5 minute read
LA STABILITÀ DI UN CINGOLATO... SU RUOTE
Gli escavatori Mecalac MWR hanno rappresentato, fin dal loro lancio, una sorta di rivoluzione. Macchina che in molti amano definire porta-attrezzi, a sottolinearne la versatilità, per comodità le MWR vengono catalogate come escavatori gommati, un'assimilazione che definire spannometrica è poco. In effetti l'architettura dell'intera MWR, quale che sia il modello, è originale e consente un'abbinata che in ambito urbano si rivela particolarmente imbattibile: mobilità e stabilità da vero top di gamma, unite a una compattezza con pochi eguali nella categoria di riferimento. Risultati ottenuti con un attento studio dell'architettura dell'intera macchina, come dicevamo. Studio che ha portato a un sostanziale abbassamento del baricentro: e par strano, ma da questa “semplice” modifica derivano a cascata tutti gli altri plus delle MWR: dalla stabilità all'accessibilità, dalla sicurezza alla mobilità su tutti i terreni,
MECALAC
Advertisement
LA STABILITÀ DI
UN CINGOLATO... SU RUOTE
gli MWR guadagnano in equilibrio e potenza senza perdita di prestazioni. Sempre alla posizione del baricentro è legata la stabilità della macchina, che Mecalac stessa definisce a 360 gradi. Quale che sia, infatti, la posizione del braccio di scavo e della torretta, la stabilità della macchina rimane invariata. Questo consente di effettuare molteplici operazioni (sollevare, posizionare, spostare, scaricare) senza la necessità di muovere la macchina per riposizionarla. In un certo senso, avere un MWR in cantiere offre la possibilità di rivedere la logica stessa dei lavori, nonché la logistica, perché si dispone di una macchina in grado di muoversi e nel contempo di non muoversi, operando comunque in maniera differente come macchina da scavo, da
carico, da sollevamento e quant'altro. Un bel vantaggio! Vantaggio che non è solo operativo. Baricentro basso significa anche macchina più bassa. E questo facilita le operazioni di manutenzione quotidiana, dal rabbocco del carburante alle ispezioni delle parti sottocofano. Per non parlare della facilità di... salire a bordo. L'accesso alla cabina sopra la ruota (come negli escavatori gommati tradizionali) sugli MWR è un lontano ricordo: in macchina con Mecalac si sale comodi e sicuri, con il minimo sforzo e il minimo rischio. Restando in ambito cabina e comfort operatore, va sottolineata anche la facilità con cui sono stati impostati i comandi. Modalità parcheggio, lavoro o strada, per esempio, sono selezionabili agendo
TABELLA TECNICA
Peso (kg) Potenza (kW) Velocità traslazione (km/h) Sbraccio max (mm) Profondità di scavo max (mm) Forza di strappo (daN) Forza di scavo (daN) Altezza max di carico (mm) Raggio di sterzata (mm) Capacità max benna (mc)
7MWR Mecalac 6.925/7.350 55,4 30 6220 3030 2500 4310 4970 2788 0,54 7MWR Braccio duplice offset 7.000/7.420 55,4 30 6410 3120 3100 4310 5070 2788 0,54 9MWR Mecalac 7900/9000 55,4 35 6700 3500 2800 5000 5500 2866 0,57 11MWR Mecalac 10000/11000 55,4 30 7500 3800 3400 6000 6200 3296 0,82
su un unico interruttore, un selettore centrale attraverso cui il conducente può passare alla modalità strada o parcheggio premendo semplicemente una volta e saltando fino a dieci passaggi separati. Si tratta di un sistema interamente progettato da Mecalac (non a caso è un'esclusiva mondiale) attraverso cui tutto può essere fatto
istantaneamente, semplicemente selezionando la configurazione desiderata (ai singoli settaggi penserà il software in automatico). Ciò garantisce una guida sia facile, sia sicura, lasciando il conducente libero di concentrarsi sull'attività da svolgere. Un accenno infine alle dimensioni, perfettamente compatte, che insieme al baricentro basso e all'eccezionale spostamento angolare del braccio fanno degli MWR dei veri factotum da cantiere. La compattezza non è declinata solo a livello di dimensione del corpo macchina, ma anche a livello di braccio: sugli MWR questo si inserisce infatti nella parte anteriore e rimane basso, cosa che consente alla macchina di accedere anche a spazi molto... bassi appunto. A chiudere il tutto come ciliegina sulla torta della manovrabilità le 4 ruote sterzanti, che consentono di effettuare un'inversione di marcia praticamente sul posto e superare efficacemente tutti gli ostacoli. L'obiettivo: garantire la massima mobilità in spazi ristretti. E la modalità di guida “a granchio” aiuterà a uscire da qualsiasi area confinata, anche lungo i muri, con un numero di manovre davvero limitato. ❑
PLE
3 IN PIÙ
Tre piattaforme Genie Xtra Capacity per l’azienda tedesca di noleggio Wemo-tec che con esse amplia il proprio business
Operando su tutto il territorio nazionale da sei filiali distribuite in Assia orientale, nell’area Reno-Meno e Franconia Centrale, l’azienda di noleggio Wemo-tec ha recentemente ampliato la propria flotta di noleggio composta da 600 unità per il sollevamento aereo con l’aggiunta di tre piattaforme a braccio telescopico Genie Xtra Capacity (XC). I modelli includono una Genie SX-135 XC e due Genie S-45 XC. Come parte delle loro caratteristiche Genie XC, comuni a tutti i modelli della gamma di prodotti Genie XC, tutte e tre le piattaforme a braccio offrono una consistente capacità di sollevamento a doppia area di lavoro di 300 kg senza limitazioni e 454 kg con limitazioni. Di conseguenza, nelle piattaforme con ceste da 2,44 m si possono sollevare due persone all’altezza massima e tre persone, oltre ad attrezzi e materiali, quando sono in funzione nell’area di lavoro con una capacità di 454 kg. La piattaforma a braccio Genie SX-135 XC fornisce uno sbraccio orizzontale massimo di 27,43 m, ovvero 3 m in più di qualsiasi altro tipico braccio telescopico semovente di queste dimensioni. fonte: Genie
Nella foto: Due delle tre piattaforme Genie Xtra Capacity recentemente aggiunte in flotta noleggio dalla tedesca Wemo-tec: si tratta dei modelli SX-135 XC e S-45 XC. La prima offre uno sbraccio orizzontale di 27,43 m.
AUTOGRÙ
AD HOC
Vernazza solleva il tetto di ITER con due Demag
ITER sta per International Thermonuclear Experimental Reactor. È un progetto di ricerca internazionale che ha l’obiettivo di generare e sfruttare energeticamente l’energia di fusione ed è gestito dall’UE insieme a Svizzera, USA, Cina, Corea del Sud, Giappone, Russia e India. Il reattore è in costruzione dal 2007 accanto al centro di ricerca nucleare di Cadarache, nella Francia meridionale. Recentemente il sito è stato interessato dai lavori di posizionamento della struttura del tetto. Le condizioni erano tutt’altro che semplici ma Vernazza Autogru ha pianificato attentamente i tiri tenendo conto delle limitate condizioni di spazio nel sito. Questo è il motivo per cui la società ha deciso di utilizzare le proprie gru cingolate Demag CC 2800-1 e CC 3800-1, molto compatte, per sollevare i componenti in acciaio della struttura del tetto della sala del reattore. fonte: Demag