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I Consigli della Nonna di Margeaux Santarelli
Redazione Mediastars
I consigli della nonna
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Ho 25 anni e sono una outsider degli smartphone. Devo ammettere che fra le mie conoscenze solo un’altra persona non ne possiede uno, si chiama Anna, ha 87 anni ed è mia nonna. In tutta onestà però mi sento piuttosto una specie di parassita perché in qualche modo uso quello di amici e parenti per ricerche o chat quando non sono a casa. È una rivoluzione che prescinde dal singolo perché investe tutta la società. Stiamo inesorabilmente cambiando. Forrester, nel 2014, aveva creato il concetto di Mobile Mind Shift che consisterebbe nell’aspettativa che tramite mobile si possa ottenere ciò che si desidera nell’immediato momento. E non solo, alcuni studiosi hanno riflettuto sul fatto che lo smartphone ha regalato all’uomo l’illusione di essere onniscienti e ubiqui, cosa che può forse avere dei lati positivi, ma in realtà crea soltanto nuove fragilità, perché non sono qualità reali.
La qualità che forse più di tutte contraddistingue la contemporaneità è la velocità. All’inizio del secolo scorso Marinetti inneggiava alla velocità scrivendo nel suo Manifesto: “Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente”. L’eterna velocità onnipresente sembra riferirsi più alla nostra quotidianità che al 1909, considerando che la maggior parte delle invenzioni e scoperte che hanno caratterizzato il secolo scorso doveva ancora diffondersi. Tutte loro ci hanno portato oggi a non saper più aspettare. Pretendiamo risposte immediate, non abbiamo più la pazienza di aspettare pacchi, guardare cartine, leggere lunghe pagine, mi viene in mente una citazione di Woody Allen che dice “Ho fatto un corso di lettura veloce, ho imparato a leggere a piombo, trasversalmente la pagina, e ho potuto leggere Guerra e pace in venti minuti. Parlava della Russia”. Non siamo più come i russi di una volta, così annoiati e liberi da voler libri sempre più lunghi. Si è modificata la nostra modalità di lettura, è più zuzzurellona, salta parole, frasi, paragrafi interi. Sta cambiando progressivamente il nostro modo di pensare, anch’esso diventa più veloce, più distratto. In effetti i giovani della GenerazioneZ sono descritti come sfuggenti, multi-tasker, più aperti e social. Il nostro cervello è costantemente punzecchiato da centinaia di stimoli diversi, il che ci rende super vigili e iper-reattivi.
Questa è la direzione verso la quale ci stiamo muovendo e sicuramente lo smartphone ha contribuito prepotentemente a metterci su questa strada. È ormai una sottospecie di protesi che si applica arbitrariamente alle nostre mani. Circa il 75% della popolazione italiana ne possiede uno; la crescita del traffico di internet da mobile cresce instancabilmente, si prevede che nel 2018 raggiungerà il 79%. Già nel 2015 le ricerche effettuate su Google da mobile hanno superato quelle eseguite da desktop, tanto che lo stesso Google ha annunciato che i siti mobile-friendly hanno più visibilità nella pagina dei risultati su mobile.
Tutti questi dati fanno comprendere quanto sia fondamentale la customer experience e l’advertising ad essa collegata. Per i brand che fanno dei negozi fisici la loro forza sono tre le modalità sviluppate negli ultimi anni: i beacon, dispositivi che attraverso il bluetooth dialogano con gli smartphone nelle vicinanze, il geofending che rileva il segnale di smartphone identificato in un’area definita e le notifiche push. Si nota quindi la tendenza del negozio ad evolvere insieme alla tecnologia per rimanere degno di attenzione. Recentemente grazie a Pokemon Go prima e da Super Mario Run poi, il mobile gaming ha mostrato la sua potenza ed efficacia. Allo stesso modo anche l’intelligenza artificiale troverà un’applicazione significativa nell’interazione con il mobile. Infatti molti sviluppatori cominciano ad incorporare i modelli di intelligenza artificiale facendoli comunicare con altre applicazioni come Google Assistant o Amazon Alexa; automobili connesse, agenti di assicurazione virtuali, smart commerce, case intelligenti, se si unisce il tutto si genererà una piattaforma innovativa destinata a creare una nuova generazione di customer experience.
Non stupisce dunque il fatto che nel 2016 sia stato il mobile advertising a trainare la crescita della pubblicità online; gli investimenti rappresentano sul totale solo il 30% dell’advertising online, ma hanno avuto un incremento del 53% (un valore di circa 715milioni di euro). É evidente che il centro d’intrattenimento dei consumatori è, e sarà sempre di più, lo smartphone, mentre i computer finiranno per avere un ruolo più utilitaristico.
Da questo quadro, ma più generalmente dal mondo che - se stacchiamo gli occhi dagli smartphone - osserviamo, emerge chiaramente quanto la connessione e il mobile siano imprescindibili nella società contemporanea. Quindi connettiamoci, ma non solo con gli smartphone, perché per quanto banale possa essere, è giusto ricordare che c’è un mondo più grande di una mano appena sopra il nostro naso e dovremmo rimanere connessi e dipendenti prima di tutto da esso!

