un nuovo capitolo olfattivo con la fragranza Mille Miglia maschile. Seducente, sofisticato, questo fougère orientale creato dai parfumeur Olivier Polge e Bruno Jovanovic mette in mostra un carattere sicuro di sé. Pronti, partenza, via! La fragranza irrompe con note floreali di lavanda rinfrescate dal bergamotto, mentre gli accenti delle bacche di ginepro ne esaltano la freschezza. Cambio di marcia, e le note verdi di erba e violetta conferiscono forza al cuore; una fragranza fresca, rinvigorente, resa ancora più moderna da un accordo di pelle e asfalto. Lanciandosi a tutta velocità, questo contrasto eccitante si svela in una base orientale di ambra, legno e fave di caffè, lasciando dietro di sé una scia intensamente calda ed irresistibile… 1000 Miglia. Inspired by race and now by the iconic collection of watches, Chopard launches a new olfactory chapter with the male fragrance Mille Miglia. Seductive and sophisticated, this oriental fougere created by perfumer Olivier Polge and Bruno Jovanovic has a self-confident character. Ready to go! The fragrance bursts with floral notes of lavender cooled by bergamot, while accents of juniper berries enhance its freshness. Gearshift, and green notes of grass and violet give strength to the heart, a fresh fragrance, invigorating, made more modern by an agreement to leather and asphalt. Rushing at full speed, this exciting contrast is revealed in an oriental base of amber, wood and coffee beans, leaving behind a trail intensely hot and simply irresistible...

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PRADA Luna Rossa Extreme. La maison Prada lancia ad ottobre la sua seconda fragranza maschile ispirata al mondo della vela : Luna Rossa Extreme, che prende il nome dal celebre catamarano della maison che ha partecipato alla recente Louis Vuitton Cup a San Francisco, ed è una più intensa interpretazione dell'eau de toilette lanciata lo scorso anno. Prodotta su licenza di Puig, Luna Rosa Extreme è stata creata dal profumiere Daniela Andrier, mentre il designer svizzero Yves Behar ne ha realizzato il flacone nero opaco e curato il packaging ispirandosi al design di Luna Rossa AC72 e al mistero e all'intensità del mare. Extreme è una fragranza fresca e piccante dai sentori orientali con note di cuore di ambra aromatica e note di fondo di bergamotto, pepe nero, labdano, bacche di ginepro, lavanda e vaniglia. Luna Rossa Extreme. The fashion brand Prada launches in october its second men's fragrance inspired by the world of sailing: Luna Rossa Extreme, which takes its name from the famous catamaran that participated in the recent Louis Vuitton Cup in San Francisco, and is a more intense interpretation of t he famous eau de toilette launched last year. Produced under license from Puig, Luna Rosa Extreme was created by perfumer Daniela Andrier, while the Swiss designer Yves Behar has designed the elegant bottle in matte black and edited the packaging inspired by the design of the Luna Rossa AC72 and also by the mystery and intensity of the sea. Extreme is a fresh fragrance with oriental and spicy atmospheres, with notes of amber aromatic in the heart and also notes of bergamot, black pepper, labdanum, juniper berries, lavender and vanilla.

GUCCI Made to Measure è una fragranza sartoriale, creata come un abito di Gucci, in cui ogni accordo e ogni ingrediente formano la texture e la struttura, creando un insieme armonico di tessuti e dettagli. L’aroma è una combinazione di ingredienti sapientemente selezionati in tutto il mondo, che richiama la raffinatezza, atmosfere orientali e speziate per lasciare il segno: semi di anice, fiori d’arancio tunisino colti e distillati a mano, il migliore bergamotto, la più delicata lavanda provenzale che ne attenua la forza. Al cuore il pungente ginepro crea un connubio di struttura ed eleganza maschile, mentre le note enigmatiche della noce moscata dello Sri Lanka, accompagnate da quelle succulente della prugna, richiamano la morbidezza del cashmere. Tra le note di fondo la ricchezza dell’ambra e l’opulenza del cuoio tipico del ladano andaluso s’intrecciano per esprimere un tocco sofisticato. Firma caratteristica del profumo è il miglior patchouli indonesiano, l’ingrediente che distingue tutte le fragranze di Gucci: raffinato ed esotico, conferisce un tocco di stile assoluto. Frutto di anni di lavoro e di centinaia di prove, Made to Measure, disponibile da ottobre, è stato realizzato passo dopo passo attraverso l’assoluta attenzione ad ogni rifinitura seguendo la storica filosofia Gucci. Made to Measure is a tailoring fragrance, created as a Gucci dress, in which each and every element becomes a part of texture and structure, creating a harmonious ensemble of fabrics and details. The aroma is a combination of selected ingredients in the world, which recalls the elegance, and with the spicy oriental atmosphere you can make your mark : seeds of anise, Tunisian orange blossom captured and distilled by hand, the bergamot, the most delicate Provencal lavender which diminishes the force. At the heart the prickly juniper creates a combination of structure and masculine elegance, while the enigmatic notes of nutmeg from Sri Lanka, accompanied by those succulent plum, recall the softness of cashmere. Among the base notes of amber wealth and opulence of the leather typical of Andalusian labdanum intertwine to express a sophisticated touch. Characteristic signature of the perfume is the best Indonesian patchouli, the ingredient that distinguishes all the Gucci fragrances : refined and exotic, lends a touch of style. The result of years of work and hundreds of tests, Made to Measure, available from October, was carried out step by step through the absolute attention to every details following the historical Gucci philosophy.

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SERGE LUTENS Fourreau Noir. Una delle ultime novità del grande maestro e genio creativo Serge Lutens. Ogni sua creazione è davvero un'opera d'arte, un'intuizione, una visione artistica ed onirica. Così è stato anche per Fourreau Noir. Esattamente in francese “Fourreau” è la fodera di un pugnale ma anche l'abito attillato che disegna il corpo delle vedove. Avete mai sentito parlare di quella fava scura da cui si estrae la vanillina? Si chiama Tonka e cresce in abbondanza su un albero dell’Amazzonia. Così dolce e fluido, il suo profumo si prolunga in una scia che lascia il segno. E una scia sensuale, misteriosa ed avvolgente caratterizza questa nuova fragranza, che ha tra le sue note olfattive seducenti, oltre alla Fava Tonka, anche un sapiente mix di Lavanda e Cacao. Fourreau Noir. It is one of the latest creation of the great master and creative genius Serge Lutens. Each his creation is truly a masterpiece, an intuition, an artistic vision and a dream. This was true also for Fourreau Noir. Exactly in French “Fourreau” is the lining of a dagger but also the tight-fitting dress that draws the body of widows. Have you ever heard of that dark bean from which we extract the vanilla? His name is Tonka and grows in abundance on a tree in the Amazon. So sweet and fluid, its scent is prolonged into a trail that leaves its mark. And a trail sensual, mysterious and enveloping characterizes this new fragrance, which has among its seductive fragrance notes, in addition to Tonka Bean, also thanks to a skillful blend of Lavender and Cocoa.

CARITA Originelle Jeunesse Nuit è una crema notte densificante e rigenerante che protegge il viso agendo sulle cause dell'invecchiamento. La sua texture è ricca e confortevole, si assorbe istantaneamente sulla la pelle. L'ingrediente chiave - l'estratto di Albizia - combatte i radicali liberi e svolge un'azione disintossicante e anti - glicazione che dona nuova luminosità al viso. L'estratto di Aneto favorisce l'elasticità della pelle, migliorando l'assemblaggio delle fibre di collagene che diventano più flessibili e vitali. Il Peptide di perfezione svolge un’azione rigenerante promuovendo la naturale esfoliazione e proliferazione cellulare mentre l’Acido bio-ialuronico contrasta le rughe con un’intensa azione idratante. Infine il Sacha Inchi Oil nutre le cellule cutanee grazie a un prezioso olio vegetale ricco di omega 3-6 e acido linolenico. Un suggerimento per chi nota un eccessivo rilassamento, perdita di elasticità e compattezza. Originelle Jeunesse Nuit is a densifying and regenerating night cream that protects your face youth acting on the root causes of aging. Its texture is rich and comfortable, stretches the skin instantly. In addition to the ingredient key line - Lift Origin - the Albizia Extract fights free radicals carrying out a detoxifying and anti - glycation which gives new radiance to the face. Dill extract promotes skin elasticity by improving the assembling of the fibers of collagen, reorganized, become more flexible and viable. The Peptide of perfection plays a regenerating promoting the natural exfoliation and cell proliferation while the bio - hyaluronic acid contrasts wrinkles with intense moisturizing. Finally, the Sacha Inchi Oil nourishes the skin cells thanks to a valuable vegetable oil rich in omega 3-6 and linolenic acid. A tip for those who notice an excessive relaxation, loss of elasticity and firmness.

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SHISEIDO Zen Gold Elixir è la nuova fragranza in edizione limitata creata dal maestro profumiere Michel Almairac. L'espressione di una femminilità delicata e sensuale attraverso suggerimenti floreali ed ambrati. L'ispirazione viene dal contrasto e dalla sinergia tra le trame dei due sontuosi tessuti d'oro, che si esaltano a vicenda in una trama sensuale. Con questa mente, il profumiere ha creato una fragranza che avvolge grazie alla magica luce di organza e seta più fine, in una scia dorata luccicante, tra le note di magnolia, pompelmo, bergamotto, pesca, ananas, Blue Rose. Tutto ciò che è contenuto in un packaging dal design ispirato all'arte giapponese del Kare - sansui, i giardini zen giapponesi. Tipicamente presenti nei templi zen dedicati alla meditazione, alla Kare - sansui ricreano paesaggi idealizzati in miniatura. Simbolici ed enigmatici, i loro disegni sembrano avere un potere magico che può cambiare la percezione del mondo circostante. Le linee curve disegnate con maestria disegnano la sagoma delle rocce, evocano le onde del mare sulla sabbia, avvolgendo lo spettatore in un senso simultaneo di movimento e di quiete. Zen Gold Elixir is the new limited edition fragrance created by perfumer Michel Almairac. Expression of a delicate femininity through suggestions of sensual floral and amber. The inspiration comes from the contrast and the synergy between the plots of two sumptuous gold fabrics, which enhance each other in a sensual plot. With this in mind, the perfumer has created a fragrance that envelops thanks to the magical glow of organza and silk finest, set in a shimmering golden light, including notes of Magnolia, Grapefruit, Bergamot, Peach, Pineapple, Blue Rose. Everything is contained in a packaging inspired by Japanese art of Kare - sansui, the Japanese Zen gardens. Typically found in Zen temples because they are dedicated to meditation, the Kare - sansui recreate idealized landscapes in miniature. Symbolic and enigmatic, their designs seem to have a magical power that can change the perception of the surrounding world. Curved lines drawn with mastery draw the outline of the rock, evoking the sea waves on sand and gravel. Stones tower as mountains, enveloping the viewer in a sense of simultaneous motion and rest.

ELIE SAAB Rendere le donne più belle è l'ossessione di Elie Saab. La luce è la sua ispirazione. Artigianato, materiali pregiati, tagli architettonici... e oggi la gamma olfattiva di Le Parfum è arricchita da una terza versione, l'Eau de Parfum Intense: una nuova esplorazione del tema - la luce - che mette in evidenza una femminilità raggiante. Francis Kurkdjian crea un'atmosfera floreale orientale e sensuale. Il nuovo Eau de Parfum Intense si apre su un luminoso bouquet di fiori d'arancio. Nel cuore l'Ylang - ylang, profondo e quasi ipnotico, delicatamente addolcito con miele Rose, così deliziosamente irresistibile. Alla fine, un accordo di patchouli, un dolce e sommesso sentiero ammaliante, caldo e avvolgente. Sfaccettata come un gioiello, la bottiglia cattura la luce e la riflette all'infinito. Make women more beautiful is the obsession of Elie Saab. Light is the inspiration, the subject. Superior craftsmanship, sumptuous materials, architectural cuts... and today the range of Le Parfum is enhanced by a third version, the Eau de Parfum Intense: a new exploration of the theme. The light that brings out a radiant femininity. Francis Kurkdjian plays a floral oriental and sensual. The new Eau de Parfum Intense opens onto a bright orange blossom. In the heart of the Ylang -ylang, deep and almost narcotic, is delicately sweetened with Honey Rose, so deliciously irresistible. In the end, Patchouli and amber agreement, from a subdued sweet, give the trail a warm and enveloping bewitching. Faceted like a jewel, the bottle captures the light and reflects it to infinity.

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LUXURY AS INNOVATION HOTELLERIE / di Ilenia Mari

NEL

CUORE

DI ROMA

Fra Cinema, storia, prelibatezze, arte e buona musica

Il VISCONTI PALACE HOTEL, a due passi da Piazza del Popolo, Castel Sant’Angelo e Piazza di Spagna, è in una posizione ideale per raggiungere agevolmente il cuore di Roma con una passeggiata che attraversando il Tevere porta fino a Piazza di Spagna e a Villa Borghese. Ambienti contemporanei, curato nei dettagli, 241 camere luminose, fra cui le camere Premier e le Suite “7th Heaven” all’ultimo piano. Meravigliosa la grande terrazza panoramica da cui si può godere della vista sui tetti di Roma e rilassarsi per un drink presso il “Roof 7 Bar”. In estate viene organizzato tutte le sere il Barbecue, con grigliate di carni e pesce selezionato, serviti con verdure di stagione. IN THE HEART OF ROME In the midst of cinema, history, fine food, art and good music

Visconti Palace Hotel, the Patio.

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The VISCONTI PALACE HOTEL, in the vicinity of Piazza del Popolo, Castel Sant’Angelo and Piazza di Spagna, is the perfect location to easily reach the heart of Rome with a short stroll that crosses the Tiber and reaches Piazza di Spagna and Villa Borghese. Contemporary design, with an eye for detail, 241 bright and airy rooms, including the Premier Rooms and the “7th Heaven” Suite on the top floor. The broad panoramic terrace is absolutely marvelous for enjoying the picturesque view of Roman rooftops and to relax for a drink in the “Roof 7 Bar”. During the summer months, there’s a barbeque every evening, with grilled choice meats and fish, served with seasonal vegetables.


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LA GRANDE “ MERAVIGLIOSA TERRAZZA PANORAMICA DA CUI SI PUÒ GODERE DELLA VISTA SUI TETTI DI ROMA THE BROAD PANORAMIC TERRACE IS ABSOLUTELY MARVELOUS FOR ENJOYING THE PICTURESQUE VIEW OF ROMAN ROOFTOPS

Visconti Palace Hotel, The Terrace in the day.

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La Hall a piano terra ha un’accogliente area Lounge che trova una naturale estensione all’aperto nel Patio, situato accanto al Visconti Bar, con un servizio di piccola ristorazione all’aperto, ideale per un break all’ora di pranzo, per rilassarsi a fine giornata, per un incontro di lavoro o un aperitivo. Dal Visconti Palace Hotel sono facilmente raggiungibili due importanti poli del panorama della cultura romana, inaugurati negli ultimi anni, dal MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, che con le sue forme innovative e spettacolari progettate dall’architetto Zaha Hadid rappresenta una vera e propria piattaforma di ricerca nell'arte, nell'architettura, nella fotografia, nel design e, complessivamente, in tutti i linguaggi del XXI secolo. Un luogo aperto e creativo, un incubatore di energie nuove. All’Auditorium che fra l'altro ospiterà dall’8 al 17 novembre l'ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Tutte le sale dell'Auditorium saranno a disposizione del Festival: per dieci giorni, dunque, la struttura firmata da Renzo Piano sarà il punto di riferimento per tutti gli appassionati di cinema e non solo, ospitando proiezioni, mostre, eventi, convegni, dibattiti e il Villaggio del Cinema.

A Lounge beckons in the Hall on the ground floor, which extends naturally to the open-air Patio, located next to the Visconti Bar, serving light meals in the open, perfect for a break at lunch-time, to relax at the end of the day, for a meeting or for an aperitif. From the Visconti Palace Hotel it is easy to reach two important centers for Roman culture, inaugurated in recent years: the MAXXI, the National Museum of Arts of the XXI Century, with its innovative and spectacular forms designed by the architect Zaha Hadid, represents a true platform for research in art, architecture, photography, design and, as a whole, in all the languages of the XXI century. An open and creative space, an incubator of new energies. The Auditorium (Parco della Musica) among other events will be home between November 817 to the 8th International Film Festival of Rome. All the halls in the Auditorium will be placed at the disposition of the Festival: for a period of ten days, consequently, the structure designed by Renzo Piano will be the center of activity for all those who love movies and much more, with screenings, displays, events, meetings, debates and the Villaggio del Cinema.

Visconti Palace Hotel, The Terrace, night atmosphere.

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Visconti Palace Hotel, The Lobby.

I 1300 mq del viale che conduce alla Cavea saranno trasformati in uno dei più grandi red carpet al mondo. Il Visconti Palace Hotel ospita spesso conferenze stampa per la presentazioni di nuovi film e delle fiction. Molto frequentato da protagonisti del cinema italiano, non è difficile incontrare al bar della hall star come Christian De Sica, Massimo Boldi, Paolo Conticini, Diego Abatantuono. Il mondo del cinema ama il suo design cool e contemporaneo, arricchito da una raccolta di opere d’arte di famosi autori moderni, che spaziano dalle installazioni in caucciù di Paolo Canevari ai quadri di Mariano Rossano, Ascanio Renda, Giancarlo Limoni, Aurelio Bulzatti. Gli ospiti, soprattutto internazionali, scelgono volentieri per il loro soggiorno l'ultimo piano con le sue 7th Heaven suite, tutte con balcone privato, ed organizzano cocktail e feste private nella grande Rooftop Lounge Terrace di 400 mq.

The 1,300 square meters that lead to the Cavea will be transformed in one of the biggest red carpets in the world. Press conferences for the presentation of new films and television series are often held at the Visconti Palace Hotel. Stars such as Christian De Sica, Massimo Boldi, Paolo Conticini, Diego Abatantuono are often seen in the bar in the hall. The world of movie-making loves its cool and contemporary design, embellished by a collection of art by famous modern artists, which range from works by Paolo Canevari to paintings by Mariano Rossano, Ascanio Renda, Giancarlo Limoni, Aurelio Bulzatti. International guests especially choose the top floor for the stay, the 7th Heaven Suite, with private balconies, for cocktails and private parties in the spacious 400 square meter Rooftop Lounge Terrace. LUXURYfiles AUTUMN 2013 75


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PER UNA PASSEGGIATA “ IDEALE DAL COLOSSEO LUNGO I FORI IMPERIALI IDEAL FOR A WALK FROM THE COLISEUM ALONG THE IMPERIAL FORUM

Un’atmosfera diversa si respira al raffinato boutique hotel CAPO D’AFRICA che sorge in un piacevole edificio inizio Novecento all’ombra del Colosseo in pieno quartiere Celio, rione antico e moderno allo stesso tempo, che a chiese medievali, monumenti secolari e palazzi ottocenteschi alterna in perfetta armonia simpatici locali di sapore “romanesco” e luoghi di ritrovo trendy e raffinati. Ideale per una passeggiata dal Colosseo lungo i Fori imperiali, addentrandosi nel centro di Roma dal quartiere Monti o da via del Corso. L’albergo è un’elegante struttura caratterizzata da un lusso sobrio, di stile contemporaneo sia negli arredi degli ambienti comuni che delle 65 camere. L’albergo culmina in una bellissima, ariosa terrazza, da cui si gode una magnifica vista sui monumenti più suggestivi della capitale.

A different atmosphere reigns at the elegant boutique hotel CAPO D’AFRICA located in a pleasant building from the early 1900’s, practically in the shade of the Coliseum, in the Celio neighborhood, ancient and modern at the same time. Medieval churches, ancient monuments and centuries-old palazzi alternate in perfect harmony with “Romanesque” places and trendy and refined locales. Ideal for a walk from the Coliseum along the Imperial Forum, strolling towards the Monti neighborhood or Via del Corso. The hotel is an elegant structure noted for its sober luxury, contemporary in style in the common rooms as well as in the 65 bedrooms. The hotel opens onto a lovely, airy terrace, with a magnificent view of the Eternal City's unique monuments. Hotel Capo d’Africa, Exterior.

Hotel Capo d’Africa, The Terrace.

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Qui è situato la sala prime colazioni e ristorante, decorata da un grande quadro a colori vivaci di Giancarlo Limoni, dove la luce è sottolineata dai colori chiarissimi dell’arredamento ed attenuata dalle ombre create dalle veneziane. L’effetto generale è leggero, luminoso e rilassante. Nel ristorante, e anche sulla terrazza, vengono serviti il breakfast e pasti “à la petite carte”. Il bar “La Terrazza” accoglie coloro che vogliono rilassarsi gustando un drink o una prelibatezza e dove è anche possibile cenare in una magica atmosfera. La musica, si sa, è il miglior accompagnamento per l’aperitivo: dalle soffuse atmosfere lounge alle note jazz & blues, o quando il ritmo è swing e mescolandosi con il samba si evolve in bossa nova. L’Hotel Capo d’Africa ama la musica e si è assicurato la collaborazione con il noto Maestro Rosario Fugà per offrire agli ospiti una preziosità: durante l’aperitivo, in due giorni alla settimana, Fugà si esibisce sul roof garden con il suo flauto traverso ed in inverno presso il Centrum Bar della hall. Il Maestro svolge un'intensa attività concertistica con il Jazz e la Bossa Nova nei principali Clubs europei, in duo-trio-quartetto. Sulle note della musica dal vivo del Maestro Fugà si svolge anche nella bella stagione “SpaghetTiamo”, iniziativa all’insegna dell’eccellenza artigianale italiana in collaborazione con i migliori pastifici. L’originale e gustosa iniziativa consiste in un pasta-bar con show-cooking sulla grande terrazza nelle incantate sere romane, a lume di candela. Il sito dell'hotel sarà aggiornato con le iniziative invernali. Da provare. L’ubicazione è davvero notevole, a pochi passi dal Colosseo, uno dei più maestosi monumenti del passato, simbolo dell’eternità di Roma.

The restaurant is also located here, as well as the breakfast room, decorated by a large painting by Giancarlo Limoni, full of bright colors. Ambient light is underlined by the light colors of the furniture and is attenuated by the shadows created by the venetian blinds. The general effect is light, bright and relaxing. Breakfast and light meals are served in the restaurant as well as on the terrace. The “La Terrazza” bar welcomes all those who want to relax with a drink or a snack and where dinners are also served in a magical atmosphere. As we all know, music is the best accompaniment for an aperitif: from the subdued lounge atmosphere to jazz & blues, or, when the rhythm is swing and it mixes with samba it evolves into bosssa nova. Hotel Capo d’Africa loves music and it made sure it engaged the talents of Maestro Rosario Fugà to offer guests something special: twice a week, during cocktails, Fugà plays his flute on the roof-garden and in winter at the Centrum Bar at the lobby. Maestro Fugà is very busy with jazz and bossa nova concerts in leading clubs throughout Europe, in duo-trio-quartet.

The notes of the live music by Maestro Fugà also accompany “SpaghetTiamo” in good weather, an initiative celebrating Italian gastronomy and workmanship in collaboration with outstanding pasta makers. The original and tasty initiative consists of a pasta-bar with show-cooking on the big terrace, by candlelight, in the enchanted Roman evenings. The hotel's website will be updated with the initiatives for the winter. Not to be missed. The location is truly incredible, just a few steps away from the Coliseum, one of the most majestic monuments from the past, symbol of Rome, the Eternal City.

Hotel Capo d’Africa, Terrace Dining.

Hotel Capo d’Africa, The Lobby.

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LUXURY AS INNOVATION NAVIGATION / di Mara Cella

SCORCI NAUTICI L'autunno è un momento importante per la nautica, si sono appena svolti i più importanti saloni nautici internazionali: Cannes, Genova, Atene, Amburgo, Fort Lauderdale

Sappiamo che in particolare nell'ultimo quinquennio il comparto nautico ha registrato un calo dei fatturati di circa il 60%. Dai dati più recenti provenienti dalla cinquantatreesima edizione del Salone Nautico di Genova sembra ci sia uno spiraglio di ripresa per il settore; si è rivelata vincente la formula più contenuta e più breve della manifestazione, con una nuova suddivisione degli spazi e con più imbarcazioni in acqua. Nei cinque giorni di rassegna il numero dei visitatori è arrivato a quota 115 mila e “In una situazione di mercato non facile - spiega la presidente di Fiera di Genova, Sara Armella - un dato importante è stato la tenuta del Salone 2013, che ha saputo rinnovarsi grazie ad un grande lavoro di squadra, per proporre una rassegna più aderente ai bisogni di espositori e visitatori”. Non solo esposizione, anche luogo fondamentale di incontro, per interessanti eventi e dibattiti, laboratori pratici e prove a mare. E ancora una volta la nautica italiana, nonostante il momento non facile, riscuote apprezzamenti in tutto il mondo e svela inaspettate novità. 78 LUXURYfiles AUTUMN 2013


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VIEWS FROM BOAT SHOWS Fall is an important time for boating, there are the most important international boat shows: Cannes, Genoa, Athens, Hamburg, Fort Lauderdale We know that especially in the last five years, the boating industry has seen a decline in sales of about 60%. The most recent news from the fifty-third edition of the Genoa Boat Show there seems to be a glimmer of recovery for the sector; proved to be the winning formula smaller and shorter of the event, with a new division of spaces and with more boats in water. The five day expo, the number of visitors is now up to 115,000 and “In a market situation not easy - explains the President of Fiera di Genova, Sara Armella - an important element was the tightness of the Show 2013, which has been renewed thanks to a great team effort to propose a review closer to the needs of exhibitors and visitors�. Not only exposition, even fundamental place of meeting, for interesting events and debates, practical workshops and sea trials. And once again the Italian boat, despite the difficult moment, collecting praise around the world and reveals unexpected novelties.

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ATMOSFERE ARMONIOSE

Baglietto presenta al Salone di Genova il suo nuovo superyacht. Linee slanciate e interni sinuosi ecco M/Y Monokini 44mm

Lo storico cantiere spezzino dopo aver partecipato agli appuntamenti di Cannes e Montecarlo, chiude la stagione dei saloni nautici con il 53° Salone Nautico di Genova presentando ufficialmente il M/Y Monokini 44mm. “La partecipazione al Salone di Genova rappresenta un’occasione imprescindibile per mostrare le novità della gamma Baglietto al pubblico italiano, ed in particolare il Monokini 44m, ultimo nato della linea 44m Fast, varato quest’estate - afferma Diego Michele Deprati, AD Baglietto - l megayacht rappresenta concretamente il nuovo percorso di rilancio avviato dal cantiere, in seguito all’acquisizione da parte del Gruppo Gavio, sia da un punto di vista strategico sia strutturale”. Appassionati ed esperti di nautica non possono fare a meno di ammirare le linee esterne aerodinamiche e slanciate, a firma di Francesco Paszkowski Design, e l’ispirazione all’aviation design degli interni, frutto del lavoro del designer Alberto Mancini. Degno di nota anche l’accostamento di materiali eterogenei, utilizzati con il preciso intento di evocare atmosfere avvolgenti e armoniose come quelle dei grandi jet privati: acero, acciaio e pelle in nuance sui toni del panna, beige e grigio, che conferiscono un aspetto raffinato, circondati da paratie in acero sbiancato e parquet in wengè trattato cenere. Un sapiente studio di illuminazione, poi, enfatizza le percezioni sensoriali di morbidezza e alleggerisce gli spazi. La luce, gestita dalla domotica di bordo è volutamente sempre indiretta. Con i suoi 44 metri di lunghezza e gli 8,30m di larghezza, il M/Y Monokini ospita fino a 10 passeggeri, che possono alloggiare nelle 5 cabine collocate sul ponte superiore. 80 LUXURYfiles AUTUMN 2013

HARMONIOUS ATMOSPHERE Baglietto presents at the Genoa Boat Show its new super yacht. Sleek lines and curving interior it’s M / Y Monokini 44mm The historic La Spezia shipyard after attending the appointments of Cannes and Monte Carlo, closes the boat shows season with 53° Genoa Boat Show officially presenting the M/Y Monokini 44mm. “Participation in the Genoa Boat Show is an opportunity to show the novelty of the range Baglietto to the Italian public, and in particular the Monokini 44m, 44m Fast latest in the line, which was launched this summer - says Diego Michele Deprati, AD Baglietto - the mega yacht is actually the new relaunch initiated by the shipyard, following the acquisition by the Group Gavio, both from a strategic and structural point of view.” Lovers and boaters cannot help but admire the sleek and aerodynamic exterior lines, signed by Francesco Paszkowski Design, and the Aviation inspiration of interior design, the result of the work of designer Alberto Mancini. Worthy of note is also the combination of heterogeneous materials, which are used with the specific intent to evoke enveloping and harmonious atmosphere as those of private jets: maple, steel and leather in shades of cream, beige and gray, giving it a refined look, surrounded by bulkheads bleached maple and wengè parquet treated ash. A wise studio lighting, then, emphasizes the sensory perceptions of softness and lightens the space. The light, managed by the board lights is deliberately always indirect. With its 44 m long and 8.30 m wide, the M/ Y Monokini seat up to 10 passengers, who may stay in 5 cabins located on the upper deck.


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IL M/Y MONOKINI 44MM RAPPRESENTA IL NUOVO PERCORSO DI RILANCIO AVVIATO DAL CANTIERE THE M/Y MONOKINI 44MM IS ACTUALLY THE NEW RELAUNCH INITIATED BY THE SHIPYARD

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LA VITTORIA DEL

SILENZIO M/Y Admiral “Cacos V”: la vittoria del silenzio. Trionfo del motoryacht più silenzioso al mondo e del Made in Italy

Il Monaco Yacht Show - l’evento considerato il più importante al mondo nel superyachting - ha presentato in prima mondiale il M/Y Admiral “Cacos V”, decretato il motoryacht più silenzioso al mondo dal RINA (Registro Italiano Navale). Varato nel 2013 e costruito da Admiral Tecnomar, la divisione yachting di The Italian Sea Group, l’ Admiral Cacos V della serie Impero ha ottenuto il miglior livello di comfort mai riconosciuto. Agli altissimi risultati raggiunti, in termini di silenziosità (fino al 25% per il rumore e fino all’80% per le vibrazioni) si aggiunge un ulteriore riconoscimento da parte del RINA: la certificazione Green Plus. A testimonianza degli investimenti significativi, in termini di soluzioni progettuali, equipaggiamento a bordo e procedure operative, atti a ridurre l’inquinamento e l’impatto ambientale del superyacht. Giovanni Costantino, Presidente di The Italian Sea Group, ha commentato: “Siamo orgogliosi di essere diventati in pochi anni un punto di riferimento dell’industria nautica. Il M/Y Cacos V incarna perfettamente la nostra vocazione per l’eccellenza che contraddistingue il nostro operato: è un gioiello di design e di tecnica, e la certificazione RINA è la piena dimostrazione della nostra capacità di innovare e migliorare costantemente gli standard del mercato”.

THE TRIUMPH OF SILENCE M/Y Admiral “Cacos V”: the victory of silence Triumph of the most silent motoryacht in the world and of Made in Italy The Monaco Yacht Show - the world’s major event in superyachting - presented in world premiere the M/Y Admiral “Cacos V”, decreed the most silent motor yacht in the world for RINA (Italian Naval Register). Lauched in 2013 and built by Admiral Tecnomar, The Italian Sea Group yachting division, the Admiral Cacos V of the Impero series, reached the best comfort level ever recognized. At the highest results reached, in terms of silence (up to 25% for noise and 80% for vibration) is added another achievement from RINA: the Green Plus certification. As evidence of significant investments, in terms of design solutions, onboard equipment and operational procedures aimed at reducing pollution and environmental impact of the super yacht. Giovanni Costantino, The Italian Sea Group President, commented: “We are proud of becoming in few years a point of reference for the yachting industry. The M/Y Cacos V perfectly embodies our vocation for excellence that marks our work: it’s a jewel of design and technique, and the RINA certification is the full demonstration of our ability to innovate and constantly improve the market standard”. 82 LUXURYfiles AUTUMN 2013


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Un gioiello di tecnica e di design, infatti non è stato tralasciato nessun dettaglio. A partire dalla timoneria, le cui vetrate inclinate in senso inverso permettono la riduzione dei riflessi e gli effetti dell’acqua sui vetri; le ali di plancia ampie e sporgenti, per consentire la massima visibilità durante le manovre; il layout e gli allestimenti interni, progettati sulle esigenze dell’armatore; il contrasto lucido/opaco dello scafo che accresce l’appeal. Per proseguire con una serie di dettagli pensati per assicurare il massimo comfort possibile agli ospiti. Ad esempio le murate esterne quasi verticali che migliorano l’abitabilità,aumentando gli spazi. Oppure le finestrature a tutta altezza del salone e dell’area pranzo poste sul ponte principale. E ancora la dislocazione delle cabine: verso prua quella dell’Armatore, a centro nave le quattro per gli ospiti e a prua le tre dell’Equipaggio, il quale ha transiti indipendenti per garantire la massima privacy agli ospiti. Infine non poteva mancare sul sundeck una grande vasca idromassaggio, accompagnata da un tavolo e divani prendisole.

IL M/Y CACOS V INCARNA PERFETTAMENTE LA NOSTRA VOCAZIONE PER L’ECCELLENZA... THE M/Y CACOS V PERFECTLY EMBODIES OUR VOCATION FOR EXCELLENCE...

A technical and a design jewel, in fact no detail has been lost. From the wheelhouse, whose windows inclined in reverse allows the glare reduction and the water effects on glasses; the wings of the bridge large and protruding, to permit maximum visibility when maneuvering; layout and interiors projected accorded to the needs of the owner; the contrast glossy/matt hull that the enhance the appeal. To continue with a series of details designed to ensure the maximum comfort possible for guests. For example the external walls almost vertical that improve the habitability, increasing the spaces. Or the full-height windows of the lounge and the dining area placed on the main bridge. And also the cabins dislocation: towards the bow the owner one, in the middle the four for guests and on the bow the three for the crew, who has independent transit to ensure maximum privacy for guests. At last couldn’t miss on the sundeck a large spa bath, with a table and sofas.

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LUXURY AS CULTURE EVENTS / di Elisabetta Castiglioni

Non ha avuto ancora modo di vedere La grande bellezza di Paolo Sorrentino ma il film di Milton Gendel su Roma è ancora in fieri e continua il suo montaggio negli imprevedibili scatti che l’hanno immortalata in oltre sessant’anni di fervida attività fotografica. Approdato nella Città Eterna alla fine del 1949 per compiere degli studi urbanistici grazie alla borsa di studio Fullbright, il “Paparazzo privato”, come lui stesso si definisce, non ha mai interrotto la sua ricerca sui dettagli di una città al contempo monumentale e quotidiana ma, in entrambi gli aspetti, insolita. Fin dall’inizio i suoi click, cuciti addosso alle personalità ritratte, hanno riflesso una società ricca di aneddoti in cui non ha mai voluto cogliere un momento privilegiato, semmai giocando il ruolo di cacciatore di istanti con un’ottica familiare e domestica. Il valore del tempo secondo le fotografie di Gendel è inscritto in una fuga perenne ma perfettamente conservato nella sua lucidissima memoria e negli oltre 72000 negativi del suo archivio. Lo abbiamo incontrato a Palazzo Primoli, sede della fondazione intitolata all’amico Mario Praz, dove risiede la sua sterminata collezione, per una chiacchierata sulla sua città adottiva. Com’è cambiata la sua Roma e quale parte le sta più a cuore? Purtroppo dubito che potrei rifare le stesse scelte di un tempo. A Roma tutto è peggiorato, a partire dal traffico e dall’allargamento della popolazione. È diventata una grande metropoli mentre negli anni del dopoguerra era una piccola città nella quale si ritrovavano numerosi amici. E soprattutto era molto fotogenica! Ho sempre vissuto al centro, che considero la parte più interessante: prima via Monserrato, poi Piazza Campitelli, Isola Tiberina, Palazzo Costaguti, Palazzo Doria e Palazzo Primoli. Del resto, allora, erano in pochi – principalmente artisti ed intellettuali - a voler abitare al centro: la moda di scegliere il cuore di Roma si diffuse solo in seguito, quando Sophia Loren comprò un appartamento in Piazza Campitelli, ai primi anni Settanta. Personalmente, se non avessi potuto vivere al centro avrei preferito Casablanca!

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ROME: YESTERDAY, TODAY, TOMORROW IN THE UNEXPECTED SHOTS BY MILTON GENDEL He hasn’t yet had a chance to see La grande bellezza by Paolo Sorrentino but Milton Gendel’s film on Rome is still in the works and the editing continues on the unexpected shots which have made him famous for more than sixty years as an untiring photographer. He landed in the Eternal City at the end of 1949 to pursue urban planning studies thanks to a Fulbright scholarship and since then the “Private Paparazzo” (his own definition) has never interrupted his search for details in a city that is at once monumental and ordinary but, in both aspects, unusual. From the onset his shots, adhering to the persons depicted, reflected a society rich in anecdotes in which he has never sought to capture a privileged instant, but rather playing the role of hunter of instants with a familiar and a domestic eye. The value of time according to Gendel’s photographs is inscribed in a perennial escape yet perfectly conserved in his quite lucid memory and in the more than 72,000 negatives in his archives. We met with him for a chat on his adopted city at Palazzo Primoli, center for the foundation named after his friend Mario Praz, where his extensive collection is housed. How has your Rome changed and which part is closest to your heart? I’m afraid I wouldn’t make the same choices as before. Everything has gotten worse in Rome, from traffic to the population explosion. It’s become a huge metropolis while right after WWII it was a small city, with lots of friends. But most of all it was photogenic! I’ve always lived in the center, which in my opinion is the most interesting area: first on via Monserrato, then Piazza Campitelli, Isola Tiberina, Palazzo Costaguti, Palazzo Doria and Palazzo Primoli. On the other hand, at that time only a few (mostly artists and intellectuals) wanted to live in the center: the custom of choosing the heart of Rome only spread later on, when Sophia Loren bought an apartment in Piazza Campitelli, at the beginning of the 1970’s. Personally, if I hadn’t been able to live in the center I would have preferred living in Casablanca!


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SCATTI

GLI IMPREVEDIBILI DI MILTON GENDEL Roma ieri, oggi e domani

Milton Gendel fotografato da Alexander Calder.

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Quali sono stati gli artisti e quali i salotti che maggiormente ha frequentato a Roma? Prima di tutto c’erano Manisco, Drazio, Perilli e Guerrini, poi Turcato, Tancredi, Burri, Scialoja. La maggior parte di questi ebbi occasione di conoscerla nei salotti di Carandini (il padre di Andrea, allora presidente dell’Alitalia), dove si incontravano tutti i letterati e politici “per bene”, dai radicali ai repubblicani; da Flaminia Cecchi del Grillo, dove conobbi Guttuso e dove era spesso presente Alberto Moravia; ma in particolare nei ritrovi organizzati da Mimì Pecci Blunt, momenti storici d’incontro tra arte e aristocrazia romana. La Roma a cavallo degli anni 50/60 era il fulcro delle avanguardie. Che ricordi ha di queste? In quel momento tutti tendevano ad unirsi in qualche corrente. Nel 1955, ad esempio, ricordo che conobbi un esponente della famiglia siciliana Samonà, allora compagno di Topazia Alliata Maraini, che era una specie di capogruppo del movimento Tiber Group, di cui faceva parte anche Mimmo Rotella. Fu lì che questi espose per la prima volta i suoi “decollage” e la mostra che vidi, organizzata da Emilio Villa, era allestita addirittura su un barcone. Poi vi fu l’esperienza della Rome New York Art Foundation, una delle più significative gallerie d’arte contemporanea, attiva per soli quattro anni nel cuore dell’Isola Tiberina, e sottostante l’appartamento che io e la mia seconda moglie, Judith Montagu, avevamo allora preso in affitto.

Who were the artists and which cultural circles did you frequent the most in Rome? First of all there were Manisco, Drazio, Perilli and Guerrini, later Turcato, Tancredi, Burri, Scialoja. I met most of them at events organized by Carandini (Andrea’s father, then president of Alitalia), where all the “good” intellectuals and politicians, from radicals to republicans, met; at Flaminia Cecchi del Grillo’s, where I met Guttuso and where Alberto Moravia was also often present; but in particular at events organized by Mimì Pecci Blunt, historical meetings between art and the Roman aristocracy. Rome between the 1950’s and 1960’s was the fulcrum of the avant-garde. What memories do you have of those times? At that time everybody tended to be part of a current. In 1955, for example, I remember that I met a member of the Sicilian family Samonà, then companion of Topazia Alliata Maraini, who was a sort of group leader for the Tiber Group movement, of which Mimmo Rotella was also a member. It was there that for the first time he exhibited his “decollage” and the exhibition that I saw, organized by Emilio Villa, was even set up on a boat. Then there was the Rome New York Art Foundation, one of the most important contemporary art galleries, active for just four years in the heart of Isola Tiberina, beneath the rented apartment where I lived with my second wife, Judith Montagu.

Mario Praz.

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Lo spazio era gestito da Frances Mc Cann, una fotografa e pittrice amica di Peggy Googenheim che si trasferì a Roma per amore del compositore Giacinto Scelsi ed ebbe la fortuna di conoscere ed affidarsi al grande critico Herbert Read, una sorta di nume tutelare che fece venire qui, per la prima volta in Italia, artisti come Jackson Pollock ed Henry Moore. L’assoluta novità di questo spazio è che non aveva una destinazione commerciale ma promozionale: non si trattava cioè di una galleria dove vendere quadri, ma di un luogo dove poter visionare le opere degli artisti ed eventualmente prenderle in affitto per un periodo limitato di tempo: un’idea davvero innovativa che però fu attaccata dalla stampa comunista, in quel periodo attivissima…

The space was managed by Frances Mc Cann, a photographer and painter, friend of Peggy Guggenheim, who moved to Rome for love of composer Giacinto Scelsi and she had the great good fortune to meet and come under the wing of the great critic Herbert Read, a sort of patron who, for the first time in Italy, had artists such as Pollock and Henry Moore come to Italy. The real novelty of this space was that it wasn’t used for commercial but only promotional purposes: that is it wasn’t a gallery where paintings were sold but a place where artists’ works could be seen and eventually rented for a limited period of time: a truly innovative idea that however was criticized by the communist press, quite active at that time…

La Fontana delle Tartarughe.

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Princess Margaret.

Alberto Burri.

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La sua lunga permanenza sull’Isola Tiberina in un appartamento che veniva spesso celebrato sulle cronache mondane dei magazine, è stata anche l’occasione per ideare un ambizioso progetto, quello di un Museo dell’Isola Tiberina? Come andarono poi le cose? L’idea mi è venuta negli anni Ottanta, quando ho saputo che l’Ospedale israelitico si sarebbe trasferito negli spazi della Magliana: tutto il palazzo Pierleoni Caetani sarebbe dovuto diventare un museo sulla storia dell’Isola, il centro della storia di Roma. In fondo era da qui che passava il grande commercio del sale e dove i mulini si attaccavano e facevano il grano per il pane di Roma senza considerare che la città era un punto di passaggio tra Lazio ed Etruria. L’intero edificio a quel tempo era di proprietà del Comune e le Istituzioni - tra cui anche il gran rabbino di Roma Toaff, Tullia Zevi e tutta l’élite della comunità ebraica - credettero nell’iniziativa al punto da diffonderne la notizia in tutta Roma. Era stato addirittura creato un centro di documentazione nella portineria del vecchio monastero (poi ospedale), che in seguito fu distrutto per lasciare spazio ad un accesso legittimo all’attuale ambulatorio israelitico. Purtroppo il progetto nella sua interezza è stato poi affondato da interessi immobiliari privati che non ho potuto fermare.

Was your lengthy stay on Isola Tiberina in an apartment which was often mentioned in articles in popular magazines also the opportunity to develop an ambitious project, that for a Museum Isola Tiberina? How did it all turn out? I got the idea in the 1980’s, when I learned that the Israeli Hospital was to be transferred to the Magliana: the entire Palazzo Pierleoni Caetani was to become a museum dedicated to the history of the island, the center of the history of Rome. It was here in fact that salt traders met and made deals and where mills ground wheat for the flour to make bread for Rome, without considering that the city was a meeting point between Lazio and Etruria. The entire building at that time was owned by the City, and the institutions, including the Chief Rabbi of Rome Toaff, Tullia Zevi and all the élite of the Hebrew community, believed in the initiative to the extent that they spread the word throughout all of Rome. A center for the documentation was even created in the janitor’s lodge of the old monastery (later a hospital), which subsequently was demolished to make room for a legitimate access to the current Israeli medical offices. Unfortunately the project in its entirety was later sunk due to private real estate interests that I was not able to prevent.


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Molti sono stati i riconoscimenti che le sono stati attribuiti per la sua attività e molte le esposizioni organizzate in Europa ed America. Quali saranno invece i prossimi progetti? In autunno ci saranno alcune mie foto di Roma in una mostra documentaria organizzata dalla facoltà di Economia dell’Università Roma 3 sul Rione Trevi sui cambiamenti architettonici sulla città. A seguire, la Casa Italia dell’NYU ospiterà nella Grande Mela una selezione delle mie opere esposte lo scorso anno al Museo Bilotti. E, nel 2015, una grande impresa: l’esibizione completa della collezione di opere della Roma New York Art Foundation, avendo io conservato l’intero archivio della Galleria, compreso di documenti scritti, fotografici e il Visitors’ Book da cui si potrà ricostruire chi ha frequentato questo importante luogo dell’arte contemporanea.

You have received many recognitions for your activities and many exhibitions have been organized in Europe and in America. What are your future projects? In the fall some of my photographs will be on view in a documentary exhibit organized by the faculty of Economics of Università Roma 3 on the Rione Trevi and the architectural changes in the city. Thereafter, the Casa Italia at NYU in the Big Apple will show a selection of my works that were exhibited last year at the Bilotti Museum. And in 2015, a significant undertaking: the complete exhibition of the collection of works from the Roma New York Art Foundation, as I kept the entire archive of the Galleria, including written documents, photographs and the Visitors’ Book, which provides the names and dates of all those who frequented this important contemporary art showplace.

Roma continua dunque a fermentare nella mente di Gendel che, imbracciata la sua macchina digitale - in sostituzione della sua Leika e della Rolleiflex – è pronto per nuove esplorazioni cittadine, anche in un afoso pomeriggio di agosto. Un fotografo che ha fatto della sua realtà, densa e vissuta spesso a contatto con importanti personalità della cultura e dell’arte europea e internazionale, una delle possibili “visioni” alternative che risvegliano il sorriso e il compiacimento di uno sguardo vigile e affascinato dalle casualità.

Rome therefore continues to bubble in Gendel’s mind and, with digital camera in hand (in substitution of his Leika and the Rolleiflex) he’s ready for new city explorations, even on a muggy August afternoon. A photographer who has made his reality, dense and often lived in close contact with important members of European and international culture and art, one of the possible alternative “visions” that awaken a smile and the self-satisfaction of a vigilant glance, charmed by causality.

Via Appia Antica.

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LUXURY AS CULTURE EVENTS / di Mara Cella

IL RITORNO DI UN

MITO

Dopo 2000 anni dalla sua scomparsa Augusto sarà in mostra alle Scuderie del QUIRINALE dal 18 ottobre 2013 - 9 febbraio 2014

Grazie ad Eugenio La Rocca, Claudio Parisi Presicce, Annalisa Lo Monaco, Cécile Giroire, Daniel Roger ha preso forma una straordinaria mostra organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo - Scuderie del Quirinale e i Musei Capitolini di Roma, in collaborazione con la Réunion des musées nationaux - Grand Palais e il musée du Louvre di Parigi. Nata proprio per celebrare il bimillenario della morte del grande Augusto - il 19 agosto del 14 d.C - tale esposizione mette in luce le tappe della folgorante storia di un condottiero, di un uomo ed in parallelo la nascita di una nuova epoca storica.

A MYTH COMES BACK 2000 years after his death Augusto will come back thanks to a great exhibition in Rome at the Scuderie del Quirinale from 18th Oct 2013 until 9th February 2014 Thanks to Eugenio La Rocca, Claudio Parisi Preston, Anna Lo Monaco, Cécile Giroire, Daniel Roger took shape an extraordinary exhibition organized by the Azienda Speciale Palaexpo - Scuderie del Quirinale and the Capitoline Museums in Rome, in collaboration with the Réunion des Musées Nationaux - Grand Palais and the musée du Louvre in Paris. Created to celebrate the two thousandth anniversary of the death of Augustus - August 19th, 14 A.C. - this exhibition highlights the stages of the dazzling story of a leader, a man and in parallel the emergence of a new historical era.

Cammeo con l’imperatrice Livia velata accanto ad un altro personaggio della famiglia imperiale (Augusto?) Roma, Musei Capitolini, Medagliere Capitolino Archivio Fotografico dei Musei Capitolini Cameo with veiled Empress Livia next to another member of the imperial family (Augustus?) Rome, Capitoline Museum, Capitoline Medallions Photographic Archives of the Capitoline Museum

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Statua togata di Augusto capite velato come Pontefice Massimo (da via Labicana) marmo, cm 217 h part. Roma, Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme Statue of Augustus veiled as Pontifex Maximus (from via Labicana) marble, cm 217 h, part. Rome, Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme

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Figlio adottivo e pronipote di Cesare, Augusto fu un personaggio dal carisma eccezionale e dallo straordinario intuito politico. Riuscì a porre fine ai sanguinosi decenni di lotte interne che avevano consumato la Repubblica romana e ad inaugurare una nuova stagione politica: l’Impero. Il suo principato, durato oltre quaranta anni, fu il più lungo che la storia di Roma abbia mai avuto, in cui raggiunse la sua massima espansione con un’estensione a tutto il bacino del Mediterraneo: dalla Spagna alla Turchia, dal Maghreb alla Grecia, alla Germania. I particolari della sua biografia e della sua folgorante carriera ci sono trasmessi da lui stesso e da numerosi storici - Velleio Patercolo Svetonio, Tacito, Cassio Dione. Sono veramente pochi gli imperatori romani per cui vi sia un così grande numero di fonti scritte. Così le tappe della sua carriera politica, nel corso della quale ricoprì tutte le più importanti cariche pubbliche, sono ben note e al tempo stesso rievocano la disastrosa serie di lutti familiari che toccarono l’Imperatore. Eppure la sua fu epoca di pace, prosperità e abbondanza: divennero allora centrali concetti quali pax, pietas, concordia, cantati da poeti del calibro di Virgilio e Orazio, e da quegli intellettuali radunati nel circolo cosiddetto di Mecenate. L’inedita mostra attraverso una selezione di opere di assoluto pregio artistico: circa 200 opere tra statue, ritratti, arredi domestici in bronzo, argento e vetro, gioielli in oro e pietre preziose, propone un percorso capace di intrecciare la vita e la carriera del princeps con il formarsi di una nuova cultura e di un nuovo linguaggio artistico, tuttora alla base della civiltà occidentale. Adopted son and great-grandson of Caesar Augustus, he was a hero with exceptional charisma and extraordinary political intuition. He managed to put an end to decades of bloody infighting that had consumed the Roman Republic and usher in a new political season: the Empire. His principality, which lasted more than forty years was the longest that the history of Rome ever had, which reached its peak with an extension to the whole Mediterranean basin from Spain to Turkey, from the Maghreb to Greece, to Germany. The details of his biography and his dazzling career are transmitted by himself and by many historians - Velleius Patercolo, Suetonius, Tacitus, Cassius. There are very few Roman emperors which have such a large number of written sources. So the stages of his political career, during which he held all the most important public offices, are well known and at the same time recalling the disastrous series of family deaths that touched the Emperor. So his was the era of peace, prosperity and abundance then became central concepts such as pax, piety, harmony, sung by poets such as Virgil and Horace, and those intellectuals gathered in the so-called circle of Maecenas. The unique exhibition with a selection of works of absolute artistic value around 200 works, statues, portraits, home furnishings in bronze, silver and glass, gold and precious stones, offers a course capable of combining the life and career of the princeps with the formation of a new culture and a new language of art, which is still the basis of Western civilization.

Statua togata di Augusto capite velato come Pontefice Massimo (da via Labicana) marmo, cm 217 h, Totale Roma, Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme Statue of Augustus veiled as Pontifex Maximus (from via Labicana) marble, cm 217 h, Total Rome, Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme

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Statua loricata di Augusto, cd. Augusto di Prima Porta 20 d.C. Musei Vaticani, Città del Vaticano © Archivio fotografico Musei Vaticani © Governatorato dello Stato della Città del Vaticano Loricate statue of Augustus, so-called Augustus of Prima Porta 20 A.C. Vatican Museum, Vatican City © Photographic archives Vatican Museum © Governatorato dello Stato della Città del Vaticano

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Cammeo di Augusto (cd. cammeo Blacas) età tiberiana Londra, The British Museum © Londra,The British Museum Cameo of Augustus (so-called Blacas cameo), Tiberian age London, The British Museum, © London,The British Museum

Clipeus Virtutis, Scudo votivo di Augusto 26 - A.C. Marmo bianco con venature molto fini Arles, Musée départemental Arles antique, © M. Lecanaud Clipeus Virtutis, votive shield of Augustus 26 - AC. White marble with very fine veins Arles, Musée départemental Arles antique, © M. Lecanaud

Fulcro visivo della mostra saranno le grandi statue di Augusto, riunite per la prima volta insieme. Proveniente da Atene e per la prima volta in Italia, sarà inoltre possibile ammirare parte della statua equestre in bronzo dell’imperatore restituita dal mar Egeo. Da Meroe in Egitto proviene lo splendido ritratto bronzeo del British Museum, Così come rilievi provengono dal noto Kunsthistorisches Museum di Vienna. Una nutrita congerie di opere d’arte evoca il fiorire dell’età dell’oro, due statue in arrivo dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen e molte altre da Roma e dal resto d’Italia. Gruppi scultorei espressione di una nuova classicità si affiancano a eccelsi documenti dell’arte decorativa in ambito urbano e in contesti privati: oltre agli arredi delle domus vesuviane e ai gioielli di corredo, una nutrita selezione dal preziosissimo tesoro degli argenti di Boscoreale, eccezionalmente prestato dal Museo del Louvre. Nel contesto di una sottile e ponderatissima propaganda ideologica, vanno inserite le testimonianze numismatiche e della glittica: di straordinario pregio, vanno ricordati i preziosissimi cammei di Londra, Vienna e del Metropolitan di New York, magistrali rappresentazioni del potere delle immagini nel mondo antico, utilizzati in qualità di dono personale da parte dei membri della famiglia imperiale ad influenti personaggi della loro cerchia. Assume un valore centrale, in mostra, il tema della morte dell’imperatore e la sua conseguente apoteosi. I visitatori avranno occasione di ammirare davvero inedite ricostruzioni della storia di un mito.

Visual centerpiece of the exhibition will be the great statues of Augustus, brought together for the first time together. Hailing from Athens, and for the first time in Italy, you can also admire the bronze equestrian statue of the emperor returned from the Aegean Sea. From Meroe in Egypt comes the beautiful bronze portrait of the British Museum, as well as findings come from known Kunsthistorisches Museum in Vienna. A large mass of works of art evokes the flowering of the golden age, two statues coming from the Ny Carlsberg Glyptotek in Copenhagen and many other from Rome and the rest of Italy. Groups sculptural expression of a new classicism are flanked by lofty documents of decorative art in urban areas and in private: in addition to the furnishings of the houses of Vesuvius and the jewelry kit, a large selection of silver from precious treasure of Boscoreale, exceptionally lent by Louvre Museum. In the context of a thin ideological propaganda, should be added to the testimonies numismatic and glyptic: of extraordinary merit, should be mentioned the precious cameos in London, Vienna, and the Metropolitan in New York, masterful representations of the power of images in the ancient world, used as a personal gift from the members of the imperial family to influential members of their circle. Assumes a central value, in the exhibition, the theme of the death of the emperor and his subsequent apotheosis. Visitors will have the opportunity to admire really unusual reconstructions of the history of a myth. 94 LUXURYfiles AUTUMN 2013


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Testa di Ulisse, forse pertinente al gruppo dell'accecamento di Polifemo marmo, Sperlonga, Museo Archeologico Nazionale Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Head of Ulysses, perhaps part of the group that blinded Polyphemus marble, Sperlonga, Museo Archeologico Nazionale Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio

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