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I Fratellini dei Millenials di Monica Gargiulo

Redazione Mediastars

I Fratellini dei Millenials

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(Fonte wikipedia) La Generazione Z (conosciuta anche come iGen, Post-Millennials, Centennials, o Plurals) identifica le persone nate dopo i Millennials. La generazione è generalmente circoscritta tra i nati dalla seconda metà degli anni novanta o dagli inizi del 1995 fino al 2010.

Un aspetto importante di questa generazione è il suo diffuso utilizzo di Internet sin dalla giovane età. I membri della Generazione Z sono considerati come avvezzi all’uso della tecnologia e i social media, che incidono per una parte significativa nel loro processo di socializzazione.

Definita dagli esperti Generazione Post, ossia che si racconta tramite post, la Generazione Z abbraccia i nati dopo il 2000, la loro infanzia è stata nettamente segnata da un approccio educativo di tipo tecnologico. Sono ragazzi abituati a interagire con diversi schermi: smartphone, computer, TV, tablet e PlayStation e per questo denominati “Screenagers”, ossia schermo-dipendenti.

Non hanno mai vissuto senza personal computer, tablet o dispositivi mobili per cui una vita senza tecnologia non è

contemplabile né immaginabile. Questi nuovi protagonisti del mercato obbligano le aziende a trovare nuove modalità con cui relazionarsi a loro in quanto sono consumatori nuovi, più informati e dalle scelte più ragionate che effettuano l’acquisto tramite dispositivi mobili dai quali tendono anche ad informarsi. Il marketing contemporaneo fa leva sui social network e i messaggi istantanei molto più utilizzati rispetto alla ormai quasi tramontata e-mail. Infatti la Generazione Z preferisce comunicare attraverso le immagini, le icone e i simboli per questo i marketer investono maggiormente sull’informazione visiva di Instagram.

Come per i Millennials, anche per i Gen Z la scelta di un brand non è influenzata dalla pubblicità televisiva e dal marketing tradizionale ma dal passaparola online, dalle recensioni e dalle opinioni su un prodotto-servizio, infatti questi consumatori visitano blog e forum di cui sono anche redattori ed editori. I Gen Z non si accontentano di usufruire di tali informazioni ma ne vogliono anche essere i creatori, fornendo contenuti utili per sé stessi e per gli altri. Non sono semplici clienti ma consum-ATTORI, partecipando dunque al processo di produzione del prodotto (user generated content) e fornendo ai brand idee e suggerimenti. Per la Generazione Post condividere è la parola che più la contraddistingue, rendendo pubbliche tutte le informazioni anche quelle più personali e private e comunicando la propria posizione in ogni momento tramite GPS, ragione per cui si è diffuso il Marketing Geolocalizzato. Per quanto riguarda i social network, nonostante la gran parte degli adolescenti utilizzi Facebook, una buona percentuale spende parte del proprio tempo anche su altri social come Twitter, Tumblr, Instagram, YouTube, Telegram e Snapchat.

Sintonizzarsi sulle esigenze dei Millennials per vendere di più? Tempo sprecato. I nativi digitali sono già la generazione più studiata di tutti i tempi, il nuovo target group da monitorare. Ragazzini? Non per il marketing, visto che costituiscono il 25,9% della popolazione americana (quindi sono più numerosi dei Millennials), ma soprattutto dispongono di una paghetta di 16,9 dollari a settimana, che messi tutti insieme fanno un gruzzolo da 44 miliardi di dollari l’anno.

Soldi che la Gen Z spende soprattutto online, dal momento che l’accesso ai siti di e-commerce è la norma per questi nuovi consumatori. Giocattoli, vestiti, accessori di elettronica, libri: tutti oggetti che i ragazzini americani preferiscono acquistare via Internet. Se la generazione Y, infatti, è definita come sempre connessa, quella successiva è addirittura iper-connessa, con cinque schermi a disposizione (telefono, portatile, pc, tablet e qualche altro device per giocare), sui quali il 41% dei giovanissimi trascorre più di tre ore del proprio tempo libero (22% per i Millennials).

Non solo: questi rampolli sono in grado di condizionare i consumi di tutta la famiglia, perché le loro madri tengono ben presenti le loro esigenze e preferenze in una serie di acquisti, tra cui alimentari, vacanze, elettronica, automobili, ecc. Da decenni l’evoluzione dell’uomo ha influenzato il progresso tecnologico ma, allo stesso tempo, lo sviluppo tecnologico ha influito e condizionato l’evoluzione sociale tanto che è difficile stabilire chi o cosa cambia e trasforma l’altro.

E tu, di quale generazione fai parte?

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