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COME IL DIESEL MEGLIO DEL DIESEL

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VOLVO CE ITALIA

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Volvo CE lancia sul mercato una gamma di pale gommate ed escavatori compatti completamente elettrici, abbandonando per questi modelli qualsiasi sviluppo basato su motori diesel. A Ecomondo abbiamo visto il miniescavatore ECR25 Electric e la pala gommata compatta L25 Electric

DI CRISTIANO PINOTTI • FOTO DI VOLVO CE

Nel contesto di una fi era, qual è Ecomondo, completamente dedicata alla Green Economy, abbiamo assistito alla presentazione delle prime macchine elettriche di Volvo CE pronte a essere immesse nel mercato italiano. Stiamo parlando dell’escavatore compatto ECR25 Electric e della pala gommata compatta L25 Electric.

MACCHINE SENZA COMPROMESSI

A livello generale va sottolineato come un cliente che acquisti queste macchine non debba rinunciare a nulla in termini di prestazioni rispetto alle macchine tradizionali diesel. “Questo perché l’impianto idraulico e i componenti principali”, ci spiega Oscar Cortinovis, Product Manager macchine compatte Volvo CE Italia, “sono esattamente gli stessi che vengono montati sulle versioni a gasolio. Se parliamo dell’escavatore, forza di scavo, capacità di sollevamento, strappo al dente, tempi di ciclo, velocità di rotazione torretta, eccetera sono esattamente equivalenti alla macchina convenzionale. E lo stesso accade per la pala”. Di conseguenza, oltre a non far rimpiangere le macchine diesel, le nuove compatte Electric si propongono come i mezzi perfetti per allargare il mercato. Grazie alla loro silenziosità e all’assenza di emissioni allo scarico, i clienti potranno lavorare in zone residenziali in qualsiasi orario ed effettuare manutenzioni in luoghi chiusi, o parzialmente delimitati, senza che si debbano interrompere le attività nei locali interessati. Notevoli, quindi, le possibilità di impiego anche in ambito industriale. Con tutta probabilità il primo sbocco per queste macchine sarà il noleggio, ma dopo la prevedibile iniziale diffi denza che spesso accoglie le novità nel settore construction, che è particolarmente tradizionalista, siamo certi che le macchine elettriche sapranno ritagliarsi uno spazio sempre più importante.

“volvo ce sta ottenendo risultati tangibili nel proprio impegno di costruire il futuro, assumendo la leadership nell’ambito della mobilità elettrica e proponendo soluzioni sostenibili a supporto del successo del cliente”.

MELKER JERNBERG, PRESIDENTE DI VOLVO CE

L’ALIMENTAZIONE ELETTRICA

Ovviamente in queste macchine non esiste il motore diesel. “Parlando del miniescavatore girosagoma ECR25 Electric”, commenta Cortinovis, “la macchina utilizza tre celle di batteria da 48 V e circa 20 kW di potenza. Le celle alimentano il circuito principale a corrente continua che sovrintende il funzionamento del motore brushless, che a sua volta aziona la pompa al posto del motore diesel. La pompa, la medesima della versione tradizionale, in questo caso è accoppiata frontalmente al motore brushless. Anche la pala compatta L25 Electric presenta lo stesso identico sistema di alimentazione del miniescavatore, ma ha il doppio delle celle, quindi sei celle per 40 kW di potenza. Rispetto alla versione a gasolio, la pala non ha la trasmissione idrostatica, ma sono stati adottati due motori elettrici: uno è deputato all’azionamento della pompa idraulica, il secondo, montato direttamente sul gruppo di ingranaggi del cambio, trasmette il moto frontalmente. In pratica è stata eliminata la componentistica pompa idrostatica e motore idrostatico sostituendola con un semplice motore brushless montato sul cambio”. Strutturalmente le due macchine risultano più pesanti di circa 200 kg rispetto ai corrispettivi con alimentazione a gasolio.

LE BATTERIE

In entrambi i casi l’alimentazione è affidata a pacchi batteria agli ioni di litio che non presentano alcun problema di effetto memoria e di ricariche limitate. “Ovviamente la durata delle batterie in termini di ore di lavoro dipende essenzialmente dall’applicazione alla quale sono chiamate a operare”. Riprende Cortinovis, che continua, “anche i tempi di ricarica sono variabili a seconda del sistema che si utilizza: con il caricatore rapido la ricarica completa viene effettuata in soli 90 minuti”. Il caricatore rapido è offerto come optional ed è disponibile in due versioni: fissa da officina, oppure portatile. Quest’ultima viene fornita con un armadio IP54, quindi resistente alla pioggia, alla neve e all’umidità. Entrambi i caricatori rapidi sono da 380 Volt e 32 Ampere. Riprende Cortinovis: “i tempi di ricarica risultano più elevati utilizzando il cavo in dotazione, che presenta vari adattatori in funzione della rete disponibile. Quest’ultima è infatti una discriminante del tempo di ricarica. Collegando la macchina alla rete domestica, per arrivare a circa il 90% di ricarica servono 10/12 ore; se si ha a disposizione

UNA SUPER-CABINA

Alla proverbiale comodità, accessibilità, visibilità ed ergonomia dei mezzi d’opera Volvo, nel caso delle cabine che equipaggiano le nuove macchine elettriche va registrato una decisa riduzione di rumore, vibrazioni e calore, che si traducono in più comfort e produttività di lunga durata. E non è finita. Le cabine di entrambe le macchine adottano un monitor da 5 pollici a colori (per intenderci lo stesso che equipaggia il recentissimo ECR58 Serie F, macchina di categoria più elevata e di ultima generazione) che permette di gestire tutte le funzioni, comprese quelle ausiliarie, la reattività e la velocità del brandeggio e le attrezzature idrauliche, anche a livello di velocità in funzione della tipologia di lavoro cui la macchina viene chiamata. Le attrezzature sul display sono visualizzate come icone, ma possono, a scelta, essere anche nominate singolarmente secondo le preferenze dell’operatore. Il display permette anche di limitare l’accesso alle modifiche dei parametri di configurazione delle attrezzature stesse. Questa funzione può essere molto apprezzata dai noleggiatori (ma anche per i titolari d’impresa) che, non gradendo che l’operatore di turno possa modificare i parametri di fabbrica, hanno la possibilità di oscurare l’accesso a questi parametri. Il tutto è ovviamente finalizzato a proteggere la macchina e a contenere i costi gestionali.

la 220 Volt industriale (per intenderci la spina blu) a 8 o 16 Ampere, i tempi si riducono a 8,5/10 ore; se invece è possibile utilizzare una trifase a 380 Volt e 32 Ampere i tempi di ricarica sono attorno alle 6 ore”. In ogni caso, avendo a disposizione una batteria agli ioni di litio, in qualsiasi momento, durante una pausa di lavoro e avendo una fonte energetica a disposizione, è possibile procedere con una ricarica parziale. Inoltre, parlando della pala, in frenata il motore elettrico della trasmissione funge da recupero di energia. Usando la pala in modalità traslazione, che è quella che richiede il massimo della potenza sulla trasmissione, ogni frenata consente il recupero di un po’ di energia che quindi provvede a una parziale ricarica delle celle delle batterie.

SUL CAMPO

Se nel nuovo ECR25 Electric le tubazioni del braccio sono ben protette all’interno della struttura al riparo da urti accidentali e l’estrema compattezza del mezzo consente un utilizzo nei cantieri più stretti e disagevoli, la L25 Electric presenta un design compatto e un’altezza totale inferiore a 2,5 m per lavorare anche negli spazi più ridotti. Mentre il cinematismo Z Bar assicura un’elevata forza di strappo e un eccellente parallelismo durante la movimentazione di carichi con le forche. Da segnalare anche il giunto articolato oscillante per la migliore capacità e stabilità fuoristrada. Al pari di quanto accade per le macchine convenzionali, Volvo CE ha inoltre sviluppato un’ampia gamma di accessori che offrono la più elevata flessibilità e versatilità applicativa e assicurano una maggiore produttività.

Oscar Cortinovis, Product Manager macchine compatte Volvo CE Italia

PRESTO ALL’OPERA

Ma quando potremo vedere queste macchine al lavoro? “I primi miniescavatori”, conferma Cortinovis, “ dovrebbero arrivare a febbraio 2022, mentre le pale giungeranno in Italia all’inizio della prossima estate. Dopo aver testato le pale in alcuni mercati, i nostri tecnici hanno ravvisato la possibilità di apportare ulteriori migliorie, di conseguenza in questi primi mesi dell’anno la L25 verrà ancor più ottimizzata. Ad esempio la pala elettrica attualmente viaggia a 16 km/h, mentre i modelli che arriveranno in Italia avranno una velocità di 20 km/h e beneficeranno anche dell’omologazione stradale”. ❑

Volvo Construction Equipment sceglie l’elettrico per la propria gamma compatta

Volvo CE è il primo costruttore di macchine per l’edilizia e la movimentazione terra a scegliere un futuro elettrico per la propria gamma compatta. Una decisione figlia anche della reazione entusiastica del mercato per i prototipi presentati negli ultimi anni e corroborata dalla stretta collaborazione con i clienti. Una risoluzione tra l’altro in linea con la focalizzazione strategica del Gruppo Volvo sulla mobilità elettrica in tutte le aree commerciali. Ricordiamo inoltre come questa svolta sia in atto già da parecchio tempo, infatti le prime macchine elettriche sono state presentate ad aprile 2019, in occasione di Bauma. Ma quanto elettrico dobbiamo aspettarci? Se, da un lato, l’azienda ribadisce che il diesel continua a rimanere la fonte di alimentazione più adeguata per le macchine grandi, dall’altro lato, la propulsione elettrica e la tecnologia della batteria si stanno rivelando particolarmente adatte alle macchine Volvo più piccole. Quindi, concentrando gli investimenti in ricerca e sviluppo sulle pale gommate e gli escavatori elettrici compatti, Volvo CE si muove nella direzione di una gamma che in futuro potrà fare a meno del diesel. “Volvo CE sta ottenendo risultati tangibili nel proprio impegno di costruire il futuro, assumendo la leadership nell’ambito della mobilità elettrica e proponendo soluzioni sostenibili a supporto del successo del cliente”, commenta Melker Jernberg, Presidente di Volvo CE. “La tecnologia che abbiamo sviluppato è ora piuttosto solida: di conseguenza, contestualmente ai cambiamenti nel comportamento dei clienti e a un contesto normativo rafforzato, questo è il momento giusto per rendere la mobilità elettrica il futuro delle nostre gamme compatte”.

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