Anno 2 - N. 10 - Settembre/Ottobre 2018
Around the world Alla scoperta di Berlino Si chiude la stagione estiva Il bilancio di Vittorio Caminiti Montagna da esplorare Il Sentiero del Brigante
Medinbustorie La liquirizia di Amarelli
L’intervista Giorgio Haber si racconta
L’inaugurazione Apre il Museo del Bergamotto
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 3
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EDITORIALE
La Calabria si riscopre fragile e senza difese
Le tragedie avvenute nelle Gole del Raganello e a San Pietro Lametino richiedono risposte immediate dalle Istituzioni di Riccardo Tripepi Ancora una volta buon viaggio! Per la decima volta dalla
sua nascita Medinbus proverà a farvi compagnia durante la vostra permanenza sui pullman Federico. Il numero che
state sfogliando conferma la decisione editoriale assunta
nei mesi scorsi di aumentare la foliazione a 84 pagine e rivisitare la grafica per poter offrire al lettore un magazine sempre più accattivante e ricco di contenuti.
Dopo i tragici eventi che hanno sconvolto la Calabria duran-
In questo numero di Medinbus scopriamo i “superfood” e facciamo un tour a Cirò, la città Raganello e a San Pietro Lametino, proviamo a offrire un del vino ideale per un turismo esperenziale focus sulle risposte possibili per prevenire eventi di questo te la scorsa estate, con le tragedie avvenute nelle Gole del
genere. C’è attesa in particolare per una legge regionale
che possa disciplinare il sistema dell’allerta meteo e rafforzare la Protezione Civile. Di sicuro le Istituzioni non possono permettersi più di sottovalutare i segnali che il territorio
continua a lanciare ogni giorno, come sottolinea il presidente del Parco del Pollino Domenico Pappaterra.
Sempre in questo numero un bilancio sulla stagione turistica appena conclusa, con un’intervista al presidente regionale di Federalberghi Vittorio Caminiti e la speranza legata alla visita a Reggio dei tour operator tedeschi.
Avrete poi modo di approfondire la conoscenza con personaggi del calibro di Giorgio Haber, Fabio Concato, Renzo Ulivieri intervistati dai nostri giornalisti.
Immancabili gli appuntamenti con le Storie di Medinbus,
per questo numero dedicata al successo del marchio Amarelli, e con la rubrica dedicata al turismo enogastronomico
Dalle passerelle della moda tanti trend per l’autunno - inverno 2018. Lifestyle: i piatti di tendenza protagonisti di questo anno.
che, stavolta, farà tappa a Cirò. Inauguriamo, inoltre, un nuovo spazio per approfondire la conoscenza con le nostre montagne. Si parte in questo numero con la descrizione di
uno dei percorsi più suggestivi dell’Aspromonte: il Sentiero del Brigante.
Infine, i consueti appuntamenti con le tendenze della moda
e dell’hi-tech, con le ricette suggerite dalla nostra redazione, con lo sport e i segreti del fai da te. Buona lettura!
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 5
“Quando viaggio mi piace avere qualcosa di interessante da leggere...” Per questo porto sempre con me la mia copia di...
INFO SULLA PUBBLICAZIONE FORMATO: cm 19,5x25,5 TIRATURA: 5/10.000 copie
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PERIODICITA’: bimestrale N. PAGINE:
80
DIFFUSIONE: In omaggio sui pullman Federico, all’aeroporto di Lamezia, all’Istituto Clinico De Blasi, allo stadio di Reggio Calabria, nell’hotel Medinblu e al Parco commerciale “La Galleria” di Bovalino. E’ possibile abbonarsi a più numeri ottenendo una percentuale di sconto. CONTATTI: ASSOCIAZIONE CALABRIAPOST VIA G. BATTAGLIA N. 27 89128 REGGIO CALABRIA TEL/FAX 0965.893494 - CELL. 339.3149564 EMAIL: MEDINBUS@GMAIL.COM 6 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
Prima la Calabria!
LA RUBRICA
Marcello Fonte non si ferma più. Dogman candidato all’Oscar per l’Italia Dopo la Palma d’oro ricevuta a Cannes, nuova soddisfazione per l’attore reggino Dopo il trionfo di Cannes e i numerosi altri premi ricevuti Dogman di Matteo Garrone è il film designato per rappresentare l’Italia alla selezione del Premio Oscar per il miglior film in lingua straniera alla 91esima edizione degli Academy Awards. A sceglierlo è stata la commissione di selezione per il film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’Anica lo scorso giugno, su incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola Borrelli, Marta Donzelli, Gian Luca Farinelli, Antonio Medici, Silvio Soldini, Maria Carolina Terzi, Maria Sole Tognazzi, Stefania Ulivi, Enrico Vanzina. L’annuncio delle nominations è previsto per il 22 gennaio 2019, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 24 febbraio 2019. Un film che ha colpito critica e pubblico e continua a farlo. La storia di Marcello interpretato da Marcello Fonte non è soltanto la ricostruzione del fatto di cronaca di trent’anni fa legato al cosiddetto “Canaro”, ma di esso esprime solo lo spunto per l’ispirazione di un racconto generato interamente da Garrone già parecchi
anni fa, antecedentemente a Gomorra. Fonte l’unico possibile Dogman esistente nell’immaginario del regista, così come lui stesso ha spiegato.
medinbus@gmail.com Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 7
MEDINBUS Pubblicazione bimestrale Federico Official Travel Magazine Direttore responsabile Riccardo Tripepi Hanno collaborato: Alessandro Ape Claudio Careri Giuseppe D’Agostino Neri De Marco Manuela Di Vietri Andrea Iacono Paola Maugeri Elisabetta Nucera Beatrice Adelina Scorda Grafico Manuela Di Vietri
Sommario 10
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Stampa Bitprint SRL Montalto Uffugo Scalo (CS) info@bitprint.it Editore ASSOCIAZIONE CALABRIAPOST Sede legale via Vicinale De Nava 39 89126 Reggio Calabria sede operativa via Giuseppe Battaglia 27 89128 Reggio Calabria Contatti +39 0965 893494 medinbus@gmail.com Registrazione al Tribunale di Reggio Calabria n. 5/2016 del 3 maggio 2016 Rivista distribuita sui pullman Federico con sede legale in Via Lagani contr. Bovetto 89133 Reggio Calabria
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pag 3 Editoriale Medinbus
pag 5 La rubrica Prima la Calabria pag 8 Calabria fragile Emergenza dopo le alluvioni pag 10 Verso il futuro I tour operator tedeschi invadono Reggio Calabria
pag 12 L’intervista Turismo: l’analisi di Ferdalberghi ribalta i dati diffusi dalla Regione pag 16 Cultura In viaggio con Federico verso sei mete all’insegna della cultura pag 18 Around the world Berlino pag 22 On the road Bari
pag 26 Medinbustorie Amarelli: tre secoli di successo per la liquirizia made in Calabria
pag 30 Incontri Il mare di Favignana e Renzaccio Ulivieri pag 32 Le meraviglie della Calabria Bovalino, due anime e un cuore
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Sommario
pag 34 Montagna da scoprire Il sentiero del Brigante entra nell’atlante digitale del Mibact
pag 42 Beauty La tendenza è sempre più “green” e “clean”
pag 38 Calabria da gustare Turismo esperenziale: tappa a Cirò
pag 44 Fashion&Style Le nuove tendenze per l’autunno 2018
pag 40 Cibo & salute I “superfood”, la salute parte dalla tavola
pag 50 Faccia a faccia Giorgio Haber si racconta
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pag 58 Medinbusalute I fiori di Bach per ripartire al meglio dopo l’estate
pag 52 Icarus Ascesa e cadiuta di Raul Gardini
pag 62 Hi-Tech
pag 54 Il personaggio Fabio Concato incanta Ecolandia pag 56 Cinema L’uomo che uccise Don Chisciotte
pag 64 L’inaugurazione Apre a Reggio Calabria il Museo del Bergamotto pag 74 Oroscopo
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LA CALABRIA A RISCHIO
Raganello e San Pietro Lametino, due tragedie che dimostrano quanto la Regione sia fragile
Servono norme nuove e più mezzi di prevenzione. Li hanno promessi sia la Regione che la presidente del Senato Casellati. I calabresi, ancora una volta, aspettano
D
Di Riccardo Tripepi
ue immani tragedie, a poco più di un mese l’una dall’altra, ripropongono il grave allarme che desta il dissesto idrogeologico della nostra Regione. In pieno agosto la tragedia immane delle gole del Raganello, con dieci vittime tra gli escusionisti, poi la bomba d’acqua su San Pietro Lametino e la piena del fiume Cantagalli che ha travolto una madre e i suoi due figli strappandoli alla vita. Quest’ultimo episodio ha destato così clamore da far arrivare nella nostra periferica Calabria la seconda carica dello Stato. La presidente 10 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha portata la sua vicinanza e quella delle Istituzioni alle popolazioni colpite dall’alluvione. «Non possiamo più ammettere di piangere i morti o di vedere situazioni ambientali di questo tipo» - ha dichiarato la Casellati Occorre oggi un’azione forte da parte dello Stato. Qui ormai c’è un pericolo costante e occorre che lo Stato metta in atto tutte le misure necessarie per verificare e monitorare tutto il sistema ambientale e idrogeologico. Abbiamo statistiche inquietanti. Di fronte a questo non possiamo più stare a guardare, bisogna agire».
LA CALABRIA A RISCHIO
Sarà vero? C’è da augurarsi di sì perché la Calabria di tutto ha bisogno tranne che di ulteriori passerelle. Negli ultimi 18 anni si sono verificate 36 alluvioni e inondazioni, con ben 193 morti, contro le 34 registrate nei 50 anni precedenti. Gli evidenti cambiamenti climatici in corso meritano una nuova attenzione legislativa e una revisione del sistema di allerta meteo. I sindaci non possono essere più lasciati soli a gestire il sistema. E di questi problemi ha iniziato a discutere anche la Commissione Speciale di Vigilanza del Consiglio regionale. Il presidente dell’organismo Ennio Morrone ha assicurato l’impegno della Regione per il potenziamento della Protezione civile e una immediata regolamentazione legislativa a tutela dei cittadini e dei turisti. La Commissione, inoltre, ha audito a lungo i sindaci di Civita (Alessandro Tocci), San Lorenzo Bellizzi (Antonio Cersosimo), di Cerchiara di Calabria (Antonio Carlomagno), di Francavilla Marittima (Franco Bettarini), del rappresentante dei Vigili del Fuoco (Antonino Costantino), del presidente regionale del Cnsas (Luca Franzese) e del direttore della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi, nonché il presidente del Parco del Pollino Domenico Pappaterra. «La Commissione – ha ricordato Ennio Morrone – ha avvertito la sensibilità di avviare prioritariamente la ripresa della propria attività istituzionale invitando i sindaci di quell’area interessata e colpita in maniera inusitata. La nostra Regione, con determinazione e unità, metterà a disposizione ogni iniziativa necessaria sia per il miglioramento della sicurezza dei siti, che per sostenere il complesso delle attività di servizio che si erano sviluppate per la fruibilità delle Gole da parte di sportivi e di turisti. Infine, la Commissione eserciterà tutto il proprio peso istituzionale affinchè in breve tempo la Protezione civile calabrese sia irrobustita di uomini e tecnologie». Il presidente Domenico Pappaterra ha spiegato come «le attività escursionistiche avven-
gano fuori da una norma molto chiara ed è il caso che arrivi una legge nuova. Invieremo il regolamento per le Gole, al quale avevamo lavorato insieme ai sindaci, in Commissione per valutare se possa essere trasformata in legge regionale».
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VERSO IL FUTURO
I tour operator tedeschi
invadono Reggio Calabria
Uno dei meeting più prestigiosi d’Europa in riva allo Stretto. Occasione irripetibile per il rilancio del turismo
C
ittà in fermento, per uno degli eventi più importanti degli ultimi tempi, che dovrebbe portare il territorio della città metropolitana a divenire meta turistica di grande interesse. Così come hanno avuto modo di precisare il sindaco Falcomatà, il suo vice Riccardo Mauro e l’assessore alle Politiche comunitarie Giuseppe Marino. Circa 700 tour operator sono arrivati dalla Germania per il sessantottesimo meeting della Drv, Deutscher Reise Verband, Federazione del turismo tedesco; uno dei meeting in ambito turistico più prestigiosi d’Europa. Per 4 giorni i tour operator hanno avuto modo di vivere la nostra terra, di conoscere i nostri preziosi tesori paesaggistici, enogastronomici, architettonici, archeologici, il tutto in un contesto arricchito da due caratteri esclusivi: un clima unico e un’accoglienza che solo i calabresi sanno donare. Una bella impresa quella della Regione Calabria che è riuscita a portare in città questo importantissimo appuntamento che, dopo Dubai, Canada, Portogallo, per la prima volta si tiene in Italia, e proprio nella nostra città. Impresa non semplice visti i rigorosi standard e i controlli della Federazione che ha effettuato ben 15 sopralluoghi prima della scelta. Gli operatori tedeschi, popolo turista per antonomasia, hanno partecipato a incontri e destination workshop che li hanno portati a conoscere non Reggio, ma anche le tante perle disseminate nell’area metropolitana. Da Pentedattilo, Palmi, Bova, Palizzi, Gambarie
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d’Aspromonte, Pizzo, alla Costa Viola, entrando a stretto contatto con i prodotti tipici e il fascino della nostra tradizione. La speranza è che la visita tedesca non resti solamente una semplice kermesse, ma possa trasformarsi in un evento in grado di garantire le giuste ricadute in termini di sviluppo sul nostro territorio. medinbus@gmail.com
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L’INTERVISTA
Turismo, l’analisi
di Federalberghi ribalta i dati diffusi dalla Regione
Il presidente degli albergatori della Calabria Vittorio Caminiti analizza i flussi dell’estate appena trascorsa e stima un calo delle visite superiore al 20%
A
Di Riccardo Tripepi
giugno il rapporto dell’Osservatorio regionale sul Turismo relativo al 2017. In piena estate l’indagine condotta da Demoskopica con nuovi dati. Un quadro d’insieme che sembrava aver regalato qualche speranza alla Calabria. Il rapporto dell’Osservatorio, anche se stilato da un organismo che non può propriamente definirsi terzo, aveva prospettato una crescita dei flussi turistici. Risultati già in parte sconfessati dall’indagine Demoskopica, ma che trovano un ribaltamento totale nell’analisi empirica degli operatori, come ha avuto modo di spiegare il presidente di Federalberghi Calabria, Vittorio Caminiti. In attesa dei risultati ufficiali sulla stagione appena passata che arriveranno, altra pecca del sistema, non prima del mese di gennaio 2019. Secondo quello che si legge nel report steso 14 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
dall’Osservatorio il 2017 ha fatto segnare, per il movimento turistico regionale, il record di arrivi e di presenze turistiche, circa 1.800 milioni di arrivi e 9 milioni di presenze. Il primato storico delle presenze si è registrato anche riguardo alla componente estera del movimento turistico, 317 mila arrivi per circa 2 milioni di pernottamenti. «Si tratta – si legge nel report - di un incremento notevole tenuto conto del fatto che, generalmente, in campo turistico i cambiamenti sono molto lenti e si sedimentano e diventano evidenti solo nel corso di più anni». Inoltre, il rapporto descrive un aumento di presenze straniere anche per l’inizio del 2018 sottolineando come, secondo i dati forniti da Sacal, «tra il primo gennaio e il 31 marzo di quest’anno si è registrato il 49% di arrivi di turisti internazionali in più rispetto allo stesso
L’INTERVISTA
periodo dell’anno scorso». In occasione della presentazione del rapporto, il governatore Oliverio aveva sottolineato come segnale di ripresa anche il fatto che la Calabria sia stata scelta dalla Federazione del turismo tedesco Drv per l’organizzazione della 68° edizione del meting annuale del turismo teutonico, mai svolto in Italia, con la partecipazione prevista di 650 tour operator, le maggiori testate giornalistiche nazionali e internazionali avessero parlato ampiamente della Calabria, con il New York Times che l’ha collocata tra le 52 mete turistiche imperdibili per l’anno 2017. Per quanto riguarda la nota previsionale divulgata da Demoskopica, invece, per la Calabria il trend risulta leggermente diverso. La Regione brilla, con il secondo dato italiano, per la permanenza media di giorni trascorsi dai turisti nelle strutture ricettive. A livello regionale, la permanenza nelle strutture ricettive dei clienti è in media più lunga nelle Marche (5,30 notti per cliente), in Calabria (4,92 notti per cliente), in Sardegna (4,53 notti per cliente), in Trentino Alto Adige (4,26 notti per cliente) che nelle rimanenti realtà territoriali turistiche regionali. Bocciata la nostra Regione, infine, per quel che riguarda l’attrazione esercitata per i turisti stranieri. Demoskopica la inserisce tra le Regioni con “rilevanza straniera” inferiore. In ogni caso, secondo le tabelle diffuse dall’Istituto, il turismo in tutta la Regione, continuerebbe a crescere seppure in percentuali ridotte. Si rileverebbero in Calabria un aumento del 2,05% per gli arrivi e dello 0,66% per le presenze rispetto all’anno precedente. «Registriamo soltanto una grande sofferenza». È invece il commento di Federalberghi Calabria. Il presidente Vittorio Caminiti taglia corto e commenta senza peli sulla lingua i dati provenienti dall’Osservatorio e la stessa indagine di Demoskopica. «I dati dell’Osservatorio – non possono considerarsi attendibili – è come se affidassi allo chef del mio albergo la valutazione sulla cucina della mia struttura. Piuttosto la domanda da fare alla Regione è perché non
affidare a un’agenzia di valutazione terza l’analisi dei flussi turistici?». La domanda appare legittima, così come il rilievo in ordine alla lentezza sul meccanismo di raccolta delle presenze nelle varie strutture ricettive regionali. Ad esempio, per l’anno in corso non è disponibile ancora nulla. I risultati del mese di giugno arriveranno soltanto a fine agosto. «Ma saranno resi pubblici a febbraio – dice ancora Caminiti. Per quel che riguarda Demoskopica mi pare che si confermi il trend negativo. La Calabria non attrare i turisti stranieri, ed è inserita tra i fanalini di coda. E la situazione sarebbe ancora peggiore se non ci fosse l’eccezione di Tropea. L’aumento, tutto Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 15
L’INTERVISTA
da verificare, è comunque poca cosa e di gran lunga inferiore a quello che si registra in altre Regioni come Sardegna, ma anche Basilicata. Probabilmente si parla di un aumento di diecimila presenze in un anno. Per darle un ordine di grandezza, un albergo che si rispetti in un anno fa da solo diecimila presenze». Caminiti non giudica positivo neanche il dato relativo alla permanenza nelle strutture ricettive. «Anche da questo punto di vista in realtà siamo davanti a un trend in diminuzione nel corso degli anni. Negli anni precedenti i pernottamenti erano anche superiori a quelli attuali, ma comunque la lunghezza della permanenza è legata alla difficoltà che si riscontra a venire in Calabria. Poiché con il viaggio e gli spostamenti si perdono diversi giorni è normale che chi decide di venire lo faccia per un periodo più lungo». Caminiti, messo mano ai “conti della serva”, fa un’analisi del tutto opposta e parla di un calo da stimarsi tra il 20% e il 30% degli arrivi in Calabria per l’estate 2018. «Dobbiamo aspettare che la stagione si concluda per parlare di dati definitivi, ma la tendenza è questa. E se è vero che in parte il risultato negativo può dipendere anche da gestioni sbagliate dei singoli imprenditori e dei singoli alberghi, è anche vero che ci sono dati oggettivi che parlano da soli. Ad esempio quello relativo alle lavanderie regionali che lavano le lenzuola negli alberghi e che fin qui hanno registrato un calo superiore al 10%». Per il presidente di Federalberghi il risultato negativo è frutto di politiche e investimenti sbagliati da parte della Regione. «Anche la legge sui b&b approvata da poco premia i soggetti che la mattina fanno un lavoro e la sera si improvvisano imprenditori e penalizza gli albergatori e le strutture ricettive professionali. E poi con 15 milioni di finanziamento annui cosa si dovrebbe realizzare se solo ristrutturare un albergo con 50 camere costa due milioni di euro?».
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REDAZIONALE
Grande successo per la XVIII festa nazionale dello stocco.
Francesco D’agostino non ha dubbi: “La qualità premia sempre”
U
n nuovo, straordinario successo. La XVIII
registrare dalla Sagra hanno certificato il successo indi-
l’annuale appuntamento tra il grande pub-
Stocco è un evento storicizzato, organizzato e promos-
Festa Nazionale dello Stocco ha rinnovato blico dell’estate calabrese e i sapori unici
dell’enogastronomia d’eccellenza. Tra tradizione, cultura e identità. Un traguardo importante, quello centrato dalla manifestazione cittanovese, che ha raggiunto i
diciotto anni di vita nel solco di un binomio vincente e ampiamente
riconosciuto:
il gusto dei piatti a base di stocco e baccalà, preparati
da chef qualificati secondo le ricette più autentiche
della cucina calabrese, e le grandi note della musica
italiana. La Sagra, da una parte, ad incantare i palati e
gli occhi di migliaia di degustatori nel suggestivo viale Campanella; il concerto di
scusso di questo evento. La XVIII Festa Nazionale dello so dall’Associazione Turistica “Pro Loco” di Cittanova
e dallo sponsor ufficiale Stocco&Stocco di Francesco D’Agostino, con il patrocinio del Comune di Cittanova
e del Consiglio regionale
della Calabria. La qualità
premia sempre. Soddisfatto lo sponsor ufficiale della Festa Nazionale
dello Stocco, Francesco
D’Agostino. «Siamo felici per la riuscita della
kermesse e per il riconoscimento unanime e
convinto che abbiamo
ricevuto dal pubblico in merito alla Sagra – ha affermato
l’imprendito-
re titolare dell’Azienda Stocco&Stocco
-.
La
Piero Pelù, dall’altra, a far cantare almeno due genera-
qualità del prodotto e delle pietanze, unite alla perfetta
zione di una terra stupenda, capace di coniugare bellez-
za per l’intero Paese. Turisti e appassionati, provenienti
zioni di fans. A vincere, come sempre, l’idea di valorizzaza, accoglienza e vitalità. Ha vinto Cittanova, insomma. Ancora una volta, abbracciando il passato, il presente e il futuro della Calabria migliore. I numeri incredibili fatti
organizzazione, ci pongono come esempio d’eccellendal Nord Italia e dall’estero, hanno lanciato un messaggio unanime. Questo evento è un palcoscenico unico che mette in mostra il meglio della nostra regione».
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 17
CULTURA
Le città italiane da visitare nel 2018 e gli eventi da non perdere Tra la fine dell’anno in corso e l’inizio di quello nuovo sono tanti gli appuntamenti da seguire in Italia. Tra mostre ed esibizioni, ecco gli eventi più interessanti a cui assistere in alcune delle città italiane raggiungibili con le Autolinee Federico
S
di Manuela Di Vietri empre più in auge per i
mostra immersiva sarà ospitata dal
al 20 gennaio 2019 il Palazzo delle
è il long weekend. A partire
presso il Museo della Permanente a
30 anni di animazioni, in un viaggio
viaggi in Italia o all’estero
dalla capitale sempre ricca
di grandi offerte culturali, passando per tante altre città italiane, ecco il
calendario degli eventi più interes-
santi in programma per il 2018. Tra mostre, concerti, esibizioni e retrospettive, viaggiare in Italia è ancora
più interessante. Ecco le mete culturali più interessanti, tutti raggiungibili con le Autolinee federico.
Pesaro - Nella “Città creativa della
musica Unesco”, per tutto il 2018, verranno organizzati concerti, mostre, opere e convegni proposti al
pubblico per promuovere la figura del compositore Gioacchino Rossini.
Torino - Dal 10 novembre al 24
febbraio 2019 l’appuntamento con il mondo dei Lego negli spazi della
Promotrice delle belle Arti per una
retrospettiva intitolata “The Art of the Brick”.
Milano - Caravaggio. Oltre la tela, la
6 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019 Milano.
“Picasso e il mito” è in programma presso il Palazzo Reale di Milano
Esposizioni ospiterà la mostra Pixar. negli Studios, e nell’universo creativo della Pixar con oltre 400 opere.
tra il 18 ottobre 2018 e il 17 febbraio 2019.
Pisa - Dall’11 ottobre si terrà la
mostra dal titolo “da Magritte a Du-
champ. 1929: il Grande Surrealismo dal Centre Pompidou” esposta al Palazzo blu di Pisa.
Firenze - Al Palazzo Strozzi di Firenze si terrà dal 21 settembre al 20
gennaio 2019 una grande retrospettiva su “Marina Abramović” in cui il
Mostra di Caravaggio
pubblico potrà assistere ad una riesecuzione dal vivo di sue celebri performance .
Roma - Dal 3 ottobre presso l’Ala
Brasini del Complesso del Vittoriano arriva la mostra di Andy Warhol , la retrospettiva con oltre 170 opere
che raccontano la vita dell’artista. Sempre nella capitale dal 9 ottobre
18 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
Marina Abramović
MYFEDERICO L’APP
Sei fuori casa e vuoi sapere quando e da dove parte il prossimo bus? Come poter confrontare le diverse alternativa di viaggio in maniera semplice e
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Medinbus | Numero 9 | Luglio 2018 / Agosto 2018 17
AROUND THE WORLD
Berlino
“Berlino combina la cultura di New York, il traffico di Tokyo, la natura di Seattle, ed i tesori storici di Berlino” (Hiroshi Motomura)
Arte, cultura e storia si incontrano in una città tutta da scoprire
B
di Manuela Di Vietri
erlino è un centro di sperimentazione per la musica elettronica, per la moda e per i designer. Visitarla significa immergersi in un panorama eccentrico e cosmopolita. Culla dei locali, delle discoteche, dei musei, dei festival all’avanguardia, Berlino offre svariate tappe culturali e non solo nella visita della città. Ecco alcune delle tappe imperdibili nel tour che suggeriamo: Palazzo del Reichstag Sede del Parlamento Federale Tedesco dal 1999, il Reichstag
di Berlino è particolare per la splendida cupola in vetro e acciaio, realizzata dall’architetto inglese Norman Foster e simbolo di una nuova apertura a seguito del periodo buio della divisione della città. Da questa sede potrete godere di un meraviglioso panorama su Berlino che fa gola a tanti. East Side Gallery Nella visita di Berlino una tappa imprescindibile è il muro abbattuto nel 1989, simbolo della vecchia divisione della città. A seguito dell’abbattimento dei 170 km esistenti solo 1 km è ri-
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masto intatto, e nel 1990 è stato utilizzato da diversi artisti come una tela in cui con le loro bombolette spray, hanno dipinto colorati murales a celebrazione della riunificazione della Germania. Una vera e propria reliquia della storia del Novecento divenuta una galleria all’aria aperta. Tra i tanti graffiti, quello più famoso è l’opera, dell’artista russo Dmitri Vrubel, il “bacio fraterno” tra Leonid Brezhnev e Erich Honecker che riproduce un bacio realmente avvenuto tra i due ministri dell’URSS e della DDR pubblicamente noto perché im-
AROUND THE WORLD
Memoriale dell’Olocausto
East Side Gallery
mortalato in uno scatto del 1979. Porta di Brandeburgo Uno dei simboli della Guerra Fredda, la porta, ha nel passato rappresentato una delle 18 porte di accesso alla Città di Berlino. Sulla sua sommità si trova una una Quadriga che raffigura la Dea della Vittoria a bordo di un carro trainato da 4 cavalli. Memoriale dell’Olocausto In pieno centro della città si trova il Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa inaugurato il 10 maggio 2005 su progetto dell’architetto statunitense Peter Eisenmann. Visitare il monumento è un’esperienza di grande intensità e partecipazione emotiva, ma certamente una tappa immancabile della visita di Berlino. Isola dei Musei Dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco l’ Isola dei Musei ospita alcuni dei musei più importanti al mondo. il Mu-
seo Antico (Altes Museum) con le opere d’arte d’epoca etrusca, greca e romana; il Museo Nuovo con reperti di età egizia; il Museo di Pergamo; il Museo Bode con reperti che vanno dal Medioevo al XVIII secolo e la Galleria Nazionale, il più grande centro di cultura museale dell’intera Germania dal 1876, anno in cui è stata fondata. Checkpoint Charlie Un importante simbolo della Guerra Fredda. In passato da qui passavano gli Alleati, i diplomatici e gli stranieri con diritto di attraversare le due parti di Berlino dal 1961 al 1990. A pochi passi, potete visitare il Mauermuseum Haus am Checkpoint Charlie. Museo Ebraico ll museo mostra ai suoi visitatori oltre 2000 anni di cultura ebraica in Europa attraverso l’arte, la letteratura e la religione. Uno spazio è dedicato anche alle persecuzioni subite dal popolo ebraico.
Checkpoint Charlie
Museo Ebraico Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 21
AROUND THE WORLD
Hamburger Bahnhof La tappa ideale per gli amanti dell’arte contemporanea l’Hamburger Bahnhof è una ex stazione ferroviaria dell’Ottocento convertita in museo che raccoglie opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Keith Haring, Anselm Kiefer e altri ancora. Berliner Fernsehturm Simbolo di Berlino, la Torre della televisione con la sua altezza di ben 368 metri, permette di ammirare dall’alto il panorama mozzafiato che la città regala ai suoi visitatori. Infine, dopo aver completato la visita culturale della città, per dedicarsi ad un po’ di shopping, potrete recarvi in Scheunenviertel; mentre arrivata la sera, potrete sorseggiare un aperitivo lungo la Sprea, il fiume che attraversa Berlino, guardando la città con le luci notturne. Per quanto riguarda la gastronomia berlinese i piatti tipici sono: stinco di maiale; apfelstrudel, una sfoglia ripiena di mele; currywurst, wrustel insaporito con una salsa di curry e ketchup; bretzels, pane speciale dalla forma intrecciata; kartoffelpuffer, il pancake a base di patate; konigsberger klopse, polpette di carne macinata di vitello, manzo o maiale, insaporite da una crema a base di vino o limone; senfeier, uova sode con purè, insaporite con salsa di senape; maultaschen, ravioloni ripieni di carne o verdure, schnitzel, non solo una cotoletta, ma un must della cucina tedesca.
Hamburger Bahnhof
Berlin Fernsehturm
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ON THE ROAD - LE METE DI MEDINBUS E FEDERICO
Bari
“Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari“ (Proverbio barese)
La città conquista il viaggiatore con le sue specialità gastronomiche e le sue bellezze architettoniche, rappresentando una meta ideale in cui trascorrere un long weekend
L
di Manuela Di Vietri
a visita di Bari può partire dal lungomare, uno dei più belli d’Italia affacciato sul cristallino mare pugliese, in cui passeggiare godendosi il sole davanti al panorama. Tra le tappe da visitare troviamo il Palazzo dell’ Acquedotto: progettato dall’ingegnere Cesare Brunetti nel 1924 e realizzato in stile romanico-pugliese. Al suo interno mostra decori dedicati all’acqua, affreschi con cavalli, rondi e giochi d’acqua. La visita della città può proseguire recandosi al Teatro Petruzzelli, sito nelle vicinanze e inaugurato nel 1903. Il Quartiere Murat o Murattiano: è la zona più moderna della città caratterizzata da bellissimi pa-
lazzi del tardo Settecento e inizio Ottocento. E’ proprio da questo quartiere che nasce il detto barese “Se Parigi teniv ‘u mare, iev ‘na piccola Ber” (Se Parigi avesse il mare, sarebbe una piccola Bari), grazie al fascino parigino che contraddistingue il quartiere. Corso Cavour : gli amanti dello shopping, potranno recarsi in Corso Cavour, in cui fare una passeggiata non solo per gli acquisti, ma anche per godersi le bellezze architettoniche lungo la via, molte delle quali realizzate in stile Liberty. La passeggiata può poi continuare con un giro sulla pedonale di Via Sparano da Bari,
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fino ad arrivare in Piazza Umberto per visitare il mercatino dell’artigianato. Teatro Petruzzelli: si affaccia su Corso Cavour ed è il quarto teatro italiano per dimensioni. Oggi al suo interno è possibile assistere a musical e concerti di artisti internazionali e nazionali. Castello Normanno Svevo: monumento in stile romanico, si trova tra la zona vecchia e il mare e risale più o meno al 1100. Creato come fortezza difensiva, comprende il mastio bizantinonormanno ed un cortile rinascimentale, accoglie al suo interno anche una gipsoteca. Nel castel-
ON THE ROAD - LE METE DI MEDINBUS E FEDERICO
lo oggi alcune stanze sono aperte al pubblico e ospitano mostre. Cattedrale di San Sabino: la suggestiva Cattedrale piena di storia, di fede e di arte è stata ricostruita nel 1156, dopo che Bari fu distrutta da Guglielo il Malo. Una meta da visitare durante la visita di Bari per lasciarsi affascinare dagli edifici della città. Teatro Petruzzelli
Basilica di San Nicola: eretta tra il 1087 ed il 1097, la Basilica è uno dei luoghi più visitati della Puglia ed un esempio di perfetto stile architettonico romano. All’interno, nella cripta della basilica riposa San Nicola, per questo motivo è capace di richiamare a sé non solo fedeli di fede cattolica ma anche ortodossa: si tratta infatti di uno dei luoghi di culto italiani in cui si celebrano le funzioni religiose di entrambi i riti. Basilica di San Nicola
Piazza del Ferrarese: affacciata sul lungomare Imperatore Augusto, di fronte al porto vecchio, nella piazza, chiamata Porta di Mare, a seguito dei recenti lavori di restauro è stato ritrovato un tratto della via Appia-Traiana, costruita dai Romani nei primi anni del II secolo d.C. Un momento particolarmente suggestivo per visitarla è durante la sera in cui si ottiene il meglio grazie al panorama marittimo. Fortino di Sant’Antonio: all’interno dell’area di Bari Vecchia, il fortino è una meta in cui recarsi
Fortino di Sant’Antonio Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 25
ON THE ROAD - LE METE DI MEDINBUS E FEDERICO Pinacoteca
Bari Vecchia
per godere di un affaccio panoramico privilegiato, dal quale ammirare le bellezze della città. La pinacoteca Corrado Giaquinto: è un’importante testimonianza di arte e cultura pugliese con collezioni di dipinti dell’Ottocento e del Novecento, abiti e suppellettili dall’anno 1.000 in poi. Luca Giordano, Andrea Vaccaro e Corrado Giaquinto sono solo alcuni dei pittori autori delle opere esposte all’interno della Pinacoteca. Bari Vecchia: è un suggestivo dedalo di vicoli stretti concentrati in una piccola area che custodisce al suo interno 40 chiese e oltre 120 edicole votive. Visitandola si entra a pieno nello spirito barese poiché la Bari Vecchia è il cuore pulsante della città e oggi location alla
moda per i giovani. Cosa mangiare: la gastronomia pugliese è famosa in tutto il mondo grazie a piatti diventati ormai celebri e apprezzati da molti. Esempi di pietanze da assaggiare prima di concludere la visita della città sono: le orecchiette, fatte a mano e condite con le cime di rapa o con il ragù di cavallo, i ricci con il pane e l’orata al forno alla barese, il riso alla barese con patate e cozze, i cavatelli con i frutti di mare, il polpo e gli aglievi (seppioline) da mangiare crudi. Infine la focaccia o il calzone barese, farcito con cipolle, olive verdi, uova, pomodori acciughe, pecorino, e le sgagliozze, triangoli di polenta fritti sono un’altra caratteristica specialità culinaria. Ma per concludere il vostro pasto con una nota dolce e caratteristi-
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ca della città pugliese vi suggeriamo di assaggiare dolci prelibatezze quali: bocconotti, paste reali, castegnedde, zeppole. Quando visitare Bari: la stagione estiva è certamente la migliore per visitare la città, per poterne apprezzare a pieno il mare e il sole. Ma per chi invece ama immergersi pienamente nell’anima della città e desidera vederne il tratto più caratteristico, specchio della cultura e della sua storia, potrà optare per una visita organizzata tra il 7 e il 9 di maggio, date in cui i visitatori potranno immergersi nel folclore popolare della località partecipando alla festa patronale organizzata in omaggio a San Nicola e alla processione che porta le reliquie del Santo in un percorso lungo le vie del centro storico di Bari.
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PARCO ASPROMONTE
Tour mozzafiato tra le bellezze incontaminate
Aspromonte
dell’
I borghi storici di San Giorgio Morgeto e di Gerace, quest’ultimo insignito del marchio Bandiera Arancione, una delle culle culturali più autentiche e meta turistica di primo piano per l’enorme patrimonio culturale, artistico e architettonico, rappresentano le altre perle incastonate nel cuore del Parco Nazionale
I
l giallo delle ginestre si alterna al verde delle faggete, percorrendo i boschi di leccio e le Foreste Vetuste. Il cedere delle acque forma le caratteristiche Cascate, indiscusse “regine” d’Aspromonte, che si irradiano dai versanti montani, scorrono con irruenza ed incantano gli escursionisti. Il Patrimonio di bio e geo diversità dell’Aspromonte offre itinerari e luoghi da scoprire. Percorsi che attraversano la nuova rete sentieristica, iniziando dalla vetta più alta: Montalto, dove il panorama lascia senza fiato. La costa calabrese da un lato, lo Stretto di Messina e le Isole Eolie in un dipinto naturale. Imperdibile anche la “scalata”
verso Monte Fistocchio vero e proprio spartiacque tra il Versante tirrenico e quello jonico, che consente di ammirare in maniera completa la catena montuosa che culmina con Montalto. Con la particolarità delle sue rocce, l’Aspromonte ha una storia geologica di estremo rilievo. Noto nella letteratura scientifica come arco Calabro Peloritano, il massiccio dell’Aspromonte presenta una particolare peculiarità, alle monotone sequenze sedimentarie, che rappresentano l’ossatura della catena Appenninica lungo tutta la penisola, inaspettatamente presenta rocce metamorfiche e magmatiche, completamente diverse dalle precedenti per età e com-
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posizione, offrendo un paesaggio dalle forme severe e imponenti, che simula sembianze tipicamente alpine. Al fine di valorizzare questo prezioso patrimonio geologico, che vanta la presenza di ben 5 Geositi di rilevanza internazionale, si è avviato un percorso che aspira a far entrare il Parco Nazionale dell’Aspromonte nella Rete dei Geoparchi mondiali UNESCO, strumento di valorizzazione del patrimonio geologico in stretta connessione con il patrimonio naturale e culturale nella medesima area che prevede un’azione sinergica di valorizzazione geo-culturale e geo-naturale che può consentire importanti ricadute in termini so-
PARCO ASPROMONTE
ciali ed economici nel Geoparco. In questo rappresenta sicuramente un punto di inestimabile valore geologico e naturalistico Pietra Cappa, tra i più grandi monoliti d’Europa, che si erge maestosa sul versante orientale del Parco dell’Aspromonte. L’escursione a Pietra Cappa rappresenta certamente un simbolo assoluto di un “tour” in Aspromonte. Cultura e Natura in Aspromonte camminano sempre affiancate. Ogni angolo di verde “profuma” di storia e tradizioni. Il circuito museale del Parco permette di “percorrere” il tempo. A Bova, borgo tra i più belli d’Italia e recentemente insignito della Bandiera Arancione, è possibile visitare le sei sale del nuovissimo Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs” , che consente di conoscere più da vicino la lingua greco-calabra; Bova permette anche di “tuffarsi” nell’antica civiltà contadina nel Museo all’aperto che si snoda tra i vicoli del borgo, dove sono stati installati i principali strumenti di lavoro della cultura contadina. Straordinario anche il Museo Civico di Paleontologia: unico nel Meridione per importanza, numero di reperti, e di esemplari di fossili (circa 15.000), divenuto punto di riferimento per ricercatori e appassionati del settore. A Mammola, invece, sorge il Musaba, parco-museo all’aperto in continuo divenire dove trovano spazio e visibilità le opere del grande artista Nick Spatari. Tra tutte il “Sogno di Giacobbe”, conosciuto anche come “la cappella
sistina calabrese”. Nel centro storico di Staiti, sorge invece il Museo dei Santi Italo-Greci da poco inaugurato. E ancora storia nel comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte dove il “Mausoleo di Garibaldi”, avvolto da una fitta pineta, perpetua la memoria dello sbarco dei Mille, avvenuto nel 1862. Ad oltre 1200m di altezza, nel cuore dell’Aspromonte, Garibaldi fu ferito ad una gamba dai Piemontesi. Un cippo indica il punto esatto ed è ancora possibile ammirare il pino al quale “l’eroe” si appoggiò dopo essere stato colpito, tuffandosi in un’esperienza memoriale particolarmente toccante. I borghi storici di San Giorgio Morgeto e di Gerace (anch’esso insignito del marchio Bandiera Arancione, una delle culle culturali più autentiche e meta turistica di primo piano per l’enorme patrimonio culturale, artistico e architettonico), rappresentano le altre perle incastonate nel cuore del Parco dell’Aspromonte… dove natura e cultura si incontrano in un legame millenario e indissolubile.
ENTE PARCO NAZIONALE DELL’ASPROMONTE
Via Aurora 1, 89057 Gambarie Di S.Stefano In Aspromonte tel +39 0965.743060 www.parcoaspromonte.gov.it info.posta@parcoaspromonte.gov.it SOCIAL: facebook: Parco Nazionale Aspromonte twitter: @parcoaspromonte
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MEDINBUSTORIE
Amarelli:
tre secoli di successo per la liquirizia made in Calabria
Con un fatturato annuo di circa 4 milioni ed una storia iniziata nel lontanno 1731 il marchio rappresenta una delle più importanti realtà imprenditoriali calabresi Di Manuela Di Vietri
A
Rossano (CS) produce lo stabilimento della storica azienda Liquirizia Amarelli, esistente sin dal 1731, e distribuita in ben 26 Paesi nel mondo, è uno dei maggiori produttori al mondo di liquirizia. Amarelli esporta i suoi prodotti in diversi Paesi, raggiungendo un fatturato annuo di 4 milioni e rappresenta una lunga storia fatta di passione, cultura, impresa e tradizione. Il marchio, grazie ai pregiati prodotti commercializzati e grazie ad una gestione aziendale vincente messa in atto da 13 generazioni, da fratelli, cugini e nipoti che fanno parte di una società in accomandita semplice continua a riscuotere successo secolo dopo secolo. Lo stabilimento liquirizia Amarelli che ha ancor oggi la propria sede in un’antica e affascinante dimora di famiglia, edificio risalente al 1400, è un connubio 30 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
ben riuscito tra artigianalità e tecnologia, in cui la trasformazione della materia prima avviene ancora oggi nell’antico “concio” settecentesco, luogo di origine della produzione della liquirizia. Infatti, grazie ad antichi documenti, la commercializzazione dei rami sotterranei della pianta di liquirizia viene attestata già intorno al 1500. Accanto alla fabbrica, è stato allestito un Museo della società, inaugurato il 21 luglio 2001, in cui tra oggetti del passato ed etichette d’epoca, viene presentato al pubblico l’esperienza imprenditoriale dell’azienda il Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli” ha ottenuto nel 2001 il “Premio Gugghenheim Impresa & Cultura” e nel 2004 Poste Italiane ha dedicato un francobollo della serie “Il Patrimonio artistico e culturale italiano”. All’interno del museo è conservato anche l’Archivio Amarelli, dichiarato con decreto del Ministero per
MEDINBUSTORIE
Museo Amarelli
i Beni e le attività Culturali del 20 dicembre 2012, d’interesse storico particolarmente importante. L’Archivio raccoglie documenti della famiglia e dell’impresa dal 1445 fino ad oggi. Amarelli è inoltre tra i sostenitori dell’Aidaf, l’associazione italiana delle aziende familiari che si focalizza proprio su questa specificità imprenditoriale. La gamma dei prodotti “Amarelli” arriva oggi a comprendere molteplici prodotti ricavati dalla radice della liquirizia: dal bastoncino di legno grezzo ai prodotti come il liquore, la birra, la grappa, il cioccolato, ma anche i biscotti e tanto altro ancora.
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INCONTRI
Il mare di Favignana e Renzaccio Ulivieri Viaggio lungo le falesie e i faraglioni dell’esotica isola e l’incontro con uno dei più controversi e amati allenatori italiani. Con un trascorso anche a Reggio Calabria dopo l’esonero di Ficcadenti ai tempi della grande Reggina
S
Di Claudio Careri arà per via dei suoi fon-
noleggio di scooter o biciclette (a
del tragitto podistico, non demor-
ittiche pregiate, sarà
fossi Edward Lear.
un pezzo di ‘pane cunzatu’ con
dali popolati di specie per la sua collocazione
geografica, sarà il sapore estetico esotico e sconfinato, ma l’isola
di Favignana ha costantemente esercitato un fascino ammaliante
su di me. Da anni coltivavo un approdo wild, come se questo scoglio delle Egadi custodisse tesori antichi, segreti arcani, rivelazioni
intime. E l’attesa non è stata tradita. Favignana è un’isola che ha
un suo pathos e una componente
incontaminata difficilmente replicabili. E’ meta di turisti inglesi,
tedeschi e francesi, ma si mantiene polverosa e battuta dal sole: è
ventilata, ma stranisce con vampate di caldo torrido. Per godermela al meglio, decido di camminare domandando in giro per l’isola, di percorrerla a piedi, una
volta approdato al porto, dopo
una veloce traversata da Trapani. Rifiuto una comoda offerta di
7 euro e 50 centesimi), neanche
Solo che l’infradito di tipo Ipanema o assimilabili, non è l’ideale
per affrontare le strade asfaltate
e assolate, tanto meno per inerpicarsi tra le falesie e i faraglioni. Ma è un modo per girovagare
informati, macinando chilometri, stimolando caviglie e pinguedine. Così chiedo quanto dista il primo
e unico lembo di sabbia lambito dalle onde della ‘grande farfalla
bagnata dal mare’. “Tre chilometri”, mi risponde l’addetto dell’info
point con sicumera scoraggiante. Non mi perdo d’animo e affronto
la lunga marcia. Bevo un caffè
fugace e mi catapulto verso Cala
Rossa, eletta dalle guide di set-
tore tra le più belle spiagge d’Italia. Incastonata tra le cave di tufo, è raggiungibile attraverso un sentiero decisamente impervio e
probante per la tenuta dei legamenti e delle ciabatte. Nel corso
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do e trovo il tempo per addentare formaggio, pomodoro, olive e per potenziare la carica energetica
con una crema caffè. Un’oasi ristoro a forma di limone, gestita da una giovane ragazza di Trapani,
che lavorerà per tutto il mese di
settembre, accoglie il camminante con un sorriso senza confini.
Il tuffo in questa piscina naturale, ideale per lo snorkelling e le
immersioni, con le sue sfumature marine incredibili mi riconcilia con
l’essenza della bellezza e del relax. Il ristoro dell’acqua tonificante
di questa specie di salotto dell’Area Marina Protetta delle Egadi
dà subito i suoi frutti. Tempo di farsi gli occhi con quest’angolo di
paradiso, ed è già ora di riprendere il ‘Favignana a piedi tour 2018’.
Next gate: Cala del Bue marino. Nella grotta omonima un tempo si potevano trovare esemplari di
foca monaca. Sembra di essere
INCONTRI a Petra per alcuni versi, anche qui i riflessi azzurri delle acque cristalline tolgono il respiro. A dare poesia al cammino del viandante sono i profumi e
le strade impolverate, con le folate che si alzano al
passaggio dei veicoli noleggiati, che sfrecciano itineranti per le calette. Ai bordi delle strade un po’ di incuria, case mezze abbandonate, omaggio edilizio
incompiuto a un boom non del tutto definito dal punto di vista turistico. Muli e cavalli allineati in un podere come sul set di Sorrentino. Giungo così a Cala Rotonda, anche qui mare incredibile, con l’Arco di Ulisse levigato dal vento e dalla salsedine.
Affiorano le prime vesciche ai piedi desquamati a
contatto con la gomma incandescente. Altro caffè d’ordinanza e incontro inaspettato. Al tavolo di un
bar siede serafico mister Renzo Ulivieri, decano degli allenatori e già presidente dell’associazione italiana allenatori. Mi avvicino e gli ricordo i trascorsi
alla Reggina, a seguito dell’esonero di Massimo Ficcadenti. Nicchia, non è troppo contento, poi faccio
pato come gli altri. In attesa del traghetto inganno il
medio sotto la Trump Tower di New York) e abbozza
ziosa granita ai gelsi, con pezzi di frutta incastonati
Riprende anche la mia marcia, con una breve so-
Uccio, al centro dell’isola. Si avvicina un marinaio
stupore e meraviglia. Non può mancare il momen-
vero?”. “Qui fa caldo, è Africa, la temperatura a volte
Florio, originaria di Bagnara Calabra, lido abbando-
10 al massimo, ma non c’è l’afa di Milano”. Sorrido,
monianza dei fasti di questa famiglia si staglia im-
ma che mi attenderà a partire da novembre.
cenno alla foto che ha fatto impazzire il web (dito
tempo ingaggiando un corpo a corpo con una deli-
un sorriso, prima di ripartire in bici a torso nudo.
nelle particelle di ghiaccio, sublime prodotto del Bar
sta a Cala Azzurra per riempire ancora gli occhi di
con un panama e una barba folta: “Lei è del Nord
to culturale, stimolato dalla legame con la famiglia
raggiunge i 50 gradi. D’inverno si scende a 15 gradi,
nato dopo il terremoto del 1783. A imperitura testi-
in preda all’August blues, pensando ai rigori del cli-
perioso l’ex stabilimento dedicato alla lavorazione
del tonno. All’interno c’è un’ampia sala convegni, un’ala dedicata ai reperti archeologici ritrovati in
mare e sono state allestite mostre fotografiche, che rievocano i riti ancestrali della mattanza e colgono
le sfumature di una Sicilia popolare, rara da trovare o ormai completamente in estinzione. In una delle
stanze che precede il cancello di ingresso è ospitato il Centro di Recupero delle tartarughe marine, che
ingeriscono plastica, vengono mutilate dalle reti derivanti o si trovano in condizioni malconce.
Un gruppo di volontarie le raccoglie, le cura e poi li libera le caretta caretta di nuovo in mare.
In una delle vasche c’è Albert, in onore di Einstein,
che sarà liberato l’11 settembre e verrà microchipMedinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 33
LE MERAVIGLIE DELLA CALABRIA
BOVALINO
Due anime un cuore
Monte e Marina unite in un crocevia di dominazioni, culture diverse, calamità naturali e la voglia di riscatto Di Adelina Beatrice Scorda
P
atria della Magna Grecia, la Locride, una lin-
due valloni, a circa 200 metri sul livello del mare, sorge la
custodisce numerosi centri ricchi di storia e di
portanza che conservò nel corso dei secoli, fino a quando
gua di terra in provincia di Reggio Calabria,
culture. Scopriamo fra questi il comune di Bo-
valino. Affacciato sul mare e protetto dai monti dell’Aspromonte, Bovalino Marina appare in tutto il suo splendore
di cittadina copiosamente dotata dalla natura. Si estende in lunghezza tra i torrenti Careri e Pintammati, seguendo
la linea della dolce insenatura disegnata dal mare sul-
la stretta pianura costiera, ricca di oliveti ed agrumeti e che si diparte dalle colline prelitoranee, ultime propaggini
dei contrafforti orientali dell’Aspromonte. Alle spalle della cittadina costiera, su colline dai nomi antichi (Zopardo,
Prucidia, Petto d’Adamo, Felicìa) sorgono piccoli o pic-
colissimi insediamenti: fanno corona al centro cittadino e rappresentano la testimonianza di quello che fu un tempo
la zona, ricca di architettura rurale spesso interessante
per le soluzioni armoniose di un passato a volte non molto lontano. Questi insediamenti collinari, insieme a quelle
che circondano il centro,fanno parte del Comune: Pozzo, Bosco San Ippolito e Bovalino Superiore. Quest’ultimo è in realtà il centro originario, quello da cui nei secoli diede vita, perdendo un po’ propria alla Marina. Bovalino Superiore
Su una stretta e lunga piattaforma cretosa delimitata da 34 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
vecchia Bovalino, sito già importante nel Medio Evo. Iml’arrivo della ferrovia non determinò il veloce sviluppo del-
la sua marina e quindi il suo lento ed inesorabile declino. Edward Lear, scrittore e paesaggista inglese la definì, ancora alla metà del secolo scorso, “posto di considerevole grandezza”. La sua posizione geografica è veramente
magnifica. L’abitato domina la sottostante pianura scintillante tra il verde argenteo degli ulivi centenari e quello più cupo impiantati in prevalenza lungo le cimose del torrenti.
Quando lo scirocco non cancella con le sue brume i contorni del paesaggio, da lassù si gode un panorama senza
confronti. l’occhio spazia da Capo Bruzzano al Castello
Medievale di Roccella su tutti i paesi della costa e dell’interno. Dall’altra parte del vallone Soccorso è visibile Ardore Superiore e la rocca di Gerace. Più ad ovest, al di là del
torrente Careri, lo spettacolo forse unico, del Gruppo delle Pietre: Pietra Kappa, Pietra Longa, Pietra Castello, Pietre di Febo. È in questo piccolo borgo, risorto grazie all’amore
dei suoi cittadini e delle Confraternite, che è possibile visitare bellezze architettoniche come il Castello Normanno e il museo di arte sacra.
Il Castello normanno
Costruito agli inizi del periodo normanno, intorno all’an-
LE MERAVIGLIE DELLA CALABRIA no mille, su volere del Gran Conte Ruggiero I d’Altavil-
marini dell’area, nonché la vicinanza con il parco nazio-
il Castello di Bovalino Superiore fu più volte ricostruito e
gistiche.
la, all’interno di un sistema difensivo di 17 castelli reali
danneggiato. Lo caratterizza una storia lunga e travagliata fatta di saccheggi calamità naturali e incuria dell’uomo.
Un grande crollo lo distrusse quasi completamente nel 1222, poi nel 1594 l’assedio dei turchi di Sinan Bassà, i
quali diedero alle fiamme il Castello e spogliarono di tutti i loro averi gli abitanti di Bovalino; nel 1783 e nel 1908 per
due disastrosi terremoti che colpirono in modo violento
nale dell’Aspromonte, ricco di bellezza naturali e paesagTerzo centro commerciale della Locride, Bovalino è figlio
di una storia travagliata e caratterizzato da momenti bui,
oggi sta ritornando ad essere un centro culturale d’avanguardia in quanto sede del Premio Letterario Mario La
Cava, scrittore poliedrico e contemporaneo a cui questo piccolo comune locrideo diede natali, cultura e tradizioni.
tutta la Calabria, e in particolar modo la provincia di Reggio Calabria; infine negli anni 60 l’ultimo colpo, quando per ragioni solo personalistiche di politici e signorotti di
turno fu abbattuta la cortina centrale per costruire la strada comunale che conduce al borgo-castello. Il Castello
ad oggi è cornice di numerose attività culturali e artistiche del comprensorio e questo grazie alle numerose iniziative
delle associazioni locali che non con pochi sforzi da qualche anno sono riusciti a valorizzare l’intero borgo, cen-
trando l’attenzione anche sul ricchissimo museo di Arte Sacra ospitato nella cripta della chiesa Matrice, che oltre candelieri e croci in legno, custodisce ben 126 preziose
e rare reliquie, di santi, della Beata Vergine Maria e della vita di Gesù Cristo, e le corone della statua settecentesca della Vergine Immacolata.
Borgo e Marina un unico cuore
Borgo e Marina sono indissolubilmente legati da storia e
tradizioni pur mantenendo caratteri distintivi che ne specificano le differenze paesaggistiche e architettoniche.
Di costruzione più recente Bovalino Marina è stato arricchito negli anni dai palazzi costruite dalle nobili famiglie
locali. Caratterizzato da una grande chiesa centrale, piazze e parchi è sede del Palazzo Comunale, uffici scuole e
banche, mantenendo fede a quella sua vocazione economico-commerciale. Detentore ormai da anni della bandiera verde, Bovalino vanta un mare dai colori azzurro cielo
e acque cristalline, la sua spiaggia ampia e i numerosi
stabilimenti balneari rendono Bovalino una meta preferita per il variegato popolo dei vacanzieri.
Come ogni località marinara è in estate che Bovalino sprigiona tutta la sua bellezza arricchendosi di numerosi
eventi ludici, culturali e artistici, come la famosa infiorata che tutti gli anni si ripete durante i festeggiamenti per il
Santo Patrono la prima domenica di agosto. Interessante e propizia la sua posizione centrale rispetto ad altri centri
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MONTAGNA DA SCOPRIRE
Il Sentiero del Brigante entra
nell’Atlante digitale del Mibact
Premiato il lavoro del Gea che ha individuato, tracciato e curato il percorso
N
Di Alessandro Ape
egli ultimi anni molta gente sta riscoprendo un modo nuovo di fruire delle potenzialità che offre la montagna, una modalità che paradossalmente esiste da sempre, che appartiene ad un mondo antico: camminare. Questa modalità consente di visitare posti impossibili da raggiungere con altri mezzi, consente un turismo ecosostenibile e, cosa molto importante, consente di riappropriarsi del territorio, della propria storia, delle proprie radici. Fuori dall’ansia di un’epoca frenetica, camminare permette di recuperare il respiro e lo sguardo di un tempo, approfondire tutto ciò che il nostro tempo schizoide trascina via con sé. Camminare è il passo più umano, camminando ritorniamo a noi stessi, alle cose, alla terra. Soprattutto da noi in Calabria, e in particolar modo nella parte aspromontana, la montagna è un grande rimosso. Quasi nessuno conosce le potenzialità della propria terra, quasi nessuno conosce l’Aspromonte. Una montagna unica al mondo, per caratteristiche geofisiche. Una montagna antica che, per capirci, anticipa di un’era geologica la formazione delle Alpi. Una montagna ricca, la flora e la fauna sono tipiche della macchia mediterranea, con caratteristiche però uniche. Un gigante che si erge al 36 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
centro esatto del mediterraneo. Una montagna che si sdoppia, si passa dal bosco fitto dell’alta montagna, verde, impenetrabile, rigoglioso, tipico del lato tirrenico, alla parte più arida, rocciosa, brulla, particolarissima, con formazioni rocciose dalle forme strane, scolpite dai venti, monoliti particolarissimi, con fiumare un tempo navigabili, ormai per lo più secche, con enormi letti pietrosi che scavano vallate e gole dando al territorio jonico un aspetto selvaggio, che ricorda a volte il Tibet, a volte i territori del far west. Sembra di vivere in un film di Sergio Leone. Chi scrive fa parte di un’associazione, il Gea – Gruppo Escursionisti Aspromonte, nata negli anni 80, un’associazione messa su da un gruppo di veri e propri pionieri dell’escursionismo calabro. Negli anni 80, in un periodo buio per questa terra, quando l’Aspromonte era famoso per i sequestri di persona, per essere una montagna in cui vigeva l’anarchia, una montagna in mano a gruppi mafiosi, una montagna che da allora si porta dietro una nomea funerea, in quel momento terrificante questi impavidi pionieri decisero testardamente di inoltrarsi e camminare ugualmente, riappropriarsi del territorio, iniziare un’attività di sentieristica impensabile all’epoca. Aprirono nuove vie, nuovi sentieri, mapparono il ter-
MONTAGNA DA SCOPRIRE
ritorio, fino alla creazione di un importante sentiero, quello che denominarono “Sentiero del Brigante”. Questo sentiero, che segue tutta la dorsale aspromontana fino a sfociare nelle Serre, rappresentava allora l’inizio di un importante progetto, un progetto ambizioso: la creazione di un unico sentiero che percorresse tutta l’Italia, in modo da collegare la punta dello stivale alle alpi, denominato appunto Sentiero Italia. Il “Sentiero del Brigante” scoperto, tracciato, mappato dal Gea fa parte quindi di quello che da allora viene definito “Sentiero Italia”. E’ la parte iniziale del Sentiero. Oggi assume particolare importanza perché questo sentiero, grazie all’opera testarda e continuativa del GEA, che ha visto in questi anni tanti nuovi soci camminare al fianco dei pionieri fondatori, si è visto finalmente riconoscere la sua peculiarità, rientrando nell’importante atlante digitale dei cammini d’Italia voluto e realizzato dal MIBACT con la collaborazione delle Regioni. Tra i 40 cammini naturalistici, religiosi, culturali e spirituali proposti vi è dunque anche il “Sentiero del Brigante”. Il cammino ha inizio a Gambarie e termina a Serra S.Bruno o Stilo, dopo una biforcazione alla Ferdinandea, residenza di caccia di Ferdinando II di Borbone. Tra le svettanti cime dell’acrocoro mediterraneo e le serre vibonesi, lungo la linea di crinale, attraversa posti suggestivi che evocano antiche ma anche moderne battaglie, dalla risalita dello schiavo ribelle Spartaco, fermato da Roma con la costruzione di una muraglia, i cui resti son in parte
visibili sullo Zomaro, alle battaglie cruciali per la risalita di Garibaldi (fu ferito proprio in questa montagna) e dei suoi mille. Quindi il Sentiero del Brigante segue il percorso di un antichissimo viatico tracciato da eserciti di ogni epoca, fin dall’Impero romano, da pastori, briganti, pellegrini. Si percepisce durante il cammino il segno di una storia millenaria, ogni passo si porta dietro sensazioni ancestrali. Questi posti diventano ancor più suggestivi se si approfondisce la storia dei briganti e dei ribelli che nel corso dei secoli sfruttarono la particolarità del territorio, la sua impenetrabilità che lo rende a volte quasi un labirinto mistico, per sfuggire e trovare riparo. Il nome del sentiero evoca queste caratteristiche uniche, una montagna aspra, che a volte sembra inghiottirti, ma che rivela improvvisamente visioni incantevoli. Una montagna al centro del mediterraneo, che cade a picco sul mare jonico e tirrenico che sembrano assediarla di bellezza, consente visuali e panorami che lasciano davvero senza parole. Qualunque escursionista si accinge a camminare in queste terre si avvicina colmo di pregiudizi fino a rimanere stregato dal suo aspetto misterioso, dalla sua magnificenza quasi sacra e dalla sua natura incontaminata e indomabile. Una delle cose per me commoventi è guardare negli occhi dei visitatori l’attuarsi di questa trasformazione: dal pregiudizio negativo allo sbalordimento e all’emozione. La bellezza di questo cammino emerge non solo da ciò che questi posti riescono ad evocare, ma dal-
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 37
MONTAGNA DA SCOPRIRE
le caratteristiche reali del territorio, il percorso unisce una continuità persa, da antichi villaggi ormai spopolati, a borghi caratteristici, a luoghi selvaggi inaccessibili, a boschi ricchi di biodiversità, vecchie dimore nobiliari, strutture fortificate, ma anche e soprattutto l’incontro con la popolazione del luogo, che a volte sembra insediata in posti impensabili, palesando la propria capacità di resistenza e la dimostrazione di un’accoglienza proverbiale. Vecchie signore, vestite come tradizione vuole, ultima testimonianza di un mondo che va scomparendo, grazie ad una generosità commovente, aprono, senza remore, a noi camminatori, la porta di casa, offrendo cibo e bevande. Avendo avuto la fortuna di percorrere questo sentiero, mi son trovato spesso in queste situazioni incredibili, superando lo stupore per questa apertura incondizionata verso il prossimo, ho potuto assaggiare i tipici piatti aspromontani, ad esempio i maccheroni col sugo della carne di capra, capocollo o pecorino fatti in casa, che la signora di turno, con estrema naturalezza, ci preparava come se fossimo figli prediletti.
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La quota del percorso varia tra le 1000 e le 1500 metri sul livello del mare, un sentiero diviso in più tappe, solitamente nove, e che tengono conto della specificità del territorio e della possibilità, a fine tappa, di rifornirsi presso ostelli e rifugi per consumare un pasto caldo, per discutere del percorso fatto in modo conviviale e per riposarsi, ricaricando le energie per il giorno successivo. A seconda dell’esigenza e della preparazione dell’escursionista, i giorni di percorrenza possono ridursi a cinque o sei. Ogni escursionista può partecipare anche solo ad una o due o tre tappe. Il tutto organizzato dai ragazzi del GEA, compresi gli spostamenti logistici. Inoltre ogni escursionista avrà a disposizione una mappa pieghevole del sentiero, con informazioni particolareggiate inerenti alla storia e alla cultura del territorio, un vero e proprio strumento indispensabile per la corretta lettura del sentiero e conoscenza del territorio. (Per ulteriori informazioni consultare i siti: www.sentierodelbrigante.it e www.gea-aspromonte.it).
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CALABRIA DA GUSTARE
Turismo esperienziale: tappa a Cirò L’antica “Terra del vino” Un’eccellenza calabrese da più di 40 anni grazie agli ottimi vigneti composti dal vitigno “Gaglioppo”, una prelibatezza che insieme alle deliziose pietanze tipiche e alle attrattive naturalistiche della zona, rendono la cittadina una tappa ideale per un vero turismo esperenziale
I
Di Manuela Di Vietri
l turismo enogastronomico coinvolge annualmente circa 5 milioni di viaggiatori, amanti di un turismo esperenziale che non si ferma più alle classiche località ma è sempre più alla ricerca e alla riscoperta di quelle tradizioni culinarie in passato trascurate, ma che stanno vivendo oggi una rinascita ed una valorizzazione capace di rendere appetibili anche le piccole mete un tempo trascurate. Per il turista alla ricerca di questo tipo di esperienze la Calabria si rivela regione di grande attrazione sensoriale. Da qualche anno c’è una nuova “fioritura” per il settore enologico calabrese, in passato trascurato, ma oggi grande attrattiva per un turismo enogastronomico di
cui sono sempre più alla ricerca i viaggiatori italiani ma anche internazionali che sempre più apprezzano il connubio tra un turismo culturale ed uno esperenziale grazie alla “cultura del buon cibo” tipicamente italiana e del buon vino specialmente in località come Cirò, che si distingue oltre che che per le interessanti location da visitare anche per un’offerta enologica grazie al vino che della cittadina in cui è prodotto prende il nome. Il Cirò, il vino della cittadina in provincia di Crotone, ha una lunga storia. Si narra infatti che venisse offerto ai vincitori dei giochi olimpici ateniesi. Infatti la Calabria, nella produzione dei vini, vanta una tradizione millenaria
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che trova le sue radici nella Magna Grecia. Ad accompagnare il buon vino di Cirò troverete anche deliziosi prodotti tipici tutti da scoprire ed assaporare, alcuni di questi sono le verdure sott’olio che si usa gustare su del pane casareccio, le olive e la sardella, i salumi ed i formaggi prodotti a Cirò e nelle località limitrofi, oltre agli ottimi prodotti locali del pescato. Ma l’offerta turistica di Cirò non si ferma alla degustazione del suo famoso vino e ai suoi tipici prodotti gastronomici. Cirò Marina è infatti la città dei 16 chilometri di spiaggia che con i suoi limpidi fondali rappresenta un’interessante tappa per gli appassionati di immersioni subaquee. Recan-
CALABRIA DA GUSTARE
dosi nella spiaggia di Punta Alice, nell’antica conosciuta come città di Krimisa, per il tempio di Apollo Aleo, di cui ad oggi restano solo pochi reperti, ci si trova in una spiaggia caratterizzata da una ghiaia sottile e quasi argentata in cui si potrà inoltre scegliere se rilassarsi al sole o usare il forte vento presente per sport come kite e wind surf , in una spiaggia che ha guadagnato ben 12 bandiere blu per la qualità del mare. Anche gli amanti della natura troveranno mete interessanti, come il Bosco dei Cacci, 60 ettari di pineta sul mare che permettono una totale immersione nella natura. Un altro spettacolo da non perdere se ci si trova sulle spiagge di Cirò marina è la nascita delle tartarughe Caretta Caretta, uno spettacolo della natura a cui ogni tanto si ha la fortuna di assistere. Sempre a Punta Alice, sarà pos-
sibile visitare uno dei più interessanti siti archeologici della zona, le ovine del Tempio di Apollo. Da visitare sono anche i Mercati Saraceni, situati in località Madonna di Mare, un luogo in cui recarsi per assistere al suggestivo tramonto. L’edificio religioso più importante del paese è la Chiesa di San Cataldo, dedicata al santo Patrono del paese. Risalente al 1903, seppure non molto antica, è comunque interessante da visitare grazie al bel portone di bronzo intarsiato e alla sua navata centrale arricchita da alcuni affreschi sacri. Ma sarà recandosi a 104 metri di altitudine che si potrà visitare un santuario più antico, risalente al XV secolo, il Santuario Maria Santissima d’Itria. Al suo interno si troverà una tela in stile bizantino raffigurante la Vergine con il Bambino, il cui au-
tore del XIX secolo è sconosciuto. Da vedere pure il quattrocentesco Castello Sabatini, struttura militare con giardini in cui si trova l’ottocentesca Fontana del Principe. Affascinanti da visitare sono infine anche la Torre Vecchia e la Torre Nuova, costruite in varie epoche come centri di avvistamento e difesa contro gli attacchi dei Saraceni. Infine, per vivere a pieno le sensazioni che una località come Cirò può regalare il nostro suggerimento è di recarvi sul lungomare, qui troverete diversi punti di ristorazioni in cui deliziarvi con i piatti tipici di questa terra, mentre oltre alle tipiche pietanze potrete gustarvi la vista e il profumo di un incantevole mare che vi permetterà di scoprire il vero significato di ciò che si intende con il termine “turismo esperenziale”. Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 39
I super food, CIBO & SALUTE
la salute parte dalla tavola
Maggiore consapevolezza e tanta voglia di stare bene portano un pubblico sempre maggiore a scegliere di curarsi a partire dalla tavola di Manuela Di Vietri
U
n atteggiamento più salutista dovuto anche ad una maggiore consapevolezza rispetto al passato è lo specchio dei nostri tempi, in cui una sempre maggiore attenzione da parte del consumatore si ritrova anche attraverso le scelte che vengono fatte degli alimenti da portare a tavola. Gli alimenti sempre più comuni sulle nostre tavole, molto di tendenza nel 2018 sintomatici di un bisogno di curarsi e sentirsi bene grazie anche all’alimentazione sono i “super food”, ovvero singoli alimenti o piatti preparati con queste materie prime che posseggono grandissime proprietà benefiche, tanto da renderli cibi particolarmente salutari per l’organismo. Ma quali sono questi “super food” tanto benefici e sempre più protagonisti delle nostre tavole? Ne
abbiamo selezionati 10 di facile reperimento, da provare per mantenersi in salute a partire dalla tavola. Mirtilli: un anti tumorale naturale, il mirtillo rosso è ricco di Vitamina A e C, ha proprietà rinfrescanti, astringenti, toniche, e diuretiche, mentre il mirtillo nero è quello più ricco di principi salutari, riesce infatti a svolgere un’azione antiemorragica nonché contro i radicali liberi, oltre ad essere un ottimo aiuto per migliorare la vista, specialmente di sera. Salmone: è un aiuto per il cuore, ricco di omega 3, contrasta i radicali liberi e rallenta l’invecchiamento cellulare oltre a renderlo un ottimo antidepressivo. Cavolo riccio: grazie a gli alti livelli di Omega 3, è un aiuto che da sollievo in caso di artriti oltre ad essere un valido aiuto con le malattie autoimmuni. Questo tipo
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di cavolo è inoltre ricco di ferro e tra le migliori fonti di vitamina C al mondo, oltre ad essere ricco di calcio di origine vegetale, una sostanza nutritiva molto importante per la salute delle ossa e non solo. Olio d’oliva: sono molteplici le sue proprietà benefiche, infatti oltre ad aiutare per la mineralizzazione delle ossa, previene e allevia l’osteoporosi, riduce l’ipertensione, contrasta il colesterolo LDL ed è in grado di diminuire i fattori di rischio cardiovascolari. Zucca: l’altro contenuto di potassio contenuto nelle zucche è essenziale per cuore e muscoli, mentre la polpa e il succo costituiscono ottimi diuretici, ma anche i semi della zucca sono ottimi alleati della salute, sono infatti in grado di alleviare le infiammazioni della pelle e di prevenire le disfunzioni delle vie urinarie.
BEAUTY
Beauty trend 2018: sarà tutto più “green”, “clean”
e sempre più personalizzato La tendenza nel settore della bellezza ci vede sempre più attenti. Maggiore diversificazione dei trattamenti ed una preferenza verso elementi naturali sono ormai un must
G
di Manuela Di Vietri
razie alla sempre maggiore consapevolezza che donne ed uomini hanno acquisito negli ultimi anni rispetto agli effetti negativi che hanno sulla pelle smog, riscaldamento, batteri presenti nei filtri dell’aria condizionata, le luci degli schermi dei device e tanti altri fattori ambientali con cui si entra quotidianamente in contatto, lo skincare acquisisce un valore sempre più importante e raccoglie sempre più l’interesse di molti in tutto il mondo, diventando un elemento di grande tendenza nel 2018. Il mercato dei prodotti antiinquinamento le cui vendite ammontano solo in Europa a 8 milioni di euro sono destinate dunque a crescere nel futuro, diventando inoltre non solo sempre più “green” ma anche sempre più “clean”. Elementi naturali privi di parabeni, coloranti, siliconi, solfati e conservanti sono gli ingredienti richiesti per 44 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
i prodotti che vedremo nel mercato beauty dei prossimi anni. Una tendenza quella di essere “puliti” che invade non solo il settore beauty ma molti altri, dall’alimentazione al modo di vivere nella quotidianità. Le donne del futuro sono socialmente responsabili e privilegiano i prodotti naturali che vengono percepiti come più puri e più sicuri. Elemento essenziale è poi la personalizzazione del prodotto che si tende ad acquistare; la richiesta infatti è quella di prodotti realizzati considerando le routine individuali e non più semplicemente generi di riferimento quali età o tipo di pelle. Ma quali elementi rappresentano un mix dei maggiori beauty trend del 2018? Ecco una lista delle tendenze di questo anno a cui prestare attenzione da adesso e per il futuro.
BEAUTY
Gli oli detergenti: rigorosamente biologici e naturali rappresentano prodotti fondamentali per l’idratazione di capelli e della pelle di viso e corpo. I fondotinta multicolore: le tonalità dei fondotinta saranno sempre maggiori nell’obiettivo perseguito di una maggiore inclusività. Ne è un esempio la nuova linea Fenty Beauty di Rihanna, che con un’offerta di oltre 40 shades di fondotinta adatte dalle pelli albine alle afro-americane ha venduto circa 72 milioni di dollari in un solo mese. I dermaroller per il viso: sono strumenti di bellezza per lo skin care ottimi per la circolazione e l’esfoliazione della pelle realizzati con elementi naturali di grande tendenza nel 2018. Le tinte per le labbra: le “lip teint”, ovvero i rossetti liquidi mat e shine sono un altro elemento di grande tendenza del 2018 che vede le labbra colorate da svariate tinte capaci di illuminare l’intero viso. Le maschere: vitamine, aloe, tè bianco e verde, bambù, cetrioli e pomodori, banane, curcuma e zenzero sono solo alcuni esempi dei “super food” esempio degli ingredienti naturali con i quali possono essere realizzate le maschere per lo skin care del viso rispettando la voglia di essere sempre più “green” e “clean”.
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 45
FASHION & STYLE
Le nuove tendenze per l’autunno: fantasie, colori e capi
L’
must have
R13, Max Mara, Eckraus Latta e Marni.
di E. N.
autunno è appena arrivato e stiamo già pensando cosa indossare nei prossimi mesi. Prendete spunto dalle tendenze abbigliamento Autunno Inverno 2018-19 più cool viste in passerella. Attraverso le sfilate delle più note Case di moda è stato possibile individuare i trend che saranno protagonisti dei prossimi mesi. Dalle fantasie ai colori, tante sono le novità che riusciranno a conquistarci sin da subito. Il colore entra prepotentemente nel guardaroba e tinge di allegria, luce e positività l’abbigliamento femminile. Per ravvivare le più classiche palette della stagione fredda, bisogna giocare con i colori pop e
vitaminici anche soltanto nei dettagli, se non ve la sentite di sfoggiare un outfit a tutto colore. I colori sono su cui puntare sono il giallo, il rosso, l’arancio ma anche il blu elettrico e il rosa. Una ventata di colore che cerca di portare ottimismo e vitalità anche durante le giornate invernali. L’obiettivo è, infatti, quello di sfoggiare i vestiti, le scarpe e le borse che sappiano donare buonumore nonostante le giornate siano grigie. Una vera e propria esplosione di tinte, insomma, sui mini e maxi dress, i trench e le giacche color block e poi tante scarpe come gli ankle boots. Completano il look le it bag di successo – per esempio quelle mini e i secchielli – e gli accessori per dare un tocco in più.
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Dolce e Gabbana
FASHION & STYLE
Total look animalier per Dolce e Gabbana
Tom Ford
Animalier Pizzo trasparente Total black per Christopher Kane.
Midi Dress è il protagonista delle passerelle autunno inverno 2018 ed è anche il capo di tendenza piú versatile della stagione. Né lungo né corto, il vestito di stagione va da sotto il ginocchio a sopra la caviglia. E’il ritorno ad un gusto sofisticato e facile da indossare ha coinvolto le collezioni di tutti gli stilisti. (vedi foto in basso a destra)
La stampa animalier, è uno dei trend del prossimo autunno inverno 2018-2019. Dopo un’estate già molto jungle, l’animal print si riconferma in scuderia come la stampa più fashion, un caposaldo delle collezioni autunno-inverno 18/19. Insomma anche infreddolite e alle basse temperature, rimarremo wild e grintose (almeno all’apparenza!). Il leopardato è ovunque: su trench, t-shirt, pantaloni, abiti, camicie e persino sugli occhiali. Sapete qual è il bello? Che si abbina praticamente con tutto! Crea, infatti, un magnifico contrasto con i colori accesi mentre rimane timeless ed elegante con nero e bianco.
Animalier per Balenciaga, Con balze e volant l’abito di seta Chloè, Frange per la squaw di Valentino, Patchowork per Dior, Logato, con le spalle scoperte l’abito di Fendi, Sexi con spacco profondo l’abito di Jacquemus. Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 47
FASHION & STYLE
Alberta Ferretti, Zimmermann, Etro, Roberto Cavalli
I pantaloni e le gonne di moda per il prossimo autunno inverno 2018-2019 fanno un salto nel tempo indietro di quasi quarant’anni sino agli anni 80. Tornano così alla ribalta pantaloni enormi ma dalla vita stretta, gonne a ruota e gonne longuette con bottoni e spacchi: sì largo, ma soprattutto sexy. I colori per gonne e pantaloni di moda nel prossimo autunno inverno vogliono toni brillanti e vitaminici. Si punta a materiali lussuosi e ad effetto, come la pelle nei toni mat del rosa cipria, il vinaccia e il cioccolato scuro: i pantaloni di pelle e le longuette daranno grinta al tuo maglione grigio oversize.
E poi il vinile lucidissimo, moderno in beige caffelatte o ultra chic in nero. Cita il brit style più o meno punk, con il tartan multicolor per gonne kilt o pantaloni stretti e larghi da uomo. Sotto la gonna in stampa animalier, altro grande trend del prossimo autunno inverno 2018-2019, abbina sia il nero sia un’altra stampa maculata in versione macro o micro.
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Emergenza ufficio: cosa indossare al lavoro? L’autunno inverno 2018/2019 raccontato dagli stilisti abbonda di suggestioni utili a chi è stanca dei soliti abbinamenti . L’abito elegante con gli stivali, rigorosamente midi (quindi sotto al ginocchio), stretto in vita e con la gonna scivolata. Gli stivali possono essere alti o bassi, rasoterra o a tacco medio. Altuzarra, Dolce e Gabbana, Max Mara.
FASHION & STYLE Muccato - Calcaterra - 3.1 Philipp Lim - N. 21
Elisabetta Franchi, Siriano, Tod’s e N.21
R 13 - House of Holland - Marco De Vincenzo
Il capospalla evergreen: il piumino Partiamo dal pezzo più importante del guardaroba, il capospalla. Questa stagione fa il suo grande ritorno il piumino, celebrato da Moncler con il progetto Genius, una serie di capsule collection realizzate in collaborazione con i più importanti designer. Il piumino è un capo iconico della moda invernale, da scegliere per la sua funzionalità ma senza rinunciare allo stile. Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 49
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FACCIA A FACCIA
Haber è Bukowski
A Catona Teatro l’unica data calabrese dell’artista bolognese
«O
gni volta questo spettacolo con Bukowski non è mai la stesa cosa. Cambio note, musica e tonalità. Faccio passaggi che non ho fatto, non c’è una personaggio scritto». E infatti non sono mancate le sorprese a Catona Teatro che ha ospitato l’unica data calabrese di “Haber è Bukowski”. Uno spettacolo che più di altri consente al poliedrico artista bolognese di essere libero nell’interpretazione. Lo ha raccontato lo stesso Haber durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, inserito nella rassegna “Tabularasa”, che ha avuto luogo al Malavenda Cafè di Reggio Calabria. Anche se provato dal caldo torrido Haber non si è sottratto alle domande e ha chiacchierato con la consueta schiettezza con i giornalisti. «Quando ho fatto Zio Vanya – ha spiegato Haber – il personaggio era quello l’ho costruito in un mese di prove a sempre tenendo quel mood. Bukowski è diverso, 52 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
con lui posso andare a briglia sciolte. Di sicuro sul palco cercherò di dare il meglio di me». Secondo Haber il messaggio più attuale di Bukowski alla società moderna è legato all’uguaglianza fra gli uomini. «Siamo tutti uguali senza differenza di colore, religione o di qualsiasi altro genere. Siamo tutti sulla stessa barca. Lui aveva un grande rispetto per l’essere umano e questo credo sia fondamentale». Però non dite ad Haber che, in fondo, con Bukowski l’identificazione è quasi totale. Dopo aver ammesso che «anche a me piacciono le donne, il bere e il gioco» si interrompe e raccomanda: «Non mi legate a questo personaggio che nella mia carriera ne ho interpretati a migliaia e altri continuerò a farne». Ed in effetti non gli si può certo dargli torto solo dando un breve sguardo alla sua lunga carriera che può farsi partire nel 1986 quando il regista Pupi Avati lo vuole in “Regalo di Natale”. Nel film è Lele Bagnoli, perdente nato e aspirante giornalista, uno dei quat-
FACCIA A FACCIA
tro vecchi amici che si ritrovano la notte di Natale a giocare a poker per imbrogliare un industriale. E poi Michele Apicellain in “Sogni d’oro” di Nanni Moretti, con Ugo Tognazzi e Philippe Noiret, in “Amici miei Atto II” di Mario Monicelli, e, infine, nel cast dell’opera prima di Gabriel Salvatores “Sogno di una notte di mezza estate”. Negli anni Novanta recita in tre film di Pieraccioni (“I laureati”, “Il ciclone” e “Fuochi d’artificio” e, tra il 1999 e il 2003, ancora con Mario Monicelli “Panni sporchi” e Pupi Avati nel sequel “La rivincita di Natale”. Come attore teatrale, nel 2006 si è aggiudicato il Premio Gassman come miglior attore per “Zio Vanja” di Anton Cechov. E come lui stesso ha ricordato in conferenza stampa non può non ricordarsi la sua abilità canore che si è tradotta in diversi album. Insomma un campionario così vario e complesso che risulta difficile rinchiudere nella pur bellissima “Valigia dell’attore” che Francesco De Gregori gli ha dedicato. (rictrip) Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 53
IL LIBRO DI MEDINBUS
Icarus.
Ascesa e caduta di Raul Gardini Matteo Cavezzali racconta una delle pagine più controverse della storia repubblicana che presenta sicuramente più dubbi che punti fermi
P
Di Claudio Careri uò una morte suicida, per quanto eccellen-
sarebbe dovuto presentare davanti al Pubblico Ministero
esorcizzata con la scrittura di un libro? Matteo
versata ai partiti per costruire il colosso dell’agroalimen-
te costituire un’ossessione al punto da essere
Cavezzali, giornalista de Il Fatto Quotidiano,
con Icarus. Ascesa e caduta di Raul Gardini, Minimum fax
editore, ha compiuto un esorcismo: autobiografico e personale al contempo. Da anni, questo giovane blogger e
scrittore cercava l’abbrivio per consacrare il suo impegno,
ai limiti della compulsione ossessiva, per finire di occuparsi di uno dei tanti buchi neri della travagliata storia italiana. Pensava potesse essere il suo ultimo libro, quello della
pensione di anzianità. Fin quando, a cena il suo editore
non gli impose di chiudere questa lunga parentesi durata
tanti anni (Cavezzali ha 35 anni). Raul Gardini, imprenditore rampante e molto quotato a livello internazionale,
pose fine alla sua vita il 23 luglio del 1993 nella residenza di piazza Belgioioso a Milano (la Polizia, allertata si si recò dall’altra parte della città meneghina, in via Belgiosio: prima delle innumerevoli anomalie). Per contestualizzare
meglio, va ricordato che si è nel pieno della buriana di Mani Pulite. Proprio in quella data, causalmente quella
in cui si celebra il patrono Sant’Apollinare di Ravenna, si 54 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
Antonio Di Pietro per riferire della maxitangente Enimont tare e del cemento, proprio a pochi giorni del suicidio di
Gabriele Cagliari, presidente dell’Eni. E invece due colpi
di pistola irrompono in una storia mai chiarita fino in fondo. Cavezzali si muove su un crinale difficile, alla ricerca di
retroscena e di indizi, supportato da una costruzione in sè
letteraria, con inserti prodotti dalla fantasia, che costituiscono tessere, che ben si attagliano con il resto dell’ordito, al punto da sembrare i puntini sospensivi di una storia
che ha più incognite che certezze. Più misteri che punti fermi. A partire dalla pistola che viene ritrovata adagiata
sul comodino, dopo due colpi sparati alla tempia. Ma è tutto il contesto che è particolarmente tortuoso e fa pensare
a indagini frettolose per archiviare la morte come suicidio. Da questo episodio prende le mosse il libro, che è quindi
inchiesta e narrativa pura al tempo stesso. Il centro degli interessi di Gardini e della famiglia Ferruzzi è Ravenna,
tranquilla provincia romagnola, già capitale dell’Impero Romano di Occidente con Romolo Augustolo, che mai più conoscerà gli splendori e mai più salirà agli onori della
IL LIBRO DI MEDINBUS cronaca, come avvenne sul finire degli Anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, per merito dell’impavido Raul. Ed è proprio la capacità di Matteo Cavezzali a mescolare sapientemente cronaca e fiction. Nella parabola di Raul Gardini
si intrecciano fatalità, ambizioni smisurate, grandeur e tra-
me masso-capitalistiche. Il plot di Icarus, ambivalente con l’escamotage dell’immaginario di finzione, è realismo ed esperienza personale: letteratura allo stato puro. Ricordi
di spiagge, di ragazzi e di infanzia si susseguono. «Mamma! Babbo! Abbiamo vinto! Abbiamo umiliato Martello!
Dobbiamo festeggiare!». «Bene», disse mio babbo, senza entusiasmo. «Non c’è niente da festeggiare!», proseguì mia mamma incazzata. «Silvio Berlusconi ha appena vinto le elezioni». Quella fu pure la prima volta che sentii
nominare Silvio Berlusconi: non sapevo ancora che per i
seguenti venti anni avrei sentito il suo nome sempre più spesso, mentre non avrei sentito mai più quello di Gardini.
Non sapevo nemmeno quanto fossero collegati, anche se in maniera sotterranea, quei due nomi. Mentre io correvo
in spiaggia e giocavo a pallavolo, l’Italia era cambiata. E
grazie allo sport si può tracciare un aneddoto che riguarda la nostra storia. A Reggio Calabria non solo gli appassionati di basket ricordano un trionfo straordinario della Viola. Seconda giornata del campionato di pallacanestro,
stagione 92/93. Il Palapentimele è gremitissimo, con 9 mila spettatori scatenati. In programma c’è l’incontro di
serie A1 Panasonic Reggio Calabria-Messaggero Roma. Finisce 96-85 per i neroarancio. Una partita memorabile,
caratterizzata da una rimonta epocale. Un match vinto dal quintetto di Charlie Recalcati (Volkov, Avenia, Santoro,
Garret, Sconocchini) contro la munifica squadra di Dino
Radja e Rick Mahorn. La squadra romana era stata acquisita dal gruppo Ferruzzi sul finire degli anni ‘80 e mar-
chiata col nome del giornale più letto e diffuso a Roma, Il Messaggero appunto, detenuto dal gruppo stesso: la pri-
massonici della vicenda, presenta i tanti ‘no’ esplicitati alla sua richiesta di intervista, accenna ai finanziamenti
di Cosa Nostra nei confronti del Gruppo Ferruzzi, rievoca le grandi intuizioni dell’imprenditore, come la benzina
verde e la plastica biodegradabile, le scalate borsistiche alle società concorrenti, le smargiassate come ‘la chimica
sono io’, i rapporti burrascosi con Carlo Sama e i dirigenti della Ferruzzi, l’allergia ai politici di professione che gliela fecero pagare. Da leggere tutto d’un fiato.
ma volta che avveniva a livello nazionale. Erano gli anni
L’autore
giornale, investiva massicciamente sul ‘Moro di Venezia’,
diversi giornali tra cui la Repubblica e tiene un blog sul
in cui Raul Gardini, a capo del gruppo proprietario del guidato da Paul Cayard, che sdoganò la vela, rendendola
popolare e facendo incollare agli schermi televisivi milioni di italiani in orari antelucani e la sponsorizzazione della
Teodora Ravenna, e vincitrice di nove scudetti nella pallavolo femminile, cui il racconto di prima faceva riferimento.
E lo scrittore immagina anche che Gardini possa anche
diventare Presidente del Consiglio, parla degli intrecci
Matteo Cavezzali è nato e vive a Ravenna. Collabora con sito del Fatto Quotidiano. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su minima&moralia, Nazione Indiana e nella raccolta Almanacco 2017. Mappe del tempo (Quodlibet
2017) curata da Ermanno Cavazzoni. Ha scritto testi per
il teatro messi in scena in Italia e all’estero. Dal 2014 è direttore artistico del festival letterario Scrittura.
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 55
IL PERSONAGGIO
Fabio Concato incanta Ecolandia
I suoi più grandi successi contaminati dal jazz di Paolo di Sabatino vanno dritto fino al cuore del pubblico Di Neri De Marco
L
a rassegna Ecojazz che ha animato per tutta l’estate il parco Ecolandia di Arghillà ha avuto tra i protagonisti di eccezione Fabio Concato. Il cantautore milanese ha messo d’accordo tutti per una delle serate più riuscite della rassegna. Almeno tre generazioni sono state rapite dalla contaminazione dei suoi successi pop con le note jazz di Paolo Di Sabatino. Il cantautore milanese non ha nascosto di aver subito il fascino della location in cui si è svolto il concerto: «Questo sito non lo conoscevo e spesso anche questo fa la differenza per un concerto ben riuscito». Condizioni ideali, dunque, per far partire un viaggio lungo vere e proprie pietre miliari della storia della musica italiana. “Domenica bestiale”, “Guido piano”, “Rosalina”, “Sexy Tango”, “Ti ricordo ancora” e “Fiore di maggio” fino alla struggente “Gigi”, dedicata al padre, suo primo insegnate di musica e che lo ha introdotto al jazz. Proprio quel jazz che adesso sta portando in giro per 56 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
Foto di Marco Costantino
l’Italia i suoi più grandi successi in un abito nuovo. «Ho cominciato ad ascoltarlo quando ero molto piccolo, mio padre lo ascoltava e lo suonava spesso e io lo ascoltavo con lui. Mio padre faceva il rappresentante, quindi si occupava di altro, ma quando tornava a casa se ne accorgeva tutto il palazzo». A spingere Concato verso la contaminazione jazz anche i suoi colleghi musicisti. «Tutti i amici musicisti sostengono che la mia musica si presta a questo abito ed in effetti anche il pubblico sembra gradire». Fabio Concato, diventato da qualche anno produttore di se stesso può collocarsi fra i pochi artisti abbastanza intelligenti da aver compreso la bellezza, oltre che la necessità, di far vivere le proprie intuizioni spostandosi verso la gente, in dimensioni più piccole di quelle cui ci si era abituati negli anni d’oro che però restituiscono alla sua musica la dimensione adatta per emozionare esattamente come fosse ancora una Domenica Bestiale.
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Stabilità (ESP), il Sistema Antibloccaggio
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(ABS) e il Front Collison Guard (FCG).
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consapevolezza della tutela ambientale e
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IL CINEMA DI MEDINBUS
L’uomo che uccise Don Chisciotte Gillliam regala una pellicola visionaria e folle in grado di divertire e appassionare il pubblico
“L
Di Paola Maugeri uomo che uccise Don Chisciotte” ha
hidalgo di Cervantes.Nei primi 40 minuti una serie di im-
sta Terry Gilliam ha cominciato a svi-
tato da Jonathan Price, e Toby nella desertica campagna
un’origine risalente nel tempo. Il regiluppare l’idea di un adattamento cine-
matografico del “Don Quixote” di Miguel De Cervantes
già nel 1989. Innumerevoli imprevisti, finanziari e tecnici, hanno comportato che lo script fosse molteplici volte
rimaneggiato fino ad arrivare alla stesura della pellicola
attuale circa due anni fa. Il merito principale del film risiede proprio nella sceneggiatura, la storia ambientata nei
nostri giorni riesce a catturare l’essenza dell’opera di Cervantes senza fare strettamente riferimento al libro. Le vicende trattano le rocambolesche avventure di un giovane
e cinico regista di spot pubblicitari di nome Toby, interpretato da Adam Driver. Mentre gira un video commerciale in Spagna, si ricorda che esattamente in quei luoghi e
dieci anni prima aveva realizzato un adattamento cinematografico del Don Chisciotte, utilizzando attori del luogo,
non professionisti. Per il ruolo di Don Chisciotte aveva arruolato un anziano calzolaio, che identificatosi completamente nella parte crede ancora di essere l’ingegnoso 58 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
previsti finiscono per isolare il vecchio calzolaio, interprespagnola, il primo a cavallo in armatura seicentesca, il secondo a dorso di mulo.
É la parte più godibile di tutta la pellicola. Gli sceneggiatori hanno ideato tante e tali trovate, che unite a riprese e contesti idonei, realmente stupiscono gli spettatori. Il vecchio identifica Toby con Sancho Panza e insieme
affronteranno una serie di avventure surreali che ripercorrono, in maniera onirica o contestualizzata quelle del romanzo di Cervantes: demoni reali e immaginari, moderni
e medievali, giganti da uccidere, mulini a vento, tornei di
combattimento, donzelle da salvare, donne con la barba e fanciulle amate da ritrovare. L’essenza della trama
dell’opera di Cervantes, Gilliam, l’ha centrata soprattutto nel riprodurre quella dicotomia rappresentata dai due personaggi principali, dove il vecchio calzolaio, ossia Don
Chisciotte rappresenta la follia, la fantasia, ma anche l’idealismo, l’integrità, il coraggio e Toby, ossia Sancio Panza, rappresenta il realismo, la pavidità, l’ignoranza.
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 59
MEDINBUSALUTE
Rientro dalle vacanze: i Fiori di Bach per partire al meglio questo autunno
Addio a difficoltà di concentrazione, allergie, stanchezza, insonnia e stati di ansia grazie ai Fiori di Bach suggeriti dalla naturopata Raffaella Zanarello
C
di Manuela Di Vietri on l’incalzare dell’autun-
improvvisi magari prima di un appun-
non si è risparmiato fisicamente ed
stati di ansia, mancanza
In caso di difficoltà di concentrazione:
Elm: utile per la stanchezza mentale.
no e dei ritmi frenetici di concentrazione, aller-
gie, stanchezza e altre sintomatologie diventano molto comuni. Per
dare sollievo a tutte queste fastidiose
problematiche esistono rimedi del tut-
to naturali, i Fiori di Bach, un valido aiuto che agisce sulle diverse cause
che possono far scaturire il problema. L’utilizzo di questi fiori è soggettivo in
base alla persona e alle sue peculiarità. Per scoprire i fiori suggeriti ad
ognuno, abbiamo consultato la naturopata Raffaella Zanarello, che ci illustra di seguito i diversi fiori da utilizzare in base all’origine del problema. In caso di ansia:
Rock rose: se l’ansia è dovuta alla paura di affrontare una situazione aiuta a recuperare il coraggio.
Star of Bethlehem: ha un’azione consolatoria, rende forti e aiuta a concretizzare un progetto.
Rescue Remedy: è un pronto soccorso in caso di ansia, se avete tremori
tamento importante.
Clematis: aiuta a concentrarsi in caso
di una carenza di concentrazione dovuta ad una “fuga dalla realtà”.
Chestnut Bud: aiuta a concentrarsi in caso di superficialità e disattenzione. In caso di allergie:
Rescue Remedy: ideale appena appaiono i sintomi.
Rock Water: ideale per forme allergiche dovute ad un eccesso di rigidità verso se stessi.
Beech: utile per allergie e intolleranze in generale. Lavora su persone poco tolleranti.
Chicory: ideale per asma bronchiale.
Ottimo per persone molto emotive
che si agitano e si spaventano subito.
ora è stanco ed esaurito.
Ideale per chi tende ad assumersi incarichi e responsabilità che non sono giusti per le sue capacità.
Hornbeam: è utile per chi è stanco e demotivato al punto da non trovare la forza di alzarsi dal letto. In caso di insonnia:
Hornbeam: aiuta a trovare la motivazione per alzarsi dal letto di giorno, mentre favorisce l’addormentamento, aiutando a calmare i pensieri.
White Chestnut: è indicato per chi
soffre di insonnia perché tende a “rimurginare” sugli stessi pensieri.
Impatiens: indicato per l’insonnia di chi non riesce a rilassarsi.
In caso di stanchezza:
Olive: ideale per la stanchezza dovuta ad un grande impegno fisico e morale. Utile dopo una sofferenza emotiva.
Oak: utile per la stanchezza di chi, per un eccessivo senso del dovere,
60 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
Raffaella Zanarello (Naturopata)
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 61
MEDINBUSPORT
REGGINA, INCOGNITA O INSIDIA
Partita la nuova stagione, è la chance per uscire dal guado di Andrea Iacono
I
NCOGNITA. E’ la parola che più si addice per definire
realtà economico-produttive-imprenditoriali delle vicine
Prima una campagna trasferimenti che lascia ben spe-
ben altra cosa. Senza scomodare contesti ben più solidi
l’Urbs Reggina 1914 all’alba della stagione 2018/2019.
rare, poi un precampionato di buone sensazioni tra ami-
chevoli e Coppa Italia, quindi un esordio ufficiale stentato.
Sullo sfondo il Centro sportivo Sant’Agata che passa in mano all’Asd Magna Grecia di Antonio Girella, in quanto
società vincitrice del bando per l’affitto dei beni appartenuti alla Reggina Calcio, una Curva Sud che si riappacifica
con la squadra e torna ad essere il dodicesimo uomo in campo, la deludente quota di appena 1500 abbonamenti
(l’anno scorso erano stati 2200). La società amaranto finalmente, dopo i primi mesi di melina, rompe gli indugi e sul
finire del’’estate parla apertamente di playoff. Ma l’undici di
Roberto Cevoli deve essere meno presuntuoso, mostrare più carattere, migliorare in difesa e far circolare meglio la
palla nella zona nevralgica del campo se vuole centrare
l’obiettivo dichiarato. Che dopo anni di stagioni sottotono, agli occhi di molti (detrattori di professione e nostalgici della serie A), può anche sembrare il minimo sindacale
per una piazza del blasone di Reggio Calabria. Ma che
invece, a voler essere più realisti del re, non è poi così
scontato. Senza andare troppo lontano basta fermarsi alle 62 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
Catanzaro e Vibo Valentia (per rimanere in serie C): sono in Sicilia (vedi Catania e Trapani) o in Campania (Caserta e Castellammare di Stabia), le realtà costruite negli ultimi
anni da Floriano Noto e Pippo Caffo sono lì a dimostrare in tutta evidenza come la famiglia Praticò stia facendo i
miracoli per assicurare il calcio professionistico al dopo-
Foti. Potenze industriali diverse sì, ma anche tessuti socioeconomici ben più dinamici rispetto ad una dormiente città
dello Stretto. E’ per questo che la squadra che sta muovendo i primi passi in una delle stagioni più pazze che il calcio italiano ricordi (penalizzazioni, processi, fallimenti,
ricorsi, rinvii, ripescaggi) non può che passare per un’incognita. Bravo il direttore sportivo Massimo Taibi che con la farina messagli a disposizione dalla società di via Petrara
ha portato a casa il miglior pane che avrebbe potuto fare.
Dei quattro giocatori di proprietà è rimasto il miglior prospetto, Marino, garantendosi le prestazioni sportive di ben 24 nuovi acquisti (malgrado qualche rifiuto di troppo come quello di Rolando Bianchi), puntando su diversi contratti pluriennali ed un’età dell’organico molto bassa. Il budget
non permette di fare follie, così la rosa concede qualco-
MEDINBUSPORT sa in termini di esperienza. Tanti giovani di belle speranze
ROSA ATTUALE
Il mercato è stato condiviso tra ds e mister. Tra i due l’inte-
Difensori: Ciavattini, Kirwan, Pogliano, Seminara, Mastrip-
che ci si augura possano tramutarsi in scommesse vinte.
sa sembra funzionare. “La squadra è equilibrata e discretamente forte. Abbiamo fatto il massimo, per quello che
avevamo a disposizione. Dire che siamo più forti di tutti
Portieri: Confente, Morabito, Vidovsek,
polito, Redolfi, Zivkov, Solini, Conson, Curto
Centrocampisti: Bonetto, Franchini, Marino, Navas, Peter-
non è vero. Ma a noi non cambia niente, ce la giocheremo con tutti. I risultati vengono determinati dagli episodi, la squadra sta crescendo a vista d’occhio”, le parole di Taibi a bilancio della campagna trasferimenti.
Adesso servono risultati ed entusiasmo. I due grandi assenti della gestione Praticò. E vanno a braccetto, l’uno trascina l’altro. Una buona base di partenza sarebbe la
prestazione. Cevoli predilige il 4-3-3 che in corso d’opera all’occorrenza il tecnico riminese tramuta in un 4-2-4
a trazione anteriore. Con tanta voglia di imporre il proprio gioco. Sempre e comunque. In casa e fuori. Punto di forza che rischia di diventare un limite insuperabile se non si
hanno gli interpreti e gli anticorpi giusti: equilibrio tattico,
capacità di reazione, solidità difensiva. Perchè è vero che
mann, Zibert, Salandria
Se nel giro di un paio di mesi tutti i tasselli andranno al po-
Ungaro, Tassi, Viola
la miglior difesa è l’attacco, ma che non sia di panico.
sto giusto, il passaggio da incognita a insidia è un attimo. Fuggente, si sa, per definizione.
MOVIMENTI DI MERCATO DELLA SESSIONE ESTIVA In entrata:
Salandria (c, svincolato), Navas (c, svincolato), Maritato (a, svincolato), Ciavattini (d, Roma, svincolato), Ungaro
(a, svincolato), Franchini (c, Sassuolo, prestito), Kirwan (d, svincolato), Confente (p, Chievo, prestito), Pogliano (d,
Chievo, prestito), Conson (d, svincolato), Zivkov (d, Padova, definitivo), Seminara (d, Empoli, prestito), Bonetto
(c, Inter, definitivo), Tulissi (a, Atalanta, prestito), Vidovsek (p, Atalanta, prestito), Curto (d, Empoli, prestito), Redolfi
(d, svincolato), Viola (a, Virtus Francavilla, definitivo), Petermann (c, svincolato, definitivo), Sandomenico (a, Juve
Stabia, definitivo), Tassi (a, Ascoli, prestito), Solini (d, Robur Siena, prestito), Zibert (c, Juve Stabia, prestito), Emmausso (a, Genoa, prestito) In uscita:
Sparacello (a, Virtus Francavilla, definitivo), Isabella (d, Locri, prestito), Sciamanna (a, risoluzione), Novembre (a,
Calcio Cittanovese, prestito), Amato (c, Vis Artena, centrocampista.), Mezavilla (c, Juve Stabia, definitivo)
Attaccanti: Emmausso, Maritato, Sandomenico, Tulissi,
STAFF TECNICO Allenatore: Roberto Cevoli Allenatore in seconda: Nicola Cancelli Preparatore dei portieri: Stefano Pergolizzi Preparatore fisico: Marco Tonelli, Carmelo Praticò Match analisys: Carmelo Merenda Medico sociale: Pasquale Favasuli Consulente ortopedico: Roberto Simonetta Fisioterapista: Domenico Lisi, Giuseppe Assumma ORGANIGRAMMA SOCIETARIO Presidente: Mimmo Praticò Vicepresidente: Francesco Giuffrè Consiglieri Cda: Giovanni De Caridi, Giuseppe Praticò, Giovanni Sgrò, Giandomenico Stilo Direttore sportivo: Massimo Taibi Club manager: Giusva Branca Team manager: Piero Praticò Responsabile settore giovanile: Emanuele Belardi Responsabile comunicazione: Giuseppe Praticò Fotografo: Domenico Notaro Coordinatore marketing: Gianluca Romeo Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 63
HI-TECH
La vetrina hi-tech Tutte le novità dai colossi dell’informatica di Giuseppe D’ Agostino gli spallacci alle volte risultano un po’
Ma la vecchia console portatile rima-
tasca “nascosta” per telefono e por-
che riscuote ancora successo. A tal
di troppo outdoor. E forse manca una
tafoglio. Ma per chi ama gli zaini pratici e resistenti – questo è mooooolto
resistente – si tratta decisamente di una ottima scelta. Il prezzo è di circa 80 euro. Nilox Fighter lo zaino laptop che si
punto che l’azienda giapponese ha
brevettato una cover apposita che trasforma il tuo telefono in un Game Boy. Si tratterebbe di una custodia a
portafoglio che si richiude su sé stessa: quando è aperta puoi usare tranquillamente il tuo smartphone, se la
trasforma in borsone
chiudi torni ad avere i due bottoni A
Uno zaino spazioso (23 litri), con
e B più i tasti select e start e la croce
una tasca per un portatile (fino a 15
direzionale in grado di fornire l’input
pollici), con scomparto dedicato per
al touchscreen. In più, non avresti a
il tablet, più un tascone frontale con
disposizione tutto il display del tele-
spazio per biro, biglietti da visita, un
fono, ma sarebbe la cover a ritaglia-
piccolo blocco, le monete o l’abbonamento dei mezzi. E lo smartphone, se
ne comunque un’icona indiscussa
re una porzione dello schermo per avere il classico design rettangolare
hai il coraggio o vuoi usare il lucchet-
La cover Nintendo che trasforma
basso – come sull’Invicta che avevi a
Il Game Boy è stata una delle conso-
trasforma lo zaino in una borsa. Basta
pochi anni ha venduto 120 milioni di
di zip: se viaggi in aereo, la soluzione
tris e ha dato uno spunto importante
bello e robusto, un bagaglio perfetto
della croce direzionale e del doppio
ve, forse un po’ troppo grande per
fatto il suo debutto in Giappone – a
macchina fotografica, un maglione e
mente: gli smartphone hanno affon-
due, una nella parte alta e una late-
costringendo Nintendo a rivedere la
Apple Watch Serie 4: ora fa anche
utilissimo. I difetti? Qualcuno preferi-
della Nintendo Switch e lo sbarco
Oltre ai nuovi iPhone, Apple ha pre-
cinghie da agganciare per l’uso con
Super Mario Run o Animal Crossing.
to in dotazione. E un’altra tasca, in
lo smartphone in Game Boy
scuola! – che contiene lo tracolla che
le portatili più famose della storia: in
nascondere gli spallacci con un giro
pezzi, ha universalizzato il gioco Te-
può essere comodissima. Uno zaino
per i controller di oggi con l’intuizione
per una gita lunga o un viaggio bre-
pulsante. Dal 1989 – anno in cui ha
l’uso di tutti i giorni. C’è posto per una
oggi le cose sono cambiate drastica-
qualche maglietta. Le aperture sono
dato il mercato delle console portatili
rale: una volta che ti abitui, diventa
propria strategia a cavallo tra l’ibrido
rà qualcosa di più minimalista. E le
nel mondo delle app con titoli con
64 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
del Game Boy.
Per ora è solo un brevetto, ma presto i giapponesi metteranno in vendita la custodia multimediale “old style”.
l’elettrocardiogramma
sentato anche il nuovo Watch Serie
4, il primo smartwatch al mondo do-
HI-TECH
tato di un nuovo sensore in grado di
dica. Apple ha anche introdotto l’av-
ca 19 cm) ad alta risoluzione - men-
ECG (elettrocardiogramma) e di rile-
troppo bassa (quello per la frequen-
prodotto da stampa in 3D, contiene
registrare un vero e proprio tracciato
vare eventuali aritmie cardiache. Ma non si tratta delle uniche novità, vi-
sto che il nuovo Apple Watch è stato oggetto di una profonda revisione, a cominciare dal design ora dalla linee
più “morbide” e sottili affidate anche
a nuovi display più grandi del 32% sul modello più piccolo e del 35%
su quello più grande. Nuova la ghiera laterale ora dotata di “scatto” con
feedback aptico (leggera vibrazione),
l’altoparlante più potente del 50%, il
microfono più sensibile e anche il
retro rivestito ora in verto zaffiro e ceramica nera. Tutti accorgimenti,
secondo Apple, che hanno consentito di migliorare sensibilmente le prestazioni durante le chiamate. Il tutto
viene controllare dal nuovo SoC S4, un dual-core a bassi consumi che
dovrebbe garantire un raddoppio delle prestazioni rispetto al Watch serie
vertimento per la frequenza cardiaca za alta era già presente) e quello per il ritmo cardiaco irregolare. Entrambe le funzioni usano il sensore ottico e
sono volte al monitoraggio della fibrillazione atriale. Tutte funzioni che Apple ha voluto fossero certificate e
approvate dalla American Heart Association e dalla FDA americana.
Il nuovo Apple Watch serie 4 è anche dotato di sensore di caduta (della persona che lo indossa) che farà
scattare la modalità emergenza: in
caso di mancato annullamento della modalità, partirà nel giro di alcuni
secondi una chiamata automatica di
richiesta soccorsi. Come per i precedenti Apple Watch, ritroviamo la
certificazione di impermeabilità e anche l’autonomia dichiarata rimane sostanzialmente invariata (circa 18 ore).
3. Sul fronte dei sensori sono pre-
Magic Scroll: il display che si sro-
di registrare e di inviare al proprio
Si tratta di un display flessibile, arro-
effettuare al più presto una visita me-
tale per funzionare. Basta un gesto per srotolare il display e avere così a disposizione uno schermo piatto
e ultrasottile, da usare come quello
di un normale tablet, con due rotel-
le ai lati del cilindro che permettono di scorrere i contenuti visualizzati. I
vantaggi dello schermo arrotolabi-
le sono evidenti: a differenza di un tablet convenzionale delle stesse dimensioni può essere maneggiato
con una sola mano e poi riposto in tasca senza problemi. MagicScroll
funge da telefono e da registratore
vocale, ma la sua forma e la modalità di interazione con le informazioni lo rendono ideale per la fruizione di contenuti dai social network, come la
timeline di Facebook, Instagram e di
controllarlo con i gesti e di due cop-
piccola ghiera e attendendo circa 30
evidenti irregolarità si verrà invitati ad
ciò che serve a questo papiro digi-
piccola fotocamera che permette di
elettrodi dedicati proprio alla registra-
iPhone un tracciato ECG. In caso di
per la connettività, la batteria e tutto
Il prototipo è dotato anche di una
GPS e un inedito sistema di micro-
secondi, l’Apple Watch sarà in grado
il processore, la RAM, le schede
siti di news o di annunci.
senti il giroscopio, l’accelerometro, il
zione ECG: appoggiando il dito sulla
tre il corpo centrale del dispositivo,
tola
tolabile attorno a un cilindro rigido,
sfogliabile agendo su due rotelle di controllo. Lo schermo è un 7,5” (cir-
pie di attuatori robotizzati, minuscoli
meccanismi che possono agire sulle rotelle di controllo per fare scorrere
il display in base a specifici scenari, per esempio quando si riceve una
notifica o quando una certa informazione si è aggiornata.
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 65
L’INAUGURAZIONE
L’oro verde trova casa Nella centralissima Via Filippini, nei locali del mercato coperto, ha trovato spazio il nuovo Museo che accoglie la storia, gli impieghi e l’esposizione dell’agrume essenziale di Reggio Calabria, da secoli esportato nel mondo Di Paola Maugeri
I
naugurato a Reggio Calabria il Museo del Bergamotto che è ospitato all’interno del Mercato Coperto di via Filippini numero 50. L’Amministrazione comunale ha scelto di destinare una vasta area all’interno dei rinnovati locali dell’edificio che ospita lo storico mercato coperto al centro della città quale sede che accoglie il Museo che accoglie la storia, gli impieghi e l’esposizione dell’agrume essenziale di Reggio Calabria, da secoli esportato in tutto il mondo. Il Museo del Bergamotto di Reggio Calabria è un’esposizione di strumenti che raccontano più di trecento anni di cultura, storia e tradizioni sull’agrume e il suo utilizzo. Oltre a tracciare un vero excursus sul bergamotto, il Museo mostra una vera rassegna dell’archeologia industriale con le macchine da estrazione che risalgono all’inizio del Settecento. Nelle intenzioni dell’amministrazione la scel64 | Medinbus | Numero 9 | Luglio 2018 / Agosto 2018
ta di collocare il Museo del Bergamotto in via Filippini, all’interno di un circuito di attrazioni turistiche e di interesse storico-culturale, si pone quale volano di valorizzazione della zona mercato e del centro cittadino che si apre ad un attrattore importante rivestendolo di una dimensione rinnovata e di prestigio per l’intera città e i suoi visitatori. Alla cerimonia di inaugurazione con Vittorio Caminiti, presidente dell’Accademia internazionale del Bergamotto, del Museo del Bergamotto e di Federalberghi Calabria, hanno presenziato gli associati all’Accademia del Bergamotto e il Maestro Gerardo Sacco, che ha presentato una collezione di gioielli dedicata al Bergamotto di Reggio Calabria. E’ intervenuto anche il professore Alfredo Focà che, per l’occasione ha donato al Museo la sua personale biblioteca sul bergamotto.
L’INAUGURAZIONE
La direttrice del Museo Giulia Pezzuto ha spiegato quali sono gli obiettivi che il Museo si propone di raggiungere. «Noi conosciamo il bergamotto quasi soltanto per la produzione dei profumi. Qui al Museo proviamo ad andare oltre, facendo scoprire anche tutte le altre proprietà dell’agrume che vanno dalle cure mediche e scientifiche fino all’antica arte culinaria islamica che è stata ripresa ultimamente nel campo dell’enogastronomia. C’è poi una storia da raccontare fatta di uomini e maestranze, un messaggio da dare al popolo reggino che spesso non ha memoria storica. Invito tutti i reggini a visitare il Museo in modo che questa storia abbia la forza per valorizzare ancora di più il bergamotto». Il Museo si sviluppa su di un piano raccontando la botanica, la coltivazione del bergamotto e poi lavorazione attraverso le varie epoche storiche. Dal momento in cui i lavoratori estraevano a mano l’essenza dalla buccia, passando attraverso la macchina inventata da un reggino durante il Regno delle Due Sicilie per arrivare alle lavorazione con le moderne tecnologie che fanno dell’essenza del bergamotto una delle più ricercate dai grandi marchi dell’industria dei profumi europea e mondiale.
Apre i battenti a Reggio Calabria il Museo
del Bergamotto
Medinbus | Numero 9 | Luglio 2018 / Agosto 2018 65
IL FAI DA TE DI MEDINBUS
Una mensola multiuso con materiale di riciclo Un’idea originale che serve anche per riutilizzare i barattoli di vetro In pochi minuti realizziamo una sorta di mensola per avere a portata di mano gli accessori che usiamo tutti i giorni: se l’idea funziona, può essere utile sfruttarla anche per la cucina per riciclare barattoli di vetro. Riciclare barattoli di vetro non è una novità, basti pensare a quelli usati per la salsa fatta in casa… In questo articolo vediamo un utilizzo alternativo per utilizzare barattoli vetro creando una mensola portaoggetti. In bagno, pettini e spazzole, cotone e pennelli da trucco per lei e accessori da barba per lui: sono accessori di utilizzo quotidiano in bagno e, per questo, è scomodo conservarli nell’armadietto, ma sul piano del mobile lavabo occupano un po’ troppo spazio e fanno disordine. Ecco una brillante e veloce soluzione: una tavoletta da fissare al muro con tasselli a vite (oppure da appendere tramite due attaccaglie e due tasselli a gancio) dopo aver bloccato su di essa alcuni barattoli di vetro tramite fascette per tubi con serraggio a vite. A seconda di ciò che devono
contenere, i barattoli di vetro da riciclare possono essere chiusi con il tradizionale coperchio a vite (per esempio, quello con i bastoncini di cotone o l’ovatta per struccarsi) o rimanere aperti; l’importante è che abbiano tutti la stessa forma e dimensione, con un restringimento tra bulbo e collo filettato che possa far da sede per la fascetta metallica, senza bisogno di serrare a fondo la vite. Dimensioni e finitura della tavoletta possono variare in base a esigenze e gusti personali.
- una tavoletta di legno 1150x240x15 mm; - 5 barattoli di vetro per conserve; - 5 fascette di acciai o Ø 90-70 mm, - viti per legno Ø 3,5×12 mm; - 2 tasselli a espansione Ø 6 mm con vite Come si realizza
Cosa serve per riciclare barattoli di vetro
68 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
Tracciamo al centro dell’altezza della tavola, a interassi regolari, i punti in cui fissare le fascette per bloccare i barattoli.
IL FAI DA TE DI MEDINBUS
Con una punta di piccolo diametro realizziamo i prefori per l’inserimento delle viti che bloccheranno le fascette.
Foriamo, con una punta per metallo, ogni fascetta al centro e fissiamole alla tavoletta con una vite ciascuna.
Inseriamo il collo del barattolo nella fascetta e serriamo la vite.
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 69
CUCINA&DINTORNI
Un autunno speciale con il menu di Medinbus fatelo appassire con un filo di olio di oliva per 10 minuti.
Infine, unite il radicchio, aggiustate di
sale e pepe, sfumate con il vino bianco e proseguite la cottura per qualche minuto. LASAGNE
CON
RADICCHIO,
SPECK E CREMA DI CASTAGNE
A cottura ultimata spegnete il fuoco
e lasciate intiepidire, intanto le castagne saranno pronte: scolatele,
sbucciatele e raccogliete la polpa in
ZUPPA DI CECI E ZUCCA
saverdure.
Ingredienti
tizzatelo con la noce moscata grat-
Ceci precotti sgocciolati 400 g
Ingredienti Lasagne Sottili all’uovo 250 g Grana Padano DOP da grattugiare 50 g Speck 300 g PER LA CREMA DI CASTAGNE Castagne 1 kg Latte intero 500 ml Noce moscata da grattugiare q.b. Sale fino q.b. Pepe nero q.b. PER IL RADICCHIO Radicchio 800 g 80 g Vino bianco 30 ml
una ciotola, poi passatela con il pas-
Per realizzare le lasagne con radic-
con un altro strato di crema poi con-
ziate con la cottura delle castagne:
esaurimento degli ingredienti.
con l’acqua e fatele bollire per circa
dano grattugiato e cuocete le lasa-
Nel frattempo tagliate a sottili listarel-
220° per 20 minuti (o forno ventilato
nando la parte del gambo più dura,
grill per un paio di minuti a cottura
line spesse 1 cm circa, sbucciate lo
Sfornate le lasagne e lasciatele intie-
In un tegame ponete il latte, aromatugiata e unite un pizzico di sale e portatelo al bollore, poi unite la purea di castagne e proseguite la cottura
per circa 6-7 minuti continuando a
Zucca 600 g Biete 100 g
Cipolle dorate 100 g Bacche di ginepro 3 Alloro 2 foglie
mescolare finché la crema non sarà
Acqua 1,5 l
Adesso componete le lasagne: pren-
Pepe q.b.
do uno strato di crema di castagne,
Per realizzare la zuppa di ceci e zuc-
densa.
dete una pirofila, spalmate sul fonprendete le sfoglie, e posizionatene
Procedimento
alcune sul fondo, quindi proseguite
chio, crema di castagne e speck ini-
dite con il radicchio e lo speck fino ad
ponetele in un tegame, ricopritele
Per finire insaporite con il Grana pa-
40 minuti.
gne in forno statico preriscaldato a
le lo speck, pulite il radicchio elimi-
a 200° per 10 minuti) e passatele al
lavate le foglie e tagliatele a striscio-
quasi ultimata.
scalogno e tritatelo finemente, poi
pidire prima di servirle.
70 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
Olio extravergine d’oliva, Sale e
Procedimento
ca, per prima cosa pulite la cipolla e affettatela sottilmente. Occupatevi
ora di pulire la zucca: tagliatela a
metà, quindi svuotatela dei semi interni ed eliminate la buccia: in tutto
avrete bisogno di 430 g di zucca pulita. Tagliate la polpa prima a fette e
poi a dadini. Lavate le biete e tagliatele a striscioline sottili. In un tegame versate l’olio di oliva, aggiungete poi la cipolla affettata e le bacche di ginepro. Lasciate rosolare a fiamma
dolce finché la cipolla non risulterà morbida. A questo punto aggiungete
CUCINA&DINTORNI la zucca, fatela rosolare a fiamma
nella farina aromatizzata alla salvia,
1 cucchiaio di latte
qua. Unite anche i ceci, le bietole
modo che aderisca bene. A questo
Procedimento
media e poi bagnate con poca acridotte a striscioline, sale, pepe e il resto dell’acqua necessaria per la
cottura. Aromatizzate con le foglie di alloro, mescolate il tutto, coprite
con un coperchio e fate cuocere a fiamma vivace per 15 minuti. Trascorsi i 15 minuti togliete il coperchio
e continuate a far cuocere per altri
15 minuti. Eliminate le foglie d’alloro e le bacche di ginepro e servite la
schiacciandoli un po’ tra le mani in
punto rosola i bocconcini in un tegame antiaderente con un filo d’olio,
fino a che assumono un bel colore dorato; sala, aggiungi le noci rimaste
tritate grossolanamente e bagnate
con il latte caldo. Cuoci lo spezzati-
no di vitello al latte e noci a fiamma bassa per 20 minuti, prima di servirlo in tavola.
vostra zuppa con un filo d’olio a cru-
1 noce di burro
In una ciotola mescolate la farina con
l’acqua tiepida, l’uovo, l’olio, il sale e
l’aceto di vino bianco fino a formate
una palla con la pasta tirata, spennellatela con poco olio di semi e fatela riposare a temperatura ambiente per
30 minuti in una ciotola. Preparate
il ripieno: sbucciate le mele, tagliatele a fettine, cospargetele con lo
zucchero, cannella a piacere e unite l’uvetta prima ammorbidita nel rum e
do e una macinata di pepe nero. La
poi strizzata. Aggiungete il pangratta-
zuppa di zucca e ceci è pronta per
to che avrete dorato in una padella
essere servita.
antiaderente con una noce di burro.
Completate con la buccia grattugiata di limone e i pinoli. Mescolate per
amalgamare. Stendete la pasta a 1 centimetro senza utilizzare altra farina e adagiatela su un telo da cucina.
Con la punta delle dita assottigliatela, tirandola verso l’esterno e facendo
SPEZZATINO DI VITELLO AL LATTE E NOCI Ingredienti
Spezzatino di vitello 800 gr Farina 60 gr
Latte intero 400 ml
Noce gherigli 80 gr pepe q.b.
1 spicchio di aglio
olio di oliva extravergine q.b 1 mazzetto di salvia1 sale q.b.
Procedimento
Per preparare lo spezzatino di vitello
al latte e noci trita in un mixer la farina con qualche fogliolina di salvia, metà delle noci, l’aglio e un pizzico di
pepe. Poi passa i bocconcini di carne
STRUDEL DI MELE Ingredienti per la pasta tirata
attenzione a non romperla. Dovrete ottenere una sfoglia molto sottile.
Disponetevi sopra il ripieno, posizionandolo al centro. Ricoprite il ripieno
300 g di farina 00
con i due lembi di pasta, facendo
1 uovo a temperatura ambiente
Richiudete verso l’alto le due estre-
1 cucchiaio di olio di semi
di uscire. Foderate una teglia con un
Ingredienti per il ripieno
mente, adagiatevi lo strudel, dando-
120 ml di acqua tiepida
una leggera pressione per sigillare.
1 cucchiaino di aceto bianco
mità in modo da impedire al ripieno
sale
foglio di carta forno e, molto delicata-
1 kg di mele renette
gli una forma regolare con le mani.
50 g di pangrattato
tuorlo sbattuto insieme al latte e cuo-
60 g di pinoli
40 minuti. Ritirate, fate raffreddare e
1 tuorlo
Servitelo a fettine, anche tiepido, ac-
cannella in polvere
alla cannella o panna montata non
50 g di zucchero
Spennellate lo strudel di mele con il
60 g di uvetta
cete in forno caldo a 180° per circa
1 dl di rum
spolverizzate con lo zucchero a velo.
1 limone
compagnandolo con crema inglese
zucchero a velo
zuccherata.
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 71
CALABRIA DOC
Si diplomano in Franciacorta
20 sommelier calabresi
La presidente dell’AIS Calabria Maria Rosaria Romano ha guidato la delegazione di nuovi Sommelier nella trasferta di due giorni in una delle aree vinicole più affascinanti d’Italia
C
di Redazione
he Diplomi “col botto” e in trasferta, quest’anno, per venti nuovi sommelier dell’AIS Calabria ai quali gli attestati di superamento delle prove d’esame del terzo livello sono stati consegnati a mille chilometri di distanza, in Franciacorta, impreziositi da un pranzo di gala presso il prestigioso Relais Franciacorta di Corte Franca (BS). I nuovi sommelier, che entrano a pieno titolo nella grande famiglia dell’AIS (35.000 iscritti, dei quali 650 in Calabria), hanno completato l’intero ciclo formativo nei corsi tenuti a San Demetrio Corone (CS) e Taurianova (RC). Accompagnati da Maria Rosaria Romano, presidente di AIS Calabria, i neo-sommelier hanno ricevuto i diplomi di attestato dal presidente nazionale, Antonello Maietta, che ha voluto partecipare all’evento sottolineando nel suo saluto “il valore culturale e professionale dell’offerta didattica dell’Ais” e “la ricchezza e gli stimoli della formazione permanente che l’Associazione garantisce a tutti gli iscritti”. Oltre la consegna dei diplomi, i sommelier calabresi hanno condiviso l’esperienza di un viaggio affascinante in uno dei distretti vinicoli più impor72 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
tanti d’Italia. Hanno compiuto una visita guidata e partecipato ad una super-degustazione dei top di gamma delle Cantine Berlucchi, l’azienda che più delle altre rappresenta la Franciacorta. Era il 1961, infatti, quando l’enologo Franco Ziliani proprio da Berlucchi imbottigliò il primo spumante della Franciacorta, con le stesse modalità dello Champagne. Da allora sono cambiate moltissime cose: cinquantasette anni dopo, un territorio che fino al 1961 non era neppure presente sulle carte enologiche, oggi è un’area vinicola di prima grandezza, certamente non solo a livello italiano. A conclusione del viaggio di due giorni in Franciacorta, infine, i sommelier calabresi hanno partecipato a un’approfondita visita e a un pranzo-degustazione nella piccola-grande Mosnel, un’azienda che è un pezzo importante di storia del vino nel cuore della Doc. Con la secolare residenza, le cantine cinquecentesche e l’annessa tenuta, Mosnel testimonia una lunga tradizione vitivinicola che attraversa anche il Risorgimento e l’epopea garibaldina. Una vocazione antica che però ha visto l’azienda aderire con entusiasmo giovanile nel 1968 alla neonata DOC Franciacorta.
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LIFESTYLE
Food trend 2018, gli alimenti di tendenza Nell’anno in corso si sono delineati precisi trend nel campo dell’alimentazione, una lista di pitanze provenienti da tutto il mondo si sono resi protagonisti anche delle tavole italiane Di Manuela Di Vietri
I
l 2018 è stato definito dai Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dei beni culturali e del turismo l’anno nazionale del cibo italiano, ma oltre alle pietanze made in Italy tanto apprezzate dai palati nazionali ed internazionali, esiste un mix di alimenti, non solo italiani, ma provenienti da diversi paesi, che rappresentano il Food Trend 2018. Per il 2018 è stata infatti stilata una lista di singoli alimenti o piatti celebri identificati come i protagonisti dell’anno in corso. Tra le pietanze presenti nella lista compilata da Whole Food, BBC Good, e presenti anche nella lista dei Novel Food promossa dall’Unione Europea troviamo una varietà di
alimenti che si caratterizzano per proprietà molto diverse, dai super food, fonti naturali di grandi benefici per l’organismo, agli storici piatti che non smettono dopo decenni di essere protagonisti delle tavole italiane e sono amati anche all’estero, come l’amatriciana. Ad accompagnare questi alimenti e a darne spiegazione è anche un atteggiamento più salutista, certo il protagonista del 2018; a provarlo si aggiunge anche il consumo sempre maggiore di bevande analcoliche, di acque aromatizzate con ingredienti naturali e benefici, e del tè, secondo anche un recente studio della BBC. Trend rilevato per il 2018 dagli esperti è anche un particolare metodo
74 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
di conservazione, l’essiccazione, un metodo molto pratico per conservare una nuova categoria di alimenti sempre più di grande tendenza, i superfood, alimenti capaci di apportare grandi benefici all’organismo, Esempi di questo tipo di alimenti sono: la moringa, l’alga spirulina, e il maca, cioè il ginseng peruviano, oltre ai frutti, che una volta essiccati rappresentano un ottimo e salutare spuntino. Anche elementi naturali quali stevia, sciroppo di datteri, o sorgo sono diventati più presenti nelle nostre tavole, rappresentando ottimi sostituti allo zucchero, di cui si attesta un generale calo nel consumo, proprio a causa di un atteggiamento più salutista da
LIFESTYLE
parte dei consumatori, che nel 2018 ha trovato grande sfogo. Anche le tendenze che già da diversi anni hanno fatto da padroni, come quelle legate alla cucina orientale, che trova nel sushi, il suo esempio maggiore dell’apprezzamento da parte anche del consumatore italiano, hanno subito qualche modifica. Il sushi, infatti lascia spazio alla cucina del Medio Oriente. Le specialità della cucina marocchina, tunisina, egiziana, libanese e turca sono difatti sempre più ricercate nell’obiettivo di deliziarsi assaporando nuovi sapori lontani dai soliti piatti. Chi non vuole abbandonare i sapori dell’Estremo oriente non rimarrà deluso dai food trend del 2018, ma vedrà apparire nuovi sapori da scoprire grazie alle cucine esotiche come quella coreana, filippina, indone-
siana e delle Hawaii. Tra i piatti tipici di questi lontani ed esotici luoghi troviamo la Poke Bowl, un piatto di tendenza che sembrerebbe sarà sempre più comune. Non ci abbandona anche la tendenza floreale che vede i piatti, ma anche le bevande, sempre più ornati con fiori eduli che ne arricchiscono l’estetica ed il gusto, oltre ad essere apprezzati per le proteine, per la vitamina A e C, e per gli antiossidanti che contengono. Altra tendenza annunciata per il 2018, che partendo dai Paesi come la Thailandia da cui ha avuto origine, si sta sempre più espandendo nel mondo è quella che vede nel consumo degli insetti un trend in crescita, spinto da molte persone tra cui professionisti del settore culinario. A giustificarne l’uso sarebbero le loro grandi qualità
alimentari che le rendono una buona alternativa a carne e pesce grazie all’enorme contenuto di proteine nobili possedute. Gli insetti sono stati infatti inseriti nella lista dei “Novel food” dell’Unione Europea e, in particolare, nel Regolamento 2015/2283: questa norma permette l’impiego alimentare degli insetti e dei loro derivati. Una tendenza questa che però a differenza di altri Paesi, non è ancora arrivata in Italia, almeno per ora, come ha specificato il Ministero della Salute con una nota dell’8 gennaio 2018, che spiega che la commercializzazione degli insetti “potrà essere consentita solo quando sarà rilasciata a livello UE una specifica autorizzazione in applicazione del regolamento”. Infine, a prova del fatto che la cucina italiana è sempre di tendenza, grande food trend del 2018, per la gioia degli italiani, e non solo, è un classico della cucina italiana, l’amatriciana. Avremo ancora più occasioni per gustarla sostenendone anche la candidatura per farla diventare patrimonio dell’UNESCO.
Chiama il call center al numero 0965/1700009 e comunica il codice sconto MEDINBUS18 per ricevere subito il 20% di sconto sul tuo prossimo viaggio! #VIAGGIACONFEDERICO #VIAGGIACONFEDERICO Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 75
LE STELLE DI MEDINBUS
Oroscopo 2018:
le previsioni segno per segno Ecco cosa ci aspetta per l’estate 2018! ARIETE
GEMELLI
LEONE
Dal 21 marzo al 20 aprile
Dal 21 maggio al 21 giugno
Dal 23 luglio al 23 agosto
Il 2018 sarà, un anno di cambiamenti. Saturno e Plutone in Capricorno non vi renderanno le cose semplici, ma sarà necessario mettersi di impegno per ritrovare la pace interiore. Amore: sarete egoisti mettendo da parte ragionevolezza e calma. Lavoro: in ottobre avrete molti progetti da portare a termine.
Il 2018 vi porterà l’anima gemella. Urano in Ariete fino a maggio – e da novembre in poi – vi regalerà appagamento e benessere. Lavoro: dopo la frenesia dei mesi passati oggi è tutto più tranquillo. Amore: dovrete impegnarvi per far stare bene la persona amata.
Il 2018 porterà sorprese. Amore: buone notizie verso fine anno. Un rapporto si va concretizzando. Lavoro: Giove in Scorpione porterà imprevisti.
TORO
CANCRO
VERGINE
Dal 21 aprile al 20 maggio
Dal 22 giugno al 22 luglio
Dal 24 agosto al 22 settembre
Grazie a Saturno e Plutone sarete agguerriti. L’aspetto economico la nota dolente fino a novembre quando ci sarà una ‘liberazione’. Lavoro: dovrete essere avidi di sapere. Amore: la routine sta mettendo in secondo piano le emozioni.
Sarà un anno molto intenso e impegnativo. Amore: è tempo di decisioni importanti, bisogna prendersi le proprie responsabilità. Lavoro: grazie a Giove in Scorpione ci sarà una crescita e qualche gratificazione.
Urano vi renderà insofferenti verso le situazioni troppo strette. Giove, sarà un buon alleato soprattutto in amore. Lavoro: se volete iniziare un vostro progetto questo è il momento giusto. A more: non abbandonatevi a persone stanche e svogliate.
76 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
LE STELLE DI MEDINBUS
L’estate inizierà al top per qualcuno e sottotono per altri. Scopriamo cosa ci riservano le stelle...
BILANCIA
SAGITTARIO
AQUARIO
Dal 23 settembre al 22 ottobre
Dal 23 novembre al 21 dicembre
Dal 21 gennaio al 19 febbraio
Tanti gli imprevisti, a cominciare dai nodi che verranno al pettine in amore. Con Giove in Sagittario, il lavoro darà buoni frutti a fine anno ma dovrete acquisire più elasticità. Amore: anche qui una maggiore elasticità sarà d’obbligo. Ci vuole un po’ di autocriticità.
Sarà un anno tranquillo. Solo alla fine, con l’ingresso di Giove proprio in Sagittario, qualche novità. Amore: Nettuno contro non sarà di aiuto. Lavoro: Giove che sbarcherà in Sagittario da novembre porterà soddisfazioni .
Giove in Scorpione porta scontentezza, insoddisfazione e un po’ d’ira. Amore: ancora nessuna novità alle porte. Lavoro: favorite le posizioni di chi si occupa di supporto verso gli altri.
SCORPIONE
CAPRICORNO
PESCI
Dal 23 ottobre al 22 novembre
Dal 22 dicembre al 20 gennaio
Dal 20 febbraio al 20 marzo
Grazie a Giove in Scorpione e Saturno a favore avrete un amore felice, successo sul lavoro, finanze in rialzo. Lavoro: avrete alti e bassi, buono il cielo per chi è alla ricerca di occupazione. Amore: in coppia la staticità vi rende intolleranti. Novità per i single.
Il 2018 sarà l’anno della svolta. Amore: tra maggio e novembre tante sorprese e novità per un autunno che non può che migliorare. Lavoro: grazie a Giove in Scorpione, ci saranno ottimi affari e i vostri progetti nel cassetto diventeranno realtà.
Il 2018 sarà un anno di rinascita Amore: tra maggio e novembre felicità e tante sorprese. Lavoro: ci sarà una maggiore disponibilità economica fino a novembre. Amore: in cielo è buono per i single.
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 77
LA CARTA DELLA MOBILITA’
La nostra carta della mobilità
La Carta della Mobilità è il documento che
- Decreto del Presidente del consiglio dei
FEDERICO compatibilmente con le ri-
regola i rapporti tra la aziende che offrono
Ministri del 30 Dicembre 1998, “Disposi-
sorse disponibili, si impegna ad adottare
servizi di pubblico trasporto e i cittadini/
zioni per la redazione della Carta”
tutte le misure idonee e necessarie, di
clienti che ne fruiscono. Tramite codesta
PRINCIPI
carattere operativo, tecnico e organizza-
Carta della Mobilità FEDERICO individua
La presente Carta della Mobilità è redatta
tivo per migliorare l’efficienza e l’efficacia
i parametri che indicano il livello di qualità
nel rispetto dei seguenti principi:
del servizio offerto.
del servizio reso ed li analizza al fine del
Eguaglianza ed Imparzialità
Trasparenza
miglioramento del servizio offerto.
FEDERICO si impegna a garantire un
Attraverso la diffusione della carta della
L’azienda riconosce al cliente il diritto di
uguale trattamento a tutti i clienti senza
Mobilità e dei dati aziendali in essa con-
prospettare osservazioni, inoltrare recla-
distinzione di nazionalità, sesso, lingua,
tenuti, FEDERICO si impegna a garanti-
mi e segnalazioni, formulare suggerimenti
religione, ed opinioni politiche. Inoltre si
re la trasparenza della sua gestione e dei
per il miglioramento del servizio.
impegna ad offrire il servizio nel rispetto
livelli di servizio offerti.
Inoltre, tramite la presente Carta della Mo-
dei principi e dei criteri di obiettività, giu-
OBBLIGHI VERSO GLI UTENTI
bilità FEDERICO, intende fornire a tutti i
stizia ed imparzialità.
Sicurezza del Viaggio
suoi cittadini/clienti informazioni sul siste-
Continuità
FEDERICO si impegna ad erogare il ser-
ma del trasporto, sulla struttura, sull’orga-
FEDERICO si impegna ad assicurare un
vizio in condizioni di massima sicurezza,
nizzazione dell’azienda, sui servizi offerti,
servizio continuo e regolare senza inter-
sia per quanto riguarda i veicoli utilizzati
sulle condizioni di viaggio e sui livelli qua-
ruzioni, fatta eccezione per quelle dovute
per svolgere il Servizio di Pubblico Tra-
litativi di prestazione del servizio.
a causa di forza maggiore o a fatti non
sporto sia per quanto riguarda il perso-
NORME DI RIFERIMENTO
dipendenti dalla volontà dell’azienda. In
nale di guida. La sicurezza dei mezzi è
La presente Carta della mobilità viene re-
ogni caso l’azienda si impegna ad adotta-
garantita da frequenti operazioni di ma-
datta sulla base di un percorso regolato
re le misure necessarie volte a ridurre la
nutenzione preventiva effettuate su tutti i
da precise leggi e disposizioni:
durata del disservizio e il disagio arrecato
veicoli mediamente ogni mese. Gli autisti
- Direttiva del Presidente del Consiglio
ai clienti.
inoltre vengono sottoposti periodicamen-
dei Ministri del 27 Gennaio 1994, “Principi
Partecipazione
te a visita di idoneità fisica secondo le
sull’erogazione dei pubblici servizi”.
FEDERICO riconosce il diritto all’utente di
normative attualmente in vigore. Dispo-
- Legge n. 281 del 30 Luglio 1998, “Disci-
prospettare osservazioni e suggerimenti
niamo di polizza assicurativa per i danni
plina dei diritti e dei doveri dei consuma-
per il miglioramento del servizio. L’azien-
a persone o cose durante la circolazione
tori e degli utenti”.
da dà immediato riscontro circa alle se-
oppure occorsi ai passeggeri nell’uso del
- Decreto del Presidente del Consiglio dei
gnalazioni e alle proposte formulate dagli
servizio.
Ministri del 30 Dicembre 1998, “Schema
utenti, inoltre acquisisce periodicamente
della sicurezza del passeggero Ci im-
generale di riferimento per la predisposi-
la valutazione degli utenti circa le qualità
pegneremo ad esplorare ogni possibile
zione della carta dei servizi pubblici del
del servizio erogato.
provvedimento atto a ridurre situazione
settore trasporti”.
Efficienza ed Efficacia
di disturbo e di rischio.
Consapevoli
dell’importanza
Estratto della carta della mobilità la cui versione integrale si può trovare sul sito www.autolineefederico.it
78 | Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018
Per info e prenotazioni:
Internet gratis a
DA LUNEDI’ A SABATO
bordo dell’autobus
DOMENICA
ACQUISTA IL TUO BIGLIETTO
ore 9:00 - 18:00
ore 10:00 - 12:00 15:30 - 17:30
Tel. 0965.1700009
Online su www.autolineefederico.it in pochi click Presso le ricevitorie Tramite le agenzie convenzionate
Le destinazioni Partenza da Reggio Calabria per:
• Roma • Perugia • Pisa • Firenze • Siena • Bologna • Verona
• Brescia • Bergamo • Milano • Torino • Santena • Alessandria • Genova
Medinbus | Numero 10 | Settembre 2018 / Ottobre 2018 79
La flotta
Ecco alcuni dei nostri pullman
IRIZAR I8 54 Posti, aria condizionata ,tv, dvd, Frigobar, wi fi, sedili top class, Prese 220 e USB Servizi igienici
SETRA 517 HDH 52 Posti, aria condizionata, TV, DVD, frigobar, wi-fi, sedili top class, prese 220 e USB, Servizi igienici
MERCEDES TOURINO 35 Posti, aria condizionata, TV,
DVD , frogobar, sedili lux line
MERCEDES SPRINTER 19 Posti, aria condizionata, TV, DVD, frigobar, sedili lux line
PARTENZE SETTIMANALI dalla Calabria verso BARI->FOGGIA -> PESCARA -> CIVITANOVA MARCHE -> ANCONA -> PESARO -> RIMINI TARIFFE DESTINAZ.
A/S
FERMATE LUNGO IL PERCORSO A/R
RIDOTTO
GIORNI
PARTENZA
ARRIVO
BARI
€ 26,00
€ 47,00
€ 13,00
21,45
REGGIO CAL. - DEPOSITO
06,15
FOGGIA
€ 33,00
€ 59,00
€ 17,00
22,00
REGGIO CAL. - VIA CAPRERA
06,00
PESCARA
€ 44,00
€ 79,00
€ 22,00
21,00
BOVA M. - STAZIONE FS
07,10
CIVITANOVA M.
€ 53,00
€ 95,00
€ 27,00
21,10
PALIZZI - STAZIONE FS
07,05
ANCONA
€ 55,00
€ 99,00
€ 28,00
21,25
BRANCALEONE - STAZIONE FS
07,00
PESARO
€ 59,00
€ 106,00
€ 30,00
21,38
AFRICO - SEMAFORO
06,50
RIMINI
€ 61,00
€ 110,00
€ 31,00
21,42
BIANCO - STAZIONE FS
06,40
21,50
BOVALINO - VIA DEGLI OLEANDRI (AGIP)
06,30
BARI
€ 24,00
€ 44,00
€ 12,00
22,20
VILLA S.G - STAZIONE FS
05,40
FOGGIA
€ 30,00
€ 58,00
€ 15,00
22,00
ARDORE - STAZIONE FS
06,25
PESCARA
€ 41,00
€ 74,00
€ 21,00
22,12
LOCRI - PIAZZA RE UMBERTO - DI FRONTE MUNICIPIO
06,20
CIVITANOVA M.
€ 51,00
€ 91,00
€ 26,00
22,20
SIDERNO - PIAZZA RISORGIMENTO
06,15
ANCONA
€ 53,00
€ 95,00
€ 27,00
22,25
GIOIOSA M. - STAZIONE FS
06,10
PESARO
€ 57,00
€ 103,00
€ 29,00
22,35
ROCCELLA - P.LE DOGANA
06,05
RIMINI
€ 58,00
€ 105,00
€ 29,00
22,45
CAULONIA - STAZIONE FS
06,00
22,55
RIACE - STAZIONE FS
05,55
23,00
MONASTERACE - PENSILINA CHIESA
05,50
BARI
€ 21,00
€ 38,00
€ 11,00
23,05
GUARDAVALLE - STAZIONE FS
05,45
FOGGIA
€ 28,00
€ 50,00
€ 14,00
23,10
S.CATERINA DELLO IONIO - STAZIONE FS
05,40
PESCARA
€ 39,00
€ 70,00
€ 20,00
23,15
BADOLATO - TAMOIL
05,30
CIVITANOVA M.
€ 48,00
€ 86,00
€ 24,00
23,18
ISCA MARINA - BIVIO SS 106
05,27
ANCONA
€ 50,00
€ 90,00
€ 25,00
23,20
S.ANDREA - STAZIONE FS
05,25
PESARO
€ 54,00
€ 97,00
€ 27,00
23,25
DAVOLI MARINA - BAR PAOLA
05,22
RIMINI
€ 56,00
€ 101,00
€ 28,00
23,30
SOVERATO - VIA TRENTO E TRIESTE
05,20
22,40
PALMI- PIAZZALE TRODIO/AGIP VIA A. ALTOMONTE
05,20
BARI
€ 19,00
€ 34,00
€ 10,00
22,50
GIOIA TAURO-S.S. 111 ( CENTRO PER L’IMPIEGO)
05,10
FOGGIA
€ 26,00
€ 47,00
€ 13,00
23,00
ROSARNO- RISTORANTE MEDMEA
05,00
PESCARA
€ 37,00
€ 67,00
€ 19,00
23,40
VIBO VALENTIA - PALAZZETTO DELLO SPORT (DAL 30 MAGGIO)
04,40
CIVITANOVA M.
€ 46,00
€ 83,00
€ 23,00
23,35
MONTEPAONE- PIAZZA DEI FIORI
05,10
ANCONA
€ 48,00
€ 86,00
€ 24,00
23,45
SQUILLACE BIVIO SS 106
05,02
PESARO
€ 52,00
€ 94,00
€ 26,00
23,50
CATANZARO LIDO -PIAZZALE FIERA
05,00
RIMINI
€ 54,00
€ 97,00
€ 27,00
23,59
CATANZARO - (BENNY HOTEL)
04,40
BARI
€ 17,00
€ 31,00
€ 9,00
00,35
LAMEZIA T. - STAZIONE FS
04,20
FOGGIA
€ 23,00
€ 41,00
€ 12,00
01,05
SAN MANGO D’AQUINO -P.LE SVINCOLO A3
03,45
PESCARA
€ 34,00
€ 61,00
€ 17,00
CIVITANOVA M.
€ 44,00
€ 79,00
€ 22,00
ANCONA
€ 46,00
€ 83,00
€ 23,00
PESARO
€ 50,00
€ 90,00
€ 25,00
RIMINI
€ 51,00
€ 91,00
€ 26,00
ARRIVI
ARRIVI
*merc-ven - dom
04.50
BARI - VIA GIUSEPPE CAPRUZZI
23:59
*merc-ven-
*merc -ven - dom
06,25
FOGGIA - PIAZZA VITTORIO VENETO
22:30
*merc-ven-
*merc-ven - dom
08,45
PESCARA - TERMINAL BUS STAZ. F.S. CENTRALE
19:50
*merc-ven-
*merc-ven - dom
10,20
CIVITANOVA MARCHE - VIA GIOSUE’ CARDUCCI
18:20
*merc-ven-
*merc-ven - dom
11,10
ANCONA - PIAZZA ROSSELLI LATO VIA FLAMINIA
17:30
*merc-ven-
*merc-ven - dom
12,20
PESARO - STAZIONE FS
16:20
*merc-ven-
*merc-ven - dom
13,00
RIMINI-STAZIONE F.S. (P.LE C. BATTISTI LATO VIA D. ALIGHIERI)
15:25
*merc-ven-
dom
dom
dom
dom
dom
dom
dom
dal 30 Maggio la corsa verrà effettuata anche il mercoledi’
Info e prenotazioni Tel 0965.1700009 Da LUNEDÌ a SABATO Ore 9.00 - 18.00 DOMENICA Ore 10.00 - 12.00 / 15.30 - 17.30
PARTENZE
*merc-ven-dom
PARTENZE GIORNALIERE da e per FIRENZELBOLOGNALMODENALPARMALMILANOLTORINO TARIFFE DESTINAZ.
FERMATE LUNGO IL PERCORSO GIORNI
PARTENZA
ARRIVO
A/S
A/R
RIDOTTO
FIRENZE
€ 56,00
€ 104,00
€ 40,00
15:40
REGGIO CALABRIA - DEPOSITO
09:00
PISA
€ 63,00
€ 120,00
€ 40,00
16:40
BOVA M. - STAZIONE FS
08:30
GENOVA
€ 75,00
€ 145,00
€ 40,00
16:45
PALIZZI - STAZIONE FS
08:25
BOLOGNA
€ 63,00
€ 120,00
€ 40,00
16:55
BRANCALEONE - STAZIONE FS
08:20
PARMA
€ 63,00
€ 120,00
€ 40,00
17:10
AFRICO - (SEMAFORO)
08:10
MILANO
€ 74,00
€ 140,00
€ 40,00
17:15
BIANCO - STAZIONE FS
08:05
PAVIA
€ 74,00
€ 140,00
€ 40,00
17:25
BOVALINO -VIA DEGLI OLEANDRI (AGIP)
08:00
TORINO
€ 84,00
€ 155,00
€ 40,00
PADOVA
€ 67,00
€ 123,00
€ 40,00
BERGAMO
€ 74,00
€ 140,00
€ 40,00
MANTOVA
€ 67,00
€ 123,00
€ 40,00
VERONA
€ 67,00
€ 123,00
€ 40,00
FIRENZE
€ 54,00
€ 100,00
€ 35,00
17:30
ARDORE - STAZIONE FS
07:55
PISA
€ 63,00
€ 120,00
€ 35,00
17:45
LOCRI - PIAZZA RE UMBERTO - DI FRONTE MUNICIPIO
07:50
GENOVA
€ 71,00
€ 136,00
€ 35,00
17:55
SIDERNO - PIAZZA RISORGIMENTO
07:45
BOLOGNA
€ 61,00
€ 118,00
€ 35,00
18:05
GIOIOSA M. - STAZIONE FS
07:40
PARMA
€ 61,00
€ 118,00
€ 35,00
18:15
ROCCELLA - P.LE DOGANA
07:35
MILANO
€ 72,00
€ 138,00
€ 35,00
18:25
CAULONIA - STAZIONE FS
07:30
PAVIA
€ 72,00
€ 138,00
€ 35,00
18:35
RIACE - STAZIONE FS
07:27
TORINO
€ 80,00
€ 148,00
€ 35,00
18:40
MONASTERACE - PENSILINA CHIESA
07:25
PADOVA
€ 65,00
€ 120,00
€ 35,00
BERGAMO
€ 72,00
€ 138,00
€ 35,00
MANTOVA
€ 65,00
€ 120,00
€ 35,00
VERONA
€ 65,00
€ 120,00
€ 35,00
FIRENZE
€ 52,00
€ 94,00
€ 35,00
18:45
GUARDAVALLE - STAZIONE FS
07:15
PISA
€ 60,00
€ 118,00
€ 35,00
18:50
S.CATERINA DELLO IONIO - STAZIONE FS
07:10
GENOVA
€ 69,00
€ 130,00
€ 35,00
18:55
BADOLATO - TAMOIL
07:05
BOLOGNA
€ 59,00
€ 115,00
€ 35,00
19:05
ISCA MARINA - BIVIO SS 106
07:00
PARMA
€ 59,00
€ 115,00
€ 35,00
19:10
S.ANDREA - STAZIONE FS
06:57
MILANO
€ 70,00
€ 132,00
€ 35,00
19:15
DAVOLI MARINA - BAR PAOLA
06:55
PAVIA
€ 70,00
€ 132,00
€ 35,00
19:20
SOVERATO - VIA TRENTO E TRIESTE
06:50
TORINO
€ 78,00
€ 145,00
€ 35,00
PADOVA
€ 63,00
€ 116,00
€ 35,00
BERGAMO
€ 70,00
€ 132,00
€ 35,00
MANTOVA
€ 63,00
€ 116,00
€ 35,00
VERONA
€ 63,00
€ 116,00
€ 35,00
FIRENZE
€ 46,00
€ 86,00
€ 35,00
19:30
MONTEPAONE -PIAZZA DEI FIORI
06:45
PISA
€ 55,00
€ 100,00
€ 35,00
19:35
SQUILLACE - BIVIO SS 106
06:40
GENOVA
€ 65,00
€ 125,00
€ 35,00
19:40
CATANZARO LIDO- (PIAZZALE FIERA)
06:35
BOLOGNA
€ 53,00
€ 100,00
€ 35,00
20:00
CATANZARO - (BENNY HOTEL)
06:11
PARMA
€ 53,00
€ 100,00
€ 35,00
20:30
LAMEZIA T.-STAZIONE FS
05:30
MILANO
€ 64,00
€ 124,00
€ 35,00
21:00
SAN MANGO D'AQUINO- P.LE SVINCOLO A3
05:10
PAVIA
€ 64,00
€ 124,00
€ 35,00
TORINO
€ 72,00
€ 140,00
€ 35,00
PADOVA
€ 57,00
€ 105,00
€ 35,00
BERGAMO
€ 64,00
€ 124,00
€ 35,00
**
ARRIVI
MANTOVA
€ 57,00
€ 105,00
€ 35,00
GIORNALIERA
05:40
FIRENZE - P.LE MONTELUNGO (DAL 2 MAGGIO VILLA COSTANZA)
20:00
VERONA
€ 57,00
€ 105,00
€ 35,00
MAR - VEN - DOM
06:55
PISA - VIA PIETRASANTINA
18:30
MAR - VEN - DOM
09:10
GENOVA - PIAZZA DELLA VITTORIA
16:30
GIORNALIERA
07:10
BOLOGNA - AUTOSTAZIONE
18:30
GIORNALIERA
07:40
MODENA - AREA DI SERVIZIO SECCHIA
17:15
GIORNALIERA
08:10
PARMA - USCITA A1 VIALE DELLE ESPOSIZIONI
17:00
GIORNALIERA
10:40
MILANO - FERMATA METRO DI LAMPUGNANO
15:30
GIORNALERA
MAR - VEN - DOM
11:30
*PAVIA - VIALE TRIESTE
14:20
MAR-VEN-DOM
ARRIVI
*** GIORNI DI PARTENZA DALLE CITTA’ DEL NORD
MAR-VEN-DOM GIORNALERA GIORNALERA GIORNALERA
GIORNALIERA
13:10
TORINO - C.SO V. EMANUELE 131 H (Tribunale)
13:30
GIORNALERA
GIO - VEN -SAB - DOM
08:40
*MANTOVA - PIAZZA DON EUGENIO LEONI
17:00
LUN-VEN-SAB-DOM
GIO - VEN -SAB - DOM
09:20
*VERONA - PIAZZA 25 APRILE (Via Girolamo Cardinale)
16:10
LUN-VEN-SAB-DOM
GIO - VEN -SAB - DOM
10:40
*PADOVA - PIAZZALE BOSCHETTI (Via Vecchio Gasometro)
15:00
LUN-VEN-SAB-DOM
MAR - VEN - DOM
12:30
*BERGAMO - P.LE DEGLI ALPINI
13:00
MAR - VEN - DOM
* LE CORSE PER E DA PAVIA - MANTOVA - PADOVA - VERONA E BERGAMO VERRANNO EFFETTUATE CON INTERSCAMBIO A BOLOGNA ** GIORNI DI PARTENZA PER DESTINAZIONE DALLA CALABRIA
GIORNALIERA MAR-VEN-DOM
PARTENZE
***
PARTENZE GIORNALIERE da BOVA MARINA per ROMA TARIFFE DESTINAZ.
A/S
FERMATE LUNGO IL PERCORSO A/R
RIDOTTO
GIORNI
PARTENZA 04:00
18:45
ARRIVO 18:45
REGGIO CAL. - DEPOSITO
00:50
08:45
ROMA
€ 39,00
€ 74,00
€ 20,00
04:15
19:15
REGGIO CAL.- VIA CAPRERA
00:45
08:30
PERUGIA
€ 45,00
€ 83,00
€ 30,00
05:00
20:15
BOVA M. - STAZIONE FS
00:20
07:45
SIENA
€ 50,00
€ 92,00
€ 30,00
05:05
20:20
PALIZZI - STAZIONE FS
00:15
7:40
05:20
20:35
BRANCALEONE - STAZIONE FS
00:05
7:35
05:20
20:40
AFRICO (SEMAFORO)
23:55
7:25
05:25
20:45
BIANCO - STAZIONE FS
23:45
05:35
20:50
BOVALINO VIA DEGLI OLEANDRI (AGIP)
7:20 23:40
ROMA
€ 36,00
€ 68,00
€ 20,00
05:40
20:55
ARDORE - STAZIONE FS
23:35
PERUGIA
€ 43,00
€ 80,00
€ 30,00
05:50
21:05
LOCRI - P.ZZA RE UMBERTO - FRONTE MUNICIPIO
23:30
7:05 7:00
SIENA
€ 48,00
€ 90,00
€ 30,00
06:00
21:15
SIDERNO - PIAZZA RISORGIMENTO
23:25
06:55
06:05
21:20
GIOIOSA M. - STAZIONE FS
23:20
6:50
06:15
21:30
ROCCELLA - P.LE DOGANA
23:15
6:45
06:20
21:35
CAULONIA - STAZIONE FS
23:10
6:40
\\
21:40
*GIOIOSA JONICA - BIVIO
\\
6:35
\\
21:45
*MAMMOLA - BIVIO
\\
6:33
06:25
21:43
RIACE - STAZIONE FS
23:05
06:30
06:30
21:48
MONASTERACE - PENSILINA CHIESA
23:00
06:25
ROMA
€ 35,00
€ 66,00
€ 20,00
06:35
21:50
GUARDAVALLE - STAZIONE FS
22:55
6:20
PERUGIA
€ 40,00
€ 78,00
€ 30,00
06:40
21:55
S.CATERINA DELLO IONIO - STAZIONE FS
22:50
6:15
SIENA
€ 47,00
€ 88,00
€ 30,00
06:45
22:00
BADOLATO - TAMOIL
22:40
6:05
06:48
22:03
ISCA MARINA - BIVIO SS 106
22:35
6:02
06:50
22:05
S.ANDREA - STAZIONE FS
22:32
6:00
06:55
22:10
DAVOLI MARINA - BAR PAOLA
22:30
5:57
07:05
22:20
SOVERATO - VIA TRENTO TRIESTE
22:25
5:55
ROMA
€ 32,00
€ 60,00
€ 20,00
07:10
22:25
MONTEPAONE -PIAZZA DEI FIORI
22:20
05:45
PERUGIA
€ 38,00
€ 70,00
€ 30,00
07:15
22:30
SQUILLACE - BIVIO SS 106
22:10
05:37
SIENA
€ 45,00
€ 82,00
€ 30,00
07:25
22:35
CATANZARO LIDO- (PIAZZALE FIERA)
22:05
05:30
07:40
22:50
CATANZARO -(BENNY HOTEL)
21:54
05:20
ROMA
€ 28,00
€ 52,00
€ 15,00
08:05
23:15
LAMEZIA T. STAZIONE FS
21:15
5:00
PERUGIA
€ 34,00
€ 63,00
€ 25,00
08:50
23:50
SAN MANGO D’AQUINO P.LE SVINCOLO A3
20:30
4:30
SIENA
€ 45,00
€ 82,00
€ 30,00 **
ARRIVI
ARRIVI
GIORNALIERA
14:30
5:45
ROMA - PIAZZA TIBURTINA - STALLO 2
15:00
22:30
GIORNALIERA
GIO-DOM
“ “
08:15
PERUGIA - PIAZZA PARTIGIANI - BOX 5
“ “
19:30
LUN-VEN
GIO-DOM
“ “
09:45
SIENA - PIAZZALE ROSSELLI
“ “
17:30
LUN-VEN
PARTENZE
* DA GIOIOSA J. E MAMMOLA LA PARTENZA PER ROMA PERUGIA E SIENA SI EFFETTUA SOLO DOMENICA, DA SIENA PERUGIA E ROMA PER MAMMOLA E GIOIOSA J.LA PARTENZA SI EFFETTUA SOLO VENERDI’ ** GIORNI DI PARTENZA PER DESTINAZIONE DALLA CALABRIA *** GIORNI DI PARTENZA
Info e prenotazioni Tel 0965.1700009 Da LUNEDÌ a SABATO Ore 9.00 - 18.00 DOMENICA Ore 10.00 - 12.00 / 15.30 - 17.30
***
ORARI NAVETTE TARIFFE
FERMATE LUNGO IL PERCORSO
TRATTA.
A/S
A/R
RIDOTTO
GIORNI
PARTENZE
ROMA-PERUGIA
€ 11,00
€ 18,00
€ 7,00
LUN - VEN
06:00
ROMA P.ZA TIBURTINA BOX N. 2
ROMA - PERUGIA - SIENA
ARRIVO 22:30
LUN - VEN
ROMA-SIENA
€ 15,00
€ 25,00
€ 10,00
LUN - VEN
08:00
PERUGIA P.ZA PARTIGIANI BOX N.5
19:30
LUN - VEN
PERUGIA-SIENA
€ 10,00
€ 12,00
€ 5,00
LUN - VEN
10:30
SIENA P.LE ROSSELLI
17:30
LUN - VEN
PARTENZE
TRATTA
A/S
A/R
RIDOTTO
PARTENZA
BOLOGNA - MANTOVA - VERONA - PADOVA
GIO-VEN-SAB-DOM
07:10
BOLOGNA - AUTOSTAZIONE
ARRIVO LUN-VEN-SABDOM
BOLOGNAMANTOVA
€ 7,00
€ 12,00
€ 5,00
GIO-VEN-SAB-DOM
08:40
MANTOVA - PIAZZA DON EUGENIO LEONI
17:00
LUN-VEN-SAB-
BOLOGNAVERONA
€ 8,00
€ 13,00
€ 5,00
GIO-VEN-SAB-DOM
09:20
VERONA -PIAZZA 25 APRILE (Via Girolamo Cardinale)
16:10
LUN-VEN-SAB-
BOLOGNAPADOVA
€ 9,00
€ 15,00
€ 5,00
GIO-VEN-SAB-DOM
PADOVA - PIAZZALE BOSCHETTI (Via Vecchio Gasometro)
15:00
LUN-VEN-SAB-
DOM
DOM
DOM PARTENZE
TRATTA
A/S
A/R
RIDOTTO
FIRENZE-BOLOGNA
€ 10,00
€ 15,00
€ 5,00
FIRENZE-PARMA
€ 10,00
€ 15,00
€ 5,00
GIORNALIERA
05:40
FIRENZE - P.LE MONTELUNGO
20:00
GIORNALIERA
FIRENZE-MILANO
€ 17,00
€ 30,00
€ 5,00
GIORNALIERA
07:10
BOLOGNA - AUTOSTAZIONE
18:30
GIORNALIERA
FIRENZE-TORINO
€ 20,00
€ 35,00
€ 5,00
GIORNALIERA
08:10
PARMA - USCITA A1 V.LE DELLE ESPOSIZIONI
17:00
GIORNALIERA
BOLOGNA-PARMA
€ 10,00
€ 15,00
€ 5,00
GIORNALIERA
10:40
MILANO - FERMATA METRO LAMPUGNANO
15:30
GIORNALIERA
BOLOGNAMILANO
€ 15,00
€ 25,00
€ 5,00
GIORNALIERA
13:10
TORINO - C.SO V. EMANUELE 131H (TRIBUNALE)
13:30
GIORNALIERA
BOLOGNATORINO
€ 17,00
€ 30,00
€ 5,00
PARMA-MILANO
€ 10,00
€ 15,00
€ 5,00
PARMA-TORINO
€ 17,00
€ 30,00
€ 5,00
MILANO-TORINO
€ 10,00
€ 15,00
€ 5,00
PARTENZA
FIRENZE - BOLOGNA - MILANO - TORNO
Info e prenotazioni Tel 0965.1700009 Da LUNEDÌ a SABATO Ore 9.00 - 18.00 DOMENICA Ore 10.00 - 12.00 / 15.30 - 17.30
ARRIVO
PARTENZE
VERONA
ROMA
SIENA GENOVA
PARMA
BOLOGNA
PISA
SIENA
BRESCIA
ALESSANDRIA
MILANO
Collegamenti quotidiani dalla Calabria verso: Roma - Perugia - Siena - Pisa - Firenze Genova - Bologna - Parma - Alessandria - Milano - Torino - Santena Verona - Brescia - Bergamo Collegamenti da ROMA verso: Perugia - Siena - Firenze Collegamenti da BOLOGNA verso: Verona - Brescia - Bergamo Collegamenti bisettimanali dalla Calabria verso: Bari - Foggia - Lanciano Pescara - Civitanova M. - Ancona - Pesaro - Rimini - Bologna
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Per info e prenotazioni: DAL LUNEDÌ A SABATO ore 9.00 - 18.00 DOMENICA ore 10.00 - 12.00 e 15.30 - 17.30 Tel 0965.1700009
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