rivista di cannobio n. 1 del 2008

Page 1

www . cannobio cannobio.net

Bollettino semestrale del Comune di Cannobio - Periodico di informazione di Cannobio e Valle Cannobina

Poste italiane. Spedizione in abbonamento postale, 70% - D.C.B Novara - anno III, N. 1/2008 In caso di mancato recapito inviare al CPO di Domodossola per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Cannobio Glamour Istituzione

Opere

Nuova Giunta e nuovo programma

La nuova Piazza di Traffiume

Pag. 5-8

Pag. 15


www.cannobio.net Semestrale di Cannobio e Valle Cannobina

Sindaco e Giunta comunale AVV. ANTONELLO VIVIANO SINDACO 0323-738213 (segreteria) sindaco@cannobio.net

Pier Angelo Ferrari Vicesindaco vicesindaco@cannobio.net

Mauro Cavalli assessore m.cavalli@cannobio.net

Massimo Minoletti assessore

Competenze: Bilancio, personale, Polizia municipale, verifica documento programmatico Controllo appalti servizi pubblici, arredo urbano, frazioni, interventi manutentivi su edifici comunali e territorio, patrimonio

Ass.servizisociali@cannobio.net

Antonio Lillo assessore Ass.servizisociali@cannobio.net

Giandomenico Albertella assessore

Direttore editoriale: avv. Antonello Viviano

martedì 17 - 19 sabato 10 - 12

Direttore responsabile: Clemente Mazzetta

Autoriz. tribunale di Verbania n. 6 del 20 aprile 2005

INDICE

lunedì 11 -12 mercoledì 11 -12

Cultura, Sport, informazione e partecipazione, informatizzazione

venerdì 10 -12 sabato 09 -10

Turismo, Tempo libero, Viabilità Associazionismo

martedì 10 -12

Istruzione, Servizi sociali, Commercio, Attività produttive,

giovedì 09 -10 venerdì 10 -11

Sanità, Protezione civile, Volontariato, politiche giovanili

giovedì 09 -10 sabato solo su

Lavori pubblici, urbanistica, Edilizia privata

giovedì 09 -10

m.minoletti@cannobio.net

Roberto Borlotti assessore

Edito dal Comune di Cannobio A cura dell’Ufficio Stampa comunale

appuntamento

e su appuntamento

Pag. 2 Pag. 3 Pag. 4 Pag. 5 Pag. 6 Pag. 7 Pag. 8 Pag. 9/10 Pag. 11 Pag. 12/14 Pag. 15 Pag. 16 Pag. 17 Pag 18 Pag 19 Pag 20 Pag 21/28 Pag. 22 Pag. 25 Pag. 29 Pag. 30 Pag. 31 Pag. 32 Pag. 33 Pag. 35 Pag. 36 Pag. 37/40 Pag. 41 Pag. 42 Pag. 43 Pag. 44 Pag. 45 Pag. 45 Pag. 47

Orari sindaco/Giunta Cannobio come Portofino 280mila presenze turistiche Linee strategiche Potenziare il Centro medico Strategie turistiche Servizi e Comunità montana Il nuovo ponte Ballerino La tenda blu Speciale Bilancio 2007 Piazza Traffiume Abolita l’Ici Tabelle catastali Bilancio Valle Cannobina Escursioni Il mercatino del giovedì Speciale regolamenti Regolamento consiglio com. Regolamento referendum La parola ai gruppi Itinerari attorno a Cannobio Lavoriamo per il futuro Ampliata l’area artiginale Il patrimonio immobiliare Chi difende i cittadini? Borgo multietnico Il discorso per il Leone Cannobio Riciclone La macchina amministrativa Cannobio itinerari d’arte Carmenitt I rifiuti li smaltisco in giardino Scheda per rimborso Orari uffici comunali

Poste italiane. Spedizione in abbonamento postale, 70% D.C.B Novara - anno III - N. 1/2008 Stampato da Grafiche Fovana & Caccia - 28883 Gravellona Toce (VB)

g.albertella@cannobio.net

La Giunta collabora con il Sindaco nel governo del Comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali nell'attuazione degli indirizzi generali del Consiglio; riferisce annualmente al Consiglio sulla propria attività e svolge attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso. Adotta regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio. (art. 50 d.l 267/2000)

SEGRETERIA - DIREZIONE Il segretario comunale svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell'ente in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. (art. 97 d.l 267/2000)

Ricevimento

orario

Segretario-direttore: dott. Pietro Boni

0323 - 738209 Pietroboni@cannobio.net fax 0323-738218

martedì - sabato

dalle 10 alle 12

Ufficio protocollo Loris Luini

0323 - 738210 protocollo@cannobio.net

da lunedì a sabato e giovedì pomeriggio

dalle 10 alle 12 16,30 -17,30

Ufficio stampa - Urp Clemente Mazzetta

0323 - 738219 urp@cannobio.net

da lunedì a sabato escluso il venerdì

dalle 10 alle 12

Ufficio messo Tiziana Molinari

0323 - 738210 messo@cannobio.net

da lunedì a sabato e giovedì pomeriggio

dalle 10 alle 12 16,30 -17,30

Ufficio contratti Renata Trotta

0323 - 738231 Ufficiocontratti@cannobio.net

da lunedì a venerdì e giovedì pomeriggio

dalle 10 alle 12 16,30 -17,30


www.cannobio.net

Una stagione turistica con ben 280 mila presenze

La città di Cannobio ‘detta’ la Portofino del Lago Maggiore Piazza lago, scenario per riviste di moda, turistiche anche tecniche

C

annobio... la Portofino del Lago Maggiore. Esagerato, direte voi? Macchè! La “qualifica” arriva direttamente dalla prestigiosa rivista turistica della Mondadori, “In Viaggio - l’arte di scegliere”. Nel numero di aprile l’inviata Federica Brunini racconta, sulle pagine magnificamente illustrate dalle foto di Anna Serrano, di una Cannobio segreta e poco conosciuta: quella degli alberghi, degli hotel e dei bed & breakfast. Ovvero, la Cannobio vissuta e assaporata dai turisti, che ogni estate invadono il borgo: ben 280 mila le presenze registrate nello scorso anno. Immagini e ambienti quasi sconosciuti ai cannobiesi che, ovviamente, non hanno l’abitudine di andare in vacanza nel proprio paese. Davvero un borgo dal fascino antico! Titolo del servizio, “Cannobio la Portofino del Lago Maggiore”. Da non crederci. Una promozione in prima pagina, accanto quando si dice globaliz-

zazione - ad un lancio promozionale delle isole greche, Firenze e persino di un paio di settimane di vacanze a Newport, direttamente negli Stati Uniti. Ma Cannobio è anche paese del glamour. Fascinoso. Proprio un anno fa, una fabbrica di auto di lusso e una casa di moda, hanno realizzato un servizio pubblicitario congiunto in esclusiva sulla rivista patinata di moda “Glamour”. Auto e vestiti griffati in bella mostra, presenza sulla piazza, davanti agli edifici storici, dai Pironi all’hotel Cannobio, a casa Branca. Edifici dal fascino irresistibile, anche più

delle longilinee e sgambate modelle. Due anni fa lo stesso scenario piazza lago - era stato utilizzato come sfondo per una rivista specialistica di camper. In primo piano un car a van, sullo

sfondo il Santuario e il lago. Non per nulla Cannobio è il paradiso dei campeggiatori: più di 200 mila quelli che ogni anno scelgono la nostra terra. Il reportage sulla rivista è un susseguirsi di immagini e descrizioni inaspettate. Il B&B di Casa Arizzoli, ad esempio: “un mix di stili con travi di legno, pavimento in beola, mobili d’epoca e tendaggi dai tessuti e dai colori vagamente retrò”. Quindi L’Hotel Cannobio, con gli interni unici e diversificati: ben 19 stanze che “nei marmi e nei decori d’antan fa di questo albergo il simbolo del Borgo, quasi un monumento”. L’hotel Villa Palmira con un parco che è quasi “un catalogo della flora lacustre: azalee, camelie, magnolie e addirittura un raro esemplare di canfora: offre ai clienti una ricca selezione di letteratura del luogo”. Infine Villa Belvedere “una countryhouse - con piscina - per ritrovare lo spirito della vacanza di una volta: rilassante, sana, semplice ma mai spartana. Con due dépandance Il Rustico e la Casetta: la prima è una tipica casetta della Val Cannobina...” Camere con vista, a prezzi abbordabili, così almeno sostiene l’inviata della rivista:

03


www.cannobio.net

Intensa stagione

Massimo Minoletti Assessore al turismo

E’ ancora presto per un bilancio della stagione turistica, registriamo però i dati dello scorso anno, che vedono per Cannobio quasi 280 mila presenze. Un’affluenza imponente al cui servizio sia l’assessorato, che la Pro Cannobio, hanno messo a disposizione tempo e risorse. Il dépliant turistico con gli appuntamenti dell’estate innanzitutto, che viene stampato in due tornate per 10 mila copie, in collaborazione con i comuni del Lago. Poi la multiforme attività della Pro: valga per tutto, il primo festival “Lake Side Music Cannobio” organizzato in due fine settimana, a luglio.

rilità sobria, con adeguato approdo, sulla raccolta riva piemontese del lago Maggiore, dove si è ormai in prossimità della Svizzera. Nell’albergo che incorona con i suoi muri rosso porpora la piazza Vittorio Emanuele III, salotto e cuore del limpido paese lambito dai confini del lago, oggi non è rimasta memoria del preteso fecondo soggiorno del maestro

prezzi, in doppia che vanno dai 75 euro per Casa Arizzoli, ai 108 per Villa Palmira, ai 125 per Villa Belvedere, ai 170 per l’Hotel Cannobio. Quest’ultimo lo scorso Agosto s’è visto dedicare un’intera pagina da “Repubblica”. L’importante quotidiano italiano, ha rispolverato la storia secondo la quale a Cannobio, nell’omonimo hotel, sarebbe stata composta l’Aida. “L’hotel Cannobio - scrive l’inviato Massimo Novelli - sorto sul finire del XVIII secolo e consolidatosi con l’andare del tempo in rinomanza e in ospiti illustri, è tuttora campeggiante con signo-

di Busseto, salvo qualche vaga citazione nei dépliant pubblicitari. Nemmeno lapidi o targhe, in ogni caso, rammentano quanto ha tramandato la tradizione popolare, che per fortuna è stata raccolta da un meritorio studioso locale, come vedremo subito. Nelle «pagine di storia e di vita» dei volumi de Il borgo e la pieve di Cannobio fu dunque Aquilino Zammaretti, intorno agli anni Trenta del Novecento, a sostenere che “l’Aida di Verdi è nata sulle rive del Lago Maggiore”. All’Hotel Cannobio, appunto.

280 mila presenze turistiche nel 2007 (un milione 2007 mesi

Massimo Minoletti Ass. al turismo

04

Presenze strutture alberghiere Totale

Stranieri

Italiani

Presenze.strutt. paralberghiere Totale

nel Vco)

Presenze turistiche complessive

Stranieri

Italiani

Italiani

stranieri

Totale

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

190 192 2.410 8.774 9.997 9.890 13.343 14.619 11.503 6.206 528 253

122 96 2.321 8.173 9.720 9.523 12.456 12.817 10.919 6.006 460 178

68 96 89 601 277 367 887 1.802 584 200 68 75

52 48 666 17.208 16.030 23.278 59.971 64.529 16.884 2.919 194 206

12 33 640 16.097 15.562 22.845 59.245 63.353 16.590 2.758 61 88

40 15 26 1.111 468 433 726 1.176 294 161 133 118

108 111 115 1.712 745 800 1.613 2.978 878 361 201 193

134 129 2.961 24.270 25.282 32.368 71.701 76.170 27.509 8.764 521 266

242 240 3.076 25.982 26.027 33.168 73.314 79.148 28.387 9.125 722 459

Totale

77.905

72.791

5.114

201.985

197.284

4.701

9.815

270.075

279.890


www.cannobio.net

Il “Rimpasto” La maggioranza comunale uscita dalle elezioni del 2004, con l’elezione del sindaco Avv. Antonello Viviano a capo della lista “Senti e vivi Cannobio” ha subito una sostanziale modifica. Un “rimpasto”. Il termine, d'origine gergale, è ormai comunemente accettato anche dai manuali di diritto costituzionale: indica i mutamenti all'interno della compagine di un governo, i quali abbiano luogo senza le dimissioni dell'intero gabinetto e soprattutto del leader. Il rimpasto a Cannobio, originato da una serie di divergenze nella gestione dell’Amministrazione, è scattato allorquando il sindaco, nel maggio scorso, ha revocato l’incarico di vice sindaco e assessore al consigliere Giovanni Rubini. A seguito di ciò gli assessori Massimo Micotti e Giorgio Bertolazzi si sono dimessi e, con Franco Albertini e lo stesso Rubini, hanno costituito il gruppo “Progetto città di Cannobio”. In maggioranza è invece entrato il dott. Antonio Lillo, già capolista del gruppo “Insieme continuità e Rinnovamento”. Si è così costituita una nuova maggoranza denominatà “Libertà e responsabilità” che ha sottoscritto il documento programmatico che viene pubblicato nelle pagine seguenti riconfermando la fiducia al sindaco . L’incarico di assessore all’urbanistica è stato invece assegnato all’arch. Giandomenico Albertella già sindaco di Cannobio negli anni ‘80,- che è diventato assessore “esterno”, una possibilità presente nello Statuto. L’incarico di vicesindaco è stato invece assegnato a Pier Angelo Ferrari; nella Giunta comunale è entrato quale nuovo assessore anche il consigliere comunale Mauro Cavalli.

Una nuova maggioranza alla guida del Comune di Cannobio

Documento programmatico in otto punti presentato in consiglio comunale dal gruppo di maggioranza “Libertà e responsabilità”

Le linee strategiche Il gruppo di maggioranza “Libertà e responsabilità" nel condividere in ogni suo punto il contenuto del presente documento programmatico ne ha dato comunicazione al Consiglio Comunale del 31 maggio 2008, unitamente al sostegno al Sindaco Antonello Viviano. Questi i punti principali, i temi da affrontare e le linee strategiche da seguire fino al termine della Legislatura:

1) Completamento iter e quindi esame e votazione delle osservazioni ed adozione definitiva del nuovo piano regolatore: E' il principale strumento di programmazione di cui in città c'è molta attesa da parte dei cittadini, delle aziende, degli artigiani e delle attività produttive. L'adozione preliminare grazie al corposo intervento di osservazione dei cittadini e dei tecnici locali ha portato un deciso confronto/contributo di miglioramento: si chiede quindi al consiglio di recepire le istanze presentate ed un fermo impegno a "licenziare" in tempi rapidi il procedimento.

2) Casa della Gioventù: E' finalmente in fase di completamento questa importante e fondamentale opera per la nostra realtà locale. In concerto con la Parrocchia (proprietaria dello stabile) occorre approfondire e definire l'assegnazione e l'utilizzo dei locali nonché dei servizi offerti presso la struttura.

3) Preventorio, caratteristiche della convenzione : E' in fase di completamento la stesura della convenzione prevista dal Pec in oggetto. A tutt’oggi l'amministrazione ha richiesto alla proprietà quanto segue: 1) pagamento integrale degli oneri e dei costi di costruzione; 2) realizzazione di nuovi posteggi per auto e di un’area Pullman; 3) sistemazione strada per Solivo; 4) realizzazione del percorso vita lungo la pista ciclabile; 5) realizzazione di un bacino di accumulo per l'acqua in modo da rendere la struttura autonoma; 6) realizzazione in loco di un museo della storia del "Preventorio". Su questi temi si chiede il confronto dell'intero consiglio comunale con la proprietà.

05


www.cannobio.net

La storia del monastero Fu per volere del cannobiese monsignor Francesco Maria Zoppi (1765 - 1842) che le Orsoline s'insediarono nell'Alto-Verbano, a Cannobio. Nel 1837 la madre fondatrice dell’ordine, M. Angela di Sant'Agostino fu inviata a Cannobio per fondare il Monastero delle Suore Orsoline. Dopo un periodo di difficoltà determinato nel 1867 con le leggi "Siccardi" che soppresse gli ordini e le Congregazioni religiose, l'edificio passò al Regno d’Italia. Solo nel 1890, la Curia novarese riacquisto il convento dal Comune, a cui era passata la proprietà. Così le suore ritornarono proprietarie di tutta l’area del complesso religioso con l’annessa chiesa di S. Giustina, un gioiello artistico ed architettonico. Nei primi anni del novecento le suore Orsoline aprirono e gestirono la scuola elementare. Iniziativa che cessò nel 1932, quando il compito dell’istruzione elementare passò al Comune che vi fece fronte grazie ai soldi ricevuti nel 1890 per la vendita del complesso immobiliare alla Curia. Il Monastero si dedicò così all'attività di collegio. Durante il periodo bellico della seconda guerra mondiale accolse numerosi sfollati. Nel 1951 le suore Orsoline diedero inizio ai corsi delle scuole medie inferiori, che mancavano a Cannobio. Da allora fino alla chiusura, negli anni novanta, moltissimi furono i cannobiesi che s’iscrissero alla scuola, sia per la modernità delle strutture, fra cui spiccava un bellissima palestra sia per i corsi attivati. Poi con il potenziamento della scuola pubblica, via via le iscrizioni diminuirono. Inevitabile la chiusura della scuola privata. Poi la mancanza di nuove vocazioni fece il resto. Nel 2005 la Congregazione delle Orsoline ha così lasciato Cannobio.

06

Il dialogo con l’opposizione sulla destinazione del Monastero delle Orsoline secondo il documento programmatico

Potenziare il centro medico 4) Monastero delle suore Orsoline: Così come da comunicazione presente agli atti del Comune la struttura immobiliare è stata da tempo promessa in vendita a società privata che si è già incontrata con i consiglieri comunali chiedendo di confrontarsi sulle idee di sviluppo del Comune. I Consiglieri comunali hanno espresso una ferma volontà nel preservare e nell'ampliare l'importante Centro Medico auspicando la realizzazione di una struttura più ampia che possa permettere ulteriori sviluppi. Questa è la ferma volontà: contribuire ad ogni miglioramento e/o ampliamento del Centro ormai punto di riferimento per i cittadini che hanno espresso ferma volontà nel preservare l'utilità sociale di uno spazio

con la costruzione di una struttura socio sanitaria di proprietà dell'ente con la possibilità di erogare ed ampliare i servizi ora allocati presso il Centro. Detta richiesta è stata recepita dai promissari acquirenti. Il gruppo di minoranza “Cannobio per tutti”, rilevando l'importanza dell'area, ha chiesto un'assemblea pubblica tesa a valutare un'ipotesi di acquisto da parte dell'amministrazione di detta area e nel contempo di valutare ipotesi di utilizzo della stessa. Sul tema, previa analisi congiunta di ogni aspetto compreso quello giuridico ed urbanistico, vi è disponibilità ad organizzare quanto richiesto.


www.cannobio.net

I sette punti relativi al comparto turistico secondo il programma di fine legislatura della nuova maggioranza Scalinata di via Ceroni Verrà sistemata la scalinata di collegamento fra via 27/28 Maggio e via Ceroni. Costo stimato: 10 mila euro.

Selciato di via Canonica E’ prevista una manutenzione straordinaria di via Canonica, lateralmente alla Chiesa parrocchiale. I lavori consistono in una risistemazione completa del selciato. Costo previsto 30 mila euro.

Strategie turistiche per Cannobio 5) Strategie Turistiche: Oltre allo sviluppo del comparto legato all'insediamento in località Preventorio si vogliono sottoporre all'attenzione del Consiglio Comunale altri temi di indubbia importanza. Una strategia corretta non può che partire da un'analisi dei bisogni e soprattutto di ciò che c'è e va implementato. Per sintesi ecco i temi di discussione e sviluppo:

a) Porto Turistico:

Vicolo Casa Gioventù La viuzza di collegamento fra Viale V. Veneto e via Meschio (parchegio San Miracolino) sarà completamente risistema tacon una pavimentazione in acciottolato e trottatoio in lastre, sulla falsariga di quello già realizzato di fronte alla Casa della Gioventù.

Via alla Fontana Via alla Fontana di Traffiume sarà riasfaltata. Opera in fase di progettazione. Costo presunto di 20 mila euro.

come noto, a seguito delle sfortunate vicende legate al porto in località via Ceroni, è pendente una causa civile presso il Tribunale di Verbania dove il Comune ha chiesto i danni per l'accaduto. E' evidente che le risorse per una nuova realizzazione non possono che partire dall'esito del giudizio, atteso che la Regione non ha previsto nuovi fondi in tal senso. Ad oggi esiste un nuovo progetto di un porto galleggiante, più piccolo, sempre in località via Ceroni. Oltre a ciò si pensa di poter procedere con l'inserimento di ulteriori pontili galleggianti sul lungolago ed in località Carmine. Non solo: al fine di favorire non solo l'ormeggio provvisorio e quindi con l'intento di 'ospitare" imbarcazioni di turisti che intendono stazionare più giorni in un porto non soggetto alla sollecitazione delle onde si sta valutando l'ipotesi dell' ampliamento del Porto in località Lido con possibile sviluppo di servizi portuali permanenti.

b) Bandiera blu: quest'anno purtroppo il nostro Comu-

ne non ha potuto fregiarsi per l'anno 2007 dell'importante riconoscimento ambientale. Da una prima valutazione sembra che le analisi delle acque del lago non hanno soddisfatto i severi parametri della commissione. Probabilmente tutto ciò è stato anche condizionato dal periodo della presenza di schiume per le quali anche il Consiglio Comunale si era espresso. Si ritiene comunque di procedere con attenzione per riottenere l'importante riconoscimento e non solo: Cannobio è stata la prima città del lago ad ottenerlo e sulla scorta di ciò ci si dovrebbe attivare con le realtà del lago anche svizzere per promuovere insieme ed incentivare tutti a condividere i parametri ambientali in modo da creare una vera e propria "area blu". A tal fine si propone un convegno internazionale di confronto.

c) Acqua Carlina: sviluppo dei temi proposti nel convegno del 17 maggio 2008 per una riqualificazione, riscoperta ed utilizzo dell'importante fonte in ambito turistico-culturale. Insomma l'acqua Carlina come prodotto tipico locale.

d) Riqualificazione e rilancio del mercato domenicale: è indubbiamente un'importante risorsa per la città e va riqualificata e promossa. Da un lato rinforzandone l'immagine anche in collaborazione con la Città di Luino che si è resa disponibile in tal senso avendo la stessa intenzione di procedere con il proprio. Inoltre occorre aumentarne la promozione e occorre migliorarne l'accesso anche con

mezzi alternativi all'auto come per esempio richiedere l'implemento di servizi di battelli dalla vicina Svizzera e non solo. E' allo studio anche un'ipotesi dì un possibile ampliamento di orario con conseguente ricollocazione logistica dei banchi alimentari nella zona di un tempo per favorire l'accesso al lido e ricreare un'area posteggio domenicale in zona lido.

e) Rocca Vitaliana: sì è riaperto il tavolo di discussione con i comuni che si affacciano alla Rocca Vitaliana e la proprietà sta presentando un progetto in Regione per un intervento di sistemazione. Probabilmente il prossimo ultimo Interreg prevederà fondi per implementare interventi connessi con beni di indubbia valenza e rilevanza pubblica. Si ritiene dunque di seguire con attenzione questa tematica.

f) Servizi sanitari turistici: per un turismo di eccellenza è necessario sviluppare servizi di carattere sanitario quali la guardia medica turistica ed altri che potrebbero diventare un fiore all'occhiello per una permanenza qualificata. Detti servizi potrebbero essere organizzati in convenzione con Asl e Centro Medico.

g) Pro-loco: si ritiene utile un confronto con detta fondamentale associazione che possa permettere un'analisi di questa struttura cercando di valutare le possibilità ed i margini di reciproco miglioramento della vigente convenzione.

07


www.cannobio.net

Fra i punti programmatici la progettazione di un asilo nido

Raccolta rifiuti e verde pubblico 6) Analisi e verifica dei servizi: - Nuovo contratto smaltimento dei rifiuti solidi urbani: Alla fine di quest'anno andrà a scadere il contratto con il Consorzio dei servizi del VCO per la raccolta e gestione dei rifiuti urbani: si ritiene sin d'ora necessario approfondire e migliorare i contenuti di questo contratto. Da un lato si vuole sviluppare e migliorare la raccolta spinta introdotta nel 2007; inoltre è fondamentale elaborare un capitolato che tenga in maggiore considerazione le effettive esigenze della nostra realtà magari, tra l'altro, ipotizzando una maggiore concentrazione di personale nel periodo estivo e nel contempo migliorare ed implementare i servizi quotidiani.

- Verifica dell'appalto del verde pubblico: unitamente alla scadenza del mandato andrà a chiudersi anche il contratto di appalto del verde pubblico che per la nostra Città costituisce elemento fondamentale anche di presentazione. Si ritiene necessaria una verifica dell'attuale contratto ed un'analisi dei bisogni.

7) Asilo nido: Il Comune ha recentemente ottenuto un parziale finanziamento per la realizzazione di una struttura da destinarsi ad asilo nido. E' un tema già attivato in passato ed oggi sempre più attuale per l'aumento della domanda per detto Servizio. E' dunque intenzione dell'Amministrazione definire sia gli aspetti di realizzo che di gestione di detto servizio

Posizione sulla modifica delle istituzioni sovracomunali

Una Comunità da... riformare 8) Riforma dell’ assetto della Comunità Montana Valle Cannobina: In relazione alle disposizioni regionali di modifica dell'assetto delle Comunità montane indicate in

08

questi primi mesi dell’anno (vedi nuova legge a lato) e rilevato che l'ente superiore non ha percorso una soluzione più drastica riducendo a tre il numero delle comunità montane nella nostra provincia, si sostiene un accorpamento della Comunità Montana Valle

Cannobina con la Comunità Montana Alto Verbano più simile alla nostra realtà e soprattutto rispecchierebbe altresì appieno anche la circoscrizione del distretto sanitario, permettendo così un uniformarsi dei servizi.

La nuova legge sulle Comunità montane Saranno 23 le future Comunita' montane del Piemonte. E’ stata approvata il 27 giugno dal Consiglio regionale la legge “Disposizioni modificative della legge regionale 2 luglio 1999, n. 16” sul riordino delle Comunità montane piemontesi. Al fine di concorrere al raggiungimento degli obiettivi di risparmio prefissati dalla legge finanziaria, il provvedimento individua in 23 il numero massimo delle Comunità montane, così suddivise per provincia: - due per Alessandria; - tre per Biella; - sei per Cuneo; - sei per Torino - 4 complessivamente per Verbano Cusio Ossola e Novara, di cui una interprovinciale; - una per Vercelli; - una per Asti. A questa sostanziale riduzione si perverrà con delibera del Consiglio Regionale entro 4 mesi dall’approvazione della legge, con la facoltà per i Comuni che attualmente fanno parte di una Comunità montana di proporre l’uscita dall’ente e la costituzione in unioni di Comuni. Nel caso in cui la Regione non provveda al riordino entro il termine stabilito, avrà effetto la norma della legge finanziaria, con la conseguente soppressione di circa un terzo delle Comunità montane. Nell’ottica della razionalizzazione degli apparati istituzionali delle Comunità montane la legge introduce un nuovo sistema elettorale ad elezione “diretta” del presidente da parte dei Consigli dei comuni appartenenti alla Comunità, sistema il cui obiettivo è rendere il governo degli enti montani più stabile e meno dipendente dalla variabilità politica delle diverse amministrazioni comunali. La legge rapporta poi le indennità del presidente e dei consiglieri a quelle degli amministratori dei comuni con popolazione inferiore ai 10 mila abitanti.


E’ costato 250 mila euro. Lavori conclusi nel dicembre 2007

Inaugurato il nuovo

Ponte “Ballerino”

Smantellato lo scorso settembre, finito di ricostruire negli ultimi mesi del 2007, dal 22 dicembre scorso Cannobio ha un nuovo Ponte Ballerino, una passerella sospesa sul torrente Cannobino. Il ponte deve il nome al dondolio provocato ogni qualvolta lo si attraversa, come sanno bene tutti i ragazzi del paese. Un duplicato dell’originale, ma sopraelevato rispetto al precedente quanto basta per attenuare la tensione delle funi, ora raddoppiate, e per mettere il piano di calpestio al sicuro al cento per cento da eventuali piene del fiume. L’inaugurazione del 22 dicembre è stato un momento di festa per i cannobiesi, soprattutto per gli abitanti della località Masserecci , che da più di settant’anni utilizzano questa scorciatoia per raggiungere il centro del capoluogo a piedi o in bici cletta. Esclsuo il ransito dei motocicli; una videcoamera sorveglia e registra i passaggi. Un Ponte Balleri-

no che nella sua prima versione – quella del 1933 – costò 22 mila lire: spesa sostenuta per metà dal comune, per metà dagli abitanti che avvertivano la necessità di un attraversamento in sicurezza del fiume dopo l’annegamento di una ragazzina. 250 mila euro il costo del nuovo ponte: una campata principale lunga 63 metri e una di 18 metri sospesa sulla sponda sinistra. Antonello Viviano Sindaco di Cannobio: “E’ un corposo intervento di manutenzione straordinaria che davvero serviva per mantenere la possibilità di collegare in questo modo diversi nuclei abitativi del nostro comune. Il vecchio ponte è una testimonianza storica di Cannobio che non vogliamo cancellare: ecco perché i pannelli che ricordano le vicende legate alla sua costruzione e la conservazione di un “reperto” del precedente manufatto".

Tecnicamente la passerella appartiene alla categoria dei ponti “sospesi non irrigiditi", ballerino appunto. Quasi un’avventura “all’Indiana Jones” per tutti i ragazzi di Cannobio attraversarlo e farlo dondolare. Il ponte ballerino è stato recensito anche nella pubblicazione "Sospesi a dei fili", del professor Luciano Re, docente al politecnico di Torino (Facoltà di architettura). E’ costituito da una campata principale dalla lunghezza di 63 metri e da una campata sospesa sulla sponda sinistra di circa 18 metri. I due cavalletti di sostegno (Pile) sono alte 6 metri. Con il nuovo intervento sono stati sopraelevati. In questo modo, anche in caso di piena massima (stimata a 4 metri), il piano di attraversamento la sovrasta di 3,85 metri.

I lavori del nuovo rifacimento sono consistiti in un risanamento dei basamenti di ancoraggio delle funi e delle pile in cemento armato. Una sopraelevazione di 7,5 metri, così da diminuire la tensione delle funi. La sostituzione e il raddoppio delle funi portanti e, ovviamente, un nuovo piano di calpestio in assicelle di legno di 4,5 cm., leggermente più ampie. Sono state posate delle nuove barriere laterali per garantire maggior sicurezza soprattutto ai bambini. Variata anche l'uscita verso Masserecci con un inserimento più dolce nell'attuale pista ciclabile. Il costo dell'opera è stato di 250 mila euro. Il ponte è stato anche elevato rispetto al fiume. Progetto dello studio Ingeoart di Villadossola dell'ing. Pietro Bonacci. Esecuzione ditta Fer.Italia di Arpino (FR).

09


www.cannobio.net

Una storia ritrovata La passerella sospesa sul torrente Cannobino, viene popolarmente chiamata ponte ballerino per il caratteristico dondolio, quasi un ponte tibetano. Un’attrazione turistica. Il ponte pensile fu realizzato nel 1933. Costo preventivato all’epoca: 22 mila lire. Pagate per la metà da privati e per l'altra metà dal Comune. In precedenza c'era un semplice guado sul torrente, una serie di ritti che sorreggevano una passerella, facilmente preda delle alluvioni. Fu a seguito di una disgrazia che si costruì il ponte: la figlia ventenne di Aquilino Gabbani, mentre stava attraversando il torrente con una gerla di fieno sulle spalle, inciampò e cadde nell’acqua. Non riuscì a liberarsi e annegò malamente. Una disgrazia che fu evitata per miracolo qualche anno dopo. Fu una cugina del povero Gabbani a trarre in salvo una giovane mamma che era finita in acqua con i suoi due bambini. Per evitare il peggio, le 12 famiglie che

abitavano a Masserecci decisero di costruire un attraversamento più sicuro. E si autotassarono. Il primo progetto fu del geometra Tranquillo Albertini. Poi l’opera fu affidata all’ing. Luigi Fumagalli di Cannobio, infine ad un professionista “laureato” di Domodossola. La costruzione fu opera della ditta Albertini di Cannobio. Stessa azienda che lo ricostruì praticamente negli anni ‘50 quando venne parzialmente distrutto da una furiosa piena. L’acqua travolse la spalle di sostegno sulla sponda destra, e andò perso tutto l'assito. Per la ricostruzione si spesero 80 mila lire. Un secondo sostanzioso intervento di manutenzione fu infine effettuato nel 1985 su progetto dell'ing. Enrico Ferrari di Cannobio. Costo allora 45 milioni di lire. Ora l’ultimo intervento: una storia interessantissima, anche drammatica, ricostruita qualche anno fa dall’arch. Fabio Ceriani di Cannobio per un esame universitario.

Sopra alcuni disegni originari del progetto del ponte. Il primo progetto negli anni '30 fu realizzato dal geometra Tranquillo Albertini. Poi fu dato l'incarico all'ing. Luigi Fumagalli, che elaborò 4 progetti, con costi diversificati, da 30 a 70 mila lire. Fu scelto il meno costoso, ma poi l'incarico passò all'ing. Marcello Bologna di Domodossola, di cui si riproducono i dettagli del progetto. Il lavori furono eseguiti dalla ditta di Albertini Aquilino e costarono 22.422 lire. Il commissario prefettizio, tale cavalier Micarelli, ridusse d’imperio a consuntivo la cifra a 22 mila lire, facendo uno sconto ai cittadini.


www.cannobio.net

Un nuovo progetto Emergenza Cuore

Dott. Antonio Lillo Assessore alla sanità

Istituito un servizio medico di pronto intervento per i bagnanti

Questa amministrazione comunale ha aderito al progetto Emergenza Cuore VCO grazie alla disponibilità di un gruppo di persone di Cannobio, dai vigili, ai carabinieri, ai gruppi di soccorso alpino e antincendio boschivo, che sono state specificatamente formate all'uso del defibrillatore semiautomatico salvavita.. Si tratta del progetto "Emergenza cuore" degli "Amici del cuore VCO", che dallo scorso mese di luglio è diventato realtà. L'iniziativa ha un significato particolare viste le caratteristiche del nostro territorio, distante dai presidi ospedalieri e dove un uso tempestivo del defibrillatore può rivelarsi provvidenziale. La presidente dell'associazione, professoressa Franca Olmi , nella cerimonia di consegna che si è tenuta il 16 luglio a Ornavasso ha ricordato come il progetto Emergenza Cuore sia stato ideato dal Dipartimento di Cardiologia ed Emergenza della ASL VCO e dal 118, e come il VCO sia oggi la prima provincia italiana dove è stato assegnato un defibrillatore in ogni Comune.

Spunta la Tenda blu sulla spiaggia Nel corso di questa estate è stato istituito a Cannobio un servizio innovativo di assistenza dedicato ai bagnanti, denominato “Tenda blu”. Ciò è stato possibile grazie ai medici di Cannobio che si sono resi disponibili a garantire nei pressi della spiaggia del Parco Lido un’assistenza medico-sanitaria. Il Comune e l'Asl del Vco hanno assunto i costi. L’iniziativa è stata battezzata con il nome suggestivo: “Tenda blu”. Una tenda visibilissima sulla spiaggia che è stata “aperta” sabato 18 luglio alle ore 11. "Un servizio di assistenza

medica avanzata e dedicata che vuole andare incontro alle esigenze della popolazione locale, soprattutto di quella turistica che d'estate si riversa sulle spiagge locali - ha spiegato il sindaco di Cannobio, Avv. Antonello Viviano - Si tratta di un servizio dedicato ai bagnanti nei fine settimana volto a garantire una maggior serenità e una maggior sicurezza: ciò migliora il progetto “Spiagge sicure” promosso dai volontari della Cri, che in questi anni hanno svolto un servizio di prevenzione in zona lido molto apprezzato". Va precisato

che questa nuova iniziativa sanitaria, che è stata attiva dalle ore 11 alle 18 di tutti i fine settimana, compreso ferragosto, non era sostitutiva della guardia medica, che è rimasta ovviamente disponibile per tutte le necessità, né alternativo al 118 (emergenza territoriale). "L'iniziativa che abbiamo voluto chiamare “Tenda blu” è stata resa possibile grazie alla sensibilità dell’Asl del Vco, oltre che del Comune - ha aggiunto l'assessore alla sanità di Cannobio, dott. Antonio Lillo -. I due enti hanno siglato una convenzione istitutiva del servizio per il periodo dal 19 luglio al 31 agosto 2008". Hanno partecipato al nuovo progetto i volontari della Croce Rossa, e specificatamente gli Opsa (operatori polivalenti soccorso in acqua), che da alcuni anni sono presenti sulle spiagge. Hanno collaborato Pro Cannobio per una corretta informazione, e i medici del territorio. I costi dell'iniziativa, che ha avuto un carattere sperimentale, sono stati di 4 mila euro e sono stati sostenuti in parti uguali dall'Asl e dal comune di Cannobio.

Antonio Lillo Assessore alla Sanità

11


www.cannobio.net

Un bilancio di previsione che pareggia sugli 8,6 milioni di euro

L’obiettivo è ridurre la spesa per non gravare sui cittadini Questo nuovo bilancio di previsione del nostro ente prosegue nell'obiettivo di riduzione di spesa iniziato nel 2005 al fine di non gravare sui redditi e sulle tasche dei cittadini.

La questione dell’Ici

Si vuole ricordare che già nel 2005 questa amministrazione ebbe ad aumentare la quota di detrazione ICI per la prima casa con una conseguente riduzione di imposta pari al 16%. L'anno successivo, 2006, l'amministrazione ha abolito l'addizionale del 0,2 sull'Irpef che ha comportato minori entrate nelle casse comunali (ben €. 70.000,00).

La raccolta rifiuti

di nero nelle frazioni, problema delle seconde case). Altro importante segnale dell'amministrazione nell'anno 2007 è stato quello di lasciare liberi e gratuiti i parcheggi a pagamento da metà dicembre al giorno successivo alla festività del santo miracolo.

Anche per quest'anno l'amministrazione non vuole gravare sulle tasche dei cittadini e prosegue dunque in quest'ottica annunciando che non intende dunque aumentare nulla. Questo grande sforzo che comunque implica un'ulteriore riduzione e controllo della spesa è dunque gravoso per

Nel 2007 l'amministrazione ha lasciato pressoché invariate le tariffe ed è andata incontro ai cittadini introducendo la raccolta Entrate tributarie 2.6660.950,00 Spese Correnti spinta nell'intento, da un Entrare derivante da contributi lato di ridurre i costi di e trasferimenti dello Stato, smaltimento e nel conRegione e di altri enti 1.383.423,00 Spese in conto capitale tempo con l'intento di 966.590,00 premiare i cittadini che Entrate extratributarie Entrate da alienazioni, meglio hanno differenziato: questi troveranno trasferimenti capitali e in bolletta il corrispettivo riscossione di crediti Totale entrate finali 6.595.800,00 Totale spese finali del loro impegno. Su questo fronte l'impegno è mantenuto anche Entrate per accensioni di prestiti 983.200,00 Spese per rimborso di prestiti per quest'anno con l'in- Entrate da servizi per conto terzi 1.041.000,00 Spese per servizi conto terzi tento di migliorare i punti Totale 8.620.000,00 Totale critici (servizio svolto dal Avanzo d'amministrazione 0,00 Disavanzo d'amministrazione ConserVco, problema Totale 8.620.000,00 Totale dell'alta concentrazione

l'ente ma è ritenuto necessario. In momenti difficili come questo in cui stiamo vivendo è ferma convinzione della maggioranza di mantenere gli impegni assunti. Ovunque si preannunciano aumenti di tariffe anche in comuni a noi vicini al fine di riuscire nella gestione del comparto pubblico ma ciononostante a Cannobio è ferma convinzione della Giunta e di questa maggioranza di mantenere invariate le proprie aliquote e le proprie tariffe. Le nuove norme sul patto di stabilità a parziale modifica di quelle già definite per l'anno 2007 che sono state interamente conseguite, comporteranno anche per l'esercizio corrente difficoltà operative sulla cassa in quanto non possiamo avere un saldo finanziario negativo di oltre ca. 400.000 €.

Confronto fra entrate e uscite per il 2008

12

4.722.153,00

2.418.037,00

7.140.190.00 438.810,00 1.041.000,00 8.620.000,00 0,00 8.620.000,00

Il piano regolatore

Elemento centrale di programmazione e di pianificazione per il nostro futuro, è l'importante nuovo strumento urbanistico (PRGC) che il Consiglio comunale ha approvato a settembre 2007 e che vedrà completare il proprio iter nel corso di questo anno con la discussione e valutazioni sulle osservazioni pervenute (si veda a pag. 31 ).


www.cannobio.net

Programma triennale delle opere pubbliche e degli investimenti previsti nel bilancio

Opere per 2,5 milioni di euro

Tutti gli stanziamenti per una serie di interventi sul territorio Il bilancio del comune di Cannobio anche quest'anno ha dovuto rispettare i parametri del patto di stabilità previsto dalla finanziaria approvata nel dicembre 2007 ancora più gravoso rispetto all'anno precedente. Si è andati a ricercare risorse anche recuperando dalla nostra Asl circa €. 70.000,00 che

negli anni il Comune aveva speso per il Preventorio ed altresì incamerando €. 104.000,00 quale cauzione della ditta Deco che ha abbandonato il cantiere della Casa della Gioventù. Ulteriori risorse sono €. 100.000,00 della Comunità Montana valle Cannobina nonché mutui per 983.200,00.

Tra le opere previste l'amministrazione ritiene prioritario il completamento della Casa della gioventù e della piazza Angelo Custode.

Opere pubbliche

E' ancora al vaglio l'ipotesi della piscina attraverso un progetto di

Interventi in programma per l’anno 2008 Lavori AMBITO OMOGENEO (CASA DELLA GIOVENTÙ)

importo 670.000,00

mutuo 300.000,00

VIALE RIMEMBRANZE

150.000,00

150.000,00

SISTEMAZIONE PALAZZO PARASIO

300.000,00

MARCIAPIEDI VIALE VITTORIO. VENETO

150.000,00

PAVIMENTAZIONE IN ACCIOTTOLATO

100.000,00

ALLARGAM. VIA CUSERINA

150.000,00

AREA ESTERNA SCUOLA ELEM. CAPOL.

130.000,00

contributo 370.000,00

oneri Urb

entr. proprie

300.000,00 150.000,00 100.000,00 CMVC 150.000,00

L’acquedotto

130.000,00

RISANAM. CONSERV. SCUOLA MATERNA CAP.

110.000,00

110.000,00

REALIZZAZIONE MICRO NIDO

185.000,00

185.000,00

SISTEMAZIONI STRADALI LOC. VARIE

75.000,00

75.000,00

PARCHEGGIO SOCRAGNO

60.000,00

60.000,00

COPERTURA CAMPO BOCCE E MANUTENZ.

78.000,00

43.200,00

PISTA CICLABILE "ORRIDO" E W.C.

55.000,00

55.000,00

PAVIMENTAZIONE INTERNA LOC. RONCO

30.000,00

30.000,00

INTERVENTI NELLE FRAZIONI

10.000,00

10.000,00

6.500,00

6.500,00

ILLUMINAZIONE ORRIDO S. ANNA PISTA S. LUCA

28.800,00

6.000,00

3.500,00

3.500,00

CONTRIBUTI PER EDIFICI DI CULTO

30.000,00

30.000,00

CONTRIBUTI A PRIVATI PER TETTI IN PIODE

10.000,00

10.000,00

BARRIERA S. AGATA/MURO VIA CERONI

10.000,00

10.000,00

MANUTENZ. CENTRO SPORTIVO

6.200,00

6.200,00

COLLEGAM.VIA ALLA PIANA/MASSERECCI

3.000,00

3.000,00

SISTEMAZIONE STRADA RONDONICO

8.000,00

8.000,00

10.000,00

10.000,00

RADDOPPIO PERCORSO S. MARTA INTERVENTI AMBIENTALI AUTOMEZZO VIGILI CONTRIBUTO USC IMP. SPORTIVI

3.300,00

3.300,00

10.000,00

10.000,00

2.500,00

2.500,00

CONTRIBUTO EDIFICI DI CULTO

10.000,00

10.000,00

INCARICHI PROF.LI PRG

45.000,00

45.000,00

1.000,00

1.000,00

CONTRIBUTO ASSOC. "ZABO'" SCALETTA PORTO LIDO

5.000,00

5.000,00

ACQUISTI VARI ORGANI ISTITUZIONALI

1.000,00

1.000,00

37,00

37,00

TRASFERIM. MINISTERO AGRICOLTURA

TOTALI

2.418.037,00

983.200,00

1.223.800,00

finanziario ad hoc, ed infine è in corso d’opera la costruzione del Centro di protezione civile ora CLE, opera appaltata dalla Comunità montana valle Cannobina. Viene altresì inserito un impegno per la sistemazione del Palazzo della Ragione: il progetto era stato presentato anni fa all'amministrazione centrale e avrebbe beneficiato dei fondi di cui all'8 per mille. Il finanziamento è stato bloccato dallo Stato ed ora verrà presentato in Regione tramite la Comunità montana valle Cannobina. Inoltre abbiamo inoltrato una richiesta di finanziamento regionale per la realizzazione di un Asilo Nido andata a buon fine.

50.000,00

161.037,00

13

Si ritiene inoltre di fondamentale importanza la messa in funzione dell'acquedotto FIO che permetterebbe al nostro ente di liberare risorse nel settore acqua ovvero ridurre l'integrazione di tariffa a favore di Sicea. Tra le priorità di quest'anno la sistemazione integrale dei marciapiedi di viale Vittorio Veneto e del viale delle Rimembranze. Sempre grande attenzione per le frazioni: è previsto per quest'anno un posteggio in località Socragno, la sistemazione del posteggio adiacente al Circolo di Traffiume, oltrechè interventi di completamento della pista ciclabile in località Orrido. Per quel che riguarda San Bartolomeo è prevista la creazione di un'area di raccolta rifiuti differenziati ed una sistemazione della pavimentazione nei pressi della Chiesa . Sono infine previsti parziali interventi primari di condotte fognarie ove assenti. In linea con le previsioni di sviluppo del piano regolatore sono presenti anche interventi di aree sosta anche per pullman e di ampliamento viario.


www.cannobio.net

Gli obiettivi e gli impegni del bilancio di previsione per l’anno in corso

Attenzione ai problemi sociali e alla formazione scolastica

Rispetto al bilancio di miciliare usufruito da tanparte corrente comunque te persone residenti a abbiamo mantenuto nel Cannobio e Valle Cannobilancio preventivo una bina. grande attenzione per il sociale: anziani, giovani, persone e famiglie in difficoltà. In concerto con il Consorzio dei servizi so- All'interno della politica e ciali del Verbano, l'Ammi- dell’ azione sociale, ocnistrazione comunale ha corre poi citare la proficua infatti messo a disposizio- collaborazione fra ammine delle famiglie bisognose circa 20 mila euro. A questa cifra vanno aggiunti, per la riabilitazione Entrate tributarie e l'inserimento lavorativo Entrate derivanti da contributi di persone svantaggiate, e trasferimenti dello Stato, altri 10 mila euro.

Impegno per le scuole

nistrazione pubblica e il complesso scolastico cittadino “Icsmem”. A questo settore (Istruzione) Cannobio ha riservato una particolare importanza anche in termini di spesa. Per sommi capi essa comprende: le spese per la manutenzione degli stabili (scuole elementari, medie, asili), il pagamento

dei libri di testo, il finanziamento di varie iniziative nella pubblica istruzione (si va dai corsi di musica, a quelli del teatro, ma anche ad iniziative sportive ed ecologiche - come la giornata dell’ambiente); e borse di studio per gli studenti finanziate con fondi regionali.

Confronto fra entrate e uscite per il 2008

Impegno per gli anziani Grande impegno per il mopndo della terza età: il Comune si è impegnato a contribure al pagamento delle rette per anziani nelle strutture protette per circa 60 mila euro. Prosegue naturalmente il servizio di assistenza do-

2.6660.950,00 Spese Correnti

Regione e di altri enti Entrate extratributarie Entrate da alienazioni, trasferimenti capitali e riscossione di crediti Totale entrate finali

1.383.423,00 Spese in conto capitale 966.590,00

Entrate per accensioni di prestiti Entrate da servizi per conto terzi Totale Avanzo d'amministrazione Totale

983.200,00 1.041.000,00 8.620.000,00 0,00 8.620.000,00

14

6.595.800,00 Totale spese finali Spese per rimborso di prestiti Spese per servizi conto terzi Totale Disavanzo d'amministrazione Totale

4.722.153,00

2.418.037,00

7.140.190.00 438.810,00 1.041.000,00 8.620.000,00 0,00 8.620.000,00

Impegno per il turismo

Nel settore turistico prosegue il rapporto di collaborazione con la Pro Cannobio: sulla scorta della convenzione che è stata sottoscritta con soddisfazione per entrambi gli enti, verranno finanziate le iniziative ed i servizi turistici della città. Non manca inoltre l'aspetto della comunicazione: è stato potenziato il sito internet che conta oltre un milione di contatti integrandolo con quello della Pro Cannobio. Anche per quest' anno sono previste le pubblicazioni delle nostre due riviste informative e storiche. Da queste basi dunque la Giunta e l'amministrazione affronterà i propri impegni in attesa di rendicontarli a consuntivo e di dialogare con la popolazione nell’ambito delle serate con le frazioni.


www.cannobio.net

L’opera costata 130 mila euro, finanziato dal ristorno tasse frontalieri

Una nuova piazza Slargo S. Bartolomeo

Pavimentazione all’insegna della tradizione a Traffiume

Inizio lavori 1° ottobre. Si tratta del rifacimento della pavimentazione dello slargo antistante il bar Viganò e vie adiacenti. Sistemazione in lastre e acciottolato della pavimentazione, con arredo urbano. Costo 50 mila euro. Conclusione: 2008.

Copertura campo bocce

Inizio fine settembre 2008. Il campo di bocce, nei pressi del Ponte Ballerino, verrà coperto con una struttura in legno lamellare. Costo 70 mila euro. Conclusione: 2008.

Porto vecchio

Messa in sicurezza della banchina verso piazza lago, che presenta segni di franamento.Costo 200 mila euro. Inizio lavoro: é stato sospeso per innalzamento del livello del lago. Tempo dell’esecuzione 60 giorni.

Viale Vittorio Veneto

L’intervento è iniziato il 1° settembre 2008. I lavori interessano Viale Vittorio Veneto: rifacimento dei marciapiedi con autobloccanti. Costo: 180 mila euro. Conclusione: entro l’anno.

Via G. Branca

Totale rifacimento della pavimentazione in acciottolato con trottatoio in lastre di pietra. E’ previsto anche un potenziamento dell’illuminazione. Costo stimato in 50 mila euro. Opera in fase di progettazione.

Grandi festeggiamenti lo scorso 27 aprile a Cannobio. Con lo slogan: “Una piazza, una campana, un popolo” gli abitanti della frazione di Traffiume hanno inugurato la loro nuova piazza Municipio: rifatta completamente la pavimentazione con piode e acciottolato all’insegna della tradizione. Non solo: il luogo è stato abbellito con due aiuole con essenze tipiche locali e panchine. La nuova sistemazione rende anche il luogo maggiormente in sintonia con la presenza del monumento ai Caduti della prima Guerra Mondiale. L’intervento, costato 130 mila euro e progettato dall'ufficio tecnico comunale è stato finanziato con il ristorno tasse frontalieri. Ma i motivi che hanno reso speciale l’ultima domenica di aprile a Traffiume non si fermano qui: la parrocchia ha inaugurato una nuova campana, quinta campana in

"Si bemolle" dedicata a don Silvio Gallotti. Il nome non poteva essere più azzecato: “Ave Maria di Traffiume”. In questo modo, a 50 anni dalla erezione della parrocchia si realizza sul campanile il concerto completo di cinque campane. La sua collocazione concluderà praticamente i lavori di rifacimento del campanile, che saranno occasione di un nuova festa già in questo autunno. Autorità e cittadini hanno partecipato ai festeggiamenti. Dopo le funzioni religiosi accompagnata dal Coro Stella il corteo con l’accompagnamento del Corpo Filarmonico Cannobiese dal sagrato si è spostato alla rinnovata piazza Municipio. Benedizione, taglio del nastro, omaggio ai Caduti e, a conclusione, per tutti il rinfresco offerto dall'Amministrazione comunale.


www.cannobio.net

Tutte le categorie catastali interessate dall’imposta sugli utili immobiliari (Ici)

Abolita l’Ici sulla prima casa Le seconde case, quelle di vacanza e le case sfitte pagano il 7 per mille Uffici e studi privati, così come i terreni edificabili, pagano un’imposta del 6‰ Dal 2008 non è più dovuta l'Imposta sugli immobili (ICI) sulla prima casa. Il decreto legge n. 93/2008 esclude infatti dal pagamento dell’Ici l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale comprensiva delle pertinenze, ma solo una al C/6 (autorimessa -garage) e una al C/7 (tettoia). Sono però soggette all'ICI le unità adibite alla

prima casa di cat. A/1 A/8 - A/9 per le quali vige l'aliquota ridotta del 5,5 per mille, con applicazione della detrazione di euro 120,00. I fabbricati di categoria catastale A per usi occasionali, non continuativi o non locati pagano l’aliquota del 7 per mille. Tranne gli uffici (categ, A10) che pagano il 6 per mille.

Abitazioni principali (eccetto A/1, A8, A9) Pertinenze prima casa (Ma solo una C/6 garagee C/7 tettoia) Abitazioni principali categoria A/1, A8, A9

Esenti Esenti 5,5 ‰

Seconde case Case di vacanze Case non non locate Uffici e studi privati Tutti gli altri casi Terreni edificabili

7‰ 7‰ 7‰ 6‰ 6‰ 6‰

(con detrazione di 120 euro)

Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Tributi Comunale in P.zza Vitt. Emanuele III, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e anche martedì e giovedì dalle ore 16,30 alle ore 17,30 o al tel. 0323738206-7, o all’indirizzo e-mail: abaccan@cannobio.net.

IMPOSTA SULLE AREE EDIFICABILI Si ricorda che le nuove aree edificabili inserite nel PRGC adottato in via preliminare con deliberazione del C.C. n. 36 del 10.09.2007 sono soggette al pagamento dell’ICI nella misura ridotta del 20% sui seguenti valori indicativi: per la zona di Cannobio e Traffiume : €. 91,00 con indice di edificabilità 1,2 €. 88,00 con indice di edificabilità 1 €. 84,00 con indice di edificabilità 0,8 €. 78,00 con indice di edificabilità 0,6 €. 75,00 in area PIP €. 73,00 in area PEC o Turistico Per le restanti frazioni il valore dell’area è ridotto del 6% per mq.

Andamento riscossioni dell’ici 1.220.000 euro 1.180.000 euro 1.140.000 euro 1.100.000 euro 1.060.000 euro 1.020.000 euro 920.000 euro

16

2006 2004

2007

2005

2003

2008

Dal 2008 le prime case non pagano più l’imposta comunale sugli immobili. Continuano a versarla invece le seconde case, quelle di vacanze quelle sfitte, i terreni edificabili, per un gettito stimato per il Comune di Cannobio per il 2008 di circa 900 mila euro. Nel 2007 era stata accertata un’entrata Ici di 1.222.000 euro.


www.cannobio.net

TABELLA DELLE CATEGORIE CATASTALI I - IMMOBILI A DESTINAZIONE ORDINARIA ICI GRUPPO B

GRUPPO A A/1 A/2 A/3 A/4 A/5 A/6 A/7 A/8 A/9 A/10 A/11

Abitazioni di tipo signorile Abitazioni di tipo civile Abitazioni di tipo economico Abitazioni di tipo popolare Abitazioni di tipo ultrapopolare Abitazioni di tipo rurale Abitazioni in villini Abitazioni in ville Castelli, palazzi con pregi artistici o storici Uffici e studi privati Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi

*

A/1 A/2 A/3 A/4 A/5 A/6 A/7 A/8 A/9 A/10 A/1 1

- 5,5/000 - Esente* - Esente* - Esente* - Esente* - Esente* - Esente* - 5,5/000 - 5,5/000 - 6/000 - Esente*

ici esente solo se prima casa

NOTE ESPLICATIVE SUL GRUPPO A A/1 - Abitazioni di tipo signorile. Unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale. A/2 - Abitazioni di tipo civile. Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive,tecnologiche e di rifiniture di livello rispondenti alle locali richieste di mercato prefabbricati di tipo residenziale. A/3 - Abitazioni di tipo economico. Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia per i materiali impiegati che per la rifinitura, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili. A/4 - Abitazioni di tipo popolare. Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di modesto livello. Dotazione limitata di impianti quantunque indispensabili. A/5 - Abitazioni di tipo ultrapopolare. Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di bassissimo livello. Di norma non dotate di servizi igienico-sanitari esclusivi. A/6 - Abitazioni di tipo rurale. A/7 - Abitazioni in villini. Per villino deve intendersi un fabbricato, anche se suddiviso in unità immobiliari,avente caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo civile o economico ed essere dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree esterne ad uso esclusivo. A/8 - Abitazioni in ville. Per ville devono intendersi quegli immobili caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parco e/o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello superiore all'ordinario. A/9 - Castelli, palazzi eminenti. Rientrano in questa categoria i castelli ed i palazzi eminenti che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le Unità tipo delle altre categorie; costituiscono ordinariamente una sola unità immobiliare. E' compatibile con l'attribuzione della categoria A/9 la presenza di altre unità, funzionalmente indipendenti, censibili nelle altre categorie. A/10 - Uffici e studi privati. Rientrano in questa categoria quelle unità immobiliari che per tipologia, dotazione di impianti e finiture sono destinate all’attività professionale.

B/1 B/2 B/3 B/4 B/5 B/6 B/7 B/8

Collegi,convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme Case di cura ed ospedali (senza fine di lucro) Prigioni e riformatori Uffici pubblici Scuole e laboratori scientifici Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9 Cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto Magazzini sotterranei per depositi di derrate

GRUPPO C C/1 C/2 C/3 C/4 C/5 C/6 C/7

Negozi e botteghe Magazzini e locali di deposito Laboratori per arti e mestieri Fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fine di lucro) Stabilimenti balneari e di acque curative (senza fine di lucro) Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse (senza fine di lucro) Tettoie chiuse od aperte

III - IMMOBILI A DESTINAZIONE SPECIALE GRUPPO D

D/1 Opifici D/2 Alberghi e pensioni (con fine di lucro) D/3 Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fine di lucro) D/4 Case di cura ed ospedali (con fine di lucro) D/5 Istituti di credito, cambio e assicurazione (con fine di lucro) D/6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (con fine di lucro) D/7 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni. D/8 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni. D/9 Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio. D/10 Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole.

III - IMMOBILI A DESTINAZIONE PARTICOLARE GRUPPO E

E/1 Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei. E/2 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio. E/3 Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche E/4 Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche. E/5 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze. E/6 Fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale E/7 Fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti. E/8 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia. E/9 Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E.

A/11 - Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi Rifugi di montagna, baite, trulli, sassi, ecc…

17


www.cannobio.net

Il bilancio per il 2008 pareggia sui due milioni e 400 mila euro

Ecco come spende la Comunità montana Il Bilancio della Comunità montana valle Cannobina supera i due milioni e quattrocentomila euro (Vedi scheda in fondo pagina). In attesa della trasformazione e degli accorpamenti previsti dalla nuova legge regionale, il bilancio per il corrente anno si caratterizza per la gestione associata dei servizi comunali, che sono finanziati con il 30 per cento del ristorno tasse frontalieri. Anche il restante gettito del ristorno (70 per cento) viene gestito dalla comunità montana, ma non in servizi, bensì per opere e interventi su tutto il territorio dei cinque comuni. In alcuni casi si trasferiscono i fondi direttamente ai comuni, in altri si gestiscono in proprio le opere e gli interventi. Nella scheda sopra a destra i principali interventi previsti nel triennio 2008-2010 con il gettito delle imposte dei frontalieri.

Così si utlizza il ristorno tasse frontalieri interventi

Presidente

2008

2009

2010

Gestione servizi scolastici 200.000 Manutenzione straordinaria ripetitori tv e staz. 22.000 Interventi straordinari assessorati 47.000 Trasferimenti ai 5 comuni della valle 200.000 Turismo alpino escursionistico 7.500 Interventi sul territorio 47.000 Progetto speciale: I percorsi d’acqua 22.000 Compartecipazione Interreg 100.000 Decentramento Catastale 12.000 Sostegno attività commerciali 2.500 Dotazioni informatiche 10.000 Interventi straordinari attrezz. scuola comunitaria 27.000

213.000 47.000 200.000 7.500 42.500 200.000 -

213.000 47.000 200.000 7.500 42.500 200.000 -

710.000

710.000

TOTALE

710.000

Il consiglio attuale della Comunità montana

-

Giovanni Bergamaschi competenze: amministrazione, sport, tempo libero, programmazione. rappresentante comune di Cursolo Orasso

Vice presidente Vittorio Polloli competenze: bilancio, personale, servizi generali. rappresentante del comune di Cavaglio Spoccia

Assessori lavori pubblici Silvano Dresti comune di Cannobio

Agricoltura e foreste, ambiente, cultura Livio Bianconi comune di Falmenta

Socio assistenziali Walter Costantini comune di Gurro

Consiglieri Mario Piffero comune di Cannobio

Nella foto: il centro di protezione civile in costruzione nell’area industriale a Traffiume

Ignazio Littera comune di Cannobio

Bilancio Comunità Montana valle Cannobina 2008 Entrate derivanti da contributi e trasferimenti dello Stato, Regione e di altri enti Entrate extratributarie

Automantenimento Spese Correnti (gestione servizi) 898.050,00 161.680,00

1.059.730,00

Totale Spese in conto capitale

Entrate per accensioni di prestiti

1.027.050,00 ==

Totale

1.027.050,00

Totale

Entrate da servizi per conto terzi Avanzo d'amministrazione

Totale

comune di Cavaglio Spoccia

Giorgio Dellamora comune di Cavaglio Spoccia

GiovanniGenerelli

Totale

Entrate da alienazioni trasferimenti capitali e da riscossione di crediti

476.095,00 574.260,00

Arturo Ferrari

1.050.355,00

comune di Cursolo Orasso

Valter Bonetti

325.000 ==

2.411.780,00

1.027.050,00

comune di Cursolo Orasso

Carlo Bona

Spese per rimborso di prestiti Spese per servizi conto terzi Disavanzo d'amministrazione

Totale

1.027.050,00 9.375,00 325.000 0,00

2.411.780,00

comune di Falmenta

Ferdinando Besozzi comune di Falmenta

Ermanno Mazza comune di Gurro

Franco Pagana comune di Gurro


www.cannobio.net

cammina, cammina

Escursioni sulle montagne di Cannobio

Andar per monti e panorami. Fra i 120 itinerari proposti da Tullio Bagnati e Giancarlo Martini nella loro ultima guida pubblicata dall'editore Margaroli di Verbania (edizioni Tararà), si segnalano in particolare quelli della nostra zona. Terra di confine: Da Brissago al monte Giove, dalle isole al Limidario. Percorsi per escursionisti della domenica, cioè facili, ma anche per esperti. Comunque sempre da intrapprendere con prudenza. Si parte da quello semplice-semplice che da Traffiume sale verso Sant'Agata per scendere a Lignago: un'ora e mezza di tranquilla passeggiata. Poi l'anello

del Monte Giove, escursione più impegnativa, 3 ore e mezza. O quella al Faierone, passando accanto alla chiesa romantica di San Bartolomeo in montibus. O ancora il Limidario, dalla parte svizzera - da Cortaccio, sopra Brissago - con sosta alla capanna al Legn. E così via per 120 volte alla scoperta dei miglior panorami sul Lago Maggiore, guidati da una descrizione essenziale, ma non disadorna e da cartine schematiche ed efficaci. Ci sarebbe da aggiungere un trekking suggestivo, che mischia lago, battello, saliscendi fino al ghiaccio del Basodino, dalle palme alle stelle alpine, come aveva proposto qualche anno fa la guida Franco Dalessi, di Locarno: sette tappe, una set-

timana di scoperte lungo l'arco alpino, partendo appunto dalle isole di Brissago, meraviglioso parco botanico. Dove, si chiedeva Dalessi, potete trovare nel nel mondo, in 37 km in linea d'aria, la vegetazione sub-tropicale e l'estrema flora alpina? In Ticino, dalle isole di Brissago al ghiacciaio del Basodino, ovviamente. E in sette tappe vi porta dal lago alla capanna al Legn, poi a Mosocco, fin allo Spruga, alla Capanna Arena quindi a Campo Vallemaggia, su e poi giù a Bosco Gurin. Infine attraverso Pian di Crest alla Capanna Maria Luisa fino a Robiei in Val Bavona a cospetto di quel che resta dell'imponente ghiacciaio. Un'escursione indimenticabile clemente mazzetta

19


www.cannobio.net

4,0 3,5 3,0 2,5 2,0

+3,8 +4,1 +3,6 +3,0 +2,9 +3,3 +3,3 +2,6 +2,4 +1,6 +1,7 +2,1 l’andamento del caro vita - fonte Istat - variazione mensile

Ago

Set

Ott

2007

Nov

Dic

Gen

Feb

Mar

Apr

Mag

Giu

Lug

+4,0 Ago

2008

Il mercatino del giovedì Fu istituito trent’anni fa per contrastare il carovita

Prodotti a prezzi controllati

Roberto Borlotti Assessore al commercio

Un mercatino con prodotti di prima necessità a prezzi economici. Un “unicum” nella provincia a tutt’oggi. Solo la città di Verbania sta sperimentando qualcosa di simile in questi mesi, con l’istituzione di un mercatino con le bancarelle gestite direttamente dai produttori agricoli. Quello di Cannobio aveva anticipato tutti. E dire che è stato istituito in "forma sperimentale". Trent'anni fa. Mai provvedimento provvisorio fu più efficace e "duraturo" di questo. Dal 1979, prima in piazza Angelo Custode, poi in Borgo, sotto il campanile, è attivo un piccolo mercatino di generi alimentari a prezzi controllati: vende i prodotti il 10 per cento in meno rispetto ai prezzi praticati nel mercato della domenica. L’esigenza nacque nella seconda

20

metà degli anni ‘70: guidava allora l'amministrazione il sindaco prof. Guido Fumagalli: l'obiettivo era quello di offrire una risposta concreta al caro prezzi - si era in un periodo d'inflazione a due cifre - e alle difficoltà economiche delle famiglie. Una decisione scaturita dopo una vivace discussione nella seduta del consiglio comunale dell'11 ottobre del 1979: chi pro chi contro. Si decideva di autorizzare la vendita di generi alimentari al di fuori dell'area destinata al mercato domenicale, al giovedì. Condizione un ribasso del 10% sui prodotti venduti al mercato domenicale, in teoria già a prezzi competitivi. Dopo una prima "sperimentazione", nel 1984 si approvò un regolamento che definì con maggiore precisione

il numero di posti, gli orari - che restarono sempre dalle 8 alle 13 -, e i criteri di assegnazione. Responsabile di designare chi poteva vendere al mercatino era una commissione composta dall'assessore al commercio e da quattro consumatori: dovevano riunirsi il lunedì sera e verificare quali fossero gli ambulanti che offrivano i prezzi migliori e ribassati. Una successiva modifica ampliò la commissione a tre rappresentanti dei commercianti. Ma dopo un primo periodo di lavoro la commissione "delegò" il proprio compito di analisi dei prezzi ai funzionari comunali e ai vigili. Una prassi in vigore anche oggi, con soddisfazione - a quel che si dice - dei consumatori. Non solo cannobiesi.

Oltre al famoso e tradizionale mercato domenicale sul Lungolago, da piazza Martiri a piazza 27/28 maggio, con i suoi 188 banchi, è molto apprezzato (ed utilizzato) il mercatino del giovedì, che da due anni a questa parte si tiene in borgo, in via Giovanola. Un mercatino alimentare che richiama parecchi residenti, ma anche tanti turisti, rendendo viva, movimentata e ricca di colori e sapori la parte alta del vecchio borgo. Ogni giovedì è possibile trovare sette banchi di generi alimentari due di frutta e verdura, due di formaggi e salumi, due di carne e uno di pesce) con vendita a prezzi controllati. I venditori per poter partecipare devono presentare il listino prezzi dei prodotti messi in vendita con un ribasso del 10 per cento rispetto ai prezzi praticati nel mercato domenicale sul lungolago. In questo modo Cannobio ha cercato e cerca concretamente di dare un piccolo segnale in un momento difficile come questo. Roberto Borlotti Assessore al commercio


o v o u n regolamento del Consiglio comunale

www.cannobio.net

Il

della cittĂ di Cannobio

Con l'approvazione dei regolamenti del consiglio comu-

maggiore spazio anche ai consiglieri di minoranza. E' dunque

nale, del referendum e del difensore civico si completa l'iter di

"nato" uno strumento moderno e duttile destinato anche al

rinnovamento normativo iniziato con la revisione dello statu-

confronto ed alla partecipazione.

to comunale pubblicato sul numero precedente della nostra ri-

Con gli altri due regolamenti abbiamo altresĂŹ disciplinato nel

vista. Anche in questo caso e da queste pagine intendo rin-

dettaglio l'iter del referendum e del difensore civico, figura fon-

graziare i componenti della commissione istituzionale che con

damentale a supporto dei cittadini.

impegno e dedizione hanno istruito e formato i suddetti rego-

Mi auguro che, insieme ai capi gruppo di minoranza, si

lamenti e naturalmente ringrazio i consiglieri del nostro consi-

possa trovare un accordo sulla figura da nominare tralascian-

glio comunale che li hanno approvati.

do ogni strumentalizzazione e pensando ad agire nell'interesse

Il risultato mi pare essere totalmente positivo: per quel che

comune.

concerne il regolamento del consiglio si è volutamente dato un

Il sindaco

ruolo di maggiore importanza alla conferenza dei capigruppo e

Avv. Antonello Viviano

21


www.cannobio.net

REGOLAMENTO PER L'ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE Art. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE 1. Il presente regolamento disciplina, nel rispetto della legge e dello Statuto Comunale, l'organizzazione ed il funzionamento del Consiglio Comunale di Cannobio. 2. Vengono altresi' disciplinate le funzioni e le prerogative delle commissioni consiliari, della conferenza dei capogruppo e delle minoranze. 3. Per minoranza si intendono i consiglieri eletti in liste che non hanno sottoscritto il programma del Sindaco eletto con il sistema maggioritario o tutti i consiglieri che nel corso di mandato dichiarino di non riconoscersi in detta maggioranza. Art. 2 DURATA IN CARICA DEL CONSIGLIO COMUNALE 1. Il Consiglio Comunale inizia la sua attività subito dopo la convalida degli eletti e dura in carica in base alle leggi vigenti, unitamente alle Commissioni permanenti, sino alla convalida dell'elezione del nuovo Consiglio Comunale eletto a seguito della chiamata alle urne dei cittadini aventi diritto di voto secondo le modalità stabilite dalla legge. 2. Il Consiglio in carica, a seguito dell'indizione dei Comizi elettorali resta in carica per l'ordinaria amministrazione salvo eventuali atti urgenti ed improrogabili debitamente motivati come normato dalla legislazione vigente. Art. 3 PRESIDENZA 1. Il Sindaco presiede il Consiglio Comunale o in caso d'impedimento o in sua assenza la presidenza è assegnata al Vice-Sindaco o al consigliere anziano ove manchi anche il Vice-Sindaco. 2. Il Sindaco ha l'obbligo di fare rispettare lo Statuto ed il Regolamento facendosi garante del dialogo e del confronto istituzionale che deve animare il Consiglio Comunale. Art. 4 PRIMO CONSIGLIO 1. A norma dell'art. 28 dello Statuto Comunale il Sindaco è tenuto entro 20 giorni dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio a convocare l'assemblea con i neoeletti per gi adempimenti di rito. Art. 5 GRUPPI CONSILIARI 1. All'interno del Consiglio Comunale si devono costituire i "gruppi consiliari". 2. Ogni gruppo deve essere costituito da un minimo di due consiglieri ed essere rappresentato da un Capogruppo. Nel caso in cui a seguito delle elezioni vi sia un solo rappresentante di una lista presentata questi puo' costituire un gruppo. 3. Nella prima sessione dell'assemblea eletta deve essere comunicato al Sindaco il gruppo di appartenenza.

22

4. I consiglieri devono dare comunicazione della loro scelta anche al Segretario comunale. In caso di subentro nel consiglio, nel corso del mandato amministrativo, di un consigliere per surroga questi deve comunicare nella prima sessione utile a quale gruppo intenda iscriversi. 5. I gruppi consiliari sono contraddistinti dalla denominazione della lista di appartenenza presentata al momento delle elezioni per la nuova assemblea comunale. 6. I gruppi consiliari possono cambiare nome dandone comunicazione al Sindaco ed al Segretario Comunale. Art. 6 CONFERENZA DEI CAPOGRUPPO 1. La conferenza dei capogruppo è costituita dal Sindaco che la presiede e da ogni capogruppo consiliare appartenente all'assemblea eletta. 2. La Conferenza dei capogruppo concorda l'ordine del giorno del Consiglio Comunale e deve, in seduta ordinaria, essere convocata prima del consiglio potendosi derogare a questo adempimento solo in casi di grave urgenza motivata. 3. La conferenza puo' anche essere convocata su istanza di un capogruppo con invito alla convocazione fatto al Presidente che entro 20 giorni convoca la conferenza ove sussistano particolari esigenze di emergenza ed importanza per l'attività dell'Ente. 4. Possono partecipare, invitati, alle riunioni della conferenza dei capogruppo, dirigenti dell'Ente o persone con particolari competenze utili alla discussione dei temi presentati alla conferenza dei capogruppo. Art. 7 COMMISSIONI CONSILIARI 1. Il Consiglio Comunale all'inizio di ogni nuovo mandato dell'assemblea elettiva istituisce, a norma del vigente Statuto, due commissioni consiliari permanenti: quella istituzionale e quella gestionale. 2. Ogni Commissione deve rappresentare i rapporti elettorali presenti in seno al Consiglio Comunale. 3. E' altresi' fatta salva la possibilità di istituire particolari commissioni consiliari su particolari tematiche o inchieste ove vi sia la deliberazione del Consiglio Comunale. 4. Qualora venga istituita una commissione di controllo la presidenza e data alla minoranza. Art. 8 COMMISSIONI CONSILIARI: DISCIPLINA 1. Nella prima riunione di ciascuna commissione è necessario eleggere il Presidente ed il Vice Presidente. Il Presidente della Commissione Istituzionale spetta ad un rappresentante della minoranza mentre quello della Commissione gestionale ad uno della maggioranza. 2. Avvenuta la prima convocazione di ciascuna Commissione le cariche definite all'interno sono comunicate al Sindaco ed al Segretario Comunale che ne da comunicazione nella prima riunione utile del Consiglio Comunale. 3. Le Commissioni consiliari, a norma di legge, danno diritto al gettone di presenza pari a quello spettante ad ogni consigliere per una seduta del

Consiglio Comunale. 4. Il Sindaco e gli Assessori eventualmente membri di una commissione non hanno diritto al gettone. Art. 9 COMMISSIONI CONSILIARI: FUNZIONAMENTO 1. Il Presidente di ogni commissione ha la facoltà di convocare la stessa formulandone l'ordine del giorno e presiedendo la stessa. 2. La convocazione deve pervenire di norma almeno 5 giorni prima a ciascun membro in forma scritta e con la documentazione utile alla discussione. 3. Le Commissioni Consiliari permanenti costituiscono articolazioni del Consiglio Comunale ed esercitano le loro funzioni concorrendo ai compiti d'indirizzo e di controllo politico-amministrativo allo stesso attribuiti, mediante la valutazione preliminare degli atti di programmazione e pianificazione e all'approfondimento di particolari temi. 4. Possono essere incaricate dal Consiglio Comunale di effetturare indagini conoscitive relative al funzionamento dei servizi, all'attuazione dei programmi, progetti ed interventi, istituzioni ed altri organismi dipendenti dal Comune. 5. Il Segretario della Commissione è un funzionario del Comune, nominato dal Segretario o esso stesso. Spetta al Segretario tenere l'elenco delle presenze e delle riunioni della Commissione. 6. Il segretario puo' anche essere un membro della Commissione stessa nominato dal Presidente di volta in volta. 7. La convocazione della Commissione deve essere resa nota nei modi stessi del Consiglio Comunale (salvo che sia una seduta segreta). 8. Il Verbale viene sottoscritto dal Presidente e dal Segretario ed inviato al Segretario Comunale per gli adempimenti di legge. Art. 10 COMMISSIONI CONSILIARI SPECIALI 1. Il Consiglio Comunale a maggioranza assoluta dei suoi membri ha la facoltà di istituire di volta in volta, su particolari temi delle commissioni speciali. 2. In queste commissioni deve sedere almeno un membro per ogni gruppo consiliare. Il presidente viene scelto con votazione palese dal Consiglio che nomina la commissione ed essa deve riferire al Consiglio Comunale su quanto appurato. Art. 11 CONSIGLIERE COMUNALE: DIRITTI E DOVERI 1. Ï consiglieri comunali rappresentano l'intero Comune senza vincolo di mandato. I consiglieri comunali sono titolari del diritto d'iniziativa nell'esercizio delle funzioni ad essi riconosciute e possono svolgere tutte quelle attività consentite dalla legge e dallo Statuto Comunale. 2. I consiglieri Comunali, per l'esercizio del mandato elettivo, hanno diritto ai permessi retribuiti, alle aspettative non retribuite nei limiti e nelle condizioni stabilite dalla legge. 3. Ai consiglieri Comunali è dovuto il gettone di presenza per l'effettiva partecipazione alle riunioni del Consiglio Comunale nel numero massimo di una


www.cannobio.net al giorno. 4. Il gettone di presenza viene anche riconosciuto per le commisisoni consiliari gestionale ed istituzionale nella stassa misura di quello del Consiglio cosi' come previsto per legge. 5. I consiglieri hanno il diritto d'iniziativa su ogni argomento sottoposto alla deliberazione del Consiglio Comunale. 6. Essi esercitano tale diritto mediante proposte di deliberazione e di emendamenti alle proposte di deliberazione iscritte all'ordine del giorno del Consiglio Comunale. 7. I consiglieri hanno la facoltà di presentare proposte di deliberazione concernenti materie comprese nella competenza del Consiglio Comunale stabilita dalla legge e dallo Statuto. 8. La proposta di deliberazione, formulata per iscritto ed accompagnata da una relazione illustrativa, ambedue sottoscritte dal consigliere proponente è inviata al Sindaco che la trasmette al Segretario Comunale per l'istruttoria di cui all'art. 49 del D.Lgs. 267/2000 prima di essere inserita nell'ordine del giorno. 9. I consiglieri partecipano alle cerimonie, celebrazioni e manifestazioni indette dall'Amministrazione Comunale. 10. Per la partecipazione del Comune a particolari cerimonie o celebrazioni puo' essere costituita una delegazione consiliare nel cui numero vengano annoverati rappresentanti di tutti i gruppi presenti in Consiglio Comunale. Art. 12 CONSIGLIERE COMUNALE: INIZIATIVE 1. I Consiglieri Comunali hanno il diritto di presentare al Sindaco o agli Assessori interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno che riguardano direttamente le funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del Consiglio Comunale e le altre competenze allo stesso attribuite dalla legge e dallo Statuto. Art. 13 INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE 1. L'interrogazione consiste in una semplice domanda volta a conoscere se un fatto sia vero o no, se alcuna informazione sia giunta in ufficio e se sia esatta o se è interesse del Comune prendere una qualche azione in merito a particolari temi. All'interrogazione viene risposto per iscritto entro dieci giorni. 2. L'interpellanza va presentata per iscritto all'interessato e viene discussa nel primo consiglio comunale successivo alla data di presentazione al protocollo comunale della stessa. 3. Se non esplicitamente richiesto in forma scritta all'interpellanza si risponde oralmente in consiglio Comunale. 4. Ogni Interpellanza puo' venire presentata nel corso del consiglio comunale dal sottoscrittore o nel caso di piu' firmatari dal primo nel tempo massimo di 5 minuti. 5. Dopo la risposta avuta dall'interpellato il richiedente deve dichiararsi soddisfatto o insoddisfatto e non ha diritto di replicare. 6. Delle interpellanze non si ha dibattito e discussione.

Art. 14 MOZIONI 1. La mozione consiste in un documento motivato, sottoscritto da uno o piu' consiglieri, e volto a promuovere una deliberazione del Consiglio Comunale su un determinato argomento, con il quale il Consiglio Comunale esercita, in relazione alle proprie competenze, un azione di indirizzo politico dell'attività del Sindaco e della Giunta. 2. Le mozioni sono svolte nella seduta immediatamente successiva alla loro presentazione, salvo diverso accordo, in sede di conferenza dei capogruppo, o quando la mozione è conseguente alla discussione di una questione posta dal difensore civico. 3. Su ogni mozione, presentata il primo firmatario, puo' relazionare ed intervenire per un massimo di dieci minuti. Art. 15 ORDINE DEL GIORNO 1. L'ordine del giorno è il documento proposto in Consiglio Comunale con il quale si esprime la propria posizione o si formulano proposte o richieste su questioni di carattere, politico, economico e sociale. 2. L'ordine del giorno puo' essere proposto all'assemblea da uno o piu' consiglieri mediante richiesta scritta indirizzata al Sindaco. 3. L'ordine del giorno puo' essere presentato sino a tre giorni prima della convocata sessione del consiglio comunale. 4. Se presentato a meno di tre giorni della seduta o direttamente nella sessione già convocata la Conferenza dei capogruppo puo' rinviarlo alla seduta successiva o ammetterlo in discussione nel consiglio. Art.16 DIFENSORE CIVICO Il difensore Civico e la sua attività viene disciplinata da un apposito regolamento cui il presente rinvia. Art. 17 NOMINA DEI RAPPRESENTANTI 1. Nei casi in cui la legge riservi espressamente al Consiglio Comunale la nomina di rappresentanti del medesimo Consiglio in Enti, aziende ed istituzioni si provvede con seduta pubblica e votazione a scrutinio segreto sentiti i capigruppo. Art. 18 CONSIGLIO COMUNALE: CONVOCAZIONE 1. La Convocazione del Consiglio, tolta quella disciplinata dallo statuto all'art. 28 deve farsi a mezzo di avviso scritto recapitato a tutti i consiglieri. 2. L'avviso deve contenere, la data, il luogo e l'ora della convocazione con espresso invito a parteciparvi. 3. La convocazione deve precisare se la convocazione è Ordinaria, Straordinaria o d'Urgenza 4. La convocazione si dice ordinaria in tutti i casi previsti dallo Statuto e dalla legge ovvero per le linee programmatiche, per il bilancio annuale e pluriennale e per il rendiconto della gestione. 5. Si ha una convocazione "Straordinaria" in ogni altra ipotesi o quando vi è la richiesta di

Un quinto dei consiGlieri assegnati. 6. La convocazione "d'urgenza" puo' essere fatta solo ove sussistano particolari situazioni ed esigenze motivate in 24 ore. Art. 19 CONSIGLIO COMUNALE: ORDINE DEL GIORNO 1. L'ordine del giorno deve essere redatto seguendo il seguente schema: 1) approvazione dei verbali delle precedenti sedute; 2) proposte della commissione dei capogruppo; 3) proposte della Giunta; 4) proposte del Sindaco; 5) ordini del giorno; 6) interpellanze. art. 20 CONSIGLIO COMUNALE: DOCUMENTAZIONE PER I CONSIGLIERI 1. Tutta la documentazione necessaria all'esame dei relativi punti all'odg del Consiglio Comunale deve essere messa a disposizione dei consiglieri almeno 72 ore prima del Consiglio presso la Segreteria Comunale pena il rinvio dell'argomento ad altra sessione del consiglio comunale. 2. Per le convocazioni Straordinarie il termine perentorio è di 24 ore. Art. 21 CONSIGLIO COMUNALE: SEDUTE 1. Tutte le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche eccetto quelle dette "segrete" che possono essere convocate per particolari situazioni e per l'espressione di giudizi su persone ed i loro comportamenti Art. 22 ADUNANZE APERTE 1. Quando si verificano particolari condizioni e motivi d'interesse generale lo fanno ritenere necessario il Sindaco sentito il parere dei Capogruppo puo' convocare l'"adunanza aperta" del Consiglio Comunale nella sede abituale del Consiglio o in altra indicata dal Sindaco sentita dalla Conferenza dei Capogruppo. 2. Queste convocazioni hanno carattere straordinario, nella discussione del tema proposto dal Sindaco possono prendere parte ed esprimere le proprie opinioni tecnici invitati ed i cittadini presenti senza diritto di voto sul tema che resta di spettanza dei consiglieri comunali.

Art. 23 ORDINE DELLE SEDUTE 1. A chi presiede l'adunanza spetta il mantenimento dell'ordine delle sedute. 2. La forza pubblica non puo' intervenire se non per esplicita richiesta di chi presiede l'assemblea e non prima che la sessione sia eventualmente sospesa dal Presidente. 3. Ogni consigliere prende posto nella sala consigliare nello spazio riservato al gruppo di apparte-

23


www.cannobio.net

nenza e non puo' essere disturbato da alcuno se non dal Sindaco, dall'Assessore, da un consigliere, dal Segretario Comunale o funzionario Comunale incaricato. 4. Ogni intervento di un consigliere nella discussione dei lavori del consiglio deve essere richiesta verbalmente ed autorizzata nello stesso modo dal Presidente. 5. I Consiglieri devono evitare discussioni in forma di dialogo e a nessuno è consentito di interrompere chi parla, tranne al presidente nei casi previsti dallo Statuto e dal regolamento. 6. In caso di divagazione il Presidente puo' richiamare il consigliere e toglierli la parola dopo il secondo richiamo formale. 7. Il pubblico non puo' intervenire. 8. Il pubblico che assiste ai lavori del Consiglio Comunale deve restare nell'apposito spazio ad esso riservato, tenere un comportamento corretto, astenersi da ogni manifestazione di assenso o contestazione sulle opinioni espresse dai membri della Giunta e del Consiglio. 9. Se vi sono dei comportamenti atti a turbare lo svolgimento del Consiglio il Presidente puo' chiedere alla forza pubblica presente in sala o al messo comunale di procedere all'allontamento. Art. 24 COMPORTAMENTO 1. Nella discussione degli argomenti ogni consigliere comunale ha il piu' ampio diritto d'opinione e di espressione ma sempre rivolte solo ad atteggiamenti, opinioni e datti politico-amministrativi. 2. Tale diritto è esercitato escludendo qualsiasi riferimento alla vita privata e alle qualità personali di ciascuno e va tenuto entro i limiti dell'educazione e del rispetto civile. 3. In caso di atteggiamenti scorretti di un consigliere il Presidente lo puo' richiamare formalmente nominandolo ed in casi di particolare gravità ha la facoltà di espellerlo dall'assemblea. Art. 25 MOZIONE D'ORDINE 1. La "mozione d'ordine" consiste nel richiamo verbale rivolto al presidente, da parte di un consigliere, all'osservazione della legge, dello Statuto, del Regolamento, del programma dei lavori o nella formulazione di un rilievo sul dibattito o sulla votazione. 2. La mozione d'ordine ha la precedenza sulla discussione dell'argomento in esame che viene sospesa. 3. Sulla mozione d'ordine in caso di rifiuto del Presidente il consigliere proponente puo' richiedere la votazione sul provvedimento da parte del consiglio per alzata di mano. Art. 26 NUMERO LEGALE Il numero legale per le deliberazioni del Consiglio Comunale è stabilito dalla legge cui il presente articolo rinvia. Art. 27 MODALITA’ DI VOTAZIONE

24

Le modalità con le quali il Consiglio Comunale adotta le proprie scelte sono stabilite dalla legge. Art. 28 RESPONSABILITA' 1.Il Consigliere Comunale è responsabile, personalmente, dei voti espressi in favore o contro i provvedimenti sottoposti a deliberazione del Consiglio Comunale secondo quanto disciplinato dal D.Lgs. 267 all'art. 1 e dalla legge n. 20/2004 e s.m.i. Art. 29 PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERE 1. Le delibere del Consiglio Comunale devono essere affisse per quindici giorni consecutivi all'albo pretorio ed in ogni caso secondo i limiti ed i modi previsti dalla legge. Art. 30 REFERENDUM Riguardo al referendum comunale è disposto dal Consiglio Comunale un apposito regolamento. Art. 31 IL SEGRETARIO COMUNALE 1. La funzione e le attività poste in essere dal Segretario Comunale sono interamente disciplinata dal D.Lgs 267/2000 cui il presente articolo rinvia per la definizio dei compiti della figura istituzionale del Segretario Comunale. 2. Il Segretario Comunale attende ai Verbali ed al funzionamento del Consiglio ed alla trasmissione degli atti deliberati ai competenti uffici dando i pareri necessari previsti dalla legislazione vigente. Art. 32 IL DIFENSORE CIVICO La figura del difensore Civico viene disciplinata con apposito regolamento cui il presente rinvia. Art. 33 ENTRATA IN VIGORE 1. Il presente regolamento entrerà in vigore dopo che sarà divenuta esecutiva la delibera del Consiglio Comunale che lo approva. 2. A seguito dell'entrata in vigore del presente regolamento, copia dello stesso e della delibera d'adozione del Consiglio Comunale dovranno essere messi all'albo pretorio per un termine perentorio di 15 giorni. 3. Sostituisce ed abroga ogni precedente regolamento riguardante il funzionamento del Consiglio Comunale. Art. 34 DIFFUSIONE 1. Copia del presente Regolamento è consegnata al Sindaco, alla Giunta a tutti i consiglieri comunali, al Segretario Comunale ed al Difensore Civico 2. Copia del regolamento è inviata al Sindaco ed i consiglieri neoeletti a seguito della proclamazione dell'avvenuta elezione.

Testo approvato nella seduta del Consiglio comunale del 28 marzo 2008. Pubblicato all’albo pretorio comunale l’8 aprile 2008.

INDICE ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE ART. 2 - DURATA IN CARICA DEL CONSIGLIO COMUNALE ART. 3 - PRESIDENZA ART. 4 - PRIMO CONSIGLIO ART. 5 - GRUPPI CONSILIARI ART. 6 - CONFERENZA DEI CAPOGRUPPO ART. 7 - COMMISSIONI CONSILIARI ART. 8 - COMMISSIONI CONSILIARI: DISCIPLINA ART. 9 - COMMISSIONI CONSILIARI: FUNZIONAMENTO ART. 10 - COMMISSIONI CONSILIARI SPECIALI ART. 11 - CONSIGLIERE COMUNALE: DIRITTI E DOVERI ART. 12 - CONSIGLIERE COMUNALE: INIZIATIVE ART. 13 - INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE ART. 14 - MOZIONI ART. 15 - ORDINE DEL GIORNO ART. 16 - DIFENSORE CIVICO ART. 17 - NOMINA DEI RAPPRESENTANTI ART. 18 - CONSIGLIO COMUNALE: CONVOCAZIONE ART. 19 - CONSIGLIO COMUNALE: ORDINE DEL GIORNO ART. 20 - CONSIGLIO COMUNALE: DOCUMENTAZIONE PER I CONSIGLIERI ART. 21 - CONSIGLIO COMUNALE: SEDUTE ART. 22 - ADUNANZE APERTE ART. 23 - ORDINE DELLE SEDUTE ART. 24 - COMPORTAMENTO ART. 25 - MOZIONE D'ORDINE ART. 26 - NUMERO LEGALE ART. 27 - MODALITA' DI VOTAZIONE ART. 28 - RESPONSABILITA' ART. 29 - PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERE ART. 30 - REFERENDUM ART. 31 - IL SEGRETARIO COMUNALE ART. 32 - DIFENSORE CIVICO ART. 33 - ENTRATA IN VIGORE ART. 34 - DIFFUSIONE


www.cannobio.net

o v o u Il n regolamento di disciplina del referendum comunale consultivo e abrogativo TITOLO I RICHIESTA DI REFERENDUM CONSULTIVO ART. 1 OGGETTO, DELIMITAZIONE TERRITORIALE E TIPOLOGIE 1. Il presente Regolamento disciplina il procedimento del referendum consultivo e del referendum abrogativo comunali, ai sensi 30 dello Statuto comunale. 2. Il referendum è indetto per tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune, compresi gli iscritti all'AIRE. 3. Con il Referendum consultivo si possono sottoporre agli elettori fino ad un massimo di tre proposte di soluzione ad un problema o fino ad un massimo di tre proposte di atti da assumere da parte degli organi comunali. Con il Referendum abrogativo si può sottoporre agli elettori la abrogazione di un atto deliberativo o di più atti deliberativi adottati dal Consiglio comunale, se obbiettivamente interconnessi. ART. 2 REQUISITI 1. Il Sindaco indice: a)il referendum consultivo quando lo richieda il Consiglio comunale con propria deliberazione adottata con il quorum della maggioranza dei suoi componenti, o quando lo richieda un quinto dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune; b) il referendum abrogativo quando lo richieda un

quinto dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune; 2. Per il calcolo del numero dei cittadini richiedenti si assumono i dati accertati nell'ultima revisione utile delle liste elettorali comprensive dei cittadini iscritti all'AIRE. 3. Il referendum deve riguardare materie di esclusiva competenza comunale e non è comunque ammesso intorno a proposte già sottoposte a referendum nel corso di uno stesso mandato amministrativo ovvero già dichiarate illegittime o inammissibili in precedenti consultazioni referendarie. 4. Il referendum non puo' essere proposto intorno a questioni attinenti: a) lo Statuto ed i regolamenti che disciplinano il funzionamento degli organi comunali; b) attività meramente esecutive di norme statali e regionali ovvero di atti riservati alla competenza esclusiva della Provincia; c) elezioni, nomine, designazioni, revoche e decadenze; d) il personale comunale o di enti, aziende, istituzioni e società dipendenti o partecipate dal Comune; e) provvedimenti inerenti il bilancio, la contabilità, l'assunzione di mutui, l'emissione di prestiti e l'applicazione di tributi e tariffe; f) l'attuazione dei principi dettati dall'art. 3, commi 1 e 2, Cost., sulla pari dignità giuridica e sociale delle persone. 5. Il referendum abrogativo non può inoltre essere proposto intorno a questioni che abbiano già costituito, in capo dei relativi destinatari, diritti acquisiti od il cui affievolimento comporti comunque per l'am-

ministrazione comunale l'assunzione di oneri finanziati risarcitori di entità superiore al risparmio conseguente all'adozione dell'atto di ritiro ivi proposto. 6. Il quesito sottoposto dai proponenti agli elettori deve rendere esplicite - ove possibile ed inerente le maggiori spese o le minori entrate derivanti dal provvedimento oggetto della consultazione e indicare le modalità di copertura di tali oneri. A questo fine, i promotori delegati potranno richiedere al Sindaco che venga loro tempestivamente indicato l'ufficio comunale competente alla determinazione dei suddetti elementi di ordine finanziario. Qualora non sia possibile attendere alla predetta determinazione in via breve, sulla scorta dei dati già in possesso dell'Amministrazione, è possibile che la stessa venga indicata con ordini di grandezza approssimativi. Dell'esito della collaborazione con gli uffici comunali viene redatto un apposito verbale, sottoscritto dal Dirigente del servizio competente, dal ragioniere e dai promotori delegati, da allegarsi all'istanza di referendum. Di tale verbale o comunque della relazione presentata autonomamente dal Comitato dei promotori, a cura della Segreteria generale, viene redatto un estratto, la cui copia va inserita in calce ad ogni successivo documento propulsivo l'istanza referendaria ad eccezione delle schede per la votazione. ART. 3 PROMOZIONE DEL REFERENDUM 1. I cittadini che intendono promuovere il referendum debbono presentare al Protocollo generale del

25


www.cannobio.net

Comune, entro il 20 dicembre di ogni anno, una apposita istanza scritta indirizzata al Sindaco. 2. L'istanza, redatta in carta libera, deve recare in calce il nome, il cognome, la data, il luogo nascita e la firma di almeno cento elettori del Comune di Cannobio. L'Ufficio Elettorale accerta l'effettiva iscrizione alle liste elettorali comunali dei suddetti firmatari. I primi tre firmatari si intendono delegati ad illustrare l'istanza di fronte al Consiglio Comunale convocato in adunanza aperta e a ricevere le comunicazioni inerenti lo svolgimento delle operazioni referendarie. 3. L'istanza deve contenere in termini esatti la proposta che si intende sottoporre alla votazione popolare, e deve essere articolata in modo breve e chiaro, tale da consentire un'agevole e obiettiva libertà di opzione. 4. Qualora l'istanza riguardi un referendum consultivo e prospetti alla consultazione popolare piu' proposte, il quesito dovrà essere completato con la formula "quale, fra le seguenti proposte, ritiene piu' idonea per ..." cui dovrà seguire l'esatta definizione dell'oggetto sul quale viene richiesto il referendum. 5. Qualora l'istanza riguardi un referendum abrogativo la proposta dovrà essere completata con la formula "volete che sia abrogato..." con l'indicazione della data, numero e titolo della deliberazione consiliare sulla quale il referendum sia richiesto. Qualora sia limitata al suo ritiro parziale, deve essere completata oltre che dall'indicazione del numero degli articoli o dei commi di riferimento, dall'oggetto della questione sul quale il referendum sia richiesto; dovrà essere altresì inserito il testo letterale delle disposizioni delle quali sia proposto il ritiro. 6. L'istanza di referendum abrogativo limitata ad una parte della deliberazione consiliare è inamissibile quando la sua eventuale recezione comporti l'inapplicabilità delle disposizioni residue. 7. 1 cittadini che intendono promuovere il referendum possono richiedere la collaborazione del Segretario generale per una corretta e compiuta formulazione della proposta referendaria. Tale collaborazione si limiterà all'individuazione e messa a disposizione della documentazione amministrativa necessaria nonchè nell'ausilio alla formulazione tecnico-giuridica della proposta. 8. Il Segretario curerà, per ogni altra incombenza eventualmente necessaria, di indicare il funzionario responsabile del relativo procedimento. 9. Le medesime disposizioni di cui sopra si applicano, in quanto compatibili, alle richieste di referendum deliberate dal Consiglio comunale, il quale dovrà altresì procedere, fra i membri sottoscrittoti della richiesta, alla nomina di tre suoi rappresentanti per l'espletamento di ogni incombenza. 10. Le deliberazioni consiliari promotrici dei referendum che non abbiano sortito in una consultazione referendaria nel corso dello stesso mandato amministrativo devono essere rideliberate dal Consiglio subentrante. Il voto favorevole assicura il mantenimento dell'originario numero d'ordine. ART. 4 INTEGRAZIONE DELLE PROPOSTE DA PARTE DELLA GIUNTA 1. Qualora sia stata inoltrata una proposta di referendum di tipo consultivo, è in ogni caso riservata al-

26

la Giunta la facoltà di formulare sullo stesso oggetto un quesito da aggiungere in calce a quello o a quelli formulati dai cittadini ovvero dal Consiglio Comunale. ART. 5 ESAME DI LEGITTIMITA' E DI AMMISSIBILITA DELLA PROPOSTA 1 La legittimità e l'ammissibilità delle proposte referendarie promosse dai cittadini è espressa in via obbligatoria, vincolante e definitiva dalla Giunta Comunale; 2. Il Sindaco trasmette alla Giunta le proposte di referendum entro trenta giorni dal loro ricevimento ovvero, in caso di referendum consiliare, dall'esecutività della delibera consiliare. 3. La Giunta Comunale è tenuta ad esprimersi entro i trenta giorni successivi, salvo una proroga di quindici giorni deliberata dalla Commissione conferenza dei Capigruppo per ragioni motivate. I tre promotori delegati di cui all'art. 3, comma 2, possono chiedere audizione alla Giunta per integrare - fermi restando i termini della proposta - le motivazioni della loro istanza. A tal fine, e altresì se lo ritenga comunque opportuno al fine di acquisire ulteriori elementi di giudizio, la Giunta Comunale invierà loro un avviso di convocazione per la riunione dedicata all'esame di legittimità e di ammissbilità della proposta referendaria. I promotori delegati hanno diritto di far inserire nel verbale della riunione le proprie osservazioni. 4. Qualora la Giunta Comunale riscontri delle irregolarità nella procedura di formazione o di presentazione dell'istanza e della prescritta documentazione, puo' stabilire un termine per le eventuali sanatorie o per la presentazione di memorie intese a contestarne l'esistenza. ART. 6 POTERI DELLA GIUNTA 1. Il La Giunta Comunale giudica insindacabilmente: a) la legittimità e l'ammissibilità dei quesiti referendari a seconda della legge nonchè delle disposizioni dettate dallo Statuto e dal presente regolamento; accerta altresì gli effetti di illegittimità conseguenti all'eventuale ritiro delle disposizioni oggetto del referendum; b) l'improcedibilità del procedimento referendario in caso di revoca accertata nelle forme e nei termini stabiliti dal successivo art. 13; c) l'improcedibilità del procedimento referendario per la naturale estinzione dei presupposti di fatto o di diritto che ne avevano motivato la proposta. 2. In caso di presentazione di piu' istanze nel corso di una medesima tornata referendaria, quelle successive alla quatta, ad eccezione di quelle deliberate dal Consiglio comunale, devono essere trasmesse alla Giunta Comunale solo qualora esso abbia rigettato una o piu' di quelle prime. 3. I promotori delegati delle istanze di referendum successive a quelle conoscibili dalla Giunta Comunale devono confermare per iscritto la richiesta della loro istanza entro il termine di cui all'art. 3 comma 1. E' fatta comunque salva la priorità acquisita in base alla data di prima presentazione. 4. Le decisioni della Giunta sono motivate e, quando siano di rigetto, devono altresì indicare le norme che lo hanno determinato.

ART. 7 RACCOLTA DELLE FIRME 1 La raccolta delle firme dei referendum promossi dai cittadini è effettuata su fogli in carta libera vidimati dall'Amministrazione e deve essere conclusa entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data della loro consegna. Ciascuno di essi deve recare, stampato o dattiloscritto in epigrafe a cura dei promotori, il testo della proposta formulata nell'istanza di referendum dichiarata legittima e ammissibile dalla Giunta Comunale 2. I fogli destinati alla raccolta delle firme sono presentati entro 10 giorni dal ricevimento della dichiarazione di ammissibilità' espressa dalla Giunta Comunale per la vidimazione all'ufficio Elettorale che, dopo avere provveduto ad apporvi il numero d'ordine, il timbro, la data e la firma di un funzionario comunale, li restituisce senza ritardo ai promotori delegati. ART. 8 AUTENTICAZIONE DELLE FIRME 1. L'elettore appone la propria firma nei fogli di cui all'articolo precedente, scrivendo chiaramente nome e cognome, luogo e data di nascita, e residenza. 2. La firma deve essere da un Consigliere Comunale che abbia comunicato la sua disponibilità, dal Segretario generale o da altro funzionario comunale incaricato dal Sindaco. 3. L'autenticazione deve recare l'indicazione della data in cui avviene e puo' essere unica per tutte le firme contenute in ciascun foglio; in tal caso deve indicare il numero delle firme raccolte. 4. L'autenticazione delle firme presso l'Ufficio Elettorale potrà essere effettuata negli orari di apertura al pubblico dell'ufficio stesso. ART. 9 SPESE PER L'AUTENTICAZIONE DELLE FIRME 1. Le autenticazioni delle firme effettuate dal Sindaco, da un Assessore, da un Consigliere comunale, dal Segretario generale o dal funzionario incaricato dal Sindaco sono esenti da spese. ART. 10 PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI REFERENDUM 1. La richiesta di referendum, corredata dei fogli di cui all'art. 7, recanti le firme autenticate e dalla attestazione, anche collettiva, dell'ufficio Elettorale della effettiva iscrizione dei firmatari nelle liste elettorali comunali, deve essere presentata dai promotori al Sindaco entro il decimo giorno successivo alla scadenza del termine fissato per la raccolta delle firme. 2. Il Segretario comunale, mediante processo verbale di cui rilascia copia, da' atto della presentazione della richiesta, della data e del deposito dei documenti. Nel verbale è inoltre indicato, su dichiarazione dei promotori, il numero delle firme raccolte. Il Segretario entro 10 giorni dalla presentazione della richiesta di referendum, verifica la regolarita' degli atti, delle firme di presentazione autenticate e dell'iscrizione nelle liste elettorali del Comune di un numero di sottoscrittoti non inferiori a quello minimo previsto dall'art. 2 e ne da' comunicazione al Sindaco.


www.cannobio.net

TITOLO II SVOLGIMENTO DEL REFERENDUM ART. 11 INDIZIONE 1. Il referendum proposto dai cittadini viene indetto se il numero di firme valide è stato raccolto nel termine dettato dal precedente art. 7, comma 2. Entro il mese di maggio di ogni anno, il Sindaco indice il referendum che, salvo i casi previsti dal successivo art. 12, deve tenersi in una delle giornate di domenica dei mesi di giugno e/o ottobre di ogni anno, accorpando in unica. data le proposte di referendum dichiarate legittime e ammissibili nel corso della medesima tornata elettorale. L'atto di indizione elenca per ciascun referendum, nel rispetto del numero d'ordine, i quesiti o le proposte da sottoporre agli elettori, specificando altresì se gli stessi sono stati promossi dai cittadini ovvero dal Consiglio comunale. 3. Il Sindaco provvede a dare notizia del referendum mediante affissione all'Albo Pretorio e manifesti da affiggersi almeno venti giorni prima della data del referendum. Nei manifesti saranno altresì precisati il testo del quesito o dei quesiti sottoposti a referendum, il giorno e l'orario della votazione, l'avvertenza che il luogo della votazione è precisato nella tessera elettorale, il quorum dei partecipanti necessario per la validità del referendum. I manifesti sono pubblicati negli spazi per le pubbliche affissioni in numero di copie pari almeno al doppio delle sezioni elettorali. ART. 12 PERIODI DI SOSPENSIONE DEL REFERENDUM 1. Il referendum non può essere effettuato : a) nei tre mesi che precedono la scadenza del mandato del Consiglio comunale; b) in caso di anticipato scioglimento del Consiglio, nel periodo intercorrente tra la pubblicazione di indizione dei comizi elettorali e l'elezione del nuovo Consiglio comunale; c) nei tre mesi successivi alla elezione del nuovo Consiglio comunale; d) contestualmente ad operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali. 2. Nei casi previsti dal comma precedente, il referendum si svolgerà entro i sessanta giorni successivi allo spirare della causa di sospensione, nel rispetto delle procedure stabilite dal precedente art. 11. ART. 13 REVOCA DEL REFERENDUM 1 Il referendum può essere revocato qualora, entro il mese di aprile, gli organi comunali competenti abbiano adottato un atto o una deliberazione sulla stessa materia oggetto della proposta referendaria. 2. La Giunta Comunale, cui è trasmesso immediatamente l'atto o la delibera consiliare esecutiva, stabilisce insindacabilmente entro dieci giorni se la proposta referendaria sia da considerarsi assorbita dal contenuto della deliberazione o se debba comunque procedersi allo svolgimento delle operazioni referendarie. 3. Il Sindaco, tramite manifesti e/o altri strumenti all'uopo adeguati, comunica tempestivamente alla cittadinanza l'eventuale revoca del referendum e le ragioni che l'hanno consentita. ART. 14

DISCIPLINA DELLA VOTAZIONE 1 Hanno diritto di partecipare ai referendum tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune alla data di indizione del referendum e che abbiano compiuto il 18' anno di eta' il giorno fissato per la consultazione. 2. La votazione si svolge a suffragio universale, con voto diretto, libero e segreto. 3. L'Ufficio elettorale comunale provvede a compilare in duplice copia apposite liste sezionali dei cittadini aventi diritto al voto. Tali liste saranno autenticate dalla Commissione Elettorale Comunale. Verranno depennati gli elettori deceduti sino al 15' giorno antecendente le consultazioni. ART. 15 COMPITI DELL'UFFICIO ELETTORALE 1. Entro dieci giorni dalla comunicazione di ammissibilita' del referendum, l'ufficio Elettorale predispone tempestivamente il calendario di tutte le operazioni referendarie. Inoltre: a) sovrintende a tutte le operazioni referendarie; b) procede il giorno immediatamente successivo alle operazioni di voto: -all'accertamento del numero complessivo degli elettori aventi diritto; -all'accertamento del numero dei votanti e quindi alla somma dei voti validamente espressi; -alla verifica della quota percentuale minima per la validita' della consultazione. 2. Di tali operazioni è redatto verbale, trasmesso tempestivamente all'Ufficio comunale per il referendum. ART. 16 UFFICIO COMUNALE PER IL REFERENDUM 1.Entro dieci giorni dalla comunicazione di ammissibilita' del referendum, si insedia l'Ufficio comunale per il referendum. L'Ufficio, che è collegio perfetto, è composto dal Segretario Generale, dal Responsabile dell'ufficio Elettorale e dal Dirigente dell'Area afferente al servizio elettorale. Ai lavori dell'Ufficio possono assistere i promotori delegati delle istanze di referndum, ai quali, a cura del Segretario Generale, vengono comunicate le date delle sedute. 2. L'Ufficio comunale per il referendum procede, in pubblica adunanza, il giorno immediatamente successivo alle operazioni di voto: - al riesame e alle decisioni in merito ai voti contestati e provvisoriamente non assegnati; - alla verifica, ove lo ritenga necessario, dei verbali delle votazioni delle sezioni cui si riferiscono i reclami, procedendo all'eventuale correzione degli errori nei risultati. - alla proclamazione dei risultati definitivi del o dei referendum. 3. Di tali operazioni è redatto verbale depositato presso l'Ufficio di Segreteria e trasmesso in copia al Sindaco e ai promotori delegati. ART. 17 UFFICIO DI SEZIONE 1 In ciascuna sezione elettorale è costituito un Ufficio di sezione composto da un Presidente, da tre scrutatoti di cui uno, a scelta del Presidente, assume le funzioni di Vicepresidente e da un Segretario. Per la loro nomina si applicano le regole e le procedure osservate in occasione delle elezioni amministrative.

2. I compensi per i componenti degli Uffici di sezione sono fissati dalla delibera della Giunta comunale che determina l'impegno di spesa complessivo per l'intero procedimento referendario . 3. Per quanto attiene alla ripartizione del Comune in sezioni e provvedera' la Giunta comunale, sentito l'Ufficio comunale per il referendum. ART. 18 OPERAZIONI DI VOTO 1. L'Ufficio di sezione si costituisce nella sede prestabilita alle ore 6 del giorno della votazione. Dalle ore 6 alle ore 7 gli incaricati del Comune provvedono a consegnare al Presidente le schede, i verbali, una copia delle liste elettorali della sezione, due copie del manifesto di indizione del referendum da esporre nella parte riservata al pubblico, e tutto l'altro materiale necessario per la votazione. 2. Le schede per il referendum, di tipo unico e di identico colore per ciascuna richiesta referendaria, devono possedere le caratteristiche dei modelli riprodotti nelle tabelle p) e q) allegate alla legge 13 marzo1980, n. 70 e successive modificazioni, con la dicitura Referendum consultivo comunale "ovvero "Referendum abrogativo comunale". 3. Esse contengono la proposta, corredata dei relativi quesiti avanzati dai proponenti ed eventualmente dalla Giunta, formulata nella richiesta di referendum dichiarata legittima e ammissibile, letteralmente riprodotta a caratteri chiaramente leggibili, ivi specificando se essa è stata avanzata da cittadini ovvero dal Consiglio comunale. Le schede sono vidimate con la sigla di uno dei membri dell'Ufficio di sezione secondo la suddivisione effettuata dal Presidente. 4. All'elettore vengono consegnate, per la votazione, tante schede di colore diverso quante sono le richieste di referendum sottoposte al voto. 5. L'elettore vota tracciando sulla scheda, con la matita. un segno sulla risposta da lui prescelta e, comunque, nel rettangolo che la contiene. 6. Le operazioni di voto hanno inizio alle ore 7. 00 della giornata di domenica fissata dall'atto di indizione del referendum e terminano alle ore 22. 00 dello stesso giorno. ART. 19 OPERAZIONI DI SCRUTINIO 1 Le operazioni di scrutinio avvengono immediatamente dopo la chiusura delle urne e proseguono fino ad esaurimento. Concluse le operazioni tutto il materiale, chiuso in appositi plichi sigillati, viene recapitato all'Ufficio Elettorale. 2. Alle operazioni di voto e di scrutinio presso i seggi, nonchè alle operazioni dell'Ufficio Elettorale, possono assistere, un rappresentante di ognuno dei Comitati e dei Gruppi consiliari comunali promotori del referendum, designati dai rispettivi delegati e Capigruppo consiliari. 3. In caso di contemporaneo svolgimento di piu' referendum, l'Ufficio di sezione osserva per gli scrutini l'ordine di elencazione delle richieste sottoposte a votazione, quale risulta dall'atto sindacale di indizione. 4. Per le operazioni pre-elettorali e quelle inerenti alla votazione e allo scrutinio, si osservano, in quanto compatibili, le disposizioni contenute nel D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570 e successive modificazioni.

27


www.cannobio.net

ART. 20 PROCLAMAZIONE DEI RISULTATI 1. Il Sindaco provvede, entro cinque giorni dal ricevimento del verbale dell'adunanza dell'Ufficio comunale per il referendum, alla comunicazione dell'esito della consultazione: a) ai cittadini mediante affissione di appositi manifesti in luoghi pubblici; b) ai Consiglieri comunali mediante l'invio a ciascuno di essi dei dati riassuntivi del referendum;

TITOLO III DISPOSIZIONI FINALI ART. 21 PRONUNCIAMENTO DEL CONSIGLIO 1. Qualora alla votazione abbia partecipato la maggioranza degli elettori, il Consiglio comunale, entro trenta giorni dalla proclamazione dei risultati, si pronuncia con un ordine del giorno in seduta monotematica. 2. Prima della seduta nel corso della quale il Consiglio comunale adotta l'atto di pronunciamento, il Sindaco convoca i primi tre firmatati della proposta referendaria per acquisire valutazioni sull'esito della consultazione e sulle ipotesi di atti da proporre all'approvazione del Consiglio comunale. Essi hanno comunque diritto di intervenire, una volta e per non piu' di quindici minuti complessivi, nel corso dei lavori della seduta consiliare dedicata all'attuazione delle disposizioni di cui al precedente comma. ART. 22 RINUNCIA DELLA RICHIESTA DI REFERENDUM 1. Il Comitato dei cittadini promotore dell'istanza di referendum puo' rinunciare alla prosecuzione delle operazioni referendarie fino al momento della pronuncia della

Giunta Comunale. A questo fine, dovrà inoltrare un'apposita istanza scritta al Sindaco corredata delle firme autenticate, a proprie spese, di almeno i quattro quinti dei firmatati dell'istanza di cui all'art. 3. 2. Analogamente a quanto stabilito dal comma 1, il Consiglio Comunale potrà deliberare di rinunciare alla prosecuzione delle operazioni referendarie dietro proposta del gruppo promotore sottoscritta con il voto favorevole della maggioranza dei suoi componenti. ART. 23 DISPOSIZIONI APPLICABILI 1. Per tutto cio' che non è disciplinato dal presente regolamento si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste agli artt. 51 e 52 della legge 25 maggio 1970, n. 352 e successive modificazioni, contenente norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sull'iniziativa legislativa del popolo, fatta salva la facolta' della Giunta comunale di adottare con provvedimento motivato l'eventuale deroga a talune delle norme sulla pubblicita' dettate dall'art. 52 sopracitato. ART. 24 SPESE 1. Le spese per lo svolgimento delle operazioni attinenti ai referendum, nonché quelle per le competenze dovute ai componenti dei seggi elettorali, fanno carico al Comune fatto salvo quanto disposto all' art. 22, comma 1. 2. Agli oneri derivanti dallo svolgimento del referendum in dipendenza del presente regolamento, si provvede con stanziamenti da imputarsi ad apposito capitolo di bilancio.

INDICE TITOLO I Richiesta di referendum consultivo Art. 1- Oggetto, delimitazione territoriale e tipologie Art. 2 - Requisiti Art. 3 - Promozione del referendum Art. 4 - Integrazione delle proposte da parte della giunta Art. 5 - Esame di legittimita' e di ammissibilita della proposta Art. 6 - Poteri della giunta Art. 7 - Raccolta delle firme Art. 8 - Autenticazione delle firme Art. 9 - Spese per l'autenticazione delle firme Art. 10 - Presentazione della richiesta di referendum TITOLO II Svolgimento del referendum Art. 11 - Indizione Art. 12 - Periodi di sospensione del referendum Art. 13 - Revoca del referendum Art. 14 - Disciplina della votazione Art. 15 - Compiti dell'ufficio elettorale Art. 16 - Ufficio comunale per il referendum Art. 17 - Ufficio di sezione Art. 18 - Operazioni di voto Art. 19 - Operazioni di scrutinio Art. 20 - Proclamazione dei risultati TITOLO III DISPOSIZIONI FINALI Art. 21 - Pronunciamento del consiglio Art. 22 - Rinuncia della richiesta di referendum Art. 23 - Disposizioni applicabili Art. 24 - Spese

Testo approvato nella seduta del Consiglio comunale del 28 marzo 2008. Pubblicato all’albo pretorio comunale l’8 aprile 2008.

Da’ tu il nome alla nuova casa della Gioventù I lavori di ristrutturazione dell’ex casa dela Gioventù sono praticamente conclusi. Nel corso delle prossime settimane verranno arredate sia il grande auditorium sia le sale attigue. Per il 14 dicembre 2008 - domenica - è prevista la giornata delle porte aperte per far conoscere a tutta la popolazione la nuova struttura. Resta un problema. Come chiamarla? Aspettiamo la tua proposta. Una commissione congiunta di

rappresentanti dell’Amministrazione e della parrocchia sceglierà il nome all’interno delle proposte avanzate dai cittadini. Ma attenzione, non deve indicare il nome di qualcuno, una personalità, ma un’indicazione come Centro socio-culturale, Centro incontro, ecc..Quindi segnala il tuo nome e invia la comunicazione direttamente al sindaco.

Propongo come nome della struttura: ............................................................................................ ............................................................................................ ............................................................................................ Nome e Indirizzo del mittente:

...................................................... ....................................................... ....................................................... Firma

Al sindaco di Cannobio Piazza V. Emanuele III, n. 2 28822 Cannobio


www.cannobio.net

Spazio per le liste rappresentate nel Consiglio comunale dopo il cambiamento del 2008

La parola ai gruppi

L’Amministrazione ha ritenuto doveroso garantire a tutte le forze politiche la possibilità di intervenire sui temi di interesse pubblico. Per questo ha lasciato uno spazio alle libere opinioni dei tre gruppi politici presenti in Consiglio comunale. Dai gruppi “Insieme continuità e rinnovamento” e da “Cannobio per tutti” non è stato inviato alcunchè.

Libertà e responsabilità

Portare a termine il mandato per il bene comune Il nuovo gruppo di maggioranza che rappresento, nasce dalla responsabilità di portare a termine il mandato amministrativo evitando il commissariamento del Comune ed adottando in piena libertà scelte democraticamente discusse, libere da condizionamenti col fine di operare per il raggiungimento del bene comune e pertanto libere da particolarismi e personalismi. Esauriti e raggiunti gli obbiettivi del precedente gruppo di maggioranza si sono individuati nuovi traguardi a breve e medio termine sia per la conclusione del mandato amministrativo che come base per la prossima Amministrazione. Sommariamente sono nel campo delle opere pubbliche: una riorganizzazione con ampliamento del porto in zona lido, contestualmente ad una revisione dell'area mercato per lo sblocco di aree a parcheggio e nel campo dei servizi sociali la creazione di un asilo nido comunale, fermo restando la necessaria maggior attenzione e cura per le opere di piccola e grande manutenzione attraverso un rinnovato impegno di vigilanza e chiedendo, perché no, una maggiore collaborazione della cittadinanza. Perché è giusto e doveroso lamentarsi delle cose che non funzionano a patto che ognuno svolga e rispetti i propri doveri ad esempio evitando di mettere i sacchetti dei rifiuti domestici nei cestini pubblici o come la signora che, mentre predicava bene ma razzolava male, lamentandosi del servizio di pulizia urbana faceva fare i bisogni del cagnolino sulla via pubblica andava via non curandosi di raccogliere quanto ognuno di noi poi calpesta non proprio con gioia. Impegno, volontà , rispetto delle regole, partecipazione e responsabilità, solo attraverso l'osservanza di tutto ciò da parte di tutti, delle persone elette e designate ad operare scelte e dei cittadini che poi le devono porre in atto, riusciremo a mantenere e migliorare sempre più la nostra Città per il nostro piacere di viverci e per chi sarà gradito ospite. Capogruppo di maggioranza Corrado Loddo

Progetto città di Cannobio

Consiglio comunale

Una seria alternativa all’attuale amministrazione

I CONSIGLIERI COMUNALI ELETTI 2004 - 2009

I cittadini chiedono ai loro amministratori cose semplici che vanno dalla manutenzione delle strade, all'illuminazione pubblica, al verde pubblico, alla pulizia delle strade, alla sicurezza dei loro cari e delle proprie case. Poi di conseguenza, una volta raggiunto uno standard decente che significa un buon funzionamento delle cose "semplici", chiedono ai loro amministratori idee e indicazioni sullo sviluppo futuro. Chiedono in parole povere : cos'é previsto per lo sviluppo del PROPRIO PAESE, quali infrastrutture e opere sono necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati, cosa e come per migliorare la qualità della vita. Da questa premessa si evince una cosa sola, che un amministratore dovrà focalizzare la propria attenzione, operando e risolvendo in primo luogo le cose "semplici". Non soddisfatti dell'attuale disastrosa gestione dei beni comunali in particolare delle cose "semplici", quale le manutenzioni in generale, della illuminazione pubblica, della gestione e controllo del verde pubblico, della gestione e controllo dei vari servizi sul territorio erogati e/o gestiti con insufficienza, il gruppo "PROGETTO CITTÀ DI CANNOBIO" si pone quale seria alternativa all'attuale amministrazione per un attento monitoraggio del territorio e come organo di opposizione propositivo e di controllo dell`operato degli amministratori tutti. Infatti, il documento programmatico presentato dalla nuova maggioranza denominata "Libertà e responsabilità" durante l`ultimo consiglio del 31 maggio 2008 é stato da noi bocciato poiché altamente velleitario unicamente pre-elettorale e assolutamente non attuabile, da una maggioranza risicata nei numeri e soprattutto nelle idee! L'unica parte del documento programmatico da noi condivisa è stata quella inerente al completamento e alla adozione del nuovo piano regolatore, piano fortemente voluto e seguito in modo costante con la presenza e serietà avuta da noi consiglieri che ora facciamo parte del nuovo gruppo "Progetto città di Cannobio". Gruppo che ha nel cuore il proprio paese e il proprio territorio, che ne vuole fortemente lo sviluppo ma anche la sua salvaguardia, sapendo bene che il territorio stesso con le sue peculiarità e le sue bellezze naturali é una ricchezza inestimabile da tutelare e non da depauperare! Gruppo "Progetto città di Cannobio", che ha nel proprio DNA un modo di vedere diverso la gestione e programmazione del territorio, un gruppo che fa della pragmaticità la propria bandiera e del "FARE" il proprio motto! Gruppo che da queste colonne Vi porta il saluto e allo stesso tempo si pone incondizionatamente al Vostro servizio, un gruppo quello "Progetto città di Cannobio" attento alle Vostre esigenze e alle Vostre gradite segnalazioni.

MAGGIORANZA Gruppo:

Libertà e responsabilità Avv. Antonello Viviano, Sindaco eletto Componenti Antonio Lillo* Massimo Minoletti Mauro Cavalli Ignazio Littera Roberto Borlotti Pier Angelo Ferrari Mario Piffero Loddo Corrado

106 voti 60 voti 59 voti 57 voti 50 voti 39 voti 19 voti

MINORANZA Lista:

Cannobio per tutti Mario Grassi, cand. sindaco Orietta Bindi 78 voti Silvano Dresti 74 voti Lista:

Insieme continuità e rinnovamento Marco Marzano

53 voti

Gruppo : Progetto città di Cannobio** componenti: Giovanni Rubini Giorgio Bertolazzi Massimo Micotti Franco Albertini

130 voti 77 voti 46 voti 35 voti

*eletto come capolista “Insieme continuità e rinnovamento” entrato in maggioranza il 31 maggio 2008 ** Gruppo uscito dalla maggioranza e costituitosi il 31 maggio 2008

Il gruppo “Progetto città di Cannobio” Rubini Giovanni , Bertolazzi Giorgio Micotti Massimo, Albertini Franco

29


www.cannobio.net

Sabato 20 settembre convegno regionale dei centri d’incontro

Raduno anziani a Cannobio Zattera al Lido E’ stata collocata ad inizio agosto una zattera al Lido a disposizione dei per bagnanti. Costo: 20 mila euro

Frana all’ Orrido Con opere costate 50 mila euro - con contributo regionale - si è intervenuto a tutela di una vasta area sogetta a franamenti. Manca da attuare l’invento sull’altra parte del versante.

Protezione civile

Grande appuntamento a Cannobio, sabato 20 settembre. Organizzato dal centro d’incontro locale, coordinato dalla sempre giovanissima Teresina Zanazzi, il borgo è stato invaso da decine e decine di centri d’incontro di tutta la Regione: da Novara, Torino,

Vercelli. Grande partecipazione e caratteristica sfilata per le vie del borgo. Poi pranzo nei ristoranti locali e festa finale in piazza lago. Il tutto inframmezzato da viste guidate alla scoperta di Cannobio e della sua storia. Nella foto, una delle tante escursioni promossa dal centro d’Incontro di Cannobio. (numero gratuito; non ti costerà nulla), o con e-mail a sole.segnalazioni@enel.it. Il servizio è attivo 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno e viene garantito da personale in carne ed ossa, non vi risponderà cioè un nastro preregistrato. Occorre però segnalare la via e il numero civico nei cui pressi si trova il punto luce guasto con precisione. Va indicato anche il numero identificativo (è una targhetta di censimento presente sul palo o accanto al lampione). L’Enel interverrà nell’arco di tre giorni lavorativi.

Hai visto un lampione guasto? Telefona al n. verde 800.90.10.50 C’è un lampione, un punto luce guasto? Segnalalo immediatamente all’Enel. Puoi farlo anche tu.Ecco come. La segnalazione può avvenire direttamente da parte di qualsiasi cittadino: basta telefonare al numero verde 800901050

Terza fiera dell’agricoltura A Traffiume, domenica 19 ottobre 2008 Il comune di Cannobio organizza, domenica 19 ottobre 2008, la terza Fiera degli Allevatori". La manifestazione che riunisce agricoltori e allevatori di Cannobio e valle (ma saranno presenti anche da altre zone della Provincia) avrà luogo presso il campo sportivo di Traffiume. La Fiera verrà aperta alle 8 di mattino, seguiranno alle 9,30 le operazione di valutazione dei capi in mostra, che saranno premiati nel primo pomeriggio, alle 15, 30 dalle autorità cittadine e provinciali. E’ previsto il classico pranzo all’aperto presso l'area Fiera e una castagnata alle 15.

30

In memoria dell’assessore Paola Iulita, scomparsa nel 2005, un gruppo di amici ha deciso di devolvere a tre studenti della scuola media una borsa di studio. Paola, già vicepresidente della Pro Cannobio e rappresentante nel Cda dell’Opera Pia, dal 2004 era consigliere comunale del Comune di Cannobio dove ricopriva appunto anche la carica di assessore.

Sono iniziati i lavori del primo lotto del centro di protezione nella Piana di Traffiume. Conclusione 1° lotto prevista entro il 2008.

Micronido a Cannobio E’ stato richiesto un contributo alla Regione Piemonte per realizzare un micronido (0-3 anni). Costo 185 mila. Contributo pari al 65%.

Scuola materna A. Zaccheo Prevista la sistemazione dell’ingresso, tinteggiatura esterna e lavori interni. Costo 85 mila euro. Con contributo 65% della Regione.

Scuole elementari Previsti lavori di sistemazione delle pavimentazioni esterne. Costo 200 mila euroContributo 65% della Regione Piemonte.

Pontili Sono stati collaudati i pontili di Via Magistris e aperti all’attracco. Dall’agosto 2008 sono a pagamento

Ponte Ballerino Aperto al pubblico nel dicembre 2007. Sono in corso controlli periodici di tensione funi.


www.cannobio.net

I tempi del Prgc

Gli impegni assunti nella presentazione del bilancio preventivo

Lavoriamo per il futuro

della nostra città

che ne agevola e rende più facile la consultazione. Gli obbiettivi di questa complessa pianificazione, che erano in parte già stati indicati nell'indagine propedeutica del 2003, e sono stati verificati, rinforzati e sostenuti nel corso dell’iter procedimentale, trovano naturale e puntuale riscontro anche nel bilancio di previsione appena approvato. In sintesi ecco quali sono stati gli obiettivi e cosa si è voluto fare: 1. Perimetrare il territorio edificato ed edificando: Si sono delimitate in modo accurato le suddette aree di modo che le zone inedificate possano assolvere oltreché funzioni paesistiche, boschive, naturalistiche anche funzioni di fascia di protezione delle infrastrutture;

Il nuovo Piano regolatore generale, o più precisamente la revisione del Prgc, rappresenta l’elemento centrale di programmazione e di pianificazione per il futuro del nostro territorio. L'importante strumento urbanistico, nella sua fase preliminare, è stato adottato dal Consiglio comunale nel mese di settembre del 2007 e vedrà completare il proprio iter in questo secondo semestre del 2008 in una seduta consigliare che esaminerà le osservazioni pervenute che rappresentano un importante e fondamentale contributo nella gestione territoriale.

Considerazioni di fondo

Si tratta, nel complesso, di un piano regolatore che si inserisce e regolamenta un territorio che, sebben notevolmnete saturo da un profilo urbanistico, presenta ancora possibilità di sviluppo. Questa pianificazione è stata preceduta da altri strumenti urbanistici, quali la variante strutturale relativa al Piano di assetto idrogeologico oltre a varianti parziali, che hanno verificato e modificato le possibilità edifi-

Arch. Giandomenico Albertella Assessore all’urbanistica

catorie in vari ambiti, zonali e locali.

Gli obiettivi del Piano

Si è voluto specificatamente caratterizzare il Piano con una nuova impostazione e veste grafica, completamente informatizzato: una modalità

L'adozione definitiva della revisione del Piano regolatore generale, adottato dal Consiglio comunale il 10 settembre del 2007, è uno dei punti fondamentali del documento programmatico approvato dal Consiglio comunale lo scorso 31 maggio. Come è noto, dopo la pubblicazione all'albo pretorio per 30 giorni consecutivi del preliminare di PRGC, i cittadini e gli aventi diritto hanno avuto la possibilità di presentare le proprie osservazioni (oltre 400 quelle pervenute). Tutte le osservazioni presentate sono state esaminate dagli urbanisti, dal geologo, dall'agronomo e da una “commissione” composta da tutti i consiglieri comunali. Su richiesta del Comune di Cannobio la Regione Piemonte ha convocato il “tavolo tecnico” (gruppo interdisciplinare ai sensi del DGR 31-3749 del 2001) per il 12 settembre. Entro il mese di ottobre le osservazioni e il PRGC saranno portati alla discussione in Consiglio comunale per l'adozione definitiva. Successivamente il Prgc sarà trasmesso alla Regione Piemonte per la definitiva approvazione. Trascorsi 120 giorni dall'inoltro in Regione, se non ci saranno richieste di integrazioni e variazioni da presentare o richieste di rielaborazioni totali o parziali, ai sensi dell'art. 85 della L. R. N. 56/77, saranno consentiti gli interventi in aree dotate di urbanizzazione primaria.

2. Centri storici: Si è prestata attenzione al recupero degli edifici esistenti nel capoluogo, a Traffiume e Carmine nonché particolare riguardo per i nuclei di antica formazione di Sant’Agata e San Bartolomeo; 3. Viabilità: Abbiamo voluto migliorare la viabilità esterna ed interna: per quanto ri-

Giandomenico Albertella Assessore all'urbanistica

31


www.cannobio.net

Nel mese di ottobre prevista la discussione finale in Consiglio comunale Il piano regolatore verrà quindi inoltrato alla Regione per l’esame conclusivo

Ampliata l’area industriale-artigianale Si svilupperà l’intero comparto turistico

guarda l'attraversamento della città si è mantenuta la variante in galleria con esplicita previsione di miglioramenti, in particolare all'uscita sud.

Viabilità interna

Per quel che concerne la viabilità interna sono stati previsti ampliamenti dell'esistente nei punti più critici (Casali Gerbia - via Darbedo, via Masserecci, etc.) ed ulteriori strade di collegamento, in particolare nell'area industriale (Pip); 4. Posteggi Sono stati previsti nuovi posteggi (tra cui quelli in via Sotto i Chiosi, via Madonna delle Grazie) ed un posteggio per pullman turistici; 5. Servizi Per quanto concerne i pubblici servizi, si è prevista la possibilità di realizzare un campo sportivo in località Traffiume; 6. Turismo Considerando incerto, oltrechè il presente anche il futuro occupazionale relativo al frontalierato, si è considerato e previsto uno sviluppo delle attività turistico-ricettive, commerciali, nonchè delle attività produttive, imprenditoriali, artigianali ed agricole: a) Turistico ricettivo: Si è tenuto in primo piano la possibilità di interventi in questo setto-

32

re al fine di migliorare ed ampliare anche temporalmente la stagione turistica, oltre che incrementare le presenze. Si tratta di un settore capace di generare indotto economico ed occupazione. E’ stata quindi prevista la possibilità di uno sviluppo dell'area dell’ ex-Preventorio.

d) Attività agricole: Si è garantito sviluppo e tutela alle attività agricole a soddisfazione della crescente domanda delle stesse, garantendo anche nuove possibilità di recupero dei rustici negli alpeggi con adeguati incrementi volumetrici.

Ex- Preventorio e area ex-Orsoline

Alcuni elementi distintivi

Previsto anche un importante recupero dell'area ex-Orsoline a fini residenziali, turistici e commerciali e per servizi socio-sanitari, comprendendo in questa operazione anche un incremento della esistente struttura sanitaria per almeno 800 metri quadrati;

In sintesi eccovi alcuni “numeri” del progetto preliminare del Prgc: possibilità di realizzare 502 alloggi; oltre 600 seconde case; più di 190 alloggi da reintegrare e/o recuperare. Per le esigenze turistico-ricettive ed artigianai sono previsti ulteriori 6000 metri quadrati. Questo dunque lo stato di fatto dell’iter procedurale del Prgc iniziato nel giugno 2003 e, purtroppo, intervallato da un lungo periodo di attesa per il piano di assetto idrogeologico (Pai). Basti pensare che la variante strutturale al Pai è stata approvata dal consiglio comunale nel settembre 2003 e la Regione ha approvato detta variante solo nel marzo 2007. Dopo l’approvazione del Consiglio comunale, l'ultima parola sul Prgc spetterà alla Regione Piemonte. L’obiettivo dell’Amministrazione, attraverso questa pianificazione, è stato quello di programmare il futuro di Cannobio coniugando sviluppo e sostenibilità ambientale.

b) Commercio Unitamente alla revisione del Prg, è stato approvato un “Piano commerciale” che vuole tutelare e salvaguardare la tradizione locale contro l'incremento della grande distribuzione alimentare, per la quale, qui a Cannobio, non si prevede un ulteriore sviluppo; c) Area industriale E’ stato previsto un ampliamento dell'area industriale-artigianlae Pip di Traffiume per oltre 14 mila metri quadrati con la possibilità di insediamento di attività per oltre 5.600 metri quadrati, per nuove aziende medie;

Il Sindaco Avv. Antonello Viviano (Dalla relazione al bilancio preventivo 2008)


www.cannobio.net

Il nostro patrimonio

Pier Angelo Ferrari Assessore al patrimonio

Una serie di edifici, per oltre 200 vani,

Fra i molteplici compiti dell’assessorato al patrimonio, vi è anche quello di tenere la “contabilità” di tutte le proprietà comunali, da San Bartolomeo a Socraggio, da Carmine a Traffiume, da Cannobio a Sant’Agata Dopo avere relazionato sui parcheggi, sui posti barca e sui costi del riscaldamento nei precedenti numeri della rivista, mi è sembrato interessante presentare in una rapida rassegna gli edifici facenti parte del patrimonio comunale. Un lungo elenco che pubblico qui accanto: spero di non avere dimenticato niente, ma anche così la somma è di alcune migliaia di metri quadrati coperti per oltre duecento locali. Un patrimonio pubblico ingente che ha ovviamente un costo di gestione: occorre infatti effettuare la pulizia, fornire il riscaldamento, l'elettricità e l'acqua, oltre a prevedere una manutenzione ordinaria che vista l'entità della superficie e l'uso a cui sono asserviti è notevole in termini economici.

sparsi su tutto il territorio

Il patrimonio immobiliare Il Comune di Cannobio dispone di numerose proprietà oltre alle piazze, strade, parchi che fanno parte o del demanio o del patrimonio indisponibile: si tratta di stabili (come ad esempio Palazzo Carmine, sede del Municipio in piazza Lago) e poi scuole, lavatoi pubblici, case popolari, palazzi. Eccone una essenziale rassegna stilata dall’assessore al patrimonio Pier Angelo Ferrari:

piano terreno ad uso mostre e da alcuni vani al primo piano attualmente inutilizzati (sei vani su 4 livelli).

1. Palazzo Carmine. La sede del municipio, sito in piazza Vittorio Emanuele III°. Si compone di ventisei vani su quattro livelli, ad uso dei settori amministrativi oltre alla sala consiliare.

4. Magazzino comunale E’ sito in via Sotto i Chiosi, formato da due ampi vani su due livelli.

9. Ex Chiesa Maria Maddalena E’ una vecchia Chiesa sconsacrata sita in piazza S. Ambrogio. Un ampio locale con servizi ad uso mostre e manifestazioni.

5. Unità immobiliari Torcitura Locali in via Sotto i Chiosi: si dispone di un magazzino, quattro uffici e cinque autorimesse.

10. Ex scuole Traffiume Situate in piazza Municipale, cinque vani su tre livelli, ad uso sala polivalente e locali per le associazioni.

6. Scuola elementare Grande edificio sito lungo il viale Vittorio Veneto, dodici vani su tre livelli, con annessa palestra ed ampio locale sede del Corpo Filarmonico Cannobiese, costruita ai primi del secolo scorso e poi ampliata.

11. Ex asilo Traffiume Edificio composto da sei vani su tre livelli, ad uso delle associazioni locali.

2. Palazzo Mandamentale E’ sito in via A. Giovanola. Si compone di diciassette vani su due livelli, ad uso del settore anagrafe, della Pro Cannobio, dell'assistente sociale e di varie associazioni. 3. Palazzo della Ragione Monumento storico, sito in via Giovanola, formato da un porticato al

3. Appartamenti di edilizia economica e popolare Sono ben 24 in via Sotto i Chiosi, ricavati dalla ristrutturazione del vecchio Setificio, a cui vanno aggiunti: due appartamenti in via Crocifisso, uno in via Zammaretti, uno a S. Agata e quattro a S. Bartolomeo.

7. Asilo Zaccheo Antico edificio sito accanto alle scuole in viale Vittorio Veneto, tredici vani su due livelli. 8. Locali in piazza lago: Imbarcadero, biglietteria e ripostiglio ad uso della Navigazione e Punto Internet ad uso della Pro Cannobio.

L'assessore al patrimonio Pier Angelo Ferrari

12. Asilo Gerbia Sito in via alla Piana, sei vani su due livelli con annessa palestra.

33


www.cannobio.net 13. Ex scuole di S. Bartolomeo Site in via Nazionale, sei vani su due livelli, ad uso seggio elettorale e vani per le associazioni. 14. Fabbricato a Socraggio Si tratta di un edificio purtroppo fatiscente sito in località Socraggio, un tempo adibito a seggio elettorale. 15. Casetta nei pressi di piazza S. Marta Disposta su due livelli, è adibita a negozio. 16. Centri sportivi Il comune di Cannobio ne ha due, il primo in via C. A. Dalla Chiesa, con pista di atletica ad anello, e pedana per salto; il secondo al parco Cartiera. Sono dotati di servizi igienici e spogliatoi.

17. Bar Tre bar, uno al parco giochi, uno al parco cartiera ed uno al parco minigolf. 18. Magazzini Tre magazzini: due al parcheggio Reseghe ed uno al parcheggio di via Zammaretti. 19. Autorimesse Tre nei pressi della Posta e cinque al parcheggio S. Miracolino. 20. Servizi igienici Sono ben nove. Precisamente: uno al parcheggio Reseghe, uno al parcheggio Lido, uno in piazza V. Emanuele III, uno in via Ceroni, uno in via Giovanola, uno in via San Rocco, uno al parcheggio S. Miracolino, uno alle scuole elementari di Traffiume ed uno al confine.

21. Lavatoi pubblici: Sono cinque: uno in via Roma (vedi foto a fondo pagina), uno a Socraggio, uno a Traffiume, uno a S. Agata ed uno a S. Bartolomeo. 22. Cimiteri Anche i cimiteri con annessi spazi pubblici a Cannobio sono cinque: uno nel capoluogo, uno a Traffiume (recentemente ampliato), uno a Socraggio, uno a S. Agata ed uno a S. Bartolomeo. 23. Tettoia all'acqua Carlina Si tratta di una costruzione recente, con annesso barbecue, al servizio gratuito dei turisti, per qualificare al meglio la Fonte Carlina 24. Darsena in via Ceroni Darsena ristrutturata con tetto in piode

Il lavatoio di Cannobio Il lavatoio di Cannobio si trova all’interno di un edificio chiuso sito nella parte alta del borgo al termine di Via Roma nella contrada di Rogolo. Si tratta di una grande vasca in pietra locale che, fino a qualche decennio fa, era molto usato dalle lavandaie del borgo. L’odierna via Roma era anticamente detta “De Rogolo” perché era la via attraverso la quale veniva portata la corteccia di rovere alle numerose concerie del borgo. L’attività di concia era così diffusa che Cannobio veniva considerata “coriaceae mercis emporium” ossia grande emporio di pelli conciate. L’industria conciaria si è estinta nel 1918 con la chiusura dell’ultimo laboratorio. La via fu poi chiamata via Rovere fino al 1932, quando per disposizione del regime fascista, in ogni comune una via doveva essere intitolata a Roma. Il lavatoio di Rogolo era, in passato, uno dei due lavatoi pubblici coperti, l’altro era quello situato sotto il portico del Parasio che venne definitivamente chiuso per motivi igienici per ordine del prefetto nel 1922. Le lavandaie stavano per ore ed ore con le mani nell’acqua e poggiavano i panni sull’asse rialzato della “bradèla” mentre poggiavano le ginocchia sull’asse inferiore. I panni venivano poi stesi sui sassi o sui rami più bassi dei cespugli

testo di Daniela Boglioni, tratto da Ecosistema: un territorio slow per un turismo a passa d’uomo- www.ecosistemaverbano.net

34


www.cannobio.net

La normativa

La città di Cannobio ha istituito la figura del difensore civico

Chi difende i cittadini contro la burocrazia? Quando è stato istituito? Previsto dal nuovo Statuto comunale (pubblicato sulla rivista del comune di Cannobio del 2007), le funzioni del difensore civico sono state disciplinate da un regolamento approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 28 marzo 2008. Nella colonna accanto alcuni articoli del regolamento su funzioni e requisiti. Chi lo nomina? Verrà nominato a scrutinio segreto dal Consiglio comunale. La votazione nello scorso mese di giugno è stata rinviata per mancanza di un accordo unanime. Occorre infatti che nelle prime votazioni abbia almeno i due terzi dei voti del consiglio comunale: 12 su 17. Entro l’anno una nuova votazione. Sette i candidati in lizza. Quale è il suo compito? Il difensore civico tutela l’imparzialità, l’efficienza e la correttezza dell’azione amministrativa del comune verso i cittadini. Bisogna essere laureati per candidarsi a Difensore civico? No, il regolamento prevede solo che sia iscritto nelle liste elettorali del comune di Cannobio e che offra la massima garanzia di probità, indipendenza, obiettività, competenza nelle decisioni.

Quando ci si rivolge al difensore civico? Quando si hanno fondate ragioni di aver subito un danno a seguito di comportamenti o anche solo inerzie dell’Amministrazione Comunale, ecco che si può chiedere

l’intervento del Difensore Civico. A quali condizioni? Il Difensore Civico interviene solo dopo che l’interessato abbia preso contatti con l’ufficio direttamente coinvolto e non abbia ottenuto risposta soddisfacente in un tempo ragionevole. Cosa fa? Interviene perché organi e uffici competenti eliminino disfunzioni, abusi, carenze e ritardi dell’amministrazione comunale e degli enti controllati dal Comune Chiede i documenti relativi a una pratica, senza il limite del segreto d’ufficio, e può convocare il responsabile dell’ufficio competente. Accerta che i procedimenti amministrativi abbiano regolare corso e che i provvedimenti siano attuati correttamente e tempestivamente Suggerisce agli organismi e agli uffici comunali, e alle aziende controllate, eventuali soluzioni ai problemi riscontrati dai cittadini e che tengano conto delle loro esigenze. Può chiedere agli organi competenti l’esercizio dell’azione disciplinare. Cosa devi fare prima di rivolgerti al difensore civico? Se hai un problema riguardante una decisione, una pratica, un’attività del Comune di Cannobio, per prima cosa devi rivolgerti all’ufficio che tratta la questione e cercare di risolvere lì il tuo problema. In che modo? Chiedi di parlare con una persona autorizzata e comunque domanda che ti venga dato un riscontro

scritto. E’ opportuno scrivere all’ufficio specificando il tuo problema e ciò che vuoi ottenere (per esempio: vuoi delle scuse, una decisione differente o un cambiamento nel funzionamento del servizio?). Lascia all’ufficio un tempo ragionevole per risponderti. Se, entro un tempo ragionevole, non ti viene data una risposta soddisfacente, contatta il difensore civico. Quanto costa essere difesi dal difensore civico? Nulla, il servizio è completamente gratuito. Se il Comune risponde negativamente alla richiesta di visionare e avere copia di un documento amministrativo, si può rivolgersi al Difensore civico? Sì, l’art. 25 della legge n. 7 agosto 1990, n. 241 (c.d. Legge sul procedimento amministrativo) prevede che cittadini, singoli o associati, imprese, ecc. a cui sia rifiutato (o differito) l’accesso ad un documento amministrativo possa rivolgersi al Difensore civico o al Tar (Tribunale amministrativo regionale), entro 30 giorni dal ricevimento del diniego (ovvero entro 60 giorni dalla presentazione della richiesta d’accesso in caso di diniego tacito, qualora l’ufficio che detiene il documento non abbia neppure risposto), per chiedere che la questione sia riesaminata e che l’accesso sia consentito. La presentazione della richiesta di riesame al Difensore civico interrompe il termine per ricorrere al Tar.

Articolo 1 - Istituzione - E' istituito il Difensore Civico presso il Comune di Cannobio. - Al Difensore Civico sono assicurati i mezzi e le risorse finanziarie, professionali e strumentali per l'effettivo esercizio delle sue autonome prerogative. Articolo 2 - Funzioni - Al fine di assicurare la tutela dei diritti e degli interessi della comunità cittadina nonché l'imparzialità, il buon andamento e la trasparenza dell'amministrazione con riguardo all'attività del Comune, nonché delle aziende, istituzioni, società ed enti controllati o partecipati a maggioranza o affidatari di pubblici servizi del Comune, il Difensore Civico, nelle forme e nei limiti stabiliti dal presente regolamento, accerta che i procedimenti amministrativi abbiano regolare corso e che i provvedimenti siano correttamente e tempestivamente emanati ed attuati. - Il Difensore Civico promuove e persegue la tutela non giurisdizionale dei diritti e degli interessi della comunità cittadina. - Il Difensore Civico, nell'esercizio delle sue generali funzioni di tutela e di garanzia, assicura particolare attenzione alla tutela dei diritti e degli interessi di quanti, per effetto di particolari condizioni personali, possono trovarsi in situazioni di svantaggio nei rapporti con le Amministrazioni . - Nei soli casi previsti e disciplinati dalla legge e con le modalità stabilite dal regolamento, il Difensore Civico esercita altresì il controllo eventuale e preventivo di legittimità sugli atti del Consiglio e della Giunta Comunale. Articolo 3 - requisiti - Alla carica di Difensore Civico è preposto un cittadino, iscritto nelle liste elettorali del Comune di Cannobio, che, per preparazione e per esperienze acquisite nella tutela dei diritti, offra la massima garanzia di probità, indipendenza, obiettività, competenza e capacità di esercitare efficacemente le proprie funzioni. Al difensore civico viene riconosciuta un’indennità stabilita dalla Giunta (400 euro al mese).

35


www.cannobio.net

La popolazione di Cannobio aumenta, ma solo per l’immigrazione

Un borgo multietnico Tutte le nazionalità presenti a Cannobio Nazionalità

Masch. Femm.

ALBANESE 9 AUSTRIACA 1 BULGARA 1 DANESE FRANCESE 5 TEDESCA 16 BRITANNICA 0 GRECA YUGOSLAVA 1 MALTESE OLANDESE 1 POLACCA 1 PORTOGHESE 1 RUMENA 8 SANMARINESE SPAGNOLA 2 SVEDESE SVIZZERA 7 UCRAINA 2 UNGHERESE 1 RUSSA 2 SOVIETICA LETTONE CROATA 2 MACEDONE 5 MOLDAVA 2 SLOVACCA BANGLADESE CINGALESE CINESE 10 FILIPPINA GIAPPONESE 2 INDIANA ISRAELIANA PAKISTANA THAILANDESE TURCA 3 MAROCCHINA 10 SENEGALESE TUNISINA 3 CUBANA DOMINICANA 1 STATUNITENSE 1 ARGENTINA BRASILIANA 2 COLOMBIANA 4 ECUADOREGNA 1 PERUVIANA TRINIDAD VENEZUELANA AUSTRALIANA

Stranieri tot. 105

Tot.

8

17 1 8 1 8 36 2 0 2 0 5 5 2 20 0 4 1 24 17 2 4 0 1 4 13 3 0 0 0 20 0 2 0 0 0 3 10 14 1 4 3 2 2 1 7 6 2 5 0 1 0

7 1 3 20 2 1 4 4 1 12 2 1 17 15 1 2 1 2 8 1

10

3 7 4 1 1 3 1 1 1 5 2 1 5 1

158

263

36

In quanti siamo? Più di 5 mila. L’andamento demografico di Cannobio, che era calato al di sotto dei cinque mila abitanti nel censimento del 2001, è in lenta ma costante risalita. Anno dopo anno, grazie soprattutto all’immigrazione, la

popolazione locale ha superato le 5.100 unità. L’indice di natalità è però negativo (ci sono più morti che nati). La popolazione è composta in maggioranzada donne (erano 2.633 alla fine dell’anno scorso rispetto ai maschi 2.486). I nuclei

più consistenti della popolazione straniera sono composti da tedeschi e da svizzeri, seguiti a ruota da cinesi e da rumeni. Complessivamente gli stranieri s’aggirano sulle 260 unità; si veda a lato la nazionalità di provenienza.

anno

maschi

femmine

totale

variazione

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

2409 2422 2409 2486 2464 2479 2486

2579 2572 2607 2628 2616 2616 2633

4988 4994 5016 5144 5080 5113 5119

= + 0,12% + 0,44% + 1,95% - 0,66% +0,65% +0,12%

Anno Nati Morti

2001 33 45 -12

2002 36 65 -29

2003 49 85 -36

Significativo l’indice di disoccupazione della popolazione nell’arco degli ultimi otto anni, che è risalito al 7 per cento l’anno scorso. Nel 2000 era al di sotto del 4 per cento. L’anno della crisi è stato il 203 con un indice che ha superato il 7 per cento. Si può notara come il fenomeno colpisca maggiormente le donne

2004 31 57 -26

2005 29 66 -37

2006 45 65 -20

2007 34 52 -18

Andamento della disoccupazione

anno 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

maschi 75 82 98 137 62 111 152 150

femmine 119 116 163 222 120 136 204 203

totale 194 198 261 359 182 247 356 353

Percentuale 3,80% 3,97% 5,23% 7,16% 3,50% 4,86% 6,96% 6,90%


Il discorso del dott. Giuseppe Micotti, presidente del comitato che nel 1884 edificò il monumento del “Leone” in ricordo delle due giornate risorgimentali del 27/28 maggio 1859

Cannobio 24 agosto 1884 Signori e Signore

L

' INAUGURAZIONE del monumento patrio, che oggi noi festeggiamo, mi obbliga a richiamare dalla vostra mente quel brano di storia patria del 1859 che riguarda il Borgo di Cannobio, e che è conosciuto col nome di Difesa sostenuta dagli abitanti di Cannobio e del Mandamento contro gli Austriaci nelle giornate 27 e 28 Maggio. Parrà a qualcuno fatica inutile quella di ricordare un avvenimento al quale hanno preso parte molti di coloro che sono qui presenti, e del quale è viva la memoria in questi dintorni. Ma

questa nostra festa è onorata dalla presenza di molte persone che in Cannobio non hanno stabile dimora e che qui furono tratte dal clima fresco, dall'aria pura, saluberrima, dall'incanto del cielo. Essi non hanno l'obbligo di conoscere i bei ricordi del nostro Borgo e desidereranno conoscerli. Quelli poi che già sanno la storia nostra, la udiranno ripetere volentieri, perché è bella, perché è gloriosa. Lasciate dunque che io narri. Nel 1859 le condizioni d'Italia erano ben diverse di quelle d'oggi. Il bel paese era diviso in tanti piccoli Stati. L'Austria era padrona del Regno Lombardo-

Veneto e come tale imperava sulla sponda sinistra del nostro lago. Ma se il suo dominio sembrava limitato nei paesi compresi fra il Ticino e il Po, le Alpi e l'Adriatico, la sua influenza onnipotente si estendeva agli altri piccoli Stati, e dappertutto si cercava di soffocare le aspirazioni a indipendenza e libertà. Ma compreso, a levante fra il Canton Ticino, il Lago Maggiore, il fiume Ticino, il Ducato di Parma e quello di Modena; fra il Mediterraneo a mezzodì; a ponente fra il Varo e le Alpi; a settentrione fra le Alpi vi era un piccolo Stato, che possedeva inoltre la Savoja al di là delle Alpi e l'isola di Sardegna nel Mar Mediterraneo. Malgrado le disgrazie del 1848-49, là si teneva desto il fuoco sacro della libertà , e là si rivolgevano gli occhi e i voti di tutti gli Italiani. Questo Stato era il Piemonte. Re Vittorio Emanuele, commosso dal grido di dolore che da tutte le parti d'Italia si sollevava al suo trono, dopo avere preparato alla guerra il piccolo esercito e combinata l'alleanza colla Francia, aspettava impavido 1'intimazione del disarmo per brandire le armi contro l'Austria. L' intimazione non si fece attendere. Il 23 Aprile 1859 l'Austria mandò a Torino l'ordine di disarmare, ed il 29 Aprile quattro divisioni austriache passarono il Ticino. Il 10 Maggio noi troviamo che 1'esercito austriaco, solidamente trincerato dietro ostacoli naturali, aveva 1'ala destra a Vercelli, la sinistra fra Voghera e il Piacentino, il centro a Mortara. Quale doveva essere l'esito di questa lotta impegnata fra il Piemonte sorretto dal buon genio d' Italia e dalla Francia da una parte, e l'Austria forte, agguerrita, e in uno dei periodi di sua maggior possanza dall'altra? Il 20 Maggio gli Austriaci furono vinti dagli Alleati franco-sardi a Montebello. segue a pagina 38


www.cannobio.net

Il

29 questi si concentrano a Vercelli, il 30 passano la Sesia, il 30 e 31 riportano la vittoria di Palestro. All’alba del 5 Giugno Magenta viene occupata dai bersaglieri, il 9 Giugno Vittorio Emanuele Il e Napoleone III entrano trionfalmente in Milano. La stella d’Italia brillava. Intanto che cosa succedeva nei dintorni del nostro lago? L'Austria aveva mandato il generale Urban con un corpo d’armata nella provicia di Como perchè tenesse soggette quelle popolazioni e proteggesse il grosso dell’esercito da qualche sorpresa. Garibaldi alla testa dei Cacciatori delle Alpi era a Biella il 17 Aprile, il 20 a Gattinara, il 21 a Borgomanero, il 22 a Castelletto Ticino, il 23 passava il Ticino a Sesto Calende, proseguiva fino a Varese dove combatteva il generale Urban nella giornata del 26 Maggio. Il 27 vinceva a S. Fermo, e la sera stessa era a Como. Il 20 Maggio Garibaldi ritornò a Varese volendo tentare un colpo di mano su Laveno, dove due compagnie di fanti erano fortificate con artiglieri e cannoni. Andato a male il tentativo di sorpresa notturna si ritirava a Cuvio il 31. Intanto Urban con 12 mila uomini rioccupava Varese, ma intesa la vittoria di Palestro si ritirava, e Garibaldi ritornava a Como senza ostacoli. Mi si perdoni se fino ad ora mi tenni lontano da Cannobio. Ho voluto seguire l’andamento dell’esercito alleato e quello dei Cacciatori delle Alpi perché si veda qual nesso cronologico hanno i fatti di Cannobio con quelli dell’esercito regolare, e delle schiere condotte da Garibaldi, e se ne comprenda l'importanza. Dichiarata la guerra all’Austria, i cinque piroscafi dello Stato Sardo, che prima solcavano il nostro lago, si rifugiarono. nelle acque neutrali del Canton Ticino. Il lago restò in balìa dei piroscafi austriaci, i quali, uscendo dal golfo di Laveno, si mostravano or qua or là, incutendo timore alle popolazioni e sbarcando soldati per imporre contribuzioni. Ne venne così che il giorno 11 di Maggio si presentò un battello a vapore nelle acque di Cannobio, ne scese un’imb a rc a z i o n e , che si fece condurre al

Convegno il 25 ottobre

Mauro cavalli Assessore cultura

Correva l'anno 1959 quando l'allora presidente della Pro Loco, Aquilino Zammaretti, promosse i festeggiamenti del centesimo anniversario dell'episodio risorgimentale della difesa di Cannobio. Il 'Leone' simbolo della città ricorda con una toponomastica ad hoc l'episodio. Un drappo tricolore dell'epoca si trova esposto nella sala consiliare di Palazzo Carmine. A 150 anni di distanza la Commissione Rievocazioni Storiche e l'Assessorato alla Cultura hanno deciso di ricordare un episodio storico di notevole importanza. Un gruppo di lavoro, sotto la mia presidenza, è stato costituito per l'occasione. Presidenti d'onore del Comitato sono: Il Sindaco, Avv. Antonello Viviano, il Prefetto del VCO, il Presidente della Provincia, ed il Presidente della Fondazione Comunitaria del VCO. Per ricordare l'episodio si sono coinvolti diversi enti locali, forze armate, storici ed associazioni. Il prossimo 25 ottobre si svolgerà nella città un convegno rievocativo nel 149° anno dall'episodio al fine di preparare la città alle ricorrenze del 150mo. Il gruppo di lavoro intende realizzare una pubblicazione celebrativa e una rievocazione storica per il 30 giugno 2009 curata dal Gruppo e coordinata da Federico Manoni. Anche i ragazzi delle scuole sono impegnati in un progetto di disegni relativo all'appuntamento che vedrà protagonista anche la figura del cannoniere 'Bazzano' di Cavaglio e della Guardia di Finanza che ebbe a manovrare il pezzo d'artiglieria simbolo dell'episodio da 'punta amore'. Mauro Cavalli

38

Municipio ed impose una grave contribuzione di legnami. Ma le popolazioni del lago, che lo Stato aveva dovuto lasciare inermi, visto che gli Au-

striaci non restavano dal molestarle colle imposizioni, pensarono di organizzare essi la propria difesa. I Municipi misero in armi la guardia nazionale, assoldarono quanta gente poterono trovare disposta a combattere; andarono in cerca di tutte le qualità d’armi che poterono avere. E siccome il male non poteva provenire che dalla guarnigione che gli Austriaci tenevano a Laveno, composta di fanti e di artiglieri, protetta da buone fortificazioni, e munita di legni da guerra per offendere, istituirono un servizio di osservazione a Intra, il quale segnalava le mosse dei piroscafi austriaci a tutti i paesi della destra sponda del lago. Ma il paese che più si distinse per il modo di preparare la difesa, e al quale era serbato l’onore di un fatto d’arme fu Cannobio. Questo antichissimo borgo, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, e al quale la leggenda e la storia avevano attribuito fama di sagace e forte, non ismentì la sua riputazione. Quando gli Austriaci si presentarono davanti il borgo per imporre la contribuzione di legname, Paolo Zaccheo, che era capitano della guardia nazionale, li apostrofò nella loro lingua in termini ingiuriosi e li invitò a venire a prendere quello che domandavano. Non ascoltando i consigli di un partito che preferiva restare in balìa del nemico anzichè affrontarne la vendetta, egli con altri

cittadini assai influenti e coraggiosi, si misero alla testa delle milizie e persuasero il popolo a prepararsi per respingere qualunque offesa o prepotenza nemica. Gli abitanti del Mandamento furono invitati a accorrere alla difesa del Capoluogo. Mi fu narrato che 1’invito nei paesi della valle giunse di nottetempo. I sindaci fecero suonare le campane a stormo e ognuno può immaginare quale emozione quel suono dovette svegliare nella gente a quell'ora insolita. Quei valligiani prodi e coraggiosi non indugiarono, ma nella notte istessa, vestiti, parte colla divisa della guardia nazionale, i più col tradizionale costume di mezza lana e armati alla meglio, scesero al borgo. Il comune di Falmenta con Crella mandò il contingente più numeroso ed aveva alla testa il capitano Antonio Grassi. Vi erano milizie di Viggiona, di Trarego, di Cavaglio S. Donnino, di Traffiume, di Sant'Agata, di S. Bartolomeo Valmara, di Spoccia, di Gurro, di Orasso, di Cursolo. Il comune di Falmenta con Crealla mandò un contingente di uomini che arrivò fino a 80, Cavaglio S. Donnino a 27, Traffiume a 10, Sant'Agata a 22, Bartolomeo a 22, Trarego a 15, Viggiona a 12, Spoccia a 7. Non trovo indicato il numero di soldati di Gurro, Orasso e Cursolo. A questi armati si unirono le guardie di dogana che erano di stazione nel borgo e nella valle. Non dimenticherò di accennare che da Brissago vennero in ajuto di Cannobio parecchi tiratori di carabina assai destri nel maneggio dell’arma. Erano di Brissago Margheritini Vincenzo, Bazzi Antonio, un Jelmoni, un Chiappini, un Casanova, un Minazza e un Giovanni del quale non trovai il casato, ed altri. E nemmeno voglio lasciare nell’oblio due Marioni di Cannero che erano nell’esercito svizzero e che accorsi fra i primi restarono qui finchè ogni pericolo fu scomparso. Nelle milizie di Cannobio furono inoltre assoldati uomini di Castelletto sopra Ticino, altri della Valtellina, ed altri che nelle memorie da me esaminate non portano che la qualifica di Lombardi. Gareggiando tutti, ricchi o poveri, grandi e piccoli nella piazza lacuale, in quella parte che è ornata da stupendi ippocastani, innalzarono una barricata per proteggere gli improvvisati difensori muniti del solo loro coraggio e di vecchi archibugi contro un nemico provvisto d’ogni genere d'armi da sterminio.


www.cannobio.net

F

ino dal 1840 era stato trasportato a Cannobio un cannone che da una Società Luinese era stato fatto fondere a Dumenza, e che aveva servito per la campagna del generale Garibaldi. Pare che fosse intenzione dei difensori di Cannobio di collocare questo cannone sull’imbarcadero. Ma Luigi Bazzano che era fra le guardie doganali, e che aveva servito nell’artiglieria sarda, fece notare che la posizione non era troppo bene scelta, e persuase di metterlo invece sulla roccia che resta al nostro fianco destro e che da quel tempo prese il nome di Fortino. Furono prima fatte delle esperienze: e constatato che il cannone poteva servire, e che il Bazzano sapeva manovrarlo, fu affidato alla sua direzione. Vittore Zaccheo, soprannominato Milanese, doveva coadjuvare il Bazzano. Due grosse spingarde compivano la improvvisata difesa, e del maneggio di una fu incaricato il Jelmoni di Brissago. Il 24 maggio il Consiglio comunale nominò un Comitato di direzione e sorveglianza delle opere di difesa che era composto da Bongiovanni sindaco, Zaccheo Paolo capitano, Charletty Giulio, Carmine Zaverio e Zaccheo Carlo. Il servizio militare era stato distribuito in modo che un picchetto di quattro soldati era fissato nelle Baranne e propriamente sopra la località denominata il Laghetto coll’incarico di sorvegliare tutto il lago fino all’imboccatura del golfo di Laveno. A Carmine vi era un altro picchetto di soldati. In terzo picchetto era collocato alla Creda e precisamente in quella località che è sopra la strada nazionale, di proprietà Pugnetti, dove attualmente vegeta rigogliosa una magnifica pianta di castagno isolato, e donde per non essere ancora costrutta la Villa Carmine, la vista correva a spaziare fino oltre a Luino e Germignaga. Un gruppo di armati stanziava sopra gli scogli che circondano quello su cui sorge il monumento patrio. Il corpo di guardia era nella casa di proprietà del dottor Buratti e propriamente nei locali che attualmente servono al Caffè del Vapore. L’ora del cimento alla virtù Cannobiana non tardò a presentarsi. La mattina del 27 Maggio quando l’esercito alleato era ancora al di là della Sesia, e Garibaldi era impegnato nella frazione di San Fermo, giunge l’avviso qui che il piroscafo Radetski si è mosso da Laveno a questa volta. Subito il paese è in moto e si prepara alla difesa, e quando il vapore compare, tutti sono al loro posto pronti a dimostrare che il decoro e la salute del paese sono affidati a prodi difensori. Il vapore passò e ripassò davanti il borgo in tuono di provocazione quasi a scrutare quale accoglienza lo attendeva. L’accoglienza fa un colpo di cannone sparatogli contro, seguito poi da altri e da scariche ben nutrite di moschetteria. All’attacco che era invito alla lotta risposero gli Austriaci con parecchi colpi di cannone. Le palle piovevano sul borgo, volavano schegge di mitraglia, ma dopo qualche combattimento furono gli Austriaci che dovettero allontanarsi dalla riva. Il loro piroscafo riprese la via del golfo di Laveno. Ma non fu

che poi riprendere forza e meglio agguerrirsi. Gli Austriaci, indignati dalla provocazione avuta e dall’atteggiamento minaccioso del Borgo di Cannobio, ritornarono il dì seguente di buon mattino; e questa volta non era solo il piroscafo Radetski, ma era con lui l’altro detto Tasksis. Arrivarono in vista del Borgo tenendo issata la bandiera bianca e costeggiando la sponda opposta quasi volessero continuare verso Locarno; indi, scambiati dei segnali fra loro, si separarono, per mettersi il Radetski all’estremo nord del Borgo ed il Taksis all’estremo sud, e incominciarono regolare bombardamento. Il grosso vapore Radetski prese di mira la barricata costrutta nella piazza lacuale; il Taksis più piccolo, ma più forte, diresse i suoi colpi

Commemorazione nel maggio 1959, l’on. Oscar Luigi Scalfaro, sottosegretario, rende omaggio al monumento del Leone

contro il Fortino, sperando di intimorire coloro che manovravano al cannone ed i tiratori di carabina appostati sugli scogli vicini. Fu questo il momento solenne e terribile per Cannobio, che però non si smarrì d’animo, nè tampoco penso a cedere alla soverchiante forza nemica. Ai cannoni austriaci rispondeva l’unico di Cannobio colle poche carabine e coi vecchi fucili. Intanto la campana maggiore della torre suo-

nava a stormo, le donne e i ministri dell’altare pregavano nelle chiese, e gli abitanti dei paesi circostanti, vedendo lanciare tanto ferro e tanto fuoco su Cannobio temettero di non rivederne che il luogo della distruzione. Ma dopo tre ore di cannoneggiamento, ecco i vapori cessano il fuoco; sul Taksis si nota un movimento di confusione come se vi fossero persone ferite o morte e sia imminente qualche grave pericolo. Il piroscafo, avendo guaste le ruote e facendo acqua in più di un punto, è costretto ad allontanarsi col Radetski. Un ultimo colpo del nostro cannone raggiunse la flottiglia austriaca già quasi vicina all’opposta riva poi fu silenzio. Dopo qualche tempo impiegato nel riparare alla meglio i danni sofferti, i vapori furono visti dirigersi alla volta di Laveno. Solo chi ricorda quanto fosse temuto in quei giorni fra le nostre popolazioni il nome austriaco, può immaginare la gioja dei difensori di Cannobio per il pericolo scampato. Riavutisi dall'’emozione corsero a constatare i danni del bombardamento, e trovarono palle di cannone, granate e mitraglia non solo nelle vicinanze della riva del lago, ma negli orti che sono dietro le case, e qualcuna anche più lontano, ma danni ben pochi, se si eccettua delle scrostature ai muri delle case collocate lungo la piazza lacuale e specialmente alla Chiesa della Santa Pietà. Questo fatto parve così straordinario che da molti si volle attribuire a miracolo e ne riversarono il merito sulla santa Costola che si venera nel Borgo. Ma altre riflessioni sopraggiunsero ben presto, e si pensò che gli Austriaci potevano ritornare; e che per non esporsi ad uno smacco bisognava organizzare più seriamente la difesa. Il giorno 29 Maggio il commissario Giuseppe Lafarina spedito da Torino per constatare i fatti e dare i provvedimenti opportuni, trovò i Cannobiesi intenti a fare esperimenti con cannoni di legno cerchiati di ferro, che venivano caricati con palle di legno pure cerchiati di ferro. Furono requisiti i due cannoncini della Villa d’Azeglio e collocati alla Creda nel luogo da me già descritto. Marengo Alessandro fu incaricato dell’istruzione dei volontari che accorrevano ad ingrossare le schiere dei difensori. Intanto la notte del 30 Maggio, quando Garibaldi tentò di sorprendere Laveno, alcuni coraggiosi Cannobiesi salparono di nottetempo a quella volta e non ritornarono che a tentativo fallito. Il primo giorno di Giugno il Consiglio comunale nominò una Giunta straordinaria di difesa per collaborare col Municipio. Riporto i nomi e il modo con cui furono distribuite le mansioni: PRESIDENTE; Giovanni Battista Bongiovanni, Sindaco. - Sezione Guerra: Paolo Zaccheo, capitano della guardia nazionale; Carlo Zammaretti, luogotenente della guardia nazionale; Dott. Benigno Zaccheo, Medico Condotto. - Sezione Lavori: Geometra Notajo Giovanni Pianta; Picuri Giovanni, sottotenente della guardia nazionale; Pietro Branca. - Sezione Finanze, Esteri ed Interni: Giovanni Battista Bongiovanni, Sindaco; Borgonzoli Pietro; Avvocato Pietro Zoppi.

39


www.cannobio.net

Q

uesta Giunta teneva le sue riunioni nella casa Destefani, che attualmente serve di caserma ai Carabinieri Reali e sedeva in permanenza. Mentre agli Alleati franco-sardi veniva seriamente contrastato l'avanzamento verso il Ticino, e Garibaldi si trovava, sempre di fronte Urban con 12 mila uomini, i Cannobiesi pensarono a procurarsi altri cannoni, e nella fonderia Culler presso Intra ne fecero fondere due, che però non resistettero alla prova di una triplice carica e scoppiarono. Si rivolsero al Governo perchè inviasse quattro cannoni e promisero la cattura dei piroscafi austriaci. I cannoni furono spediti, ma quando arrivarono sul lago, era già cessata l’opportunità di servirsene. Dalla Svizzera chiamarono i carabinieri ticinesi, i quali passando per le valli scesero a Cannobio, e la fama della difesa del Borgo essendosi diffusa, accorsero armati da molte parti. Per avere armi contrabbandarono dal Canton Ticino buon numero di fucili. Intanto era successa la battaglia di Palestro, a questa aveva tenuto dietro quella di Magenta. Urban aveva lasciato la provincia di Como col suo esercito. Era rimasta solo la guarnigione di Laveno, e questa la mattina del giorno 9, profittando della pioggia e della nebbia fittissima che era sul lago, riparò coi battelli a vapore nelle acque del Canton Ticino. Quel giorno istesso i Cannobiesi salparono per Luino, Maccagno e Pino, e queste terre si sottomisero al governo di Vittorio Emanuele che fu acclamato Re. Continuando poi i successi dell’esercito alleato e non potendo il Comune di Cannobio sopportare a lungo grandi spese senza legittima necessità, dopo il giorno 10 di Giugno andò mai mano licenziando gli uomini assoldati. Il 14 Giugno fu fatta grande festa in paese, e in seguo di gratitudine e di onore a Luigi Bazzano fu decretata una passeggiata trionfale nelle vie del Borgo. Il grande ministro Camillo Cavour, avuta relazione dei fatti di Cannobio, volle testimoniare agli abitanti la sua ammirazione, ed inviò un telegramma di congratulazione e di encomio. Più tardi il Ministro stabiliva li pagare coi denari del pubblico erario le spese incontrate dal Borgo in tutto il periodo della difesa, e volle che i difensori di Cannobio andassero fregiati della medaglia commemorativa della campagna del 1859. Questi fatti che danno una chiara idea del coraggio e del patriottismo della popolazione in un’epoca molto diversa dalla attuale, sarebbero col tempo caduti nell’oblio e forse in un epoca lontana appena ne sarebbe rimasto un

40

confuso ricordo, essendo andate disperse quasi tutte le memorie di quell'epoca gloriosa. Ma nel Maggio del 1882 alcuni cittadini, raccolti a banchetto per festeggiare la ricorrenza annua della difesa, aprirono una sottoscrizione per mettere un ricordo dei fatti.

Il sig. Luigi Minoggio di Spoccia diede 100 lire come Presidente della Società Operaia di Falmenta, il sig. Marco Albertazzi sottoscrisse 50 lire, gli altri presenti sottoscrissero tutti e si raccolsero così circa 300 lire. Seduta stante fu nominato un Comitato coll’incarico di continuare la sottoscrizione. La proposta incontrò favore: il Municipio concorse colla somma di 100 lire, i Cannobiesi dimoranti a Parigi spedirono altre 100 lire col mezzo del sig. Pietro Branca di Lodovico; da Milano giunsero buon numero di sottoscrizioni dalla lontana America Luigi Bergonzoli inviò il suo concorso. Nel 1883 essendosi raccolta la somma di L.800, si potè pensare al progetto del monumento. Fra i progetti presentati quello dello scultore Giulio Branca che raffigura un Leone che sta in atto minaccioso a guardia dello Stemma di Cannobio fu accolto all’unanimità dal Comitato. Mentre lo scultore si incaricava di fare eseguire il progetto in pietra di Quinzano, prestando gratuitamente l’opera sua, il sig. Lorenzo Carmine faceva dono del terreno destinato a collocare il cannone storico per gli spari di festa, e

il signor Antonio Reschigna accordava la rocca su cui basa il monumento. Grazie al concorso di queste circostanze, oggi possiamo dire che l’opera é compita. E quest’opera onora Cannobio perchè

ricorda fatti gloriosi, perché sono il cuore e 1'ingegno di un Cannobiese Giulio Branca - che sopra un nudo scoglio fanno sorgere come per incanto un colossale Leone, l’emblema più bello della forza e della nobiltà, perché non sono soltanto le forme colossali che noi tutti ammiriamo nel monumento che ci sta davanti, ma anche e sopratutto la posa e l’espressione del re della foresta. Ai monumenti religiosi del Santuario della Pietà o del Tempio di S. Vittore, Cannobio unisce oggi un monumento civile, e piccolo com’è, il nostro Borgo acquista il diritto di occupare un bel posto nella patria delle belle arti, la nostra cara Italia. Lasciate dunque che, nell’impeto della gioja per l'opera compita, e nell’entusiasmo che desta il ricordo dei fatti gloriosi, io rivolga al Leone di Cannobio le belle parole dettate dal distintissimo signor Pretore Avv. Alberico Fara: Scuoti, leon, la fulva chioma - ai venti L'inno confida dei ruggiti tuoi, E da quell’inno apprenderan le genti Se crebbe Italia nel suo grembo eroi. Scuoti, Leon, la fulva chioma - ardenti Manda faville dalle luci a noi, Onde l'ora tornando dei cimenti Abbia a scudo l’Italia i figli suoi. Dissero i padri: “Il bel giardin dipinto Di mille fiori, e questo ciel, che ammalia, Son nostri!...” e in campo lo stranier fu vinto! Se l’ora ritornasse dei perigli Diremo. “E' nostra questa bella Italia!...” E come i padri pugneranno i figli!

DIFENSORI DI CANNOBIO! Le persone che compongono il Comitato per l’erezione del monumento, fatta eccezione per il sig. Notajo Giovanni Pianta, erano fanciulli quando voi esponevate la vostra vita per la difesa della patria; essi non comprendevano allora l'importanza della cosa; non capivano il perchè del vostro affaccendarvi, ma oggi comprendono il vostro sacrificio, e trovandosi cittadini di una grande patria, che voi avete contribuito a formare, sono ben lieti di darvi pubblica testimonianza di gratitudine, sono gloriosi delle tradizioni che voi loro consegnaste, sono felici di avere in qualche modo contribuito ad impedire che l’oblio copra la memoria delle vostre gesta. SIGNORI! L’opera del Comitato qui finisce, giudicatela e criticatela, se volete, ma nel vostro giudizio e nella critica usate un po’ di indulgenza tenendo conto del nostro buon volere e delle difficoltà incontrate. Dottor Giuseppe Micotti 24 agosto 1884

La scritta sulla lapide del Leone

La località da cui Cannobio difese la propria indipendenza nel maggio del 1859, si chiama “Il leone”, dall’omonimo monumento, che ricorda quei fatti con una lapide. Vi si legge: “Con questo monumento inaugurato il 24 agosto 1884 Cannobio ricorda la sua difesa contro la flottiglia austriaca e riconoscente segnala il volenteroso concorso dei comuni di Falmenta con Crealla, Cavaglio, S. Agata, S. Bartolomeo, Traffiume, Trarego Viggiona, Spoccia, Orasso, Cursolo, Gurro, Brissago Canton Ticino”. Il monumento è opera dello scultore Cannobiese Giulio Branca


www.cannobio.net

In aumento la raccolta differenziata, nel 2007 ha superato il 66,6 per cento

Cannobio “riciclone” La città di Cannobio con il 66% di rifiuti riciclati è di nuovo entrata nella classifica dei comuni “ricicloni”. Un premio che segnala ormai da 15 anni i comuni che riciclano maggiormente i rifiuti, quelli con un approccio decisamente più “ecologico”. Riciclare non esprime solo un atteggiamento rispettoso dell’ambiente, ma consente di spendere di meno nello smaltimento e l’incenerimento dei rifiuti. Per entrare nella graduatoria dei “ricicloni” quest’anno i comuni di tutt’Italia hanno dovuto centrare l’obiettivo del 40 per cento di raccolta differenziata come stabilito dalla Finanziaria 2007. Ma per Cannobio, che fa parte dei Comuni al di sotto dei 10.000 abitanti e del Nord Italia, il limite, da anni sempre più restrittivo rispetto alla normativa vigente, è invece passato dal 50 al 55 per cento di rifiuti differenziati. Va inoltre ricordato che la posizione in classifica è determinata dall’indice di buona gestione, che prende in considerazione, oltre alla percentuale di raccolta differenziata, anche e soprattutto l’efficienza e la qualità della gestione del rifiuto cittadino nel suo complesso, dalla fase di raccolta fino allo smaltimen-

Nel 2007, il 66,6% di rifiuti riciclati Rifiuti non recuperabili Rifiuto urbano Urbano Inerte Rifiuto ingombrante Residuo pulizia strade totale

2007

986.280 1.062.480 6.840 160 142.260 141.840 68.700 64.060 1.203.7200 1.268.380

Rifiuto urbano riciclabile Rifiuti biodegradabili cucine Metallo imballaggi vetro Vetro Carta Imballaggi in carta e cartone Imballaggi in plastica Legno Rifiuto biodegradabile Frigoriferi Abbigliamento Totale rifiuti ric. Altro rifiuto non recuperabile Farmaci Pile Pneumatici Batterie Piombo Batterie Totale

to e recupero, secondo i dettami dello sviluppo sostenibile. Una graduatoria che vede Cannobio al 431mo posto su 731 comuni che hanno superato il 55%. Il primo è Bozzolo, comune in provincia di Mantova di 4.500 abitanti, con un indice di ricilaggio dell’85%. Come dire c’è spazio per migliorare.

Totale generale % riciclabile 2004 % riciclabile 2005 % riciclabile 2006 % riciclabile 2007

2006 var. % -7% 0% 7% -5 %

480.720 437.220 10 % 165.320 177.320 -7 % 421.480 427.860 -1 % 16.340 12.360 32 % 287.960 258.960 11 % 177.080 206.680 -14 % 209.340 185.260 13 % 269.520 220.120 22 % 379.280 348.620 9% 5.100 7.160 -29 % 398 15.420 - 98 % 2.412.520 2.296.980 5% 523 420 27.760 3.620 32.323

501 529 33.900 4.860 39.790

4% -21 % -18 % -26 % --19 %

3.648.563 3.605.150

1%

63,49% 63,20% 64,34%

66,66%

Costo del servizio raccolta e smaltimento rifiuti - consuntivo del 2006 Spesa

preventivo consuntivo

Entrata

preventivo consuntivo

TOTALE SPESA

966.260,00 1.023.131,19

TOTALE ENTRATA

931.000.00

951.773,33

Pari al 93,02% (prevent. 96,5%)

Costo del servizio raccolta e smaltimento rifiuti - consuntivo del 2007 Spesa TOTALE SPESA

preventivo consuntivo 1.080.260,00 1.067.585,20

Entrata TOTALE ENTRATA

preventivo consuntivo 1.008.400,00

Pari al 91,52% (prevent. 93,35%)

41

977.102,96


www.cannobio.net

Pianta organica comunale Settore

Posti previsti

Segr-direzione Amministrativo Ec. finanziario Gest. territorio Edil. Privata Vigili Totale

Effettivi

4 4 7 8 3 8 37

4 4 7 7 1 7 33

Illuminazione di Carmine L’intervento di potenziamento dell’illuminazione del centro della frazione di Carmine e della località Gardanina ha ricevuto il nulla osta dall’Anas. I lavori, dal costo preventivato di 100 mila euro, verranno coordinati con gli interventi previsti dall’Anas sulla Ss. 34

Fognatura di via Torri A Traffiume è previsto il rifacimento della fognatura di Via Torri. Opera in fase di progettazione, costo preventivato: 30 mila euro.

La macchina amministrativa

Personale: indice di assenze al 4 %, la metà della media nazionale La città di Cannobio ha 33 dipendenti di ruolo, su un organico previsto di 37 posti: quattro sono i posti vacanti. Molti servizi sono però esternalizzati: si tratta dell’acquedotto, della nettezza urbana, della pubblicità, dei cimiteri, delle pubbliche affissioni, della refezione scolastica, tutti servizi che sono in appalto. La spesa relativa al personale (tenendo presente che ai 34 dipendenti in ruolo vanno aggiunti anche il segretario comunale e due dipendenti a tempo determinato, per un totale di 37 persone) ammonta a

42

1.444.870 euro. Una spesa che è pari al 29,7% delle titolo 1 delle spese correnti. Rispetto alle previsioni inziali si è registrato anche una minore uscita di 31 mila euro. La spesa è pure diminuita dell’1,28% rispetto al 2006. Per quanto riguarda l’assenteismo, su 9.874 giorni lavorativi si sono registrati, nell’arco del 2007, 430 giorni di assenze complessive (vedi riquadro a lato), pari a 4,35% annuo, ovvero 11 giorni a testa in media. Uno dei tassi più contenuti a livello italiano, dove la media di assenteismo supera i 25 giorni l’anno con punte di 40 giorni. Va ricordato che l’anno precedente - il 2006 - su un totale di 10.096 giornate lavorativo le assenze erano state di 894 giorni, pari all’11,19% , o meglio a 24 giorni a testa. Effetto “Brunetta” anticipato? No, in enti medio-piccoli come quello di Cannobio, basta che un dipendente si rompa un braccio, o abbia una malattia invalidante per alcuni mesi, ed ecco che la statisti-

ca si impenna. Valga per tutto il confronto con Roma, nel 2006 ogni impiegato del Comune capitolino è rimasto a casa 38,9 giorni, quasi due settimane in più rispetto alla media nazionale di 25,6 giorni. Se consideriamo le province, il primo posto in classifica spetta all'amministrazione di Brindisi, retta da una coalizione di centrosinistra, che registra un tasso di assenteismo tra i suoi dipendenti del 32,4 per cento. *La vignetta è stata presa dal sito web del Ministero per la pubblica amministrazione di Renato Brunetta

Tipo di assenza

Giorni

%

Apettativa Aspet maternità Malattia figli Malattia/infortuni Esami/concorsi Donazione sangue Matrimonio Motivi sindacali Visite mediche Lutti Elezioni Scioperi

= 35 2 299 = 2 = 3 52 6 = = = 430

= 8,14% 0,47% 69,53% = 0,47% = 0,70% 12,08% 1,40% = = = 100%

Precett. Protezione civile

TOTALE

Fognatura di Via Verdi Intervento previsto anche per la frazione di Sant’Agata dove nel corso dei prossimi mesi si interverrà su un tratto della fognatura di Via Verdi. L’intervento di rifacimento è ancora in fase di progettazione: costo 30 mila euro. Casa della Gioventù Opere edilizie e interventi esterni ultimati ad Agosto. In corso di realizzazione gli impianti video e audio. Stipulato il contratto per gli arredi interni, salone e sale. Conclusione entro ottobre. Si prevede di aprire al pubblico la struttura domenica 14 dicembre 2008.

Area ecologica Sant’Agata E’ prevista la sistemazione ad area ecologica di un sito nel retro della chiesa. Costo 10 mila euro.

Interventi in fase di progettazione Si sta allestendo un progetto di riqualificazione urbana del viale delle Rimembranze e di Piazza san Vittore.


www.cannobio.net

il 14 settembre visite guidate gratuite alla scoperta dell’antico borgo medievale

Cannobio fra gli itinerari d’arte del Piemonte Da giugno ad ottobre quaranta comuni accoglieranno e accompagneranno i visitatori in una "caccia al tesoro culturale" a tutto tondo grazie all'adesione a "Itinerari d'Arte in Piemonte", progetto voluto dalla Regione per valorizzare il patrimonio storico, artistico e monumentale delle città più piccole, spesso poco conosciuto ma non per questo meno interessante. Una iniziativa che ha visto protagonista anche Cannobio il 14 settembre, con una serie di visite guidate, curate dalla Pro e dalla Commissione storica. L'iniziativa parte dall'esperienza maturata con "Città d'arte a porte aperte", realizzata dalla Provincia di Torino tra il 1997 e il 2004. "Il nostro territorio - ha spiegato l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Oliva - offre notevoli e interessanti realtà in grado di costituire un insieme originale e unico nel panorama del turismo culturale. La scelta di allargare lo sguardo al di là dei più famosi e noti centri culturali rientra nel più ampio progetto di costruzione di una rete che intrecci città più piccole e meno celebri ma non per questo meno interessanti e prestigiose: spesso è proprio lì che troviamo gioielli di inestimabile valore artistico e culturale che il pubblico ha meno opportunità di conoscere perché lontani dai

percorsi turistici più frequentati". Ecco allora che "Itinerari d'Arte in Piemonte" offre suggerimenti e stimoli per suscitare interesse, con la speranza che le zone indicate riescano ad imporsi come

punti stabili nei cammini dei turisti. Tutte le Province piemontesi hanno non solo aderito con entusiasmo, ma attivamente collaborato al progetto, consapevoli che attraverso un percorso di svilup-

po partecipato si potranno rafforzare non solo le singole realtà territoriali ma il ruolo svolto dalla Regione nel contesto nazionale e internazionale.

Quarta edizione del Benvenuto civico Per il quarto anno consecutivo la città di Cannobio ha promosso l'iniziativa “benvenuto civico”, un incontro informale fra autorità politiche e i neo diciottenni che si è tenuto lo scorso 6 marzo a Palazzo Carmine. Sono ben 35 i ra-

gazzi che nel 2008 compiono o hanno compiuto i 18 anni a Cannobio ed entrano a pieno titolo nel novero dei cittadini con pieni diritti e doveri. A tutti è stato consegnato un diploma di partecipazione e la Costituzione della Repubblica e lo

statuto della Regione Piemonte. L'iniziativa introdotta dall'Amministrazione Viviano a Cannobio nel 2005, è stata nel tempo seguita da altri comuni come Cannero Riviera, Oggebbio, Gravellona Toce, Trarego Viggiona.

43


La vita di Carmine superiore racconta dagli studenti della II B delle scuole medie di Cannobio

Carmine sul web

All’inizio del secolo scorso, la popolazione dei Carmenitt viveva con le scarse risorse della campagna e dei boschi. C’era molta povertà, per questo molte persone decisero di emigrare in America, Inghilterra, Francia e Svizzera. I proprietari di terre nella zona intorno a Carmine erano pochi, molti erano contadini che lavoravano a mezzadria; una parte dei prodotti andavano ai proprietari, e i contadini venivano ricompensati con legna, bachi da seta, latte ed uva. Unica risorsa era quella del latte che ogni giorno le donne portavano a Cannobio, percorrendo a piedi la distanza tra i due paesi con qualunque tempo. Anche i ragazzi dovevano recarsi a Cannobio per andare a scuola. Dovevano percorrere la strada due volte al giorno d’inverno, e quattro volte d’estate. D’inverno potevano mangiare la minestra che veniva preparata per i poveri e costava 3 lire al mese. Ogni giorno

L’antico borgo di Carmine sbarca su internet. L’inglese Louise Gibbert, residente a Londra, ha annotato sul sito www.carminesuperiore.blo gspot.com, storia impressioni e ricordi, rigorosamente in inglese: “The borgata of Carmine Superiore is one of the most picturesque in the whole of the Lago Maggiore region. It was founded in about 975 as a fortress belonging to a noble family from Cannobio. In times of danger, it was used as a place of refuge for the people of the area because of its position high on a rock and because of its secure walls. The building of the Romanesque church was started in around 1330...”. Una chiesa romanica che ha una serie di affreschi di grande interesse, restaurati fra il 1999/2004 dal Comune con contributi di altri enti e istituzioni, grazie anche all’impegno e alla passione di monsignor Germano Zaccheo.

La storia dei Carmenitt

EcoSistema Verbano è stato un progetto finanziato dall’Unione Europea con un programma Interreg Italia-Svizzera,attuato fra il 2002-2004. Il progetto si è proposto di valorizzarne il comune patrimonio culturale nei comparti piemontese e ticinese sul Lago Maggiore. Ha realizzato, fra l’altro, il censimento scientifico del pa-

Da scoprire a Carmine Superiore, "Cobart", un' originale galleria d'arte (studio, mosaici, intarsi), una fusione di arte, astratta e millenaria. La dirige Darinka Jurisic, artista serba di cittadinanza slovena ed italiana, laureata all'Accademia delle belle arti di Belgrado. Darinka, alpinista, appassionata di ghiacciai, raffinata fotografa di montagna, ha riscosso no-

44 44

dell’anno scolastico, finite le lezioni della mattina, gli scolari andavano dal fornaio a prendere una pagnotta (la mica) e andavano a mangiarla per la strada oppure sulla scalinata dell’albergo Savoia, ora alber-

vita e le abitudini di chi abita oggi a Carmine non sono più quelle di un secolo fa. Prima di tutto va precisato che nessuno abita più a Carmine superiore in modo stabile. Solo d’estate il paesello si rianima ad opera di turisti italiani e tedeschi. Tutto l’anno è invece abitato Carmine inferiore e ciò perché le persone svolgono lavori per i quali è più comodo abitare vicino alla strada statale. Le attività praticate oggi riguardano il settore commerciale, i servizi e il frontalierato, per cui occorre spostarsi in macchina verso luoghi lontani da Non può mancare, parlando di Carmine Su- Carmine. La descrizione del luoperiore, un ricordo di Bruno Albertella (77 go, che rappresenta un invito alanni), anima e cuore dei carmenitt, scom- la sua visita, è stata realizzata parso proprio ai primi di questo mese di set- dagli studenti della classe II B tembre. Presidente dell’associazione da dell’ICSMEM di Cannobio nell’ tempo immemorabile, si è distinto per l’im- a.s. 2002-2003 nell’ambito del progetto di creazione dell’ipertepegno e l’attaccamento alla sua frazione. sto “Viaggio virtuale a Carmine Superiore”, pubblicato nel portago Cannobio. Al giorno d’oggi la realtà le www. ecosistemaverbano.it economica dei Carmenitt è cambiata. La

www.ecosistemaverbano.it

tevole successo in passato al Filmfestival della Montagna di Trento. Dopo una mostra personale a Cannobio al Parasio nell'aprile 2008, preceduta da diverse mostre pittoriche a Lissone, Verbania, ecc., nonchè mostre fotografiche nel Trentino (vanta il primo

trimonio delle tradizioni e del patrimonio ambientale, edilizio, artistico e storico locale, il censimento di iniziative già realizzate, o in corso compatibili con il presente progetto. La “messa in rete” dei beni censiti si può approfondire sul sito www.ecosistemaverbano.it

premio di Arco, Lago di Garda, per la "grande capacità tecnico-espressiva ed esperienza"), espone permanentemente a Carmine superiore, nella galleria Cobart. Bastano 10 minuti per raggiungere il millenario borgo dalla strada. Fra i prossimi progetti della galleria Cobart di Darinka vi

sono mostre multimediali (fotovideo-audio) dal titolo "La Terra magica", presentazione delle bellezze dei luoghi, dei popoli e dei paesi. La prima, il 1 novembre, da titolo "Tibet - Dei dell'antico oceano" documentario di un viaggio attraverso l'Himalaya. La seguente "I più bei 3000 del Trentino - Alto Adige", "Norvegia innevata", "-25°C seguendo Kafka", "Mt Blanc"... La galleria è aperta nelle ore pomeridiane (suonare se si trova chiuso).


www.cannobio.net

Dopo la raccolta differenziata spinta è entrato in funzione lo smaltimento individuale

I rifiuti li smaltisco in giardino

Sono una cinquantina le famiglie di Cannobio che dal 1° luglio 2007 smaltiscono in proprio i rifiuti organici (scarti di frutta e verdura, pane, fondi di caffè, ecc.). A tutti verrà riconosciuto uno “sconto” di 10 euro annuo, rimborsato nella prossima bolletta Tarsu

Dopo la raccolta differenziata spinta entrata in funzione nel 2006, che ha avuto l’obiettivo di ridurre il cumulo dei rifiuti nel nero e di migliorare il riciclaggio, dallo scorso luglio è possibile smaltire in proprio il cosidetto umido (ovvero i rifiuti organici prodotti quotidianamente dalle famiglie, gli scarti vegetali di orti e giardini, pane, fondi di caffè, ecc.) direttamente nel proprio giardino, mediante una concimaia (ovvero un buco nel terreno) o il composter (recipiente idoneo). Per effettuare questa raccolta/smaltimento in proprio occorre consegnare il bidoncino del-

l’organico all’Area attrezzata di Traffiume unitamente alla scheda di adesione (vedi modulo nella pagina seguente). A tutti coloro che hanno aderito (al momento una cinquantina di famiglie), riducendo così il volume di rifiuti da raccogliere e smaltire, verrà riconosciuto un contributo di 10 euro annui (che sarà scontato nella prossima bolletta della Tarsu). E’ possibile partecipare anche quest’anno: basta compilare attentamente la scheda accanto e consegnarla allo sportello dell’area attrezzata di Traffiume riconsegnando il contenitore dei rifiuti.

L’area attrezzata per la raccolta dei rifiuti ingombranti di Via Madonna delle Grazie (Traffiume) è aperta dal lunedì al sabato dalle 7,45 alle 11,45 d’estate (dalle 8,45 alle 11,45 nel periodo invernale). Domenica e giorni festivi resta chiusa. Per qualsiasi esigenza potete rivolgervi agli addetti del servizio di raccolta Conservco presenti all’area attrezzata Tel. 0323-70683. 45


DA CONSEGNARE ALLO SPORTELLO DELL’AREA ATTREZZATA - V. MADONNA DELLE GRAZIE, 148 - TRAFFIUME TEL 0323-70683

COMUNE DI CANNOBIO

Ric. N................

TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI (Tarsu)

Richiesta rimborso per autosmaltimento frazione organica (Tarsu) Il sottoscritto, residente in via

nome

cognome

N.

Città Numero componenti nucleo famigliare

Codice Fiscale Numero di telef.o/cellulare

In qualità di intestatario della Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (Tarsu) dell’abitazione in Via

N.

28822 CANNOBIO

consapevole delle sanzioni penali previste in caso di dichiarazione non veritiera, di formazione o uso di atti falsi richiamati dall'art. 76 del dpr 28/12/2000 n. 445

dichiara Di trattare in proprio tutti gli scarti organici di produzione domestica presso il giardino o terreno non lastricato pertinenziale all’abitazione mediante utilizzo di apposto composter o concimaia/cumulo Di consegnare attraverso il sistema di raccolta rifiuti solamente i rimanenti rifiuti secchi e differenziati Di aver consegnato il bidoncino raccolta organico all’area attrezzata e di accettare i controlli che il Comune disporrà

CHIEDE Il rimborso annuo di euro 10 (dieci) con le seguenti modalità - In contanti a proprio nome - In contanti per delega al signor - Con bonifico bancario su C/C n. IBAN Cannobio, Firma

TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI (Tarsu)

Ric. N................

Area attrezzata - Via Madonna delle Grazie, n.148 -Traffiume Cannobio - Tel 0323/70683

Richiesta rimborso per autosmaltimento frazione organica (Tarsu) data Indirizzo immobile

N.

Via

Cognome, nome AI sensi e per gli effetti dell’art.13 del DLGS 163/2003 sim informa che i dati comunicati saranno trattati a fini strettamente connessi allo svolgimento dell’attività del Conservco e Comune di Cannobio, alla gestione dei rapporti di clientela, a finalità connesse con adempimenti legali e fiscali. Gli interessati hanno facoltà di esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del DLGS 196/2003

ID utente

Numero archivio

Numero tessera magnetica

Firma / timbro operatore


www.cannobio.net

uffici comunali Settore amministrativo Resp. dott.ssa Monica Albertella 0323 - 738228 monica.albertella@cannobio.net

e-mail: comunecannobio@cannobio.net

orario apertura uffici comunali

Ufficio commercio Deborah Adamini

0323 - 738211

Ufficio cultura Nicoletta Madaschi

0323 - 738212 fax 738227 da lunedi a venerdì dalle 10 alle 12 e martedì pomeriggio 16,30 -17,30 ufficiocultura@cannobio.net

Ufficio economato Daniela Gadda

0323 - 738201 ufficioragioneria@cannobio.net

da lunedì a sabato e giovedì pomeriggio

dalle 10 alle 12 16,30 -17,30

Ufficio personale Sabina Resmi

0323 - 738203 ufficiopersonale@cannobio.net

da lunedì a sabato e giovedì pomeriggio

dalle 10 alle 12 16,30 -17,30

Ufficio contabilità Patrizia Martinoli

0323 - 738202 contabilita@cannobio.net

da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 e giovedì pomeriggio 16,30 -17,30

Ufficio bilancio Mariangela Zanini

0323 - 738204 bilancio@cannobio.net

da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 e giovedì pomeriggio 16,30 -17,30

Ufficio tributi Alessandra Imperiale

0323 - 738207 sandra@cannobio.net

da lunedì a sabato

Ufficio tributi Danila Buzzi

0323 - 738206 tributii@cannobio.net

da lunedi a sabato

Tecnico istruttore Geom. Mario De Bernardis

fax 738225 0323 - 738225 uffioedilizia@cannobio.net

martedì-giovedì-sabato dalle 10 alle 12

Tecnico istruttore Geom. Ivan Minoggio

0323 - 738214 fax 738225 da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 uffioedilizia@cannobio.net 16,30 -17,30

Tecnico istruttore Geom. Mattia Guntri

0323 - 738217 da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 uff.manutenzioni@cannobio.net e giovedì pomeriggio 16,30 -17,30

Ufficio edilizia pubblica Alice Di Profio

0323 - 738215 lavoripubblici@cannobio.net

fax 738227

da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12 e martedì pomeriggio 16,30 -17,30

da lunedì a sabato (escluso venerdì) dalle 10 alle 12 escluso il venerdì e martedì pomeriggio 16,30 -17,30

Settore finanziario-tributi Resp. rag. Antonio Baccan 0323-738205 abaccan@cannobio.net dalle 10 alle 12 16,30 -17,30

da lunedì a sabato giovedì-pomeriggio

fax 0323 - 738208

Settore edilizia privata Resp. geom. Claudia Colombo

dalle 10 alle 12

giovedì -martedì pomerig. 16,30 -17,30

dalle 10 alle 12

giovedì -martedì pomerig. 16,30 -17,30

0323 - 738224 ediliziaprivata@cannobio.net dalle 10 alle 12

martedì - giovedì - sabato

Settore gestione del territorio Resp. geom. Valerio Trisconi 0323 - 738226 lavoripubblici@cannobio.net fax 0323 - 738216

da lunedì a sabato e giovedì pomeriggio

dalle 10 alle 12 16,30 -17,30

Settore servizi demografici Resp. dott.ssa Paola Fioretta 0323 - 738260 - 738250 paolafioretta@cannobio.net da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 e giovedì pomeriggio 16,30 -17,30

Settore polizia municipale Resp. comandante Giacomo Massera

dalunedì a sabato e giovedì pomeriggio

dalle 10 alle 12 16,30 -17,30

Squadra operai Roberto Donini, Pietro De Zan, Francesco Gebbia, Osvaldo Zanni Ufficio stato civile leva Giancarla Carmine

0323 - 738251 fax 738255 da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 e giovedì pomeriggio statocivile@cannobio.net 16,30 -17,30

Ufficio anagrafe Cinzia Lazzarini

0323 - 738252 fax 738255 da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 e giovedì pomeriggio anagrafe@cannobio.net 16,30 -17,30

Agenti di polizia municipale Mario Amadei, Pierluigi Bellorini, Paolo Valsesia, Alessandro Mininni, Flavia Zaccagni

339 - 8656750

0323/738220 comandantepm@cannobio.net

da lunedì a sabato e giovedì pomeriggio

dalle 10 alle 12 16,30 -17,30

Istruttore amministrativo Annamaria Errico

0323 - 738220 fax 738229 da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 poliziamunicipale@cannobio.net e giovedì pomeriggio 16,30 -17,30

47


o à i t t b cianno c di

atori atrocinnobio p e i r n a oto Prom Città di C Comune era) (Svizz une o g a s Com ello di Bris Momb Vco o n e di Lavovincia del Valle Pr ontana a ità M Cannobin o n u m c V Co l e le ttura d Prefe o provinciane t io a it Com valorizzazopea per la 'Unità Eur ando e dell nza: Com VCO a r u el ina Cult della uardia di F ovinciale d adriglia G Pr a: Squ obio inanz Cann ia di F navale di della GdiF d r a u G ico di Roma o stor Muse nobio o di Can ANFI vinciale Vche ro ic r p o t I S N CO ocazioni banisti Riev tà dei Ver resina ocie torica Va VCO l S obio S Cann Società unitaria de stello' a c m i o d C zione 'I barcaioliro Cannobioio Fonda P annob M di Cannobina E M S IC e val C

a z n a n i d a t t i c a L ! ! ! a t a è invit

a s e f o i i d b La annotorico C s i a o s d e f i gn d e v n co

8 0 0 2 e r b o t t o 25

lla e d 0° 5 1 ie il d e o s m 9,45 , e Ver l o u ità - ortteore Brissoare c s m ti autoarrgarini, eErino, Ettarta u i r i t o ri e sal,uGiorgio rMardo SeSvcarfa eonMi d u a o lavoo Vivianoente Gerdinandoico Man Ininz:i Antonieglal nò,

Ten erio, Fe li, Feder l g o Fri ro Cava co no V l e g u n Mari a, Piera ala, Ma S z z rio De a, Da s s e S

www.cannobio.net

Semestrale di Cannobio e Valle Cannobina Edito dal Comune di Cannobio - A cura dell’Ufficio stampa comunale

Direttore editoriale: avv. Antonello Viviano Direttore responsabile: Clemente Mazzetta Foto di A. Aguzzi, C. Mazzetta, A. Lillo, G. Bertolazzi Si ringrazia per la revisione e per la correzione bozze Anna Aguzzi

Autorizzazione tribunale di Verbania n. 6 del 20 aprile 2005

Poste italiane. Spedizione in abbonamento postale, 70% - D.C.B Novara - anno III - N. 1/2008 Stampato da Grafiche Fovana & Caccia - 28883 Gravellona Toce (VB)


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.