Il ponte - marzo 2014

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Nr.

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MARZO 2014

anno

22

www.ilponte .dk

L’OSCAR

TORNA IN ITALIA INTERVISTA AL

NUOVO AMBASCIATORE ITALIA DA NON PERDERE

comunicato dell'ambasciata



SOMMARIO

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editoriale di grazia mirabelli

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TERRAFERMA SOCIETÁ di MARIA CHRISTINA TULISSO

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istituto italiano di cultura programma MARZO/APRILE 2014

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RADIOPIZZA ITALIA IN DANIMARCA A CURA DI SIMONE

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LA GRANDE BELLEZZA DI UN OSCAR CINEMA AISE

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LA POLITICA DI CARTAPESTA SATIRA di ALESSANDRO RAFFAELLI

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INTERVISTA ALL'AMBASCIATORE ITALIANO IN DANIMARCA ATTUALITÁ A CURA DI GRAZIA MIRABELLI

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NOSTOS LA VOCE DELLA SIBILLA di SIBILLA CIULA

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ELEZIONI EUROPEE 2014 COMUNICATO DELL'AMBASCIATA

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dante alighieri Programma PRIMO MARZO-GIUGNO

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ALTO ADIGE/SÜDTIROL ITALIA DA VEDERE di LUCIA ROTA ANDERSEN

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indirizzi utili almanacco

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IL VALORE DEL PATRIMONIO ARTISTICO RIFLESSIONI di EMANUELA MEDORO

"La redazione invita i lettori ad inviare contributi ed idee per la rivista. Una volta vagliatone la rilevanza, saremo ben lieti di pubblicarli"

Adesso puoi ricevere le due riviste IL PONTE ed ITALIA- JATAK a casa tua con L’OSCAR TORNA IN ITALIA l’abbonamento annuale di kr.250,- da versare sul NUOVO conto Danske Bank AMBASCIATORE Reg.nr. 4280 kontonr. 0016922889 Nr.

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ANNO

22

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Nr. 1

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INTERVISTA AL

NON ITAL IA DA PERD ERE

MARZO 2014

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NR. 5 │ mArts 2014 W W W. I TA L I A - J ATA K.DK

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marts 2014

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ponte //

Caro lettore, anche questo numero della rivista è stato interamente realizzato con collaborazioni a titolo gratuito. Sostieni il nostro lavoro con un abbonamento di supporto, questo ci permetterà di assicurare un futuro all’unica rivista in lingua italiana pubblicata in Danimarca IL PONTE kr.150 annuali Danske Bank Reg.nr. 4280 kontonr. 0016922889

direttore grazia mirabelli Art Direction Barbara Lütken hanno collaborato LUCIA ROTA ANDERSEN

Cari lettori,

Emanuela Medoro MARIA CRISTINA TULISSO SIMONE MENICOCCI ALESSANDRO RAFFAELLI Sibilla Ciula DESIGN & web MCB2 ADVERTISING redazione Rivista italiana in Danimarca c/o Grazia Mirabelli Howitzvej 62-1th 2000 Frederiksberg email: info@ilponte.dk www.ilponte.dk banca danske bank reg.nr. 4280 kontonr. 0016922889

Le opinioni espresse in ogni singolo articolo sono da attribuirsi esclusivamente all’autore dell’articolo, che se ne assume la responsabilità, e non rifflettono necessariamente il punto di vista della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti nelle date e negli orari degli eventi annunciati.

come sapete l’Italia ed i fatti italiani sono il nostro argomento preferito, ci piace perciò aprire il primo numero del 2014 ricordando alcuni avvenimenti di cui si è parlato recentemente. Quanto vale una cultura millenaria come quella italiana che ha accumulato nei secoli un patrimonio storico/ artistico della portata del nostro ? Quanto valgono opere d’arte quali quelle di Leonardo, Michelangelo, Brunelleschi, tanto per fare qualche nome? Secondo la S&P non molto, ma la Corte dei Conti non sembra essere d’accordo ed ha citato in giudizio l’agenzia di rating statunitense, con una richiesta di danni astronomica e senza precedenti, pari a 234 miliardi di euro per avere, nel 2011 declassato pesantemente il nostro Paese e per averne definito l’affidabilità creditizia pressoché nulla. Ci hanno inoltre fatto sapere che in Olanda si mangia meglio che in Italia. Il mito del cibo italiano ha ricevuto uno scossone dall’'ultimo rapporto Oxfam. Nel nuovo indice globale sull’alimentazione, che prende in esame dati su quantità, qualità, sanità e accessibilità degli alimenti, sono stati messi a confronto 125 paesi e l’Italia compare all’ottavo posto,dopo Francia, Svizzera, Austria, Danimarca,

Svezia e Belgio. Un piazzamento difficile da accettare,alla luce del binomio ITALIA- buon cibo, uno degli elementi chiave della nostra identità nazionale. In questo numero troverete per cominciare l’intervista de IL PONTE al nostro nuovo Ambasciatore Stefano Quierolo Palmas, ed il suo positivo messaggio alla comunità. E ancora qualche informazione dell’Ambasciata sulla prossima tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo che si svolgerà nel mese di maggio. Ancora niente invece per le tanto attese elezioni COMITES che a nostro avviso, e malgrado fossero previste entro il dicembre di quest’anno, non sembrano essere in calendario nemmeno per il 2014. Infine qualche pagina l’abbiamo riservata all’ormai tradizionale, ricca carrellata di personaggi della politica, reinterpretati magistralmente dai maestri-artisti del Carnevale di Viareggio e fattaci gentilmente pervenire dal nostro fedele inviato Alessandro Raffaelli. Un pensiero positivo a tutti per il 2014,

Grazia Mirabelli


Istituto Italiano di Cultura

Gjørlingsvej 11 – 2900 Hellerup – tel. 3962 0696 www.iiccopenaghen.esteri.it

Fra i vari eventi in programma, vi segnaliamo stavolta in particolare:

Giornata mondiale della poesia

Paolo Russo plays Fellini

Venerdì 21 marzo - ore 20.00

Giovedì 10 aprile - ore 19.30

In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, indetta dall´UNESCO, cinque poeti, provenienti da cinque paesi diversi, presenteranno alcune loro poesie alla biblioteca reale. L’evento è organizzato dal gruppo EUNIC-DK, il network danese degli Istituti Nazionali di Cultura. A rappresentare l’Italia sarà Patrizia Valduga, le cui poesie sono caratterizzate da un impeto e da una energia provocatoria straordinari anche se la forma stilistica e la costruzione ritmica rispettano spesso strutture metriche classiche. I poeti leggeranno una loro poesia in lingua originale e un attore danese reciterà la versione tradotta degli stessi componimenti.

È un omaggio alle musiche del cinema italiano. Il progetto prende spunto dalle belle e famose musiche del maestro Nino Rota nei film di Fellini (di quest’ultimo si celebrava peraltro proprio l’anno passato il ventennale della scomparsa), per poi passare in rassegna alcune tra le più belle, famose ed affascinanti musiche di alcuni degli altri grandi autori di colonne sonore, quali Piero Umiliani, Armando Trovajoli, Carlo Rustichelli, Nicola Piovani ed Ennio Morricone, rivisitate ovviamente in chiave jazzistica.

I poeti sono: Benoît Casas (FR), Saila Susiluoto (FI), Daniela Seel (DE), Niels Lyngsø (DK) e Patrizia Valduga (IT). Dopo l’evento verrà offerto un bicchiere di vino e del cioccolato Summerbird. Per ulteriori informazioni: www.kb.dk Per acquistare biglietti: www. billetlugen.dk. Prezzo: 110 kr. Posto: Dronningesalen, Den Sorte Diamant, Søren Kierkegaards Plads 1, København Il programma completo e aggiornato è consultabile sul nostro sito: www.iiccopenaghen.esteri.it (sotto 'Gli Eventi' › 'Calendario' )

I componenti del quintetto sono: EMANUELE CISI - sax tenore; NICO GORI - clarinetto e clarinetto basso; FRANCESCO CALÌ - fisarmonica e pianoforte; JESPER BODILSEN - contrabbasso: PAOLO RUSSO - pianoforte, bandoneon e direzione Prezzo: 200 kr., 150 kr. per membri dell’Istituto Italiano di Cultura. I biglietti si acquistano alla porta. (Solo contanti, non carta di credito) Dopo il concerto verrà offerto un piccolo rinfresco.

Se non diversamente indicato, gli eventi hanno luogo nella sede dell’Istituto Orario di apertura: lunedì e martedì 9-17; mercoledì e giovedì 9-16; venerdì 9 -15. Orario di apertura della biblioteca: tutti i giorni dalle 12 alle 14.

lare costa 250 corone. Info: www.iiccopenaghen.esteri.it (sotto 'L’istituto' › 'Diventare soci').

Come diventare soci dell’Istituto: la tessera con validità per l’anno so-

Vedi il nostro sito Facebook: www.facebook.com/detitalienskekulturinstitut

Aiutateci a informarvi puntualmente e meglio! Scrivete a segreteria.iiccopenaghen@esteri.it per ricevere le newsletter sulle nostre attività per e-mail Il Ponte marzo 2014.indd 1

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la grande bellezza

DI UN OSCAR:

SORRENTINO RIPORTA IL PREMIO IN ITALIA DOPO 15 ANNI


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Aise

Alla fine è andata! "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino, che già aveva vinto il Golden Globe ed il Bafta, ha vinto anche l'Oscar come Miglior film straniero. Il regista ha così riportato l'ambita statuetta in Italia a 15 anni - era il 1999 - da "La vita è bella" di Roberto Benigni. "La grande bellezza" ha sconfitto rivali come il film belga "Alabama Monroe" e il danese "Il sospetto" di Thomas Vintenberg. Ad annunciare la vittoria del film italiano sono stati Ewan McGregor e Viola Dacis. Emozionato, Sorrentino ha ricevuto il premio sul palco del Dolby Theatre insieme al protagonista Toni Servillo e al produttore Nicola Giuliano, i primi che ha poi voluto ringraziare. "Grazie a Toni e Nicola, grazie agli attori e ai produttori", ha detto il regista. "Grazie alle mie fonti di ispirazione, i Talking Heads,

Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona. Mi hanno insegnato tutti come fare un grande spettacolo, che è la base per il cinema. Grazie a Napoli e a Roma. E alla mia personale grande bellezza, Daniela e i nostri due figli. Sono molto emozionato", ha aggiunto, "questa vittoria era tutt'altro che scontata. Gli altri film erano forti, mi sento felice e sollevato. Spero che questo film e questa vittoria siano una porta aperta affinché il cinema italiano diventi più cinema per il mercato internazionale. Tanta gente parlava del mio film e voleva che vincessi e quindi mi sentivo sotto pressione. È stato un momento non facile da vivere, ma ora sono felice. Non è facile descrivere cosa sto provando". Quanto alla musica, elemento importante del film, "è un semplice mix fra musica sacra e profana", ha spiegato Sorrentino a chi chiedeva spiegazioni, "perché Roma è la città che combina sacro e profano, la

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chiesa cattolica e il profano della città che vive fuori dal Vaticano. La musica del film riflette questo". L’assegnazione dell’Oscar per il miglior film straniero a Paolo Sorrentino ha scatenato, come prevedibile, molte dichiarazioni d’orgoglio nazionale. "In queste ore dobbiamo pensare ad altro e lo stiamo facendo", ha dichiarato su twitter il premier in carica Matteo Renzi. "Ma il momento di orgoglio italiano per Sorrentino e La Grande Bellezza ci sta tutto". Anche il neo-ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, ha espresso la sua gioia subito dopo l’annuncio, sempre usando twitter: "Viva Sorrentino, viva il cinema italiano! Quando il nostro Paese crede nei suoi talenti e nella sua creatività, torna finalmente a vincere". Un'oretta dopo un altro tweet: "Ho telefonato a Sorrentino per dirgli della mia gioia e ringraziarlo.

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Foto: Hasse Ferrold

Incontriamo l’Ambasciatore e la signora Ornella Cuppone nella prestigiosa Residenza, un edificio settecentesco, situato al centro di Copenaghen, nell’elegante quartiere di Frederiksstaden.

Intervista all’Ambasciatore italiano in Danimarca

Stefano Queirolo Palmas


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a cura di Grazia Mirabelli L’atmosfera accogliente, il salotto ben illuminato nella prima mattinata di neve abbondante di questo clemente inverno danese, il calore e l’affabilità dell’incontro, vanno aldilà di ogni etichetta, ben predisponendo ad un colloquio cordiale, quasi amichevole. Come si è sentito accolto dalla Danimarca? Posso dire senza indugio di nutrire un sentimento di simpatia nei confronti del Regno di Danimarca, da cui mi sono sentito accolto benissimo fin dal mio arrivo, lo scorso ottobre. In particolare mi ha colpito la rapidità con cui ho potuto incontrare la regina, durante un’ elegante manifestazione per la consegna delle credenziali, oltre poi al sentirmi in tutto e per tutto agevolato dalle autorità danesi ad avviare un’ottima comunità di intenti. “Copenaghen è per sua natura una città accogliente e ben organizzata a cui la grande presenza di biciclette regala una educata e simpatica dinamicità”.- continua l’Ambasciatore –Questo ha promosso con la città di Milano, un’interessante collaborazione sull’ esperienza di ciclo mobilità che Copenaghen vanta. “La vivacità di questa città, insieme alla sua grande vivibilità, la presenza di italiani che ne apprezzano in particolare la capacità organizzativa della vita, non possono che metterci nella disposizione d’animo giusta

per lavorare su ciò che più avvicina l’Italia alla Danimarca”. Qual è la percezione che i danesi hanno dell’Italia e degli italiani? L’Italia in questo momento è in una fase di rilancio qui in Danimarca. Copenaghen è uno delle poche città europee che abbia delle gru nel proprio skyline, e varie di queste gru sono italiane. È poi in corso come tutti sappiamo,un grande progetto di miglioramento della mobilità cittadina con la costruzione di questo piano ambizioso e multimiliardario. Si tratta di una grande commessa, vinta da un consorzio interamente italiano che darà nel giro di pochi anni alla città di Copenaghen, una rete moderna di metropolitana ad altissimo livello di tecnologia. Metropolitane senza pilota, il meglio che possa offrire l’orizzonte tecnologico a livello mondiale. Quindi l’Italia è presente in maniera solida. La Danimarca dal canto suo è un Paese che sta puntando sul proprio sviluppo infrastrutturale ed ha in animo di continuare ad investire per quanto riguarda il miglioramento della propria rete ferroviaria, tra cui nuove tratte ad alta velocità ed il tunnel sottomarino con la Germania. Il fatto che un consorzio interamente italiano stia lavorando alla realizzazione della metropolitana di Copenaghen con risultati positivi, apre nuove prospettive ed induce a ben sperare nei confronti di possibilità future. In senso più ampio l’Italia vanta

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spesso da parte di paesi stranieri un patrimonio generale di simpatia che ha delle motivazioni antiche, profonde ,storico-culturali. La Danimarca non è esente da questo riconoscimento ed ha sempre manifestato nei confronti del nostro Paese una grande attenzione, uno sguardo benevolo e curioso, desideroso di entrare in contatto con la realtà italiana. Tanti danesi continuano ad acquistare proprietà immobiliari in Italia, solo per fare alcuni esempi in prossimità del lago Trasimeno, in una valle ligure al confine con la Francia e sul lago Maggiore. Si vanno così formando delle piccole comunità che riescono anche a far rivivere vecchi borghi medioevali altrimenti in abbandono. Incoraggianti dati dimostrano poi che il numero di presenze danesi in Italia non è diminuito nonostante la crisi. L’Italia ha inoltre in comune con la Danimarca consolidate tradizioni culturali importanti, come quella del noto Gran Tour da parte di illustri danesi attraverso le bellezze italiane che ha dato luogo alla corrente del neo classicismo. Tuttora artisti danesi di primaria importanza, anche contemporanei , continuano ad intessere un rapporto culturale intenso e vivace con il nostro Paese. Infine la domanda di Made in Italy, di cose italiane in generale, continua ad essere importante. Molti i sostenitori ed i fruitori della nostra bella lingua, della cucina, del nostro vino che mi dicono in questo momento stia andando fortissimo.


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Un quadro nel suo complesso incoraggiante. Recentemente l’età media degli Ambasciatori italiani si è abbassata. Lo considera un privilegio? Il fatto che l’età media di vari Ambasciatori italiani in zona Unione Europea si sia recentemente abbassata è dovuto ad una reimpostazione del sistema della carriera diplomatica. Anche se nel nostro mestiere l’esperienza è da considerarsi una virtù, la possibilità di accedere in età più giovanile ad un impegno di responsabilità come il nostro è comunque una occasione propizia, per poter mettere in atto le tante indicazioni del Ministero. Tra queste un sempre migliore coordinamento ed unità tra gli enti istituzionali preposti alla promozione commerciale, culturale e linguistica. Pensiamo ad esempio di cogliere ogni possibile occasione per aprire questa Residenza, per farne una vetrina , per portarla quanto più possibile al centro della vita culturale e sociale della città e del Paese in cui operiamo. Abbiamo pensato a varie cose tra l’altro a corsi di cucina allo scopo di coniugare felicemente le preparazioni del cibo italiano con la possibilità di condividerne il risultato, un’occasione conviviale, sullo sfondo della splendida cornice della Residenza. Che cos’è l’Italia in Danimarca nel 2014?

La nostra comunità costituisce un grande patrimonio di qualità ed è

caratterizzata da un alto tasso di qualificazione professionale. Un numero di connazionali iscritti all’AIRE, aumentato negli ultimi 5 anni del 40 per cento, e che ha raggiunto ad oggi più di 6.000 unità. Un flusso di SUPERESPATRIATI, fatto di giovani professionisti, ricercatori , studenti ERASMUS, persone che lavorano e si fanno valere. Una espressione di dinamicità che trarrà dal suo passaggio in Danimarca un proprio arricchimento considerevole, ma che allo stesso tempo darà un contributo potentissimo allo sviluppo di questo Paese. Come comunità siamo ottimamente collocati per interagire in modo moderno ed interpretare all’interno dell’Unione Europea le relazioni bilaterali tra i due Paesi. Allo scopo di incrementare queste relazioni ci stiamo dotando di nuovi strumenti e l’11 aprile abbiamo in programma la seconda giornata dei ricercatori italiani in Danimarca a cui tutti sono invitati a partecipare. Una giornata non-stop qui in Residenza per rafforzare la rete di questi ricercatori che sono tanti, e a volte non si conoscono nemmeno tra di loro. Abbiamo in animo di fare una mappatura di questa realtà propositiva, di che cosa è l’Italia in Danimarca oggi ,e di cosa si può fare per valorizzarla e sfruttarne tutto il potenziale disponibile lavorando sulla sinergia dei mezzi di cui disponiamo come sistema Paese. A questo proposito non possiamo non sottolineare il nostro compiacimento per il fatto che l’amministrazione italiana abbia

deciso di conservare il nostro Istituto di Cultura, riconoscendo a questa istituzione un ruolo determinante che contribuisce a divulgare la cultura italiana,collaborando a conservare la relazione storica tra Italia e Danimarca. Ambasciatore vuole dire qualcosa agli italiani?

Vorrei dire loro che la prima bellezza, la prima credibilità, la garanzia di poter andare avanti con successo sta dentro di noi e che dobbiamo sforzarci di individuarla e trasformarla in messaggio positivo. Questo vale ancora di più per una comunità all’estero. Stiamo lavorando per individuare il giusto slogan che contraddistingua la presenza italiana qui in Danimarca, perché ciascuno di noi possa sentire un senso di appartenenza orgogliosa alla nostra storia collettiva. La prima forza bisogna tirarla fuori da se stessi e crederci fermamente, soprattutto nei momenti più difficili.

Lasciando la residenza riflettiamo con compiacimento sui pensieri propositivi che abbiamo raccolto e di cui tutti sentivamo veramente un gran bisogno. Possiamo tirare un sospiro di sollievo insomma, almeno per i prossimi 4 anni.


il

ponte // a M B A S C I A T A

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Ambasciata d’Italia in Copenaghen ELEZIONI EUROPEE 2014 MODALITA’ DI VOTO ALL’ESTERO PER I RAPPRESENTANTI ITALIANI

REFERENDUM ABROGATIVI DEL 12 E 13 GIUGNO 2011 MODALITÀ DI VOTO PER CORRISPONDENZA

Tra il 22 ed il 25 maggio 2014 si svolgeranno le elezioni per il Coloro che invece desiderano votare in Italia pur essendo rinnovo del Parlamento Europeo. residenti in un Paese membro dell’Unione Europea devono COMUNICATO DELL’AMBASCIATApresentare D’ITALIA IN COPENAGHEN I cittadini italiani residenti nei Paesi UE possono scegliere di richiesta, entro il giorno precedente le elezioni in votare per i rappresentanti del Paese dove risiedono oppure, Italia, al Sindaco del Comune italiano nelle cui liste elettorali in alternativa, per i rappresentanti italiani. sono iscritti.

Gli elettori italiani residenti in Danimarca ed iscritti all’AIRE – che non abbiano

Anche coloro cheentro si trovino in un Paese il doppio voto: per i esercitato il temporaneamente 14 aprile l’opzione per il votoÈ penalmente in Italia sanzionato - potranno votare membro dell’Unione Europea per motivi di studio o di lavoro, chi vota per i candidati al Parlamento Europeo per il Paese di referendum abrogativi dell’12 e 13 giugno prossimi per corrispondenza. nonché i familiari conviventi, possono votare per i rappresentanti residenza non potrà votare anche per quelli italiani, e viceversa; italiani presentando entro il 6 marzo 2014, per il tramite - chi vota per i candidati italiani presso le sezioni elettorali Sono ammessi a votare all'estero per corrispondenza anche le seguenti categorie di dell’Ufficio consolare di riferimento (in Danimarca, la Cancelleria istituite all’estero dagli Uffici diplomatico-consolari non potrà cittadini italiani temporanemente all’estero che ne abbiano richiesta consolare dell’Ambasciata d’Italia a Copenaghen), apposita farlo anche pressofatto le sezioni elettorali inentro Italia, el’8 viceversa. maggio: a)al Sindaco personale delle Armate e Nessuno di Polizia impegnato innel missioni domanda diretta del Comune nelleForze cui liste elettorali può votare più di una volta corso delle stesse sono iscritti. elezioni: gli elettori possesso o di più internazionali; b) dipendenti di amministrazioni dello Stato, di inregioni di cittadinanze province di Paesi membri dell’Unione Europea possono esercitare ileloro diritto di autonome (e loro familiari conviventi, qualora non iscritti all’AIRE); c) professori I cittadini italiani che invece sono permanentemente residenti in voto per i candidati di uno solo degli Stati di cui sono cittadini. ricercatori universitari di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. un Paese UE e iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti 382, titolari di incarichi e contratti ai sensi dell'articolo 1, commi 12 e 14, della legge 4 all’Estero) e che non hanno optato per il voto a favore dei Per ulteriori informazioni, si invitano i connazionali a consultare novembre 2005, n. 230, e di cui alla legge 30 dicembre 2010, n. 240 (e loro familiari candidati locali saranno ammessi al voto per i candidati italiani il sito web dell’Ambasciata d’Italia, ove verranno via via resi noti conviventi, qualora non iscritti all’AIRE). senza necessità di presentare alcuna dichiarazione. tutti i dettagli sulle modalità di voto presso i seggi istituiti in Danimarca, o a contattare la Cancelleria consolare, ai seguenti Chi rientra categorie di cui sopra riceverà a casa, da recapiti: Østergade 24B,alle 2.th - 1100 Chi sinelle trovi temporaneamente all’estero e non appartenga tre Copenhagen categorieK; E-mail: parte del Ministero dell'Interno italiano, il certificato elettorale consolato.copenaghen@esteri.it; Fax +45-39270106; sopraindicate, potrà votare per i referendum solamente recandosi in Italia, esprimendo il Orari di con l’indicazione della sezione presso la quale votare, della apertura al pubblico: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.15; voto presso le sezioni istituite nel proprio Comune di residenza. data e dell’orario delle votazioni. In caso di mancata ricezione inoltre, lunedì apertura pomeridiana dalle 14.00 alle 16.15; potrà contattare l’Ufficio consolare competente per verificare giovedì apertura pomeridiana dalle 14.00 alle 15.30). *** la propria posizione ed eventualmente richiedere il certificato sostitutivo. Attraverso il sito internet della sede diplomaticoGli elettori riceveranno a domicilio, da parte di questa Ambasciata, il plico elettorale consolare di riferimento (in Danimarca: www.ambcopenaghen. esteri.it) sarà inoltre l’ubicazione dellamodalità di voto. contenente le possibile schedeconoscere e le istruzioni sulle propria sezione elettorale.

Chi non ricevesse il plico elettorale entro domenica 29 maggio potrà recarsi di persona presso la Cancelleria consolare di questa Ambasciata (Engskitfevej, 4 - 2100 Copenaghen Ø – tel. 39183444 – Fax 39270106 – e-mail:


L’Alto Adige /Südtirol deve il suo nome tedesco ai conti del Tirolo, vissuti nel XIII secolo nell’omonimo castello sopra Merano. Il nome italiano invece, ufficializzato con l’annessione all’Italia dopo la prima guerra mondiale, ha origini nel periodo di dominazione francese nel XIX secolo .

Alto Adige/

Südtirol:

il mondo incantato delle Dolomiti

di Lucia Rota Andersen

L’accordo De Gasperi – Gruber del 1946 sancisce l’autonomia dell’Alto Adige e la salvaguardia delle

minoranze etniche. Dopo decenni di conflitti politici oggi l’Alto Adige rappresenta un modello di autonomia nel quale convivono tre gruppi etnici: italiano, tedesco e ladino con lo sguardo rivolto all’Europa, senza trascurare le proprie tradizioni.

Ha circa 500.000 abitanti e copre un’ area di 7400 chilometri quadrati. Il 70 % parla tedesco, il 25% parla italiano, il 5% ladino, una lingua retoromanza. Dal 1972 l’Alto Adige è con il Trentino una regione a statuto speciale.


il

È una bellissima regione con monti, valli, laghi, ruscelli, città storiche , castelli, malghe, con le sue tradizioni, le sue feste, la sua enogastronomia. Un vero paradiso, dove le Dolomiti ci regalano un paesaggio fatato. La natura è stata generosa con l’Alto Adige sia nella formazione del territorio che nei benefici del clima. Ma anche l’uomo ha fatto la sua parte. La bellezza dell’ambiente naturale ha ispirato l’uomo a curare con amore paesaggi e architetture. Un luogo cosí bello, così magico non può esistere senza leggende e canti . Ne ho scelti due anche se ce ne sono moltissimi che ce lo rendono ancora più caro e ci permettono di sognare di visitarlo almeno con la fantasia. A 20 chilometri da Bolzano, a 1534 m. di altezza si può ammirare Il Lago di Carezza . È incastonato nella fitta foresta con sullo sfondo il gruppo del Catinaccio e del Latemar. Un sentiero permette al visitatore di fare il giro del lago. Una gita indimenticabile che tuttora ricordo anche se ci sono stata molti, molti anni fa. Ecco la leggenda del Lago di Carezza Nel lago viveva una ninfa di particolare bellezza che con il suo canto melodioso deliziava tutti i viandanti. Un giorno lo stregone di Masaré la sentì cantare , se ne innamorò ma non riuscì a conquistare la fatina del lago. Chiese aiuto alla strega Langwerda che gli consigliò di travestirsi da venditore di gioielli, di

ponte // I T A L I A D A V E D E R E

stendere un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar e di recarsi quindi al Lago di Carezza per attirare la ninfa e portarla con sé. Così fece. Stese un bellissimo arcobaleno tra le due montagne e si recò al lago, ma dimenticò di travestirsi. La ninfa rimase stupita di fronte all’arcobaleno colorato di gemme preziose. Ben presto si accorse della presenza del mago . Si immerse nel lago e da allora non fu più vista da nessuno. Lo stregone disperato strappò l’arcobaleno dal cielo e lo gettò nel lago. Questa è la ragione perché ancora oggi il lago di Carezza risplende di tutti gli stupendi colori dell’ arcobaleno: dall’ azzurro al verde , dal rosso all’ indaco, dal giallo all’oro. Quando si è in montagna si canta. Moltissime sono le canzoni. La più famosa è “La Montanara” cantata per la prima volta nel 1929. È un canto che si ispira alla leggenda ladina “La Soreghina, la figlia del sol” ......lassù sui monti tra i rivi d’argento Una capanna cosparsa di fior, era la piccola dolce dimora di Soreghina la figlia del sol .......... C’era una volta una principessa chiamata Soreghina la cui vita era legata alla luce del sole. Di notte, infatti , o nei cupi giorni di cattivo tempo, doveva dormire , altrimenti sarebbe morta. Un giorno Soreghina trova e cura il giovane guerriero Occhi della Notte precipitato da una rupe.

I due giovani si innamorano, si sposano. Comincia per entrambi una vita felice. Soreghina abita con Occhio della Notte in una capanna di legno cosparsa di fiori, nel punto più soleggiato di una radura di fronte al monte Vernel. Nell’ ora del mezzogiorno Soreghina era sempre lieta e ridente, piena di energia, coglieva fiori, saliva per l’erto pendio senza stancarsi, agile come un camoscio correva tra boschi e valli d’or. Ad Occhio della Notte diceva che era il sole a darle tutta quella forza. Nel pomeriggio di una fredda giornata di autunno giunge un amico di Occhio della Notte. I due parlano ma Soreghina ascolta dietro la porta. Occhio della Notte racconta che vuole bene a Soreghina ma non può dimenticare il suo primo amore. L’amico va via in piena notte. Occhio della Notte è triste perché non l’aveva detto a Soreghina. Vuole andare a vedere la sua sposa e domandarle perdono. Quando apre la porta Soreghina gli cade tra le braccia senza vita. La profezia si era avverata. Così si conclude la storia bella e triste di “ Soreghina la figlia del sol”. Arrivederci in Alto Adige/Südtirol!

www.suedtirol.info info@suedtirol.info

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ponte // R i f l essi o ni

IL VALORE DEL

PATRIMONIO

ARTISTICO


il

di Emanuela Medoro medoro.e@gmail.com

ponte // R i f l essi o ni

Sicuramente i luoghi sacri della cultura

informatissimo storico e critico dell’arte,

italiana sono dei costi. Non tutti i luoghi,

comunicatore di straordinaria efficacia.

mostre d’arte, chiese e siti archeologici

Vogliamo aumentare il numero dei

producono file di gente disposta

biglietti d’ingresso venduti in musei

Apprendiamo dalla cronache che la

a pagare il biglietto per vedere ed

e gallerie d’arte? Dobbiamo creare

Corte dei Conti ha avviato una procedura

ammirare quanto è in esposizione. Ciò

fra i giovani la cultura che genera la

per chiedere 234 miliardi di euro a

accade in genere per opere trasformate

curiosità ed il piacere della fruizione del

S&P come risarcimento dei danni

in fenomeni di cultura di massa dal

patrimonio artistico.

apportati all’Italia per averne declassato

mercato dell’arte che produce valori

la valutazione senza tenere conto

enormi, largamente gonfiando le cifre

e si forma la cultura delle nuove

dell’ingentissimo valore del patrimonio

nei passaggi da un proprietario all’altro.

generazioni? La scuola. Ebbene, proprio

artistico e culturale. Coinvolte anche

Più è stellare l’ultima cifra di vendita,

in questi giorni, per la legge Gelmini

le agenzie Moody’s e Fitch. Solleva lo

più si allunga la fila di gente che paga il

di intervento nelle scuole statali, le

stesso problema anche la magistratura

biglietto, curiosa di vedere il fenomeno,

ore di insegnamento di storia dell’arte

di un piccolo centro pugliese, Trani.

di mercato oltre che di arte.

sono state drasticamente diminuite, o

Insomma qualcuno comincia ad

Qual è il luogo dove si trasmette

A proposito dei luoghi sacri della

cancellate nei licei. Come italiana mi

accorgersi dell’immenso valore, non

cultura italiana, ricordo un recente

vergogno profondamente per questo

solo culturale ma anche concreto, dei

dibattito televisivo. Ho sentito un

provvedimento. (Metto in parentesi

nostri musei, gallerie d’arte, basiliche,

giovane sindaco del nord affermare,

che per qualificarlo mi viene in mente

cattedrali, chiese, conventi, castelli,

con serena sicurezza, che il danaro di

un aggettivo: asinino). Mi vergogno

palazzi, residenze nobiliari, rovine, resti

provenienza statale è una droga tossica

per un governo che può serenamente

e zone archeologiche di due millenni fa.

per l’economia, ed in conseguenza

cancellare la Storia dell’Arte dalla

Impossibile secondo me quantificare

proponeva di trasformare musei,

scuola italiana, una materia formativa

con precisione il valore di questo

gallerie e zone archeologiche in

che dà una ricchezza personale, non

patrimonio per quanto riguarda l’avere.

chiassose Disneyland da divertimento

quantificabile in termini di danaro, ma

Per il dare è un po’ più facile perché

di massa finalizzate alla produzione

che dura tutta la vita.

i costi di gestione, mantenimento,

di utili, per mezzo di hotel, luoghi di

E chi reintrodurrà la Storia dell’Arte

restauri e comunicazione di quanto

accoglienza, ristoranti e simili. Messo

nei licei? Aspettiamo i miliardi di S&P,

sopra elencato è possibile raccogliendo

a tacere, ma non convinto, dalle parole

Moody’s e Fitch.

dati concreti.

autorevoli e precise da Philippe Daverio,

“Vogliamo aumentare il numero dei biglietti d’ingresso venduti in musei e gallerie d’arte?”

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il

ponte // r u brica l e g a l e


il

ponte // S O C I E T À

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Terraferma di Maria Cristina Tulisso

Perché guardare Terraferma? Perché la storia narrata e il contesto nel quale questa si sviluppa permettono di conoscere una dimensione della realtà italiana contemporanea con riferimenti a dati concreti e perché vengono offerti numerosi spunti di riflessione. Emergono infatti tematiche quali l’accoglienza e il rifiuto, il contrasto tra le modalità di atteggiamento delle diverse generazioni, il valore della solidarietà e dei punti di riferimento che vengono dalla tradizione. Il tema della migrazione come mezzo per sfuggire a situazioni di guerra, povertà estrema e tortura si estende poi a quelli del viaggio e dell’incontro, visti anche come percorsi di crescita e di evoluzione della propria interiorità. Particolare importanza hanno il mare, nella sua

dimensione concreta e metaforica, e il concetto di terraferma, che dà anche il titolo al film. Centrale è la realtà socio-culturale illustrata, così drammaticamente attuale: seguendo le vicende dei protagonisti si ha modo di vedere che cosa questa comporta nelle loro vite. Gli abitanti dell’isola vengono messi di fronte a scelte particolarmente difficili mentre già stanno affrontando una realtà molto complessa. Vediamo quindi persone disperate alla ricerca di un futuro migliore arrivare in una terra che non può offrire loro quanto desiderano, e osserviamo l’incontro con gli abitanti del luogo, che vivono di espedienti e sperano di poter realizzare i propri sogni, spesso da un’altra parte, come nel caso di Giulietta.


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il

ponte // S O C I E t á

Proprio nella rappresentazione di questa complessa realtà, si sviluppano due altri grandi temi: l’accoglienza e il rifiuto, talvolta presenti all’interno della stessa persona, come ad esempio nel caso di Giulietta e di Filippo. In Giulietta vediamo la lotta interiore tra accoglienza e ostilità. All’inizio si sente in un certo modo estraea ad un luogo che non pare offrirle opportunità e desidera lasciarsi alle spalle la sua vita presente. All’arrivo dei migranti, vorrebbe aiutarli, ma d’altro canto è consapevole che offrire ospitalità a dei clandestini potrebbe comportare ulteriori difficoltà per la sua famiglia. Anche suo figlio Filippo avverte diverse pulsioni interiori e dà loro spazio a fasi alterne. Da un lato sente la pressione della madre a rompere con il luogo in cui si trovano. Dall’altro c’è lo zio Nino, che suggerisce un approccio diverso alla vita sull’isola, sfruttando le possibilità offerte dal turismo. Il nonno Ernesto e il ricordo

TRAMA Il mare che circonda una piccola isola al largo delle coste siciliane scarseggia di pesci e diventa invece scenario di vacanze per turisti e dell’arrivo di migranti clandestini. Non essendo più possibile vivere della sola pesca, Giulietta decide di affittare la propria casa ai turisti, anche per procurarsi i soldi necessari a trasferirsi in un altro luogo alla ricerca di un futuro migliore, per sé e per suo figlio Filippo. Quando Ernesto, anziano pescatore rispettoso delle leggi del mare, e suo nipote Filippo traggono in salvo un gruppo di clandestini e non ne denunciano la presenza, infrangendo così la legge, la vita dell’intera famiglia cambia.

del padre (ora defunto, morto in mare), rappresentano invece i valori tradizionali e l’attività della pesca. Nel film vediamo così che Filippo aiuta i profughi; poi però, durante un’uscita in barca con una giovane turista, durante la notte, respinge energicamente un gruppo di migranti che compaiono improvvisamente dall’oscurità. Lo spavento e il coinvolgimento nell’esperienza personale che stava facendo prendono il sopravvento sullo spirito di accoglienza e solidarietà che aveva esercitato grazie all’esempio del nonno Ernesto. Crialese afferma che questo è anche un film sulla solidarietà, ma i suoi personaggi non la incarnano in modo univoco: sono uomini e donne inseriti in un contesto di mutamento sociale e culturale e presentano molti aspetti contraddittori. Di fatto il regista non vuole proporre una verità e non intende giudicare.

Il pregio della sceneggiatura sta nel sapiente intreccio delle azioni dei personaggi e nella messa in rilievo delle sfaccettature della loro interiorità e del loro comportamento. Ed è anche grazie a queste caratteristiche che il film risulta essere ricco di spunti di riflessione, al contrario di alcuni notiziari: in un’intervista Crialese sostiene che a causa della quantità di informazioni su questi sbarchi della disperazione che riceviamo e del modo in cui vengono fornite, talvolta non ci rendiamo nemmeno più conto della tragedia che c’è dietro. La pellicola stimola lo spettatore a varie considerazioni anche tramite alcune scene particolarmente emblematiche. Notevoli sono i primi piani dei personaggi; gli sguardi talvolta sostituiscono i dialoghi, come accade spesso nel profondo rapporto che si stabilisce tra Sara e Giulietta e che si sviluppa nella solidarietà tra due donne


il

ponte // S O C I E t á

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SCHEDA Regia: Emanuele Crialese. Sceneggiatura: Emanuele Crialese, Vittorio Moroni. Tra gli interpreti principali : Donatella Finocchiaro (Giulietta), Filippo Pucillo (Filippo), Beppe Fiorello (Nino), Mimmo Cuticchio (Ernesto), Timnit T. (Sara), Claudio Santamaria (il Capitano della Guardia di Finanza) Durata: 88 minuti. Origine: Italia/Francia, 2011

alla ricerca di un’esistenza dignitosa per se stesse e per i propri figli. In particolare le espressioni del volto e lo sguardo di Sara hanno un’intensità e un’efficacia comunicativa straordinarie che non necessitano di parole, e ciò anche grazie al fatto che per questo personaggio Crialese ha scelto una donna migrante, Timnit T., che ha vissuto vicende analoghe a quelle che rappresenta nel film. Di particolare rilievo sono inoltre le scene riguardanti il mare, elemento che può anche essere considerato il vero protagonista del film. Come dichiara Crialese in un’intervista, nel suo cinema il mare è il canale di comunicazione per eccellenza [...]; [il mare] da sempre rappresenta per i protagonisti il veicolo di una seconda/nuova vita. Lo è per Grazia in “Respiro”, lo è per i migranti in America di “Nuovomondo”, lo è per gli abitanti di “Terraferma” in quanto attraverso il mare ricevono un’umanità

diversa, dall’altrove. Tra queste, significativa è quella in cui i turisti si tuffano in acqua, scena contrapposta alle riprese dei migranti, in mare alla ricerca di una nuova vita. Ed è proprio con il mare che si apre e si conclude il film, evidenziando così il punto da cui parte Filippo e l’evoluzione della sua interiorità. All’inizio della pellicola le riprese dal fondo del mare presentano il peschereccio su cui si trovano il ragazzo e suo nonno Ernesto. Al termine, un’inquadratura ripresa dall’alto mostra Filippo su un’imbarcazione che si allontana dalla sua piccola isola e si dirige verso una meta sconosciuta. La sua vicenda può dunque anche essere considerata il percorso di formazione di un ragazzo che desidera scoprire chi è e in che direzione vuole indirizzare la propria vita; di un ragazzo alla ricerca, appunto, di una terraferma. Terraferma è il titolo, ed è anche uno dei

nuclei centrali del film: la terraferma la cercano i migranti, ma anche Giulietta, che sogna di trasferirsi altrove. In forma metaforica la cerca anche Filippo, che tenta di individuare dei punti di riferimento, con i suoi modi confusi e contraddittori di ventenne ingenuo e a cui mancano ancora diverse esperienze. E di fatto quella narrata in Terraferma è una storia che sarebbe potuta accadere in molti altri luoghi. Proprio per questo nel film non viene specificato su quale isola si svolgono le vicende. Le riprese sono state effettuate sull’isola di Linosa, ma ai fini della narrazione non ha importanza; la priorità per il regista è infatti raccontare una storia che offra uno sguardo ampio e profondo e stimoli a riflessioni sulle realtà rappresentate.


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RadioPizza Danimarca è l’unica web-radio fatta da italiani, in italiano e per gli italiani in Danimarca.

RadioPizza, la radio degli italiani in Danimarca


il

ponte // I T A L I A I N D A N I M A R C A

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a cura di Simone Menicocci

È possibile seguire la trasmissione in

nelle differenze culturali e sociali affrontate

diretta tutti i martedì dalle ore 21:00 su

quotidianamente dai nostri connazionali in

www.radiopizza.net, ascoltare il podcast

terra danese.

online o scaricarlo gratuitamente. La

Gli argomenti trattati, come detto, spaziano

puntata ha una durata di circa un’ora e gli

ad ampio raggio tra il serio e il faceto, con

argomenti trattati sono i più svariati. Un

intramezzi musicali decisamente variegati,

filo conduttore, però, esiste: ogni martedì i

grazie al folto gruppo di presentatori. Il

ragazzi della radio s’intrattengono insieme

pubblico può partecipare attivamente

ad un ospite, italiano o italofono, che ha

attraverso Skype, contribuendo con le

deciso di trasferirsi in Danimarca, per

proprie testimonianze ed opinioni.

amore o per lavoro.

Il fatto forse più straordinario, però, è

Questo è forse l’unico segreto di

che RadioPizza Danimarca fa parte di un

RadioPizza Danimarca, che fondata nel

progetto più esteso e complesso, nato

Maggio 2011 da quattro giovani italiani

circa 5 anni fa in Olanda e diffusosi poi

appena sbarcati a Copenaghen, conta

in altri Paesi europei. Dal sito internet

ormai all’attivo circa 90 puntate, oltre 500

è possibile, cliccando sulla bandierina

Likes nella sua pagina Facebook e alcuni

corrispondente, cambiare nazione ed

ospiti d’eccezione, tra i quali Daniele

ascoltare RadioPizza Olanda, Spagna,

Vicari (il regista del film-doc ”Diaz: don´t

Svizzera e Belgio, con un palinsesto che

clean up this blood”). Il team, formato

ormai copre tutti i giorni della settimana dal

esclusivamente da volontari, ha raggiunto

lunedì al venerdì ed offre spunti e curiosità

negli ultimi mesi quota 10 membri, ospiti

da tutto il continente.

storici che sono passati dall’altro lato del

RadioPizza ha l’obiettivo di raggiungere

microfono.

un pubblico sempre più vasto,

RadioPizza Danimarca vuole essere la

proponendo vicende sempre nuove

voce della comunità italiana, raccontando

ed interessanti. Chi volesse entrare in

storie di vita in Danimarca e promuovendo

contatto con RadioPizza Danimarca, per

artisti italiani in un’atmosfera giovane e

parteciparvi come conduttore/ospite,

informale, senza però dimenticare temi e

per condividere un parere su come

problematiche attuali, sotto una prospettiva

migliorarci o semplicemente passare un

cosmopolita.

buon martedì sera, può farlo all’indirizzo

Le puntate seguono un format comune,

email “radiopizza.dk@gmail.com” o tramite

ma gli spunti sempre originali dei

la nostra pagina Facebook “Radiopizza

viaggiatori italiani assicurano freschezza

Denmark” o il contatto Skype “Radiopizza”.

ed energia ad ogni episodio, scavando


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il

ponte // S A T I R A L'Italia allo stremo, l'Italia alle corde: il tema della profonda crisi in cui il Paese è caduto ricorre frequentemente, descritto in vari modi: per Lebigre e Roger il cortocircuito fra dibattito politico e realtà è totale e nel loro carro "Hysteria. Italia in ultima analisi..." l'Italia è rappresentata come una donna impazzita (al centro) in cura dalla scienza (Freud, a destra) e dal paranormale (personaggio a sinistra, con vaghe fattezze da Grillo). Ai cittadini non rimane che attendere i risultati dell'analisi psichiatrica nella speranza di trovare una terapia.

LA POLITICA DI

dal nostro inviato al Carnevale di Viareggio, Alessandro Raffaelli FOTO: Giacomo Raffaelli

cartapesta Segui il Carnevale di Viareggio sul sito ufficiale della manifestazione:

www.viareggio.ilcarnevale.com


il

“Io sono il Carnevale”: questo lo slogan scelto dagli organizzatori della grande kermesse carnevalesca viareggina, che ogni anno, a febbraio, risveglia la città toscana dal torpore dell'inverno, trasformandola in un tripudio di colori, suoni, sensazioni: un preludio dell'imminente primavera. Lo slogan 2014 è un invito a tutti, cittadini e ospiti, ad immergersi personalmente nei festeggiamenti, a non limitarsi ad esserne spettatori, e a riappropriarsi del fenomeno carnevalesco, attraverso il quale l’uomo, da secoli, si sofferma ad interpretare con occhio critico la società, ad immaginare la realtà al rovescio, a riflettere cum grano salis sui temi dell’attualità e sulle mode del momento. Il Carnevale di Viareggio, ormai alla sua 141.ima edizione, è noto per le sfilate sui viali a mare dei grandi carri in cartapesta, un materiale estremamente espressivo che caratterizza le costruzioni viareggine, rendendole famose in tutto il mondo. Domenica 9 marzo si è svolta, fra l'altro, la sfilata n. 400 della storia di questo Carnevale, nato un po' per scherzo nel 1873. Quest'anno sui temi della fantasia sembrano prevalere piuttosto quelli dell'attualità: volti nuovi e vecchi della politica fanno capolino un po' dappertutto, facile preda di giornalisti e fotografi a caccia di immagini mediatiche d'effetto in questi tempi di scombussolamenti politici ed istituzionali.

Fra le caratteristiche che contraddistiguono le creazioni in cartapesta viareggine, oltre alle qualità artistiche, plastiche, coloristiche delle figure e alle strabilianti soluzioni ingegneristiche che permettono movimenti ed effetti, è l'allegoria satirica, protagonista ormai consolidata. E molto lavoro dell'ultim'ora ha impegnato quest'anno i "maestri carristi", visto il susseguirsi di novità politiche e sociali. Ed ecco così i mascheroni di Letta cedere il posto a quelli di Renzi, così come quelli di alcuni ministri spariti dalla scena politica e sostituiti da facce nuove. Come di consueto, lasciamo ora spazio alle foto: quello di Viareggio è infatti un Carnevale immediato ed espressivo, che vive di immagini e di colori, di canzoni e di musica, piuttosto che di parole. E siccome renderlo attraverso la canzone non ci è qui ancora possibile, godiamoci le allegre immagini!

carro

2014

23

sembra riscuotere anche nel 2014 indica che questa apparente industria dell'effimero rappresenta invece un aspetto non solo culturale, ma anche economico, non indifferente.

L'industria della creatività, che nasce da una consolidata tradizione popolare e costituisce oggi un importante elemento dell'economia cittadina (con 25 "imprese della cartapesta" attive), sta assumendo una rilevanza crescente a Viareggio ed il successo di pubblico che la manifestazione

vincitore

ponte // S A T I R A

Questi due carri affrontano invece un diverso tema: cosa succede quando la tecnologia non è più al servizio dell'uomo, ma le parti si invertono? Così "La Rete" di Alessandro Avanzini mette in guardia dalla voracità di Internet, che annienta personalità e privacy, oltre a fomentare il consumismo sfrenato. Anche in "Non entrare in quel portale" di Fabrizio Galli il cyberspazio è rappresentato da un ragno mostruoso che intrappola la sua vittima preferita: un adolescente. Le nuove tecnologie possono diventare una vera e propria dipendenza alla quale è difficile sottrarsi.

Filtrano tuttavia anche messaggi di speranza e positività. È il caso de "L'acchiappasogni" di Franco Malfatti, che ci invita ad aver fiducia, magari utilizzando questo antico espediente indiano, in grado di filtrare i sogni buoni ed eliminare quelli cattivi. C'è poi l'omaggio a John Lennon dei Fratelli Cinquini, che ci invita ad affidarci alle emozioni buone e a scatenare la vera rivoluzione: quella dell'amore. Il loro carro, dal titolo "Revolution" (dove la seconda, terza, quarta e quinta lettera possono anche essere lette al contrario: "Love"), ci fa rivivere le emozioni regalateci da questo indimenticabile cantante.


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il

ponte // S A T I R A I sogni svaniti, o meglio rubati. I cittadini sono disillusi, ma forse non sono tanto le quotidiane notizie negative a deprimerci e a toglierci le illusioni, quanto un vero e proprio "Ladro di Sogni", un oscuro padrone delle regole economiche che subdolamente decide le sorti e i destini dei popoli. È quanto ci vogliono dire Simone Politi e Priscilla Borri con il loro grande e spaventoso mostro.

Ad un altro grande della musica è dedicato "Figli di un dio minore Somebody to love" di Roberto Vannucci. Freddy Mercury torreggia a ricordare il suo messaggio di tolleranza in un mondo dove egoismo e indifferenza solitamente infieriscono ancor più proprio sui deboli e i diversi.

Ed eccolo il leader di Forza Italia, presente al Carnevale 2014 significativamente più sulle costruzioni di seconda categoria che su quelle di prima (le categorie variano in base alle dimensioni dei carri), nonostante "L'ultimo immortale" continui a raffigurarlo come il guerriero Highlander che non tramonta mai. "Scherzo di Carnevale?" e "Persi fra le nuvole" affrontano invece il tema dei politici "trombati" o tramontati, ma che in modo o nell'altro ritornano sempre a galla quando meno ci si aspetta.

Numerosissime le caricature di cartapesta dei nostri governanti, siano essi veterani della politica o new entries. Così ecco l'ex Presidente del Consiglio, Enrico Letta, vestito da Babbo Natale, accompagnato da Barack Obama nella mascherata "Se ci credi... Auguri", che l'ideatore nei giorni del rinnovo di Governo ha attualizzato apponendo il cartello "Vendesi attività".

Interessi personali e di casta stanno generando uno tsunami rovinoso che Nettuno, il dio del mare, ha deciso di rovesciare sul Belpaese per condannarlo allo stesso destino subito dalla superba Atlantide ed annientarne le bellezze, a cominciare da quelle artistiche, che tutto il mondo ci invidia. Questo il carro dei Fratelli Bonetti, "La penisola sommersa". Un po' sulla stessa falsariga è il carro di Carlo Lombardi "Voodoo", dove l'Italia è ormai ridotta ad una bambolina di pezza trafitta dagli spilloni della corruzione, dell'evasione, della disoccupazione, delle mafie. Agli italiani non rimane che tentare la via della stregoneria per esorcizzare i problemi.


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il

ponte // L A V O C E D E LL A S I B I LL A

NOSTOS Ritorno

Quel giorno la salita le sembrava irreale, ma Francesca continuava su per quella strada ripida, con lo zaino sulle spalle e sabbia nelle scarpe, guardandosi intorno con occhi di meraviglia.


il

di Sibilla Ciula

Lo zaino era pesante di panni sporchi e tanti chilometri. Di notti sotto cieli di stelle cadenti, di docce gelate su spiagge polverose, di vie trafficate, di ristoranti e pelli accaldate, di documenti sempre addosso e banconote colorate. Lo zaino era pesante, ma Francesca non lo sentiva. Avanzava meccanicamente verso casa sua, in cima alla salita, come se fosse stata su una scala mobile. Quant'è bello questo posto - pensava come ad ogni ritorno da un lungo viaggio. Si guardava intorno soddisfatta e sorrideva a un pubblico invisibile. La luce pomeridiana di fine estate. I contorni nitidi e certi della casa paterna che è sempre aperta e sta lì ad aspettare. Perché ci appartiene. Perché le apparteniamo. Ma la sensazione di irrealtà continuava. Gli alberi erano perfetti, troppo per essere veri, con tutto il fogliame ancora verde, regolari nelle loro asimmetrie, e la terra e i prati netti, tutto così al proprio posto che lei ebbe paura di cosa poteva nascondere tanta compiuta bellezza. Il silenzio la colpì più di tutto il resto. Un silenzio assoluto. Un silenzio sottovuoto. Niente uccelli, voci o cani lontani. Solo la perfezione immobile del paradiso terrestre. Giunta in cima alla salita, ebbe voglia di sedersi per un po'. Non per riposare. Non era affatto stanca. Ma per lasciare che l'aria profumata e asciutta le desse

ponte // L A V O C E D E LL A S I B I LL A

il benvenuto. E questo scorcio da cartolina a colori era così gradevole che lei si lasciava ingannare senza opporre resistenza. - Partirò tanto, tutta la vita per poi dover ritornare ... sempre - pensava senza ombra di nostalgia. Si alzò dal muretto e decise che era all'apice del benessere, dopodiché ci sarebbe stata solo la discesa. Era giunto il momento di suonare il campanello e affrontare tutto il resto. Francesca era tornata a casa. Questo era un fatto e niente lo avrebbe cambiato. Dopo il secondo tentativo senza risposta, tornò a sedersi sul muretto e, con le gambe a penzoloni, frugava nello zaino senza sapere il perché. Si dava un contegno, voleva dare l'impressione che stesse facendo qualcosa di concreto. Ma in realtà era irrequieta. - È strano che a casa non ci sia nessuno... così in mezzo alla settimana -. Questo pensiero le scivolava sotto la pelle senza che lei volesse riconoscerlo e aveva la sgradevolezza di una sbarra di ferro tra i denti. Il paesaggio non era mutato. Sempre idillicamente bello, ma improvvisamente inaccessibile, come un campo di grano sotto una campana di vetro. Cominciò a sentire freddo. Tirò fuori dalla borsa un giacchetto gualcito e se lo strinse sulle spalle. Si alzò rapida e camminò a passi piccoli e allineati per perdere tempo, ripercorrendo il perimetro di casa sua. Ma l'apprensione cresceva col crescere dei minuti. Tutto intorno si coprì d'un velo incolore.

27

Una nuvola ricciuta era passata sul sole per qualche istante, abbastanza a lungo, però, per rammentarle la fragilità degli esseri umani. Tornato il sole, tutto come prima. Tranne la consapevolezza della morte. Si sa che tutto finisce, ma è solo quando la fine si lascia intravedere che si perde l'innocenza. E Francesca seppe che le cose non sarebbero state più le stesse. Quando si affacciò verso la strada di casa sua, vide la madre arrampicarsi su per la salita, stanca, fissava per terra. Francesca non fece nulla per farsi notare, voleva ritardare il più possibile la rottura con la vita fanciulla. Sentiva il vuoto della casa come fosse nelle sue ossa, e ne sapeva la ragione. Avrebbe voluto tornare indietro di mesi, anni per fare tutte le cose mai fatte, dire le cose mai dette. Ma il tempo è univoco. Per tutti. La mamma era ormai quasi in cima alla salita, ma ancora a testa bassa, e Francesca aveva voglia di scappare a nascondersi in una confusione di uomini e voci, aveva voglia di strade trafficate e di clacson, di cortei, di assemblee, di concerti e partite di calcio, aveva voglia di immergersi in un mare vivente per sfuggire alla morte. Ma in quell'assordante silenzio non c'era niente da fare. A testa bassa tornò a sedersi sul muretto, ciondolando le gambe nel vuoto e aspettando la voce della madre, che ormai sapeva essere a pochi passi da lei. A mia madre.


Dante Alighieri Programma marzo - giugno

Marzo

Gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova Il dott. Giuliano Pisani spiegherà gli affreschi spaziando dalle allegorie dei vizi e delle virtù alle simbologie religiose. Quello che racconterà sarà la storia di Cristo e della salvezza dell’uomo ma anche un invito a meditare sul significato della vita. In italiano con mini riassunto in danese. In collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura

Giovedì 27 alle 19.30 Istituto Italiano di Cultura, Gjørlingsvej 11, 2900 H Marzo I volti segreti di Giotto Questa è la seconda conferenza di Giuliano Pisani. Nel 2008 ha pubblicato il libro“I volti segreti di Giotto”. La Cappella degli Scrovegni diventa una “ Divina Commedia” della pittura dove Giotto traccia una via di salvezza per l’umanità terrena e ultraterrena. La conferenza si concluderà con una panoramica di Padova al tempo del grande pittore. In italiano con mini riassunto in danese. In collaborazione con la Studieskolen.

Sabato 29 alle 14.00 Studieskolen, Borgergade 12. Copenaghen

Aprile Il mondo dello sport: ciclismo Mikael Kyneb è stato ciclista professionista per 5 anni. Ora si occupa di terapia del corpo per la “Team Saxo Bank”. La sua conferenza inizia con il Giro d’Italia del 2010. Richie Porte vi partecipò per la prima volta e conquistò ìl settimo posto nella classifica finale. Mikael parlerà della vita di corridore, della sua preparazione, delle sue difficoltà, dei problemi da risolvere prima durante e dopo la gara. In danese

Lunedì 28 alle 19.30 Medborgerhuset Danasvej 30b lok.1 Frederiksberg Maggio La cucina e gli italiani Come mangiano gli italiani? Abitudini, tradizioni e nuove tendenze in un itinerario tra storia, cultura e società per esplorare alcuni aspetti della realtà italiana. La dott.ssa Maria Cristina Tulisso lettrice esterna di italiano all’Università di Copenaghen ce ne parlerà. In italiano con mini riassunto in danese. La serata si conclude con un ricco rinfresco. Prezzo: 30 kr per i non soci. Prenotatevi entro il 30 aprile (30344381). In collaborazione con l’Università. Martedì 6 alle 18.00 Università di Copenaghen Njalsgade 128

Giugno Ospiti italiani all’Opera Reale di Copenaghen Il tenore Erik Harbo presenterà alcuni artisti italiani che nel passato furono al teatro dell’Opera di Copenhagen come Katia Ricciarelli, Tito Gobbi, Lamberto Gardelli, Giuseppe Patenè. Li seguiremo nelle loro interpretazioni. In danese In collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura. Giovedí 12 alle 19.30 Istituto Italiano di Cultura Gjørlingsvej 11,2900 H.

Dante Alighieri c/oLucia Rota Andersen Kulsvierparken 71, 2800 Lyngby, www.dante-alighieri.dk, dantealighieri@mail.tele.dk tel. 45885713 (Lucia), 30344381(Finn, segretario) www.facebook.com/SocietáDantealighieriCopenaghen Quota 2014:175kr. (100 per studenti; 250kr.per nuclei familiari di due persone) Conto bancario: 2102 8896 568 583 Nordea (ricordate di comunicare il vostro nome e cognome). I soci Dante possono associarsi all’Istituto Italiano di Cultura al prezzo scontato di 150 kr. I non soci pagano un contributo di 30kr. se la conferenza si tiene alla Medborgerhuset di Frederiksberg. Ringraziamo l’Istituto Italiano di Cultura, la Studieskolen, la FoF di Gentofte, la Dante di Århus e il Ponte per la collaborazione.


il

ponte // a l manacc o

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INDIRIZZI UTILI // Vice Consolato d’Italia Ambasciata d’Italia Magni Arge, Vagar Airport Gammel Vartov Vej 7 FO-380 Soervagur 2900 Hellerup +45 39 62 68 77 - fax 39 62 25 99 lun.-gio. 8.00 - 10.00 tel.+298 341000-fax +298 341000 info.copenaghen@esteri.it magni@atlantic.fo www.ambcopenaghen.esteri.it

Ass. Comm. Italo-Danese c/o Adv.P.R. Meurs-Gerken Studio Legale Amaliegade No 42 Amaliegade 42 1256 K

Trentini nel Mondo - Circolo di Copenaghen c/o Grazia Barberi Nielsen Henrik Ibsens Vej, 36 - 1 TH 1813 Frederiksberg - Copenhagen e-mail: grazianielsen@gmail.com website: www.trentininelmondo.it

Cancelleria Consolare Østergade 24 scala B, 2. piano 1100 Copenaghen K 39 18 34 44 - fax 39 27 01 06 lun-ven 10-12.15, lunedì anche 1416.15 e giovedì 14.00-15.30 consult. tel. tutti i giorni 12.15-13.15 consolato.copenaghen@esteri.it

Vice Consolato d’Italia Giovanni Volpi Vingaardsgade 25 - 9000 Ålborg 98 11 37 55 - fax 98 16 15 51 giovanni@sangiovanni.dk Cell. 40638050

Società Dante Alighieri c/o Lucia Rota Andersen Kulsvierparken 71 - 2800 Lyngby 35 34 43 81 (segretario) dantealighieri@mail.tele.dk www.dante-alighieri.dk

CLUB ITALIA c/o Benthe Volpi Hobrovej 3 9000 Ålborg 98 13 60 40 volpi@stofanet.dk

Istituto Italiano di Cultura Gjørlingsvej 11 - 2900 Hellerup lun/mar. 9 - 17, mer/giov. 9 - 16 venerdì 9 - 15 39 62 06 96 - fax 39 62 88 73 iiccopenaghen@esteri.it www.iiccopenaghen.esteri.it

Camera di Commercio ItaloDanese in DK (In corso di formazione) c/o LETT Advokatfirma Vester Alle 4-DK-8000 Aarhus C. E-mail: info@danitacom.org www.danitacom.org Tel.: +45 3334 0846

Società Dante Alighieri c/o Institut for Sprog, Litteratur og Kultur - afd. for Klassisk og Romansk Aarhus Universitet, Nobelparken Jens Ch.Skous Vej 5, bgn 463 8000 Aarhus /www.dante-alighieri.dk

A.I.R.-Ass. Italiana Ristoratori Ristorante S. Giovanni Vesterbro 46 9000 Aalborg 98 11 37 55 a-i-r@a-i-r.dk - www.a-i-r.dk

Patronato INCA lun. 15.30-17.00 (su appuntamento) c/o Istituto Italiano di Cultura Gjørlingsvej 11, 2900 Hellerup tel. 60649928 (per tel. mar. 16.00-18.00) chiarapetreni@gmail.com

Società Dante Alighieri Grønnigen 9 5230 Odense M 28110388 flemming.bolding@skolekom.dk www.dante-alighieri.dk

iL PONTE Rivista italiana in Danimarca c/o Grazia Mirabelli Howitzvej 62-1th - 2000 Frederiksberg www.ilponte.dk info@ilponte.dk

Corrispondente consolare Henning Holmen Møller Lille Torv 6 8000 Aarhus C 86 12 14 00 - fax 86 12 14 05 hhm@danitacom.org

Agenzia per la promozione all'estero e 'internazionalizzazione delle imprese italiane Sezione per la promozione degli scambi dell'Ambasciata www.ice.gov.it copenaghen@ice.it

Comitato Pro-Scuola Presidente Gennaro A. Grosso comitatoproscuola_dk@hotmail.com

Focolar Furlan c/o Antonio Rosa Grøndalsvej, 52-2000 Frederiksberg tel. 38 10 78 72

Associazione italo danese www.serate-italiane.dk

Corrispondente consolare Francesco Ulisse Ansgargade 3 - 5000 Odense 66 12 03 88 - 28 11 03 88


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