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Gianni Colombo

Il Gruppo T (dove T sta per tempo) si costituiì nell’ottobre del 1959 ad opera di Gianni Colombo, Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gabriele Devecchi a cui si aggiunse Grazia Varisco. Il gruppo definisce la propria poetica sull’idea della variazione dell’immagine nella sequenza temporale.

Dichiarazione del Gruppo T, 1959

“Ogni aspetto della realtà, colore, forma, luce, spazi geometrici e tempo astronomico, è l’aspetto diverso del darsi dello SPAZIO-TEMPO o meglio: modi diversi di percepire il relazionarsi fra SPAZIO e TEMPO . Consideriamo quindi la realtà come continuo divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione. Da quando una realtà intesa in questi termini ha preso il posto, nella coscienza dell’uomo (o solamente nella sua intuizione) di una realtà fissa e immutabile, noi ravvisiamo nelle arti una tendenza a esprimere la realtà nei suoi termini di divenire. Quindi considerando l’opera come una realtà fatta con gli stessi elementi che costituiscono quella realtà nei suoi termini di divenire. Quindi considerando l’opera come una realtà fatta con gli stessi elementi che costituiscono quella realtà che ci circonda è necessario che l’opera stessa sia in continua variazione. Con questo noi rifiutiamo la validità di mezzi quali colore, forma, luce, ecc., ma li ridimensioniamo immettendoli nell’opera nella situazione vera in cui li riconosciamo nella realtà, cioè in continua variazione che è l’effetto del loro relazionarsi reciproco.”

Fotografia

Gianni Colombo ritratto nel suo studio con i multipli dell’opera ‘Strutturazione fluida’, 1959

Courtesy Archivio Gianni Colombo, Milano

Gianni Colombo.

1937 - 1993

Per Colombo lo studio dei fenomeni della percezione visiva non si limita a sviluppare una pedagogia della visione, ma carica la visione di un nuovo ruolo: farsi struttura di controllo. Lo spettatore è protagonista di un’inedita esperienza estetica. Attraverso un’attivazione elettromeccanica egli dà avvio ad un’animazione che si esplica in una ‘Strutturazione fluida’ in fieri, seppur programmata.

Strutturazione fluida, 1960, Acciaio, vetro, animazione elettromeccanica, 45 x 34,5 x 14,5 cm

Etichetta interna alla base con firma e tiratura. Es. 7/10. Etichetta dello Studio Marconi, Milano interna alla base

Provenienza

Studio Marconi, Milano Collezione privata, Verbania

L’opera è accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall’Archivio Gianni Colombo, Milano in data 17 maggio 2023.

€ 16.000 - 20.000

$ 14.000 - 17.500

£ 17.000 - 21.200

Paolo Minoli.

1942 - 2004

“Il carattere dell’ operazione di Paolo Minoli è rigorosamente oggettuale. […] Compenetrazioni, reticoli, moduli, non sono mai né trascrizione grafica di un calcolo scientifico , né il risultato di “regole” compositive. Nè, d’altronde, si determinano e esauriscono autonomamente. Il che va tenuto ben presente per evitare da un lato di svuotare della loro specificità i dipinti, e dall’altro di interpretarli secondo criteri formalistici. […] La dislocazione nello spazio, infatti, dà origine a interferenze, condizionamenti, modificazioni che Minoli affronta, con l’ausilio, anche, degli strumenti ghestaltici, ma sempre in direzione della scoperta dei fondamenti, delle essenze, al di qua di ogni preoccupazione strutturale esterna al colore e di ogni soluzione non intrinseca alla ricerca stessa.”

— Luciano Caramel

Compenetrazioni lineari reticolari e loro risultanze, 1973, Acrilico su tela, 60 x 90 cm

Firma, data, misure, titolo e indicazioni dell’artista sul retro Provenienza

Collezione privata, Bergamo

L’opera è in fase di archiviazione presso Casaperlarte, Fondazione Paolo Minoli.

Paolo Minoli.

- 2004

Compenetrazioni lineari reticolari e loro risultanze, 1973, Acrilico su tela, 60 x 90 cm

Firma, data, misure, titolo e indicazioni dell’artista sul retro Provenienza

Collezione privata, Bergamo

L’opera è in fase di archiviazione presso Casaperlarte, Fondazione Paolo Minoli.

Achille Perilli

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Achille Perilli.

1927 - 2021

Il viaggio difficile, 2010, Tecnica mista su tela, 100 x 81 cm

Firma e data in basso a sinistra. Firma, titolo, data e misure sul retro

Provenienza

Collezione privata, Roma Collezione privata, Milano

Esposizione

“Achille Perilli. Beyond”, Vetrya Corporate Campus, Orvieto, 14 novembre 2019-29 febbraio 2020

Letteratura

G. Appella, “Achille Perilli. Catalogo generale dei dipinti e delle sculture 2007-2016”, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2019, p. 532, n. 3821

L’opera è archiviata presso l’Archivio Achille Perilli, Roma.

Piero Dorazio.

1927 - 2005

“I colori parlano da soli, fra di loro, due o tre alla volta o tutti insieme. Guardandoli uno per uno e imparando a identificarli, avremo dei nuovi compagni della nostra vita, i quali in qualsiasi momento di tristezza saranno sempre pronti, se li fisseremo, a consolarci, a renderci tranquilli, a darci allegria e speranza”.

Piero Dorazio

(Composizione), 1974, Collage, 82 x 113 cm

Firma, data e tiratura sul retro. Es. 44/75. L’opera comprensiva di passe-partout in tela misura H90x120 cm.

Provenienza

Collezione privata, Milano

All’acquirente verrà consegnato il certificato di autenticità.

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Tano Festa. 1938 - 1988

“Eravamo tutti attratti dal Surrealismo e Tano faceva delle cose un po’ surreali, tante piccole ‘zoomorfe’, così le chiamava.”

— Renato Mambor

Senza titolo, 1980/81, Acrilico su tela, 50 x 70 cm

Firma sul retro Provenienza Collezione privata, Milano

L’opera è accompagnata da certificato rilasciato dallo Studio Soligo, Roma, Archiviazione Opere Tano Festa nel 2021.

€ 4.000 - 5.000

$ 3.500 - 4.400

£ 4.200 - 5.300

Schifano crea attraverso una gestualità mnemonica intime tensioni e sensazioni. La concretezza del dipinto permette di dare vita a quell’immensa riserva di immagini che popola la mente dell’artista. ‘Orto Botanico’ e ‘Gigli d’acqua’ sono lavori gestualmente sintetici in cui traspare un senso di non finitezza. In queste opere dominano i toni del verde, dell’arancio, del blu-celeste e del colore bianco utilizzato come un vero e proprio elemento cromatico da cui trarre un profondo e nuovo senso dello spazio. Straordinari effetti cromatici che si amalgamano e fondono in un sovrapporsi di linee e colori in cui non esiste nessun criterio naturalistico ma dove tutto è regolato dal divenire della pittura “materia”. L’unicità di questi dipinti giace nella capacità di Schifano di cogliere la natura nella natura, esprimendone la profonda essenza come risulta in ‘Gigli d’acqua’, su un fondo blu-verde si stagliano segni che possono essere fiori che non esistono in natura ma che hanno solo una somiglianza con essi, citazione e reminiscenza delle iconiche ninfee di Monet.

“Voglio dipingere la pittura”

— Mario Schifano

Letteratura

Catalogo della mostra “Contemporanea 2-Mario Schifano” testo di M. Rosci, Italgrafica, Novara, 1984, p. 13.

Orto Botanico, 1983, Smalto e acrilico su tela, 100 x 100 cm

Firma e titolo sul retro

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizione

“Contemporanea 2-Mario Schifano”, Galleria Sorrenti, Novara, 1984

“Andy Warhol. 30 years later”, Museo Civico, Asolo, 17 dicembre 2017-2 aprile 2018

“Mario Schifano opere su tela 1983-1990/97”, Studio metodologico riguardante la catalogazione informatica dei dati relativi alle opere di Mario Schifano presenti presso la Fondazione M. S. Multistudio a cura di Giorgio Sacchi, Università degli studi, Genova, 2007, vol.A II, p. 19, n. 83/046

L’opera è accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Fondazione Mario Schifano, Roma in data 7 novembre 2001.

L’opera è accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall’Archivio Mario Schifano a cura di Monica Schifano in data 17 aprile 2023.

€ 25.000 - 30.000

$ 21.900 - 26.300

£ 26.500 - 31.800

Mario Schifano.

1934 - 1998

Senza titolo, 1985-1986, Smalto e acrilico su tela con cornice dipinta, 87 x 117 cm

Firma sul retro Provenienza

Collezione privata, Milano

L’opera è accompagnata da certificato di autenticità dell’artista su fotografia.

L’opera è accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Fondazione M.S. Multistudio, Archivio dell’Opera di Mario Schifano, Roma in data 11 novembre 2015.

La documentazione è stata verificata dalla Fondazione M.S. Multistudio nel 2023, che ne ha confermato l’autenticità.

€ 16.000 - 18.000

$ 14.000 - 15.800

£ 17.000 - 19.100

“Nel ’64 cominciarono ad interessarmi altre immagini, quelle degli oggetti che circondano l’uomo e costituiscono la scena in cui si muove. Trovai nelle figurine dei Rebus della Settimana Enigmistica un forte carattere denotativo: devono essere il più possibile fedeli ai vocaboli che ‘rappresentano’. Il gioco consiste infatti proprio nel rintracciare l’equivalente verbale del segno per ricostruire la proposizione data […] Queste immagini prese dai Rebus insieme ad altre prese da fotografie, illustrazioni, o miei disegni, formano una specie di ‘vocabolario iconico’ che io usavo con una tecnica che chiamai RICALCHI.”

Catalogo della mostra "Mambor trasformatore" a cura di A. Dambruoso, Maretti Editore, Imola, 2018, p. 41, 42

A destra:

Retro del lot. 52 Renato Mambor, “Ultima riflessione”, 1969

52

Renato Mambor. 1936 - 2014

Codice privato Rodolfo, 1969, Tecnica mista su carta 70,5 x 100 cm

Firma in basso a destra. Sul retro è presente l’opera “Ultima riflessione” firma, data e tiratura es. 12/20 in basso a destra.

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizione

“Renato Mambor. Pensieri Nativi”, Centro culturale Altinate San Gaetano, Padova, 23 novembre 2014-11 gennaio 2015 “Mambor trasformatore”, Isola di San Servolo, Venezia, 12 maggio-15 settembre 2017

Letteratura

Catalogo della mostra “Renato Mambor. Pensieri Nativi” a cura di MS Spazio Culturale, Maretti Editore, Imola, 2014, pp. 92/93

Catalogo della mostra “Mambor trasformatore” a cura di A. Dambruoso, Maretti Editore, Imola, 2018, p. 56

€ 10.000 - 12.000

$ 8.800 - 10.500

£ 10.600 - 12.700

Renato Mambor.

1936 - 2014

Nel ritorno alla pittura, a partire dagli anni ’90, nasce l’ultima produzione in cui l’opera subisce un’interazione dinamica tra l’oggetto esterno da rappresentare e le strutture concrete della superficie pittorica. Si tratta di opere che si riferiscono non al paesaggio reale, naturale, ma ai paesaggi riprodotti, inquadrati e ritagliati dall’impianto grafico. Nell’immagine di un’immagine c’è un rapporto con il dato reale che viene filtrato, allontanato. Una distanza che obbliga ad una riflessione. Nelle opere di questi anni il piano del soggetto e quello dell’oggetto sono presenti insieme.

Paesaggi tagliati casolare, 2006, Tecnica mista su tela tamburata, 120 x 160 cm

Titolo, firma e data sul retro Provenienza

Collezione privata, Milano

L’opera è accompagnata da certificato di autenticità dell’artista su fotografia

€ 16.000 - 20.000

$ 14.000 - 17.500

£ 17.000 - 21.200

Renato Mambor.

1936 - 2014

Il metalinguaggio che Mambor adotta è fondato su segni riconoscibili e inconfutabili, si tratta di un codice condiviso che mette in relazione automatica il significante con il proprio significato. Mambor non è interessato all’enigma, alla dimensione poetica e sospesa del mistero. Le immagini sono segni che rimandano alla loro denominazione senza aggiungere nulla di connotativo, le associa senza un ordine stabilito se non quello di una precisa percezione.

Sulla stessa via, 2010, Tecnica mista su tela, 120 x 170 cm

Firma, titolo e data sul retro Provenienza

Collezione privata, Milano

L’opera è accompagnata da certificato di autenticità dell’artista su fotografia

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