PERIODICO - ANNO III - n. 6 - estate 2010
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LA PITTURA ORIGINALE DI JACOPO BASSANO PAG. 24
GIARDINI A BASSANO PAG. 39
PECCATI DI LUSSO
“La natura ha migliaia e migliaia di colori, e noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala solo ad una ventina�. Hermann Hesse
EDITORIALE Creatività, innovazione, design. Sono queste le parole del nostro nuovo viaggio a Bassano del Grappa. Abbiamo incontrato i giovani, scoperto il loro talento, ammirato la loro tenacia. Nelle pagine del nostro magazine, vi è la certezza che le buone idee, a Bassano, non mancano. In questo numero si parla di arte cinquecentenaria con la mostra che celebra i 500 anni di Jacopo Dal Ponte, ma anche di arte contemporanea con il design più innovativo e con le performance degli artisti dell’Operaestate Festival Veneto. Tutti siamo spettatori, dell’arte, della danza, della fotografia e del teatro. Ci siamo lasciati incantare dai colori e dai profumi dei giardini della Pro Bassano, siamo andati a scoprire le storie d’innovazione di due giovani che hanno scelto di fare impresa, l’uno in ambito industriale, l’altra nell’artigianato più raffinato ed esclusivo. Grazie a questa città, così vibrante e così moderna, così intensa dove i piccoli progetti sono fatti “grandiosamente” concreti. Buona lettura!
Il Direttore Responsabile Paola Meneghini
Creativity, innovation and design. These are the words that characterise this latest journey into Bassano del Grappa. We met young people, discovered their talents and admired their tenacity. Indeed, the pages of this magazine are proof that good ideas are certainly not lacking in Bassano. This edition delves into classical art, starting with the exhibition that marks the 500th anniversary of Jacopo Dal Ponte’s birth, but also into the more contemporary, innovative forms of expression offered by Operaestate Festival Veneto. We are all, as a matter of fact, spectators of art, dance, photography and theatre. We were enchanted by the colours and the smells of Pro Bassano, and we uncovered the stories of two young people who chose to set up their own businesses; one in the industrial sphere, the other as a unique, refined craftsman. All thanks to a city that is so vibrant, modern and intense that small projects are brought to life in a ‘big’ way. Enjoy!
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Index 24
Cronache bassanesi 6 A Bassano protagonista il gioiello 3
Editoriale Il punto
contemporaneo
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Succede qui 8 La pittura originale di Jacopo Bassano 29 Le rose delle meraviglie 46 Viaggio nel futuro 67 Passione motori
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On stage B.Motion Spring 2010
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Giardini a Bassano
1981-2010: I primi 30 anni di Operaestate Festival Veneto
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Direttore Responsabile Paola Meneghini Coordinamento editoriale Cinzia Di Rosa Redazione, impaginazione e grafica Meneghini & Associati srl www.meneghinieassociati.it Distribuzione Bassano e comprensorio
Il dettaglio vincente La bellezza in 3D
Style & design Peccati di lusso Joe Velluto, l’innovazione creativa
con il patrocinio della Città di Bassano del Grappa
BIG BASSANO Stile e stili di vita
Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1166 - 15 gennaio 2008
Food 82 Sua eccellenza, l’asparago bianco di Bassano
“Oh capitano, mio capitano!”
I primi 100 anni della scuola elementare Mazzini
A scuola di rock
Fotolito e stampa Industrie Grafiche Vicentine SpA Via Rovereto, 20 36030 Costabissara (VI) Pubblicità Meneghini & Associati srl www.meneghinieassociati.it baretta@meneghinieassociati.it Tel. 0444-578815; 347-2322233 Fotografie Museo Biblioteca Archivio Città di Bassano del Grappa, Archivio Operaestate Festival Veneto, Fondazione Domenico Tolio Onlus
Traduzioni Cecilia Razelli Si ringraziano Città di Bassano del Grappa Assessorato alla Cultura e Attività Museali Assessorato al Turismo - Assessorato allo Spettacolo, Operaestate Festival Veneto, Chiara Padovan, Alessia Zanchetta, Pro Bassano, Elide Imperatori Bellotti, Patrizia Ferrazzi è vietata la riproduzione anche parziale del materiale redazionale e pubblicitario senza autorizzazione scritta dell’editore
IL PUNTO
Bassano del Grappa in genere non figura tra le mete delle vacanze estive intese in senso classico, eppure il viaggiatore o il turista attento sanno bene quanto possa essere attraente l’estate trascorsa nella nostra città, per l’alto numero delle proposte culturali ed artistiche organizzate e la qualità delle stesse. Mi piace ricordare che proprio quest’anno Operaestate Festival Veneto festeggerà la sua trentesima edizione, e credo che tutti noi abbiamo avuto l’opportunità, negli anni scorsi, di sperimentarne il valore, ma ci sono anche altre manifestazioni che meritano di essere ricordate. Prima tra tutte, naturalmente, la mostra dedicata a Jacopo Bassano e all’avvio del suo percorso artistico, che rappresenta anche l’avvio di una serie di celebrazioni triennali che ci permetteranno nei prossimi anni di approfondire ulteriormente la conoscenza di questo grande interpretate della pittura cinquecentesca e della sua bottega.
E poi i magnifici giardini che hanno allietato la visita del centro storico nelle ultime settimane: ben tredici aree curate con grande passione e competenza da altrettanti giardinieri vivaisti, che hanno trovato conclusione dell’ambito della grande Festa delle Rose in Villa Giusti. Ve ne segnalo uno in particolare, quello che è stato collocato nello spazio esterno della nuova ala del museo civico, non perché gli altri siano stati meno degni di nota, ma perché hanno fatto da sfondo ad una particolare iniziativa dedicata all’espressione della creatività giovanile, denominata “Kyosk”, che ha trasformato una vecchia edicola in galleria d’arte. Credo abbiate capito che le premesse per vivere un’estate di grande vivacità ci siano tutte, non mi resta dunque che porgere a tutti voi l’invito a venire a Bassano del Grappa: vi aspettiamo!
Il Sindaco Stefano Cimatti
Bassano del Grappa may not feature among the ‘traditional’ destinations for a summer holiday, yet any attentive tourist will know how enjoyable a visit to our city can be, with all of the high-quality cultural and artistic attractions it has to offer during the season. It gives me great pleasure to highlight that this year will mark the 30th birthday of Operaestate Festival Veneto, an event I am sure we have all had the opportunity to savour in recent years. But there are many others worth mentioning. First among these is the exhibition dedicated to Jacopo Bassano and the birth of his artistic career, which also represents the beginning of a series of celebrations that will last for three years. And then there has been the magnificent gardens tended by a number of highly- skilled, passionate gardeners as part of the preparations for the “Roses in Villa Giusti” market that has just had place. Among the other events in store, I would finally like to mention the “Kyosk” initiative, which has gave young artists a space for creative experimentation. I think you will have understood that the foundations for a truly exciting summer have been laid. All that remains for me to do, then, is to invite you all to Bassano del Grappa: we’ll be waiting for you!
Giardini, Piscine, Terrazzi e Barbecue
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BIGBASSANO
succede qui
San Gerolamo (1563 ca), olio su tela
BIGBASSANO
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LA PITTURA ORIGINALE DI
JACOPO BASSANO Una grande mostra celebra i 500 anni della nascita di Jacopo Dal Ponte
BIGBASSANO
succede qui
La mostra “Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio” è l’evento che segna l’avvio del triennio celebrativo per i 500 anni della nascita (ancora in bilico tra il 1510 e il 1512) di Jacopo Dal Ponte detto il Bassano, uno dei più originali e potenti interpreti del rinnovamento della pittura veneta del secondo Cinquecento e il più grande pittore della realtà prima di Caravaggio. Da Londra, Parigi, Budapest o Berlino fino a Houston e l’Havana, le opere riunite nella città natale per questa sorta di “festa di compleanno” si contraddistinguono per la loro altissima qualità. L’esposizione, curata da Giuliana Ericani e Alessandro Ballarin, propone un selezionato e significativo tributo all’arte di Jacopo, dagli esordi fino agli anni Settanta del Cinquecento, grazie all’eccezionale prestito di un nucleo di dipinti di altissima qualità provenienti dall’America e dall’Europa, molti dei quali mai giunti prima d’ora in Italia o esposti al pubblico oltre cinquant’anni or sono, chiamati a dialogare, nel Salone Dalpontiano del Museo Civico, con quella che è la più consistente collezione di opere del pittore. La città di Bassano del Grappa e la Regione del Veneto hanno quindi voluto rendere un doveroso omaggio ad un artista affascinante capace di conquistarsi, con il suo sperimentalismo e l’amore per gli elementi naturali del suo mondo ai piedi delle Alpi e lungo il Brenta, uno spazio di forte originalità accanto a grandi artisti come Tiziano, Tintoretto e Veronese. Dopo questo primo importante momento espositivo, Jacopo Bassano sarà al centro di tre intensi anni di celebrazioni promosse dalla città alla quale egli fu sempre legato, che immortalò in moltissime opere e dove avviò la sua fiorente bottega, capostipite di una dinastia di pittori che per oltre un secolo dominarono la scena artistica. La mostra è organizzata, in un rapporto continuo tra collezione permanente ed esposizione temporanea, all’interno del percorso museale, che vanta la più grande raccolta monografica di un protagonista della pittura del Cinquecento, Jacopo Dal Ponte detto Jacopo Bassano, ventidue opere perlopiù di provenienza ecclesiastica scalate quasi nell’intero arco della sua produzione, dal 1534 al 1580. Si tratta di una scelta che esalta l’importanza della struttura museale della città, il primo museo civico aperto nel Veneto e una delle più importanti medie strutture museali italiane.
Sopra. San Cristoforo (1559 ca), olio su tela, A destra. La cacciata dei mercanti dal Tempio (1535 ca), olio su tela
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BIGBASSANO
Vi sono esposti, in sequenza cronologica con le opere del Museo quindici dipinti ed un disegno dell’artista, grandi capolavori entrati sin dal Cinquecento nel grande collezionismo, provenienti da collezioni pubbliche e private europee ed extraeuropee, appartenenti alla produzione giovanile e della maturità dell’artista (15331564). Il percorso espositivo comprende due proposte inedite della giovinezza e alcuni capisaldi della sua produzione, l’Andata al Calvario di collezione privata inglese, il Riposo durante la fuga in Egitto dell’Ambrosiana, i Due cani del Louvre, l’Adorazione dei Magi di Birmingham, scalati tra il 1545 ed il 1558, tra l’astrazione manierista e una nuova interpretazione del naturalismo.
succede qui
Un piccolo capitolo a parte, non presente nelle collezioni museali della città, è rappresentato dalla ritrattistica con il Ritratto di Pietro Bembo cardinale di Budapest (1545) e il Ritratto di senatore di Berlino(1558), che si segnalano per l’alta qualità introspettiva e la loro peculiarità rispetto alle prove contemporanee di Tiziano e Tintoretto. Con le opere tra il sesto e il settimo decennio, il San Cristoforo de L’Avana, la Madonna con il Bambino e San Giovannino, dalla collezione Spencer ora nelle collezioni della Banca Popolare di Vicenza, la pala di Enego, il pubblico potrà apprezzare, accanto alla stupefacente Pentecoste del museo, la superba qualità della pittura di tocco di Jacopo Bassano.
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A sinistra. Madonna in trono col Bambino tra i Santi Lucia, Francesco e Matteo e il Podestà Matteo Soranzo con la figlia Lucia e il fratello Francesco, (1536) olio su tela Sotto. Annuncio ai pastori (1560 ca), olio su tela Nella pagina accanto. Adorazione dei pastori (1565-70), olio su tela
Magico Jacopo Dal Ponte Sulla scia delle
Le Celebrazioni si
Celebrazioni dei 500 anni
chiuderanno nel 2012,
di Jacopo Bassano non
con un grande evento
mancano gli eventi e le
espositivo centrato
mostre dedicate.
sull’ultimo Jacopo
L’appuntamento è per
Bassano, i figli, la
dicembre 2010 con il
scuola e l’eredità, che
convegno internazionale,
costituirà la prosecuzione
al quale parteciperanno
dell’indimenticata mostra
esperti e studiosi
monografica organizzata
provenienti da tutto il
nel 1992 dal Museo Civico
mondo: un momento
di Bassano con il Kimbell
di approfondimento
Museum di Fort Worth.
dell’attività dell’artista
Ci sono anche iniziative di
e del significato della
ricerca e valorizzazione e
sua opera, rispetto alla
progetti collaterali, tra
successiva produzione dei
cui la pubblicazione del
figli.
catalogo della sezione
Sempre a dicembre (9
permanente del Museo
dicembre 2010 –27 marzo
Civico di Bassano del
2011), un’originale
Grappa, dedicata a Jacopo
esposizione organizzata
Bassano e ai bassanesi, e il
con la Soprintendenza per
relativo aggiornamento
i beni storici, artistici ed
didattico e multimediale.
etnoantropologici per le
In programma anche
province di Verona, Rovigo
una rappresentazione
e Vicenza, “I Bassano ai
teatrale ispirata alla figura
raggi X”, condurrà il
dell’artista, realizzata da
vasto pubblico nel “dietro
Operaestate Festival.
le quinte” dello studio e dell’analisi delle opere d’arte.
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Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio Fino al 13 giugno 2010 Bassano del Grappa Museo Civico, Piazza Garibaldi 12 www.museobassano.it Call center 800 189802 Tutti i giorni: 9.00-19.00 (la biglietteria chiude alle 18.00)
BIGBASSANO
succede qui
THE ORIGINAL ARTISTRY OF
JACOPO
BASSANO
A great exhibition to celebrate the 500th anniversary of Jacopo Dal Ponte’s birth The exact dates of birth of many great artists of the past are unknown: a sign, perhaps, that what these individuals did is much more important than how long they lived. And indeed, historical documents fail to indicate the exact duration of Jacopo Dal Ponte’s (also known as Jacopo Bassano, approx. 1510 – 1592) life, despite his being one of the best artists of the 1500s and, in particular, the greatest realist painter before Caravaggio. However, the older historical archives more or less agree on 1510 as the artist’s year of birth; a date later repeated by Giambattista Verci, the author from Bassano who wrote what might be considered the artist’s first true and proper biography in 1775. This information is considered wellfounded enough to make 2010 the year in which his 500th birthday is due to be celebrated.
The anniversary will be marked with a series of events and initiatives that will, over the course of three years, aim to deepen the general public’s knowledge of the painter’s life. The spacious room dedicated to Dal Ponte in Bassano’s Civic Museum holds around twenty paintings. It is, in fact, the world’s biggest collection of his works; an important nucleus that clearly documents the five stages that made up the painter’s long, articulated and complex life. The “Jacopo Bassano 500 Years” exhibition (6th March – 2nd June 2010) will illustrate Jacopo Bassano’s activity (until the 1560s) in no small detail, displaying other works from Italian and international collections, both public and private, of which some have never before been seen in this country.
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BIGBASSANO
succede qui
the magical
Jacopo Dal Ponte On occasion of the painter’s 500th birthday, a series of special events and exhibitions will also take place An international conference will be held in December 2010, welcoming experts and academics from the world over: an occasion to discuss the artist’s activity and the significance of his paintings, particularly in relation to his sons’ later works. An original exhibition entitled “The Bassanos under X-ray”, organised with the Office for Historical, Artistic and Ethno-anthropological Heritage, is
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also due to be held in December (9th December 2010 - 27th March 2011). The celebrations will come to a close in 2012 with a large exhibition dedicated to Jacopo Bassano, his sons, his school, his legacy, which will constitute a continuation of the unforgettable display organised in 1992 by the Civic Museum of Bassano and the Kimbell Museum of Forth Worth.
BIGBASSANO
succede qui
Ecce Homo (1553 ca) olio su tela
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BIGBASSANO
on stage
B . M O T I O N s p r i n g
Archivio fotografico Operaestate Festival Veneto
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BIGBASSANO
on stage
Convegni, Residenze artistiche, Presentazioni aperte al pubblico, formazione, incontri e laboratori. Sono le attività di Bmotion spring, la parte più innovativa di Operaestate Festival che quest’anno arriva al traguardo della trentesima edizione
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BIGBASSANO
on stage
è stato raggiunto il traguardo dei 30 anni di Operaestate Festival Veneto, che continua la sua missione di “incubatore culturale”. In questo contesto B.Motion spring, diventa un momento fondamentale per dare visibilità proprio ai progetti, che sono nati e e sviluppati nel corso del tempo, e che hanno reso famoso il festival. I lavori si sono aperti il 20 aprile con il convegno transnazionale dal titolo “La formazione delle leadership culturali”. L’obiettivo è stato quello di analizzare l’esperienza del progetto “Cultural Leadership International” promosso dal British Council, partner di Operaestate Festival in diverse iniziative. Una riflessione sulla formazione e sul ruolo della leadership culturale, con la presentazione di innovative esperienze transnazionali nell’ambito delle attività culturali, museali, ambientali, delle nuove tecnologie e community. Ospiti alcuni dei 30 operatori culturali internazionali e una rappresentaza del British Council. Sarà poi la volta del 28 maggio con il convegno regionale “Dall’esperienza del festival verso il distretto culturale
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evoluto”, dove protagonisti saranno le “città palcoscenico” del festival. Insieme ai responsabili delle amministrazioni comunali saranno coinvolti gli attori della vita economica, culturale e sociale attivi nel territorio della pedemontana veneta. Un’occasione di riflessione che si pone come obiettivo quello di sollecitare una indispensabile trasformazione del ruolo della cultura: non solo svago o richiamo turistico, ma piuttosto assume la funzione di stimolo per la creatività, per l’innovazione, per la produzione e la diffusione della conoscenza. Il 2, 3 e 4 settembre l’appuntamento è con il convegno nazionale “I teatri della contemporaneità”, al quale saranno presenti artisti, critici e i curatori italiani che programmano compagnie giovani e indipendenti, conclude un lungo percorso di ricerca e riflessione sul nuovo teatro italiano avviato nel 2009 a San Sepolcro. Una sorta di stati generali per fare il punto sulla situazione teatrale nazionale legata al teatro contemporaneo e alle compagnie comunemente definite “giovani”.
BIGBASSANO
on stage
LE RESIDENZE ARTISTICHE
di b-motion spring Con il progetto delle Residenze artistiche si permette ai giovani artisti di avere a disposizione un tempo ed un luogo per portare avanti il loro progetto artistico. Dal 15 maggio a 19 giugno 11 artisti italiani e stranieri sia alternano al CSC Garagen Nardini per proseguire la ricerca dei percorsi creativi. Molti di loro presenteranno al pubblico un working progress del lavoro svolto, un’occasione per vedere come un progetto artistico prende forma e un modo per gli artisti di avere un confronto “in intere” con il pubblico che offre così un formidabile feedback agli stessi autori. Il 17 aprile dieci scuole del Veneto, selezionate attraverso la partecipazione di un bando, hanno avuto la possibilità di esibirsi sul palcoscenico del CSC Garage Nardini. Altro momento importante quello della serata conclusiva del premio GDA per la Giovane Danza d’Autore, che si svolgerà il 5 giugno al teatro MOMOM di Mestre. Sono in programma anche due percorsi formativi, uno
Tebea Martin
dedicato all’Attore Performativo e l’altro rivolto alla Danza Contemporanea. Particolarità del corso i nomi dei doc”docenti” che seguiranno i giovani artisti: da Emio Greco ai teatro sotterraneo, da Yasmeen Godder agli Anagoor e molti molti altri. Durante Bmotion spring, inoltre diverse le occasioni per partecipare ad incontri e laboratori per coinvolgere il territorio, a partire da un originale percorso sulla memoria con il confronto tra bambini ed anziani curato dalla fotografa inglese Lara Platman, e ancora gli studenti dell’Istituto d’Arte di Nove coinvolti in un laboratorio scenografico. A completare il programma due incontri con l’Università di Padova per indagare Operaestate Festival Veneto tra passato e futuro.
Yasmeen Godder
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B.MOTION SPRING 2010 Conferences, Artistic residences, Public presentations, classes, seminars and workshops. These the activities of Bmotion spring, the most innovative portion of Operaestate Festival, which will mark its 30th anniversary this year. Operaestate Festival Veneto, having reached its 30th year of activity, persists in its mission as a “cultural incubator”. In this context, Bmotion spring becomes an essential opportunity to grant visibility to those projects, born and developed over time, which have brought the festival to fame. Proceedings began on 20th April with the trans-national conference entitled: “The formation of cultural leadership”. Its aim was to analyse the progress of the “Cultural Leadership International” project promoted by the British Council, which has acted as a partner to Operaestate Festival on various projects. The 28th May will instead host the regional conference entitled From the festival experience to the evolved cultural district, which
will welcome stakeholders from the various geographical locations reached by the festival (referred to as the “stage cities”). It will be an occasion for discussion, with the ultimate aim of kick-starting a necessary transformation in the role of culture, so that it may become not only a matter of amusement or tourism, but a stimulus for creativity, innovation and, above all, the production and diffusion of knowledge. Finally, from 2nd-4th September, the national Conference entitled “The theatres of modernity will be held”, welcoming Italian artists, critics and curators who work with young, independent theatre companies. This event will conclude the long journey of reflection on new Italian theatre that began in San Sepolcro in 2009.
THE ARTISTIC RESIDENCES OF B-MOTION SPRING The Artistic residences project provides young artists with a time and a place to work on their artistic creations. From 15th May to 19th June, 11 Italian and international artists will take turns occupying the CSC Garage Nardini to continue along their creative paths, allowing the public to gain insight into how an artistic project takes shape and, at the same time, giving the artists the opportunity to gain feedback on their works in progress.
Another important moment is reserved for 5th June at the MOMOM theatre in Mestre, which will host the final evening of the GDA prize for Young Artistic Dance. The event will come to an end with two seminars that will investigate the past and future of Operaestate Festival Veneto, with the contribution of the University of Padua.
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on stage
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iardini
A BASSANO
Photo Susanna Gianese e Renzo Stevan
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Chi ha avuto l’occasione di fare una passeggiata tra aprile e maggio, senz’altro sarà rimasto affascinato dai particolari giardini realizzati in occasione della mostra del celebre pittore del ‘500 Jacopo Dal Ponte. A interpretarli, sotto la regia della Pro Bassano, sono stati undici esperti vivaisti del territorio e l’Istituto per l’agricoltura e l’ambiente Parolini, che hanno scelto di essere protagonisti della prima edizione di un evento davvero particolare “Giardini a Bassano”, dando vita in dodici siti della città ad altrettanti giardini. E se lo scopo è sbalordire il visitatore, la Pro Bassano, è davvero riuscita nel suo intento, anche grazie alle particolari sculture realizzate da artisti locali, che hanno aggiunto un tocco d’arte ad una scenografia così magica. L’idea di organizzare un evento di questo tipo, ha spiegato il presidente della Pro Bassano, Renzo Stevan, è nata a seguito dell’avvio del concorso di idee fra gli studenti delle superiori per la sistemazione del Brolo del Bonaguro. Tanti i temi di questa esposizione floreale, “Dall’albero al labirinto”, “Giardino di città”, “Il Giardino della lepre marzolina”, “Giardino Mediterraneo”, “Attraverso il tempo dal passato e futuro”, “Giardino all’inglese”, “Giardino dei semplici”, “Giardino di Jacopo”, “Pop-Garden”, “ Amarcord: gocce di ricordi “, “Il capriccio”, “Borgo antico”. “Il giardino di Jacopo” per esempio, è stato ideato dall’Istituto Agrario A. Parolini ed era dedicato al celebre Jacopo Bassano. Dalle informazioni raccolte sembra che il pittore avesse uno spazio verde nelle vicinanze della bottega, in cui convivevano elementi medioevali ed elementi rinascimentali. In questo spazio si trovavano piante aromatiche e ortaggi impiegati per l’alimentazione o per la preparazione di infusi, tisane e decotti, tipici degli orti dei semplici, ma anche caratteri rinascimentali come la siepe di bosso ed elementi decorativi. Di diversa natura era invece lo spazio chiamato “Giardino Mediterraneo”. Passeggiando vicino ad arbusti e fiori colorati, caratteristici del clima delle isole e delle zone costiere del centro-sud, si percepiva la tipica atmosfera del mare e delle vacanze. Proseguendo la passeggiata per le vie del centro, poi, si entrava nel mondo fantastico di Alice (dal famoso romanzo di Lewis Carrol), dove la realtà diventava sogno (“Giardino della lepre marzolina”). Per gli amanti dell’arte contemporanea, invece, era ammirevole il giardino dedicato al riciclo di materiali in chiave Pop Art (“Pop-Garden”). Tra profumi di fiori colorati e allestimenti dall’atmosfera storica, i bassanesi non si sono certo annoiati.
on stage BIGBASSANO BIGBASSANO succede qui
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Molte le iniziative e le attività collegate all’evento dei giardini, dalla rassegna di conferenze e incontri a tema riguardanti l’arte del giardinaggio, nella sede della Pro Bassano, alle esibizioni musicali. L’iniziativa “Musica in giardino” ha unito la musica a ogni giardino a tema. Va ricordato il già citato “Giardino di Jacopo” dove si sono esibiti anche i ragazzi dell’orchestra della scuola media Vittorelli. Per le vie del centro di Bassano aleggiavano le note di chitarristi, sassofonisti, un gruppo irlandese, e le voci del coro di Ponte Vecchio. Tanta musica per tutti i gusti, insomma. Infine, accompagnate dalla musica dell’orchestra “Los que vendrà” si sono esibiti danzatori e ballerini. Fino a sera si è ballato il tango argentino, apprendendo dai veri tanghéri l’arte del ballo, come Carlos Perez e Rosa Forte. Molti
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non hanno resistito al ritmo dei passi di questi ballerini, e molti bassanesi si sono calati nell’atmosfera romantica dell’esibizione, fino a prendere parte alle danze. Nel pomeriggio di domenica 30 maggio diversi attori di Pro Bassano hanno dato vita alla Ballata del millennio, dedicata ancora una volta a Jacopo Bassano. Il pubblico ha assistito ad una rappresentazione scenografica dedicata alla consegna ufficiale di un telero, che raffigurava il reggente di Bassano con la propria famiglia. Destinatario dell’opera era il podestà del tempo: Matteo Soranzo. Il dipinto è, inoltre, l’opera centrale del percorso artistico di Jacopo Bassano, artista al quale è dedicato “Il giardino di Jacopo”. Un vero e proprio salto nella storia ed un delizioso assaggio delle tradizioni nobiliari dell’epoca.
BIGBASSANO
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le delle rose meraviglie
Si chiama “Rose in Villa Giusti� la mostra-mercato dedicata alla rosa
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BIGBASSANO
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Rose in Villa Giusti è stato un tuffo nel mondo della rosa, nella sua fuggevole bellezza e nella sua storia misteriosa, nei suoi profumi e nei suoi sapori, nelle sue allegorie e nei suoi simbolismi. Rose in Villa Giusti è stata la celebrazione della rosa il fiore per eccellenza, il fiore che ci allieta nel terrazzo e nel giardino.
La verità è che tutti almeno una volta nella vita hanno ricevuto in dono, o hanno regalato una rosa, il “fiore di Venere”. La regina dei fiori non passa certo inosservata: si è potuto ammirarla in tutto il suo splendore a Villa Giusti del Giardino a Bassano. Sabato 22 e domenica 23 maggio, si è svolto l’appuntamento tanto atteso dagli amanti del giardinaggio, la mostra-mercato “Rose in Villa Giusti”, giunta quest’anno all’ottava edizione. L’invito alla manifestazione floreale ideata ed organizzata dalla Fondazione Domenico Tolio Onlus era rivolto a tutti coloro che hanno la passione per i roseti e per l’interior design. Nel parco della villa sono state protagoniste le rose nelle vesti più disparate, da comperare o anche solo da am-
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mirare, accanto all’esposizione di piante insolite, bulbi, acquatiche, graminacee, aromatiche. Assieme a queste piante, la mostra ha presentato molte attrattive, dalle idee per arredare con le rose, alle dimostrazioni pratiche per le composizioni fino ai laboratori per i più piccoli. Non sono mancati gli eventi nella veranda di Villa Giusti. Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino ha proposto un’importante esposizione dal titolo “Le iris tra botanica e storia”, mentre Diana Tiso ha presentato la mostra “Ricami in villa” con i ricami più belli dedicati alla rosa. Spettacolo suggestivo, solo a Bassano nel nome della rosa.
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roses
wonderland
in
“Roses in Villa Giusti” is the exhibition-market dedicated to roses
The truth is that most people have, at least once in their life, given or received a rose, popularly known as the “flower of Venus”. Although the queen of all flowers rarely goes unnoticed, any lover of gardening had take the opportunity to admire it, in all of its splendour, at Villa Giusti del Giardino in Bassano. That chance has been on Saturday 22nd and Sunday 23rd May, when the exhibition-market entitled “Roses in Villa Giusti” had take place. An invitation to this floral event – conceived and organised by the non-profit Domenico Tolio Foundation – was extended to anyone with a passion for rose gardens and interior design and all sales proceeds have been donated to a charitable cause. In Bassano only, an evocative display in the name of roses.
www.villagiusti.net
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1981-2010: i primi 30 anni di Operaestate Festival Veneto
Dal 30 giugno al 4 settembre 2010 a Bassano del Grappa e nelle città palcoscenico del festival
Operaestate Festival Veneto celebra i suoi primi 30 anni di vita. Un’edizione da collezione: 33 città coinvolte, 400 serate di spettacolo in oltre 2 mesi tra i castelli, i parchi, i palazzi, le ville, le piazze e i musei della pedemontana veneta. Artisti e produzioni provenienti da 15 diversi paesi, che spaziano dal teatro contemporaneo alla danza internazionale più innovativa, dalla musica, lirica, classica e jazz al cinema d’autore mescolando avanguardia e tradizione.
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Il trentennale di un festival è un traguardo ragguardevole, e per questo verrà festeggiato con un’edizione densa di progetti di spettacolo che ne ripercorreranno la storia e l’evoluzione individuando le direzioni, i progetti, i risultati che hanno definito la trasformazione continua del festival. Quella capacità di rinnovarsi nella continuità che ne hanno fatto un modello di riferimento per la programmazione culturale del Veneto, e non solo. Ma l’edizione del trentennale sarà anche l’occasione per creare momenti di riflessione sull’identità futura e sui prossimi impegni del festival. Un festival che sa far convivere e dialogare tradizione e modernità, ospitare anteprime e creazioni originali ideate in esclusiva e ambientate in spazi d’eccezione, mettere in rete idee e attività, sollecitando la condivisione tra strutture, operatori e soggetti a livello locale, nazionale ed internazionale. BASSANO E LE CITTA’ PALCOSCENICO (il festival diffuso - luglio/agosto) Bassano città capofila ospita una serie di grandi eventi di
danza, musica, teatro con celebri protagonisti della scena italiana ed internazionale. Da qui il festival si diffonde su tutto il territorio, con progetti esclusivi creati proprio a partire dalle caratteristiche uniche dei luoghi individuati. La valorizzazione di spazi importanti per il loro contenuto artistico, storico, paesaggistico, è uno degli obiettivi e delle sfide costanti del festival e una delle azioni portanti per la definizione di un originale distretto culturale evoluto. B.MOTION (scena contemporanea festival – agosto/settembre) In B.Motion, vero e proprio festival nel festival, si concentrano i progetti dedicati ai linguaggi più contemporanei nel teatro e nella danza. Il programma 2010 consolida l’impegno e la vocazione internazionale del festival, la sua attenzione ai giovani artisti e alle loro creazioni attraverso coproduzioni, residenze ed altre forme di sostegno. Ma anche la passione per la ricerca con una serie di incontri, momenti di approfondimento e convegni che coinvolgeranno studiosi, giornalisti, operatori, critici, provenienti da tutta Italia.
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on stage
Operaestate Festival Veneto
Danza
unisce in una rete del tutto originale i suoi enti promotori: la Regione del Veneto e la Città di Bassano del Grappa con gli altri 33 comuni aderenti al progetto: Asiago, Asolo, Borso del Grappa, Caldogno, Camisano Vicentino, Cartigliano, Cassola, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Cittadella, Dueville, Enego, Galliera Veneta, Loria, Marostica, Mogliano Veneto, Molvena, Montecchio Maggiore, Montorso, Nove, Possagno, Pove del Grappa, Resana, Romano
Musica
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d’Ezzelino, Rosa’, Rossano Veneto, Sandrigo, San Zenone degli Ezzelini, Schio, Solagna, Thiene, Valstagna, e quelli che lo sostengono: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Province di Vicenza e Treviso, Camera di Commercio di Vicenza, Fondazione Cariverona, Unicredit, Cassa di Risparmio del Veneto, Banca Popolare di Marostica, sostegni internazionali, associazioni di categoria e aziende del territorio aderenti al Club Amici del Festival.
Opera Festival
Lirica
B.Motion Teatro
Biglietteria del Festival a Bassano SEDE: Via IV Armata, 50 - 36061 Bassano del Grappa T. 0424.524.214 – 0424.217811 Numero Verde 800 533 633 prevendite anche on line dal sito www.operaestate.it
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cronache bassanesi
un nuovo capitolo tutto “in bianco”
A Bassano protagonista il
gioiello contemporaneo
è il loro momento. Per la seconda edizione di “GioielloDentro” dal 10 settembre al 4 ottobre, Bassano del Grappa si trasformerà in una grandiosa vetrina di arte contemporanea. La mostra-evento dal titolo “White” con i gioielli realizzati in colore bianco porta la firma della designer e art director Francesca Canapa. L’evento organizzato dall’Associazione Contemporanea GioielloDentro avrà come protagonisti i pezzi unici e le originalissime collezioni di un gruppo di artisti orafi. Un percorso espositivo che di sicuro non mancherà di stupire, perché espressione di uno stile basato sulla purezza delle forme e su una tenace sperimentazione di nuove tecniche e materiali. Per Francesca Canapa la mostra ha l’obiettivo di diventare un evento unico nel suo genere per quando riguarda
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il gioiello contemporaneo, un modo innovativo per valorizzare la creatività, la manualità e l’eccellenza degli artigiani orafi. La mostra, organizzata insieme al designer Enrico Caberlon, non mancherà di essere un ottimo veicolo di promozione della città, verrà infatti distribuito un catalogo in cui figurano sia gli artisti partecipanti che le immagini della città. Inoltre, verrà diffuso un comunicato stampa a giornali, quotidiani locali e internet, a cura degli organizzatori e degli Enti patrocinanti. L’iniziativa, sotto il patrocinio della Regione Veneto, del Comune di Bassano del Grappa, dell’Ascom di Bassano del Grappa e di Preziosa Magazine, è resa possibile grazie alla sinergia e collaborazione di enti pubblici e aziende private.
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cronache bassanesi
A new chapter
contemporary jewellery takes centre stage in Bassano
The time has come. Bassano will once again be adorned with a range of sculpture-jewellery on occasion the second edition of GioielloDentro, an exhibition that will – from 10th September to 31st October – transform the city into a grand showcase of contemporary art. The event is organised by the GioielloDentro Contemporary Association, which has chosen “White” as the theme for 2010. The protagonists of the show will be the singular pieces and original collections created by a group of craftsmen, using various new techniques and materials, which will be on display in the shop windows of Bassano’s old town. For Francesca Canapa, art director of GioielloDentro, the exhibition’s main objective is to become a unique event in the world of contemporary jewellery. But it will undoubtedly also serve to promote the city of Bassano, aided by the distribution of both a press release and a catalogue featuring pictures of the artists and the city.
www.gioiellidentro.it
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Perché regalare del vino? Con queste righe vorrei fare alcune considerazioni in merito ai regali che, nel corso di ogni anno, tutti noi abbiamo il piacere di porgere alle persone a noi care. Credo che l’ansia che ci assale ogni qual volta ci poniamo di fronte alla domanda: ….mio Dio, che cosa posso regalare?” sia uno stato d’animo che un po’ ci accomuna tutti e, del resto, trovare qualcosa di originale o che abbia dei contenuti simbolicamente significativi, diventa sempre più complesso vivendo in una società praticamente sazia di tutto. Ora vi prego di prestare attenzione a ciò che leggerete, giacché, cercherò di trasmettervi alcuni spunti che ritengo possano essere molto interessanti. Regalate del buon Vino! Questo forse lo dovevo scrivere alla fine dell’approfondimento, ma parto al contrario, perché, comunque, desidero stravolgere dei percorsi mentali che tendenzialmente ci inabissano in un mare di indecisioni. Il vino, bianco o rosso che sia, fermo o spumante, giovane o invecchiato, oltre ad essere un simbolo è arte, profumi, colori, sapori, sensazioni, raccoglie in sé se lo assecondiamo, una moltitudine di contenuti che ci riconducono alle nostre origini, alla nostra terra, cultura e tradizioni. Certamente vi chiederete se la persona che beneficerà del vostro pensiero sarà in grado di interpretare il significato della vostra scelta al di là di ciò che può sembrare semplicemente una bottiglia. E per questo vorrei suggerirvi di spiegarglielo. Siate apostoli di cultura, ponetevi su un livello diverso del semplice compratore di “un dono”.
Dicendo: “… caro amico/a ho pensato di regalarti questo vino perché ti vedo pensieroso. Questo è un vino che invita alla meditazione e potrà esserti compagno davanti al focolare mentre cercherai un po’ d’ intimità e tranquillità. Sai, lo producono con le uve raccolte a mano in cassette a fine settembre, lasciandolo poi macerare a lungo tra le bucce ed il mosto e poi …” Oppure: “…cara amica/o la tua personalità così festosa e spumeggiante ha ricondotto i miei pensieri a qualcosa che ti assomiglia e questa bottiglia che ti porto in dono racchiude in sé le caratteristiche che ammiro in te: vivacità, freschezza, luminosità, trasparenza. Quando lo stapperai, ricordati che tutto questo sei tu” Questi sono solo due piccoli esempi rappresentativi che ci aiutano a meglio interpretare una realtà sorprendente quale è quella vitivinicola e dalle infinite sfaccettature che ci offre un’ ampia gamma di scelte per ogni personalità, ricorrenza o semplice occasione di ritrovo. Non dovete a questo punto diventare tutti dei sommelier per scegliere una bottiglia fra le centinaia che troverete a scaffale ma, potrete molto facilmente affidarvi alla professionalità di chi vi guiderà nella scelta , illustrandovi con competenza, pregi e qualità che ne caratterizzano il suo contenuto. Sebastiano Faccin Sommelier professionista AIS ENOSPHERA WINE & food
Via Roma, 123 - Romano d’Ezzelino - Tel/Fax 0424.518615 - Cell. 349.7157287 Orari: 9:00-13:00 e 16:00-20:30 info@enospherawine.com - Chiuso il Lunedì
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PECCATI
di lusso
Così Romina Cappeller esaudisce i desideri con creazioni esclusive. Senza dimenticare l’innovazione
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Il sapore antico dell’alta artigianalità unito a materiali innovativi. Lo sa bene la bassanese Romina Cappeller. TeslaMall, azienda inglese dall’anima italiana, significa servizio esclusivo e design su misura. Un’idea che viene sintetizzata dallo slogan “Tu pensi, noi creiamo”. Entrare in contatto con la creative e project director Romina significa dare forma ai propri sogni Con la consulenza di noti designer internazionali, tra i quali Donald Starkley, specializzato nella creazione di interni per yacht, TeslaMall propone ai propri clienti collezioni per interni di grande esclusività destinati ad abitazioni e yacht di lusso. Dalla collaborazione con Tessoria Asolana, laboratorio di tessitura della seta a mano di Asolo in provincia di Treviso è nata un’esclusiva collezione per gli interni con tessili per il bagno e per la camera da letto decorati a mano con inserti di seta e pregiate fibre di cotone. è stata presentata a Villa Palma, a pochi passi da Bassano, la nuova collezione dedicata alla casa, alla Spa e al beachwear, con un occhio anche per i bambini. Ogni creazione è unica, perché può essere realizzata su misura, unendo materiali diversi, e combinando differenti gradazioni di colore. Un
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esempio è la “TT Collection” dove la tradizione tessile italiana si combina con le più moderne fibre di qualità. I prodotti sono creati con telai antichi e tecniche sartoriali. Vengono usati cotoni e lane pregiate, e tessuti come le fibre di legno e le fibre di latte. Per dare comfort a chi indossa questi capi o a chi li usa, le stoffe vengono infatti realizzate attraverso cicli controllati e naturali. Ma la creatività di Romina non si ferma, anzi spazia a tutto campo, con suggerimenti preziosi anche per gli accessori per la casa e per gli oggetti di arredamento, con le lampade da tavolo in maiolica decorata a mano con oro puro e finiture in bronzo e le poltrone con gambe sagomate e intagliate, su modello settecentesco. I materiali più utilizzati sono il legno, i tessuti (specie la seta), il marmo, l’argento e l’acciaio inossidabile. E’ stato inoltre sviluppato un sito di e-commerce, dove è possibile sia acquistare i prodotti presenti, sia ordinare oggetti che verranno creati su misura dai designer di TeslaMall. Un plus su tutti, la firma stilistica di Romina che si riconosce nella ricerca del dettaglio più esclusivo. Per dare vita ai desideri.
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sins
OF
LUXURY
Romina Cappeller makes dreams come true with exclusive creations, without forgetting innovation
The historic flavour of craftsmanship, joined with innovative materials. This is the philosophy of Romina Cappeller, creative and project director of TeslaMall, which provides exclusive and customised design services. Its collaboration with renowned international designers, such as Donald Starkley, has enabled to offer its clients luxurious interior design solutions for private homes and yachts. Moreover, its work with the Tessoria Asolana – a hand-loomed silk workshop in the province of Treviso – has given birth to an exclusive new textile collection. Every creation is unique by virtue of its being custom-made, using diverse materials and
combining various shades of colour. An example is the “TT Collection”, which fuses the Italian textile tradition with the most innovative quality fibres. But Romina’s creativity goes further still, covering everything from furnishings to household accessories, from hand-decorated majolica desk lamps to 18th century inspired armchairs. The most common materials used in her work are wood, textiles (especially silk), marble, silver and stainless steel. An e-commerce website has also been developed, allowing customers to order existing items, as well as tailor-made design objects.
www.teslamall.com 42
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Ai Cantieri Giovani un coinvolgente percorso attraverso decadi e generi condotto da Matteo Rossi
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Lo ascoltiamo da sempre, è il genere musicale che più di ogni altro ha caratterizzato la seconda metà del Novecento, eppure pochi di noi ne saprebbero descrivere il percorso evolutivo, dalle discendenze blues di fine anni Quaranta alle commistioni elettroniche dei giorni nostri. Un viaggio entusiasmante, alla scoperta di grandi interpreti, aneddoti, sonorità caratteristiche, che Matteo Rossi ha proposto ai Cantieri Giovani di Bassano in 5 incontri organizzati dall’Assessorato alle Politiche Giovanili tra aprile e maggio. Già da un paio d’anni, in realtà, il progetto era pronto a partire: «Mi sono laureato nel 2008 in Tecniche Artistiche dello Spettacolo all’Università di Venezia, con una tesi sull’invenzione e l’evoluzione della chitarra elettrica – racconta Rossi -. Per me è stata un’occasione fantastica per approfondire ulteriormente la conoscenza del rock, il genere che da sempre amo, ascolto e suono, e mi sono ritrovato a pensare che sarebbe stato bello condividere questa esperienza con altre persone che avessero la stessa passione. Da lì, assieme ai ragazzi dei Cantieri Giovani, è nata l’idea del corso, che però all’inizio non sembrava interessare a molti: appena due iscritti negli anni scorsi, troppo pochi per attivare l’iniziativa, invece quest’anno si è registrato un vero e proprio boom, con 16 persone che hanno diciso di tuffarsi in questa avventura». Non sono mancate le sorprese: ci si immaginerebbe la partecipazione quasi esclusiva di ragazzi maschi, componenti di rock band, patiti della chitarra elettrica o della batteria,
e invece il gruppo ha coinvolto ragazzi di una fascia d’età piuttosto ampia, tra i 18 e i 35 anni, spesso totalmente digiuni di pratica con uno strumento, e si è diviso alla pari tra maschi e femmine. Una passione, dunque, assolutamente trasversale, che i ragazzi hanno potuto affinare approfondendo di volta in volta la conoscenza di un periodo storico diverso: «Siamo partiti dagli inizi, tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Sessanta, per poi percorrere i diversi decenni fino ad arrivare ai giorni nostri – spiega Rossi -. Per ogni decade e genere ho individuato qualche band o interprete particolarmente rappresentativo, facendo ascoltare i brani, guardando insieme i video, raccontando aneddoti e soffermandoci sulle peculiarità di quello specifico modo di proporre il rock. In qualche caso mi sono anche aiutato con la chitarra, isolando e facendo riascoltare alcuni passaggi ed effetti particolari». Più che un ciclo di lezioni, insomma, una serie di incontri molto interattivi, nei quali c’è stato un confronto aperto e costruttivo: «La cosa più bella è che magari qualcuno conosceva tutto dei Beatles, anzi forse ne sapeva più di me, ma grazie al corso ha avuto modo di apprezzare a pieno anche Hendrix, o i Led Zeppelin, personaggi che hanno fatto la storia del rock eppure per molti sono conosciuti solo per una o due canzoni – osserva Rossi -. Un’esperienza davvero appassionante, che ha arricchito me per primo, e credo anche tutti gli altri: speriamo di poterla ripetere nei prossimi anni». Lunga vita al Rock’n roll.
Rock
education The Cantieri Giovani hosts a captivating journey through the decades and genres of rock, conducted by Matteo Rossi
We’ve always listened to it; it’s the musical genre that dominated the second half of the 20th century. Yet few of us would be able to explain its history, from the bluesy undertones of the 40s to the electro influence of the present day day. It is for this reason that Matteo Rossi decided to create series of 5 encounters – organised by the Councillor’s Office for Youth Policies in April and May – that would explore the great masters, anecdotes and melodic characteristics that have shaped rock music throughout the years.
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“It was a fantastic occasion for me to further deepen my knowledge of rock, the genre I have always loved, played and listened to. And I found myself thinking that it would be great to share the experience with others with the same passion. That’s when, together with the guys from the Cantieri Giovani [a youth association in Bassano], we came up with the idea of the course”, explains Rossi. The group succeeded in bringing together a rather diverse mix of male and female ‘students’ between the ages of 18 and 35, who got the chance to discover the historic evolution of the genre through songs, videos, demonstrations, anecdotes and open discussion. In Matteo’s words: “The best thing was that a person who, for example, knew all about the Beatles – probably much more that I did – was able to start appreciating Hendrix and Led Zeppelin too. It was a really exciting experience...let’s hope to be able to repeat it in the coming years”.
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NEL FUTURO
KJOSK! Public Art Platform è lo spazio dedicato alla sperimentazione artistica
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L’artista croata Nemanja Cvijanovic si è fatta conoscere a Bassano grazie alla sua installazione dal titolo “Noi non siamo come Lui”, opera che ha inaugurato la prima edizione della mostra KJOSK! Public Art Platform, uno spazio urbano – un ex edicola - situato nella piazzetta della nuova ala del Museo Civico di Bassano, curato da progettozero+. Il KJOSK! ospiterà progetti di arte contemporanea della durata di quindici giorni che saranno inaugurati ogni volta da un evento diverso. La programmazione, oltre alle mostre personali degli artisti, includerà sperimentazioni sonore, reading, conferenze e dibattiti. è arrivata a Bassano anche la coppia di artisti Chiara Zizioli + Alessandro Lorenzini, con “Cakes Kill!”, dove il pubblico è stato invitato a confrontarsi con le dinamiche dell’informazione e del suo controllo. Il 18 maggio è stati il croato Tomislav Brajnovic, insegnante all’Accademia d’Arte di Rjieka a proporre il progetto di performance, già realizzato a New York, dal titolo “Ego Trip”. Fino al 4 giugno il pubblico potrà ammirare “My Sunshine” di Nikola Uzunovski artista macedone, uno studio progettuale presentato alla scorsa Biennale d’Arte -, per la creazione di un sole artificiale a beneficio di un piccolo paese della Finlandia, dove i raggi non riescono a illuminare la popolazione.
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w w w. p r o g e t t o z e r o p i u . c o m
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A JOURNEY INTO THE FUTURE KJOSK! Public Art Platform is the space dedicated to artistic experimentation
Born in Croatia in 1972, artist Nemanja Cvijanovic became known in Bassano with the installation entitled “We are not like Him”, which inaugurated the first edition of the KJOSK! Public Art Platform exhibition: an urban space (an ex-kiosk) located in the square belonging to the new wing of Bassano’s Civic Museum, and managed by progettozero+. The KJOSK! hosted a number contemporary art projects for 15-day periods, each of which be inaugurated with a different event. The schedule made room for various personal art exhibitions, but also musical demonstrations, readings, conferences and debates. Among those who took part are: Chiara Zizioli + Alessandro Lorenzini with “Cakes Kill!”, Tomislav Brajnovic with a performance piece entitled “Ego Trip”, and Nikola Uzunovski with “My Sunshine” (a project study that was on display from 21st May to 4th June).
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I primi anni della scuola elementare
“Mazzini�
Un anniversario importante per la scuola di Piazzale Trento a Bassano 50
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A voler rispettare la denominazione corrente, dovremmo chiamarla “scuola primaria”. Data l’occasione, però, ci sembra doveroso ricordarla con il nome che nel corso dei decenni l’ha resa cara e familiare a intere generazioni di bassanesi: stiamo parlando della “scuola elementare” Mazzini, che il 16 ottobre taglierà il prestigioso traguardo dei 100 anni di vita. Era infatti il 16 ottobre 1910 quando le aule della Mazzini accolsero per la prima volta tra i loro banchi i bambini che dovevano imparare a “scrivere, leggere e far di conto”. Come ricordano le cronache dell’epoca pubblicate sul quotidiano La Provincia di Padova, “una mattinata splendida di sole rese più vivace e festosa la solenne cerimonia”. Di certo gli allegri bambini che tanto tempo fa entrarono per la prima volta in classe non potevano immaginare che cento anni più tardi, in quella stessa scuola, i loro pronipoti avrebbero potuto essere introdotti anche alla conoscenza della musica, delle lingue straniere, dell’informatica, delle scienze,
iniziando con entusiasmo il loro percorso formativo. Oggi come allora, infatti, la scuola Mazzini è un importante punto di riferimento per tutti i Bassanesi: una scuola che da sempre si è distinta per l’innovazione e l’attenzione alle crescenti e diversificate esigenze dei suoi piccoli alunni. Fin dai primi anni, ad esempio, si pensò di utilizzare arredi particolari, come le tende antiriflesso, i banchi regolabili e le sedie ribaltabili che consentissero ai bambini di fare ginnastica sul posto; già nel 1928, inoltre, vennero adottati - per la prima volta nel vicentino - sedie e banchi facilmente trasportabili e materiali tascabili.
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Intorno agli anni Quaranta la scuola iniziò ad essere particolarmente rinomata per i suoi metodi di insegnamento moderni: fu così che l’istituto Mazzini vide crescere sensibilmente il numero degli alunni iscritti, divenendo per alcuni anni anche sede dell’Ispettorato scolastico. La tradizionale vocazione innovativa della scuola di Piazzale Trento oggi si conferma soprattutto nei programmi specificamente studiati per favorire l’inserimento degli alunni diversamente abili e l’integrazione dei bambini stranieri; laboratori, concorsi, attività extrascolastiche coinvolgono tutti gli alunni in un’esperienza di formazione ricca e completa. La Mazzini si avvia dunque a compiere i suoi primi cento anni con lo stesso entusiasmo e la stessa vitalità dei suoi giovanissimi studenti: un compleanno speciale, che verrà celebrato pubblicamente grazie alle iniziative preparate dal Comitato presieduto dalla vulcanica Elide Bellotti appositamente istituito lo scorso anno. Foto storiche e materiali scolastici d’epoca recuperati dagli archivi verranno esposti in un’interessante mostra-ricordo, che consentirà agli alunni di ieri e di oggi di ripercorrere il secolo di vita della scuola elementare bassanese; la storia della Mazzini sarà presentata anche attraverso le pagine di un ricco volume fotografico. Non solo: il Comitato si è attivato per riunire gli ex allievi della scuola, consentendo ai “bambini di una volta” di ritrovarsi in quelle aule che li hanno visti crescere, imparare, stringere amicizie destinate a durare nel tempo. Con l’augurio che, tra cento anni, alla Mazzini ci sia un altro secolo di storia, cultura e amicizia da raccontare.
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CI PENSI ALLA TUA VISTA? La tua vista è un bene importante, sei sicuro di dedicarle l’attenzione necessaria?
Al fine di promuovere l’eccellenza all’interno dei suoi punti vendita, Ottica Bresolin ha scelto come suo partner ZEISS, azienda leader nel mercato delle lenti da oltre 160 anni che ha fatto della ricerca della qualità, la sua missione. Tutta la strumentazione di cui si avvale il personale di vendita è di ultima generazione, in modo da poter effettuare una approfondita analisi delle performance visive. Ottica Bresolin accresce oggi la sua professionalità introducendo nella procedura dell’esame visivo l’uso
di un nuovo strumento ad alto contenuto tecnologico: i.Profiler® ZEISS. Il nuovo strumento di misurazione ZEISS consente, rispetto al passato, un’analisi più dettagliata della qualità della performance visiva, allo scopo di definire le peculiarità della lente ZEISS i.Scription®. i.Scription® apre le porte ad una nuova dimensione della Visione, con un miglioramento nella percezione dei colori e dei contrasti delle immagini, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione.
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anche di notte e in condizione di scarsa luminanza.
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percezione dei colori e del contrasto delle immagini.
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, JoeVelluto L ’ I NN O V A Z I O N E CREATIVA
Il nome è di quelli impossibili da dimenticare. Uno di quei nomi che sembrano arrivare dalla Swinging London degli anni sessanta e che danno quell’aria “vintage” mai tramontata nel design.
Joe Velluto, lo studio vicentino di ideazione e progettazione di oggetti in serie è però qualcosa di diverso perché osa “produrre inutilità con finalità artistiche”, come tiene a sottolineare Andrea Maragno, fondatore e mente creativa di un progetto iniziato 8 anni fa assieme a Sonia Scarpa, altra creativa di Marostica.
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Simple Chair
Nel 2002 Andrea e Sonia, attualmente collaboratrice dello studio, esordiscono con una creazione che è una vera e propria provocazione concettuale. Usano infatti il “pluriball”, quel particolare materiale per imballaggi fatto di palline da scoppiare, per produrre “RosAria”, un rosario usa e getta. Ad ogni preghiera si scoppia una pallina!. “RosAria – racconta Andrea - è una sorta di progetto manifesto di quello che è Joe Velluto”. E l’esordio è dei migliori, visto che il prodotto, dopo pochi anni, entra a far parte della collezione permanente di design del museo “Neue Sammlung” di
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Monaco di Baviera. Il passo per arrivare ad un vero e proprio studio di design industriale è breve. Nel 2004 prende così forma Joe Velluto, che ha sede a Vicenza in Strada Ponti di Debba, quella dell’ex cotonificio Rossi. “Un posto che mi ha sempre affascinato e che possiede qualcosa di estremamente creativo”, spiega Andrea parlando della filosofia di base che contraddistingue la sua attività. “Il nostro è uno studio di design e comunicazione rivolto alla sperimentazione e all’esplorazione tra design e arte”.
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La peculiarità di Joe Velluto è proprio quella dell’alchimia del carpe diem che riesce a sposare produzione seriale e comunicazione. Un semplice vaso per esterni prodotto in serie, ad esempio, diventa un esemplare unico con un’operazione apparentemente banale. L’addetto che tira fuori lo stampo ancora caldo non deve infatti far altro che appoggiargli sopra un peso per dargli una forma particolare. Lo “Saver” è poi un’altra intuizione che parte da un’idea minimale: l’esigenza di lavarsi quando non si ha una doccia a disposizione: ecco quindi un diffusore che si può attaccare ad una bottiglia d’acqua da un litro e mezzo. Il tocco di questo studio vicentino, grazie al quale ha ottenuto clienti quali Pitti e la Fiera della Moda di Firenze, risiede proprio in questi oggetti in cui viene svuotato il senso proprio con l’intenzione di recuperarlo... “in un mondo che è già saturo di oggetti prodotti dal design “, aggiunge Andrea “diventa essenziale la comunicazione, quindi i nostri clienti sono aziende che cercano un prodotto da sviluppare e poi tutto il resto ruota attorno a questo oggetto, perché è l’oggetto stesso a comunicare”.
Simple Table
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Il segreto, in poche parole è di inserire un “pezzo” di comunicazione nel design. Un po’ come spiega la rubrica che Joe Velluto tiene per la rivista “Interni”. Si chiama “Telefono senza fili” e ricrea la sequenza del gioco omonimo, però attraverso il disegno di oggetti anziché attraverso le parole. In questo modo l’input di partenza viene trasformato di passaggio in passaggio, fino ad arrivare ad un oggetto/progetto che porterà ad identificare la personalità di ciascuno dei ‘giocatori/designer’ coinvolti.
“Garden Square N°120”
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Semplice no? Come il volto che dà forma al logo dello studio, fatto di un collage di facce. Un sistema anche questo per comunicare che l’idea, ancora più importante della persona, è sempre più efficace se arriva da un gruppo. “Joe Velluto, appunto – conclude Andrea – un nome generico per nascondere volutamente l’identità di un gruppo di persone ad alto tasso creativo”.
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‘Design Report’ free magazine cover
joe velluto CREATIVE INNOVATION The name is impossible to forget. It seems to date back to the Swinging London of the 60s, giving that vintage “feel” that has always featured in design. However, Joe Velluto, the studio in Vicenza dedicated to the design and creation of mass produced objects, is unique in the way it dares to “produce uselessness with artistic ends”. These are the words of Andrea Maragno, the founder and creative brains behind the project kick-started 8 years ago with Sonia Scarpa, another creative mind from Marostica. In 2002, Andrea and Sonia made their début with a conceptually provocative creation called “RosAria”: a disposable rosary made out of bubble-wrap, which later made its way into the permanent collection of the “Neue Sammlung” museum in Munich. “RosAria”, says Andrea, “is the sort of project that embodies the spirit of Joe Velluto”. Just two years later, in 2004, Joe Velluto became a true and proper industrial design studio
with headquarters in an ex-cotton mill on Strada Ponti di Debba in Vicenza. “The place had always intrigued me, I found it to be extremely creative”, Andrea continues as he explains the philosophy that underpins his activity. “Ours is a design and communication studio that experiments and explores everything between art and design”. The peculiarity of Joe Velluto – which has captured important clients such as Pitti and the Fashion Fair of Florence – lies precisely in its ability to combine mass production and communication. A common vase, for example, is transformed into a unique artefact through a seemingly simple process: setting a weight on top of the mould while it is still hot to give it a particular shape. “In a world that is already saturated with design objects”, Andrea explains, “communication becomes essential”. In other words, the secret lies in inserting a “piece” of communication into the design, so that the final product can speak for itself.
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IL DETTAGLIO VINCENTE
La Fibra di Carbonio e la sua innovazione. Parola di Italian Composite
Che cos’è l’intuito? Ad esempio fermarsi un attimo a guardare una moto o una bicicletta e carpirne i segreti. Entrare nei piccoli particolari che sfuggono alla vista, studiarli e trasformarli in qualcosa di innovativo. Stefano Martini ha sco-
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perto così la Fibra di Carbonio. E la sua passione verso quel materiale che rendeva così leggera ma così resistente la sua street-bike è diventata una piccola grande azienda che adesso vanta ben pochi concorrenti in Italia.
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Autoclave
La sua impresa si chiama Italian Composite, ha poco più di un anno e possiede già un carattere solido e flessibile allo stesso tempo, proprio come il materiale che lavora. Un materiale nuovissimo e dalle potenzialità ancora non del tutto esplorate, plasmato da una ditta unica nel suo genere a Bassano del Grappa, gestita da under 40 altamente specializzati che si considerano dei pionieri. Di questi tempi non è facile trovare tante peculiarità racchiuse in un unico progetto. E ancora meno facile riuscire ad immaginare che dei giovani stiano per conquistare dei settori più o meno di nicchia. Eppure, grazie a questo strano “non-metallo” chiamato Fibra di Carbonio, più resistente dell’acciaio ma più leggero dell’alluminio, Stefano è riuscito a ripetere un piccolo “miracolo economico” che ricorda altre generazioni di imprenditori.
Trama di fibra di carbonio
Carbon Bridge
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«Siamo un’azienda nuova, formata da giovani, tutti altamente specializzati nella lavorazione di questo materiale. Ci sentiamo come dei pionieri nel sviluppo industriale della Fibra di Carbonio: nel bassanese siamo gli unici a trattare questo prodotto ancora poco conosciuto ma dalle potenzialità infinite». Ad esempio quali? «Noi siamo specializzati nella nautica, ad esempio nel costruire le passerelle per le imbarcazioni e vari accessori per barche a vela: collaboriamo infatti con lo studio Lostuzzi yacht design and engineering, uno dei più importanti a livello europeo, che ha creduto nelle nostre capacità di innovazione».
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Tuttavia guardate verso ad altri orizzonti. «Possiamo arrivare a coprire qualsiasi settore perché non esiste fibra più leggera e contemporaneamente più resistente del carbonio. Stiamo per partire con una collaborazione con la CR&S di Milano per realizzare componenti della Vun, la famosa moto fatta a mano. Siamo ancora a livello di progettazione ma presto la cosa potrebbe concretizzarsi». Italian Composite è nata da un’intuizione. Nel 2009 Stefano ha tradotto la sua passione per le biciclette e le moto nello studio di un’opportunità. Ha iniziato con una semplice analisi di mercato e non solo ha scoperto che il prezzo molto alto della materia prima si era abbassato, ma anche che la Fibra di Carbonio poteva avere delle applicazioni fino ad allora ignorate.
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Il design, ad esempio… «Certo, si possono studiare e produrre diversi oggetti di arredamento. Ed infatti stiamo facendo proprio questo attraverso sinergie con Studi di design. Ci siamo accorti che questo nero-grigio ha, come primo impatto, un effetto molto elegante ma anche un appeal “tecnologico”» Ma la tua passione come è iniziata? «Il primo pezzo di Fibra di Carbonio l’ho acquistato a 16 anni per la mia moto, poi sono passato alla bici da corsa, e adesso ho in casa vari oggetti da arredamento, tipo orologi da parete. Per me è stata una cosa quasi istintiva. Lo dico come battuta ma nemmeno tanto: un’attrazione naturale». Viene in mente quella vecchia puntata di Star Trek. Un alieno, rispondendo al capitano Kirk che tenta di convincerlo a non attaccare l’Enterprise, definisce l’uomo con un appellativo secco: “Unità Carbonio”. È vero. Se l’ossigeno contribuisce per la maggior parte alla composizione delle cellule umane, il resto del lavoro lo fa proprio quell’elemento modellato a Bassano dai giovani pionieri della Italian Composite.
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succede qui
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Fino al 3 ottobre la mostra “Auto e Manifesti” al Museo dell’Automobile Bonfanti-VIMAR 67
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Isetta, Lancia Lambda, Ceirano, sono alcuni dei protagonisti della mostra “Auto & Manifesti” in programma al Museo dell’Automobile Bonfanti-VIMAR fino al 3 ottobre prossimo. Un percorso che vuole raccontare l’evoluzione storica dell’auto attraverso le automobili, i motocicli e gli accessori, che hanno fatto epoca. A rendere ancora più curiosa l’esposizione ci sono i manifesti raffiguranti il mito della velocità, creati da grandi artisti come Osvaldo Ballerio, Plinio Codognato, il pubblicitario ufficiale della Fiat per vent’anni, e Marcello Dudovich, che lavorò anche per Pirelli a Alfa Romeo. Certamente la regina delle automobili non può che essere la Bernardi del 1894, collocata davanti ad un manifesto che la ritrae. Si tratta della prima automobile in assoluto costruita in Italia dal veronese conte Bernardi e quindi lasciata alla sua morte all’Automobile Club di Verona, che l’ha concessa per l’esposizione. Un settore è stato dedicato al Centenario dell’Alfa Romeo, con due 1750 anni ’30, una 2500 cabriolet, 1900 berlina, uno spider Duetto, una MI.TO, proposta dal Gruppo Ceccato. Interessante la graziosa Fiat 509 spider bateau, la possente
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510 S con radiatore a spartivento, la rara Ceirano, l’immancabile Lancia Lambda. Una sezione è invece riservata ai manifesti del cinema, con le altrettanto famose Aston Martin DB5 di James Bond, la De Lorean di “Ritorno al futuro”, il Maggiolino “Herbie” de “Il maggiolino tutto matto”, la Vespa di “Vacanze romane” e la Lancia Aurelia de “Il sorpasso”. Accanto a queste ed altre vetture e manifesti (una Isotta troneggia davanti ad una minuscola Isetta!), appaiono accessori, una pompa di benzina Agip Victoria, due stupendi grammofoni centenari collocati davanti al poster “La voce del Padrone”, un manichino in costume belle epoque con il manifesto di un grande atelier dell’epoca, una serie di pneumatici (forte e bellissimo il manifesto Pirelli). Perfetta la presentazione nel catalogo di Giorgio Tassotti, stampatore e Presidente della Scuola di Grafica “A. Remondini” di Bassano del Grappa, che traccia un parallelo con i grandi stampatori bassanesi Remondini del ‘700 vera fucina di grandi artisti dell’epoca. La mostra espone auto classiche ma anche moderne, sportive ma anche lussuose che, in ogni caso, sapranno stupire e incuriosire chi le ammira. Insomma un vero tuffo nel passato!
Fiat 508 Balilla 4 marce berlina 1934
Lancia Delta integrale 16 V
Aston Martin DB5 “J .Bond” del 1965
Lancia Aurelia GT B20 1955
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succede qui Volkswagen Maggiolino “Herbie” 1960
Lancia Lambda torpedo 1928
Fiat 508 Balilla 4 marce berlina 1934
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Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” via Torino 1, 36060 Romano d’Ezzelino (VI) T. 0424/513746 info@museobonfanti.veneto.it www.museobonfanti.veneto.it
CA’VAL DI ROSE e PUNTO ROSA Il vino dedicato alle donne
Nasce a Valdobbiadene il vino “per le donne” firmato Val D’Oca-Cantina Produttori di Valdobbiadene, dal 1952 la più importante realtà produttiva del territorio con 600 soci e una capacità produttiva di 9 milioni di bottiglie l’anno. L’azienda ha scelto il palcoscenico più atteso a livello nazionale e internazionale, il Vinitaly di Verona, per lanciare il Ca’Val di Rose, nuovo vino spumante che strizza l’occhio anche ad un pubblico femminile. Il nuovo prodotto nasce dal desiderio di assecondare l’evoluzione del gusto in atto nel settore dei vini, dove il pubblico rosa si sta sempre più ritagliando un ruolo da protagonista nelle preferenze di consumo. Il Ca’Val di Rose è uno spumante di facile bevibilità, ottenuto dalla fusione di uve bianche e uve nere. In questo vino dal caratteristico color rosato gusto ed estetica flirtano tra loro trovando un perfetto equilibrio. Si sa quanto il gentil sesso presti attenzione alla cura dei dettagli. Ed è per questo che Val D’Oca ha voluto caratterizzare la bottiglia con un packaging dall’ elegante appeal, che fa della trasparenza un’arma di seduzione. La bella stagione è alle porte, e già ci invita a pensare a cene al chiaror di luna e a party tra amici. Per condividere il piacere di una frizzante serata estiva, il Ca’Val di Rose si propone quale partner ideale!
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Con questa linea di prodotti Val D’Oca conferma la propria attenzione all’evoluzione del mercato, in questo caso rivolgendosi in particolar modo ad un pubblico femminile sempre più attento ed esigente.
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Punto Rosa
Ca’Val di Rose
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on stage
Oh capitano, mio ” capitano!
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Con Elena Callegari e Eros Guarise abbiamo giocato a fare “Le Iene” con un’intervista doppia in cui parlano in maniera diretta della loro grande passione, la pallavolo. Sia Elena che Eros indossano infatti la maglia da capitano con i colori giallorossi di due squadre che a Bassano riescono ancora a far sognare. Il team femminile si chiama Berti Audi Bassano, quello maschile Bassano Volley ed entrambi fanno parte della grande famiglia dello “storico” Bassano Volley Group , che conta un intero esercito di pallavolisti: oltre 550 atleti con un numero, sull’onda dell’incremento nazionale dei tesserati, in costante crescita. Le punte di diamante sono naturalmente le due “principali” che quest’anno hanno vissuto un campionato non tanto positivo. Dopo 7 gloriose stagioni in A2 il Bassano Volley è infatti tornato in serie B1, mentre le ragazze hanno evitato la retrocessione con un po’ di fatica, piazzandosi al sesto posto in serie C. Poco male. I ragazzi sono già pronti a ricominciare e a far salire di tono le squadre per la prossima stagione. Perché quello che di sicuro non manca ai due è la grinta ed il carattere che, con il sorriso sulle labbra, mettono anche in questo faccia a faccia veloce come una schiacciata.
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on stage
Nome
Elena
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Tre aggettivi per definirti? Da uno a dieci quanto ti fa arrabbiare: l’arbitro Sportiva, Spericolata e Simpatica come che non vede un punto? Super Pippo!!! 11… perché di sicuro è un punto decisivo!!! I tuoi pregi? Altruista, sincera, determinata…il tutto E il Tifoso che ti insulta? condito con un pizzico di follia che non Non lo sento! guasta mai! Te la sei mai presa ingiustamente con la squadra? I tuoi difetti? Lunatica, pignola, ….e chi più ne ha più Non mi risulta… Il mio compito non è prendermela con le mie compagne ma casomai ne metta!!! di incoraggiarle e aiutarle nei momenti Ruolo in squadra? di difficoltà. Schiacciatrice Un capitano non deve chiedere mai? Cacciatori o Piccinini? La propria posizione in campo! La mitica Picci!!! A volley meglio le ragazze o i ragazzi? Fei o Mastrangelo? Ma ovviamente noi ragazze…tutta tecnica Vuoi saper chi è il più bello?? Non mi e cuore!! fa impazzire nessuno dei due….anche se il Mastro senza maglietta... gran bel Un consiglio a Eros… Con la divisa attillata sto meglio io! fisico!!! La tua partita più brutta? Quella che non ho giocato! Quella più bella? Quella che devo ancora giocare! La cosa più affascinante di una pallavolista? Il fondoschiena! La cosa più tosta? Grinta e carattere!
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A quando la nazionale? Esperienza indimenticabile già fatta alle Universiadi di Daegu (Corea del Sud) nel 2003 con la Nazionale di serie B.
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Eros
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Ciccio Età
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Tre aggettivi per definirti? Altruista, Responsabile, Solare I tuoi pregi? Bontà e Sincerità I tuoi difetti? Permaloso, Pigro, Testardo Ruolo in squadra? Centrale Cacciatori o Piccinini? La Cacciatori Fei o Mastrangelo? Fei La tua partita più brutta? Bassano Play-Out la più bella e anche la più brutta. Bella sotto il profilo personale, brutta come risultato finale. Quella più bella? Vedi sopra La cosa più affascinante di un pallavolista? L’altezza e il fisico La cosa più tosta? La grinta e la forza di volontà
Te la sei mai presa ingiustamente con la squadra? Si, per mancata concentrazione in allenamento Un capitano non deve chiedere mai? Non deve chiedere niente ma deve senpre pretendere il massimo
Da uno a dieci quanto ti fa arrabbiare: l’arbitro A Volley meglio le ragazze o i ragazzi? che non vede un punto? Le Ragazze 10: mi fa impazzire
E il tifoso che ti insulta? Un consiglio a Elena 1: Il tifoso che insulta mi diverte e mi Sii sempre te stessa e non mollare mai carica nemmeno quando tutto sembra compromesso A quando la nazionale? Maaaaa...
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LA
BELLEZZA IN3D
Il giovane hair designer
Federico Rigoni E i suoi consigli moda
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In questi giorni la parola bellezza è un must. Adesso qualsiasi hair designer degno di questo nome, ha un suo programma per rendere la donna, ma anche l’uomo, più affascinante. Abbiamo incontrato Federico Rigoni, il patron del Salone “La Griffe” a Bassano, un giovane intraprendente hair designer che ha fatto della sua passione per la moda un lavoro, diventanDo in pochi anni un professionista delle acconciature e un esperto di stile nella scelta dei colori e nel taglio dei capelli. Collabora anche con il fratello nell’agenzia di moda e fotografia “The Agency”.
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Non esistono manuali che spieghino l’alchimia su cui si fonda il successo di Federico. Come componente della Nazionale Italiana Parrucchieri, è riuscito ad aggiudicarsi il secondo posto ai mondiali di Las Vegas (2002), ai mondiali di Milano (2004) e ai mondiali di Mosca (2006). Ha lavorato anche nel mondo della moda, sfilando con le sue acconciature anche per Gucci. Federico ci spiega che il suo punto di forza è il colore in 3D, che si realizza aggiungendo diverse tonalità dello stesso colore una sopra l’altra, fino a creare un gioco di luci e ombre unico. Con queste premesse non potevamo non chiedergli i consigli moda per l’estate. Secondo l’hair-
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stylist il caschetto è quello che va per la maggiore tra i tagli corti, ma continuano ad essere ancora protagonisti i capelli lunghi, perfetti se raccolti con cerchietti decorati come coroncine o perché no raccolti con nastri, pins o piume. Un’altra acconciatura molto trendy (ma anche molto semplice da realizzare da soli) è lo chignon che ha trionfato sulle passerelle PE 2010 e che diventerà un must per la nuova stagione. Federico ci spiega la semplicità con cui crea onde e volumi, usando solamente le mani e specifici mousse e spray. Il suo lavoro parte da uno dei più saggi principi: star bene con sé stessi e sentirsi a proprio agio con il proprio look.
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sua eccellenza,
L’ASPARAGO BIANCO
DI BASSANO
Ultimi giorni per assaporare l’inconfondibile gusto del gioiello della terra e della tradizione gastronomica bassanese. Sta infatti per volgere al termine la lunga maratona dedicata all’Asparago Bianco di Bassano. La tradizionale rassegna enogastronomica ‘Asparagi&Vespaiolo’, curata dai Ristoratori Bassanesi, ha festeggiato il 30° anniversario coinvolgendo per la prima volta un centinaio tra ristoranti, trattorie e locali di tutta la provincia, che sino a giugno proporranno menù degustazione con il delicato turione. Numeri da record per una kermesse provinciale, tant’è vero che è stata avanzata richiesta di inserimento nel Guinnes dei Primati. In un ottica di promozione di un intero territorio e delle sue eccellenze, la rassegna si è legata all’evento culturale “Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio”, dedicato al 500° anniversario della nascita del Dal Ponte. Per valorizzare la ‘perla’ bassanese quest’anno ha inoltre
debuttato un’altra rassegna di spessore, promossa dai ristoratori Assoartigiani bassanesi e marosticensi: ‘Tempo de ovi e sparasi’, volta ad omaggiare con serate e tema e speciali percorsi sensoriali un binomio entrato ormai nell’immaginario gastronomico collettivo. Nelle celebrazioni di una tipicità che oggi è ambasciatrice della buona tavola vicentina in Italia e nel mondo, non poteva certo mancare il contributo creativo dei giovani E così è stato, con i giovanissimi cuochi degli istituti alberghieri chiamati a dare una personale interpretazione dell’ortaggio nella tradizionale mostra-mercato di aprile in piazza Libertà. Mentre, nelle prossime settimane, alcune borse di studio premieranno elaborati e progetti di promozione dell’asparago sui social network realizzati da ragazzi delle scuole superiori provinciali. Insomma, il mito dell’Asparago Bianco di Bassano non sembra proprio conoscere età…
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Born in Croatia in 1972, artist Nemanja Cvijanovic became known in Bassano with the installation entitled “We are not like Him”, which inaugurated the first edition of the KJOSK! Public Art Platform exhibition: an urban space (an ex-kiosk) located in the square belonging to the new wing of Bassano’s Civic Museum, and managed by progettozero+. The KJOSK! hosted a number contemporary art projects for 15-day periods, each of which be inaugurated with a different event. The schedule made room for various personal art exhibitions, but also musical demonstrations, readings, conferences and debates. Among those who took part are: Chiara Zizioli + Alessandro Lorenzini with “Cakes Kill!”, Tomislav Brajnovic with a performance piece entitled “Ego Trip”, and Nikola Uzunovski with “My Sunshine” (a project study that was on display from 21st May to 4th June).
la rossa regina Si alza il sipario sulla stagione di uno dei frutti più pregiati del nostro territorio, la Ciliegia di Marostica Igp, di cui ricorre il decennale dell’ottenimento del marchio di indicazione geografica protetta. E con l’arrivo della stagione cereasicola l’area marosticense si veste a festa facendosi teatro per manifestazioni ed eventi che attirano ogni anno migliaia di appassionati. Si inizia il 23 maggio nel comune di Pianezze, con le varietà precoci di ciliegia chiamate a colorare il centro storico del paese. La
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His majesty, THE WHITE ASPARAGUS OF BASSANO Only a few days left to savour the unmistakable taste of the king of Bassano’s gastronomical tradition. Indeed, the long marathon dedicated to the White Asparagus of Bassano (which has, as of 2007, borne the prestigious PDO label) is about to come to an end. On occasion of its 30th birthday, the traditional food and wine event entitled “Aparagus&Vespaiolo”, overseen by Bassano’s Restaurateurs, widened its horizons and secured the participation of around one hundred restaurants and eateries throughout the province, which will be offering tasting menus centred around this delicate vegetable until June. The event also forged strong ties with the cultural exhibition entitled “Jacopo Bassano and the Splendid Deception of the Eye”, which is dedicated to painter Jacopo Dal Ponte’s quincentenary. Those who attended the exhibition can in fact receive a discount at any of the restaurants involved in the event simply by displaying their tickets. In addition, in the coming weeks, a number of bursaries will be awarded to a group of high school students who were responsible for creating a series of elaborate projects to promote white asparagus on social networks.
di Marostica
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domenica successiva, il 30 maggio, l’attenzione si sposta a Marostica dove Piazza degli Scacchi ed il Castello Inferiore fanno da suggestiva cornice alla mostra-mercato ed al concorso interprovinciale. Per quanti desiderano apprendere e sperimentare i mille e più modi per utilizzare la ‘rossa delizia’ in piatti e ricette, il comune di Molvena propone a fine mese (24-30 maggio) un’intera settimana di scuola-cucina. Sempre a Molvena, in occasione del 2 giugno, va in scena una gustosa mostra con ciliegie rigorosamente Igp. Si prosegue quindi il 6 a Mason Vicentino con la storica ‘Sagra delle ciliegie’ per tornare infine nuovamemte nella città degli Scac-
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chi, in frazione Crosara, per il gran finale del 13 giugno con un’intera domenica all’insegna delle ciliegie tardive. Oltre che girovagando tra chioschi gastronomici e banchetti dei produttori nel corso delle manifestazioni in piazza, turisti e cultori della buona tavola possono gustare questo autentico tesoro in una quarantina di ristoranti ed agriturismi della provincia che aderiscono alla rassegna “A tavola con la Ciliegia di Marostica IGP” (per informazioni:www.vicenzaqualita. org). Perché, come ben recita il proverbio, una ciliegia tira l’altra!
ASPARAGO E CILIEGIA ALLA TRIENNALE DI MILANO
Uno speciale evento enogastronomico promosso da Vicenza Qualità ha visto protagonisti a Milano l’Asparago bianco di Bassano Dop e la Ciliegia di Marostica Igp. Due capolavori del gusto, celebrati in una cornice d’eccezione come la Triennale di Milano.
In questo prestigioso palcoscenico è andato in scena un singolare laboratorio di cucina. Interpretazione affidata ad un gruppo di ristoratori vicentini ed un altro vicentino, lo chef Carlo Cracco, esibitosi dinanzi alla stampa specializzata. Quando ingredienti come territorio, tecnica e talento si mescolano assieme, il risultato non può che essere…eccellente!
APARAGUS AND CHERRIES AT THE TRIENNALE DI MILANO A special food and wine event promoted by Vicenza Quality, a Special Agency of the Chamber of Commerce, saw the POD White Asparagus of Bassano and PGI Cherry of Marostica take centre stage in Milan. These two masterpieces of Bassano’s and Vicenza’s farming traditions were celebrated in a truly prestigious setting: the Triennale di Milano, a temple of art, design and, for one day only, of the ‘made in Vicenza’ flavour. When ingredients such as fertile land, sound techniques and talent come together, the result will be nothing short of...excellent!
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lo trovate in selezionati esercizi commerciali, bar, ristoranti, pizzerie e alberghi di Bassano e Marostica. Ed inoltre presso: IAT (Ufficio Promozione Turistica), Museo Civico, Veneto Marketing, Informagiovani Comune di Bassano del Grappa - Assessorato alla Cultura
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