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NEL CUORE DELLA VALTELLINA
(VOLVO CE)
Un Volvo EC480E, al lavoro nelle cave della Nuova Serpentino d’Italia, gestisce l’intero ciclo di lavorazione: dall’estrazione al carico sugli autocarri
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n po’ schiva, come sono tutti i valtellinesi, la Valmalenco è un gioiello da scoprire senza fretta. La valle, che da Sondrio si snoda in direzione Pizzo Bernina, è contornata da montagne maestose, molte delle quali ben al di sopra i 3.000 m. Un paradiso, affascinante e modesto, che tra le sue ricchezze nasconde anche una pietra unica: il serpentino. Proprio all’estrazione di questa meraviglia della natura è stato chiamato un escavatore cingolato Volvo EC480E, all’opera nelle cave della società Nuova Serpentino d’Italia.
STORIE DI CAVA
Nata a Chiesa in Valmalenco nel 1934 come Serpentino d’Italia, la società diventa Nuova Serpentino d’Italia nel 1973, anno in cui viene rilevata da Pietro Cabello, papà degli attuali amministratori. “Da sempre”, ci spiega Viviana Cabello, responsabile amministrativa dell’azienda, “ci occupiamo in particolare di estrazione e lavorazione del serpentino come anche di lavorazione di altri marmi e graniti. Il serpentino massiccio è una magnifica pietra naturale, una sorta di via di mezzo tra il marmo e il granito, con caratteristiche tecniche particolari che la rendono unica nel suo genere, oserei dire che è una pietra ricca di ‘fascino e personalità’. Tra le sue importanti peculiarità il Serpentino è una pietra che ben sa trattenere il calore, per questo motivo viene utilizzata, oltre che per tagli classici, per la realizzazione di rivestimenti di stufe a legna, a pellets e termo-cucine. Un presupposto, questo, per il quale negli ultimi 15 anni, a seguito anche della crisi del settore edilizio, l’azienda ha diversificato le risorse verso nuovi mercati e nuovi clienti, investendo in macchinari di ultima generazione, quali apparecchiature a controllo numerico (frese a 5 assi), robot automatici e nuove frese veloci e precise. Disponiamo quindi di una tecnologia sofisticata che riesce a fare di una materia quanto mai ‘rigida’, come la pietra, un prodotto ‘flessibile’ e adattabile a tutte le interpretazioni, anche le più coraggiose. Nel ‘curriculum aziendale’ vantiamo, inoltre, la realizzazione in edilizia e in tutto il mondo di numerose facciate di edifici con taglio ‘a casellario’. Potrei nominare centinaia di palazzi rivestiti con il nostro serpentino, ma il nostro fiore all’occhiello rimane la realizzazione a Berlino della sede della Cancelleria Tedesca. Non dimentichiamoci che il nostro serpentino si può trasformare anche in ‘Pioda’ e, nello specifico, viene utilizzato per la copertura dei tetti degli edifici. Anche in questo caso è un ottimo materiale, un tetto realizzato in serpentino è praticamente eterno nel tempo. At-
LA MACCHINA protagonista
Con un peso operativo di 45,5-53,3 t a seconda della configurazione scelta, l’escavatore cingolato Volvo EC480E è una macchina potente, ma decisamente attenta ai consumi. Il motore è un Volvo D13J da 283 kW a 1.800 giri min, Stage V, che beneficia del sistema V-ACT (Advanced Combustion Technology di Volvo), appositamente progettato per garantire prestazioni superiori e la massima efficienza dei consumi. Allo stesso tempo il nuovo impianto elettroidraulico e la nuova valvola di comando principale utilizzano una tecnologia intelligente per regolare la portata in base alle necessità, per garantire produttività, capacità di scavo elevate e consumi di carburante ridotti. I componenti del sottocarro sono rinforzati per assicurare lunga vita utile, grande disponibilità operativa e notevole durata in condizioni impegnative; mentre tutte le interfacce operative sono ergonomiche e progettate per due finalità: massimo comfort e massima efficienza. La cabina è un autentico salotto, in cui lavorare è un vero piacere.
tualmente possediamo 4 cave dalle quali estraiamo il Serpentino: due site nel Comune di Lanzada e due nel Comune di Chiesa in Valmalenco, ed impieghiamo una quarantina di addetti”.
IL NUOVO ESCAVATORE VOLVO EC480E
Se le più avanzate tecnologie di lavorazione caratterizzano l’impegno produttivo della società, anche la fase estrattiva non vuole essere da meno. Di qui il recente acquisto di un escavatore cingolato Volvo EC480E. “Prima di scegliere il Volvo”, com-
Lino Stefano Cattaneo, Funzionario Commerciale Volvo CE Italia (a sinistra), con parte del team di Nuova Serpentino d’Italia
Le benne utilizzate, che sono speciali e denominate modello Serpentino, presentano spalle molto accentuate e permettono l’appoggio laterale del blocco. menta Michele Cabello, responsabile tecnico dell’azienda valtellinese, “abbiamo valutato le caratteristiche tecniche di vari escavatori e l’EC480E ci è sembrato quello maggiormente innovativo. Tra le caratteristiche che ci hanno convinti: un’idraulica decisamente migliorata, consumi molto bassi, una notevole potenza e un ottimo rapporto qualità/prezzo. Tra l’altro noi lavoriamo solo su roccia, il suolo è molto duro, è quindi un notevole vantaggio poter contare su un carro rinforzato”. Michele Cabello appare molto soddisfatto del suo nuovo acquisto e non potrebbe essere altrimenti in quanto l’escavatore Volvo EC480E gestisce l’intero ciclo di lavorazione: dall’estrazione del blocco sino al carico sul camion. “La lavorazione”, prosegue il diret-
IL SERPENTINO DELLA Valmalenco
La pietra ornamentale e da costruzione della Valmalenco è da sempre utilizzata in edilizia e nell’arredamento. Il serpentino massiccio possiede caratteristiche fisiche ed estetiche che lo rendono estremamente durevole e pregiato. Tra le peculiarità fisiche ricordiamo un assorbimento dell’acqua pressoché nullo, un elevato carico di rottura, un’alta resistenza alle aggressioni chimiche basiche e acide, un’ottima resistenza al freddo e agli agenti atmosferici. Nello specifico la Nuova Serpentino d’Italia lavora il serpentino classico e il serpentino verde vittoria, quest’ultimo particolarmente adatto ad accontentare le richieste di una clientela esigente e anche fantasiosa. Il serpentino scisto è invece storicamente utilizzato per le coperture dei tetti, cioè per le classiche piode della Valmalenco.
Nuova Serpentino d’Italia per tutelare al massimo il proprio investimento ha stipulato anche un contratto di manutenzione programmata
tore tecnico di Nuova Serpentino d’Italia, “prevede la perforazione in verticale e in orizzontale utilizzando perforatrici a fondo foro e perforatori a rivoltelle. Sul verticale procediamo a 10/12 m di distanza tenendo conto che la montagna è inclinata, quindi dobbiamo dare un’inclinazione a 90° rispetto al blocco. I fori da 90 mm in verticale devono poi essere centrati con i fori in orizzontale e fatto l’incrocio (che non è cosa semplice) procediamo con il filo diamantato. Prima si crea il piano d’appoggio orizzontale, poi si avanza con il taglio lungo da 12 m e in ultimo si taglia la testa finale. La pressione dell’acqua apre i tagli fino a circa 20 cm e qui ci si infila con la benna dell’escavatore per abbattere la bancata. In precedenza si deve però predisporre sul suolo un letto di detriti che fa da cuscino. L’escavatore non solo abbatte la bancata, ma procede anche alla movimentazione dei blocchi che, una volta a terra, vengono già selezionati in base alle rotture. È inoltre deputato anche alle opere di sollevamento e a quelle di pulizia dell’area. L’escavatore da ultimo carica i blocchi sui bilici che sono deputati al trasporto”. ❑
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