Periodico d’informazione sulla comunicazione e dintorni N. 7 - ANNO IV LUGLIO-AGOSTO 2015
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IN QUESTO NUMERO App, Salute e Viaggi: vacanze serene Scatta in Testa - italian run for headache Intervista al Prof. Piero Barbanti I musei da non perdere Curiosità dal mondo dell’arte Im2Calories: l’app che svela i segreti del cibo Nuovo trend: il downsizing del packaging Rivoluzioni musicali Pinterest e Instagram sfidano Amazon Personal shopper: uomo o macchina? Selfie in camerino: la nuova moda Purple People 4 Social
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numero 7 - luglio-agosto 2015
Editoriale Buone vacanze!
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Registrazione al Tribunale di Napoli N. 27 del 6/4/2012 Direttore Responsabile: Fabrizio Ponsiglione Direttore Editoriale: Stefania Buonavolontà Art Director: Marco Iazzetta Grafica & Impaginazione: Diego Vecchione Hanno collaborato in questo numero: Stefania Buonavolontà, Maria Grazia Cassese, Flavia Cimmino, Alessandra De Lella, Enrico De Pompeis, Andrea Ponsiglione, Antonella Salottolo, Alice Setafina, Diego Vecchione. Menthalia srl direzione/amministrazione 80125 Napoli – 49, Piazzale V. Tecchio Ph. +39 081 621911 • Fax +39 081 622445 Sedi di rappresentanza: 20097 S. Donato M.se (MI) – 22, Via A. Moro 50126 Firenze – 20, Via Cardinal Latino Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari. La pubblicazione delle immagini all’interno dei “Servizi Speciali” è consentita ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca.
Non sembra vero, ma in batter d’occhio anche quest’anno è passato. Sembra ieri il giorno in cui scrivevo l’editoriale di settembre, parlavo di tutte le idee e le iniziative da mettere in piedi durante l’anno ed eccoci qua a luglio… pronti a fare i bagagli per partire e goderci il meritato relax. Luglio può considerarsi il mese di chiusura della stagione lavorativa. Marco Iazzetta Prima della pausa estiva si guarda indietro, a quanto si è fatGeneral Manager to, e si guarda avanti, pensando a quanto si dovrà realizzare Menthalia in autunno. Vi dico solo che quest’anno abbiamo messo in campo un bel po’ di cose interessanti, ma che le idee che abbiamo in mente sono talmente tante che il resto del 2015 e il 2016 non basteranno per realizzarle tutte. Abbiamo pensato di aprire questo numero con i consigli di un professore del liceo “Don Bosco” di Fermo. La sua lista dei compiti per le vacanze, consegnata agli alunni, ha fatto il giro di tutte le bacheche di Facebook d’Italia*. Ecco alcuni dei punti da seguire a tutte le età: • Al mattino, qualche volta, andate a camminare sulla riva del mare in totale solitudine: guardate come vi si riflette il sole e, pensando alle cose che più amate nella vita, sentitevi felici. • Cercate di usare tutti i nuovi termini imparati quest’anno: più cose potete dire, più cose potete pensare; e più cose potete pensare, più siete liberi. • Leggete, quanto più potete. Ma non perché dovete. Leggete perché l’estate vi ispira avventure e sogni, e leggendo vi sentite simili a rondini in volo. Leggete perché è la migliore forma di rivolta che avete. • Evitate tutte le cose, le situazioni e le persone che vi rendono negativi o vuoti: cercate situazioni stimolanti e la compagnia di amici che vi arricchiscono, vi comprendono e vi apprezzano per quello che siete. • Almeno una volta, andate a vedere l’alba. Restate in silenzio e respirate. Chiudete gli occhi, grati. • Fate molto sport. • Se trovate una persona che vi incanta, diteglielo con tutte la sincerità e la grazia di cui siete capaci. Non importa se lui/lei capirà o meno. Se non lo farà, lui/lei non era il vostro destino; altrimenti, l’estate 2015 sarà la volta dorata sotto cui camminare insieme. • Siate allegri come il sole, indomabili come il mare. • Nella luce sfavillante o nelle notti calde, sognate come dovrà e potrà essere la vostra vita: nell’estate cercate la forza per non arrendervi mai, e fate di tutto per perseguire quel sogno. Cosa altro dire, fate i compiti e BUONE VACANZE! *Fonte: https://www.facebook.com/cesare.cata
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APP, Salute e Viaggi: vacanze serene di Andrea Ponsiglione, Admnistration & Finance
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aese che vai, usanze che trovi: proverbio molto saggio che ci spinge a conoscere le diverse culture e adattarci ai costumi dei luoghi che visitiamo, ma quando si tratta della salute? Ebbene vale anche per l’assistenza sanitaria: ogni paese ha le sue regole. E in caso di viaggi è sempre meglio sapere prima come muoversi, soprattutto per alcune nazioni che non hanno un'organizzazione della sanità simile alla nostra per evitare di andare incontro a spese impreviste. Come regolarsi? Il mondo tech ci viene in aiuto: è nata un’app per aiutare i viaggiatori a orientarsi in ambito sanitario all’estero. Il Ministero della Salute italiano ha due nuovi strumenti che aiuteranno l’utente in viaggio per il mondo. Il primo è il portale web del Progetto EESSI-Electronic Exchange of Social Security Information, finanziato dalla Commissione europea, che fornisce informazioni ai viaggiatori, mentre il secondo è l’app ad esso dedicata. Utilizzare l’applicazione è semplicissimo. Prima di partire basta scaricare l’app per cellulari “Se parto per”, versione mobile dell’applicazione già disponibile e consultabile nel portale del Ministero della Salute. Con “Se parto per” si possono trovare informazioni sull’assistenza sanitaria all’estero (a chi rivolgersi e come richiedere eventuali rimborsi); consultare la directory pubblica contenente tutte le istituzioni europee coinvolte nell’erogazione dei servizi di sicurezza sociale (non solo per l’assistenza sanitaria); esaminare direttamente la normativa comunitaria e italiana attualmente vigente, tutto direttamente da mobile. Si tratta di una vera e propria guida interattiva.
Come funziona? Collegandosi al portale del Ministero, o tramite l’app, bisogna scegliere il Paese di destinazione alla voce “Dove vai?”, poi selezionare il motivo del viaggio (soggiorno temporaneo, turismo, lavoro, cure di altissima specializzazione, trasferimento di residenza o gravidanza-parto); infine appare la schermata con le indicazioni su che cosa fare prima di partire, durante il soggiorno e altri consigli affinché tutto vada per il meglio. Per alcuni stati che non fanno parte dell’Ue (Argentina, Australia, Brasile, Capo Verde, Città del Vaticano e Santa Sede, Macedonia, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Principato di Monaco, San Marino, Tunisia), l’Italia ha stipulato convenzioni bilaterali, ma le regole sull’assistenza sanitaria cambiano da un paese all’altro, in base allo specifico accordo nel quale sono definiti i destinatari, le situazioni protette e il campo di applicazione. Soprattutto per queste destinazioni che non fanno parte dell’Ue è importante informarsi. Un’app utile che rassicura anche i più timorosi, non trovate?
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Scatta in Testa - italian run for headache Intervista al Prof. Piero Barbanti
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inque e otto chilometri di corsa dedicati alla solidarietà e a chi soffre di cefalea. Un avvenimento unico, una manifestazione di beneficenza che ogni anno ha lo scopo di raccogliere fondi per l’Associazione Italiana per la lotta contro le Cefalee (AIC) e far luce su una delle malattie di cui soffrono 20 milioni di persone in Italia. In occasione della seconda edizione di “Scatti in testa”, Menthalia – sponsor della corsa non competitiva – ha intervistato il Prof. Piero Barbanti, Presidente dell’AIC e responsabile del Centro per la diagnosi e la cura delle cefalee e del dolore dell’IRCCS San Raffaele Pisana.
Come è nato il progetto “Scatta in testa” e l’idea di legare le cefalee a una corsa podistica? “Scatta in testa” è un’iniziativa originale dell’Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee per farci compiere uno scatto: una 2 giorni di incontri, visite, dibattiti e sport per curare le cefalee riscoprendo la lentezza del cervello (ragionamento, riflessione), tralasciando la frenesia degli impulsi e promuovendo l’attività fisica capace di liberare fattori neurotrofici. Curare il mal di testa vuol dire utilizzare i nuovi trattamenti, assecondando però il ritmo lento del cervello razionale e promuovendo una vita fisicamente attiva. “Scatta in testa” vuole anche sensibilizzare cittadini, amministratori e politici sul problema delle cefalee allo scopo di migliorare la vita di chi ne sia affetto median-
te l’abbattimento di pregiudizi, la promozione dell’informazione, l’accesso alle cure, e più in generale, tramite il riconoscimento e la tutela dei diritti sociali e medico-legali dei pazienti.
Quanto lo stile di vita del paziente può influenzare l’insorgenza e il peggioramento della cefalea? Le cefalee nascono dall’incontro di una predisposizione genetica con l’ambiente. Una testa troppo veloce in un corpo lento è il ritratto dello stress e della sua prima conseguenza, il mal di testa: la malattia più diff usa del mondo che colpisce in Italia 20 milioni di soggetti e fino al 18% dei bambini schiacciati tra carenza di sonno e alimentazione irregolare. Il tecnostress, la mancanza di pause, un’alimentazione spesso sbilanciata tra eccessi calorici e diete arbitrarie se non dannose sono importanti fattori scatenanti (modificabili) del mal di testa. Per non parlare del sonno: è ormai acclarata la presenza di un vero e proprio “social jet lag”, termine che sta ad indicare l’intervallo di tempo esistente tra quando l’organismo ci richiama a letto e quando noi in realtà andiamo a dormire. Le alterazioni del ritmo sonno-veglia sono riconosciuti elementi di scatenamento della cefalea e sono ovviamente anch’essi modificabili con uno stile di vita più corretto.
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Quali sono le novità nelle terapie delle cefalee? Esistono già alcune novità terapeutiche per le cefalee e diverse altre sono in cantiere. Tra le prime figurano i neurostimolatori non invasivi: il GammaCore è uno strumento che applicato per 90 secondi bilateralmente in una particolare posizione del collo consente di stimolare il nervo vago producendo – a seconda del pattern, del numero e del momento di stimolazione – effetti positivi sia sul trattamento acuto del dolore emicranico, sia sulla prevenzione dell’emicrania cronica e della cefalea a grappolo cronica. Un altro strumento, denominato Cefaly, consente di prevenire la comparsa dell’emicrania mediante una applicazione quotidiana per 20 minuti per 4-6 mesi, di uno stimolo elettrico sulla regione posta tra le nostre sopracciglia, desensibilizzando così il nervo sovraorbitario. In futuro, verosimilmente tra 3-4 anni, potranno essere disponibili anticorpi monoclonali contro una sostanza denominata CGRP per la cura preventiva dell’emicrania e della cefalea a grappolo. Insomma, con un po’ di fantasia, “un vaccino” per la cefalea.
Progetti futuri? L’Associazione Italiana per la lotta contro le Cefalea mira a fornire a tutti i pazienti cefalalgici un’informazione, una speranza ma anche una certezza: le cefalee non sono malattie incurabili. Per ottenere ciò puntiamo nelle prossime edizioni di “Scatta in testa” di coinvolgere sempre più persone con ogni strumento comunicativo moderno per consentire una maggiore consapevolezza delle opportunità di cura ai tanti sofferenti di mal di testa che credono – a torto – di aver fatto di tutto ma senza successo. Il format che abbiamo scelto è un po’ una formula mutuata dai campus americani, dove docenti e allievi condividono lo stesso ambiente di lavoro e studio ma anche di svago per abbattere definitivamente ogni ritrosia, dubbio o anche timidezza che talora si interpongono tra il paziente e l’esperto. E per far questo puntiamo e punteremo ancora su Cervia e sulla Romagna, celebri per la bellezza dei posti, per il clima, ma anche per la facilità di rapporti umani e per la schiettezza di ogni relazione.
PROGRAMMA
VENERDÌ 24 LUGLIO Dalle 15.00 alle 18.00 Scopri qual è il tuo mal di testa. Incontro con i super specialisti. Ore 20.30 Cena/Dibattito Scopri le cause del tuo mal di testa
SABATO 25 LUGLIO Ore 16.30 Ritrovo c/o Fantini Club Lungomare Deledda 182 – Cervia
«Sebbene sia una tra le più frequenti patologie del sistema nervoso in tutta Europa la cefalea continua infatti a essere sottostimata, non diagnosticata e non trattata, rimanendo trascurata in termini di fondi e ricerca. Si tratta di un problema non solo sociale ma anche economico: si stima che a livello europeo l’emicrania comporti un costo pari a 27 miliardi di euro all’anno.» Prof. Piero Barbanti
Ore 18.00 Partenza Corse non competitive …Inizia a curarlo
Per informazioni: www.maratonadiravenna.com
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I musei da non perdere di Alessandra De Lella, Event Manager
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estate è arrivata e ancora non hai le idee chiare su dove trascorrere le ferie e stai aspettando il last minute perfetto? Gli European Museum of the Year Awards (Emya) possono ispirarti. Sono stati incoronati i migliori musei del vecchio continente. Medaglia d’oro per il Rijksmuseum di Amsterdam. Agli Emya – manifestazione che sin dal 1977 premia le innovazioni e le eccellenze dei musei del vecchio continente – è salito sul podio il museo olandese che ha riaperto da due anni, dopo una completa ristrutturazione. Il restauro è costato oltre 375 milioni di euro. Sono stati riportati all’antico splendore i dipinti murali originali, sono stati creati un nuovo padiglione dedicato all’arte asiatica e diverse gallerie storiche. Il primo premio viene assegnato ogni anno al museo che si è distinto per l’attuazione di processi innovativi, guardando sia gli standard di qualità, sia le “best practice”. Il Familistère di Guise, cittadina del Nord della Francia, ha vinto il Sil-
letto Prize per la capacità di coinvolgere la comunità locale nelle proprie (originali) attività. Il Museo della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa di Ginevra, invece, ha portato a casa il Kenneth Hudson Award per l’innovazione. L’Italia, dal canto suo, ha ricevuto una menzione d’onore per il Muse. Il Museo delle Scienze di Trento ha avuto, infatti, uno dei premi speciali per la sua capacità innovativa e attenzione alla sostenibilità ambientale. Altre menzioni sono state assegnate al Finnish Nature Centre di Haltia per la sua architettura sostenibile, al Red Star Light Museum di Anversa, in Belgio, per l’attenzione all’eredità culturale del fenomeno migratorio verso le città e per i programmi dedicati alle comunità di immigrati, al Mary Rose Museum di Portsmouth in Gran Bretagna e al Vorarlberg Museum in Austria. I musei partecipanti, però, erano quasi 50, alcuni noti altri meno, ma tutti custodi di tesori incredibili. Non resta che scegliere da dove cominciare e fare i bagagli!
I Musei in gara 1. Alpinarium Galtür, Galtür, Austria 2. Torre di Leandro, Instanbul, Turchia 3. Torre dell’Yser, Diksmuide, Belgio 4. Museo della Linea Stella Rossa, Antwerpen, Belgio 5. Faust Vrančić Memorial Centre, Prvić Luka, Croazia
13. Museo Statale d’Arte egizia, Monaco di Baviera, Germania 14. Tchoban Foundation, Berlino, Germania 15. Museo Bizantino e Cristiano, Atene, Grecia 16. Il Museo Fram, Oslo, Norvegia
25. Sasso San Gottardo, Airolo, Svizzera 26. Museo nazionale svizzero, Prangins, Svizzera 27. Watchmaking Museums, Le Sentier, Svizzera 28. Museo Olimpico, Losanna, Svizzera
17. National Maritime Museum, Danzica, Polonia
29. Archivio Nazionale dei Paesi Bassi, L’Aia, Paesi Bassi
18. Museo di Antichità Permiano, Perm, Russia
30. Sinagoga portoghese di Amsterdam, Paesi Bassi
19. Museo Storico di Stato, Mosca, Russia 20. Museo di Loznica, Trsic / Loznica, Serbia
31. Museo della Resistenza olandese, Amsterdam, Paesi Bassi
9. MuPop, Montluçon, Francia
21. Museo Nazionale di Zrenjanin, Serbia
32. Museo Archeologico, Aydin, Turchia
10. Maritim-Museum Windstärke 10, Cuxhaven, Germania
22. Museo dell’Energia, León, Spagna
33. Pavlo Tychyna Museum, Kiev, Ucraina
11. Limeseum, Wittelshofen, Germania
23. Vinseum, Museo delle Culture del vino della Catalogna, Vilafranca del Penedès, Spagna
34. National Football Museum, Manchester, Regno Unito
12. Museo di Storia Locale di Kaufbeuren, Germania
24. Museo Navale, Karlskrona, Svezia
35. Titanic Belfast, Belfast, Regno Unito
6. Museo Marittimo Danese, Helsingør, Danimarca 7. Museo Forssa, Forssa, Finlandia 8. Museo della Civiltà europea e mediterranea, Marsiglia, Francia
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Curiosità dal mondo dell’arte di Maria Grazia Cassese, Medical Project Manager
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n quale luogo si trova la collezione più grande del mondo? Londra, Parigi, Berlino, Mosca, sono tante le località a cui pensiamo, ma di sicuro non ci viene subito in mente quella in cui realmente si trova la più ricca collezione d’arte al mondo: Teheran. Si tratta di una raccolta il cui valore è stimato per circa 5 miliardi di dollari. Artisti come Warhol, Picasso, Bacon si trovano, infatti, nei sotterranei del Museo di Arte Contemporanea di Teheran. I meravigliosi capolavori che fanno parte di quest’incredibile collezione non sono visibili dal 1979 quando, per motivi politico-culturali, si decise di nasconderli al pubblico. La collezione è nata per volontà di Farah Diba, la moglie dell’ultimo Shah di Persia Mohammad Reza Pahlavi, nonché governatore dell’Iran dal 1949 fino al 1979. Farah Diba, terza moglie, diventò imperatrice, dopo che lo Shah aveva ripudiato la principessa Soraya Esfandiary Bakhtiari. Shahbanou Farah Diba cominciò la raccolta tra gli anni ‘60 e ‘70, periodo in cui nel regno cominciava a farsi largo l’idea di una dottrina liberale e aperta alle influenze e correnti artistiche occidentali. L’intento, in quel periodo, era quello di portare la Persia al pari delle altre potenze mondiali. Erano gli anni in cui la Persia voleva esibire il suo spirito liberale e la sua apertura alle ultime tendenze. In quegli anni Andy Warhol in persona si trasferì per un periodo a Teheran, facendone una scena artistica molto glamour. L’inventore della pop-art dipinse anche un ritratto di Farah Diba. Tra il 1977 e il 1979 la ricchissima collezione della moglie dello Shah fu esposta al
museo di Teheran, disegnato dall’archistar Kamran Diba, cugino di Farah Diba. Ma poi, nel 1979, arrivò la Rivoluzione islamica dell’Imam Khomeini che cancellò la monarchia e tutti i suoi simboli, istaurando la Repubblica islamica. L’idea di avvicinare la Persia alla cultura occidentale venne abbandonata: la cultura sciita, al governo, si ispira, infatti, alle leggi del Corano. La collezione cominciò a essere considerata “eretica” per la nuova classe politica islamica, simbolo di una monarchia asservita politicamente e culturalmente all’Occidente, che aveva sperperato le ricchezze del paese per circondarsi di lusso. La dottrina sciita dell’Islam, al contrario di quella sunnita, è tollerante nei confronti della rappresentazione figurativa dell’essere umano, quindi lo sciita Khomeini e i suoi seguaci non ritennero necessario distruggere le opere. Solo il ritratto di Farah Diba eseguito da Andy Warhol fu distrutto. Un nudo di Willem De Kooning fu venduto dalle autorità post-rivoluzionarie. Tutto il resto fu messo sotto chiave. L’interesse per la collezione sparì e fu insabbiato, come tutto ciò che ricordava il vecchio Iran. Di tanto in tanto qualche opera viene data in prestito per mostre temporanee. Francis Bacon, ad esempio, fu prestato alla Tate Modern di Londra, mentre Picasso arrivò a Roma per la mostra “Metafisica” alle Scuderie del Quirinale nel 2004. E nel 2005 l’allora direttore del museo, A.R. Sami Azar, riuscì a esporre per alcune settimane ben 188 opere. Cambierà qualcosa o questi tesori resteranno nascosti agli occhi del mondo?
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Im2Calories: l’app che svela i segreti del cibo di Enrico De Pompeis, Marketing & Communication
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olosoni niente paura arriva l’app che può aiutarvi a resistere alle tentazioni: Im2Calories. Google ha creato un’app che stima le calorie con una foto. Niente più scuse: non si potrà più dire vabbè si può mangiare, tanto non avrà molte calorie, perché con un click si potrà avere una stima affidabile! Avete il coraggio di scoprire quante calorie contiene il vostro piatto? Più che un’app per misurare ciò che mangiamo sembra una sfida, non trovate? Im2Calories si rivolge ai food lovers che hanno intenzioni serie: stare attenti alla propria dieta. L’idea è stata presentata da Kevin Murphy, ricercatore Google, al Rework Deep Learning Summit a Boston ed è stata realizzata con le tecnologie della DeepMind, startup acquistata da Google l’anno scorso che si occupa di intelligenza artificiale. Un progetto davvero molto complesso che Google spera si possa applicare anche su foto a bassa risoluzione e che per il momento ha una percentuale di errore del 20% circa.
Naturalmente il margine d’errore scenderà se l’utente sarà collaborativo: ognuno avrà, infatti, la possibilità di aiutare l’applicazione inserendo manualmente i dati, riducendo ciò che l’app dovrà interpretare e, quindi, il margine d’errore. In questo modo l’utente aiuterà anche a migliorare il database di Im2Calories. Gli studi che hanno portato alla creazione di quest’app sono tutt’altro che semplici, è basata, infatti, su algoritmi molto sofisticati. Im2Calories non solo segue la tendenza contemporanea di quanti pubblicano le foto dei piatti che stanno per addentare, ma permette di avere risvolti utili, aiutando i più a capire le calorie di ogni piatto e naturalmente ad avere una dieta più bilanciata. O forse nasconde delle insidie? Il dibattito è già aperto! In molti già esultano, considerando questa soluzione come un deus ex machina per risolvere il problema dell’obesità, tanti altri, però, guardano il progetto con discreto timore. Google non avrà in mano soltanto i dati relativi alle nostre ricerche online, ma avrà informazioni “concrete” che riguardano anche cosa mettiamo letteralmente nel piatto. Il cibo è, infatti, considerato il punto forte di tanti social network e tendenze. Lo dimostra il sempre crescente numero di account Instagram dedicati alla fotografia del food. Si parla da tempo ormai addirittura di una tendenza dilagante che i sociologi hanno cominciato a studiare: il “food porn”. Si tratta di una sorta di pornografia gastronomica che a quanto pare crea dipendenza e – se non bastasse – è persino pericolosamente contagiosa. Questa nuova app incrementerà il fenomeno? Oppure rappresenterà solo un innocuo e interessante strumento? Non resta che seguire il fenomeno che in un modo o in un altro avrà ripercussioni sulle nostre abitudini di consumo.
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Nuovo trend: il downsizing del packaging di Stefania Buonavolontà, Marketing & Communication
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e aziende che si occupano di comunicazione hanno il dovere di tenersi sempre informate sulle novità del proprio settore e guardarsi intorno per capire le strategie dei competitor e, soprattutto, cogliere i giusti spunti per soddisfare tutti i nuovi interessi dei consumatori. Molte grandi aziende hanno fatto diversi restyling dei packaging dei loro prodotti ideando le versioni tascabili. Cosa si nasconde dietro questa scelta? In periodi di crisi economica si è sempre puntato sui cosiddetti “formati convenienza”, da dove viene fuori il nuovo trend: il downsizing del packaging? “Less is more”? Ebbene sì, l’attenzione dei consumatori alla dieta e alla corretta alimentazione fa aumentare l’interesse verso il formato ridotto che fa pensare meno al “peccato di gola”. Questa tendenza si riscontra soprattutto nel settore del food & beverage. I formati di piccole dimensioni per prodotti ricchi di zuccheri o di grassi sono percepiti meno negativamente dai consumatori, contribuendo a ridurre il loro senso di colpa in caso di acquisto e soprattutto di consumo. La realizzazione di pack di minori dimensioni, inoltre, permette alle aziende di proporre prodotti dal design curato, innovativo e originale, che può rappresentare di per sé un ulteriore valore aggiunto in grado di guidare le preferenze di una domanda sempre più esigente e sofisticata. In tempi di crisi economica, inoltre, le aziende devono pensare anche a ridurre i costi per cercare di mantenere margini di profitto. Se poi questa esigenza puramente economica incontra i gusti dei consumatori, tra i tanti fronti sui quali agire, questo diventa decisivo. Introdurre confezioni più piccole con prezzi più bassi, oppure ridurre legger-
mente le dimensioni del prodotto a parità di prezzo, curando la confezione, sembra essere la strada percorsa da tante aziende dai brand altisonanti. Facciamo degli esempi. Nel settore dolciario sono tante le caramelle le cui confezioni sono diventate tascabili: una tra tutte la caramella Halls con il formato XS. Per quanto riguarda i gelati basta nominare i Magnum, gelati nati per sostituire un pasto, ora con la versione mini diventano un “peccato di gola” che porta con sé lievi rimorsi. Seguendo lo stesso principio sono nati i mini Cornetti. Mars ha lanciato la versione “bite-size” (piccoli bocconcini) di Snickers. La Pepsi per aff rontare il declino dei consumi di bevande gassate ha deciso di produrre una nuova lattina da 220ml (7.5 once). Starbucks ha creato una versione mini del Frappuccino, di circa 300 ml (10 once), per rispondere alle esigenze di quei consumatori che richiedevano maggiori possibilità di scelta tra più formati differenti. Coca-Cola non ha potuto esimersi dal trend e ha ideato il nuovo formato da 220 ml, che ha registrato una crescita delle vendite del 9% nei primi 9 mesi del 2014. Il downsizing del packaging continuerà a far crescere gli acquisti d’impulso?
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Rivoluzioni musicali
I rumori che diventano musica e Youtube for Artists di Diego Vecchione, Graphic Designer
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ei anni alla ricerca dei rumori giusti per raccontare Milano per poi trasformare tutto in melodia: così nasce il progetto di Diego Angelico Escobar. Rumori, voci, traffico e suoni caratteristici dei parchi, il tutto registrato e trasformato in un album di musica elettronica. Si tratta di un progetto ardito e quanto mai interessante di Diego Angelico Escobar, artista italo-messicano cresciuto nel capoluogo lombardo. Concret - questo è il nome del progetto - interpreta in chiave musicale i «paesaggi sonori» della caotica Milano. Dirty house, raw disco e techno si fondono, dando vita all’album Play The City #0, presentato a Milano due anni fa durante un live e riproposto quest’estate in un mini-tour europeo. Trasformare i suoni in musica è il sogno ambizioso del dj, catturando e cogliendo degli aspetti insoliti che rappresentano la città e ne fanno emergere la sua vera anima. La ricerca è iniziata dalla scelta dei luoghi in cui campionare i suoni: località significative non solo dal punto di vista sonoro, ma anche per la memoria storica che custodiscono. Parco Forlanini, Piazzale Loreto e via Tortona sono stati i luoghi pre-
scelti. Location in cui è possibile vedere, sentire temi come l’immigrazione, il lavoro, i ritmi frenetici metropolitani, ma anche la natura nel cuore della città. Ascoltare la poesia della metropoli, tradurla in musica, suonando come strumento l’aggregazione sociale, è qualcosa di veramente unico e speciale. Escobar è stato capace di creare un dialogo simbolico tra la città e il cittadino-ascoltatore, quasi costretto a mettersi di fronte allo specchio per vedere, o meglio sentire, come appare dall’esterno il suo stile di vita, in musica. Play The City #0, attraverso complessi strumenti, racconta il paesaggio sonoro, attraverso la tecnica del fuori sincrono, su più livelli percettivi, sbalordendo chiunque lo ascolti. «Ho iniziato a campionare suoni nel 2012 – spiega Escobar – per una ricerca non destinata al mercato musicale. L’anno successivo insieme con Q-Pha abbiamo lavorato su questo materiale e capito che poteva essere convertito in musica, un disco con un appiglio dance, destinato a un pubblico da discoteca.»
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Parlando ancora di musica le novità a dir poco sorprendenti non sono finite. Per artisti come Escobar, infatti, arriva Music Insights: un’applicazione social per gli addetti ai lavori del mondo musicale. Si tratta della nuova funzione di YouTube che consiglia dove andare in tour. «Abbiamo un pubblico enorme che segue la musica in tutto il mondo e vogliamo aiutare gli artisti a capire come la loro musica viene consumata fra questo pubblico», ha detto David King, product manager di YouTube, riferendosi alla nuova funzione della piattaforma video più cliccata al mondo. Music Insights fa parte della sezione YouTube For Artists. Google, infatti, da qualche mese ha pensato ai musicisti indipendenti. YouTube For Artists facilita la promozione e la diff usione delle proprie opere da parte degli stessi musicisti. Si tratta di un sito web che raccoglie consigli e suggerimenti su come raggiungere un pubblico sempre più vasto, senza sottostare alle imposizioni delle etichette, grazie all’ausilio di una serie di strumenti che fanno capire cosa interessa di più agli utenti, quali canzoni sono maggiormente apprezzate e che tipo di strategia di comu-
nicazione mettere in campo per interagire con i fan. Grazie a delle schede introdotte da qualche tempo su YouTube, che di fatto sostituiscono le tradizionali annotazioni, i musicisti possono monetizzare i propri videoclip, vendendo addirittura merchandise direttamente all’interno dei fi lmati. È possibile trovare consigli utili per essere scoperti, lezioni su come interagire con i fan al di fuori dei video, una guida per sfruttare al meglio il canale e una serie di strumenti che aiutano a capire l’andamento dei gusti musicali dei fan. Music Insights analizza le visualizzazioni totali di un artista, o meglio dei suoi video ufficiali e video caricati dai fan, fornendo una serie di dati geolocalizzati che consigliano all’artista dove, probabilmente, conviene prevedere una tappa del tour in programmazione. Stiamo assistendo, ancora una volta, a un’evoluzione culturale guidata dai social e dalla socialità. Si sta allargando il concetto di ciò che viene definito musica e strumento musicale e sta cambiando anche il rapporto con i fan che da oggi “consigliano” involontariamente ai cantanti la strategia del successo.
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Diego Angelico Escobar, architetto e artista nato e cresciuto a Milano, pubblica l’album Play The City #0 nel 2013 con l’etichetta californiana Truth Underground Records. Nel 2014 esce Concreta/Mente, EP pubblicato da In Textures, un’etichetta di nicchia specializzata in musica elettronica di Città del Messico. Dal 2015 Escobar è label manager di Trafico Music, operante tra Città del Messico e New York. Il progetto Concret con Q-Pha uscirà con nuovi materiali sotto l’etichetta House of Hustle (Belgio) e Toy Tonics (Germania), una sotto-etichetta della celebre Gomma Records tedesca.
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O INSERTle specia
Crucipuzzle Cerchiate nello schema le parole elencate, scritte in orizzontale, verticale, diagonale e anche da destra a sinistra o dal basso verso l’alto. Le lettere restanti formeranno il payoff di Menthalia.
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ORIZZONTALI: 1. Bene aziendale - 6. Solenne sconfitta - 12. Struttura di stampa 16. Piante tropicali dotate di aculei - 18. Il Warren in “Dick Tracy” - 20. Uno... a Londra 21. Arnesi usati per filtrare liquidi - 22. La costata meno cotta - 23. Sono diverse nel mese - 25. Inizio e fine di telefax - 26. Dea figlia di Eris - 27. Le hanno cigni e poiane - 28. Iniziali di Pavese - 29. I più alti in grado - 33. Il settentrione - 34. Coltivazioni ornamentali di fiori su terrazze - 37. Posta in profondità - 39. Si prende con i biscotti 40. Dipinto a olio su tela di Pablo Picasso - 41. La Foscari di Venezia - 43. Mettere in collegamento - 44. Antico precettore privato 45. Locale per caffè - 46. Curvatura della colonna vertebrale - 47. Dio sole egizio - 49. Figure caratteristiche 50. Scrisse “I Malavoglia” - 51. Strozzini - 54. Una Raffaella della TV - 55. Il Campana poeta - 56. Le righe tracciate per evidenziare le parole di uno scritto. VERTICALI: 1. Furiosamente ostinato - 2. Con Principe è uno stato insulare dell’Africa equatoriale - 3. L’involucro esterno al globo oculare - 4. Il Beta amico di Topolino 5. Il famoso signor Hulot - 6. Ebbero il loro crepuscolo - 7. Le vocali di sempre - 8. Il nome della Cercato - 9. Ai lati della cornice - 10. Mancanti di informazioni - 11. L’alieno di Spielberg - 12. Gli estremi del funky - 13. Adesso... a Napoli - 14. Genere di artiodattili dell’America Settentrionale 15. Il Willer dei fumetti - 17. Dispositivo meccanico 19. Appena appena calda - 22. Lo scatto finale dell’atleta - 23. Dura 60 secondi 24. Persona somigliantissima - 28. Famiglie aristocratiche - 29. Uno storico vissuto ai tempi di Federico Barbarossa - 30. Tessuto per abbigliamento sportivo - 31. Calma e pace - 32. Procedura di addebito sul conto corrente - 35. Dispositivo per esplosivi 36. Pulito dalle impurità - 38. L’animale simbolo del WWF - 40. Gruppo di case 42. Motivo musicale - 43. Il pop che si sgranocchia - 45. La moneta dell’Etiopia 46. Si dà per rispetto - 48. Amò Siringa - 49. La diciannovesima lettera dell’alfabeto greco - 50. Le consonanti in video - 51. Antico do - 52. Vi precedono negli arrivi 53. Il dittongo di Piero - 54. La Theron attrice (iniziali).
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ORIZZONTALI: 2. Autore di prosa - 8. Iniziali del Vasari - 10. Il capoluogo del Piceno 13. Un sottufficiale dei Carabinieri (abbrev.) - 14. Avvolti nelle tenebre - 15. Ogni artista ha il proprio - 17. Recitava con Ric - 18. Tipo di spumante - 19. Tipo di barriera mobile - 22. Li vende il tabaccaio - 25. Trasmette news sul piccolo schermo - 26. Primato 32. Il vero nome del Sansovino - 33. Lingua semitica - 35. Peli della coda - 36. Dorato infuso - 37. Le prime di Ugo - 39. Si accende in chiesa - 40. Il Williams cantautore britannico - 42. La parte immersa di un natante - 44. Il precedente nome di Tokyo - 45. La lingua dell’Iran - 47. Guardiole delle caserme - 48. Scarcerazioni di prigionieri - 49. Il William di “Amleto”. VERTICALI: 1. Tesserino di accesso - 2. La più lunga nota musicale - 3. Un incitamento - 4. Con l’acca fanno la giacca - 5. Le ha uguali il pianista - 6. Celebre filosofo olandese - 7. Le ha diverse il topo - 8. Rivestono le mani - 9. Vende rosso all’ingrosso - 11. Il personaggio illustrato - 12. Con la formica nelle fiabe - 14. Li segue il tram 16. Piccolo anfibio d’acqua dolce - 17. Vi si acquistano coni e coppette - 19. Figure retoriche di carattere semantico - 20. I vestiti... da sera - 21. Scivolare su una superficie sdrucciolevole - 23. Sono simili alla quercia 24. Il buon nome che si difende 26. Motoscafo da competizione - 27. Si spartiscono il lascito - 28. La Alt dello spettacolo 29. Il fiume di Bottego - 30. Il Sun del jazz - 31. Fisico britannico tra i fondatori della fisica quantistica 34. Insieme di voci - 37. Macchiate di olio - 38. La Aulenti architetto 41. Si chiede all’artista - 42. Un numero dell’indirizzo - 43. Sigla dell’elettrotreno 45. Fase senza pari - 46. Va bene negli USA - 47. Fanno grosse le rose.
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ORIZZONTALI: 1. Si indossa dopo la doccia - 11. Il quadrato dei pugili - 15. In stanza e in camera - 17. L’agenzia di comunicazione con il pallino viola - 18. Le partite che non fanno parte di un torneo - 22. Gli vengono tributati onori e gloria - 24. Gli attrezzi per il carving - 25. Scudiscio - 26. Combattono le sofisticazioni (sigla) - 27. Il titolo di Bernard Shaw - 29. L’al di qua geografico - 31. Telefilm a episodi - 32. Compongono lo scheletro - 33. Viene usato in inglese per indicare il possesso - 37. In Toscana e in Egitto 39. Simbolo del ferro 40. Uno personaggio della banda Disney - 41. Punto cardinale di levante - 43. Il Tropico situato nell’emisfero boreale - 44. Divinità latina connessa con le acque sorgive - 46. In fondo al camper - 47. Donna addetta a servire bevande in locali pubblici 49. Le parti anteriori delle navi - 50. Gicheri - 52. Eschimesi del Canada 53. La caratteristica foresta siberiana - 57. Opposto a OFF - 58. La seconda nota musicale - 59. Tipo di fiocco della vela - 60. Film grandioso. VERTICALI: 1. Ridente per il turista - 2. Serpente africano - 3. La città di Minosse 4. Dea figlia di Eris - 5. Indica il grado di acidità di una soluzione - 6. Tipica specialità della Lunigiana - 7. Il nome di Pacino - 8. Fa compiere gesti involontari - 9. Mutano trote in orate - 10. I confini dell’Olanda - 11. Rimettere le pietanze sul fornello 12. Qui in Francia - 13. Nobil uomo (abbrev.) - 14. Il gruppo rock di Phil Collins - 15. L’Antonio che interpreta Cetto La Qualunque - 16. Giardini di fiori - 19. Sono diverse nel mese - 20. Indica la direzione - 21. Costellazione equatoriale - 23. Accusa infamante - 28. Primato 29. Vette montuose - 30. Luogo di culto dell’ebraismo - 31. Sfamata completamente 34. Viene in gola all’immalinconito - 35. Comune serpente velenoso - 36. Lo indossano le Indiane - 38. Un aeroporto di Milano - 39. Il Fazio della TV - 40. Vasto altopiano dell’Asia centrale - 42. Gara motociclistica fuoristrada - 43. La zona delimitata produttrice esclusiva di un vino - 45. Opera di Mascagni - 48. La Margret dello schermo 49. Amò Siringa - 50. Antenato - 51. Il sistema operativo della Apple - 53. Dorato infuso - 54. Si ripetono nel riepilogo - 55. Nel mignolo e nell’anulare - 56. La nota del diapason.
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Instagram e Pinterest sfidano Amazon di Antonella Salottolo, Web & Social Developer
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ggi si può comprare online su tutti i social network più diffusi! Anche Pinterest entra nel mondo dell’e-commerce e aggiunge il tasto “compra”. Instagram rilancia inserendo il bottone più amato dalle fashion victim e una serie di funzioni dedicate agli inserzionisti. Fare shopping non è mai stato così facile! Sono sempre di più le attività che possiamo svolgere attraverso i nostri social preferiti. Dopo le prime sperimentazioni di Facebook e di Twitter, le novità di Youtube, anche i social dedicati alle immagini scendono in campo. Instagram sta testando lo “scopri di più”, “installa ora” e “registrati”. Pinterest ha deciso finalmente di accontentare la voglia di acquistare i magnifici oggetti degli scatti presenti sul network. Secondo una ricerca di Millward Brown, l’87% degli utenti attivi hanno dichiarato, infatti, di aver comprato diversi oggetti proprio dopo averli visti sulla piattaforma. I social stanno diventando giorno dopo giorno il paese dei balocchi. Su Pinterest gli utenti troveranno il prezzo sotto le foto e potranno procedere all’acquisto. Con l’introduzione del tasto “Buy it” sarà possibile, infatti, fare acquisti direttamente dal social, come mostrato nel video ufficiale presente sul blog About Pinterest. Si potranno scegliere taglie e colori e visualizzare dei veri e propri still life dei prodotti. Una volta scelto il prodotto sarà necessario cliccare sul tasto ”Buy it” e pagare tramite Apple Pay o una carta di credito. Pinterest collabora con payment partner come Stripe e Braintree per offrire soluzioni di pagamento in tutta sicurezza. Anche questa volta i primi a testare queste nuove funzionalità saranno gli americani in possesso di piattaforme Apple. Il pulsante dei desideri, azzurro, sarà proprio accanto al rosso Pin it. I Buyable Pins, saranno riconoscibili grazie a delle etichette blu e individuabili attraverso la stessa tecnologia costruita nel tempo da Pinterest, come gli home feed, la ricerca, i feed per categoria e le board. Ver-
ranno lanciati dei nuovi filtri di ricerca per trovare i prodotti in base al prezzo e al colore. Come riporta Usa Today, saranno disponibili da subito oltre 2 milioni di oggetti acquistabili. Il social network, che ha da poco festeggiato i suoi primi cinque anni di vita e ha nel corso di quest’anno raddoppiato il suo valore e aumentato il pubblico maschile, vuole invogliare gli utenti a fare acquisti. È il momento di fare un altro passo; è stato, infatti, un lustro dai bilanci decisamente positivi. Giusto a marzo, il social network ha aumentato il suo valore, che ha raggiunto gli 11 milioni di dollari, grazie a un nuovo giro di finanziamenti che contava su 367 milioni. Il bilancio non è in attivo solo in termini economici: nel 2014 ha raggiunto il ventiseiesimo posto nell’Alexa Rank, la classifica dei 100 siti più visitati al mondo e ha esteso anche il suo target di riferimento. Fondato nel 2010 da Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra, Pinterest permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta di immagini in base a categorie. “Su Pinterest si pensa a cosa si vuole fare, dove si vuole andare, cosa si desidera acquistare” così Joanne Bradford, Head of Partnership di Pinterest, ha riassunto il senso del social network, che finalmente entra nel mondo dell’e-commerce. Instagram risponde diventando anch'esso molto appetibile per le aziende che potranno contare su una serie di funzioni, tra cui: “compra ora” e “installa ora” per il download delle app; “registrati” utilissimo per le newsletter; “scopri di più” per ottenere maggiori informazioni sul prodotto pubblicizzato, sulle aziende e sui brand. In questo caso i tasti rimanderanno al sito dell’inserzionista, dove sarà possibile completare gli acquisti. Ci siamo quasi, quest’estate ne sentiremo delle belle!
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Personal shopper: uomo o macchina? di Alice Setafina, Writer
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n una società in cui conta molto l’aspetto, la propria immagine, l’opinione che hanno gli altri su come si appare in carne e ossa, ma anche in rete, avere un feedback sul proprio look sta diventando fondamentale. Negli ultimi anni, infatti, stanno aumentando a vista d’occhio i personal shopper professionisti. Questi consulenti per gli acquisti, che aiutano le persone a scegliere cosa comprare per ogni occasione sono dei veri e propri consiglieri d’immagine. Aiutano a definire il look, l’immagine in tutto il suo insieme: si parla, infatti, non solo dell’abbigliamento, ma anche dei capelli, dello style della propria casa che deve rispecchiare il proprio status e, addirittura, dei regali per le ricorrenze, insomma supportano le persone in tutte le occasioni mondane. Il consigliare qualcuno è diventato di recente un lavoro. In Italia questa professione ha cominciato a diffondersi meno di dieci anni fa, ma non è raro trovare professionalità di questo tipo soprattutto nelle grandi città come Roma, Milano o Torino. I clienti sono normalmente persone abbienti, in carriera, ma negli ultimi anni molte aziende hanno scelto questa figura per selezionare i fornitori a cui affidarsi per la realizzazione delle cose più disparate. Il personal shopper trova lavoro anche in lussuosi negozi nei quali segue la clientela indicandogli gli abiti più adatti.
Il mondo della tecnologia fa il suo ingresso anche in questo settore. Un team di ricercatori dell’Università di Toronto, Canada, ha sviluppato, infatti, un algoritmo che, analizzando la foto di una persona, riesce a “consigliarla” su come vestire alla moda. Mai più abbinamenti sbagliati o outfit troppo arditi: per selfie apprezzati sui social come Instagram vi sarà un soft ware.
Basterà caricare una foto e il programma darà la dritte su come è meglio vestirsi. Lo studio è nato partendo da una ricerca che aveva lo scopo di capire, secondo una serie di metriche complesse, se una persona in una fotografia rispettava i trend della moda caricati nel programma come parametri e di suggerire accortezze per migliorare il proprio aspetto. La ricerca è stata condotta partendo dall’analisi di più di 140mila foto pubblicate sul sito “chictopia.com”. Questo sito era, infatti, molto funzionale per lo scopo poiché raccoglie una comunità online di utenti – per lo più giovani ragazze – che condividono le immagini dei loro outfit per avere commenti e voti. L’algoritmo diventerà un personale shopper tech almeno per chi non può rivolgersi ad uno umano?
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Selfie in camerino: la nuova moda di Flavia Cimmino, Account Office
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nsicurezza o vanità? Ciò che è certo è che è di moda! Abiti, occhiali da sole, maglie: si prova, si scatta la foto e si condivide in attesa dei commenti e dell’approvazione degli amici. Gli autoscatti durante lo shopping sono ormai una pratica sempre più usata e non solo dalle donne. Un fenomeno in crescita tanto da dover essere studiato. Eumetra ha, infatti, condotto una ricerca commissionata da Neinver, società immobiliare che ha tra le sue attività due outlet italiani: Castel Guelfo di Bologna e Vicolungo The Style Outlets di Novara. Dal sondaggio è emerso che per più del 70% degli intervistati il selfie è un “utile” strumento di shopping e per buona parte di loro sta diventando la normalità durante gli acquisti. Il sondaggio è stato condotto su un campione di 400 donne e 200 uomini italiani, di età compresa tra i 18 e i 50 anni. Più della metà degli intervistati dichiara di essersi fatto almeno una volta un selfie con indosso il capo che stava provando. Al primo posto per avere un consiglio viene usato Whatsapp, con il 65% di risposte femminili e il 59% di risposte maschili. Segue il post su Facebook (19% delle donne, 27% degli uomini) e infine Instagram (4% delle donne, 5% degli uomini). Tra gli oggetti maggiormente scattati nei selfie femminili vi sono: il singolo vestito (47%), l’outfit intero (36%) e gli occhiali da sole (33%).
Il mondo maschile preferisce, invece, gli occhiali da sole, con il 49% delle risposte, al secondo posto si trova la maglia nuova (34%). Il 29% degli maschi italiani, infine, chiede un feedback prima di acquistare un cappello. Quali sono i modelli di riferimento per questa nuova tendenza? Tra le donne primeggia Belen Rodriguez (32%), seguita da Alessia Marcuzzi (20%), mentre gli uomini si ispirano maggiormente a George Clooney (34%) e Luca Argentero (24%). A sorpresa sono gli uomini i più dediti ai selfie: il 59% di loro dichiara di aver fatto almeno una volta un autoscatto durante i propri acquisti e in particolare questa affermazione viene confermata dal 72% degli uomini del Sud. Il selfie femminile, però, è più funzionale: ha infatti come scopo principale l’acquisto immediato, grazie al rapido feedback di una persona cara (41%), oppure l’acquisto ragionato (18%). In quest’ultimo caso il selfie diventa un prezioso e utile strumento di riflessione “per avere memoria di come mi sta un capo/accessorio e riflettere sull’acquisto con più calma”. Sta nascendo un nuovo modo di fare shopping? Ai posteri l’ardua sentenza.
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Purple People 4 Social Cos’è la comunità dei Purple People? La Purple People Community è una raccolta di volti con in più un tocco viola. Come si entra a far parte della Purple People Community? Entrare è facilissimo! Devi semplicemente farti un selfie… o meglio, un #PurpleSelfie! Hai due strade: puoi scaricare il pallino viola (http://www.menthalia.it/wp-content/uploads/2012/02/pallina_purple_web.pdf) o scegliere un qualsiasi oggetto viola che hai a disposizione. Ti basta caricare il #PurpleSelfie nella nostra galleria (http://www.menthalia.it/purple-people-gallery/) e il gioco è fatto! Perché farsi un selfie con il pallino viola? Menthalia (http://www.menthalia.com) ha voluto fortemente quest’iniziativa per creare un network di persone che condividono idee e un obiettivo benefico. Il gioco consiste nel far girare il brand Menthalia il più possibile, più cresce la Community, più cresce Menthalia e più Menthalia potrà fare del bene. Quest’anno, ad esempio, Menthalia ha adottato un bambino con l’Associazione Queen of Peace (http://www.queep.it). L’ONLUS ha carattere internazionale, occupandosi di progetti in aree di tutto il mondo e ha l’obiettivo ambizioso di diventare nel tempo una ONG, ovvero un’ONLUS riconosciuta dal Ministero degli esteri. Partecipando all’iniziativa “Adozioni a distanza” Menthalia aiuterà un bambino a restare insieme alla sua famiglia, avere una sana crescita e un’adeguata istruzione scolastica. Chi siamo? Menthalia è un’azienda che crede nella creatività, nella forza della comunicazione, nella libertà di espressione, nella partecipazione al cambiamento e nella condivisione. Forte di questi valori Menthalia sta creando un Network della Solidarietà: segui il progetto Purple People sui social per rimanere aggiornato su quanto accade nella community, sulle iniziative benefiche, sulle attività
di Menthalia e su tanti temi d’attualità. Il Purple People del mese Il Purple People Ambassador del mese è un membro della Purple People Community a cui viene fatta un’intervista, che verrà pubblicata sul nostro Menthalia Magazine (http://magazine.menthalia.com). Se sei interessato, contattaci via e-mail (menthalia@menthalia.it)! Entra a far parte della Purple People Community! Lo sapevi che il Purple People Ambassador di questo mese è Luca Bertolotti? Conosciamolo meglio… Pittore, illustratore, grafico e vignettista, Luca Bertolotti è un artista che esprime il proprio talento con immagini realizzate con diverse tecniche. Grazie alle sue poliedriche capacità artistiche ha creato logotipo, etichette e packaging per diverse aziende dei più disparati settori. Tra le altre cose, ha disegnato per l’agenda Smemoranda, Linus, Prugna.net, Repubblica.it, Il Fatto Quotidiano, Cuore, Affaritaliani. it, Focus Junior, Il Male di Vauro e Vincino, Huffigton Post, Liberazione, Il Secolo XIX, Business Journal Liguria, Ultime Notizie, Avvenimenti, Liberal, Il Diavolo, Il Riformista, Il Misfatto, Il Mucchio Selvaggio, Mamma, La Rinascita, Emme, Macchianera.net, Sabellifioretti.it e SuErasmo. Il suo mondo è quello del disegno e della pittura in tutte le sue declinazioni. Si occupa da molto tempo di satira, della quale dice: “La satira è un punto di vista alternativo sulle cose, un filtro che ti aiuta a mettere in dubbio la realtà che ti circonda”. Leggi tutta l’intervista a Luca Bertolotti (http://magazine.menthalia. com/vis-a-vis-menthalia-bertolotti/)!
Aggiungiti anche TU ity… Commun alla Purple People li
– Sindaco di Napo Luigi De Magistris re oni – Regista, At to Leonardo Pieracci Musicista Carmen Consoli – Musicista Maurizio Capone – Vignet tista Luca Bertolot ti – ing Scrittrice e Cycl Juliana Buhring – World Record fatto! …loro già l’hanno
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