Notiziario del Mosca Club Treviso 3° Trimestre 2018

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Notiziario del MOSCA CLUB TREVISO

Anno di fondazione 1971

3° TRIMESTRE 2018

ANNO 44 N° 163

Mosca Club Treviso c/o Circolo Sportivo “La Gemma”, via Marie, 1 - 31030 Dosson (TV) tel. 0422490294 Direttore responsabile: Rizzo Sebastiano Registrazione al Tribunale di Treviso n° 55 del 01/03/2007 Presidente: Fabio Calore, via Alleghe, 2 - 30175 Marghera (VE) tel. 335 6245002 H.U. Segretario: Nicola Sacchetto 3403608828 Sito internet: www.moscaclubtreviso.it

Poste Italiane S.p.a. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - CNS TREVISO

IL PUNTO (a cura del Presidente)

NOTA DOLENTE….

A Febbraio del 2019 si doveva svolgere La 20° edizione del “TROFEO VILLA GUIDINI”,purtroppo in villa sono in corso dei lavori di restauro, partiti in ritardo, e questo ci ha impedito di poter proggrammare tale evento .Si è deciso quindi di rinviare il tutto al Febbraio 2020 (suonerà bene ….nel 2020 20° edizione).Diamo appuntamento per tale data a tutti coloro volevano partecipare ,scusandoci per l’inconveniente. Anche la stagione 2018 se n’è andata,e per festeggiarla ci siamo trovati in 31 sul fiume Piave a Caorera . Ottima giornata e pranzo eccellente , come oramai ci ha abituato il nostro cambusiere Michele…..dopo di che tutti a pesca .La maggior parte dei soci sono andati a monte facendo piu o meno delle ottime catture, mentre un piccolo gruppo ( io, Toni ,Giorgio,Augusto ed Emanuele) ha avuto la buona idea di andare piu a valle……zero catture e tanto vento .Per cui la prossima volta tutti a monte e vaiiiii. Un’ultimo pensiero va sicuramente a Paolo Buzzavo , vecchio socio e carissimo amico che a fine settembre ci ha lasciato.Di lui ricorderemo il piacere di stare in compagnia accompagnato spesso da una barzelletta e soprattutto il suo sorriso che non lo abbandonava mai…….un’abbraccio affettuoso da parte di tutti a te caro Paolo e alla tua famiglia. FABIO CALORE

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#ProtectWater Parte la campagna di 100 associazioni europee per “salvare” la direttiva acque. Ecco il messaggio di partenza provocatorio ed efficace: birra di qualità? Dipende dall'acqua Comunicato stampa 9 ottobre 2018 Alleanza Pescatori Ricreativi aderisce alla campagna #ProtectWater lanciata oggi da 100 ONG europee e nel nostro Paese dalla Coalizione “Living Rivers” Italia per chiedere alla Commissione Europea di ribadire l’efficacia della Direttiva Acque che fino ad oggi ha consentito di proteggere fiumi, laghi, torrenti, zone umide e falde acquifere, invitando gli Stati Membri di applicarla con rigore.

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BIRRA DI QUALITA’ COME LUSSO DEL FUTURO? DIPENDE DALL’ACQUA PARTE LA CAMPAGNA DI 100 ASSOCIAZIONI EUROPEE PER ‘SALVARE’ LA DIRETTIVA EUROPEA ACQUE Luxury beer, Dry beer o Dirt Beer: nel video della Campagna #Protect Water il provocatorio scenario di un pub del 2027, anno limite posto dagli Stati Membri per riqualificare i propri corsi d’acqua La più popolare tra le bevande, la birra, non potrebbe esistere senza acqua di qualità e d'altronde non è possibile immaginare un mondo in cui la nostra birra preferita abbia un aspetto, un odore e un sapore di acqua sporca. O peggio un mondo in cui, al posto di un boccale fresco e dissetante, ci venga servito solo un mucchietto di luppolo secco. Sono queste le immagini richiamate da un video virale che sarà fatto girare sui social nell’ambito della Campagna #ProtectWater lanciata oggi da 100 ONG europee e nel nostro Paese dalla Coalizione “Living Rivers” Italia (cui hanno aderito 19 tra enti e associazioni: AIPIN, Alleanza Pescatori Ricreativi, ARCI, Associazione Watergrabbing, CATAP, CIRF, Federazioone Pro natura, FIPSAS, INU, Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, LIPU, SIEP, SIGEA, Spinning Club Italia, Slow Food, TCI e WWF) per chiedere alla Commissione Europea di ribadire l’efficacia della Direttiva Acque che fino ad oggi ha consentito di proteggere fiumi, laghi, torrenti, zone umide e falde acquifere, invitando gli Stati Membri di applicarla con rigore. La Campagna online, diffusa in tutti i paesi europei attraverso il web con foto e videoclip, mostra lo scenario che potrebbe presentarsi qualora la Direttiva venisse indebolita. La Campagna europea è guidata da WWF, European Environmental Bureau, European Anglers Alliance, European Rivers Network e Wetlands International, che insieme formano la coalizione “Living Rivers” Europe e vuole incoraggiare i cittadini europei a partecipare alla consultazione pubblica avviata dalla stessa Commissione europea che si protrarrà fino al 4 marzo 2019. Questa consultazione rappresenta l'unica opportunità per i cittadini di esprimere la propria opinione e la Campagna #ProtectWater fornisce uno strumento facile per esprimere il proprio sostegno perché questa legge rimanga forte ed efficace. Da oggi, infatti, grazie alla Campagna #ProtectWater sui siti delle associazioni aderenti (tra cui anche pescaricreativa.org) uno speciale I-Frame permette ai cittadini di esprimere il proprio appoggio alla Direttiva inviando un messaggio alla Commissione Europea.

FIUMI A RISCHIO:

Gli ecosistemi di acqua dolce sono i più minacciati sul pianeta [1] e la situazione non è diversa in Europa. Oggi il 60% delle acque in Europa non è in buono “stato di salute” dato che gli Stati membri hanno permesso di sovra-sfruttare questa risorsa causando danni permanenti alle ‘fonti’ principali costruendo anche dighe e altre infrastrutture distruttive insieme ad un'agricoltura insostenibile. Tramite la consultazione pubblica gli Stati membri hanno convenuto di porre fine a questo aspetto e di raggiungere "un buono stato" per le loro acque al più tardi entro il 2027 (la scadenza originale del 2015 non è stata rispettata). Il nodo non è cambiare la Direttiva, ma applicarla correttamente e pienamente in tutti gli Stati Membri. Il 2027 è anche indicato ironicamente dalla Campagna #ProtectWater come "data di scadenza" immaginaria per una birra di qualità.

FIUMI ITALIANI: MENO DELLA META’ IN BUONO STATO

La situazione delle nostre acque interne è allarmante: solo il 43% dei 7494 fiumi considerati è in un “buono stato ecologico”, come richiesto dalla Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE), mentre il 41% è ben al di sotto dell’obiettivo di qualità e un 16% non è stato nemmeno classificato. Ancora più grave la situazione dei 347 laghi, di cui solo il 20% è “in regola” con la normativa europea[1]. La fauna ittica ne è un indicatore: su oltre 80 specie di pesci, il 52% non appartiene alla fauna nostrana (alloctona) e nel restante 48% molti pesci sono estinti o sull’orlo dell’estinzione, come lo Storione (Acipenser sturio), lo Storione cobice (Acipenser naccarii) o la Lampreda di fiume (Lampetra fluviatilis). Non va meglio per le acque sotterranee dove solo il 57% dello stato chimico degli 869 corpi idrici considerati è buono, e una gran parte non è nemmeno classificato. Stiamo pagando il ritardo nell’applicazione di una tra le direttive più importanti per la protezione dell’ambiente anche con procedure di infrazione avviate o giunte al termine come la condanna per gli oltre 70 centri urbani sprovvisti di reti fognarie o di sistemi di trattamento delle acque di scarico in rappresentanza di 18 regioni o le procedure istruttorie EU Pilot che incombono sull’Italia in materia di acque, riguardanti la inadeguata applicazione della Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE), una concernente le derivazioni a scopo idroelettrico (EU PILOT 6011/14/ENVI) e una più generale (EU PILOT 7304115/ENVI) per la mancata attuazione della direttiva. Basterebbe riqualificare i nostri fiumi e laghi con una diffusa attività di rinaturazione, grazie all’obbligo imposto (continua a pag. 4 )

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alle Regioni (L. 133/2014) di impiegare il 20% di finanziamenti della difesa del suolo per interventi integrati per il miglioramento dello stato ecologico dei corsi d'acqua e la tutela degli ecosistemi e della biodiversità e promuovendo “infrastrutture verdi”, come previsto dalla risoluzioni della Commissione europea (2013/249).

PREOCCUPATE ANCHE ALCUNE AZIENDE DELLA BIRRA

Anche se gli scenari dipinti dalla Campagna #ProtectWater sembrano estremi, molte aziende europee hanno mostrato preoccupazione per la futura qualità dell'acqua in Europa e alcune, come Csupor, Pivovarna Trot e Ground Zero e l'Associazione rumena di birrai artigianali, l’Associazione slovacca dei piccoli produttori indipendenti di birra, hanno già sottoscritto una dichiarazione congiunta. Queste aziende riconoscono che la loro capacità di produrre birra di buona qualità dipende da una gestione sostenibile delle risorse idriche europee, e quindi sostengono la Direttiva nella sua forma attuale. Andreas Baumüller, capo Risorse Naturali al WWF European Policy Office – "Attuare in maniera inefficacie e debole la Direttiva sull'acqua è un grosso errore da parte degli Stati membri crimine ma i disperati tentativi da parte loro di indebolirla con meccanismi di flessibilità - e prima che si concluda il fitness-check - è un passo troppo lungo. Esortiamo i cittadini di tutta Europa, e non solo, a unire le forze attraverso la campagna #ProtectWater e far sentire la loro voce. Abbiamo tutti bisogno di acqua pulita e, senza una Direttiva Quadro, questa risorsa sarà seriamente minacciata. Agiamo ora per difendere una buona legge sull'acqua in Europa! ". Laddove esiste una volontà politica, la Direttiva fornisce un quadro efficace per affrontare le principali pressioni cui sono sottoposte le nostre acque [3]. Mark Owen della European Anglers Alliance ha dichiarato: "I fiumi e i laghi europei muoiono sotto i nostri occhi e, attraverso l'immaginario della birra, vogliamo aprire gli occhi a tutti rispetto a questo inaccettabile deterioramento e spingere i cittadini ad agire. Solo un pessimo operaio può dare la colpa ai suoi ‘strumenti’: è indubbio che la Direttiva sia lo strumento giusto per proteggere e ripristinare le acque europee”., Sergiy Moroz, Senior Policy Officer per l'acqua e la biodiversità per l'European Environmental Bureau (EEB), ha dichiarato: "L'UE ha leggi di protezione delle acque che rappresentano delle eccellenze a livello mondiale e per questo all'altezza del compito di proteggere gli ecosistemi di acqua dolce da pressioni come il cambiamento climatico e l’impatto di energia idroelettrica, inquinamento e eccessiva estrazione, dall'agricoltura e dall'industria”. Eef Silver, Policy Officer di Wetlands International ha dichiarato: "Le pressioni da parte dell’agricoltura, dell’energia idroelettrica e dei cambiamenti climatici ci dicono che garantire la qualità delle acque sarà un tema ambientale critico. Le misure ecologiche di ripristino dei fiumi contribuiscono in modo significativo a garantire una buona qualità dell'acqua, ma permangono enormi lacune nell'attuazione della nostra vigorosa legislazione in materia di acque. Gli Stati membri non dovrebbero perdere un minuto per attuare misure di restauro su vasta scala e invertire il continuo deterioramento dei nostri fiumi ". Ulteriori informazioni sulla Campagna #ProtectWater in Italia: www.pescaricreativa.org La Campagna Europea Living Rivers: www.livingrivers.eu

Stampato con il contributo della Regione Veneto Contributi a favore delle Associazioni di pesca sportiva-amatoriale del Veneto per iniziative di valorizzazione, informazione e promozione del settore.

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Un “bosco” a Treviso

Le risorgive dello Storga Mi è stato chiesto di scrivere un articolo visto da un punto differente rispetto a quello dei “Pescatori a mosca”. Detto sinceramente, non me ne intendo assolutamente di pesca e di conseguenza nemmeno di canne, mosche, fiumi e tutte le cose che ne vanno dietro. Io nel mio piccolo… so solo ammirare la fauna che circoscrive il Fiume e delle volte mi sorprendo di quanto una città come Treviso piena di edifici e di conseguenza di cemento possa diventare come un bosco di montagna, immerso nel verde.

Mi ritrovo su una strada lunga, un po’ fangosa e difficile da camminare ma non mi pesa assolutamente, cerco di respirare e sento quell’aria fresca con il profumo dei fiori che entra… e i miei polmoni si riempiono per poi lasciarla andare. Per la prima volta non mi preoccupo che le mie scarpe si sporchino di fango ed erba. Il riflesso del sole sull’acqua fa un gioco di luci cinematografico e sono subito pronta a tirare fuori la mia Reflex per cogliere l’attimo, ma sono sicura che non risulterà mai straordinario quanto vederlo. Continuo a passeggiare per il sentiero e mi colpisce vedere una cassetta della posta colorata di un giallo (continua a pag. 6) Notiziario dei soci del Mosca Club Treviso


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accesso in mezzo al nulla; alzo lo sguardo e proprio in quel momento passa un auto degli anni ’60 sembra assolutamente di stare in un paese sconfinato, in mezzo al nulla.

Sono quasi le sette e il sole comincia a diventare più tenue e si nasconde dietro gli alberi; con le foglie crea delle luci sul tono del marrone. Mi fermo e rifletto su quanto un posto così privo di esistenza umana possa in realtà mettere di buon umore.

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Non c’è nessun altra persona tranne me e mio Papà… bah si certo, dimenticavo, siamo circondati da tante trotine e dalle papere, uccelli che cercano del cibo sul fiume e qualche ape e zanzare che ci infastidisce. Anche se siamo in Settembre ci sono dei bellissimi fiori, viola, appena sbocciati che emanano un profumo delizioso. I fiorellini delimitano il sentiero, dietro di essi ci sono solamente alberi possenti e rigogliosi… Immaginatevi se ci fosse un animale strano, lì dietro…, che di notte va sulle sponde del fiume e con i sui versi, che in realtà sarebbero le sue parole, raccontasse una storia della buonanotte a tutti i pesci… magari con il riflesso della luna … viene pure illuminato. Un rumore strano e molto forte mi fa svegliare dalla mia immaginazione, mi giro di scatto e vedo la scena: un uccello predatore che prende un pesce e lo azzanna…in fondo anche loro devono mangiare … Papà tutto preoccupato e in tono arrabbiato dice qualche parola non molto consona che di sicuro non sto qui a dirvi e poi è subito pronto a prendere il telefono per scrivere sul gruppo di voi Pescatori a mosca ma ovviamente in mezzo alla natura il telefono non prende… vi dico una cosa io sto ridendo a crepapelle. Continuiamo a camminare di tanto in tanto raccolgo qualche fiorellino… dimenticavo camminare è una parola grossa perché ogni due per tre Papà andava in cerca di vedere qualche Temolo e si fermava per venti minuti a fissare l’acqua dove non c’era assolutamente niente…. altro che qualche sasso sul fondale e lo stesso… Lui vedeva qualche pesce… secondo me la vecchiaia dà alla testa! In ogni caso è stato una delle giornate più belle di quest’anno: inaspettata e meravigliosa forse perché la natura ha veramente il SUO FASCINO. Eleonora Ginevra Scudellaro

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Gaula 2018

La passione per il salmone, il vero salmone e cioè l Atlantico non si ferma mai. Neppure dopo i due cappotti fatti da me e Franco in Lagan in Svezia a Maggio , dove , a causa del caldo pazzesco e siccità mai vista in Svezia prima in quel periodo, prendere un salmone sarebbe stato un miracolo. Lo stesso dicasi per Il Namsen in Norvegia a Luglio, anche qui siccità con i livelli molto bassi del fiume e condizioni difficilissime. Per fortuna c era un buon numero di grilse e due di questi almeno, hanno potuto allietare Maurizio e Mauro cadendo vittime delle loro mosche. Io e Aurelio invece ci siamo dovuti accontentare di alcune trote di mare. Ma torniamo al Gaula. Speravo molto che in Agosto le condizioni meteo finalmente cambiassero in tutta la Scandinavia, non poteva rimanere in eterno caldo e siccità. Infatti da circa metà Agosto cominciarono le piogge e il fiume ebbe subito una impennata di livello arrivando anche oltre i 700 mcs. Io, Sergio, Aurelio e Franco saremmo stati di scena nel cosiddetto fiume dorato per una settimana a (continua a pag. 9) Notiziario dei soci del Mosca Club Treviso


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partire dal 22 del mese . Sergio era al battesimo assoluto con il salmone Atlantico anche se aveva esperienza con le steely e salmoni del Pacifico. Al nostro arrivo la sempre desiderata pioggia ci accolse e nei giorni seguenti non mancò di essere presente portando spesso i livelli ad innalzarsi anche di molto. Il tratto che avevamo prenotato per pescare é quello gestito dal Gaula Flyfishing Friends che consta di 13 pools . Ogni pool che può essere lunga da meno di un centinaio di metri fino ad alcune centinaia di metri si pesca in due a rotazione ogni 6 ore, finite le 6 ore si passa ad un altra pool e così via. Le coppie furono , una ,il sottoscritto e Franco, l'altra ovviamente Aurelio e Sergio. Dopo 2 giorni passati a capire con quale assetto sarebbe stato meglio pescare, al terzo giorno con i livelli molto alti e cioè con 400mcs in discesa, finalmente i primi Salar fecero la loro comparsa.l assetto vincente fu quello di usare code molto affondanti e soprattutto mosche enormi , anche lunghe una ventina di centimetri. La temperatura dell acqua che si era di molto raffreddata arrivando attorno agli 8/9 gradi , suggeriva inoltre un presentazione abbastanza lenta della mosca in deriva. Arrivati alla Pool Sverre , Franco ad un certo punto appena dietro di me una volta cominciata la pool grida " ce lho !!! " e io mi scanso subito recuperando a piu non posso la mia coda per lasciarlo combattere senza pericolo di ingarbugliamenti. Dopo un breve ma intenso combattimento lo porta verso riva in (continua a pag. 10) Notiziario dei soci del Mosca Club Treviso


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mezzo a una fitta giungla di arbusti e canneti , il salmone gira attorno a dei canneti verdi, ma riesco comunque a fatica ad afferrarlo e a portarlo a riva.aveva stranamente una coda tenera e non si riusciva a fare il tailing. Comunque un magnifico salmone femmina fresco di risalita di circa 91 cm. Capii anche perchĂŠ il combattimento non fu cosi feroce come dovrebbe essere oltretutto con pesci cosi freschi, aveva ingoiato profondo e perdeva molto sangue , quindi l abbiamo subito soppressa . Poi chiamata la guida, ci ha detto che avevamo fatto bene ed ha portato via il salmone . Le regole impongono il divieto di trattenere le femmine. Quindi nello sfortunato caso che si debba (continua a pag. 11)

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farlo perché sarebbe morta, la femmina va data in donazione all associazione Centro Natura dove verrà analizzata e i proventi della vendita saranno investiti nei progetti per lo studio e protezione del salmone . Da li a poco Sergio ci comunicò che ne aveva presi addirittura 2 , io alla sera in un altra pool sotto la pioggia battente ebbi finalmente il primo Salar della stagione in canna ma purtroppo si slamò dopo pochi minuti. Il giorno dopo eravamo di scena nelle pools di un'altra associazione, la famosa Norwegian Flyfishing Club . io ho avuto due bei takes ma finirono senza esito, mentre Sergio prese il suo terzo alla sera , un Grilse stimato attorno ad un paio di chili. Il giorno dopo decidiamo per una volta di cambiare le coppie e così io pesco con Sergio mentre Franco avrà come pard Aurelio. Finalmente nel primissimo pomeriggio attacco un bel pesce e dopo uno spettacolare e lungo combattimento riesco a portarlo a riva e Sergio é bravo ad afferrarlo con un tailing .Ora potevo finalmente accarezzare Un bellissimo maschio e apprezzarne la bellezza a tu per tu. Quando finalmente si riesce a catturare un salmone e sapendo quanto é difficile, la soddisfazione che pervade tutto il corpo è un qualcosa di così grande che é veramente impossibile da descrivere. Dopo una sosta alla hut , ripresi a pescare con il cuore colmo di gioia e subito sentii un poderoso take con conseguente gracidio del mio mulinello Hardy Perfect che stava cedendo filo.. essendo già soddisfatto della cattura appena fatta, feci una cosa che non si dovrebbe mai fare, ferrai subito senza dare il tempo al salmone di prendere bene la mosca in bocca, cosi infatti dopo pochi secondi il salmone che avevo agganciato mi fece fesso slamandosi e io imprecai contro me stesso per la superficialità del mio atto. Quel giorno Aurelio agganciò

Tesseramento Sociale 2018 (((( AVVISO AI SOCI )))) ... E’ tempo di rinnovare la tessera Rivolgiti a Alessio o Nicola ... (continua a pag. 12) Notiziario dei soci del Mosca Club Treviso


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un mastodonte che alla fine prese la rapida e dopo essersi slamato consegnò al povero Aurelio una mosca con le ancorette schiacciate. Il giorno successivo le coppie tornarono alle origini e io e Franco pescammo la pool dove il giorno prima Aurelio perse il mostro. Proprio nella tail della pool e cioè dove Aurelio agganciò l enorme Salar, una poderosa pull mi sorprese e la bobina del mulinello cominciò a girare di brutto cedendo molta running line. Ferrai e sentii di avere in canna un gran bel pesce che si stava indirizzando nella rapida venti metri più a valle..bloccai il mulinello sperando che il terminale dello 0.45 tenesse , la canna si piegò come un arco di un arciere assiro e stavo ormai credendo che il salmone avrebbe rotto o si sarebbe in qualche modo slamato , invece dopo un po' si fermò adagiandosi sul fondale. Così riuscii pian pianino a portarlo verso monte per molti metri con la tecnica walking the dog e da li a combatterlo con il successo finale grazie al tailing di Franco . Una irruente femmina questa volta , e potevo ammirarne tutta la sua bellezza. Quel giorno Sergio fece addirittura poker con il suo quarto salmone, uno strepitoso maschio di ben 101cm che risultò il piu grande preso dal nostro gruppo. Stefano Duprè

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Lucci lapponi

Era da parecchio che pensavo di dedicarmi più seriamente alla pesca del luccio, ma la scimmia presa per salmoni e canne a due mani, unita alla rarefazione dell’esox nelle nostre acque, mi aveva fatto desistere quasi del tutto. Leggevo della ripresa dei lucci nei laghi del bellunese, ma non mi spingevo oltre qualche breve uscita occasionale nei canali più vicini, con scarsi risultati.

Verso la fine del 2017 organizzai una serata al club con Roberto Furlan che, costruendo un paio di enormi artificiali sberluccicanti e finiti con resine e glitter, descrisse alcuni interessanti itinerari svedesi molto accattivanti. Gli ingredienti c’erano tutti: artificiali grandi, tecniche di costruzione nuove, materiali sintetici, colle, occhi, sistemi di appesantimento e di assemblaggio di code e appendici varie, e la pesca in Svezia, paese ormai facile ed economico da raggiungere nel quale mi sono sempre trovato benissimo.

(continua a pag. 14 Notiziario dei soci del Mosca Club Treviso


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Quindi quando Roberto mi propose di andare con lui e un gruppo di veneti a giugno sul lago Uddjaur non ci misi molto a capitolare, pur sapendo che avrei dovuto rinunciare all’amato salmone atlantico. Dopo un paio di serate a Padova per discutere di artificiali e attrezzature e fare amicizia col resto del gruppo, di cui facevano parte anche alcune vecchie conoscenze come Francesco Nassi e Pierandrea Marchetti, e tante notti passate a costruire artificiali mostruosi, finalmente a metà giugno si parte, destinazione il lodge dell’organizzazione Big Fish Sweden vicino ad Arjeplog.

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Il viaggio di solito comporta due scali, se non si trova un diretto fino a Stoccolma, e attenzione perché a Stoccolma i bagagli vengono sbarcati e bisogna ripassare per i controlli di sicurezza. All’aeroporto di Lulea ritiriamo due auto e in circa tre ore raggiungiamo il lodge, dove troviamo ad accoglierci un’altra vecchia conoscenza, Boris Salnicoff, coadiuvato per l’assistenza da Mattia Malinverno. Sistemazione del bagaglio e cena, nel corso della quale riceviamo le informazioni per la pesca del giorno dopo. Oddio, giorno dopo, a giugno c’è luce h 24 e non c’è limite per la pesca se non il proprio fisico, anche se alcune

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ore sono piÚ produttive e quindi si regolano i tempi di pesca e riposo in funzione di quelle. La mattina quindi si partiva verso le otto per rientrare per l’ora di cena, con pranzo al sacco. Una barca con motore a scoppio e motore elettrico e navigatore satellitare (utilissimo) a disposizione ogni due pescatori, in piÚ gestori del lodge disponibili a portarti col fuoristrada verso spot pescabili a piedi o col belly boat, anche questo a disposizione gratuitamente.

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Non mi dilungo sulla descrizione della pesca, lascio parlare le foto, dico solo che in 6 giorni ho catturato almeno 35 lucci e ne ho persi altrettanti, con un esemplare sopra i 90 cm e uno sopra il metro. Chi si è dedicato alla ricerca dei mostri di lago sullo scalino roccioso ha fatto numeri inferiori, ma i lucci sopra il metro catturati in una settimana sono stati sei con record di 117 cm, quelli sopra i 90 cm sono stati quindici. Io ho preferito pescare i canneti e i bassi fondali per gustare gli attacchi a galla, facendo grandi numeri ma catturando lucci più piccoli, fra gli 80 e i 90 cm…

Ma a parte gli scherzi i numeri contano relativamente, quello che mi è restato di questa esperienza sono la vastità dei panorami, il sole di mezzanotte, i silenzi e la ferocia degli attacchi a galla dei lucci lapponi. È un viaggio che consiglio, anche perché viene offerto molto, vitto, alloggio, barche, belly boat, guide e tanta simpatia, ad un prezzo onestissimo. Chi volesse più informazioni può scrivermi alla mail del club info@moscaclubtreviso.it e volentieri lo metterò in contatto con gli organizzatori. I più avventurosi considerino anche la possibilità del fai da te in campeggio, d’estate la Svezia offre molta scelta. In bocca al luccio lappone! Umberto Benedetti

Notiziario del Mosca Club Treviso a COLORI? Scaricalo dal sito del Mosca Club Treviso http:\\www.moscaclubtreviso.it (continua a pag. 18) Notiziario dei soci del Mosca Club Treviso


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VITA DEL CLUB Ø Con profondo dolore ricordiamo la scomparsa del nostro socio ed amico Paolo Buzzavo ora potrà pescare in pace in acque più feconde. Ciao Paolo Ø Ospiti del bacino 10 il giorno 23 settembre si è conclusa la stagione di pesca 2018, molti i soci partecipanti e grande lavoro del cambusiere Michele. Per i più bravi (o fortunati) non sono mancante le catture. Ø Siamo vicini al dolore di Aurelio e di Loris che recentemente hanno sofferto della dipartita delle loro rispettive mamme. Un abbraccio da parte di tutto il club. Ø Venerdì 14 dicembre si terrà presso la sede del club la consueta cena sociale al termine della quale si terrà la consueta lotteria sociale. Occorre prenotare la propria parteciapzione a Michele (il cambusiere). Durante la serata saranno assegnati al socio più meritevole i premi per le seguenti categorie: il pinocchietto, il tapiro ed il porcellino.

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COSTRUIAMO COSTRUIAMO INSIEME INSIEME

“Green Highlander”

In occasione dell invito che ho ricevuto dal famoso costruttore di ami artigianali per mosche classiche da salmone, Yasuhiro Ogasawara, per il suo progetto di raccogliere le mosche a soggetto Green Higlander da vari appassionati costruttori del genere in tutto il globo, spero fare coda gradita nel condividere i passaggi della mia Green Highlander con voi. Yasuhiro per l occasione mi ha inviato 2 ami con innesti in foglia d oro che sono uno spettacolo, uno per la mosca che una volta costruita gliela spediro e l’altro amo come omaggio per me. Ho scelto come dressing la Green Highlander di Kelson, famoso vate britannico del 19° secolo.

Il dressing prevede un butt in cinque giri di tinsel sottile, tail in topping di fagiano dorato con sopra alcune fibre di teal, tag in seta giallo dorata e alcune fibre di ostrich nero, il corpo prosegue con 1/4 di seta gialla e il resto in pelo di foca color verde Highlander, il ribbing in tinsel ovale argento, Hackle in piuma gallo color verde highlander per finire con un throat sempre di gallo color giallo. Ala con due tippet di fagiano dorati un destro e sinistro accoppiati al quale saranno appoggiate sia a destra che a sinistra fibre di Bustard, coda di Fagiano dorato e fibre di oca oppure cigno color verde highlander, sopra il tutto ci andrà a mò di tetto otto fibre per parte di Bronze Mallard. L ala si finisce con un topping di fagiano dorato.due corna in Macao daranno il giusto complimento alla mosca. Stefano Duprè

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Programma attività e serate Ottobre 2018

Venerdì 05

Serata video Fiumi Marum e Karlowska

Venerdì 12

Serata costruzione Classic Green Highlander a cura di S. Duprè

Venerdì 19

Serata Ospiti: Lucci con Roberto Furlan

Venerdì 26

Serata Moschettata in ricordo di Gianni

Novembre

Venerdì 02

Setata informale

Venerdì 09

Serata ospite: Torut and Fishing Specialist.

Domenica 11 Pranzo dell’oca riservato ai soci e signore Venerdì 16

Serata ospiti: Giorgio Cavatorti a cura di F. Pistolato

Venerdì 23

Serata discussione: Marmorata a cura di Marco Martini

Venerdì 30

Serata Ospiti: Errepi Udine a cura di F. Calore

Dicembre

Venerdì 07

Setata discussione: Nodi e Finali a cura di G. Cazziola

Venerdì 14

Cena sociale e lotteria finale prenotare la partecipazione a Michele

Venerdì 21

Brindisi Augurale.

Venerdì 28

Serata informale

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