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LUCI DIURNE DEL TERZO TIPO

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Editoriale off

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HELLA

Non stiamo parlando di fantascienza, ma delle capacità tecnologiche di Hella che sta introducendo l’ennesima evoluzione nel mondo dell’illuminazione. In questo caso parliamo delle luci diurne fl essibili “LEDay FLEX” giunte alla loro terza generazione

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DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI HELLA

Grazie alla sua modularità (il Drl LEDayFLEX III è componibile da un numero di moduli che varia da 3 a 5), la terza generazione di luci diurne di Hella può essere utilizzata per creare qualunque tipo di design

Alzi la mano chi non ricorda lo splendido “Incontri ravvicinati del Terzo Tipo” scritto e diretto da quel geniaccio di Steven Spielberg. Nella pellicola si narra l’incontro tra l’umanità e un’intelligenza extraterrestre attraverso una narrazione quasi favolistica, che acquisisce ulteriore poeticità grazie alla colonna sonora di John Williams. Un capolavoro della cinematografi a che, per via del “terzo tipo”, ha ispirato il nostro titolo dedicato al LEDayFlex III, la nuovissima tipologia di luci di marcia diurna progettate da Hella e giunte, appunto, alla terza generazione.

COSA SONO (E A COSA SERVONO) LE LUCI DI MARCIA DIURNA

In Italia l’introduzione delle luci diurne - o Drl, daytime running lights, per dirla all’inglese - sulle vetture omologate risale al 2011. Si tratta di apparati luminosi che, a differenza delle luci di posizione che servono per segnalare la presenza di una vettura

Grazie alla loro modularità (il Drl LEDayFLEX III è componibile da un numero di moduli che varia da 3 a 5), la terza generazione di luci diurne di Hella può davvero equipaggiare qualunque macchina

in sosta di notte, ottemperano all’obbligo dell’uso degli anabbaglianti di giorno e in caso di perfetta visibilità. Infatti in presenza di pioggia, neve, foschia, fumo, eccetera, resta l’obbligo degli anabbaglianti, così come in galleria. Da segnalare come le Drl – e a nostro avviso questo è un buco normativo che andrebbe colmato - non attivano i fanali posteriori. Le luci diurne servono quindi a “farmi vedere”, al contrario di abbaglianti e anabbaglianti che sono stati pensati “per vedere”. Un aspetto che i costruttori dei gruppi ottici hanno dovuto tener ben presente: infatti osservando queste luci accese è facile constatare come non si rimanga abbagliati come accade con le altre luci. Fatte queste doverose premesse andiamo al nocciolo della questione. Dal 2018 le Drl sono consentite, ma non ancora obbligatorie, anche per le macchine da lavoro agricole e da cantiere. Questa apertura normativa (che i rumors del settore prevedono sarà presto seguita dall’obbligatorietà, così come accaduto per il mondo automotive), ha aperto infi nite possibilità di personalizzazione e design a molti costruttori, che infatti sono i primi a spingere su questa leva. L’inserimento nel design di una macchina operatrice di luci diurne può infatti trasformarsi in uno strumento di stile, quindi di riconoscimento del brand. Le Drl permettono di caratterizzare e di dare quel tocco estetico in più a qualsiasi

La prima generazione di luci diurne fi rmate Hella si caratterizza per il classico design tondo veicolo: dalla pala gommata all’escavatore, dal rullo alla fi nitrice e via di questo passo.

LE SOLUZIONI DI HELLA

Essendo uno dei maggiori player internazionali nel mondo delle ottiche e dell’illuminazione in genere, Hella è stata tra i primi produttori a studiare e proporre sul mercato le luci diurne. In classico “stile Hella”, ha introdotto una serie di luci diurne (prima a lampada e poi a LED) di facilissima applicazione e che hanno dato ai costruttori un’arma in più per disegnare al meglio il profi lo dei propri veicoli. La più recente evoluzione in questo campo prende il nome – un po’ complicato, ma denso di signifi cati – di Drl LEDayFlex III. “Hella”, ci spiega l’ing. Tullio Candeloro, Responsabile Construction Italia per Hella Spa, “oltre al classico oggetto singolo, una decina di anni fa ha iniziato a creare una serie di catene di Drl. Cioè non una fonte luminosa unica, ma una serie di faretti LED collegati da un cavo elettrico che permettono al designer di posizionare questi elementi pressoché ovunque,

FARE LADIFFERENZA

Il Drl LEDayFlex III è applicabile su qualsiasi macchina construction, anche omologata per l’utilizzo su strada

I moduli Drl LEDayFlex III possono essere integrati armoniosamente in qualsiasi lampada frontale e questo consente infi nite possibilità di creatività stilistica. Drl LEDayFlex III è ovviamente progettato per essere compatibile con tutti gli chassis standard di molteplici macchine operatrici; in ogni caso i progettisti Hella sono sempre a disposizione per fornire ai clienti consulenza e supporto durante il processo di integrazione. La decisione di utilizzare un prodotto raffi nato e tecnologicamente avanzato come il Drl LEDayFlex III è chiaramente una scelta distintiva, che intende valorizzare al massimo una macchina, non solo dal punto di vista funzionale, ma anche (e soprattutto) estetico. Com’è facile intuire dalle immagini, il Drl LEDayFlex III è un “dettaglio” in grado di fare una grande differenza sotto il profi lo del design e quindi è in grado di connotare profondamente una macchina. Argomenti che possono solleticare la creatività non solo dei big player del construction, ma anche di quei costruttori più attenti ai dettagli e che intendano produrre particolari serie di macchine.

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Le luci diurne proposte da Hella si caratterizzano per un’elevatissima fl essibilità applicativa. La terza generazione, Drl LEDayFlex III, benefi cia dell’innovativa tecnologia EdgeLight e della triplice funzionalità: luce marcia diurna, luce di posizione e indicatore di direzione.

L’ing. Tullio Candeloro, Responsabile Construction Italia per Hella Spa nata EdgeLight. “La tecnologia EdgeLight”, riprende l’ing. Candeloro, “viene utilizzata anche nei fanali posteriori e si caratterizza per la concentrazione della luce nel bordo più esterno di ogni elemento. Questa soluzione è molto apprezzata dai designer delle macchine di qualsiasi genere, in quanto consente un’elevata fl essibilità di utilizzo dei gruppi ottici e offre la possibilità di giocare con le profondità, consentendo di realizzare profi li decisamente accattivanti e sportivi”. La catena Drl LEDayFlex III è composta da un minimo di tre a un massimo di cinque elementi di forma rettangolare dal grande impatto visivo.

FA ANCHE LA “FRECCIA”

“Le due precedenti versioni”, continua l’ing. Candeloro, “facevano entrambe indifferentemente luce di marcia diurna e luce di posizione, una bi-funzione ottenibile semplicemente cambiando l’intensità luminosa. Un solo elemento consentiva quindi di espletare due funzioni essenziali. Con la terza generazione, per la prima volta abbiamo inserito nella catena anche la funzione di indicatore nella catena anche la funzione di indicatore di direzione. Le nuove Drl LEDayFlex III di direzione. Le nuove Drl LEDayFlex III consentono quindi una consentono quindi una triplice funzionalità: lutriplice funzionalità: luce marcia diurna, luce di ce marcia diurna, luce di posizione e posizione e indicatore di indicatore di direzione, la direzione, la classica freccia. E anche quest’ultima funzionalità omologativa oggi è oggetto di notevole attenzione da parte dei designer”. E a tale proposito va fatto notare come Hella sia stata tra i precursori dell’indicatore di direzione sequenziale (o wipe che dir si voglia) che hanno riscosso così tanto successo in ambito automotive. Ovviamente, nel caso in cui il designer opti per l’utilizzo delle Drl LEDayFlex III anche con la funzione “indicatore di direzione”, il posizionamento degli elementi è un po’ più vincolato dai termini normativi richiesti come freccia. ❑

con la massima fl essibilità. E di qui il nome LEDay Flex”. In questi anni Hella ha proposto al mercato un vero e proprio percorso sviluppato attraverso tre generazioni di luci diurne, tutte caratterizzate da un’elevatissima fl essibilità applicativa e, ovviamente, da una qualità di luce coerente con la storia di questo autentico leader mondiale dell’illuminazione.

LA TECNOLOGIA EDGELIGHT PER IL NUOVO DRL LEDAYFLEX III

A livello di modularità e fl essibilità applicativa, il nuovo Drl LEDayFlex III riproduce il sistema di successo già sperimentato con le versioni precedenti, ma in più propone una tecnologia, decisamente innovativa, denomi-

Sopra e sotto: la seconda generazione di Drl LEDayFlex che ha visto il passaggio alla forma rettangolare

Sopra, le dimensioni dei singoli elementi ottici che caratterizano il Drl LEDayFlex III

MOVIMENTO TERRA

FACTOTUM

La prima L85 di Bobcat va in Trentino

Fiumeter Srl, attivo nella fornitura di ghiaia, sabbia, pietrisco per cantieri edili, gestisce un centro di riciclaggio a Denno (TN), e per svolgere al meglio le attività al suo interno ha scelto di acquistare da Fides, distributore esclusivo Bobcat per il Trentino Alto Adige, la prima pala gommata articolata L85 Bobcat arrivata in Italia. Con l’efficace impianto idraulico, un potente motore, e grazie ai numerosi accessori approvati da Bobcat per l’uso sulla pala L85, la macchina affronta con sicurezza diverse attività. La pala è anche dotata di serie del sistema Quick-Tach idraulico, soluzione Bobcat di aggancio che permette all’operatore di montare e smontare rapidamente gli accessori. Con la benna da 190 cm, la nuova pala gommata si muove agilmente all’interno dell’impianto per movimentare i materiali inerti garantendo velocità e ottime prestazioni. Montando lo spazzolone con benna di raccolta, la L85 viene utilizzata per pulire e manutenere le strade di accesso e interne all’impianto, con la lama da neve si trasforma in un potente spazzaneve, mentre con forche per pallet, la L85 è in grado di movimentare materiali voluminosi quali cassonetti per le macerie, reti per gli impianti e cisterne per gasolio. FONTE: BOBCAT

HA SCELTO Multitel

Maltech AG, società svizzera di noleggio di piattaforme aeree, ha acquistato dal dealer Skyworker Trade AG di Zurigo 50 piattaforme telescopiche MTE 270 EX Multitel Pagliero: una piattaforma 27 m su autocarro da 3,5 t semplice da utilizzare, leggera, veloce e manovrabile, dotata del sistema MUSA (sistema di calcolo e limitazione dello sbraccio) e del sistema di telemetria per comunicazione remota. Tra i motivi per i quali Maltech ha scelto Multitel Pagliero vanno sottolineati l’affidabilità, la tecnologia all’avanguardia, il servizio post-vendita e la formazione dei meccanici, nonché la capacità di Multitel Pagliero di rispondere alle diverse esigenze dell’azienda.

Un kit per convertire

(Piattaforme aeree) Rispondendo alla crescente domanda di mezzi elettrici per lavorare in cantieri a basse o zero emissioni, JLG ha creato un kit di conversione per specifici modelli diesel tra cui la 660SJ. Il kit è una soluzione conveniente ed efficiente per le società di noleggio poiché riesce a prolungare la durata della flotta, convertendola in mezzi a emissioni zero. La conversione delle macchine diesel in alimentazione a batteria elettrica contribuisce ad aumentare il valore residuo e a ridurre il costo totale di proprietà. Inoltre l’uso e le tariffe di noleggio potrebbero essere migliorate poiché l’attrezzatura convertita può essere utilizzata su una più ampia varietà di progetti, soprattutto in ambito urbano.

UNACEA, UNIONE ITALIANA MACCHINE PER COSTRUZIONI, SARÀ PRESENTE A BAUMA 2022 NON SOLO CON UN PROPRIO STAND ISTITUZIONALE, MA ANCHE CON UN’AREA ESPOSITIVA DEDICATA ALLE AZIENDE

ITALIANE. IL PADIGLIONE UNACEA DELLE MACCHINE E ATTREZZATURE SARÀ ALLESTITO NEL PADIGLIONE A5, E OSPITERÀ LE AZIENDE ITALIANE NON ANCORA ASSEGNATARIE DI UNO SPAZIO ESPOSITIVO INDIVIDUALE.

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