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i t a l i a n a
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d a n i m a r c a
ponte //
settembre 2011 anno 19
Nr. 3
italia
da conoscere come cambia
la tv italiana
Ă– ST E RR E IC H Ăœ B E R ALL E S
tagliamo i ponti
compie un anno la nuova veste grafica de il
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SOMMARIO
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settembre 2011 anno 19
Nr. 3
"ragazzi, la festa comincia: a voi il pallone" sport di lucia rota andersen
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editoriale Novità in questo numero di grazia mirabelli
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ipnosi questa sconosciuta attualitá di Nadia Cocuccioni
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l'angolo delle poesia a cura di alessandro raffaelli
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come cambia la tv in italia COSTUME di rosella bennati
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istituto italiano di cultura programma per l'autunno 2011
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tagliamo i ponti -RIFLESSIONI di gisella paccoi
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la terra di luni L’ITALIA DA CONOSCERE di generoso d'agnese
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Il Friuli Venezia Giulia, una regione nel cuore dell’Europa LUOGHI E TRADIZIONI di Maria Cristina Tulisso
cartolina di un bel soggiorno in lombardia e nel veneto di henrik bjerre
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österreich über alles riflessioni di antonio montessori
una nostalgia permanente per l'italia intervista a henrik bjerre a cura di alessandra sicuro
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noi, i figli dell' e-123 l'angolo della sibilla di sibilla ciula
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grazia mirabelli direttore
alessandro raffaelli caporedattore
festa italiana al supermercato "fusilli" di hundige
dante alighieri programma Secondo semestre 2011
"La redazione invita i lettori ad inviare contributi ed idee per la rivista. Una volta vagliatone la rilevanza, saremo ben lieti di pubblicarli"
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ponte // direttore grazia mirabelli caporedattore alessandro raffaelli Art Direction
nOVITà
IN QUESTO NUMERO
Barbara Lütken
Caro lettore, anche questo numero della rivista è stato interamente realizzato con collaborazioni a titolo gratuito. Sostieni il nostro lavoro con un abbonamento di supporto, questo ci permetterà di assicurare un futuro all’unica rivista in lingua italiana pubblicata in Danimarca IL PONTE kr.150 annuali Danske Bank Reg.nr. 4280 kontonr. 0016922889
in redazione lucia rota andersen gisella paccoi livia sansone alessandra sicuro
hanno collaborato Antonio Montessori Gisella Paccoi Generoso D’Agnese Lucia Mancina Maria Cristina Tulisso Nadia Cocuccioni rosella bennati sibilla ciula DESIGN mcb2 ADVERTISING web MCB2 ADVERTISING redazione landskronagade 13 st. th. 2100 copenaghen ø tel. e fax 35 55 20 07 email: info@ilponte.dk www.ilponte.dk banca danske bank reg.nr. 4280 kontonr. 0016922889
Le opinioni espresse in ogni singolo articolo sono da attribuirsi
Cari lettori, siamo ormai già a casa da qualche settimana, di ritorno da un periodo di vacanze più o meno lungo, ma l’immersione totale nel tempo danese stavolta è stata per tutti dura da affrontare, più degli altri ritorni. E per fortuna che le vacanze ci rigenerano, ci aiutano a riflettere e fare progetti, regalandoci energie e nuovo smalto. Sta di fatto che l’abitudine nordica di frazionarle è da sempre stata guardata dai paesi del sud come un’ intelligente toccasana. Ricordo di un medico tedesco che, anni fa chiese ad un mio amico quali fossero i periodi dell’anno in cui abitualmente andava in vacanza. Fu imbarazzante rispondergli che si parlava di un mese all’anno, generalmente in agosto, dopodiché la sola idea di vacanza si trasformava in un agognato ricordo per gli 11 mesi successivi. Oggi anche gli italiani cominciano a scaglionare le ferie, e troppo spesso la vecchia e rassicurante “villeggiatura” che evocava pensieri di affetti familiari ritrovati intorno a lunghe tavolate risonanti di chiacchiere e risate è diventato un ricordo. Soppiantata in qualcosa da consumare, gratta e fuggi, acquistata on-line all’ultimo momento, è spesso vissuta in modo frenetico, magari con l’obbligatorio passaggio di ore in aeroporto per raggiungere anonime destinazioni affollate e piene di rumore. Che ne è stato dei bei lunghi pomeriggi noiosi di calura soffocante trascinati alla ricerca di un po’ di penombra? Del riposo forzato e del dolce far niente, tra un bagno in mare ed un’ insana abbuffata con gli amici? Ma qualsiasi sia stata la nostra estate speriamo comunque di averne tratto quel beneficio indispensabile per poter affrontare tutte le sfide del nuovo anno di lavoro, di studio e di progetti che aspetta ciascuno di noi nei prossimi mesi … ... e aspettando già la prossima vacanza! In questo numero vi proponiamo tanti nuovi temi fra cui l’ipnosi, questa sconosciuta pratica che ci aiuta a viaggiare dentro di noi andando a rimettere un po’ di ordine tra le molte cose ormai in sospeso da tempo, ora anche in lingua italiana qui a Copenaghen. E poi un simpatico spaccato sulla TV italiana con le sue poche virtù e le molte pecche. Ed ancora qualche novità per i più piccoli con le nuove proposte calcistiche. E come sempre tanto ancora,
esclusivamente all’autore dell’articolo, che se ne assume la responsabilità,
buon autunno a tutti dalla Redazione
e non rifflettono necessariamente il punto di vista della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti nelle date e negli orari degli eventi annunciati.
Grazia Mirabelli
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ponte // a t t u a l i t á
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osa che L'ipnosi é qualc che i, e fa paura a molt ltri, a lti a fa sorridere mo e di mistero causa dell'alon essa ad che c'é intorno
ipnosi
a t u i c s o n o c s a t s que
di Nadia Cocuccioni Quanti di voi sanno veramente cos'é l'ipnosi e che cosa puó fare? Credo in pochi, per questo ho deciso di scrivere delle informazioni a proposito. Sono una studentessa di ipnositerapia presso la clinica Health Attraction (www. healthattraction.dk ) e a breve conseguiró il diploma internazionale NGH (www.ngh.net). Sono l’unica nel mio corso a poter offrire ipnositerapia in italiano oltre che in danese e inglese. Tutto é iniziato un po' per caso e nonostante giá conoscessi qualcosa a riguardo -visto i miei precedenti studi in psicologia, sociologia e pedagogia- la curiositá mi ha spinta ulteriormente, verso quella che spero diventi la mia professione a tempo pieno. L'ipnosi é qualcosa che fa paura a molti, e che fa sorridere molti altri, a causa dell'alone di mistero che c'é intorno ad essa e alle trasmissioni televisive con gli shows dei piú strampalati ipnotizzatori. Molti hanno sentito di persone rapinate o manipolate da delinquenti con doti "magiche" o di persone "trasformate" in polli o indotte a fare cose che hanno dell'incredibile. Bisogna far distinzione tra ipnotizzatore e ipnoterapista: il primo é uno showman che vuol far divertire il pubblico e spesso si vanta di poteri misteriosi e crea l’illusione di avere le persone sotto il proprio controllo, il secondo é un profassionista che puó giudare il proprio cliente, tramite una terapia, verso la soluzione dei propri problemi. Un'ipnoterapista che non sia un cialtrone, ha conseguito
un diploma in merito e il titolo di hypnotherapist. Inoltre dev'essere iscritto ad un’associazione accreditata e fare corsi di aggiornamento nell'arco della sua carriera. L'ipnositerapia puó essere impiegata per la cura di moltissime malattie psicosomatiche e per risolvere problemi di varia natura, per esempio stress, ansia, depressione, bassa autostima, fobie di vario tipo, ludomania (e altre manie), allergie, asma, psoriasi, tic, onicofagia, insicurezza, timidezza, rabbia, dolore fisico, emicrania, aumento della concentrazione e dell'apprendimento, irrequietezza, ADHD, smettere di fumare, controllo del peso, dipendenze da droghe e alcol e molto altro ancora! Insomma l'ipnositerapia ti libera del tuo problema e ti fa raggiungere il successo che desideri nella tua vita. Chi puó essere ipnotizzato? Normalmente chiunque lo desideri. Le uniche tipologie di persone che non possono essere ipnotizzate sono: coloro che soffrono di psicosi o di un disturbo mentale, una persona con un basso quoziente intellettivo e infine una persona che non vuole essere ipnotizzata. È inoltre impossibile far fare alle persone cose che vanno oltre i limiti della propria moralitá e della sicurezza personale. Cos’è una trance ipnotica? E’ uno stato naturale in cui ci troviamo molto spesso durante l’arco della giornata, per esempio mentre siamo alla guida, vi è mai capitato di guidare da qualche parte e non ricordarti molto del viaggio? Inoltre può verificarsi mentre leggiamo un libro o guardiamo la TV, a volte siamo cosí assorti in queste attivitá da non accorgerci che qualcuno ci sta parlando.
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L’ipnosi non è altro che la focalizzazione dell’attenzione cosciente in uno stretto corridoio d’influenza. Quando si è in trance ci si sente mentalmente e fisicamente più rilassati, si tratta di una sensazione molto piacevole e si ha la situazione sotto controllo, si è in grado di sentire ció che sta succedendo intorno a noi. Si perde coscienza? No! Le persone sotto ipnosi rimangono coscienti per tutta la durata della terapia; ció é indispensabile, visto che l'ipnoterapista spesso interagirá col soggetto ponendogli delle domande. Il soggetto non dirá ció che non vuole rivelare, anche se sono cose che sono state rimosse. Si puó essere manipolati? No! Il terapista non puó nemmeno imporre la propria volontá. Il soggetto non collaborerebbe piú. E se non mi sveglio piú? Impossibile! Prima di tutto non si é addormentati. Il sonno e l'ipnosi sono molto diversi. Tutte le forme di ipnosi sono auto-ipnosi e ció significa che é il soggetto stesso ad entrare e uscire dell'ipnosi. Se per assurdo l'ipnoterapista dovesse avere un'infarto il cliente si sveglierebbe automaticamente, e ció evverrebbe in qualsiasi situazione di pericolo. Ma l'ipnosi funziona? Si, l'ipnosi funziona sempre: quando si ha un desiderio sincero di cambiamento, quando é fisicamente possibile e quando lo si puó immaginare. L'immaginazione é parte fondametale dell'ipnosi e dei processi che avvengono nella nostra mente. Infatti sotto ipnosi l'emisfero destro, quello dell'immaginazione, si fa piú attivo e ci aiuta a trovare soluzioni alternative, efficaci e definitive al problema. Puó avere effetti negativi/indesiderati? A differenza dei farmaci l'ipnosi non ha controindicazioni. Sono stati fatti degli studi in merito, dove persone che sono state ipnotizzate per piú di 500 volte non hanno subito nessun tipo di danno. L'ipnosi si puó fare anche sui bambini. Dopo quante sedute si hanno risultati? Dipende, molti vedo cambiamenti con una sola seduta, altri hanno bisogno di piú sedute. L’ipnosi può colmare il divario che c’è tra la testa e il tuo cuore, rendendo i tuoi obbiettivi emotivamente più coinvolgenti, aumentando le probabilità di un miglioramento permanente. Spero di aver sfatato i miti sull'ipnosi e di aver dato risposta a molti dei vostri dubbi, ma se ce ne dovessero essere altri siete benvenuti nel contattarmi via e-mail nadia.c@live.dk oppure al numero 50212145. Leggete inoltre il mio blog www.psykohypnosis.blogspot.com dove potrete trovare il numero che uso quando sono in Italia.
re impiegata e s s e ó u p ia p L'ipnositera sime malattie mi is lt o m i d ra u c per la re proble e lv o s ri r e p e e psicosomatich di varia natura
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ponte // l ' a n g o l o d e l l a p o e s i a
oesie
M AT T I N A L E
VOLO
Aliti Sospiri di nebbia Sorgono dalla terra Mentre Scaglie di sole Inneggiano alla vita.
Spiego le mie ali Nei colori dell’alba Tingendole Dei misteri dell’esistenza.
a cura di Alessandro Raffaelli
Da sempre la poesia è interpretazione di sentimenti e percezioni che difficilmente sono esprimibili con altro mezzo che non siano i versi. Nel mondo moderno si è forse un po’ perso il senso della poesia e il suo fascino, ma immergersi, anche per solo pochi minuti, in queste righe poetiche fa bene all’animo e ci ricorda come forte sia il potere della parola. Per questo riceviamo con piacere e volentieri pubblichiamo queste composizioni di Mario Urbano (Mario Urbano, medico specialista in anatomia patologica, è un appassionato culture della poesia).
LUNA
MARE
Nella notte della festa Ti cerco Offuscata da miriadi Di piccole luci colorate Sorta di cataratta Per celare le tue nudità.
Si placa Alfine La mia anima In questo Perpetuo Moto D’acque.
Falce senza tempo Arcano disco pieno di mistero Immortale amaca della nostra infanzia Sei la regina dei miei occhi Custode delle mie labbra Orchidea Per schiudere il suo cuore Profumo Per tracciare La mia esistenza.
Giunto Sono Sull’isola Dell’ultimo orizzonte: immortali sirene sciolgono i miei terreni nodi placano del mio cuore l’antico Ulisse
Istituto Italiano di Cultura
Gjørlingsvej 11 − 2900 Hellerup − tel. 3962 0696 – web: www.iiccopenaghen.esteri.it e-mail: iiccopenaghen@esteri.it
Fra i vari eventi in programma per l’autunno 2011, per le celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia vi segnaliamo: Mostra fotografica “UN.IT – UNESCO.ITALIA” I siti italiani iscritti nella lista UNESCO del patrimonio Mondiale Dal 6 ottobre al 25 ottobre La mostra è costituita da 135 fotografie d’elevato valore artistico/culturale di numerosi fra i maggiori fotografi italiani, intese a presentare i nostri 44 Siti iscritti nella Lista UNESCO del Patrimonio Mondiale e ad accompagnarci in un viaggio unico attraverso il Bel Paese. L’evento espositivo è integrato dalla proiezione del film, “Magie dell’Italia, patrimonio dell’umanita”, che presenterà molti di questi incantevoli luoghi con spezzoni di film di grandi maestri del cinema come Fellini, Pasolini, Spielberg ed altri.
In occasione del vernissage, invitiamo ad un buffet-degustazione con vini e specialitá da tutte le regioni italiane. Attenzione posti limitati! Necessario prenotare roberto.valesin@esteri.it entro il 3 ottobre.
NASCITA DI UNA NAZIONE: il Risorgimento nel cinema italiano Inaugurazione: 27 ottobre Dagli inizi del Novecento e per tutto il XX secolo, l’immaginario risorgimentale ha costituito un leit-motiv della cinematografia italiana, anche come “riflessione al presente”. 27 ottobre Ore 19: ‘Piccolo garibaldino’ (anonimo, 1909) e ‘Presa di Roma’ di Filoteo Alberini (1905) – Ore 21: ‘Piccolo mondo antico’ di Mario Soldati (1941) 17 novembre Ore 19: ‘Viva l’Italia’ di Roberto Rossellini 1961) – Ore 21: ‘Bronte: cronaca di un massacro’ di Florestano Vancini (1972) 1 dicembre Ore 19: ‘San Michele aveva un gallo’ di Paolo e Vittorio Taviani (1973) – Ore 21: Allosanfan’ di Paolo e Vittorio Taviani (1974) 8 dicembre Ore 19: ‘Quant’e’ bello lu murire acciso’ di Ennio Lorenzini (1976) – Ore 21: ‘Arrivano i bersaglieri’ di Luigi Magni (1980)
Il programma completo e aggiornato è consultabile sul nostro sito: www.iiccopenaghen.esteri.it (»Gli Eventi«) Se non diversamente indicato, gli eventi hanno luogo nella sede dell’Istituto
Informazioni Orario di apertura: lunedì e martedì 9-17; mercoledì e giovedì 9-16; venerdì 9 -15. Orario di apertura della biblioteca: tutti i giorni dalle 12 alle 14. Come diventare soci dell’Istituto: La tessera dell’Istituto di Cultura, con validità per l’anno solare in corso, costa 250 corone per i soci ordinari (150 per gli studenti e i
pensionati e i soci della Dante Alighieri). Il pagamento della quota sociale può avvenire tramite il bollettino di pagamento che può essere richiesto all’Istituto Italiano di Cultura o tramite internet banking sul n +73< +84857971< (sotto la funzione “indbetalingskort”). Si prega sempre di indicare chiaramente il nome e l’indirizzo.
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ponte // L’ ITALIA DA C ONOS C E R E
LA TERRA
Toscana Massa L unigian a
D I LU N I di Generoso D’Agnese
C’era una volta Luni. Con il suo fiorente porto, costruito sulla foce del fiume Magra, nel quale si imbarcavano i preziosi marmi delle Apuane. Romana: fondata nel 177 a.C. dopo una aspra battaglia contro i fieri liguri apuani e la deportazione in massa della popolazione originaria nel Sannio. Fiera: sopravvissuta ai saccheggi dei Vandali e dei Longobardi e capace di riemergere dal proprio passato pur perdendo il proprio approdo sul mare! E’ una storia affascinante quella che attende il viaggiatore che abbandona le facili autostrade del turismo altisonante (Roma, Venezia, Firenze, Costiera Amalfitana) per intraprendere una strada forse impervia ma pregna di reminiscenze visive e olfattive. La Lunigiana attende, fiera come può esserla solo una terra di montagna che si rovescia orgogliosa sul mare, aspra e dolcissima in un susseguirsi altalenante di fattura quasi unica. Non è una meta per gente pigra di sensazioni, questo feudo che fu dei Malaspina e che per anni si è retta autonomamente, schiacciata tra le grandi potenze limitrofe di Firenze, Genova, Lucca e Milano. La Lunigiana va conosciuta passo dopo passo, iniziando dal suo passato più remoto che ci ha lasciato in eredità i resti di animali estinti trovati nella grotta di Equi Terme e nelle stele antropomorfiche dei liguri apuani. I numerosi monumenti preistorici in pietra possono essere considerati
nca Villafra na L unigia
un vero e proprio patrimonio della storia europea e possono essere ammirati nelle zone boschive di Filetto, Aulella e Taverone, oltre che nei comuni di Sorano, Filattiera e nella Lunigiana orientale. Il loro significato è ancora oscuro, pur rappresentando uomini, sempre con un pugnale o donne con tratti molto stilizzati. Compresa oggi tra 14 comuni in territorio toscano e cinque comuni in territorio liguri, la Lunigiana accoglie solo parte della più ampia giurisdizione dell’antica diocesi di Luni. Il golfo della Spezia, le Cinque Terre, la riviera Apuana, la val di Vara furono pian piano erose nella secolare storia che fece sopravvivere fino all’Ottocento la famiglia simbolo di questo territorio: i Malaspina e che regalò alla storia delle esplorazioni un autentico asso della navigazione: Alessandro Malaspina, primo scopritore della baia di Vancouver. Divenuta fiorente colonia romana, Luni sopravvisse anche al decadimento dell’impero occidentale e ai saccheggi dei Vandali e dei Longobardi. Del passaggio longobardo rimane tra l’altro a Filattiera, una testimonianza funeraria, dedicata a Leodegar, morto nel 752 e fautore della conversione al cristianesimo della popolazione locale. Il passaggio nel Medioevo arrivò con l’investitura degli Obertenghi a feudatari della zona, cui seguì quella dei Malaspina. Le guerre intestine tra Malaspina e i vescovi di Luni, portarono dopo numerosi scontri alla pace di Castelnuovo Magra (1306), che ebbe come protagonista d’eccezione Dante Alighieri. Massa e Carrara, La Spezia e Parma si dividono oggi lembi
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ponte // L’ ITALIA DA C ONOS C E R E
dell’antica Lunigiana consegnando ai visitatori un territorio di confine di grandi risorse umane e ambientali, che nella mancata industrializzazione e nel relativo isolamento geografico ha trovato una precisa identità: essere il regno dei paesaggi incontaminati. Attraversata dall’antica via Francigena, la terra di Luni regala oggi numerose tappe di grande fascino. Iniziando ad esempio da Pontremoli, la città dei librai e del premio Bancarella che deve il suo nome a “Ponte Tremulus”, un ponte traballante sul fiume Magra costruito ai tempi di Arrigo VI. Mulazzo, è punteggiato da numerosi castelli e borghi fortificati e accoglie la torre di Dante, che ricorda la presenza del poeta. Fivizzano ha visto nascere Jacopo da Fivizzano, tra i primi a stampare con caratteri mobili nel 1471, ed è punteggiata di opere d’arte e d’architettura, a partire dalla chiesa dei SS Giacomo apostolo e Antonio per finire al castello della Verrucola eretto da Spinetta Malaspina il Grande. Sarzana è la diretta discendente dell’antica città romana di Luni e conserva ben due castelli (Firmafede e Sarzanello e uno stupendo centro storico che veniva attraversato da un tratto della Via Francigena. Natura , storia e Architettura ma non solo. La Lunigiana è un vero forziere per chi ha deciso di viaggiare facendosi guidare dal gusto. La gastronomia territoriale è segnata soprattutto
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dai boschi e dai suoi prodotti. Castagne, erbe naturali e funghi rappresentano la base di una cucina ricca di sfumature olfattive. I porcini boletus vengono serviti fritti, ripieni, usati per sughi o sott'olio; la farina di castagna viene usata per piatti come le lasagne bastarde, la pattona, gli gnocchi mesci; le erbe per la preparazione della squisita torta d'erbi. Assolutamente da assaggiare sono i testaroli, fatti con acqua, sale e farina di frumento, i panigacci di Podenzana, le focaccette di Aulla. Salumi come la spalla cotta, filetto, salame, la mortadella e sapidi formaggi di pecora e di capra, le caciotte della Lunigiana, i pani tipici come la marocca di Casola, il pane di Po, l’agnino, il Signano, il Vinca e il Regnano, il fagiolo di Bigliolo, la cipolla di treschietto, le varietà delle mele rotella e binotto, l'olio (rappresentato dalla ottima varietà leccino , frantoio e moraiolo) e il miele rappresentano il corollario di un percorso gustativo dai mille sapori. I vini locali sono frizzanti e profumati e dal sapore asprigno e grazie alla tenace passione degli agricoltori hanno conquistato diversi marchi DOC. Crova nera (corvo nero) , Rossara , Arbarola (il cui vino è detto "fior d'arbarola" o anche "vino del prete") , Braciola , Salvatichella , Pinco rappresentano i vitigni tipici che hanno ricevuto il riconoscimento della I.G.T. "Val di Magra".
Dott. Marco Scimemi Jensen Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria Abilitato per Implantologia
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ponte // v i a g g i
Cartolina di un bel soggiorno
in Lombardia e nel Veneto Ho due vecchi amici e colleghi inglesi nel mondo dei musei, che risiedono a Londra. Per lungo tempo abbiamo fatto insieme numerosi viaggi in Italia, sopratutto nelle famose città toscane come Siena, Firenze e Pisa, ma anche a Roma e Venezia. Si può forse dire che siamo dei veri “tifosi dell’Italia”.
di Henrik Bjerre
Qualche tempo fa abbiamo cominciato a scoprire anche delle città interessanti vicino a Milano- per inciso una città imponente, ma secondo me tutto sommato non molto attraente malgrado il Teatro della Scala. Quindi, tre settimane fa ci siamo incontrati proprio nell’enorme Stazione di Milano Centrale per fare una gita relativamente corta in tre città poco più al nord - Bergamo, Brescia e Verona. Come voi sicuramente saprete, Verona, sulle rive del fiume Adige, è una città bellissima e dopoVenezia probabilmente la più importante del Veneto. Vi si trovano delle belle strade e piazze con palazzi, opere d’arte importantissime e la grande arena romana, dove oggi si fa l’opera lirica. Purtroppo non ci sono ancora mai stato. Verona è stata luogo della famosissima tragedia di Romeo e Giulietta, almeno secondo il grande autore William
Shakespeare.Sarà vero? Altrimenti si può dire come dicono gli italiani: “Se non è vero, veramente è ben trovato” – Le vicine città di Brescia e Bergamo sono meno conosciute, ma anche esse sono state fondate nei tempi romani o magari ancora prima. Vi si trovano delle belle strade e alcune rovine romane abbastanza ben conservate. Spesso le parti più vecchie delle chiese – sempre costruite una sopra l’altra – sono del periodo paleocristiano. La bella città di Bergamo, dove abbiamo alloggiato durante la nostra visita, è stata fondata su una ripida collina di 80 metri, in alto, in un paesaggio altrimenti quasi completamente pianeggiante e un po’ triste come gli altri in genere in questa parte d’Italia. Circondata dalle mura difensive veneziane, è un luogo molto suggestivo. Per raggiungere l’interessante centro medievale, in alto, con il palazzo pubblico del Trecento. si può - per non stancarsi troppo - usare la piccola funicolare che la collega con la città moderna in basso.
A proposito, sapete che a Bergamo é nato Gaetano Donizetti, autore tra l’altro della musica per l’opera buffa “Don Pasquale”? E che proprio il nome di questa città è iscritto nella storia della letteratura danese? Infatti il noto autore J. P. Jacobsen, alla fine del 1800 ha scritto una novella intitolata“La peste a Bergamo” [1881-1882]. (Penso che oggi nessuno fuori della Danimarca la conosca). Viaggiare con amici in giro per l’Italia in un piccolo treno locale è di solito molto piacevole e fa venire una gradevole sonnolenza. Sopratutto, a noi viaggiatori del nord è piaciuta moltissimo la dolce atmosfera bergamasca, bresciana e veronese, ogni volta diversa per una piccolissima nota individuale. Infine non posso tralasciare di nominare che il nostro gruppo è stato proprio nel cuore del paese degli eccellenti vini di Valpolicella e dintorni.
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UNA NOSTALGIA
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PERMANENTE
PER L’ITALIA. a cura di Alessandra Sicuro
Henrik Bjerre è stato per più di venticinque anni capo conservatore e responsabile per la conservazione per il dipartimento di restauro presso lo Statens Museum for Kunst (Pinacoteca Nazionale Danese). Sia nella Pinacoteca che nelle principali gallerie d'arte a Copenaghen, si è occupato in particolare di pittura. Cosa la interessa in particolare del nostro Paese? L'arte pittorica e l'architettura dei periodo dal 1300 al 1800. Le antiche città italiane – quelle toscane in particolare, ma anche Venezia, Roma e tra l’altro i paesaggi della costiera amalfitana. Anche la bella lingua italiana mi è sempre interessata molto. Un’altra cosa mportantissima per me è la musica italiana:i
compositori veneziani (Vivaldi ed altri) e sopratutto – oltre al Donizetti bergamasco - le grande opere liriche di Giuseppe Verdi,e anche la sua meravigliosa Messa da Requiem. Quando è cominciato questo interesse? In che occasione? Perchè? Nel 1968 sono stato per qualche tempo a Firenze per un intervento di sostegno dopo la grande alluvione nel '66. Dopo questo soggiorno ho sempre avuto "una nostalgia permanente per l'Italia". Il suo lavoro ha avuto a che fare con l'Italia? Un pochino, per via del restauro. Hai mai vissuto in italia per un periodo lungo?In che occasione? Ho abitato a Firenze per due periodi, quattro mesi in tutto. Dopo l’alluvione di Firenze del
1966, ho partecipato ad una grande azione internazionale per salvare le opere d’arte alluvionate e danneggiate,insieme ad altri giovani resaturatori provenienti dalla Finlandia,la Svezia,la Danimarca e la Norvegia.Penso,tutto sommato,di essere stato in Italia una quarantina di volte per studiare d'arte e anche per godere del Paese, la gastronomia ed il vino. Cosa apprezza in particolare in Italia, e cosa invece non le è gradito? L'Italia spesso é chiamata "la nuova Arcadia". Però purtroppo i dintorni delle grande città (per es. Milano, Roma, Napoli, Mestre) oggi sono sgradevoli e tristi - rovinati dall’ industrialismo.
in t e r v is t a
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henrik bjerre
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ponte // s p o r t
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lla dell’anno : finisce be ù pi ne io ag st la è L’estate Milan Junior Camp”, “ i o an rn to ri e la uo la sc Milan, dove i AC ll’ de li ia fic uf ve ti es le vacanze . divertimento e il calcio il no so ti lu so as ti is protagon A nd er se n di Lu ci a Ro ta e la scuola dell’anno: finisc agione più bella st nze estive la ca è va e at le st L’e Junior Camp”, n ila M “ i luti sono il so e ritornano otagonisti as Milan, dove i pr ll’AC de i ial fic uf il calcio. località divertimento e 100 selezionate nizzati in oltre tagna, ga on or m no in so re pu I MJC . città, al mare op in e, ce di er ni pa ra ca st dono in campo e. Cerchiamo italiane e ma completo ragazze) e scen ra le 11. Non piov no o pa rs ve un o re iam fri riv of ar io da tra tutti quei ed sì ito co Mio mar enze. è facile trovarlo ig n a es es No le pr . m rn tte jø co tu pallone rb à e To soddisfar ragazze di et e prese con il nostro nipote ica di tutti: ragazzi e lo vediamo all un a T-shirt te tà ti la ni en er a tu ap alm ss or do no pp Fin In So ragazzi. che avranno l’o rta avversaria. a id ni po an gu la o la 16 rs i ve e tto tra gli 8 ica totale” so che sta volando mana erienza calcist ntaloncini neri. ento seguita are una setti vivere “un’esp ss pa e rossonera e i pa n ’ora di allenam ila M e l de i to or en at m atori ha avuto un en rti corso una oc ve gi in di ri è a alt l degli all i Or gl de . n da Co all’insegna a veloce meren ile un ab r tic pe a en us m . di pa in da una a del pranzo alle 12.30 prim una vacanza davanti alla dell’amicizia. significa vivere partita che finirà p sulla terrazza m o Ca a am or di ni gn se Ju se n ’in ci ila all io M , ai iva ori italiani. ed at re at da ito rm en An Mio mar divertente e fo gnia di due all a, pa ur m sic co , in na veloce sa b, sportiva, jørn. Dopo un mensa del clu o salutare Torb ?” Gli iam o! ss o. tit lci po pe ca ap te l de Finalmen ol dire: Buon . vu lte sa vo Co alle e :” du irà da fin tale evento a giornata “hej” ci doman ha presentato à sparito. La su grande gi l ca è de ar a m de m ni se o, Da lla iam La ghen ne rispond che a Copena rdì 8 luglio. Quest’anno an 16.00. 4 luglio a vene dì ne lu ne da rlo te 93 to del tempo bu 16.00 le giorna club sportivo B. et sp di a so es cc dalle 9.30 alle po : su io r up de gl gr pe l lu an 7 e de gr , si us io un E’ stato partite e pa allenatori dane 5 luglio, 6 lugl allenamenti, astica, rtecipanti e gli i. nt pa fa tra gn 0 a pa 40 an i no m m as uo co tti i qu eg I n se ! o una si suss chierare co 93, hanno avut qualcosa e chiac ricorderanno a giovanile del B. sgranocchiare ico italiano che st lci ca i do on riviamo riparat un tuffo nel m marito ed io ar rivivere. io o m nn i or do rra at an vo en e Qu all ch lungo e i e i loro 8 luglio: Piove! usano o che i ragazz am 93 di B. l ve , de lo . 16 el i br po dall’om Milan e i del maltem i allenatori del enano incurant utere gli ultim Peccato! 3 luglio: i 16 giocano e si all ersi e per disc fino alle 14.00. sc lo no so vi o ie co r all iam i pe gl rm fe de Ci e co Baresi, or o! an at Fr pp en 0 la domenica Piove tro do, alle 15.3 . ggi, famoso all an va Ba qu tti ti du re sa en tro in es Ce pr one :” Un i. dettagl a conferenza Non saremo ti con la canz Milan tiene un ramma, ragazzi presen og i pr discorso tti o in tu , su da po il m nazionali del to saluta tano.....”, terrà amento sul ca pi en ca all a. un qu di i ac lo d’ ciz so i Gli eser capitano, c’è violenti scrosc i esi a causa di o. i diplomi a tutti vengono sosp applauditissim o consegnati de on se o ng lla ve sim ne as ne o M io an sconi e da ocatori arriv In quell’occas 30. I giovani gi da Silvio Berlu (una di 4 luglio: ore 8. cipanti firmati in 16 squadre i rte pa vis di o on veng del club, dove
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, i z z a g a R “ incia: la festa com one!” l l a p l i i o v a
n e 16 Ambrosini, il capitano del Mila . adra squ i ogn di premi ai migliori a scuola dell ba gam in più i ator gioc I due no di fine estiva avranno un soggior mente in abil prob no Mila a na ima sett favoloso! nte eme plic ottobre. Sarà sem estivi del pi cam vari dei zzi raga 500 eciperanno Milan di tutto il mondo part Siro e la San di io stad allo eo torn a un diere ban le con o rann domenica sfile esserci! be ereb piac Mi si. pae loro dei mio nipote Non ho osato domandare a sarebbe Si si. Bare co chi fosse Fran di nonna ni azio mie le e ito stup ente. Ho sarebbero calate bruscam i risultati: one ecc ed rche rice e dell fatto rdisce in Nel 1977 Franco Baresi eso i. Serie A : ha 17 ann a livello “Diventa celebre e stimato recuperi i suo i per internazionale unica nel à acit cap sua la si, igio prod o, la sua guidare il reparto difensiv
e, e per abilità nella fase di impostazion in grado di ti avan in te fola ise rovv imp le tempo.” ribaltare l'azione in pochissimo a. Brer ni Gian e nisc defi lo ì Cos Milan e Ha vestito solo la maglia del pione del Cam . ana Itali le iona Naz a dell 2 e vice mondo ai Mondiali del 198 diali del Mon ai do mon del e pion cam izione pos a sim 19e la 1994, occupa migliori dei a sific clas ciale spe a nell ata dalla calciatori del XX secolo pubblic cer. Soc ld Wor ta rivis la maglia In 20 stagioni disputate con Coppe dei 3 i, dett scu 6 e vinc n, Mila del tinentali, 3 Campioni, 2 Coppe Intercon ercoppe Sup 4 e pee euro ppe erco Sup anni. 37 a 7 199 nel italiane. Si ritira ie dalla togl n Mila il re ono suo In lia numero numerazione ufficiale la mag a. nev arte app gli che 6 anile del Nel 2002 entra nel settore giov almente fa Attu e. ator allen e com n Mila ng del club parte della direzione marketi ro. one ross
lmente lo Un grande giocatore: fina ! conosco anch’io del Milan La scuola estiva di calcio di uno dei rdo, rico un di e part fa ora na. La tanti che mio nipote collezio manifesti, pe, cop di a ricc za, stan sua i ricordi diplomi, raccoglie tanti, tant ragazzino di vita sua la o pion riem che one. di 10 anni, innamorato del pall scuola di a sim pros alla erà ecip Part di sì. calcio estiva? Credo proprio sta già la B.93 rtivo spo club Il 2. 201 il organizzando per del club Ringrazio Nicolai Bo Hjeds direzione a dell no Guli a Elis e 93 B aiuto. del MJC per il loro prezioso ate i siti: sult con più di erne sap Per e www.world-camp. www.B.93.dk com
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Fusilli i W italiensk aves vete Lørdag de n 3. septem ran motortra f (Parkerin ber kl. 17 g syd ve .0
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Il 3 settembre scorso si è svolto presso il supermercato “Fusilli” un evento appassionante per Fusilli i Wa ves • Over Bølgen 33 A • 2670 fusilli@fus tutti gli amanti del illi.nu • ww Greve • Tlf: 70 27 30 w.fusilli.n 33 • u nostro Paese, del suo design, della sua cultura, della sua gastronomia. Il titolare, Niunzio Giacobbo, è riuscito infatti a ricreare una bella atmosfera, tutta italiana, che ha coinvolto un numeroso pubblico, interessato non solo dalle ottime specialità gastronomiche presentate con arte e dai dolciumi prodotti artigianalmente in loco da “Fusilli”, ma anche dalla musica e dall’opera, grazie alla presenza di artisti provenienti direttamente dall’Italia (Rosy Messina, maestro, Alfio Vinciguerra, Federica Licata, Stefano La Porta, Vincenzo Di Silvestro). Nel piazzale antistante le allettanti vetrine di “Fusilli” sfilavano inoltre veicoli d’epoca, naturalmente di fabbricazione strettamente italiana, dalle Fiat 500 alle Vespe, dalle Bugatti alle Ferrari. Una vera festa tricolore! “Fusilli”è un supermercato tutto italiano ubicato nel centro commerciale “Waves” di Hundige (Greve), a 20 minuti d’auto dal centro di Copenaghen. Per maggiori informazioni consultare il sito www.fusilli.nu
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Come cambia la tv in Italia di Rosella Bennati
L
i tempi di Carosello e dei romanzi sceneggiati, con le serate televisive prestabilite: il film il lunedì, il telequiz il giovedì, e il sabato sera Canzonissima o un altro show… La televisione italiana oggi non ha
rituali né appuntamenti obbligati, la scelta è vastissima e i canali sempre più numerosi. Eppure, ci sono molte sere in cui viene voglia di spegnere il televisore e uscire di casa. Lo fa chi può, beninteso, ma molti, soprattutto gli anziani, non hanno scelta, e si devono accontentare
di quello che c’è. E cosa c’è, nella tv italiana del terzo millennio? Al di là dell’apparente abbondanza di programmi, il bottino è spesso molto misero.
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C
ontinuano ad impazzare i “realities”, dal “Grande Fratello” a “L’isola dei famosi”, ma la gente è sempre meno interessata, e per alzare l’audience si cercano personaggi e situazioni incredibilmente volgari. Abbondano i talk show, a tutte le ore, con ospiti più o meno competenti che discettano su tutto: assistiamo così alle più o meno dotte disquisizioni di mature starlet con bocca siliconata che ci propinano le loro opinioni sui fatti di cronaca. Quali fatti? La cronaca nera, soprattutto, che dilaga nelle nostre reti con abbondanza di particolari macabri, e con una totale cinica indifferenza all’aspetto umano della vicenda, al dolore dei familiari e alla tragica fine delle vittime. Perfino nei gialli di Maigret o di Agatha Christie, totalmente immaginari, c’è un pizzico di pietas, mentre nei commenti dei talk shows c’è solo curiosità morbosa… Clik, cambiamo canale, e troviamo la trasmissione di commenti politici. Anche qui l’esigenza di spettacolarizzare il programma è altissima, e vengono invitati ospiti risaputamente polemici, allo scopo di vivacizzare il dibattito: il risultato è una rissa a cento voci urlanti. Clik clik, cerchiamo un film: ma il filmissimo su Canale 5 l’avranno proiettato mille volte, è il solito Pretty Woman…
Per fortuna da un po’ di tempo c’è il digitale terrestre, diavoleria tecnologica poco chiara che all’inizio ha gettato tutti nel panico: tutti i canali erano saltati, e solo con l’aiuto di portieri, figli tecnologici e volontari del telecomando si è riusciti a rimettere un po’ d’ordine. Una volta abituati, gli italiani si sono riconsolati con qualche canale in più: per i nostalgici, ci sono le trasmissioni di Rai Storia, ferratissime sulla seconda guerra mondiale, per i cinefili c’è Rai Movie, con i vecchi film in bianco e nero, e per i bambini Rai yo yo con i suoi cartoni animati. E se proprio non si trova nulla, via col telecomando a navigare tra decine di oscuri canali di tv private, con maghi circondati da tende rutilanti, venditori di tappeti con la parlantina facile, defilées di abiti da sposa che sembrano costumi da soubrettes, aste di quadri e paccottiglie di ogni genere. Insomma, basta scegliere… Sembra tutto a posto, ma non è così. Nonostante la grande quantità di canali, la tv di oggi è davvero deludente: i programmi di varietà sono ripetitivi, i dibattiti politici aggressivi, i telegiornali quasi di regime. E su tutte le trasmissioni aleggia un maschilismo fastidioso, con le figure femminili ridotte a veline e ochette. Le annunciatrici non hanno più l’aria rassicurante delle antiche “signorine
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buonasera”, ma sono delle garrule ochette sedute bizzarramente in diagonale su improbabili divani, mentre le ballerine degli shows si limitano a sculettare (li chiamano “stacchetti”), senza accennare ad un vero passo di danza. Quella di oggi è la tv dell’improvvisazione, che nasconde sotto una pretesa di immediatezza e disinvoltura una sostanziale mediocrità. Una mediocrità che nasconde un aspetto un po’ inquietante: sembra quasi che il livello culturale dei programmi televisivi sia volutamente tenuto basso, onde evitare che la gente si abitui a pensare. D’accordo su una tv non elitaria e diretta alle masse, ma il gusto nazional-popolare potrebbe essere un po’ più di qualità. Per non parlare della carenza di aspetti sociali o educativi: ad eccezione di Quark, trasmissione scientifico-divulgativa di Piero Angela e di suo figlio, i programmi scientifici sono rari, e quelli che trattano temi sociali sono relegati dai palinsesti ad ore impossibili. A chi vive in Italia viene un dubbio: come vanno le cose all’estero? C’è’ una “idiozia televisiva” “globalizzata” o esiste solo quella italiana? Chissà…
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ponte // a m b a s c i a t a
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TAGLIAMO I PONTI di Gisella Paccoi
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i sono tante occasioni nelle quali si tagliano i ponti. Quando si chiude una relazione. Quando si cambia lavoro. Quando si cambia vita. In certi casi, i ponti si tagliano quando ci si trasferisce in un altro luogo. In certi casi. In altri, invece, si può andare lontano ma portare dentro di sè tutto, come quei cartoon nei quali si arrotolano paesaggio, case e persone come fossero un unico tappeto, e si portano sotto il braccio ovunque. E voi? Quando vi siete trasferiti in Danimarca (per un giorno o per la vita, non importa) avevate un bagaglio leggero? Avete “tagliato i ponti” con l’Italia, sbattendo la porta arrabbiati o delusi, oppure continuate a sentirvi profondamente legati alla vostra terra, ad amarla in tutto e per tutto? Parliamone. Quanto vi costa restare lontani, quanto cercate di tornare, e quanto, invece, siete contenti della vostra scelta? In questo numero
Per cominciare, abbiamo sentito due ragazzi con punti di vista totalmente diversi. Anna è un’insegnante di italiano che si è trasferita da un paio d’anni, mentre Giulio è uno sportivo, lavora in una palestra, insegna alle persone anziane. Dice Anna: “Fino a due anni fa, avevo sempre immaginato il mio futuro in Italia. Ho lavorato duro per cercare di aprirmi una strada, le ho tentate davvero tutte. Poi, ad un certo punto, mi sono dovuta fermare, ed ho dovuto ammettere che l’Italia non mi voleva. Per cui, me ne sono andata. Lo strappo non è stato indolore: mi è davvero dispiaciuto andarmene, non l’avrei mai voluto fare. Quando ho cominciato ad ambientarmi in Danimarca, mi sono resa conto di quanto abbia davvero “tagliato i ponti” con una nazione che, a malincuore, non sento più mia. Certo, di tanto in tanto torno, ma solo per andare a trovare la mia famiglia. Perfino i miei amici, preferisco che vengano qui, sono più contenta, mi fa piacere mostrar loro il luogo che mi ha accolta e che apprezzo sempre di più.”
Giulio, invece, non è dello stesso parere. “Venire in Danimarca è stata un’avventura. Avevo voglia di cambiare scenario, e sono partito, ma non ho mai pensato di trasferirmi qui per sempre. Sono qui da quattro anni, ormai, e non so quanto ancora resterò. Forse un anno, forse due.... forse di più, chi lo sa. Ma il mio cuore è e resta in Italia, mi mancano troppo perfino i suoni più piccoli... come il tintinnio di piattini e tazze che si sente quando si passa vicino ad un bar! Per non parlare del clima, e dell’atmosfera.... Si, la Danimarca è bella, e ho conosciuto molte persone gentili, ma ci sono cose troppo diverse da me, dal mio modo di vivere. Tagliare i ponti? Assolutamente no! Anzi, probabilmente i ponti non li ho mai davvero abbandonati, ci sono ancora sopra perchè devo “toccare la sponda danese” ma, appena posso, faccio una corsetta fino alla “sponda italiana”, mi carico di suoni, profumi, calore della mia terra, la saluto con un sospiro e torno qua.” Vi riconoscete con uno dei due? Oppure avete una storia ancora diversa? Parliamone insieme!
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ponte // LUOG H I E T R ADI Z IONI
Il Friuli Venezia Giulia, una regione nel cuore dell’Europa stelmonte - Udine Castello e santuario di Ca
di Maria Cristina Tulisso
U
n piccolo universo meraviglioso: mare, laguna, pianura, collina e montagna fusi tra loro a formare un tutt’uno. Così può essere definito il Friuli Venezia Giulia, parafrasando le parole che Ippolito Nievo utilizza ne Le confessioni di un italiano (Capitolo I) per parlare del
foto: Johann Jar itz
Friuli, ma che possono essere tranquillamente estese a tutta la regione. In un territorio di dimensioni limitate, se rapportato alla maggior parte delle altre regioni italiane, si trova un’ampia varietà di paesaggi, gruppi linguistici, culture. La vasta gamma di componenti che costituiscono il suo patrimonio culturale e linguistico è da porre in relazione anche con la sua collocazione geografica: il Friuli Venezia Giulia si trova all’estremo nord-est dell’Italia, ma allo stesso tempo in posizione centrale rispetto all’Europa centro-
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ponte // LUOG H I E T R ADI Z IONI
meridionale. A ovest si trova, infatti, il Veneto e a sud il Mar Adriatico, mentre ad est confina con la Slovenia e a nord con l’Austria. Grazie alle sue strade, alla rete ferroviaria, ai trasporti marittimi e all’Aeroporto di Ronchi dei Legionari, è molto ben collegato con tutte le aree circostanti. Dal punto di vista della sua morfologia geografica, la regione può essere suddivisa in quattro aree principali: l’area montana, l’area collinare, le pianure centrali e, infine, la zona costiera. Lingue: La lingua ufficiale è l’italiano, ma come lingue regionali sono riconosciute ufficialmente il friulano, lo sloveno e il tedesco. La maggior parte degli abitanti del Friuli Venezia Giulia parla più di una lingua. Sono diffusi anche numerosi dialetti. Il friulano è una lingua minoritaria appartenente al gruppo occidentale delle lingue neolatine. Nasce da una base latina, portata dai Romani nella regione a partire dal 181 a.C. - data di riferimento anche per la fondazione di Aquileia - con influenze celtiche, apporto dei Carni. Lo Stato italiano ha riconosciuto la minoranza friulana con la legge 482 del 1999, e grazie ad essa il friulano viene insegnato nelle scuole e utilizzato in ambiti culturali e nel campo dell’informazione. In questa lingua vengono pubblicati periodici e si realizzano trasmissioni radiofoniche e televisive. Questo idioma è, infatti, conosciuto da circa 600.000 persone in regione, senza contare coloro che lo continuano ad utilizzare in altre zone d’Italia o all’estero. Lo sloveno viene utilizzato da circa 61.000 parlanti nelle province di Trieste, Gorizia e Udine, in particolare nelle zone al confine con la Slovenia. Il tedesco è parlato nella Val Canale – zona di Tarvisio – dove si utilizzano anche sloveno e friulano. Folclore: Il Friuli Venezia Giulia è ricchissimo di tradizioni folcloristiche, spesso di origini antiche, come ad esempio quella del pignarûl, il falò che attualmente si realizza il 6 gennaio; vengono tratti presagi per l’anno nuovo a seconda della direzione che prende il fumo. Tale tradizione sembra avere origini celtiche: i Celti, infatti, celebravano il solstizio d’inverno con l’accensione di fuochi, nell’intenzione di aiutare il nuovo sole, appena nato, a crescere. Sul falò si
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brucia anche un fantoccio, in genere nella forma di Befana, o vecje (vecchia), o strie (strega), tutte immagini dell’anno vecchio. Mentre il fuoco arde adempiendo alla sua funzione purificatrice, le persone intorno al falò spesso cantano varie forme augurali. Il rito del pignarûl è anche un’occasione per stare insieme e consumare vin brulè e vari tipi di focaccia. Tra le altre manifestazioni folcloristiche, molto importanti per le popolazioni locali sono il carnevale di Resia e il carnevale nelle zone di lingua tedesca, con maschere che prendono nomi diversi a seconda delle località, come ad esempio i Krampus nella Val Canale. Gastronomia: Tra i prodotti tipici e le specialità regionali, ci sono il prosciutto di San Daniele, i formaggi - ad esempio il Montasio - la polenta, il frico e la gubana. È interessante osservare come, studiando la gastronomia, si possano apprendere numerosi aspetti della storia e della cultura della realtà del posto. La polenta, ad esempio, è un impasto a base di farina di mais, che fu introdotto nella regione dopo la scoperta dell’America, e più precisamente nei primi decenni del Seicento, quando il Friuli divenne preda di una tremenda carestia. In tale occasione molti si salvarono grazie alla coltivazione di questo prodotto della terra, nuovo per l’Europa, e da allora il mais è considerato un alimento base per la popolazione locale. O ancora la gubana, dolce a pasta lievitata e ripieno di frutta secca e liquore, a forma di chiocciola e cotto al forno; la gubana è caratteristica soprattutto delle zone al confine con la Slovenia, e presenta numerose affinità con specialità di Paesi dell’Europa dell’est e dell’Europa centrale. Solo un altro esempio di quanto il Friuli Venezia Giulia è strettamente e intimamente legato ai Paesi circostanti.
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ponte // r i f l e s s i o n i
Österreich Über Alles
Auf
Wiedersehen!
ci hanno fatto una testa così, e mi sono
nel 1866, avesse sfilato il Decreto dalle
limitato alla parte superiore del corpo.
mani del Re -magari dicendogli che
Ed il Feldmaresciallo Radetzky, legato
era il fattorino del Colle e che lo stava
Come sia successo non lo so, qualche
indissolubilmente a queste zone, chi
portando al Presidente della Repubblica
giorno fa ho scoperto che nel mezzo del
se l'è dimenticato? Persino i giapponesi
per la firma- e poi se ne fosse
cammin di diventare danese pensavo di
sanno chi è, a giudicare dall'entusiasmo
sbarazzato il qualche modo pittoresco, o
tornare italiano ed invece mi ritrovo ad
mostrato quando, a coronamento del
lo avesse tenuto per ricordo per farci su
essere austriaco. L'italiano in me risulta
"Neujahrskonzert" di Vienna, viene
due risate in qualche cena in baita con
scomparso, almeno da un punto di vista
(immancabilmente) riprodotta la
i compagni leghisti. Poi, magari, poteva
meramente burocratico.
famosissima Radetzky March.
succedere che sulla via del ritorno
Il responsabile è un certo Calderoli,
Tra l'altro nella storia, cultura, nei
sbagliava data e finiva nel triassico,
Ministro delle Semplificazioni nonché
cognomi ed anche nella cucina
come cibo in scatola per qualche super-
autore della legge elettorale che era
della nostra zona, rimangono tracce
rettile. Ma questa è fantascienza.
stata denominata "Porcellum" per via
inequivocabili di questa "dominazione";
A questo punto la situazione va sanata.
della sua sensatezza ed equilibrio.
cioè, non è che ce lo siamo inventati
E, molto probabilmente, quello che
Probabilmente, alla fine del 2010
perché ci piace fare gli originali.
succederà è che verrà fatto un accordo
qualcuno gli ha detto che durante l'anno
Beh, tutto questo è stato "semplificato"
con l'Austria affinché tutto il territorio
non aveva semplificato abbastanza, per
stralciando il Decreto, pertanto Mantova
possa essere preso in carico dalla
cui essendoci poco tempo prima delle
e Veneto sono ufficialmente tornati ad
Nazione vicina; tuttavia ho la sensazione
vacanze natalizie ha deciso di andar
essere austriaci.
che entrerà in gioco qualche cavillo
giù di falce anziché usare un più adatto
Il fatto è che l'Art. 5 della Costituzione
burocratico che farà sì che mentre i
bisturi. Leggi e Decreti son materia
dice che la Repubblica è una e
nostri territori saranno completamente
delicata, si rischia di fare dei pasticci. E
indivisibile. Peccato però che, avendo
a carico loro, il sistema fiscale -e solo
infatti.
cancellato il Regio Decreto, da un
quello- rimarrà saldamente ancorato
Il falciatore, nella furia pre-vacanziera,
punto di vista puramente formale questi
all'Italia.
ha finito per stralciare anche un Regio
territori non sono mai stati italiani, né
In ogni caso, mi sento confuso.
Decreto del 1866 che annetteva
parte della Repubblica, che insieme alla
Abbandonati gli studi sulla lingua
Mantova e tutto il Veneto all'Italia.
Costituzione è venuta molti anni dopo
danese, ho il sospetto che dovrò
Va detto che prima di quella data
l'annessione, che però a questo punto
sbrigarmi a imparare il tedesco.
il territorio era austriaco; chi non
non è mai stata fatta.
si ricorda il Quadrilatero (Mantova,
E' come se Calderoli fosse entrato in
Vi farò sapere come va a finire. Per il
Peschiera, Verona e Legnago)? A scuola
una macchina del tempo, fosse andato
momento: Auf Wiedersehen!
Antonio Montessori Lettore
Assistenza legale italiani in Danimarca
Sandra Moll
Avvocato Avvocato in Italia e in Danimarca Rapporti giuridici con l’Italia Il NOSTRO STUDIO LEGALE offre un’ampia e qualificata assistenza per qualsiasi problema di carattere giuridico in materia di diritto italo-danese. Potete sempre rivolgervi al nostro studio in lingua italiana.
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ponte // l ' a n g o l o d e l l a s i b i l l a ANIMA R -
CA
NOI, FIGLI
DELL' E-123 la scienza a passi da gigante.
e rachitismi e diventiamo testimoni
E arrivano gli anni '70, psichedelici
viventi dei miracoli della chimica,
e variopinti, con tutte le sostanze
ma coviamo i semi di nuovi mali che
Zi’ Angelino, 78 anni, zi’ Sante, 83, zi’
stupefacenti, coloranti e conservanti.
fanno paura, che mutano i geni e che ci mangiano dentro.
di Sibilla Ciula
Giove, 87, e Peppe Secco, 69.
E noi cresciamo in tute da ginnastica
Un giorno qualunque al Bar dello
che al buio fanno scintille, con le
Sport, e la briscola accanto al mezzo
mamme vestite di rayon, su sedili in
Il pranzo è finito, caffè e sigaretta in
di bianco, prima di inforcare la bici per
puro skai e il resto in vera plastica.
pace. I bambini non si fuma, ma si sta
la via di casa.
Con le tasche del grembiule gonfie di
con gli adulti in casa, a scuola, persino
Gente comune, gente di paese fatta
figurine da scambiare e gomme rosse
in classe con lezioni affumicate da
di campi dall'alba al tramonto, del
da masticare. E caramelle per tutti i
insegnanti incontinenti perché, si sa, il
vestito della domenica e di inverni
gusti, coi colori dell'arcobaleno e con
fumo fa venir la tosse, niente di più. E
al focolare, con pane e cipolle, e
tutti i numeri giusti, dagli E-100 agli
i mastodonti del tabacco non si fanno
salsicce a Natale. Il resto si vende se
E-199, passando per il tristemente
intimidire da quattro scienziatucci
non si conserva. E poi con la guerra è
rinomato E-123, purtroppo sulla bocca
squattrinati, così come la farmaceutica
tutto più duro, i campi deserti, i silos
di tanti, bambini e golosi.
teratogena si piega solo davanti a
svuotati. E le cantine a sacco dagli affamati di turno.
migliaia di neonati focomelici. E quando la tavola si imbandisce
E gli anatemi lanciati finiscono nel
di prodotti destinati a durare nel
vuoto, e quant'altri collegamenti mai
E poi, dopo, si ricostruisce il mondo
tempo, con insaccati e salumi troppo
scoperti o per sempre taciuti.
distrutto col cemento armato a prova
scadenti per poter fare a meno di
E chissà che un giorno, tra dieci o
di sisma e i supermercati dagli scaffali
nitriti e nitrati, con bistecche di vitello
vent'anni, si scoprirà che i cellulari
zeppi di tutto, che si produce e che
ipertrofico - e di certo giá onnivoro - ci
sono seriamente dannosi. Che
si consuma come mai prima d'ora. La
facciamo il resto dei numeretti, dagli
sciocchezza!
competizione si fa dura e nascono
E-200 agli E-299.
i superprodotti più appetibili e
E cosí ben rimpinzati, forti e pieni di
Poi non bisogna fasciarsi la testa - è
incorruttibili. Industrie a pieno ritmo e
tutti i nutrienti, sconfiggiamo anemie
il caso di dirlo - prima che si rompa,
il
ponte // l ' a n g o l o d e l l a s i b i l l a
basta stare al passo e sempre in
liquidi, che scorre le immagini da un
movimento, altrimenti si va fuori
mondo distante.
tempo con tutto il resto. Come quei
Ma zi’ Giove, il più anziano, non è
poveri vecchietti sdentati, per i
più con loro. Li ha lasciati da soli a
quali il tempo si è fermato alle foto
parlare di vendemmie andate a male
ingiallite sul comò carico di tarli e
e di rubacuori finite anche peggio.
palline di naftalina. La rivoluzione
Così è la vita.
chimica li ha aiutati forse un po' a
Non è nell'Olimpo, bensì è da Orfeo,
coltivare, ma la loro sana diffidenza
l'eterna concorrenza al di là della
contadina li ha salvati da mali
strada. Ora preferisce insegnare
peggiori, rendendoli inconsapevoli
a un bel pappagallo, mascotte del
promotori del biologico. Ed ecco
bar, qualche parola scurrile da dire
che il naturale ritorna sotto le
ai suoi compagni di gioco, quando
mentite spoglie di uno snobismo
lasceranno il Bar dello Sport per
radical chic. Si cercano, seguendo
dare inizio a un nuovo capitolo della
l'istinto, i cibi dei nonni, non belli
loro lunga esistenza, in quello di
ed eterni, ma forti e reali. E non c'è
Orfeo.
retorica. P.S.: ringrazio i miei quattro I nostri signori del Bar dello Sport,
personaggi, per i loro nomi di
alla loro veneranda età, sbattono
battesimo così evocativi e per la
ancora le carte sul tavolo, dando
loro presenza così magica e reale
le spalle allo schermo a cristalli
da apparire inventata.
Studio Dentistico Italo/Danese
Dr. Luca Bastholm Tandlægerne Brønshøj Torv Frederikssundsvej 154 B Brønshøj Torv, 2700 Brønshøj Telefon 38 60 20 20 e-mail klinik@tbt.dk
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Dante Alighieri Programma del secondo semestre 2011
Settembre: Visita a Venezia Già i pellegrini che venivano a imbarcarsi per la Terrasanta annotavano che la città era “posta in mezzo al mare, costruita né sul monte ne´sul piano, ma solo su pali di legno, dove si andava in barca, di casa in casa, per ogni via.....”L’architetto Tiziana Zaccaria sarà la nostra preziosa guida. Ci fermeremo spesso. San Marco, centro politico e religioso della “Serenissima”e Rialto dove i`suoi traffici fiorivano, saranno due soste obbligate per farci meglio capire la città. In italiano(brevi cenni in da.)
Giovedì 15 alle 19.00 Istituto Italiano di Cultura Gjørlingsve 11, 2900 Hellerup Ottobre: Il Fascismo in Italia Flemming Larsen ha scritto “Fascismens Italien” pubblicato nel 2010 dalla Frydenlund . IL libro è diviso in 10 capitoli che comprendono il periodo prima dell’era fascista fino alla sua caduta nel 1945, il movimento della resistenza e la nascita di uno stato democratico. Il conferenziere ci darà una panoramica di quel periodo. Ma il fascismo è morto ? In danese. Ingresso per i non soci: 30 kr.
Martedì 4 alle 19.00 Medborgerhuset Danasvej 30b Frederiksberg Aud.
Novembre: Beatrice in Paradiso, un viaggio nel mondo di Dante Dante Alighieri, Italiensk Forum e la S.P.Q.R hanno il piacere di invitarvi alla conferenza su Caravaggio tenuta da Nils Ohrt. La sua pittura naturale istituisce un nuovo rapporto di drammatica e potente immediatezza con la realtà: segna la fine del mondo rinascimentale e l’inizio dell’epoca moderna. Seguiremo Caravaggio a Roma ad. es. nella Cappella Cerasi in S.ta Maria del Popolo, in Italia meridionale, a Malta, fino alla sua tragica morte. La conferenza di Nils Ohrt si svilupperà in due parti. In danese. Nella pausa sará possibile partecipare a un piccolo rinfresco. Per i soci 85 kr. Per i non soci 125 kr. La somma va versata sul conto della S.P.Q.R . Danske bank: 4120 7950914534 entro giovedì 10 scrivendo il vostro nome e cognome.
Lunedì 21 alle 19.00 Istituto Italiano di Cultura , Gjørlingsvej 11, Hellerup Dicembre:
Giardini rinascimentali in Italia Ole Fournais presenterà il giardino all’italiana. La sua storia ha le radici nel mondo classico e in quello musulmano. Con lui visiteremo alcuni giardini rinascimentali in Italia dalle ville venete, a quelle medicee ecc. Il quadro si allargherà comprendendo igiardini barocchi alla francese e i parchi all’inglese . Un esempio di ibridismo è il giardino di Villa Taranto sul Lago Maggiore. In danese. Ingresso per i non soci: 30 kr.
Giovedì 8 alle 19.00 Medborgerhuset Danasvej 30 b Frederiksberg loc.1. Ringraziamo l’Istituto Italiano di Cultura la Studieskolen, la FoF di Gentofte, il Comites per la collaborazione. Dante Alighieri c/o Lucia Rota Andersen Kulsvierparken 71 2800 Lyngby . www.dante-alighieri.dk dantealighieri@mail.tele.dk tel 45885713 (Lucia), 30344381(Finn, segretario). Quota 2011: 150 kr (100 per studenti; 250 kr per nuclei familiari di due persone). Conto bancario: 2102 8896 568 583 Nordea (ricordate di comunicare il vostro nome e cognome). I soci Dante possono associarsi all’Istituto italiano di Cultura al prezzo scontato di 150 kr. I non soci pagano un contributo di 30 kr se la conferenza si tiene alla “Medborgerhuset di Frederiksberg”.
il
ponte // a l m a n a cc o 29
INDIRIZZI UTILI // Vice Consolato d’Italia Ambasciata d’Italia Magni Arge, Vagar Airport Gammel Vartov Vej 7 FO-380 Soervagur 2900 Hellerup +45 39 62 68 77 - fax 39 62 25 99 lun.-gio. 8.00 - 10.00 tel.+298 341000-fax +298 341000 info.copenaghen@esteri.it magni@atlantic.fo www.ambcopenaghen.esteri.it
Ass. Comm. Italo-Danese c/o Adv.P.R. Meurs-Gerken Studio Legale Amaliegade No 42 Amaliegade 42 1256 K
Trentini nel Mondo - Circolo di Copenaghen c/o Grazia Barberi Nielsen Henrik Ibsens Vej, 36 - 1 TH 1813 Frederiksberg - Copenhagen e-mail: grazianielsen@gmail.com website: www.trentininelmondo.it
Consolato d’Italia Engskiftevej 4 - 2100 Ø 39 18 34 44 - fax 39 27 01 06 lun-ven 10-12, lunedì anche 14-16 consult. tel. tutti i giorni 12 - 13
Vice Consolato d’Italia Giovanni Volpi Vingaardsgade 25 - 9000 Ålborg 98 11 37 55 - fax 98 16 15 51 giovanni@sangiovanni.dk consolato.copenaghen@esteri.it Cell. 40638050
Dante Alighieri c/o Lucia Rota Andersen Kulsvierparken 71 - 2800 Lyngby 35 34 43 81 (segretario) dantealighieri@mail.tele.dk www.dante-alighieri.dk
CLUB ITALIA c/o Benthe Volpi Hobrovej 3 9000 Ålborg 98 13 60 40 volpi@stofanet.dk
Istituto Italiano di Cultura Gjørlingsvej 11 - 2900 Hellerup lun/mar. 9 - 17, mer/giov. 9 - 16 venerdì 9 - 15 39 62 06 96 - fax 39 62 88 73 iiccopenaghen@esteri.it www.iiccopenaghen.esteri.it
Corrispondente consolare Francesco Ulisse Ansgargade 3 - 5000 Odense 66 12 03 88 - 28 11 03 88
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A.I.R.-Ass. Italiana Ristoratori Ristorante S. Giovanni Vesterbro 46 9000 Aalborg 98 11 37 55 a-i-r@a-i-r.dk - www.a-i-r.dk
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iL PONTE Rivista italiana in Danimarca Landskronagade 13 st. th 2100 Ø www.ilponte.dk info@ilponte.dk
Corrispondente consolare Henning Holmen Møller Lille Torv 6 8000 Aarhus C 86 12 14 00 - fax 86 12 14 05 danskkur@post6.tele.dk
ICE Østergade 24 B, 1 - 1100 K 33 12 92 00 - fax 33 93 33 04 www.ice.gov.it/estero2/copenaghen copenaghen@ice.it
Comitato Pro-Scuola Presidente Gennaro A. Grosso Landskronagade 13 2100 Copenaghen Ø comitatoproscuola_dk@hotmail.com
CONPAS c/o Giuditta Verri Rasmussen Valbygaardsvej, 54 2500 Valby tel. 82 32 76 07
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